VIRUS A DNA
VIRUS A RNA
1) TRASFORMANTI ACUTI
Trasformano le cellule in coltura e danno rapidamente tumori se inoculati negli animali (circa 1 settimana) COMPETENTI PER LA REPLICAZIONE
A) Virus sarcomi aviari (virus sarcoma Rous) B) Virus sarcomi murini C) Virus difettivi leucemie aviarie (DLV) D) Virus difettivi leucemie murine (DMuLV) E) Virus sarcomi altri mammiferi (felini, scimmie)
VIRUS A RNA
2) TRASFORMANTI LENTI
Non trasformano le cellule in coltura e danno lentamente tumori se inoculati negli animali (mesi) A) Virus leucosi aviarie (ALV) B) Virus leucemie murine C) Virus leucemie altri mammiferi D) Virus adenocarcinoma mammario del topo
3) TRASFORMANTI INTERMEDI
A) HTLV (Human T linphotropic virus) Trasformano le cellule in coltura e danno lentamente tumori se inoculati negli animali (mesi)
Ciclo di un virus a RNA ( il virus pu uscire dalla cellula senza danneggiarla e farla morire; si pu produrre anche un solo virus)
v-onc
a) Genoma virale completo + v-onc b) Genoma virale incompleto + v-onc (pu sostituire parte degli altri geni o tutto un gene). Per replicarsi il virus necessita di un virus helper.
v-onc
Rende il virus potentemente oncogeno: a) Pu essere mutato rispetto al gene cellulare b) Non ha sequenze introniche, ma solo esoni
pp60v -src
Fibroblasti normali
cellule normali
Monostrato confluente
virus
Evidenza di foci
In vivo
morte
VIRUS LENTI
a) DNA cellulare normale
Crescita normale
retrovirus
trasformazione
VIRUS LENTI
c) Inserzione dellenhancer a monte del proto-oncogene
retrovirus
trasformazione
retrovirus
trasformazione
In altre regioni:
- micosi fungoide, - malattia di Sezary DIFFUSIONE: sangue, rapporti sessuali, gravidanza, allattamento madre figlio
VIRUS INTERMEDI
Genoma di HTLV1 (leucemia)
IL-1 Espansione policlonale Secondo evento genetico (pu essere indipendente da HTLV) CLONE
VIRUS A DNA
PAPOVA
PAPILLOMA POLIOMA VIRUS VACUOLIZZANTE O SV40
I VIRUS A DNA - O SI REPLICANO, FACENDO MORIRE LA CELLULA (CELLULA PERMISSIVA), - O TRASFORMANO LA CELLULA (CELLULA NON PERMISSIVA)
DNA virale si inserisce nel DNA cellulare. I due promotori (per genoma precoce e tardivo) si trovano vicini, cos che il genoma tardivo non pu essere trascritto trovandosi lontano dal suo promotore.
Antigeni oncofetali
ANIMALI
PAPILLOMI
TUMORI UOMO
(HPV)
1933 Shope
papillomi
PAPILLOMI
Verruche
Tumori nelluomo:
benigni
Papillomi laringei Condilomi acuminati (vulva, pene, regione perianale) Carcinomi a cellule squamose
maligni
Carcinoma in situ della cervice uterina Carcinoma squamoso invasivo della cervice uterina
POLIOMA
Antigene T grande: localizzato nel nucleo e si lega alla proteina p53 e p105-Rb favorendo la sintesi del DNA cellulare (attivit di immortalizzazione)
T grande
Antigene T piccolo: incorporato nella plasmamembrana un antigene di trapianto e stimola la risposta immune dellospite
ADENOVIRUS
- ubiquitari - sarcomi in roditori
- no tumori nelluomo
HERPES VIRUS
- tumori in anfibi, in uccelli, nei primati e nelluomo.
Herpes simplex 1 e 2 UOMO Varicella herpes zoster Citomegalovirus Epstein-Barr (EBV)
b) Genoma del virus di Epstein Barr TR 5 U1 LMP TR, IR1-4: SEQUENZE RIPETUTE U1-5: SEQUENZE UNICHE EBNA: ANTIGENE NUCLEARE (Epstein Barr nuclear antigen). Azione transattivante sui geni virali e cellulari. Favorisce la replicazione del DNA sia virale che cellulare e la crescita cellulare. U2 U3 EBNA U4 U5 LYDMA IR1 IR2 IR3 IR4 TR 3
LMP: ANTIGENE DI MEMBRANA (latent membrane protein). E legato alla perdita dellinibizione da contatto. Simile a recettore per fattore di crescita o a canale ionico. Previene lapoptosi interagendo con Bcl-2.
Carcinoma naso-faringeo
Ubiquitario
Linfoma di Burkitt
- endemico: Africa equatoriale, incidenza 1.10000/anno bambini, localizzazione mascellare - sporadico: ogni parte del mondo
- Caratterizzato dalla presenza del DNA virale e dalla traslocazione del gene c-myc dal cromosoma 8 al 22, 2, 14.
Catene pesanti Catene leggere
Carcinoma naso-faringeo
- raro: ogni parte del mondo - Incidenza elevata 1/10000 anno: Cina, Filippine, Malesia, Tunisia, Africa Orientale - Infezione primi anni di vita. Tumore intorno ai 30 anni. Associati altri fattori: es. nitrosamine ( pesce affumicato). Interazione tra DNA virale e cancerogeni ambientali.
- stadi: I, limitato alle cavit nasali. II, infiltra tessuti vicini. III, infltra i linfonodi. IV, metastasi in vari organi.
epatocarcinoma
Figlio
(durante il parto, lallattamento, non con il latte, ma con saliva, feci, insetti, soluzioni di continuo)
Oncogeni attivati nellepatocarcinoma: N-ras, cmyc, Ets (oncogene nucleare), IGF-II (fattore di crescita fetale per epatociti, cellule renali e muscolari)
Altri cofattori
Riparazione DNA
Ri ge
ne r
az io ne e
pa
tic
Infezione cronica da HBV centrale nel processo di epatocancerogenesi. La risposta infiammatoria e la rigenerazione epatica introducono errori durante la replicazione del DNA. Una proteina X del virus interagisce con una proteina di riparazione del DNA della cellula, DDB1. Se linfezione virale riduce la capacit della cellula di riparare il DNA danneggiato (es. da cancerogeni ambientali), si possono accumulare mutazioni nel tempo, determinando ad esempio linattivazione della proteina p53 (gene soppressore del tumore). La proteina X pu transattivare geni cellulari, che contribuiscono alla cancerogenesi.
I cancerogeni ambientali sono importanti cofattori in certe aree del mondo. Lassetto genetico dellospite influenza la risposta dellospite stesso allHBV. Quando appropriati cambiamenti genetici si sono accumulati negli anni, si ha lo sviluppo dellepatocarcinoma.
Il virus pu integrarsi nel DNA cellulare, attivando protooncogeni oppure non integrarsi transattivando i geni cellulari. Si possono avere due possibilit nello sviluppo dellepatocarcinoma: 1) virus: fattore iniziante o favorente (es. quando endemico), cancerogeno: fattore iniziante o promovente; 2) cancerogeno: fattore iniziante, virus: fattore promovente.
DIFFICOLTA NELLO STABILIRE LEZIOLOGIA VIRALE DI UN TUMORE UMANO Virus pu essere ubiquitario nelluomo; tumore raro. Intervallo lungo tra infezione e comparsa del tumore. Tempo dellinfezione iniziale sconosciuto. Diversi i fattori dellospite che sono determinanti nella suscettibilit al cancro. I ceppi virali differiscono nelle propriet biologiche, compreso il potenziale oncogeno. Cancerogeni chimici e fisici possono essere relativi allo stesso tipo di tumore. Cause del tumore possono variare nelle diverse aree geografiche o nei diversi gruppi.
STRATEGIE VIRALI PER EVADERE LA RISPOSTA IMMUNITARIA Diminuzione dei geni e proteine virali, per cui le cellule infette sono invisibili. Infezione di siti inaccessibili alla risposta immune. Variazioni negli antigeni virali. Diminuzione dellespressione di MHC classe I nelle cellule infette. Inibizione della processazione dellantigene. Infezione di cellule mancanti di MHCI. Infezione e soppressione delle cellule immunitarie. Neonati.