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Festina lente Come si dovre%%e fare Filosofia- .

agosto 25, 2013 Il rapporto soggetto-verit


Di Federico Inviato su riflessioni Tag ascesi, Cartesio, cogito, critica, cura, epimeleia heautou, Foucault, Freud, gnothi seauton, Nietzsche, Sartre, s, soggetto, verit ascia un commento

!iporto da "uesto lin# un interessante saggio sul rapporto che intercorre tra soggetto e verit nelle ricerche di Foucault$ In una %reve disamina, l&autore coglie i passaggi fondamentali dello studio sul progressivo distacco tra conoscenza di s 'gnothi seauton( e cura di s 'epimeleia heautou(, dalla prima filosofia al momento cartesiano e #antiano$ o sforzo foucaultiano sta nel tentare di restituire il legame tra accesso alla verit e lavoro su di s e sostenere la non)originariet della nozione di soggetto inteso in senso cartesiano)sartriano$ Il filosofo francese * per la ria%ilitazione dell&idea freudiana di un +soggetto, storicamente determinato e prodotto$ Come si dice nel %reve saggio,

A seguire la via indicata da Foucault il soggetto assume piuttosto e forse soprattutto la configurazione di un luogo, sicuramente non originario, in cui saperi, norme, leggi, pratiche di assoggettamento, politiche eccetera si incrociano e danno vita e forma a quella che una condizione, una condizione che

certo anche configurabile al presente, la nostra condizione in quanto appunto condizionati, proprio perch soggetti, soggetti la cui genealogia non pu servirsi di saperi del tutto trasparenti, autoreferenziali o definitivi.
Nella conclusione del saggio si dedica dello spazio alla tesi secondo cui lo stesso Foucault non si sia del tutto emancipato dal ricorrente +momento cartesiano,, spesso dipinto come puramente negativo ma in cui lui stesso ricade$ Fa%io /olidori ) Dipartimento di Filosofia ) 0niversit di Trieste

Le verit di Foucault
/er parlare, o forse meglio, per tentare di dire alcune cose intorno alla "uestione 1soggetto e verit2 ho scelto un testo 3 alcuni testi, in realt, ma su uno in particolare cercher4 di concentrarmi 3 di 5ichel Foucault$ Il testo che ho scelto si intitola !ermeneutica del soggetto '6( ed * la trascrizione del corso tenuto da Foucault al Coll*ge de France nell&anno 6786)6789$ /er la precisione e per amore di dettaglio, va detto che le lezioni vanno dal : gennaio al 9; marzo 6789 e sono state trascritte dalle registrazioni e con l&aiuto degli appunti che Foucault era solito preparare$ <uesta di prendere in considerazione, per un ciclo di interventi che si intitola 1Soggetto e verit2, uno degli ultimi testi, una delle ultime ricerche di Foucault non * certo un&idea particolarmente geniale, dato che sappiamo molto %ene che proprio a "uesto tema, alla "uestione del soggetto, alla "uestione della verit e soprattutto al rapporto tra verit e soggetto, Foucault ha lavorato pressoch esclusivamente nelle sue ultime ricerche e con ancora maggiore intensit proprio in "uesto corso$ = "uindi, incoraggiato oltretutto da una certa dose di pigrizia, ho deciso di sfruttare il pi> possi%ile una notevolissima "uantit di indagini e di informazioni sicuramente disponi%ili

e facilmente raggiungi%ili$ = cos?, gi da su%ito, sono riuscito a semplificarmi notevolmente la vita, dato che in "uesto corso Foucault in definitiva non parla di altro se non appunto che del rapporto tra soggetto e verit$ @ggiungo soltanto una precisazione, forse per la maggior parte di noi superflua, e cio* che, come negli altri suoi lavori di "uel periodo, Foucault prende in considerazione "uasi esclusivamente testi e autori dell&antichit, sia greca che romana, e dei primi secoli dell&era cristiana$ 5otivo, "uesto, che non * affatto estrinseco rispetto a "uella che mi sem%ra essere la strategia complessiva di FoucaultA una strategia che non mira soltanto a una ricognizione di come stavano le cose circa il soggetto e la verit tanti anni or sono, ma che vuole rendere ragione di un cam%iamento, di una trasformazione, di un passaggio 3 o di una serie di trasformazioni e di passaggi 3 per Foucault particolarmente significativi$ Si tratta infatti di svariati passaggi, ma uno in particolare mi sem%ra contenere in s una serie di "uestioni$ = i due termini di "uesto passaggio, o di "uesta modulazione, che coinvolge il rapporto tra soggettivit e verit, ma che per cos? dire risulta interna al modo di concepirsi o di intendersi una sorta di pratica della verit, "uesti due termini sono indicati dalle espressioni gnothi seauton, 1conosci te stesso2, il famoso precetto dell&oracolo delfico, e epimeleia heautou, 1cura di se stessi2, 1cura di s2, la cura sui dei latini, nozione decisamente meno famosa 'oggi( dell&altra ma che, come Foucault ha modo di ricostruire, si trovava molto spesso accoppiata al precetto dell&oracolo$ = "ui possiamo entrare se non proprio decisamente nella "uestione, almeno in "uello che * il pream%olo della "uestione sollevata da Foucault, e che lui stesso indica con "ueste paroleB
In alcuni testi che dovremo esaminare, la regola del 1conosci te stesso2

risulta formulata all&interno di una sorta di su%ordinazione rispetto al precetto della cura di s$ o gnothi seauton '1conosci te stesso2( appare infatti, in maniera piuttosto chiara e in una serie di testi nient&affatto secondari, nel "uadro pi> generale dell&epimeleia heautou 'cura di se

stessi(, come una delle forme, come una delle conseguenze, e come una sorta di applicazione concreta, precisa e particolare, della regola generaleB * necessario occuparsi di se stessi, * necessario non dimenticarsi di se stessi, * necessario prendersi cura di se stessi$ C solo nel contesto di tutto ci4 che appare e viene formulata la regola 1conosci te stesso2, proprio come se si trattasse del momento culminante di tale cura$, '9( <uello che ho insomma indicato come presupposto della "uestione che Foucault si mette a indagare sta tutto in "uesta vicinanza, o addirittura in "uesta concentricit che lega cura di s e conoscenza di s$ Il filo rosso della "uestione 1soggetto e verit2 che Foucault ritrova nell&antichit * dun"ue "uesta implicazione del momento chiamiamolo cos? conoscitivo in una serie di attivit, di atteggiamenti, di pratiche e di esercizi che hanno a che vedere con una dimensione spirituale sicuramente e decisamente pi> ampia di "uella dell&atteggiamento conoscitivo stesso$ In altri termini, per molti secoli la verit avre%%e avuto a che fare con una soggettivit che non * riduci%ile a un soggetto semplicemente conoscente o a una attivit puramente conoscitivaA e per contro il soggetto avre%%e avuto a che fare con la verit attraverso un agire che si manifestava in forme diversificate e articolate, non riconduci%ili al puro atto conoscitivo$ @ "uesto proposito si possono menzionare infatti le varie pratiche attraverso le "uali nell&antichit si modellavano e si plasmavano il proprio atteggiamento, la propria vita, il proprio sB come nel caso della parresia, dell&ascesi, della confessione ecc$ Se "uesto * dun"ue il piano preliminare, una sorta di vesti%olo che introduce la contestualizzazione della ricerca di Foucault, il punto o uno dei punti 3 e comun"ue "uello che a mio parere si segnala per maggiore intensit 3 intorno al "uale tutta la ricostruzione critica e storica non si stanca di girare * costituito dal fatto che a un certo momento "ueste due modalit, rimaste per secoli vicinissime e addirittura coimplicate nella "uestione della verit 3 certamente non in maniera immutata, non sempre secondo la medesima configurazione, anziA e grande parte della ricostruzione di Foucault attraverso i testi che prende in esame fa vedere

proprio il diverso peso e le diverse articolazioni tra la cura di s e il 1conosci te stesso2 3 "ueste due modalit dun"ue si separano$ !iporto un altro passo, sempre dalla lezione del primo giorno, "uella in cui Foucault a grandi linee introduce l&intero corsoB mi sem%ra vi sia stato un certo momento 3 e "uando dico 1momento2 non intendo assolutamente situare tutto ci4 in una data definita, oppure localizzarlo, o individualizzarlo attorno a una e una sola persona 3 in cui il legame tra l&accesso alla verit, divenuto sviluppo autonomo della conoscenza, e l&esigenza di una trasformazione del soggetto, e del suo essere, da parte del soggetto stesso, * stato, credo definitivamente, spezzato$, 'D( Siamo dun"ue di fronte a una sorta di svolta o di rottura o di soglia, un passaggio insomma, che in certa misura segna la separazione, all&interno della spiritualit, del lavoro diciamo cos? della conoscenza dal lavoro del soggetto su se stesso$ Non * certo superfluo, n ha un significato puramente storiografico, aggiungere che "uesta separazione sia riconduci%ile al momento in cui Descartes ha detto che la filosofia %asta a se stessa ai fini della conoscenza, e "uando Eant ha completato sostenendo che se la conoscenza ha dei limiti, essi risiedono interamente nella stessa struttura del soggetto conoscente, vale a dire proprio in ci4 che permette la conoscenza$, ';( = affinch i presupposti di "uesta analisi di Foucault siano del tutto chiariti e precisati, riporto ancora un passo che si trova in una sorta di intervista che risale al 678D$ la cosa straordinaria nei testi di Descartes * che egli * riuscito a sostituire un soggetto come fondamento delle pratiche di conoscenza, a un soggetto costituito attraverso le pratiche di s$, Ci4 * molto importante$ @nche se * vero che la filosofia greca ha fondato la razionalit, essa ha sempre sostenuto che un soggetto non poteva avere accesso alla verit se prima non aveva operato su se stesso un certo lavoro che doveva consentirgli di conoscere la veritB un lavoro di purificazione, di

conversione dell&anima per mezzo della contemplazione dell&anima stessa$ @%%iamo anche il tema dell&esercizio stoico per mezzo del "uale un soggetto in primo luogo istituisce la propria autonomia ed indipendenza 3 e la fonda attraverso una relazione piuttosto complessa con la conoscenza del mondo, dal momento che * "uesta conoscenza a garantirgli la sua indipendenza, ed * solo una volta che l&a%%ia garantita che egli sar capace di riconoscere l&ordine del mondo cos? come esso *$ Nella cultura europea, fino al FGI secolo, il pro%lema rimaneB 1<ual * il lavoro che devo effettuare su me stesso per diventare capace e degno di accedere alla verit-2 In altri termini, la verit ha sempre un prezzoA non * possi%ile nessun accesso alla verit senza ascesi$ Nella cultura occidentale, fino alFGI secolo, l&ascetismo e l&accesso alla verit sono sempre rimasti pi> o meno oscuramente legati$ /enso che Descartes a%%ia rotto con ci4 allorch afferm4 che per accedere alla verit, * sufficiente essere un soggetto qualsiasi capace di vedere ci4 che * evidente$ &evidenza * sostituita all&ascesi nel punto in cui la relazione con s interseca la relazione con gli altri e con il mondo$ a relazione con s non ha pi> %isogno di essere ascetica per entrare in rapporto con la verit$ C sufficiente che la relazione con s riveli la verit manifesta di ci4 che si pu4 vedere da soli per apprendere in modo definitivo "uella verit$ Cos?, posso essere immorale e tuttavia conoscere la verit$ Credo che "uesta sia un&idea che, pi> o meno esplicitamente, era rifiutata da tutta la cultura precedente$ /rima di Descartes non era possi%ile essere impuri, immorali, e conoscere ugualmente la verit$ Con Descartes, l&evidenza immediata * sufficiente$ Dopo Descartes, a%%iamo un soggetto di conoscenza non ascetico$ <uesta trasformazione rende possi%ile l&istituzionalizzazione della scienza moderna$, 'H( @ncora una volta, saremmo su%ito tentati di dire, ecco che la ragione compare sulla scena foucaultiana a tracciare le sue demarcazioni, i suoi limiti, i suoi recinti, a scindere insomma il soggetto, l&uomo 3 l&esperienza di s, anche, se vogliamo 3 in una parte in cui ha modo di riconoscersi, di

verificarsi, verre%%e la tentazione di dire, e in un&altra parte destinata a rimanergli estranea, interdetta, proi%ita$ =cco di nuovo Cartesio, verre%%e da pensare, che dalla "toria della follia non cessa di costituire un punto di riferimento tanto preciso e per vari aspetti 1negativo2 "uanto sta%ile e sicuro, una sorta insomma di termine di paragone utile in moltissime occasioni e soprattutto indispensa%ile "uando Foucault vuole mostrare la discriminante e violenta azione della 1ragione2 nella storia$ 5a le cose non stanno proprio in "uesto modoA certo Cartesio * uno con cui Foucault non smette di com%attere, con cui non smette di fare i conti, ma non * certo il suo unico punto di riferimento polemico, n in "uesto corso n in altri testi$ <ui, per esempio, aggiunge su%ito che vanno precisate le responsa%ilit per "uanto riguarda la spaccatura tra conoscenza e cura di sB non * tanto grazie a un conflitto tra la spiritualit e la scienza, dice Foucault, che a un certo punto la conoscenza si * ritagliata una dimensione diciamo cos? sua propria e dissociata, "uanto invece grazie alla teologia, alla teologia di derivazione aristotelica '"uindi la scolastica, san Tommaso( che, proponendosi come riflessione razionale destinata, a partire dal cristianesimo naturalmente, a fondare una fede con una vocazione a sua volta universale, istituiva al contempo il principio di un soggetto conoscente in generale, un soggetto cio* che trovava in Dio il suo modello, il suo punto di compimento assoluto, il suo pi> alto grado di perfezione, e al tempo stesso il suo creatore e proprio per "uesto il suo modello$, ':( /i> e prima dun"ue del razionalismo cartesiano, il vincolo tra spiritualit e conoscenza, tra rapporto del soggetto con la verit in termini di cura di s 'pratiche di ascesi ecc$( e in termini di conoscenza di s, si spezza a causa di un diciamo cos? 1soggettivismo2 di matrice e di origine teologica$ D&altra parte, non * certo Foucault il primo ad avere messo in luce come l&idea di soggetto che si ritrova in Cartesio sia di sicura e precisa derivazione teologica$ 5a, senza indugiare troppo in "uesta faccenda, e per arrivare infine a "uello che mi sem%ra un punto 'o almeno una traccia( fondamentale per capire il tipo di interesse che muove Foucault, torniamo a leggere il

passo che avevamo interrotto per precisare il contesto cartesiano e #antiano in cui Foucault, in un primo momento, colloca la rottura tra spiritualit e conoscenza$ 15i sem%ra vi sia stato un certo momento2, avevamo letto, 1in cui il legame tra l&accesso alla verit IJK e l&esigenza di una trasformazione del soggetto IJK * stato, credo definitivamente, spezzato2$ = continua FoucaultB C inutile che vi dica che, "uando affermo che mi sem%ra che tale legame sia stato definitivamente interrotto, non ci credo neanche un po&$ Tutto l&interesse della cosa deriva per l&appunto dal fatto che i legami non sono stati %ruscamente recisi come in seguito a un taglio improvviso$, 'L( =cco dun"ue, scivolato non proprio impercetti%ilmente ma comun"ue come una specie di effetto retorico messo accanto a una tesi precisa e compatta per farla risaltare ancora di pi> attraverso la smentita di alcune sue circostanze storiche, il punto da cui incominciare$ Insomma Foucault diceB far4 "uesto corso per mostrare che cura di s e conoscenza di s a lungo 'e magari non sempre in maniera invariata( sono state insiemeA poi, a un certo punto, si sono separate, il legame si * spezzato definitivamente$ <uesto momento coincide con l&asse Cartesio)Eant, che per altro non fa che raccogliere il legato della teologia aristotelico)tomista, ed eccoci "ua pronti a documentare "uesta tesi$ @ttenzione, per4B al fatto che 1tale legame sia stato definitivamente interrotto, non ci credo neanche un po&2$ = allora come riformulare in maniera pi> precisa la tesi di Foucault in "uesto corso/roviamo nel modo seguenteB nonostante la teologia e il culmine teologico) gnoseologico dell&et moderna, che hanno fatto di tutto per separare la pratica della verit come conoscenza dalla pratica della verit come 1necessit spirituale di un lavoro del soggetto su se stesso2, il legame, il vincolo tra "ueste due dimensioni non si * affatto spezzato ma, tutt&al pi>, * stato occultato, ricoperto, nascosto$ =d *, "uesta, una tesi che 3 non fosse altro che per il modo nel "uale * formulata e per l&estensione di tempo cui si riferisce 3 %en difficilmente potre%%e essere considerata una tesi esclusivamente 1storica2,

1storiografica2A "uesta doppia dimensione della verit accompagna infatti per Foucault tutta la storia dell&Mccidente$ Certo lui non lo afferma e non lo asserisce come se si trattasse di un dato per dire cos? strutturale 'non lo fare%%e mai(A ma al fatto che lui non creda 1neanche un po&2 all&interruzione definitiva di tale legame fa eco, un paio di pagine dopo, "uest&altra affermazioneB !iconsiderate tutta "uanta la filosofia del FIF secolo 3 o almeno una %uona parteB in ogni caso Negel, Schelling, Schopenhauer, Nietzsche, lo Nusserl della #risis, e anche Neidegger 3 e potrete vedere come persino all&interno di "uesta tradizione, sia essa s"ualificata, svalutata, presa di mira criticamente, o al contrario esaltata come nel caso di Negel, sempre la conoscenza 3 l&atto di conoscenza 3 rimanga legata alle esigenze della spiritualit$ In tutte "ueste filosofie, infatti, una determinata struttura di spiritualit tenta di connettere la conoscenza, l&atto di conoscenza, le condizioni di tale atto di conoscenza, e infine i suoi effetti, a una trasformazione nell&essere stesso del soggetto$, '8( Non sar, insomma, "uella di Foucault una tesi diciamo cos? di carattere strutturale, e di sicuro almeno non lo * in prima %attutaA ma altrettanto sicuramente assomiglia molto a una tesi di carattere storico)universale, sulla cui %ase Foucault ha "uindi la possi%ilit di andare a vedere in che maniera, con "uanta intensit e con "uanta fre"uenza, attraverso "uali percorsi la dimensione che lui definisce 1spirituale2 del rapporto tra soggetto e verit ha agito in primo piano ovvero * stata oscurata, occultata, nascosta dalla dimensione 1conoscitiva2, pur tuttavia senza cessare di esistere, di funzionare, di agire$ Ga comun"ue precisato che, se "uesta 1tesi2, come mi * parso di poterla definire, * sicuramente presente e notevolmente rilevante all&interno della organizzazione del lavoro critico che Foucault conduce sulla verit, il suo lavoro di ricostruzione dei rapporti tra il soggetto e la verit nella cultura e nella societ dell&antichit costituisce di gran lunga la parte pi> significativa del suo interesse$ Oli spunti diciamo cos? 1polemici2 nei confronti del

razionalismo cartesiano o della deriva esclusivamente 1gnoseologica2 della verit sono al"uanto ridotti$ =ppure credo che siano indispensa%ili per capire almeno in certa parte il senso complessivo dell&operazione di Foucault, di "uell&attraversamento, in altre parole, del 1soggetto2 e della sua "uestione 'della "uestione 1genealogica2 che Foucault riconosce nel soggetto( su cui non si * mai stancato di lavorare e che forse rappresenta uno dei titoli pi> generali di tutto il suo lavoro$ =, sempre a "uesto proposito, cos? come non vanno trascurati gli spunti polemici nei confronti del razionalismo in generale, non andre%%ero ignorati nemmeno "uegli spunti polemici che provengono dai suoi 'forse meno fre"uenti( confronti con i contemporanei$ Con "uei contemporanei, in particolare, che pi> si sare%%ero orientati a lasciare non tematizzata proprio la "uestione della soggettivit nei suoi aspetti genealogici$ <ui l&elenco dei nomi potre%%e essere anche piuttosto lungo, ma non credo sia tanto una "uestione di nomi "uanto di precise strategie$ Nel merito delle "uali Foucault a pi> riprese, soprattutto in alcune interviste, non ha esitato a entrare$ Gorrei riportare a "uesto proposito "ualche %rano da alcune di "ueste interviste$ a prima, del 67L8, si intitola 1 a scena della filosofia2, e a un certo punto, riferendosi ad autori "uali Deleuze, ElossoPs#i, Qataille, Qlanchot, Foucault diceB sono sempre loro ad aver fatto emergere, per primi, il pro%lema del soggetto come pro%lema fondamentale per la filosofia e per il pensiero moderno$ Detto in altri termini, mi sem%ra, infatti, che da Descartes fino a Sartre 3 e non lo dico affatto in modo polemico 3 il soggetto fosse per l&appunto considerato come "ualcosa di fondamentale, ma che non si poteva affrontare in modo criticoB "ualcosa, insomma, che non si poteva mettere in "uestione$ Da ci4, verosimilmente, deriva il fatto che 3 come in ogni caso ha fatto osservare acan 3 Sartre non a%%ia mai ammesso l&inconscio nel senso di Freud$ Non poteva infatti affiorare l&idea che il soggetto non costituisca la forma fondamentale ed originaria, ma si formi, piuttosto, a partire da un certo numero di processi che, a loro volta, non appartengono all&ordine della soggettivit, %ens? ad un altro ordine,

evidentemente assai difficile da nominare e da far apparire, ma %en pi> fondamentale ed originario che non il soggetto stesso$ Il soggetto ha una genesi, il soggetto ha una formazione, il soggetto ha una storia$ Il soggetto non * dun"ue originario$ = chi l&aveva detto per primo- Freud, naturalmente$, '7( = gi da "ui mi sem%ra che siamo in presenza di una ine"uivoca%ile scelta di campo, da parte di Foucault, rispetto a una %en precisa e molto importante situazione della filosofia francese contemporanea, di "uella generazione di pensatori che recepirono in Francia la fenomenologia$ @l cospetto dei "uali non solo Foucault mette in risalto l&importanza dei vari Qataille, Qlanchot, Deleuze, ElossoPs#i, ma addirittura riesce per un momento a ria%ilitare in maniera assai decisa la figura di FreudA solo per un momento, va detto, e con due necessarie precisazioniB limitatamente alla "uestione del soggetto e comun"ue attraverso la decisiva lettura che ne ha dato acan$ 0na scelta di campo che deriva proprio dalla posizione filosofica che al soggetto o alla soggettivit viene assegnataB una posizione fondamentale, anche e addirittura fondativa, da parte della filosofia dominante in Francia negli anni sessanta, una filosofia incapace, secondo Foucault, di recepire una idea di soggetto diversa da "uella, appunto fenomenologica, di 1donatore di senso2 e perci4 necessariamente sorda alle istanze e alle "uestioni che allora provenivano da un certa attenzione a Nietzsche 'autore decisivo per Foucault( e pi> ancora dalla psicoanalisi$ !iporto ancora un %rano da un&altra intervista, di "ualche anno dopo, intitolata 1Strutturalismo e post)strutturalismo2B Si trattava, per la precisione, del pro%lema dell&inconscio 3 inconscio che non era certo compati%ile con un&analisi di tipo fenomenologico$ = la miglior prova del fatto che non potesse venir compreso all&interno della fenomenologia 'almeno per come la concepivano i francesi( * che Sartre o 5erleau)/ontR 3 non parlo degli altri 3 hanno instanca%ilmente tentato di ridurre "uello che, secondo loro, era il positivismo, o il meccanicismo, o la tendenza alla 1reificazione2, di Freud, e ci4 in nome dell&affermazione di

un soggetto costituente$ = "uando, all&incirca all&epoca in cui cominciavano a porsi i pro%lemi del linguaggio, acan ha detto che, dato il modo in cui l&inconscio funziona, per "uanti sforzi si facessero, non lo si sare%%e mai potuto ridurre agli effetti di donazione di senso di cui * capace il soggetto fenomenologico, ha formulato cos? un pro%lema del tutto simmetrico rispetto a "uello posto dai linguisti$ In tal modo, il soggetto fenomenologico veniva s"ualificato una seconda volta da parte della psicoanalisi, dopo che era gi accaduto ad opera della teoria linguistica$, '6S( =, per precisare la sua posizione in "uesta ricostruzione molto sommaria ma significativa di come stavano le cose in Francia negli anni sessanta, una pagina dopo Foucault dichiara che il suo pro%lema si era posto nei seguenti terminiB * in grado, un soggetto di tipo fenomenologico, trans)storico, di rendere conto della storicit della ragione- C su "uesto punto che la lettura di Nietzsche ha rappresentato, per me, l&elemento di rotturaB c&* una storia del soggetto, esattamente come c&* una storia della ragione$ IJK Direi, dun"ue, che tutto ci4 che * accaduto verso gli anni Sessanta derivava pro%a%ilmente da una identica insoddisfazione nei confronti della teoria fenomenologica del soggetto$, '66( 5i sem%rava utile fare "uesta %reve digressione o ricognizione 1storica2 per mettere in chiaro alcuni elementi che stanno a sostegno della analisi che Foucault conduce sul modo in cui la soggettivit, il soggetto si * costruito, attraverso tutta una serie di variazioni e di differenziazioni, nel mondo antico e, anche, nelle epoche successive$ = mi sem%ra del tutto plausi%ile, dopo "ueste dichiarazioni di Foucault che ho ricuperato un po& "ua e un po& l, ritornare al corso sull&$rmeneutica del soggetto riportando un passaggio che potre%%e tran"uillamente stare a conclusione delle dichiarazioni che a%%iamo appena lettoB Dovremmo evitare, pertanto, di dar vita a una storia continua dello gnothi seauton, una storia che avre%%e inoltre come inevita%ile postulato, implicito o esplicito, una teoria generale e universale del soggetto, mentre credo che

dovremmo, invece, cominciare con un&analitica delle forme della riflessivit che costituiscono il soggetto come tale$ Insieme a tale analitica delle forme della riflessivit, dovremo avviare anche una storia delle pratiche che servono loro da supporto, per poter attri%uire tutto il suo significato 3 il suo significato varia%ile, storico, e mai universale 3 al vecchio principio tradizionale del 1conosci te stesso2$, '69( 5i sem%ra che, a "uesto punto, sia persino superfluo, oltre che difficile, accentuare ulteriormente l&importanza e il peso di "uesta mossa critica con la "uale Foucault affronta la "uestione della verit 'o dei vari tipi di verit, o dei 1giochi di verit2 come anche li chiama in altri testi '6D(( in rapporto alla costituzione del soggetto e alla sua posizione o funzione, in definitiva mai riconduci%ile a presupposto, a fondamento$ = ci4 con tutte le verit o i gradi o le modulazioni di verit che ne derivano$ Sicuramente, se vogliamo attraversare un testo come !ermeneutica del soggetto 'testo che, ovviamente, di attraversamenti ne consentire%%e pi> di uno(, se lo vogliamo attraversare per capire che tipo di operazione critica Foucault ha in mente sia a riguardo del 1soggetto2 e delle sue costruzioni 'che sono dichiaratamente il suo tema( sia a riguardo della verit 'e soprattutto di "uella verit che un soggetto certo di s ha la possi%ilit di 1oggettivare2, da cui ha la possi%ilit di separarsi perch oramai * certo di s pi> di "ualsiasi verit possi%ile, che ne sta a fondamento e come tale funge "uasi da verit della verit(, allora a%%iamo sicuramente modo di vedere "uanto irrinuncia%ile sia la portata critica del suo lavoro nei confronti di una soggettivit che si pretende saldamente al centro e al fondo di ogni sapere e pro%a%ilmente anche di ogni nozione di uomo$ = ci4 in "uanto proprio il lavoro di Foucault ci consente di ricuperare una configurazione del soggetto attraverso la "uale trapela costantemente 1il suo significato varia%ile, storico, e mai universale2$ Credo che, insieme con il pensiero di Nietzsche e con la psicoanalisi, il lavoro di Foucault 3 il "uale del resto della psicoanalisi non trascura sempre l&importanza 3 per "uanto riguarda la possi%ilit di una ricognizione di cosa sia la "uestione del soggetto e della

soggettivit, sia assolutamente indispensa%ile$ = soprattutto "uando, come credo si possa dire del momento attuale, del presente, le forme di soggettivazione o anche di assoggettamento sem%rano moltiplicarsi e differenziarsi, ed eludere insomma una possi%ilit di conoscenza teorica e perci4 inevita%ilmente riduttiva$ 5a credo anche, affermando "uesto, di non dire niente di particolarmente inedito, dato che lo stesso Foucault era estremamente attento alle forme di soggettivazione del presente$ Insomma, a seguire la via indicata da Foucault, si trova che il soggetto non * soltanto 'e oramai pi>( pensa%ile come un elemento residuale di un gesto teorico, come un dato che si colloca a fondamento di ogni sapere possi%ile e "uindi anche in una sorta di immunit, di autoesclusione, di esclusione di s da "ualsiasi sapere criticoA non * pi> "uella sorta di deriva dogmatica 3 per "uanto riguarda la propria costituzione e collocazione in rapporto alla verit 3 che avre%%e preso inizio proprio dagli esiti del 1momento cartesiano2 per giungere fino alla 'o a certa( fenomenologia$ @ seguire la via indicata da Foucault il soggetto assume piuttosto e forse soprattutto la configurazione di un luogo, sicuramente non originario, in cui saperi, norme, leggi, pratiche di assoggettamento, politiche eccetera si incrociano e danno vita e forma a "uella che * una 1condizione2, una condizione che * certo anche configura%ile al presente, la nostra 1condizione2 in "uanto appunto 1condizionati2, proprio perch soggetti, soggetti la cui genealogia non pu4 servirsi di saperi del tutto trasparenti, autoreferenziali o definitivi$ = tuttavia mi sento di fare ancora una osservazione, che non vuole assolutamente intaccare o sminuire l&importanza di tutto ci4 che a%%iamo appena riconosciuto a Foucault$ =d * una osservazione che riguarda un aspetto che, non soltanto nel corso su !ermeneutica del soggetto o in "uesto tipo di ricerche oppure anche nelle dichiarazioni delle varie interviste, * come sotteso, "uesto aspetto, al pensiero di Foucault e ai suoi gesti$ 5i riferisco a "uella che forse * una impressione, "ualcosa che si mostra solo a uno sguardo laterale, forse parziale e interessato$ 0no sguardo che, pur volgendosi nella direzione indicata da Foucault, vuole tenere in

considerazione "uella che a mio parere ha l&aria di una certa rapidit, una certa fretta, talvolta eccessivamente s%rigativa$ a rapidit con la "uale 3 la si pu4 avvertire tanto nelle sue ultime ricerche "uanto anche nel grande testo di esordio sulla follia 3 Foucault si precipita a prendere le distanze da "uello che potemmo, proprio con lui, chiamare il 1momento cartesiano2$ = la domanda che a Foucault andre%%e rivolta, o che almeno in "ualche occasione e, ripeto, lateralmente verre%%e voglia di rivolgergli 3 in particolare tutte le volte che "uesta presa di distanza, oltre a essere s%rigativa, sem%ra risuonare con toni al"uanto negativi e "uasi come una specie di condanna 3 * una domanda che vorre%%e chiamare in causa precisamente il luogo dal "uale proviene lo stesso gesto critico di Foucault$ Gerre%%e cio* da chiedere a Foucault se il luogo da cui lui rivolge lo sguardo a "uelli che sono gli oggetti delle sue indagini non sia forse esso stesso 3 in certa misura e necessariamente 3 interno proprio a "uel 1momento cartesiano2$ Se il suo sguardo non sia interno cio* a una sorta di strategia conoscitiva riconduci%ile a un sapere oggettivante, a sua volta sostenuto da una dimensione 'non voglio dire 1soggetto2( costituente$ Gerre%%e in altri termini da chiedergli se la strategia di verit del suo discorso, che gli consente di riconoscere la dimensione del soggetto, di individuarla storicamente, che gli consente di oggettivarla, circoscriverla e definirla nella sua portata insieme storica e universale, nonch di mostrare tutti i suoi effetti e le sue derive diciamo cos? 1dogmatiche2, non sia forse anch&essa implicata in ci4 3 la soggettivit del 1momento cartesiano2 appunto 3 di cui deve dare conto$ C davvero pensa%ile, insomma, che il gesto critico con cui Foucault indaga il soggetto, indaga la verit, indaga i rapporti mutevoli e i vari momenti di "uesti rapporti, possa 3 e ci4 proprio in "uanto 1sapere2 3 collocarsi esternamente a "uello che * il suo campo di indagine- =sternamente, anche, a una strategia di verit, esternamente insomma a se stessoA collocarsi, in altre parole, a una distanza di sicurezza da "uella dimensione 1costituente2 che, in fondo a se stessa, non pu4 non incontrare una sorta di deriva

1dogmatica2- Il fatto di costituire a oggetto del proprio sguardo e del proprio sapere critico il soggetto come luogo di intersezione eventuale di svariate dimensioni 'delle pratiche e delle teorie ecc$(, al punto da metterne in luce la costituzione storica non universale, non residuale, non irriduci%ile, non originaria e non atemporale, non fenomenologico)cartesiana se vogliamo, * forse garanzia sufficiente per riconoscere in "uello stesso sguardo critico 3 come tale necessariamente e inevita%ilmente 1costituente2 3 un momento privo di soggettivit 1cartesianamente2 o 1fenomenologicamente2 intesa- o sguardo di Foucault non ha forse al proprio interno, come ogni sguardo, un presupposto gnoseologico, conoscitivo- Non ha forse necessariamente, a proprio presupposto e a proprio sostegno, un momento di soggettivit che rimane necessariamente e inevita%ilmente esterno rispetto ai discorsi e alle descrizioni, non intacca%ile da "uelle stesse strategie critiche che gli consentono, per altro verso, di costituire e governare teoricamente gli oggetti della propria indagine- <ual *, dove si situa, come si disloca e soprattutto da dove proviene lo sguardo di Foucault nel momento in cui si rivolge a "uel soggetto che si trova storicamente costituito attraverso innumerevoli e svariate pratiche, preso in molteplici 1giochi di verit2- Non * forse un passaggio indispensa%ile, inevita%ile anche per il discorso di Foucault, una sorta di condizione necessaria, anche se sicuramente non sufficiente, il passaggio attraverso il 1momento cartesiano2Non voglio certo "ui tentare una genealogia dello sguardo di Foucault, o una sorta di metagenealogia della "uestione dei rapporti tra soggetto e verit$ <uello su cui, invece, vorrei cercare di fermare per un momento

l&attenzione 3 e ci4 non contro ma proprio a partire da Foucault e grazie al suo averci messo in condizione di distinguere diversi momenti e regimi di verit, nonch di effetti di verit che attraversano il soggetto 3 ci4 su cui forse non si dovre%%e procedere pi> di tanto rapidamente, * la possi%ilit che 3 mi sem%ra 3 si trovi implicata proprio dal 1momento cartesiano2 stesso di volgersi in certa misura anche contro di s$ a capacit e la possi%ilit, cio*, di disarticolare la propria compattezza, e di sostenere e reggere 'in tutti i sensi dell&espressione( uno sguardo come "uello di Foucault$ Il suo gesto critico, storico e filosofico insieme, non proviene in fondo 'anche e necessariamente( da "uello che potremmo definire forse come un riflettere sempre anche contro di s, una pratica e un agire conoscitivi che, pur in un movimento di ritorno a se stessi e ai propri presupposti, si volgono nel medesimo tempo e lungo la medesima direzione anche contro se stessiSto cercando insomma di mostrare che forse anche all&interno di "uello che * riconosciuto da Foucault 3 e magari anche da noi 3 come il soggetto della conoscenza, il movimento soggettivo della certezza di s su cui possono fondarsi i saperi della ragione, forse, dicevo, anche all&interno di "uel 1momento cartesiano2 che per Foucault * dell&ordine della chiusura, o per lo meno rappresenta il momento nel "uale il soggetto ac"uisisce la possi%ilit di raggiungere la verit al di fuori di 'e al riparo da( "ualsiasi modificazione di s, anche 'e forse soprattutto( in "uel momento * invece necessario che "ualcosa come una modificazione a%%ia luogo$ 0na modificazione che non * dell&ordine della 1cura di s2 e delle sue derivazioni ascetiche, parresiastiche ecc$, ma che tuttavia custodisce un tenore pratico 3 e sarei "uasi tentato di dire 1etico2 3 proprio all&interno del momento conoscitivo$ No insomma l&impressione che se il sapere, se i saperi, "uelli che inevita%ilmente si fondano in "uello che continuiamo per

comodit a chiamare 1momento cartesiano2, non mantenessero al proprio interno la possi%ilit di modificarsi, la possi%ilit di autointaccarsi, la possi%ilit di autosospendersi, la possi%ilit di agire, riflessivamente, sullo stesso soggetto anche contro la sua 1chiusura2 e la sua deriva dogmatica, ho l&impressione, dicevo, che non sare%%e stato possi%ile e forse nemmeno concepi%ile "uello sguardo che Foucault dirige sulla soggettivit$ Non sare%%e stato, credo, possi%ile a Foucault ricollocare la soggettivit nella storia o nelle storie, osservarla nel suo costituirsi come intreccio di pratiche, di discorsi, di investimenti, di 1giochi di verit2A non sare%%e stato possi%ile individuarla nella sua dimensione eventuale, sia storica che etica, se il suo discorso e le sue strategie conoscitive non avessero trovato la possi%ilit di utilizzare anche "uel 1momento cartesiano2, e di riceverne una sorta di ospitalit$ Non * forse ancheda una soggettivit che non pu4 davvero fermarsi o chiudersi all&interno di s 3 ma che, proprio nel suo rapporto con la verit, ritrova la possi%ilit di aprirsi anche contro se stessa 3 che provengono lo sguardo di Foucault e le sue verit sul soggetto%ote '6( 5$ Foucault, !ermeneutica del soggetto. &orso al &ollge de France '()*(+()*,- '9SS6(, =dizione sta%ilita da F$ Oros, trad$ di 5$ Qertani, Feltrinelli, 5ilano 9SSD$ '9( Ivi, pp$ :)L$ 'D( Ivi, p$ 99$ ';( Sono precisazioni, "ueste, che Foucault non pronuncia ma che risultano dagli appunti per la lezione, cfr$ Ivi, pp$ 99)9D, nota$ 'H( 1Sulla genealogia dell&eticaB compendio di un Por# in progress2 '678D(, in N$ $ DreRfus e /$ !a%inoP, a ricerca di .ichel Foucault '678D(, trad$ di vari, /onte alle Orazie, Firenze 6787, p$ 98S$ ':( 5$ Foucault, !ermeneutica del soggetto, cit$, p$ 9D$

'L( Ivi, pp$ 99)9D$ '8( Ivi, p$ 9H$ '7( Id$, /l discorso, la storia, la verit0. /nterventi ()1)+()*2, a cura di 5$ Qertani, =inaudi, Torino 9SS6, p$ 9D;$ '6S( Ivi, p$ DS:$ '66( Ivi, pp$ DSL)DS8$ '69( Id$, !ermeneutica del soggetto, cit$, p$ ;6D$ '6D( /er la nozione di 1giochi di verit2 cfr$ soprattutto Id$, 3iscorso e verit0 nella 4recia antica '678H(, ed$ italiana a cura di @$ Oaleotti, Donzelli, !oma 677: e Id$, 5ecnologie del s'6788(, trad$ di S$ 5archignoli, Qollati Qoringhieri, Torino 6779$ httpBTTPPP9$units$itTeticaT9SSHU6T/M IDM!I$htm

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