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09/08/2019 Bachelard e le rotture epistemologiche – prof. Mauro Lucaccini – Filosofia
sapere scienti co) che tendono ad impedire ogni rottura o discontinuità nella crescita
del sapere scienti co e costituiscono, di conseguenza, potentissimi ostacoli alla
affermazione di verità nuove. Il tipo di domande che si poneva Bachelard ha contribuito
a rinnovare la storia della scienza, a trasformarla da un “festoso elenco di scoperte” in
una storia dei dif cili percorsi della ragione» (Paolo Rossi, La nascita della scienza
moderna in Europa, 1997, Laterza 2000, pp. 3-4).
Per Bachelard c’è rottura epistemologica anche tra conoscenza comune e sapere
scienti co: la comprensione della scienza richiede il superamento dell’ostacolo
epistemologico del senso comune: «Vale la pena di mostrare, con un esempio speci co,
a che cosa Bachelard intendeva riferirsi quando parlava: 1) di ostacolo epistemologico;
2) del distacco della scienza dal realismo del senso comune; 3) di una falsa continuità
storica (fondata sull’uso delle stesse parole). Fino all’Ottocento appare del tutto
evidente che per illuminare è necessario bruciare una qualche materia. Nella lampada
elettrica a lo incandescente di Edison, al contrario, si tratta di impedire che una
materia bruci. La ampolla di vetro non serve a proteggere la amma dall’aria, ma a
garantire il vuoto attorno al lamento. Le vecchie e le nuove lampade hanno una sola
cosa in comune: servono a scon ggere il buio. Possiamo designarle con lo stesso
termine solo adottando questo punto di vista, che è il punto di vista della vita
quotidiana. In realtà quel mutamento tecnico implica una complicata teoria della
combustione, che ha a che fare con la altrettanto complicata storia della scoperta
dell’ossigeno» (Paolo Rossi, La nascita della scienza moderna in Europa, 1997, Laterza
2000, p. 4).
Come cause d’inerzia della scienza gli ostacoli epistemologici sono psicologicamente
nell’atto conoscitivo: dice Bachelard: «La conoscenza del reale è una luce che proietta
sempre da qualche parte delle ombre».
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09/08/2019 Bachelard e le rotture epistemologiche – prof. Mauro Lucaccini – Filosofia
retti cato»: per Bachelard la scienza è metodica correzione dell’errore ed avanza per
successive retti cazioni di idee e teorie: nel procedere della scienza le negazioni di idee
e teorie correggono per estensione ideale e teorica: sono negazioni-estensioni
scienti che le geometrie non euclidee rispetto alla geometria euclidea, la meccanica
einsteiniana rispetto alla meccanica newtoniana, la micro sica moderna novecentesca
rispetto alla micro sica classica, la chimica matematica rispetto alla chimica
lavoisieriana.
In quanto non afferma ma nega la loso a del no di Bachelard è loso a aperta: per
Bachelard la loso a deve accompagnare la scienza: la loso a scienti ca è
razionalismo applicato e materialismo tecnico o razionale progressivamente
equidistante dalle opposte loso e tradizionali di positivismo e formalismo, empirismo
e convenzionalismo, realismo e idealismo.
«La scienza non ha la loso a che merita»: alla chiusura monistica ed immobilistica
della loso a tradizionale dei loso è da Bachelard opposta l’apertura pluralistica e
storica della loso a scienti ca prodotta dalla scienza: la realtà della scienza supera
progressivamente le dicotomie loso che di realismo e idealismo, empirismo e
convenzionalismo, positivismo e formalismo.
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09/08/2019 Bachelard e le rotture epistemologiche – prof. Mauro Lucaccini – Filosofia
E C H I D E L P E N S I E R O : D I Z I O N A R I O S I N T E T I C O S PA R S O
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