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Comunista

impegno notiziario dei comunisti del territorio di santa luce


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- numero diciotto / gennaio 2014 Documento conclusivo dellAssemblea nazionale delle RSU autoconvocate

Legge Fornero: riaprire la partita!


Verso una mobilitazione aperta ed unitaria dei lavoratori su tutto il territorio nazionale
Lassemblea nazionale delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu) contro la riforma Fornero tenutasi a Milano, autoconvocata da centocinquanta Rsu contro la riforma Fornero , approva lappello posto a base dell autoconvocazione che diventa parte integrante di questa risoluzioni e assume il dibattito e i contributi. Lassemblea esprime forte preoccupazione per la situazione economica, sociale e occupazionale del Paese. La violenta ricaduta della crisi sul mondo del lavoro riduce la garanzia di un reddito dignitoso per le lavoratici, i lavoratori e i pensionati, mentre gi oggi milioni di cittadini privi di lavoro e di qualsiasi reddito vivono in condizioni drammatiche. La riforma delle pensioni attuata dal governo Monti e dall'allora Ministro Fornero ha aggravato questa situazione, soprattutto per le fasce pi deboli della societ. La disoccupazione ai massimi storici e la precariet cronica privano intere generazioni di un futuro autosufficiente. Il taglio degli ammortizzatori sociali contribuisce ad aumentare la sofferenza dei lavoratori espulsi anzitempo dal circuito del lavoro, spesso rappresentati e aiutati, anche dalle tante associazioni e gruppi nati e presenti su tali temi. La crisi nel nostro Paese affrontata nel peggiore dei modi possibili: invece di trasferire risorse dai ricchi e dai patrimoni per un nuovo modello di sviluppo si tagliano le tutele , si nega un futuro ai giovani e si rinvia il diritto alla pensione per i lavoratori pi anziani. Il prelievo fiscale non ha rispettato il dettato costituzionale che prevede una imposizione fiscale progressiva in rapporto alla capacit contributiva ma ha colpito prevalentemente lavoratori e pensionati. Queste risorse ingiustamente prelevate non sono state peraltro indirizzate per creare occupazione ma per salvare gli speculatori finanziari, banche in testa. Sul fronte previdenziale non c la volont di risanare fondi pensionistici in dissesto le cui passivit gravano sui parasubordinati e sui lavoratori dipendenti. Mentre lo Stato non si assume lonere derivante dal fatto che per decenni non ha versato i contributi per i propri dipendenti scegliendo di scaricare le passivit dellInpdap sullInps. Queste scelte mettono a rischio i conti della previdenza e se non corrette possono essere strumentalizzate ancora una volta contro lavoratori e pensionati. Lassemblea si impegna a una mobilitazione collettiva e unitaria su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di aprire un confronto con tutte le parti politiche e sociali, al fine di arrivare all'abrogazione e superamento dell'attuale sistema previdenziale per una profonda riforma equa e sostenibile della previdenza e dellassistenza sociale. Lassemblea invita le organizzazioni sindacali ad aprire una vertenza generale con il governo sulla base di una piattaforma preventivamente posta allapprovazione dei lavoratori. Lassemblea ritiene indispensabile che si avvii una fase di contatti e incontri nel territorio tra le Rsu dei posti di lavoro pubblici e privati, allargando la partecipazione e condivisione a tutti i soggetti interessati a dare contributi fattivi e unitari alla comune battaglia per una riforma del sistema previdenziale italiano. Si propone di avviare una fase di assemblee da concludersi con una nuova assemblea nazionale da tenersi alla fine del mese di febbraio e nella quale valutare tutti i contributi e decidere, tenendo conto dellestensione del movimento e dei suoi risultati, una grande manifestazione nazionale. Lassemblea decide di lanciare una petizione di massa sugli obiettivi a base dell autoconvocazione sulla quale raccogliere adesioni nei luoghi di lavoro e nel territorio. La gestione di questa fase viene affidata ad un Coordinamento volontario aperto alla libera partecipazione dei rappresentanti delle Rsu.

Il sistema elettorale maggioritario ha fallito

La via maestra il proporzionale!


Chi ha paura di una testa, un voto?
Dovremmo tornare al voto al pi presto. Lo afferma Cesare Procaccini, Segretario Nazionale del Partito dei Comunisti Italiani. La Consulta con limportante e seria decisione di assunta alcune settimane fa circa lincostituzionalit dellattuale legge elettorale talmente indecente da essere stata definita non a caso porcellum, segna un punto di non ritorno rispetto ad un sistema elettorale di fatto illegittimo da cui sono derivati un Parlamento e un Governo altrettanto delegittimati, che non possono continuare a stravolgere la Costituzione, abbattere lo stato sociale e attaccare i diritti dei lavoratori. Ma a delegittimare l'esecutivo Alfano-Letta in questi mesi sono stati innanzitutto gli italiani con le loro lotte e le loro proteste. Si ridia al pi presto e con coraggio dunque la parola al popolo e lo si faccia con una legge elettorale equa e proporzionale!

Il Segretario del Pd non affronta i veri nodi della povert del Paese

Mercato del lavoro: da Renzi per ora parole vuote.


Stefano Barbieri, Segreteria Nazionale Partito dei Comunisti Italiani La proposta di Renzi sulla riforma del mercato del lavoro per ora solo una somma di appunti generici e sommari. A fronte dei dati Istat, che confermano come la disoccupazione abbia raggiunto livelli di massa devastanti (tra i giovani siamo al 41,6 %!) stabilizzando di fatto la povert per larghi strati della societ italiana, sono necessarie riforme strutturali nette e investimenti al servizio di un piano industriale e per il lavoro di cui francamente non si vede traccia nella proposta avanzata dal segretario del Pd. Manca lindicazione di una scelta relativa ad un intervento pubblico nelleconomia del Paese senza la quale nessuna proposta vincolata alla sola iniziativa delle aziende e delle regole del mercato ha il minimo di senso e di credibilit. Va capito poi dove si pensa di recuperare le risorse per investire nel mercato del lavoro se non ci si decide ad attivare una seria Legge patrimoniale ed una tassazione degna di questo nome sulle rendite finanziarie e nessuna di queste due cose contenuta nelle proposte di Renzi. Se si vuole dare prospettiva di lavoro ai giovani e competitivit alle aziende, vanno cancellate le riforme Fornero sul lavoro e sulle pensioni, riforme certamente figlie delle politiche dei governi Berlusconi prima e Monti poi, ma di fatto continuate dal Governo mezzo destro e mezzo centrosinistro Letta/Alfano.

Rifondazione dopo il IX Congresso Nazionale

Alternativi al Pd
Nessuna ruggine sulla falce e il martello
Non vi ruggine alcuna sulla falce e martello. Il comunismo attuale, la sinistra viva e rivendica la sua identit di fronte alle derive centriste del Pd. Renzi un mese e mezzo fa ha vinto le primarie. Adesso abbiamo cos un democristiano a Palazzo Chigi e un democristiano segretario del Pd. Paolo Ferrero, Segretario Nazionale confermato del Partito della Rifondazione Comunista fotografa cos lincoronazione del sindaco di Firenze, dopo la definizione lo scorso dicembre della linea politica del Prc per la nascita di una sinistra unitaria, dialogante e smarcata da un Pd che di sinistra non ha pi nulla. E alla chiusura del IX Congresso Nazionale il Prc svoltosi a Perugia, lancia un processo di aggregazione della sinistra autonomo ed alternativo al centro sinistra e a quel Pd che ormai diventato un partito moderato- dice nella relazione conclusiva. Un processo costituente dal basso, della sinistra di alternativa, che costruisca lalternativa contro questa Europa, le politiche di austerity e il governo Letta. Non pi quindi solo temi come la patrimoniale, movimenti No Tav ed F35.

21 gennaio 1921/2014

Addio compagno Madiba!

93anniversario della nascita del PCI


21

i comunisti ricordano Nelson Mandela

gennaio 2014

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Sarplast: parla Domenico Contino, Segretario Generale Filtcem-Cgil Pisa

Salvaguardare i posti di lavoro


Non nego una forte preoccupazione per il perdurare della crisi, ma per ora lo sforzo dellazienda c. Mantenere legata questa realt produttiva al territorio.
Intervista a cura della Redazione D. La societ Sarplast vive nuovamente, ormai con preoccupante ciclicit, una crisi produttiva pesante. In dicembre tutti o quasi i lavoratori sono rimasti a casa fra ferie forzate e cassa integrazione. Qual il giudizio del Sindacato? A che punto siamo e soprattutto, che fare? R. Partirei con qualche dato. Lazienda ha circa cento dipendenti diretti tutti assunti con contratto a tempo indeterminato. E un azienda nella quale il sindacato molto rappresentativo. Gli iscritti complessivi superano le sessanta unit di cui pi di quaranta della Cgil, il resto suddiviso fra Cisl ed Uil. Lunit sindacale e lo stretto rapporto con le istituzioni a partire dal Comune di S.Luce fino alla Regione Toscana stata la condizione prioritaria in questi anni di difficile crisi per poter mantenere l'attivit produttiva nelle sue attuali dimensioni. E' necessario ricordare che la crisi che sta attraversando Sarplast pi di carattere finanziario che produttivo. L'azione del sindacato in questi anni stato tutto in direzione della salvaguardia dei livelli occupazionali e, in alcune occasioni sono stati raggiunti importanti accordi fra sindacato e direzione aziendale, a cui va riconosciuta la disponibilit, che in alcuni casi sono andati in contro tendenza rispetto alle attuali normative in materia di mercato del lavoro, sopratutto in direzione dei lavoratori con contratti precari. Detto tutto questo non nego che i lavoratori ed il sindacato vivono con forte preoccupazione il perdurare della crisi che sta colpendo questa realt industriale. Limpegno profuso massimo per garantire che una realt cos importante per il territorio possa continuare a dare lavoro e sviluppo anche oltre i confini del recinto industriale. In questo contesto la Cgil, ma anche altre Organizzazioni Sindacali chiedono con forza alla Propriet aziendale un piano industriale e di sviluppo per lo Stabilimento di Santa luce, a partire dalla sua acquisizione, per uscire da una fase dove troppo aleatorio e precario, a partire dallo stato dagli immobili. D. Si dice da parte della propriet che la crisi costituita dal sommarsi negativo di difficolt di liquidit legate a mancati (o troppo dilazionati) pagamenti e dal venir meno di commesse certe... Ma il nodo davvero tutto qui? Che cosa ne pensi soprattutto tenendo conto che ad oggi non si in grado di apprezzare lesistenza di un adeguato piano industriale, ovvero della coniugazione di innovazione, investimenti, apertura di nuovi mercati? R. Lazienda risente di una crisi che internazionale e sicuramente non beneficia di una politica industriale ormai assente in Italia da diversi decenni, oltre che di una crisi finanziaria propria accentuata dalle difficolt di accesso al credito. In questo contesto lazienda risente di problemi generali e noti a tutti come la difficolt di incassare i pagamenti nei tempi concordati soprattutto per il mercato nazionale, e la difficolt generalizzata, anche per i comuni cittadini, di accesso al credito. Detto questo preme sottolineare che quello che realizza Iniziative Industriali un prodotto di alta qualit e certificazione che viene apprezzato ed esportato in tutto il mondo. Attualmente ci sono cantieri aperti dalla Bonifica Grossetana, ad una linea di distribuzioni di acqua potabile e per coltivazioni in Israele, fino alla linea di antincendio per il pi grosso rigassificatore in costruzione in Australia. Tutte le innovazioni hanno sede a S.Luce, compreso le certificazioni, lingegneria e la qualit del prodotto compresa lassistenza al montaggio. Dico questo perch stiamo parlando di uneccellenza tutta italiana, non ci sono nel nostro Paese industrie che producono condotte in vetroresina con questo livello di qualit ed innovazione. Infatti lazienda compete con sul mercato italiano e estero con ditte straniere. Di quello che dico sono testimoni i numerosi dipendenti che si recano allestero per lavoro, anche con qualifica di operaio, che ritornano in azienda raccontando di come apprezzato il prodotto e la sua qualit a livello tecnico. Attualmente lazienda impegnata nel reperire importanti commesse nel nord Africa e nel sud America. La rete commerciale ultimamente impegnata proprio in questultimo mercato fino ad ora non esplorato per vedere di allargare la possibilit di acquisire ordini che possano dare nuovo slancio alla produzione. D. Esiste a parere del sindacato il reale rischio di una delocalizzazione industriale? R. Lazienda da tempo ha intrapreso una delocalizzazione della produzione vicino alle aree geografiche di maggiore richiesta come Asia e nord Africa aprendo specifici stabilimenti che producano tubature con il marchio Sarplast. Va per ricordato che, anche laltra settimana durante la visita del governatore della Toscana Enrico Rossi allo stabilimento di S.Luce alla presenza dei sindaci di S.Luce, Rosignano e Castellina, la direzione aziendale ha riaffermato la forte volont di far rimanere il cuore e la mente dellazienda sul territorio. Sempre in quella occasione stato ricordato come il valore aggiunto del prodotto costituito non tanto dagli impianti e dai macchinari bens dalla professionalit delle persone che vi lavorano siano essi impiegati o operai. I rapporti istituzionali, soprattutto con la Regione Toscana, che hanno coinvolto anche la direzione aziendale e che il sindacato ha fortemente ricercato sono finalizzati proprio a trovare quelle soluzioni affinch questa realt industriale sia sempre pi radicata su questo territorio. D. Come si lega la vicenda Sarplast alle vertenze aperte sul territorio? Come ritiene la Cgil di operare per dare spessore ad una vertenza lunga che ha bisogno di una pressione capace di durare e di andare oltre S.Luce coniugandosi alle battaglie aperte a livello di bacino? R. Non esiste una ricetta specifica per la Bassa Val di Cecina oltre alla richiesta di specifici piani industriali, il coinvolgimento del territorio e delle Istituzioni a tutti i livelli, compreso il livello nazionale. La Cgil per convinta, ed in questo senso ha lanciato l'idea del Piano per il Lavoro, che la priorit per uscire dalla crisi per il nostro Paese un progetto straordinario per creare lavoro e per valorizzare il lavoro, pubblico e privato. E' necessaria una diversa politica fiscale, una politica industriale che manca da troppo tempo, ricerca, scuola, innovazione, la messa in sicurezza dell'assetto idrogeologico del territorio, la valorizzazione delle ricchezze artistiche e paesaggistiche che il Paese ha, uno stato sociale degno di questo nome. Su questi temi necessario costruire le condizioni di consenso e di mobilitazione affinch si possa uscire dalla crisi e dalla recessione che pesa su lavoratori e pensionati.

Ma da chi siamo governati al Comune di S.Luce?

Silenzio arrogante e diritti negati


Nessuna risposta, pur dovuta per legge, alla richiesta di accesso ad atti pubblici!
Federazione della Sinistra S. Luce Alla fine dello scorso ottobre stata indirizzata una lettera (materialmente depositata a mano in Comune) al Sindaco di Santa Luce, con cui, cos come reso possibile e previsto dalla legge, la Federazione della Sinistra chiedeva copia degli atti relativi alla gestione dellOstello (un altro buco nero legato allinerzia, alla scarsa trasparenza e al non fatto di questa Amministrazione). Atti pubblici, non carte segrete o riservate! Atti della Giunta e/o del Consiglio che neanche si sarebbero dovuti formalmente richiedere solo che il sito del Comune avesse in questi mesi funzionato (unaltra mutilazione del diritto allinformazione patita dai cittadini), permettendo la consultazione di tutti gli atti pubblici cos come unaltra norma -quella sulla trasparenzaprevede. Passano i giorni e non vi nessuna risposta. La richiesta semplicemente non evasa. Un nostro compagno, materiale presentatore dellistanza, si reca allora pi volte in Municipio sentendosi rispondere che c molto da fare e ce ne occuperemo! Intanto trascorrono i trenta giorni previsti -appunto- dalla legge quale utile tempo massimo per una risposta (anzi, in verit ad oggi son trascorsi ormai tre mesi!). Tornato pi volte alla carica in maniera pacata ma ferma, alla fine egli sente dirsi che tale domanda non si vista, che non se ne ha notizia ! Non volendo dubitare della correttezza dei funzionari comunali, ci facciamo allora convinti che essa sia rimasta o tornata nelle mani del Sindaco che qui invitiamo a rispondere pubblicamente, o chiusa nel cassetto di qualche sensibile Assessore! Forse a Santa Luce si pensa possibile calpestare o negare le pi elementari richieste di trasparenza, ovvero di poter fare e disfare a piacimento, di far apparire o scomparire con piccoli giochi di prestigio istanze legittime! Vorremmo ricordare a questAmministrazione che in democrazia esistono codici e norme, regole, poteri e contrappesi. Il caso che solleviamo tanto pi grave e pesante, quanto pi si riferisce ad un atto dovuto e non ad una gentile concessione. Si tratta di normali richieste di atti della pubblica amministrazione a cui ovunque si risponde in tempi ragionevoli, a dimostrazione dellefficienza dellEnte e della positiva considerazione in cui si tengono le richieste e sollecitazioni dei cittadini che vanno rispettati ed ascoltati sempre (e non cercati solo al momento del voto!). Vorremmo ricordare a chi governa il nostro Comune, che un diritto quella cosa che ciascuno di noi gi possiede; va solo esercitato. Un diritto abbiamo detto, non lelemosina o locchio benevolo di qualcuno! Altro un privilegio o un fare sordo e arrogante. Ma chi governa Santa Luce sa di far parte della Repubblica Italiana e di sottostare alle sue leggi o pensa di essere cosa a s stante? E nel caso, fino a quando? Tutto ci semplicemente vergognoso! I nodi dellOstello sono ancora l e di essi i comunisti continueranno a discutere. Forse c chi pensa di poter proseguire a non dar risposte, chiss, nel caso giungendo persino a sostenere (anche se speriamo non si osi tanto) che la nostra richiesta di accesso agli atti proprio non mai esistita!; fatto che sommerebbe abuso e miseria politica. Noi intanto insistiamo reclamando una spiegazione. Continueremo a dar voce ai problemi e a lavorare con spirito unitario per costruire unalternativa a tutto questo. Quel che certo che Santa Luce merita di meglio. A proposito: amministrare sul serio proprio unaltra cosa!

Basta coi pregiudizi e il razzismo


Stessa terra, stessa scuola, stessi amici, stessi problemi

Periodico politico culturale Direttore Resp.: R.Cardellicchio /Coordinatore di Redazione: P.Andreoli Registr. n 5441/02 sett.2005 Tribunale di Firenze Redazione: Via G.Verdi 4, S.Luce (Pi) Grafica: pan. Tir. 650 copie. Stampa c.p.01/2014
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I bimbi stranieri nati in Italia sono italiani!

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