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PARLAMENTO 5 STELLE

Al Presidente Letta...
Vito Crimi Capogruppo al Senato Apprendiamo che Enrico Letta avrebbe dichiarato che lui, con un decreto, toglier gli stipendi ai ministri, mentre Grillo "non riesce a togliere la diaria ai suoi parlamentari che invece si ribellano". Il MoVimento 5 Stelle invita il Presidente del Consiglio ad estrarre una calcolatrice e ad effettuare la seguente somma: 42 milioni di euro di rimborsi elettorali rifiutati alle ultime elezioni politiche; 5 milioni di euro l'anno derivanti dal dimezzamento dell'indennit parlamentare; 3,5 milioni di euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle spese generali aggiuntive (informatica, telefoni, taxi); 1.620 milioni di euro l'anno derivanti dalla rinuncia all'indennit di fine mandato; 175mila euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle indennit di carica dei presidenti, dei vicepresidenti e dei questori. Il tutto tralasciando ulteriori varie ed eventuali, ivi compresa la questione della diaria che, per la precisione, una volta detratte le spese di vitto e alloggio rendicontate, difficilmente assomiglier a un importo superiore a poche centinaia di euro a testa, che in ogni caso la maggior parte dei parlamentari a 5 stelle - se non tutti - restituir parimenti. Una volta effettuata la somma e premuto il tasto idoneo a visualizzare il risultato sul display della sua calcolatrice, il presidente Letta, cui suggeriamo di INFORMAZIONI DAL PARLAMENTO 5 STELLE Foglio di informazione non ufficiale in uscita come file PDF e stampato in proprio. Ideato, progettato e realizzato da Sara Bertilorenzi, Massa, via Palestro 36 - 54100 - MS (Art. 2 comma 1 l.47/1948) Redazione in MoVimento: www.meetup.com/Parlamento-5Stelle/messages/boards/forum/9124762 Questo giornale di libera diffusione e pu essere liberamente stampato, copiato, pubblicato, ecc. effettuare tale operazione da seduto per scongiurare le possibili conseguenze di un probabile capogiro, avr chiari tutti i numeri e la coerenza del MoVimento 5 Stelle, che coglie l'occasione per sfidarlo non gi a superarlo - cosa invero realisticamente impossibile -, nell'esclusivo interesse del Paese, quanto perlomeno ad eguagliarlo. Se Enrico Letta accetta la sfida, il MoVimento 5 Stelle e gli italiani tutti non potranno che essergliene grati. Tuttavia, al momento il MoVimento 5 Stelle pu dimostrare nei fatti di avere gi mantenuto le sue promesse, mentre Enrico Letta ancora nella fase di chi costretto a declinare i verbi al futuro ("toglier"). Come del resto tutte le altre forze parlamentari. dal Blog di Grillo

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Sulla ratifica della Convenzione di Istanbul


Giulia Di Vita Camera Seduta n12 del 6 Maggio

#LettaFirmalo

Signor Presidente, mi sarebbe piaciuto parlare a tutti i colleghi deputati, ma evidentemente non stato possibile. Abbiamo assistito con angoscia in questi ultimi giorni ad avvenimenti tragici, quali il femminicidio di tre giovani donne in sole ventiquattr'ore: un bollettino di guerra. Vogliamo in-

CAMERA DEI DEPUTATI Enrico Letta ha affermato: "Io lavoro: Affari costituzionali : io con un decreto toglier lo stipenFrancesco Paolo Sisto PDL dio ai ministri (solo quello aggiuntivo Giustizia : Donatella Ferranti PD ai ministri parlamentari che si dovranno accontentare di 16.000 euro al me- Esteri: Fabrizio Cicchitto PDL se, ndr)". Bene! Bravo! Bis! Ora, siDifesa: Elio Vito PDL gnor presidente, firmi un decreto anBilancio: Francesco Boccia PD che per l'abolizione immediata dei rimborsi elettorali e il dimezzamento Finanze: Daniele Capezzone PDL Cultura: Giancarlo Galan PDL dello stipendio dei parlamentari. Facciamo un po' di conti. Il MoVimen- Ambiente: Ermete Realacci PD to 5 Stelle rinuncia a: 42 milioni di Trasporti: Michele Meta PD euro di rimborsi elettorali rifiutati al- Attivit produttive: Guglielmo Epifani PD le ultime elezioni politiche; 5 milioni Lavoro: Cesare Damiano PD di euro l'anno derivanti dal dimezzaAgricoltura: Luca Sani PD mento dell'indennit parlamentare; Politiche Ue: Matteo Bordo PD 3,5 milioni di euro l'anno derivanti dalla rinuncia alle spese generali aggiuntive (informatica, telefoni, taxi); SENATO DELLA REPUBBLICA 1,6 milioni di euro l'anno derivanti Affari costituzionali: Anna Finocchiaro PD dalla rinuncia all'indennit di fine Giustizia: Francesco Nitto Palma PDL mandato; 175mila euro l'anno deriEsteri: Pier Ferdinando Casini SC vanti dalla rinuncia alle indennit di Difesa: Nicola Latorre PD carica dei presidenti, dei vicepresidenti e dei questori. Quello che resta Bilancio: Antonio Azzollini PDL della diaria di ogni parlamentare. Finanze: Mauro Marino PD Se tutti i partiti e i parlamentari faCultura: Andrea Marcucci PDL cessero lo stesso si risparmierebbero Lavori Pubblici: Altero Matteoli PDL centinaia di milioni di euro all'anno. Agricoltura: Roberto Formigoni PDL Prima di lei mi sono rivolto senza esiIndustria: Massimo Mucchetti PD to a Bersani. Lei ha il potere di estendere la buona pratica introdotta Lavoro: Maurizio Sacconi PDL Sanit: Emilia De Biase PD dal M5S a tutti i partiti. Lo faccia. Firmi il decreto! L'Italia le sar Ambiente: Giuseppe Marinello PDL grata! #LettaFirmalo 1

FOGLIO di INFORMAZIONE NON UFFICIALE STAMPATO IN PROPRIO 16 MAGGIO 2013

PARLAMENTO 5 STELLE
condiviso del bene che ne preserva nel tempo la disponibilit. In effetti, la sanit, in quanto bene pubblico che sarebbe meglio definire a gestione istituzionale, viene di fatto gestita da direttori generali all'interno di un modello aziendalistico che consente loro di esercitarne un uso privato. E quasi mai sono create le condizioni in cui i membri della comunit possono svolgere al meglio la gestione comune del bene. Per noi un bene comune libero da valori. Il suo esito pu essere buono o cattivo, sostenibile oppure no. E per garantire sistemi durevoli e stabili abbiamo bisogno di chiarezza, di buone capacit decisionali e di strategie di gestione collaborativa. La medicina deve tornare ad essere uno strumento di cura delle persone e non di oggetti pazienti. La societ potr trarre solo beneficio dalla consapevolezza profonda di cosa sia davvero la malattia, non solo per il corpo, ma anche per lo spirito.

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nanzitutto stringerci attorno alle famiglie di Ilaria Leone, Chiara Divita, Alessandra Iacullo, Michela Fioretti, e di tutte le donne vittime di violenza che oggi sono in pericolo di vita. a loro che va la nostra preoccupazione. Abbiamo appreso positivamente, nella scorsa seduta, la volont da parte delle forze politiche di questo Parlamento e l'invito della Presidenza nella stessa direzione, di procedere con urgenza alla ratifica della Convenzione di Istanbul per il contrasto alla violenza sulle donne, ma questo non che il primo passo. Il nostro Paese ha per troppo tempo sottovalutato il fenomeno, nonostante le sollecitazioni giunte perfino da parte dell'ONU, ed oggi ne paghiamo le amare conseguenze. La Convenzione di Istanbul prevede importanti misure di prevenzione, tutela e contrasto, da attuare al pi presto. Non vorremmo ritrovarci di qui a poco davanti ad uno dei soliti fenomeni a cui gli italiani si sono abituati, ovvero ottenere adeguate normative, a volte all'avanguardia, che rimangono poi sulla carta. Non vorremmo, infatti, andare incontro allo stesso destino, ad esempio, della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilit, ratificata dall'Italia nel 2009, ma attuata ad oggi parzialmente e con risultati di molto al di sotto delle aspettative. Pertanto, auspichiamo che l'unione di intenti manifestata in quest'Aula possa perdurare fino all'adeguata attuazione dei propositi europei e al loro stesso superamento. Ci si potr ottenere soltanto ascoltando e coinvolgendo la societ civile e le organizzazioni impegnate in prima linea a tutela delle donne e che fino ad oggi hanno colmato le lacune di uno Stato troppo assente. Infine, ci preme sottolineare che il fenomeno della violenza sulle donne non una questione prettamente femminile: sono anche gli uomini, di questo Parlamento in primis, chiamati a farsene carico in nome di tutti gli uomini di questo Paese, degni compagni di vita, padri, fratelli, figli, amici, puntualmente mortificati da quegli stessi atti di violenza e a cui va la nostra piena solidariet. Riteniamo, infatti, che solo dalla ricostruzione del rapporto uomodonna possa rinascere quel senso di comunit che potr essere, se noi lo vorremo, pi efficace di qualunque legge.

La sanit non una merce ma un Bene Comune

Maurizio Romani Senato Seduta de 6 Maggio

Signor Presidente, rappresentanti del Gover-no, colleghi senatori, il Sistema Sani-tario Nazionale, una delle riforme so-ciali che l'Europa e tutto il mondo hanno sempre considerato come un modello di eccellenza, si sta sfaldan-do. (...) Non per la crisi economica e la mancanza di risorse, ma perch si ritiene di combattere la crisi stessa tagliando sul sistema di protezione della salute. Una recentissima ricerca del CENSIS parla di oltre nove milioni di persone che hanno dovuto rinuncia-re alle cure sanitarie per motivi eco-nomici nell'ultimo anno: sono donne, anziani, famiglie con figli. () Inoltre, dilagano truffe e malaffare: per queste voci, il danno erariale calcolato ammonta a 333 milioni di euro. Il risultato spaventoso e le strutture pubbliche sono quelle pi interessate dal malaffare. () Come se non bastasse, le recenti misure anticrisi hanno reso il ricorso al privato conveniente nella diagnostica di base e nella specialistica, mentre il taglio dei fondi (-93%) ha reso virtuali i servizi sociali e determinato un aumento della domanda impropria alla sanit. Sembra si voglia suggerire che con la privatizzazione del sistema funzionerebbe tutto a meraviglia, nascondendo sotto il tappeto le pi recenti truffe del privato ai danni del pubblico: dal San Raffaele di Milano al San Filippo Neri di Roma, alla Fondazione Maugeri; da tutti i professionisti trovati nella totale illegalit operativa sino alle varie truffe su farmaci e ricoveri. E mentre nei Paesi in cui lo Stato sociale difeso e rafforzato si soffrono meno le conseguenze delle speculazioni finanziarie mondiali, in Italia si va in senso contrario. In questa situazione servono approcci nuovi. L'assistenza sanitaria non una merce del mercato, ma un bene comune. Il fine non il profitto, ma un utilizzo

Intervento sul DEF

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA

Laura Castelli Comm. Bilancio Seduta n13 7 Maggio

Signor Presidente, intanto il titolo di ono-revole (...) va conquistato giorno per giorno stando qui, e facendo decidere ai cittadini, agli italiani, quelli che ci hanno messo qui. Volevamo poi rin-graziare l'Aula, perch oggi piena, a differenza di ieri, quando invece ci siamo trovati un'Aula mezza vuota, forse perch era un momento di di-scussione e non si doveva votare. Oggi siamo contenti che sia davvero piena. () Abbiamo letto ogni riga di questo DEF, con la speranza di chi cerca fra le righe le risposte per un Paese stre-mato. Le risposte non le abbiamo assolutamente trovate, e per questo, caro Presidente, siamo delusi, amareggiati e allibiti. Ma lo siamo soprattutto perch pensiamo che questo DEF sia un'occasione persa. S, Presidente, questa la prima occasione persa del nuovo Governo Letta. Era soprattutto l'occasione per scrivere

FOGLIO di INFORMAZIONE NON UFFICIALE STAMPATO IN PROPRIO 16 MAGGIO 2013

PARLAMENTO 5 STELLE
titi di avere avuto e di avere ancora oggi rapporti con la famiglia del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. Posto che sussiste la presunzione di non colpevolezza fino al terzo grado di giudizio, prevista dalla nostra Costituzione al secondo comma dell'art. 27, siffatta nomina quantomeno scomoda e inopportuna, poich ci vede da un lato impegnati ad esportare in Europa il meglio della legislazione antimafia italiana e dall'altro indignati per aver mandato a rappresentarci in Europa un senatore imputato presso il tribunale di Palermo, con la terrificante accusa di concorso esterno in associazione mafiosa! Noi cittadini normali non comprendiamo come il Presidente del Senato, ex Procuratore nazionale antimafia, abbia confermato senza alcuna remora l'incarico al senatore D'Al, proprio pochi giorni dopo il sequestro eseguito a Trapani nei confronti di alcuni imprenditori edili, dalla cui inchiesta emergerebbero i rapporti tra i suddetti imprenditori e il senatore D'Al. Il senatore ricoprir l'incarico di Vice Presidente della Commissione economica e di componente della Commissione energia e ambiente e magari in quella Commissione si parler di banche. gravissimo che l'immagine internazionale dell'Italia e di tutti noi cittadini sia ancora macchiata da simili comportamenti istituzionali e lo ancora di pi il fatto che il senatore D'Al abbia deciso di non fare un passo indietro nel rispetto delle istituzioni e del compito assegnatoci dai cittadini! Noi cittadini del Movimento 5 Stelle chiediamo al Presidente del Senato quali motivazioni abbiano indotto a confermare il senatore D'Al come rappresentante italiano all'APEM, senza preoccuparsi di esternare alcunch. Il silenzio e la passivit su questi temi, colpevolmente mostrati in queste Aule da troppi anni da parte di chi occupava le istituzioni, non fa altro che rafforzare il sistema mafioso. Inviamo un messaggio diametralmente opposto a chi sta fuori, soprattutto da coloro che la mafia l'hanno combattuta per anni e che oggi rischiano di trasformarsi da professionisti in carrieristi dell'antimafia, dimenticando l'etica pubblica e il disposto dell'art. 54 della Costituzione italiana, che afferma che le funzioni pubbliche devono essere adempiute con onore e disciplina.

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quelle parole che stanno dentro al vostro libro dei sogni, e che non abbiamo ancora capito se avete intenzione di realizzare. Pi che altro, non capiamo come. E dobbiamo ammettere: spiace molto perch tante di quelle parole sono anche le nostre parole. Solo che noi le abbiamo messe nero su bianco. () La classe politica attuale non soddisfa pi le aspettative di tutti gli italiani, che credono in una necessaria inversione di marcia della societ italiana, sposando una nuova politica che non abbia pi come metro di riferimento solo la logica del profitto e lo sfruttamento delle risorse, ma anche la prospettiva ed il benessere della popolazione. Nell'ottica del riavvicinamento dei cittadini alla politica, necessario istituire un nuovo strumento chiamato politometro, finalizzato a garantire la pubblicit e la trasparenza, ma soprattutto a garantire che la politica non sia solo arricchimento e privilegi. () Questo DEF, dunque, un'occasione mancata. Lo ribadiamo, Presidente, affinch chi ci ascolta e, glielo assicuro, sono tanti capisca e intenda che noi ve l'avevamo detto, ma soprattutto capisca le vostre vere intenzioni. Aspettare settembre, queste sono le vostre intenzioni, aspettare che tra voi, Ministri di centrodestra e di centrosinistra, vi siate annusati, vi siate capiti e vi siate accordati. E intanto sar settembre e intanto gli esodati non avranno pensioni, gli studenti non avranno borse di studio, gli ospedali non avranno infermieri e i lavoratori e gli anziani non avranno mezzi pubblici. Ma che importa? Voi vi sarete capiti, vi sarete accordati e allora s che saprete davvero come spartirvi questo Paese, o meglio, quello che resta di questo Paese. (...) Invece, Presidente Letta, ha pensato a cosa far rispetto alle occasioni perse? Cosa far se lascer questo Paese per cinque mesi senza bilancio? Cinque mesi, pi di centocinquanta giorni: circa trecento aziende chiuse e cittadini disperati senza lavoro, senza futuro e senza speranza e con tutte le tasse spostate a dicembre. Ma in quali condizioni, cari Ministri, questo Paese arriver a fine anno? Lo capite, o non lo capite, che siete responsabili? E per questo ogni parola scritta nel nostro DEF sar, a brevissimo, proposta di legge, sar occasione di un Governo sospeso per dare risposte e fatti.

Oggi abbiamo aperto le Commissioni e ci sembra davvero un sogno, per noi e per i cittadini. Usiamo le Commissioni e mettiamo in atto quelle parole che per voi sono solo parole, che per noi sono il vero motivo per cui siamo qui: gli italiani. Noi del MoVimento 5 Stelle voteremo contro un bilancio vuoto, privo di ogni senso umano, che non parla di economia della vita, che senza programmazione e ha sono obiettivi di rimando. Ci auguriamo, Presidente e Ministri, di vedere le nostre proposte, quelle che per mesi ci avete accusato di non avere, inserite nella prossima Nota di aggiornamento del DEF e che sia oggetto di dialogo quotidiano fatto per i cittadini e non per gli elettori.

Sulla nomina del senatore D'Al in seno all'APEM


ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURO-MEDITERRANEA

Maurizio Santangelo Senato Seduta n20 dell8 Maggio

Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Ministro, questo il mio secondo intervento in Aula e, con enorme rammarico, rifaccio il mio intervento in mezzo al deserto, perch tutti i banchi sono vuoti e questi spazi vuoti, da soli, qualificano il rispetto degli assenti per le istituzioni e per il ruolo che ci stato dato dai cittadini. Mi dispiace che non siano presenti il presidente Grasso e il senatore D'Al, ma l' intervento era gi noto alla Presidenza. In data 12 aprile 2013 il senatore D'Al, del PdL, stato nominato rappresentante italiano all'Assemblea parlamentare euro-mediterranea. Ricordiamo che il cittadino D'Al risulta attualmente imputato presso il tribunale di Palermo con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Tale conferma arriva, immagino, con un certo imbarazzo da parte del Presidente del Senato, Piero Grasso, che non ha esitato ad avallare la scelta del PdL di mandare in Europa, a rappresentare le Camere, un senatore della Repubblica accusato da pi pen-

FOGLIO di INFORMAZIONE NON UFFICIALE STAMPATO IN PROPRIO 16 MAGGIO 2013

PARLAMENTO 5 STELLE
ciliare i doveri impostigli dalla sua carica con la sua scelta politica di avallare platealmente con la propria partecipazione posizioni che mettono in discussione l'autonomia e l'indipendenza dei membri appartenenti all'ordine della magistratura, sancite inequivocabilmente dall'art. 104 della Costituzione. Oppure ci si vuol far credere che questo non sia un conflitto istituzionale, come ha gi detto il senatore Zanda? Per essere leali verso il proprio Paese bisogna, in primis, accettare le leggi senza sottrarsi in modo elusivo al giudizio della magistratura e rispettare poi il principio secondo cui la legge uguale per tutti.

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LAlfano bifronte, di lotta e di Governo


Paola Taverna Senato Seduta n21 del 14 Maggio

Signor Presidente, colleghi, ho ascoltato con attenzione quanto ha detto il senatore Romani, e ringrazio il senatore Zanda per la sua esposizione. pur vero che come MoVimento 5 Stelle siamo stati chiamati in causa per quanto successo a Brescia. Sinceramente, per, come MoVimento ci siamo sentiti tirati in causa dalla presenza in particolar modo del ministro dell'interno, onorevole Alfano, che, in qualche maniera, con la sua presenza all'interno di quella manifestazione che doveva essere legittimamente un comizio elettorale, ha avallato le prese di posizione, violente e irriguardose, del senatore Berlusconi nei confronti dell'operato dei magistrati italiani. Il senatore Berlusconi non esita mai ad ergersi censore dell'operato dei nostri giudici, che suddivide in imparziali e faziosi non in base al rispetto della corretta applicazione delle norme imposte dai nostri codici e dalle nostre leggi, bens in funzione dell'esito a lui favorevole o meno dei procedimenti nei quali coinvolto. Proposte e riflessioni inerenti a un tema quanto mai delicato come la riforma della giustizia, che dovrebbe suggerire la massima cautela e prudenza, cos come viene richiesto, affinch ci sia una buona collaborazione all'interno di questo Parlamento, sia delle forze di maggioranza che di opposizione, vengono introdotte con toni minacciosi, degradate a strumenti di un'auspicata ritorsione nei confronti di coloro che garantiscono il mantenimento della pace sociale. Devo dire - non stato ricordato, ma personalmente ci tengo a farlo - che sono amareggiata, cos come credo buona parte del mio Gruppo, per la citazione, a mio avviso assolutamente impropria, relativa alla vicenda Tortora: un caso giudiziario che non ha nulla in comune con gli attuali procedimenti nei quali il senatore Berlusconi

coinvolto. Come hanno ricordato le figlie del compianto Tortora, strumentalizzare impropriamente la storia di un uomo che ha sempre manifestato il pi profondo rispetto per l'operato dei giudici e delle istituzioni in generale, dimettendosi - dimettendosi, lo ripeto - da parlamentare europeo per potersi difendere come un qualsiasi cittadino (probabilmente, il senatore Berlusconi questo aspetto lo ha rimosso) non niente altro che un'offesa alla sua memoria. Non solo come senatrice del MoVimento 5 Stelle, perch noi ci teniamo ad essere e a rimanere sempre dei cittadini della Repubblica, chiedo al ministro Alfano come pensa di con-

Principali attivit parlamentari della settimana


dal 3 al 9 MAGGIO NUOVE PROPOSTE DI LEGGE
Progetto di Legge costituzionale finalizzato al referendum per la permanenza nellEuro Proposta per incentivare la mobilit ciclistica Proposta contro il consumo del suolo Proposta per la ratifica della Convenzione Europea sulla lotta alla violenza sulle donne Lavoratori precari impiegati negli uffici giudiziari - richiesta al Ministero della Giustizia per la stabilizzazione dei precari che da anni lavorano negli uffici giudiziari. Mobilit lavoratori del Centro Ricerche Giulio Natta di Ferrara - richiesta al Min. dello Sviluppo Economico per impedire la messa in mobilit dei dipendenti di una multinazionale chimica. Decreto per la promozione del riutilizzo dei rifiuti - richiesta al Ministero dellAmbiente per una rapida realizzazione dei decreti attuativi. Mais transgenico - richiesta ai Ministeri di Ambiente, Salute e Politiche Agricole per revocare lautorizzazione europea alla coltivazione di mais transgenico, e per una clausola di salvaguardia. F35 - Si chiede limmediato blocco della costruzione degli F35 e la rimodellazione della Difesa su peacekeeping, oltre alla rimozione degli ordigni nucleari in Italia. Tagli Scuola e Cultura - mozione per chiedere maggiori risorse alla cultura, rientro dei tagli alla scuola entro due anni e copertura cattedre vacanti. Combustibili solidi secondari - mozione per impedire la trasformazione dei cementifici in inceneritori, e richiesta di moratoria immediata. Esodati - si chiede che il governo fornisca finalmente il numero preciso dei lavoratori penalizzati, ovvero i rimanenti oltre ai 130 mila gi salvaguardati. Non condizionare i pagamenti alla regolarit contributiva prevedendo che sia sufficiente che la regolarit contributiva sia stata conseguita allepoca della maturazione del credito in fase di emissione della fattura o richiesta equivalente di pagamento. Significa che saranno pagate anche aziende che, causa crisi, hanno faticato a pagare i contributi. Prevedere che quando sia richiesta la regolarit contributiva attestata mediante DURC, in caso di inadempienza, si applichino le norme previste dal Regolamento di applicazione del Codice Appalti, ossia si proceda al pagamento del credito, ma lente debitore trattenga i contributi. Significa che, solo in alcuni casi, lo Stato tratterr i contributi dovuti ma lazienda sar pagata.

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI

MOZIONI

QUESTION TIME

EMENDAMENTI APPROVATI AL DECRETO 40 MILIARDI (DEI 52 PRESENTATI DAL M5S)

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