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Roberto Alajmo - LA LEVA CALCISTICA DELLA CLASSE 2068 (Questo raccontino mi stato commissionato da Crescere al Sud.

. Hanno chiesto a una decina di scrittori di immaginare un futuro diverso per i ragazzini della loro citt)

Nino solleva il braccio gridando: - Enz! Gli hanno spiegato che, pi o meno, in inglese Enz significa fallo di mano. E siccome nella fattispecie lEnz avvenuto in prossimit della porta avversaria, Enz stavolta significa rigore. Rigorissimo. Che davvero si tratti di rigore qualcosa che viene lasciato a discrezione e lealt fra avversari. Si va a occhio, perch non esistono righe che delimitino i confini dellarea. Non esistono perch quello dove Nino e i suoi amici stanno giocando non un vero campo di calcio. una strada: via Libert. Una strada bella larga, di quelle dove, quando Nino era piccolo, le macchine sfrecciavano di corsa, e attraversare era unavventura da raccontare agli amici. Da quando c stata la famosa Rivolta dei Bambini di Palermo, sono cambiate un sacco di cose. Per ovviare alla mancanza di impianti sportivi s concordato che vengano realizzati in tutta la citt una trentina di campi regolamentari, tutti in erba e utilizzabili senza neanche prenotazione, alla bambinesca: chi arriva gioca, e gli altri guardano. Il Sindaco ha obiettato che quando mai lerba a Palermo riuscita a crescere? Il Direttivo dei Bambini allora si riunito e dopo un dibattito interno al movimento ha determinato che questi sono cacchi suoi del sindaco. Inoltre, approfittando dei disagi provocati alleconomia cittadina da quello che passato alla storia come il Grande Sciopero della Ricreazione o del Pane e Panelle, i ragazzini sono riusciti a ottenere un delibera provvisoria: intanto che si realizzano i campi veri, campa cavallo, le principali strade cittadine sono state destinate a ospitare tutte le partite di pallone spontanee organizzate da chiunque. Le automobili cambino strada, o aspettino, se proprio vogliono passare da l. In sostanza: a Palermo si pu giocare ovunque qualsiasi ragazzino decida, per segnare le porte, di piazzare quattro zaini di scuola. (La scuola esiste sempre, non c stato niente da fare). Nella fattispecie, via Libert diventata un perpetuo campo di pallastrada. Anzi: un nastro di campi confinanti fra loro. Dalla cosiddetta Statua fino a piazza Politeama si susseguono una serie di rettangoli consecutivi, di modo che ciascuna coppia di palo-zaini funzioni da porta in un senso e anche nellaltro. Ogni gol anzi: ogni tiro - un pallone che finisce nel campo adiacente, e questo provoca spesso polemiche, oltre che moltissima confusione. Non raro che una partita cominci con un pallone e finisca con un altro, proveniente dal campo accanto. Immediatamente dopo il fallo di mano, Nino si impadronisce del pallone di modo che a qualcuno dei suoi compagni non venga in mente di provare a tirare lui il rigore che lui si procurato. Col pallone sottobraccio si piazza sulla linea di porta e poi conta sette passi lunghi ma non troppo: la distanza dalla quale convenzionalmente vengono tirati i calci di rigore. Dopodich piazza la palla sullinvisibile dischetto e cerca la concentrazione. Il portiere avversario sulla linea e saltella ridicolo come ha visto fare ai portieri veri.

Tutto pronto, la rincorsa sta per partire, quando dalla curva di viale Lazio spunta unautomobile. Dopo la Rivolta dei Bambini in circolazione se ne vedono sempre di meno. Hanno capito che girare in macchina non conviene. Ma questa pi di una macchina: una specie di camionetta. Un monolocale dislocato su due piani, ma con le ruote, che per salirci a momenti serve la scala. Il guidatore del suv ecco come si chiama la camionetta: suv si piazza alle spalle della porta, ma defilato, in osservante attesa di poter passare. Di recente, in un paio di casi, automobilisti impazienti si sono visti circondare la macchina di bambini: e quando lassedio finito le fiancate erano completamente istoriate a forza di temperino. Il guidatore non suona, secondo le recenti direttive comunali, che prevedono per labuso di claxon limmediata permuta del veicolo con una bicicletta da donna a ruote piccole. Sta l e aspetta di poter passare. Il muso del suv ancora pi largo della porta, da zaino a zaino. La semplice presenza dellautomobile fa perdere concentrazione a Nino, che cerca di non pensarci, ma intanto ci pensa. Poi basta: prende una rincorsa esagerata e tira fortissimo. Il portiere si butta perch ha le ginocchiere, i paragomiti e i pantaloncini imbottiti, per cui si butterebbe sempre, anche quando non serve. Stavolta, per esempio, non c nessun bisogno buttarsi: il tiro di Nino forte, ma di molto fuori. Talmente fuori da finire su un faro del Suv. Talmente forte da spaccarlo. In altri tempi il suvista sarebbe sceso imprecando e avrebbe fatto un casino. Ma stavolta si limita a digrignare i denti e nemmeno osa lasciare labitacolo. Nuove Regole alla mano, sa di essere dalla parte del torto. Anche Nino normalmente sarebbe portato a imprecare per il tiro sbagliato. Ma anche se finito fuori, Nino molto contento di come lha calciato, il suo calcio di rigore. Tanto gli basta. In fondo, pensa, solo un gioco.

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