Sei sulla pagina 1di 2

PRIMO PIANO

Marted 7 Maggio 2013

Lo dice Gian Carlo Sangalli, che ha rilanciato la Cna, in difesa degli artigiani e delle pmi

Il Pd si chiuso nel suo recinto


Mentre doveva lasciare gli ancoraggi del secolo scorso
eprivati dellunico bersaglio della nostra opposizione, potremmo vagare alla ricerca di un nemico come capitava a quei soldati giapponesi che, dispersi nella giungla delle proprie certezze, non hanno mai incontrato la pace. Non un discorso sulla crisi del Pd, uno dei tanti che circolano, ma praticamente una profezia di cui Gian Carlo Sangalli, senatore democrat, aveva avvertito il suo partito nel lontano novembre 2009, parlando alla Fondazione Gian Carlo Sangalli scuola politica del Pd. Sangalli, R. Da soli che arrivava dai crac ameclasse 1952, Nel 2009, alla scuoe oltre ogni ricani ma che aveva messo non infatti aspettativa in difcolt gli assetti econoun piddino la del Pd, Sangalli avevamo re- mici, sociali e politici anche qualunque, segnal il pericolo di gistrato quel dellEuropa. Di fronte alla essendo arfare come i soldati risultato che crescita dei Paesi emergenti, rivato alla giapponesi dispersi oggi quali- lUe pare vecchia, titubanpolitica dalla nella giungla cabile come te, conservatrice, impaurita. Cna, la granfu realmente: Pare dividersi le spoglie di ci de organizstraordina- che rimasto e non in grazazione degli artigiani e dei piccoli impren- rio, anche perch aveva sapu- do di ripensarsi. Emergono ditori rossi. Quando il ber- to unire visioni differenti di gli egoismi nazionali, e leulusconismo pareva essere alla societ e di sviluppo. Eppure ro resta solo uno strumento, corda e nel Pd si coltivavano lo si volle leggere come una privo di guida politica capace sogni di revanche, lui mette- scontta. Lo stop fu l, per- di ridisegnare leconomia e il va in guardia, perch sentiva, ch l tornammo al concetto welfare europeo. D. Una crisi che ha invecome spieg allora, che luni- di nostra gente, a chiuderci co tempo di cui disponiamo nel recinto, sul rassicurante stito gli elettori... R. Certo e lItalia s diviil futuro. E per affrontarlo ci passato, sullidea del nemico. D. Un concetto che per sa in tre parti e mezzo e gli vuole una forte identit. Se no, mentre le nomenclature era molto presente anche Italiani, hanno bisogno delle si arrabattano nel distinguer- nelle primarie con Pier istituzioni per ricomporre la si in correnti non si sente la Luigi Bersani che comun- frattura che li attraversa. Un que lei ha sostenuto. Per- messaggio che solo a Giorgio corrente della storia. Napolitano stato subito Domanda. Senatore, ch? R. Ci avevo rivisto la pos- chiaro, come stato evidente praticamente un vaticisibilit di nel discornio... so di inseRisposta . Guardi quel dare tensione Il Pd ha bisogno di diamento pensiero lo riconfermo: era a quellidea. del secondo legato allessenza del Pd cui Anche perch una dimensione idenmandato. aderii alla fondazione e di c e r a n o d e i titaria simile a quella D. Sulla cui fui parlamentare, chia- segnali posidei Democratici Usa presidenza mato da Walter Veltroni. tivi, pareva nei quali vivono sendella reUn partito che si concepiva possibile un sibilit diverse pubblica, il proiettato nel futuro e che in avanzamento Pd ha comqualche modo stava lascian- nel senso demesso molti do gli ancoraggi che appar- mocratico, che tenevano alla storia e alla costringesse laltra parte a errori... R. Non capendo che per la cultura politica del secolo fare un qualcosa di analogo. E scorso. Che aveva avversa- in fondo, no a un certo pun- massima carica occorreva, ri s, ma vissuti non come to, il gioco era un po riuscito: esclusivamente, una soluzionemici ma competitori nel- Silvio Berlusconi sembrava ne istituzionale condivisa. D. Franco Marini, che lei le idee, visioni diverse che ritirarsi, nel Pdl si mettevano distinguono tra sviluppo e in moto spinte rinnovatrici, si ha votato, lo era? R. Rispondeva a questa crescita, e che usciva dagli parlava addirittura di primasteccati del confronto classi- rie, pareva possibile una mo- necessit e daltra parte era in una rosa che il Pd aveva sta: sinistra-destra, sociali- dernizzazione. presentato, aveva il placet smo capitalismo. del Pdl, garanzia di essere suD. Unidentit diversa Il Pd, con Veltroni, perpartes e avrebbe probabildalle eredit post-comumente permesso a Bersani di niste e post-democristiaprese il 33% alle eleportare a termine il tentativo ne... zioni, un risultato governo di cambiamento. R. Una dimensione identistrabiliante che D. Cio il governo di mitaria completamente nuova, venne descritto come noranza da portare alle molto simile a quella dei deuna scontta camere? mocratici americani, al cui R. Non esattamente. Mariinterno convivono sensibilit ni poteva consentire che quel differenti ma che poi si identicano in una visione della D. Il voto ha fatto saltare tentativo, sul quale avevo societ e in una proposta di tutto. Che cosa successo, personalmente molti dubbi, si compiesse in Parlamento, governo. secondo lei? D. Un Pd che ottenne il R. Innanzitutto non si obbligando per esempio i M5s 33% e fu considerata una compresa perfettamente la di dirsi contrari a molte cose scontta... crisi del Paese. Crisi pesante, che stanno nel loro program-

DI

GOFFREDO PISTELLI

ma. Questo non escludeva, in allUnit di poche settimacaso di insuccesso, un gover- ne fa, diceva che non erano come quello attuale. vate compatibili col Pdl in D. A condividere il nome un governo... di Marini non era innanR. Guardi qui non si tratzitutto il ta di grande Pd, si vicoalizione Lo stop parte da quel sto dallasma di una semblea dei situazione di 33% perch tornamgrandi eletemergenza. mo alla nostra gentori del teC bisogno te, al rassicurante atro Capradi una conpassato, allidea nica. vergenza su del nemico totale R. Al Caalcune cose: pranica stadi una legge to tutto difcielettorale le ma peraltro si votato. E che consenta maggioranze in non era un sondaggio, come Parlamento e di immediate tanti hanno pensato o volu- risposte economiche. Non c to far credere. Certo, cerano il tempo di lunghe riessioni. tanti dubbi, anche io ne avevo, Dobbiamo fare scelte gravose ma dovevamo cercare di dare di politica economica, perch una terziet istituzionale alla siamo ancora sullorlo del baprima carica dello Stato e poi, ratro, e i mercati ci misurano solo dopo, sarebbe toccato al al centimetro sullindebitagioco della politica, al gover- mento. Non vorrei ci si fosse no, al s o al no. dimenticati che se lo Stato non D. Poi c stata la can- paga i debiti verso le imprese scompare una parte del sistema produttivo nazionale, e che LItalia si divisa in se non si rinanzia la cassa integrazione e non riparte il tre parti e mezzo. Gli credito saranno guai. italiani hanno quindi D. Eppure nel suo partibisogno di istituzioni to c chi dice: sarebbe stacapaci di ricomporre to meglio votare subito... la frattura R. Lo so bene, ma col Porcellum saremmo tornati punto e da capo e la laceradidatura di Romano Pro- zione sarebbe stata enorme, di... e magari col presidente della R. Un tentativo avventato, Repubblica costretto a dimetsbagliato metterla in campo tersi. Solo degli irresponsabia quel modo. Una inversione li possono farne questione di a u in autostrada. identit. Qui non questione D. Di che cosa ci sarebbe di barca vela o barca a motore stato bisogno? ma di arrivare in porto o la R. Richiedeva desser co- tempesta ci affonder. struita, costruendo converD. Immagino che sia una genze, consolidandone la fase difcile per uno della natura istituzionale. stata sua storia... R. La vivo molto male, messa in votazione mentre il centrodestra era fuori dallau- soprattutto se penso al mio la, Scelta Civica non votava. mondo, quello dellimpresa Eravamo solo noi dentro. E il diffusa, dei cinque milioni di M5s votava altro con lunico imprenditori italiani e delle obiettivo di rompere il nostro loro famiglie, davanti a una crisi di prospettiva a breve. fronte. D. Che cosa dicono? D. Viene quasi il dubbio R. Sono sconcertati dalla che lo si fosse voluto brumancanza di visioni e soluciare, quel nome... R. Un dubbio legittimo zioni politiche. Sconcerto e dato il risultato. Lho pensato protesta che, in questi mondi, anchio, che ho votato Prodi pur stupito dal cambio di Non si voluto capire rotta. Ma non credo vi fosse unintenzione diabolica, credo che per la presidenza ci fosse mancanza di lucididella repubblica bisot. gnava trovare una D. Senatore, i tatticismi soluzione istituzionanon sono mai mancati nelle condivisa la storia italiana... R. Certo, ma se in questo momento la politica vive di questi tatticismi vuol dire che ha portato voti al M5s. I solosta in unaltra realt rispetto ni dellalta politica, in partiallItalia. In passato ci pote- colare a sinistra, si misurino vamo permettere pure le stra- qualche volta con questi monvaganze dei governi balneari, di e con queste umanit non perch ogni anno, crescevamo solo chiedendo loro di fare di pi per lItalia ma anche di vari punti di pil. D. Oggi per nel Pd molti facendo in modo che lItalia sembrano soffrire partico- faccia qualcosa per loro. larmente le larghe intese. Continua a pagina 6 Lei stesso, in unintervista

Marted 7 Maggio 2013

PRIMO PIANO

Solo per il Copasir (servizi segreti) la legge prescrive che deve andare uno dellopposizione

Chi presieder le commissioni?


avvero esistono presidenze riservate ai gruppi di opposizione? La vigilanza sulla Rai, le giunte per le elezioni delle due Camere, il Copasir (comitato che si occupa della sicurezza nazionale), sono presieduti senzaltro da parlamentari che non hanno dato la fiducia al governo? Bisogna distinguere la prassi dalla legge, che ha una sola previsione: il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Ne fanno parte cinque deputati e cinque senatori, nominati dai presidenti dei due rami del Parlamento in proporzione al peso dei gruppi parlamentari, garantendo per la rappresentanza paritaria della maggioranza e delle opposizioni. Il presidente viene eletto tra i componenti appartenenti ai gruppi di opposizione. Le anomalie, come si vede, sono due. Le opposizioni sono graticate di un numero di parlamentari esattamente pari a quello della maggioranza. Hanno, poi, lindubbio vantaggio di vedersi in sovrappi garantita la presidenza. Logico, quindi, che il M5S,

La Lega che non ha votato la ducia allopposizione?

DI

CESARE MAFFI

Beppe Grillo
forte dellinnegabile fatto di possedere i maggiori gruppi parlamentari di opposizione, reclami il posto di presidente. Ovviamente, dovrebbe per trovare i voti favorevoli della maggioranza dei parlamentari che faranno parte del Copasir. Quanto alle altre commissioni tradizionalmente appannaggio delle opposizioni, non sussiste per alcuna di esse una garanzia legislativa. la prassi, semplicemente, che ha portato ad assegnare a rappresentanti delle minoranze la presidenza della bicamerale di vigilanza sulla Rai, della giunta delle elezioni e immunit a palazzo Madama, della giunta delle elezioni e del-

la giunta per le autorizzazioni a Montecitorio. Silvio Berlusconi ha correttamente fatto notare che la prassi potrebbe non essere rispettata (per nel caso del Copasir bisognerebbe, invece, cambiare la legge istitutiva). In ogni caso, per diventare presidenti di garanzia in capo alle opposizioni i parlamentari debbono avere i voti favorevoli della maggioranza; altrimenti, non risulterebbero eletti. Ecco perch i partiti di maggioranza, quando sar il momento, potrebbero scegliere essi stessi i gruppi di opposizione cui lasciare le presidenze. Senza dubbio il M5S, di Beppe Grillo, Sel e FdIt sono allopposizione; la Lega si astenuta sulla ducia, e gi sono sorte polemiche sulla piena appartenenza del Carroccio alle forze di opposizione. Sotto un prolo schiettamente di legittimit, nulla vieterebbe ai gruppi di maggioranza di assegnarsi le presidenze di garanzia (Copasir escluso), n, in subordine (ed questa lipotesi circolante), di scegliere a proprio piacere i gruppi di opposizione cui elargire le agognate presidenze.
Riproduzione riservata

CIG SCADUTA PER 42 DIPENDENTI DEL PARTITO

Bertinotti a nozze, i lavoratori Prc a casa


DI

GOFFREDO PISTELLI

Chiss Sergio Garavini, e Lucio Libertini, buonanime nel paradiso dei comunisti, come lavranno presa. Nel giorno in cui un cofondatore di Rifondazione comunista come Fausto Bertinotti giganteggiava nella vipperia del matrimonio romano della soubrette Valeria Marini, domenica pomeriggio, sul web si diffondeva la notizia dei 42 dipendenti del partito sospesi dal lavoro e dalla retribuzione, prossimamente posti in mobilit, anticamera del licenziamento. Si tratta di impiegati, fattorini e anche qualche giornalista alle dipendenza dellultimo partito con la falce e martello nel simbolo. Rimasta fuori dal parlamento nelle politiche del 2008, finiti i soldi di finanziamento pubblico, Rifondazione aveva attivato gli ammortizzatori sociali. Scaduta, dopo tre anni la cassa integrazione, e non avendo ricevuto comunicazioni, si erano ripresentati al lavoro nei giorni scorsi, alla sede nazionale di Viale Policlino a Roma, trovandosi per la strada sbarrata. Al che avevano chiamato i carabinieri e intavolato una trattativa col tesoriere, ch Paolo Ferrero, segretario di Prc, derubricando la questione in tecnica, non li aveva voluti incontrare. Lavoravamo per un partito che difendeva i diritti dei lavoratori. Oggi dobbiamo chiamare i Carabinieri per far valere i nostri diritti, hanno commentato mestamente gli ex-cassintegrati. La notizia aveva preso a girare su su Twitter e su Facebook, domenica scorsa. Pi o meno nelle stesse ore in cui, a Rai Uno, esclusivista delle nozze glamour, Bertinotti sfilava davanti alle telecamere in un nugolo di attrici e cantanti.
Riproduzione riservata

SEGUE DA PAGINA 5
D. Fra un po il Pd dovr andare a congresso. Che cosa si aspetta? R. Mi piacerebbe che la politica esprimesse una forte dignit e diminuisca il personalismo da talk-show, il notabilato delle correnti, forme inadeguate rispetto alla situazione in cui lItalia si trova. Mi aspetto che i leader si dimostrino degli statisti e facciano un congresso prima di tutto nell interesse generale del Paese, perch le risposte le attende lItalia prima che il Pd. Perch questo partito o si candida a guidarla lItalia o, diversamente, si avvia su una modesta deriva frazionista e politicista. D. Dove sta il ncciolo della questione? R.Il tema di fondo mi pare questo: partito democratico o partito socialdemocratico. Spero siano visioni diverse del futuro non esercitazioni per miserevoli regolamenti di conti. Il tema, ad esempio della forma partito, lo stesso tema generazionale sono conseguenti a ci che si vuole essere. Non viceversa. E ci vale anche per le primarie, che sono una cosa in un partito aperto altra in un partito fatto di nostra gente e di apparati. Sono una cosa, in un partito democratico, in un bipolarismo che le regola per legge, come negli Usa. Altra questione in un partito socialdemocratico che opera in recinti deniti, tra una pluralit di soggetti politici. D. A proposito di congresso, per ora lunico contributo sul tavolo pare essere il documento di Fabrizio Barca. Che gliene pare? R. Un esercizio culturale e un po intellettualoide che costringer lui, che di solito uomo pragmatico, e gli altri che lo sostengono, a essere pi espliciti su quello che vogliono per il Paese. Ma sforzo analogo va compiuto da tutti. Ho limpressione che, saltata la sintesi politica del Lingotto e di Veltroni, non sar semplice trovare una soluzione condivisa. Eppure di visioni innovatrici il paese ha bisogno. Su tutti i versanti politici. Non solo nel Pd.
Riproduzione riservata

LA TESI DI DUE BUONTEMPONI CHE PUBBLICANO CON FELTRINELLI

Chiunque, se avesse limpero mediatico del Cavalier, vincerebbe le elezioni


DI

ISHMAEL

utori per Feltrinelli di Eserciti di carta. Come si fa informazione in Italia , pp. 283, 18,00 euro, Ferdinando Giugliano e John Lloyd sostengono la tesi che il potere politico famoso, quello che un tempo nasceva dalla canna del fucile, oggi nasce dalla propriet delle gazzette e dagli schermi televisivi. Dunque Silvio Cesare tale non perch abbia organizzato lelettorato moderato intorno a un progetto politico che pu piacere o non piacere ma perch un prodotto televisivo come Topo Gigio (e come Michele Santoro, o Marco Travaglio, se posso dirlo senza offendere nessuno). Berlusconi Berlusconi senza merito. Chiunque (anchio, anche il tizio in questo momento vi siede accanto sullautobus) potrebbe essere un Berlusconi se solo possedesse come lui un impero televisivo. Che dire? Va bene tutto, anche lhegelomarxismo estremo, che nega qualsivoglia ruolo della personalit nella storia, ma queste sono sciocchezze, sia detto sempre senza offesa. Berlusconi non soltanto tale per suo merito; tale anche per sua colpa. assurdo che, per compiacere unidea di primato dei pregiudizi ideologi e delle chimere economiciste sul mondo degli uomini concreti, unidea che a Marx sarebbe sembrata volgare, si trasformi Berlusconi in una specie di detersivo, creatura e parodia caotica del capitalismo, quando Berlusconi, va da s, assolutamente responsabile delle accuse

che gli muovono, buoni ultimi, anche Giugliano e Lloyd. responsabile della sua amicizia col tiranno che opprime il popolo russo e rimpiange apertamente Stalin; responsabile del bunga bunga e delle parlamentari bellocce; responsabile dei cori che inneggiano alla sua persona. Se il Cavaliere un inetto, politicamente parlando, possiamo stare certi che la sua personalit, di cui provvede da se medesimo al culto, ha un ruolo decisivo nella faccenda. Non , del resto, il solo responsabile del berlusconismo. Anche il giornalismo italiano responsabile daver creato intorno alla gura sempre pi tracagnotta del Cavaliere due miti contrapposti: il Berlusconi salvico, il Berlusconi capomaa. Questultima, tra le due mitologie antagoniste, la pi pericolosa. Mentre nel Berlusconi salvico non crede nessuno, a parte i fan dIva zanicchi, e forse neanche loro, nel Berlusconi satanista crede una legione delettori boccaloni e di gazzettieri immaginici, che hanno trasformato la professione giornalistica in un sottogenere dellintrattenimento: il fantasy aggiornato allet del web. Bassa e cattiva letteratura, dove a essere salvici sono i magistrati che rischiano notizie riservate agli amici degli amici che siedono nelle redazioni di giornali e tiv, da qualche tempo popolate anche da seguaci di Beppe Abracadabra Grillo e del suo socio, il Paragnosta.
Riproduzione riservata

Potrebbero piacerti anche