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COME SI DIVENTA MAFIOSI? "Contrariamente a quanti molti potrebbero pensare, questo non linizio di una favola.

. Non si tratta di una di quelle storie a lieto fine che si raccontano ai bambini, magari la sera, per conciliar loro il sonno e farli addormentare serenamente. Quella di cui sentiamo il dovere di parlare la storia di una citt che tra tanti difetti e lacune ha da sempre avuto un indiscutibile pregio: quello di essere una citt tranquilla. Qui la gente vive bene, lavora ed felice. I Protagonisti di questa storia sono un lui ed una lei, il ragazzo X e la ragazza Y sono innamorati. La loro storia inizia circa 1 anno fa, quando i due si incontrano per la prima volta ad una festa organizzata sulla spiaggia da amici in comune. X rimasto particolarmente colpito da Y, sembra una dea, ancora quasi non la conosce ma gi da come ne parla sembra che voglia passarci la vita insieme. Quindi X prende coraggio e si fa avanti andandole a parlare. Passano un paio dore e diversi drink, ed i due capiscono che tra di loro si sta creando un legame magico. In quel momento erano perfetti e la vita li aveva fatti incontrare. Sono occasioni rare che a volte si rischia di perdere perch non si pronti e nemmeno abituati a vedere, perch l'incontro amoroso tra due persone spesso sopravvalutato: ognuno si porta dietro ci che stato e ci che sar. Quella sera non c'era passato e non c'era futuro: tutto era l, respiravano solamente l'attimo presente Come nelle classiche storie damore, quelle dei film che ci fanno commuovere X e Y passano insieme momenti meravigliosi ma a volte la vita ci riserva sorprese inaspettate. Y infatti scopre di essere incinta e da quel momento cominciano i problemi. Le famiglie di X e Y non accettano la notizia poich i due ragazzi non sono ancora sposati, e per questo motivo X e Y sono costretti ad abbandonare le loro case per andare a vivere insieme. Qui per iniziano i problemi, in quanto X senza lavoro e non sa come pagare laffitto e mantenere Y e il figlioletto in arrivo. Tutti sanno che a Cesena presente una grossa ditta edile che potrebbe assumerlo. X quindi si reca dal capo dellazienda Z spegandogli la sua situazione e chiedendogli lavoro. Z apparteneva alla famiglia dei Riela, mafiosi di Catania che gestivano il Racket delledile. Z un mafioso piuttosto importante. Ha iniziato facendo lavoretti per la mafia, come tenere in casa qualche partita di droga o utilizzare il camion dell'azienda per la quale lavorava per trasportare merce illegale, dalle armi alla coca...etc... Ha iniziato a fare questi lavoretti per necessit, perch il suo lavoro non bastava a garantirgli l'affitto per la casa, le bollette, l'auto, la spesa....tutto ci che per ognuno di noi rappresentano bisogni necessari. Messi da parte un po' di soldi ha avuto dalla famiglia l'appoggio per eliminare la concorrenza nell'ambito edile. Quando si parla di eliminare la concorrenza si intende eliminare fisicamentela concorrenza. Stiamo parlando di camion dati alle fiamme, di imprenditori minacciati, gambizzati, perch no, qualcuno ucciso. Tutto questo fa bene all'impero mafioso perch una ditta edile un ottima impresa di riciclaggio del denaro proveniente dalla droga e dalle estorsioni

Z decide di assumere X, ma solo a certe condizioni. X non far ne il muratore n il capo-cantiere. Ma Z ha bisogno di un uomo di fiducia a cui affidare determinati lavoretti. Ma ovviamente la fiducia di Z va prima conquistata. Quindi il primo lavoretto di X consiste semplicemente nel fare il palo durante le richieste del pizzo dei picciotti.
Pizzo: Il pizzo una forma di estorsione praticata dalla mafia e dalle varie forme di crimine organizzato che consiste nel pretendere il versamento di una percentuale o di una parte dell'incasso, dei guadagni o di una quota fissa dei proventi, da parte di esercenti di attivit commerciali ed e imprenditoriali, in cambio di una supposta "protezione" (termine generale identificativo di tale tipo diestorsione) dell'attivit. Palo: Stare di guardia mentre qualcun altro compie un'azione, per fare in modo che non venga disturbato o sorpreso. Usato in genere per imprese poco oneste, e in particolare per un furto. Viene dal gergo della malavita.

SCENA DEL PIZZO Z inizia piano piano a fidarsi di X e decide quindi di affidargli un compito un po pi importante e di responsabilit. Gli chiede di tenere una partita di droga in casa per alcuni giorni SCENA DROGA Z adesso si fida cecamente di X e lo considera pari agli altri scagnozzi, quindi decide di affidargli un compito ancora pi importante e di mandarlo con gli altri picciotti a chiedere il pizzo. SCENA DEL PIZZO 2 Y inizia a capire che c qualcosa che non va. da un po di tempo che non pi felice E come potrebbe esserlo? Ha un marito che da molti mesi ormai un fantasma; X non le parla quasi pi, si comporta come uno che ha qualcosa da nascondere. Inoltre da qualche tempo che il Tabaccaio, il cassiere del supermercato e il barista non le fanno pi pagare i suoi acquisti. Lei per non capisce perch ed ogni volta che parla con X lui sfuggente, poco chiaro ed evita il discorso. Un giorno Y per decide di voler parlare seriamente con X e chiedergli delle spiegazioni. Finalemente X, in preda ad un attacco di disperazione, cede e decide di raccontare tutto alla ragazza. X ha cercato disperatamente un lavoro onesto per diverso tempo, ma con pessimi risultati. Non ha avuto alternative, lunico suo pensiero era quello di far star bene Y e il figlio in arrivo e garantire loro un futuro sereno. Y capisce il marito in quanto sta vivendo con lui la situazione e invece di voltargli le spalle decide di farlo ragionare e facendogli capire che la strada intrapresa sbagliata e che insieme avrebbero risolto ogni problema. X capisce e si convince ad uscire dal giro prima che sia troppo tardi. Z, nel frattempo, inizia ad avere qualche problema in citt. Infatti il tecnico comunale C non gli concede un appalto per la costruzione di un parcheggio sotteraneo. C un tecnico comunale. uno degli uomini della famiglia e il suo compito di gestire gli appalti nel modo stabilito dal sistema mafioso e di garantire alle ditte legate alla mafia di inserirsi in questi lavori. In qualit di tecnico pu stilare documenti, perizie, modificare piani regolatori, insomma creare tutte quelle condizioni che permettano alle imprese mafiose una continuit dei loro lavori e che questo, di conseguenza, garantisca il riciclaggio dei soldi provenienti dal commercio illegale. Z in questo progetto ci aveva investito un sacco di energie e soldi, poich era sicuro che C gli avrebbe concesso lappalto. C per si legato segretamente da un po di tempo con unaltra

famiglia mafiosa e quindi decide di non approvare il piano di Z e di affidare lappalto alla ditta concorrente. C per Z un traditore. E i traditori si trattano in un solo modo, vengono eliminati. Per cui Z decide di affidare questo compito ad X. Z convoca X in quanto divenuto ormai suo uomo di fiducia nel suo ufficio e gli comunica il lavoretto che dovr compiere in cambio di una lauta ricompensa. X per si gi convinto ad uscire dal giro mafioso, e quindi rifiuta il compito spiegando a Z che ha deciso di cambiare vita. Ha deciso che non scender pi a compromessi, che non si pieger pi a certe cose. Secondo il codice donore mafioso chi si tira fuori, diventa un traditore a sua volta e quindi in quanto traditore deve essere eliminato. Z decide quindi di chiamare i picciotti per svolgere questo compito. SCENA MORTO. Oggi non morto un eroe. Per quante responsabilit possiamo attribuire a X, restano i suoi 18 anni. I figli delle famiglie che nascono in altri luoghi a quell'et vanno in piscina, a fare scuola di ballo. Qui non cos. Il Padreterno terr conto che l'errore stato commesso da un ragazzo di 18 anni. Se 18 anni in Italia sono abbastanza per lavorare, decidere di rapinare, uccidere ed essere uccisi, sono anche abbastanza per prendere responsabilit di tali cose. Ma 18 anni sono cos pochi che ci fanno vedere meglio cosa c' dietro, e ci obbligano a distribuire le responsabilit. 18 anni un'et che bussa alla coscienza di chi ciancia di legalit, lavoro impegno. Non bussa con le nocche, ma con le unghie. Io lo farei finire qui! La parte qui sotto per dobbiamo cercare di metterla da qualche parte, magari quando passano le foto al posto dellarticolo dellele Non semplice non scendere a compromessi, si rischia di restare soli, di passare per persone pallose, monotone, con il solito pallino in testa di cambiare il mondo. Si rischia di essere esclusi dalle feste se vogliamo denunciare che qualcosa non va dentro un locale. Si rischia di rimanere soli in certe battaglie, col rischio di non essere creduti. Qualcuno per rischia la vita ogni giorno per avere scelto un lavoro che lo vede in prima linea contro questo mondo. E qualcuno la perde anche la vita. Queste persone, queste vittime di mafia delle quali siamo entrati a conoscenza, non avevano la pretesa ne di cambiare il mondo, ne tanto meno di perder la vita. Ma lo facevano perch era giusto farlo, per essere dei buoni cittadini, perch pensavano che le cose cambiano partendo dalla mentalit delle persone. La risposta pi tremenda ma vera forse il pensare che noi del nord non diventeremo mafiosi perch la mafia, anche se alle volte c' anche qui, comunque una cosa lontana. facile pensare che, nell'ambiente in cui vive, un palermitano paghi il pizzo. Ma noi? Oppure che sia normale che un concorso pubblico nel casertano venga truccato facendo vincere certe persone, senza reazioni di denuncia da parte di nessuno.

Ma noi? Nei nostri comuni, nelle nostre facolt universitarie siamo sicuri che tutto venga fatto nella trasparenza e nella legalit? Siamo in grado di denunciare se veniamo a conoscenza di qualcosa di strano? Forse pi difficile fare passare questo come comportamento omertoso, piuttosto che il povero siciliano che si sente dire al telefono o mi paghi o t'ammazzo, ma forse quello che risponde maggiormente alla domanda: come si diventa mafiosi? Quest'esperienza ci ha dato la dimensione di quanto sia importante affrontare certi temi, di quanto sia importante essere sul luogo dove questi avvengono. Non ha senso parlare di mafia leggendo libri o guardando film, o meglio, non solo. Bisogna respirare la stessa aria, bisogna camminare sulle stesseterre per capire, forse, qualcosa della parola mafia. E soprattutto bisogna ascoltare quello che le persone che la vivono veramente hanno da raccontare. Quest'esperienza stato questo per noi.

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