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LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
Leretico
Relatrice Prof.ssa Angela Simini Moderatore: Dott. Enrico Dello Sbarba
Politica
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005 Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com www.circoloilcentro-livorno.it
vergognoso premio attribuito al partito che riesca ad ottenere un voto in pi dei concorrenti. Al termine di questa sintetica analisi non sussistono, al momento, le condizioni per assicurare al paese un governo a causa della mancanza di una qualsisia maggioranza al Senato. Una considerazione critica dobbiamo esprimerla nei confrontii dei nostri politologi e dellesercito dei sondaggisti che non sono stati capaci, i primi di interpretare ed i secondi di sondare lo stato danimo deglitaliani profondamente in crisi esploso in un voto di protesta di dimensioni epocali. Ed ora che cosa potr, che cosa deve ancora accadere? Noi che ormai da anni abbiamo stabilito un cordiale dialogo con i nostri fedeli lettori non sappiamo veramente che cosa dire se non augurare che prevalga il senso di responsabilit nelle forze politiche presenti nel nuovo parlamento. Non ha certamente senso la pretesa di quello strano Movimento 5Stelle di giocare sul futuro del paese utilizzando la carta della dissoluzione del sistema, proponendo assurde rivoluzioni planetarie e vecchie ed antiche medicine che riporterebbero lItalia allet della pietra. Ed eccoci allultimo capitolo di questo nostro cahier de dolance! La perdita di ogni significanza di un centro che ormai non verr pi. Con questa convincimento cancelliamo anche quel messaggio che lanciammo nellormai lontano 22 gennaio 2007 allorch, nella sala conferenze della Stazione Marittima a Livorno, di fronte ad una folla straripante ed entusiasta, questo periodico organizz un convegno avente come titolo Il centro che verr con la partecipazione di Gerardo Bianco,Ivo Butini, Mauro Fabris, Egidio Pedrini e Bruno Tabacci con moderatore lallora direttore de Il Tirreno, Bruno Manfellotto oggi direttore dellEspresso. La sconcertante e deludente esperienza di Mario Monti la cui cosiddetta salita in politica si risolta in una clamorosa e precipitosa caduta in verticale nella quale ha trascinato lUDC di un ingenuo Pierferdinando Casini chiude, forse, de-
finitivamente quella prospettiva, quellipotesi politica. Forse se il buon Pierferdi avesse dato vita a quel Partito della Nazione proposto e riproposto nei convegni di Todi del 2008 e del 2009, mai realizzato per motivi che sfuggono ad ogni logica politica, avremmo potuto oggi raccontare unaltra storia. Con questa chiosa - su cui insistono Butini, Ciccardini, Graziani, Olivato e Toncelli nelle pagine seguenti - colma di grandi delusioni ed amarezza, noi de IL CENTRO continueremo a far vivere questo periodico, almeno fino a quando ci sar consentito dalla decrescente sopravvivenza degli sponsor, nella speranza di mantenere alto un principio, ormai senza bandiera o simbolo: quello della moderazione, dellla tolleranza e del rispetto della dignit nella politica: principi, questi, che debbono restare immuni dal prorompente e sconvolgente populismo protestario e barricadiero che sembra voler distruggere questo nostro amato paese.
Se il diavolo
suita come Padre Bartolomeo Sorge, teologo e politologo, ritiene che il mondo cattolico (associazioni e movimenti) ebbe nei mesi scorsi una vampata di desiderio di riaffermazione, ma registra che non esiste una determinante presenza cattolica in quanto tale. Per ritrovarla bisogna tornare allepoca dei partiti ideologici, tra i quali cera un partito ideologico di impostazione cristiana: la Democrazia Cristiana. Oggi esiste in Italia un contesto tripolare (centrodestra, centrosinistra, Grillo), mentre non abbiamo ancora trovato la soluzione a una rinnovata affermazione dei cattolici (Famiglia Cristiana, 9/2013). Io sono personalmente convinto che, negli ultimi ventanni, non labbiamo nemmeno seriamente cercata. Noi soffriamo di due pregiudizi che si stanno rivelando due errori. Noi consideriamo pluralismo quello che in verit frazionismo. Noi pensiamo che lunitariet dello strumento implichi la rinuncia alla libert delle idee. Se errare umano, S. Agostino ci ricorda che perseverare nellerrore per animosit diabolico.marzo 2013
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La lunga compressione dovuta ad un ceto dirigente incapace o renitente a fare cambiamenti, richiesti a gran voce da tutti, a cominciare dalla legge elettorale, ha provocato una esplosione. Sono emerse due forze nuove: il partito radicale di massa di Beppe Grillo ed il partito liberaldemocratico di Monti con una non ben definita venatura cattolica.
mente scompaiono tutte le forze politiche della prima repubblica e si salva, nel Partito Democratico, solo una riedizione molto rimaneggiata della sinistra in chiave socialdemocratica.
movimento non un gruppuscolo e lo scontro sarebbe molto peggiore di quello degli anni 70. Potrebbe crearsi una situazione rivoluzionaria ed pronto il detonatore per farla esplodere, che si chiama movimento NO TAV.
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militanti, non aveva cellule e sezioni, non aveva congressi, ma aveva un capo ed un grande potere mediatico. E tutte le altre formazioni nate in questo periodo gli somigliavano. Anche a sinistra si tentata una formula nuova: lUlivo di Prodi e di Veltroni stato un tentativo federativo aperto, pi che un partito. Ma listinto di conservazione ha indotto il Partito Democratico a restare legato alla formula-partito, nonostante le primarie ed uno spirito liberale di coalizione. Questo gli ha impedito di catturare le spinte di cambiamento e di rinnovamento, tanto da fargli perdere un terzo dei suoi voti, catturati da Grillo.
fare a Todi la cosa nuova c stato ed misteriosamente affondato. Questo tentativo sollecitato dal Papa, promosso e presieduto nella sua prima edizione dallo stesso Presidente della CEI, impazzito come una maionese in mano poco esperte. I capi delle organizzazioni sociali si sono fatti indietro, il contributo di vecchie schegge di antichi partiti ne ha rovinato limmagine, ladesione passeggera e provvisoria di personaggi laici non ha assunto alcun significato strategico, la mancanza di un leader prestigioso e rappresentativo del mondo cattolico hanno fatto affondare il progetto. Ma soprattutto la maionese impazzita perch una parte del mondo cattolico invece di montarla la smontava, pensando di poter ereditare dallinterno il tesoro politico di Berlusconi. Dice Massimo Franco in un articolo (Un modello di papato in affanno, 27/ 02/2013, Corriere della Sera): Lultimo atto di accusa, lalleanza che negli ultimi 15 anni la Chiesa italiana ed il Vaticano hanno di fatto siglato con il centro-destra berlusconiano, lascia un segno a dir poco controverso sui rapporti fra stato e chiesa e sul cattolicesimo politico che riemerge residuale e confuso.
to ascoltato. Il nuovo Papa sapr dove sta lItalia sulla carta geografica? E se non lui chi altri? 2. Salvate il soldato Bersani. inutile e stupido dare a Bersani la colpa e lapidarlo in questa maniera. probabile che laver respinto Matteo Renzi, abbia impedito la cattura dellonda lunga. Ma nonostante questo, Bersani riuscito con un ultimo balzo di reni, come un portiere che salvi una partita, ad impossessarsi legalmente dello sconcio premio elettorale. Questo premio elettorale potrebbe essere un tesoro prezioso da investire in Parlamento, per fare almeno una legge elettorale nuova ed altro ancora. E fra queste cose preziose la scelta di un saggio Presidente della Repubblica. Non ammazzate Bersani proprio ora! 3. A proposito di Presidente della Repubblica. Abbiamo la necessit di avere un Presidente della Repubblica molto saggio e molto esperto. In questo lungo periodo di transizione, il Presidente della Repubblica ha assunto poteri che sono scritti nella Costituzione, ma che la partitocrazia non permetteva di esercitare. La Repubblica era gi parzialmente presidenziale (sostenevano negli anni 70 tali De Stefanis, Zamberletti, et in Arcadia ego). Scalfaro, Ciampi e Napolitano hanno esercitato quei poteri presidenziali in supplenza del Parlamento in crisi. Nei prossimi mesi la possibilit di un governo del Presidente sar lultima risorsa. Sar loasi salvatrice di un drappello perduto nel deserto. Non sprechiamola. Un Anno Dossettiano senza Papa, senza Presidente della Repubblica, senza partiti e senza cattolici visibili, non forse unoccasione unica per ricominciare?
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Il centro mancato
di Nicola Graziani
Possibile che non si riesca mai ad imparare dalle proprie esperienze? La sinistra italiana aveva in mano la vittoria almeno dallo scorso dicembre, quando per un gioioso caso del destino le primarie, che avrebbero potuto lacerarla, lhanno piuttosto rilanciata nei sondaggi. Eppure riuscita a finire come nel 2006: di un soffio maggioranza alla Camera, in minoranza al Senato. Senza nemmeno la speranza di potersi aggrappare ai senatori a vita. Possibile non si riesca mai ad imparare dai propri errori? La societ civile aveva finalmente lopportunit di liberarsi delluomo che laveva incantata per ventanni, ed al quale per ventanni essa aveva dato il proprio consenso, finendo con lo spread quasi a 600 punti e con il piede nella fossa delleconomia. Eppure un terzo dei voti espressi sono finiti a Silvio Berlusconi, ed ora ne pagheremo le conseguenze. Possibile che non si riesca mai ad imparare nulla dalla Storia? Il bipolarismo in Italia un fallimento, ed ora non esiste nemmeno pi. Spazi amplissimi si sono aperti per raccogliere progetti e consensi che convergessero verso il centro. Eppure il centro di Mario Monti , tra gli sconfitti di questa tornata elettorale, il pi sconfitto di tutti. Occorre una riflessione che sia esplicita ai limiti della spregiudicatezza, senza guardare a paludamenti e interessi precostituiti. Questo paese rischia grosso, c bisogno di un risveglio che sappia mantenere lassonanza con le esperienze passate pi ricche di successo per lItalia, senza per lasciarsi impastoiare nei rituali e nei bizantinismi che hanno impedito alle parti migliori della societ di tornare ad essere classe dirigente. Purtroppo la Lista Civica di Monti stata lennesima sconfitta di un centro che non riesce ad emergere dalle macerie della cosidetta Seconda Repubblica. nata senzanima, alla fine non era nemmeno bella. Troppo eterogenea, troppo distante dal ceto medio al quale apparentemente intendeva rivolgersi. Cattolici e certi laici insieme non possono stare, se si vuole costruire qualcosa di solido e duraturo. Soprattutto, i cattolici devono essere polo dattrazione per gli altri cattolici, mentre invece la Lista Civica stata costruita ad excludendum. Non stupisca che alla fine abbia mobilitato poco, anche in questo caso, lelettorato teoricamente di riferimento. La lega santa con Montezemolo non ha prodotto nulla su cui costruire il futuro, se ne prenda atto e si ricominci a lavorare. Da zero, per, senza accampare da parte di nessuno di leadership. E quellotto percento di Monti non sia considerato un capitale acquisito, ed acquisito da parte dei cattolici. Sono voti gi persi allindomani dello spoglio: i montezemoliani hanno la loro rappresentanza parlamentare, e non cederanno niente; Monti avr una sua ricompensa personale, ed abbandoner un progetto, quello partitico, che non gli appartiene perch gi sua madre (lo ha raccontato lui stesso in campagna elettorale) gli diceva fin da piccolo di star lontano dalla politica. Quel che resta poco, pochissimo cercher di fagocitarselo Pier Ferdinando Casini, avviato altrimenti sul viale del tramonto insieme a Francesco Rutelli, ai teodem e a tutto il devotismo degli ultimi ventanni. Per queste ragioni non si pu ritenere che Scelta Civica sia un accettabile punto di partenza. un progetto morto, e bisogna prenderne atto. Per ripartire semmai necessario iniziare a pensare politicamente. Vale a dire porsi dei quesiti, e darsi delle risposte. Chiedersi innanzitutto tre cose. La prima: perch il centrosinistra non riesce mai a vincere? La seconda: perch il centrodestra non riesce mai a perdere? La terza: perch nasce il grillismo? Il centrosinistra non riesce mai a vincere perch nato secondo i canoni di un progetto gramsciano di egemonizzazione della politica. Dentro di s assomma senza sintetizzare tutto ed il contrario di tutto: dalla sinistra operaista al liberismo vicino alla finanza internazionale, dallo statalismo pi dogmatico a persone che con grande disinvoltura siedono in consessi liberisti accanto a personaggi di spicco del centrodestra. Potr mai essere autenticamente maggioritario? molto difficile. Il centrodestra ha un solo collante nella persona di Berlusconi. Gli stato concesso tutto (anche dal centrosinistra). Dobbiamo stupirci se se ne approfitta? Ora ha finito gli argomenti, e si butta sul peronismo puro, come nel caso della restituzione dellImu. Lelettorato non ha reagito come avrebbero fatto dei cittadini maturi, ma non ci si pu far niente. Occorre semmai trovare la maniera di riportare questo elettorato smarrito a votare per qualcuno che sia responsabile. Il grillismo nasce dalla crisi della politica. la risposta sbagliata, ma sarebbe da stupidi ignorare la domanda. Paradossalmente questo mischiare slogan di destra a slogan di estrema sinistra indica uninsofferenza verso il liberismo finanziario e, contemporaneamente, verso il laburismo operaista. A ben guardare, una risposta di buona politica potrebbe calmare gli animi e svuotare di senso unesperienza che, cos come nata, non ispira tranquillit. Lo spazio per unesperienza di centro autentico che guardi al rinnovamento c ancora. Non possiamo permetterci per nuove scelte sbagliate, anche se sono civiche.
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Le macerie dellUDC
di Roberto Olivato
In un febbraio dal clima fortemente invernale, si sono inserite per la prima volta nella storia della Repubblica, le politiche bianche. La coltre che ha ricoperto le strade, in occasione della due giorni elettorale, ha esteso il suo manto anche sui risultati delle urne: in aumento gli astensionisti che hanno incrementato di un 7,5%, poi ridottosi al 6% il rifiuto al voto rispetto al 2008, ma anche le schede bianche o nulle lhanno fatta da padrona con 1.260.000 alla Camera ed 1.100.000 al Senato e poi il bianco lasciato sugli scranni da parte di nomi illustri quali Fini, Di Pietro, Concia, Marini, Miccich, Bocchino, Bongiorno e tanti altri, noti e meno noti. Oltre ai nomi conosciuti, anche diversi partiti sono stati avvolti nel bianco, alcuni neonati, tipo il movimento di Ingroia o quello di Giannino, ma anche la destra di Storace si arresa al frinire dei grillini. In mezzo a tutta questa sbiancata, sparito anche un partito storico quale lUdc. Una debacle che lascer il segno per
lungo tempo e che ha gi mietuto parecchie vittime di lungo corso, non solo fisicamente, ma anche e soprattutto moralmente. La disfatta dellUnione di Centro era nellaria non da questa campagna elettorale, ma da alcuni anni e tutto per lassenza di una politica sociale che il partito a parole diceva di perseguire, ma che nella realt dei fatti disertava e che lo portava lontano dal suo naturale elettorato: le famiglie ! Si, proprio quella parte di societ che anche se con diffidenza, ma speranzosa, guardava allUdc, stata snobbata. Alle politiche del 2006, Casini aveva dato dimostrazione di carattere, scegliendo la corsa in solitaria, piuttosto che lalleanza col cavaliere. Sullonda lunga di quella scelta, che venne benedetta dal congresso nazionale del gennaio 2007, emerse la volont di dare origine al Partito della Nazione, quale collettore di elettori moderati presenti sia a destra che a sinistra. Il progetto per non decoll mai, anzi fu abortito quasi sul nascere, una sorta di pillola del giorno dopo, infatti dopo un paio di convegni a Todi, del-
Gianfranco Fini e Antonio Di Pietro: due tra i nomi illustri rimasti senza poltrone.
lidea non si sent pi parlare. Negli ultimi due anni il partito di Cesa cominci ad essere sempre pi indecifrabile per il popolo centrista ed i mal di pancia di molti elettori e qualche dirigente del partito erano allordine del giorno. Sordo a tutte le proteste interne, Casini prosegu per la propria strada lasciando intravedere la sua poca affezione al partito e di ambire di pi a mire personali,di cui ancora oggi non conosciamo lentit. Lalleanza con Monti, senza se e senza ma, stato il colpo di grazia per lo scudo crociato che, ove ce ne fosse stato bisogno, riuscito a staccare definitivamente la spina con la maggioranza del proprio elettorato che in Casini ormai non riusciva pi a riconoscersi. Lo tsunami, in parte prevedibile, nonostante le penose rassicurazioni di alcuni dirigenti, del 23 e 24 febbraio che ha travolto il partito di via due Macelli stato di una tale forza, da essere riuscito a cancellare, in un sol colpo, tutta la classe dirigente dellUdc ad ogni livello ed in ogni regione. Molti dei candidati oggi si leccano le ferite, lamentandosi delle scelte sbagliate di Casini, al quale per nessuno di loro, sino a qualche giorno fa, si era mai permesso di far capire che la rotta seguita era sbagliata. Oggi purtroppo tutto il popolo dellUdc paga gli errori, le omissioni e le connivenze dei tanti yes man, che si dicono pentiti sino ad arrivare a minacciare dimissioni in massa. Questo per sarebbe troppo facile e da sprovveduti. Tutto il male per non vien per nuocere e forse quello tsunami, riuscito ad ottenere quel cambio dirigenziale che molti auspicavano, ma che nessuno aveva il coraggio di gridare ad alta voce. Chi crede ancora in quel che resta dellUdc, dovr trovare la forza ed il coraggio per trarre dalle macerie, magari nel corso di un Congresso Regionale e perch no, Nazionale ed in tempi brevi, vista la possibilit di prossime elezioni magari fra un anno, la forza per una rapida resurrezione.
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IL RISULTATO ELETTORALE
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Anche a Roma con la irrevocabile chiusura della discarica di Malagrotta si rischiato una emergenza simile a quella di Napoli
EMERGENZA RIFIUTI
di Massimo Cappelli
Invito i lettori ad andare su Google e inserire Napoli rifiuti.Tra le varie notizie si apre anche una raccolta di foto riguardanti il periodo in cui la citt era invasa dai rifiuti che ci da una idea spaventosa di cosa potrebbe accadere a breve in altre citt. Questo potrebbe essere conseguenza dei ritardi nella applicazione della nuova tassa sui rifiuti e servizi Tares che ha sostituito la vecchia Tarsu/Tia, abolita dal 1Gennaio 2013, che entrer in vigore non prima del prossimo Luglio. Ci comporta che le Aziende che effettuano la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti non incasseranno alcun corrispettivo prima di sette mesi, con la possibilit quindi di non disporre delle risorse necessarie per lo svolgimento del servizio. Poich le situazioni finanziarie di quasi tutte, se non tutte, le Aziende ambientali sono molto critiche in conseguenza di diffuse morosit nellutenza oltre a storiche problematiche di cicli industriali parcellizzati, con conseguenti costi gestionale maggiori, si pu capire come un ritardo negli incassi possa determinare situazioni di emergenza. Attualmente sono in emergenza rifiuti importanti citt come Palermo, Caserta, Catania. A Napoli la situazione migliorata con la partenza del grande termovalorizzatore di Acerra che, tra laltro, tratta 250 mila tonnellate delle
Una delle infinit di foto che appaiono su Google alla voce Napoli rifiuti.
550 mila prodotte dal Comune di Napoli. A ci si aggiunga che, dopo linsediamento di De Magistris, la differenziata salita dal 14% al 27% ( a Livorno al 43% e lobiettivo europeo 65%), mentre iniziato linoltro dei rifiuti residui allestero, in Olanda. LAmministrazione sta tentando di incrementare la differenziata, con lestensione del porta a porta e la costruzione di impianti di compostaggio, progetti che per sembrano condizionati dalla necessit di finanziamenti dellUnione Europea. Lemergenza rifiuti nelle strade al momento superata anche se le criticit sono ancora molte. A Roma con la irrevocabile chiusura della discarica di Malagrotta si ri-
schiato una emergenza simile a quella di Napoli. Per fortuna il ricorso del Ministro dellAmbiente Clini al Consiglio di Stato contro lordinanza del Tar del Lazio, che aveva bloccato il trasferimento dei rifiuti di Roma, Fiumicino, Ciampino, Citt del Vaticano in altri quattro siti della Provincia, stato accolto. Questo eviter (si spera!) di vedere le strade della bellissima capitale invase dai rifiuti ma certamente non far felici i cittadini di Albano Laziale, Viterbo, Colfelice e Castelforte, che vedranno arrivare immense quantit di rifiuti nei loro impianti. Come si vede le problematiche collegate allo smaltimento dei rifiuti sono molte e complesse, finanziarie, industriali e sociali, e richiedono da parte delle Amministrazioni Comunali capacit di decisione tempestiva oltre che di comunicazione e coinvolgimento delle cittadinanze, Spesso, purtroppo, non si considera la variabile tempo per adottare poi soluzioni di emergenza oppure si sposano posizioni di principio o ideologiche su temi che riguardano tutti da vicino e richiedono conoscenza, collaborazione e partecipazione.
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Politica 10 Spigolature
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Anche se poi, in Lombardia, continuano a votare Lega (vedi lelezione a presidente della Regione Bobo Maroni)
Gli sprechi sono stati sicuramente uno dei gravi motivi dello tsunami elettorale che ha messo lintero paese in grande angoscia per quello che potr accadere. Ebbene, a proposito di sprechi, sapete quanto costata allerario, cio a noi tutti, la brillante idea del sindaco leghista del comune di Adro - in provincia di Como - di trasformare la scuola pubblica del paese in un avamposto del Carroccio? Esattamente 26.136 euro, danno quantificato dalla Procura di Como. Ecco un modo disinvolto di spreco di danaro pubblico da parte di coloro che urlavano contro Roma Ladrona.
re tu la go pi S
Da qui le perplessit su quella mega intervista letta con sufficiente noia.
il politicamente defunto Antonio Di Pietro - il fustigatore, meno che in casa proprio, dei peccatori politici nazionali? Dopo luscita di scena dellassessore al patrimonio appartenente allIdV sembra essersi conclusa la vicenda politica di quella componente politica nel comune di Rosignano logica conseguenza anche della debacle elettorale che il movimento dellex magistrato ha avuto nelle recenti elezioni nazionali. Un consiglio vogliamo dare alla consigliera che sta cercando di sopravvivere attaccando tutto e tutti: si dia una calmata e si prepari, come dappertutto nel paese, ad uscire dignitosamente di scena!
Ma ce ne ancora
Lesimio prof. Guido Rossi - il fustigatore della Juve in occasione di calciopoli nel 2006,- ha prestato una consulenza doro al Comune di centrosinistra di Sesto S.Giovanni a fronte di nessun elaborato scritto ad avvalorare lutilit del contributo consulenziale ed ancora di pi la sua necessit: danno calcolato in 180.000 euro. (fonte La Stampa di Torino).
Il senso di unintervista
Non abbiamo capito ma, non sono il solo, il senso della lunghissima intervista concessa a Davide Cecio su il Tirreno di domenica 3 marzo. Concorse, in maniera determinante, alla decapitazione del nascituro partito popolare che gi a Livorno come in Italia, viveva unesperienza grama e difficile. Allontan, in maniera brusca, la residua classe dirigente della disciolta Democrazia Cristiana quella priva delle stimmate della sinistra democristiana. Dopo una decina danni ricompare allimprovviso nel decadente panorama politico livornese ed in un PD, in crisi di consensi dopo tantissimi anni, che non ha mai visto di buon occhio i transfughi provenienti dalla disciolta margherita:
Livorno
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1: crociere.
La Spezia aprir a primavera una banchina dedicata, e gi si dice che Royal Caribbean ne approfitter subito per fuggire da Livorno. Inoltre sempre La Spezia procede a tappe forzate per la realizzazione di una stazione marittima con lesplicito obiettivo di fare concorrenza alla nostra citt, dove invece siamo appesi alle decisioni della CILP, che alla ricerca di un futuro vorrebbe passare dai containerai vassoi. Inoltre, dopo le note cronache sui turisti che vagano in citt alla vana ricerca di un esercizio aperto, in consiglio comunale stato proposto unatto contro lapertura di una area commerciale in porto. Non sia mai che i turisti spendano qui i loro soldi.
FOTO ONORATI
2: traffici commerciali
Mentre qui stiamo faticosamente procedendo con i dragaggi (in attesa di cambiare il Piano Regolatore Portuale del 53), a Piombino fanno di tutto per avere la Concordia. Obiettivo sono ben 150 milioni di contributi pubblici per realizzare a tempo di record un bacino con fondale di 20 metri ed annesso piazzale che alla fine dello smantellamento (150 posti di lavoro per tre anni che a noi facevano orrore, visto che abbiamo rifiutato sdegnosamente la possibilit) diventer una banchina in grado di
accogliere quelle navi che non possono scalare a Livorno, e comunque di fare concorrenza al nostro porto. Il tutto con lappoggio della Regione che punta sulla realizzazione della Due Mari, che servir anche per collegare Piombino alla dorsale autostradale dellA1. Sempre sui traffici commerciali ricordiamo che Contship, che era partner della CILP e che se ne andata per disperazione, investir 200 milioni di euro di soldi propri per ampliare il proprio terminal a La Spezia, con diverse ricadute positive per quel territorio.
4: nautica da diporto
Pisa ha appena inaugurato in pompa magna il proprio porticciolo turistico a Bocca dArno, Un lavoro durato tre anni, mentre qui siamo in attesa che si concretizzi il protocollo per la realizzazione del porto turistico nel Porto Mediceo, firmato appena nel 2003. Questo elenco non completo, ma fa capire che se non cambiamo mentalit e modo di agire, rompendo i troppi veti che bloccano le iniziative, e iniziamo ad agire di concerto con il territorio, questa citt destinata a proseguire in un drammatico declino.
3: riparazioni navali
Il loro destino ormai neppure si nasconde pi. Qui non ci devono stare. Destinazione indicata da tutti, ancora Piombino. Che sentitamente ringrazia.
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ficherebbe una proposta di bassa qualit: quando ci accadesse dovremmo parlare di errore e di mancata verifica preventiva della programmazione. Una carenza che ormai ricorrente riguarda lo scarsa disponibilit, nonostante lappeal, dei livornesi, quelli messi meglio, nei confronti delle attivit artistiche della citt. Cito il Teatro Goldoni dove scarso sembra la loro compartecipazione: Analogamente del resto, sano accade nel settore sportivo (il calcio sopravvive grazie al genovese Spinelli, il basket professionistico, dopo alcuni anni gloriosi, letteralmente scomparso. Penso che un po di sano mecetanismo farebbe comodo anche al Teatro Goldoni. La Fondazione Goldoni nata come Fondazione di Partecipazione, quindi la filosofia e la ratio prevedono il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per concorrere alle funzioni cui il Teatro Goldoni chiamato. In altre citt, per soggetti similari al nostro, si registra un impegno pi marcato di imprenditori e/o soggetti economicamente forti, rispetto a ci che accade a Livorno. Lungi da noi lidea di assurgere al ruolo di giudici dei comportamenti altrui, ma ci limitiamo a segnalare che da una parte la nostra offerta risulta almeno pari alla domanda di partecipazione, dallaltra vi che aspetta sempre che ci sia un soggetto diverso da se medesimo che svolga funzioni di mecenate. In ultimo, sembra proprio che in diversi possibili interlocutori manchi la consapevolezza che il teatro unazienda produttiva ad alto rendimento economico (secondo Federculture 1Euro investito ha un ritorno di 5Euro) e capace di dare lavoro a molti, in particolare giovani e professionalmente qualificati. I costi di esercizio del teatro sono, inoltre, un investimento a favore di coperture del disagio sociale e comunque della crescita collettiva. In conclusione, a fronte della distrazione di molti che potrebbero, ci gioviamo comunque volentieri della partecipazione di privati singoli e associati, come ben si evince dai nostri depliant, nonch dei club di
service. Il programma di questa stagione intenso e qualificato. E soddisfacente la risposta dei livornesi? Cosa fare per alimentare ed incentivare la presenza al Goldoni anche al di fuori del nostro territorioe? La ringrazio per il suo riconoscimento sul programma della stagione. Si pu constatare che il gradimento degli spettatori rispetto alle nostre proposte generalmente positivo e testimoniato anche da atti scritti. Nello stesso tempo il monitoraggio permanente, rispettoso della privacy, svolto allinterno del nostro pubblico, ci consegna accanto a giudizi e suggerimenti per migliorare il servizio, una valutazione generosa e largamente positiva. Sembra che sempre pi il Teatro Goldoni stia diventando un centro di riferimento laico della nostra
citt, sia come aggregazione sociale che come fucina per la creativit e produzione culturale. Sebbene gi constatiamo la presenza a teatro, attraverso il monitoraggio di cui sopra, di persone provenienti da altre province italiane e non solo dalla nostra cinta urbana, riteniamo che la Fondazione Goldoni abbia il compito di interagire con una pluralit di soggetti, secondo una geografia variabile a seconda dei generi che affrontiamo. A ci soccorre una strategia progettuale che ci lega ad altri teatri di altre citt e regioni, oppure eventi/produzioni che rappresentano un unicum rispetto anche al contesto regionale e/o nazionale. Va da s, infine, che il teatro per sua definizione non mai riconducibile al perimetro di una citt, piccola o grande che sia.
Politica 14 Livorno
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IL VOTO A LIVORNO
E talvolta imbarazzante fare considerazioni sul voto dopo un esito cosi complesso come quello che si verificato, anche qui da noi, a Livorno il 24/25 febbraio. A dire - io lo sapevo- oltre che a passare per saccente, non ti prende sul serio nessuno; a mostrare eccessiva sorpresa invece si corre il rischio di sembrare per sprovveduto e disinformato. Inoltre a distanza ormai di alcuni giorni si detto tutto e il contrario di tutto, incrementando esponenzialmente il rischio di dire cose risapute. Proviamo comunque a leggere in chiave 2014 (amministrative) ci che avvenuto premettendo che le soluzioni nazionali (o le non soluzioni) influenzeranno, e non poco, anche i territori. Partiamo proprio dalle cose pi risapute e ripetute. IL PD ha preso un bello schiaffone, dai suoi pi che dagli avversari, dalle classi popolari, dai garantiti che temono di non esserlo pi e dai giovani che garantiti non sono. Poco meglio al Senato su una base elettorale di pensionati che in fondo sono quelli che, per ora, hanno visto peggiorare meno la loro situazione. Il PDL conferma la sua totale irrilevanza che gli deriva non solo dallo scarsissimo risultato elettorale ma anche dalla ormai
cronaca incapacit di esercitare unopposizione appena appena un po credibile nellistituzione cittadina, dove eccelle invece nel continuo confronto (litigi) tra le varie anime della coalizione. Scelta civica per Monti ha risucchiato quel poco di centrismo che la piazza offriva, prosciugando lUDC, ma stata travolta dal pi 1 promesso a turno dai capi popolo cui il senatore Monti non ha voluto controbattere con altrettanta generosit. Il Movimento 5 stelle ha raccolto da ogni lato dello schieramento, centro compreso, con la promessa di una catarsi, un rogo gigantesco che segni la fine della politica dei partiti (il male) e permetta lavvento della gente (il bene) in una specie di soviet telematico. Ricordo che, in tempi non sospetti, quando Iimprimatur di Grillo non valeva quasi nulla, la lista di Citt Diversa alle ultime amministrative era una lista 5 stelle. Amore presto finito forse per le evidenti deficienze di democrazia interna inaccettabili per i promotori, a cominciare da Marco Cannito, di quello schieramento. Dopo sessantacinque anni di maggioranze assolute di PC, DS, PD quasi certo che da giugno dellanno prossimo ci non avverr pi. Non sintravede per un quadro politico che mostri una possibilit di alternanza o di ricambio. Totalmente fuori gioco il centro destra per le
ragioni gi dette e per laltrettanto evidente indebolirsi del suo ex carismatico leader. Lillusione di federare forze cattoliche e laiche sotto lampia (e imprecisata) bandiera del riformismo di Monti ha mostrato in pieno lesile trama su cui si reggeva. I pensatori cattolici hanno perso labitudine alliniziativa e alla costruzione di opere, preferiscono i convegni, terminati i quali tornano alle loro riserve; mentre i capitani dindustria laici hanno troppi impegni per impegnarsi davvero. La sciagurata legge elettorale ha fatto il resto. Per troppi decenni lo sviluppo sociale ed economico stato mantenuto e regolato dallo strapotere delle sinistre, ma il mancato rinnovamento dei gruppi dirigenti ormai totalmente autoreferenziali (nonostante il trucco delle primarie), ha impedito lo sviluppo di alternative interne ed esterne. Ma numeri ci dicono che sar assai difficile far nascere a Livorno un progetto politico senza il PD. Bisogna per puntare ad andare oltre Il PD. Se non vogliamo passare dallegemonia della sinistra a quella dei grillini, bisogna impiegare questanno alla ricerca di soluzioni pratiche ai problemi reali del nostro territorio, creare una rete non che vuole mandare tutti a casa ma vuole fare buona politica, costruire entrare nella casa comune anche moderati e riformisti che esistono, come cultura politica, poco organizzata ma ricca e feconda, rianimare la presenza dei cattolici. Fermare il declino di questa citt dipende da questo lavoro.
Livorno
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Caro Sindaco, sabato 17 febbraio alle ore 16,30 avendo deciso di andare al cinema Grande per vedere linteressante pellicola Viva la Libert con Sordillo ho, naturalmente, atttraversato (lato piazza del Municipio) quella che avrebbe potuto essere, il salotto di Livorno!!!!! e cio la galleria omonima che insiste sulla pi importante piazza livornese. Non avevo previsto la disputa di una regolare partita di calcio tra i nostri bravi giovani ragazzi: oltre ai giocatori erano presenti sugli spalti, alias le scale di accesso al cinema, naturalmente ridotte quasi ad una discarica, numerosi spettatori urlanti composti, in gran
CONVEGNO CONFINDUSTRIA C C
Come gestire le crisi aziendali. Il decreto sviluppo e il risanamento delle imprese stato il tema di un convegno di Confindustria in collaborazione con Banca CR Firenze e Fondazione Cesifin Alberto Predieri tenutosi alla Camera di Commercio. Il convegno ha affrontato gli argomenti afferenti il Decreto sviluppo, che entrato in vigore a partire dal 10 settembre 2012, e che rappresenta un valido strumento per la continuit aziendale mettendo a disposizione dellimprenditore strumenti da usare nella gestione propria e nei confronti di creditori e dipendenti. Unoccasione di approfondimento, nel quale stata sottolineata la necessit di una crescita culturale da parte di tutti gli stakeholders nellottica di superamento della crisi. Ad aprire i lavori il presidente di Confindustria Livorno Alberto Ricci, che ha sottolineato come lanno lasciato alle spalle sia stato particolarmente difficile e come il 2013 pre-
senter ancora problemi; si in particolare soffermato sul comparto manifatturiero. La crisi andata via via acutizzandosi a partire dal 2008. Lobiettivo della nuova normativa - ha spiegato - portare a una composizione negoziale delle problematiche per gestire la crisi evitandone il degenera mento. Essa apporta strumenti interessanti che possono agevolare il percorso di risanamento delle imprese. Pierfrancesco Pacini, Presidente di Confindustria Toscana, ha posto laccento sul fatto che la normativa costituisce un argomento di grande interesse anche per i commercialisti e per gli operatori di altri settori. Sarebbe importante - ha detto - seguire le imprese anche per i progetti di sviluppo. La crisi attanaglia in particolar modo le imprese che non esportano. Il progetto per lItalia del Presidente di Confindustria Squinzi un manifesto lanciato ai politici. Lindustria la sala macchine della crescita. Bisogna far s che essa possa crescere fino al 20% del Pil. Uno degli argomenti da dibattere la riduzione o leliminazione dellIRAP. E necessario - ha concluso - dare aiuto alle imprese che esportano. Giuseppe Morbidelli, Presidente Fondazione Cesifin Alberto Predieri e Universit La Sapienza di Roma, si soffermato sulla recente legge di revisione costituzionale che ha introdotto lobbligo del pareggio di bilancio, che tuttavia in altre nazioni europee stata
recepita in maniera diversa. Roberto Nardi, presidente della Camera di Commercio, ha sottolineato che il convegno migliorer i rapporti e le richieste che imprese e banche fanno al sistema legislativo, laddove sistema economico e sistema bancario costituiscono due componenti dove non pensabile che esistano asimmetrie. Tra gli altri relatori, Francesco Corsi, dellUniversit di Firenze, Umberto Paoletti, direttore di Confindustria Livorno, Francesco DAngelo, Universit di Firenze, che ha parlato di Crisi dimpresa e continuit aziendale: i nuovi strumenti introdotti dal Decreto sviluppo, Daniele Mazza, Responsabile Area Toscana Banca CR Firenze, che ha parlato de Il dialogo con la banca, Riccardo Passeri, Universit di Firenze, che ha illustrato Laccordo di ristrutturazione- Profili aziendali, Luigi De Franco, Giudice Delegato del Tribunale di Livorno, che ha parlato de Laccordo di ristrutturazione- profili giurisprudenziali, Umberto Tombari, Universit di Firenze, Finanziamenti ponte e nuova finanza: disciplina e norme di protezione, Giovanni Verugi, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti di Livorno, Concordato preventivo: novit del decreto sviluppo, riflessi pratici ed esperienze concrete, Giulio Andreani, Scuola Superiore dellEconomia e delle Finanze, Il ruolo dellattestatore e del consulente fiscale, e note conclusive di Luca Severini, Direttore Generale Banca CR Firenze.
Rosignano 16 Politica
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Prosegue a Casale Poggetti la bella iniziativa di incontri, attivit, conferenze per la conoscenza diffusa del Parco dei Monti Livornesi
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Attualit
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a una vasta produzione misogina. Ne esempio Giovenale, censore morale, autore di 5 libri di 16 Satire. assume la forma dellinvettiva, arcigna e moralista. La poesia di Giovenale, disgustato dallinarrestabile dilagare del vizio, nasce dallindignatio e la satira , perci, il genere obbligatorio. Il suo scopo denunciare la corruzione, di cui luomo irrimediabile preda, senza coltivare illusioni di riscatto. La sua poesia completamente destruens. I suoi temi sono: Astio sociale, Misoginia e idealizzazione nostalgica del passato. Nella Satira 6: la pi lunga (occupa da sola un intero libro); Giovenale vi d un celeberrimo saggio di misoginia, mettendo al bando limmoralit e i vizi delle donne; notevole in particolare la descrizione dellinsaziabile lussuria di Messalina, prima moglie dellimperatore Claudio. La donna soffre il disagio sociale tant che il tragediografo Euripide fa dire a Medea , nella sua omonima tragedia : ... luomo, quando si stufato di vivere con quelli di casa, se ne va fuori e pone fine alla nausea che ha in cuore, recandosi da un amico o da un coetaneo. Noi invece siamo obbligate a guardare a ununica persona. Dicono che noi trascorriamo la vita senza rischi in casa, mentre loro combattono con la lancia, ma si sbagliano: vorrei essere schierata in battaglia tre volte, piuttosto che partorire una sola
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Lateo devoto Silvano Vinceti parla del suo amore per il Santo
Silvano Vinceti E giunto a Livorno Silvano Vinceti, autore e conduttore di programmi della RAI, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali e appassionato di ricerche, fra le quali il ritrovamento dei resti del Caravaggio e la ricerca delle spoglie della modella del celebre ritratto della Gioconda nei sotterranei nellex convento di SantOrsola nel Centro di Firenze. E stato invitato a presentare il suo ultimo libro Francesco il rivoluzionario di Ges alla libreria Erasmo dalla Fidapa, dalla Fondazione la Caprillina, dallAssociazione Alberto Bonciani Scarronzoni Azzurri dItalia e dalla nostra Associazione Culturale Il Centro, presiedute rispettivamente, da Margherita Mazzelli, Attilio DAlesio, Patrizia Bonciani ed Enrico Dello Sbarba. Lincontro si svolto con unintervista da parte del titolare della libreria Franco Ferrucci. Alla domanda: come mai da Merisi passato a San Francesco, ha risposto che occorre aver passione e amore per i personaggi che gli hanno dato qualcosa e lhanno arricchito. Ha quindi spiegato che, pur essendoci moltissime biografie del Santo , da ateo devoto, come si definisce, nella sua ultima fatica ha parlato di un Francesco che si nutre di ragione e sentimento, di storia e fantasia e che, grazie ad una diversa ri-
Cultura
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I Cooperatori Paolini, nel proseguo della riflessione sul Concilio Vaticano II, hanno organizzato un convegno su Arte e fede: A partire dalla teologia dellopera darte. Liniziativa , ricordando Don Franco Patruno, una grande figura della cultura e dellarte della Chiesa ferrarese della seconda met del 900 morta prematuramente sei anni fa e per la cui memoria, Monsignor Giusti ha concelebrato la s. Messa, ha invitato anche un artista e un giornalista ad analizzare lo spinoso problema della frattura esistente tra il mondo dellarte e la Chiesa ed anche con la cultura popolare in genere. Pochissimi, anzi rarissimi sono gli artisti che nel Novecento hanno cercato di proporre unarte che andasse incontro alla gente, a tal punto che si pu quasi dire che non vi sia pi unarte sacra. Don Franco Patruno, come ha esposto Pietro Lenzini di Faenza, artista, scenografo e storico dellArte ha sempre manifestato una particolare attenzione a questa lontananza e ha sempre voluto evidenziare laccoglienza della Chiesa nella sua missione di ascolto e di dialogo, nella consapevolezza che occorre coniugare lannuncio del Vangelo e della sua Verit, cio la persona di Cristo. Don Franco era stato un grande sollecitatore per un arte religiosa e libera, e nei suoi scritti molto profondi vi era il desiderio e lanelito di proporre lopera darte come espressione del Divino. Il testo pubblicato Per una teologia dallopera darte, ci aiuta a riappropriarci dellarte
come mezzo di comunicazione della fede non in modo accademico, ma coraggioso per un approfondimento spirituale non solo con i fedeli ma anche per i laici. Il giornalista di RAI 3 Massimo Lucchesi, evidenziando le difficolt insite nel comunicare oggi, perch manca una ricerca, ha visto nella figura di Patruno un esempio di limpidezza, intensit e profondit perch nella ricerca espressiva aveva come desiderio quello di incontrare laltro. Bellissima ed emblematica lespressione del grande filosofo Guardini che aveva fatto propria: Se lincontro completo, ecco che si verifica lincontro tra due volti, uno sguardo trapassa nellaltro. La teologia e larte sacra, non una dimensione solo per religiosi, ma sono dei riferimenti e dei metodi che favoriscono la ricerca della nostra intelligenza. Il giornalista, quando sa narrare riporta larte alla sua vocazione di espressione del mistero delluomo, credente e non credente. Quando lopera darte dunque in colui che losserva aiuta a scavare e a scendere nel profondo, ecco che suscita dei sentimenti e se lopera darte sacra ha in Ges la chiave di interpretazione perch un artista possa con larte esprimere se stesso. Monsignor Giusti nel suo intervento ha voluto porre lattenzione sulla crisi artistica in tutti i suoi ambiti: dalla musica, alla scultura, allarchitettura ed rarissimo trovare opere importanti di contemporanei. E forte la discrasia fra popolo e arte e fra arte e Chiesa e se lantica arte cristiana, nata per esigenze liturgiche ha vissuto in simbiosi con la cultura, addirittura creando una continuit fra sacro e profano per molti secoli, purtroppo in questo
ultimo secolo registra una grande arretratezza. Don Franco che aveva cercato di affrontare il problema e aveva invitato al dialogo tutti, stato uno dei pochi a sentire questa esigenza e a capire quanto fosse necessario uscire dallindividualismo e dal narcisismo perch larte svolge una funzione sociale. Monsignor Giusti invita tutto il mondo culturale a collaborare di pi e ad elaborare un manifesto popolare che dia voce ai sentimenti del popolo e che si riappropri di quella dimensione che mette in dialogo le varie realt. Ecco che come gi dal Concilio la Chiesa che si apriva alla societ e a tutte le sue complessit, si propone di sostenere gli artisti promuovendone le nuove tendenze e adattandole ai nostri tempi secondo lindole delle diverse nazioni e regioni. Liniziativa dei Cooperatori Paolini ha avuto la collaborazione dell AdP, AIMC e CIF.
I relatori e il pubblico presente al convegno su Arte e fede: A partire dalla teologia dellopera darte.
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Cultura
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Appuntamento 11 marzo al Cinema Kino-Dess per il saggio scritto dal pubblicista Matteo Pieracci
Poesia
NOTTE BIANCA Volterra notte incantata di lucida follia, pensieri sommersi da fiumi di vino, uccelli dalabastro solcavano piazza dei Priori, mentre lumanit banchettava con Dio. Unanima deviata si perdeva nei vicoli, ascoltando i sonetti dellultimo armaiolo. Incisi il poetare sul cuore del borgo, e due ali di vento mi portarono in cielo Poesia di Simone Magli
Per conoscere le poesie di questogiovane e promettente poeta pistoiese visita il blog www.simonemagli.blogspot.com
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Politica 22 Cultura
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in quelle atmosfere che la mano sapiente di Sardelli ha caricato di poesia: dai Navicelli ai Casini Granducali; dal Rivellino di S.Marco alla Torre di Matilde; dalla chiesa di S. Jacopo al Bastione della Canaviglia (Fortezza Vecchia); dagli Scali del Vescovado (Fortezza Nuova) ai Bottini dellOlio . . . Laccostamento tra gli acquarelli in mostra e le foto (di Roberto Zucchi e Maurizio Angiolo), scattate al giorno doggi sugli stessi scorci dipinti da Marc, hanno evidenziato le differenze tra un passato, sia pure recente, e il presente. Basta osservare lacquarello che rappresenta il Bastione del Forte S. Pietro, circondato dal verde di vecchi arbusti: in primo piano due barche di pescatori e, sullo sfondo, una finestra dalle inferriate arrugginite. Particolari, questi, del tutto scomparsi nella fotografia dove si erge un Bastione ripulito di quei contorni che lo rendevano tanto pi pittoresco. Maila Nosiglia, docente di lettere e coordinatrice dellincontro, ha spiegato com nata lidea delloperazione editoriale promossa da Editasca di Livorno con la raccolta delle 21 cartoline (in vendita singolarmente o riunite in una elegante custodia). Ldea nata da una visita allo studio di Sardelli, carico di emozionanti sorprese. Lantro dello stregone, lo ha definito scherzosamente larchitetto Riccardo Ciorli (Archivio di Stato), per cui Sardelli diventato protagonista grazie alla sua matita. Abbiamo lavorato insieme come amici di lungo corso, ha poi precisato leditore Fulvio Tasca, che si detto emozionato e orgoglioso per il risultato raggiunto. Perch le cartoline? Sono un veicolo di comunicazione e, in un epoca di e-mail, appaiono in controtendenza perch invitano a scrivere. Come gi hanno fatto alcuni amici, in-
viando da pi parti alleditore il loro saluto sulle cartoline scritte in diverse lingue. E perch Livornine? Come la Legge emanata dal Granduca (1593) consent ai mercanti di ogni nazionalit di approdare ai nostri lidi e di intessere proficui rapporti con la citt, rendendola nota in tutto il Mediterraneo, cos le cartoline sono il passaporto per farci conoscere: un mezzo di comunicazione, intimo e semplice. Lidea delle Livornine venuta in mente ad Anna Nosiglia, moglie delleditore. A spingerla, lamore per Livorno, per le sue strade, per i ricordi familiari che fanno capolino ad ogni angolo di quartiere, le folate di vento di libeccio che ci fanno riparare borbottando, e una nostalgia del tempo che fu. E in questo clima che si chiuso lincontro con un intermezzo musicale che ha avuto come protagonisti Federico Maria Sardelli e Giovanni Bellini. Direttore dorchestra e musicista conosciuto anche allestero, Federico (figlio di Marc) ha presentato con lamico un programma impegnativo di musiche seicentesche (Dario Castello, Giovanni G. Kapsberger, Antonio Vivaldi). Gli strumenti usati? Flauti barocchi e tiorba: per incantare il pubblico con lofferta di melodie raffinatissime e sconosciute ai pi. Una raccolta di emozioni che, dalla pittura alla musica, hanno saputo riscaldare un gelido pomeriggio dinverno.
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china e il Pescatore Verde con la scenografia di Fabio Leonardi; impostazione registica Paola Martelli. LIRICA Venerd 15 - Sabato 16 L.T.L Opera Studio presenta NAPOLI MILIONARIA di Eduardo De Filippo musiche di Nino Rota CONCERTI Venerd 22 marzo DANIEL KAWKA direttore Chen Guang pianoforte Programma: L. van Beethoven: Coriolano, ouverture op. 62; Concerto n. 4 in sol maggiore per pianoforte e orchestra op.58; Sinfonia n.6 in fa maggiore op.68 "Pastorale". EVENTI Sabato 23 Spettacolo fuori abbonamento. Maurizio Battista "Oggi non giornata" CONCERTI Luned 25 Richard Galliano fisarmonica Un concerto eccezionale con uno dei massimi esponenti jazz al mondo quale Richard Galliano, francese della Costa Azzurra ma di chiare origini italiane, principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacit espressive. Marted 26 (Goldonetta) Andrea Colli Quartet special guest Fabrizio Bosso Produzione: in collaborazione con Roberto Napoli e Andrea Colli.
Prossimi appuntamenti
Venerd 15 marzo ore 21.15 I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi IL RITORNO DEGLI ULTRACORPI Venerd 29 marzo ore 21.15 Arca Azzurra Teatro Alessandro Benvenuti COMICI FATTI DI SANGUE Venerd 12 aprile ore 21.15 La Banda Osiris FUORI TEMPO PRIMAVERADANZA Passi di donna Sabato 27 aprile ore 21.15 Compagnia Abbondanza/Bertoni SCENA MADRE Sabato 4 maggio ore 21.15 PROGETTO ANTICORPI SERATA eXpLo Masako Matsushita UN/DRESS Helena Cerina in DU LIEBST MICH ZU VIEL Maristella Tanzi e Carlo Quartararo in N-ESIMO PROGETTO FALLIMENTARE Sabato 11 maggio ore 21.15 Aldes Ambra Senatore in A POSTO STAGIONE RAGAZZI Domenica 24 marzo ore 16.15 Riserva Canini GRIMM La stanza dei due fratelli tedeschi Domenica 7 aprile ore 16.15 Compagnia Elektra / Factory compagnia transadriatica CENERENTOLA
Stagione 2012/2013
TeatroGoldoni e Goldonetta
I restanti appuntamenti di Marzo (h. 21)
CLASSICA CON GUSTO Venerd 8 (Goldonetta) Profumo francese, in omaggio alle signore - Bruno Canino pianoforte e Cristiano Rossi violino in collaborazione con Menicagli Pianoforti. Musiche di F. POULENC: Sonata (1944), allegro con fuoco, intermezzo, presto tragico; L. BOULANGER: Deux morceaux, Nocturne (1911), Cortge (1914); M. RAVEL: Sonata (1927), Allegretto moderato (blues); allegro (perpetuum mobile). TEATRO BAMBINO Domenica 10, h 16 (Goldonetta) Bottega d'arte della Fondazione Goldoni presenta Le note di Pinocchio: la Fata Tur-
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