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Arthur Schopenhauer

Storia della filosofia contemporanea

Arthur Schopenhauer (1788-1860)


Riscoperta dellimportanza della corporeit Filosofia pessimista: la vita sofferenza Opere:

Il mondo come volont e rappresentazione (1819, 1844, 1859) Sulla libert del volere (1839) Sul fondamento della morale (1840) Aforismi per una vita saggia (1851)

Il mondo come volont e rappresentazione (1819)

Struttura dellopera

Parte I: Parte II: Parte III: Parte IV:

gnoseologia metafisica estetica etica

Referenti filosofici:

Kant (1724-1804), Platone (427-347 a .C.), filosofia induista e buddista (Upanishad: secc. X-VI a.C.)

Gnoseologia (Il mondo una mia rappresentazione)

Distinzione kantiana: fenomeno e cosa in s

Contro il realismo ingenuo: rapporto inscindibile soggettooggetto Spazio, tempo (percezione sensibile) Categoria della causalit (conoscenza, spiegazione)

Strutture a priori della ragione umana


Gli eventi naturali e gli atti umani sono connessi tra loro secondo il principio di ragion sufficiente (causa)

nulla senza ragione perch sia

Universalit delle strutture a priori della ragione

Metafisica (Il mondo volont)

Il corpo come via daccesso privilegiata alla cosa in s (essenza ultima del reale)

Il corpo come oggetto (rappresentazione) Il corpo come sede di bisogni e di desideri (volont)
Estrapolazione Principio metafisico Principio cieco e irrazionale (contro Hegel)

La volont nella natura

Volont

La volont (voluntas)

Volere: bramare, anelare, desiderare Volont: fonte e causa di sofferenza

nasce dalla mancanza non trova mai appagamento definitivo produce sofferenza (egoismo)

Ogni individuo, ogni specie tende allautoconservazione La vita un pendolo tra dolore e noia

La rinuncia alla volont (noluntas)

La volont produce sofferenza: il male

Malum mundi e mala in mundo rinunciare a volere (noluntas)

Redenzione dalla sofferenza (dal male)

Tre modi per liberarsi dal male

Produzione e fruizione estetica Etica della giustizia e della compassione Ascesi

Produzione e fruizione estetica


Produzione dellopera darte

ad opera del genio da parte delluomo comune Puro occhio che guarda La volont tace

Fruizione dellopera darte

Il creatore/fruitore:

La cosa rappresentata: lidea, il modello della cosa (Platone) Transitoriet dellesperienza estetica

Il fondamento della morale (la metnoia)

Il passaggio dallegoismo allaltruismo come redenzione dalla sofferenza e dal male

Etica della giustizia e della compassione

Il fondamento della morale: la metnoia Laltro uomo:


stessa essenza, stessa sofferenza superamento del principium individuationis (velo di Maya)

Schopenhauer e Leopardi

I principi delletica: giustizia e compassione


I principi delletica schopenhaueriana Giustizia volontaria (Neminem laede)

Astenersi dal fare il male Aiutare laltro (agpe, critas)

Com-passione (Adiuva omnes quantum potes)

Distinzione tra ros e agpe

Lascesi

Rinuncia alla volont (noluntas)

digiuno, povert, castit, non-violenza il santo, leremita, il mistico purificazione da ogni desiderio liberazione da ogni dolore condizione di beatitudine, pace, serenit, quiete

Condizione riservata a pochi

Stato di autoannullamento (il nirvana dei buddisti)


La condizione della noluntas

Dal punto di vista delluomo comune

una condizione di non-vita un trapasso nel vuoto nulla una condizione assurda

Dal punto di vista del santo, del mistico

una condizione di vita paradisiaca (nirvana) il mondo invece nulla (senza-senso), perch sofferenza

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