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Rita Correddu / Martino Genchi / Luca Trevisani / Luca Vitone

CASABIANCA

rita correddu

Leggera depressione; terra, specchio, 2012

Leggera depressione; terra, specchio, 2012

Leggera depressione; terra, specchio, 2012

Leggera depressione; terra, specchio, 2012

Leggera depressione; terra, specchio, 2012 Uno scavo circolare nel terreno che gradualmente sprofonda sino a precipitare verso il suo centro. Lo svuotamento raccoglie lo sguardo portandolo con s sul fondo, ne raccoglie la vertigine e la riporta in superficie.

rita correddu
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mar tino genchi

Barricades; giunti, matite, 2012

Barricades; giunti, matite, 2012

Barricades; giunti, matite, 2012

Barricades; giunti, matite, 2012

Barricades; giunti, matite, 2012 I giunti, che di solito sostengono mensole o simili, in questo caso sono sostenuti da matite poste in posizione ortogonale. In effetti la composizione modulare allinsegna del rovesciamento. Sul pavimento piastrellato della galleria delinea una serie di cubi vuoti che sembrano sprofondare. Ma cambiando punto di vista, si creano sempre nuove e inaspettati disegni.

mar tino genchi


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luca trevisani

Placet experiri; stampe su alluminio, 2011

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Placet experiri; stampe su alluminio, 2011

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Marmomarmelade; stampa Dap su gesso e Osb, 2012

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Marmomarmelade; stampa Dap su gesso e gusci duova, 2012

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OBEDIENT FOSSILS / FARE FOSSILI La teoria che vi sto per proporre ci da una descrizione della natura che assurda dal punto di vista del senso comune. Ma in accordo perfetto con lesperienza. Spero quindi che accettiate la natura per come : assurda. (R. Feynman). Una natura che sfugge alla logica dei fenomeni e lesperienza come solo mezzo per fare luce sulle zone dombra; sembra una scienza paradossale. Ma se la accettiamo, forse non sembrer cos insolito tirare in ballo i fossili per parlare del lavoro di Luca Trevisani. Il binomio fotografia e fossili entrato da tempo nel lessico fotografico. Si parla di fossili come una pre-fotografia, lesempio pi evidente di indicalit, perch in effetti, il fossile di un trilobite limpronta del trilobite stesso, la prova innegabile della sua esistenza. Allo stesso modo, il fossile ci permette di considerare simultaneamente altri aspetti dellopera darte perch, per sua stessa natura, una sintesi di processi: la traccia, il rapporto con il tempo, la metamorfosi degli elementi, stratificazione. Tutti questi aspetti si ritrovano nelle opere di Trevisani, legate da una teoria paradossale, una scienza imperfetta e un insieme di interessi che coinvolgono la materia e lesperienza, la forma e limmagine. La tesi assurda che sto per fornire, per dirlo con Feynman, che questi fossili non sono sedimenti millenari prodotti dalle ere geologiche e dal cambiamento climatico. Sono piuttosto tracce inconfutabili di sperimentazione. Il processo di scansione fotografica di Placet Experiri o la pietrificazione della roccia di Marmomarmelade, diventano altrettanti processi di trasformazione e di sedimentazione. Ecco i fossili. Ma di una specie rara visto che si tratta di fossili obbedienti, plasmati dallartista in un processo guidato di cristallizzazione. Il materiale dei lavori di Trevisani duttile; viene manipolato e trasformato secondo un procedimento a met strada tra limprovvisazione e il metodo scientifico. Placet Experiri La formula del lavoro si svela nel titolo: Placet Experiri il piacere di sperimentare - motto dellumanista Settembrini nella Montagna Incantata di Thomas Mann. In questa serie, parlare di fotografia non basta pi, perch il lavoro diventa un insieme complesso di fenomeni. Per usare la parole di W. B. Michaels, al tempo stesso una fotografia, una traccia, unimmagine e unimpronta, una fotografia e un fossile .

Si procede per addizione di oggetti, strati sovrapposti, e luce. Oggetti a contatto. Nessuno scatto rubato e nemmeno millenni di attesa geologica, solo il tempo di una lenta scansione luminosa e lintervento dellartista. In Placet Experiri, oggetti comuni vengono astratti dal loro contesto e a prima vista sembrano ingrandimenti di forme sconosciute, gli elementi di unosservazione al microscopio. Viene spontaneo pensare a Robert Hooke, il pioniere degli studi al microscopio che conduceva esperimenti di materia e di luce per vedere di pi. In Micrographia , Hooke riproduce gli ingrandimenti delle sue osservazioni di texture naturali, piante e altri corpi che rivelano la loro struttura, trasparenza e opacit, la porosit delle superfici. Ne risultano forme astratte e completamente estranee alloriginale, una terra incognita, secondo lo scienziato. Proprio come gli oggetti di Trevisani, diventano forme indipendenti che entrano nel nostro immaginario; elementi di uninquietante familiarit che si muovono in un territorio al confine tra conosciuto e estraneo, cristallizzati in un particolare. Per rendere lanalogia ancora pi forte, Hooke, e forse non a caso, anche stato il primo ad interessarsi alla struttura dei fossili, considerati fino a quel momento degli scherzi della natura... I paesaggi di Placet Experiri obbediscono ai cambiamenti di stato imposti dallartista, e alla sua manipolazione degli oggetti nel tempo di scansione dellimmagine, che produce fughe di luce, trasformazioni. Questo processo ricorda altre celebri sperimentazioni, con Man Ray e le Rayographies o i disegni fotogenici di Talbot. Ma qui gli oggetti sono presenti e non c carta sensibile; le immagini vengono stampate su una superficie semi riflettente che restituisce (lillusione) del volume. Non sono pi ossidazioni di desideri fissati dalla luce e dalla chimica (...) , ma forme fisiche vere e proprie, fossili obbedienti. Fare il marmo Trasformare, manipolare e plasmare sono concetti che si ritrovano anche in Marmomarmelade; la ricerca sui materiali e linterazione con la massa una linea di ricerca che si ritrova lungo tutto il percorso dellartista. Davanti a questo lavoro, la nostra percezione viene ancora messa alla prova e siamo portati subito a pensare a una roccia o ad un pezzo di marmo grezzo, solo lievemente lavorato. Il marmo una roccia metamorfica che si forma in un lunghissimo periodo di sedimentazione. Fare il marmo unimpresa impossibile, una contraddizione in termini. qui che lartista crea un cortocircuito che ci fa percorrere per un attimo tutta la tradizione della scultura classica; il canone della forma, o la leggenda che racconta come Bernini impiegasse dei mesi per la scelta del suo materiale

Le opere presentate da Trevisani invece, sono delle sculture al contrario o per tornare al lessico fotografico, sono il negativo della figura stessa. Una sostanza chimica dalle propriet molto particolari viene adagiata su un supporto di cui registra i rilievi. Ma se la scultura tradizionale si ottiene per intaglio, per sottrazione, qui siamo agli antipodi della regola perch la materia viene aggiunta e la scultura dellartista si fa da s. Mi chiederete dei fossili. Anche questo lavoro incarna lanalogia del processo che si costituisce di relazione tra tempo, materia e forma. Proprio come un fossile, le sue sculture sono destinate a durare nel tempo, fossili consapevoli e tracce dellesperienza. Questi lavori metamorfici convivono con altre opere; leggerissimi gusci di uova che si contrappongono al peso del marmo. Nella natura rivista dallartista, niente quello che sembra Naturalia / Artificialia / Mirabilia La wunderkammer era il prototipo rinascimentale della collezione darte. La regola che ordinava questo luogo e i particolari oggetti che lo componevano, erano lesperienza e lesplorazione; al suo interno non esisteva nessuna distinzione tra arte e scienza, tra utile e decorativo, tra curioso e scientificamente corretto. Le uniche categorie differenziavano quello che di singolare veniva prelevato dalla natura - i naturalia, quello che veniva creato dalluomo, artificialia, e tutto ci che suscitava stupore e sorpresa, mirabilia. Tutto rientra nella logica dellesplorazione e della meraviglia; un luogo che si forma di stratificazioni progressive e si nutre di scoperte e di sperimentazioni. La ricerca di Trevisani funziona come una wunderkammer: un agglomerato di esperienze tradotto in forme, una stratificazione di idee e di oggetti che rimandano alla natura, alla cultura o al puro piacere per la speculazione. Lartista compone il suo archivio visuale dove troviamo fossili e fotografie, video, installazioni, marmo e gusci di uova. Una moderna wunderkammer fatta di naturalia, artificialia e mirabilia.

Alessandra Prandin

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1..Walter Benn Michaels, Photography and Fossils, in James Elkins, Photography Theor y, Routledge, 2006. 2. Robert Hook, Micrographia on Physiological description of Minute Bodies made by Magnifying glasses with obser vation and inquiries thereupon, 1655. 3. Man Ray, Dizionario del Surrealismo.

luca trevisani
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luca vitone

Il luogo dellarte; stampe su alluminio, 1994


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Il luogo dellarte; stampe su alluminio, 1994


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Il luogo dellarte; stampe su alluminio, 1994


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Il luogo dellarte; stampe su alluminio, 1994


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Il luogo dellarte, stampe su alluminio, 1994 E la terza tappa del progetto carte atopiche e si riferisce, dopo le topografie del territorio e le piante di citt, alla planimetria come luogo abitativo o del vivere quotidiano. In questo caso sono unottantina tra le gallerie pi famose del mondo di quegli anni, ridisegnate tutte con lo stesso stile per omologare ogni dettaglio e renderne pi difficile la riconoscibilit. In mostra da Emi Fontana e Paolo Vitolo le 81 gallerie, espresse in circa 120 disegni, erano esposte in scala 1:20 su tutte le pareti, quasi come una carta da parati. Nel libro che stato poi pubblicato per loccasione, come nei quadri esposti a Casabianca, le piante sono in scala 1:100. Qualsiasi spazio circoscritto da un perimetro con le sue misure, i suoi angoli, i suoi volumi diventa uno spazio delimitato chea seconda delluso che gli si attribuisce assume un suo valore esistenziale e una sua funzione. Lo spazio diventa un contenitore. Un ambiente domestico, lavorativo, espositivo, comunque sempre un luogo, in questo caso una galleria.

luca vitone
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Zola Predosa, 2 dicembre 2012

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