FALANSTERIO Giorgio Guidi / Lucia Leuci / Marta Pierobon / Emanuele Serafini

CASABIANCA

giorgio guidi

Messaggio #1: I bei tempi non ci sono mai stati gesso, tessuto, argento, merletti, ottone, argilla, legno, gomma piuma, canapa, colore spray, patina, cera. 2012

Messaggio #1: I bei tempi non ci sono mai stati gesso, tessuto, argento, merletti, ottone, argilla, legno, gomma piuma, canapa, colore spray, patina, cera. 2012

Messaggio #1: I bei tempi non ci sono mai stati gesso, tessuto, argento, merletti, ottone, argilla, legno, gomma piuma, canapa, colore spray, patina, cera 2012 Non so dei vostri buoni propositi / perch non mi riguardano / esiste una sconfitta / pari al venire corroso / che non ho scelto io / ma dellepoca in cui vivo / la morte insopportabile / per chi non riesce a vivere / la morte insopportabile / per chi non deve vivere / lode a Mishima e a Majakovskij / tu devi scomparire / anche se non ne hai voglia / e puoi contare solo su di te / PRODUCI CONSUMA CREPA / SBATTITI FATTI CREPA / PRODUCI CONSUMA CREPA CREPA / RIEMPITI DI BORCHIE / SBATTITI FATTI CREPA / ROMPITI LE PALLE / COTONATI I CAPELLI / RASATI I CAPELLI / CREPA CREPA CREPA CREPA (CCCP, Morire)

giorgio guidi
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lucia leuci

Il vicino Oriente, 2012

Onigiri, Carta, marmo, acrilico, 2012

Il vicino Oriente 2012

Lopera composta da oggetti distinti i quali, assemblati, compongono una classica scultura, per quanto inconsueta. La sedia e lannaffiatoio, cos come la tenda, sono oggetti acquistati in noti megastore di oggettistica (Ikea, Brico, etc...) sui quali sono intervenuta dipingendo, o utilizzando tecniche decorative finalizzate ad abbassare ulteriormente laura degli elementi. Sottoponendoli a una mondanizzazione riconducibile a certe finiture cheap, succedanei di stickers plastificati, scorciatoie estetiche molto diffuse in certe manifatture seriali e disumanizzanti tipiche di tutto ci che inonda lEuropa, affamata di low buget. Il titolo dunque unallusione a quellOriente, ormai affatto estremo, che io sento circondarmi, ed essere infine vicinissimo.

lucia leuci
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mar ta pierobon

Acquarossa , legno, terra cruda resine e colori spray, 2011. Neon, 2011

Acquarossa , legno, terra cruda resine e colori spray, 2011

Acquarossa legno, terra cruda resine e colori spray 2011 Neon 2011 I due lavori sono elementi del progetto Quarantottometriquadri ideato per la personale ad A Palazzo gallery di Brescia. Linstallazione si articolava in uno scenario, grande quarantotto metri quadri, dove si perdeva il confine tra osservatore ed osservato, e dove era possibile interagire con esso calandosi in uno spazio popolato da elementi tridimensionali. Il medioevo e il teatro medievale (con la sua assenza di luogo fisico predefinito) erano il punto di partenza del progetto; la planimetria dellinstallazione aveva un forte legame con le piante dei templi romani; diverse influenze da diverse epoche storiche e luso di tecnologie contemporanee, il suono e la luce, davano vita a un luogo senza tempo. Ho ideato un luogo in cui poter trovare indizi del tempo e della storia, dove la coesistenza di elementi e materiali dissonanti tra loro potessero creare una nuova vibrazione e percezione dello spazio stesso.

mar ta pierobon
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emanuele serafini

Speech about crysis, (Speech about crisis), Azione, auto di propriet dellartista, chiavi, pubblico, 2011

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Speech about crysis, (Speech about crisis), Azione, auto di propriet dellartista, chiavi, pubblico, 2011

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Speech about crysis, (Speech about crisis), Azione, auto di propriet dellartista, chiavi, pubblico, 2011

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Speech about crysis, (Speech about crisis) Azione, auto di propriet dellartista, chiavi, pubblico 2011 Se vi chiedessi di rigarmi lautomobile, la mia automobile, in quanto privato cittadino nel pieno delle mie facolt di intendere e di volere, quanti lo farebbero? Questa stata la domanda che rappresenta pi di qualsiasi altra cosa lazione che stata realizzata sulla mia auto. Una richiesta semplice, tesa allo stravolgimento di una consuetudine radicata nelle nostre vite, lintoccabilit di un bene privato, che rappresenta il nostro status nella societ. La personificazione di se stessi nellauto che si possiede da sempre lapoteosi dellillusione della propriet privata, pensare che questa propriet possa essere violata da estranei incredibilmente fastidioso e di difficile concezione. Speech about crysis, (speech about crisis) nasce da uno sfregio e dalle potenzialit che un atto del genere porta con se. Ho messo a disposizione la mia automobile in un happening a Bologna, chi vi ha partecipato si trovato davanti auto, chiavi, e la richiesta di compiere uno sfregio sullauto. Nei mesi a seguire lauto stata usata quotidianamente per gli spostamenti, generando ogni volta reazioni differenti con le persone col quale entrava in contatto. La societ occidentale sullorlo del collasso, non per il crimine, la violenza, la follia - come molti possono credere ma bens per il suo tirarsi indietro. Ritirata dallintero sistema di valori ed obblighi che storicamente stato alla base del pubblico, della comunit e della vita familiare. (M. Pawley)

emanuele serafini
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Zola Predosa, 30 settembre 2012