Sei sulla pagina 1di 3

01,01 STOP. IL VOSTRO CARICO E IN ARRIVO STOP. NESSUN SEGNALE DA CRAITO STOP. IL CORPO SARA MUTILATO.

Solita giornata no. Sveglia presto, rapida passata di dentifricio, sapore della notte in bocca, sorso di caff mentre fuori uno dei pi grigi Luned di Novembre si apre in tutto il suo pallido torpore. Questa la situazione del primo giorno di lavoro dellimpiegato Clachoz Pranu, di certo non uno dei pi invoglianti inizi. Ma eccolo, subito, perso di vista per un solo attimo e gi schizzato fuori di casa, scende gli scalini, scruta la proprio figura riflessa in una pozza dacqua. non si fa in tempo a vedere i contorni ondulati della sua figura delinearsi che Clachoz Pranu gi ripartito. La sua vita una continua ripartenza, come quella volta che, come a lui stesso piace raccontare, la macchina lo lasci a piedi, rifiutandosi di accompagnarlo allappuntamento con la sua donna amata ( una biondina niente male, tutta pepe e sorrisi, di quelle che si incontrano solo nei libri). Non si ferm, ripart a piedi sotto la pioggia di quellacquazzone di mezza estate, in canotta ed infradito. Eccoci di nuovo, lo abbiamo perso. Non nel garage dove di solito parcheggia la sua golf blu elettrico, non si trova lungo il viale dove sta passeggiando la nonnina della porta accanto, con il suo adorato Pistola (bassotto marroncino tanto odiato da Clachoz). Ma finalmente riusciamo di nuovo a localizzarlo : due isolati pi in l, bloccato nellodioso traffico del Luned, Clachoz scruta i tanto odiati colleghi di coda. Si, Clachoz Pranu un attento scrutatore, sin dalla sua nascita lo stato. Scrutatore appunto, ma non osservatore : il suo un modo curioso di osservare, da vero investigatore. Alla sua destra una badante di colore sta giocando con i capelli, il manager alla sua sinistra invece, occhio spento, naso arricciato, mano sulla fronte, sta messaggiando con il suo cellulare. Questo lo spettacolo che si presenterebbe agli occhi del semplice osservatore. Clachoz Pranu uno scrutatore. Ben diverso. La badante una donna sui 65, sta pensando Clachoz, et tipica delle badanti, di origini filippine, come uno scaltro osservatore dedurrebbe dai ricami del foulard legato sulla fronte; il manager invece un uomo divorziato, la sua camicia non infatti impeccabile ma allo stesso tempo la cravatta presenta un tocco femminile primordiale ormai perso, ama trascorre il week-end in compagnia di amici molto meno sobri di lui e molto pi insofferenti allalcol di lui ( il suo occhio e la sua emicrania lancinante parlano chiaro). Clachoz Pranu s tutte queste cose, ma non ha tempo di domandarsi il perch delle loro situazioni. Deve ripartire. Frizione cambio acceleratore. Freno frizione cambio. Partenze. Soste.

Ripartenze. Giocando di pedale riesce a superare linfernale fiume di automobili e finalmente giunge a destinazione : C.A.R.P.A. Spa. 8,02 PACCO E CORPO GIUNTI A DESTINAZIONE STOP. ATTENDERE SOLO IL BOTTO STOP. CRAITO E IN POSIZIONE STOP. Due piani di scale da fare di tutta fretta, Clachoz Pranu non pu fare tardi al suo primo giorno di lavoro, svolta a destra, ultima porta sulla sinistra nel corridoio dellala ovest, : UFFICIO PACCHI ARMATI. La sua scrivania di ebano lo accoglie fredda e glaciale, il piano sgombro da carte e fascicoli ancora per poco. Neanche un attimo per poggiarsi sullo schienale della nera poltrona sovrana indiscussa dellufficio, che Clachoz di nuovo ripartito. Predispone le sue sacre reliquie : foto dei suoi fratelli, tazza di New York e temperino ricordo della sua bionda amata. Lufficio ora finalmente diventato il suo ufficio, il suo mondo, il mondo del signor Clachoz Pranu Lo sguardo non pu per evitare di poggiarsi sul pacchetto posato dolcemente ai piedi della sua poltrona. Carta da imballaggi ancora intatta, nessuna macchia o segno di apertura, ed un biglietto, scritto nero su bianco. Uno scrutatore sa bene quante cose non-scritte possa dire un biglietto : la calligrafia chiara, lineare, senza la minima traccia di esitazione e timore, calligrafia nemica ed ostile, calligrafia dodio. Sicuramente un cattivo presagio. BUONA VISIONE. firmato CRAITO. Un fremito di terrore misto ad incredulit scorre lungo la schiena dellimpiegato, ben visibile anche da dietro lo schienale. Clachoz Pranu sembra non essere pi la persona ferma e decisa di quando si era svegliato la mattina. Esita, poi riparte. Si impossessa del pacchetto, ammaliato dal suo potere oscuro ma ugualmente disgustato dal suo contenuto. Si avvicina alla finestra nellinutile tentativo di liberarsene ma qualcuno deve averlo anticipato : la finestra non si apre, bloccata da una forza oscura. Pallido in volto Clachoz Pranu realizza la proprio situazione di topo in trappola. Anche la porta, come la finestra, stata bloccata. Non ci sono vie duscite e nessuno a cui chiedere aiuto. Solamente lui ed il pacco. Il silenzio e poi la scintilla improvvisa, i vetri si infrangono, la tazza in mille pezzi, il soffitto lacerato, la scrivania capovolta. Di Clachoz Pranu nessuna traccia. Poi, lentamente, di nuovo vita. Clachoz riparte. Da dietro la scrivania debano massiccio che si era comportata da perfetto scudo, riappare la sua figura. Vivo e vegeto e con lo sguardo fisso verso il palazzo di fronte, scrutando. Allimprovviso i suoi occhi tornano mobili, il suo corpo si riaccende e preso da una irrefrenabile corsa si getta fuori dalla porta scardinata dallesplosione, si precipita gi per la rampa delle scale, corre nella propria auto e parte. Tutto cos fulmineo che gli inservienti della hall

non sono riusciti a capire cosa fosse successo. Il cielo sembra sintonizzato sulla sua stessa frequenza, il tuono imperversa illuminando e squarciando il cielo, e proprio come un fulmine Clachoz Pranu scomparso di nuovo in un baleno. La strada ora libera e nessun semaforo rosso sembra fermarlo, la sua una corsa lontano da qualcosa. E ormai giunto sul viale della sua abitazione ma qualcosa lo blocca : Pistola, solo sul marciapiede, lo fissa con occhi iniettati di sangue. - DANNAZIONE! sei arrivato prima di me anche qui! Esci fuori, falla finita. E tutto di oggi che ti osservo attentamente. - grida esasperato. Un vero scrutatore sa sempre quando pedinato. Finalmente, posso uscire allo scoperto. Ora lo vedo, diritto di fronte a me, sanguinante, terrorizzato e sullorlo di una crisi di nervi. Io e Clachoz Pranu luno di fronte allaltro. Vedo benissimo il suo cervello scrutare ed analizzare le possibili vie di fuga. Purtroppo in un vicolo cieco e il muro alle sue spalle, io sono sulla traiettoria della sua unica via per la salvezza. La mia risata esplode, terrificante, gelida, non appena scorgo la dannazione sul suo volto mentre mi urla : Sono in trappola, bastardo!. Giusta osservazione Clachoz Pranu, ora capisci quanto pu essere frustrante essere osservati? sentire il fiato sul collo? ricordi la badante e il manager di questa mattina? beh, tu credi di saper scrutare gli altri, ma sei cos ingenuo da non accorgerti che erano loro che stavano scrutando te! e sul palazzo di fronte al tuo ufficio? hai sentito gli occhi puntati su di te? erano i miei occhi! ma ora questo non ha pi senso. Craito ha fallito ma ora goditi lo spettacolo : buona visione! Il colpo esplode dalla canna della pistola automatica. Clachoz Pranu stramazza al suolo. mi avvicino al cadavere, infilo la mano nel taschino interno della giacca macchiata di sangue e prendo il suo distintivo : Agente F.B.I. Wilson McClane. Getto per lultima volta uno sguardo al suo volto : persino da morto rimasto ad occhi aperti a scrutare il mondo. Uno scrutatore pu essere un problema per uomini come me.

Potrebbero piacerti anche