Sei sulla pagina 1di 23

COS LA FILOSOFIA POLITICA? INTRODUZIONE IL CONCETTO DI POLITICA HA A CHE FARE CON IL CONCETTO DI FILOSOFIA E VICEVERSA?

La filosofia legata alla politica La politica legata alla filosofia I CONCETTI POLITICI INTERPRETAZIONE POLITICA DI PLATONE DEFINIZIONE DELLA CITT REALT ECONOMICA LA DIFESA LA CONOSCENZA INTERPRETAZIONE POLITICA DI ARISTOTELE LESIGENZA DI COMUNICARE LE ISTITUZIONI LINSEGNAMENTO DATO DALLA TRAGEDIA NELLE CITT GRECHE CRISTIANESIMO E POLITICA IL MONDO EBRAICO IL TEMA DEL POLITICO IN ET MEDIEVALE LAVVENTO DELLO STATO MODERNO CON MACHIAVELLI LA SUA ANALISI SULLA NATURA UMANA E POLITICA IL PRINCIPE IL CONTRATTUALISMO THOMAS HOBBES LUOMO BRAMOSO DI POTERE LO STATO DI NATURA 1^ TEORIA CONTRATTUALISTICA MODERNA IL LEVIATANO JOHN LOCKE I DIRITTI NATURALI INALIENABILI LA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA JEAN-JACQUES ROUSSEAU LA LIBERT LO STATO CIVILE La volont generale Il trattato sociale GEORG HEGEL LO SPIRITO DEL POPOLO LIDENTIT DEL POPOLO KARL MARX IL SUCCESSO DELLA FILOSOFIA DI MARX GLI SPUNTI DA HEGEL TRASFORMAZIONE DELLA REALT ECONOMICA Il denaro Il lavoro MAX WEBER IL POTERE

CARL SCHMITT IL RAPPORTO AMICO-NEMICO E LA DIFESA INTRODUZIONE AL TOTALITARISMO MAHATMA GANDHI LA SOFFERENZA LA NONVIOLENZA HANNAH ARENDT SULLA VIOLENZA

FILOSOFIA POLITICA
Cos la filosofia politica?
Introduzione
Nella storia sono molti i filosofi che si sono interessati di politica come Platone, Aristotele, Kant, Hobbes, Locke. Inoltre sono molti gli autori che hanno esperienze politiche, per esempio i primi presocratici scrivevano le costituzioni delle loro citt e talvolta si trova nei filosofi un impegno critico verso la politica. Gli antichi associavano al personaggio politico onore e onorificenze, infatti coloro cherano ammirati non erano i ricchi, ma i legislatori, i capi militari e gli statisti. Basti pensare ad Alessandro Magno che successe Aristotele. Quindi alla luce di queste considerazioni si pu asserire che vi sia un rapporto tra la dimensione del filosofare e quella della politica. Certamente il termine filosofare stato coniato e la sua materia formalizzata, ma si accomuna con il termine politica poich nascono nello stesso luogo e nello stesso contesto greco. necessario ricordare che i greci quando usano la parola politica non intendono qualsiasi organizzazione del potere, ma lorganizzazione specifica legata alle citt stato. POLITICAPOLIS Nelle citt greche cerano condizioni favorevoli perch ci si sviluppasse, per esempio una fiorente situazione economica.

Il concetto di politica ha a che fare con il concetto di filosofia e viceversa?


Parlare di filosofia politica diverso da parlare di filosofia della politica, giacch per quanto concerne la prima si presuppone che la filosofia ci parli anche della politica.

La filosofia legata alla politica


La filosofia nasce come amore della sapienza in forma dialettica, cio tende a criticare la cultura del tempo, inoltre era anche impregnata di miti letterari. In Metafisica, Libro I Aristotele scrive: Luomo un essere che si meraviglia di fronte al nuovo o di fronte a ci che si guarda con occhi diversi. Per esempio in Agostino Le Confessioni la morte dellamico viene affrontata con meraviglia. La meraviglia filosofica porta a porsi le domande: perch? Che senso ha? Secondo Cartesio Latteggiamento filosofico il dubitare di ci che ovvio e dubitando non si pi in uno stato di obbedienza ma di distacco, poich non si condivide la ragione altrui. Socrate dubitava e indagava andando in giro a chiedere: Cos giustizia? Cos libert? Cos sapienza?. In quanto risulta pi facile accontentarsi delle spiegazioni altrui che trovarne di proprie, per Socrate il filosofare diventa una scelta morale che gli costa la vita. Dunque filosofia non felicit, ma libert quindi una dimensione politica. 2

La politica legata alla filosofia


I cittadini non sono solo abitanti, ma sono liberi, a differenza degli schiavi. Anche un intero popolo pu essere schiavo di un sovrano, per esempio per i persiani decideva unicamente il re, invece per i greci decidevano i greci attraverso le leggi costituite da loro stessi. Infatti a Socrate quando gli viene proposto di scappare non lo fa, perch vive nella citt costituita da leggi che ha generato assieme agli altri suoi pari. Il voto quindi espressione di un processo di formazione razionale della realt collettiva, non solo una misura di inclinazioni. Per questo la politica da intendere anche come costruzione della convivenza umana, con uomini liberi e uguali che si autogovernano attraverso la parola e la ragione. Nella politica la ricerca razionale della verit intrinseca e di conseguenza il filosofare ha una dimensione politica. Per non tutta la politica filosofia e viceversa.

I concetti politici
La politica sempre immersa nella storia, quindi convivenza umana orientata a determinati principi che si realizza in determinate condizioni storiche. Per esempio la concezione di dittatore che aveva Marx diverge da quella odierna. Secondo Marx il dittatore romano era un commissario che in una situazione di emergenza assumeva poteri speciali. E Marx pensava proprio a questo quando Lenin prese il potere. 400 2009 400 2009

Dittatore
Il concetto di triangolo equilatero rimasto immutato nel tempo a differenza di quello di dittatore che ha subito sfumature nei secoli fino a stravolgere il suo significato primo. Anche Garibaldi nel Regno delle Due Sicilie era stato dittatore. Quindi i concetti politici sono anche concetti storici. Infatti nasce verso la fine del Medioevo la definizione di politica come organizzazione della societ. Questa non poteva attecchire prima perch la Polis greca o La Res Publica romana non sono stati, bench ne esercitino alcune funzioni. Inoltre i concetti politici sono anche polemici e pratici. Infatti la politica un campo di battaglia, si cerca di portare buone ragioni a sostegno di una o dellaltra causa, insomma si discute. Oltre ad essere pratica orientata verso le parole anche concretezza poich spesso le parole hanno finalit pratiche, basti pensare al motto della Rivoluzione Francese Libert, galit, Fraternit.

Interpretazione politica di Platone


A differenza della scienza politica, la quale si basa anche su dati empirici come numeri e grafici, la filosofia politica cerca di indagare i principi primi e le cause ultime della politica. Platone e Aristotele sono stati i primi a collegare la natura politica con la natura delluomo, secondo la loro interpretazione la citt come un grande uomo e luomo come una piccola citt. Quindi per capire come la citt sia dobbiamo indagare come fatto luomo. Attingendo dagli scritti politici di Platone La repubblica (questioni etiche e metafisiche) Le leggi Il politico gli uomini si aggregano in unit chiamate citt perch lessere umano un essere incapace di badare a s stesso. La socialit testimoniata anche dal periodo dello svezzamento, poich il bambino appena nato se non viene curato muore. Insomma luomo non basta a s stesso ( pi facile cacciare se si una trib di cacciatori). Dunque secondo Platone la citt nasce per soddisfare bisogni che altrimenti non potremmo soddisfare da soli. 3

Definizione della citt


La citt prima di tutto un agglomerato economico, da questo ne deriva la sua funzione economica basata su lavoro e produzione con il fine di soddisfare i bisogni, ma il desiderio di soddisfare bisogni infinito nella situazione umana. Infatti gli uomini hanno bisogni legati ad una qualit della vita migliore che vanno oltre i bisogni primari, e questo richiede di avere sempre pi risorse. La spirale dei bisogni spinge la citt a cercare risorse, questo spinge a cercare nuove e ricche terre, la conseguenza la collisione con altre civilt. Non c bisogno di fare la guerra per sopravvivere. Le persone funzionali alla citt sono gli artigiani e gli agricoltori da un lato, e i guerrieri dallaltro. Questi ultimi sono legati alla funzione militare di difesa. Le loro virt sono: coraggio, ma soprattutto sapienza, da intendere come la capacit di distinguere gli amici dai nemici, questo quindi il compito del governo, il quale perci detiene la funzione conoscitiva. La distinzione sopra proposta la si ritrova nel II Libro Repubblica di Platone. Egli ci parla di: anima concupiscibile: legata ai bisogni; anima irascibile: legata alla difesa; anima razionale: legata alla distinzione di ci che giusto da ci che ingiusto. Riassumendo la realt politica una realt complessa composta da: CONOSCENZA coloro che detengono il sapere; DIFESA coloro che fanno la guerra; ECONOMIA coloro che lavorano.

Realt economica
Nei passaggi storici, questi tre elementi sono sempre stati rilevanti e connessi. La filosofia ci aiuta a interpretare la realt umana. La politica non essendo riducibile ad un elemento una realt complessa, per questo giudizi politici individuali sono spesso riduttivi, ad esempio commenti basati solo sulleconomia sono molto semplificativi. La realt economica legata al mero bisogno di mangiare.

La difesa
Si dice che sia lelemento pi importante dei tre, poich gli uomini hanno paura di essere uccisi da altri uomini. Quindi il bisogno di protezione uno dei tre che la politica deve soddisfare. Per secoli, anzi millenni, il potere politico associato a quello militare, e il potere economico ha un nesso con quello militare per fornire le armi. Nella storia la suddivisione in classi riflette questa suddivisione dei bisogni per esempio nel medioevo cerano: contadini, cavalieri, ecclesiastici. I nobili o cavalieri sono dei parassiti, non producono ma sono orientati alle funzioni militari. Attraverso questa considerazione risalta il nesso tra antropologia e politica in Platone, egli affronta questultima come citt.

La conoscenza
Nellesempio sopra riportato il clero deteneva la conoscenza. Con conoscenza sintende linsieme delle idee, dei segni e dei simboli. La lingua da intendere come il sistema simbolico per antonomasia ed lidentit. In politica si affrontano molti fatti simbolici. Dunque nellanalisi dei fenomeni politici necessario affrontare i tre argomenti: CONOSCENZA TESTA a cui Platone d pi peso DIFESA CUORE " Hobbes " " 4

ECONOMIA

CORPO

"

Marx

"

"

Ma qual la buona citt? La buona politica? Quella in cui ogni parte agisce armoniosamente con le altre. Se una di queste parti cresce a dismisura a scapito delle altre non sarebbe una buona citt. C comunque una componente che deve prevalere in termini di governo. Secondo Platone il governo doveva essere assegnato ed esercitato con approccio e basi filosofiche, egli era scettico nei confronti della democrazia che ritiene essere il governo delle opinioni, non del bene.

Interpretazione politica di Aristotele


Aristotele ritiene anchegli che la politica sia legata alla realt delluomo. Sostiene che luomo sia animale politico e socievole. Osserva che anche le api vivono in unorganizzazione politica e attraverso questo esempio espone analogie tra mondo umano e animale. Luomo per a differenza degli animali guidati da istinti un essere parlante, quindi la socialit umana non deriva solo dalla soddisfazione di bisogni. Infatti il linguaggio umano si sviluppa solo se c una relazione con gli atri, e il pensiero si articola principalmente attraverso il linguaggio. Se un uomo vivesse da solo sarebbe una bestia o un Dio. (Aristotele)

Lesigenza di comunicare
La parola forma una coinomia (comunicazione, unione) con gli altri e crea un legame molto profondo, poich la comunicazione lelemento che ci fa condividere unidea. C da ricordare che la parola ha la capacit non solo di unire, ma anche di dividere. Nella citt gli essere parlanti si riconoscono come soggetti alla pari, ma lelemento primario non n che si parli la stessa lingua, n che si creda alla stessa religione, ma la capacit di distinguere il bene dal male. Infatti senza lelemento della giustizia mai vi potr essere politica. (Es.: in Svizzera i valori di libert, che si esprimono con la partecipazione ai referendum, fanno convivere pi lingue e pi religioni).

Le istituzioni
Le idee e i simboli comuni si formano nella storia, e le unit politiche tendono a strutturarsi in forme permanenti chiamate istituzioni che detengono leggi e costumi. Inoltre nascono alcuni fenomeni come la propriet privata, le imprese e lesercito. La costituzione delle istituzioni pu essere di diverso tipo nei diversi ambiti: Economia Difesa Conoscenza propriet privata esercito militare scuole o o o propriet collettiva esercito di leva chiese Non vi pu essere una politica senza unorganizzazione istituzionale, ci devono essere delle regole scritte, che poi derivino dalla giurisprudenza, dalla religione, dalla morale, dal diritto irrilevante.

Linsegnamento dato dalla tragedia nelle citt greche


Le Eumenidi di Eschilo una tragedia greca che d una sorta di descrizione della nascita di Atene. La tragedia racconta di un dramma familiare. Il re Agamennone viene tradito e ucciso dalla moglie, il figlio si trova di fronte ad un dilemma: se vuole vendicare il padre deve uccidere la madre. Ma non si un buon figlio se non si vendica il padre e non si un buon figlio se si commette matricidio. 5

I greci rappresentano i grandi dilemmi della morale in cui luomo si pu trovare, in questo caso Oreste deve scegliere di seguire il bene nellonore o il bene nellamore. Oreste, consigliato da Apollo, decide di uccidere la madre, ma si accolla lira delle Erinni, le dee femminili, che subito pretendono la sua morte. Entra in scena Atena, dea di Atene simbolo di sapienza e saggezza, che propone di istituire un tribunale popolare. Atena non una dea assetata di sangue, ma caratterizzata dalla grazia e intervenendo mette fine alla spirale della vendetta, poich si esprime contro la giustizia familiare occhio per occhio, dente per dente. Atena dice alle Erinni sdegnate che la giustizia della citt deve prevalere sulla giustizia delle famiglie. Divinit della ragione Atena Strategia di pacificazione Divinit del sangue Erinni Strategia vendicativa La citt non pu nascere con le divinit famigliari. Le Erinni accettano le parole di Atena e diventano alleate, trasformandosi in giovevoli dee, le Eumenidi. Atena teme che la giustizia del sangue delle famiglie porti alla guerra civile: Una zuffa di uccelli domestici dentro la gabbia. Secondo la logica della divinizzazione della citt i sui valori devono essere pi importanti. Per possono esserci delle distorsioni di questa logica, per esempio il tiranno Creonte non concede una sepoltura degna ai nemici della citt, oppure Socrate che viene messo a morte per lintroduzione di nuovi dei e per la corruzione dei giovani nella citt. Le fonti letterarie sono molto importanti per la politica. Altri esempi potrebbero essere quello di Caino che uccide il fratello Abele, ma cos facendo perde il paradiso e costruisce la citt per essere ricordato, o quello di Romolo che assassina Remo seppure entrambi fossero stati allevati dalla lupa. Tutti questi miti volevano custodire la violenza umana che sta alla base della citt. Invece oggi abbiamo una rappresentazione della violenza che viene dallesterno.

Cristianesimo e politica
Il mondo ebraico
Gli ebrei sono immersi in civilt pi grandi: la mesopotamica e la egiziana. Queste due civilt erano caratterizzate da una monarchia divina, poich il faraone un Dio e invece in Mesopotamia il re era un inviato da Dio contro il caos, in ogni caso erano entrambi guidati da una giustizia divina. Nellebraismo invece abbiamo una visione distinta, in quanto il Signore unico Dio, quindi contraddistinta da un monoteismo e tutto ci che non attribuito a Dio non divino. Di conseguenza tutte le forze umane e della natura non sono divine. Gli ebrei non sono n una monarchia n una democrazia, ma una teocrazia, cio Dio che detiene il potere politico. Il potere politico appare quando Erode vaga nel deserto e Satana gli propone di diventare re di tutti i regni ma lui rifiuta. La credenza teocratica non vuole farsi strada attraverso mezzi di natura politica come le armi, infatti c il rifiuto di usare il potere politico per un fine religioso, n si pu utilizzare per convertire le persone. Paolo nelle lettere dice ai Cristiani perseguitati che se limperatore avesse detto loro di pagare le tasse, avrebbero dovuto adempire il compito, perch Dio che ha previsto tutto ci per far in modo che il male non dilagasse. 6

Ricapitolando tra gli ebrei c: il rifiuto di credere di usare religioni altrui; laccettazione del potere politico; il potere politico non esercitato con dominio ma con servizio, la distinzione tra: DOMINUS: solo Dio pu dominare; DIACONOS: colui che governa svolgendo un servizio, un servo (non una condizione di piena libert). Questa visione politica religiosa avr degli effetti sulla politica successiva, per esempio nella Costituzione Americana troviamo limmagine dei deputati come servi della societ, infatti le basi erano molto puritane e per questo c parallelismo.

Il tema del politico in et medievale


Con la caduta dellimpero romano i cittadini escono dalle citt e si mettono nelle mani dei nobili chiedono loro protezione. Agostino e Tommaso DAquino affrontano il tema politico in modo teologico, nelle scuole di diritto canonico vengono poste le premesse e la riflessione sul politico diventa concreta. Viene data molta importanza alle relazioni personali e allobbligazione politica che retta da obbedienza fedele. Quindi nella societ medievale il valore fondamentale la fedelt. Per esempio in Dante il peccato per eccellenza il tradimento politico. La cultura fortemente influenzata dalla religione cristiana, poich i suoi principi fungono da collante per la societ. In De Civitate Dei di Sant Agostino troviamo Dio che organizza la citt. Come nella Polis, anche nel medioevo i cittadini erano in condizione di libert e uguaglianza, questi due stati erano dati da Dio stesso, cera unalleanza matrimoniale tra Dio e gli uomini. Il concetto di beatitudine del Cristianesimo implicava che gli uomini fossero tutti uguali, poich provenivano tutti dallo stesso Dio e dovevano obbedire alle leggi terrene se queste non fossero andate contro a quelle divine. La pace diventa la prestazione che la politica deve realizzare, da intendere non come assenza di violenza ma come tranquillit dellordine caratterizzata dalla giustizia. Dunque la citt viene concepita come citt di Dio e come citt degli uomini, e di conseguenza risultano due poteri: potere politico e potere religioso. Papa Gelasio (496) distinguer tra: AUTORIT SACRA AUTORIT REGIA Il clero deve obbedire in materia temporale al re e i re devono obbedire in materia spirituale ai pontefici. Quindi nella societ medievale nasce questo dualismo, alcuni ritengono che sia elemento di debolezza e che il potere debba essere solo uno. In ogni caso il potere religioso parte fondamentale della politica, infatti, tra le persone, i non credenti vengono perseguitati, o tollerati in rari casi, comunque non sono considerati cittadini come gli altri. Per questo motivo il Cristianesimo da fattore di coesione diventa fattore di conflitto e la sua carica massima, il Papa, diventa spesso arbitro internazionale, il quale, inoltre giustificava tramite la teologia luso della forza nel caso il diritto di comunicare il messaggio cristiano fosse stato leso. Proprio per questi due casi secondo Lutero il Papa diventa lanticristo. Lo stato moderno caratterizzato dal processo di centralizzazione del potere, invece nel medioevo era difficile stabilire chi stesse governando, poich per certi aspetti era il re, per altri il vescovo, in ogni caso entrambi facevano uso del potere delle armi.

Lavvento dello stato moderno con Machiavelli


Nello stato moderno solo lo stato pu usare la forza, infatti la societ americana non propriamente uno stato poich i cittadini non hanno ancora rinunciato del tutto al possesso di armi. E nello stato moderno a differenza del medioevo non c un potere temporale del Papa che ha il potere di scomunicate gli imperatori. Machiavelli non n filosofo n scienziato ma uomo politico fiorentino. Tra le sue opere politiche ci sono: Il principe e I discorsi sopra la decade di Tolivio. Machiavelli attinge dalla storia antica per osservare le vicende contemporanee. Platone e Aristotele avevano concepito una politica di tipo normativo, cio delineato come il politico doveva comportarsi, il primo guardando alla filosofia, il secondo costituendo la politeia (in cui il regime politico, il corpo civico e il diritto di cittadinanza sono nozioni interconnesse). Invece Machiavelli inverte questo metodo ponendo la politica su un piano descrittivo raccontando come sono andate le cose (non come dovrebbero essere andate), infatti viene salutato come realista. Machiavelli aveva visto fallire Girolamo Savonarola nel tentativo di guidare Firenze verso la repubblica. Nellosservazione della realt politica tratta con sguardo naturalista.

La sua analisi sulla natura umana e politica


Luomo un animale razionale immerso nella natura in una vita ciclica, e come ci sono diverse stagioni dellanno ci sono stagioni con diversi tipi di governo. Aristocrazia, oligarchia, demagogia, tirannia, e monarchia si susseguono nella storia. Inoltre luomo un animale volubile, cio quando sta male cerca di stare bene trasformando la realt, ma anche quando sta bene inquieto e si annoia e vuole cambiare il mondo. Il politico deve tenere in considerazione linstabilit della natura: natura esterna: crisi e carestia; natura interna: inquietudine e passioni. Luomo a differenza degli altri animali ha la possibilit di agire, ha il libero arbitrio. Seppure la fortuna sia arbitra della met delle nostre azioni la restante met le governiamo noi. Machiavelli paragona la politica allagricoltura che soggetta ad eventi naturali negativi come le carestie, ma luomo pu con la volont e il lavoro prevenire e opporre forze a quelle della natura. Come il contadino costruisce largine del torrente quando questo secco, cos il politico con lungimiranza costruisce argini. Per esempio quando la guerra dilaga questa non la si pu fermare, ma sene possono contenere gli effetti. Le virt che concorrono sia per il politico che per lagricoltore sono: la lungimiranza, lintelligenza e il lavoro e gli elementi dominanti sono le forze della natura e della forza umana, cio dellartifizio.

Il Principe
La politica un campo di forze. Prima gli uomini vivevano come bestie, poi si sono radunati guardando al pi forte e al pi coraggioso aggregandosi per la loro difesa, infatti i primi capi politici sono capi militari e la prima funzione dello stato la difesa. Accanto ai capi militari sorgono i capi politici. Come per la difesa si scelgono forti e coraggiosi, per la politica si scelgano saggi e giusti. E per Machiavelli stato il Cristianesimo a privilegiare le virt. Il buon principe non il principe buono dal punto di vista delle qualit morali, il buon principe capace di resistere agli eventi, a orientarli verso la salvezza. Le analisi di Machiavelli sono state definite spregiudicate delineando il suo principe come violento e bugiardo. In quanto alla domanda: un principe dovrebbe essere pi amato o temuto? Egli risponde temuto perch data la natura instabile degli uomini il principe che dovesse fondare la sua 8

forza sullamore finirebbe in rovina, perch il vincolo damore si pu spezzare facilmente, ma quello della paura del castigo pi forte. In quanto lanimale che nelluomo pur di non morire fa qualsiasi cosa. Dunque il principe deve detenere la forza militare per governare il corpo. Il principe devessere met uomo e met bestia e la bestia devessere met leone [forza] e met volpe [astuzia], ma per il bene dello stato non per il proprio. Machiavelli ha in mente la salvezza della repubblica, cio il bene pubblico, non privato. Il principe non pu prendere i beni e le donne dei suoi sudditi perch verrebbe odiato. Ed essere temuto non vuol dire essere odiato, poich colui che odiato rischia desser fatto fuori. Per il bene della repubblica pu richiedere qualsiasi sacrificio e per la costituzione del nuovo stato (il Principato Nuovo) molta pi forza necessaria, si pensi ad esempio alla Rivoluzione Francese che ha utilizzato il terrore della ghigliottina. Il Machiavelli critico nei confronti dello stato della chiesa in quanto troppo forte, al punto da impedire la nascita di uno stato italiano, e troppo debole per formarlo da s.

Il contrattualismo Thomas Hobbes


Hobbes rappresentante della filosofia politica moderna in quanto ritiene: Se riusciamo a spiegare i fenomeni sociali in modo razionale, riusciamo a capirne landamento. (come per quanto riguarda la fisica, vedi Marx) In Hobbes troviamo una critica allantichit per quanto riguarda Aristotele e la storia in generale. Egli ritiene che in passato ci fossero dei modelli politici passati. Come se per studiare gli astri usassimo testi di astronomia antica. Il punto di partenza di Hobbes antropologico: se si vuole capire la natura del politico bisogna prima capire la natura delluomo. Il suo scritto intitolato Il Leviatano.

Luomo bramoso di potere


Hobbes materialista, secondo il suo parere gli uomini sono corpi in movimento mossi dal desiderio di soddisfare i propri bisogni e lo strumento per realizzare questo il potere. Luomo avendo desideri infiniti caratterizzato da un desiderio infinito di potere. Questo lo stesso concetto che si era ritrovato in Platone, luomo vuole vivere bene e brama potere. Per in Hobbes lelemento fondamentale dato dalla temporalit: luomo a differenza degli altri animali ha coscienza dello scorrere del tempo e teme di perdere ci che ha. E per aumentare il proprio potere deve sottrarlo ad un altro. Per questo motivo gli uomini entrano tra loro in una condizione di conflitto. Aristotele ci aveva descritto luomo come lanimale pi socievole di tutti, invece per Hobbes un animale in conflitto. Homo homini lupus. Luomo come un lupo per gli altri uomini, per il suo piacere non esita a sbranare un altro lupo. Concretamente tutti gli atti della giornata sono caratterizzati da una sfiducia e diffidenza verso gli altri, poich io temo che gli altri si impadroniscano delle mie cose! (Chiudo la porta quando esco di casa, in lucchetto la bicicletta, non lascio le mie cose in giro).

Lo stato di natura
Quindi la nostra socievolezza solo apparante e ci diviene dalla nostra costituzione. Hobbes descrive la natura umana come una giungla, poich se tutti gli uomini riuscissero a detenere il potere e la libert assoluta vivrebbero nella miseria. Quindi lo stato di natura la condizione in cui ognuno fa ci che vuole, una guerra di tutti contro tutti. La condizione a cui porta di infelicit, perch seppure tutti gli uomini vogliano vivere felici avranno paura di morire per mano degli altri uomini che sono dei lupi. La paura, la speranza e la ragione sono i tre elementi alla base del discorso politico che spingono gli individui a trovare una via duscita. Insomma necessario un patto per vivere pacificamente assieme poich quello che accadrebbe se gli uomini seguissero la condizione di natura sarebbe, s libert assoluta, ma guerra, cio una condizione peggiore e secondo Hobbes vivere in anarchia conduce in rovina. Stando a queste argomentazioni Hobbes smentisce lidea di Aristotele e Platone che la realt sociale derivi dalla natura e che luomo sia animale socievole incapace di sopravvivere da solo.

1^ teoria contrattualistica moderna


Lo stato e la politica sono una macchina che gli uomini hanno costruito per vivere pacificamente. Gli elementi che portano alla sua costituzione sono tre: PAURA di morire; SPERANZA di godere del frutto del proprio lavoro; RAGIONE per calcolare le conseguenze (come fa il fisico, se tutti i corpi passano insieme si scontrano). Le clausole del patto per vivere assieme sono: cedo tutto il mio potere a un terzo; anche il secondo o gli altri (cio colui o coloro che erano in conflitto con me prima) rinunciano al loro potere; In un caso di guerra tra gruppi: la Condizione dellaccordo che i gruppi armati in guerra devono rinunciano alle armi a due condizioni: le armi non deve tenerle una trib rivale; dal punto di vista di una trib tutti gli altri devono aver rinunciato alle proprie armi. Lo stato colui che difende le trib in uguaglianza, cio spogliate dal potere di ammazzarsi con le armi. Il contratto irrevocabile, si firma quando si nasce e se le regole non vanno bene si liberi di andarsene. Un potere comune che difenda da aggressioni straniere e torti reciproci. Trasferire il loro potere a un solo uomo o a una sola assemblea.

Il Leviatano

10

Il Leviatano un mostro biblico che era pi forte di tutti gli altri, ha la forza di tutti gli uomini, come un Dio mortale perch, essendo una macchina artificiale, pu crollare. Hobbes usa la metafora del Leviatano per spiegare che lo stato come un corpo sovrano formato dalle teste dei cittadini che con un accordo gli hanno dato il potere delle armi. Lo stato non in condizione di conflitto con i gruppi ma resta un lupo, potrebbe badare ai suoi interessi e dato che sono corruttibili anche i rappresentanti del potere, il potere con Montesquieu si divide. Verso questo Hobbes era in disaccordo poich riteneva che pi poteri avrebbero potuto scontrarsi. Bobbio era un giurista studioso di Hobbes e secondo lui ci sono due famiglie di pensatori: coloro che temono l anarchia e la lotta che riterranno essenziale costruire un potere per evitare la guerra e la divisione; coloro che temono la tirannide, questi avranno a cuore uno strato che tuteli la libert.

John Locke
Fu il pi famoso filosofo liberale. Come Hobbes assillato dal mantenere lunit dello stato, Locke preoccupato principalmente dalla salvaguardia delle libert individuali.

I diritti naturali inalienabili


Nel suo scritto II trattato sul governo civile parte ad argomentare dallo stato di natura, ma lo descrive diversamente. In quello hobbsiano gli uomini godono di libert, uguaglianza e di un diritto naturale illimitato che in Hobbes si traduce in potere di disporre di tutti i beni naturali, invece in Locke la natura ha dato alluomo dei diritti inalienabili, ovvero che nessuno l pu togliere, e che non danno il diritto di disporre degli altri, perch la natura per Locke Dio- ci ha creati come liberi e uguali. Uno dei diritti personali di disporre del proprio corpo, questo non viene rispettato spesso in quanto il corpo pu essere soggetto a sfruttamento dagli altri. Quindi violare il corpo significa violare la persona. Per Locke le propriet sono prolungamenti del corpo, poich nello stato di natura si stati messi nelle condizione di libert di procurarsi i beni del proprio sostentamento attraverso il proprio lavoro. La Repubblica Italiana una repubblica fondata sul lavoro. (Art. 1 Cost.) E nello stato liberale, poich tutti hanno questo diritto, non ha senso il diritto di far proprio oltre i bisogni naturali. Per esempio su unisola deserta non ci si pu accaparrare tutte le mele facendole marcire in gran parte, poich non si riesce a mangiarle tutte. Attraverso questesempio capiamo anche che la tutela dei diritti nello stato di natura non sempre certa, perch affidata agli individui stessi. Lo stato di natura pu essere designato un po come il Far West dove in un ranch sono solo io che posso difendermi e ho il dovere di farlo, il dovere perch se ammetto che un mio diritto venga usurpato divento complice dellingiustizia ammettendo che un altro superiore a me. Nello stato di natura internazionale molte guerre hanno trovato auto giustificazione attraverso questa logica: se un paese viene attaccato da un altro noi americani abbiamo il diritto di intervenire come faremmo se vedessimo una persona attaccata da unaltra e lintervento legato alle possibilit di successo (saranno gli Stati uniti ad attaccare lIraq, non San Marino). Questo stato di natura per incerto perch si pu avere il diritto di farsi giustizia ma non la forza, questultimo aspetto Locke lo condivide con Hobbes ma lo stato di natura non uno stato di guerra permanente, ma diventa il presupposto per costituire una societ.

11

Poich per evitare lingiustizia gli individui danno vita allo stato: un potere civile e comune, a cui si d il compito di tutelare il bene degli individui. Mentre in Hobbes viene costituito per mantenere la pace, in Locke viene costruito per tutelare la libert degli individui e la loro propriet. Rientra quindi un fattore economico, lo stato di natura diventa stato civile anche per via dellevoluzione delleconomia stessa: tornando allesempio delle mele io potrei impadronirmi di tutte per scambiarle. La societ degli scambi inventa uno strumento artificiale per la conservazione della ricchezza prodotta dal lavoro: il denaro. Attraverso il denaro si pu conservare la merce in esubero, cio che non serve per i propri bisogni, e qui giace la molla dello sviluppo della societ. La societ capitalistica, che si sviluppa nel 1600, viene vista come la forma giusta di societ perch permette ai paesi freddi e con condizioni sfavorevoli di evolversi anche con poche risorse attraverso il lavoro (e distruggendo le economie di auto sussistenza dei paesi fortunati e ricchi di risorse). Il lavoro umano in questo modo non si perde ma si trasforma in ricchezza. Ma lo stato di natura caratterizzato dallincertezza e quindi il denaro, come le mele, pu essere portato via. Se si va in giro con un saio e nulla non serve andare in giro armati. (Francesco DAssisi) Secondo Locke gli uomini si uniscono in societ per la socievolezza, come per Aristotele, non per artificialit e cedendo alla societ dei loro diritti, infatti questo un modello di tipo contrattualistico, poich prevede il consenso degli individui alla base della societ. Ma nello stato liberale a differenza di quello concepito da Hobbes nessuno pu essere privato dalla condizione di libert naturale e subordinato ad un altro senza il suo consenso. Inoltre lo stato liberale prevede il pagamento di tasse che andranno a formare il bilancio dello stato e solo coloro che avranno adempito a questo dovere otterranno il diritto di voto, questo uno dei motivi per cui il suffragio universale stato un obbiettivo a lungo termine. Riassumendo nel Leviatano e nel contratto sociale di Rousseau i cittadini cedono tutto il potere allo stato, per esempio tutte le loro armi, invece in Locke ci sono dei diritti inalienabili. Nelle societ antiche se un cittadino perdeva tutto diventava schiavo di un altro, ma nello stato liberale non posso vendere me o parte di me. Su questi concetti di libert individuale si basa il divieto verso la prostituzione e la vendita di organi, nemmeno se il tutelato stesso lo vuole, anche nel caso che il tutelato volesse uccidersi devessere salvato, poich si presuppone che si trovi in una condizione di disperazione. Lo stato non deve violare n il corpo n i beni del cittadino che ne sono il prolungamento. Il Beccaria fu uno dei primi a ritenere la pena di morte come illegittima perch viola la persona, che inoltre non ha dato il consenso allo stato di ucciderla. Dunque lo stato non assoluto, ma relativo, per ci sono dei diritti inalienabili espressi dalle costruzioni.

La democrazia rappresentativa
Lo stato pu intervenire non in modo arbitrario, ma legislativo attraverso una legge pubblica. Locke il primo teorico della separazione dei poteri: il legislativo devessere diviso dallesecutivo altrimenti il governo potrebbe fare le leggi per s, il terzo in Locke il federativo che riguarda la politica estera, poi Montesquieu introdurra al suo posto il giudiziario. Il potere legislativo si fonda sul consenso che non come per Hobbes unautorizzazione data allinizio, non si sa bene quando, ma unautorizzazione data ai propri rappresentanti con un tempo di carica limitato che sono espressione indiretta del consenso dei cittadini. Il cittadino paga le tasse con il suo consenso, da qui il principio della Costituzione inglese no taxation without representation. Questo il fondamento che fa scaturire la Rivoluzione Americana, gli americani pagavano le tasse allInghilterra ma non avevano propri rappresentanti in parlamento. Quindi la Rivoluzione Americana scaturisce dalla violazione di un diritto della Costituzione Inglese e dalla figura tirannica di Re Giorgio III che non rispettava le leggi e non riconosceva il parlamento. 12

Lo stato liberale prevede che se il tiranno viola i diritti inalienabili i cittadini possono intervenire anche con la forza, e se si abbatte lo stato non si cade in una condizione di uno stato di natura che guerra di tutti contro tutti, ma che presupposto di un altro stato civile. La Corte Suprema degli Stati Uniti, che negli ordinamenti italiani e tedeschi simile alla Corte Costituzionale, unistituzione a cui il singolo cittadino si pu appellare se lo stato compie un abuso del potere politico nei suoi confronti. Gli stranieri ricchi solitamente vengono omessi dalla rappresentanza per paura di interferenza.

Jean-Jacques Rousseau
La libert
Una serie di convenzioni umane, le leggi, i costumi hanno creato una condizione di schiavit, anche se luomo per natura nasce libero. Nel modello hobbsiano per sfuggire alla giungla dei lupi finiamo in schiavit, assoggettati allo stato, il Leviatano che pensa e combatte per noi. Invece il modello di Locke per la salvaguardia individuale. Per secondo Rousseau lo stato lockiano risulta essere debole, a differenza di quelli dellantichit, poich come un amministratore di societ comuni e riguarda solo gli amministratori che come se ne fossero i proprietari. La filosofia di Rousseau cerca di rispondere a questa domanda: come costruire una societ che tuteli la persona e le propriet senza perdere la libert? Insomma riusciamo a costruire una forma politica che ci protegga tutti e ci faccia mantenere la libert? Rousseau per definire la libert guarda a quella antica, secondo la quale essere liberi non significa non avere vincoli, ma obbedire alle leggi che io mi do. Quindi il modello di libert legato allautogoverno, ovvero che se lindividuo vuole fare qualcosa deve orientare se stesso verso lobbiettivo prefissato. Quindi la libert non come quella concepita da Hobbes senza impedimento come le pietre che rotolano gi da un pendio, ma simile a quella di Kant in cui si ha unetica della libert e una del dovere, egli ci dice che proprio perch abbiamo il dovere siamo liberi e solo cos ci libereremo dalla schiavit, dalle passioni e dagli impulsi naturali.

Lo stato civile
La volont generale
La concezione di stato di Rousseau quella in cui in uno stato siamo noi stessi a darci le leggi e quindi io obbedisco alle leggi che anchio mi sono dato. Ciascuno di noi mette in comune la sua persona e tutto il suo potere sotto la suprema direzione della volont generale. La volont generale vuole il bene di tutti. Il riferimento di Rousseau alla Polis greca in cui lassemblea dei cittadini decide s o no. Ed proprio lingresso nello stato civile che ci fa ottenere libert e uguaglianza. Luguaglianza civile ha carattere maggiore delluguaglianza naturale, perch nella natura vince il pi forte, invece idealmente nello stato civile luomo protetto. Ma se lo stato si rivolgesse contro il cittadino? 13

Questo non pu accadere se tutti partecipano allassemblea. Per esempio Kant ci dice che se tutti gli stati fossero repubbliche non andrebbero in guerra perch hanno buon senso, solo il re che ordina di prendere le armi. Difatti le decisioni venivano prese da regnanti che non condividevano la condizione del popolo, e secondo Rousseau il popolo in grado di decidere per il suo benessere e sviluppo. Con la nascita dei sistemi rappresentativi che si realizzano non sono conformi alla concezione di Rousseau che li critica aspramente: Gli inglesi credono di essere liberi, ma sono liberi solo al momento dellelezione, poi la libert svanisce. Poich ogni volta che la realt politica si cristallizza in una situazione poi mirer i suoi interessi, se ci sar un governo (monarchico, oligarchico, di tutti), questo tender inevitabilmente a fare linteresse del corpo ristretto dei governanti. La volont generale inopinabile, perch comprende gli interessi personali di tutti, anche se non tutti possono essere daccordo, e nella pratica ci si pu sbagliare, in ogni caso prevale sulla volont particolare del singolo. Per esempio se una persona contraria allistruzione statale, entrando a far parte dello stato deve accettare la volont generale e mandare i suoi figli a scuola. Quindi la volont generale non la volont della maggioranza, ma la volont di chi ha linteresse comune superiore. Perch la maggioranza pu essere condizionata, poich si esprime attraverso individui empirici, per esempio i giacobini dicono alla gente: noi sappiamo qual il bene di tutti! Il sovrano il corpo comune di tutti i cittadini che ha bisogno di servirsi di un braccio esecutivo cio di un governo e qui pu subentrare la tirannide. Riassumendo: la maggioranza lo strumento attraverso cui la volont generale si espressa, la forma ideale quella dallunanimit. In ogni caso Rousseau consapevole che il modello che propone non possibile da rappresentare su larga scala ma in piccole comunit ed desideroso che il popolo sia sovrano sulle leggi generali (come le costituzioni) non sulle questioni specifiche. Dalla volont generale scaturisce una sovranit politica che un potere assoluto su tutte le sue membra. Rousseau usa la metafora del corpo umano (come Platone): Se sto scalando e un arto va per conto suo rischioso.

Il trattato sociale
Egli ritiene che il contratto che stato stipulato riguardi la vita pubblica, non quella dei privati. Comunque nella sua idea la libert privata viene modificata dalla condizione di stato di natura a quella civile, quindi in meglio poich nella prima ho meno sicurezza. Per salvaguardare gli individui si costituisce il trattato sociale che mira alla conservazione dei contribuenti attraverso i mezzi necessari di forza pubblica che si esercitano attraverso dei professionisti e i cittadini stessi. Rousseau rifacendosi allantichit sottolinea che non bisogna precipitare nel fanatismo dei greci o dei romani n in quello dei cristiani, questultimo troppo orientato allultraterreno. Rousseau per la tolleranza e la solidariet, ma ritiene che nessun dogma religioso possa andare contro ai doveri dei cittadini. Per esempio i protestanti Quaccheri sono obbiettori di coscienza, ma secondo Rousseau se la volont generale avesse optato per la guerra anche loro sarebbero dovuti andarci. In ogni caso il trasferimento del potere dal re al popolo non risolve i problemi sollevati dal Liberalismo, poich anche il popolo non infallibile! Secondo la teoria liberalista la titolarit del potere politico non in primo piano e i diritti naturali non possono essere modificati neanche dal popolo. Inoltre i liberali sono a favore del suffragio limitato: pu partecipare solo chi ha contribuito al bilancio dello stato; e contro la pena di morte in quanto lede il diritto alla vita, oltre al fatto che il cittadino non ha dato allo stato il consenso di ucciderlo. 14

Quindi il liberalismo diverso dalla democrazia, poich nella seconda forma se tutti vogliono una cosa questa si pu fare, per esempio i Giacobini ghigliottinavano in nome della democrazia. Invece i liberali sono consapevoli che se la democrazia va oltre pu diventare totalitarismo. Infatti per loro il potere assoluto unistanza limitata.

Georg Hegel
La sua passione politica precoce, scrive un saggio sulla Costituzione tedesca intitolato La Germania non uno stato, il quale esprime il dramma di una generazione di filosofi, musicisti e letterati. La Spagna diventa stato nel 1400, la Francia lo era gi dal 1300, ma la Germania, pur essendo potenzialmente un paese fiorente un insieme di piccoli stati. Hegel per la sua trattazione si rif allantichit in cui cerano degli stati perch cera unetica del cittadino e le civilt premiavano le virt politiche. Hegel animato da questi elementi.

Lo spirito del popolo


Il popolo ebreo ha una grande religione ma non uno stato, quindi il loro destino storico dipende da loro, la storia poi li far pervenire allo stato di Israele. Attraverso questo esempio capiamo che nella storia lentit culturale e linguistica possono esserci a prescindere da uno strumento politico, ma che il compito totale di un popolo sia diventare uno stato. Ma come un popolo diventa stato? In modo dialettico ci si confronta, si emancipa e si nega, quindi laffermazione passa attraverso una negazione. Pi concretamente un cittadino decide di morire per il suo paese perch sente che al di fuori di questa unit la vita non ha senso. Allora lo stato non un contratto ma lo spirito comune di un popolo, dove il popolo ha coscienza di s. Per cui non nemmeno strumento delle particolarit personali ma universale, poich riguarda il nostro destino storico. La concezione di Hegel trova diverse chiavi di lettura da parte di altri filosofi: Hegel un liberale secondo Croce (intellettuale fondatore del partito liberale); Hegel un nazionalista secondo Gentile (sostenitore fascista); Hegel un rivoluzionario secondo Marx.

Lidentit del popolo


Il suo pensiero cos grande che non pu essere contenuto in un'unica parte e ha suscitato questioni cosi grandi che non sono ancora state risolte. Un'altra componente sostanziale della politica hegeliana che lo stato difenda non solo in termini fisici, ma anche lidentit del popolo, cio il fatto che cittadino venga riconosciuto come appartenente a quello stato, per esempio le lotte dei giovani, dei lavoratori e delle suffragette miravano proprio al riconoscimento. Per Hegel in ogni secolo c una civilt guida che per pu svolgere questo ruolo solo una volta, nel 1830 lo stato guida era la Prussia del suo tempo.

Karl Marx
A differenza di altri alcuni movimenti hanno ispirato movimenti di partiti. Spesso la critica ai partiti o ai pensatori viene avanzata con luso di argomenti a dominare, cio non discutendo lidea ma la persona che lha pronunciata. 15

Questo approccio metodologicamente scorretto poich si dovrebbe discutere largomento con un altro e argomento e poi si dovrebbe parlare della credibilit, infatti le teorie politiche non sono solo delle soluzioni, ma anche delle armi. Risulta chiaro che le vicende personali incidano sulla politica ma, affrontare la filosofia come uomo restrittivo. Le idee politiche non sono solo descrittive o normative, ma anche prescrittive, poich non ci aiutano solo a comprendere la citt ma anche a capire le conseguenze, e di conseguenza il filosofo che parla al pubblico deve anche pensare a come le sue teorie verranno interpretate. Il filosofo politico quindi ha una responsabilit ancor pi grande, in quanto deve essere consapevole che il significato delle sue teorie politiche potrebbe finire distorto, basti pensare a Nietzsche con il superuomo e al nazionalsocialismo.

Il successo della filosofia di Marx


Con la met dellottocento le masse entrano sulla scena politica e scaturiscono rivoluzioni popolari per la titolarit della sovranit. Le idee politiche circolano sui giornali e si diffondono, e cos avviene per il pensiero di Marx che organicamente legato a un movimento socialista, quindi trova numerosi sostenitori. In particolare il partito comunista gli fa scrivere un manifesto con il progetto di emancipare le classi di lavoratori che vivono in condizioni disperate. Qui si esprime la filosofia di Marx che un misto tra analisi scientifica e progetto messianico. Secondo Marx come secondo Hobbes il movimento sociale, come il movimento fisico consequenzialmente prevedibile. Secondo Marx il socialismo arriva come esito della contrazione del capitalismo, infatti la sua analisi non porta ad aspirazioni, ma ad una conoscenza scientifica di ci che accadr.

Gli spunti da Hegel


Marx trae spunto da Hegel che aveva interpretato la storia come lo svolgimento dellidea del tempo secondo una logica necessaria e la natura non come guazzabuglio casuale, ma anchessa con un ordine preciso. Inoltre secondo Hegel anche la legge e lo spirito umano si muovono con una logica necessaria. Questultimo mosso dalla legge dialettica formata da proposizioni, negazioni o ripensamenti. Per esempio: la Rivoluzione Francese era necessaria? Dal punto di vista della storia di Francia era necessaria, le condizioni sociali del tempo non potevano che sfociare in rivoluzione. Questo accaduto perch i tentativi di riforma sono stati negati e sono serviti da spinta. Da quando la filosofia dipinge a chiaroscuro, allora un aspetto della vita invecchiato, e, dal chiaroscuro, esso non si lascia ringiovanire, ma soltanto riconoscere: la nottola di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo. Insomma la filosofia comprende ci che stato. Secondo Marx non possiamo cambiare la storia ma possiamo accelerarla, egli dice: I filosofi si sono limitati a comprendere la realt senza agire. E Marx con il socialismo pensava di arrivare allo stadio finale della storia (un po come adesso noi vediamo la democrazia). Egli assimila lidea della storia dialettica che ha Hegel, ma la usa solo come spunto. Partiamo dal fatto che limmagine dellaristocratico era morta nella testa della gente, non era pi un modello, ma un parassita. Quindi alla luce di questo secondo Hegel la storia mossa dalle 16

trasformazioni delle idee, invece secondo Marx dalle trasformazioni materiali, poich attraverso il lavoro luomo ottiene sostentamento, ma a differenza degli animali trasforma il mondo.

Trasformazione della realt economica


Le api da migliaia di anni costruiscono celle esagonali, luomo nella storia ha costruito case sempre distinte. Attraverso il lavoro luomo si rende pi uomo e meno animale. Poich il lavoro produce relazioni a prescindere che sia commercio, agricoltura o industria. Secondo Marx questo il motore della storia e le idee politiche sono espressione di questa realt. Chiarendo con alcuni esempi: lidea economica del maggiorascato lega i servi della gleba a un latifondo, questi saranno poi sostituiti dagli operai di industria che sono liberi, perch possono licenziarsi, ma stanno in una condizione quasi peggiore, in quanto il padrone non ne ha nessuna cura, se si ammalano finiscono in mezzo a una strada. Nella storia dellumanit c sempre stata la differenza di classe: patrizi e plebei; feudatari e servi della gleba; padroni e operai. Il proletario come ci dice il nome ha solo la sua prole, ed lultima classe dellumanit perch il borghese lo sostiene quel che basta perch torni, inoltre il suo lavoro alienazione e il prodotto non suo. Marx era convinto che liberando il proletariato si sarebbe liberata tutta lumanit, poich si sarebbe cambiata la realt economica, che in Marx la componente politica fondamentale, in quanto lunica ad essere condizionata a differenza di religione, cultura e diritto. Dunque lobbiettivo la trasformazione totale della realt economica. Lo stato secondo Marx devessere uno strumento al servizio della classe dominante che oltre ad essere egemone trovi anche il sostegno della polizia. Ma nel socialismo non ci sar pi una classe dominante n uno stato, lo stato verr solo utilizzato per accelerare il processo storico attraverso la dittatura, il dittatore avrebbe detenuto pi poteri per affrontare una situazione la situazione di emergenza. Mao Tse Tung riterr che questo possa essere una contraddizione del socialismo, poich socialismo e dittatura stanno agli antipodi.

Il denaro
Leconomia secondo Platone ed Aristotele era un fatto privato, pensavano che le sue leggi non influenzassero la societ. Ma la centralit del denaro ha un ruolo importante dal passaggio dello stato di natura allo stato civile (questo celo spiega anche Locke). Il denaro uno strumento di scambio nelle societ antiche invece in quelle moderne acquisisce anche il ruolo di produttore di ricchezza. merce capital e denaro merce denaro

merce

17

Nelle societ antiche per comodit si usa il denaro come strumento di scambio per avere come finalit della merce. Invece nelle societ moderne il denaro investito in merce produce pi denaro. Aristotele ci dice che il denaro soltanto un mezzo. Ma in determinati periodi storici investire denaro in merci diventa ulteriore denaro, la merce ha una funzione strumentale, poich non importa in cosa si investa.

Il lavoro
Per secoli lideale delle persone stato lozio, poich vi era lo schiavo che lavorava per i cittadini. Lo scopo supremo della vita la sapienza, contemplare la verit. Gli animali erano sempre indaffarati, luomo no. Il lavoro umano viene visto anche come mezzo primo di trasformazione della realt, Marx si chiede: Che cosa trasforma un vecchio in una persona attraente? Il denaro! Nella societ moderna il denaro quindi permette anche di fare salti tra classi sociali, invece una volta o si nasceva aristocratici o agricoltori. Allora il lavoro viene visto come salvezza, per esempio dai Calvinisti, infatti questo fattore tipico dei puritani. E se leconomia trasforma la realt, anche i valori vengono condizionati, e il valore fondamentale alla base di tutto : se tu vuoi fare il bene della societ, tu devi perseguire il tuo interesse. Siccome lattivit economica in grado di produrre benessere necessario applicare le sue leggi anche alla politica. Questo era gi evidente nelle teorie liberali, Ma Marx ci d un elemento in pi, egli si accorge e discute che la vita economica centralizzata sul denaro porta a una strumentalizzazione delle merci e il lavoro diventa la merce per antonomasia. evidente che nel capitalismo il lavoro umano fa fruttare denaro al capitalista. Di conseguenza lunico modo per cambiare le cose passa attraverso la lotta di classe e la rivoluzione. E lo stato diventa un apparato di coercizione al servizio della classe dominante. In quanto se poche persone, i capitalisti, vogliono dominarne tante, i proletari, avranno bisogno di tanta polizia. Lenin e Marx con la loro idea di socialismo pensavano che con la rivoluzione del proletariato si sarebbe realizzata la relazione opposta, ovvero il dominio dei molti sui pochi, in questo caso la forza di coercizione minima perch sono gi in sovrannumero, inoltre i molti per avere il dominio devono possedere anche la produzione. Per con lesperimento sovietico successo esattamente lopposto.

Max Weber
Fu grande storico delleconomia e politologo. Secondo lui il rischio del liberalismo e del marxismo che vada smarrita la specificit del politico. Egli focalizza la sua analisi sul fenomeno del potere.

Il potere
la possibilit di trovare obbedienza da certe persone ai propri comandi. II potere politico esprime un rapporto tra una persona e molte in cui una comanda e le altre obbediscono. Il potere per differente dalla potenza che far fare agli altri quello che io voglio anche attraverso la potenza fisica. Quindi la potenza ha a che vedere da una parte con una forza cos soverchiante che pone laltro in una condizione di inferiorit. Invece il potere trovare obbedienza da persone che ti concedano un riconoscimento. Chiamato fede nella legittimit della fonte di questo comando. 18

Insomma il potere la risultante della potenza pi la fede. Un gruppo di potere devessere chiamato gruppo politico, allinterno del quale si deve prevedere luso del potere di uno su molti su un determinato territorio. Le regole di vita del gruppo vengono garantite dal potere ed esercitate da un apparato amministrativo. Anche la chiesa ha delle regole, ma non un gruppo politico, perch manca il potere di coercizione, cio un potere che faccia valere le leggi anche con la forza fisica. Il mezzo della coercizione pu non essere utilizzato quasi mai, ma essenziale. In quanto la differenza tra il politico e il sociale sta proprio nella presenza del potere di coercizione riconosciuto, da intendere non come fine ma come mezzo. E lo stato quella forma politica in cui questo potere si concentra in un'unica istanza, come un re o un governo: Due aspetti che devono comporre il potere sono: il potere di comando come obbedienza attraverso la forza di coercizione; il potere di comando come legittimo. Il potere viene denotato come legittimo per tre ragioni: LEGITTIMIT TRADIZIONALE: i valori tradizionali sono condivisi. (Per esempio nella mafia si obbedisce per paura e tradizione, dato che il capo incarna valori tradizionali). LEGITTIMIT RAZIONALE: la condizione moderna, sulla base del ragionamento seguito, seppure nello stato non ci si entri volontariamente. LEGITTIMIT CARISMATICA: sulla base dei dati personali, per esempio leader carismatici saranno Hitler e Mussolini che si imporranno sulla base delle loro capacit oratorie.

Carl Schmitt
La sua teoria politica ha avuto un grande eco sia a destra che a sinistra. Egli sviluppa il pensiero della riflessione di Weber, ma distingue introduce una forza di coercizione orizzontale oltre a quella verticale discussa da Weber.

Il rapporto amico-nemico e la difesa


Secondo Schmitt se vogliamo capire com il politico dobbiamo capire com lo stato. Il politico un fenomeno costante dellesperienza umana che si esprime con lo stato che una forma di organizzazione politica allinterno di un territorio. Ma quali sono i criteri per valutare lo stato? Quelli per valutare un libro possono essere: economia (utile, inutile); estetica (bello, brutto); morale (buono, malvagio). E cos come per valutare un libro usiamo coppie di contrari lo stato va valutato in base al rapporto amico-nemico. Lestremo politico negativo il nemico che mi vuole uccidere e quello positivo lamico che mi difende. Di conseguenza unassociazione politica un gruppo che si unisce per difendersi. Quindi si d molta importanza allelemento aggregativo (questo pu essere economico, simbolico o di difesa) secondo Schmitt dato dalla difesa. Il rapporto amico-nemico lo si pu trovare in molte epoche e situazioni storiche e in altri pensieri filosofici: Epoca romana Medioevo 1700, stato moderno 1800, Hegel, Marx 1900 Romani Fedeli cristiani Francesi Proletari Occidente Barbari Infedeli Tedeschi Borghesi Stato sovietico

19

Con la prima guerra mondiale il cattolico italiano spara al cattolico tedesco e viceversa. Questo per esemplificare ci che ci dice Schmitt cio che la difesa lelemento primo di aggregazione, ti unisci a chi protegge la tua vita non a chi fa i tuoi interessi o che ha la tua religione. Perch la paura di morire la principale causa del politico e sono le situazioni storiche che portano a considerare un amico da un nemico, questultimo colui che mi minaccia con una guerra, cio nega la mia esistenza fisica; o respinge la mia identit, cio mi nega lautodeterminazione. Dunque la politica diventa un costrutto esistenziale per proteggere dal nemico interno ed esterno per la paura di morire a causa sua. Quali sono le linee di amicizia e inimicizia nel mondo al tempo di Carl Schmitt?
Americani Russi (amici) (nem.)

I due blocchi contendenti sono quello del Patto Atlantico (NATO) e del Patto di Varsavia.

La dottrina di Carl Schmitt stata strumentalizzata dai regimi totalitari che utilizzano la paura verso i nemici e slogan come. La miglior difesa lattacco per giustificare le aggressioni. Nonostante Schmitt sia contrario alla guerra giusta, come ad esempio la guerra santa, ma ritiene che la guerra sia solo un fatto esistenziale che nella storia si sia sviluppato per diverse ragioni (economiche territoriali, religiose, per il bene del popolo).
Muro di Berlino

In ogni caso nel rapporto amico-nemico, il nemico non voglio eliminarlo, ma far in modo che non mi inculchi la sua religione o la sua identit. La teoria di Schmitt stata usata sia a destra, per giustificare difesa e forza militare; sia a sinistra dai pacifisti per ritenere la guerra come ingiusta. C stata anche una lunga discussione sulla religione cristiana con i suoi insegnamenti di porgere laltra guancia e di amare il nemico e si arrivati al fine che il nemico non va odiato, cio non lo si deve valutare come un criminale senza dignit, ma come un uomo con dignit pari alla propria.

Introduzione al totalitarismo
Nel novecento compare la figura del leader, e la democrazia si distorce come democrazia guidata dai leader, per esempio il termine Dux significa guida. La forza dazione, la violenza diventano elementi della politica e lesperienza della guerra diventa fondamentale, basti pensare al fatto che gli stessi politici incarnano maggiormente la dimensione militare: Hitler, Mussolini, Francisco Franco vestivano divise da generali. La pervasivit della forza culmina con la prima e la seconda guerra mondiale. La violenza, soprattutto in questultima era sistematica e con unideologia, poich i partiti stessi si organizzano in corpi armati. Questo avviene perch secondo la concezione weberiana lo stato deteneva il monopolio della forza e i partiti statali si prendono lo strumento della violenza. In Germania abbiamo le azioni dellesercito tedesco (Wehrmacht) e dei corpi speciali, le SS (Schutzstaffeln). La scena politica viene travolta dalla violenza, questo porter ad inestimabili perdite civili nella seconda guerra mondiale.

20

Mahatma Gandhi
La sofferenza
Nellesperienza coloniale viene teorizzata una differenza tra gli uomini, le teorie razziste ne sono alla base e cercano di essere spiegate e giustificate dai conquistatori. La riflessione gandhiana prende le mosse dalla teoria che anima la forza. Max Weber aveva visto la forza di coercizione come una costituente primaria della politica, quindi la sofferenza uno strumento politico formidabile e diventa cos forte da spezzare il rapporto tra te e gli altri. (Orwell, 1984, la sofferenza fa dire a Winston cose contro la sua volont: Fatelo a Julia! Non a me!). La tortura una rottura dellunit interiore delluomo attraverso la sofferenza e porta alla lacerazione psichica: Non lo volevo dire, ma lho fatto. Gandhi parte da quesiti interrogativi: perch la gente usa il potere? Perch far soffrire un altro? Anche se il potere politico non pu mai essere usato fine a se stesso ma sempre con una cagione, comandare rimane unesperienza di potenza, infatti c tanta gente cha fa politica non tanto per i soldi, ma per il potere. Gandhi scrive: La ragione non sufficiente, alcune cose devono essere conquistate con la sofferenza. Poich la sofferenza la legge dellumanit e la guerra la legge della giungla. Infliggere sofferenza a s stessi non solo rinunziare, ma anche lottare per dei diritti (es. scioperi della fame).

La nonviolenza
La nonviolenza gandhiana prende atto della presenza dei conflitti, se nella legge del pi forte vince il pi forte, nella legge della nonviolenza tutti possono rifiutarsi di obbedire al comando a costo di soffrire e cos il comando viene smontato. Ci sono persone pronte a sfidare la morte per questo come i martiri cristiani o Socrate. Dunque il potere politico diventa il potere di chi si aspetta di trovare obbedienza, ma se non trova obbedienza questo si sfarina. E il potere della nonviolenza dato dallazione disposta a soffrire. La resistenza passiva, ossia la forza dellanima, invincibile. Il non violento devessere pi coraggioso del violento e deve guardare alla morte come intimo amico. I concetti introdotti da Gandhi si rifanno a tradizioni orientali che vedono nella mente il controllo di s, per esempio i Fachiri che riescono a controllare il dolore. Per di pi si rif a personaggi delloccidente, per esempio a Socrate che non teme la morte e dice ai giudici: Se dopo la morte ci sar il sonno eterno sar una condizione di non disturbo, se ci sar unaltra vita potr discutere coi grandi: Omero. La disobbedienza sofferente diventa strumento per portare il potere politico al suo limite. Per questo spesso i sistemi totalitari non volevano solo condannare i dissidenti, ma anche convertirli, poich infliggendo solo la pena si accetta che vi sia qualcuno che la possa pensare allo stesso modo del reo. Simone Weil una filosofa francese che cerca di mettere in discussione lassociazione politica con la forza capovolgendo la situazione, la vera forza lobbedienza alla verit. E la forza al centro della storia perch i grandi uomini che rimarranno nei libri di storia sono coloro che hanno dispiegato delluso della forza per compiere grandi gesta.

Hannah Arendt
stata allieva di Hidegger, era ebrea ed emigrata negli Stati Uniti. 21

Ci lascer la sua grande opera Le origini del totalitarismo, che affronta questioni riguardanti imperialismo, razzismo e totalitarismo. Osserva che questi modi di fare politica si sono lasciati alle spalle la loro origine greca. Nel suo saggio intitolato Human condiction propone un modello di politica fondata sulla pluralit degli esseri umani che possono vivere nella discussione libera.

Sulla violenza
uno scritto che viene elaborato dopo lesperienza del 1968, lanno delle contestazioni studentesche. Parte dal presupposto che luomo animale politico perch essere ragionevole e parlante. La Arendt ritiene che in determinate situazioni si possa ricorrere alla violenza come espressione sociale e politica, per antonomasia la rivoluzione cubana con Che Guevara. Aveva riflettuto sulla violenza del totalitarismo in cui era sistematica e invasiva. Per esempio il bombardamento a tappeto non da ritenere come guerra, ma come una distruzione di massa, basti pensare ai casi di Dresda, Coventry, Hiroshima e Nagasaki. Nelle culture antiche vi era la cultura della guerra ma non era di distruzione n dal punto di vista politico n morale. Questa visione per stata spazzata via dalla guerra di sterminio, cio che utilizza nella pratica strumenti di sterminio e che non riconosce lalto come popolo ma come opponente totale. La violenza la pi flagrante manifestazione del potere. E sia la destra che la sinistra collegano la politica alla violenza. Poi cita Weber con il suo potere di coercizione che legittimo se trova obbedienza e lo mette in discussione con lesempio del ladro e del poliziotto. difficile distinguere lordine dato da un poliziotto e da un bandito, perch se la politica comandare-farsi obbedire il tipo di rapporto verticale poich uno comanda e latro obbedisce, ma se si toglie lelemento della giustizia il problema della giustizia ancor pi discutibile. Per esempio dal punto di vista dei tedeschi i partigiani erano criminali. Il dilemma : chi decide la legittimit? La risposta che relativa, dipende dalle parti, infatti il re di Francia dir: Uccidete i rivoltosi! e i rappresentanti del Terzo Stato nella Sala della Pallacorda diranno: Lo stato siamo noi!. Privando il potere della legittimit rimane solo la forza di coercizione, ma se quindi lessenza del potere lefficacia del comando allora non c potere pi grande di quello che esce dalla canna del fucile. E qui rientra un elemento fondamentale da trattare per quanto riguarda lobbedienza il consenso di persone libere che si riconoscono come pari e che acconsentono a riconoscere leggi comuni, in questo caso la forma di potere orizzontale. Il consenso viene espresso dalla forma agire di concreto ed unequivalenza regolata da leggi comuni a cui i cittadini avevano deliberatamente aderito. Per tanto non c un rapporto diretto tra potere politico e violenza, ma indiretto, tanto pi c consenso, tanto meno c bisogno della forza di coercizione. Potere corrisponde alla capacit umana di agire di concreto. I regimi del terrore, in origine hanno ottenuto consenso, poi hanno aumentato luso della forza diventando pi violenti man mano che il consenso veniva meno. Questo non significa che il potere democratico faccia a meno della coercizione, ma che non questo che lo caratterizza e smentisce la concezione di Marx, Lenin e Weber secondo il quale la politica lo strumento per conquistare il potere. Ma la politica non pu essere concepita solo come organizzazione dellapparato di coercizione ma anche come consenso. Inoltre a differenza di Weber, Hannah Arendt pensa che il carisma non possa essere consenso, poich questo non razionale, ma emotivo e dunque non pu essere una componente politica. Infine ci racconta che quando i greci pensavano alla politica non pensavano ad essa come strumento, ma come forma di vita caratterizzata da dignit e libert. 22

23

Potrebbero piacerti anche