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Numero 3,
Autunno 2008
….INSIEME,
CAMMINIAMO !
periodico di informazione della
Parrocchia Gesù Adolescente
Forza, riprendiamo…
Carissimi,
Ora, la nostra comunità cristia- si offre per mettere a frut-
na, consapevole di avere limiti e defi- to doti e qualità personali a van-
nella piena ripresa dei vostri im-
cienze, riprende il suo cammino con spi- taggio della comunità, la quale
pegni familiari e lavorativi, vi rag-
rito di umiltà, ma anche con fiducia e diverrebbe più viva ed espressio-
giungo con un cordiale saluto e
speranza , nell’intento di fare vivi e pre- ne vera di “ popolo di Dio “ in
con l’auspicio che l’estate oramai
senti i valori del Regno di Dio che ren- cammino verso il Regno.
trascorsa abbia comunque pro-
dono gli uomini “Beati”. Credo anzitutto A onore del vero ci sono
dotto in voi benefici effetti quali
che il riferimento della vita del credente diversi parrocchiani e simpatiz-
un ritrovato spirito e una rinnova-
alla festa e al suo centro che è la cele- zanti che da tempo si sono resi
ta passione. Certo, il mondo del
brazione dell’Eucarestia, fa essere disponibili come catechisti e ani-
lavoro come anche il mondo della
quest’ultima “culmen et fons”, cioè il matori, come responsabili della
scuola stanno attraversando mo-
culmine e nello stesso tempo anche la Città dei Ragazzi, degli “Ospiti a
menti difficili e controversi e met-
fonte della settimana. Così è orientata mensa”, del “Cinebarnab.forum”,
tono a dura prova i già fragili e-
la vita del credente. Così i “ nostri corpi del Teatro, del decoro della chiesa
quilibri delle famiglie. In più il
“, cioè lo spessore quotidiano e feriale -edificio, delle Gite parrocchiali,
“caro vita” che tutti lamentano,
della nostra vita diventano “ sacrificio del Servizio Liturgico (Lettori, Co-
mette in allarme e fa correre ai
vivente, santo e gradito a Dio “ (Rom ro, Chierichetti), della Caritas,del
ripari con scelte di vita più ocula-
12,1). Poi nella settimana ci sono per “Taglio e Cucito” e relativo Merca-
te ma anche obbligate a tagli e
tutte le età e in termini continuativi per- tino, dei Campi Estivi e Invernali,
rinunce cui non eravamo più abi-
corsi di fede e di formazione per la cre- dell’Informatore parrocchiale, ecc.
tuati.
scita e la maturazione della propria per- Nono posso che essere grato a
Dentro questo contesto, e non a
sona e dei vari Gruppi in modo da esse- Dio e a tutti loro per quanto si sta
parte o al di sopra, si muove an-
re “ pronti sempre a rispondere a chiun- facendo. Ma si può essere di più
che la nostra comunità cristiana.
que vi domandi ragione della speranza per una più che legittima rotazio-
E a tal proposito vorrei dirvi con
che è in voi. Tuttavia questo sia fatto ne o migliore servizio, e si può
le parole del Concilio Vaticano II°
con dolcezza e rispetto “ (1Pt 3,15). fare ancora di più e di altro so-
“ le gioie e le speranze, le tristez-
Purtroppo è ancora una rarità prattutto come attenzione agli
ze e le angosce degli uomini
diventare adulti nella fede, cioè respon- anziani e malati, al disagio fami-
d’oggi, dei poveri soprattutto e di
sabili di fronte a se stessi e agli altri del liare e giovanile, ai poveri del ter-
tutti coloro che soffrono, sono
proprio modo di vivere che fa “ differen- zo mondo, ecc. Ce n’è per tutti,
pure le gioie e le speranze, le
za “ e può mettere in difficoltà a motivo ma non è che tutti devono fare
tristezze e le angosce dei disce-
della coerenza che richiede. Così ci si tutto
poli di Cristo e nulla vi è di genui-
accontenta del minimo, e questo fa tro- Lo spirito con cui stare
namente umano che non trovi
vare impreparati e a disagio insieme e vivere servendoci gli uni
eco nel loro cuore” (documento
nell’affrontare i problemi della vita sen- gli altri secondo il modello di vita
“La Chiesa nel mondo contempo-
za il sostegno della Parola di Dio che è “ evangelico, dovrebbe portare ad
raneo”). Parole dette nei lontani
lampada ai miei passi e luce sul mio un senso di appartenenza e di
anni ’60, parole che richiamano
cammino “ (salmo 118,105). Si fa come partecipazione tale che l’essere a
alla solidarietà e alla condivisio-
fanno tutti, usando le regole di questo volte costretti da seri motivi a
ne, parole che per essere vere
mondo e l’orizzonte si appiattisce in una mancare risulterebbe un vero
oltre che belle chiedono traduzio-
visione “ terrestre “ che sarà comunque rammarico, e se altre volte doves-
ne immediata nell’impegno con-
transitoria ed effimera. Ma per curare, se subentrare un po’ di stanchez-
creto e costante dei credenti con-
animare e accompagnare le persone e i za e quindi di lontananza, farebbe
tro l’egoismo diffuso e menefre-
Gruppi nei loro percorsi formativi e di dire agli altri: “ Dai, forza, ripren-
ghista, contro le ragioni del più
attività varie si richiede una disponibilità di coraggio; ti stiamo aspettando,
forte, contro l’intolleranza verso
a collaborare e a condividere responsa- ci manchi”. Riprendiamo dunque il
la diversità, contro la voracità
bilità con chi è stato messo a guida del- nostro cammino con la benedizio-
consumista e sprecona che fa
la comunità cristiana, così che essa ap- ne di Dio e il sostegno materno di
annegare nella spazzatura e nega
paia in verità come “ Corpo Mistico di Maria che andremo a invocare in
un futuro alle nuove generazioni,
Cristo “ articolato in varie membra, che pellegrinaggio alla Guardia sabato
contro lo smantellamento di ogni
si muovono e agiscono animate 11 ottobre.
riferimento a valori comuni e uni-
dall’unico e medesimo Spirito. Ci si la-
versali per un presunto senso di
menta tanto di una chiesa troppo gerar- Padre Daniele
libertà che poi è libertà di niente
chica e clericale e poi come laici ci si
e smarrimento totale.
nasconde dietro un anonimato e non ci
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Parrocchia Gesù Adolescente Autunno 2008
piamo che ciò che vediamo vero sfuggiti ad altri, insomma, attor-
L’autunno è per definizione la sta- non è. no allo stesso film possiamo con-
gione della chiusura e del ripiega- I film ci parlano, ci fanno pensare, frontarci e scoprirci differenti.
mento: la natura va verso un lento perché raccontano di noi, delle spe- Quando, dopo la proiezione di un
letargo, le giornate si accorciano ranze e dei timori con cui osservia- film, proviamo a fare risuonare
inesorabilmente, il buio prevale sul- mo e interpretiamo il mondo, i film ciò che ci ha colpito, finiamo per
la luce, insomma viene la voglia di “sono la nostra cultura diffusa: han- scoprire che ognuno di noi è un
rintanarsi in casa e attendere tempi no preso il posto che nella polis era mondo, ma anche che il mondo
migliori. delle rappresentazioni tragiche, che di ognuno di noi incontra e arric-
In parrocchia invece accade tutto il nella Londra elisabettiana era del chisce quello di ogni altro.
contrario, e dopo il riposo estivo teatro, che nell’Ottocento era del E’ per questo che amiamo il cine-
riprendono tutte le attività laddove romanzo e del melodramma” (da ma, che non significa solo vedere
sono state interrotte. “Ti racconto un film” di R. Escobar e un film, ma vederlo insieme ad
Nel fervore della ripresa, in una di E.Cozzi) altri, quasi in un ritorno
queste sere di fine estate si è riuni- Nel buio della sala, pur sapendo di all’antico, quando le comunità,
ta anche la Commissione Cinema essere in compagnia gli uni degli grandi o piccole, si riunivano in-
(per dire le persone che voi ben altri, ognuno è immerso singolar- torno ad un narratore che faceva
conoscete) per preparare il pro- mente nella storia che viene rap- entrare ognuno in un mondo
gramma dei film che ci accompa- presentata, infatti “ognuno vede lo “altro”, in una sorta di spaesa-
gneranno nei prossimi quattro me- stesso film che vedono tutti, e per- mento.
si. ciò è uguale a tutti. D’altra parte, Concludo queste poche note an-
E’ una esperienza sempre nuova ed ognuno vede un film che nessun cora con le parole di Roberto E-
esaltante, perché con un pubblico altro vede.” (ibidem) scobar, che mi sembrano bellissi-
ormai affezionato viviamo ogni gio- Questa strano e apparente parados- me e suggestive: “Ogni buon
vedì sera il segreto del cinemato- so è confermato dal confronto e spettatore è anche un viaggiato-
grafo con la sua capacità di illusio- dalla discussione che si svolge dopo re, un vagabondo che cerca stra-
ne, che non è del tutto verità e non il film: ognuno ha visto e vissuto de dai cui intrecci nascano storie
è del tutto finzione, ma è la capaci- una storia che non coincide con mai viste prima, e alla fine anche
tà di rendere verosimile quel che è quella vista e vissuta da ogni altro, un po’ della sua storia”.
finto, e di farci vivere emozioni vere ognuno enfatizza e sottolinea a-
proprio nel momento in cui noi sap- spetti e situazioni che forse sono Patrizia T.
SOLDATI
AUTUNNO
Si sta
Come d’autunno Autunno.Già lo sentimmo venire
Sugli alberi Nel vento di agosto,
Le foglie nelle piogge di settembre
(G.Ungaretti) torrenziali e piangenti,
e un brivido percorse la terra
FOGLIE D’ORO che ora,nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Dagli alberi cadono Ora passa e declina,
Foglie gialle. in quest’autunno che incede
Danzano con leggerezza, con lentezza indicibile,
sembrano foglie d’oro. il miglior tempo della nostra vita
Si posano per terra e lungamente dice addio.
Ed ecco non sono più nulla;
vengono calpestate (V.Cardarelli)
come le mie opinioni.
(Anonimo)
Il Prima o poi le domande arrivano per tutti: Chi siamo? Donde veniamo? Dove
andiamo? Che cosa ci attende? Qualunque via si segua, queste domande sono
inevitabili. È prezioso allora trovarsi di fronte un interlocutore sorridente come
padre Anselm Grün, che offre risposte del tutto personali e che, senza precon-
cetti, va oltre i confini della scienza. Le domande-risposte raccolte in questo
libro sono ben 113 e rientrano nei 7 interrogativi principali, che costituiscono le
parti del libro. Grun risponde in modo sempre rispettoso e mai semplicistico o
fideistico, aprendo la potenza della domanda e fornendo al lettore gli strumenti
e gli argomenti per trovare da solo la propria personalissima risposta.
Wilfred Stinissen.
Eternità nel mio tempo, edizioni Queruiniana, 14,50 euro
Teatro
Teatro… si replica!
Alla ripresa delle attività parrocchiali e alla luce del successo del 24 Maggio scorso, la Compagnia
“I Ragazzi del Muretto” replica la commedia brillante in tre atti dal titolo :
Una splendida occasione per tutti, specialmente per coloro che non erano presenti alla primo de-
butto; si potrà certamente assistere ad una rappresentazione dove la qualità e la spontaneità sono
il perno per un rapporto diretto, e dove lo spettatore viene coinvolto in una esperienza non pas-
siva e impotente, come succede con altre infinite forme di comunicazione, ma di sentita parteci-
pazione.
Vi aspettiamo quindi, Sabato 18 Ottobre 2008 alle 21,00 nel Salone Teatro, per farvi condivi-
dere le emozioni che sono state già di tanti alla prima.
Teatro… novità!
Gli animatori
Elio e Claudia, Valentina e Ilaria, Simone e Laura.
CATECHISMO
Se vuoi......si ricomincia !
La Testimonianza di una mamma….
Anche quest'anno dal 1 Ottobre riprendono Cari genitori,
gli incontri settimanali con l'iniziazione cri-
stiana per i bambini/e della nostra parroc- sono Rita, mamma di due bambini di 7 e 11 anni e vi
chia. Il catechismo vuol essere un servizio voglio raccontare la mia esperienza in Parrocchia.
di accompagnamento e crescita volto a cura- Nel settembre 2006 ho scelto di offrire il mio semplice
re il rapporto personale e affettuoso con aiuto alle due catechiste della classe di mia figlia compo-
Gesù, il Maestro, attraverso la preghiera e la sta da una ventina di bambini “giustamente vivaci ed
partecipazione agli appuntamenti liturgici ed esuberanti” allo loro età.
All’inizio del successivo anno di catechismo mi è stato
insieme all'esperienza concreta del comanda-
chiesto un impegno più collaborativo diventando una ca-
mento della carità. techista accanto a loro.
Con molta umiltà, noi catechiste proviamo a La gioia è stata molta ma molta anche la paura di non
dare piccole gocce di rispetto, testimonianza esserne all’altezza. Con la guida vigile di Padre Daniele e
e amore, e saremmo davvero liete che anche la grande esperienza delle altre catechiste però tutto è
più facile di quanto si creda.
tu cara mamma e caro papà collaborassi con
Non occorre una specifica preparazione ma solo voglia di
noi. Invitiamo anche te a donare secondo la collaborazione per permettere che i nostri bambini pos-
tua professionalità, il tuo tempo, le tue capa- sano avere una preparazione continua nel cammino di
cità; non ti diciamo "vieni e impara" ma crescita spirituale.
Quindi, mamme e papà considerate questa opportunità
"vieni e provaci". di fare qualcosina di più per i vostri figli mettendo a loro
disposizione e anche a quella di altri la vostra esperienza
Insieme, se vuoi....si può ricominciare. offrendovi come possibili catechisti. In Parrocchia ne ab-
biamo veramente bisogno .
Ileana F.
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.I recenti tentativi dell’atleta disabile Oscar Pistorius di realizzare i tempi necessari per
correre a Pechino( Olimpiadi 2008 ) e la sua coraggiosa tenacia, l’incredibile – quasi feroce –
forza di volontà che lo spinge a non “ sedersi “ sulla propria disgrazia ma a guardare sempre
tenacemente avanti, ha richiamato alla memoria di parecchi, le vicende di un altro atleta che
subì, anni addietro, una disgrazia analoga .
Kirk Kilgour, un pallavolista di quasi due metri, cadde male a terra dopo una capriola,
subendo una paralisi ai quattro arti.Anch’egli tenace, anch’egli credente come Pistorius, non
si arrese, non pianse. Non volle però giacere immobile su una barella per il resto della sua
vita e come lui ,grazie all’aiuto della tecnologia di allora ,potè muoversi autonomamente,
tanto da diventare uno dei più apprezzati commentatori televisivi negli USA di volley. Quando
parecchi anni fa papa Karol Wojtyla indisse il “ Giubileo degli infermi “, volle parteciparvi. Qui
-alla presenza di Giovanni Paolo II – lesse una sua composizione ( forse è meglio definirla
una preghiera ) nel più assoluto silenzio. Eccone il suggestivo testo :
Quando terminò, nessuno ebbe il coraggio di applaudire. Il Pontefice, che recava anch’egli sul
suo corpo ferite dolorose ed i primi vistosi segni della sofferenza che lo incalzò fino alla tom-
ba, si alzò piano piano e curvo sul suo bastone andò ad abbracciare Kirk, l’ Angelo senza ali,
storpio nel corpo ma incredibilmente forte nello spirito.
A dimostrazione che, se c’è la Fede, la sofferenza può massacrare un corpo, ma – misteriosa-
mente – nel contempo può rafforzare l’anima .
Anche quest’anno la mensa sarà aperta agli “ospiti” per cinque giorni la settimana grazie allo
spirito di servizio dei numerosi volontari che impiegano tempo, energie ed entusiasmo per la
riuscita di questa iniziativa.
Gli ospiti che accogliamo sono lieti di poter riprendere a frequentare la nostra mensa, oltre
che per il bisogno di consumare un pasto caldo e completo anche per il piacere di farlo in
compagnia. In questo modo, infatti, si alimenta anche la socializzazione e la solidarietà tra
persone spesso sole ed in difficoltà in un clima che vuole e deve essere, grazie all’aiuto dei
volontari, di serenità e collaborazione: ritrovarsi insieme attorno allo stesso tavolo, favorisce
tra gli “ospiti” anche lo scambio ed il confronto di esperienze e di consigli che possono rive-
larsi utili per affrontare meglio le piccole difficoltà quotidiane.
Come sempre poter scrivere sul nostro periodico, ci fornisce l’occasione di rivolgere un dove-
roso ringraziamento ai nostri volontari per la loro disponibilità ed allo stesso tempo di lancia-
re un appello a chi volesse unirsi a noi in quest’esperienza che arricchisce, lo ricordiamo an-
che questa volta, tutti coloro che vi partecipano…siano essi “ospiti” o volontari!
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Per io d ic o d i in for m a zione d e lla Numero 3,
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Come infatti la pioggia e la neve/ scendono dal cielo e non vi ritornano/ senza avere irrigato la ter-
ra,/ senza averla fecondata e fatta germogliare,/ perché dia il seme al seminatore/ e pane da man-
giare (Is. 55,10).
Molti di voi (spero più dei venticinque lettori di Manzoniana memoria) si chiederanno perché ho vo-
luto cominciare questa mia breve serie di scritti sul clima con questa frase del Profeta Isaia. Il mo-
tivo è semplice: dentro questa frase è nascosta l’essenza dei meccanismi che governano il clima
della nostra Terra.
E’ stupefacente come in un’epoca in cui le conoscenze al riguardo erano quasi nulle e l’Uomo idea-
va le teorie più fantasiose, l’Autore del Libro Sacro, nel descrivere l’effetto della Parola di Dio usas-
se una efficace similitudine, sostanzialmente corretta, riguardante il cosiddetto ciclo idrologico. Per
ora ricordiamoci queste due parole, più tardi scopriremo il perchè.
Se parliamo di clima, prima di tutto dobbiamo farci un’idea di cosa sia. A chi piace parlare di ciò
che non sa? Aiutiamoci con la moderna tecnologia: l’enciclopedia libera Wikipedia, nella sua versio-
ne inglese, sempre più efficace, recita: “il clima ha a che fare con la temperatura, la pioggia,
l’umidità, il vento e tutta una serie di altri fattori meteorologici di una località su lunghi periodi di
tempo..”. Il concetto di clima si oppone a quello di “tempo meteorologico”, il quale si riferisce ai
valori attuali di questi fattori: se oggi è nuvoloso stiamo palando di tempo, se ci riferiamo invece
alle temperature medie invernali della nostra Liguria stiamo parlando di clima.
Benissimo. Temperatura, vento, pioggia, neve, nebbia… cioè il clima, ma anche la vegetazione, il
paesaggio, i deserti, le montagne, le pianure fertili, sono un prodotto del ciclo idrologico e del suo
ripetersi da milioni di anni. Una potenza enorme a quanto pare.. prodotta da ciò che scalda il no-
stro Pianeta: il Sole.
Spero a questo punto di non avervi eccessivamente annoiato, ma l’introduzione era necessaria per
comprendere che se vogliamo capire il clima dobbiamo prima di tutto capire il ciclo idrologico.
Vi chiedo ancora un po’ di pazienza.. un bel respiro e tuffiamoci in una nuova definizione. Il ciclo
idrologico è il continuo movimento dell’acqua sulla terra, sotto terra, nei mari e nell’aria. E’ un ci-
clo, non ha inizio né fine (fortunatamente) ma possiamo descriverlo così: l’acqua riscaldata dal sole
evapora dai mari e dalla terra, viene trasportata sotto forma di vapor d’acqua dai venti. Il vapore,
se incontra zone di aria più fredda condensa e si trasforma in pioggia, che cade sulla terra e sui
mari e tutto ricomincia. Immaginate un enorme velocipede inizi ’900 – una di quelle belle bici con
la ruota anteriore enorme – guidata, come abbiamo imparato, dal Sole.
Detto così mi direte: beh, è così chiaro, dove sta il difficile? Eh.. intanto l’Uomo ha impiegato un
po’ di secoli per capire che le cose stavano così.. Nonostante Isaia, abbiamo dovuto aspettare
l’epoca dei Lumi perché scienziati come Pierre Perrault (fratello del più
famoso scrittore) e Edmond Halley (proprio lui, quello della Cometa) riu-
scissero a capire gli ultimi misteri del nostro caro ciclo. Poi il ciclo idrolo-
gico è un sistema complesso. Ecco, ci vuole spaventare, penserete. Un
sistema complesso è un qualcosa composto da tante parti interconnes-
se, che nel loro insieme possono avere comportamenti non ovvi rispetto
alle proprietà di ciascuna delle parti. Tranquilli: immaginate una carruco-
la: se tiriamo un capo della fune che vi gira intorno, l’altro capo certa-
mente si muove nella direzione opposta – questo è un esempio di siste-
ma semplice. Immaginiamo poi un sistema composto da centinaia, mi-
gliaia di carrucole, collegate tra loro nei modi più bizzarri, racchiuse in
una scatola, da cui escono vari capi di funi. Tirando un capo, non posso assolutamente prevedere
se e in che direzione si muoverà uno qualsiasi di questi capi, se prima non ho compreso ad una ad
una le bizzarre connessioni – eco un esempio di sistema complesso.
Ecco il punto. Noi conosciamo abbastanza bene le proprietà delle singole parti del clima, ma le in-
terconnessioni e il comportamento dell’insieme non sono per niente ovvi e in gran parte sconosciu-
ti.
Per questa volta ci fermiamo qui. Continueremo il nostro discorso alla prossima uscita.. a meno
che non mi si cacci per attentato alla leggibilità del giornalino.
Giorgio B.
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Alla soglia dei 50 anni,mi sono ritrovato ad ascoltare a lungo questo brano ,un po’ per curiosità tra-
smessami dai figli un po’ per simpatia verso questo artista di estrazione “rap” ma capace di proporsi
anche su altri versanti musicali.
Mi ha colpito la profondità del testo che,pur nella sua apparente semplicità linguistica , trasmette a
chi ascolta un’ondata di emozioni difficili da descrivere.
L’amore verso la persona amata,”sostanza dei giorni miei”come dice J., la dice lunga sulla qualità del
sentimento espresso ed anche l’essenzialità della parola che lui le dedica rende uniche e inimitabili
le frasi che compongono il brano “A te”
Questa canzone va vissuta parola per parola;ogni frase colpisce per la bellezza e l’intensità dei con-
tenuti;questi,rivelano un’animo nobile, profondo, in grado di esprimere concetti universali con gran-
de semplicità.
Tra le tante,dare “senso al tempo senza misurarlo” è una delle espressioni che più mi hanno colpi-
to;per me significa donarsi all’altro senza fargli pesare nulla, senza “guardare l’implacabile orologio
del tempo…significa anche saper aspettare, talvolta con dolore !
Credo che tutti noi,giovani e meno giovani si possa imparare qualcosa da questa “canzone” con la
C maiuscola.
Fabio G
A te che sei l’unica al mondo A te che sei il mio grande amore A te che non ti piaci mai
L’unica ragione per arrivare fino in fondo Ed il mio amore grande E sei una meraviglia ,Le forze della
Ad ogni mio respiro A te che hai preso la mia vita natura si concentrano in te
Quando ti guardo E ne hai fatto molto di più Che sei una roccia sei una pianta sei un
Dopo un giorno pieno di parole A te che hai dato senso al tempo uragano
Senza che tu mi dica niente Senza misurarlo Sei l’orizzonte che mi accoglie quando
Tutto si fa chiaro A te che sei il mio amore grande mi allontano
Ed il mio grande amore
A te che mi hai trovato A te che sei l’unica amica
All’ angolo coi pugni chiusi A te che io Che io posso avere
Con le mie spalle contro il muro Ti ho visto piangere nella mia mano L’unico amore che vorrei
Pronto a difendermi Fragile che potevo ucciderti Se io non ti avessi con me
Con gli occhi bassi Stringendoti un po’ a te che hai reso la mia vita bella da mori-
Stavo in fila E poi ti ho visto re, che riesci a render la fatica un im-
Con i disillusi Con la forza di un aeroplano menso piacere,
Tu mi hai raccolto come un gatto Prendere in mano la tua vita
E mi hai portato con te E trascinarla in salvo a te che sei il mio grande amore ed il mio
amore grande,
A te io canto una canzone A te che mi hai insegnato i sogni
Perché non ho altro E l’arte dell’avventura a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto
Niente di meglio da offrirti A te che credi nel coraggio molto di più,
Di tutto quello che ho E anche nella paura
Prendi il mio tempo A te che sei la miglior cosa a te che hai dato senso al tempo senza
E la magia Che mi sia successa misurarlo,
Che con un solo salto A te che cambi tutti i giorni
Ci fa volare dentro all’aria E resti sempre la stessa a te che sei il mio amore grande ed il mio
Come bollicine grande amore,
A te che sei
A te che sei Semplicemente sei a te che sei, semplicemente sei, sostanza
Semplicemente sei Sostanza dei giorni miei dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
Sostanza dei giorni miei Sostanza dei sogni miei e a te che sei, semplicemente sei, compa-
Sostanza dei giorni miei A te che sei gna dei giorni miei...sostanza dei
Essenzialmente sei sogni…
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei Album “Safari”, 2008
ATTIVITA’
MESE GIORNO
APRILE DOMENICA 5 ore 10.30 : Processione con palme e rami d’ulivo dalla Città dei Ragazzi alla chiesa e S. Messa con lettura solenne della
DELLE PALME Passione del Signore.
GIOVEDI’ 9 ore 18.00 : S. Messa in “ Coena Domini “ e Lavanda dei piedi ai Comunicandi del 3° ANNO
SANTO
VENERDI’ 10 ore 18.00 : Solenne Celebrazione della Passione del Signore
SANTO Giornata di magro e digiuno per i maggiorenni. Gesto di carità consigliato: offerta equivalente a un pasto.
SABATO 11 ore 21.30 : Solenne Veglia Pasquale.
SANTO Al termine, brindisi e scambio di auguri nel salone-teatro.
DOMENICA 12 DOMENICA DI PASQUA
DOMENICA 19 Giornata di Ritiro per i Comunicandi e loro genitori
(Via Dezza c/o Immacolatine sul Monte Fasce) Inizio alle ore 9 fino alle ore 16.30
MARTEDI’ 28 ore 21.00 : Incontro formativo con i genitori e padrini/madrine dei cresimandi ( portare certificato di battesimo ).
MAGGIO DOMENICA 10 ore 15.00 : Liturgia battesimale per i bambini del 1° ANNO coi loro genitori e accompagnatori. Poi merenda in piazza.
DOMENICA 17 ore 10.45 : S. Messa e 1° Comunioni per i bambini del 3° ANNO
DOMENICA 24 FESTA DELLA PARROCCHIA
Giornata trascorsa tutta in parrocchia (verrà dato il programma dettagliato).
SABATO 30 ore 14.30-17.00 : Mini-Ritiro per Cresimandi e loro genitori, padrini e madrine.
GIUGNO SABATO 6 ore 18.00 : S. Messa e CRESIME per i ragazzi del 6° ANNO
MARTEDI’ 23 > Campo estivo per bambini e ragazzi dalla 3° Elementare fino alla 2° Media
MARTEDI’ 30
LUGLIO GIOVEDI’ 2 > Campo estivo per ragazzi\e dalla 3° Media a tutte le Superiori
DOMENICA 12
Parrocchia Gesù Adolescente
GLI APPUNTAMENTI DEI PROSSIMI MESI
Padri Barnabiti
ATTIVITA’ SPORTIVE
ATTIVITA’ RICREATIVE
• Parco Giochi per minori di anni otto appositamente attrezzato con palestrina e giochi varii