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Storia e Futuro

La Grande guerra e il fronte interno attraverso le


carte dellUfficio per notizie alle famiglie dei militari di
terra e di mare
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di Lucia Gaudenz i

Abstract
LUf f icio per not izie alle f amiglie dei milit ari di t erra e di mare rappresent a una
delle f orme assist enziali pi signif icat ive messe in at t o durant e la Grande
guerra. La sua import anza dovut a alluso uf f iciale che ne f ece lo St at o
it aliano sia come mezzo di t rasmissione delle not izie riguardant i i milit ari, che
come support o nella ricerca di inf ormazioni sui soldat i raccolt e grazie alla
collaborazione di cappellani milit ari, dame visit at rici e madrine di guerra.
LUf f icio not izie cont ribu at t raverso il suo lavoro a t enere alt o il morale del
f ront e int erno e, per t ut t o il periodo della sua at t ivit , si mant enne in f ieri,
ovvero si rivel dispost o a misurarsi con le diverse necessit che
progressivament e emergevano. Quest a at t ivit non st at a solo
indispensabile durant e la Prima guerra mondiale ma lo t ut t oggi in quant o i
suoi schedari e document i sono ut ili e preziosi per lo st udio del conf lit t o.

Abstract english
T he it alian of f ice called Uf f icio per not izie alle f amiglie dei milit ari di t erra e di
mare was one of t he most helpf ul associat ions during t he First World War. It
was import ant because t he it alian government used it of f icially f or t he
t ransmission and t he research of news about soldiers condit ions. T his of f ice
cont ribut ed t o keep high t he nat ional spirit and it s realizat ion was possible
only t hanks t he volunt ary work of t housands women. It was essent ial during
t he war and it s document s are really import ant f or t he st udy of t he conf lict
t oday.
Introduz ione e collocaz ione storiograf ica
Lopera dellUfficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare si inserisce
nel complesso di at t ivit che f ormarono il cosiddet t o f ront e int erno, concet t o
che si svilupp nel corso della Prima guerra mondiale e che rimanda allidea di
una guerra che coinvolse la t ot alit della popolazione: chi non era al f ront e a
combat t ere doveva essere pront o a sost enere la guerra at t raverso alt re
at t ivit . LUf f icio not izie f ece part e delle t ant e opere di assist enzialismo
volont ario che coinvolsero soprat t ut t o la component e f emminile borghese e

arist ocrat ica. Esemplif icat ivo dellimmenso support o organizzat o dalle donne
, a mio parere, il caso della cit t di Bologna. La Guida pratica delle Opere e
della Beneficienza di Guerra nella citt e provincia di Bologna (1917) ne elenca
cent odieci, di cui set t ant adue erano gest it e esclusivament e o quasi da donne,
che coprono i seguent i set t ori di int ervent o: assist enza allinf anzia, alle
f amiglie dei milit ari, alle popolazioni rurali, ai combat t ent i, ai milit ari ricoverat i
negli ospedali, ai mut ilat i e invalidi di guerra, ai prigionieri e int ernat i,
inf ormazioni su leggi, regolament i, leva e servizio milit are, assist enza legale,
opere di propaganda pat riot t ica, consumi ed economia dei consumi, raccolt e.
In part icolare lUf f icio not izie divenne una realt t alment e radicat a nel
t errit orio e cos import ant e per la vit a delle persone, con i suoi
ot t omilaquat t rocent o uf f ici in t ut t a It alia, che capit ava spesso che la gent e vi
conf luisse per ricevere aiut o o consiglio riguardo ad at t ivit che non
rient ravano nelle specif iche compet enze (conf ezionament o dei pacchi per il
f ront e, compilazione delle prat iche per il recupero di ogget t i appart enut i ad un
soldat o mort o oppure di quelle per lassegnament o della pensione et c.) t ant o
che, come scrisse nelle sue memorie Gida Rossi (1934), ispet t rice generale
dellUf f icio not izie, esso era not o come la Chiesa, il Municipio, la Post a. Venne
chiuso uf f icialment e il 30 giugno del 1919 e per loccasione f u organizzat a una
solenne cerimonia a Bologna nella quale i present i, t ra cui molt issime aut orit ,
resero omaggio alla cont essa Lina Bianconcini Cavazza, ideat rice e
promot rice di quest o import ant e organo di assist enza civile. Durant e
loccasione la president e della Sezione di Bologna, Vit t oria Garabelli Silvani,
ricord lopera svolt a durant e la guerra con quest e parole: Abbiamo vissut o
giorni di dolore, dangoscia, di speranza. Ma solo int orno a voi ci siamo sent it i
ut ili alla causa. Di quest o vi ringraziamo.
La st oriograf ia manca di st udi approf ondit i sul f ront e int erno it aliano
considerat o nel suo complesso essendo present i solo alcune pubblicazioni
che t rat t ano i t emi specif ici del lavoro e delle grandi associazioni f emminili.
Quest a considerazione pone gli st udiosi nella condizione di dover f are
rif eriment o esclusivament e su f ont i archivist iche. Inolt re dai quot idiani degli
anni del conf lit t o si possono ricavare import ant i inf ormazioni riguardo non
solo le opere di assist enza gest it e dalle donne, t ra cui lUf f icio not izie, ma
anche come esse erano valut at e dalla societ cont emporanea. Da un lat o
veniva riconosciut o alle donne il valore del loro coinvolgiment o at t ivo per
risolvere i bisogni del Paese, dallalt ro part e dellopinione pubblica maschile si
most rava scandalizzat a dalla visibilit che sempre pi acquist ava la
component e f emminile negli anni del conf lit t o poich era evident e che lo st at o
non pot eva pi prescindere dalla loro collaborazione. Signif icat ivo, ed
esemplif icat ivo, della coscienza che invece le donne avevano della loro opera
un art icolo pubblicat o su Il Rest o del Carlino che si conclude in quest o
modo:
La donna poi, verament e donna, cont inui impavida la sua opera di
sacrif icio, e cerchi da sola, vist o che il nat urale appoggio vien
meno, cerchi da sola di sollevarsi al di sopra di t ut t e le molli

eleganze e si most ri in t ut t o nat a per il vero amore, non per il solo


amore aliment o della specie. Non diment ichi per che non bast a
saper amare, bisogna saper vivere; non bast a sapersi sacrif icare,
bisogna saper adoperare il buon senso e la ragione, alla quale il
cuore st esso t ant e volt e, deve essere sogget t o nella compiut a
rinuncia di t ut t o. Solo cos most rer quant a f orza di vero bene in
lei: e lo compier con f ede e zelo, malgrado il sorriso degli scet t ici
f requent at ori delle sale da t he e dei salot t i elegant i, che nulla
sanno delle gioie int ime e prof onde che procura lesercizio del
bene, f at t o unicament e per il bene.
(Piana 1916)
Nello specif ico, riguardo lUf f icio not izie, nonost ant e la sua import anza e la
dif f usione capillare in t ut t a la penisola, non esist ono st udi, eccet t o il saggio
pubblicat o nel 2005 sul Bollet t ino del Museo del risorgiment o di Bologna della
dot t oressa Elisa Erioli, che ha curat o anche linvent ario del mat eriale
document ario dellUf f icio not izie possedut o dal Museo civico del Risorgiment o.
La maggior part e della document azione rappresent at a da f ont i archivist iche
e a st ampa conservat e presso il Museo del Risorgiment o e la Bibliot eca
dellArchiginnasio di Bologna.
Purt roppo, non essendone mai st at o compilat o linvent ario, non possibile
consult are le cart e dellarchivio dellUf f icio cent rale che alla f ine della guerra,
per volont della cont essa Lina Bianconcini Cavazza, sono st at e deposit at e
allArchivio cent rale dello St at o.
Sono invece consult abili le cart e present i allArchivio di St at o di Bologna che
conserva il duplicat o dello schedario generale dei cadut i compost o da 500.000
schede nominat ive. Presso lArchivio St orico Comunale di Bologna sono
conservat i gli schedari della Sezione di Bologna, appart enent i al Museo civico
del Risorgiment o.
Quest a ricerca si avvalsa anche della consult azione delle cart e cont enut e
nellarchivio privat o della f amiglia Cavazza, dislocat o a Bologna e a Roma,
grazie alle quali st at o possibile avere una visione dinsieme della sua
at t ivit .
Dal punt o di vist a della t rat t azione si deciso di dare spazio alla part e
riguardant e i collaborat ori dellUf f icio, perch quella per le quali st at o
ut ilizzat o maggiorment e mat eriale inedit o, che ha permesso una ricost ruzione
det t agliat a dellimmenso lavoro sost enut o. Si rit iene inolt re che t ale ricerca
possa rappresent are un cont ribut o int eressant e allapprof ondiment o degli
st udi sul f ront e int erno.
Costituz ione e attivit
LUfficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare venne promosso dalla
cont essa Lina Bianconcini Cavazza e f u ist it uit o a Bologna nel 1915, avendo

come scopo quello di st abilire un t ramit e f ra il Paese e lEsercit o mobilit at o e


dare alle f amiglie, che le richiedevano, inf ormazioni sui combat t ent i in modo
da evit are che i cit t adini si rivolgessero diret t ament e alle ist it uzioni dello
st at o. Gi nel gennaio del 1915 la cont essa espresse il desiderio di dedicarsi
alla realizzazione di quest o in modo che pot esse essere f unzionant e al
moment o dellent rat a in guerra dellIt alia e, nel giugno 1915, il Minist ero della
guerra riconobbe uf f icialment e lesist enza e lat t ivit dellUf f icio not izie
(circolare n. 471 del Giornale milit are del 18 giugno 1915).
Tut t i compresero f in da subit o quant o f osse preziosa quest a iniziat iva sort a,
non a caso, per opera di una madre che aveva due f igli al f ront e (sul Carso e
in Trent ino sul Gruppo del Nuvolau) e uno sot t o le armi. Il servizio per pot er
essere f unzionant e aveva bisogno di un sost egno economico al f ine di
provvedere ai locali, alla cancelleria e alle spese post ali e t elegraf iche: le sole
of f ert e privat e, per quant o generose, non pot evano sopperire a t ut t i i bisogni
per lint era durat a del conf lit t o. Quest o problema venne superat o grazie al
sost egno di ent i locali, del Minist ero della guerra e delle Post e it aliane ma,
soprat t ut t o, del lavoro volont ario e grat uit o della maggior part e dei
collaborat ori.
Tra i t ant i che vi lavorarono una menzione part icolare va a Gida Rossi,
lispet t rice generale dellUf f icio not izie. La sua salda f ede crist iana e lamore
per la pat ria la port arono ad essere part ecipe t ut t a la vit a di numerose
iniziat ive per il bene comune. Tra le at t ivit che la videro prot agonist a at t iva
durant e la Grande guerra c quella che svolse presso lUf f icio not izie per il
quale visit olt re cent o Sezioni e Sot t osezioni in t ut t a It alia al f ine di
cont rollarne il giust o f unzionament o. La dedizione con cui svolse i suoi servizi
la port arono alla f ine del conf lit t o a ricevere numerosi riconosciment i t ra i quali
ricordiamo la medaglia doro dellUf f icio not izie e quella di bronzo da part e
della Croce rossa it aliana in quant o diret t rice delle Dame visit at rici di Bologna.
Per quant o riguardava lorganizzazione dellUf f icio not izie esso seguiva una
logica semplice e f unzionale. Innanzit ut t o le sue component i erano suddivise
gerarchicament e allo scopo di ot t enere una presenza capillare sul t errit orio
senza appesant irne laspet t o burocrat ico.
LUf f icio cent rale, con sede a Bologna, si occupava della coordinazione degli
alt ri uf f ici, i quali erano suddivisi in Sezioni, Sot t osezioni e Comit at i o Gruppi
rappresent ant i.
Comunicaz ioni
Le disposizioni del Minist ero della guerra riguardo allinvio di not izie relat ive ai
milit ari f urono duplici: i Deposit i avevano il compit o di t rasmet t ere
diret t ament e alle f amiglie o t ramit e i sindaci le comunicazioni di mort e o di
soldat i gravement e f erit i, ma allo st esso t empo venne aut orizzat o lUf f icio
not izie a prelevare e raccogliere inf ormazioni che pot evano essere divulgat e
ai f amigliari che ne f acevano richiest a.

Le inf ormazioni sui milit ari giungevano allUf f icio not izie per mezzo degli
elenchi dei milit ari mort i, f erit i e dispersi prelevat i ai Deposit i di reggiment o
dalle Sot t osezioni (not izie uf f iciali), oppure arrivavano t ramit e le dame
visit at rici che lavoravano negli ospedali milit ari e dai cappellani milit ari (not izie
uf f iciose).
La necessit di appellarsi alle cosiddet t e not izie uf f iciose sorse nel moment o
in cui i Corpi milit ari, che non dovevano f are t rascorrere pi di dieci giorni dai
combat t iment i per inf ormare i Deposit i, accumularono rit ardi nella
t rasmissione delle not izie a causa della lent ezza del servizio post ale milit are,
della necessit di cont rollare i dat i sui regist ri mat ricolari e del bisogno di
aggiungere, t alvolt a, lindirizzo della f amiglia. Inolt re, per quant o riguardava i
f erit i, in un primo moment o venivano t rasmesse solo le indicazioni generiche e
in seguit o, per periodi pi o meno lunghi, non venivano f ornit i aggiornament i
f ino a quando, t rasf erit i negli ospedali di riserva, le dame visit at rici erano in
grado di comunicare lo st at o di salut e. Fondament ale risult la collaborazione
dei cappellani i quali, lavorando al f ront e, pot evano not evolment e accelerare
la t rasmissione delle not izie in quant o le Sezioni, o Sot t osezioni, vicine alla
zona di guerra rit iravano ogni giorno dai religiosi i f ogli inf ormat ivi e f acevano
per ogni not izia una duplice scheda, una per lUf f icio cent rale e lalt ra per la
Sot t osezione relat iva alla cit t nella quale abit ava la f amiglia del soldat o.
Come risult a dal discorso della cont essa Cavazza in occasione della chiusura
degli uf f ici, dal 1915 al 1919 le not izie pervenut e spont aneament e allUf f icio
cent rale dagli st abiliment i sanit ari da campo e dai Corpi e Repart i mobilit at i
f urono un t ot ale di quasi set t e milioni, ment re quelle ricevut e perch richiest e
dalle f amiglie si aggirarono int orno a un milione e mezzo.
Schede e schedari
Ogni inf ormazione veniva archiviat a in apposit i schedari. Per agevolare la
consult azione delle schede in cui erano annot at e le not izie esse venivano
st ampat e di diversi colori. Le schede che davano not izie pot evano essere:
verdi per i milit ari uscit i dagli ospedali perch guarit i, bianche per quelli che
erano malat i, f erit i o t rasf erit i in alt ri cent ri ospedalieri, grigie per i dispersi e i
prigionieri e ruggine per le not izie di mort e, che venivano cambiat e in azzurre
non appena la not izia diveniva uf f iciale. Le schede che chiedevano not izie
erano rosa, il colore arancione si ut ilizzava se si sapeva che il milit are era
malat o o f erit o, ma non si conosceva lo st at o di salut e o dovera degent e.
In ciascuna Sot t osezione in sede di Dist ret t o era present e uno schedario che
cont eneva le not izie relat ive ai milit ari, le cui f amiglie abit avano nel t errit orio.
Negli schedari delle Sezioni invece erano cont enut e le inf ormazioni relat ive
allint era circoscrizione t errit oriale. Lo schedario generale del Regno nel quale
conf luiva copia di t ut t e le inf ormazioni era conservat o presso lUf f icio cent rale
di Bologna. Lo schedario cent rale cost it uiva un element o f ondament ale: era lo
st rument o necessario per verif icare se ef f et t ivament e nessuna not izia del
soldat o f osse giunt a dal f ront e e per quest o le aut orit milit ari avevano
st abilit o che le richiest e di inf ormazioni dovessero part ire solament e

dallUf f icio cent rale. Esso raccoglieva un t ot ale di dodici milioni di schede, e
venne consegnat o nel 1929 allArchivio cent rale dello St at o a Roma. Ad esso
era connesso anche un alt ro schedario nel quale erano inserit i i nomi di coloro
che avevano immolat o la vit a per la causa nazionale, comprendent e
cinquecent o mila schede e conservat o allArchivio di St at o di Bologna.
Ricerche speciali
LInt endenza generale dellesercit o accet t la propost a dellUf f icio not izie di
considerare valide per il rilascio della dichiarazione di irreperibilit i risult at i
delle ricerche per i milit ari f erit i e poi scomparsi compiut e dallUf f icio st esso,
da inolt rare ai Deposit i milit ari, ai Cent ri di mobilit azione e al Minist ero della
guerra.
Nel f ebbraio del 1917 il Minist ero della guerra riconobbe alle ricerche compiut e
dallUf f icio not izie un carat t ere uf f iciale. Perci il lavoro svolt o per rint racciare i
soldat i e conoscere le condizioni della loro scomparsa f u f ondament ale per le
successive concessioni di pensioni e sussidi alle f amiglie. Allint erno dellUf f icio
cent rale venne cos ist it uit o un repart o per le ricerche speciali per i milit ari dei
quali le f amiglie da lungo t empo non ricevevano not izie e di cui le aut orit
compet ent i non erano in grado di precisare la posizione.
I primi cinquant at re elenchi, ant eriori alla circolare del Minist ero (Circolare 22
f ebbraio 1917, n.245192), comprendevano un t ot ale di quat t ordicimilaseicent o
nomi, dei quali t remilaot t ocent osessant aquat t ro f urono dichiarat i irreperibili,
ment re per i rimanent i f urono accert at e le not izie.
I soldat i dispersi vennero classif icat i in base alle circost anze in cui si erano
perse le t racce e in seguit o veniva st abilit o se concedere la pensione di
guerra ai f amiliari.
LUf f icio not izie si prese carico di alt ri compit i, come quello di f are da t ramit e
t ra i milit ari arruolat i che cercavano parent i o amici che erano anchessi al
f ront e. Per quest o vennero cost it uit e Sezioni corrispondent i nelle t erre
redent e a disposizione per le t ruppe. Anche per i milit ari sot t opost i al giudizio
dei t ribunali venne creat o un apposit o schedario, poich scarse erano le
not izie che venivano comunicat e alle f amiglie che invece desideravano
inf ormazioni pi part icolareggiat e. Per quant o riguardava i milit ari rimpat riat i
dalle colonie e dagli st at i est eri venne dispost o uno speciale schedario che
cont eneva anche gli indirizzi delle f amiglie e vennero ist it uit e Sot t osezioni, nei
principali cent ri est eri di immigrazione (New York, Buenos Aires, La Plat a, San
Paolo, Rosario di Sant a F, Mont ral, Casa Blanca, Tunisi, Alessandra
dEgit t o, Cairo, Port o Said, Marsiglia, Nizza, Principat o di Monaco, Lugano),
alle quali pervenivano regolarment e le not izie che le riguardavano.
Import ant issimo compit o dellUf f icio f u quello della ricerca dei prof ughi e del
ricongiungiment o delle f amiglie dopo la disf at t a di Caporet t o. Nella circolare
che lUf f icio cent rale f ece pervenire a ogni Uf f icio not izie possibile leggere le

parole di conf ort o e di sost egno della president e Lina Cavazza con lo scopo
di ricordare ad ogni collaborat ore la missione che erano chiamat i ad
af f ront are:
La pat ria vuole per s t ut t e le energie di braccio, di ment e e di
cuore; nessun moment o pi solenne di quest o per dar prova di
piet e f ort ezza. Lavoro e responsabilit gravi ci at t endono, ma
noi dobbiamo accet t are con f ermezza incrollabile la f at ica che ci
onora, t ant o pi perch list it uzione nost ra, pi dogni alt ra a
cont at t o del Paese, pu in quest ora t ragica grandement e essere
ut ile con parole di conf ort o e di f ede. Ho molt o da chiedere alle
Sezioni, ma so che lo spirit o che le anima t ut t e cos alt o, ed ho
avut o prova cos nobile del loro slancio ed ent usiasmo [] che son
cert a di non chiedere mai t roppo. Compenso nost ro sar il giust o
orgoglio della sant a missione compiut a, missione di amor pat rio
incoercibile, di carit che f a propri i dolori di t ut t i, che nella
svent ura sinf iamma, e f ort e, pazient e, benigna mai non opera, n
parla invano 1.
Ogni Sezione, o Sot t osezione, cominci ad annot are su speciali moduli le
generalit dei prof ughi che arrivavano nel loro t errit orio compet ent e e,
cont emporaneament e, cercava di riordinare in part icolari schede di richiest a le
domande di ricerca di alt ri prof ughi. Sia i moduli di denuncia che le schede di
richiest a venivano poi t rasmessi allUf f icio cent rale che progressivament e le
poneva in uno schedario generale il quale, in quant o era ordinat o
alf abet icament e, permet t eva di ricongiungere immediat ament e i due t ipi di
schede. Venne ist it uit o uno speciale schedario anche per le ricerche e le
denuncie dei bambini che si erano smarrit i durant e lesodo dalle province
invase. In t ot ale le f amiglie ricongiunt e f urono olt re cinquant at remila, cif ra che
dimost ra limport anza che ebbe il Repart o prof ughi dellUf f icio not izie.
LUf f icio cent rale si occup anche della ricerca degli operai requisit i dal
Comando Supremo per i lavori di dif esa nella zona t ra il Tagliament o e il Piave
e che avevano perso ogni cont at t o con le loro f amiglie. E, come ult eriore
servizio per aiut are le persone che erano dovut e scappare dalle t erre invase,
vennero lasciat e inf ormazioni, circa quat t romila in t ot ale, sulla nuova sede di
ent i ed ist it ut i t rasf erit i dopo lavanzat a aust riaca.
Ma lopera di assist enza non si era ancora conclusa. A Bologna venne inf at t i
ist it uit a una casa -f amiglia per i soldat i delle t erre lont ane presso lAsilo
Primod (di cui Francesco Cavazza era president e). Lat t uazione di quest o
proget t o, che consent di ospit are e assist ere olt re seimila soldat i, f u possibile
grazie allint eressament o e al f inanziament o del Minist ro Dallolio, a cui segu
quello dellAlt o Commissariat o per i prof ughi e quello della Casa del Soldat o.
LUf f icio centrale e la Sez ione di Bologna
LUf f icio cent rale di Bologna, che ebbe sede inizialment e nel palazzo della

f amiglia Cavazza in via L.C. Farini e poi venne t rasf erit o in un piano delledif icio
delle Post e cent rali, dirigeva e coordinava il servizio generale dellUf f icio
not izie poich riceveva diret t ament e gli ordini, o i consigli, dal Minist ero della
guerra e dallInt endenza generale che in seguit o venivano t rasmessi alle
Sezioni e Sot t osezioni t ramit e circolari int erne.
La segret eria, compost a da segret arie e archivist e, f ungeva da gabinet t o
della presidenza, archivio e prot ocollo, direzione della sede cent rale. La post a
consegnat a al repart o smist ament o, circa t rent amila pieghi al mese, veniva
apert a e separat a in base alla dest inazione f inale. Le schede not izie
provenient i dalle Sezioni, o Sot t osezioni, i f ogli inf ormat ivi e le cart oline
speciali dei cappellani con not izie individuali venivano mandat e alla segret eria
che aveva il compit o di regist rarle e poi passarle allo schedario o al repart o
cappellani. Tale repart o riceveva in media t remilacinquecent o not izie al giorno
di cui t rasmet t eva copia allo schedario e alla Sot t osezione corrispondent e. Al
repart o cart oline colonnelli venivano ripost e le cart oline di rispost a che
giungevano dai Corpi, ment re al repart o schede rosa venivano inolt rat e le
domande di richiest a per i Corpi, invece le schede arancioni passavano al
ripart o ricerche f erit i. Le cart oline di rispost a provenient i dagli ospedali
venivano passat e al gruppo prat iche speciali del repart o corrispondenza nel
quale conf luivano anche i t elegrammi. In codest o repart o delle signore
esaminavano le let t ere e le cart oline, rispondevano, alloccorrenza
schedavano le richiest e rosa o arancioni e poi prendevano cont at t i con i
repart i corrispondent i. Un alt ro gruppo di donne si occupava di volgere le
richiest e ai Corpi, Deposit i, sezioni sanit , ospedali, commissione Croce rossa,
governo della Tripolit ania. Cera inolt re chi aveva il compit o di t enere la
corrispondenza con i cappellani per ringraziarli, per scambiare inf ormazioni
t ecniche sul lavoro o per chiedere inf ormazioni pi det t agliat e su milit ari cadut i
o f erit i gravement e. Nel repart o spedizioni, cancelleria e st ampat i si
preparava la post a da spedire con una media giornaliera di
duemilacinquecent o pezzi.
Test imonianza di quant o f u import ant e lopera svolt a, non solo per il Paese
ma anche per coloro che vi avevano lavorat o, f urono le numerose richiest e
provenient i dalle Sezioni di cont inuare a t enere apert a lorganizzazione anche
dopo la f ine della guerra. LUf f icio cent rale cont inu, per incarico del Minist ero
della guerra, a svolgere la sua at t ivit per il servizio della ricerca dei dispersi.
Int eressant e f are una breve precisazione della Sezione di Bologna 2, come
esempio delle t ant e alt re sort e in t ut t a It alia. Essa f u una delle prime ad
essere cost it uit a. Cominci inf at t i a f unzionare il 27 maggio del 1915 e doveva
comprendere t ut t a la circoscrizione milit are del 6 Corpo dArmat a, ma da
essa vennero dist accat i i dist ret t i di Udine e Venezia dove f urono cost it uit e
Sezioni indipendent i.
LUf f icio cominci la sua at t ivit nei locali di quello che allora era il Teat ro
Eden, in via Indipendenza 69, concesso in uso dalla propriet aria per i mesi
est ivi. Quando gli spet t acoli ricominciarono la Sezione di Bologna dovet t e

lasciare i locali e si t rasf er il 18 set t embre 1915 in Piazza Calderini 4, dove la


Societ degli Impiegat i Civili diede a disposizione un salone e luso grat uit o del
t elef ono e delle st uf e.
La Sezione di Bologna promosse alcune f orme di assist enza e benef icienza,
olt re il servizio previst o dal regolament o dellUf f icio not izie. Va ricordat o il
gruppo delle Dame visit at rici, che organizzarono raccolt e doni e
manif est azioni pat riot t iche negli ospedali durant e le principali ricorrenze
(Nat ale, Pasqua, Capodanno, 20 set t embre). Presso lUf f icio not izie si t enne
una raccolt a di libri da dest inare agli ospedali. Si pens anche ai milit ari it aliani
degent i negli ospedali albanesi, a cui vennero inviat i circa t remila doni. La
Sezione di Bologna si occup inolt re di procurare i f iori da porre sulle t ombe
dei soldat i cadut i nella giornat a della commemorazione dei def unt i. Nei locali
dellUf f icio venne allest it a la raccolt a di oro per la Pat ria e, per iniziat iva
dellIspet t rice Generale, venne organizzat a la propaganda per il prest it o
nazionale che raccolse nel 1917 L. 281.000 ment re per il 1918 la cif ra ammont
a L. 2.200.000.
Int eressant e riport are alcuni dat i sul numero di schede ut ilizzat e t ra 1915 e il
1918 per rendersi cont o della quant it di not izie che t ransit avano da quest a
Sezione:
Schede bianche generiche: 12.814.500;
Schede verdi: 2.307.000;
Schede cerulee (dispersi): 1.890.000;
Schede camoscio (mort i): 928.000;
Schede di richiest a rosa: 782.000;
Schede di richiest a arancioni: 237.000;
Numero t ot ale di schede, cart oline, let t ere, pacchi et c..: 30.522.821;
Repart o prof ughi (schede, cart oline, moduli): 751.200.
I collaboratori
La cont essa Cavazza nella riunione di chiusura def in i collaborat ori dellUf f icio
not izie il piccolo esercit o delle nost re volont arie, perch erano circa
vent icinquemila dist ribuit e in ot t omilaquat t rocent o uf f ici dif f usi in t ut t a It alia,
di cui t recent ocinquant a lavoravano solo nellUf f icio cent rale. Scrive Gida
Rossi, ispet t rice generale dellUf f icio not izie, nella sua aut obiograf ia (1934,
219):
Ecco lopera di una donna: la cont essa Lina Cavazza, cui risposero
con slancio 25 mila alt re donne. Il T enent e Colonnello Giulio
Maccaf erri, che dal f ondo della sua polt rona di mart irio non pot eva
part ecipare alla guerra, det t e allopera della donna
lorganizzazione e la disciplina milit are; le Supreme Aut orit dello
St at o lapprovarono e la dot arono e f ummo un esercit o anche
noi. Lo dobbiamo dire con lorgoglio della verit , alt a la f ront e;
f ummo un piccolo esercit o anche noi!

Come si legge in un document o present e nellarchivio della f amiglia Cavazza,


LUf f icio cominci a f unzionare per iniziat iva f emminile (e non f emminist a)
poich a quest opera vi part eciparono soprat t ut t o donne di ogni est razione
sociale e polit ica: signore, signorine, insegnant i, cappellani milit ari, sacerdot i,
suore, dame visit at rici, st udent i e st udent esse, milit ari a riposo, t ecnici,
impiegat i e prof essionist i. Le parole del Segret ario generale dellUf f icio, don
Enrico Sgargi, delineano i concet t i f ondament ali che hanno inf ormat a la
Signora Cont essa Cavazza nel creare quest o Uf f icio:
I concet t i f ondament ali sono st at i dunque due: Primo, quello della
concordia massima f ra t ut t i i part it i, e della pi assolut a esclusione
di qualsiasi colorit o polit ico ed inf luenza di camarille locali;
secondo, quello di mant enere alla Ist it uzione il suo carat t ere
eminent ement e muliebre. Quest o non per escludere lelement o
maschile, ch anzi ef f icacement e coopera, ma per mant enere
inalt erat o, prof ondo e cont inuo il principio inf ormat ivo della
Ist it uzione, che quello della pi grande piet per i dolori da lenire,
e della pi soave delicat ezza nei rapport i con t ant e f amiglie
addolorat e 3.
Esse, le volont arie vi port arono il predominio della piet sulla rigidezza
burocrat ica, e la squisit a gent ilezza della f orma, sia nei riguardi del pubblico,
sia nellint erna disciplina duf f icio4.
Il lavoro dellUf f icio not izie richiedeva molt a pazienza poich si basava sulla
t rascrizione precisa di dat i e sullordine. Il compit o dei collaborat ori non si
esauriva nella compilazione delle schede, perch ad essi era af f idat o il
rapport o umano con chi allUf f icio si rivolgeva. Erano persone logorat e
dallat t esa di ricevere not izie riguardo al proprio soldat o al f ront e, perci
occorreva rivolgersi loro con parole di comprensione e rassicurant i.
Lincombenza pi gravosa era senza dubbio quella di comunicare not izie di
mort e alle quali ognuno reagiva in modo diverso.
Non dif f icile da immaginare lat mosf era che si viveva t ra quelle mura in cui le
persone che vi lavoravano erano anchesse madri, sorelle e spose in lut t o o in
at t esa di un proprio caro. Nella relazione della president e della Sezione di
Bologna al comit at o di azione civile si legge:
Abbiamo inolt re il servizio di inf ormazioni verbali per il quale si
prest ano per t urno parecchie signore con pazienza inf init a. Esse
ricevono il pubblico in un locale apposit o nelle ore del mat t ino e del
pomeriggio per accogliere le domande e dare a voce le
inf ormazioni, gli schiariment i che possono essere richiest i,
aggiungendo la parola di conf ort o e di piet , che pu rendere
meno dolorose le not izie non liet e 5.
I collaborat ori est erni allUf f icio not izie f urono le dame visit at rici, i cappellani
milit ari e le madrine di guerra.

Le dame visit at rici, per concessione dellIspet t orat o di Sanit Milit are,
raccoglievano giornalment e inf ormazioni sui degent i negli ospedali t errit oriali e
di riserva e sui milit ari che erano st at i dimessi. Quest a part icolare f igura
assist enziale, volut a dalla Regina Elena (Baronchelli-Grosson 1917), sorse per
mezzo dellUf f icio not izie ma f u la Croce rossa ad assumerne la direzione
(Rossi 1934). Erano donne benest ant i che, nella loro unif orme color greggio
segnat a dalla Croce rossa, col velo nero sul capo (Baronchelli-Grosson 1917,
66), prest avano servizio negli ospedali, circa due ogni cent o let t i. Esse
avevano il compit o di compilare gli elenchi dei milit ari f erit i e ammalat i, e di
port are avant i le ricerche dei soldat i di cui non si sapeva pi nulla dopo che
erano st at i f erit i. Unalt ra import ant e f unzione da loro svolt a era di scrivere
let t ere alle f amiglie per cont o di chi non era in condizioni di f arlo. Come t ut t i
quelli che f urono occupat i nelle opere di assist enza, il loro compit o non si
riduceva al semplice svolgiment o delle f unzioni a loro indicat e. Le dame
visit at rici erano sempre in cont at t o con soldat i f erit i e ammalat i, a volt e molt o
gravement e; si f ermavano a parlare con loro per conf ort arli o semplicement e
dist rarli dalla sit uazione in cui si t rovavano e per quest o spesso port avano con
s piccoli doni.
Le donne che lavoravano negli ospedali organizzavano anche f est e per le
ricorrenze speciali, come Nat ale, in modo da f ar sent ire i soldat i ricoverat i
meno soli.
Per compiere al meglio il loro lavoro, che richiedeva precisione e corret t ezza
per t rascrivere i dat i, erano st at e procurat i degli apposit i moduli prest ampat i
in modo da risparmiare t empo, dat o che quello che avevano a disposizione
era poco.
Il Comit at o delle Visit at rici di Bologna, diret t o dalla Croce rossa con
president e la signorina Gida Rossi (nonch Ispet t rice generale dellUf f icio
not izie), aveva sede in piazza Calderini presso la Sezione bolognese
dellUf f icio not izie.
Laiut o che diedero i cappellani milit ari allUf f icio not izie f u f ondament ale, se si
considera che in media f ornivano t remilacinquecent o not izie al giorno (Pet ri
1916, 8). Essi comunicavano i nomi dei malat i e dei f erit i, con lindicazione
dellindirizzo della f amiglia, che t ransit avano negli ospedali da campo (dai quali
erano escluse le dame visit at rici), oppure i nomi dei milit ari t rasport at i nei t reni
ospedali. Preziose f urono le not izie che t rasmet t evano subit o dopo i
combat t iment i riguardo ai soldat i mort i o dispersi, accelerando not evolment e
il t raf f ico di t ali inf ormazioni. Inizialment e i dat i che essi mandavano erano
f rut t o della spont anea iniziat iva dei singoli. Successivament e, rendendosi
cont o che le lacune di not izie provenient i dal f ront e erano t roppo grandi, si
giunse ad un accordo t ra lInt endenza generale e il vescovo da campo
Bart olomasi, af f inch divent asse obbligat orio per i cappellani t rasmet t ere
regolarment e le not izie. Ai cappellani degli st abiliment i sanit ari da campo
vennero dat i t accuini cont enent i moduli prest ampat i da compilare con le
inf ormazioni sui milit ari degent i, ment re i cappellani dei reggiment i dovevano

t rasmet t ere ogni giorno t ali moduli allUf f icio not izie. In seguit o vennero
dist ribuit e agli ospedali e ospedalet t i da campo speciali cart oline in f ranchigia,
in cui era gi st ampat o lindirizzo dellUf f icio cent rale, nelle quali il medico o il
cappellano pot eva f ornire ult eriori indicazioni sui milit ari ricoverat i.
Int eressant e leggere, in una not a rivolt a ai cappellani in un f oglio dordine
dellUf f icio not izie, lesort azione a inviare giornalment e t ut t i i dat i regist rat i
anche se pot evano sembrare insuf f icient i poich ogni loro not izia sempre
preziosa, rappresent a spesso il f ilo condut t ore per le successive indagini6.
A volt e i cappellani allegavano alla scheda inf ormat iva anche una let t era con i
part icolari e le ult ime parole di un soldat o decedut o, oppure, se si t rat t ava di
un f erit o che non riusciva a scrivere, venivano riport at i i salut i alla f amiglia
det t at i dal milit are st esso.
Grazie alla mansione svolt a per lUf f icio not izie, i cappellani aiut arono i soldat i,
soprat t ut t o quelli analf abet i, nella corrispondenza con le f amiglie (Morozzo
della Rocca 1980).
Nella rivist a Il prete al campo, indirizzat a ai religiosi che prest avano servizio al
f ront e, si legge lapprezzament o per lopera da loro svolt a da part e del
vescovo da campo Angelo Bart olomasi:
Carissimi Cappellani, ricevo dal Minist ero della Guerra let t era di
plauso per la valida cooperazione che voi dat e allUf f icio di
Inf ormazioni a Bologna. Aggiungo anchio il mio ringraziament o per
la corrispondenza vost ra alle esort azioni f at t evi nei varii e sempre
cari convegni perch vi adoperiat e a dare quelle not izie che
riescono di grande conf ort o alle f amiglie dei soldat i. [] Il vost ro
zelo supplisce ad ogni parola che io possa ancora aggiungere, e su
quest o f accio assegnament o.
(Bart olomasi 1915, 29).
Per quant o riguarda le madrine di guerra pu essere ut ile, per spiegare chi
f ossero e come operavano, leggere la def inizione dat a da un giornale
dellepoca:
Sono quelle signore, o signorine, che avendo avut o lindirizzo di un
soldat o povero o senza f amiglia, lo adot t ano come f iglioccio, gli
scrivono spesso, gli mandano di t ant o in t ant o a seconda dei loro
mezzi f inanziari qualche pacco con ci che pi gli occorre e che pi
desidera, ogget t i di lana, sigaret t e, ecc.
Ma la missione delle Madrine di guerra deve essere anzit ut t o di
t enere sereno ed elevat o il morale del loro f iglioccio most randogli
int eressament o ed af f et t o.
(Per trovare madrine ai combattenti, in Lavvenire dIt alia, 28 marzo

1916)
Lidea nacque in Francia dove alcuni uf f iciali, dopo aver not at o che larrivo
della post a causava malumore e t rist ezza a chi, per vari mot ivi, non la
riceveva mai, lanciarono un appello alle donne f rancesi. LIt alia, rendendosi
cont o della genialit delliniziat iva per t enere alt o il morale delle t ruppe, f ece
sua lopera che si dif f use prima a Milano, Roma, Firenze e poi anche a
Bologna, per opera dellarist ocrat ica Bianca Loup De Rham, con sede in
Piazza Calderini 4 (la st essa della Sezione di Bologna dellUf f icio not izie). I
nominat ivi dei soldat i da assist ere venivano f ornit i dagli uf f iciali, dai cappellani
milit ari, dai soldat i st essi che indicavano qualche loro compagno bisognoso,
dai parroci o dai sindaci. LUf f icio not izie si serv delle madrine di guerra, in
quant o nella loro corrispondenza si pot evano reperire inf ormazioni riguardo ai
milit ari ricercat i.
Ogni collaborat ore dellUf f icio not izie, a qualsiasi mansione f osse dest inat o,
f u f ondament ale, perch solo grazie al suo lavoro, svolt o grat uit ament e e con
la massima seriet , f u possibile il f unzionament o di quest opera di primaria
import anza non solo per i soldat i e le loro f amiglie, ma anche per lo St at o.
Le parole con cui la president e Lina Bianconcini Cavazza salut
simbolicament e nella riunione di chiusura t ut t i coloro che avevano prest at o
servizio presso lUf f icio not izie sono, seppur int rise della ret orica t ipica
dellepoca, specchio di quellunit dint ent i che aveva carat t erizzat o i
collaborat ori, t ut t i volont ari, e che aveva reso possibile il f unzionament o di
quest opera che risult f ondament ale per diminuire le dist anze t ra il Paese e il
f ront e di combat t iment o e mant enere alt o il morale.
Sien grazie a Dio! E benedet t e voi t ut t e per la cui pazient e
f rat erna carit non int rist f ra le spine ma f ior gloriosament e il
piccolo seme get t at o dalla speranza7.
Fondo Folli
Si rit iene int eressant e dedicare un breve paragraf o alla present azione del
Fondo Folli, f ondo archivist ico conservat o presso il Museo civico del
Risorgiment o di Bologna. Esso venne donat o nel 1934 al Museo ed cost it uit o
da t recent ot rent aquat t ro cart e comprendent i soprat t ut t o let t ere e cart oline
appart enut e alle sorelle Ida e T eresa Folli.
Le due signorine f urono impegnat e a Bologna in at t ivit di assist enza e
propaganda int erna durant e la Grande guerra. In part icolare Teresa lavor
come responsabile del repart o t elegrammi presso lUf f icio not izie di Bologna
ed ent rambe si impegnarono nellat t ivit di madrinat o.
Essendo assent i st udi sullUf f icio not izie e, in generale, sul f ront e int erno
it aliano import ant e concent rarsi su f ondi archivist ici di quest o t ipo, per la
ricost ruzione dellat t ivit svolt a dalla popolazione civile durant e la guerra.

In part icolare, dalla let t ura delle cart e di quest o f ondo, emergono le condizioni
dei soldat i al f ront e e lint ensa part ecipazione emot iva al conf lit t o da part e di
quest e donne le quali per avevano una concezione della guerra dist ort a dalla
propaganda.
I document i cont enut i hanno inolt re permesso di port are lat t enzione nella
realt della scuola. Inf at t i Ida Folli era prof essoressa di disegno presso la
scuola Normale f emminile Laura Bassi8 nella quale cost it u quello che lei
chiam il Pant heon degli eroi. Nel f ondo conservat o presso il Museo civico del
Risorgiment o di Bologna sono present i le copie delle let t ere che lei aveva
mandat o alle mogli o alle madri dei giovani eroi cadut i per la Pat ria, chiedendo
f ot ograf ie aut ograf at e. Quest o t ipo di document i sono unimport ant e
t est imonianza del lavoro di propaganda pat riot t ica svolt a nelle scuole e, allo
st esso t empo, rappresent ano un invit o ad andare a st udiare gli archivi
scolast ici nei quali document at a lat t ivit in sost egno della guerra da part e
degli insegnant i e degli alunni.
Il Fondo Folli st at o il punt o di part enza per le successive ricerche riguardant i
lUf f icio not izie. Si rit iene che sia indispensabile lo st udio di piccoli f ondi come
quest o per pot er sviluppare unanalisi pi ampia del f ront e int erno e per
ricost ruire le capillari ret i assist enziali cit t adine che videro coinvolt e
at t ivament e cent inaia di persone, soprat t ut t o donne, su diversi versant i.

Conclusioni
LUfficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare rappresent a una delle
f orme assist enziali pi signif icat ive messe in at t o durant e la Grande guerra.
La sua import anza dovut a alluso uf f iciale che ne f ece lo St at o it aliano sia
come mezzo di t rasmissione delle not izie riguardant i i milit ari, che come
support o nella ricerca di inf ormazioni sui soldat i raccolt e grazie alla
collaborazione di cappellani milit ari, dame visit at rici e madrine di guerra.
LUf f icio not izie, at t raverso la sua at t ivit , cont ribu a t enere alt o il morale del
f ront e int erno: chi aveva f igli, marit i, f rat elli al f ront e sapeva che laddove lo
St at o rit ardava nella comunicazione delle not izie relat ive ai soldat i mort i o
f erit i, pot eva rivolgersi allUf f icio not izie che nel proprio schedario collocava
ordinat ament e ogni comunicazione, uf f iciale o uf f iciosa, provenient e dal
f ront e; allo st esso modo chiunque non riceveva not izie di un milit are da molt o
t empo si sent iva meno abbandonat o nella sua angosciosa at t esa in quant o,
una volt a rivolt osi allUf f icio, pot eva cont are sui loro cont at t i per ricevere
inf ormazioni. LUf f icio not izie, per t ut t o il periodo della sua at t ivit , si
mant enne in fieri, ovvero si rivel dispost o a misurarsi con le diverse necessit
che progressivament e emergevano e lenorme servizio of f ert o ai prof ughi ne
il pi lampant e esempio.
La scopert a f orse pi int eressant e st at a const at are che lUf f icio not izie non
st at o un uf f icio che svolgeva mansioni burocrat iche, ma unorganizzazione

di persone per le persone. Quest a sua carat t erist ica sicurament e f u dovut a al
carat t ere volont ario del lavoro e alla maggioranza della component e
f emminile t ra i collaborat ori, che riservavano sempre una parola di conf ort o a
chi si rivolgeva allUf f icio. Pert ant o il mot t o Piet non di f ort ezza ignara
rispecchia perf et t ament e la duplice anima di quest at t ivit che, nello svolgere
la sua opera di bene, concili la solidariet umana allef f icienza.
Nel concludere la ricerca si t iene a sot t olineare che lUfficio per notizie alle
famiglie dei militari di terra e di mare non st at o solo indispensabile durant e la
Prima guerra mondiale, ma lo t ut t oggi in quant o i suoi schedari e document i
sono ut ili e preziosi per lo st udio del conf lit t o. Nelle parole scrit t e dal
Soprint endent e dellArchivio cent rale dello St at o alla cont essa Lina Cavazza
riassunt o il signif icat o che ha lUf f icio not izie per la st oria passat a e f ut ura.
In quelle schedine, in quei document i di dolore e di sangue rivive t ut t a la
grande anima del Soldat o dIt alia nei suoi moment i pi sublimi e pi t ragici. In
quelle not izie vha t ut t o il nost ro Popolo; vha t ut t a la nost ra Pat ria! E, se il
cuore si st ringe al ricordo dei nomi di quegli eroi per lo pi ignot i ed ignorat i,
esult a, pure, al pensiero che di t ant o sacrif icio la nost ra gloriosa razza sia
st at a capace. Oh! Nobile Signora, benedet t a sia Colei chebbe lidea prima di
quella raccolt a meravigliosa; non saput a imit are da alt ra Nazione alcuna;
benedet t a per il sollievo che procur a t ant e f amiglie, a t ant e madri e sorelle
e con ci per il pot ent e cont ribut o a raf f orzare il f ront e int erno della Nazione e
ad irrigidirla nella volont della Vit t oria f inale; benedet t a lut ilit che procura a
t ant i umili nei dif f icili perseguiment i dei modest i dirit t i alla riconoscenza pat ria;
benedet t a per il conf ort o dei post eri, per la glorif icazione, che dallo st udio di
quel mat eriale verr, in f ut uro, dei nost ri umili ma grandi Frat elli!! Ella, che t ut t i
esalt ano per la grande opera compiut a con un pat riot t ismo, un disint eresse,
una energia, una modest ia senza pari, sia ringraziat a a nome mio,
dellAmminist razione, degli int eressat i e degli st udiosi present i e f ut uri

Biografia
Lucia Gaudenzi (Bologna, 1991) ha st udiat o e si laureat a presso lUniversit
di Bologna nel corso di laurea t riennale in Let t ere, curriculum moderno, con t esi
in St oria Cont emporanea dal t it olo Piet non di f ort ezza ignara: lUf f icio per
Not izie alle f amiglie dei milit ari di t erra e di mare, relat ore prof essoressa Maria
Malat est a. at t ualment e iscrit t a al corso di laurea magist rale di It alianist ica e
scienze linguist iche dellUniversit di Bologna.

Biography
Lucia Gaudenzi (Bologna, 1991) graduat ed in Modern Lit erat ure wit h a t hesis
on Cont emporay Hist ory at Bolognas Universit y. She is current ly f ollowing a
mast er course at Bolognas universit y.

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Fronti interni. Esperienze di guerra lontano dalla guerra, 1914-1918,
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Archivio st orico comunale di Bologna: Archivio dellUfficio notizie per le famiglie
dei militari Sezione di Bologna (1915-1919).
Archivio del Museo civico del Risorgiment o di Bologna: Archivio Guerra (19141918); Fondo Folli.

Archivio privat o della f amiglia Cavazza sede di Bologna e di Roma.

Siti consigliati
Sul sit o dellAssociazione Cult urale St oriaMemoria.eu pubblicat a lint ervist a
riguardant e lUf f icio Not izie a Lucia Gaudenzi andat a in onda durant e la
t rasmissione Det t o t ra noi di Radio T au il 07/11/2014:
ht t p://www.st oriamemoria.it /node/4929 Museo civico del Risorgiment o di
Bologna: ht t p://www.comune.bologna.it /risorgiment o/ St oria e Memoria di
Bologna: port ale sugli avveniment i st orici del periodo compreso t ra let
Napoleonica e la Liberazione del 1945: ht t p://www.comune.bologna.it /memoriabologna
[/learn_more]
1. MRBo, Archivio Guerra 1914-1918, Uf f icio cent rale not izie, Foglio dordine
n. 13, Novembre 1917, cart . 11, bust a 1. []
2. I dat i in seguit o riport at i sono st at i ricavat i da document i conservat i
presso larchivio privat o della f amiglia Cavazza. []
3. Af C, F. Andr, Bononia docet ! Una visit a a S. E. la cont essa Lina B.
Cavazza. LUf f icio per not izie alle f amiglie dei milit ari Cime f unziona
Chi ne sono i component i La nuova sede di New York, in Il giornale
it aliano, Anno VIII, N. 9, New York, Domenica 9 Gennaio 1916. []
4. Af C, M. Murat ori, Le volont arie. []
5. Af C, V. Garabelli Silvani, Relazione present at a al comit at o bolognese di
azione civile durant e la guerra nel gennaio 1916, Bologna, maggio 1918.
[]
6. MRBo, Archivio Guerra 1914-1918, Uf f icio cent rale not izie, Foglio dordine

N. 4, 30 set t embre 1915, cart . 11, bust a 1. []


7. MRBo, Uf f icio not izie alle f amiglie dei milit ari, Nella riunione di chiusura
dellUf f icio Cent rale per not izie alle f amiglie dei milit ari. Discorso della
President e, Bologna, T ipograf ia Paolo Neri, 1915, p. 26. []
8. La prof essoressa del Liceo Laura Bassi di Bologna M.G. Bert ani, insieme
ai suoi alunni, ha port at o avant i il proget t o Legami di cart a. Soldat i in
t rincea, alunni t ra i banchi int ersezione t ra archivi della Grande Guerra,
vincit ore della seconda edizione del concorso Io amo i beni cult urali
della Regione Emilia-Romagna. []

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