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IL CHELSEA FC

IN FUORIGIOCO
Una significativa presa di posizione
della Fifa contro i trasferimeti
internazionali di giovani calciatori

a cura dell’ Avv. Luca Ferrari


A cura di CBA Studio Legale e Tributario

L
a Camera di Risoluzione delle Controver- mento al fenomeno della c.d. fuga (o “ratto”) dei
sie della FIFA (DRC, “Dispute Resolution talenti calcistici.
Chamber”) si è pronunciata il 3 settembre
2009 in merito ad una delle questioni più attuali Per poter comprendere appieno la portata della
nell’ambito del diritto sportivo, rappresentata dal- decisione in parola, si rendono necessarie alcune
la fattispecie disciplinata dall’art. 171 del Regola- preliminari considerazioni.
mento FIFA sullo Status e i Trasferimenti dei Cal-
ciatori (il “Regolamento”) condannando il Chelsea Gael Kakuta è un calciatore francese, classe 1991,
FC a risarcire il Racing Club Lens con 780.000 che all’età di 14 anni aveva sottoscritto un contrat-
Euro e, quel che è molto più grave, vietandole di to preliminare (contratto “di formazione” previsto
operare sul mercato dei trasferimenti di calciatori dalla legislazione sportiva francese) con il Racing
Club de Lens, in forza del qua-
le si era impegnato a rimanere
con il club francese fino al 2009,
in vista della stipula, al compi-
mento del 16° anno di età, del
primo contratto da professioni-
sta col medesimo club.

Il talento del giovane Kakuta,


però, attirava l’attenzione del
Chelsea, che già nel marzo 2007
dimostrava il proprio interesse
per il giocatore. Avvedutosi di
ciò, il Lens significava al club
inglese che il giovane era con-
trattualmente vincolato fino
fino a gennaio 2011. Il testo integrale della senten- al 2009, diffidandolo dall’intraprendere qualsiasi
za non è stato ancora pubblicato, tuttavia, sulla contatto, e ammonendolo circa le misure discipli-
base delle notizie ed informazioni disponibili, la nari previste dalla normativa internazionale.
decisione in oggetto sembra costituire una decisa
presa di posizione in senso restrittivo con riferi- Il Chelsea tuttavia proseguiva i contatti col giocato-
re e, nell’estate 2007, faceva sottoscrivere a Kakuta
un contratto da professionista. Fallite le trattative
1 L’art. 17 del Regolamento prevede che nei casi di ‘rottura’ unilaterale del
contratto senza giusta causa la parte inadempiente ha l’obbligo di corri-
per una soluzione amichevole della controversia
spondere un’indennità risarcitoria (compensation). (il Lens chiedeva un indennizzo di £4.300.000, il

II TOPLEGAL
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Chelsea offriva £870.000), la società transalpina lamento concerne la violazione di “contratti” tra
decideva di presentare ricorso alla DRC della FIFA società e calciatori. Tale norma si inserisce nel Ca-
nei confronti sia del Chelsea sia di Kakuta. pitolo IV del Regolamento (riguardante il “Mante-
nimento della stabilità contrattuale tra professio-
La FIFA (DRC) si è pronunciata accogliendo il ri- nisti e società”), che afferma, da un lato, il prin-
corso del Lens, obbligando il giocatore a pagare, cipio-cardine del divieto di recesso dal contratto
in solido con il club inglese2, un indennizzo pari a durante la stagione agonistica, nonché, dall’altro,
€780.000, ed infliggendo a Kakuta una squalifica la facoltà di recesso “ante tempus”, al termine della
di quattro mesi. Il Chelsea è stato, inoltre, condan- stagione, per giusta causa o “giusta causa sportiva”.
nato al pagamento di €130.000 quale “indennità di
formazione” e, fatto praticamente inedito in casi Gael Kakuta
di questo tipo, è stato sanzionato col c.d. “blocco
del mercato” ossia il divieto di acquisire giocatori
per le due finestre di trasferimento successive alla
sentenza. Pertanto, a titolo di sanzione disciplina-
re per aver indotto il giocatore a violare gli accordi
contrattuali con il club francese, il Chelsea non
potrà tesserare alcun giocatore fino al 2 gennaio
del 2011.

Il club di Abramovich ha annunciato l’intenzione


di impugnare il provvedimento della DRC avan-
ti al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna
(organo giudiziario di ultima istanza). In attesa di In caso di recesso ante tempus dal contratto sen-
verificare, entro la prossima finestra di mercato za giusta causa, alla parte inadempiente è imposto
(gennaio 2010), se verrà concessa la sospensiva -si- l’obbligo di pagare un’indennità (compensation) la
curamente richiesta dal Chelsea- e quindi l’orien- quale deve essere calcolata “nel rispetto delle leggi
tamento del TAS riguardo a questa pesantissima nazionali vigenti, della specificità dello sport e dei
sanzione, la decisione della DRC va considerata un i criteri oggettivi del caso”. Questi criteri compren-
vero punto di svolta. dono: la remunerazione ed altri benefici dovuti al
giocatore in forza del contratto d’ingaggio esisten-
Facciamo un passo indietro. L’art. 17 del Rego- te e/o del nuovo contratto; il periodo residuo nel
contratto in essere, fino ad un massimo di 5 anni;
2 Il comma 2 dell’art. 17 dispone infatti che nel caso in cui un calciatore l’importo di qualsiasi corrispettivo e spesa pagati
professionista debba versare l’indennità di cui al comma 1 della norma per
illegittima rottura unilaterale del contratto, ne risponderà in solido con il
dalla vecchia società per acquisire il professionista
nuovo club. in questione ed infine, l’eventuale violazione del

TOPLEGAL III
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“periodo protetto”3. Qualora tali assunti dovessero trovare conferma


nel testo integrale della decisione della DRC, an-
L’elemento di novità che pare rinvenirsi nella de- che i “contratti preliminari” (eventualmente pre-
cisione in commento è rappresentato dall’appli- visti, secondo la normativa domestica, anche in
cazione della disciplina esposta ad un caso, quale relazione all’apprendistato dei giovani) godrebbe-
quello di Kakuta, in cui il rapporto contrattuale ro della protezione concessa dalla normativa FIFA
illegittimamente interrotto non pare sostanziarsi sulla stabilità contrattuale.
in un vero e proprio ingaggio professionale, ma
semmai in un “contratto preliminare” o al limite Paul Pogba
di formazione professionale. In altre parole, pare
doversi ritenere che la DRC abbia equiparato la
scrittura vigente tra Kakuta e il Lens ad un vero e
proprio contratto di prestazione sportiva. L’orga-
no giudiziale della FIFA sembra inoltre aver con-
siderato la rottura del rapporto contrattuale come
avvenuta all’interno del “periodo protetto”. Solo in
tale ipotesi, infatti, in forza del terzo comma del-
la norma in esame, possono essere irrogate san-
zioni disciplinari nei confronti del giocatore (nel
caso che occupa, come riferito, la DRC ha inflitto
a Kakuta una squalifica di durata pari a 4 mesi).
Parimenti, la sanzione disciplinare irrogata al Quand’anche non si ritenesse che il rapporto e lo
club inglese (il blocco dal mercato sino alla fine status di “giovani di serie” previsto dalla normati-
del 2010) può essere imposta solo qualora il nuovo va italiana rientri in questo concetto allargato di
club abbia indotto il calciatore alla violazione del contratto professionale, sarebbe ben possibile in-
contratto durante il “periodo protetto”.4 trodurre con poche norme, sulla base del rappor-
to di tesseramento tra giovani e club italiani, una
nuova figura giuridica assimilabile ad un contratto
3 Il Regolamento FIFA definisce “periodo protetto” un periodo di 3 stagio- preliminare sportivo o ad un contratto di forma-
ni intere o di 3 anni, a seconda di quello che comincia per primo, successivo
all’entrata in vigore di un contratto, se tale contratto è stato concluso prima
zione professionale.
del 28° compleanno del professionista, ovvero un periodo di 2 stagioni
intere o di 2 anni, a seconda di quello che comincia per primo, successivo In assenza del provvedimento integrale, non è
all’entrata in vigore di un contratto, se tale contratto è stato concluso dopo
possibile sapere se la FIFA ha preliminarmente
il 28° compleanno del professionista.
qualificato il rapporto nascente dal contratto pre-
4 Induzione in ordine alla quale vige una presunzione, praticamente asso-
luta, nei confronti del club che ingaggia il calciatore a seguito della rottura
liminare alla luce della normativa francese (gene-
contrattuale. rale e sportiva).

IV TOPLEGAL
A cura di CBA Studio Legale e Tributario

Ma la ricostruzione proposta, fondata sul vincolo Questa conclusione appare verosimile anche alla
professionale, pare essere l’unica plausibile poiché luce delle modifiche apportate al Regolamento
altrimenti la DRC non avrebbe potuto sanzionare FIFA sullo Status e i Trasferimenti dei Calciatori,
la “fuga” del giocatore dal Lens, avendo questi, ai nella nuova versione che entra in vigore il 1 ottobre
sensi dell’art. 19 del Regolamento, raggiunto l’età 2009. La maggior parte di tali modifiche riguar-
minima (16 anni) per poter accettare un’offerta di dano appunto la protezione dei minori e dei club
lavoro entro il territorio UE5. che investono nella formazione e nell’educazione
dei giovani calciatori. Meritano menzione, in par-
Lo scenario nel quale si inserisce la decisione sud- ticolare, l’istituzione di una sotto-commissione
detta è quello, noto alle cronache, delle “scorriban- del Players Status Commitee, incaricata dell’ap-
de” di società di primo piano, in particolari della provazione di ogni trasferimento internazionale
Premier League inglese, tra i vivai di mezza Euro- e di ogni primo tesseramento di un minore stra-
pa alla ricerca di talenti più o meno formati, che in niero, nonché l’introduzione della’art. 19-bis, il
cambio dell’offerta di un contratto da professioni- quale pone l’obbligo, per i club che hanno legami
sta da parte di un prestigioso club, abbandonino le giuridici, finanziari o di fatto con suole-calcio di
società formatrici per trasferirsi all’estero. segnalare alla Federazione tutti i minori che ivi
formano, pur non avendoli tesserati6.
In Inghilterra, oltre al giovane Kakuta, un altro
caso scottante è quello che vede coinvolto Paul Po- Emblematica in riferimento al dichiarato obiettivo
gba: tra luglio e agosto di quest’anno il Manchester di salvaguardare la stabilità del rapporto contrat-
United l’ha sottratto dal Le Havre in una situazio- tuale e di remunerare gli sforzi –non solo econo-
ne del tutto analoga a quella del caso Kakuta. mici– dei club “allevatori” di giovani promesse, è
la chiosa finale della Circolare FIFA n. 1160 del 20
Con la decisione resa nel caso Kakuta, la DRC ha maggio 2009, illustrativa delle modifiche apporta-
voluto chiaramente privilegiare l’esigenza di tutela te al nuovo Regolamento: “Noi crediamo che le ag-
dei club formatori, rispetto alla necessaria garan- giunte e le modifiche ai regolamenti consentiranno
zia della libertà di circolazione dei lavoratori in migliore controllo circa l’osservanza delle norme
ambito comunitario. relative alla protezione dei minori, al fine di evita-
re lo sfruttamento sia dei giovani giocatori sia dei
5 L’art. 19 del regolamento pone il divieto generale dei trasferimenti in- club che provvedono alla loro formazione”.
ternazionali dei minori di 18 anni. Tale regola subisce un triplice ordine di
eccezioni: (i) i genitori del calciatore si trasferiscono per motivi indipendenti
dal calcio nel paese della nuova Società; (ii) il trasferimento avviene all’in-
terno del territorio dell’UE o dello Spazio Economico Europeo (SEE) e il
giocatore ha un’età compresa fra i 16 e i 18 anni; (iii) il calciatore vive in una
località di frontiera, ad una distanza massima di 50 km dal confine nazionale 6 Testualmente recita l’art. 19-bis, comma 1: “Clubs that operate an academy
e la Società affiliata alla Federazione limitrofa perla quale il calciatore desi- with legal, financial or de facto links to the club are obliged to report all minors, who at-
dera tesserarsi, ha la propria sede a non più di 50 km dal confine. tend the academy to the association upon whose territory the academy operates”.

TOPLEGAL V

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