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MOSSERI. Mangiate Secondo Le Leggi Della Natura
MOSSERI. Mangiate Secondo Le Leggi Della Natura
MOSSERI
Parte I
I PIACERI DELLA FAME
Capitolo 1
I PIACERI DELLA FAME
1.1 Le cause principali
Non affronteremo tutte le cause della malattia compito impossibile per vastit`a
ma unicamente le principali, quelle che ci coinvolgono tutti, e cio`e:
1. La maggioranza della gente mangia senza avere veramente fame, ma solo
perch`e e` lora di mangiare. I bambini che, al pari degli animali, hanno istinti
pi`u naturali degli adulti, mangiano per lo pi`u soltanto quando hanno fame.
Alludiamo ai piaceri della fame quando si mangia e non quando la si prolunga!
2. La maggioranza della gente mangia cibi non specifici per la specie umana,
ossia alimenti non destinati dalla Natura alluomo (carni, cereali).
Ci`o spiega perch`e la maggioranza della gente non appena sveglia al mattino
mangia o beve qualcosa. Al risveglio non si pu`o avere veramente fame. La bocca
e` sovente impastata, cattiva, secca, amara, la mente non chiara. Allora ci si sente
indotti a far cessare tutti questi sintomi di eliminazione con una bevanda calda
contenente veleni: caff`e, th`e, cioccolata, tisane. Per taluni e` la sigaretta o la doccia fredda ad interrompere leliminazione notturna (catabolismo). Poi si mangia
senza fame sovraccaricando lorganismo nel momento in cui le forze vive sono
concentrate nel portare a termine leliminazione della notte. In soggetti denutriti
(malgrado la loro abbondante alimentazione) la fame potrebbe manifestarsi una o
due ore dopo il risveglio. Ma per i pi`u la vera fame non si rivela che parecchie ore
dopo il risveglio.
2
Ogni qualvolta tratto questo argomento nel corso delle mie conversazioni quotidiane con i digiunatori mi si ribatte che di buon mattino si avverte la fame. A
questo punto chiedo di distinguere tra falsa fame e vera fame.
1.3 La bulimia
I grandi mangiatori che si ingozzano per il solo piacere sono capaci di divorare
considerevoli quantit`a di cibo non per fame, ma per voglia mentale. In ogni caso
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non riescono mai a soddisfare il loro piacere. Il vero piacere si soddisfa quando
si ha veramente fame. E` il soddisfacimento di unautentica domanda. I grandi
mangiatori non pervengono mai al vero piacere del cibo ed e` la ragione per la
quale lo ricercano nellingozzamento e nella saziet`a. Ma ne lingozzamento n`e la
saziet`a procurano un reale appagamento.
Shelton paragona lappetito alla voglia di nicotina, alcool, th`e, caff`e, ecc.
Nessuno pu`o mai avere fame di queste sostanze avvelenantiA
egli scrive.
A
sintomo. Non si avverte n`e mal di testa n`e alcun malessere. Le idee sono
chiare, la mente lucida, si e` ottimisti, felici, tranquilli, sereni. La vera fame non
viene necessariamente allora di pranzo come nel caso della falsa fame. Essa pu`o
presentarsi spontaneamente in ogni istante della giornata, ma non in piena notte.
Di notte infatti i muscoli sono rilassati ed anche lo stomaco che e` un muscolo si
rilassa. Durante il riposo notturno non e` pronto per impastare il cibo.
1.4 I condimenti
La vera fame non pu`o essere causata dallidea, dallodore e neppure dal gusto di un
cibo. La vera fame non e` stimolata dai condimenti, dalle salse e dal sale. Queste
sostanze sono dei veleni. La saliva riversata sul sale non contiene succhi digestivi,
bens` acqua per diluire il veleno e renderlo meno corrosivo. Quando si prova la
vera fame ci si soddisfa con un cibo semplice, scondito, non preparato, allo
stato naturale. La fame e` la migliore delle salse. Ma nella falsa fame lappetito
e la voglia diventano difficili ed esigenti. Si rifiutano gli alimenti semplici. Si
desiderano preparazioni sofisticate, cibi salati, zuccherati o profumati . . . Si dice
che la fame vien mangiando, ma e` lappetito o la voglia che vengono mangiando
e non la vera fame. Quando si ha veramente fame si mangerebbero i sassi!
Quando si ha veramente fame ci si soddisfa con poco. Con la falsa fame
e lappetito invece ci si soddisfa nella saziet`a pa tologica oppure nellappagamento della stimolazione desiderata. Lappetito e la falsa fame possono essere
eccitati dalla variet`a. Come quando si e` sazi di un cibo e` possibile eccitare
lappetito mangiandone uno di qualit`a diversa. Ecco perch`e la variet`a induce
alla ghiottoneria e val meglio limitarsi ad una sola quali t`a di cibo per pasto.
Quanta gente e` ancora affamata al momento del dessert? chiede Shelton E
A
.
tuttavia sono in pochi a rifiutarloA
Secondo il Dr. Claunch e` possibile distinguere tra fame ed appetito nel se E` vera fame quando avete fame e vi sentite a vostro agio, viguente modo: A
.
ceversa e` falsa fame quando avete la cosiddetta fame e vi sentite a disagioA
Tuttavia faremo eccezione a questa regola per la persona che si sente partire.
Infatti, allinizio del cambiamento di regime, la digestione e` molto debole, le
cellule piangono miseria e la fame e` molto frequente ed irresistibile. Ci si
sente partire ed in quel momento bisogna affrettarsi a mangiare. Ma poi con il
miglioramento del potere digestivo, le riserve sono pi`u sostanziose, la fame si fa
meno frequente ed e` piacevole sopportarla. Con il vecchio regime di cibi cotti e
denaturati non si digerisce che il 20%, il resto allindomani passa nelle feci. Al
contrario, con il nuovo regime di alimenti vivi si digerisce il 90%, le feci sono
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poco abbondanti, modellate ed inodori. Questo e` il motivo per cui, nellattesa che
aumenti il potere di digestione, il passaggio da una tappa allaltra provoca uninsistente richiesta di cibo. Ecco perch`e e` sempre conveniente incominciare con un
digiuno di PREPARAZIONE al cambiamento di regime. In questo caso la fame e`
un sintomo di denutrizione che occorre subito soddisfare.
Quando una persona malata salta un pasto abituale si indebolisce prima di
A
avere fame. Ma quando a saltarlo e` una persona in buona salute essa ha fame
.
prima di indebolirsiA
Questa conclusione del Dr. Claunch ignora i fatti che abbiamo passato in
rassegna. Infatti riteniamo che qualora ci si senta partire sia assolutamente
necessario mangiare e non digiunare, grassi o magri che si sia. Sono sovente i
piu` corpulenti ad avere minori riserve essenziali necessarie alleliminazione.
Occorre, beninteso, distinguere tra la sensazione di debolezza e quella di sentirsi partire. Nella sensazione di debolezza ci si sente deboli, incapaci di concentrazione, di compiere uno sforzo muscolare. Tale debolezza e` causata dalla tossiemia, il fegato ostruito si accaparra tutto il sangue e lenergia. Allora i muscoli e il cervello dispongono di scarsa energia. In quellistante occorre astenersi
dal mangiare e le forze torneranno rapidamente insieme allintera lucidit`a mentale. Viceversa, quando ci si sente partire si avverte un vuoto allinterno, una fame
diffusa che parte dallo stomaco e sale verso la gola e la bocca. In quellistante
occorre mangiare.
Se si segue la regola di mangiare soltanto quando si ha fame, le persone
A
che credono di aver fame, ma che sono stanche, deboli ed a disagio, dovrebbero
digiunare fino al ritorno del proprio benessere e delle proprie forze. In questo
senso il digiuno diventerebbe una delle pratiche pi`u ricorrenti nella vita finch`e
non si fosse imparato a vivere e mangiare senza bisogno di digiunare. Siamo
perfettamente daccordo con Shelton. Nella vita quotidiana non sempre si riesce
a dominare le circostanze. Allorch`e ci si sente senza forza, indeboliti, indolenti,
incapaci di concentrazione, con idee pessimiste e poco chiare, il morale basso e
privo di slancio per ritrovare il buonumore, lottimismo, la mente chiara e lucida,
le forze muscolari disponibili, baster`a attendere la vera fame.
Fino a quando la quantit`a, la qualit`a e la frequenza dei pasti saranno regoA
lati dalletichetta, dalle regole della buona educazione, dalla consuetudine e dalle
teorie ufficiali della provetta e del laboratorio si avr`a sovente bisogno di digiunare. E finch`e le sensazioni di malessere saranno scambiate per vera fame, le infelici
vittime dellalimentazione sbagliata e della vita squilibrata non saranno in grado
di riconoscere linvito allastinenza. Pochissime persone infatti sanno interpretare
il linguaggio dei loro sensi. Tutti sono indotti dalla scienza ufficiale ad ignodizioniPDF www.edpdf.it
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rare la voce della natura ed a mangiare grande quantit`a di cibi nutrienti per
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conservare le forzeA
Mi si chiede sovente quanti pasti consumare ogni giorno. Rispondo invariantemente che ci`o dipende dalla fame e che non esiste un numero sacrosanto.
La fame e` un principio sacro nella nostra vita che bisogna rispettare in ogni
circostanza. Lerrore piu` comune e grave e` di riempire il proprio stomaco
perch`e e` lora di pranzo per prescrizione medica, passatempo sociale o per
compiacere ospiti e commensali. Mangiare in assenza di una domanda naturale
significa non trarre profitto da ci`o che si mangia. Esattamente come colui che
pratica la respirazione artificiale senza necessit`a o come colui che beve senza sete.
Questo modo di mangiare trasforma il corpo in una fabbrica di concimiA
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Si pu`o descrivere la fame come un fulcro dal quale si irradiano vari raggi
A
secondari. Solitamente un sordo dolore nellepigastrio costituisce la prima richiesta di nutrimento. Quando poi non dovesse essere soddisfatta, la sensazione
potrebbe evolvere in rodimenti sgradevoli meno localizzati nel loro progressivo
intensificarsi. Queste sono le principali caratteristiche della fame. A questi sordi dolori si pu`o aggiungere un senso di spossatezza, di stordimento, svenimento,
violento mal di testa, irritabilit`a ed agitazione tale da rendere il prosieguo dellattivit`a nelle faccende quotidiane sempre pi`u problematico. Questi condizionamenti
differiscono da individuo ad individuo: c`e chi soffre di mal di testa, chi di svenimenti, ecc. Tutto ci`o sta ad indicare come non costituiscano il fattore essenziale
quanto piuttosto delle manifestazioni secondarie non costanti. La sensazione stessa di vuoto, menzionata come elemento costante di questa esperienza, pi`u che un
dato distinto della coscienza appare come una conseguenza e perci`o pu`o essere
tranquillamente espunta dalle nostre considerazioni. A costituire la caratteristica
costante, il fatto centrale da esaminare in dettaglio rimane dunque la sensazione
.
sorda ed insistenteA
Da questa descrizione del Dr. Cannon risultano piuttosto i sintomi della falsa
fame quali sono avvertiti da parte delle persone malnutrite o da coloro che praticano abusi quotidiani. Tutti i sintomi morbosi descritti dal Dr. Cannon sono specifici
della falsa fame: spossatezza, mal di testa, svenimento, sgradevoli rodimenti, ecc.
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della fame e derivano da un cattivo modo di alimentazioneA
Secondo Carrington, le persone scambiano per fame talune sensazioni che non
le voglie morbose causate
hanno nulla a che vedere con la vera fame. In effetti, A
da uno stato anormale del corpo, stimolazione, congestione, irritazione, ecc. non
sono i sintomi della vera fame. La vera fame non si manifesta mai nello stomaco,
. A
ma sempre, analogamente alla sete, nelle ghiandole della gola e della boccaA
parer nostro, la fame inizia nello stomaco, in seguito sale nellesofago e nella gola
che si dilatano.
Secondo Fletcher, per distinguere la vera fame dalla falsa si osservi come nella vera fame lacqua coli in bocca. Secondo noi, per distinguerle basterebbe
attendere da mezzora ad unora: la vera fame persiste mentre la falsa scompare
con tutti i suoi sintomi morbosi ed ingannatori.
Secondo il Dr. Dodds, la sensazione del partir`r, in taluni casi, non si riferisce ad una carenza di cibo bens` alla mancanza dellabituale stimolante. Ci`o non
corrisponde affatto alla nostra opinione. Questa sensazione infatti non va ignorata
n`e presa alla leggera. Il soggetto soffre di denutrizione grave poich`e digerisce
appena il 10% di ci`o che mangia. A rischio di morire, questa situazione non
deve essere protratta. Occorre opportunamente nutrire il soggetto con piccole
quantit`a in condizioni di riposo favorevoli sia prima che dopo il pasto ed in
totale assenza di turbamenti psicologici, emotivi, ecc. Coloro i quali per essersi
lasciati sfuggire un pasto si sentono partire devono essere obbligatoriamente nutriti. Ci sono capitati parecchi casi che, per aver volontariamente ignorato questa
sensazione di fame ed essersi ostinati a non mangiare, sono caduti in uno stato di
bulimia incontrollabile e sono morti di denutrizione.
Quando si ha fame, quando ci si sente partire, bisogna nutrirsi, ma un pasto abbondante non sarebbe digerito, passerebbe nelle feci e la denutrizione
si aggraverebbe a tal punto da determinare la morte per inanizione. In queste
condizioni occorrono 5-7 pasti modesti al giorno sotto il controllo di un sorvegliante energico che impedisca al soggetto sia di ingozzarsi che mangiare a
saziet`a.
Mentre la maggioranza degli igienisti professionisti nelle manifestazioni della
fame attribuisce il ruolo attivo principale alle ghiandole della gola ed a quelle della
bocca, Shelton lo attribuisce ai nervi. Quanto a noi, ci riconosciamo perfettamente
in Shelton in quanto sono proprio i nervi a trasmettere questa sensazione di vuoto
e dilatazione che sale verso lesofago e la gola. Questa e` la ragione per la quale il
corpo sottoposto a fatica, preoccupazioni, apprensioni, emozioni negative, collera,
odio, ecc., anche se gli necessita del cibo, non lo richiede e non manifesta i sintomi
della fame. I nervi si incaricheranno di mantenere gola ed esofago contratti.
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Capitolo 2
CONSIGLI PRATICI PER I
PRINCIPIANTI
Quando si desidera mantenere o ristabilire la salute, occorre rifiutare tutto ci`o che
non e` naturale, che non sia cio`e come la Natura lo presenta, a cominciare dai
prodotti dellindustria alimentare o farmaceutica.
Tuttavia tutto ci`o che e` naturale non necessariamente e` buono per lorganismo
umano dal momento che luomo non e` lunico animale sulla terra. E` necessario
che il naturale sia in un rapporto normale con lessere umano.
Cos`, ad esempio, tra le migliaia di piante naturali che si trovano sulla terra,
le commestibili sono appena qualche decina. Le rimanenti sono tutte velenose.
In compenso, la belladonna, che per noi e` velenosa, si addice perfettamente ai
conigli. Al pari della foglia del th`e e del cioccolato, il tabacco e` naturale, ma
il suo gusto amaro ce ne segnala la velenosit`a. Largilla e` naturale, ma sotto il
profilo alimentare non assolve alla condizione essenziale che e` di essere gradevole
al gusto. Quanto poi alla qualit`a di rimedio naturale abbiamo spiegato in Jeuner
pour revivre (Digiunare per rivivere) che i rimedi non esistono. Il solo rimedio
e` la soppressione della causa. Il potere di guarigione e` prerogativa unica del
vivente. Orbene, largilla non e` vivente.
Chi cerca la salute dovrebbe anzitutto eliminare tutti i seguenti veleni:
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2.1 I farmaci
La Natura non produce farmaci. Tutto ci`o che si presume i farmaci siano in grado
di fare, la Natura lo fa meglio, se le si obbedisce. I farmaci corrodono lorganismo,
prostrano gli organi vitali, avvelenano i tessuti e mascherano i sintomi. Se uno
avesse due malattie, con i farmaci ne piglierebbe una terza. Anche laspirina ed i
lassativi devono essere abbandonati. A che serve combattere i sintomi? Occorre
combattere le cause. I prodotti chimici non sono fatti per essere introdotti nel
corpo. Il corpo li espelle con grandi spese. Ma dal momento che le cause non
sono state soppresse, i medesimi fastidi si ripresenteranno nello stesso o in altro
punto del corpo.
(Pi`u avanti si esamineranno due eccezioni che necessitano di particolari farmaci: 1. alcune malattie parassitarie, 2. casi di distruzione o ablazione di organi
endocrini).
2.2 Le operazioni
In genere, salvo rare eccezioni dovute ad incidenti stradali e, in taluni casi, assolutamente infrequenti come la cataratta, gli ascessi interni, le occlusioni, ecc. e`
necessario rifiutare le operazioni. Nellevenienza consultare un igienista anzicch`e
un medico. Generalmente le operazioni non sopprimono le cause delle malattie.
Rifiutate loperazione per lernia, le fistole, le emorroidi, la ulcere, i tumori, il
cancro, i calcoli, lappendicite, la sinusite, tonsille gonfie, cancrena, reni, cuore,
polipi, gangli, papillomi, vescica, intestini, stomaco, glaucoma, tiroide, o vaie,
artrosi, ecc.
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2.5 Il cioccolato
Allo stato naturale il cacao e` amaro, cio`e contiene dei veleni. Tutto ci`o che e`
amaro e` velenoso per luomo. Il sapore ci avverte di tutto ci`o che e` buono e no.
Questo veleno e` neutralizzato dal fegato che finisce collalterarsi. Lo zucchero
e` utilizzato per mascherare lamaro di questo veleno. Non si tratta dunque di
alimento allo stato naturale.
Esiste del cioccolato bianco a base di latte in polvere e quasi privo di cacao,
non altrettanto nocivo del cioccolato nero.
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2.7 La cottura
La cottura non e` naturale dal momento che la Natura non ha creato n`e fornelli n`e
cucine. Nessun animale cuoce i propri alimenti. Tuttavia, poich`e il ritorno ad una
alimentazione interamente cruda presenta per noi civilizzati una grande difficolt`a,
in questo ambito, siamo obbligati a fare alcune concessioni.
La cottura deve essere fatta sempre con acqua, mai con olio o burro. Cotti,
tutti i corpi grassi diventano veleni. Infatti durante la cottura vengono disintegrati e degradati liberando pericolosi acidi grassi. Inoltre rivestono cos` bene
gli alimenti da impedire che vengano attaccati dai succhi digestivi. Ecco spiegata lindigestione provocata dalle fritture. Le fritture sono molto nocive per il
fegato.
Sui cibi cotti o sullinsalata e` consentito invece laggiunta di olio o burro a
freddo. Preferibilmente olio extravergine. Dal momento che la cottura distrugge la
maggior parte delle vitamine occorre cuocere il meno possibile. I legumi devono
essere sodi e non flaccidi. Per 1 kg. di legumi basteranno 10 minuti con un
bicchier dacqua. Lacqua di cottura pu`o essere bevuta ad inizio pasto.
Se il fuoco e` debole saranno necessari 15 minuti di cottura.
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2.8 Le pentole
Le pentole a pressione non sono valide perch`e distruggono le vitamine. Lalluminio pare sia nocivo a causa dei sali di allume che deposita sulle pareti. Si
utilizzeranno pentole in ghisa non smaltata, in terracotta o altro che non liberi alcun prodotto chimico. Le pentole in vetro speciale probabilmente sono
valide. Attenzione allo smalto perch`e si scaglia e libera nocivi sali di piombo
utilizzati per incollarlo.
Si metta a fuoco pieno. Si utilizzi un contaminuti in vendita presso gli orologiai. Si metta acqua fredda sui legumi. Si conter`a a partire dal momento in cui
si accende il fuoco.
Le casseruole di cottura a vapore non sono valide perche richiedono troppo
tempo, inoltre lacqua dei legumi ricade in quella di cottura che ne viene colorata
e persa.
Si dispongano i legumi pi`u duri sul fondo della casseruola. Tagliare le patate
grandi in due o tre fette. Non tagliare le patate piccole n`e i legumi minuti. Tagliare
a fette il cavolfiore, il cavolo, il sedano-rapa. E` inutile tagliare a piccoli pezzi,
sminuzzare, fatta eccezione per le rare minestre.
2.9 Le leguminose
Le leguminose allo stato naturale e crudo non possono essere mangiate. Vero e`
che si tratta di prodotti naturali, ma la Natura li ha destinati alla propagazione e
non al consumo. Sono delle semenze.
Questi alimenti comprendono i fagioli bianchi, i piselli secchi, le lenticchie,
i ceci, le fave secche, la soia. Sono alimenti impossibili a digerire che provocano gas e gonfiore di ventre. Bisogna eliminarli totalmente. Non sono
alimenti che possono essere mangiati crudi e richiedono troppa cottura. Contengono troppo proteine e troppi farinacei. Lapparato digerente umano non e`
assolutamente in grado di digerire una simile combinazione. Le proteine infatti devono essere elaborate in un ambiente stomacale acido mentre i farinacei
richiedono un ambiente intestinale alcalino. I farinacei attendono dunque nello
stomaco la fine della digestione stomacale e di conseguenza fermentano. Secondo
Shelton, la digestione simultanea non sembra essere possibile. Ad ogni modo in
questi alimenti gli elementi proteici e farinacei sono strettamente legati perche lo
stomaco possa rapidamente separarli. In caso contrario i farinacei passerebbero
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2.11 I formaggi
La Natura non produce formaggi. I formaggi sono il prodotto della fermentazione
del latte. Orbene chi dice fermentazione dice putrefazione e degradazione.
I formaggi fermentati sono gli alimenti piu` avvelenanti che possiamo conoscere. La pi`u piccola dose provoca un effetto catastrofico sullorganismo. Consiste nel permettere la fermentazione dellintero bolo alimentare che, allindomani, senza digestione passa nelle feci. Il corpo non trarr`a alcun beneficio dagli
alimenti. Evitare perci`o come veleno il camembert, il roquefort, il brie, i caprini1 ,
il gorgonzola e tutti i formaggi invecchiati, anche se cotti. In compenso, tra i
formaggi cotti, si possono consumare i piu` dolci e meno salati quali il groviera,
lolandese, il pirenei, lo stracchino, il formaggio di montagna.
Il formaggio fuso e` valido, tuttavia esso contiene disgraziatamente dei conservanti chimici.
Il formaggio bianco senza zucchero e` eccellente. Preferibile allo yogurt a
causa dellacido lattico. Si pu`o lasciare cagliare il latte crudo o pastorizzato sul
termosifone, quindi scolarlo avvalendosi di un tessuto posto in un colino. Al
limite gli si pu`o aggiungere delluva secca al posto dello zucchero che e` nocivo.
I formaggi crudi da consumare sono: mozzarella, casatella, robiola, pecorino fresco, asiago, taleggio, fontina o simile,
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solo quelli francesi perch`e i caprini freschi che troviamo in Italia non sono fermentati
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2.12 Lo zucchero
Dal momento che proviene dallindustria, bianco o scuro, lo zucchero non e` un
alimento naturale. Al giorno doggi si mette zucchero dappertutto: caff`e, biscotti,
torte, tisane, melone, fragole, ecc.
Lo zucchero artificiale e` un alimento pericoloso perch`e agisce come uno stimolante e non come un alimento. Ora chi dice stimolante dice depressione. Si
veda la legge di Lindlahr sulla Dualit`a degli Effetti.
Lo zucchero entra rapidamente nel sangue in quanto, per cos` dire, purificato, decolorato, quasi che allo stato naturale sia sporco o impuro. Cos`e dunque
successo? Gli sono stati tolti i preziosi sali minerali e le vitamine e lo si e` sbiancato chimicamente. Spogliato dei suoi elementi vitali, lo zucchero penetra molto
rapidamente nel sangue e lo altera. La reazione che ne deriva e` una depressione.
Al contrario lo zucchero contenuto negli alimenti naturali e` carico di sali
minerali e vitamine che gli impediscono di entrare rapidamente nel sangue.
Vi entra goccia a goccia e nutre a lungo il corpo senza provocare alcuno shock e
conseguente depressione. Lo zucchero pu`o provocare febbre ed influenza, sensazione di freddo, mal di testa, mente fiacca in quanto fortemente acidificante. Il Dr.
Carton lo definiva alimento omicida.
I naturopati preferiscono lo zucchero rosso perch`e meno adulterato. Tuttavia
questo zucchero non e` simile a quello prodotto dalla Natura.
La Natura non produce zollette di zucchero, n`e rosso n`e bianco.
Il principale difetto dello zucchero sta nel fatto di essere una sostanza concentrata. Lessere umano non pu`o vivere senza zucchero naturale quale si trova in
forma diluita nella frutta e nei legumi, ossia nei cibi acquosi.
Nessuna sostanza concentrata si addice allessere umano. Essa causa souilibrio nella composizione del sangue. E` questo largomento principale a sfavore
dello zucchero.
Altri argomenti meno importanti vengono talvolta avanzati dagli autori igienisti o naturopatici:
Lo zucchero inibisce la digestione di tutti i cibi in cui e` associato. Per
una trattazione dettagliata si veda il mio libro La nourriture ideale et les
combinaisons simlifiees.
Lo zucchero provoca carie dentarie perch`e il corpo trae il calcio dai denti
per neutralizzare lacidit`a dei sottoprodotti della digestione. In seguito, i
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2.13 La carne
La carne e` naturale per i cani e le tigri. Non per noi. Quando si ha fame nessuno
si sogna di sgranocchiare la coscia di una mucca.
Coloro che amano la carne possono riservarla al solo fine settimana. Ma coloro
cui non piace dovrebbero sopprimerla del tutto. Mai cuocerla con burro o olio.
Unicamente alla griglia. Lessere umano non e` fatto per mangiare carne.
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polmonite
infezione
pus
ascessi
cancro
febbri
malattie della pelle (eczema, psoriasi, foruncoli, ecc.)
La prima serie rappresenta le malattie catarrali, la seconda le malattie infettive.
La soppressione dei cereali, tra cui il pane, porta una volta per sempre alleliminazione dei raffreddori.
La soppressione dei cibi proteici concentrati (oltre il 2% di proteine) fa evitare
tutte le malattie infettive.
2.16 La frutta
Si pu`o mangiare la frutta mescolata a formaggio bianco o cotto o con avocado.
Mele
Pere
Uva
Pesche
Albicocche
Fichi
Arance, pompelmi
Mango
Fragole
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Lamponi
Melone, cocomero
Ananas
Evitare prugne, mirabelle, prugnoli perch`e contengono degli acidi che il fegato
non riesce a neutralizzare. Infatti, a riprova della loro indigeribilit`a, le prugne
secche sono leggermente lassative.
Non bisogna mai mescolare frutta con farinacei, quali patate e pane.
Quanto alle banane, ne proibiamo il consumo perch`e contengono un veleno
che colpisce i reni e la vescica. Ad attestarne lindigeribilit`a, esse provocano
gonfiamento di ventre e feci voluminose. In Africa gli indigeni le mangiano
cotte. I grandi primati (gorilla, orangutan, scimpanz`e), al contrario delle
cento varie t`a di altre scimmie esistenti, non ne mangiano. Orbene, luomo e`
un grande primate che assomiglia a quelli sopra citati. Quando i gorilla devastano
una piantagione di banane non ne mangiano che i verdi germogli.
E` stata consigliata agli obesi la cura delle banane. Il di magrimento dimostra
che queste banane non sono digeribili.
Gli studenti sanno che, grattando il dorso della buccia di banana, e` possibile
preparare una sostanza che, seccata, fumano come una droga.
Il Dr. Valnet consiglia di pelare le banane due volte. Noi preferiamo farle
seccare sul termosifone dopo averle pelate e tagliate in due nel senso della
lunghezza.
Si possono anche cuocere a fuoco lento per la durata di 15 minuti in un
cucchiaio da minestra dacqua. In questo modo sono pi`u dolci che in poltiglia.
Le banane al forno sono eccellenti con laggiunta di panna fresca sterilizzata.
2.17 Datteri
Si possono prendere 5-10 datteri un quarto dora dopo il pasto. Con labusarne,
si otterranno gonfiamenti di ventre e gas sgradevoli. Allo stesso modo, a fine
pranzo, e` possibile consumare 5-10 fichi o albicocche secche o uva secca. Non
prugne per la ragione che abbiamo detto.
A condizione di non aver consumato formaggi cotti si pu`o terminare qualunque pasto con un dessert del genere. Infatti, essi non si combinano con
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lo zucchero che necessita di una digestione intestinale mentre le proteine (formaggi) richiedono un ambiente stomacale acido. La mescolanza dei due provoca
difficolt`a nella digestione e feci dal cattivo odore.
2.19 I condimenti
Nessun animale condisce i propri cibi naturali. Sebbene i condimenti siano prodotti naturali, essi non possiedono il sapore gradevole quando li si mangia da soli.
Sono troppo forti. In questa sede, siamo disposti ad una concessione, peraltro non
grave, riguardo ai condimenti dolci: cerfoglio, cipollina, prezzemolo, ecc.
Si potr`a utilizzare olio doliva, groviera grattugiata, olive nere, yogurt o
maionese.
La maionese sar`a fatta con olio, giallo duovo, limone, olive tagliate, un pizzico di cipolla. Niente sale n`e mostarda, ne aceto.
Sui datteri si pu`o aggiungere della crema fresca sterilizzata.
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2.20 Verdure
Tutte le verdure che non si possono mangiare crude saranno cotte:
zucchini
cavolo bianco, verde o rosso
cavolfiore
sedano rapa
peperoni
carciofi
fagioli
Sono da evitarsi gli spinaci per il troppo acido ossalico. Lo stesso dicasi per
il rabarbaro e lacetosella a causa della loro acidit`a. I piselli verdi e teneri sono
validi. Non i secchi.
Per uno studio approfondito si vedano i miei libri sul cibo La sante par la
nourriture e La nourriture ideale et les combinaisons simplifiees.
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te una corsa a piedi n`e lavorare quando lo stomaco e` pieno. Il lavoro di digestione
richiede unenergia uguale a quella di due ore di improba fatica.
Ci`o spiega la morte dei nuotatori che entrano in acqua a stomaco pieno. La
loro digestione si blocca perch`e il sangue viene deviato verso i muscoli e, per
resistere al freddo, verso la pelle. Lo sfinimento e` fatale.
2.23 La contrariet`a
Quando si hanno delle contrariet`a, delle gravi preoccupazioni, un grande dispiacere, quando si e` costretti ad essere precipitosi, a correre, in preda ad una qualche
ossessione, ebbene bisogna saltare il pasto perch`e lo stomaco, in questi difficili
periodi della vita, non e` in grado di digerire alcunch`e. Le ghiandole digestive sono paralizzate e non secernono pi`u nulla. Tutto ci`o che si mangia durante
questi periodi non verr`a utilizzato dal corpo, anzi, al contrario, non sar`a digerito ed avvelener`a lorganismo. Infatti tutto ci`o che non viene digerito fermenta o
imputridisce.
A volte, per ritrovare la tranquillit`a di spirito e la ponderazione sar`a necessario
digiunare per 24 ore. Le peggiori difficolt`a della vita sono attenuate quando
lo stomaco e` vuoto. Ritorna la calma, la pace si installa, lo scoraggiamento
scompare, rinasce lentusiasmo, la speranza ricomincia. Fate questa esperienza e ne sarete convinti. Allora tutte le miserie appariranno meno gravi di quanto
erano sembrate allinizio.
Per finire, qualora ci si trovi obbligati a guidare lautomobile per molte ore,
giover`a non mangiare n`e prima n`e durante il viaggio. Basteranno di tanto in
tanto una o due mele. Un pranzo abbondante devia le energie verso lo stomaco
per la digestione e ci`o priver`a il sistema nervoso ed i riflessi dellenergia necessaria
ad evitare incidenti.
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2.25 Il sonno
Il sonno e` un fattore di salute molto importante. Nulla e` pi`u distruttivo per la salute
della mancanza di sonno o lo strapazzo. Soprattutto i magri devono dormire o
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straiarsi perlomeno 9 ore al giorno. Altrimenti, quale che sia il regime, non
possono aspettarsi un aumento di peso.
Una signora spagnola pesa 44 kg. pur mangiando ogni giorno 3 kg. di cibo
igienista, cio`e prevalentemente frutta e verdura.
Malgrado le consigliassi di mantenere in via provvisoria 50 gr. di riso bianco cotto al giorno non riusc` ad aumentare che di 2, massimo 3 kg. E tuttavia
non soffre di alcuna malattia e la sua digestione e` buona. Non aveva neanche
abusato di farmaci, ci`o che avrebbe potuto spiegare la mancanza di assimilazione.
Mi fu dunque impossibile trovare la causa della sua magrezza. Tanti casi analoghi
mi si erano presentati nel corso degli anni senza che riuscissi a trovare la causa.
Bisogna essere un Maigret o uno Sherlock Holmes per giungere a snidare la causa
nascosta. Bisogna interrogare il soggetto in lungo e in largo senza nulla trascurare
delle sue abitudini di vita. Per farla breve, questo problema si risolse il giorno
in cui questa signora venne a trascorrere da noi, in due riprese, una settimana.
Senza cambiamento di regime, ma con molto sonno e riposo ella acquist`o allegramente 2 kg. per volta. Pare che gli Spagnoli non vadano a dormire prima
di mezzanotte. E` certo molto piacevole, ma non per la salute. La notte e` fatta per
dormire, anche per gli Spagnoli. Non si possono violare impunemente le leggi
della Natura. La fatica del mattino non pu`o essere abolita che sopprimendone
la causa. Non esistono rimedi per naturali che siano. La soppressione della causa
e` la ragion sufficiente. Perci`o, niente caff`e niente th`e niente di tutto ci`o.
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Capitolo 3
EVOLUZIONE DELLA
MALATTIA
3.1 Le principali cause della malattia
1. Gli alimenti non specifici alla specie umana (pane, cereali, carni, ostriche,
ecc.).
2. I veleni (farmaci, droghe, alcool, caff`e, th`e, tabacco, cioccolato, prodotti
chimici, condimenti forti, ecc.).
3. I formaggi fermentati (gorgonzola, caprini).
4. Il surmenage fisico o mentale.
5. Le tensioni nervose causate da forti emozioni quali la paura, lansia, il
risentimento, la segretezza, lodio, la gelosia, la collera, ecc.).
6. La fretta e la precipitazione.
7. Le carenze affettive.
8. Gli abusi sessuali causati soprattutto dagli alimenti azotati (afrodisiaci).
9. Gli eccessi di sole, di vento, di bagni, di freddo, di caldo, di sensazioni.
10. La carenza di riposo e di sonno.
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Capitolo 4
IL REGIME IDEALE PRIMITIVO
Conforme alle leggi della Natura
GIORNO: Attendere una fame acuta, quindi calmarla con qualche frutto, a pi`u
riprese. Facoltativo: dessert, insalata, mezzo avocado.
SERA: Scegliere tra uno dei seguenti tre pasti:
1. Patate (200-800 gr.). Groviera grattugiata.
Contorno dinsalata verde.
Dessert.
2. Verdure cotte in variet`a (300-1200 gr.)
Unora dopo dessert.
3. Insalata verde, crudit`a varie, condimento.
Dessert.
Dessert: Datteri, fichi, albicocche secche, banane cotte.
Condimenti: Olio extravergine, burro a freddo, limone, olive nere, maionese
senza mostarda n`e aceto, un pizzico di cipolla, crema liquida sterilizzata.
Cottura delle banane: Fare bollire un mezzo bicchere dacqua. Immergervi
da 1 a 4 grosse banane arcimature. Abbassare la fiamma al minimo. Cuocere 10
minuti. La schiuma sale.
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4.2 I CONDIMENTI
Condimenti tollerati: Olio extravergine, limone, olive nere, maionese (olio, giallo duovo, limone e cipolla, senza aceto n`e mostarda n`e sale).
Groviera grattugiata, aromi dolci.
Condimenti proibiti: Aceto, mostarda, sale, pepe, aromi forti, rafano, salse.
LE PERSONE TROPPO MAGRE manterranno in via provvisoria 50 gr. di
riso bianco cotto al giorno.
GLI OBESI seguiranno preferibilmente il regime ideale primitivo articolato in
5-6 minipasti al giorno.
` dei pasti per giorno: 1 kg. per gli obesi. 2-4 kg. per gli altri.
QUANTITA
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Parte II
LE LEGGI DELLA NATURA
VIVENTE
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Capitolo 5
PRINCIPIO FONDAMENTALE
ASSIOMI
Penso, dunque
a. Siamo consapevoli della nostra esistenza. Secondo Cartesio, A
.
sonoA
b. Tutto ci`o che i nostri sensi percepiscono esiste, senza escludere ci`o che non
possiamo percepire.
c. Riconosciamo il tipo di forza dalla qualit`a del lavoro compiuto. Sempre in
natura si produce lavoro.
ENUNCIATO
Conosciamo tre principali divisioni dellesistenza:
chimica, fisica, vitale.
La chimica e governata da forze e leggi chimiche.
La fisica da forze e leggi fisiche.
La vitale da forze e leggi vitali.
Queste tre divisioni sono legate tra loro secondo un ordine particolare.
32
33
ESEMPI
1. Lesplosione della dinamite e` governata principalmente dalle leggi della
chimica, indipendentemente dalle leggi della fisica o da quelle di Mendel
sullereditariet`a.
2. La mela di Newton e` governata principalmente dalla legge di gravit`a indipendentemente dalle leggi di Lavoisier sulla chimica o da quelle della
vita.
3. La riproduzione e` governata principalmente dalle leggi della vita, indipendentemente da quelle della chimica e della fisica.
Allo stesso modo tutte le azioni (malattie) che il corpo manifesta quando si
prendono dei prodotti chimici (farmaci), tutte queste azioni (diarrea, vomiti, torpore, rilassatezza, sonnolenza, anestesia, diminuzione della temperatura, ecc.) sono
governate dalle leggi vitali e non da quelle della chimica.
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Tale principio significa che un corpo allo stato di quiete non pu`o porsi in moto
da se medesimo ed inversamente che un corpo in moto non pu`o fermarsi da se
medesimo.
A questo enunciato occorre dare due spiegazioni:
1. Il termine corpo avrebbe dovuto essere sostituito dal termine oggetto.
Infatti non sarebbe possibile applicare questo principio agli esseri viventi.
Luomo pu`o camminare, superare ostacoli, andare in fretta, adagio oppure
fermarsi. Non dipende da alcuna forza esterna per muoversi. Cammina a
suo piacimento. Al contrario, un oggetto inanimato che cade o prosegue la
sua corsa attorno ad un astro non pu`o deviare dalla sua traiettoria.
2. Il termine rettilineo dovrebbe essere sostituito dal termine uniforme perch`e gli astronomi hanno dimostrato che il percorso pi`u breve tra due punti
non e` necessariamente la linea retta. La Luna ruota attorno alla Terra con
una traiettoria non rettilinea. Entrambe, la Luna e la Terra, sono inerti.
E` da notare infine che il termine inerte non significa immobile perch`e
in natura nulla e` immobile. Occorre tener ben presente questa fondamentale
osservazione.
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Capitolo 6
DEFINIZIONI
LA VITA
La vita e` lo stato di ci`o che e` vivente. Esistono almeno quattro condizioni:
1. Il vivente deve potersi riprodurre (gli animali, le piante).
2. Deve potersi muovere a suo piacimento.
3. Il vivente deve potersi cicatrizzare in caso di ferita.
4. Deve potersi ristabilire in caso di malattia.
Quindi una pietra non e` vivente perche non si riproduce e non pu`o cicatrizzarsi
in caso di rottura.
` (forza vitale)
LA VITALITA
La vitalit`a e` la somma di tutte le energie fisiche e chimiche che operano congiuntamente nelle funzioni del corpo vivente.
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LENERGIA NERVOSA
Lenergia nervosa e` generata apparentemente nel cervello, nel midollo spinale e
nei plessi e, tramite i nervi, trasmessa agli organi del corpo. Rappresenta lenergia
del controllo organico.
LA FORZA BIOTICA
La forza biotica e` la forza primaria della vita.
SCOLIO
La parte preponderante dellorganismo non e` vivente. Infatti non e` vivente quanto
segue:
i depositi di grasso nel corpo.
i depositi di glicogeno nel fegato.
la bile, lurina, il chilo, il latte, le unghia, i capelli, lepidermide.
la linfa, il plasma sanguigno, ecc.
Soltanto le unit`a istologiche di un organismo, parti delle os sa, dei denti, ecc.
sono viventi.
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Capitolo 7
LEGGE N 1
LEGGE ORTOBIONOMICA
1
ENUNCIATO
Ogni cellula del corpo continua ad adempiere durante lintero suo ciclo vitale le
funzioni per le quali e` stata creata a condizione che il suo ambiente si mantenga
favorevole.
SVILUPPO
Infatti le cellule nervose non svolgono la stessa funzione delle cellule del fegato, di
quelle dei reni, dellintestino tenue, del crasso, dellepidermide, dei muscoli, ecc.
La funzione di ciascun genere di cellula e` iscritta dalla Natura in modo indelebile
nei suoi geni e nei suoi cromosomi.
1
La Bionomia e` la scienza che tratta del corretto adattamento dellorganismo al proprio ambiente. Il termine ortobionomico e` stato inventato dal Dr. Shelton nel 1934 ad indicare il corretto adattamento allambiente esterno. Ladattamento malbionomico invece e` un adattamento
alle influenze nocive che si conclude con una degenerazione quale lindurimento dei tessuti, la
cancerizzazione, linfiammazione, ecc. DELLA CELLULA
37
38
SCOLII
1. Lambiente esterno: La vita dipende dai seguenti fattori esterni che costituiscono lambiente favorevole al suo funzionamento, sviluppo e riproduzione:
Cibo specifico.
Acqua.
Ossigeno.
Temperatura appropriata.
Assenza di qualsiasi avvelenamento.
Assenza di qualsiasi incidente.
Fattori psicologici: la fede, lottimismo, ecc.
Sole.
Numerosi fattori sconosciuti.
Lorganismo si adatta correttamente a questi fattori.
Lambiente interno Presso gli animali superiori ed inferiori questo ambiente interno e` costituito dal sangue e dalla linfa.
Nellorganismo animale le cellule sono immerse in un ambiente la cui funzione e` quella di fornire le sostanze nutritive e lossigeno e liberarle dai loro
rifiuti, biossido di carbonio compreso.
Per lorganismo animale complesso la vita dipende dai seguenti fattori:
a. La nutrizione: La nutrizione include la digestione, lassorbimento e lassimilazione degli alimenti, dellacqua e dellossigeno. La nutrizione comprende
linsieme dei processi che mantengono una condizione cellulare normale,
implica inoltre la crescita e la riparazione.
b. Il drenaggio: Il drenaggio e` il processo per cui i rifiuti e le materie tossiche
sono trasportate fuori dalle cellule e dai tessuti tramite il sangue e la linfa
verso gli organi escretori, denominati anche emuntori, al fine di eliminarli.
Leliminazione e` fatta dalle cellule. Gli emuntori (reni, polmoni) si limitano
ad eliminare quanto e` gi`a stato eliminato dalle cellule. Di per s`e gli emuntori
non eliminano alcunch`e.
Inoltre il drenaggio comprende i processi di disintossicazione che neutralizzano le tossine nel fegato, i processi di escrezione tramite gli emuntori e le
azioni di spurgo.
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SCOLII SUPPLEMENTARI
1. La nutrizione e il drenaggio sono pi`u importanti dellinnervazione dal momento che un organo, in mancanza di questi primi due fattori, muore seduta
stante.
Al contrario, se lenergia nervosa manca ad un organo esso perde in sensibilit`a e movimento e talvolta di atrofizza, ma non sempre muore. In questo
campo sono stati compiuti esperimenti di laboratorio.
2. La nutrizione e il drenaggio sono essenziali alle strutture nervose per nutrirle e mantenerle in una condizione di buon funzionamento.
3. Il corpo umano e` ben munito di organi specializzati le cui funzioni sono
di fornire continuamente alle cellule nutrimento, acqua, ossigeno e liberarle dai rifiuti e dai veleni che si formano al loro interno (endogeni) o che
si introducono dallesterno (esogeni). In questo modo gli organi creano
lambiente nel quale vivono le cellule.
Inoltre il corpo e` capace di regolare la sua temperatura al livello desiderato e,
secondo le circostanze, variabile. Cos` quando ha bisogno di alzare la temperatura
per bruciare pi`u presto i rifiuti provoca una febbre La febbre, anche se molto
elevata, non e` mai pericolosa perch`e il corpo la regola con precisione. Quando
` automaticamente labbassa. Non occorre inquietarsene. Al
non gli serve piu,
contrario, quando si ostacola il corpo nel suo funzionamento e si vuole abbassare
la febbre con medicine sorge il rischio dello sfinimento. La febbre esige riposo,
digiungi, acqua, ecc.
LA VITA ETERNA
Il Dr. Alexis Carrel e` riuscito a mantenere in vita per lungo tempo dei tessuti
viventi nutrendoli e liberandoli regolamente dei loro rifiuti.
In laboratorio si pu`o eseguire il seguente esperimento. Prendere dei frammenti
di tessuti di origine animale che verranno puliti, lavati e quotidianamente liberati
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dei loro rifiuti e delle loro tossine, quindi collocarli in un ambiente nutritivo fresco
ed in condizioni di luce a calore appropriati.
Questi frammenti possono vivere indefinitamente. Crescono, si riproducono e
le cellule vecchie si rigenerano. Non sembrano affatto invecchiare nel senso di un
indebolimento della vitalit`a.
In tal modo si suppone che lameba possieda una vita eterna e non muoia mai, salvo incidente, avvelenamento o inanizione. La si suppone capace di
moltiplicarsi di continuo.
Quanto a noi; non potendo vivere erternamente, ci accontenteremo per il momento di vivere 900 anni come il nostro antenato Matusalemme.
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Capitolo 8
LEGGE N 2
LEGGE DEL MINIMO
ENUNCIATO
La salute di un essere vivente e` funzione dei fattori necessari di cui e` provvisto.
SVILUPPO
I fattori necessari alla salute sono:
Il cibo specifico per la specie.
Il riposo.
Lequilibrio nervoso, le emozioni positive.
Lereditariet`a, eco.
Supponiamo che una persona abbia soddisfatto tutte queste funzioni tranne
una, la sua salute non sar`a perfetta che nella misura in cui questo unico fattore
sar`a soddisfatto, cio`e proporzionalmente al vantaggio che procura.
41
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ESEMPI
Consideriamo una persona che si nutre correttamente, che gode di un equilibrio
emotivo favorevole, che vive in modo equilibrato, ma si sovraccarica di attivit`a.
La sua salute sar`a proporzionale allo scarso riposo che si procura.
Unaltra persona mangia correttamente, fa dellesercizio, non manca daria
pura n`e di sole n`e di riposo, ma subisce tensioni mentali durante il lavoro o
in casa. In questo caso la salute sar`a proporzionale alla sua tranquillit`a e al suo
rilassamneto mentale.
SCOLII
1. Tutti i fattori di salute sopra citati sono legati tra loro.
La carenza di uno solo lede tutti gli altri ed impedisce la loro utilizzazione.
Pertanto la mancanza di sonno altera la digestione, blocca lo sviluppo
muscolare, rovina i nervi, ecc.
Una alimentazione azotata sovreccita i nervi, provoca tensione nervosa e
muscolare ed impedisce il sonno e la distensione.
Le forti emozioni quali la paura, lodio, la gelosia, una grande gioia causano
indigestione, provocano insonnia e rovinano lintera salute.
2. E` dunque vano voler migliorare la propria salute limitandosi ad un solo
fattore quale il cibo, lesercizio o il rilassamento.
E` indispensabile linsieme dei fattori di salute.
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Capitolo 9
LEGGE N 3
LEGGE DI WALTER
SULLISTINTO DI
CONSERVAZIONE
POSTULATO
Listinto di conservazione e` un impulso vitale attivato da una forza altrettanto
vitale che non e` ne chimica ne fisica.
ENUNCIATO
Ogni cellula vivente di un corpo organizzato e` dotata di un istinto di conservazione mantenuto da una forza inerente allorganismo cui viene dato genericamente il nome di forza vitale o vita ed il cui successo di lavoro e` direttamente
proporzionale alla grandezza di questa forza ed inversamente alla sua attivit`a.
SVILUPPO
La forza biotica tende sempre a preservare e mantenere lorganismo nello stato il
pi`u perfetto possibile.
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Eccezione
Listinto di conservazione della razza e` una rara eccezione allistinto di conservazione dellio. In tal caso, lindividuo si sacrifica per proteggere la prole o il clan.
Una madre salver`a i suoi piccoli a costo di gettarsi nellacqua o nel fuoco.
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Facolt`a di adattamento:
Listinto di conservazione appare evidente durante il digiuno. Qui dapprima vanno
persi i tessuti non vitali quali il grasso, le tossine, le scorie, il pus, i tumori che
vengono digeriti, ossidati.
Questo processo e` regolato in modo preciso. Infatti gli organi e le parti vitali
del corpo non vengono digeriti che da ultimo. Il corpo non sacrifica che le parti
inutili.
Lo stesso vale per il girino mentre si trasforma in rana. Quando viveva nellacqua, la coda gli serviva per nuotare. Ma sulla terra non gli serve pi`u. Digiuna.
La coda e` digerita e scompare completaaente. Avviene lautolisi della coda.
In Physiology di Yeo si possono ricavare le seguenti cifre relative alle perdite
subite dallorganismo in seguito a privazione di cibo conclusosi con la morte:
grasso 97%, milza 63%, fegato 56%, muscoli 30%, sangue 17%, centri nervosi
0%.
Si noter`a che il grasso inutile e` digerito per primo mentre i centri nervosi che
sono di fondamentale importanza permangono intatti.
Avvincenti esempi della facolt`a di adattamento si riscontrano nella malattia
cronica.
Infatti per conservare le proprie forze il corpo sfinito dagli sforzi ripetuti (malattia acuta) finisce per instaurare una resistenza passiva con le malattie croniche.
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Capitolo 10
LEGGE N 4
LEGGE DELLA DISTRIBUZIONE
VITALE
ENUNCIATO
Le forze del corpo, qualunque sia la loro grandezza, sono di stribuite ai vari organi
e tessuti proporzionalmente alla loro importanza e ai loro bisogni.
SPIEGAZIONE
La somma complessiva delle forze dellorganismo pu`o essere considerata come un
serbatoio di forze capaci di affrontare qualsiasi richiesta, in qualsiasi direzione.
Lo stesso vale per la somma complessiva delle riserve nutritive del corpo (tessuti e fluidi compresi) che possono essere considerate come un serbatoio alimentare in grado di soddisfare ogni richiesta, ovunque, secondo necessit`a.
Nella distribuzione delle forze e risorse nutritive ogni parte del corpo che le
richiede riceve il suo fabbisogno in ragione del contenuto del serbatoio.
Ma, quando la riserva e` piccola, la distribuzione viene ripartita in modo da
soddisfare principalmente la domanda delle strutture pi`u vitali rispetto a quella,
delle altre meno importanti.
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ESEMPI
1. Quando il corpo ha bisogno di calcio e la dieta ne e` carente, esso lo sottrae
ai denti che si cariano, ed anche dalle ossa.
2. Quando gli intestini contengono troppi rifiuti in putrefazione, le forze dellorganismo entro certi limiti si ritraggono dagli altri organi per concentrarsi
negli intestini ed aiutarli ad espellere i rifiuti tramite una diarrea. Motivo
per cui durante la diarrea e soprattutto la dissenteria si avverte una certa
stanchezza.
3. La prostrazione che si accompagna alla febbre vuol dire riduzione delle
forze muscolari e loro concentrazione negli organi la cui funzione e` quella
di elevare la temperatura corporea nellinteresse ultimo del paziente.
4. Durante la digestione, le forze si concentrano nelladdome e si ritraggono
dai muscoli. Questo spiega perch`e in quel momento si avverte una certa
stanchezza.
5. Quando si digiuna, se la tossiemia e` profonda, le forze si ritraggono dai
muscoli, dallo stomaco per concentrarsi nelleliminazione. Di qui la fatica
apparente e linappetenza.
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Capitolo 11
LEGGE N 5
LEGGE DI GRAHAM SUL FINE
COSTITUZIONALE APPLICATO
ALLA NUTRIZIONE E ALLA
`
SESSUALITA
EUNCIATO
Lessere vivente non pu`o fare del godimento di alcuno dei suoi sensi una sorgente
di piacere al di l`a della realizzazione del fine costituzionale per il quale sono stati
creati senza compromettere gli interessi della sua natura.
SVILUPPO
Nutrimento:
Il nutrimento ci procura un piacere che non e` ne fine ne oggetto: e` un puro fatto
incidentale.
Perci`o se per diletto si d`a libero sfogo allappetito senza tener conto dei bisogni
nutritivi dell organismo si finisce per approdare ad un triplice disastro organico:
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Sessualit`a:
Il piacere che accompagna latto sessuale non e` un fine: e` una pura coincidenza.
La ricerca della felicit`a mediante una sessualit`a sfrenata conduce alla tristezza,
alla malinconia, alla malattia.
Latto sessuale e` il piano naturale che ha per scopo il petuarsi della razza. Non
sarebbe lecito attribuire alla sessualit`a uno scopo diverso dalla procreazione.
IL FRENO NATURALE
Nella legge n 28, Legge della Limitazione, vedremo come il corpo ponga
un freno naturale in caso di abusi sessuali. E` la ragione per cui il piacere si attenua
nel tempo. Il liquido genitale (sperma) si diluisce via via fino a pervenire alla
sterilit`a. Talvolta e` limpotenza a frenare le perdite vitali.
IL MARGINE DI DI SICUREZZA
Questo margine dipende dallereditariet`a e varia da individuo ad individuo.
Daltra parte la sublimazione sessuale non sembra possibile. Donde la nostra
tolleranza in limiti minimi.
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Capitolo 12
LEGGE N 6
LEGGE GENERALE DELLO
SVILUPPO
ENUNCIATO
Lo sviluppo di ogni parte del corpo e` direttamente proporzionale alle correnti
vitali (nervose e nutritive) che, mediante lesercizio della propria funzione, sono
dirette su questa parte.
SCOLIO
Lenunciato di questa legge spiega chiaramente lassoluta necessit`a per lo sviluppo
del corpo di influssi nervosi favorevoli, di una alimentazione sana, di riposo ed
infine dellesercizio della propria funzione, a ciascun organo la propria funzione.
NOTA : Pertanto, ogni organo ha una funzione sua propria che lo contrattistingue dagli altri.
ESEMPI
1. La funzione dello stomaco e` digestiva. Non e` con il digiuno che si svilupper`a questa funzione, ma con il mangiare.
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Capitolo 13
LEGGE N 7
LEGGE SPECIALE DELLO
SVILUPPO MUSCOLARE
ENUNCIATO
Lesercizio intensivo produce un grande sviluppo, lesercizio moderato uno sviluppo moderato, limitati esercizi uno sviluppo debole, assenza di esercizi latrofia.
SCOLIO
. Questa legge e` il corollario della legge precedente.
1. Lesercizio intensivo ha un limite variabile secondo gli individui, la loro ereditariet`a, il loro potere di assimilazione degli elementi nutritivi (la logistica
nutritiva), il riposo necessario, let`a, lo stato generale della salute, ecc.
2. Non si pu`o superare questo limite senza conseguenze nefaste.
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Capitolo 14
LEGGE N 7-BIS
LEGGE DELLATROFIA
ENUNCIATO
Ogni organo o funzione in regime assistenziale finisce per atrofizzarsi.
ESEMPI
1. Quando si assume regolarmente dellinsulina il pancreas finisce per non
secernerne pi`u. E` il caso dei diabetici da oltre due anni.
2. Quando per camminare ci si appoggia alle stampelle i muscoli delle membra
inferiori si indeboliscono.
3. Quando si porta un braccio al collo i suoi mescoli finiscono per deperire.
4. Quando per aiutare la digestione si assumono farmaci contenenti pepsina
le secrezioni dello stomaoo diminuiscono.
5. Quando si assume cortisone le capsule surrenali finiscono per non secernere
pi`u nulla ed in capo a due anni si atrofizzano.
6. Quando durante le infezioni si aiuta troppo sovente il corpo ad uccidere microbi e virus servendosi di antibiotici, le difese naturali del corpo (globuli
bianchi) finiscono per crollare: e` il caso dellAIDS.
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Capitolo 15
LEGGE N 8
LEGGE DELLECONOMIA
SPECIALE
ENUNCIATO
In condizioni favorevoli lorganismo vivente accumula ogni eccesso del fondo
vitale eccedente i consumi in corso al fine di costituire un fondo di riserve che
potr`a in seguito tornare utile quando il bisogno si render`a manifesto.
SVILUPPO
Ritmo e periodicit`a sono eccellenti attributi della vita. Esempio: lalternanza di
attivit`a e riposo.
Durante il riposo e il sonno, il corpo immagazzina forze. Poi, durante lattivit`a,
le spende.
In generale il corpo immagazzina pi`u di quanto spende.
Lintelligenza somatica del corpo e` lungimirante. Prevede delle riserve in caso
di urgenza.
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ESEMPI
1. La Natura immagazzina nel fegato del bambino considerevoli quantit`a di
ferro per i suoi bisogni pluriennali.
Infatti, nel periodo dellallattamento che pu`o protrarsi per la durata di un
biennio, il bambino non assume che latte. Ora il latte e` sprovvisto di ferro.
E` risaputo che il fegato di vitello contiene molto ferro al contrario del fegato
della mucca.
2. Il corpo immagazzina un po dappertutto sostanze nutritive, vitamine, ormoni, enzimi, sali minerali nel fegato, reni, ossa, ecc.
In caso di penuria alimentare, o di digiuno volontario, il corpo dispone di
sufficienti riserve per sopravvivere settimane e perfino mesi.
3. Abbondanti riserve nutritive sono preziose nel corso della vecchiaia se deve
prolungarsi fino a 120 anni ed oltre. Coloro che durante la giovent`u le hanno
sperperate, ad esempio con farmaci, in seguito se ne troveranno privi.
4. Tutti gli organi del corpo possiedono un grande margine di funzionalit`a. In
questo senso il fegato pu`o funzionare anche se distrutto nei suoi due terzi,
come avviene nelle cirrosi. Allorganismo basta il terzo.
E` possibile vivere con un solo rene.
NOTA:
Il punto di questa legge sta nelle riserve essenziali, non nelle scorie ne nel
grasso ne nei veleni con la loro acqua di ritenzione.
` infatti possibile pesare 85 kg. e non possedere che minuscole riserva
E
insufficienti in caso di bisogno (digiuno lungo, ecc.)
Come regola generale coloro che quotidianamente assumono farmaci non possiedono che pochissime riserve essenziali. Non sono in grado di sopravvivere ad
un digiuno di 10-12 giorni.
I farmaci assunti ogni giorno esauriscono rapidamente tutte le riserve essenziali dellorganismo il quale cerca di eliminare questi farmaci con grande dispendio
di energie.
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Capitolo 16
LEGGE N 8-BIS
LEGGE DI MOSSERI
SULLINSUFFICIENZA DELLE
RISERVE PER UNA
ELIMINAZIONE CELLULARE
PROFONDA
ENUNCIATO
Leliminazione costante dellorganismo prosegue in modo con tinuo di giorno e
soprattutto di notte senza tuttavia riuscire a rivelare i numerosi veleni chimici, i
vaccini, gli effetti in so speso e dallesito ritardato che ininterrottamente si accumulano stante linsufficienza delle riserve essenziali dellorganismo a compiere
questo lavoro di eliminazione cellulare profonda durante il digiuno.
LE RISERVE
Il fegato immagazzina glicogeno che si trasforma in zucchero secondo i bisogni.
Queste riserve possono durare 3 giorni soltanto nei soggetti magri e 3 mesi in
quelli obesi.
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FASI DI ELIMINAZIONE
1. Fase superficiale. Leggera di giorni, pi`u forte di notte. Questa fase interessa il sangue, la linfa. La lingua e` leggermente carica di muco bianco.
2. Fase mediana in cui la lingua si carica fortemente di muco bianco. Questa
fase si raggiunge con leconomia energetica (riposo a letto e digiuno). Il
terreno e` reso sgombro in vista di una eliminazione pi`u profonda).
3. Fase cellulare profonda. E` possibile ottenere questa fase proseguendo leconomia energetica (riposo e digiuno) ed apportando sostanze vitali essenziali che, in questo stadio, vengono a mancare. Nel corso di questa intensa
eliminazione la lingua si colora secondo quanto sopra indicato.
Se si procurano al corpo che incominciano a mancargli, in capo a 7-25 giorni,
secondo i casi, esso riserva le scarse riser ve residue alla sopravvivenza e non alleliminazione. Ci`o spiega perch`e il peso ristagna ed il cattivo gusto della bocca
diminuisce o scompare. Questa fase pu`o essere evitata fornendo al corpo un minimo vitaminico con un men`u atto a rilanciare leliminazione. Altrimenti si compie
lultima fase dellinanizione e, con 1esaurimento di ogni riserva, della morte.
Cos`, quando le riserve vitaminiche sono esaurite da un digiuno pi`u o meno
lungo, il regime di eliminazione diventa prevalente rispetto al digiuno.
Allopposto, quando si superano le soglie minime del regime di eliminazione,
si deviano troppe energie verso la digestione e leliminazione e` ritardata.
Il regime di eliminazione consiste nel prendere, secondo la statura, 300500 gr. di frutta + 300-500 gr. di crudit`a e verdure al giorno.
Lintensa eliminazione cellulare, scatenata da un regime di eliminazione postdigiuno, consente di eliminare i vaccini ed i veleni chimici assorbiti fin dallinfanzia.
La scoperta nel 1986 di questa modalit`a pratica nel campo della salute e` la
pi`u prodigiosa dopo quella del digiuno allalba dellumanit`a. Essa consentir`a un
maggior ottimismo riguardo ai mediocri pronostici ottenuti nei casi difficili ed abbrevier`a la durata del ristabilimento limitando o sopprimendo il bisogno di parecchi digiuni consecutivi. Ricorrendo ad una sonda televisiva, i ricercatori potranno
osservare luguale colore sullintera lunghezza del tubo digerente (10 m. circa).
Da notare infine che i digiuni prolungati non hanno mai potuto produrre uneliminazione profonda ed una lingua colorata. Daltronde se un regime di eliminazione, non preceduto da digiuno, di per s`e pu`o produrre una lingua colorata,
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Capitolo 17
LEGGE N 9
LEGGE DELLA
COMPENSAZIONE
FISIOLOGICA
ENUNCIATO
Gli organi non esistono di per s`e, ma appartengono ad un insieme fisiologico la cui
efficacia dipende dai fattori sintetici di simbiosi: cooperazione, subordinazione e
compensazione.
SVILUPPO
Il corpo e` ununit`a organica, le cui parti si completano integralmente dal punto di
vista strutturale e funzionale.
Tutto ci`o che colpisce un organo colpisce necessariamente lorganismo intero
grazie ad un particolare meccanismo di reciprocit`a.
Cos` la perdita o lalterazione di un organo e` compensata dallaccrescimento
del volume e dellattivit`a degli altri organi.
62
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ESEMPI
1. La distruzione di alcune cellule dei reni e` compensata dalla formazione di
nuove cellule.
2. Quando un rene viene amputato chirurgicamente laltro rene si ipertrofizza per adempiere ad un doppio lavoro. Ci`o spiega il cosiddetto successo
dellablazione di un rene.
3. La perdita di un occhio comporta il miglioramento della vista dellaltro.
4. La perdita dei due occhi induce al miglioramento degli altri sensi.
5. Leliminazione vicariante e` un modo di compensazione fisiologica. Esempio: quando i reni sono sovraccarichi, la pelle si incarica di sostituirli
con una eliminazione effettuata in forma di brufoli, foruncoli, eczemi,
psoriasi.
6. Quando un organo e` distrutto o amputato (pancreas, ghiandola tiroidea,
ecc.), a rischio della vita, occorre rifornire il corpo della secrezione carente
(insulina, estratto di tiroide, ecc.)
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Capitolo 18
LEGGE N 10
LEGGE DELLADATTAMENTO
MALBIOTICO 0 TOLLERANZA
PATOLOGICA
POSTULATO
La tolleranza si applica unicamente ai processi patologici, non ai processi fisiologici.
ENUNCIATO
Il comportamento dellorganismo vitale verso lo stimolo esterno e` un comportamento istintivo motivato dallistinto di conservazione e si adatta a tutte le influenze
che non pu`o distruggere, controllare o evitare.
SVILUPPO
Quando dei prodotti chimici penetrano nel corpo, esso lotta violentemente per
liberarsene.
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Capitolo 19
LEGGE N 11
LEGGE SUI MEZZI
DELLADATTAMENTO
MALBIOTICO O TOLLERANZA
PATOLOGICA
ENUNCIATO
Ladattamento ad ogni influenza nociva e` un adattamento malsano che sempre si
compie nel corpo mediante cambiamenti tali da allontanarlo dallideale e condurlo
alla degenerazione.
SVILUPPO
Col tempo il corpo ha la capacit`a di adeguarsi alle condizioni antinaturali o antivitali.
Tuttavia, ogni violazione alle Leggi della Natura comporta una punizione che e` la differenza tra ci`o che luomo e` e ci`o che dovrebbe essere. Questo
adeguamento e` un adattamento patologico.
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67
ESEMPI
1. Quando si beve regolarmente del the, 1o stomaco finisce per indurirsi come
cuoio allo scopo di proteggersi ed impedire il pi`u possibile lassorbimento
del tannino.
2. Quando si cammina a piedi nudi per evitare la continua irritazione alla
pianta dei piedi il corpo provvede con delle callosit`a.
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Capitolo 20
LEGGE N 12
LEGGE DI TRALL
` DEI PROCESSI
SULLUNITA
DELLA SALUTE E DELLA
MALATTIA
ENUNCIATO
Lorganiamo utilizza i medesimi materiali ed i medesimi processi sia nello stato
di salute (sviluppi fisiologici) che in quello di malattia.1
SVILUPPO
Per riparare una casa malandata il muratore utilizza i medesimi materiali, i medesimi strumenti ed i medesimi metodi che sono serviti a oostruirla.
Nessuno, ad esempio, si sogna di riparare una casa in legno come una villetta
di montagna utilizzando mattoni e malta. I processi di riparazione sono dunque
i medesimi di quelli di costruzione
1
Questa legge e` stata scoperta dal Dr. R.T. Trall, e non da Louis Kuhne, naturopata, che su di
essa parecchi anni dopo ha ba sato il suo libro.
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In medicina si va contro il buon senso. Si sostituiscono gli alimenti con farmaci, il riposo con stimolazione, la pulizia con antisettici e la sterilizzazione, le
vitamine naturali con vitamine sintetiche, i raggi del sole con raggi elettrici di
ogni tipo. Si respinge lacqua pura per somministrare caffe, the o acque minerali
a volte nauseanti.
Nessuno crede che una casa possa essere riparata istantaneamente, eppure si pretendono sempre guarigioni immediate.
E` risaputo che la lenta crescita della quercia produce un organismo vegetale
pi`u solido dei funghi o dellinsalata belga, la cui crescita e` rapida. E tuttavia si
pensa che una guarigione rapida possa essere forzata e produrr`a perfino solide
strutture!
ESEMPI
1. Per la salute il corpo ha bisogno di calcio, ferro, ecc. biologici e viventi
quali si trovano nei cibi naturali e crudi. Lo a tesso vale nella malattia.
Ciononostante il ruolo dellIgienista e` di DOSARE i cibi secondo il ridotto,
o addirittura per un certo tempo nullo, potere digestivo del malato. In quel
momento subentra la necessit`a del digiuno.
2. Nella salute il corpo ha bisogno di riposo, di esercizi, ecc.
Lo stesso vale nella malattia. Tuttavia, il ruolo dellIgienista e` di DOSARE questi fattori secondo i bisogni del malato, cio`e riposo o sospensione
momentanea degli esercizi.
3. Nella salute come nella malattia i processi e le funzioni sono i medesimi
tranne che nella malattia dove, secondo il bisogno, sono enfatizzati o ridotti.
Cos` nella malattia:
la respirazione diventa tosse.
una temperatura normale diventa febbre.
unevacuazione intestinale diventa diarrea o stitichezza.
una tensione normale diventa ipertensione o ipotensione.
il sonno normale diventa insonnia, ecc.
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Capitolo 21
LEGGE N 13
LEGGE DI TRALL SULLE
RELAZIONI VITALI
ENUNCIATO
Ogni qualvolta nellorganismo vivente si compie unazione che risulti da uninfluenza esterna, lazione deve essere attribuita alla cosa vivente che ha un potere
di azione e non alla cosa inanimata la cui caratteristica principale e` linerzia. 1
TERMINOLOGIA
1. Il termina AZIONE verr`a utilizzato unicamente in rapporto agli esseri viventi.
2. Il termine UNIONE chimica verr`a utilizzato per la chimica in sostituzione
del termine REAZIONE chimica che e` erroneo.
3. Il termine MOVIMENTO verr`a riservato alla sfera fisica.
1
La scoperta di questa legge, che e` ritenuta la pi`u importante della scienza igienista, e` dovuta
al Dr. Russel Thacker Trall M.D 1891 USA
70
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DIMOSTRAZIONE
Sappiamo che quando due fatti sono uniti da una correlazione di causa ed effetto
(Spinoza):
a. la relazione e` invariabile, ossia leffetto esiste finch`e esiste la causa.
b. La scomparsa della causa fa scomparire leffetto.
c. Leffetto varia proporzionalmente alla causa.
Ora, poich`e:
a. lazione vitale esiste invariabilmente finch`e lorganismo e` in vita.
b. Lazione scompare con la morte.
c. Leffetto e` proporzionale al potenziale vitale.
. . . ne deriva che lazione e` dovuta allorganismo vivente e non alla sostanza
inerte.
SCOLII
1. In medicina, in fisiologia e in biologia si attribuisce lazione a sostanze
inerti, ad oggetti inanimati, poi si dice che il corpo reagisce. E` il pi`u grande
errore immaginabile.
Si dice, ad esempio, che la purga agisce sugli intestini che reagiscono di
conseguenza. In questo modo si suppone che gli oggetti inanimati possano
avere unazione vitale.
Ora la verit`a e` che il solo capace di azione vitale e` lorganismo vivente.
La purgazione non e` la reazione degli intestini alla purga, bens` la loro
azione per liberarsene.
La pelle non reagisce a contatto dellacqua fredda poich`e lacqua fredda
non produce unazione. E` la pelle che agisce contraendosi.
I farmaci non agiscono sullorganismo umano, e` lorganismo umano che
agisce su di loro allo scopo di espellerli in quanto veleni inutilizzabili.
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ESPERIMENTI
1. E` possibile osservare unameba sotto microscopio. Essa si muove in direzione di una particella di cibo, emette pseudopodi, crea una sacca, ingloba
la particella e la digerisce. La particella alimentare non si muove verso
lameba.
Da parte sua lameba si allontana dai veleni. I veleni non si allontanano da
lei.
2. NellOspedale Navale di Leningrado e` stato effettuato un esperimento su
due gruppi di gatti.
Uno solo fu anestetizzato.
Ai due gruppi di gatti vennero somministrati dosi mortali di cianuro di
potassio. Risultato: i gatti non anestetizzati morirono allistante.
3. Si effettu`o un altro esperimento consimile. Due gruppi di cavie vennero
introdotti in un frigorifero. Soltanto il primo gruppo fu anestetizzato.
Qualche tempo dopo furono fatti uscire. Il gruppo di cavie non anestetizzate
era morto. Quello anestetizzato si riscald`o e sopravvisse.
Lazione vitale del corpo per resistere al cianuro o al freddo conduce
alla morte per sfinimento.
Ma se questa azione vitale e` troppo debole lanimale non la consuma e
sopravvive.
Se il cianuro o il freddo avessero agito avrebbero dovuto uccidere allo stesso
modo entrambi i gruppi. Ci`o che non e` avvenuto.
4. Gli alcoolisti non si avvelenano facilmente al contrario degli astemi che,
avvelenati, muoiono seduta stante.
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Capitolo 22
COROLLARIO ALLA
LEGGE N 13
LEGGE DELLA FORZA E DELLA
QUALITA
POSTULATO
I processi dellorganismo vivente sono diretti da una forza vitale e non da una
forza meccanica o chimica.
ENUNCIATO
La forza utilizzata e consumata in tutta lazione vitale e` una forza vitale, una forza
interna e non esterna.
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DIMOSTRAZIONE
Dato che e` proprio lorganismo stesso ad agire ne consegue che e` proprio la forza
intrinseca allorganismo ad essere consumata durante questa azione.
ESPERIMENTO
Quando si somministra una purga o altro farmaco ad un morto, esso non reagisce
perch`e non ha pi`u forza vitale.
Senza forza vitale, nessuna azione.
SCOLII
1. La forza di funzionamento (lavoro) e` sempre la stessa sia nella salute che
nella malattia.
La forza della malattia, la forza della febbre e` la forza della salute.
I risultati non differiscono che in base alle differenti condizioni.
2. La causa della malattia e` anche la causa della salute.
ESEMPI
La forza di vomitare e` una forza vitale.
La forza della diarrea e` una forza vitale.
La forza della febbre e dellinfluenza sono forze vitali dellorganismo vivente.
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Capitolo 23
LEGGE N 14
LEGGE DI LINDLAHR
` DEGLI
SULLA DUALITA
EFFETTI
POSTULATO
Tutto ci`o ohe viene introdotto nel corpo o entra con esso in contatto, o e` utilizzato
ENUNCIATO
Tutto ci`o che viene introdotto nel corpo o entra con esso in contatto occasiona col
tempo unazione doppia e contraria: la seconda azione, reattiva, e` opposta alla
prima, attiva.
DIMOSTRAZIONE
La stimolazione e` un consumo di energia che diminuisce le forze.
1
La scoperta di questa importante legge e` dovuta al Dr. Henry Lindlahr, M.D., medico e
naturopata americano. La presente formulazione e` del Dr. H. Shelton.
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ESEMPI
1. La purgazione ha per risultato ultimo la stitichezza.
2. I tossici fortificano, ma in seguito indeboliscono.
3. I tranquillanti calmano, ma poi accentuano la nervosit`a.
4. Lalcool stimola per poi deprimere. A tutta prima sembra riscaldare, ma
poi raffredda.
SCOLIO
Questa legge spiega lASSUEFAZIONE o, come suol dirsi, LA FORZA DI
ABITUDINE.
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Capitolo 24
COROLLARIO ALLA LEGGE N
14
ENUNCIATO
Il grado di ogni stimolazione determina il grado della conseguente depressione.
SCOLII
1. Tutto ci`o che momentaneamente fortifica, a lungo andare in debolisce.
2. Se lintensit`a della stimolazione e` grande o il potenziale vitale e` basso allora il periodo di stimolazione e` talmente breve in rapporto al consumo
straordinario di energia nervosa da prodursi allistante una depressione.
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Capitolo 25
LEGGE N 15
LEGGE DELLALTERNANZA
ENUNCIATO
E` proprio della natura degli organismi vitali alternare sempre il riposo allattivit`a.
ESEMPI
1. Le ovaie hanno un particolare ritmo di attivit`a e riposo.
2. I bambini per un certo periodo crescono molto, poi quasi niente in un secondo tempo.
3. Tutti gli organi hanno un particolare ritmo di attivit`a e riposo: cervello,
stomaco, occhi, ghiandole, muscoli, ecc.
4. Durante il digiuno leliminazione non procede in modo uguale ed uniforme. Talvolta e` forte, talaltra debole. Come regola generale e` forte nel
corso della notte ed a volte si protrae nel mattino.
5. Nella vita abituale, leliminazione e` pi`u forte di notte. Capita che prosegua
durante il mattino. Ci`o spiega perch`e al risveglio la mente e` fiacca e si cerca
di arrestare questa eliminazione incompiuta con caff`e, tabacco, una doccia
fredda.
79
Capitolo 26
PRINCIPIO DI WALTER
SULLEVIDENZIAZIONE
DELLENERGIA
ENUNCIATO
In qualunque circostanza e quale che sia la sua natura, la vitalit`a o energia e` da
noi invariabilmente evidenziata e percepita come energia consumata, mai come
accumulazione.
ESEMPI
1. Possiamo farci unidea della forza di un atleta durante il sonno analogamente a quanto e` possibile conoscere della forza esplosiva del gris`u prima che
esploda.
2. Si percepisce lenergia di una batteria allorch`e produce lavoro, non allo stato
di riposo.
3. Ogni stimolante produce dispendio di energia ed e` pertanto da condannarsi. Esempi: i ricostituenti chimici, lacqua fredda, lacqua calda,
lelettricit`a, le forti emozioni, il caff`e, i tonici, ecc.
80
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SCOLII
Luso continuato di stimolanti porta al seguente risultato:
1. Il periodo di eccitazione diminuisce via via.
2. La depressione che ne consegue aumenta sempre piu` e diventa sempre
meno tollerabile.
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Capitolo 27
LEGGE N 16
LEGGE DELLA STIMOLAZIONE
DEFINIZIONI
Conosciamo tre variet`a di stimolanti:
1. I rinvigorenti: Sono le sostanze, le forze ed i fattori che forniscono al corpo
i materiali di ricambio e lo abilitano ad una accresciuta attivit`a. Esempi: il
cibo, la luce solare, laria, il sonno, ecc.
2. I tonici: Sono le influenze favorevoli che inducono allazione consentendo di
mobilitare, organizzare e dirigere le forze del corpo. Esempi: il caldo temperato, la frescura, 1e buone cause, la gioia, lentusiasmo, lambizione, la
perseveranza, la volont`a, lemulazione, lincoraggiamento, il desiderio, la
curiosit`a, il rendare servizio, lottare per i propri figli, aiutare il prossimo,
ecc.
3. Gli irritanti Sono le sostanze, le forze e le influenze che provocano una azione difensiva dellorganismo ed alla lunga lo esauriscono. Esempi: un caldo
eccessivo, un freddo intenso, lelettricit`a, i veleni, la violenza, la sovreccitazione fisica o mentale, tutti gli stimolanti energici sia alimentari (alimenti
azotati, zuccheri industriali, ecc.) che farmaceutici o altro (caff`e, ecc.).
Queste tre variet`a possono essere suddivise in:
a. Gli stimolanti compensati, meglio conosciuti come rinvigorenti e tonici.
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b. Gli stimolanti non compensati che comprendono soprattutto gli irritanti e gli
stimolanti veri e propri.
ENUNCIATO
Ogniqualvolta un agente, uninfluenza tossica o irritante agisce sullorganismo
vivente si occasiona una resistenza vitale ed uneccitazione rese evidenti da unazione accresciuta e perturbata la quale riduce sempre le forze proporzionalmente
al grado di accelerazione di questa azione. Laccrescimento dellazione e` causato
dal consumo straordinario delle forze vitali e non dal processo. Ne deriva dunque
che le riserve di forza sono diminuite.
SCOLII
1. I rinvigorenti ed i tonici producono naturalmente una certa distruzione in
larga parte compensata sia dai loro apporti che dalla riparazione indotta. In
tal senso essi danno pi`u di quanto non sottraggano e compensano le perdite.
2. Gli irritanti o veri stimolanti non danno nulla e sottraggono molto. Non
compensano le perdite provocate.
3. Laddove gli stimolanti sembrano fare il pi`u gran bene, essi fanno il pi`u
gran male. La loro nocivit`a e` infatti proporzionale allenergia che fanno
consumare.
4. La stimolazione non compensata e` eccitazione dellirritazione. Non e` rinvigorimento della nutrizione.
5. Secondo la Legge sulla Dualit`a degli Effetti, ogni irritazione produce un
effetto secondario di depressione ove la funzione si indebolisce. Infatti lorgano stimolato e` sovraccaricato ed affaticato, invoca riposo per rifarsi forte
e ricuperare energie e sostanza.
E` precisamente in questo periodo di debolezza, di inattivit`a e prostrazione che
lorganismo si ristabilisce.
Al contrario del periodo di eccetazione, di attivit`a, di esaltazione funzionale
che lo precede in cui lorganismo si estenuava.
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DEFINIZIONE
Cibo e veleno: in natura, per lorganismo umano tutto e` cibo o veleno. Infatti,
tutto ci`o che e` incapace di utilizzare deve essere rigettato. E` cibo ci`o che e`
suscettibile di essere trasformato nel corpo vivente in tessuto o in fluidi.
SCOLII
La Natura ci permette di dintinguere un veleno stimolante da una sostanza
nutritiva nel modo seguente:
1. Il sapore di tutti i veleni, la prima volta, e` amaro, repulsivo o insipido. Generalmente il grado di repulsione e` proporzionale alla virulenza del
veleno.
In seguito se, malgrado tutto, si persevera, labitudine ad un veleno si installa a scapito di energiche, bench`e decrescenti, proteste dellistinto organico.
Esempi di veleni: morfina, hascisc, cioccolato, cacao, the, caffe, aloool, birra, vino, tabacco, ecc. cui vanno aggiunti rafano, crescione, funghi velenosi
e non, ecc.
Notiamo che i veleni, per mascherare il sapore, sono sovente mescolati a zucchero come nel cioccolato, il caff`e, alcuni lassativi ricoperti con
cioccolato.
2. Luso continuato di un veleno ne trasforma la ripugnanza in voglia specifica.
E` la assuefazione o tolleranza susseguente la sospensione delle proteste
organiche.
A forza di resistere a questi veleni, il corpo e` sfinito e si organizza con una
resistenza passiva meno costosa. Segue il passaggio della malattia acuta
alla malattia cronica con i cambiamenti anormali che accompagnano ogni
adattamento, assuefazione, tolleranza.
3. La forza della voglia antinaturale di un veleno e` proporzionale sia alla sua
virulenza che alla ripugnanza provata la prima volta in cui lo si e` ingerito.
4. Leccitazione piu` o meno gradevole indotta dal soddisfacimento di questa voglia e` sempre seguita da una reazione di depressione. Non e` questo
il caso degli alimenti.
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Capitolo 28
LEGGE N 17
LEGGE DEL RIPOSO DEL
DR. SHELTON
DEFINIZIONE
Il riposo comprende:
1. Il riposo mentale che consiste nellevitare ogni causa di disturbo o snervamento, rumore, chiacchiere prolungate, pausa, ansiet`a, preoccupazione, ecc.
2. Il riposo fisico che consiste nel rimanere a letto.
3. Il riposo fisiologico che consiste nel riposare lo stomaco, gli intestini, il fegato, il cuore, ecc. astenendosi totalmente dal cibo dal momento che con la
digestione si affaticano. Per un certo tempo si vive sulle proprie riserve.
ENUNCIATO
Ogni volta che in un organismo animale lazione ha consumato lenergia e la
sostanza di riserva e` necessario un riposo per ri cuperare le forze e colmare il
deficit di sostanza.
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SCOLII
1. Il riposo e` necessariamente triplice: fisico, fisiologico e mentale.
2. La persona ammalata o stanca deve necessariamente attraversare un
periodo di debolezza prima di fortificarsi.
3. I periodi di riposo sono proporzionali alla stanchezza.
4. In tutta la natura lavoro e riposo sono sempre alternati. Entrambi sono
indispensabili.
5. Il lavoro compiuto dal fegato, dai polmoni, dai reni, dal cuore, dallo stomaco, dalle ghiandole, ecc. dipende principalmente dalla quantit`a e dalla
concentrazione del cibo.
6. Il lavoro compiuto da tutti questi organi dipende, in secondo luogo, dallo
sforzo muscolare, dai dispendi sessuali, dalle snervamento causato dalle preoccupazioni, dal dispiacere, dalla segretezza, dallodio, dalla gelosia, dal rancore, dal risentimento, dalla collera, dalla persecuzione, dallo
scoraggiamento, ecc.
7. La temporanea astensione da ogni cibo frutta agli organi vitali un apprezzabile riposo e permette un piu` agevole riposo fisico. Cos` si rimane a
letto piu` facilmente quando si digiuna. E` quasi impossibile restare a letto
a lungo quando si mangia se non per costrizione.
8. Contrariamente al riposo che accumula le forze, la doccia fredda le stimola
ed esaurisce.
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Capitolo 29
LEGGE N 18
LA CAUSA PRIMARIA DELLA
MALATTIA
ENUNCIATO
La forza vitale scatena la malattia.
SPIEGAZIONE
La malattia e una eliminazione (biogonia) che richiede una forza vitale posseduta
da tutti gli esseri viventi.
In un morto non pu`o prodursi alcuna malattia.
CONCLUSIONE
E` dunque proprio la forza vitale la causa primaria della malattia in un essere
vivente.
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Capitolo 30
LEGGE N 19
LA SNERVAZIONE
ASSIOMA
1. Ogni azione disperde energia.
2. Lenergia e` ricuperata durante i periodi di rilassamento e riposo.
POSTULATO
Il termine VITA e` sinonimo di FORZA VITALE e di ENERGIA NERVOSA o
MOVIMENTO ARMONICO secondo la definizione del filosofo Herbert Spencer.
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ENUNCIATO
Ogni funzione, ogni processo vitale e soprattutto ogni azione o abitudine malsa
na determinano un dispendio di energia nervosa che conduce alla snervazAone
quando questo dispendio supera la quantit`a di energia nervosa di riserva.
SCOLII
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Capitolo 31
LEGGE N 20
LINDEBOLIMENTO
FUNZIONALE
ENUNCIATO
La snervazione, sinonimo di esaurimento delle enrgie nervose, conduce allindebolimento delle funzioni vitali dellorganismo riducendo le secrezioni, leliminazione, la digestione, lassorbimento, lassimilazione, lescrezione tramite
gli emuntori, la peristalsi intestinale e tutte le funzioni organiche.
SVILUPPO
Il sistema nervoso presiede a tutte le funzioni organiche. La snervazione, diminuendo lenergia, indebolisce tutte le funzioni organiche quali la digestione,
la funzione intestinale, renale, respiratoria, muscolare, mentale, sensoriale, ecc.
Senza forza nervosa ogni funzione e impossibile.
Quando la forza nervosa dimunuisce la funzione si indebolisce.
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SCOLIO
Calorimetria alimentare:
Si pretende che i cibi assorbiti si trasformino automaticamente in un certo numero di calorie determinate secondo la categoria del cibo. Si sono perfino costruite
erronee tabelle.
Infatti lindebolimento dellefficacia funzionale degli organi digestivi e altri
pu`o indurre ad una digestione parziale o addirittura ad una indigestione.
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Capitolo 32
LEGGE N 20 BIS
DISTRIBUZIONE DELLE
ENERGIE
ENUNCIATO
Quando le energie del corpo sono concentrate in una parte vengono ritirate dare
altre.
ESEMPI
1. Quando il corpo provoca una febbre le energie sono ritirate da ogni parte e
si avverte stanchezza.
2. Lo stesso vale per una crisi di fegato o altro. Si avverte una debolezza e
unincapacit`a di concentrazione mentale.
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Capitolo 33
LEGGE N 21
LEGGE DI TILDEN SULLA
TOSSIEMIA
DEFINIZIONE DELLA TOSSIEMIA
La tossiemia e` la presenza nel sangue, nella linfa, nei fluidi del corpo, negli organi,
nei tessuti e nelle cellule di una qualunque sostanza incompatibile con la salute.
La tossiemia e` una COSTANTE endogena nel sangue, cio`e un prodotto naturale del corpo. Diventa tossica quando il suo accumulo supera il livello di
tolleranza.
ENUNCIATO
La diminuzione delleliminazione e delle secrezioni produce la tossiemia, causa
fondamentale di tutte le malattie (biogonie) e di tutti gli stati patologici.
SVILUPPO
I nostri milioni di cellule eliminano costantemente rifiuti tossici nel sangue. Larresto di questa eliminazione significa la morte istantanea. Ma una semplice di-
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minuzione di questa eliminazione alza il livello dei rifiuti che diventano troppo
tossici ed intollerabili.
SCOLII
Si pu`o suddividere la tossiemia in diverse categorie:
1. La tossiemia naturale dei rifiuti cellulari, tossiemia endogena.
2. La tossiemia intestinale (autointossicazione) derivante dalla decomposizione dei cibi non digeriti. E` una tossiemia esogena.
3. La tossiemia organica. Esempio: il pus, gli ascessi non drenati. Occorre
drenare e lavare frequentemente le ferite.
4. La tossiemia chimica (esogena) da farmaci, vaccini, sieri, prodotti chimici,
coloranti, insetticidi, ecc.
5. Queste ultime quattro tossiemie inducono a loro volta una tossiemia cellulare endogena. Senza questa tossiemia cellulare naturale e` poco probabile
che le altre tossiemie possano di per s`e causare la malattia.
SCOLII SUPPLEMENTARI
1. Lereditariet`a:
a. In quanto eliminazione, nessun genere di malattia (biogonia) pu`o essere
ereditaria.
b. Al contrario, e` possibile ereditare una predisposizione, una diatesi, degli
organi piccoli, un torace stretto o largo, ecc.
c. In caso di tossiemia ci si ammala della malattia per la quale siamo
predisposti e non di unaltra. Cos` se i nostri genitori sono tubercolotici,
alloccorrenza ci ammaleremo di tubercolosi.
d. Senza unelevata tossiemia non subiremo mai alcuna malattia, quale che
sia la nostra ereditariet`a.
2. I microbi non causano la malattia. Aiutano ad eliminarla trasformando
i rifiuti. Lo stesso vale per le amebe.
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3. Infezione significa tossiemia derivata da cibi azotati: pus, febbre, infiammazione, cancro.
4. Il contagio non esiste perch`e la tossiemia non pu`o essere trasmessa da una
persona allaltra. Eccezione: taluni parassiti (scabbia, ecc.).
5. Le epidemie sono causate dalle condizioni malsane che colpiscono tutti gli
abitanti di una regione: panico durante le guerre, umidit`a eccessiva, freddo
o caldo eccessivi, orgie di Natale, ecc.
6. I parassiti. Esempi: scabbia, filarie, bilharzia, verme solitario, ecc. Questi
parassiti sono talvolta mortali. Occorre ucciderli servendosi di pomate a
base di zolfo o raggi ultravio letto o altro modo. I semi di zucca cacciano il
verme solitario. Ignoro quale prodotto chimico possa uccidere o cacciare i
parassiti della bilharzia senza nuocere allammalato.
7. Limmunit`a non esiste. E` un mito. A meno di indebolire la resistenza ed
uccidere lindividuo, le medesime cause produrranno sempre i medesimi
effetti.
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Capitolo 34
LEGGE N 22
LEGGE DI SHELTON SUGLI
STATI EMOTIVI
ENUNCIATO
Le preoccupazioni, la paura, gli shock nervosi, il dispiacere, ecc. raramente, per
non dire mai, producono la malattia in un individuo veramente sano perch`e e`
capace di liberarsi di questi stati emotivi prima che abbiano avuto il tempo di
generare turbe serie.
SVILUPPO
Tutti hanno avuto durante nella vita momenti di collera, eccitazione mentale,
preoccupazioni ed ansiet`a.
Ma nessuno e` mai caduto ammalato. Luomo sano infatti si libera rapidamente
di queste emozioni PRIMA che abbiamo avuto il tempo di danneggiarlo.
I lavori del Dr. P.E. Morhardt di Parigi (1928) confermano la teoria del Dr.
Shelton. Questi lavori hanno provato che gli shock emotivi quali le emozioni
provocate dalla perdita di una persona cara, di una fortuna, di una situazione, ecc.
generano malattie PERCHE` il corpo si trova in uno stato tossiemico al momento
dellemozione.
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ESEMPIO
Il diabete e` un esempio stupefacente. Lo squilibrio nutritivo conduce ad una condizione del sistema nervoso tale da non poter sopportare uno shock o una tensione.
Infatti le emozioni violente possono causare il diabete in persone tossiemiche.
Lo shock derivante da una ferita o da una operazione pu`o fare insorgere dello
zucchero nelle urine. Lo stesso vale per la paura, la preoccupazione, la collera,
ecc.
Evidentemente questo diabete e` passeggero dato che le emozioni violente sono
passeggere. Non si tratta del vero diabete causato dallinsulina ed altri farmaci
che provocano latrofia del pancreas.
Unalimentazione non specifica alla nostra specie produce effetti nefasti sul
sistema nervoso, cervello e nervi, reso suscettibile al minimo shock.
CONCLUSIONE
1. Gli stati emotivi sono sempre cause secondarie della malattia. La causa principale e` sempre una COSTANTE, cio`e la tossiemia causata da una
alimentazione non specifica alla nostra specie.
2. Per curare le malattie mentali occorre sempre correggere alla base lo
stato fondamentale, vale a dire eliminare anzitutto la tossiemia. Nella
maggioranza dei casi ci`o e` sufficiente a ristabilire nel contempo corpo e
mente. Unalimentazione specifica ne consolider`a i risultati.
3. Curare lo stato mentale secondo i procedimenti psicanalitici e` dunque un
tentativo votato allinsuccesso.
4. Gli errori peggiori sembrano essere i tranquillanti ed i cibi azotati non
specifici alla nostra specie: carne, noci diverse, cereali completi, leguminose.
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Capitolo 35
LEGGE N 23
` VITALE
LEGGE DELLATTIVITA
ANORMALE
ENUNCIATO
La malattia e` unazione vitale anormale del corpo (biogonia).
DIMOSTRAZIONE
Dal momento che ogni azione compiuta nellorganismo e` dovuta a questultimo
(Legge di Trall), e poich`e la malattia non concerne che i corpi viventi, ne consegue
che la malattia e` lazione vitale del corpo.
SVILUPPO
Risulta evidente che questa azione e` anormale.
In questa legge si tratta delle malattie e non degli stati patologici quali la
paralisi, la cataratta, ecc. Questi stati non comportano azione alcuna.
100
Capitolo 36
LEGGE N 24
ENUNCIATO
La malattia (biogonia) e` uneliminazione vicariante.
SVILUPPO
1. Scopo della malattia e` leliminazione della tossiemia che incrosta il corpo.
Prova ne sia laumento della eliminazione durante la malattia: urine pi`u
cariche, alito fetido, febbre, foruncoli, diarrea, vomito, sudore fetido, ecc.
2. Poich`e la normale funzione degli organi sovraccarichi di tossine durante la malattia e` di espellerli, altri organi vengono requisiti allo scopo di
sostituirli ed aiutarli. Questo e` il senso del termine vicariante.
ESEMPI
1. La pelle aiuta sovente i reni ad eliminare provocando foruncoli, macchie
rosse, pustole, ecc.
2. I polmoni aiutano sovente con la tosse ad espellere i catarri che le mucose
nasali non riescono ad espellere tramite il naso.
3. La febbre aiuta sovente lintero corpo quando e` incrostato e gli emuntori
non sono sufficienti a purificarlo.
101
Capitolo 37
LEGGE N 25
LEGGE DELLELIMINAZIONE
SELETTIVA
ENUNCIATO
Tutte le sostanze nocive in qualunque maniera introdotte allinterno della sfera
vitale vengono combattute, neutralizzate ed eliminate nei modi e per le vie che
producono nel corpo la minore usura.
SVILUPPO
Quando si prende un farmaco (veleno) il corpo sceglie il modo e il percorso pi`u
economici per espellerlo.
Cos` per certi farmaci che vengono eliminati tramite gli intestini (purghe), per
altri tramite i reni (diuretici), per altri tramite la pelle (diaforetici) ed altri ancora
tramite lo stomaco (emetici), ecc.
Prima di venire eliminati certi farmaci sfibrano il sistema nervoso (tranquillanti, sonniferi, calmanti).
102
Capitolo 38
LEGGE N 26
LEGGE DI THONSON
ENUNCIATO
Lorgano ammalato (biogonia) e` lorgano piu` forte nella malattia acuta. Diventa il piu` debole nella malattia cronica.
SPIEGAZIONE
Quando il corpo diventa troppo tossiemico e gli emuntori sovraccarichi non ce la
fanno ad assolvere il proprio compito normale, lintelligenza somatica dellorganismo sceglie lorgano pi`u forte per sostituirli.
Qui si tratta di malattia acuta e non cronica.
E` evidente che nella malattia cronica tocchi allorgano pi`u debole.
SCOLII
1. Lorgano pi`u forte o pi`u debole non e` il medesimo per tutte le persone,
dipende dallereditariet`a.
Ci`o spiega la diversit`a ed il numero di malattie e di sintomi.
103
104
2. Solitamente la medicina si accanisce contro lorgano ammalato piu` forte ad impedirgli di compiere il proprio lavoro di eliminazione. In tal
modo si esaurisce ed indebolisce. Un altro organo, il secondo in ordine
di forza, lo sostituisce e prosegue il lavoro di eliminazione interrotto. Questo secondo organo differisce dal primo sia come struttura che
funzione. Produce altri sintomi e malattie.
Ecco in che modo la medicina guarisce una malattia provocandone
unaltra.
3. Come si pu`o verificare, il corpo compie una sola formidabile malattia. Non
ne fa due insieme.
Cos` coloro che si ammalano di tubercolosi non si ammalano di cancro.
Coloro che si ammalano di una malattia mentale raramente sono cardiaci.
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Capitolo 39
LEGGE N 27
ENUNCIATO
La malattia e` una resistenza vitale alla tossiemia.
SVILUPPO
Nel limite delle proprie forze il nostro organismo elimina tutto ci`o di cui non ha
bisogno o gli e` nocivo. La malattia e` lazione del corpo per eliminare le sostanze
tossiche.
105
Capitolo 40
LEGGE N 28
LEGGE DELLA LIMITAZIONE
ENUNCIATO
Quando il dispendio delle forze vitali, ovunque si produca, raggiunge il limite di
un imminente fatale esaurimento, la Natura pone un freno a questo inutile dispendio e lorganismo si ribella al continuo impiego dellabituale stimolante o alla
cattiva abitudine.
ESEMPI
1. Si sa che gli sperperi sessuali esauriscono il sangue e che ogni goccia di
sperma equivale a 40 gocce di sangue. Quando si abusa della sessualit`a, la
Natura pone un freno ad evitare le perdite vitali diluendo lo sperma. Luomo
finisce per diventare sterile ed anche impotente.
Luso di tranquillanti esaurisce a tal punto i nervi che la Natura pone un freno agli altri dispendi nervosi come nella sfera sessuale dove luomo diventa
impotente.
2. Sovente si e` osservato nei malati mentali una repulsione verso i farmaci. Le
infermiere li forzano perch`e li prendano. Ad un certo momento, quando il
drogato viene a trovarsi sullorlo della rovina, nellimminenza di una catastrofe, la voglia di tabacco, alcool, oppio, farmaco abituale scompare ed il
malato finisce per averne orrore.
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Capitolo 41
LEGGE N 29
LEGGE DI JENNINGS
SULLORTOPATIA
ENUNCIATO
Il fine della malattia (biogonia) e` di ristabilire l organismo. 1
SVILUPPO
Ne deriva che, essendo la malattia una eliminazione, il fine della malattia e` la disintossicazione del corpo per purificarlo e ristabilire lintegrit`a delle sue funzioni.
SCOLIO
La malattia non e` un mezzo radicale dato che, tornato al livello di tolleranza tossiemica, lorganismo interrompe la sua azione, cio`e cessa di essere ammalato.
Tuttavia permane ancora assai tossiemico.
1
Dal greco Orthos = diritto e Pathos = affetto. Lespressione Ortopatia inventata dal
Dr. Isaac Jennings (USA) significa che la malattia e` unazione utile, corretta, benefica. Fu
il primo a dimostrare questa verit`a.
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ESEMPI
1. Il vomito ristabilisce il corpo e lo libera di quanto indesiderabile.
2. La diarrea pulisce gli intestini.
3. I foruncoli purificano il sangue.
4. Lo svenimento conferisce al corpo una posizione orizzontale necessaria ad
una migliore circolazione sanguigna in caso di necessit`a.
5. Il diabete e` unaffezione in cui lo zucchero inutilizzato viene eliminato
nel sangue e nelle urine.
SCOLIO:
La malattia non e` un mezzo radicale per purificare da cima a fondo lorganismo. Infatti, quando il livello di tolleranza tossiemica e` ritrovato, il corpo cessa la
sua azione, cio`e cessa di essere ammalato.
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Capitolo 42
LEGGE N 30
LA MALATTIA ACUTA
ENUNCIATO
La malattia Prende la forma acuta quando il potenziale vitale e` elevato.
DIMOSTRAZIONE
Dal momento che la potenza della malattia e` proporzionale al potenziale vitale, una persona vigorosa, se ne ha bisogno, avr`a una malattia acuta. Pi`u questa
persona e` vigorosa pi`u forte sar`a la malattia.
ESEMPI
I bambini, solitamente provvisti di vitalit`a, quando si ammalano, manifestano
sintomi molto violenti.
Viceversa, i vecchi le cui capacit`a sono limitate ad una febbre ridotta e a
malattie croniche.
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SCOLIO
Quanto pi`u la malattia e` acuta tanto piu` rapido il ristabilimento.
COROLLARI
1. Quando si e` morti o prossimi alla morte il potenziale vitale e` nullo o troppo
debole. La malattia diventa nulla o quasi.
2. E` proprio della vita generare la malattia in caso di necessit`a.
3. La prognosi e` piu` favorevole in presenza di sintomi acuti piuttosto che
deboli.
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Capitolo 43
LEGGE N 31
LA MALATTIA CRONICA
ENUNCIATO
La malattia (biogonia1 ) prende la forma cronica quando il potenziale vitale e`
debole.
SPIEGAZIONE
Dal momento che la potenza della malattia e` proporzionale al potenziale vitale
consegue che la malattia prende forma cronica soltanto quando questo potenziale
e` basso.
Il termine biogonia e` stato coniato dal Dr. Shelton nel 1939. Dal greco Bios = vita, Agon
= lotta, significa dunque lotta per la vita. Il termine biogonia non si applica che alle malattie
acute o croniche e non agli stati patologici dove i tessuti vengono distrutti.
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Esempi: la febbre, il polso rapido, il dolore, le infiammazioni, la respirazione rapida, la tosse, la diarrea, i vomiti, leliminazione di calcoli accompagnati da violenti dolori, ecc
2. La malattia cronica (biogonia adinamica o passiva): Questa forma cronica
si manifesta con sintomi deboli che economizzano lenergia. Si produce
con una diminuzione di talune funzioni. Lenergia in tal modo economizzata
potr`a pertanto essere utilizzata, in seguito, nel lavoro di eliminazione.
Esempi: linappetenza, lassenza di secrezioni, stitichezza, stanchezza, mente fiacca, dolori deboli, ecc.
3. Gli stati patologici: Non sono sintomi di eliminazione, ma sintomi di degenerazione ed alterazione dei tessuti e dei fluidi. Sono distruzioni dovute a
veleni, tossine, rifiuti, bruciature, parassiti, ecc.
Esempi: la paralisi, la cirrosi epatica, la vera tubercolosi, il vero cancro,
ecc. Questi stati sono irriversibili.
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Capitolo 44
LEGGE N 32
EVOLUZIONE DELLA
MALATTIA
ENUNCIATO
Quando la tossiemia non viene eliminata la malattia evolve dallo stato acuto allo
stato cronico ed infine allo stato patologico irriversibile.
ESEMPI
1. I sintomi acuti dellartrite e del reumatismo si evolvono in artrosi, infine le
ossa si saldano, deformano e deteriorano.
2. Il raffreddore si evolve in sinusite, bronchite, polmonite, dilatazione dei
bronchi, tubercolosi.
3. Ripetute crisi epatiche evolvono e degenerano in cirrosi irreversibile.
4. Una semplice depressione nervosa ed una leggera insonnia, allinizio passeggere, evolvono in gravi malattie nervose o in turbe mentali.
5. Un tumore benigno evolve in tumore maligno, sebbene richieda molto tempo.
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LA DIAGNOSI
Quando un malato si presenta con la diagnosi medica di una malattia grave occorre sempre fare delle ricerche sulle malattie ed i sintomi meno gravi che
necessariamente devono aver preceduto, nel corso di molti anni, questa grave
malattia.
Se il passato non rivela nulla di particolare si pu`o affermare che lo stato dellindividuo non e` cos` grave come si pretende. La diagnosi e` dunque erronea ed
allarmista.
Tutte le malattie gravi hanno avuto i loro antecedenti benigni come i mal
di testa, inappetenza, ripetuti raffreddori, numerose influenze, ecc.
SCOLII
1. Le differenti affezioni che si possono avere non sono in dipendenti luna
dallaltra, ma partecipano ad un processo globale dello stato patologico.
2. LUnit`a e la Continuit`a dei processi patologici fondati sulla tossiemia: ecco
delle ipotesi logiche rispetto allassurdit`a della medicina secondo la quale
una malattia pu`o causarne unaltra.
Esempio: uninfluenza non pu`o causare una bronchite e neppure una polmonite. Tutte queste affezioni hanno una causa comune che e` la tossiemia.
Esse evolvono dal semplice al complesso secondo il livello tossiemico.
Non esistono sintomi isolati ed indipendenti luno dallaltro. Hanno tutti
la medesima causa. E` dunque assurdo dare un nome distinto ad ogni tappa
della malattia come vuole la medicina.
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Capitolo 45
COROLLARIO ALLA
LEGGE N 32
LE TAPPE DEL
RISTABILIMENTO
ENUNCIATO
Dal momento che, nellaggravarsi, la malattia deve passare dallo stato acuto allo
stato cronico ne deriva che lindividuo in via di ristabilimento deve passare
dallo stato cronico allo stato acuto, cio`e dal cammino inverso.
SPIEGAZIONE
Con la soppressione delle abitudini avvelenanti ed il riposo fisiologico il corpo
economizza molta energia, ci`o che gli consente di compiere unazione di eliminazione (malattia acuta) pi`u energica.
ESEMPIO
Quando un malato cronico digiuna, ha talvolta violente crisi di eliminazione sotto
forma di febbre, mal di testa, diarrea, vomiti, palpitazioni, polso rapido, dolori
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Capitolo 46
LEGGE N 33
LEGGE DEL POTERE
RICUPERATORE
ENUNCIATO
Il potere ricuperatore e` inerente alla materia vivente.
SVILUPPO
I processi vitali sembrano essere animati da una intelligenza somatica che li guida
verso un fine determinato per il pi`u grande benessere dellessere vivente.
Lo stesso adeguamento dei mezzi disponibili verso un fine gioioso si riscontra
ci`o che e` degno di nota nelle condizioni anormali che possono accadere nel
corso della vita. Allora il corpo, per correggere una situazione difficile, si ammala.
Gli organi improvvisano sempre dei mezzi adeguati a fronteggiare ogni nuova
situazione.
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ESEMPI
1. In caso di ferita, il corpo, per riparare i tessuti distrutti, si adatta a questa
nuova situazione con una serie di misure immediate o differite. Ad evitare
effusione di sangue forma un grumo, per indirizzare verso la sede della ferita sangue in abbondanza provoca uninfiammazione, invia sostanze nutritive allo scopo di riparare le lacerazioni, elimina rifiuti, fabbrica un tessuto
cicatriziale provvisorio a protezione della ferita, ecc.
2. Quando una scheggia penetra nella pelle, il corpo la avvolge in una ciste, le
riversa fluidi, poi con questi fluidi e del pus la elimina.
3. I tessuti viventi animali e vegetali possiedono la capacit`a di reintegrazione
conseguente alla loro disintegrazione. In tal modo si realizzano i processi
di riparazione a seguito della eterna usura dei tessuti viventi.
4. Lorganismo vivente ha il potere di riprodurre immediatamente una parte
perduta. Questo potere e` pi`u grande nei gradini bassi della scala evolutiva.
Esempio: tagliate la coda ad una lucertola e gliene rispunta unaltra.
5. Lorganismo vivente ha il potere innato di rigettare ed eliminare ogni rifiuto
ed ogni sostanza inutile o nociva. Per liberarsi delle tossine lorganismo
utilizza sovente mezzi speciali quali la formazione di ascessi.
6. Lorganismo vivente ha la facolt`a di ordinare e sistemare le sue funzioni ed
i suoi processi in modo da consentirgli di resistere alle influenze patogene
con il minimo di usura quando sono troppe diffuse.
Questa ragione spiega perch`e le prime sigarette fumate provocano una violenta reazione del corpo. Ma se tali reazioni dovessero prolungarsi ci si
troverebbe presto sfiniti. Perci`o, in un momento successivo, il corpo resiste
passivamente nei limiti del proprio tornaconto.
7. Il corpo isola nelle cisti pus e altre materie nocive allo scopo di renderle
inoffensive.
8. Lenergia non pu`o essere consumata contemporaneamente con la stessa intensit`a in tutte le direzioni. Perci`o la stanchezza conserva le forze. E` una
misura di saggezza del corpo.
9. La Natura favorisce sempre gli organi pi`u vitali quali gli occhi, i nervi.
Durante il digiuno il corpo perde il grasso mentre i nervi restano intatti.
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NOTA :
Nessun farmaco, nessuna tisana, nessuna radiazione, nessuna sostanza possiede un potere guaritore. Questo potere e` insito nella natura vivente. Non e`
trasferibile da una persona allaltra.
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Capitolo 47
LEGGE N 34
LE CONDIZIONI DEL
RISTABILIMENTO
ENUNCIATO
Il ristabilimento e` possibile alle seguenti quattro condizioni:
1. Soppressione del motivo.
2. Apporto di elementi e condizioni necessari alla salute.
3. Ricupero delle forze vitali.
4. Dare il tempo necessario ai processi riparatori.
SCOLII
1. La soppressione del motivo comporta la correzione di ogni abitudine nociva,
di ogni cibo non specifico alla specie umana, di ogni influenza malsana e
lastensione da ogni veleno.
2. Gli elementi e le condizioni necessarie alla salute sono i cibi specifici alla
specie umana, la serenit`a mentale, un clima sopportabile, ecc.
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3. Il ricupero della forza vitale si compie con il riposo fisico, mentale, sensoriale e fisiologico (digiuno).
4. Il tempo necessario pu`o variare secondo il caso da qualche ora a qualche
giorno a qualche mese.
CONCLUSIONE
Nel combattere i sintomi, la medicina aggrava il caso, crea complicazioni e ricadute, trasforma il caso acuto in caso cronico, distrugge
i tessuti in modo irreversibile, reprime i veleni aggiungendovene di
nuovi in forma di prodotti chimici.
I metodi utilizzati dalla medicina sovente uccidono il malato.
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Indice
COPERTINA
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2.18
2.19
2.20
2.21
2.22
2.23
2.24
2.25
Verdure crude . . . . .
I condimenti . . . . . .
Verdure . . . . . . . .
Gli altri fattori . . . . .
I cibi naturali . . . . .
La contrariet`a . . . . .
Classificazione dei cibi
Il sonno . . . . . . . .
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26
26
28
28
29
30
30
31
PRINCIPIO FONDAMENTALE
32
DEFINIZIONI
35
LEGGE N 1
LEGGE ORTOBIONOMICA
37
LEGGE N 2
LEGGE DEL MINIMO
41
LEGGE N 3
LEGGE DI WALTER
SULLISTINTO DI CONSERVAZIONE
43
10 LEGGE N 4
LEGGE DELLA DISTRIBUZIONE VITALE
47
11 LEGGE N 5
LEGGE DI GRAHAM SUL FINE COSTITUZIONALE APPLICA`
TO ALLA NUTRIZIONE E ALLA SESSUALITA
49
12 LEGGE N 6
LEGGE GENERALE DELLO SVILUPPO
51
13 LEGGE N 7
LEGGE SPECIALE DELLO SVILUPPO MUSCOLARE
53
14 LEGGE N 7-BIS
LEGGE DELLATROFIA
54
15 LEGGE N 8
LEGGE DELLECONOMIA SPECIALE
56
16 LEGGE N 8-BIS
LEGGE DI MOSSERI
SULLINSUFFICIENZA DELLE RISERVE
58
PER UNA ELIMINAZIONE CELLULARE PROFONDA
17 LEGGE N 9
LEGGE DELLA COMPENSAZIONE FISIOLOGICA
62
18 LEGGE N 10
LEGGE DELLADATTAMENTO MALBIOTICO 0 TOLLERANZA
PATOLOGICA
64
19 LEGGE N 11
LEGGE SUI MEZZI DELLADATTAMENTO MALBIOTICO O TOL66
LERANZA PATOLOGICA
20 LEGGE N 12
LEGGE DI TRALL
` DEI PROCESSI DELLA SALUTE E DELLA MALATSULLUNITA
TIA
68
21 LEGGE N 13
LEGGE DI TRALL SULLE RELAZIONI VITALI
70
22 COROLLARIO ALLA
LEGGE N 13
LEGGE DELLA FORZA E DELLA QUALITA
74
23 LEGGE N 14
LEGGE DI LINDLAHR
` DEGLI EFFETTI
SULLA DUALITA
76
78
25 LEGGE N 15
LEGGE DELLALTERNANZA
79
26 PRINCIPIO DI WALTER
SULLEVIDENZIAZIONE DELLENERGIA
80
27 LEGGE N 16
LEGGE DELLA STIMOLAZIONE
82
28 LEGGE N 17
LEGGE DEL RIPOSO DEL
DR. SHELTON
86
29 LEGGE N 18
LA CAUSA PRIMARIA DELLA MALATTIA
88
30 LEGGE N 19
LA SNERVAZIONE
89
31 LEGGE N 20
LINDEBOLIMENTO FUNZIONALE
92
94
33 LEGGE N 21
LEGGE DI TILDEN SULLA TOSSIEMIA
95
34 LEGGE N 22
LEGGE DI SHELTON SUGLI STATI EMOTIVI
98
35 LEGGE N 23
` VITALE ANORMALE
LEGGE DELLATTIVITA
100
36 LEGGE N 24
101
37 LEGGE N 25
LEGGE DELLELIMINAZIONE SELETTIVA
102
38 LEGGE N 26
LEGGE DI THONSON
103
39 LEGGE N 27
105
40 LEGGE N 28
LEGGE DELLA LIMITAZIONE
106
41 LEGGE N 29
LEGGE DI JENNINGS SULLORTOPATIA
108
42 LEGGE N 30
LA MALATTIA ACUTA
110
43 LEGGE N 31
LA MALATTIA CRONICA
112
44 LEGGE N 32
EVOLUZIONE DELLA MALATTIA
114
45 COROLLARIO ALLA
LEGGE N 32
LE TAPPE DEL RISTABILIMENTO
116
46 LEGGE N 33
LEGGE DEL POTERE RICUPERATORE
118
47 LEGGE N 34
LE CONDIZIONI DEL RISTABILIMENTO
121