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S.GREGORIO DI NISSA Gregorio, fratello minore di S.Basilio e di S.

Macrina, era conoscitore in grado eminente dellarte della retorica, ma anche delle scienze naturali, dellastronomia e della medicina. Si dedic alla professione di retore, fino a quando non fu indotto dal fratello ad accettare, nel 371, la sede esco ile di !issa in "appadocia #nellattuale $urchia%. Gregorio era dotato di un carattere naturalmente meditati o e di grandi capacit& speculati e, che ne resero il pensiero pi' profondo di quello degli altri padri cappadoci. "ome retore fu molto apprezzato anche alla corte imperiale di "ostantinopoli. $ra gli scritti dogmatici ricordiamo l()ratio "atechetica Magna(, che presenta la moti azione e la difesa dei principali dogmi cristiani,* e i dodici li+ri ("ontro ,unomio(. $ra le opere esegetiche citiamo (-a perfezione cristiana(, (-a .erginit&( , (-a ita di S.Macrina(, le (omelie sulle Beatitudini(. /n queste ultime S. Gregorio di !issa propone un0esegesi del testo di Matteo, olta a coglierne un elemento teologico e spirituale che considera particolarmente importante1 la consequenzialit dell0ordine delle +eatitudini, cio2 l0ordine delle irt' nel cammino erso 3io. 4uesto concetto iene rappresentato dalla scala delle irt'. !ella prima omelia Gregorio indi idua gi& con chiarezza il cuore della questione1 lo scopo della ita secondo irt' 2 la somiglianza con 3io, ma come pu essere imitato dagli uomini ci che 2 impassi+ile e pri o di corruzione5 -0imitazione della po ert& olontaria di "risto 2 la prima tappa della ita irtuosa. -0imitazione di 3io di enta imitazione di "risto. "os6, nella seconda omelia, Gregorio interpreta la mitezza e angelica come equili+rio nelle passioni. !ella terza omelia il pianto +eato iene interpretato come nostalgia dell0origine. !ella quarta omelia, la definizione di giustizia degli (esperti( del mondo risulta irrile ante rispetto alla sete di giustizia dell0uomo, perch7 riguarda solo una ristretta cerchia di uomini, i potenti1 la giustizia a cui tutti siamo chiamati 2 la olont& di ina, che coincide con la nostra sal ezza. !ella quinta omelia Gregorio denuncia la pericolosa inadeguatezza della (religione naturale(1 l0idea di 3io 2 naturalmente insita nell0uomo, ma rimanendo oscuro chi sia eramente 3io, si genera l0errore che 2 fonte di empiet&. /l tema dell0impotenza della conoscenza umana rispetto al di ino e della scoperta del di ino all0interno di s7, attra erso la ia della purificazione, tro a il suo coronamento nella sesta omelia. -a settima omelia ci presenta l0uomo, incapace di trascendere i suoi limiti creaturali, fatto oggetto dell0inaudita promessa1 essere chiamato a di entare figlio di 3io. !ell0 otta a omelia, la persecuzione iene interpretata secondo la sim+ologia tratta dal mondo sporti o, come corsa della fede. Si tratta di un0opera di grande ricchezza spirituale, dalla cui lettura certamente ogni lettore potr& trarre grande +eneficio. S.Gregorio mor6 nel 389.

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