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Chiamato nel 92 a tenere la cattedra di matematica allUniversit di Padova, vi rimase per 18 anni, conseguendo importanti scoperte (la pi importante fu il telescopio nel 1609 con cui raggiunse importanti scoperte astronomiche, come le fasi di Venere, la descrizione della superficie lunare, la scoperta delle macchie solari, la scoperta dei satelliti di Giove). Queste scoperte (di cui dette notizia nel Nuncius sidereus), se da un lato accrebbero la sua fama e la sua autorit di scienziato, suscitarono, dallaltro lato, aspre polemiche, ostilit, diffidenze negli scienziati tradizionalisti e negli aristotelici. Comunque la verit delle scoperte di Galilei si impose grazie anche allappoggio di Keplero. La fama delle recenti scoperte scientifiche, valse a Galilei la chiamata a Firenze come primo matematico e filosofo del Granducato di Toscana. Nel 1616 mentre il libro di Copernico era posto allIndice nellelenco dei libri proibiti, Galilei, che difendeva la teoria copernicana, si rec a Roma per perorare la sua causa, convinto della necessit di evitare una frattura tra posizioni della Chiesa e verit della scienza. Ma Galilei fall completamente i suoi scopi. Tornato a Firenze, dopo la pubblicazione nel 1623 del Saggiatore, scritto importante per la definizione del metodo scientifico, concepiva la stesura dei Dialoghi dei sui massimi sistemi (1632), per far risaltare la superiorit della dottrina copernicana su quella tolemaica dal loro diretto confronto. Lo scopo scientifico era velato dallespediente letterario di evitare una esplicita presa di posizione. Questi espedienti non gli valsero per a nulla, in quanto lInquisizione lo convoc nuovamente a Roma condannando il suo libro. Costretto allabiura fu condannato alla prigione a vita, tramutata nellisolamento perpetuo. Mor nel 1642. Galilei fu tra i primi a teorizzare il procedere proprio delle scienze. Questo spiega le battaglie che dov sostenere tanto contro laristotelismo e lorganizzazione culturale ufficiale quanto contro il naturalismo magico. Contro i primi Galilei rivendic la dignit e la libert della ricerca, affermando che unica guida alluomo devessere il suo intelletto; contro i teologi, si sforz di dimostrare che il mondo, creazione di Dio, come un grande libro in cui il Creatore abbia fissato le sue leggi in caratteri matematici, mentre nei libri sacri le stesse leggi sono esposte in modi allegorici adatti alle menti del volgo, sicch le narrazioni della Bibbia vanno lette come miti e interpretate alla luce delle verit scoperte e dimostrate dalla scienza. Questa, perci, secondo Galilei, non in contrasto con la fede. Un aspetto significativo dellopera di Galilei che egli non si limit ad affermare queste tesi in scritti di carattere accademico e di scarsa circolazione, ma, convinto di rappresentare una cultura nuova, antiaccademica, la divulg in opere - trattati scientifico-letterari in italiano; epistole, che sono veri e propri saggi - rivolte a tutte le persone colte. Alle sue doti di scienziato, di metodologo e di polemista, Galilei ne accoppi altre notevolissime di scrittore. Giovane, aveva partecipato alle polemiche letterarie mostrando predilezione per Dante e Ariosto. Egli dunque lontanissimo dal gusto barocco. Da ci i caratteri della prosa galileiana, nella quale spiccano sovrane le doti della chiarezza, delleleganza: tutte virt che riportano alla miglior prosa rinascimentale.