Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
A + B P
Perché una reazione possa avvenire devono essere
soddisfatte alcune condizioni:
• La conversione X →→Y
termodinamicamente
favorevole (Y si trova ad
uno stato energetico
inferiore rispetto a X)
La velocità di una
reazione chimica
è indipendente dal
DG ma è
determinata
dall’ampiezza della
barriera dell’energia
di attivazione.
I catalizzatori
aumentano la
velocità di reazione,
abbassando
questa barriera.
La formazione del complesso enzima-
substrato è la prima tappa nella catalisi
enzimatica
Il sito attivo
Interazioni substrato-enzima
Induced fit (adattamento Substrate strain (stiramento del
indotto): La vicinanza del substrato): il substrato
substrato induce la forzato a formare il prodotto in
formazione del sito attivo seguito al cambiamento
conformazionale
Meccanismo catalisi enzimatica
Un enzima complementare al suo
substrato potrebbe essere un
cattivo enzima.
Per poter catalizzare una reazione,
un enzima deve essere
complementare allo stato di
transizione della reazione
Nomenclatura degli enzimi
• Primo ordine A P
• v=k[A]1, n=1
• Secondo ordine
• A+B P
• v=k[A]1[B]1, n=2
Cinetica Enzimatica
Vo
La velocità è direttamente
proporzionale alla concentrazione
del substrato e la reazione è di
primo ordine V = k [S]
[S]
Cinetica Enzimatica
V La velocità iniziale
diventa indipendente
dalla [substrato] e la
reazione è di ordine zero
rispetto al substrato.
[S]
• La velocità massima della reazione (Vmax)
si osserva quando tutto l’enzima è presente
sotto forma di complesso ES.
• Questa condizione, però, esiste solo quando
[S] è elevata. L’effetto saturante del
substrato è una proprietà caratteristica degli
enzimi responsabile dell’appiattimento della
curva.
Il complesso ES è la chiave per comprendere la
cinetica enzimatica
K1
E+S ES
K-1
K2
ES K-2
E +P
Vmax [S]
Vo =
Km + S
Equazione di Michaelis-Menten
dove: Km rappresenta la costante di Michaelis-
Menten.
TEMPERATURA
Velocità di reazione
pH Velocità di reazione
pH
Andamento variabile con uno o più massimi di attività a diversi pH. A pH estremi:
•si può alterare irreversibilmente la stabilità dell’enzima Temperatura, °C
La velocità
•si può modificare aumenta all’aumentare
la ionizzazione di S influenzandodi T, ma nella
il legame EScatalisi enzimatica un
aumentoladiionizzazione
•si può modificare T può portare
dell’Eadmodificandone
una variazione di conformazione
l’affinità per S con perdita
•si può modificare
conseguente dell’attività
la ionizzazione catalitica. Di
la ionizzazione delsolito si ha ES
complesso un max di attività tra 40°C e
Gli effetti 60°C
2 e 3 influenzano la KM il 4completa
e la denaturazione la Vmax. a 90-95 °C.
Influenza della temperatura
Lo studio attività/temperatura permette di calcolare dall’equazione di
Arrhenius
K=A e-Ea/RT
dalla cui linearizzazione si possono calcolare:
Ea (molto + basso nelle reazioni enzimaticamente catalizzate)
Q10= coefficiente termico ovvero fattore di cui aumenta la velocità
quando T aumenta di 10°C.
Reazioni non catalizzate Q10= 2
Reazioni catalizzate 1<Q10< 2
Influenza del pH
Andamento variabile con uno o più massimi di attività a
diversi pH. A pH estremi:
•si può alterare irreversibilmente la stabilità dell’enzima
•si può modificare la ionizzazione di S influenzando il legame
ES
•si può modificare la ionizzazione dell’E modificandone
l’affinità per S
•si può modificare la ionizzazione la ionizzazione del
complesso ES
Gli effetti 2 e 3 influenzano la KM il 4 la Vmax.
Fattori che influenzano la velocità di
reazione
• Temperatura
• pH
• Concentrazione dell’enzima
• Concentrazione del substrato
• Nel caso di enzimi allosterici anche la
presenza di modulatori positivi e negativi
Temperatura
pH
[E]
[S]
modulazione dell’attività
regolazione
ENZIMI REGOLATORI
• Gli enzimi regolatori sono capaci di modulare la
attività catalitica in risposta di certi segnali. Nei
metabolismi possono lavorare insieme in modo
sequenziale, ma almeno uno determina la velocità
complessiva catalizzando la reazione più lenta
(enzima regolatore).
• In molti sistemi multienzimatici il I enzima di ogni
sequenza è un enzima regolatore.
Vi sono due classi di enzimi regolatori:
Enzimi allosterici che agiscono mediante il
legame reversibile di un metabolita
chiamato modulatore
• Enzimi regolati mediante modificazioni
covalenti reversibili
• Queste due classi di enzimi sono proteine a
struttura quaternaria che spesso non hanno
sulla stessa subunità sito attivo e sito
regolatore.
• Quando il substrato si comporta da
modulatore l’enzima è detto omotropico
• se si tratta di molecola diversa eterotropico