Sei sulla pagina 1di 63

LA VALUTAZIONE DELLA

TOLLERANZA ALLO SFORZO


E
RIALLENAMENTO ALLO SFORZO

A.Germena Fisioterapista
S.C.D.O. Medicina Fisica e Riabilitazione
AOU S.Luigi Gonzaga Orbassano
IL SOGGETTO BPCO HA UNA
RISPOSTA ANORMALE ALLO SFORZO

Il soggetto BPCO si definisce:


VENTILO-LIMITATO
per la sua incapacita’ di adattamento
ventilatorio allo sforzo

Richiesta ventilatoria > massimo livello


ventilatorio sostenibile
LAVORO RESPIRATORIO SVANTAGGIOSO NEL SOGGETTO BPCO PER:


AUMENTO RESISTENZE AEREE

IPERINFLAZIONE POLMONARE

ELEVATA ACIDOSI LATTICA

RIDUZIONE DEGLI SCAMBI

PRECOCE RAGGIUNGIMENTO
GASSOSI DELLA SOGLIA ANAEROBICA

ALTERAZIONE DELLA

AUMENTO CONSUMO O2
MECCANICA/DEBOLEZZA MM 
RIDOTTA RISERVA
RESP. VENTILATORIA

DIFETTI DELL’APPARATO 
ELEVATO COSTO ENERGETICO
CIRCOLATORIO POLMONARE DELLA VENTILAZIONE
DEFICIT MUSCOLI SCHELETRICI PERIFERICI
(POSSIBILI FATTORI CONCAUSALI)

IPOSSIA

DECONDIZIONAMENTO (INATTIVITA’
CRONICA)

DEFICIT NUTRIZIONALE

INFIAMMAZIONE

EFFETTI COLLATERALI FARMACI

ALTERAZIONI ORMONALI

STRESS OSSIDATIVI (FUMO)
DISPNEA
Sensazione soggettiva avvertita dal
paziente del proprio respiro in
senso negativo

La diversa qualità della dispnea è inerente


a differenti meccanismi fisiopatologici
alla base delle sensazioni diverse della
dispnea
 Costrizione toracica
 Aumentato lavoro o sforzo respiratorio
 Inspirazione insoddisfacente
 Respiro rapido
 Fame d’aria
PATOGENESI DELLA DISPNEA


Aumentato lavoro
contrattile dei muscoli
respiratori,non ECCESSIVA E/O ANORMALE
accompagnata da ATTIVITA’ DEI CENTRI
RESPIRATORI, CHE RICEVONO
un’adeguata variazione di STIMOLI ABNORMI DA:
volume
 RECETTORI INTRATORACICI (DI
STIRAMENTO,…) TRAMITE IL N.
VAGO
 STIMOLI PROPRIOCETTIVI
ATTRAVERSO I NN. SOMATICI DA:
1. ARTI E ARTICOLAZIONI
discordanza fra lo sforzo
2. MUSCOLI RESPIRATORI
fatto per respirare e la
profondità del respiro 3. CHEMOCETTORI
VALUTAZIONE della DISPNEA

 È sintomo più frequentemente riferito da soggetti


con malattie respiratorie
 Valutabile solo con misure dirette
 Permette di valutare la risposta a un intervento
terapeutico (misura di outcome)
 Permette di impostare un programma di
riallenamento basandosi sull’intensità della
sensazione misurata
SCALE DI VALUTAZIONE DELLA DISPNEA
PERMETTONO DI :
CLASSIFICARE L’ENTITA’ DEL SINTOMO
IL DISAGIO CHE GENERA
MONITORARLO NEL TEMPO.
Scale dirette quantificano la percezione della dispnea
come sensazione soggettiva e somatica,insorta
durante un’attività specifica
Scale indirette impatto della dispnea sullo stato
generale e sulla qualità della vita ( Chronic
Respiratory Questionnaire,St. George’s Respiratory
Questionnaire)
IL PAZIENTE INDIVIDUA IL SUO STATO SOGGETTIVO
IN UNA SCALA GRADUATA CHE HA AD UN ESTREMO
LA SITUAZIONE DI COMPLETO BENESSERE, E ALL’ALTRO
ESTREMO QUELLA DI UNA INTOLLERABILE SOFFERENZA

il punteggio è calcolato in mm dall’estremità al


punto indicato
SCALA DI BORG modificata
Punteggio Grado di dispnea

0.0 nessuna Consiste in una scala,


0.5 molto molto lieve non lineare, di dieci
1.0 molto lieve punti, dove sono
2.0 lieve
3.0 moderata
affiancate espressioni
4.0 piuttosto intensa verbali, descrittive
5.0 intensa (ancore), a numeri
6.0 specifici
7.0 molto intensa
8.0
9.0 molto molto intensa
10.0 insopportabile
SCALA di DISPNEA
dell’AMERICAN
MEDICAL RESEARCH THORACIC SOCIETY
COUNCIL (MRC) (ATS)
0 MI MANCA IL FIATO SOLO PER SFORZI
INTENSI

1 MI MANCA IL FIATO SOLO SE CORRO 1 cammina rapidamente e in


IN PIANO O FACCIO UNA SALITA
LEGGERA salita
2 cammina a velocità normale
2 CAMMINO PIU’ LENTAMENTE DELLA
GENTE DELLA MIA ETA’ QUANDO VADO in piano
IN PIANO, OPPURE MI DEVO FERMARE 3 deve fermarsi quando
PER RESPIRARE QUANDO CAMMINO AL
MIO PASSO IN PIANO cammina a velocità normale
4 deve fermarsi dopo 100 m
3 MI DEVO FERMARE PER RESPIRARE
DOPO CHE HO CAMMINATO IN PIANO oppure dopo aver
PER CIRCA 100 mt O PER POCHI MINUTI camminato per pochi minuti
4 MI MANCA TROPPO IL FIATO PER
5 dispnea mentre si veste
USCIRE DI CASA O MI MANCA IL 6 dispnea a riposo
FIATO QUANDO MI VESTO O MI
SPOGLIO
MISURE FISIOLOGICHE della
QUALITA’ di VITA RELATIVA
ALLA SALUTE (HRQL)
“Chronic Respiratory Disease Questionnaire”
“St. George’s Respiratory Questionnaire”

MISURE dello STATO di SALUTE


VALUTATE DAL CONSUMO di RISORSE
SANITARIE
VAS e BORG valutazione istantanea, ripetibile
anche dopo 10 min per
cambiamento stimolo e lavoro

SCALE CLINICHE inquadramento iniziale,


verifica alle dimissioni e
in follow up

CRQ e SGRQ no in fase acuta, sì per inserimento in


programma di ricondizionamento
allo sforzo e nel follow up
TRATTAMENTO DELLA
DISPNEA
TRATTAMENTO DELLA MALATTIA CAUSALE
SOMMINISTRAZIONE DI OSSIGENO
OPPIOIDI
BRONCODILATATORI: simpaticomimetici,
parasimpaticolitici, derivati teofillinici.
VENTILAZIONE MECCANICA
CORREZIONE NUTRIZIONALE
ATTIVITA’ FISICA
La tecnica elettiva del trattamento
riabilitativo della dispnea è la messa in atto
di programmi di riallenamento all’esercizio
fisico che si basa su:

Effetto desensibilizzazione

Effetto di miglioramento della efficienza dei
sistemi ventilatorio, cardiocircolatorio e
muscolare
VALUTAZIONE della TOLLERANZA allo
SFORZO
 Il grado di tolleranza allo sforzo nei soggetti con
patologie polmonari non può essere adeguatamente
predetto da test funzionali effettuati a riposo

 Necessità di misurare direttamente la tolleranza


all’esercizio

 Elevato valore prognostico

 Valutazione della risposta a interventi terapeutici


TCP
Il test da sforzo permette di valutare
la massima capacità di un soggetto
nel sostenere un carico lavorativo e
di impostare un adeguato
programma di allenamento allo
sforzo carico allenante (frazione
costante del massimo carico tollerato)
Obiettivi del TCP
• Valutazione della efficienza dell'apparato
cardiorespiratorio
nello scambiare gas fra ambiente esterno e quello
tissutale
• Valutazione dei meccanismi fisiopatologici alla base
di varie patologie
Sono cardio-respiratorie.
necessari strumenti che:
- misurino il lavoro o la potenza
(cicloergometro o treadmill)
- misurino le variazioni dei parametri
funzionali (pneumotacografo, analizzatore
rapido, elettrocardiografo o
cardiofrequenzimetro)
L’apparato respiratorio e quello cardiovascolare, dispongono
di un’ampia riserva funzionale.
Le note metodiche che valutano la loro funzione a riposo,
non riflettono adeguatamente questa riserva, che si
ripercuote direttamente sulla tolleranza allo sforzo.
Il TCP utilizza l’aumento della richiesta metabolica indotta
dall’esercizio per “sollecitare” questi sistemi e valutarne la
capacità di risposta (riserva funzionale).
Consente di determinare il grado di intolleranza allo sforzo e
di individuare i fattori che la determinano, fattori che
possono interessare i sopracitati apparati oltre a quello
muscoloscheletrico
Wasserman K. Et al Principles of exercise testing
and interpretation 1999 Lea & Febiger
Indicazioni
 Patologie cardiovascolari:
scompenso cardiaco, selezione Valutazione della tolleranza allo sforzo
 Determinazione della limitazione
per trapianto cardiaco
funzionale
 Determinazione dei fattori limitanti
 Malattie polmonari: BPCO,
patologie interstiziali o
vascolari, fibrosi cistica, Valutazione dell’intolleranza allo sforzo
broncospasmo indotto da  Discrimine tra causa polmonare o
esercizio cardiaca in comorbidità
 Sintomi sproporzionati nei test a

 Altre: valutazione riposo


preoperatoria (cardiaca,  Dispnea non spiegata ai test di
polmonare, maggiore base
addominale per gli anziani)
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE (1)
 IMA (3-5 gg)
 Angina instabile • TEP o infarto polmonare
 Aritmie non controllate • Sospetto aneurisma dissecante
sintomatiche dell’aorta
 Endocardite • Asma incontrollato
• Edema polmonare
 Sincope
• SpO2 in AA < 85%
 Miocardite, pericardite
• Insufficienza respiratoria
 Stenosi aortica severa
• Patologia non cardiopolmonare
sintomatica
acuta aggravabile con
 Scompenso cardiaco non
l’esercizio
controllato • Scarsa collaborazione

ATS/ACCP 2003
CONTROINDICAZIONI RELATIVE (1)

Stenosi coronarica sx o Ipertensione polmonare


equivalente significativa
Valvulopatia stenotica Gravidanza avanzata o
moderata
complicata
Ipertensione arteriosa
Disordini elettrolitici
severa (>200, > 120
mmHg a riposo) non
Patologie ortopediche che
trattata compromettano la
Tachiaritmie e performance
bradiaritmie
BAV di grado elevato
CMP ipertrofica ATS/ACCP 2003
Come si esegue il test
1. Test da sforzo + misura dei gas espirati:
pneumotacografo e analizzatore rapido
(mascherina o boccaglio).
2. Sensori di flusso e analizzatori di gas inspirati ed
espirati (O2 e CO2) . La misura respiro-per-respiro
(breath by breath)
3. Il protocollo al cicloergometro è incrementale
(incrementi di 5 – 15 W ogni min), deve essere
adeguato al singolo paziente e deve durare 8-12
min.
4. Il test termina all’esaurimento muscolare: NB 1-2
min di recupero!
Protocollo test a carico costante
Pz. con grave limitazione all’esercizio
Valutazione capacità aerobica della componente muscolare
periferica, valutazione e prescrizione protocolli di esercizio in
riabilitazione
Validazione di dati ottenuti in precedenza con l’incrementale
Analisi curve flusso-volume per valutazione dell’iperinflazione
dinamica nel BPCO
Durata 6 min.(fino a 8-10) in condizione di steady-state nel
BPCO con carichi del 50-70% del max carico sostenuto con
l’incrementale
PRINCIPALI PARAMETRI
DI VALUTAZIONE
Lavoro: WR (Work Rate)
Scambio dei gas (metabolico): VO2, VCO2, QR
(RER), AT
Cardiorespiratorio: FC, PA, ECG, Polso di O2
Ventilatorio: VE, FR, Vt, Vd
Scambio dei gas (polmone): SpO2,
Pet O2, Pet CO2, VE/VO2, VE/VCO2
Sintomi: Dispnea (scala di Borg), Fatica, Dolore
Toracico
Test da campo

 Six-minutes walking test (6’WT)


“Test del cammino a tempo determinato”
 valutazione della capacità funzionale globale

 Incremental Shuttle Walking Test (ISWT)


“Test del cammino a velocità determinata”
 informazioni sulla massima capacità di esercizio del
paziente
TEST DEL CAMMINO IN 6 MINUTI

VALUTA LA CAPACITA’ DI
COMPIERE UNO SFORZO IN
SOGGETTI CON LIMITAZIONE
FISICA ANCHE IMPORTANTE.
ESPRIME LE CAPACITA’ FISICHE
“FUNZIONALI”.

Misura la distanza che il soggetto compie


camminando, il più velocemente possibile su una
superficie piana per 6 minuti
VANTAGGI SVANTAGGI
Economico Non prevede valutazioni metaboliche o
ventilatorie per discernere fra le cause della
disabilità
Tecnicamente semplice
Non è sensibile a variazioni conseguenti ad
Ben tollerato dalla maggior interventi riabilitativi rivolti agli arti inferiori o
parte dei soggetti, anche ai muscoli respiratori
quelli più compromessi
Sottostima i soggetti relativamente allenati

Monitoraggio non invasivo Sforzo sottomassimale

Buona riproducibilità Influenzato dall’apprendimento e dalla


motivazione
Facilmente applicabile
FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA DISTANZA DEL TEST DEL
CAMMINO IN 6 MINUTI

 DIMINUZIONE DELLA DISTANZA  AUMENTO DELLA


• Bassa statura
DISTANZA
• Età avanzata

• Alta statura
Peso corporeo eccessivo
• Sesso femminile • Sesso maschile
• Stato cognitivo alterato • Alta motivazione
• Corridoio corto • Pazienti che hanno già
• Bpco,asma,fc, eseguito il test
• Interstiziopatie
• Farmaci per patologia
• Angina,infarto miocardico,
disabilitante presi
• insufficienza cardiaca
prima del test
• congestizia, ictus, attacco
• ischemico transitorio, patologia • Supplemento di
• vascolare periferica, rapporto ossigeno
• Pressorio arto inferiore-sup
• Artrite, traumi AAII,lesioni ms
INDICAZIONI 6WT
 CONFRONTO PRIMA E
DOPO TRATTAMENTO
-trapianto polmonare o  MISURA DELLA CAPACITA’
resezione polmonare FUNZIONALE
-riduzione chirurgica del - patologia polmonare cronica
ostruttiva
volume polmonare
- fibrosi cistica
- riabilitazione respiratoria - insufficienza cardiaca
- terapia farmacologica per - patologia vascolare periferica
patologia polmonare - in pazienti anziani
cronica ostruttiva
- ipertensione polmonare  INDICE PREDITTIVO DI
OSPEDALIZZAZIONE E MORTALITA’
- insufficienza cardiaca
- da insufficienza cardiaca, patologia
polmonare cronica ostruttiva o
ATS Guidelines for the Six Minute Walk Test
ipertensione polmonare
Am J Resp Crit Care Med 2002; 166:111-117
WALKING TEST: equazioni di distanza

 MASCHI:1140m –( 5.61xBMI)-(6.94xetà)
sottrarre 153m per il valore minimo di
normalità
 FEMMINE: 1017m-(6.24xBMI)-(5.83xetà)
sottrarre 139m per il valore minimo di
normalità
BMI= peso in kg
(altezza m)2

Enright PL,Sherni DL.Reference equations for the


six-minute walk in healty adults. Am J Respir Crit
Care Med 1998; 158:1384-1387
VANTAGGI WT

Economico

Tecnicamente semplice

Ben tollerato dalla maggior parte dei soggetti,
anche quelli più compromessi

Monitoraggio non invasivo

Buona riproducibilità

Facilmente applicabile
6 WALKING TEST:
controindicazioni
 ASSOLUTE:
- Angina instabile
- Infarto miocardico nel mese antecedente
 RELATIVE:
- FC > 120
- PA sistolica > 180,diastolica > 100

equazioni di distanza
Variabili:
Sesso Enright PL,Sherni DL.Reference equations for
the six-minute walk in healty adults. Am J
Età Respir Crit Care Med 1998; 158:1384-1387
BMI
ESECUZIONE WT
ATS Statement:
 Prima di iniziare il test misurare: Guidelines for
P.A.,FC,FR,Sp02 e valutare il grado di dispnea e six-minute walk
test
fatica muscolare a riposo
Am J Resp Care
 Somministrare al paziente qualsiasi farmaco che Med 2002
deve essere preso prima di uno sforzo
 Il paziente dovrà astenersi dall’attività fisica intensa
per almeno 2 ore
 Indossare vestiti e scarpe comode
 Potrà utilizzare ausili per la deambulazione
 Utilizzare un corridoio poco trafficato, di almeno 30
mt
ESECUZIONE WT
 Fornire al soggetto informazioni standardizzate
 Verificare la comprensione di quanto spiegato
 Con i pazienti in LTOT utilizzare l’O2 al flusso
prescritto
 Contare i metri percorsi e gli eventuali minuti di
riposo
 Terminato il test rilevare: grado di dispnea e
fatica muscolare, PA,FC,FR,SpO2 e chiedere
inoltre quali sintomi hanno limitato il cammino
ESECUZIONE WT

Avvisare quando sono trascorsi 1,2,3,4,5 e 6 minuti

Ai diversi minuti rilevare SaO2 e FC

Contare i metri percorsi e i minuti di riposo

Terminato il test rilevare PA,FC,FR,SaO2 e grado di
dispnea,chiedere inoltre quali sintomi hanno limitato
il cammino:dispnea, fatica, dolore agli arti inferiori,
……
ESECUZIONE W T

Ripetere il test almeno 2 volte (con almeno 15 minuti
di riposo fra le 2 prove)

Se i risultati variano fra loro più del 10% è
consigliabile eseguire una terza prova

La rivalutazione di soggetti che abbiano già eseguito
in passato il wt può essere effettuata con un unico
test
Identificazione di un’intensità allenante utilizzando come
parametro la velocità media del test del cammino. I risultati hanno
evidenziato che la deambulazione all’80% ha permesso ai pazienti di
raggiungere mediamente una VO2peak del 77% ed una %VO2R del
69% confermando che l’utilizzo della velocità media nel test del
cammino rappresenta un sicuro e efficace approccio per l’impostazione
dell’allenamento del paziente con BPCO.

J Cardiopulm Rehabil Prev. 2014 Jun


Prescription of Walking Exercise Intensity From the 6-Minute Walk Test
in People With Chronic Obstructive Pulmonary Disease.
Zainuldin R, Mackey MG, Alison JA.

sistema metabolico portatile


INTERRUZIONE TEST

 Dolore toracico
 Sudorazione profusa
 Dispnea intollerabile
 Crampi agli arti inferiori
 Vertigini
 SpO2 inferiore a 85-80%
 Raggiungimento della Fc massima teorica
6’ WT PATOLOGICO
Riduzione distanza percorsa <82% pred
e/o
dispnea intensa (Borg ≥ 5)
e/o
Affaticamento muscolare intenso (Borg ≥ 5)

Il paziente è in
grado di sostenere
una prova da si
no sforzo?

Prova da sforzo
Riadattamento allo +riallenamento allo
sforzo + programma sforzo + programma
di mantenimento di mantenimento
SHUTTLE WALKING TEST

10 metri
ESECUZIONE SHUTTLE WT
Cammino lungo un percorso Monitoraggio Fr,Fc,SpO2 valutazione
di 10 mt dispnea e affaticamento muscolare
Velocità iniziale di Assente l’incoraggiamento verbale
deambulazione:30 mt x
minuto, viene aumentata di
10/20 mt x minuto per ciascun Interruzione del test quando il paziente
livello non riesce a mantenere la velocità
richiesta (distanza superiore a 50cm
La velocità del cammino è dal cono al momento del segnale
stabilita da un segnale acustico)
acustico che indica il
momento in cui il paziente
deve trovarsi a un capo del Calcolo dei livelli completati e della
percorso distanza totale percorsa

Previsti 12 livelli a velocità Il risultato è espresso in numero di


crescenti percorsi completi effettuati
RESISTENZA MUSCOLARE
TEST A CARICO COSTANTE
TEST A RITMO COSTANTE
30 SECONDS CHAIR STAND TEST
TEST degli ARTI SUPERIORI NON SUPPORTATI,
con ERGOMETRO A MANOVELLA, DINAMOMETRI
ISOCINETICI
FORZA MUSCOLARE

 TEST di RIPETIZIONE A INCREMENTO per la


FORZA MUSCOLARE ISOTONICA:
1-REPETITION MAXIMUM (1-RM)

 TEST per la FORZA degli ARTI SUPERIORI:


n° di ripetizioni in 30 secondi del movimento di flesso-estensione del
gomito
Dinamometri manuali
Dinamometri isocinetici
TEST DI RIPETIZIONE A INCREMENTO:
1RM
 Riscaldamento: 5-10 ripetizioni al  Metodo indiretto:
40% del massimale teorico n° ripetizioni % 1RM
ipotetico
1 100
 1 min di riposo
2-3 90
 5-6 ripetizioni al 50-60% max
4-7 80
teorico
 1 min di riposo
8-12 70%
 2-3 ripetizioni al 80%
……… ……
 1 min di riposo
 1 ripetizione al 90%
 Successiva serie
Esempio: se durante il
test ho eseguito 6
ripetizioni con 80 Kg
ad intensità
massimale, il mio
carico massimale è di
100 Kg.
ALLENAMENTO ALL’ESERCIZIO FISICO
Il miglioramento della tolleranza all’esercizio viene ottenuto sia
attraverso la modificazione di parametri fisiologici, che mediante fattori
di ordine psicologico.
Effetto desensibilizzazione
Effetto di miglioramento della efficienza dei sistemi
ventilatorio, cardiocircolatorio e muscolare

endurance
n. the ability to withstand prolonged strain
Oxford English Dictionary

Il processo che porta all’adattamento ad


attività fisiche prolungate
Programma di ricondizionamento
all’endurance basato su dati rilevati
tramite prova da sforzo e avente
caratteristiche definite
ALLENAMENTO
In base all’attrezzo utilizzato per la prova da sforzo:
• Treadmill
• Cicloergometro
• Cicloergometro a braccia

Programma di ricondizionamento
RIADATTAMENTO
all’endurance adattato al paziente, Quella più idonea al paziente,
con caratteristiche variabili in base scelta fra:
alle sue condizioni cliniche • Treadmill o cammino
• Cicloergometro
• Cicloergometro a braccia
• Scale
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO
Frequenza

Intensità

Tempo

Tipo
Durata singola
sessione Durata programma

Da un minimo di 20 ad un • Variabilein base al


massimo di 60 minuti (anche regime lavorativo
10’ a seduta se ripetuta per più
prescelto
volte nell’arco della giornata).

• 4/24 settimane,
Minimo 20 minuti
preferibilmente fra 30 e 60.
mediamente 8
settimane
American College of Sports Medicine, position stand.
The reccomended quantity and quallity of exercise for
developing and mainteining cardiorespiratory and Maltais F, LeBlanc P, Jobin J, Bérubé C, Bruneau J, Carrier
muscular fitness in healthy adults. Med Sci Sports L, et al. Intensity of training and physiologic adaptation in
Exerc, 1998; 30(6): 975-991 patients with chronic obstructive pulmonary disease. Am J
Pollock ML, Wilmore JH. Exercise in health and Respir Crit Care Med, 1997; 155: 555-561
disease. 2nd ed. Philadelphia: W.B. Saunders Co., Poole DC, Gaesser GA. Response of ventilatory and lactate
1990. thresholds to continuous and interval training. J Appl Physiol
1985; 58: 1115- 1121.
Modalità di allenamento all’endurance

Allenamento continuato

medio-bassa intensità alta intensità


carico fisso carico variabile carico fisso carico variabile
tempo variabile tempo fisso tempo variabile tempo fisso
Allenamento intervallato

con ripetute a circuito


Allenamento alla forza (strength)

Ripetizioni di forza (fino a 3 serie da 8-10) a partire dal peso


pari al 60-80% di 1 RM.

Gruppi muscolari interessati:


 Quadricipite femorale (estensioni del ginocchio)
 Bicipite femorale (flessioni del ginocchio)
 Pettorali (“chest press”)
 Dorsale (adduzioni della spalla e flessioni gomito)
Progressione

L’intensità dell’allenamento può essere aumentata:

- Aumentando il tempo della ripetuta

- Aumentando l’intensità della ripetuta

- Aumentando il numero delle ripetute

- Diminuendo il tempo del recupero

Per aumentare l‘intensità variare sempre e solo una delle


4 possibilità
ATTIVITA’ FISICA
«qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-
scheletrico che si traduca in un consumo di energia
superiore a quello in condizioni di riposo».
Allenamento degli arti superiori

Attività a braccia sospese nei BPCO determina una


riduzione del contributo dei muscoli del cingolo scapolare
alla ventilazione e un aumento del VO2 e del VCO2
Couser j Chest 1992

Programmi di allenamento specifici degli arti superiori


sostenuti o non sostenuti sono proposti allo scopo di
migliorare la resistenza e la forza e quindi la funzione degli
AASS
Couser j Chest 1993
Allenamento arti superiori sostenuti
Allenamento arti superiori non sostenuti
Allenamento degli arti superiori

Il riallenamento degli arti superiori

dovrebbe essere sempre integrativo

e mai sostitutivo
RISULTATI ATTESI:

Miglioramento della tolleranza all’esercizio


fisico (test da sforzo, test del
cammino)

Riduzione della dispnea (VAS, Borg)

Miglioramento di qualità di Vita


(Questionari)

Riduzione di consumo di farmaci.

Potrebbero piacerti anche