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Virus oncogeni

Virus umani cancerogeni


• Fattori contribuenti in almeno il
15% dei cancri umani nel mondo
• Causa principale di ca del fegato e
della cervice uterina
Classificazione dei virus tumorali
Virus umani e neoplasie associate

• HPV 16, 18, 31, 33, 45 Carcinoma Cervicale

•Virus dell’ epatite B & C Carcinoma epatocellulare

•HTLV1 Adult T cell Leukemia


•HTLV2 Hairy cell leukemia

•virus di Epstein-Barr (HHV-4) Linfoma di Burkitt


Linfoma di Hodgkin
Carcinoma Nasofaringeo
Carcinoma Gastrico?

•Kaposi sarcoma-associated Sarcoma di Kaposi


herpesvirus (KSHV, HHV-8)
Come i virus inducono trasformazione
cellulare
• L’infezione virale e’ un primo passo verso la genesi del
cancro.
– Agisce come “mutageno” ma non causano necessariamente la
mutazione di un gene cellulare
– Altri cofattori (genetici, immunologici, o ambientali) sono
necessari per lo sviluppo di un tumore

• La trasformazione cellulare si accompagna alla


persistenza di tutto o parte del genoma virale ed alla
continua espressione di alcuni geni virali

• Gli oncogeni virali espressi alterano l’ espressione genica


ed interferiscono con la trasduzione del segnale cellulare.
In genere:

• I virus a RNA attivano oncogeni

• I virus a DNA inibiscono gli oncosoppressori

• Ambedue inducono infiammazione cronica


(epatite, cervicite)
Virus tumorali ad
RNA
Cenni storici
• Fine XIX secolo Pasteur e Koch descrivono la natura
delle malattie infettive (postulati di Koch)

• Inizio 1900: esperimenti di trasferimento di tumori


canini da animale ad animale

• 1911: Peyton Rous dimostro’ che i sarcomi dei polli


avevano una eziologia virale

• 1933: Richard Shope scopri’ il primo virus tumorale a


DNA (Papilloma nei conigli cottontail)
Esperimento di Peyton Rous
RSV puo’ infettare le cellule in vitro
(fibroblasti embrionali di pollo)
Rubin e Temin, 1959
RSV induce trasformazione delle
cellule normali facendo loro
acquisire caratteristiche delle
cellule tumorali:
cambiano 1) morfologia
e 2) metabolismo, 3) perdono
l’inibizione da contatto.

Il cancro inizia ad essere visto come


una malattia delle cellule e non dei
tessuti e questa visione rimarra’
per decenni.
RSV puo’ infettare le cellule in vitro
(fibroblasti embrionali di pollo)

Le cellule trasformate di un focus sono clonali: derivano tutte da


un’unica cellula iniziale infettata. Si inizia a pensare che anche le
cellule dei tumori umani sono clonali
Gli esperimenti di Berkeley
RSV serve solo all’inizio o serve per mantenere il
fenotipo neoplastico?
Altre proprieta’ delle cellule trasformate

4) Crescita in basso siero


5) Crescita indipendente
dall’ancoraggio
6) Tumorigenicita’
Riepilogo delle caratteristiche delle cellule
trasformate

Table 3.2 The Biology of Cancer (© Garland Science 2007)


Come si definisce un virus tumorale
• Presenza di parte del genoma virale nei tumori
ed espressione di alcuni geni virali.
• L’infezione di cellule in vitro porta alla
trasformazione
– Saggi di tumorigenicita’:
• Crescita in basso siero (ridotta richiesta di fattori di
crescita)
• Crescita in soft agar (crescita indipendente da ancoraggio)
•Identificazione dei geni virali che trasformano le
cellule in coltura
• L’infezione in un modello animale induce tumore
– non possibile nell’ uomo
– la vaccinazione previene l’insorgenza del tumore
Struttura di
un retrovirus
oncogeno
Ciclo replicativo di un virus oncogeno a
RNA (Temin e Baltimore)
Meccanismi di trasformazione cellulare da
retrovirus

1) trasduzione retrovirale di un oncogene


(retrovirus trasducenti/acuti)

2) Attivazione oncogenica per inserzione


retrovirale (cis-acting / retrovirus
nontrasducenti/lenti)

3) Oncogenesi mediata da proteine essenziali


del retrovirus (retrovirus trans-attivanti /
nontrasducenti a lunga latenza)
Retrovirus trasducenti (acuti)
• I retrovirus “creano” oncogeni acquisendo e
modificando geni cellulari (proto-oncogeni)
• I v-onc non sono geni essenziali per il virus
•La Replicazione del retrovirus non e’ citotossica
e non e’ richiesta per la tumorigenesi
JM Bishop e
HE Varmus

Premio Nobel
per la
Medicina
1989
Esperimento
di Bishop e
Varmus

Identificarono le
sequenze trasformanti
dei retrovirus oncogeni
acuti e dimostrarono la
loro presenza nel genoma
delle cellule normali
Retrovirus Trasducenti
• Acquisizione virale di un proto-oncogene cellulare
con capacita’ di trasformazione
• Overespressione
• Il retrovirus diviene difettivo di replicazione per
perdita di geni virali; richiede un virus helper per la
replicazione
Esempi di retrovirus trasducenti
Conseguenze dell’infezione Retrovirale

• Carcinogenesi “Single hit” (un evento): acuti

• Tumori policlonali: la crescita tumorale inizia


in ogni cellula infettata

• I tumori si formano nel giro di giorni

• Caratteristiche dei retrovirus animali


Meccanismsi di trasformazione cellulare
da retrovirus
1) trasduzione retrovirale di un oncogene
(retrovirus trasducenti/acuti)

2) Attivazione oncogenica per inserzione


retrovirale (cis-acting / retrovirus
nontrasducenti/lenti)

3) Oncogenesi mediata da proteine essenziali


del retrovirus (retrovirus trans-attivanti /
nontrasducenti a lunga latenza)
Retrovirus “Cis-acting”
• Non sono portatori di oncogeni

• Mantengono tutti i geni virali

• Sono replicazione-competenti
Meccanismi di trasformazione cellulare
dei retrovirus “cis-acting”

• Integrazione retrovirale casuale nel DNA


cellulare
• Attivazione inserzionale (o inattivazione)

• Cis attivazione da inserzione di sequenze


promoter o enhancer in prossimita’ del proto-
oncogene
LTR LTR
Host
DNA
Exon 1 ALV Exon 2 Exon3
Siti di inserzione in
prossimita’ dell’
oncogene c-myc

Multipli siti di
inserzione
Conseguenze dell’attivazione di oncogeni:
Oncogenesi da inserzione retrovirale

• La trasformazione cellulare e’ un evento raro


perche’ l’inserzione in vicinanza di potenziali
oncogeni e’ infrequente
• Tumori monoclonali: le sequenze provirali sono
integrate nello stesso sito cromosomico in tutte
le cellule di un tumore
• Tumori indotti piu’ lentamente (mesi) poiche’
derivano da una singola cellula
Meccanismi di trasformazione cellulare da
retrovirus

1) trasduzione retrovirale di un oncogene


(retrovirus trasducenti/acuti)

2) Attivazione oncogenica per inserzione


retrovirale (cis-acting / retrovirus
nontrasducenti/lenti)

3) Oncogenesi mediata da proteine essenziali


del retrovirus (retrovirus trans-attivanti /
nontrasducenti a lunga latenza)
Human T cell Leukemia Virus type I
(HTLV-I)
• Associato con 2 malattie umane fatali
• Leucemia a cellule T dell’adulto (ATL)
– Neoplasia che colpisce le cellule T CD4+ mature
• Paraparesi spastica tropicale/mielopatia HTLV-1-associata
– Malattia neurodegenerativa

• Endemica in regioni del Giappone, Sud America, Africa, e


Caraibi
• Con una stima di 10-20 milioni di persone infettate nel mondo

• Asintomatica nella maggior parte degi individui con circa il 2-


5% dei carrier di HTLV-I che sviluppano la malattia 20-40
anni dopo l’infezione.
• La lunga latenza clinica e la bassa percentuale di individui che
sviluppa leucemia suggerisce che la trasformazione delle cellule T-
cell avvenga in seguito a varie alterazioni genetiche

• Infetta primariamente le cellule T CD4+.


• Receptors: GLUT-1, heparan sulfate proteoglycans
(HSPGs) and neuropilin-1 (NRP-1)
Vie di Trasmissione di HTLV 1
• Contatto fisico stretto e prolungato
• Trasmissione sessuale (il 60% maschi verso
femmmine contro l’ 1% femmine verso maschi)
• prodotti del sangue (screening di tali prodotti dal
1988)
• madre-figlio (allattamento al seno: il 20% dei
bambini con madri sieropositive acquisiscono il
virus)
HTLV-I e ATL

• 1980 Gallo isolo’ retrovirus di tipo C (HTLV1) da


pazienti con “linfoma cutaneo a cellule T”
• Il provirus e’ presente in tutti i casi ATL
• L’integrazione avviene nello stesso sito in tutte le
cellule del tumore (monoclonalita’).
• Il sito di integrazione varia in differenti pazienti
• L’integrazione non avviene in siti cromosomici
preferiti (non si ha cis-attivazione di oncogeni).
Oncogenesi Mediata da proteine essenziali
del Retrovirus

• Eccezione al paradigma dell’ oncogenesi retrovirale


(HTLV-1)
• HTLV-1 non porta oncogeni cellulari ne’ li attiva per
inserzione
• L’oncogenesi da HTLV-1 coinvolge la proteina virale
non strutturale regolatoria Tax
• Tax e’essenziale per la replicazione virale

Cellule a fiore
tipiche di ATL
ATL: criteri di diagnosi

• Presenza di una neoplasia linfoide positiva per marcatori di


linfociti T (CD4, CD25). Cellule atipiche con nucleo plurilobato
(cellule a fiore)
• Presenza di anticorpi anti-HTLV1 nei sieri dei pazienti
• Dimostrazione dell’integrazione monoclonale del provirus di
HTLV1

4 sottotipi:
• Acuta
• linfoma
• cronica
• latente
Genoma di HTLV-I
• Genoma di 9 kilobasi ad RNA
• HTLV-I non contiene oncogeni cellulari
• possiede due proteine regolatorie uniche: Tax e
Rev
– Essenziali per la replicazione virale
– Essenziali per l’espressione genica virale
LTR LTR
gag pol tax
pro env
rev
regione pX
HBZ
Tax e Oncogenesi

• Tax e’ essenziale per la replicazione virale


fosfoproteina di 40kda
attivatore Trascrizionale per i geni di HTLV1
agisce sulle LTR virali insieme a fattori cellulari per
aumentare drammaticamente l’espressione genica virale
interagisce con fattori di trascrizione cellulare e molecole
della trasduzione del segnale per facilitare o reprimere
l’espressione genica

• Tax puo’ trasformare fibroblasti in coltura se co-


espressa con ras
Tax e’ un Transattivatore Promiscuo

•Lega fattori di trascrizione cellulare e facilita il legame a


promotori cellulari
•Attiva NF- B
•Upregola IL-2, IL-2 R , IL-1, IL-3, IL-6, GM-CSF, PDGF, TGF 1,
MHC di classe I, c-myc, c-fos
Tax colpisce proteine del ciclo cellulare

•Inattiva p53

•Attiva ciclina D, cdk2, 4, e 6 che fosforilano Rb e inducono la


transizione G1/S.

• Lega MAD1 (mitotic arrest-defective protein), interferendo


con la progressione G2/M, la segregazione cromosomale, e
l’assemblaggio post-mitotico dei nuclei
Tax reprime il riparo del DNA

•Reprime DNA pol b, che e’ coinvolta nel BER e nel NER (base
and nucleotide excision DNA repair).
•I linfociti trasformati da HTLV-I mostrano una vasta gamma di
aberrazioni cromosomiche, riarrangiamenti, duplicazioni e
aneuploidia.
HBZ, un nuovo gene virale

• codificato dallo strand - , trascritto dalla LTR 3’


• sempre presente in ATL
• induce trasformnazione delle cellule T
•non va incontro a mutazioni ne a metilazione
•promuove la proliferazione delle cellule T tramite il pathway di
E2F-1
Meccanismi di trasformazione cellulare da
retrovirus

Categoria Periodo di Efficienza di Effettori Genoma Trasformazi


Virale latenza del formazione oncogenici virale one di
tumore del tumore infettante cellule in
coltura?
Retrovirus breve (giorni) alta (anche nel Oncogeni cellulari Chimera virale- si
Trasducenti 100% degli portati dal genoma cellulare,
animali) virale difettivo di
replicazione
Cis-acting/ Intermedia Alta/ Oncogene cellulare Intatto, No
nontrasducente (settimane, intermedia attivato da competente
mesi) inserzione provirale per la
replicazione
Trans-attivante/ Lungo Molto bassa Proteine virali a Intatto, No
nontrasducente (mesi, anni) (<5%) funzione competente
a lunga latenza trascrizionale per la
replicazione

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