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E
DIDATTICA INCLUSIVA
DOMANDE APERTE
ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni
Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi
psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e
personalizzata risposta.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono tutti quegli alunni che
evidenziano una difficoltà nell’apprendimento e nella partecipazione
sociale, rispetto alla quale è richiesto un intervento didattico mirato,
individualizzato e personalizzato, nel momento in cui le normali misure e
attenzioni didattiche inclusive non si dimostrano sufficienti a garantire un
percorso educativo efficace.
svantaggio
scolastico
SVANTAGGIO SOCIO –
ECONOMICO,
LINGUISTICO, CULTURALE
Inclusione alunni stranieri
«Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è inclusivo
quando prevede nella quotidianità delle azioni da
compiere, degli interventi da adottare e dei progetti
da realizzare la possibilità di dare risposte precise ad
esigenze educative individuali; in tal senso, la
presenza di alunni disabili non è un incidente di
percorso, un‘emergenza da presidiare, ma un evento
che richiede una riorganizzazione del sistema già
individuata in via previsionale e che rappresenta
un’occasione di crescita per tutti.»
DIDATTICA INCLUSIVA
COSA SI INTENDE PER DIDATTICA INCLUSIVA?
• L’obiettivo delle didattica inclusiva è far raggiungere a tutti gli alunni il
massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale,
valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe: tutte le differenze,
non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un
disturbo specifico.
Le differenze sono alla base dell’azione didattica inclusiva
Per gli alunni con maggiori difficoltà sono di grande aiuto tutte leforme di
schematizzazione e organizzazione anticipata della conoscenza e, in particolare,
i diagrammi, le linee del tempo, le illustrazioni significative e le flashcard delle
regole, così come la valorizzazione delle risorse iconografiche, degli indici
testuali e dell’analisi delle fonti visive.
Allo stesso tempo, una didattica realmente inclusiva deve valorizzare i diversi stili
cognitivi presenti in classe e le diverse forme di intelligenza, sia per quanto riguarda
gli alunni, sia per quanto riguarda le forme di insegnamento.
La Lavagna Interattiva Gli ausili
Multimediale
Il registratore
Uso strategico delle
tecnologie Programmi di
videoscrittura
Calcolatrice
Il laboratorio informatico
Multimedialità e linguaggi
Metacognizione e metodo di studio
Domanda aperta:
Spesso nella concreta realtà scolastica quotidiana si possono riscontrare casi
di alunni con disturbo specifico di apprendimento. Tali situazioni, se non
riconosciute e affrontate nei tempi e nei modi opportuni, rischiano di
determinare fallimenti educativi, disagi e problematiche comportamentali
anche gravi.
Tenendo conto della recente normativa in materia, il candidato esponga le
strategie e gli interventi mirati che la scuola deve mettere in atto in tali casi.
Disturbi Specifici di Apprendimento (Definizione)
La dislessia
La disgrafia e la disortografia
La discalculia
La comorbilità (coesistenza di più disturbi specifici)
DISTINZIONE TRA DISABILITÀ E DSA
DISABILITA’ DSA
Minorazione fisica stabilizzata o Disturbi transitori da affrontare
progressiva… precocemente
Obiettivi differenziati in relazione Obiettivi del gruppo classe, con
alla disabilità facilitazioni
Frequente presenza di deficit Sviluppo normale dell’intelligenza
intellettivo Difficoltà di apprendimento e
Difficoltà di apprendimento comportamento legate
derivanti dalla natura della all’inadeguatezza del contesto
lesione scolastico e al ritardo nella
diagnosi
I docenti di classe,
Figura specializzata del docente opportunamente formati
di sostegno
Il disturbo può compromettere
‰ La rapidità/fluidità di lettura/scrittura/calcolo
‰ La correttezza di lettura/scrittura/calcolo
L’uso cognitivo dello strumento
•Affaticamento
•Lentezza complessiva
I soggetti con DSA presentano alcune limitazioni funzionali
•che possono essere vicariate da altre funzioni cognitive
• Il dislessico si stanca presto e può aver bisogno del triplo di tempo rispetto ai
compagni.
COME INTERVENIRE
•Credere nell’alunno, nel suo successo formativo
•Capirlo e sostenerlo nei suoi sforzi,
•Gratificarlo rompendo il circolo vizioso della caduta dell’autostima e offrendogli sfide
cognitive in grado di vincere
•Ridurre il suo disagio concedendogli tempi più lunghi per svolgere i compiti, elaborare
le domande e le relative riposte
Non c’è bisogno di una didattica diversa solo
per i dislessici…
INDIVIDUAZIONE PRECOCE
trattamenti preventivi
Trattamenti riabilitativi
DIAGNOSI
MODIFICAZIONI DIDATTICA
Ausili
Tutoraggio
Sostegno psicologico
STILE DI LETTURA DEL DISLESSICO:
•Preferenza per la lettura silenziosa
•Lettura lenta, esitante, ritmo alterato, pause inappropriate
•Risorse attentive impegnate nella decifrazione
•Faticabilità
•Comprensione talvolta compromessa
•Strategie di lettura rigide
PERTANTO OCCORRE:
LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO del 12/07/2012
LEGGE
517/77 •Nuovo concetto di integrazione; La figura dell’insegnante di
sostegno; classi aperte; nuove modalità di valutazione; introduzione
della programmazione educativa
Flessibilità didattica
Ausili, strumenti
e organizzativa
Progetto educativo
individualizzato
La formazione
•Non esaurire il ruolo della scuola
nella socializzazione; LA Attività di formazione del
•Progettazione educativa person. da DIMENSIONE personale
svolgere in classe; INCLUSIVA
•Pieno coinvolgimento di tutti i DELLA SCUOLA
docenti della classe;
(corresponsabilità educativa) Coinvolgimento attivo delle
•Programmazione personalizzata e famiglie
P. differenziata (II ciclo)
•Flessibilità organizzativa e
didattica;
•Il progetto di vita
Azioni specifiche di
continuità e orientamento
FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
-articolare l'attività di insegnamento secondo le più idonee modalità per il
raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni ;
-Creare forme di raccordi tra i docenti delle scuole precedenti e seguenti anche
tramite adeguata documentazione didattica dei percorsi
La famiglia
Il personale ATA
*Partecipa alla formulazione del
Collabora nell’assistenza alla
Profilo Dinamico Funzionale e del PEI,
persona, riceve adeguata
nonché alle loro verifiche .
formazione e specifico incarico
*La scuola fornisce un supporto alle
(funzione aggiuntiva)
famiglie medesime in relazione alle
attività scolastiche e al processo di
sviluppo dell'alunno con disabilità.
*E’ fonte di informazioni preziose
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Legge 08 Ottobre 2010 n. 170. Nuove norme in
materia di disturbi specifici di apprendimento
in ambito scolastico
b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una
formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialita'
d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessita' formative degli studenti;
Didattica personalizzata;
Supporto Forme flessibili di lavoro scolastico; Strumenti
compensativi, compresi i mezzi di
educativo apprendimento alternativi e le tecnologie
informatiche;
Misure dispensative;
Per lingue straniere, esoneri e strumenti
specifici;
Adeguate forme di verifica e valutazione;
DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E DIDATTICA PERSONALIZZATA
didattica individualizzata
attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per
potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche
competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e
del metodo di studio, in classe, in gruppi, con forme di
flessibilità;
didattica personalizzata
calibra l’offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla
specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi
che caratterizzano gli alunni della classe,
CENTRI TERRITORIALI DI SUPPORTO
Vi operano tre docenti, esperti sia nelle nuove tecnologie a favore delle
disabilità e dei Disturbi specifici di apprendimento sia su supporti software
e hardware, oltre che sull’impiego di strumenti Compensativi;
sono collocati presso scuole polo e la loro sede coincide con quella
dell’istituzione scolastica che li accoglie;
Svolgono le seguenti funzioni:
Informazione e formazione
Consulenza
Gestione degli ausili e comodato d’uso
Documentazione e diffusione di buone pratiche e attività di ricerca e
sperimentazione
Formulano un piano annuale di intervento
(Direttiva 27/12/2012)
PER GLI APPROFONDIMENTI …
Lettura e analisi dei seguenti documenti ministeriali (allegati):