Sei sulla pagina 1di 153

Click icon to add

picture

Preparazione
alla prima prova
scritta degli
Esami di Stato
A.S. 2009/2010

Anno scolastico 2009/2010

1. La teoria

CHE COS
UN SAGGIO BREVE

Definizione
di saggio
Studio critico, normalmente breve, su un
argomento specifico (Dizionario italiano
Sabatini-Coletti)

Definizione
di saggio
Studio critico, normalmente breve, su un
argomento specifico (Dizionario italiano
Sabatini-Coletti)

Che significa
critico
Che analizza e valuta razionalmente, con la
capacit di cogliere gli aspetti contraddittori e
meno evidenti di qualcosa (Dizionario
italiano Sabatini-Coletti)

Che significa
critico
Che analizza e valuta razionalmente, con la
capacit di cogliere gli aspetti contraddittori e
meno evidenti di qualcosa (Dizionario
italiano Sabatini-Coletti)

Che significa
critico
Che analizza e valuta razionalmente, con la
capacit di cogliere gli aspetti contraddittori e
meno evidenti di qualcosa (Dizionario
italiano Sabatini-Coletti)

Che significa
critico
Che analizza e valuta razionalmente, con la
capacit di cogliere gli aspetti contraddittori e
meno evidenti di qualcosa (Dizionario
italiano Sabatini-Coletti)

Il saggio implica
un punto di vista
Da

queste definizioni appare chiaro che, in


un saggio, dovremo esprimere un punto di
vista.
Il saggio breve un testo argomentativo.
Lespressione testo argomentativo viene
dal verbo argomentare.
Quando parliamo di testo
argomentativo, usiamo il sostantivo
argomento, e i vocaboli che ne derivano,
in una accezione specifica, che non va
confusa con il significato che
comunemente si d a questa parola.

Il saggio implica
un punto di vista
Nel

linguaggio comune, si parla di


argomento per indicare semplicemente il
tema o la materia di un discorso.
Nella sua accezione specifica, invece,
argomento indica ci che si adduce a
sostegno di un principio, di unopinione,
ragionamento, dimostrazione.
Nel saggio breve necessario argomentare,
ossia dimostrare una tesi.

Il saggio implica
un punto di vista
I

passaggi logici dellargomentazione


sono:
Enunciazione della tesi
Esposizione degli argomenti a favore della
tesi
Enunciazione dellantitesi
Esposizione degli argomenti a favore
dellantitesi
Confutazione degli argomenti a favore
dellantitesi
Conclusione

Il saggio implica
un punto di vista
Non

necessario che il saggio sia


costruito schematicamente secondo
questordine.
tuttavia importante che tutti questi
elementi siano presenti nella struttura
logica del saggio.

Il saggio implica
un punto di vista
La

tesi pu consistere nellopinione che


noi esprimiamo su un qualsiasi tema, e
che dimostriamo logicamente,
confrontandola con lopinione opposta.
Pu consistere anche in un giudizio critico
su tematiche letterarie o artistiche. Anche
questo giudizio va supportato con prove
logiche.

I quattro ambiti
del saggio breve
Artistico-letterario
Socio-economico
Storico-politico
Tecnico-scientifico

Cosa dobbiamo fare


per scrivere un saggio
breve
La

prima parte della traccia del saggio


contiene le consegne, ossia le istruzioni
per la sua redazione.
Leggiamo ora le consegne dei saggi
proposti per gli esami negli anni passati.
Facciamo attenzione alle parole: il termine
argomento e il verbo argomentare
verranno infatti usati sia nella loro
accezione generica sia nella loro accezione
specifica.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e
confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale, individua
nei documenti e nei dati forniti uno o pi elementi che
ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo
pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e
confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale, individua
nei documenti e nei dati forniti uno o pi elementi che
ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo
pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(2009)
Sviluppa

largomento scelto o in
forma di saggio breve o di
articolo di giornale, interpretando
e confrontando i documenti e i dati
forniti.
Se scegli la forma del saggio
breve argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente
e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dellarticolo di
giornale, indica il titolo dellarticolo
e il tipo di giornale sul quale pensi
che larticolo debba essere
pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura
non superare cinque colonne di
met di foglio protocollo.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta
e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale,
individua nei documenti e nei dati forniti uno o pi
elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di
essi il tuo pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(2009)
Sviluppa

largomento scelto o in
forma di saggio breve o di
articolo di giornale, interpretando
e confrontando i documenti e i dati
forniti.
Se scegli la forma del saggio
breve argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente
e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dellarticolo
di giornale, indica il titolo
dellarticolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che larticolo debba
essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura
non superare cinque colonne di
met di foglio protocollo.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta
e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale,
individua nei documenti e nei dati forniti uno o pi
elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di
essi il tuo pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(2009)
Sviluppa

largomento scelto o in
forma di saggio breve o di
articolo di giornale, interpretando
e confrontando i documenti e i dati
forniti.
Se scegli la forma del saggio
breve argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente
e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dellarticolo
di giornale, indica il titolo
dellarticolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che larticolo debba
essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura
non superare cinque colonne di
met di foglio protocollo.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta
e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale,
individua nei documenti e nei dati forniti uno o pi
elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di
essi il tuo pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(2009)
Sviluppa

largomento scelto o in
forma di saggio breve o di
articolo di giornale, interpretando
e confrontando i documenti e i dati
forniti.
Se scegli la forma del saggio
breve argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente
e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dellarticolo
di giornale, indica il titolo
dellarticolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che larticolo debba
essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura
non superare cinque colonne di
met di foglio protocollo.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta
e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua
trattazione e ipotizzane una destinazione
editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di
ricerca e documentazione, rassegna di argomento
culturale, altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale,
individua nei documenti e nei dati forniti uno o pi
elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di
essi il tuo pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo
di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(2009)
Sviluppa

largomento scelto o in
forma di saggio breve o di articolo
di giornale, interpretando e
confrontando i documenti e i dati
forniti.
Se scegli la forma del saggio
breve argomenta la tua trattazione,
anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di
studio.
Premetti al saggio un titolo
coerente e, se vuoi, suddividilo in
paragrafi.
Se scegli la forma dellarticolo
di giornale, indica il titolo
dellarticolo e il tipo di giornale
sul quale pensi che larticolo debba
essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura
non superare cinque colonne di met
di foglio protocollo.

molto importante leggere


attentamente le consegne
Non

dimenticate, in sede di esame, di


dedicare qualche minuto alle consegne
che, come si visto, possono variare da
un anno allaltro.
Se avete dubbi sulla loro interpretazione,
chiedete alla commissione di chiarirveli.

Non dimenticate
i dettagli importanti
Le

consegne richiedono di aggiungere al


saggio un titolo e, in alcuni casi, alcune
indicazioni sul giornale o rivista su
cui pubblichereste il vostro lavoro.
Non trascurate questi elementi, che
fanno parte integrante della traccia.
Il titolo non va assolutamente confuso
con largomento che trovate allinizio
della traccia.
In un saggio ben costruito, il titolo la
sintesi della vostra tesi.

Dai documenti al saggio:


le fasi del lavoro
Lettura

attenta dei documenti per


evidenziarne i punti nodali e pi
interessanti.
Confronto dei documenti sulla base di
analogie, diversit, contrasti.
Raccolta delle informazioni e delle idee.
Individuazione del problema e assunzione
del punto di vista.
Preparazione della scaletta per il testo.
Stesura del testo.
Rilettura e successiva copiatura del testo.

Dai documenti al saggio:


come iniziare
Ci

viene fornita una serie di brani


attinenti al tema (argomento) proposto
dalla traccia.
Effettueremo su ciascuno di essi un
lavoro di analisi e sintesi.
In ogni brano, sottolineeremo le
parole chiave.
A ogni brano (o, se necessario, ai
capoversi significativi) aggiungeremo
un titoletto.

Dai documenti al saggio:


come iniziare
In

seguito, metteremo a confronto i


documenti per individuare gli elementi
di convergenza e gli elementi di
divergenza tra le posizioni dei diversi
autori.
Avremo cos portato a termine una delle
richieste della consegna:
linterpretazione e il confronto dei
documenti sui quali si baser la nostra
argomentazione.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e
confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale, individua
nei documenti e nei dati forniti uno o pi
elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su
di essi il tuo pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(2009)
Sviluppa

largomento scelto o in
forma di saggio breve o di
articolo di giornale,
interpretando e confrontando i
documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del saggio
breve argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente
e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'articolo di
giornale, indica il titolo dellarticolo
e il tipo di giornale sul quale pensi
che larticolo debba essere
pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura
non superare cinque colonne di
met di foglio protocollo.

Dai documenti al saggio:


come iniziare
Ricordiamo

che largomentazione un
ragionamento critico e logico che
implica una tesi.
Comprendere e confrontare le
posizioni espresse dai diversi autori non
equivale a possedere e argomentare
una tesi.
Tuttavia questa operazione costituisce
una premessa indispensabile
allindividuazione della tesi.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e
confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale, individua
nei documenti e nei dati forniti uno o pi
elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su
di essi il tuo pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(2009)
Sviluppa

largomento scelto o in
forma di saggio breve o di
articolo di giornale,
interpretando e confrontando i
documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del saggio
breve argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente
e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'articolo di
giornale, indica il titolo dellarticolo
e il tipo di giornale sul quale pensi
che larticolo debba essere
pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura
non superare cinque colonne di
met di foglio protocollo.

2. La pratica

UN ESEMPIO
CONCRETO

Esami di stato 2003


Ambito

socio-economico
Argomento: ancora possibile la poesia
nella societ delle comunicazioni di massa?
Il titolo proposto consiste in una domanda
alla quale si pu dare una risposta
affermativa o una negativa.
Occorrer dunque argomentare la propria
tesi e discutere, confutandoli, gli argomenti a
favore dellantitesi.
Nella nostra esercitazione seguiremo dunque
la classica impostazione del testo
argomentativo.

Il saggio implica
un punto di vista
I

passaggi logici dellargomentazione


sono:
Enunciazione della tesi
Esposizione degli argomenti a favore della
tesi
Enunciazione dellantitesi
Esposizione degli argomenti a favore
dellantitesi
Confutazione degli argomenti a favore
dellantitesi
Conclusione

Esami di stato 2003


Non

sempre, per, la traccia si presta al


classico svolgimento argomentativo.
In base alla natura della traccia,
dellargomento trattato e dei documenti
a supporto, lo studente dovr scegliere
se compiere una trattazione in cui
largomentazione comporti anche la
discussione e confutazione di unantitesi,
o una trattazione in cui largomentazione
si sostanzi in una tesi interpretativa che
non implica il confronto con unantitesi.

Esami di stato 2003


Ambito

socio-economico
Argomento: ancora possibile la poesia
nella societ delle comunicazioni di
massa?

1 - Lettura analitica
dei documenti
Come

si gi detto, il primo passo


consiste nel leggere attentamente i
documenti.
Subito dopo dovremo confrontarli, per
evidenziare analogie e differenze.
Partiamo da una lettura attenta della
traccia e dei documenti che essa
contiene.

1 - Lettura analitica
dei documenti

1 - Lettura analitica
dei documenti
Dopo

aver letto una prima volta i


documenti, cominciamo a individuare le
parole chiave di ciascuno di essi.
Al termine di questoperazione,
metteremo dei titoletti ai documenti, o
a paragrafi significativi di essi.

Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere anche le arti
tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le comunicazioni di
massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza
successo di annientare ogni possibilit di solitudine e di riflessione. Il
tempo si fa pi veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il
bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno
spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro
tempo che lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale
a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di
massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia In
tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu essere il posto della
pi discreta delle arti, la poesia?
(E. Montale, ancora possibile la poesia? Discorso tenuto all'Accademia
di Svezia, 1975)

Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere anche le arti
tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le comunicazioni di
massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza
successo di annientare ogni possibilit di solitudine e di riflessione. Il
tempo si fa pi veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il
bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno
spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro
tempo che lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale
a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di
massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia In
tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu essere il posto della
pi discreta delle arti, la poesia?
(E. Montale, ancora possibile la poesia? Discorso tenuto all'Accademia
di Svezia, 1975)

Societ di massa e annientamento della riflessione: tempo


veloce e ricerca spasmodica dellimmediato
Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere anche le arti
tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le comunicazioni di
massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza
successo di annientare ogni possibilit di solitudine e di riflessione. Il
tempo si fa pi veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il
bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno
spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro
tempo che lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale
a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di
massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia In
tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu essere il posto della
pi discreta delle arti, la poesia?
(E. Montale, ancora possibile la poesia? Discorso tenuto all'Accademia
di Svezia, 1975)

Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il


Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia
perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da
Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di chiudere un segno
del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a
finanziare la pi antica e ignorata delle medicine contro langoscia. Ed
un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano ad
aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno
vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora
Luigia Tonelli, leggermente pi matura, che ha voluto ringraziare la
giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai
troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla
prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac.
Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il
linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere,
dal momento che il mondo non li ascolta pi.
(M. Gramellini, I versi della nonna, La Stampa, 20/11/2002)

Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il


Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia
perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da
Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di chiudere un segno
del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a
finanziare la pi antica e ignorata delle medicine contro langoscia. Ed
un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano ad
aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno
vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora
Luigia Tonelli, leggermente pi matura, che ha voluto ringraziare la
giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai
troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla
prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac.
Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il
linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere,
dal momento che il mondo non li ascolta pi.
(M. Gramellini, I versi della nonna, La Stampa, 20/11/2002)

la poesia il rimedio contro langoscia: lesempio degli anziani


Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il
Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia
perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da
Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di chiudere un segno
del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a
finanziare la pi antica e ignorata delle medicine contro langoscia. Ed
un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano ad
aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno
vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora
Luigia Tonelli, leggermente pi matura, che ha voluto ringraziare la
giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai
troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla
prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac.
Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il
linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere,
dal momento che il mondo non li ascolta pi.
(M. Gramellini, I versi della nonna, La Stampa, 20/11/2002)

La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che


non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che


non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

Poesia: genere letterario sempre pi specialistico


La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che
non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

Poesia: genere letterario sempre pi specialistico


La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che
non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

Poesia: genere letterario sempre pi specialistico


La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che
non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Impopolarit della poesia: non ci sono poeti per i tragici eventi
dellumanit
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

Poesia: genere letterario sempre pi specialistico


La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che
non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Impopolarit della poesia: non ci sono poeti per i tragici eventi
dellumanit
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

Poesia: genere letterario sempre pi specialistico


La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che
non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Impopolarit della poesia: non ci sono poeti per i tragici eventi
dellumanit
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
La poesia appare morta
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

La poesia irreversibilmente morta oppure viva e lotta con noi...? Di


fronte a un'alternativa del genere, la mia reazione istintiva , lo
confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si
fa a rispondere? La poesia una possibilit infinitamente sospesa, una
possibilit che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo
destinatario; tutto il resto, la "popolarit", il "ruolo sociale" ecc. appartiene alla sfera delle conseguenze e pu esserci o non esserci, in
un determinato periodo storico, per motivi che non dipendono n dai
poeti n dalla poesia.
(G. Raboni, La poesia? Si vende ma non si dice, Il Corriere della Sera,
18/01/2003)

La poesia irreversibilmente morta oppure viva e lotta con noi...? Di


fronte a un'alternativa del genere, la mia reazione istintiva , lo
confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si
fa a rispondere? La poesia una possibilit infinitamente sospesa, una
possibilit che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo
destinatario; tutto il resto, la "popolarit", il "ruolo sociale" ecc. appartiene alla sfera delle conseguenze e pu esserci o non esserci, in
un determinato periodo storico, per motivi che non dipendono n dai
poeti n dalla poesia.
(G. Raboni, La poesia? Si vende ma non si dice, Il Corriere della Sera,
18/01/2003)

Impossibilit di definire la popolarit della poesia che dipende


da ragioni esterne
La poesia irreversibilmente morta oppure viva e lotta con noi...? Di
fronte a un'alternativa del genere, la mia reazione istintiva , lo
confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si
fa a rispondere? La poesia una possibilit infinitamente sospesa, una
possibilit che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo
destinatario; tutto il resto, la "popolarit", il "ruolo sociale" ecc. appartiene alla sfera delle conseguenze e pu esserci o non esserci, in
un determinato periodo storico, per motivi che non dipendono n dai
poeti n dalla poesia.
(G. Raboni, La poesia? Si vende ma non si dice, Il Corriere della Sera,
18/01/2003)

la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si


atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si


atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

La poesia non muore, altrimenti morirebbero il pensiero e la


storia umana
la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si
atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

La poesia non muore, altrimenti morirebbero il pensiero e la


storia umana
la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si
atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

La poesia non muore, altrimenti morirebbero il pensiero e la


storia umana
la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si
atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Gli eventuali assassini: intellettuali materialisti, borghesi
corrotti, cultori del trash e del denaro
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

La poesia non muore, altrimenti morirebbero il pensiero e la


storia umana
la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si
atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Gli eventuali assassini: intellettuali materialisti, borghesi
corrotti, cultori del trash e del denaro
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

La poesia non muore, altrimenti morirebbero il pensiero e la


storia umana
la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si
atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Gli eventuali assassini: intellettuali materialisti, borghesi
corrotti, cultori del trash e del denaro
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Nel mondo dellapparenza e dello spettacolo meglio che la
poesia sia impopolare, cos resta universale ed eterna
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della


poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo. E
allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone
il surrogato di massa della poesia...
C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se
occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia tranquilla dei
giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo:
com' possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di s alla poesia,
in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono
versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, sono
tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di s nell'energia
insostituibile e nella verit profonda della parola poetica, e non gliene
importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da
tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
(M. Cucchi, Il destino della poesia nella societ moderna, La Stampa,
21/1/2003)

La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della


poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo. E
allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone
il surrogato di massa della poesia...
C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se
occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia tranquilla dei
giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo:
com' possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di s alla poesia,
in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono
versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, sono
tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di s nell'energia
insostituibile e nella verit profonda della parola poetica, e non gliene
importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da
tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
(M. Cucchi, Il destino della poesia nella societ moderna, La Stampa,
21/1/2003)

Tentativo della societ dello spettacolo di sostituire la poesia


con le canzoni
La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della
poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo. E
allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone
il surrogato di massa della poesia...
C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se
occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia tranquilla dei
giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo:
com' possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di s alla poesia,
in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono
versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, sono
tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di s nell'energia
insostituibile e nella verit profonda della parola poetica, e non gliene
importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da
tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
(M. Cucchi, Il destino della poesia nella societ moderna, La Stampa,
21/1/2003)

Tentativo della societ dello spettacolo di sostituire la poesia


con le canzoni
La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della
poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo. E
allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone
il surrogato di massa della poesia...
C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se
occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia tranquilla dei
giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo:
com' possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di s alla poesia,
in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono
versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, sono
tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di s nell'energia
insostituibile e nella verit profonda della parola poetica, e non gliene
importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da
tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
(M. Cucchi, Il destino della poesia nella societ moderna, La Stampa,
21/1/2003)

Tentativo della societ dello spettacolo di sostituire la poesia


con le canzoni
La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della
poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo. E
allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone
il surrogato di massa della poesia...
Sono i giovani il futuro della poesia, la garanzia della sua
sopravvivenza
C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se
occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia tranquilla dei
giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo:
com' possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di s alla poesia,
in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono
versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, sono
tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di s nell'energia
insostituibile e nella verit profonda della parola poetica, e non gliene
importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da
tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
(M. Cucchi, Il destino della poesia nella societ moderna, La Stampa,
21/1/2003)

Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so pi
su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola in un indice",
quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una
sera", vanno a toccare pi di ogni altra composizione le misteriose corde
d'ordine sentimentale (chiamiamole pure cos), latenti in ciascuno di noi
dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perch un insegnante pi appassionato
degli altri e con una voce pi duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo
studio a memoria della poesia ancora obbligatorio, mi dicono, e
ancora mal sopportato dai ragazzini. Sar, ma "Dolce e chiara la notte
e senza vento" o "quel giorno pi non vi leggemmo avante", devono pur
risuonare in un'aula scolastica.
Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude
merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e
dolcissime, che per molti scomparir forse per sempre ma per altri
rester per sempre l a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando
sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato Sono lingotti
in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria,
ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da s,
con la sua segreta chiave, perch l'alternativa (il cenacolo con dama
protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l'evento mediatico una
volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime
risonanze
(C. Fruttero, Lindice di Borges, Tuttolibri, 11/1/2003)

Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so pi
su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola in un indice",
quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una
sera", vanno a toccare pi di ogni altra composizione le misteriose corde
d'ordine sentimentale (chiamiamole pure cos), latenti in ciascuno di noi
dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perch un insegnante pi appassionato
degli altri e con una voce pi duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo
studio a memoria della poesia ancora obbligatorio, mi dicono, e
ancora mal sopportato dai ragazzini. Sar, ma "Dolce e chiara la notte
e senza vento" o "quel giorno pi non vi leggemmo avante", devono pur
risuonare in un'aula scolastica.
Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude
merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e
dolcissime, che per molti scomparir forse per sempre ma per altri
rester per sempre l a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando
sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato Sono lingotti
in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria,
ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da s,
con la sua segreta chiave, perch l'alternativa (il cenacolo con dama
protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l'evento mediatico una
volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime
risonanze...
(C. Fruttero, Lindice di Borges, Tuttolibri, 11/1/2003)

La poesia innamoramento
Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so pi
su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola in un indice",
quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una
sera", vanno a toccare pi di ogni altra composizione le misteriose corde
d'ordine sentimentale (chiamiamole pure cos), latenti in ciascuno di noi
dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perch un insegnante pi appassionato
degli altri e con una voce pi duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo
studio a memoria della poesia ancora obbligatorio, mi dicono, e
ancora mal sopportato dai ragazzini. Sar, ma "Dolce e chiara la notte
e senza vento" o "quel giorno pi non vi leggemmo avante", devono pur
risuonare in un'aula scolastica.
Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude
merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e
dolcissime, che per molti scomparir forse per sempre ma per altri
rester per sempre l a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando
sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato Sono lingotti
in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria,
ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da s,
con la sua segreta chiave, perch l'alternativa (il cenacolo con dama
protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l'evento mediatico una
volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime
risonanze...

La poesia innamoramento
Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so pi
su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola in un indice",
quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una
sera", vanno a toccare pi di ogni altra composizione le misteriose corde
d'ordine sentimentale (chiamiamole pure cos), latenti in ciascuno di noi
dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perch un insegnante pi appassionato
degli altri e con una voce pi duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo
studio a memoria della poesia ancora obbligatorio, mi dicono, e
ancora mal sopportato dai ragazzini. Sar, ma "Dolce e chiara la notte
e senza vento" o "quel giorno pi non vi leggemmo avante", devono pur
risuonare in un'aula scolastica.
Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude
merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e
dolcissime, che per molti scomparir forse per sempre ma per altri
rester per sempre l a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando
sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato Sono lingotti
in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria,
ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da s,
con la sua segreta chiave, perch l'alternativa (il cenacolo con dama
protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l'evento mediatico una
volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime
risonanze...

La poesia innamoramento
Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so pi
su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola in un indice",
quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una
sera", vanno a toccare pi di ogni altra composizione le misteriose corde
d'ordine sentimentale (chiamiamole pure cos), latenti in ciascuno di noi
dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perch un insegnante pi appassionato
degli altri e con una voce pi duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo
studio a memoria della poesia ancora obbligatorio, mi dicono, e
ancora mal sopportato dai ragazzini. Sar, ma "Dolce e chiara la notte
e senza vento" o "quel giorno pi non vi leggemmo avante", devono pur
risuonare in un'aula scolastica.
Ognuno deve conservare la poesia dentro di s
Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude
merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e
dolcissime, che per molti scomparir forse per sempre ma per altri
rester per sempre l a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando
sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato Sono lingotti
in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria,
ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da s,
con la sua segreta chiave, perch l'alternativa (il cenacolo con dama
protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l'evento mediatico una
volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime
risonanze...

2 - Confronto
dei documenti
Ultimata

la lettura analitica dei


documenti passiamo a confrontarli, per
individuare:
gli elementi di convergenza;
gli elementi di divergenza.

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia

Societ di massa e annientamento della riflessione: tempo


veloce e ricerca spasmodica dellimmediato
Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere anche le arti
tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le comunicazioni di
massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza
successo di annientare ogni possibilit di solitudine e di riflessione. Il
tempo si fa pi veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il
bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno
spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro
tempo che lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale
a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di
massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia In
tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu essere il posto della
pi discreta delle arti, la poesia?
(E. Montale, ancora possibile la poesia? Discorso tenuto all'Accademia
di Svezia, 1975)

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione

la poesia il rimedio contro langoscia: lesempio degli anziani


Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il
Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia
perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da
Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di chiudere un segno
del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a
finanziare la pi antica e ignorata delle medicine contro langoscia. Ed
un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano ad
aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno
vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora
Luigia Tonelli, leggermente pi matura, che ha voluto ringraziare la
giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai
troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla
prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac.
Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il
linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere,
dal momento che il mondo non li ascolta pi.
(M. Gramellini, I versi della nonna, La Stampa, 20/11/2002)

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione
Gramellini: E la rabbia di saperli (gli anziani) quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta pi.

Poesia: genere letterario sempre pi specialistico


La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che
non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Impopolarit della poesia: non ci sono poeti per i tragici eventi
dellumanit
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
La poesia appare morta
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione
Gramellini: E la rabbia di saperli (gli anziani) quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta pi.
Vassalli: La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi
specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle
universit e di una cerchia ristretta di cultori

Impossibilit di definire la popolarit della poesia che dipende


da ragioni esterne
La poesia irreversibilmente morta oppure viva e lotta con noi...? Di
fronte a un'alternativa del genere, la mia reazione istintiva , lo
confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si
fa a rispondere? La poesia una possibilit infinitamente sospesa, una
possibilit che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo
destinatario; tutto il resto, la "popolarit", il "ruolo sociale" ecc. appartiene alla sfera delle conseguenze e pu esserci o non esserci, in
un determinato periodo storico, per motivi che non dipendono n dai
poeti n dalla poesia.
(G. Raboni, La poesia? Si vende ma non si dice, Il Corriere della Sera,
18/01/2003)

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione
Gramellini: E la rabbia di saperli (gli anziani) quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta pi.
Vassalli: La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi
specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle
universit e di una cerchia ristretta di cultori
Raboni:

La poesia non muore, altrimenti morirebbero il pensiero e la


storia umana
la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si
atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Gli eventuali assassini: intellettuali materialisti, borghesi
corrotti, cultori del trash e del denaro
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Nel mondo dellapparenza e dello spettacolo meglio che la
poesia sia impopolare, cos resta universale ed eterna
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione
Gramellini: E la rabbia di saperli (gli anziani) quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta pi.
Vassalli: La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi
specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle
universit e di una cerchia ristretta di cultori
Raboni:
Conte: Bisogna indicarli gli assassini della poesia:
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato

Tentativo della societ dello spettacolo di sostituire la poesia


con le canzoni
La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della
poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo. E
allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone
il surrogato di massa della poesia...
Sono i giovani il futuro della poesia, la garanzia della sua
sopravvivenza
C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se
occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia tranquilla dei
giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo:
com' possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di s alla poesia,
in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono
versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, sono
tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di s nell'energia
insostituibile e nella verit profonda della parola poetica, e non gliene
importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da
tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
(M. Cucchi, Il destino della poesia nella societ moderna, La Stampa,
21/1/2003)

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione
Gramellini: E la rabbia di saperli (gli anziani) quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta pi.
Vassalli: La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi
specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle
universit e di una cerchia ristretta di cultori
Raboni:
Conte: Bisogna indicarli gli assassini della poesia:
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato
Cucchi: La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione
della poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo.
E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della
canzone il surrogato di massa della poesia

La poesia innamoramento
Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so pi
su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola in un indice",
quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una
sera", vanno a toccare pi di ogni altra composizione le misteriose corde
d'ordine sentimentale (chiamiamole pure cos), latenti in ciascuno di noi
dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perch un insegnante pi appassionato
degli altri e con una voce pi duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo
studio a memoria della poesia ancora obbligatorio, mi dicono, e
ancora mal sopportato dai ragazzini. Sar, ma "Dolce e chiara la notte
e senza vento" o "quel giorno pi non vi leggemmo avante", devono pur
risuonare in un'aula scolastica.
Ognuno deve conservare la poesia dentro di s
Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude
merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e
dolcissime, che per molti scomparir forse per sempre ma per altri
rester per sempre l a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando
sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato Sono lingotti
in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria,
ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da s,
con la sua segreta chiave, perch l'alternativa (il cenacolo con dama
protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l'evento mediatico una
volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime
risonanze... "

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione
Gramellini: E la rabbia di saperli (gli anziani) quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta pi.
Vassalli: La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi
specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle
universit e di una cerchia ristretta di cultori
Raboni:
Conte: Bisogna indicarli gli assassini della poesia:
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato
Cucchi: La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione
della poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo.
E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della
canzone il surrogato di massa della poesia

ELEMENTI DI DIVERGENZA
Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea

Societ di massa e annientamento della riflessione: tempo


veloce e ricerca spasmodica dellimmediato
Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere anche le arti
tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le comunicazioni di
massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza
successo di annientare ogni possibilit di solitudine e di riflessione. Il
tempo si fa pi veloce, opere di pochi anni fa sembrano "datate" e il
bisogno che l'artista ha di farsi ascoltare prima o poi diventa bisogno
spasmodico dell'attuale, dell'immediato. Di qui l'arte nuova del nostro
tempo che lo spettacolo, un'esibizione non necessariamente teatrale
a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di
massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia In
tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu essere il posto della
pi discreta delle arti, la poesia?
(E. Montale, ancora possibile la poesia? Discorso tenuto all'Accademia
di Svezia, 1975)

ELEMENTI DI DIVERGENZA
Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea
Montale: NO In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu
essere il posto della pi discreta delle arti, la poesia?

la poesia il rimedio contro langoscia: lesempio degli anziani


Ruth Lilly, erede novantenne della casa farmaceutica che produce il
Prozac, ha regalato cento milioni di dollari a "Poetry", rivista di poesia
perennemente in bolletta che ha pubblicato i grandi del Novecento, da
Dylan Thomas ed Ezra Pound, e che rischiava di chiudere un segno
del destino che il denaro speso per gli antidepressivi sia andato a
finanziare la pi antica e ignorata delle medicine contro langoscia. Ed
un altro segno che sia stato proprio il Pio Albergo Trivulzio di Milano ad
aver organizzato un concorso nazionale di poesia per anziani. Lo hanno
vinto una coetanea veneta della miliardaria americana e la signora
Luigia Tonelli, leggermente pi matura, che ha voluto ringraziare la
giuria con queste parole: "I miei 104 anni sono tanti, ma non sono mai
troppi per tutto quello che la vita ci offre". Una frase che, a leggerla
prima e dopo i pasti, uno si dimentica persino di prendere il Prozac.
Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella poesia, il
linguaggio dei bambini. E la rabbia di saperli quasi costretti a scrivere,
dal momento che il mondo non li ascolta pi.
(M. Gramellini, I versi della nonna, La Stampa, 20/11/2002)

ELEMENTI DI DIVERGENZA
Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea
Montale: NO In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu
essere il posto della pi discreta delle arti, la poesia?
Gramellini: S Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella
poesia, il linguaggio dei bambini.

Poesia: genere letterario sempre pi specialistico


La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi specialistico, che
non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle universit e di una
cerchia ristretta di cultori
Impopolarit della poesia: non ci sono poeti per i tragici eventi
dellumanit
Ma la poesia da sempre, aspira a essere popolare; e questo fatto genera
qualche equivoco L'impopolarit della poesia sembra irreversibile. In
passato, la poesia diventava popolare sulla spinta delle grandi idee,
delle grandi emozioni, delle grandi cause (giuste o sbagliate). Oggi, il
pacifismo non ha un vate, la causa palestinese e le sofferenze del
popolo israeliano non hanno un vate; Bin Laden balbetta versi non suoi,
Karadzic meglio dimenticarlo.
La poesia appare morta
Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per sempre.
(S. Vassalli, Il declino del vate, Il Corriere della Sera, 12/01/2003)

ELEMENTI DI DIVERGENZA
Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea
Montale: NO In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu
essere il posto della pi discreta delle arti, la poesia?
Gramellini: S Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella
poesia, il linguaggio dei bambini.
Vassalli: NO Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per
sempre.

La poesia non muore, altrimenti morirebbero il pensiero e la


storia umana
la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia, allora si
atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il linguaggio e
il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a chiudersi, ma
sarebbe l'umanit stessa a cambiare.
Gli eventuali assassini: intellettuali materialisti, borghesi
corrotti, cultori del trash e del denaro
Bisogna indicarli gli assassini della poesia: non sono certo il popolo, i
ragazzi e le ragazze, i lavoratori, gli anziani, le persone comuni, ma sono
tra i poeti e gli intellettuali stessi, almeno tra quelli che vivono di rendita
su vecchie posizioni nichiliste, materialistiche ed eurocentriche, sono tra
quei borghesi corrotti, cinici, conformisti, pigri, incolti che rappresentano
il ventre molle della classe dirigente italiana, sono tra i cultori del trash,
sono tra coloro che attaccano e avvelenano la Madre Terra, sono tra i
sostenitori di una inedita gerarchia in cui Denaro e Tecnica occupano il
primo posto nella scala dei valori.
Nel mondo dellapparenza e dello spettacolo meglio che la
poesia sia impopolare, cos resta universale ed eterna
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato allora meglio che la poesia non sia popolare. Lei di
pi, universale. E quelli che la vogliono uccidere non ce la faranno.
(G. Conte, Ma la poesia non sempre deve essere popolare, Il Corriere
della Sera, 15/01/2003)

ELEMENTI DI DIVERGENZA
Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea
Montale: NO In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu
essere il posto della pi discreta delle arti, la poesia?
Gramellini: S Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella
poesia, il linguaggio dei bambini.
Vassalli: NO Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per
sempre.
Conte: S la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia,
allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il
linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a
chiudersi, ma sarebbe l'umanit stessa a cambiare. [] meglio che la
poesia non sia popolare. Lei di pi, universale. E quelli che la
vogliono uccidere non ce la faranno.

Tentativo della societ dello spettacolo di sostituire la poesia


con le canzoni
La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione della
poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo. E
allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della canzone
il surrogato di massa della poesia...
Sono i giovani il futuro della poesia, la garanzia della sua
sopravvivenza
C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale, anche se
occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia tranquilla dei
giovanissimi in questo genere espressivo. Qualche anno fa pensavo:
com' possibile che un diciottenne, oggi, affidi il meglio di s alla poesia,
in un mondo che tende a nasconderla? Ebbene, i giovani che scrivono
versi, ma non per raccontare le sole sciocchezze in cuore e amore, sono
tanti e pienamente persuasi. Investono il meglio di s nell'energia
insostituibile e nella verit profonda della parola poetica, e non gliene
importa nulla dei vip televisivi e della cultura di massa. Li seguo da
tempo, sono nati negli anni Settanta e ormai anche oltre Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
(M. Cucchi, Il destino della poesia nella societ moderna, La Stampa,
21/1/2003)

ELEMENTI DI DIVERGENZA
Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea
Montale: NO In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu
essere il posto della pi discreta delle arti, la poesia?
Gramellini: S Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella
poesia, il linguaggio dei bambini.
Vassalli: NO Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per
sempre.
Conte: S la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia,
allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il
linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a
chiudersi, ma sarebbe l'umanit stessa a cambiare. [] meglio che la
poesia non sia popolare. Lei di pi, universale. E quelli che la
vogliono uccidere non ce la faranno.
Cucchi: S C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale,
anche se occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia
tranquilla dei giovanissimi in questo genere espressivo. [] Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.

La poesia innamoramento
Sei una parola in un indice". Lessi questo verso tanti anni fa, non so pi
su quale rivista letteraria... Ma per me quel "sei una parola in un indice",
quel "ma di te sappiamo solo oscuro amico/che udisti l'usignolo una
sera", vanno a toccare pi di ogni altra composizione le misteriose corde
d'ordine sentimentale (chiamiamole pure cos), latenti in ciascuno di noi
dai tempi della scuola. Sono veri e propri innamoramenti, cui si perviene
casualmente, per vie proprie, o perch un insegnante pi appassionato
degli altri e con una voce pi duttile, ce li ha messi in evidenza. Lo
studio a memoria della poesia ancora obbligatorio, mi dicono, e
ancora mal sopportato dai ragazzini. Sar, ma "Dolce e chiara la notte
e senza vento" o "quel giorno pi non vi leggemmo avante", devono pur
risuonare in un'aula scolastica.
Ognuno deve conservare la poesia dentro di s
Sono spiragli aperti per un attimo su un mondo parallelo che esclude
merendine e play-station. Un mondo di suggestioni enigmatiche e
dolcissime, che per molti scomparir forse per sempre ma per altri
rester per sempre l a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando
sull'autostrada, spingendo il carrello per un supermercato Sono lingotti
in un caveau svizzero, magari parziali e approssimativi nella memoria,
ma emotivamente indistruttibili. Ognuno se li deve mantenere da s,
con la sua segreta chiave, perch l'alternativa (il cenacolo con dama
protettrice, il convegnino promosso dal Comune, l'evento mediatico una
volta l'anno) non funziona, inquina senza scampo quelle privatissime
risonanze... "

ELEMENTI DI DIVERGENZA
Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea
Montale: NO In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu
essere il posto della pi discreta delle arti, la poesia?
Gramellini: S Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella
poesia, il linguaggio dei bambini.
Vassalli: NO Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per
sempre.
Conte: S la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia,
allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il
linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a
chiudersi, ma sarebbe l'umanit stessa a cambiare. [] meglio che la
poesia non sia popolare. Lei di pi, universale. E quelli che la
vogliono uccidere non ce la faranno.
Cucchi: S C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale,
anche se occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia
tranquilla dei giovanissimi in questo genere espressivo. [] Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
Fruttero: S Un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che
per molti scomparir forse per sempre ma per altri rester per sempre l
a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando sull'autostrada,
spingendo il carrello per un supermercato.

Impossibilit di definire la popolarit della poesia che dipende


da ragioni esterne
La poesia irreversibilmente morta oppure viva e lotta con noi...? Di
fronte a un'alternativa del genere, la mia reazione istintiva , lo
confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si
fa a rispondere? La poesia una possibilit infinitamente sospesa, una
possibilit che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo
destinatario; tutto il resto, la "popolarit", il "ruolo sociale" ecc. appartiene alla sfera delle conseguenze e pu esserci o non esserci, in
un determinato periodo storico, per motivi che non dipendono n dai
poeti n dalla poesia.
(G. Raboni, La poesia? Si vende ma non si dice, Il Corriere della Sera,
18/01/2003)

OTTICA DIVERSA: IMPOSSIBILIT DI RISPONDERE


Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea

Impossibilit di definire la popolarit della poesia che dipende


da ragioni esterne
La poesia irreversibilmente morta oppure viva e lotta con noi...? Di
fronte a un'alternativa del genere, la mia reazione istintiva , lo
confesso, quella di stringermi nelle spalle e cambiare discorso. Come si
fa a rispondere? La poesia una possibilit infinitamente sospesa, una
possibilit che si avvera soltanto nella mente di ogni singolo
destinatario; tutto il resto, la "popolarit", il "ruolo sociale" ecc. appartiene alla sfera delle conseguenze e pu esserci o non esserci, in
un determinato periodo storico, per motivi che non dipendono n dai
poeti n dalla poesia.
(G. Raboni, La poesia? Si vende ma non si dice, Il Corriere della Sera,
18/01/2003)

OTTICA DIVERSA: IMPOSSIBILIT DI RISPONDERE


Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea
Raboni: Come si fa a rispondere? La poesia una possibilit
infinitamente sospesa, una possibilit che si avvera soltanto nella mente
di ogni singolo destinatario; tutto il resto, la "popolarit", il "ruolo
sociale" ecc. - appartiene alla sfera delle conseguenze e pu esserci o
non esserci, in un determinato periodo storico, per motivi che non
dipendono n dai poeti n dalla poesia.

Dai documenti al saggio:


a che punto siamo
Lettura

attenta dei documenti per


evidenziarne i punti nodali e pi
interessanti.
Confronto dei documenti sulla base di
analogie, diversit, contrasti.
Raccolta delle informazioni e delle
idee.
Individuazione del problema e assunzione
del punto di vista.
Preparazione della scaletta per il testo.
Stesura del testo.

3 - Raccolta delle
informazioni e delle idee
Per

affrontare questa fase del lavoro,


utile prestare attenzione ai seguenti
elementi:
Le notizie editoriali relative ai
documenti.
La contestualizzazione storica dei
documenti e il loro inserimento entro
coordinate spaziali e temporali.
La possibilit di ampliare le informazioni
presenti nella documentazione con le
nostre conoscenze ed esperienze.

Consegne
(fino al 2008)
Sviluppa

largomento scelto o in forma di saggio


breve o di articolo di giornale, utilizzando i
documenti e i dati che lo corredano.
Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e
confronta i documenti e i dati forniti e su questa base
svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche
con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Da al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e
ipotizzane una destinazione editoriale (rivista
specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale,
altro).
Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in
paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico
titolo.
Se scegli la forma dellarticolo di giornale, individua
nei documenti e nei dati forniti uno o pi
elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su
di essi il tuo pezzo.
Da allarticolo un titolo appropriato ed indica il tipo di
giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico,
altro).
Per attualizzare largomento, puoi riferirti a circostanze
immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o
eventi di rilievo).
Per entrambe le forme di scrittura non superare le
quattro o cinque colonne di met di foglio protocollo.

Consegne
(2009)
Sviluppa

largomento scelto o in
forma di saggio breve o di
articolo di giornale,
interpretando e confrontando i
documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del saggio
breve argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente
e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'articolo di
giornale, indica il titolo dellarticolo
e il tipo di giornale sul quale pensi
che larticolo debba essere
pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura
non superare cinque colonne di
met di foglio protocollo.

3 - Raccolta delle
informazioni e delle idee
Nel

caso del nostro saggio le coordinate


spaziali sono molto semplici: tutti i
documenti sono opera di autori italiani.
Anche le coordinate temporali sono
semplici: a parte il discorso di Montale,
che del 1975, gli altri documenti sono
tutti molto recenti (primo decennio del
2000).

3 - Raccolta delle
informazioni e delle idee
Infine,

semplice anche la ricostruzione


delle notizie editoriali.

Il

primo documento un discorso


pronunciato da Montale (si pu facilmente
inferire che esso stato letto in occasione
del conferimento del premio Nobel).
Tutti gli altri sono articoli di giornale.

3 - Raccolta delle
informazioni e delle idee
Purtroppo

non sempre questa


ricostruzione cos semplice.
Una delle insidie che le tracce
presentano consiste nella data di
pubblicazione delle opere.
Capita spesso infatti che, con riferimento
ad autori stranieri, si indichi solo la data
di uscita della traduzione italiana, spesso
di molto posteriore allopera o addirittura
postuma.
In questo caso dovremo aiutarci con le
nostre conoscenze di studio, o potremo
chiedere chiarimenti alla commissione.

3 - Raccolta delle
informazioni e delle idee

molto importante, ma non sempre


facile, sapere chi sono gli autori dei
documenti.
Una prima difficolt consiste nel fatto che
non sempre i documenti sono opera di
autori noti o che abbiamo studiato.
Unulteriore difficolt consiste nel fatto
che, di solito, le tracce indicano solo il
cognome degli autori mentre, per il
nome, si limitano alliniziale puntata.

3 - Raccolta delle
informazioni e delle idee
Eugenio

Montale un poeta italiano


che qualsiasi studente ammesso agli
esami tenuto a conoscere.
Massimo Gramellini un giornalista.
Sebastiano Vassalli un romanziere.
Giovanni Raboni stato un poeta e
scrittore, scomparso nel 2004.
Giuseppe Conte un poeta.
Maurizio Cucchi un poeta, scrittore e
critico letterario.
Carlo Fruttero un romanziere.

3 - Raccolta delle
informazioni e delle idee

molto utile ampliare le informazioni


fornite dai documenti con le proprie
conoscenze di studio.
Nel nostro caso, potremo fare ricorso in
primo luogo alle conoscenze su Montale.
Nel discorso del 1975 egli parla di un
rapporto difficile tra poesia e modernit.
Questo rapporto testimoniato anche
dallevoluzione della sua opera.

3 - Raccolta delle
informazioni e delle idee
In

secondo luogo, possiamo ricordare i


precedenti dibattiti letterari sul ruolo
della poesia nel mondo che cambia.
Un dibattito del genere si svilupp
allinizio dellOttocento con il
Romanticismo.
In quel contesto, gi Leopardi pose
drammaticamente la questione della
sopravvivenza della poesia nel mondo
moderno.

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
Siamo

ormai arrivati a individuare il


problema su cui verter il saggio.
Dovremo adesso assumere un nostro
punto di vista, ossia abbozzare la tesi
che intendiamo argomentare.
La tesi andr dedotta dalla lettura dei
documenti, dalle nostre conoscenze di
studio, dalle nostre convinzioni sul tema
trattato.

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
In

questo caso, potremmo argomentare


la tesi che la poesia non muore, anche
se la modernit lha profondamente
trasformata. Non sappiamo
esattamente cosa sar la poesia in futuro
e quale sar il suo spazio. Ma sappiamo
che essa risponde a un bisogno umano
ineliminabile.
Potremmo argomentare la tesi contraria
e sostenere che, in realt, la poesia non
ha un futuro nel mondo moderno. Le
trasformazioni attuali sono molto pi
profonde di quelle del passato e la poesia

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
Naturalmente

la tesi dipende da scelte


personali. Essa infatti lelemento pi
originale del saggio, quello da cui
discende la sua strutturazione e che
andr richiamato nel titolo.
Non si chiede agli studenti di dare
risposte definitive a problemi di questa
portata. Ci che conta che la tesi sia
pertinente alla traccia e che sia
argomentata in modo logico e
corretto, a partire dai documenti.

Dai documenti al saggio:


a che punto siamo
Lettura

attenta dei documenti per


evidenziarne i punti nodali e pi
interessanti.
Confronto dei documenti sulla base di
analogie, diversit, contrasti.
Raccolta delle informazioni e delle idee.
Individuazione del problema e
assunzione del punto di vista.
Preparazione della scaletta per il testo.
Stesura del testo.
Rilettura e successiva copiatura del testo.

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
Anche

se non ancora il momento di


costruire la scaletta, possiamo gi, sulla
base del materiale che abbiamo
analizzato integrato dalle nostre
conoscenze, anticiparne la struttura
di fondo.
Il nostro saggio potr essere articolato in
due parti fondamentali.

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
La

prima parte (individuazione del


problema) ha natura prevalentemente
informativa.
Naturalmente anche questa parte
informativa frutto di una nostra
operazione critica: limpostazione di essa
dipende dal modo in cui abbiamo letto e
confrontato i documenti.
Per articolare la prima parte del saggio,
possiamo utilizzare la tabella sugli
elementi di convergenza che abbiamo
ricavato dal confronto tra i documenti.

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione
Gramellini: E la rabbia di saperli (gli anziani) quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta pi.
Vassalli: La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi
specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle
universit e di una cerchia ristretta di cultori
Raboni:
Conte: Bisogna indicarli gli assassini della poesia:
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato
Cucchi: La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione
della poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo.
E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della
canzone il surrogato di massa della poesia

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
Questi

elementi ci permettono di porre il


problema prima di enunciare la nostra
posizione.
Per arricchire lesposizione del tema,
potremo utilizzare le nostre conoscenze
di studio.

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
Fin

da Ossi di Seppia Eugenio Montale


pone il problema della possibilit della
poesia nel nostro tempo. A differenza di
DAnnunzio, egli non manifesta nessun
ottimismo circa le possibilit della parola
poetica.

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
Montale,

dopo La bufera e altro, ha


attraversato un lungo periodo di silenzio
poetico. Anche quando, in seguito, ha
ripreso a scrivere poesia, lo ha fatto in
una forma profondamente diversa da
quella delle precedenti opere: la
poesia dellultimo Montale assai vicina
alla prosa e utilizza spesso il
meccanismo dellautocitazione
parodistica.

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
Allinizio

dellOttocento era stato


Giacomo Leopardi a sostenere che la
poesia dei moderni era irrimediabilmente
inferiore da quella degli antichi, che era
stata lunica vera poesia.
La posizione di Leopardi si inseriva nel
dibattito nato, in et romantica, a partire
dalla famosa distinzione di Schiller tra
poesia ingenua (quella degli antichi) e
poesia sentimentale (quella dei
moderni).

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista

4 - Individuazione del problema


e assunzione del punto di vista
Il

secondo momento del saggio sar


quello pi propriamente argomentativo.
A partire dalle divergenze evidenziate
nei documenti, proporremo la nostra tesi
e la discuteremo.
I documenti ci serviranno come appoggio
alla nostra argomentazione: potranno
rafforzarla (argomenti a favore della
tesi) o metterla in crisi (argomenti a
favore dellantitesi). In questo caso,
dovremo presentare dei controargomenti plausibili a sostegno della
nostra tesi (confutazione degli argomenti

Il saggio implica
un punto di vista
I

passaggi logici dellargomentazione


sono:
Enunciazione della tesi
Esposizione degli argomenti a favore della
tesi
Enunciazione dellantitesi
Esposizione degli argomenti a favore
dellantitesi
Confutazione degli argomenti a favore
dellantitesi
Conclusione

5 - Preparazione
della scaletta
Siamo

dunque a conoscenza del


problema e abbiamo abbozzato una
tesi.
Si tratta ora di scegliere la strategia
attraverso cui la dimostreremo.
insomma arrivato il momento di
preparare la scaletta.

Dai documenti al saggio:


a che punto siamo
Lettura

attenta dei documenti per


evidenziarne i punti nodali e pi
interessanti.
Confronto dei documenti sulla base di
analogie, diversit, contrasti.
Raccolta delle informazioni e delle idee.
Individuazione del problema e assunzione
del punto di vista.
Preparazione della scaletta per il
testo.
Stesura del testo.

5 - Preparazione
della scaletta
Come

abbiamo gi detto, in base a


quanto emerso dallanalisi e dal
confronto dei documenti, divideremo il
nostro saggio in due parti fondamentali:
1. Presentazione del problema, che
incentreremo sugli elementi di
convergenza, integrati dalle nostre
conoscenze.

ELEMENTI DI CONVERGENZA
La societ contemporanea tende a uccidere la diffusione della
poesia
Montale: Sotto lo sfondo cos cupo dell'attuale civilt del benessere
anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identit. Le
comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno
tentato non senza successo di annientare ogni possibilit di solitudine e
di riflessione
Gramellini: E la rabbia di saperli (gli anziani) quasi costretti a
scrivere, dal momento che il mondo non li ascolta pi.
Vassalli: La poesia , ormai, un "genere" letterario sempre pi
specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle
universit e di una cerchia ristretta di cultori
Raboni:
Conte: Bisogna indicarli gli assassini della poesia:
Se popolare tutto ci che riguarda i consigli per gli acquisti, il
luccicante ma miserabile mondo della moda, degli spot, del
calciomercato
Cucchi: La societ-spettacolo non vuole cancellare la nobile funzione
della poesia, perch sa che ne avrebbe un ritorno d'immagine negativo.
E allora, semplicemente, e per arrivare ai grandi numeri, fa della
canzone il surrogato di massa della poesia

5 - Preparazione
della scaletta
Come

abbiamo gi detto, in base a quanto


emerso dallanalisi e dal confronto dei
documenti, divideremo il nostro saggio in
due parti fondamentali:
1. Presentazione del problema, che
incentreremo sugli elementi di
convergenza, integrati dalle nostre
conoscenze.
2. Argomentazione della nostra tesi,
che incentreremo sugli elementi di
divergenza, presentando il nostro punto
di vista e dimostrandone la fondatezza.

ELEMENTI DI DIVERGENZA
Possibilit di vita della poesia nella societ contemporanea
Montale: NO In tale paesaggio di esibizionismo isterico quale pu
essere il posto della pi discreta delle arti, la poesia?
Gramellini: S Rimane la gioia di vedere tanti vecchi rifugiarsi nella
poesia, il linguaggio dei bambini.
Vassalli: NO Forse, un capitolo della storia umana si chiuso per
sempre.
Conte: S la poesia non muore mai del tutto. Se morisse la poesia,
allora si atrofizzerebbero e si impoverirebbero mortalmente anche il
linguaggio e il pensiero, e non sarebbe un capitolo della storia umana a
chiudersi, ma sarebbe l'umanit stessa a cambiare. [] meglio che la
poesia non sia popolare. Lei di pi, universale. E quelli che la
vogliono uccidere non ce la faranno.
Cucchi: S C' per un fatto decisivo a conferma della presenza vitale,
anche se occultata dai media pi forti, della poesia, e cio la fiducia
tranquilla dei giovanissimi in questo genere espressivo. [] Sono loro il
futuro della poesia, che non ceder certo il campo ai surrogati.
Fruttero: S Un mondo di suggestioni enigmatiche e dolcissime, che
per molti scomparir forse per sempre ma per altri rester per sempre l
a portata di mano, evocabile in ufficio, guidando sull'autostrada,
spingendo il carrello per un supermercato.

Il saggio implica
un punto di vista
I

passaggi logici dellargomentazione


sono:
Enunciazione della tesi
Esposizione degli argomenti a favore della
tesi
Enunciazione dellantitesi
Esposizione degli argomenti a favore
dellantitesi
Confutazione degli argomenti a favore
dellantitesi
Conclusione

5 - Preparazione
della scaletta
Non

tuttavia necessario che la scaletta


della parte argomentativa sia cos
schematica. Si possono adottare delle
strategie alternative.
La scelta andr fatta di caso in caso, in
base alle caratteristiche del problema, al
tipo di documenti disponibili, alle nostre
conoscenze, alla natura della nostra tesi.

5 - Preparazione
della scaletta
Gli

argomenti che dimostrano e


rafforzano una tesi possono essere di
vario tipo. Unaffermazione pu essere
dimostrata:
con dati oggettivi;
con paragoni;
con esempi;
con citazioni;
con ragionamenti.

5 - Preparazione
della scaletta
Per

evidenziare i nessi logici nella


scaletta, importante fare uso dei
connettivi logici per evidenziare i
rapporti di causa/effetto, deduzione,
accostamento, analogia,
contrapposizione ecc.

5 - Preparazione
della scaletta
I

connettivi logici possono:


aggiungere informazioni:
e, inoltre, in pi, pure, altres ecc.
spiegare o precisare:
cio, ossia, ovvero, infatti ecc.
porre un'alternativa:
o, oppure ecc.
contrapporre:
ma, per, bens, viceversa ecc.

5 - Preparazione
della scaletta
I

connettivi logici possono:


indicare la causa che determina il fatto:
perch, poich ecc.
indicare la conseguenza di un fatto o di
un'azione:
dunque, perci, pertanto, tanto che
ecc.
indicare lo scopo cui diretta un'azione:
perch, affinch ecc.

5 - Preparazione
della scaletta
I

connettivi logici possono:


introdurre un paragone:
come cos, tanto quanto ecc.
indicare la conclusione di quanto stato
affermato in precedenza:
perci, pertanto, dunque, quindi ecc.

Dai documenti al saggio:


a che punto siamo
Lettura

attenta dei documenti per


evidenziarne i punti nodali e pi
interessanti.
Confronto dei documenti sulla base di
analogie, diversit, contrasti.
Raccolta delle informazioni e delle idee.
Individuazione del problema e assunzione
del punto di vista.
Preparazione della scaletta per il testo.
Stesura del testo.
Rilettura e successiva copiatura del testo.

6 Stesura
del testo
Ai

fini della stesura del testo occorre


ricordare alcuni elementi che
caratterizzano il saggio breve:
la scelta di un registro formale;
lesposizione logica e consequenziale;
la cura dei legami e dei passaggi;
un linguaggio quanto pi possibile
rigoroso e specifico.

6 Stesura
del testo
Poich

il saggio si basa su un insieme di


documenti, importante sapere fare un
buon uso delle citazioni. A tal fine occorre
ricordare che:
le citazioni sono uno strumento
dellargomentazione;
le citazioni fanno parte del nostro
discorso, sia logicamente che
sintatticamente;
le citazioni vanno attribuite ai loro autori.

6 Stesura
del testo
Poich

il saggio si basa su un insieme di


documenti, importante saper fare un
buon uso delle citazioni. A tal fine occorre
ricordare che:
le citazioni sono uno strumento
dellargomentazione;
le citazioni fanno parte del nostro
discorso, sia logicamente che
sintatticamente;
le citazioni vanno attribuite ai loro autori.

6 Stesura
del testo
Le

citazioni vengono usate come ragioni


a sostegno della propria argomentazione.
Esse non sono mai fini a se stesse.
Bisogna sceglierle opportunamente e
ridurle a una ragionevole lunghezza: il
saggio non deve mai sembrare una
compilazione acritica di opinioni altrui.

6 Stesura
del testo
Le

citazioni possono costituire o


supportare un argomento a favore della
tesi, un argomento a favore dellantitesi, la
confutazione di un argomento a favore
dellantitesi.
Possono anche servire a introdurre il
problema o aiutarci a concludere il saggio.
importante che le citazioni siano
introdotte e/o seguite da frasi di raccordo
che le inseriscano organicamente nel
tessuto logico del nostro discorso.

6 Stesura
del testo
Poich

il saggio si basa su un insieme di


documenti, importante sapere fare un
buon uso delle citazioni. A tal fine occorre
ricordare che:
le citazioni sono uno strumento
dellargomentazione;
le citazioni fanno parte del nostro
discorso, sia logicamente che
sintatticamente;
le citazioni vanno attribuite ai loro autori.

6 Stesura
del testo
Il

raccordo, oltre che logico, deve essere


anche sintattico.
Una citazione pu costituire un periodo a s.
Quando una citazione viene inserita in un
periodo scritto da noi, occorre curare la
correttezza sintattica del testo e la
punteggiatura. A tal fine, senza modificare
le parole, si pu tagliare il testo citato
(segnalando le omissioni) per inserirlo
correttamente nel nostro discorso.
Se si taglia il testo, si deve fare sempre
attenzione a rispettarne il significato.

6 Stesura
del testo
Poich

il saggio si basa su un insieme di


documenti, importante sapere fare un
buon uso delle citazioni. A tal fine occorre
ricordare che:
le citazioni sono uno strumento
dellargomentazione;
le citazioni fanno parte del nostro
discorso, sia logicamente che
sintatticamente;
le citazioni vanno attribuite ai loro
autori.

6 Stesura
del testo
Le

citazioni vanno attribuite ai loro autori e


vanno presentati i riferimenti bibliografici
necessari per risalire ai testi da cui esse
sono tratte.
Per le modalit con cui inserire queste
indicazioni (tra parentesi, in nota ecc.) si
adotter lo stile normalmente consigliato
dallinsegnante della classe.
Si raccomanda per di fare in modo che le
indicazioni bibliografiche non
compromettano la scorrevolezza del testo.

6 Stesura
del testo
Se

si forniscono la indicazioni
bibliografiche nel corpo del testo,
essenziale controllare che siano sempre
rispettate la sintassi e la punteggiatura.
Importante in tal caso pu essere luso
delle parentesi.

6 Stesura
del testo
Non

dimentichiamo infine, in fase di


stesura del testo, di indicarne il titolo.
Esso non va assolutamente confuso con
largomento del saggio.
Un buon titolo invece il riflesso della
tesi di fondo che sosteniamo nel saggio.
Non dimentichiamo di prestare la dovuta
attenzione alle consegne per verificare se
esse richiedano altre indicazioni (come la
destinazione editoriale del saggio
stesso).

Potrebbero piacerti anche