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Tempi di Migrazioni e Culture in movimento

IERI
Nella seconda met del XIX secolo e la prima met del XX secolo,

milioni di persone procedenti dai paesi che oggi conformano la UE, partirono verso lAmerica -in particolare Stati Uniti, Canad, Australia, ecc.-.

Queste persone erano originarie: Italia, Spagna Germania, Irlanda, Polonia, Russia ecc.

Alcuni emigrarono in cerca davventura, ma la grande maggioranza lo fece spinta dalla miseria europea.

La grande emigrazione -1876 al 1914 -gli anni trenta del XX secolo


ha avuto come punto d'origine la diffusa povert di vaste zone dell'Italia e la voglia di riscatto d'intere fasce della popolazione, la cui partenza signific per lo Stato e la societ italiana un forte alleggerimento della pressione demografica. si caratterizz sin da subito come un'emigrazione di lungo periodo, priva di progetti concreti di ritorno in Italia

Gli italiani sono sempre stati tra i protagonisti dei flussi migratori. Negli ultimi anni del XIX secolo gli emigrati furono in media 150.000 all'anno. La cifra annuale raggiunse le 300.000 unit tra il 1906 e il 1910 per toccare una punta di 880.000 persone nel 1913.

L'emigrazione fra Ottocento e Novecento non fu un fenomeno solamente italiano ma si inserisce in un quadro migratorio di eccezionale ampiezza che coinvolse gran parte dell'Europa. Si stima che non meno di 40 milioni di europei lasciarono tra il 1800 e il 1930 il vecchio continente per non farvi pi ritorno

America fu durante decenni il principale destino della emigrazione italiana.

Paesi come Argentina, Mxico, Venezuela, Brasile o Stati Uniti furono la destinazione di milioni ditaliani.

A partire dal 1950 e 1960, emigranti europei del sud (Italiani, Spagnoli) iniziarono ad emigrare verso i paesi pi ricchi dell Europa: come Germania, Francia, Svizzera, Belgio.

Andando indietro

Emigrare stato da sempre necessario allumanit dai tempi pi antichi

quando luomo si spostava da un posto ad altro in cerca di mezzi di sopravvivenza o per fuggire dai nemici umani o dalle minacce naturali.

In questo modo sono nate le culture, le citt, le nazioni

Percorrendo in questa forma il pianeta...

Luomo si mischiato con altri popoli e culture producendo,

nei momenti di maggior scambio, veri salti nella storia dellumanit.

Con la storia nel cuore, tutti siamo immigranti

OGGI

Il modello neoliberale pressiona su tutto il mondo per imporre una forma di produzione e di vita

Questo processo di globalizzazione ha generato grandissime regioni del pianeta con situazioni insoportabili di miseria, guerra, e violenza generalizzata.

La risposta umana di fronte a questa agressione un grande movimento migratorio verso l interno dei paesi esportatori di questo modello.

Palermo, 08:13 IMMIGRATI: MAXI SBARCO NELLA NOTTE 376 A LAMPEDUSA

In Europa questo ha prodotto un cambiamento irreversibile del paessaggio umano.

I miti, larte ed i sogni di molte culture convivono oggi in terra europea.

Questo modello economico distrugge anche la vita quotidiana europea e genera situazioni di precariet nel campo della salute, della educazione, della casa, del lavoro ecc.

Nuove forme di schiavit, sfruttamento e discriminazione si sono radicate nella societ europea

Dal punto di vista economico Europa trae profitto dal lavoro di milioni immigrati, che spinti dalla strema povert

decidono dintraprendere il cammino dell


emigrazione.

Davanti a questa pressione migratoria in aumento molti in Europa rispondono in modo incoerente.

Invece di questionare il modello sociale e economico che la radice dellimmigra zione

Si vorrebbero chiudere le frontiere tentando di controllare i flussi migratori, pretendendo di mettere delle porte al mare

"Da tempo l'Italia e' la porta del Mediterraneo, ma questa porta adesso deve essere chiusa con fermezza perche' abbiamo il dovere di difendere i cittadini e garantire la loro sicurezza".
Lo afferma il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, in un'intervista a 'Il Corriere della sera'.

Questa strategia politica produrr gravi conseguenze:


lo Stato italiano con questa politica legalizza la discriminazione.

Crescer la diseguaglianza di diritti e di occasioni

Sono molti quelli che non possono accedere dignamente alla educazione, alla sanit, alla casa, al lavoro e saranno molti di pi

La ipocrisia dei mezzi di comunicazione di massa (che servono al potere economico e nascondono il suo fallimento a livello sociale), no favorisce il dialogo, ma la distanza e la paura

In questo modo, si collega limmigrato alla criminalit, alla mafia e al terrorismo

Andamento dell'attenzione ai fatti di criminalit e immigrazione (24 mesi)

Attenzione ai temi di immigrazione - confronto fra i tg nel 2000 e nel 2001

La lotta per i diritti degli immigrati

no si pu scindere dalla lotta per umanizzare questa societ

Aspirare ad una futura societ che permetta di integrare le differenze tra le culture e dare a queste un nuovo significato
Dovr essere il nostro obbiettivo

Gli immigrati secondo le ultime stime sono complessivamente 3.700.000 .Pi del 5% della popolazione Italiana costituita dagli stranieri.
Nel 2006 il trend di crescita (700 mila in un anno) e' stato tale che, se sara' confermato, fara' arrivare fra 20-30 anni gli stranieri a 10 milioni ed oltre. Ogni 10 immigrati, 5 sono europei (di cui la met comunitari); 4 suddivisi fra africani e asiatici, 1 americano. Quella rumena, con il 15,1% di presenza, la comunit pi numerosa; segue quella marocchina (10,5%), albanese (10,3%), ucraina (5,3%). %. In 6 anni, dal 2000 al 2006, gli immigrati dallEst sono saliti di 14 punti mentre lAfrica ne ha persi 5 e lAmerica 2. Ogni 10 immigrati, 5 sono europei (di cui la met comunitari); 4 suddivisi fra africani e asiatici, 1 americano. Quella rumena, con il 15,1% di presenza, la comunit pi numerosa; segue quella marocchina (10,5%), albanese (10,3%), ucraina (5,3%). %. In 6 anni, dal 2000 al 2006, gli immigrati dallEst sono saliti di 14 punti mentre lAfrica ne ha persi 5 e lAmerica 2.

Pensate che gli immigrati siamo circa 64.000 immigrati regolari nel bolognese, cio lequivalente dei Comuni di Casalecchio di Reno e di San Lazzaro di Savena, messi insieme. Un numero importante, se ci si ricorda che moltissimi comuni del bolognese non sono abitati da pi di 4000 persone.

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