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digitale
Stefano
Quintarelli
9/7/2009
Innanzitutto per definire un nativo occorre quindi stabilire un momento in cui la storia digitale ha inizio, in cui la digitalizzazione ha determinato una svolta, un tipping point rispetto alle consuetudini precedenti del mondo fisico. Ovviamente un tale esercizio arbitrario ed intrinsecamente impreciso ma, a mio modo di vedere, esistono sufficienti ragioni per collocare tale momento a cavallo del 2000/2001.
La prima ragione che la fine del 2000 stato il momento di nascita dei collegamenti ADSL, della banda larga che, oltre ad essere larga, anche diventata always on, ovvero permanentemente connessa. Prima, per collegarsi, bisognava utilizzare un modem ed eseguire una lenta procedura di collegamento, fatto che limitava leffettiva fruibilit del servizio1. Lalways-on ha determinato cos un cambiamento paradigmatico: la possibilit di raggiungere chiunque ed essere raggiunto in qualunque momento con un collegamento telematico. Il peer-to-peer per la condivisione di files2 o il Blackberry (arrivato successivamente, con la nascita dellalways-on su cellulare), semplicemente non erano possibili prima di ci. La seconda ragione che nel 2001 stato introdotto liPod da parte di Apple3. Il popolare e semplicissimo riproduttore di musica, corredato da iTunes, il sistema di semplice sincronizzazione tra riproduttore e personal computer. Un notevolissimo successo di pubblico ha portato liPod ad essere il termine usato per indicare qualunque riproduttore portatile di musica digitale. Il cambiamento paradigmatico in questo caso legato alle modalit distributive della musica. Per la prima volta nella storia dellumanit linformazione musica stata veicolata al grande pubblico separandola dal supporto, segnando linizio della fine del connubio informazione-supporto che ha segnato tutta la storia precedente dei media. Le regole del gioco sono cos cambiate irrevocabilmente; linformazione non segue pi le regole del mondo fisico che lo trasportava ma si avventurava in una nuova dimensione di regole economiche. Nel mondo fisico tutto costa: produrre, riprodurre, trasferire, archiviare. Tutte le attivit richiedono tempo, i beni fisici sono rivali ed escludibili4, i beni fisici seguono la legge dei ritorni decrescenti5. Nel mondo immateriale dellinformazione solo la produzione costa; ripodurre, trasferire, archiviare hanno un costo marginale sostanzialmente nullo; solo la produzione richiede un tempo considerevole, i beni immateriali sono non rivali e difficilmente escludibili, i beni immateriali possono determinare ritorni crescenti6. Per queste ragioni mi pare corretto definire come inizio digitale il periodo compreso tra fine 2000 ed inizio 2001. 1 Esistevano anche prima collegamenti permanenti alla rete, ma erano appannaggio delle aziende pi grandi, e quindi con un effetto trascurabile da un punto di vista sociale ed economico. 2 Si noti che qui non intendo fornire alcun giudizio assolutorio sullo scambio illegale di files; osservo semplicemente un fatto che si determinato, con rilevante importanza sociologica. 3 Esistevano in precedenza altri riproduttori portatili di musica digitale ma lassenza di un semplice sistema di sincronizzazione con le proprie canzoni presenti sul computer o acquisite da un negozio, li rendeva strumenti adatti ad una ristretta fascia di early adopters. 4 Un bene si dice rivale quando il suo godimento da parte di qualcuno limita il godimento da parte di altri. Una bicicletta rivale, perch se la possiede Alice, non la possiede Bob. Il Teorema di Pitagora non rivale perch se Alice lo insegna a Bob, lo conoscono entrambi. Un bene si dice escludibile quando il suo godimento pu essere inibito a chi non ne ha diritto. La TV "free to air" non escludibile, una telefonata escludibile. 5 La generalizzazione della Teoria della rendita differenziale formulata nel 1815 da Malthus 6 Brian Arthur, 1994: Increasing Returns and Path Dependence in the Economy. University of Michigan Press, Ann Arbor
7 Le conseguenze delle dinamiche esponenziali sfuggono alla normale comprensione umana. Secondo una leggenda indiana, l'inventore degli scacchi fu Sissa, maestro di un principe. Il Principe fu molto colpito dal gioco, e promise a Sissa qualunque cosa egli avesse richiesto come ricompensa. In premio Sissa chiese un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza e cos via, sempre raddoppiando. Sembrava una richiesta modesta, e Sissa fu deriso da molti: avrebbe potuto chiedere molto oro, ma apparentemente si stava accontentando di qualche chilo di riso. Il principe ordin che la richiesta fosse esaudita ma dopo che i contabili di palazzo calcolarono il numero dei chicchi promessi, la verit venne presto rivelata: si trattava di pagare al furbo Sissa ben 263(9.223.372.036.854.780.000) chicchi, una quantit tale che i raccolti di tutto il mondo non bastavano a soddisfare! [Wikipedia] 8 Vendere la 20 milionesima copia di Excel costa molto meno di vendere la centomillesima, lo usano tutti! Il margine aumenta con laumentare della diffusione; nel mondo fisico diminuisce. 9 Il valore di una rete proporzionale al quadrato del numero di nodi, perch queste sono le relazioni che possono essere stabilite tra i partecipanti. Abitando in Italia, se i sistemi telefonici non consentissero di telefonare da un operatore allaltro, quale operatore scegliereste ? quello con 20 milioni di abbonati o quello con 10 mila abbonati ? salvo nicchie chiuse, tutti si porterebbero sulloperatore pi grosso. Questo spiega il successo di Facebook. E un effetto dei ritorni crescenti.
determinare
un
lock-in
per
lutente
sostanzialmente
limitandone
la
possibilit
di
cambiamento10.
Un
operatore
economico
trova
cos
un
forte
incentivo
ad
accelerare
lintroduzione
di
nuove
funzionalit
privilegiando
il
time
to
market
a
scapito
della
qualit
complessiva:
quando
una
funzionalit
sar
ritenuta
sufficientemente
affidabile,
verr
lanciata
sul
mercato
in
forma
sperimentale
nellintento
di
aggredire
preventivamente
la
base
di
utenza
e
questa
pratica
sar
parte
integrante
di
tutte
le
strategie
di
marketing
di
questa
tipologia
di
operatori.
Generalizzando
la
tendenza,
sempre
pi
servizi
diventeranno
online
e
la
loro
qualit
tender
nel
medio
periodo
a
peggiorare.
Certe
industrie
che
prosperavano,
in
un
mondo
disconnesso,
con
un
basso
contenuto
di
informazione,
con
elevati
costi
di
imitazione
(tecnologici
o
di
lavoro
umani)
incontreranno
maggiori
difficolt
in
un
mondo
che
la
Rivoluzione
Digitale
ha
reso
ristretto
e
interconnesso,
con
un
veloce
flusso
di
informazioni,
con
costi
tecnologici
decrescenti
esponenzialmente
e
con
costi
del
lavoro
umano
eliminati
dallautomazione.
La
liberalizzazione
del
settore
aereo
a
fine
anni
90
unitamente
alla
standardizzazione
e
linteroperabilit
nei
flussi
digitali
con
clienti
e
complementatori
(personale,
fornitori
tecnici,
bancari,
ecc.)
hanno
consentito
una
drammatica
riduzione
dei
costi
nel
trasporto
aereo
facilitando
lesplosione
delle
linee
aeree
low-cost11.
Di
conseguenza,
se
il
valore
aggiunto
non
difendibile,
il
risparmio
e
gli
investimenti
tenderanno
a
spostarsi
verso
settori
pi
difendibili.
In
linea
generale,
alcuni
dei
parametri
di
difesa
possono
essere
la
relazione
non
sostituibile
con
i
consumatori12,
attivit
non
rilocabili
fisicamente13
attivit
asset-based
con
barriere
allingresso
quali
attivit
che
richiedono
reti,
rispetto
alla
conoscenze
attuali,
non
duplicabili14,
attivit
con
barriere
politicamente
imposte15
o
attivit
di
sfruttamento
e
trasformazione
diretta
di
risorse
naturali.
Va
evidenziato
che
il
nuovo
ordine
digitale,
nelle
industrie
a
maggiore
densit
di
informazione,
pu
alterare
significativamente
lo
scenario
persino
rendendo
diseconomico
la
prosecuzione
di
certe
attivit
o
comunque
alterando
radicalmente
la
sua
possibilit
di
proposta
al
mercato,
il
target,
ecc..
Nel
1999
il
prezzo
di
un
accesso
internet
a
2Mbps
per
uso
aziendale
era
circa
100mila
euro
annui,
oggi
ha
un
prezzo
di
circa
250
euro.
10
Come
fare
a
sostituire
Excel
in
azienda
?
bisognerebbe
re-insegnare
a
tutti
un
nuovo
strumento.
E
se
poi
comunicando
con
gli
altri
i
formati
dei
dati
risultassero
incompatibili
?
(questa
la
ragione
per
cui,
ad
ogni
rilascio
di
pacchetto
software,
si
coglie
loccasione
per
cambiare
il
formato
dei
dati,
per
non
dare
tempo
ad
altri
di
costruire
un
software
compatibile
e
riconquistarsi
fette
di
mercato)
11
Pur
considerando
tutti
i
fattori
esterni
quali
crisi
economiche
e
prezzi
del
petrolio,
ci
sono
voluti
28
anni
per
la
linea
aerea
Southwest
per
arrivare
a
56
milioni
di
passeggeri
e
8
anni,
dal
2000
in
poi,
per
sorpassare
i
96
milioni.
12
grazie
ad
effetti
rete
che
rendono
il
costo
di
sottrazione
del
cliente
maggiore
del
margine
per
il
concorrente
in
un
lasso
di
tempo
ragionevole,
si
pensi
al
servizio
eBay
13
ad
esempio
il
settore
immobiliare,
trasporti,
utilities,
architettura
14
energia,
gas,
strade
15
licenze
operative
per
servizi
quali
tlc,
raffinerie,
rifiuti,
in
paesi
con
forte
certezza
del
diritto
Se pur vero che gli spazi e le opportunit che vengono aperte dalla digitalizzazione sono enormi e che il contributo al PIL per addetto significativamente pi alto di quello non digitale, anche vero che forza profonde revisioni dei modelli di business e delle organizzazioni. Lo sviluppo dellelettronica inarrestabile ed avviene lontano da noi, senza alcuna possibilit di condizionarne levolversi. La questione va affrontata con urgenza e consapevolezza. Mai prima dora la distruzione creativa di Schumpeter ha avuto un alleato cos potente. Per dirla come Jeff Zucker, della NBC Universal: Our challenge with all these ventures is to effectively monetize them so that we do not end up trading analog dollars for digital pennies Con quale patrimonio umano ci apprestiamo ad affrontare il vero e proprio risiko digitale determinato da questa discontinuit largomento della prossima sezione.
Nativi
digitali
Un
nativo
digitale
pertanto
una
persona
che
nel
momento
dello
inizio
digitale
era
in
grado
di
iniziare
ad
utilizzare
queste
tecnologie.
Sarebbe
infatti
improprio
considerare
potenziali
nativi
digitali
i
nati
a
fine
2000;
costoro
hanno
imparato
a
leggere
e
scrivere
solo
a
fine
2005
e
realisticamente
iniziano
in
questo
periodo
a
poter
fruire
di
questi
strumenti.
I
nativi
digitali
vanno
quindi
ricercati
tra
coloro
i
quali
potevano
abbastanza
diffusamente
fruire
di
questi
strumenti
nel
2000,
che
avevano
abbastanza
tempo
per
usarli
come
strumenti
di
intrattenimento
riempiendovi
le
loro
giornate.
I
ragazzi
che
erano
in
una
fascia
compresa
tra
i
9
e
i
18
anni
nel
2000
e
che
fanno
uso
di
tecnologie
digitali,
sono
i
Nativi
Digitali.
Coloni
digitali
I
nati
in
precedenza,
pur
avendo
anche
partecipato
alla
costruzione
del
mondo
digitale,
pur
avendovi
costruito
ferrovie
e
stazioni,
non
sono
nate
con
le
tecnologie
digitali;
hanno
conosciuto
una
infanzia
ed
una
adolescenza
differente,
probabilmente
pi
televisiva,
certamente
non
digitale.
Costoro
sono
Oleh,
immigrati
digitali,
magari
anche
colonizzatori,
ma
non
nativi.
Immigrati
accademici
Le
persone
nella
fasce
di
et
immediatamente
successive
hanno
incontrato
linizio
digitale
in
una
fase
sostanzialmente
universitaria
della
loro
vita;
lutilizzo
e
lapproccio
delle
tecnologie
caratteristico
di
questa
et,
mi
pare
meno
di
intrattenimento
rispetto
ai
coetanei
pi
giovani
e
pi
accademico,
esplorativo,
educativo.
Coloro
i
quali,
appartenendo
a
questa
fascia,
effettivamente
usano
le
tecnologie
digitali,
costituiscono
il
gruppo
che
chiamo
immigrati
accademici. E il mio caso; sulla base di queste definizioni io sono un immigrato accademico, colonizzatore.
Immigrati
lavorativi
Nella
fascia
successiva
troviamo
i
potenziali
utilizzatori
di
tecnologie
digitali
per
ragioni
di
lavoro.
Anche
in
considerazione
dellinerzia
di
adozione
diffusa
di
tecnologie
digitali
nelle
aziende,
mi
pare
plausibile
considerare
questo
gruppo
corrispondente
alle
persone
che
nel
2000
erano
circa
cinquantenni.
Figura 1. La Figura 2 presenta la somma delle classi precedenti, unitamente allindicazione circa la penetrazione delle tecnologie digitali nelle varie fasce, come rilevate dallISTAT.
Figura 2. (valori in milioni) Nella fascia dei potenziali nativi digitali, troviamo che il 58% delle persone (6,4 milioni di persone) effettivamente sono digitalizzate, ovvero usano le tecnologie digitali del personal computer e della banda larga. Non deve sorprendere che nella fase degli estranei la penetrazione sia molto bassa, solo il 7%. La situazione complessiva quella indicata in Figura 3.
Figura 3. Con un grado di approssimazione certamente superiore a quello utilizzato nel ragionamento sin qui svolto, ci si pu probabilmente spingere a ritenere che gli immigrati lavorativi, oggi ultraquarantenni, in massima parte non si immergano per ogni attivit della propria vita nellacquario digitale always on per twitterare la loro pi recente emozione o postare su flickr ogni immagine curiosa che vedono. Detto in altri termini, mi pare che in larga misura si possa ritenere che uno stile di vita digitale sia pi precipuo di quelle categorie di persone che
dispongono di una maggiore quantit di tempo libero ed intrattengano rapporti sociali con gruppi pi vasti. Se questa assunzione accettabile, la Figura 4. indica le persone che in Italia hanno uno stile di vita pi digitale rispetto alle persone che hanno uno stile di vita pi tradizionale che, per antonimia, chiamo analogico.
Figura 4.
Conclusioni
Il
Dipartimento
del
Tesoro
del
Ministero
dellEconomia
italiana
scrive16:
labour
productivity
gains
should
be
considered
as
the
most
important
factor
in
ensuring
long-term
fiscal
sustainability,
and
in
this
respect,
the
implementation
of
public
policies
such
as
those
included
in
the
Lisbon
Strategy
package
is
an
essential
condition
to
boosting
labour
productivity
and
fostering
potential
growth.
Lincremento
di
produttivit
il
fattore
pi
importante
per
assicurare
la
sostenibilit
fiscale
di
lungo
periodo
e
limplementazione
di
strategie
quali
quelle
previste
nella
Strategia
di
Lisbona
sono
una
condizione
essenziale
per
aumentare
la
produttivit
e
stimolare
la
crescita.
Le
priorit
della
Strategia
di
Lisbona
(programma
di
riforme
economiche
approvato
a
Lisbona
dai
Capi
di
Stato
e
di
Governo
dell'Unione
europea
nel
2000)
sono:
Internet,
ricerca,
sostegno
a
PMI
(soprattutto
tecnologiche),
politiche
sociali.
Purtroppo
la
situazione
pare
avere
una
tendenza
opposta
a
quella
auspicata.
La
figura
5
presenta
landamento
della
produttivit
totale
dei
fattori
a
partire
dal
1981
Figura 5. Va preso atto che, soprattutto in Italia, la struttura demografica costituisce un freno allo sviluppo della strategia di Lisbona, frenando, in un circolo vizioso gli investimenti e lammodernamento delle infrastrutture essenziali per rilanciare la crescita ICT. Leggendo leconomic stimulus di Obama, il piano Digital Britain del governo inglese, quello per la modernizzazione delleconomia francese o lUbiquitous Japan giapponese si avverte la consapevolezza delle sfide in atto e di una visione per affrontarle. Se in Italia fosse realizzato interamente il piano e-gov 2012 le prospettive migliorerebbero un po ma ancora non sarebbe una soluzione di sistema: manca la societ, mancano le imprese e soprattutto un progetto complessivo per un paese che, come abbiamo visto, parte gi penalizzato. Sarebbe auspicabile che nella classe dirigente si diffondesse un certo senso di urgenza rispetto ai cambiamenti in corso, determinati da una vera e propria rivoluzione digitale, cambiamenti che la crisi accentuer. Perch le trasformazioni strutturali, quali quella determinata dallo sviluppo dellelettronica, sono inesorabili; tentare di resistervi futile e la storia gi altre volte ci ha mostrato che non sempre c un lieto fine. Oltre allopportuno sostegno agli investimenti ICT da parte del Governo ed agli investimenti diretti di ammodernamento della pubblica amministrazione, credo che sarebbero quindi auspicabili altri due interventi urgenti: 1.- Il boom degli anni 60 stato accompagnato dalla RAI che ha aiutato ad insegnare agli italiani a leggere e scrivere; oggi, per raggiungere gli estranei, sarebbe essenziale una campagna didattica capillare ed ossessiva effettuata dal servizio pubblico radiotelevisivo con contenitori appositi ed in sinergia con i contenitori esistenti per instillare nel pubblico la nuova normalit del digital lifestyle, anche promuovendo role model di imprenditori di PMI tecnologiche di successo
2.- Servirebbe un chief technology officer per lItalia e non dovrebbe essere una comparsa, ma qualcuno capace di governare i cambiamenti pi che di amministrare progetti di spesa; sperando anche che, secondo prassi consolidate, tale ruolo non venga affidato ad un estraneo digitale.