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Risiko

digitale
Stefano Quintarelli 9/7/2009

Le tecnologie digitali nelleconomia


Nellultima relazione annuale al Parlamento circa lattivit svolta dallAutorit per le Garanzie nelle Comunicazioni, il Presidente Calabr affermava che la scarsa alfabetizzazione [informatica] degli italiani costituisce indubbiamente una remora per la diffusione dellutilizzo della larga banda ma che il livello di scolarizzazione destinato a salire, per laggiornamento della scuola e per la richiesta dei ragazzi nelle famiglie. Una bassa alfabetizzazione informatica determina per lappunto un ridotto livello di interesse verso la banda larga, cosa che a sua volta rende, per questi utenti, il filo telefonico che entra nelle nostre case sostanzialmente fungibile con il telefono cellulare. Il risultato netto che se in precedenza, a quegli utenti ,il sistema delle telecomunicazioni vendeva due prodotti, a tendere ne vender solamente uno. Ma i costi di una rete fissa di telecomunicazioni sono in larga misura indipendenti dal numero di utilizzatori: se in un condominio nove utenti su dieci disdicono la rete fissa, i ricavi sono decimati ma limpianto del condominio va comunque servito e mantenuto ed i costi vengono sostanzialmente mantenuti. Ci determina una pressione sui margini degli operatori e di conseguenza una riduzione degli investimenti frenando lo sviluppo complessivo delle tecnologie dellinformazione e delle comunicazioni (ICT) nel Paese. E bene ricordare che, secondo il Commissario Reding, la met della crescita del PIL in Europa prima della crisi finanziaria era determinata dallICT. Il rapporto Digital Britain rileva che il 6% della popolazione impiegata nellICT che genera in UK il 10% del PIL; detto in altri termini il contributo al PIL proveniente dagli addetti dellICT il 67% superiore a quello della media degli altri settori delleconomia. Il termine ormai diffusamente utilizzato per identificare le nuove generazioni utilizzatrici spontanee di strumenti informatici quello di Digital Natives, ovvero Nativi Digitali, giovani che si destreggiano fin da tenera et con strumenti informatici. Tra gli addetti ai lavori comune sentire dei trentenni autodefinirsi nativi digitali, ma questa accezione corretta ? Ma chi sono e quale pu essere il contributo dei Nativi Digitali allaumento della domanda di servizi di telecomunicazione ?

Quando inizia il nuovo ordine ?

Innanzitutto per definire un nativo occorre quindi stabilire un momento in cui la storia digitale ha inizio, in cui la digitalizzazione ha determinato una svolta, un tipping point rispetto alle consuetudini precedenti del mondo fisico. Ovviamente un tale esercizio arbitrario ed intrinsecamente impreciso ma, a mio modo di vedere, esistono sufficienti ragioni per collocare tale momento a cavallo del 2000/2001.

La prima ragione che la fine del 2000 stato il momento di nascita dei collegamenti ADSL, della banda larga che, oltre ad essere larga, anche diventata always on, ovvero permanentemente connessa. Prima, per collegarsi, bisognava utilizzare un modem ed eseguire una lenta procedura di collegamento, fatto che limitava leffettiva fruibilit del servizio1. Lalways-on ha determinato cos un cambiamento paradigmatico: la possibilit di raggiungere chiunque ed essere raggiunto in qualunque momento con un collegamento telematico. Il peer-to-peer per la condivisione di files2 o il Blackberry (arrivato successivamente, con la nascita dellalways-on su cellulare), semplicemente non erano possibili prima di ci. La seconda ragione che nel 2001 stato introdotto liPod da parte di Apple3. Il popolare e semplicissimo riproduttore di musica, corredato da iTunes, il sistema di semplice sincronizzazione tra riproduttore e personal computer. Un notevolissimo successo di pubblico ha portato liPod ad essere il termine usato per indicare qualunque riproduttore portatile di musica digitale. Il cambiamento paradigmatico in questo caso legato alle modalit distributive della musica. Per la prima volta nella storia dellumanit linformazione musica stata veicolata al grande pubblico separandola dal supporto, segnando linizio della fine del connubio informazione-supporto che ha segnato tutta la storia precedente dei media. Le regole del gioco sono cos cambiate irrevocabilmente; linformazione non segue pi le regole del mondo fisico che lo trasportava ma si avventurava in una nuova dimensione di regole economiche. Nel mondo fisico tutto costa: produrre, riprodurre, trasferire, archiviare. Tutte le attivit richiedono tempo, i beni fisici sono rivali ed escludibili4, i beni fisici seguono la legge dei ritorni decrescenti5. Nel mondo immateriale dellinformazione solo la produzione costa; ripodurre, trasferire, archiviare hanno un costo marginale sostanzialmente nullo; solo la produzione richiede un tempo considerevole, i beni immateriali sono non rivali e difficilmente escludibili, i beni immateriali possono determinare ritorni crescenti6. Per queste ragioni mi pare corretto definire come inizio digitale il periodo compreso tra fine 2000 ed inizio 2001. 1 Esistevano anche prima collegamenti permanenti alla rete, ma erano appannaggio delle aziende pi grandi, e quindi con un effetto trascurabile da un punto di vista sociale ed economico. 2 Si noti che qui non intendo fornire alcun giudizio assolutorio sullo scambio illegale di files; osservo semplicemente un fatto che si determinato, con rilevante importanza sociologica. 3 Esistevano in precedenza altri riproduttori portatili di musica digitale ma lassenza di un semplice sistema di sincronizzazione con le proprie canzoni presenti sul computer o acquisite da un negozio, li rendeva strumenti adatti ad una ristretta fascia di early adopters. 4 Un bene si dice rivale quando il suo godimento da parte di qualcuno limita il godimento da parte di altri. Una bicicletta rivale, perch se la possiede Alice, non la possiede Bob. Il Teorema di Pitagora non rivale perch se Alice lo insegna a Bob, lo conoscono entrambi. Un bene si dice escludibile quando il suo godimento pu essere inibito a chi non ne ha diritto. La TV "free to air" non escludibile, una telefonata escludibile. 5 La generalizzazione della Teoria della rendita differenziale formulata nel 1815 da Malthus 6 Brian Arthur, 1994: Increasing Returns and Path Dependence in the Economy. University of Michigan Press, Ann Arbor

Conseguenze della digitalizzazione


La digitalizzazione determinata dallo sviluppo dellelettronica, a sua volta determinata dalle applicazioni della ricerca nella fisica e nella chimica. La digitalizzazione consente di rivoluzionare i processi ed efficientarli, distruggendo paradigmi consolidati: da stampa e distribuisci a distribuisci, da internet nel telefono a tutto su internet, da ritira, compila e consegna a compila, da scatta e stampa a scatta, ecc. Ma le stesse industrie che determinano la spinta tecnologica alla digitalizzazione, sono le prime ad utilizzarla a loro volta, con un effetto composto esponenziale dallesito complessivo travolgente!7. La digitalizzazione determina cos standardizzazione (per efficientare progettazione e forniture) e interoperabilit, ovvero la capacit dei sistemi informatici di interagire senza mediazione umana. In questo modo le interazioni nelle filiere possono avvenire 24 ore al giorno, in ogni luogo del globo, senza necessit di tenere conto dei fusi orari e degli orari di risposo delle persone che, al contrario, seguono ritmi circadiani. Un cambiamento epocale! Ma non finisce qui; se vero che la digitalizzazione concentra il mondo e rende accessibili e fungibile tutto , qui, adesso, che la interoperabilit elimina le attivit di intermediazione umane, riducendo loccupazione, unitamente alla standardizzazione si determina una spinta combinata alla riduzione dei costi ed alla massimizzazione dei volumi con effetti deflattivi sulle industrie toccate. Brian Arthur ci insegna che linformazione pu seguire la legge dei ritorni crescenti8. Ci costituisce un incentivo a tentare di aggredire rapidamente il mercato per acquisire un vantaggio da first mover, sfruttare leffetto rete9 per ottenere una posizione di predominanza,

7 Le conseguenze delle dinamiche esponenziali sfuggono alla normale comprensione umana. Secondo una leggenda indiana, l'inventore degli scacchi fu Sissa, maestro di un principe. Il Principe fu molto colpito dal gioco, e promise a Sissa qualunque cosa egli avesse richiesto come ricompensa. In premio Sissa chiese un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza e cos via, sempre raddoppiando. Sembrava una richiesta modesta, e Sissa fu deriso da molti: avrebbe potuto chiedere molto oro, ma apparentemente si stava accontentando di qualche chilo di riso. Il principe ordin che la richiesta fosse esaudita ma dopo che i contabili di palazzo calcolarono il numero dei chicchi promessi, la verit venne presto rivelata: si trattava di pagare al furbo Sissa ben 263(9.223.372.036.854.780.000) chicchi, una quantit tale che i raccolti di tutto il mondo non bastavano a soddisfare! [Wikipedia] 8 Vendere la 20 milionesima copia di Excel costa molto meno di vendere la centomillesima, lo usano tutti! Il margine aumenta con laumentare della diffusione; nel mondo fisico diminuisce. 9 Il valore di una rete proporzionale al quadrato del numero di nodi, perch queste sono le relazioni che possono essere stabilite tra i partecipanti. Abitando in Italia, se i sistemi telefonici non consentissero di telefonare da un operatore allaltro, quale operatore scegliereste ? quello con 20 milioni di abbonati o quello con 10 mila abbonati ? salvo nicchie chiuse, tutti si porterebbero sulloperatore pi grosso. Questo spiega il successo di Facebook. E un effetto dei ritorni crescenti.

determinare un lock-in per lutente sostanzialmente limitandone la possibilit di cambiamento10. Un operatore economico trova cos un forte incentivo ad accelerare lintroduzione di nuove funzionalit privilegiando il time to market a scapito della qualit complessiva: quando una funzionalit sar ritenuta sufficientemente affidabile, verr lanciata sul mercato in forma sperimentale nellintento di aggredire preventivamente la base di utenza e questa pratica sar parte integrante di tutte le strategie di marketing di questa tipologia di operatori. Generalizzando la tendenza, sempre pi servizi diventeranno online e la loro qualit tender nel medio periodo a peggiorare. Certe industrie che prosperavano, in un mondo disconnesso, con un basso contenuto di informazione, con elevati costi di imitazione (tecnologici o di lavoro umani) incontreranno maggiori difficolt in un mondo che la Rivoluzione Digitale ha reso ristretto e interconnesso, con un veloce flusso di informazioni, con costi tecnologici decrescenti esponenzialmente e con costi del lavoro umano eliminati dallautomazione. La liberalizzazione del settore aereo a fine anni 90 unitamente alla standardizzazione e linteroperabilit nei flussi digitali con clienti e complementatori (personale, fornitori tecnici, bancari, ecc.) hanno consentito una drammatica riduzione dei costi nel trasporto aereo facilitando lesplosione delle linee aeree low-cost11. Di conseguenza, se il valore aggiunto non difendibile, il risparmio e gli investimenti tenderanno a spostarsi verso settori pi difendibili. In linea generale, alcuni dei parametri di difesa possono essere la relazione non sostituibile con i consumatori12, attivit non rilocabili fisicamente13 attivit asset-based con barriere allingresso quali attivit che richiedono reti, rispetto alla conoscenze attuali, non duplicabili14, attivit con barriere politicamente imposte15 o attivit di sfruttamento e trasformazione diretta di risorse naturali. Va evidenziato che il nuovo ordine digitale, nelle industrie a maggiore densit di informazione, pu alterare significativamente lo scenario persino rendendo diseconomico la prosecuzione di certe attivit o comunque alterando radicalmente la sua possibilit di proposta al mercato, il target, ecc.. Nel 1999 il prezzo di un accesso internet a 2Mbps per uso aziendale era circa 100mila euro annui, oggi ha un prezzo di circa 250 euro. 10 Come fare a sostituire Excel in azienda ? bisognerebbe re-insegnare a tutti un nuovo strumento. E se poi comunicando con gli altri i formati dei dati risultassero incompatibili ? (questa la ragione per cui, ad ogni rilascio di pacchetto software, si coglie loccasione per cambiare il formato dei dati, per non dare tempo ad altri di costruire un software compatibile e riconquistarsi fette di mercato) 11 Pur considerando tutti i fattori esterni quali crisi economiche e prezzi del petrolio, ci sono voluti 28 anni per la linea aerea Southwest per arrivare a 56 milioni di passeggeri e 8 anni, dal 2000 in poi, per sorpassare i 96 milioni. 12 grazie ad effetti rete che rendono il costo di sottrazione del cliente maggiore del margine per il concorrente in un lasso di tempo ragionevole, si pensi al servizio eBay 13 ad esempio il settore immobiliare, trasporti, utilities, architettura
14 energia, gas, strade 15 licenze operative per servizi quali tlc, raffinerie, rifiuti, in paesi con forte certezza del diritto

Se pur vero che gli spazi e le opportunit che vengono aperte dalla digitalizzazione sono enormi e che il contributo al PIL per addetto significativamente pi alto di quello non digitale, anche vero che forza profonde revisioni dei modelli di business e delle organizzazioni. Lo sviluppo dellelettronica inarrestabile ed avviene lontano da noi, senza alcuna possibilit di condizionarne levolversi. La questione va affrontata con urgenza e consapevolezza. Mai prima dora la distruzione creativa di Schumpeter ha avuto un alleato cos potente. Per dirla come Jeff Zucker, della NBC Universal: Our challenge with all these ventures is to effectively monetize them so that we do not end up trading analog dollars for digital pennies Con quale patrimonio umano ci apprestiamo ad affrontare il vero e proprio risiko digitale determinato da questa discontinuit largomento della prossima sezione.

Le nostre armate: chi sono i nativi ?


Sabra il termine ebraico che identifica una persona ebrea nata in Israele; oleh il termina che indica una persona ebrea immigrata in Israele. User qui il termine nativo digitale nel senso di Sabra. Una volta definita una classificazione, lanalisi delle tavole demografiche consentir di valutare la dimensione dei vari gruppi ed un incrocio con la penetrazione delle tecnologie digitali nelle varie fasce consentir di fare delle ipotesi sulla consistenza degli italiani caratterizzati da uno stile di vita digitale.

Nativi digitali
Un nativo digitale pertanto una persona che nel momento dello inizio digitale era in grado di iniziare ad utilizzare queste tecnologie. Sarebbe infatti improprio considerare potenziali nativi digitali i nati a fine 2000; costoro hanno imparato a leggere e scrivere solo a fine 2005 e realisticamente iniziano in questo periodo a poter fruire di questi strumenti. I nativi digitali vanno quindi ricercati tra coloro i quali potevano abbastanza diffusamente fruire di questi strumenti nel 2000, che avevano abbastanza tempo per usarli come strumenti di intrattenimento riempiendovi le loro giornate. I ragazzi che erano in una fascia compresa tra i 9 e i 18 anni nel 2000 e che fanno uso di tecnologie digitali, sono i Nativi Digitali.

Coloni digitali
I nati in precedenza, pur avendo anche partecipato alla costruzione del mondo digitale, pur avendovi costruito ferrovie e stazioni, non sono nate con le tecnologie digitali; hanno conosciuto una infanzia ed una adolescenza differente, probabilmente pi televisiva, certamente non digitale. Costoro sono Oleh, immigrati digitali, magari anche colonizzatori, ma non nativi.

Immigrati accademici
Le persone nella fasce di et immediatamente successive hanno incontrato linizio digitale in una fase sostanzialmente universitaria della loro vita; lutilizzo e lapproccio delle tecnologie caratteristico di questa et, mi pare meno di intrattenimento rispetto ai coetanei pi giovani e pi accademico, esplorativo, educativo. Coloro i quali, appartenendo a questa fascia, effettivamente usano le tecnologie digitali, costituiscono il gruppo che chiamo immigrati

accademici. E il mio caso; sulla base di queste definizioni io sono un immigrato accademico, colonizzatore.

Immigrati lavorativi
Nella fascia successiva troviamo i potenziali utilizzatori di tecnologie digitali per ragioni di lavoro. Anche in considerazione dellinerzia di adozione diffusa di tecnologie digitali nelle aziende, mi pare plausibile considerare questo gruppo corrispondente alle persone che nel 2000 erano circa cinquantenni.

Qualche considerazione demografica


In figura 1 riporto la piramide demografica italiana a inizio 2008 evidenziando con le colorazioni le diverse classi. La fascia rossa indica i nativi digitali. Va premesso che le fasce di et presenti nei dati statistici vanno a scaglioni di 5 anni e pertanto non mi stato possibile ottenere il dato esatto della composizione di 9 anni fa ma solo di 10 anni fa. Ce quindi un minimo effetto di bordo. Con il passare del tempo e la riduzione dei costi dellelettronica lISTAT fotografa una presenza di tecnologie digitali, seppur non rilevantissimi in termini assoluti, anche sulla fascia tra i 5 ed i 9 anni, pi probabilmente concentrata tra gli 8 ed i 9 anni (confrontando i dati di penetrazione con quelli nella fascia successiva. Per questa ragione mi pare opportuno dire che i nativi digitali sono ricompresi tra coloro i quali avevano fino a circa 18 anni nel 2000 e un minimo di circa 6 anni nel 2008. La fascia in rosso indica la classe ove individuare i nativi digitali, quella in blu gli immigrati accademici, quella in viola gli immigrati lavorativi e in quella successiva grigia gli estranei

Figura 1. La Figura 2 presenta la somma delle classi precedenti, unitamente allindicazione circa la penetrazione delle tecnologie digitali nelle varie fasce, come rilevate dallISTAT.

Figura 2. (valori in milioni) Nella fascia dei potenziali nativi digitali, troviamo che il 58% delle persone (6,4 milioni di persone) effettivamente sono digitalizzate, ovvero usano le tecnologie digitali del personal computer e della banda larga. Non deve sorprendere che nella fase degli estranei la penetrazione sia molto bassa, solo il 7%. La situazione complessiva quella indicata in Figura 3.

Figura 3. Con un grado di approssimazione certamente superiore a quello utilizzato nel ragionamento sin qui svolto, ci si pu probabilmente spingere a ritenere che gli immigrati lavorativi, oggi ultraquarantenni, in massima parte non si immergano per ogni attivit della propria vita nellacquario digitale always on per twitterare la loro pi recente emozione o postare su flickr ogni immagine curiosa che vedono. Detto in altri termini, mi pare che in larga misura si possa ritenere che uno stile di vita digitale sia pi precipuo di quelle categorie di persone che

dispongono di una maggiore quantit di tempo libero ed intrattengano rapporti sociali con gruppi pi vasti. Se questa assunzione accettabile, la Figura 4. indica le persone che in Italia hanno uno stile di vita pi digitale rispetto alle persone che hanno uno stile di vita pi tradizionale che, per antonimia, chiamo analogico.

Figura 4.

Conclusioni
Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dellEconomia italiana scrive16: labour productivity gains should be considered as the most important factor in ensuring long-term fiscal sustainability, and in this respect, the implementation of public policies such as those included in the Lisbon Strategy package is an essential condition to boosting labour productivity and fostering potential growth. Lincremento di produttivit il fattore pi importante per assicurare la sostenibilit fiscale di lungo periodo e limplementazione di strategie quali quelle previste nella Strategia di Lisbona sono una condizione essenziale per aumentare la produttivit e stimolare la crescita. Le priorit della Strategia di Lisbona (programma di riforme economiche approvato a Lisbona dai Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea nel 2000) sono: Internet, ricerca, sostegno a PMI (soprattutto tecnologiche), politiche sociali. Purtroppo la situazione pare avere una tendenza opposta a quella auspicata. La figura 5 presenta landamento della produttivit totale dei fattori a partire dal 1981

16 Are Italys public finances sustainable ? Luglio 2008

Figura 5. Va preso atto che, soprattutto in Italia, la struttura demografica costituisce un freno allo sviluppo della strategia di Lisbona, frenando, in un circolo vizioso gli investimenti e lammodernamento delle infrastrutture essenziali per rilanciare la crescita ICT. Leggendo leconomic stimulus di Obama, il piano Digital Britain del governo inglese, quello per la modernizzazione delleconomia francese o lUbiquitous Japan giapponese si avverte la consapevolezza delle sfide in atto e di una visione per affrontarle. Se in Italia fosse realizzato interamente il piano e-gov 2012 le prospettive migliorerebbero un po ma ancora non sarebbe una soluzione di sistema: manca la societ, mancano le imprese e soprattutto un progetto complessivo per un paese che, come abbiamo visto, parte gi penalizzato. Sarebbe auspicabile che nella classe dirigente si diffondesse un certo senso di urgenza rispetto ai cambiamenti in corso, determinati da una vera e propria rivoluzione digitale, cambiamenti che la crisi accentuer. Perch le trasformazioni strutturali, quali quella determinata dallo sviluppo dellelettronica, sono inesorabili; tentare di resistervi futile e la storia gi altre volte ci ha mostrato che non sempre c un lieto fine. Oltre allopportuno sostegno agli investimenti ICT da parte del Governo ed agli investimenti diretti di ammodernamento della pubblica amministrazione, credo che sarebbero quindi auspicabili altri due interventi urgenti: 1.- Il boom degli anni 60 stato accompagnato dalla RAI che ha aiutato ad insegnare agli italiani a leggere e scrivere; oggi, per raggiungere gli estranei, sarebbe essenziale una campagna didattica capillare ed ossessiva effettuata dal servizio pubblico radiotelevisivo con contenitori appositi ed in sinergia con i contenitori esistenti per instillare nel pubblico la nuova normalit del digital lifestyle, anche promuovendo role model di imprenditori di PMI tecnologiche di successo

2.- Servirebbe un chief technology officer per lItalia e non dovrebbe essere una comparsa, ma qualcuno capace di governare i cambiamenti pi che di amministrare progetti di spesa; sperando anche che, secondo prassi consolidate, tale ruolo non venga affidato ad un estraneo digitale.

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