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Paradossi probabilistici e quote di scommesse

Coding Girls - Curvatura Data Science

Leonardo Egidi
Marzo 2024
Università di Trieste

1
Indice

Il concetto di speranza matematica

Il paradosso di San Pietroburgo

Quote...paradossali

2
Probabilità, paradossi e quote i

• Il concetto di probabilità è antico. Alcni studiosi fanno risalire la sua


origine, quanto meno da un punto di vista matematico, ad un libro del
medico e matematico Girolamo Cardano, "De ludo aleae" ("Sul gioco del
dado"), scritto attorno al 1560.
• Tuttavia, è solo negli ultimi 120/130 anni che il concetto di probabilità è
stato profondamente studiato da matematici e statistici, tra i quali
rientrano alcuni studiosi divenuti poi celebri padri fondatori della disciplina:
su tutti, Andrej Nikolaevič Kolmogorov e Bruno de Finetti, nella prima
metà del ’900.

3
Probabilità, paradossi e quote ii

• Vi è un nesso interessante e stimolante tra probabilità ed economia, nello


specifico il mercato delle scommesse.
• Secondo de Finetti la probabilità di un dato evento è soggettiva, nasce
dalla valutazione individuale. In termini di scommessa economica,
supponendo che il realizzarsi di un dato evento dia diritto a 1 euro di
riscossione, la probabilità dell’evento corrisponde al prezzo equo che
saremmo disposti a pagare per entrare in questa lotteria.
• Come potete vedere, dunque, il nesso tra probabilità e scommesse è
strettissimo: obiettivo di questa lezione è calarsi in questo contesto e
capirne di più.
• Inoltre, le probabilità sono spesso oggetto di interessanti e divertenti
paradossi: ne capiremo di più.

4
Il concetto di speranza
matematica
La speranza matematica

• State tranquillamente passeggiando su un lungomare estivo, quando


incontrate un mago che vi dice: "Lancerò questo dado. Voi mi darete
un euro se esce un numero minore o uguale a tre, ve ne darò invece io
uno se esce un numero maggiore di tre."
• Ci pensate, e vi chiedete: "sta forse cercando di imbrogliarmi?"
Supponendo che il dado non sia truccato, la probabilità che esca un
numero minore o uguale a 3 è il 50% (facce 1, 2 e 3), esattamente la
stessa che esca un numero maggiore di 3 (facce 4, 5 e 6). Vediamo di
formulare il problema matematicamente in termini di guadagno:

(
+1 euro con probabilità 1/2
guadagno =
−1 euro con probabilità 1/2

5
La speranza matematica

• Il gioco sembra in equilibrio...ma come fare a quantificarlo con un


numero solo?
• La speranza matematica esprime il guadagno atteso di un individuo a
partire dalle poste che si vincono (o perdono) e dalle loro probabilità
di accadimento. Non è altro che la somma dei prodotti tra le due
poste economiche del gioco (1 euro, -1 euro) moltiplicate per le loro
probabilità di accadimento (1/2 per entrambe):

1 1
SM = −1 × + 1 × = 0.
2 2

• Quando la speranza matematica è nulla, come nel gioco qui sopra, si


dice che il gioco è equo. Tale definizione la dobbiamo al grande
matematico e statistico italiano, Bruno de Finetti.

6
La speranza matematica e i giochi equi

• Siete a posto: il mago non voleva truffarvi! A distanza di qualche metro,


però, trovate un altro mago che vi dice:"Anche io lancerò il dado: se esce
una faccia compresa tra l’uno e il quattro, vincerete l’ammontare nominale
in euro della faccia che esce. Invece, sarete voi a pagare l’ammontare di
euro pari alla faccia, se esce o il cinque o il sei."

• "Mmh, in 4 casi su 6 qui si vince!", pensate. Però, c’è qualcosa che non vi
convince e volete vederci più chiaro. Riformulate matematicamente il
problema e ricalcolate la speranza matematica:



 +1 euro con probabilità 1/6, faccia 1




 +2 euro con probabilità 1/6, faccia 2


+3 euro con probabilità 1/6, faccia 3
guadagno =


 +4 euro con probabilità 1/6, faccia 4

−5 euro con probabilità 1/6, faccia 5





−6 euro con probabilità 1/6, faccia 6

7
La speranza matematica e i giochi equi

• Di fatto, con il 66, 6̄% di probabilità si vince un importo tra 1,2,3, o 4 euro,
mentre con il 33, 3̄% si perde un importo di 5 o 6 euro.
• Non resta che calcolare la speranza matematica e vedere se siamo di fronte
a un gioco equo:

1 1 1 1 1 1 1
SM = 1 × + 2 × + 3 × + 4 × − 5 × − 6 × = − ≈ −0.167.
6 6 6 6 6 6 6

• Attenzione! Il risultato sopra vi sta dicendo che se giocaste con questo


mago avreste un guadagno atteso negativo, ovverossia una perdita attesa di
16,7 centesimi ogni volta che giocate. Questo gioco non è equo.
• Ahimè, la stra-grande maggioranza dei giochi disponibili in giro sono non
equi, ovvero a speranza matematica negativa per il giocatore...volete
esempi? La roulette, il lotto, il gratta e vinci, le scommesse sportive...

8
La speranza matematica del Lotto

• Vediamo un po’ che accade nel Lotto. Per semplicità supponiamo giochiate
una schedina da 1 euro indicando 5 numeri. Il Lotto ha 90 numeri, dunque

esistono 90
5
(è una combinazione) possibili combinazioni di 5 numeri sui
90 disponibili, e la vostra cinquina è una di queste...43949268 possibilità!
• Supponiamo adesso che il "bottino" del Lotto di oggi sia di ben 30 milioni
di euro. Come prima, calcoliamo guadagno e speranza matematica:
(
+29999999 euro con prob. p = 2.28 × 10−8
guadagno =
−1 euro con prob. 1 − p ≈ 1

Si calcola facilmente come prima che la speranza matematica è −0.317,


dunque per ogni euro giocato al Lotto un giocatore perde in media 31.7
centesimi! Gioco totalmente non equo...

SM = 29999999 × p − 1 × (1 − p) ≈ −0.317.

9
La speranza matematica nella roulette francese

• La roulette francese si salverà? Vediamo un po’...


• Come sa bene il giocatore di Fëdor Dostoevskij, ci sono un totale di 37
caselle, di cui 18 nere, 18 rosse, e lo zero che non è nè rosso nè nero. Di
solito, la scommessa più facile riguarda il colore, andando poi per raddoppi
eventuali.
• Supponiamo vogliate investire il vostro euro sul rosso. Quanta probabilità
avete di vincere e raddoppiare la posta (1 euro di guadagno)? 18/37. Di
perdere 1 euro? 19/37. Ormai avrete capito, la speranza matematica si
può facilmente calcolare come:

19 18 1
SM = −1 × +1× =− ≈ −0.027.
37 37 37
• Perdita attesa di quasi 3 centesimi per euro giocato...e se decidete di
andare avanti a puntare in caso di vittoria al primo giro, la perdita attesa
tornerà a inquietarvi ad ogni puntata! Non come il Lotto, ma non equa
anche la roulette.

10
Il paradosso di San Pietroburgo
Il paradosso di San Pietroburgo

• Non tutti giochi "da casinò" sono equi (anzi, nessuno lo è!). Il successivo,
in realtà, è un famoso paradosso inventato dal matematico Daniel Bernoulli
nel 1738, conosciuto come paradosso di San Pietroburgo.
• Un casinò vi offre un gioco d’azzardo in cui ad ogni fase viene lanciata una
moneta equilibrata. La puntata iniziale parte da 2 euro e viene raddoppiata
ogni volta che appare la croce. La prima volta che appare testa, il gioco
finisce e voi, il giocatore, vincete qualunque sia la puntata attuale. Quindi il
giocatore vince 2 euro se esce testa al primo lancio, 4 euro se esce croce al
primo lancio e testa al secondo, 8 euro se esce croce ai primi due lanci e
testa al terzo, e così via.
• Vediamo il guadagno potenziale:


+2 euro con prob. 21

con prob. 14

 euro
+4


guadagno = +8 euro con prob. 18

 1
+16 euro con prob. 16




... ... 11
Il paradosso di San Pietroburgo

• Calcoliamo ancora come di consueto la speranza matematica:

1 1 1 1
SM = 2 × + 4 × + 8 × + 16 + . . .
2 4 8 16
= 1 + 1 + 1 + 1 + . . . = ∞.

La speranza matematica è infinita! Altro che gioco equo...questo


gioco ha un profitto atteso positivo e infinito.
• Ciò tuttavia, si sono date molte "soluzioni" a questo paradosso,
basate per esempio sul concetto di utilità, e sul fatto che, come detto
da Bernoulli stesso, "la determinazione del valore di un bene non deve
basarsi sul prezzo, bensì sull’utilità che esso procura". E, di fatto, il
valore di un bene arrecherà un’ utilità che cresce ma con rendimenti
decrescenti, seguendo una funzione concava (come, ad esempio, il
logaritmo).
12
Quote...paradossali
I bookmakers e le quote

• Un altro contesto particolarmente interessante in cui applicare le probabilità


e la speranza matematica è rappresentato dalle scommesse sportive, sempre
più in voga nel mercato.
• Consideriamo una partita di calcio della Serie A italiana, ad esempio
Bologna Fiorentina del 14 Febbraio 2024. A qualche ora dall’inizio della
partita le quote di una nota agenzia di scommesse sono così ripartite: 2.25
per la vittoria del Bologna, 3.10 per il pareggio e 3.40 per la vittoria della
Fiorentina. (A fronte di 1 euro giocato, il giocatore vince le quote sopra se
si realizza uno dei tre eventi).
• A intuito, la quota è tanto più bassa quanto più alta è la probabilità di quel
particolare esito. Ma è giusto allora dire che l’inverso delle quote, quindi
1
, 1 e 3.40
2.25 3.10
1
, corrisponde alle probabilità dei tre eventi? Se così fosse, la
loro somma dovrebbe dare 1 (non ci sono altri risultati possibili). Tuttavia:
1 1 1
2.25
+ 3.10 + 3.40 = 1.061 > 1. Strano!?
• Ahimè, non tanto strano. Quell’eccedenza, quel 6% abbondante, è ciò che
si chiama margine di guadagno del bookmaker: in parole povere, lo
scommettitore aumenta le probabilità degli esiti per pagare di meno (e fare
profitto!). 13
I bookmakers e le quote

• Ecco dunque che quelle quote sono "inflazionate", e aggiustate dal


bookmaker in corso d’opera man mano che riceve il flusso di giocate
(Ahinoi, solo il bookmaker conosce i meccanismi di tale aggiustamento, al
giocatore tutto questo è ignoto!). Ma state pur certi: il bookmaker non
perde mai.
• Come lo verifichiamo matematicamente? Con la speranza matematica.
Facciamo finta, per un attimo, che l’inverso delle quote corrisponda a una
1 1 1
sorta di probabilità, quindi abbiamo ( 2.25 , 3.10 , 3.40 ) = (0.44̄, 0.323, 0.294).
Ora prendiamo tre scenari distinti e separati: il giocatore scommette un
euro su ciascuno degli esiti possibili: vittoria Bologna, pareggio, vittoria
Fiorentina. Cominciamo dalla vittoria del Bologna.

14
I bookmakers e le quote


(2.25 − 1) euro
 con "prob." 0.44̄
guadagno = −1 euro con "prob." 0.323

−1 euro

con "prob." 0.294

1 1 1
SM = 1.25 × −1× −1× = −0.061 (Bologna)
2.25 3.10 3.40

• Se si ripetono le strategie per il pareggio prima e la vittoria della Fiorentina


poi, si vede che:

1 1 1
SM = − 1 × + 2.10 × −1× = −0.061 (pareggio)
2.25 3.10 3.40
1 1 1
SM = − 1 × −1× + 2.40 × = −0.061 (Fiorentina).
2.25 3.10 3.40
Da dovunque la si prenda, il gioco è non equo per il giocatore, e sempre
profittevole per il banco: per ogni euro giocato, si perdono 6.1 centesimi...
15
Come sfidare i bookmakers?

• Abbiamo capito che anche le scommesse sportive sono a favore del banco e
non eque per il giocatore...ma c’è un modo per sfidare il bookmaker e
tentare di vincere? Si, la risposta è quasi semplice: bisogna avere delle
probabilità migliori delle sue.
• Infatti, su cosa possiamo impattare se non sul conoscere meglio con che
probabilità si verificherà un evento?
• Prima di tutto, trasformiamo le quote del bookmaker in vere probabilità
con un processo di normalizzazione. Dobbiamo ricalibrare le tre quote, per
Bologna, pareggio e Fiorentina, di modo che sommino a uno:
1
2.25
pBol. = 1 1 1
= 0.419
( 2.25 + 3.10
+ 3.40
)
1
3.10
ppar . = 1 1 1
= 0.304
( 2.25 + 3.10
+ 3.40
)
1
3.40
pFior . = 1 1 1
= 0.277
( 2.25 + 3.10
+ 3.40
)

Come ci aspettiamo, la probabilità è più bassa laddove la quota è più alta.


16
Come sfidare i bookmakers?

• Ora invece tiriamo fuori le nostre probabilità individuali sull’esito della


partita. Conoscete la Serie A, sapete che il Bologna quest’anno in
casa è temibile...secondo voi il Bologna ha il 50% di possibilità di
vincere l’incontro. Spalmate poi il restante 50% uniformemente sul
pareggio (25%) e sulla Fiorentina (25%).
• Se le probabilità che avete tirato fuori sono accurate, allora dovreste
potervi fidare di loro. Vediamo cosa viene fuori in termini di speranza
matematica nei tre scenari (sempre puntando 1 euro):

1 1 1
SM = + 1.25 × −1× −1× = 0.125 (Bologna)
2 4 4
1 1 1
SM = − 1 × + 2.10 × − 1 × = −0.225 (pareggio)
2 4 4
1 1 1
SM = − 1 × − 1 × + 2.40 × = −0.15 (Fiorentina).
2 4 4
17
Come sfidare i bookmakers?

• La speranza matematica, secondo le nostre probabilità, è a nostro


vantaggio se puntassimo sul Bologna. Se invece puntassimo l’euro sul
pareggio o sulla Fiorentina, avremmo una perdita attesa, di 22.5 e 15
centesimi rispettivamente.
• Questo, chiaramente, non ci assicura una vincita certa! Ma ci sta
suggerendo che, se le nostre probabilità fossero buone, avremmo un
guadagno atteso di 12 centesimi e mezzo a fronte dell’euro giocato.
• Analogamente, possiamo dire che una scommessa è favorevole quando la
nostra probabilità è maggiore di quella dei bookmaker: nel caso del
Bologna, e solo in quello, abbiamo appunto che 0.5 > 0.419.
• Abbiamo dunque capito come provare a sfidare i bookmakers usando gli
strumenti probabilistici delle probabilità e delle speranze matematiche. Ma
attenzione: nessun profitto è certo, anche con le migliori probabilità.
• Le scommesse sarebbero giochi equi se e solo se le quote del bookmaker
coincidessero con l’inverso delle sue probabilità (vedi slide 16). In quel caso,
per esempio per il Bologna, avremmo :
1
SM = ( 0.419 − 1) × 0.419 − 1 × 0.304 − 1 × 0.277 = 0.
18
Conclusioni

• Abbiamo capito come usare e interpretare la probabilità nei principali giochi


d’azzardo e nelle scommesse sportive: il prezzo equo per ricevere 1 euro in
caso del realizzarsi di un dato evento.
• Abbiamo capito come usare e interpretare la speranza matematica: il
guadagno atteso a partire da importi di vincita/perdita e dalle rispettive
probabilità di accadimento.
• Infine, abbiamo capito che con le probabilità si può anche incorrere in
paradossi.
• Gli esempi trattati in questa lezione sono semplici e possono venire estesi
con dinamiche più complesse. Ad esempio, nel caso delle scommesse
sportive, considerando più bookmakers, più partite, più giocatori.

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