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ricreativa e
insegnamento della
matematica
“Gli uomini non sono mai più ingegnosi che nell’invenzione dei
giuochi; l’ingegno si trova a suo agio ….Dopo i giuochi che
dipendono unicamente dai numeri, vengono i giuochi in cui
entra la posizione …. Dopo i giuochi in cui entrano solo il
numero e la posizione, verrebbero i giuochi in cui entra il moto
…. Infine sarebbe desiderabile che si avesse un corso intero di
giuochi trattati matematicamente.”
( LEIBNIZ, lettera a DEMONTMORT 29 luglio 1715)
Che cos’è la matematica
ricreativa?
• In prima approssimazione potremo dire che è
un’attività matematica ludica, il cui scopo è
divertire colui che la pratica o al quale essa è
proposta.
• Consiste nel risolvere quelli che vengono
comunemente detti giochi matematici o
puzzles o rompicapi o enigmi
• Per la loro soluzione talora sono necessarie
nozioni matematiche ma sempre di tipo
elementare, spesso solo ragionamenti logici
Quando un problema può
considerarsi un gioco
matematico?
• Deve rappresentare una sfida intellettuale
significativa sotto l’aspetto matematico ma
anche accessibile a tutti
• Deve poter essere risolto utilizzando
strumenti tradizionali: carta, penna e quello
strumento che si trova fra le orecchie
• L’enunciato possibilmente deve essere
intrigante e sorprendente
• La soluzione stessa deve stupire, divertire e
distrarre
Per meglio chiarire faremo alcuni
esempi
• L’ENIGMA DEL CAMMELLO FANTASMA
• Un arabo morendo lasciò 17 cammelli ai suoi tre figli da ripartirsi per
metà al primo, per un terzo al secondo e per un nono al terzo. Siccome
la spartizione si presentava difficile gli eredi si rivolsero ad un giudice
che risolse la questione nel modo seguente. Si fece prestare un
cammello e su 18 cammelli fece la spartizione dando 9 cammelli al
primo, 6 al secondo e 2 al terzo. Rimase un cammello che restituì al
legittimo proprietario. Tutti furono soddisfatti avendo ricevuto più del
previsto.
• Dov’è il paradosso?
• La questione è che 1/2+1/3+1/9=17/18
Quindi la spartizione prevista dal padre non esauriva tutta l’eredità!
Un gioco aritmetico
• LE ETA’ DEI FIGLI
• Due amici si incontrano dopo molto tempo e uno
dice all’altro: “ Non mi ricordo l’età dei tuoi tre figli”.
Il primo risponde il prodotto delle loro età è 36.
L’altro replica questo dato non è sufficiente. Allora il
primo aggiunge la somma delle loro età è uguale al
numero civico della casa che è qui di fronte. Ma
l’amico non è ancora in grado di determinare l’età
per cui gli viene fornita questa ulteriore
informazione: il maggiore ha gli occhi azzurri. A
questo punto fornisce la risposta. Qual è l’età dei
figli?
SOLUZIONE
• Consideriamo tutte le possibili fattorizzazioni
intere di 36 e le somme dei fattori relativi
• 1 2 18 21
1 6 6 13
1 4 9 14
1 3 12 16
1 1 36 38
2 3 6 11
2 2 9 13
3 3 4 10
• Poiché due fattorizzazioni hanno la
stessa somma, l’amico afferma che la
conoscenza della somma dei fattori
non è sufficiente per indovinare. Le età
possibili possono essere <1, 6, 6> o <2,
2, 9>. L’ulteriore informazione che il
maggiore ha gli occhi azzurri permette
di indovinare che siamo nel caso <2, 2,
9>. Qui infatti c’è “un maggiore”,
nell’altro caso ci sono “i maggiori”.
Un gioco geometrico
• UNA SFERA BUCATA
• All’interno di una sfera solida viene levato
un cilindro di altezza 6 cm avente l’asse
passante per il centro. Si chiede il volume
del residuo di sfera.
• La soluzione è 36π
• Ci si può arrivare con complicati calcoli
Oppure con il seguente semplice
ragionamento
La croce di brillanti
• Una signora consegna al suo gioielliere una
croce di brillanti per effettuare una riparazione
(vedi fig.1) facendogli notare che conosce il
numero di brillanti incastonati perché contandoli
da una delle estremità superiori verso il basso
ne trova sempre nove. Il gioielliere si appropria
di due brillanti modificando la croce in modo che
la signora fatta la sua verifica trovi sempre il suo
conto. Come risulta la croce modificata?
La croce consegnata
La croce riconsegnata priva di due
brillanti
La scacchiera mutilata
• Consideriamo una scacchiera 8× 8, cioè con 64
caselle, e 32 pezzi da domino di dimensioni tali da
coprire esattamente due quadrati. Supponiamo di
eliminare le due caselle sistemate agli angoli opposti
di una diagonale e di eliminare un pezzo del domino.
E’ possibile sistemare i 31 pezzi rimanenti sulla
scacchiera in modo da coprire i rimanenti 62
quadretti? Consideriamo una scacchiera 8× 8, cioè
con 64 caselle, e 32 pezzi da domino di dimensioni
tali da coprire esattamente due quadrati.
Supponiamo di eliminare le due caselle sistemate
agli angoli opposti di una diagonale e di eliminare un
pezzo del domino. E’ possibile sistemare i 31 pezzi
rimanenti sulla scacchiera in modo da coprire i
rimanenti 62 quadretti?
La scacchiera mutilata
Soluzione
• Il problema è impossibile. Infatti eliminando due
caselle diametralmente opposte, eliminiamo due
caselle dello stesso colore, ottenendo una
scacchiera con due caselle in più dell’altro colore.
Ogni pezzo del domino ricopre due caselle di colori
differenti, in quanto solo caselle di colori differenti
sono adiacenti. Pertanto dopo aver ricoperto 60
caselle con 30 pezzi di domino, resterebbero
scoperte due caselle dello stesso colore che non
possono essere contigue e quindi non possono
essere ricoperte con un unico pezzo di domino.
Pari o dispari ( numeri o cifre?)
• 1.1. Un gruppo di studenti una mattina a scuola
sfidano il loro professore di matematica dicendogli:
“Abbiamo sentito al telegiornale che un matematico
ha scoperto una somma di cinque cifre dispari che
da il numero pari 14. Lei ne sa nulla?”
• Il professore risponde di non sapere nulla e di
essere un poco stupito in quanto è chiaro che “la
somma di un numero dispari di numeri dispari è
dispari”, promette comunque di rifletterci e di dare
una risposta il giorno successivo.
• All’indomani il professore arriva e dice di avere
trovato la risposta e scrive una addizione sulla
lavagna. Che cosa ha scritto il professore?
Soluzione
• Il professore scrive 11+1+1+1=14.
• Allora una studentessa osserva che si è
scritta una somma di soli quattro numeri. “E’
vero” risponde il professore “ho scritto
quattro numeri ma la somma è composta di
cinque cifre dispari esattamente quello che il
matematico del telegiornale diceva di aver
scoperto!” E concluse con una esortazione a
fare molta attenzione ai termini usati e a non
confondere numero con cifra.
Le monete false
• Ci sono dieci pile di dieci monete da 50
lire ciascuna. Uno dei mucchietti è
formato di monete tutte false.
Conosciamo il peso di una moneta
buona e sappiamo altresì che una
moneta falsa pesa un grammo in più.
Qual è il numero minimo di pesate
necessarie a determinare qual è il
numero di monete false?
Soluzione
• Il mucchio di monete false può essere identificato
con una sola pesata.
• Basta prendere una moneta dal primo mucchio, due
dal secondo, tre dal terzo e così via fino a tutte le
monete dell’ultimo mucchio. Il peso in più del dovuto
corrisponde al numero del mucchio di monete false.
• Per esempio se il gruppo di monete pesa in totale 5
grammi più del dovuto, il mucchio falso deve essere
il quinto, dal quale sono state prese 5 monete
ciascuna pesante un grammo in più del dovuto.
• E se i mucchi fossero undici?
• Va bene lo stesso, infatti se il mucchio di monete
false fosse l’ultimo si avrebbe un eccesso di peso
nullo.
Anche giochi di parole!
• Che cosa hanno in comune le seguenti
parole?
• Fanghiglia, inopportuno, postura, ghigni,
stufato, definizione.
• Soluzione
• Contengono tutte tre lettere consecutive
dell’alfabeto.
Giochi con i fiammiferi
• 1. Usando sei fiammiferi uguali costruire
quattro triangoli equilateri identici.
• 2. Usando 8 fiammiferi uguali creare 2
quadrati e 3 triangoli.
Soluzioni fiammiferi
• 1 Basta costruire un tetraedro regolare
• 2
UN PO’ DI STORIA
• Fin da quando la matematica è stata studiata e
insegnata, cioè almeno da quattromila anni, i problemi
ricreativi hanno costituito allo stesso tempo una parte
integrante dell’educazione matematica e un passatempo
per i non specialisti matematicamente dotati.
• Il modo più antico di trasmissione della matematica è
quello della raccolta di problemi, spesso raggruppati per
affinità di metodi risolutivi. Fin dai tempi più remoti,
accanto a questioni di carattere più immediatamente
applicativo ne furono proposte altre che non avevano
alcun impiego nella realtà quotidiana e il cui scopo
principale era dunque quello del puro esercizio
intellettuale, alcuni di questi problemi sono stati proposti
pressoché immutati per millenni.
Dal “Papiro di Rhind
• Il Papiro di Rhind, conservato attualmente al British
Museum di Londra, risalente al 1650 a.C., ma copiato da
un testo di circa due secoli più vecchio, è uno dei più
antichi documenti matematici oggi noti. Esso contiene da
un lato numerose tavole di calcoli aritmetici e dall’altro
una collezione di 87 problemi, alcuni geometrici altri
essenzialmente aritmetici. I primi riguardano il calcolo di
superficie e volumi delle più comuni figure geometriche,
gli altri sono per lo più relativi a divisioni di vettovaglie,
conversioni di grano in pane, d’orzo in birra e calcolo di
razioni. Il problema 79 del quale diamo una traduzione
qui di seguito sembra esulare da questi generi ed
appartenere piuttosto al genere ricreativo.
Problema 79
• Inventario di una casa
• 1 2801 7 case
• 2 5602 49 gatti
• 4 11204 343 topi
• totale 19607 2401 spighe
• <moltiplicazione di 2801per 7> 16807 hekat
Totale 19607
• Il testo è schematico ma ricorda una filastrocca medioevale che recita
così: “sette vecchie vanno a Roma, ogni vecchia ha sette muli, ogni mulo
porta sette bisacce, ogni bisaccia contiene sette pagnotte, in ogni pagnotta
ci sono sette coltelli, quanti sono in tutto sulla strada di Roma?
Commenti al prob.79
La colonna di destra può essere interpretata come una filastrocca
che recita: “ci sono sette case, in ogni casa ci sono sette gatti, ogni
gatto mangia sette topi, ogni topo mangia sette spighe, ogni spiga
pesa sette hekat, quanti sono in tutto?”,
Quale significato attribuire alla colonna di sinistra che rappresenta
la moltiplicazione di 2801 per 7?
Osserviamo che la colonna di destra è la somma di 7 e delle sue
potenze fino alla quinta, mentre il prodotto a sinistra presenta un
modo per il calcolo di questa somma corrispondente alla formula
S= A(Rn1)/(R1), dove A è il primo termine e R la ragione, in
questo caso entrambe uguali a 7.
(A. PICHOT, La nascita della scienza, Dedalo, Bari, 1993, p.199)
Un problema babilonese
• Problema n.8, tavoletta YBC 4652 (I dinastia di
Babilonia, ca 19001800 a. C.)
• Ho trovato una pietra, ma non l’ho pesata, poi ho
aggiunto un settimo e ho aggiunto un undicesimo
<N.B.L’enunciato non lo precisa ma si tratta
dell’undicesimo dell’insieme della pietra e del suo
settimo>. Ho pesato: una mina.
• Qual era il peso originale della pietra? Il peso della
pietra era 2/3 mina 8 sicli 22.5 linee.
• <N.B. 1 mina=60 sicli= 60× 180 linee>
•
( Vedi PICHOT, La nascita, op.cit. p.78)
Dal Manuale di matematica del
maestro Sun Tzu Suan Ching
(IV sec.d.C.)
• C’è un numero ignoto di cose. Quando sono
contate per tre, esse danno un resto di due,
quando sono contate per cinque danno un resto
di tre e quando sono contate per sette danno un
resto di due. Trova il numero delle cose.
• Se contando per 3 danno resto 2, allora prendi il
numero 70: Se contando per cinque da resto 3
allora prendi il numero 21; se contando per 7
danno resto 2, allora prendi il numero 15. Se il
numero è più di 106 allora sottrai 105 e ottieni il
risultato.
Commenti alla soluzione
• l’antico maestro cinese consiglia di prendere 70
per ogni unità che rimane dalla divisione per 3,
21 per ogni unità che rimane dalla divisione per
5, 15 per ogni unità che rimane dalla divisione
per 7, infine se il risultato è maggiore di 105 si
deve sottrarre 105 fino a che non si perviene ad
un numero ad esso minore.
• Applicando la regola di risoluzione indicata si
ottiene
• 70× 2+21× 3+15× 2= 140+63+30=233105=
• =128105=23
Giochi matematici nella Grecia
classica
• In questo paese <l’Egitto> sono stati inventati giochi
aritmetici per bambini, che così imparano divertendosi
con piacere. Si danno loro mele e ghirlande da distribuire
ad un numero di persone a volte uguale e a volte
maggiore o minore del numero degli oggetti a
disposizione. Oppure essi devono riunire lottatori e pugili
in coppie o in gruppi e mostrare come si possono
associare in classi naturali <…>. Così facendo, con
questi passatempi, i bambini prendono confidenza con i
numeri, il che consente loro di capire i movimenti e le
spedizioni degli eserciti e li prepara bene a seguire i
propri affari, rendendo più vivace il loro modo di
ragionare.
• Platone (428348 a.C.),
ANTOLOGIA GRECA O PALATINA
• Non abbiamo testimonianze coeve di
giochi matematici provenienti dalla Grecia
classica, tuttavia quelli nella cosiddetta
Antologia Greca o Palatina (IV/V sec.) ce
ne possona dare un’idea. I 150 epigrammi
del XIV libro di cui è autore un certo
Metrodoro sono tutti classificabili come
giochi matematici. Eccone alcuni
Le mele
Figlio, e le mele? Sparite, ma dove? – Ne
tiene i due sesti Ino, e Sèmele n’ha
l’ottava parte.
Presero Autònoe un quarto e Agave un
quinto del tutto
(questa attinse al mio grembo e scappò via).
Dieci le mele serbate per te. Per Ciprigna lo
giuro,
Altro a me non rimane che quest’una.
Le fontane
Quattro fontane: in un giorno riempie la
prima la vasca,
In due giorni quest’altra; c’impiega la terza
tre giorni,
Quattro la quarta. Ma insieme, in che tempo
potranno colmarla?
Omero, gli Achei
Di focolari di fuoco gagliardo ce ne erano
sette,
Di spiedi cinquanta e cinquanta brandelli, in
ognuno, di carne;
Presso ogni pezzo di carne, tre volte
trecento gli Achei.
Una vita
C’è nella tomba Diofanto. Che grosso prodigio! La
tomba / abilmente misura la sua vita./ Volle un
dio che l’infanzia durasse un sesto, ed
aggiunse / per il pelo alle gote un dodicesimo./
Dopo una settima parte la face gli accese di
nozze; / cinqu’anni dopo un figlio gli concesse.
Povero figlio diletto! Fu arso quel gelido corpo /
proprio a metà degli anni di suo padre./ Per
consolare il lutto, quattr’anni costui nello studio /
dei numeri passò, finché morì.
PROPOSITIONES AD
ACUENDOS JUVENES
• Quasi completamente dedicata alla matematica ricreativa sono
anche le Propositiones ad acuendos juvenes scritte, in latino,
all’inizio del nono secolo da Alcuino maestro di Carlomagno.
• In questa raccolta si trova, fra l’altro la prima occorrenza di uno dei
rompicapi più universalmente noti, quello del Lupo la capra e il
cavolo.
ALCUINO di YORK, Giochi matematici alla corte di Carlomagno:
Problemi per rendere acuta la mente ai giovani. A cura di R.
FRANCI, Edizioni ETS, Pisa, 2005.
Per una breve analisi del testo vedi R. FRANCI, Il ruolo della
matematica nella istruzione carolingia e le Propositiones ad
acuendos juvenes di Alcuino. Bollettino UMI, La matematica nella
società e nella cultura, 3A (1999), 283285.
Giochi matematici nei trattati di
aritmetica pratica dei secoli XIV
XVI
• “Ogni sano intelletto arebbe in fastidio non
ragionando d’altri casi che di mercatantia,
onde nel presente capitolo intendo
mostrare alcuno caso di dilecto”
• problemi adatti “ per le sere di verno
quando si sta al fuoco e mancono i
ragionamenti, acciò s’abbi a ragionare di
qualche cosa”.
Raccolte manoscritte di giochi
matematici
• Tra la fine del Millequattrocento e gli inizi
del Cinquecento, in Italia, furono compilate
due ampie raccolte tutte dedicate a
problemi di matematica ricreativa:
• De Viribus Quantitatis di Luca Pacioli (ca.
1510)
• Libro dicto de giochi mathematici di Pietro
di Antonio da Filicaia (ca. 1510)
Prima raccolta a stampa
• La prima raccolta a stampa di giochi
matematici la dobbiamo allo studioso
francese
• Gaspar Bachet (15911639),
• è intitolata Problèmes plaisant &
délectable,
• fu stampata a Parigi nel 1621 ed ebbe
numerose edizioni.
Diffusione dei giochi matematici
• fino a tempi recenti classici problemi di
matematica ricreativa comparivano nei trattati
scolastici di aritmetica
• numerosi importanti matematici come Eulero,
Legendre, Gauss in passato
• Coxeter, Penrose, Conway, Knuth attualmente
hanno dedicato e dedicano attenzione alla
risoluzione di rompicapi gettando talora le basi
di nuove teorie matematiche.
Giochi mat nel XIX secolo
• Giochi matematici e indovinelli erano molto
popolari tra la fine del XIX secolo e gli inizi del
XX secolo, molti quotidiani e settimanali
avevano una rubrica ad essi dedicata e spesso i
giochi erano raccolti in volumi. Fra i più notevoli
cultori di matematica ricreativa del XIX secolo
ricordiamo:
• l’americano Sam LOYD (18411911) uno dei più
prolifici e creativi inventori di giochi e
rompicapi,a lui si deve tra l’altro l’invenzione del
gioco del 15;
Segue: Giochi mat nel XIX sec.
segue
• l’inglese Henry DUDENEY (18571930)
collaborò anche con S.Loyd, i suoi problemi
sono più matematici, ma sempre presentati in
modo divertente
• il francese Eduard LUCAS (18421891)
ricercatore in matematica (teoria dei numeri),
riusciva spesso a collegare le sue ricerche
specialistiche alle applicazioni ludiche
E’ autore di Rècréations mathématiques in quattro
volumi e di un’ Arithmétique amusante, in questi
volumi sono contenuti tutti i tipi di giochi
matematici conosciuti all’epoca.
Giochi mat. Nel XX secolo
• Il più famoso cultore di giochi matematici del XX
secolo è certamente Martin GARDNER, nato nel
1914, che per circa trenta anni ha curato la
rubrica omonima di Scientific American (edizione
italiana Le Scienze) . Egli ha pubblicato
numerose raccolte molte delle quali sono state
tradotte in italiano, tra queste ricordiamo i sei
volumi Enigmi e giochi matematici pubblicati
dall’editore Sansoni, che contengono molto del
materiale apparso in Scientific American
• Numerose sono le riviste italiane che
propongono rubriche di giochi matematici, qui ci
limitiamo a ricordare Sapere, Le Scienze,
Lettera PRISTEM, Newton giochi, Focus.
• Ricordiamo infine che esiste un “Campionato
internazionale di giochi matematici”, i volumi
Pitagora si diverte 1 e 2, Pitagora continua a
divertirsi e Le sfide di Pitagora curati da Gilles
Cohen e stampati da Bruno Mondadori
presentano i giochi proposti nelle finali di questi
ultimi anni.
Ancora un po’ di bibliografia
• W.W. ROUSEBALL, Mathematical recreations
and essays, Toronto University Press, 1972
• Ami Birenboim, Pazzi pazzi numeri, Sonzogno,
Milano, 2001
• JeanPaul Delahaye, Giochi matematici, Ghisetti
e Corvi, Milano, 2002
• E.Peres, 620 giochi per esercitare la mente,
Baldini Castoldi Dalai, 2005.
Segue bibliografia
• Italo GHERSI, Matematica dilettevole e
curiosa, Hoepli Manuali, Milano, 2005
• Paolo Toni, Scintille matematiche: giochi e
gare di creatività e logica, Franco Muzzio,
Padova, 2005
• Ian Stewart, L’assassino dalle calze verdi
e altri enigmi matematici. Longanesi, 2006
Segue bibliografia
• Nando Geronimi ( a cura di), Giochi matematici
del Medioevo: I conigli di Fibonacci ed altri
rompicapi liberamente tratti da “liber abaci,
Bruno Mondadori, Milano, 2006
• C. PellegrinoL.Zuccheri, Tre in uno. Piccola
enciclopedia della matematica intrigante,
Università di Modena e Reggio Emilia, 2007
• Ian Stewart, Come tagliare una torta, ET
Einaudi, Torino, 2008