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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
sabato 15 ottobre 2011

Unicuique suum
Anno CLI n. 238 (45.883)
.

Citt del Vaticano

Ai prefetti dItalia il Papa ricorda che la funzione civile va esercitata con dignit e responsabilit

Passa per Washington il rischio di recessione globale

Nellinteresse dei cittadini e del bene comune


La funzione civile talmente eminente e insigne da rivestire un carattere quasi sacro. Per questo esige di essere esercitata nellinteresse dei cittadini e del bene comune con grande dignit e vivo senso di responsabilit. Lo ha detto il Papa ai prefetti italiani durante ludienza svoltasi nella mattina di venerd 14 ottobre, nella sala Clementina. Soprattutto in un periodo di incertezza sociale ed economica ha rilevato Benedetto XVI i prefetti sono chiamati a essere quasi un presidio per le categorie pi deboli, unendo autorevolezza e professionalit nello svolgimento dei propri compiti. Il Pontefice ha poi richiamato la presenza radicata e capillare della Chiesa nel territorio del Paese, sottolineando che essa desidera costruire, insieme con gli altri soggetti istituzionali e le varie realt territoriali, una salda piattaforma di virt morali, su cui edificare una convivenza a misura duomo. Dal Papa anche un riferimento alla figura di santAmbrogio, patrono del corpo prefettizio, esempio di lealismo alla legge e fermezza contro le ingiustizie e le oppressioni.
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Lepicentro della crisi economica


di LUCA M. POSSATI e afraid: soltanto una trovata giornalistica? No, il titolo dellEconomist nelledizione del 30 settembre con la copertina che ritrae un buco nero nello spazio cosmico coglie lessenza: anche se il tracollo europeo sar evitato, le prospettive per leconomia mondiale restano negative. Questo perch scrive il settimanale britannico nei Paesi ricchi aumentano le misure di austerit mentre in quelli emergenti la crescita rallenta, incidendo su quella globale. Ma c una terza ragione: il Governo degli Stati Uniti minaccia di frenare la ripresa con unirresponsabile politica di bilancio. Appunto, gli Stati Uniti. Difficile credere che il vero epicentro della crisi in questo momento non sia lEuropa. Eppure, nelle ultime settimane i leader Ue hanno dato segnali di maggior unit e coerenza almeno in apparenza rispetto ai loro colleghi americani. Democratici e repubblicani sono ancora divisi sulla questione del deficit e sulle riforme da attuare per far uscire il Paese dal pantano in cui si trova. Ci sono aspetti chiave il lavoro, la sanit, le nuove regole della finanza, solo per citare i pi importanti su cui il dibattito stato portato allestremo e, anche per ragioni di agenda elettorale, prevalgono le contraddizioni. Un fatto sicuro: nel 2012 gli Stati Uniti dovranno affrontare un taglio della spesa pubblica pi ampio rispetto a qualsiasi altro Paese. Al Congresso i repubblicani stanno facendo ostruzionismo, mentre Obama preferisce cavalcare londa della protesta di Occupy Wall Street e rimproverare alla Cina di manipolare il tasso di cambio dello yuan. La super commissione creata dalla Casa Bianca per ridurre il deficit non sta compiendo progressi: dopo settimane di incontri, i dodici membri dellorganismo non sembrano aver compiuto alcun passo in avanti rispetto a quando si sono riuniti per la prima volta un mese fa. E la mancanza di progressi alimenta lo scetticismo sulla possibilit di raggiungere un accordo per tagliare il deficit di 1200 miliardi di dollari in dieci anni. Le motivazioni dello stallo sono le stesse che questestate hanno bloccato per settimane laccordo sullaumento del tetto del debito: le tasse e i tagli ai programmi di assistenza quali Medicare e Medicaid. I democratici non firmeranno alcun accordo che non includa un aumento delle entrate fiscali, mentre i repubblicani sono anti-tasse. Se come sostiene anche lEconomist i leader politici non sanno cosa fare e vanno avanti giorno per giorno, unutile indicazione potrebbero trovarla nei numeri. Le difficolt attuali in base ai dati del New York Times stanno tagliando drasticamente i redditi delle famiglie americane, riducendone gli standard di vita. Da dicembre 2007 a giugno 2011 i redditi sono scesi del 9,8 per cento:

Occhi puntati sui mercati mentre a Parigi il

G20

cerca soluzioni alle difficolt delle banche

Conto alla rovescia per lEuropa


BRUXELLES, 14. un clima molto teso quello in cui si apre oggi a Parigi il G20 finanziario. La Banca centrale europea (Bce) ha fatto tutto il possibile per far fronte alla crisi del debito, ma lultima rete di protezione sono i Governi ha dichiarato oggi il presidente Trichet. Mentre a Bruxelles continua il serrato confronto sul salvataggio della Grecia, i timori sulle banche affossano le Borse. Che cosa accadr, nessuno pu dirlo. I problemi sono arrivati ieri, quando Deutsche Bank ha bocciato il piano di ricapitalizzazione delle banche in discussione allUe. A ci si aggiunto il monito della Bce, secondo cui la situazione degli istituti di credito richiede particolare attenzione, data linterazione tra le questioni relative al rischio sovrano e il fabbisogno di finanziamento delle banche. Lamministratore delegato di Deutsche Bank, Josef Ackermann, ha avvertito che sono limiti oltre i quali i fondi di salvataggio europei non possono andare perch lopinione pubblica e i tribunali non lo consentiranno. Secondo Ackermann, occorre assicurarsi che le banche possano ottenere capitali a lunga scadenza sui mercati, e al momento questo praticamente impossibile. Il manager ritiene inevitabile creare ununione economica e politica pi integrata in Europa e che nel lungo termine servir ununica voce europea sul piano politico. Fonti vicine a Deutsche Bank sostengono che listituto dovr raccogliere nove miliardi di euro per avere un Core Tier 1 (la componente primaria del capitale di una banca) pari al nove per cento, cio il livello fissato dal piano di Duro Barroso. La Bce ha esortato le banche a rafforzare i bilanci, trattenere gli utili, assicurare moderazione riguardo le remunerazioni e ricorrere al mercato per consolidare ulteriormente la loro componente patrimoniale nonch, ove opportuno, a sfruttare appieno le misure di sostegno pubblico, le quali dovrebbero essere rese pienamente operative, inclusa la possibilit che in futuro il fondo salvaStati conceda prestiti ai Governi per la ricapitalizzazione delle banche. La Bce traccia un quadro economico non proprio roseo: una crescita in stagnazione, uninflazione che torna ad aumentare, cordoni del credito bancario sempre pi stretti e unurgenza di risanamento e di riforme strutturali. A fronte di prospettive economiche caratterizzate da unincertezza molto elevata, la crescita molto moderata del pil prevista nel secondo trimestre spiega Francoforte in una nota ha alla radice la decelerazione della domanda mondiale, il peggioramento del clima di fiducia e le tensioni in atto in diversi mercati del debito sovrano dellarea delleuro. Linflazione continuer a collocarsi oltre il due per cento nei prossimi mesi a causa del rincaro delle materie prime. Intanto, lagenzia di rating Standard&Poors ha tagliato il giudizio sulla Spagna da AA ad AA meno con outlook negativo. Lagenzia ha motivato il taglio con le incerte prospettive di crescita, i rischi crescenti che dovr affrontare il Paese, lelevata disoccupazione e lalto debito privato. Ma la situazione tesa anche in Portogallo: il Governo ha presentato ieri una manovra economica caratterizzata da pesanti misure di austerit. I dipendenti pubblici dovranno lavorare mezzora in pi al giorno, rinunciare alla quattordicesima e godranno di meno deduzioni fiscali, ma anche i consumatori dovranno pagare univa maggiorata: queste alcune delle misure indicate dal premier portoghese, Pedro Passos Coelho, nel discorso tenuto ieri dopo lapprovazione del piano. Si tratta di una manovra necessaria per soddisfare le richieste dellEuropa a fronte dellarrivo del bailout da 78 miliardi di euro.

una cosa mai vista negli ultimi decenni. Soltanto nel 2011 sono calati del 6,7 per cento a fronte della flessione del 3,8 nei due anni precedenti. Il calo spiegano gli esperti legato soprattutto al mercato del lavoro e, in particolare, al numero elevato di persone che da troppo tempo sono fuori dal circuito occupazionale e hanno smesso di cercare. Pesa anche il calo dei salari orari, che non stato in grado di tenere il passo dellinflazione. La contrazione delleconomia con la crisi finanziaria del 2008 stata significativamente diversa dalle precedenti: nel dicembre 2007 un disoccupato restava senza lavoro in media 16,6 settimane, mentre nel giugno 2009 questo lasso di tempo salito a 24,1 settimane fino a raggiungere le attuali 40,5 settimane, il periodo pi lungo negli ultimi anni. Il problema principale dunque il lavoro. Per farlo ripartire sottolineano molti analisti la Casa Bianca ha a disposizione ununica strada: riallacciare il dialogo con il settore imprenditoriale, e soprattutto con le piccole e medie imprese. Ma per fare questo servono soldi, tanti soldi. LAmministrazione Obama dice il Wall Street Journal sta valutando un piano per attirare investimenti esteri per mille miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Intanto la tensione sociale cresce inesorabile. Basteranno le buone intenzioni di chi vuole restare alla Casa Bianca? Lunica a poter ridare fiducia al sistema la Fed: loperazione Twist il piano che prevede la vendita di quattrocento miliardi di dollari di titoli di Stato con scadenza entro i prossimi tre anni e lacquisto di un pari ammontare di titoli con maturazione tra i sei e trentanni ha funzionato e le prospettive dinvestimento stanno migliorando. Ma Bernanke stato chiaro: la politica monetaria non la panacea di tutti i mali. Un terzo quantitative easing non unipotesi credibile, viste le controindicazioni inflazionistiche. Serve unazione forte di Washington. Elezioni permettendo.

Alle radici del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione

Rischia di spezzarsi la nave incagliata nella barriera corallina

Un frutto del Vaticano

II
A PAGINA

Allarme in Nuova Zelanda


WELLINGTON, 14. Prosegue senza sosta in Nuova Zelanda il lavoro dei soccorritori per svuotare i serbatoi della portacontainer Rena, incagliata in una barriera corallina al largo della costa settentrionale. La nave, che ha gi disperso in mare oltre 360 tonnellate di petrolio, rischia di affondare e di spargere cos altre sostanze tossiche. Nei serbatoi ci sono ancora 1.500 tonnellate di greggio. La met di prua della nave (di 236 metri) tuttora incastrata nei banchi corallini, mentre la poppa sommersa a pi di 90 metri di profondit. Linclinazione dello scafo, arrivata a ventidue gradi, rende ancora pi difficili le operazioni degli esperti a bordo. Il comandante e il secondo ufficiale sono stati arrestati e incriminati secondo la legge marittima neozelandese. Rischiano fino a un anno di carcere e una multa pari a 5.700 euro. Il Governo del premier John Key ha avviato uninchiesta per riuscire a capire come la nave possa essere finita su una barriera corallina ben indicata sulle carte nautiche e con mare calmo. Gli armatori greci della Costamare Shipping si sono scusati con le autorit di Wellington, assicurando che collaboreranno pienamente con gli inquirenti per stabilire cause e responsabilit dellincidente, che rischia di provocare una catastrofe ambientale.

RINO FISICHELLA

A un anno dalla nomina il maestro della Cappella Musicale Pontificia rilascia la sua prima intervista

La Sistina non un pezzo da museo


MARCELLO FILOTEI
A PAGINA

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori: Mark Benedict Coleridge, Arcivescovo di Canberra and Goulburn (Australia), in visita ad limina Apostolorum; Adrian Leo Doyle, Arcivescovo di Hobart (Australia), in visita ad limina Apostolorum; Djibrail Kassab, Arcivescovo-Vescovo di Saint Thomas the Apostle of Sydney dei Caldei (Australia), in visita ad limina Apostolorum; John Alexius Bathersby, Arcivescovo di Brisbane (Australia), in visita ad limina Apostolorum; Daniel Eugene Hurley, Vescovo di Darwin (Australia), in visita ad limina Apostolorum; Gregory OKelly, Vescovo di Port Pirie (Australia), in visita ad limina Apostolorum; James Foley, Vescovo di Cairns (Australia), in visita ad limina Apostolorum. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Reverendo Don Julin Carrn, Presidente della Fraternit di Comunione e Liberazione.

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La frattura prodottasi nello scafo della portacontainer (Ansa)

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LOSSERVATORE ROMANO
Il premier Wen Jiabao manifesta preoccupazione sulla ripresa mondiale

sabato 15 ottobre 2011

Maxi condanna per il tycoon accusato di insider trading

Pechino teme il protezionismo


In calo la fiducia degli imprenditori per problemi legati al settore immobiliare
PECHINO, 14. Il primo ministro cinese, Wen Jiabao, manifesta preoccupazione per quello che ha denunciato come il protezionismo commerciale in drastica ascesa. Nel corso di un intervento alla televisione nazionale, oggi, Wen Jiabao ha aggiunto che il protezionismo servir solo a rallentare il percorso della ripresa economica mondiale. Il premier di Pechino non ha esplicitamente chiamato in causa nessun Paese, ma, dicono gli analisti, appare evidente lallusione agli Stati Uniti, sulla scia della recente approvazione da parte del Senato di Washington di norme sanzionatorie, in particolare in campo doganale, nei confronti di quei Paesi che manipolino la loro valuta e i rapporti di cambio con altre divise per favorire le proprie esportazioni, come appunto la Cina accusata di fare. Ma intanto sul piano interno, linflazione fa registrare buoni risultati. Nei primi nove mesi dellanno, secondo i dati diffusi dallIstituto centrale di statistica cinese, lindice dei prezzi al consumo, il maggior indicatore dellinflazione, aumentato del 5,7 per cento rispetto allo stesso periodo dellanno scorso. I prezzi degli alimentari, che rappresentano circa un terzo del paniere di beni che viene preso in considerazione per calcolare linflazione, sono aumentati del 13,4 per cento a settembre rispetto allo stesso mese dellanlindice del settore immobiliare crollato di 7,6 punti, sotto quota cento (99,9). Aumenta la vendita di automobili: a settembre il dato salito del 19,9 per cento rispetto al mese precedente, arrivando a 1,65 milioni di unit. Lo riferisce un comunicato dellassociazione dei produttori cinesi di automobili (China Association of Automobile Manufacturers, Caam). La produzione ha toccato 1,60 milioni di unit a settembre, in aumento del 15 per cento rispetto ad agosto. I dati di settembre portano la vendita di auto nei primi nove mesi dellanno a 13,63 milioni di veicoli, in aumento del 3,62 per cento rispetto allo stesso periodo dellanno scorso. La produzione, invece, nello stesso periodo salita del 2,75 per cento, arrivando a 13,46 milioni di unit. Sono 1,32 milioni le auto private vendute a settembre, in aumento del 20,5 per cento rispetto ad agosto e dell8,8 per cento rispetto allo stesso mese dellanno scorso. La vendita dei veicoli passeggeri, invece, nei primi nove mesi dellanno ha totalizzato 10,5 milioni di unit, in aumento del 6,4 rispetto allanno scorso. Secondo Xiong Chuanlin, assistente segretario generale della Caam, laumento del numero di auto passeggeri vendute riflette la forte domanda del mercato cinese.

Quando lAmerica processa Wall Street


NEW YORK, 14. Il maggiore scandalo di insider trading da decenni si chiude con una delle condanne pi lunghe mai inflitte per questo tipo di reato. Raj Rajaratnam, il tycoon fondatore dellhedge fund Galleon Group, stato condannato a 11 anni di carcere e a una multa da dieci milioni di dollari, oltre a dover restituire altri 53,8 milioni. La condanna un chiaro segnale al mercato: i crimini di Rajaratnam e i suoi obiettivi riflettono il virus nella nostra cultura che deve essere sradicato ha affermato il giudice Richard Holwell, sottolineando che la sentenza agir come forte e necessario deterrente. La condanna al miliardario inferiore a quanto chiesto dallaccusa, che puntava a 19 anni e mezzo. I legali del fondatore di Galleon Group hanno chiesto che sia incarcerato a Burton, in North Carolina, dove sconta 150 anni di reclusione Bernard Madoff, lex finanziere autore di una delle maggiori truffe della storia. La richiesta di detenzione a Burton motivata da problemi di salute sar inviata alle autorit carcerarie che decideranno. Holwell ha negato al miliardario la possibilit di essere libero fino allincarcerazione (dovr presentarsi il 28 novembre) e durante il possibile appello: rester confinato nel suo appartamento a New York. Tuttavia, il giudice ha ammesso alcuni meriti del tycoon, fra i quali le attivit di beneficienza. Si dimostrato ricettivo ha detto e si preso cura dei meno privilegiati. Fattori, questi, che hanno influenzato la decisione del giudice di infliggergli una condanna minore. Secondo laccusa, Rajaratnam ha realizzato 70-75 milioni di profitti illegali scommettendo su titoli Ibm, Google, Advanced Micro Devices, Polycom, Hilton Hotel e Sun Microsystems. Ma i legali del miliardario osservano: solo 7,46 milioni di dollari di guadagni sono riconducibili direttamente a Rajaratnam, arrestato nellottobre 2009. Limputato era presente in aula nel momento della sentenza.

Il premier cinese (Reuters)

no scorso, dell1,1 per cento rispetto ad agosto. A luglio linflazione cinese aveva raggiunto il record del 6,5 per cento, il pi alto dato da 37 mesi, molto lontano dal target governativo del quattro per cento per il 2011. In discesa a settembre anche lindice dei prezzi alla produzione, registrato al 6,5 per cento rispetto allanno scorso, in discesa dal 7,3 per cento di agosto. Le cattive notizie arrivano dal fronte degli imprenditori. Sono in

calo gli indici trimestrali che misurano il clima e la fiducia degli imprenditori cinesi. Il primo misuratore sceso nel terzo trimestre di 2,2 punti a quota 133,4, evidenziando un rallentamento dellindustria manifatturiera mentre il settore immobiliare ha fatto segnare una discesa ancora pi forte, per il terzo trimestre di fila. Quanto allindice sulla fiducia degli imprenditori sceso per la prima volta negli ultimi diciotto mesi sotto quota 130 punti (a 129,4) con

Trimestrale record per Google


WASHINGTON, 14. Pieno di utili per Google con il boom della pubblicit on line. Mountain View chiude il terzo trimestre con un utile di 3,18 miliardi di dollari in aumento rispetto ai 2,46 miliardi dello stesso periodo dellanno scorso. I ricavi sono saliti del 33 per cento a 9,72 miliardi di dollari. I risultati oltre le attese mettono le ali ai titoli Google nelle contrattazioni after hour, durante le quali arrivano a guadagnare il 6,1 per cento. Abbiamo avuto un buon trimestre; i ricavi sono saliti del 33 per cento a quasi dieci miliardi di dollari; Google+ ora aperto a tutti e abbiamo superato la soglia dei quaranta milioni di utilizzatori afferma lamministratore delegato, Larry Page. I ricavi fuori dagli Stati Uniti si sono attestati a 5,3 miliardi di dollari, il 55 per cento del totale. Le spese di capitale sono ammontate a 680 milioni di dollari, di cui la gran parte legata agli investimenti nelle infrastrutture, inclusi di centri dati, i server e le apparecchiature di rete. Ci attendiamo di continuare a effettuare significative spese di capitale evidenzia Google. Intanto, oggi si chiusa a cinque mesi dal primo annuncio la procedura di acquisizione di Skype da parte di Microsoft. La cifra sborsata dallazienda fondata da Bill Gates stata pari a 8,5 miliardi di dollari. Loperazione era stata annunciata il 10 maggio scorso. Dopo circa un mese, il 18 giugno, era arrivato lok dellAntitrust statunitense. Infine, il 7 ottobre scorso, c stato il disco verde anche da parte della Commissione europea. Skype un prodotto fenomenale ed un marchio amato da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo; siamo ansiosi di lavorare con il loro team per creare nuove modalit per rimanere in contatto con familiari, amici, clienti e colleghi, sempre e ovunque ha dichiarato lamministratore delegato di Microsoft, Steve Ballmer.

La Kfor chiede ai serbi di rimuovere le barricate

LAmpelmann compie mezzo secolo

Ancora tensioni nel nord del Kosovo


PRISTINA, 14. Non si placano le tensioni nel nord del Kosovo, abitato dalla minoranza serba che non riconosce la secessione da Belgrado voluta dalla maggioranza albanese. La Kfor, la forza multinazionale sotto comando Nato dispiegata in Kosovo per mandato dellOnu, ha chiesto alla minoranza serba che abita il nord della regione di rimuovere le barricate e i posti di blocco che impediscono ai militari di svolgere il loro regolare lavoro quotidiano. La richiesta, secondo quanto ha riferito lagenzia di stampa serba Tanjug, stata fatta in un incontro che i responsabili della Kfor hanno avuto con i capi di quattro municipalit del nord del Kosovo. Nella riunione stato fatto presente come i blocchi stradali e le barricate impediscano ai militari della Kfor di svolgere i compiti ai quali sono stati assegnati, e non consentano larrivo dei rifornimenti. I serbi kosovari hanno eretto le barricate nelle scorse settimane per protesta contro la presa di controllo dei due posti di dogana di Jarinje e Brnjak da parte di poliziotti e doganieri inviati dalle autorit di Pristina, espressione appunto della maggioranza albanese del Kosovo, e appoggiati dalla missione europea Eulex. Il comandante della Kfor, il generale tedesco Erhard Drews, ha diffuso un comunicato nel quale si specifica che ai kosovari della minoranza serba stata data la possibilit di togliere i blocchi durante il fine settimana. Nel comunicato, si aggiunge che lazione stata intrapresa su richiesta di Eulex per impedire lutilizzo di punti illegali di passaggio intorno alla postazione di Jarinje, e per contrastare il contrabbando. Nei giorni scorsi, il generale Drews aveva gi invitato a pi riprese i serbi a rimuovere i blocchi stradali, affermando che non sarebbero stati tollerati ancora troppo a lungo. Sul posto, comunque, la tensione resta alta per la protesta a oltranza della popolazione serba. Il Governo di Belgrado, che riconosce cittadinanza alla minoranza serba della regione, ha usato da parte sua nella vicenda toni diplomatici sostanzialmente moderati, anche per non compromettere il cammino di avvicinamento allUnione europea, dalla quale proprio questa settimana ha ottenuto il riconoscimento dello status di Paese candidato alladesione. Il ministro degli esteri serbo Vuk Jeremi, comunque, pur ribadendo che sulla questione del Kosovo una soluzione di compromesso pu essere trovata solo con il dialogo, ha detto che il suo Governo considera tale questione e quella dellintegrazione europea due processi separati che non possono essere collegati.

Quellomino dei semafori simbolo di tutta Berlino


BERLINO, 14. Lomino dei semafori della Repubblica democratica tedesca, noto in Germania come Ampelmann, ha compiuto 50 anni. Fu ideato il 13 ottobre del 1961 da uno psicologo del traffico, Karl Peglau, che studi una figura chiara e affabile per direttive efficaci ai pedoni. Soprattutto ai bambini. Peglau rileva lagenzia Ansa tir cos fuori un disegno simpatico e familiare: un omino dotato di scarpe e cappello, che cammina con il verde e si ferma con il rosso, stendendo le braccia. Con queste doti, lAmpelmann conquist letteralmente i berlinesi dellest. Con la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione delle due Germanie, per, ha rischiato di essere sostituito per sempre: come le Trabant, le autovetture dei tedeschi dellest (ora diventate oggetto di culto), era infatti destinato a finire fra le scorie della storia. A salvarlo furono la curiosit di un designer di Tubinga e laffetto della cittadinanza: berlinesi dellest e dellovest fondarono addirittura un Comitato per la salvezza dellAmpelmann. Ben presto diventato un simbolo della citt riunificata, generando un giro di affari attorno ai 7,5 milioni di euro. Oggi, lAmpelmann campeggia su uninfinit di gadget e ben quattro negozi e un ristorante, a Berlino, sono dedicati allomino dei semafori.

Per Mladi un unico processo al tribunale dellAja


LAJA, 14. Lex generale serbo bosniaco Ratko Mladi, catturato lo scorso 26 maggio in Serbia, dopo sedici anni di latitanza, ed estradato allAja, sar sottoposto a un unico procedimento giudiziario. Il tribunale penale internazionale (Tpi) per lex Jugoslavia ha respinto infatti la richiesta della procura di tenere due processi distinti, uno specifico sul massacro di Srebrenica e laltro sul resto dei capi dimputazione, relativi tra laltro ai 44 mesi di assedio di Sarajevo, alle campagne di pulizia etnica e alla presa in ostaggio di caschi blu dellOnu. La decisione basata sulla convinzione dei giudici che due processi separati potrebbero rendere il procedimento meno gestibile ed efficace causando pregiudizio alla difesa. A Srebrenica nel luglio del 1995 ci fu leccidio pi feroce perpetrato in Europa dopo la fine del secondo conflitto mondiale. La popolazione musulmana della citt, che era stata dichiarata dallOnu zona protetta, rest inerme di fronte alloffensiva delle truppe di Mladi che separarono le donne dagli uomini e poi uccisero almeno ottomila tra uomini e ragazzi. La decisione del Tpi ha scontentato lassociazione delle madri di Srebrenica, secondo la quale lassoluto rilievo di quel massacro avrebbe richiesto un processo specifico.

La Danimarca rinuncia al ripristino dei controlli doganali


COPENAGHEN, 14. Al termine di un incontro, ieri, con il presidente della Commissione europea, Jos Manuel Duro Barroso, il nuovo primo ministro socialdemocratico danese, Helle Thorning-Schmidt, ha detto che rinuncer al progetto del precedente Esecutivo conservatore di costruire nuove infrastrutture doganali per riattivare i controlli di Schengen. Il ripristino dei controlli era fonte di grande preoccupazione per lUnione europea, ha detto Duro Barroso, esprimendo gratitudine al nuovo premier per avere messo da parte il controverso progetto. Dal primo gennaio del prossimo anno la Danimarca assumer la presidenza di turno della Unione europea, anche se nel 1992 ha detto no allEuropa del Trattato di Maastricht e nel 2000 i cittadini danesi hanno respinto la possibilit di entrare a far parte della zona euro. Il primo ministro ThorningSchmidt informa lagenzia Ansa ha poi confermato lintenzione di indire due referendum popolari per rinunciare ad alcune deroghe che la Danimarca aveva chiesto al momento di entrare nella Unione europea, in materia di cooperazione giudiziaria e di difesa comune.

Colloqui politici in Belgio


BRUXELLES, 14. Il leader socialista Elio di Rupo che sar probabilmente il nuovo premier belga, e il primo francofono da circa quaranta anni a ricoprire lincarico ha avviato oggi gli ultimi negoziati per la formazione del nuovo Governo, che si preannuncia a sei. I verdi di Ecolo e Groen e gli indipendentisti fiamminghi della N-va resteranno infatti fuori. Le condizioni internazionali, finanziarie e sociali impongono ai responsabili politici di formare urgentemente un Governo, ha dichiarato di Rupo.

Dalla Camera fiducia al Governo italiano


ROMA, 14. La Camera dei deputati ha votato s alla fiducia chiesta dal Governo italiano in merito al rendiconto di bilancio, il cui articolo era stato bocciato marted scorso. LEsecutivo ha incassato 316 voti favorevoli. I voti contrari sono stati 301. La maggioranza richiesta era di 309. I deputati delle opposizioni, a eccezione dei radicali, non hanno partecipato alla prima chiamata di voto nel tentativo di fare mancare il numero legale.

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LOSSERVATORE ROMANO

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Il Paese al voto

Oman la sentinella del Golfo Persico


di GIUSEPPE M. PETRONE LOman, uno degli Stati pi stabili e influenti del Golfo Persico, ha conosciuto soltanto parzialmente la stagione delle proteste arabe. Capo sia dello Stato che del Governo il sultano, il quale nomina un Gabinetto che lo assiste. Nel 1991, il sultano cre unassemblea consultiva, Majlis Al Shura, con un mandato di quattro anni, sebbene pochi cittadini godessero del diritto di voto. Il suffragio universale per i cittadini aventi pi di 21 anni stato infatti introdotto il 4 ottobre del 2003. Come ha annunciato il vice ministro degli Interni, Mohammed Al Bousaidi, sabato 15 ottobre viene rinnovato il consiglio della Shura. Sono oltre millecento, fra cui 77 donne, i candidati che si sono registrati presso gli uffici elettorali e che concorreranno per uno degli 84 seggi dellassemblea. Come noto, la regione del Golfo Persico rilevante da un punto di vista delle risorse energetiche: nel 2002, vi stato prodotto il 25 per cento del petrolio mondiale. Ma non solo questo aspetto a fare della regione un luogo della massima importanza. Basta osservare la conformazione della penisola arabica per comprenderne linsostituibile ruolo di passaggio e collegamento dallO ceano Indiano al Mar Mediterraneo, attraverso lo Stretto di Hormuz e il Golfo di Aden. Ne consegue una necessaria stabilit entro il sistema di alleanze internazionali, incentrato storicamente sulla Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Tuttavia, pur se in misura minore, anche in Oman il vento della rivolta araba si fatto sentire. Le manifestazioni di protesta che si sono avute il 17 gennaio e il 27 febbraio nella capitale Muscate e nella citt di Sohar erano per focalizzate sulla richiesta di salari pi alti e di un numero maggiore di posti di lavoro, senza chiedere il cambio del Governo. Dopo i disordini, il sultano Qabus ben Said capo dello Stato dal 1970, primo ministro dal 1972 e che ricopre anche lincarico di ministro degli Esteri, della Difesa e delle Finanze ha promesso che il Consiglio della Shura avrebbe avuto qualche potere legislativo. Come in molti altri Paesi della penisola arabica, anche in Oman vivono lavoratori provenienti da vari Paesi asiatici (soprattutto India, Pakistan e Iran) e il sultano ha promesso la creazione di cinquantamila nuovi posti di lavoro. Inoltre, Qabus ben Said ha annunciato riforme nel sistema del welfare: un salario minimo per i lavoratori del settore privato, un sussidio di disoccupazione mensile aumentato del quaranta per cento (ora pari a 520 dollari statunitensi), la creazione di un organismo di protezione per il consumatore contro laumento dei prezzi dei generi alimentari e laumento delle borse di studio per gli universitari. In Oman, non ammessa la costituzione di partiti e sindacati che non siano emanazione del Governo, ma viene incoraggiata la partecipazione al processo politico su base individuale. Il mantenimento di un equilibrio politico tra istanze tribali, religiose e regionali il caposaldo della vita pubblica e politica e tale compromesso si rispecchia anche nella formazione delle istituzioni nazionali e del Governo. Nonostante una democrazia limitata, contemperata, per, da aperture sociali (libert di voto alle donne e libert civili stabilite costituzionalmente) e politiche concrete, il Sultanato gode di un ampio consenso tra la popolazione locale oltre in base ai dati della Banca mondiale a una costante crescita economica. I forti investimenti nel campo turistico e nella valorizzazione del patrimonio storico-naturale, hanno incrementato la ricchezza del Paese, creando unindipendenza dalloro nero, anche se nel 2010 la produzione di greggio aumentata dell1,37 per cento rispetto allanno precedente. LOman dunque alla ricerca di nuove possibilit di espansione delleconomia nazionale (le maggiori risorse finanziarie hanno permesso un potenziamento del programma di sviluppo industriale del Paese) ed caratterizzato da una invidiabile stabilit politica.

Obama non esclude alcuna opzione sullIran


WASHINGTON, 14. Per la risposta allIran sul complotto che doveva portare alluccisione dellambasciatore saudita a Washington, nessuna opzione viene esclusa. Lo ha affermato, ieri, il presidente statunitense, Barack Obama, il quale ha sottolineato che si continueranno ad applicare contro lIran le pi dure sanzioni, perch il Paese venga sempre pi isolato. Sempre riguardo al fallito complotto, il capo della Casa Bianca, citato da fonti di stampa internazionale, ha dichiarato, durante una conferenza stampa, che non c dubbio che lIran sia coinvolto nel piano per uccidere lambasciatore saudita a Washington. Quindi Obama ha aggiunto: Riteniamo che, anche se ai livelli pi alti non vi fosse una conoscenza dettagliata delle operazioni, chiunque nel Governo iraniano sia coinvolto in questo tipo di attivit deve essere ritenuto responsabile. Sempre ieri, il portavoce del dipartimento di Stato americano, Victoria Nuland, ha detto che gli Stati Uniti hanno avuto contatti diretti con lIran a proposito del fallito complotto. Dal canto suo, lIran, attraverso il presidente del Parlamento, Ali Larijani, ha affermato ieri che le accuse rivolte dagli Stati Uniti agli altri Paesi sono per giustificare i loro fallimenti in Medio O riente.

Unautocisterna della Nato in fiamme nei pressi della cittadina pakistana di Shikarpur (Reuters)

Attacchi contro obiettivi della Alleanza atlantica mentre linviato statunitense incontra autorit di Islamabad

Violenza e diplomazia in Pakistan


ISLAMABAD, 14. Sotto attacco obiettivi della Nato in Pakistan. Ieri quattro autocisterne con rifornimenti per le truppe dellAlleanza atlantica in Afghanistan sono state date alle fiamme, secondo una ormai consolidata strategia, da un gruppo di miliziani. Lo ha riferito Geo News. Lattacco stato compiuto nei pressi della citt di Shikarpur, nella provincia del Sindh. Si poi appreso che uno dei comandanti della rete terroristica Haqqani stato ucciso nel corso di unoperazione militare nl Nord Waziristan. Si tratta, ha riferito una fonte del dipartimento della Difesa statunitense, di Janbaz Zadran. Secondo la stessa fonte, citata dallagenzia Agi, Zadran aveva un ruolo importante negli attacchi condotti in passato dalla rete Haqqani contro gli Stati Uniti e la coalizione internazionale dispiegata in Afghanistan. Non si fermano, nel frattempo, i raid compiuti dai droni statunitensi. Nellarco di poche ore, attacchi di questi velivoli senza pilota hanno provocato, nel Sud Waziristan, dodici morti. In questo complesso scenario sinserisce la missione dellinviato statunitense per il Pakistan e lAfghanistan, Marc Grossman. A Islamabad, linviato ha incontrato il primo ministro Yusuf Raza Gilani e altri rappresentanti del Governo. Vi stato poi un incontro con il capo dellesercito, generale Pervez Kayani. Obiettivo della missione, ricordano gli osservatori, disinnescare la crisi diplomatica tra Stati Uniti e Pakistan seguita alle accuse di Washington contro i servizi segreti di Islamabad, sospettati di connivenza con i gruppi estremisti islamici. I rapporti fra Stati Uniti e Pakistan da tempo conoscono alti e bassi. E in questo periodo la situazione non facile, tanto che dopo le critiche di Washington, Islamabad, attraverso il ministero degli Esteri, ha lasciato intendere che potrebbe venir meno lalleanza con gli Stati Uniti nella lotta al terrorismo. anche vero, tuttavia, come evidenziano gli analisti, che il Pakistan potrebbe risentire di uneventuale mancanza di appoggio da parte degli Stati Uniti nellambito degli sforzi diretti a sradicare il terrorismo dal proprio territorio. Basi pensare che Islamabad sembra non aver visto di buon occhio la recente visita del presidente afghano Hamid Karzai in India, vedendo in essa il rischio di un isolamento nella regione. Karzai ha voluto subito rassicurare Islamabad riguardo ai delicati equilibri nellarea: tuttavia indicativo che i timori pakistani di isolamento mal si coniugano con la supposta volont di agire in indipendenza nella sempre pi difficile lotta contro il terrorismo. E la situazione intricata anche in Afghanistan, dove la strategia da adottare nei riguardi dei talebani resta fluida. Proprio in questi giorni il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha lasciato intendere che non sarebbe opportuno chiudere definitivamente la porta ai talebani, pur rispettando tutte le prudenze del caso. Una posizione che fa da contraltare a quella di Karzai che, la settimana scorsa, ha detto basta a ogni dialogo con i talebani, dopo che si sono rivelati infruttuosi i ripetuti tentativi di fare sedere i miliziani al tavolo delle trattative. Lobiettivo di Karzai, inseguito da tempo, sempre stato quello di integrare i talebani nel sospirato processo di riconciliazione nazionale, affinch esso abbia basi solide e un respiro di lunga durata. Ma questo piano stato frustrato dalla rescrudescenza delle violenze scatenate dai talebani, determinati a portare avanti la loro opera di destabilizzazione del territorio. Comunque, le recenti affermazioni di Hillary Clinton fanno pensare che il capitolo di un eventuale dialogo con i talebani si possa ancora riscrivere.

Caccia egiziani pattugliano il Sinai


TEL AVIV, 14. LEgitto ha inviato aerei da guerra in Sinai per pattugliare la penisola e, in particolare, i confini con Israele: ad annunciarlo stato, ieri, il capo delle forze aeree egiziane, il generale Reda Hafiz. La decisione spiegano gli analisti va contro il trattato di pace del 1979 con Israele, che limita la presenza militare egiziana nel Sinai. Il Sinai fa parte del nostro territorio e non abbiamo bisogno di permessi per aumentare le nostre forze sul nostro territorio ha commentato Hafiz, sottolineando che gli aerei effettuano pattugliamenti per garantire tutti i confini dellEgitto incluso quelle orientale. Negli ultimi mesi il Cairo ha dispiegato rinforzi nella penisola, con il consenso di Tel Aviv, per contrastare la minaccia terroristica. Il presidente dellAutorit palestinese, Abu Mazen, ha iniziato ieri una visita di due giorni a Parigi. Oggi il leader palestinese incontrer il presidente francese, Nicolas Sarkozy , e un emissario americano, David Hale, secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche. Hale ha preso il posto di George Mitchell, ex-inviato speciale del presidente Barack Obama per il Medio Oriente, che ha rinunciato alla missione lo scorso maggio.

A Sirte si riaccende la battaglia

Cresce la pressione internazionale su Saleh


SANA, 14. Cresce la pressione internazionale sul presidente dello Yemen, Ali Abdallah Saleh, che rifiuta di lasciare il potere nonostante mesi di aperta contestazione popolare. La Gran Bretagna e gli altri Paesi europei del Consiglio di sicurezza dellOnu hanno redatto un progetto di risoluzione, che potrebbe essere sottoposto a una votazione nei prossimi giorni. Washington, finora clemente con il presidente yemenita, ritenuto uno strategico alleato nella lotta al terrorismo nella regione, ha dichiarato attraverso il segretario di Stato, Hillary Clinton, che lo Yemen ha bisogno di un nuovo inizio e di un nuovo leader e che i dirigenti statunitensi, dei Paesi arabi ed europei stanno cercando di convincere Saleh a lasciare il potere. Lemissario dello Yemen al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Jamal Benomar, ha detto che nella capitale, Sana, la situazione peggiorata drammaticamente. Benomar ha riferito di una crisi politica irrisolta e della necessit di un processo partecipativo che includa tutte le componenti della societ yemenita. Ha ricordato lesistenza di un piano di uscita dalla crisi suggerito dal Consiglio di cooperazione del Golfo Persico che prevede le dimissioni di Saleh e un Governo transitorio fino al voto anticipato.

Il Congresso vara un accordo di libero scambio

Intesa tra Stati Uniti e Corea del Sud


WASHINGTON, 14. Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato allunanimit un accordo di libero scambio con la Corea del Sud. Nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca, al termine del suo incontro con il presidente sudcoreano, Lee Myung-Bak, Obama ha detto che lintesa raggiunta con Seoul una vittoria per i due Paesi. Poich siamo restati fianco a fianco, i sudcoreani sono stati in grado di costruire una democrazia forte e prospera, ha quindi affermato Obama, riconoscendo Seoul come uno dei principali partner globali degli Stati Uniti. Rivolgendosi poi al presidente sudocoreano, Obama ha sottolineato che Lee ha dimostrato come dovrebbe funzionare nel ventunesimo secolo la comunit internazionale. Quello con la Corea del Sud il principale trattato commerciale americano dopo il Nafta. passato al Senato con ottantacinque voti favorevoli contro quindici e alla Camera con 278 s e 151 no. La Casa Bianca ha precisato che laccordo di libero scambio con la Corea del Sud firmato gi dai due Paesi nel giugno 2007 eliminer i diritti di dogana del 95 per cento delle esportazioni statunitensi di prodotti industriali e beni consumo verso la Corea nei primi cinque anni. Secondo il segretario di Stato, Hillary Clinton, creer da solo 70.000 nuovi posti di lavoro. Il Congresso degli Stati Uniti ha dato il via libera anche ad accordi di libero scambio commerciale con Colombia e con Panama. Si tratta rilevano gli analisti internazionali di intese che consentiranno di liberare esportazioni per tredici miliardi di dollari lanno e che da cinque anni erano bloccate. Democratici e repubblicani hanno votato compatti a favore in entrambi i rami del Congresso e adesso resta solo la firma del presidente americano, Barack Obama, il quale ha definito lintesa una grande vittoria per i lavoratori e le imprese americane. Il voto ottenuto con un appoggio bipartisan ha proseguito il presidente favorir in modo significativo le esportazioni americane, aiutando decine di migliaia di lavori americani ben pagati e proteggendo i diritti del lavoro, dellambiente e della propriet intellettuale. Laccordo con Panama stato invece approvato con settantasette voti contro ventidue al Senato e 300 contro 129 alla Camera, mentre quello con la Colombia ha ottenuto sessantasei voti a favore contro trantatr al Senato e 262 contro 167 alla Camera. Il leader della maggioranza in Senato, Harry Reid, e alcuni democratici hanno votato contro lapprovazione degli accordi, ritenendo che questi possano tradursi in una cospicua perdita di posti di lavoro.

Combattenti del Cnt a Sirte (Afp)

TRIPOLI, 14. Lattenzione degli osservatori concentrata in queste ore su Sirte, dove la battaglia si sta riaccendendo e le truppe del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) libico stanno facendo convergere altri uomini. Ieri, le truppe del Cnt erano state costrette a ritirarsi dal centro della citt dalle forze fedeli a Muammar Gheddafi, che con intensi bombardamenti le avevano respinte dalle posizioni conquistate in precedenza. Secondo il Cnt, cinquecento uomini a Sirte, a 360 chilometri a est di Tripoli, e millecinquecento a Bani Walid, a 170 chilo-

metri a sudovest, costituiscono tutte le residue forze di Gheddafi. Il Cnt ha pi volte dichiarato di attendere la caduta delle due roccaforti per dichiarare la Libia liberata. Sul piano politico, intanto, nella direzione del Cnt entrato anche un esponente delle posizioni politiche basate sullislamismo. Nel frattempo, dopo la smentita della cattura a Sirte di uno dei figli di Gheddafi, Mutassim, suo fratello Saadi, stato incriminato in contumacia per lomicidio di Basheer al Rryani, un ex calciatore della nazionale libica negli anni Ottanta.

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LOSSERVATORE ROMANO
A Bucarest il Cortile dei Gentili

sabato 15 ottobre 2011

Alle radici del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione

Un frutto del Vaticano


Anticipiamo stralci dal primo capitolo del libro La nuova evangelizzazione. Una sfida per uscire dallindifferenza (Milano, Mondadori 2011, pagine 146, euro 18) che si apre con il ricordo delludienza privata concessa il 29 marzo 2010 da Benedetto XVI allautore. di RINO FISICHELLA

II
(20), se da una parte manifesta il nocciolo della questione, dallaltra provoca ancora una volta, dopo decenni passati a riflettere seriamente sul fatto, soprattutto alla luce di unaltra espressione sintomatica di Papa Montini ripresa nella Caritas in veritate da Benedetto XVI, secondo cui Il mondo soffre per la mancanza di pensiero (53). Certo, ricordava con vigore Paolo VI: Il Vangelo, e quindi levangelizzazione, non si identificano con la cultura e sono indipendenti rispetto a tutte le culture. Tuttavia il Regno che il Vangelo annunzia vissuto da uomini profondamente legati a una cultura, e la costruzione del Regno non pu non avvalersi degli elementi della cultura e delle culture umane. Indipendenti di fronte alle culture, il Vangelo e levangelizzazione non sono necessariamente incompatibili con esse, ma capaci di impregnarle tutte, senza asservirsi ad alcuna (20). Per questo motivo sosteneva senza retorica che Occorre evangelizzare non in maniera decorativa, a somiglianza di vernice superficiale, ma in modo vitale, in profondit e fino alle radici la cultura e le culture delluomo, nel senso ricco ed esteso che questi termini hanno nella Costituzione Gaudium et spes, partendo sempre dalla persona e tornando sempre ai rapporti delle persone tra loro e con Dio (20). Giovanni Paolo II, con tutta la forza del suo magistero, introduceva la formula nuova evangelizzazione. Difficile poter stabilire se il Papa con quellespressione riuscisse a prefigurarsi pienamente il reale movimento che si sarebbe creato in seguito; pur nella sua ambiguit, comunque, essa indicava plasticamente il cammino da percorrere e trovava nelle diverse forme della pastorale un riscontro fortunato. A partire da qui, infatti, tante realt ecclesiali compresero che la loro azione doveva essere indirizzata verso questo orizzonte. Molti compresero lurgenza e applicarono a s le parole di Paolo: un dovere per me predicare il Vangelo: guai a me se non predicassi il Vangelo (1 Corinzi 9, 16), e riportarono entusiasmo e forza dove si erano infiltrate stanchezza e confusione. Insomma, la questione dellevangelizzazione, da una parte, mostra il nucleo fondamentale con il quale la Chiesa si deve confrontare nel corso dei secoli, perch appartiene alla sua stessa natura; dallaltra, evidenzia che le ripetute soluzioni avanzate negli ultimi decenni pur nella bont e qualit delle proposte appaiono, comunque, insufficienti e richiedono un rinnovato impegno che coinvolga la Chiesa in prima persona.

La sete di Cioran
LOccidente ha disseccato la potenza generatrice del Vangelo
di FRANCO PERAZZOLO innegabile che le religioni debbano continuare a essere come una specie di pungolo allinterno della nostra cultura. Rimane, allora, sempre inevitabile e inesauribile il tema dellOltre e dellAltro sul nostro orizzonte. Questo oltre e altro vanno scritti con la maiuscola per il fatto che sono nel cuore stesso delle religioni. Lunit di misura linfinito, pertanto credo che sia fondamentale ridestare nella cultura odierna questo bisogno di trascendere le piccole frontiere, quello che viene comunemente definito il piccolo cabotaggio. Il cardinale Gianfranco Ravasi in visita ufficiale in Romania (10-13 ottobre) ha affrontato, attraverso la lectio magistralis tenuta alluniversit di Bucarest, dove stato insignito del titolo di dottore honoris causa, alcuni temi tra quelli a lui pi cari: la fede, la verit, la religione e la cultura non possono essere giustapposte nella societ ma sono chiamate al dialogo in quel Cortile dei Gentili voluto da Benedetto XVI come esperienza culturale e pastorale significativa.

le confermava: In questo decimo anniversario della chiusura del conai avrei pensato, cilio Vaticano II, i cui obiettivi si sedendomi davanti riassumono, in definitiva, in uno a un Benedetto XVI solo: rendere la Chiesa del XX secosorridente e quasi lo sempre pi idonea ad annunziacompiaciuto, che re il Vangelo allumanit del XX seegli mi dicesse testualmente: Ho colo... assolutamente necessario pensato molto in questi mesi. Desi- metterci di fronte ad un patrimonio dero istituire un dicastero per la di fede che la Chiesa ha il dovere nuova evangelizzazione e le chiedo di preservare nella sua purezza indi esserne il presidente. Le far tangibile, ma anche di presentare avere dei miei appunti. Cosa ne agli uomini del nostro tempo, per pensa?. Ero molto sorpreso, riu- quanto possibile, in modo comscii solo a dire: Santo Padre, prensibile e persuasivo (2-3). Non troviamo in questa Esortazione una grande sfida. Listituzione del Pontificio Con- lespressione nuova evangelizzasiglio per la Promozione della zione; eppure, si parla concretaNuova Evangelizzazione ha radici mente di un nuovo modo di anin un retroterra importante da cui nunciare il Vangelo. Quelle pagine, esso sostenuto e che gli consente di trovare un solido fondamento e orientamento per il suo impegno futuro. Sono convinto che questo dicastero rappresenti uno dei frutti pi maturi del Vaticano II. A cinquantanni ormai dallapertura di quel concilio necessario ritornare alle parole di Giovanni XXIII per verificare le finalit del Vaticano II. Nel suo discorso programmatico, Gaudet Mater Ecclesia, pi volte compare il riferimento alla capacit di guardare al contemporaneo nel suo mutato rapporto con Dio, per ritrovare le forme adeguate in grado Duccio di Buoninsegna, Lavanda dei piedi, XIV secolo di fargli intendere il Vangelo. Lespressione teologicamente pi tra laltro, sono unimpressionante forte, probabilmente, anche quel- analisi dei cambiamenti avvenuti la pi conosciuta: Occorre che la nel mondo toccato dal fenomeno stessa dottrina sia esaminata pi della contestazione generalizzata. Il concilio, per motivi cronologilargamente e pi a fondo e gli animi ne siano pi pienamente imbe- ci, non aveva avuto neppure il temvuti e informati, come auspicano po di accorgersene, ma nel sinodo ardentemente tutti i sinceri fautori quelle problematiche erano ben della verit cristiana, cattolica, apo- presenti, cos come con evidenza stolica; occorre che questa dottrina emergeva il desiderio della Chiesa certa ed immutabile, alla quale si di ritrovare la via maestra della deve prestare un assenso fedele, sia missione, anche se i vescovi non approfondita ed esposta secondo trovarono piena sintonia circa le quanto richiesto dai nostri tempi. modalit di realizzazione. Lespressione di Paolo VI: La Altro infatti il deposito della Fede, cio le verit che sono contenu- rottura tra Vangelo e cultura sente nella nostra veneranda dottrina, za dubbio il dramma della nostra altro il modo con il quale esse epoca, come lo fu anche di altre sono annunziate, sempre per nello stesso senso e nella stessa accezione. Diverse volte, nello stesso discorso, il Papa fece riferimento a concetti che sono rapportabili al tema della nuova evangelizzazione. Egli parl di vigore di nuove energie, un nuovo ordine di cose, guardare al presente, che ha comportato nuove situazioni e di ARTURO COLOMBO nuovi modi di vivere, ed ha aperto nuove vie allapostolato cattolico, Su don Primo Mazzolari e sulla sua vita, cos noi non dobbiamo soltanto custospesso travagliata e non priva di momenti dodire questo prezioso tesoro, come lorosi, il giudizio pi esatto lha dato Paolo VI se ci preoccupassimo della sola ancon queste parole illuminanti: Aveva il passo tichit, ma alacri, senza timore, troppo lungo e noi si stentava a tenergli dietro. dobbiamo continuare nellopera Cos ha sofferto lui e abbiamo sofferto anche che la nostra epoca esige, prosenoi. Questo il destino dei profeti. guendo il cammino che la Chiesa Chi ha vissuto quegli anni, ricorda che soha percorso per quasi venti secoli. prattutto nellimmediato dopo-guerra ci sono Tutte queste espressioni sono indistati contrasti anche duri (e forse ingiusti) fra ce di una lungimiranza che vedeva questo singolare sacerdote e certe autorit ecun nuovo modo di annunciare il clesiastiche. Mazzolari era nato nel 1890 in Vangelo di sempre. una cascina di San Colombano, poco distante Si potr discutere molto su cosa il Vaticano II abbia rappresentato nella storia della Chiesa recente; da Nella casa del Padre qualsiasi parte lo si osservi, comunque, esso continua a perseguire lo tutti siamo fuori e tutti siamo dentro scopo di voler rimettere la Chiesa perch ognuno sulla carreggiata principale dellevangelizzazione del mondo connella propria inadempienza mancante temporaneo. Sia la Lumen gentium, Ma nella propria insufficienza sia la Gaudium et spes, per far riferimento alle due costituzioni pi ha gi la possibilit di rientrare ecclesiologiche, ma anche la Sacrosanctum concilium e la Dei Verbum, da Cremona; era stato ordinato sacerdote nel non fanno altro che esprimere la 1912 e dopo aver tenuto per un decennio, stessa idea di fondo con la probledal 1922, la parrocchia di Cicognara nel matica sottesa, vale a dire come 1932 veniva trasferito a Bozzolo con lincarico esercitare la missione principale e di unire pastoralmente le due parrocchie. A prioritaria dellannuncio del VangeBozzolo sarebbe rimasto ininterrottamente filo in modo rinnovato ed efficace. no al 1959, lanno della sua morte. Circa dieci anni pi tardi, Paolo A leggere le pagine dedicate a Don Primo VI convocava il sinodo dei vescovi Mazzolari. Un prete e il suo tempo (2010) si sul tema dellevangelizzazione e la capisce che almeno due sono sempre stati i sua Esortazione apostolica Evangetemi per lui dominanti: da una parte, la colii nuntiandi (1975) conserva intatta stante attenzione per il mondo del lavoro, e la propria attualit. Il Papa faceva per la gente bisognosa e i pi poveri; dallaleco alle parole di Giovanni XXIII e

Arnold Bcklin, Lisola dei morti (particolare, 1886)

Si trattato di un vero itinerario di fede e cultura, vissuto nello spirito del Cortile dei Gentili, attraverso gli incontri con il ministro della Cultura Hunor Kelemen e con gli accademici delluniversit di Bucarest, con il ministro degli Esteri Teodor Baconschi e con le personalit del mondo della cultura presenti alla tavola rotonda tenutasi al Collegio Nuova Europa, nonch alla presentazione del libro Questioni di fede. 150 risposte ai perch di chi crede e di chi non crede (2010) tradotto in romeno. Ionesco non tendeva solo a demolire A rendere pi suggestivo questo percorso ideale ha il non-senso della societ contemporanea contribuito la visita al MuCercava anche una via di salvezza seo Nazionale dArte, che annovera opere provenienti alzando lo sguardo da monasteri ed istituzioni verso la mistica e il trascendente religiose, ma anche esempi darte rumena moderna e, Infatti ha continuato il cardi- infine, la collezione internazionale. nale in un altro dialogo, intrattenuIn questo mosaico di appuntato con il presidente dellIstituto menti e relazioni, che ha visto semculturale romeno Horia-Roman pre la presenza del nunzio monsiPatapievici, davanti a una folla gnor Francisco-Javier Lozano, hanenorme e attenta nellAteneul no occupato uno spazio privilegiaRomn e con la ripresa della televi- to gli incontri con la Chiesa romasione nazionale con la frequenta- no-cattolica e greco-cattolica, con zione del Cortile non si entra ne- Daniel, patriarca di Romania, e la gli spazi custoditi del Palazzo, ove visita al monastero Stavropoleos, ha sede il potere laico e si svolge la un gioiello incastonato nella zona vita sociale e politica; non si pene- storica, in cui si conservano vecchi tra neppure nel Tempio coi suoi testi religiosi e, contemporaneariti, il suo linguaggio, la sua atmo- mente, ci si occupa della digitalizsfera ieratica. Ci si ritrova, invece, zazione dei vecchi manoscritti e liinsieme nello spazio libero della bri custoditi nella biblioteca. piazza ove corrono i venti dello Il cardinale ha intrapreso lenneSpirito ma anche quelli delle pa- sima tappa dellodissea di ragione role umane, delle proteste, persino e fede come impegno per combatdelle bestemmie. L si sono in- tere il torpore dello spirito, e ribacrociate in passato le spade dei dire il valore della fede e, come riduelli non sempre metaforici tra corda Dostoevskij, limpossibilit fede e ateismo; ora sincontrano di vivere pienamente senza riflettepensieri e voci che cercano con re su Dio. La speranza che quecuore libero di rendere ragione dei sto pellegrinaggio della verit sia propri dubbi, delle proprie speran- di aiuto per coloro che desiderano ze e perch no? delle proprie uscire da una concezione povera certezze. del credere, cos che il laico non

Ricordando don Primo Mazzolari

Diario di un profeta di campagna


tra, il fermo convincimento sulla necessit di una provvida apertura ecumenica (oltre a uno spirito di amor patrio, per cui aveva chiesto di partecipare alla guerra 1915-1918, come cappellano militare). Per capire davvero la sua personalit, la forza del carattere, fiero e generoso, valgono certe vibranti testimonianze, che Mazzolari ha affidato, fin da giovane, ad alcuni suoi libri, come Il mio parroco. Confidenze di un povero prete di campagna (1932), Lettera sulla parrocchia (1937), Tra largine e il bosco (1938), La via crucis del povero (1939). Senza dimenticare quella specie di romanzo in chiave autobiografica apparso pi tardi, La pieve sullargine (1952), dove rivivono certe atmosfere gi care al Diario di un curato di campagna di Georges Bernanos. Vi si riflettono, infatti, alcuni punti fermi del credo di don Mazzolari, la sua idea che lesperienza pastorale vada vissuta soprattutto come partecipazione costante a fianco di chi soffre, perch solo cos pu diventare concreta compartecipazione al sacrificio di Cristo. Ma soprattutto durante gli anni Quaranta e Cinquanta, Mazzolari acquis una rilevanza e un peso, ben al di l del piccolo orizzonte di Bozzolo. Una voce sempre fuori dal coro, lo ha definito a suo tempo Giorgio Campanini. E in effetti, come non si era sottratto dal dare la propria solidariet negli anni duri della lotta antifascista, pi tardi, nel 1949, aveva deciso di fondare il quindicinale Adesso, che anche attraverso uno stile giornalistico di grande vivacit e chiarezza insisteva sullesigenza (e lurgenza) di un concreto rinnovamento sociale e di certi ambienti ecclesiastici, senza esimersi dal proporre un dialogo con la cultura laica e perfino con forze della sinistra. A molti quel foglio sembrava uno scandalo, anche se insieme a don Mazzolari collaboravano sacerdoti come Nazzareno Fabbretti o Lorenzo Bedeschi, scrittori come Luigi Santucci, e persino un socialista come Antonio Greppi (gi sindaco di Milano). Cos, nel giro di due anni, don Mazzolari fu costretto a chiudere Adesso, impegnandosi a non pi pubblicare articoli che non avessero avuto il preventivo placet. Il quindicinale, per, riprese a uscire con altri chiamati a dirigerlo, e don Mazzolari non rinunci a continuare a collaborarvi sotto pseudonimo. Eppure, se andiamo a leggere certi suoi libri come Tu non uccidere (1955) o I preti sanno morire (1958), oppure qualche altro pubblicato postumo, come Il coraggio del confronto e del dialogo (1979) o Il Padre nostro commentato da don Primo Mazzolari (1996), o Ho paura delle mie parole. Scritti ai politici (2000), da affiancare ai Discorsi (2006) e ai sei volumi del Diario (1997-2006), ci accorgiamo della straordinaria attualit, con cui don Mazzolari gi mezzo secolo fa era capace di affrontare argomenti in primis il rifiuto del ricorso alla guerra e limpegno per una concreta politica di pace destinati ancor oggi a coinvolgere la coscienza di ciascuno. Mario Gnocchi che ha avuto la fortuna di conoscerlo in un suo saggio, apparso nel numero di aprile del 2009 di Impegno (la rivista della Fondazione Mazzolari), ci ricorda quanto sia destinata a cadere ogni orgogliosa contrapposizione tra chi dentro la casa del Padre e chi ne fuori. E lo fa, citando queste esemplari parole di don Mazzolari, quando diceva a chiunque volesse ascoltarlo: Siamo tutti fuori e tutti dentro perch ognuno, nella propria inadempienza, mancante; come nella propria insufficienza ha gi la possibilit di rientrare.

consideri la teologia un reperto archeologico o mitologico, perch ha una sua dignit scientifica; mentre il credente comprenda le ragioni profonde della teologia e non la veda come ostacolo: la intenda come un sussidio, una componente fondamentale per percorrere le strade della fede. In questo orizzonte sono apparse significative e emblematiche le parole del dottor Bogdan TtaruCazaban, ambasciatore di Romania presso la Santa Sede, nella laudatio in occasione del conferimento del titolo di dottore honoris causa a Ravasi: Lo spazio dincontro nelluniversit tra teologia e scienza, tra fede e cultura, proprio la razionalit comune, una razionalit inclusiva, veramente universale, non frammentata dalla metodologia, che fa la distinzione onesta tra problema e mistero, per ricordare i termini del filosofo Gabriel Marcel; una razionalit fedele alla vocazione spirituale della persona umana. Ideali compagni di viaggio oltre naturalmente al grande storico delle religioni Mircea Eliade due figure rilevanti del pensiero contemporaneo, laiche ma col viso rivolto verso linfinito e leterno, nate entrambe in Romania: il filosofo Emile Cioran (1911-1995) e il drammaturgo Eugne Ionesco (1909-1994). Dal primo riceviamo un severo monito, ha detto Ravasi, che ci dovrebbe scuotere. Infatti, Cioran accusa lOccidente di un delitto estremo, quello dellaver estenuata e disseccata la potenza generatrice del Vangelo: Consumato fino allosso, il cristianesimo ha smesso di essere una fonte di stupore e di scandalo, ha smesso di scatenare vizi e di fecondare intelligenze e amori. Ionesco, dal canto suo, ci insegna a reagire alzando lo sguardo verso le vette della mistica o del trascendente. Egli non cercava solo di registrare e di demolire il nonsenso della societ contemporanea, ha voluto anche implicitamente tentare a suo modo una via di salvezza. Egli ritorna alla parola, consapevole della sua potenza. Ma rimane sempre deluso degli esiti persino della ragione idolatrata, come scriver nel suo Diario in briciole (1967): La Ragione la follia del pi forte, ma anche la ragione del meno forte follia. Alla base di questo pessimismo c lo stupore di una persona ferita dal dilagare della stupidit, del male, della cattiveria, dellumiliazione dei piccoli e degli innocenti. Ed proprio da questa situazione morale che fiorisce il suo anelito verso il mistero, la sua inquietudine spirituale, la sua ricerca del Dio nascosto che non telefona mai alla sua creatura che pure in angosciosa attesa di un suo squillo. Lultima riga del suo diario , per, folgorante: Pregare Non So Chi. Spero: Ges Cristo. In ultima analisi lostacolo che si leva per questo dialogo-incontro tra teologia e scienza, tra ragione e fede forse uno solo, quello della superficialit che sbiadisce la fede in una vaga spiritualit e riduce lateismo a una negazione banale o sprezzante. Incontro con luoghi, persone, culture, convinzioni religiose e non, ascolto e dialogo con istituzioni laiche e religiose, con la storia e con il presente di uomini e donne alla ricerca di un di pi nella loro esistenza. Il dialogo ha detto Ravasi proprio per far crescere lo stelo delle domande, ma anche per far sbocciare la corolla delle risposte. Almeno di alcune risposte autentiche e profonde.

sabato 15 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
A un anno dalla nomina il maestro della Cappella Musicale Pontificia rilascia la sua prima intervista

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La Sistina non un pezzo da museo


di MARCELLO FILOTEI Coniugare una tradizione unica al mondo con la vocalit moderna. Questa la sfida principale che deve affrontare la Cappella Musicale Pontificia Sistina, secondo il maestro Massimo Palombella, che da un anno la dirige. Le acquisizioni tecniche del Novecento devono essere conosciute da chi fa questo lavoro, occorre inserire gradualmente il repertorio contemporaneo. La storia della musica non finita e non potr mai finire. Non si pu ignorare la scuola francese del Novecento con tutto quello che ci ha consegnato, da Messiaen a Ravel, da Faur a Poulenc o D urufl. Da dove siete partiti per realizzare questo progetto? Per prima cosa abbiamo intensificato le prove, ora si prova quattro volte a settimana. Abbiamo un punto di partenza eccellente. I cantori sono venti, assunti a tempo indeterminato dalla Santa Sede, di livello artistico elevatissimo. Tra questi alcuni sono stati bambini cantori, anche perch quando si inserisce un elemento nuovo a parit di qualit si preferisce chi ha gi acquisito le caratteristiche principali del modo di cantare della Cappella Sistina. Su queste basi occorre costruire un futuro che metta assieme una tradizione di cantabilit e declamazione del testo, che caratterizza la Sistina, con ci che la vocalit del Novecento ci ha positivamente consegnato. Cio? La precisione dellintonazione, in particolare, favorita da ci che di scientifico oggi sappiamo, per esempio sullintonazione delle terze e delle quinte. Lattenzione allarticolazione interna del testo e alla sua declamazione, specialmente sul modo di affrontare vocali e consonanti. La chiarezza del fraseggio al quale attenersi in modo assoluto e scrupoloso sia per rendere lidea della frase musicale, sia per la corretta declamazione. Per ultimo il mantenimento dellintonazione durante larticolazione del testo. Per fare questo si pu fare riferimento anche a ci che nel mondo sta avvenendo riguardo alla vocalit. Occorre uscire da unimplicita autoreferenzialit della Cappella e guardarsi intorno. Gli inglesi, come in altri termini i tedeschi e anche la tarda scuola francese, hanno da insegnarci molto circa la precisione dellintonazione, dellarticolazione del testo e del fraseggio. Possiamo non condividere il loro modo di cantare, che di fatto non appartiene alla tradizione latina di canto, ma va riconosciuto che quegli atteggiamenti sono coerenti nella loro scelta estetica e questo, da musicisti, non possiamo che lodarlo. Rischiamo altrimenti di fare della nostra comprensione estetica lunica possibile. I cd di Palestrina registrati dal Coro dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia diretto da Roberto Gabbiani, ad esempio, realizzano una interpretazione che possiamo non condividere per diversi motivi, ma bisogna onestamente riconoscere una disarmante coerenza interna, una maniacale ricerca della precisione dellintonazione. Occorre in sostanza avere lonest di riconoscere una precisa scelta estetica che non pu non essere apprezzata e invece rappresentare considerati in unampia arcata storica e in una doverosa comprensione sinottica momenti di decadenza. Quindi metodo scientifico e tradizione esecutiva antica? La Sistina deve avere un vastissimo repertorio che comprenda quello che ha caratterizzato la sua storia. In concerto, in particolare, deve eseguire quello che nessuna altra cappella musicale pu vantare. Noi possiamo cantare opere che Palestrina ha scritto per noi. Se andiamo a fare un concerto non possiamo proporre quello che proporrebbe un coro di parrocchia, ma dobbiamo programmare brani polifonici da cinque voci in su. Questo repertorio antico deve essere lordinario della Cappella, deve essere frequentato continuamente e deve diventare un corpus importante. Per questo nellagosto scorso abbiamo assemblato un libro di studio che contiene mottetti, offertori e composizioni latine di Palestrina, in poche parole lidentit della Cappella. E questo repertorio va anche utilizzato continuamente nelle celebrazioni. In particolare gli offertori. Quali in particolare? Proprio quelli di Palestrina, lunico compositore che ha musicato tutti gli offertori dellanno liturgico. Per questo noi, a ogni celebrazione papale, cantiamo un offertorio palestriniano. E lo dobbiamo fare con le caratteristiche che ci contraddistinguono da sempre: canto in voce, mai in falsetto, che serve a riempire i grandi spazi nei quali siamo chiamati a cantare, e perfetta declamazione del testo, per garantire la comprensibilit della Parola. un dovere, se non lo facciamo noi non lo fa nessuno. E poi? A questo va altrettanto doverosamente coniugata unapertura assoluta al repertorio internazionale. In Inghiltera, negli Stati Uniti, in Francia, in Germania c una produzione di musica liturgica contemporanea importante. Queste cose vanno gradualmente metabolizzate, proprio perch la Sistina sia un punto di riferimento internazionale, che esprima nel suo operare la cattolicit della Chiesa. in stampa a questo scopo un libro di studio nel quale saranno inseriti brani di repertorio che vanno dallinizio del Novecento a oggi. Non so ancora come li collocheremo nelle celebrazioni o in concerto, ma sono certo che faccia bene ai cantori frequentare autori come Durufl, Schnitzel, Faur, Perosi, Refice, Molfino, Bettinelli, Bianchi, Poulenc, Dupr, Gorecki, Lauridsen, Stanford e molti altri. Dobbiamo farlo per evitare che la Cappella Musicale Pontificia diventi un pezzo da museo.

A scuola coi cantori

Limportanza di avere un primo piano


Della Cappella Sistina conoscono tutti il secondo piano. L ci sono gli uffici di rappresentanza, ma lanima dellistituzione si trova pi in basso. Bisogna scendere lo scalone e aprire una porta piccola che apre a un mondo grande. una scuola elementare e media parificata, specifica il maestro Palombella, dove si allevano le voci di domani. Cos com la struttura lha creata lallora maestro della Sistina Domenico Bartolucci. I ragazzi possono frequentare gli ultimi due anni delle elementari e tutto il ciclo delle medie. Ci sono circa dodici alunni per classe, selezionati nelle scuole romane grazie a oltre cinquecento audizioni. Di qui sono passati non pochi degli attuali cantori della Sistina, sette per la precisione, cinque tenori e due bassi. Non tutti i bambini arrivano per al coro principale, alcuni prendono altre strade, come per esempio Alberto Sordi o Gigi Proietti, che in queste aule hanno affinato la loro intonazione. Si tratta di un semiconvitto. Si entra alle 8 e si esce alle 16.30, c una mensa dove si pu incontrare spesso anche il maestro. I ragazzi provano circa unora e mezza ogni giorno. Si insegna musica, ma soprattutto si educa e questo non si pu fare a tempo determinato, spiega Palombella. Per questo lattivit dura undici mesi lanno: al termine della scuola viene organizzato un centro estivo fino alla fine di giugno, a luglio si va in vacanza per qualche giorno tutti insieme, poi, per chi ne ha bisogno, c di nuovo un centro estivo fino alla fine di luglio. La scuola totalmente gratuita, nellambito di una convenzione con le famiglie che si impegnano ad assicurare la presenza dei ragazzi a ogni attivit del Santo Padre. Non tutti, per, ce la fanno a entrare nel coro delle voci bianche, c bisogno prima di un talento particolare e poi di imparare un preciso modo di utilizzare la voce. Tra le prime preoccupazioni del nuovo maestro della Sistina c stata quella di rintracciare gli elementi che hanno caratterizzato storicamente la tecnica vocale dei ragazzi. Esiste una scuola che ha prodotto una precisa impostazione e pu essere ricondotta a due insegnanti del passato, padre Vittorio Maria Catena e padre Raffaele Preite, a loro volta rappresentanti di una lunga tradizione di tecnica vocale che li aveva preceduti. La Sistina si sta ora riagganciando a quella tradizione, a quella caratterizzazione vocale, e lo fa affidando la preparazione dei ragazzi a due maestri, Adriano Caroletti che cura la classe preparatoria e Luciano Luciani che insegna il repertorio a quelli che canteranno come voci bianche assieme al coro degli adulti. Adriano Caroletti, effettivo della Cappella Pontificia, stato bambino cantore e ha studiato con padre Catena. quindi in grado di riportare quellesperienza ai ragazzi di oggi. Il suo lavoro parte dal reclutamento dei bambini nelle scuole di Roma, dove in una prima audizione si cercano intonazione e gusto. Poi alla Sistina si procede a una scrematura per formare una classe preparatoria che varia tra dieci e quindici alunni. In un anno si cerca di portare i bambini ad acquisire il suono della Cappella Sistina, un suono flautato, fatto di morbidezza, un suono alto che viene dal palato come diceva padre Catena. Cerco di spiegare che il suono ha una direzione, e deve partire dallalto, senza lo sforzo della gola, chiarisce Caroletti. Ma bisogna partire dallinizio, dalla respirazione. La caratteristica principale delle voci bianche della Sistina dipende infatti dalla scelta di non cantare mai in falsetto, come accade specialmente nel Nord Italia. Alla Sistina si canta in voce, sin da piccoli. Pur andando su note molto acute non si bara: si canta di testa, non in falsetto. Questa una cosa rara, difficile da ottenere, ma garantisce un suono molto pi pieno: bastano cinque piccoli cantori della Sistina per avere lo stesso suono di un ampio coro che canta in falsetto, chiosa Palombella. Una volta avviati su questa strada, i ragazzi devono studiare un repertorio specifico, e di questo si occupa il maestro Luciano Luciani, cantore della Sistina dai tempi di Bartolucci. Quando i bambini lasciano la classe preparatoria ed entrano nel gruppo che affianca gli adulti studiano per unora al giorno ci che eseguiranno nelle celebrazioni. Linsegnamento ancora una volta basato sulla tradizione unica della Cappella e si basa sulla giusta declamazione del testo, che viene fatta secondo abitudini antiche, spiega Luciani. Tra queste in primo luogo dare laccentuazione al suono sulla sillaba giusta e poi lasciare andare gradualmente il suono, in modo che altri possano fare la stessa cosa. Nellintreccio polifonico, in questo modo, si percepiscono tutti gli accenti e la forma generale del pezzo. Se non si fa questo si perde la ricchezza della polifonia e il coro rischia di diventare come un organo che suona solamente le note. (marcello filotei)

assunta come modello metodologico (la stessa cosa si pu dire per Westminster Abbey, Tallis Scholars e altri gruppi). In sostanza senza un sano confronto non esiste una vera crescita culturaleartistica e si corre il rischio di erigere a modello segmenti di storia che possono

La nuova sede

Un ambiente bello per educare meglio

La bellezza dellambiente la prima istanza educativa, spiega il maestro Palombella. Per questo la nuova sede della Cappella Sistina, completamente restaurata e consegnata ai primi di giugno del 2011, ha unimportanza didattica oltre che di rappresentanza. Palazzo storico nel centro di Roma, lunghi corridoi, soffitti altissimi a volta. Esattamente lambientazione che ci si aspetta per una istituzione vaticana. Lantico per si sposa con il moderno, per esempio nella sala prove, molto grande e costruita con criteri acustici allavanguardia. Anche per questo si sta pensando di organizzare proprio qui una piccola attivit concertistica. La dotazione attuale non prevede un organo, che dovrebbe ar-

rivare a breve, ma in un angolo si staglia un pianoforte gran coda. Bsendorfer, basta la parola. Una lunga serie di porte uguali si susseguono su un lunghissimo corridoio. Ad aprirle tutte ci vorrebbe troppo tempo, ma una proprio non si pu evitare. Quella che lascia entrare in un nuovo studio mobile di registrazione grazie al quale tutti i concerti della Sistina saranno registrati. Nel lungo periodo, quindi, si prevede una produzione regolare di cd. Il primo gi uscito, il titolo non poteva che essere Tu es Petrus. Si tratta di registrazioni dal vivo riprese il 2 aprile scorso alla Pontificia Universit Gregoriana e il 9 dello stesso mese alla Basilica di Santa Maria in Ara Coeli. (marcello filotei)

Al Festival di Roma il restaurato Colazione da Tiffany

Seconda edizione del premio dedicato a Tommaso

Cinema in rosa
Sar il rosa il colore della sesta edizione del Festival internazionale del film di Roma, presentato gioved pomeriggio allAuditorium Parco della Musica e in programma dal 27 ottobre al 4 novembre. Le donne saranno, infatti, le principali protagoniste della rassegna, e non solo sullimmancabile red carpet. Per lapertura non a caso stato scelto The Lady di Luc Besson, pellicola sulla vita del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, prima tappa di un percorso che attraverso numerose storie narrate al femminile, anche nei documentari, come African Women di Stefano Scialotti si chiuder con il restaurato Colazione da Tiffany, che far da corona alla mostra dedicata a Audrey Hepburn. Tuttavia la grande crisi che sta travolgendo i mercati occidentali non potr non attraversare come un fil rouge le varie sezioni della rassegna, ma sar in realt la commedia, genere spesso emarginato nei festival, a tratteggiare un mutato sentimento del tempo. Sorrisi, dunque, persino con un Tot in 3D, ma senza rinunciare almeno nelle intenzioni alla riflessione e allo stile. Come testimoniano gli incontri con attori e registi, fra tutti quello con il grande Michael Mann, e la scelta di Steven Spielberg e Martin Scorsese di presentare in anteprima al Festival rispettivamente lattesissimo Le Avventure di Tintin: il segreto dellUnicorno e alcune sequenze di Hugo Cabret, due film tra animazione e graphic novel. Non mancher, in occasione del centocinquantesimo anniversario dellunificazione, un viaggio nellItalia di ieri e di oggi, questultima raccontata da Montaldo, Spada, Avati, Faenza, Cotroneo e Mezzapesa. Quindici i film del concorso ufficiale, che saranno giudicati da una giuria presieduta da Ennio Morricone.

Giovani aquinati cercasi


Ieri come oggi, Tommaso lascia una traccia profonda e indelebile, non solo per la finezza e acutezza del suo ingegno, per la grande originalit del suo genio, per la santit della sua vita, ma anche per questa libert creativa della sua visione della ricerca filosofica e teologica che non si dissocia per mai dal rigore del suo statuto epistemologico. Cos il presidente del Pontificio consiglio della cultura, il cardinale Gianfranco Ravasi, illustra il senso del Concorso Veritas et Amor. Promosso dal Circolo San Tommaso dAquino e giunto questanno alla seconda edizione, il concorso intende infatti promuovere la figura e il pensiero di Tommaso dAquino. Aperto ai giovani entro i trentacinque anni, Veritas et Amor suddiviso in due sezioni, prevedendo per ciascuna una borsa di tremila euro. La sezione Cultura riservata a tesi (di laurea o di dottorato) e monografie che attualizzino il pensiero dellAquinate, anche in ambito non strettamente filosofico o teologico, purch difese o pubblicate a partire dal 2005. La scadenza il 30 novembre 2011. La sezione Arte, invece, riservata a opere darte realizzate con linguaggi artistici classici o contemporanei (pittura, arti plastiche, performance, video arte e cos via), che abbiano come soggetto o siano ispirate dalla figura, la vita o il pensiero di Tommaso. Per questa sezione la scadenza il 31 dicembre 2011. I volumi e le opere inviate non verranno restituite: saranno, infatti, acquisite nellarchivio e collezione della Cattedrale di Aquino. Al sito www.circolosantommaso.it sono disponibili ulteriori informazioni.

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LOSSERVATORE ROMANO
Presuli degli Stati Uniti a Baghdad per sincerarsi delle condizioni delle comunit Intervento del Patriarca di Gerusalemme dei Latini

sabato 15 ottobre 2011

Accanto ai cristiani in Iraq


WASHINGTON, 14. Una rappresentanza dei vescovi degli Stati Uniti ha compiuto una visita in Iraq. La delegazione era composta da monsignor Gerald Frederick Kicanas, vescovo di Tucson (Arizona) e presidente del Catholic Relief Services (Crs), e da monsignor George Vance Murry, vescovo di Youngstown (Ohio) e segretario della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb). Ad accoglierli, nei giorni scorsi, il nunzio apostolico in Giordania e in Iraq, larcivescovo Giorgio Lingua. I presuli statunitensi, oltre ad aver visitato chiese, conventi, scuole e ospedali della capitale irachena, sono stati a stretto contatto con i fedeli delle quattro comunit cristiane di Baghdad: caldea, latina, armena e siro-cattolica. I cristiani di Baghdad hanno sofferto molto e la loro fede stata messa alla prova. Uno dei momenti pi commoventi della nostra visita ha spiegato il vescovo Kicanas stata la preghiera insieme allarcivescovo emerito di Baghdad dei Siri, monsignor Athanase Matti Shaba Matoka, nella Chiesa siro-cattolica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, dove sono stati uccisi, il 31 ottobre dellanno scorso, numerosi fedeli, tra cui due sacerdoti, nel corso di un attentato terroristico. Secondo i vescovi americani, la situazione dei cristiani non del tutto tranquilla. A causa delle tensioni religiose ha detto il vescovo Murray i cristiani in Iraq non si sentono sicuri nelle loro chiese e nelle loro case. Molti sono stati costretti a emigrare nel nord del Pae-

Il grido di libert nei Paesi arabi


ROMA, 14. Libert: ci di cui oggi hanno pi bisogno i popoli dellEgitto e di molte altre aree del Medio Oriente. quanto ha sottolineato il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad Twal, che ieri stato ricevuto da Benedetto XVI a conclusione dei lavori della Conferenza dei vescovi latini nelle regioni arabe, di cui presidente. Quello che io chiedo ha detto il Patriarca ai microfoni di Radio Vaticana la libert di coscienza, che ciascuno secondo la propria coscienza, si esprima con libert, una libert interna di fronte a Dio e alla storia. Questo quello di cui abbiamo bisogno, ma siamo ancora un po lontani da questa libert. Il presule ha rivolto espressioni di riconoscenza al Papa. Sono molto grato che il Santo Padre abbia sempre a cuore la Terra Santa e abbia a cuore la pace in tutto il Medio Oriente. Questo lo vediamo in tutti i suoi interventi: sia laltro giorno per lEgitto sia questa volta per noi. Pensa a noi, pensa ai cristiani, pensa alla pace per tutti! Non si pu avere una pace per un popolo e non per un altro: o tutti godiamo di questa pace o si continuer purtroppo in questo ciclo di violenza. Il Papa ascolta le nostre grida: grida perch ci sia pi giustizia, pi pace, una vita normale. Quanto alla cosiddetta primavera araba, essa come un semaforo, che prima era sempre rosso nessuno poteva attraversare e nessuno poteva aprire bocca e ora verde: tutti si "buttano", ma non sappiamo dove ci porter. Ci sono poi elementi esterni che entrano in gioco, forse per rovinare queste nostre speranze. Io continuo a essere ottimista e a non aver paura, perch noi cristiani siamo parte integrante del popolo, nel bene e nel male. Il tema della libert torna anche nel messaggio che i responsabili delle Chiese cristiane di Gerusalemme hanno diffuso in merito ai sanguinosi scontri avvenuti in Egitto. Incoraggiamo il Governo egiziano e i cittadini a costruire una nuova societ basata su una nuova Costituzione che garantisca luguaglianza e la sicurezza per tutti, nonch il diritto assoluto di costruire luoghi di culto che siano rispettati. Vicinanza al popolo egiziano e in particolare alla comunit copta stata espressa anche dal cardinale arcivescovo di Esztergom-Budapest Pter Erd, presidente del Consiglio delle conferenze episcopali dEuropa, il quale ha fatto appello ai Governi dei Paesi europei perch prendano posizione in difesa di tutti coloro che, come i cristiani, subiscono aggressioni per la loro appartenenza religiosa, etnica o sociale.

se. Nel corso della visita pastorale ai presuli statunitensi sono stati mostrati i progetti in corso di Caritas Iraq, impegnata ad aiutare sia i cristiani che i musulmani di Baghdad. In particolare, hanno verificato lattuazione del programma di sostegno

Lo ha chiesto il ministro pakistano per larmonia interreligiosa

Maggiore tutela in carcere per Asia Bibi


ISLAMABAD, 14. Il ministero federale per larmonia interreligiosa con delega per le minoranze religiose ha messo in campo tutti i controlli del caso e disposto unindagine interna per tutelare la vita e le condizioni di Asia Bibi, detenuta in carcere. quanto ha dichiarato allagenzia Fides il cattolico Akram Gill, ministro per larmonia interreligiosa, allindomani delle notizie che narrano di maltrattamenti ai danni di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per presunta blasfemia. Secondo il marito di Asia, Ashiq Masih, negli ultimi 15 giorni una donna, guardia carceraria, ha maltrattato la moglie. Asia Bibi ha presentato una denuncia allautorit del carcere, che ha sospeso lagente per tre mesi. Come membri dellesecutivo, per aiutare Asia Bibi ha spiegato Gill contatteremo le autorit carcerarie per far s che alla donna sia garantita massima protezione e condizioni dignitose. Intanto, la Corte di appello di Islamabad ha dichiarato lammissibilit del ricorso preparato dai legali di Mumtaz Qadri, lassassino reo confesso del governatore del Punjab, Salman Taseer, che aveva difeso Asia Bibi e dichiarato emendabile la legge sulla blasfemia. La Corte ha anche sospeso la sentenza di condanna a morte emessa dal tribunale antiterrorismo di Rawalpindi fino allesito del processo.

ai bambini, quello di integrazione delle persone bisognose, lassistenza alle vittime di violenza, lassistenza alle famiglie sfollate, e programmi di costruzione di pace e riconciliazione. Siamo rimasti colpiti ha sottolineato il vescovo Murray dallefficienza e dal lavoro svolto dal personale e dai volontari della Caritas. Grazie a loro, un gran numero di poveri ha accesso alle cure sanitarie, i genitori sono assistiti nella cura dei loro figli, le donne hanno lopportunit di imparare a cucinare, a cucire e a usare il computer. Ci sono opportunit di dialogo per consentire alle persone di fedi diverse di capirsi meglio. I volontari sono addestrati a usare i loro talenti per aiutare gli altri. I vescovi si sono detti convinti che occorre continuare ad aiutare il Paese per il ritorno alla normalit. Purtroppo hanno spiegato linstabilit e la paura della violenza permeano ancora Baghdad. La gente prega tanto per la pace. Le sanzioni, la guerra e loccupazione hanno costretto il popolo a pagare un tributo pesante. La condizione terribile delle strade, i muri di cemento intorno alle chiese e agli edifici riflettono la drammatica situazione. I cristiani rimarranno in Iraq hanno concluso solo se ci saranno pace, stabilit e opportunit di lavoro. Non possiamo restare indifferenti.

Il culto avr inizio il prossimo 8 dicembre

Parrocchia di Minsk dedicata al beato Giovanni Paolo


MINSK, 14. In Bielorussia c un motivo in pi per festeggiare, sabato 22 ottobre, la prima memoria liturgica dedicata al beato Giovanni Paolo II. la parrocchia, a lui intitolata, che sorger nella capitale Minsk e il cui territorio canonico secondo quanto riferisce un comunicato diffuso nelle settimane scorse dal sito ufficiale della Conferenza episcopale includer il nuovo quartiere residenziale di Druzhba, situato a uno degli ingressi principali della citt, in direzione Brst. La parrocchia, che far parte della diaconia sud-occidentale, stata registrata il 25 agosto dal comitato esecutivo della municipalit di Minsk, su iniziativa di padre Igor Lashuk e con la benedizione dellarcivescovo di Minsk-Mohilev, Tadeusz Kondrusiewicz. Il culto nella parrocchia comincer l8 dicembre prossimo, in un luogo ancora da definirsi. In Bielorussia ci sono seiecentoventi parrocchie cattoliche, che compongono le quattro diocesi di

II

Promosso in Colombia dal Wcc

Composta da oltre settanta ex episcopaliani

Programma ecumenico contro la violenza


BO GOT, 14. La violenza, nelle sue varie manifestazioni, stata un problema frequente nella storia politica e sociale della Colombia. Attualmente le statistiche ufficiali parlano di tre milioni di persone costrette ad abbandonare la loro terra e le loro propriet a causa di un conflitto armato in atto da anni nel Paese. Organizzazioni dei diritti umani sostengono che il numero degli sfollati sia, in realt, vicino a cinque milioni di persone. Per fronteggiare questa grave emergenza umanitaria che riguarda moltissime generazioni, perch il Paese da oltre cento anni vive in questo modo il World Council of Churches (Wcc) ha promosso un nuovo programma di monitoraggio in favore delle vittime della violenza. Laspetto centrale del programma che si si avvale della collaborazione della comunit cattolica della Colombia e di altre organizzazioni ecumeniche internazionali lopzione per la non violenza, per la riconciliazione e la pace e mira a sostenere gli sforzi internazionali e locali per raggiungere una soluzione negoziata del conflitto in Colombia. Il programma tende a favorire la restituzione delle terre agli sfollati e, pi in generale, vuole costruire le condizioni favorevoli per la difesa dei diritti umani, la ricerca della giustizia, la costruzione della pace attraverso il dialogo e la cooperazione. Si propone inoltre di incoraggiare la presenza di osservatori internazionali ecumenici in aree specifiche per un periodo di tre mesi ciascuno. Subito dopo lindipendenza, i due partiti storici liberale e conservatore si sono trovati spesso a confrontarsi attraverso luso della forza. Poi sono arrivate le nuove violenze, quelle che hanno provocato migliaia di morti: i sequestri, la violenza sessuale, che un fenomeno particolarmente diffuso, la violenza e le guerriglie dei paramilitari, la violenza del narcotraffico, della microcriminalit e del racket. Nel giugno scorso stata promulgata la Ley de victimas y de restitucin de tierras, che intende ripagare le centinaia di migliaia di vittime della guerra che oppone il Governo ai guerriglieri e ai paramilitari. una legge storica per la Colombia: per la prima volta non si fanno distinzioni tra le vittime della violenza delle guerriglie e per la prima volta si riconosce il diritto a un risarcimento ai profughi, costretti a lasciare la propria terra e i propri beni per sopravvivere. La normativa ha un periodo di applicazione di dieci anni, durante i quali verranno create tre istituzioni dedicate solo alle vittime del conflitto.

Nuova comunit cattolica a Bladensburg


BLADENSBURG, 14. Quella di accettare lofferta di Benedetto XVI di entrare a far parte della Chiesa cattolica stata una nostra comune decisione guidata dallo Spirito Santo, ha sottolineato il reverendo Mark Lewis, che guida la nuova parrocchia cattolica di San Luca a Blandensburg, in Maryland. La nuova comunit parrocchiale, precedentemente aderente alla comunit episcopaliana degli Stati Uniti, stata accolta nellambito della Chiesa cattolica il 9 ottobre e ora in attesa di entrare a far parte dellordinariato per gli ex fedeli anglicani nord americani quando esso verr stabilito. Il reverendo Mark Lewis ha dichiarato a Catholic News Agency che quando il Papa Benedetto XVI ha reso nota la Costituzione apostolica Anglicanorum coetibus, a tutti noi sembrato che si aprissero delle porte che prima erano rimaste chiuse. Secondo il religioso da allora nella nostra comunit si verificata una grande ondata di conversioni alla Chiesa cattolica in quanto il nostro modo di vivere la fede cristiana era sempre pi incongruente con quanto negli ultimi anni stato deciso dalle gerarchie episcopaliane. Il responsabile della parrocchia di San Luca ha sottolineato che la preparazione dottrinale alla conversione dei suoi fedeli durata diversi mesi ed terminata il 9 ottobre con la messa e la cerimonia di benvenuto nella comunit cattolica, avvenuta presso il National Shrine of the Immaculate Conception a Washington. Il cardinale Donald William Wuerl, arcivescovo di Washington, incaricato di implementare lapplicazione della costituzione apostolica Anglicanorum coetibus. In occasione di una recente visita ai fedeli cattolici della Scozia, il porporato ha dichiarato che spera che lordinariato per gli ex fedeli anglicani negli Stati Uniti possa essere stabilito entro la fine di questanno. In attesa del compimento di questo atteso evento, la comunit della parrocchia di San Luca a Bladensburg fa parte dellarcidiocesi di Washington.

Minsk-Mohilev, Vitebsk, Grodno e Pinsk. Del 1999 listituzione della Conferentia Episcoporum Catholicorum Bielorussiae, oggi presieduta dal vescovo di Grodno, Aleksander Kaszkiewicz. Esistono nove missioni cattoliche e nove comunit monastiche. Le chiese sono oltre quattrocentocinquanta e una trentina sono in costruzione; a Minsk, in particolare, sorgono quattro chiese e quattro cappelle. Lultimo luogo di culto, che una volta edificato verr intitolato al Corpo di Dio, stato consacrato l8 agosto nel microdistretto di Angarskaya. I sacerdoti sono pi di quattrocento, molti dei quali stranieri provenienti in gran parte dalla vicina Polonia. La religione professata dalla maggioranza dei bielorussi quella ortodossa ma i cattolici rappresentano circa il 7 per cento di una popolazione che sfiora i dieci milioni di abitanti. I fedeli bielorussi sono profondamente legati a Giovanni Paolo II. In occasione della sua beatificazione, il 1 maggio, pellegrinaggi sono partiti dalla parrocchia del Nome della Beata Vergine Maria a Minsk e dalla diocesi di Grodno. Una messa dedicata ai cattolici bielorussi si celebr nella basilica di Santa Maria Maggiore. Fra i martiri proclamati beati da Papa Wojtya nel corso del suo pontificato, figurano undici suore di Nowogrdek (ai confini orientali della Polonia ma oggi in Bielorussia) fucilate dai nazisti dopo che offrirono la loro vita in cambio della liberazione di un centinaio di cattolici fatti prigionieri.

Appello del cardinale Vallini per alcune famiglie bisognose


ROMA, 14. Il cardinale vicario per la diocesi di Roma, Agostino Vallini, intervenuto ieri in riferimento al gruppo di famiglie (circa cinquanta persone bisognose di alloggio) che ha trovato riparo nella basilica di Santa Maria Maggiore dopo tre notti trascorse in strada. Il porporato, appresa la notizia al termine della celebrazione della veglia missionaria diocesana nella basilica di San Giovanni in Laterano, fin da subito ha inviato sul posto il direttore della Caritas diocesana, monsignor Enrico Feroci, per interessarsi della situazione e prestare ogni possibile aiuto. Il cardinale Vallini in una dichiarazione rivolge un invito alle autorit affinch si adoperino nel trovare soluzioni adeguate.

sabato 15 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO
Dibattito sul documento in vista delle elezioni Incontro a Washington su istruzione e fede

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I vescovi degli Stati Uniti puntano sui valori

Cosa ha in pi la scuola cattolica


WASHINGTON, 14. Le scuole cattoliche non rappresentano luoghi dove vengono trasmesse mere nozioni, ma realt allinterno delle quali, soprattutto, simpara a incontrare e ad amare Dio: quanto sottolineato in occasione di una recente conferenza svoltasi alla Catholic University of America, con sede a Washington, negli Stati Uniti, che ha costituito un momento privilegiato di riflessione sulla condizione degli istituti di istruzione primaria e secondaria, gli elementary level e high school level, alla luce del difficile contesto economico che vivono gli Stati Uniti. Infatti diverse scuole cattoliche nel Paese rischiano la chiusura a causa della diminuzione dei fondi di sostegno, del numero degli iscritti e anche per carenza di personale docente. Ma, di fronte a queste difficolt, si osserva, la strada da percorrere proprio quella di rafforzare lidentit cattolica, rendendo le scuole pi attraenti, come strutture in grado non soltanto di offrire unistruzione scientifica di qualit, ma in primo luogo uneducazione basata sulla fede che sia in grado di formare rettamente le coscienze degli studenti. Nel 2006 i vescovi degli Stati Uniti hanno approvato un documento dal titolo Renewing Our Commitment to Catholic Elementary and Secondary Schools in the Third Millennium, nel quale si pone laccento sulla necessit di aumentare il sostegno alle scuole cattoliche, che rappresentano un patrimonio per tutto il Paese. Il documento sottolinea, infatti, il rilevante contributo sociale degli istituti, in special modo in riferimento allaccoglienza di bambini e giovani di famiglie povere o immigrate. Grazie alla qualit del livello di formazione degli insegnanti, fra laltro, le scuole cattoliche presentano un tasso di abbandono tra gli studenti minore rispetto a quello delle scuole pubbliche (3,4 per cento contro il 14,4). Inoltre il 99 per cento degli studenti delle scuole superiori cattoliche giunge al diploma e il 97 per cento prosegue gli studi alluniversit. Risultati vengono confermati anche da un rapporto, pubblicato sempre nel 2006, a cura del National Center for Education Statistics, unagenzia del Governo, secondo il quale gli studenti delle scuole private in generapresule, gli aspetti che caratterizzano lidentit degli istituti cattolici sono fondamentali per la stessa sopravvivenza e li fanno distinguere dalle altre scuole. Monsignor OConnell ha quindi aggiunto che se le scuole cattoliche non sono coinvolgenti e se non trasformano la vita delle persone restano semplicemente delle scuole che forniscono nozioni. Questo tipo di trasformazione, ha puntualizzato ancora il vescovo, comporta un impegno profondo da parte del corpo docente, che si deve esplicare in tutto il percorso formativo degli studenti e che riguarda anche i rapporti con i loro genitori. A tale riguardo, monsignor OConnell ha invitato i responsabili delle scuole ad assumere docenti che credono nella missione della scuola e siano sostenuti con specifici corsi di aggiornamento. Inoltre ha suggerito che i vescovi dovrebbero periodicamente visitare le scuole allinterno dei territori delle proprie diocesi, al fine di assicurarsi della reale corrispondenza dei programmi didattici allesigenza del rispetto dei principi di fede. Da parte sua, lattuale presidente della Catholic University of America, John Garvey, ha ribadito che tutte le scuole cattoliche condividono la stessa missione e le stesse sfide e ha inoltre evidenziato il legame che sussiste anche con le universit, diverse delle quali hanno intrapreso programmi di ricerca per implementare il livello qualitativo dellistruzione nel Paese a tutti i livelli. Il presidente della Saint Johns University, padre Donald Harrington, ha spiegato che le universit stanno mettendo a disposizione delle scuole secondarie e superiori degli esperti per adeguare i loro programmi didattici.

WASHINGTON, 14. Limpegno dei cattolici nella vita pubblica non ha nessun colore politico e deve concentrarsi su una serie ampia di questioni morali. quanto si ribadisce con forza in questi giorni negli Stati Uniti nellambito del dibattito scaturito dopo la recente presentazione, da parte dei vescovi cattolici, della nota introduttiva che accompagna la riproposizione in vista delle elezioni presidenziali del 2012 di un documento approvato in occasione dellassemblea generale del 2007 e poi ristampato negli anni successivi. Il testo indica una serie di contenuti rilevanti per aiutare i cittadini a formare le proprie coscienze e a contribuire a un dialogo civile nel rispetto della democrazia. Si tratta della nota che introduce al Forming Consciences for Faithful Citizenship. A Call to Political Responsibility from the Catholic Bishops of the United States. In particolare, nella nota si elencano una serie di temi sui quali dovr puntare la valutazione degli elettori che per i vescovi sollevano serie questioni morali. Tra questi figurano la tutela della vita e della libert di coscienza degli operatori sanitari contro la diffusione dei contraccettivi e la pratica degli aborti; la difesa del matrimonio tradizionale e il rispetto della dignit dei poveri e degli immigrati. Temi che naturalmente, puntualizzano i vescovi, non nascondono indicazioni per i fedeli per chi o contro chi votare, ma che semplicemente comportano unattenta riflessione che tocca varie questioni e un retto discernimento che ha come orizzonte i principi di fede e i valori morali fondamentali. Il rappresentante dellorganizzazione Faith in Public Life, John Gehring, ha dichiarato allagenzia Catholic News Service che positivo vedere i vescovi affermare che i cattolici non dovrebbero essere elettori che valutano solo sulla base di un singolo tema. A tale riguardo, ha puntualizzato padre Frank Pavone, direttore responsabile di Priests for Life, tra i temi indicati dai presuli spicca in particolare quello del diritto alla vita. Ma, ha osservato, il direttore dellInsitute for Policy Research and Catholic Studies della Catholic University of America, Stephen Schneck, la nota introduttiva dei vescovi non riguarda soltanto laborto, tema seppur fondamentale, ma offre attenzione anche alla povert, alla giustizia sociale, allambiente e alla pace nel mondo. Lintervento dei presuli, dunque, viene considerato come un contributo globale che tocca vari aspetti della realt sociale nazionale e internazionale e sul quale i cittadini sono chiamati a rispondere con il loro impegno civico, oltre le loro personali appartenenze politiche. In un libro-intervista dal titolo A People of Hope, il presidente della United States Conference of Catholic Bishops (Usccb), larcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan, osserva che i vescovi da sempre hanno dovuto superare grandi ostacoli per eliminare la comune percezione che essi siano favorevoli a un partito politico pi che a un altro. Mentre, aggiunge il

presule, come storico, potrei ricordare i tragici allontanamenti da parte dei democratici sui temi pro-vita e come i repubblicani non siano stati cos incisivi su alcune questioni come, invece, si sarebbe sperato che fossero. Cos, in qualche modo, entrambi i partiti ci hanno deluso. Lepiscopato era intervenuto sullimpegno sociale dei cattolici anche sulla base di documenti precedenti a quello del 2007: a partire dal 1976, quando lAdministrative Board della Usccb ha pubblicato un testo dal titolo Political Responsibility: Reflections on a Election Year. Un al-

tro documento, del 1999, Faithful Citizenship: Civic Responsibility for a New Millennium. La nota che accompagna la riproposizione del documento del 2007 ribadisce ancora una volta, cos come avvenuto in precedenti interventi dei vescovi, che non si offre una guida per gli elettori su quale direzione dare al voto, ma si applicano i principi morali a una serie di importanti temi e si richiama tutti alla responsabilit politica che un requisito della nostra fede e nostro dovere di cittadini. Ancora un invito, dunque, a evitare manipolazioni.

le, cui fanno parte anche quelle cattoliche, ottengono mediamente in diverse discipline voti migliori rispetto ai coetanei delle scuole pubbliche. Intervenendo alla conferenza alla Catholic University of America, il vescovo di Trenton, David M. OConnell gi presidente dellateneo ha osservato che la missione delle scuole cattoliche quella di proclamare la Parola e fornire un luogo dove incontrare Dio. Per il

A unorganizzazione caritativa che ha finora aiutato 2.700 persone

Plauso dellepiscopato alla decisione dello Stato di fornire buoni per pagare le rette

Minori fondi In Pennsylvania per assistere le vittime della tratta contributi per aiutare gli studenti poveri
WASHINGTON, 14. Nonostante la vasta e meritoria opera svolta dai Migration and Refugee Services (Mrs) per fornire assistenza ad oltre duemilasettecento vittime del commercio illegale di esseri umani nel corso degli ultimi cinque anni, lufficio federale per il ricollocamento dei rifugiati, che opera nellambito del Department of Health and Human Services di Washington, ha deciso di non rinnovare il suo programma di sovvenzione per le attivit svolte da questa organizzazione cattolica che opera sotto lautorit della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb). La notizia stata riferita nei giorni scorsi da suor Mary Ann Walsh, dellordine delle Sorelle della misericordia, responsabile delle relazioni con gli organi dinformazione della Usccb. Nel corso di una conferenza stampa tenuta nel suo ufficio a Washington, la religiosa ha sottolineato che i servizi forniti dal Mrs verso le vittime del traffico umano hanno ricevuto ampie valutazioni positive. Per questo motivo, suor Mary Ann Walsh ritiene sorprendente la decisione presa dallufficio federale di non rinnovare i contributi riservati allagenzia cattolica e che sono ormai scaduti l11 ottobre. Sarebbe veramente riprovevole ha aggiunto la portavoce della Usccb se tale decisione fosse stata influenzata dalle posizioni della Chiesa cattolica contro laborto, la sterilizzazione e i metodi contraccezione artificiale. Il personale che opera per assistere le vittime del traffico di esseri umani nellambito del Mrs dichiara di essere molto preoccupato per il futuro che attende le persone che sono attualmente comprese nei programmi daiuto. Secondo la portavoce della Usccb, si potrebbero verificare fin dai prossimi giorni difficolt nellassistenza. Inoltre, ancora non stato chiarito quali altre organizzazioni andranno a coprire il ruolo fin qui svolto dal Mrs. Nel corso dellultimo quinquennio, lorganizzazione cattolica in soccorso delle vittime del traffico di esseri umani ha collaborato con numerose altre diversi organismi religiosi. Tra quelli che hanno ricevuto incarichi per svolgere assistenza nellambito di comunit particolari, solo un terzo sono organizzazioni cattoliche mentre il resto costituito da associazioni appartenenti ad altre confessioni. In particolare, vi stata una intensa collaborazione con i Lutheran Family Services, i Jewish Family Services e altri gruppi di diverse confessioni che operano anche per assistere le vittime delle violenze nellambito domestico. Per lopera svolta nelle diverse attivit dassistenza, tre organizzazioni cattoliche hanno ricevuto negli ultimi anni diversi riconoscimenti da parte delle autorit federali. Tra queste organizzazioni, il gruppo chiamato Tapestri che opera ad Atlanta, gli Heartland Human Care Services, formati dai fedeli cattolici di Chicago e lo United States Committee for Refugees and Immigrant, che ha il quartier generale a Washington. Nel corso dellultima riunione dei membri dello Usccb, a fine settembre, monsignor Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York, in qualit di presidente della Conferenza episcopale aveva condannato laffermazione del Department of Health and Human Services secondo cui lassistenza da fornire alle vittime della tratta di esseri umani dovrebbe includere una ampia serie di servizi per la salute riproduttiva. Tra questi: laborto e la contraccezione artificiale. Nel corso della riunione, i presuli membri del consiglio del Usccb hanno deciso di promuovere un Comitato per la libert religiosa, con il compito di vigilare sulle iniziative che vengono prese dai responsabili di varie agenzie federali e che possono ledere questo diritto fondamentale garantito dalla Costituzione degli Stati Uniti. HARRISBURG, 14. Una scelta giusta che va a favore dellintera societ: con questo commento larcivescovo di Philadelphia, Charles Joseph Chaput, ha accolto lannuncio che lo Stato della Pennsylvania potenzier i programmi nel campo educativo, offrendo contributi e agevolazioni fiscali alle famiglie, consentendo a migliaia di studenti poveri di iscriversi o di poter continuare gli studi nelle scuole, in particolare private e parificate. Negli Stati Uniti sono numerose le scuole private, istituite storicamente per offrire agli studenti servizi aggiuntivi rispetto agli istituti distruzione pubblici. Gran parte di queste scuole sono istituzioni indipendenti, finanziate dagli studenti e dai numerosi lasciti e donazioni, ma altre ricevono anche contributi da parte delle autorit statali. In particolare, per quanto concerne lo Stato della Pennsylvania si tratta di sussidi, sotto forma di voucher, che agevoleranno le famiglie nel trasferire i propri figli da una scuola pubblica a una privata o parificata. In tal modo, ha osservato monsignor Chaput, alle famiglie sar data la libert di educare i propri figli come credono e, inoltre, si daranno reali alternative a nuclei familiari pi poveri che cercano di dare un possibilit di successo ai figli. Le scuole private non hanno aiuti fiscali tranne che in alcuni Stati. I voucher sponsorizzati dai governatori e ammessi dalla Corte Suprema aiutano dunque le famiglie a basso reddito a scegliere una scuola privata per i loro figli. Gli alunni con problemi, frequentando le scuole private, hanno peraltro dimostrato significativi miglioramenti nellapprendimento e il programma di voucher ha anche aiutato queste scuole a stabilizzare le iscrizioni o a incrementarle. I vescovi della Pennsylvania nel passato avevano chiesto provvedimenti legislativi a sostegno del sistema educativo, sottolineando che la questione non va limitata a un dibattito a favore del sistema pubblico o di quello privato, ma che la scuola un problema che coinvolge le famiglie. I presuli, inoltre, hanno puntualizzato che le oltre 500 scuole cattoliche nello Stato rappresentano un sistema distruzione rilevante. Gli istituti, si aggiunge, educano sia i cattolici che i non cattolici in un ambiente accademico eccellente e il servizio che offrono non soltanto aiuta a formare generazioni di cittadini produttivi e impegnati, ma contribuisce anche a alleviare il bilancio statale da ulteriori aggravi economici. Il provvedimento adottato dal governatore dello Stato, Tom Corbett, ha suscitato la reazione negativa dellassociazione degli insegnanti della Pennsylvania State Education Association. Larcivescovo di Philadelphia, monsignor Chaput, ha affermato che la decisione delle autorit statali appare come un chiaro segnale. Il presule ha quindi esortato le famiglie a cogliere lopportunit data dalle agevolazioni: Come cittadini, ci troviamo di fronte a unopportunit fondamentale per migliorare la vita e arricchire le menti dei nostri figli. Sono diciotto, finora, gli Stati che hanno adottato politiche di sostegno allistruzione, mettendo a disposizione degli studenti i buoni scuola. Grazie a questo, un ampio numero di istituti hanno visto incrementate le iscrizioni.

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LOSSERVATORE ROMANO
Ai prefetti dItalia il Papa ricorda che la funzione civile va esercitata con dignit e responsabilit

sabato 15 ottobre 2011

Nellinteresse dei cittadini e del bene comune


Nellesercizio delle vostre responsabilit siete chiamati ad unire autorevolezza e professionalit, soprattutto nei momenti di tensione e di contrasti. Lo ha detto il Papa rivolgendosi ai prefetti italiani durante ludienza svoltasi nella mattina di venerd 14 ottobre, nella Sala Clementina. Signor Ministro, Illustri Prefetti, Sono lieto di incontrarmi con voi, in particolare questanno in cui come stato ricordato ricorrono i 150 anni dellunit dItalia, e a tutti rivolgo il mio saluto deferente e cordiale, ben consapevole dellimportanza della funzione prefettizia nellarticolazione dello Stato Italiano. Rivolgo un particolare saluto al Signor Ministro dellInterno, on. Roberto Maroni, ringraziandolo per le cortesi espressioni che ha voluto rivolgermi, interpretando i comuni sentimenti. Voi provenite dalle Province dellintera Penisola, dove sono innumerevoli le testimonianze della presenza del Cristianesimo, che nel corso dei secoli ha fecondato la cultura italiana, suscitando una civilt ricca di valori universali. Ovunque, infatti, si possono osservare le tracce che la fede cristiana ha impresso nel costume del popolo italiano, dando vita a nobili e radicate tradizioni religiose e culturali e a un patrimonio artistico unico al mondo. Portatrice di un messaggio di salvezza valido per luomo di tutti i tempi, la Chiesa cattolica ben radicata ed operante, in modo capillare, nel territorio italiano. una realt viva e vivificante, come il lievito di cui parla il Vangelo (cfr. Mt 13, 33); una presenza significativa, caratterizzata da prossimit alla gente, per coglierne i bisogni profondi nella logica della disponibilit al servizio. Tante sono le esigenze e le attese alle quali devono corrispondere lannuncio del Vangelo e le iniziative della solidariet fraterna. Quanto pi urgono le necessit, tanto pi la presenza della Chiesa si sforza di essere sollecita e ricca di frutti. Rispettosa delle legittime autonomie e competenze, la Comunit ecclesiale considera suo preciso mandato rivolgersi alluomo in ogni contesto: nella vita culturale, del lavoro, dei servizi, del tempo libero. Consapevole che tutti dipendiamo da tutti, come scriveva il beato Giovanni Paolo II (Sollicitudo rei socialis, 38), essa desidera costruire, insieme con gli altri soggetti istituzionali e le varie realt territoriali, una salda piattaforma di virt morali, su cui edificare una convivenza a misura duomo. In questa sua missione, la Chiesa sa di poter contare sulla collaborazione fattiva e cordiale dei Prefetti, che svolgono funzioni di impulso e di coesione sociale e di garanzia dei diritti civili, costituendo un importante punto di riferimento per le varie componenti territoriali. A tale riguardo, nel sottolineare con vivo compiacimento i rapporti di stretta vicinanza e di proficua cooperazione che le Prefetture intrattengono con le Diocesi e le parrocchie, desidero incoraggiare ciascuno a proseguire nel solco di questa mutua intesa nellinteresse dei cittadini e del bene comune. Illustri Prefetti, so che voi vi sforzate di adempiere il vostro alto e qualificato servizio alla Nazione con sincera dedizione alle Istituzioni e, in pari tempo, con attenzione alle esigenze degli enti locali e alle diverse problematiche aziendali, familiari e personali. Infatti, la figura del Prefetto sempre pi percepita dallopinione pubblica come punto di riferimento territoriale per la soluzione dei problemi sociali e come istanza di mediazione e di garanzia dei servizi pubblici essenziali. Nella vostra responsabilit, a livello provinciale, riguardo allordine e alla sicurezza pubblica, voi siete posti quali referenti unitari e principali promotori e garanti del criterio di leale collaborazione in un sistema pluralistico. Al riguardo, non dimenticate che la pubblica amministrazione, a qualsiasi livello, quale strumento dello Stato, ha come finalit quella di servire i cittadini Il ruolo di chi lavora nella pubblica amministrazione non va concepito come qualcosa di impersonale o burocratico, bens come un aiuto premuroso per i cittadini, esercitato con spirito di servizio (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 412). Il vostro delicato ruolo istituzionale costituisce, inoltre, quasi un presidio per le categorie pi deboli, ed reso ancora pi complesso e gravoso dalle presenti circostanze di incertezza sociale ed economica. Non scoraggiatevi di fronte alla difficolt e alle incomprensioni, ma siate sempre pronti a trattare le questioni a voi affidate con grande senso del dovere e con prudenza, non venendo mai meno allossequio alla verit e al coraggio della difesa dei beni supremi. A tale proposito, mi viene spontaneo andare con la mente alla luminosa figura di santAmbrogio, vostro celeste patrono, che allimprovviso come sapete fu chiamato allEpiscopato, dovendo abbandonare una brillante carriera di alto funzionario pubblico; e non era ancora battezzato! Questo santo Vescovo ammirava e amava lImpero romano che aveva servito lealmente e generosamente fino ai 35 anni di et, prima di essere scelto come Pastore della Chiesa Ambrosiana. Tale considerazione per la legittima Autorit, coltivata fin dalla giovinezza, uscita rinvigorita dalla grazia del Battesimo, al punto che egli amava appassionatamente la Chiesa non soltanto nella ricchezza spirituale di verit e di vita, ma anche nella concretezza dei suoi Organismi e degli uomini che la compongono, soprattutto i poveri e gli ultimi. Egli seppe, in un certo senso, trasferire nellesercizio del ministero pastorale i tratti sostanziali di quellhabitus, che lo distinse e lo pose allammirazione di molti quale integerrimo funzionario civile. Daltra parte, diventato Vescovo, seppe indicare ai responsabili delle Istituzioni civili quei valori cristiani che danno nuovo vigore e nuovo splendore allopera di quanti sono impegnati nella vita pubblica. SantAmbrogio, nel suo commento al Vangelo di san Luca, afferma: Listituzione del potere civile deriva cos bene da Dio, che colui che lo esercita egli pure ministro di Dio (In Lc. 4, 29). Da qui consegue che anche la funzione civile talmente eminente e insigne da rivestire un carattere quasi sacro; pertanto essa richiede di venire esercitata con grande dignit e con un vivo senso di responsabilit. Questo santo Vescovo e Dottore della Chiesa, animato da grande amore e rispetto tanto per le Istituzioni statali quanto per quelle ecclesiali, costituisce uno straordinario esempio di rettitudine, specialmente il suo lealismo alla legge e la fermezza contro le ingiustizie e le oppressioni, come pure per la sua parresia, con la quale richiamava anche i potenti, e a tutti insegnava i principi dellautentica libert e del servizio. Scriveva: LApostolo [Paolo] mi ha insegnato ci che va oltre la stessa libert, che cio libert anche il servire. Pur essendo libero, dice, io mi sono fatto servo di tutti [1 Cor 9, 19] Per il sapiente, dunque, anche il servire libert (Ep. 7, 23-24). Anche voi, quali alti rappresentanti dello Stato, nellesercizio delle vostre responsabilit siete chiamati ad unire autorevolezza e professionalit, soprattutto nei momenti di tensione e di contrasti. La testimonianza di santAmbrogio vi sia di stimolo e di incoraggiamento, affinch il vostro lavoro possa essere ogni giorno al servizio della giustizia, della pace, della libert e del bene comune. Iddio non mancher di assecondare i vostri sforzi, arricchendoli di frutti abbondanti, per una sempre pi ampia e capillare diffusione della civilt dellamore. Con questi auspici, e a loro convalida, invoco su tutti la benedizione dellOnnipotente. Grazie.

Nel saluto del ministro dellInterno

Unetica pubblica basata su onest e servizio


LItalia potr contare sulla testimonianza e sullimpegno dei prefetti nella medesima direzione, pi volte sollecitata da Sua Santit, di un rinnovato impegno da parte di tutte le forze, laiche e religiose, per laffermazione di un modello di etica pubblica, improntato ai principi della onest, della giustizia e del servizio. Lo ha sottolineato il ministro dellInterno italiano Roberto Maroni, nel saluto rivolt0 XVI allinizio a Benedetto delludienza. Ricordando il centocinquantesimo anniversario dellunit nazionale, il ministro ha sottolineato come esso costituisca unoccasione ideale per valorizzare la costruzione dello Stato unitario, la cui storia stata segnata dai tragici anni delle due guerre mondiali, ma anche dagli eventi legati alla nascita della Repubblica, che ha visto fortemente impegnati i prefetti e a cui ha fornito un contributo fondamentale lopera della Chiesa. Quindi ha fatto riferimento al discorso pronunciato dal Papa al Parlamento tedesco, con la citazione di santAgostino: Togli il diritto e allora cosa distingue lo Stato da una grossa banda di briganti? (De civitate Dei IV, 4, 1). Un richiamo ha spiegato di quanto sia importante che il potere pubblico si conformi ai principi del diritto e della giustizia. Una citazione ha aggiunto che coglie bene la dimensione dellimpegno e del ruolo dei prefetti nella societ italiana, volto a garantire il rispetto del diritto e del diritti fondamentali. Infatti storicamente lazione del ministero dellInterno e dei prefetti si dispiegata nella continua, complessa e faticosa ricerca di equilibrio tra garanzia delle libert civili, rigore della legge e umana solidariet. Attualizzando poi il discorso, il ministro Maroni ha messo in luce come oggi i prefetti siano chiamati a farsi interpreti, sul territorio, di uno Stato moderno, che ha riconosciuto nella sua Costituzione la pari dignit delle autonomie; e a coniugare sussidiariet e leale collaborazione per coinvolgere tutte le componenti sane della collettivit nella realizzazione del bene comune, in anni non facili a causa della crisi finanziaria ed economica, delle difficolt del mondo del lavoro, delle grandi migrazioni di esseri umani alla ricerca di migliori condizioni di vita. In tale delicato percorso, fatto soprattutto di dialogo e di mediazione, siamo ben consapevoli ha concluso Maroni del ruolo che la comunit ecclesiale ha svolto e potr continuare a svolgere, sul piano culturale, educativo e assistenziale, per la coesione sociale e la costruzione di uno spazio fondato sui valori della legalit, della collaborazione e del rispetto della dignit della persona.

Convegno internazionale della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice

Solidariet tra famiglia e impresa per superare la crisi


Abbiamo divorato un pezzo del futuro dei giovani, del futuro di chi verr dopo di noi. Consumando troppo e non rispettando il principio della solidariet, abbiamo caricato un peso insopportabile sulle spalle delle generazioni future. Nelle dinamiche dell'economia, per troppo tempo guidate solo dalla finanza e dal mercato, bisogna immettere i principi della solidariet, quegli stessi principi, cio, che regolano la famiglia. L'arcivescovo Domenico Calcagno, presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, andato dritto al cuore del tema proposto dalla fondazione Centesimus annus pro Pontifice per il convegno internazionale dedicato questanno al tema: Famiglia, Impresa: superare la crisi con nuove forme di solidariet. A venti anni dalla Centesimus annus. Inaugurando i lavori del convegno nel pomeriggio di gioved 13 ottobre, presso la Pontificia Universit Gregoriana, il presule ha voluto sostanzialmente riaffermare il valore della solidariet. La Centesimus annus ha detto larcivescovo conversando con i giornalisti a margine del convegno invita a guardare alla realt della famiglia per desumere da questa realt alcune linee guida che possono essere poi applicate al mondo dellimprenditoria e alla societ. Questi valori, ai quali siamo invitati a guardare, sono quelli della collaborazione reciproca, del sostegno reciproco, dellaiuto, non soltanto quando le cose vanno bene ma anche quando, come in questo momento, siamo in difficolt. Quindi la solidariet che pu nascere dal mettere in comune le risorse, dallo studiare forme di collaborazione anche tra imprese, e non semplicemente di concorrenza, pu essere una via attraverso la quale superare le difficolt. Fare solidariet ha detto al nostro giornale Massimo Gattamelata, segretario generale della fondazione significa essere solidali gli uni con gli altri. Una solidariet che per non pu essere soltanto di tipo redistributivo ma deve essere anche dinamica e creativa. proprio la mancanza di solidariet che in questo momento determina le difficolt che sincontrano nellaffrontare la crisi. Questa mancanza si manifesta concretamente come un problema nellelaborazione di politiche comuni e condivise. Connesso al tema della solidariet c quello dei valori imprenditoriali e dello spirito dimpresa. Di questi valori si parla al convegno, mettendoli a paragone con quelli della famiglia. In particolare si sottolinea limportanza di una visione di lungo periodo, uno dei cardini del modo di vivere nella famiglia, che dovrebbe essere anche alla base di ogni attivit imprenditoriale. La famiglia poi si perpetua nel tempo e ha un aspetto intergenerazionale che anche limpresa dovrebbe avere. Trasferire questi paradigmi al mondo imprenditoriale significherebbe allargare la la responsabilit verso tutti i partecipanti allimpresa e verso la societ nel suo complesso. In tale visione, diventa cruciale riuscire a conciliare sempre meglio la vita familiare con la vita lavorativa. A questo mira il convegno in corso. Si vuole ribadire che da una simile visione non solo le aziende traggono un vantaggio competitivo, ma la societ intera a trarre beneficio. In questo momento ci ha detto Gattamelata fondamentale garantire la competitivit del sistema economico e produttivo. Ma questo si pu fare solo se si affrontano nodi cruciali come il problema demografico, il lavoro delle donne e la crescita della famiglia, secondo una prospettiva coerente con il perseguimento del bene comune. Problematiche che sono state approfondite in questi due giorni di lavoro da eminenti studiosi ed economisti. I lavori del convegno sono stati introdotti dai saluti del rettore della Pontificia Universit Gregoriana, il gesuita Franois-Xavier Dumortier, del presidente della Fondazione Domingo Sugraneyes Bickel oltre che dal presidente dell'Apsa. La problematica stata illustrata in apertura da Alberto Quadrio Curzio. Poi leconomista Stefano Zamagni ha sviluppato il tema della prima sessione, dedicata a Valori familiari e capacit imprenditoriale. Il capitalismo puro, spietato ha esordito leconomista ha dimostrato falle gigantesche, cos come fallito il rigido sistema di mercato; tanto vero che in questo periodo di crisi internazionale in Europa hanno resistito meglio i soggetti che hanno saputo controbilanciare lo spirito di mercato con quello solidaristico. Entrando pi specificatamente nel tema del convegno, Zamagni si soffermato sulla situazione italiana. Ha sottolineato lurgenza di politiche sociali che favoriscano le persone e le mettano in grado di conciliare famiglia e lavoro. L'Italia ha detto un Paese che, nonostante una certa retorica di maniera, continua a vedere la famiglia come una delle voci di spesa del bilancio pubblico e non anche come risorsa strategica per la societ. Essa avrebbe bisogno di una rete di servizi, anzi di un vero e proprio mercato di servizi. Lurgenza resa evidente dai dati di una ricerca di Eurosat 2011, secondo i quali il 23 per cento delle famiglie con almeno un figlio a rischio di povert. Lindice sale al 41 per cento per le famiglie che hanno tre figli. Lestensione crescente nelle nostre societ dellarea di mercato, dunque, sta ponendo problemi nuovi e piuttosto seri al nostro modello di civilt. Non tanto per un difetto di efficienza: anzi, talvolta il problema la troppa efficienza. Piuttosto perch il mercato, lasciato ai suoi soli meccanismi, tende a trasformare in peggio la natura delle relazioni umane. Il punto centrale, ha fatto notare Zamagni, che il mercato, aggregando preferenze individuali in maniera agnostica rispetto a ogni nozione di bene comune, di fatto funziona bene solamente quando si realizza una forte convergenza tra gli ordinamenti preferenziali degli individui. Dato che questo quasi mai accade, si ha che il mercato non in grado di riconciliare conflitti fondamentali, come i fatti di questi tempi mostrano. Ecco perch lidea che il mercato possa sostituire la famiglia destituita di ogni fondamento. Indebolire lidentit familiare significa indebolire la stessa identit individuale. Lesito sarebbe quel disagio antropologico, prima ancora di quello sociale, che tante sofferenze interiori sta provocando soprattutto fra le giovani generazioni. Pu apparire un paradosso ha detto infine l'economista ma vero che la societ di oggi ha pi bisogno di famiglia di quella di ieri. Tra i diversi contributi alla riflessione da segnalare anche quello di Ettore Gotti Tedeschi, presidente dellIstituto Opere di Religione, il quale, incontrando in serata i partecipanti al convegno, ha ribadito che rifiutando il ruolo economico e sociale della famiglia abbiamo dato vita allattuale crisi economica. Una crisi che ha alle sue radici ha detto una crisi morale. Per superare questo delicato momento necessario, secondo Gotti Tedeschi, riaffermare il valore della vita, di quella nascente in particolare perch se non ci sono figli, ha detto non c crescita; se non ci sono figli non c lavoro; se non ci sono nuove nascite gli anziani non potranno essere mantenuti. In poche parole senza figli si va verso la povert. La seconda sessione, svoltasi questa mattina, venerd 14, ha trattato l'argomento della Compatibilit tra famiglia e lavoro nell'impresa, mentre la terza si interrogata sulle possibilit dellimpresa di essere generosa nei riguardi della famiglia. (mario ponzi)

Concerto promosso dallambasciata presso la Santa Sede

Armonia dalla Corea


Larmonia musicale come modello di dialogo e comprensione fra i popoli. Limmagine evocata dallambasciatore di Corea presso la Santa Sede, Thomas Hang-Soon Han, ha fatto da sfondo al concerto svoltosi gioved pomeriggio, 13 ottobre, nella chiesa di Maria Madre della Famiglia, nel palazzo del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano. Protagonista il gruppo artistico coreano Ensemble Timf diretto da Jung Bae Ji: nove giovani musicisti per unoriginale commistione di strumenti classici e strumenti tradizionali locali che con il contrappunto dei virtuosismi vocali del soprano Min jung Lee hanno dato vita al concerto Armonia dalla Corea. In programma musiche della tradizione popolare e folkloristica del Paese, ma anche brani di Bach, Schubert, Byrd, Yun e Gounod, autore dellinno in onore dei martiri coreani eseguito con particolare solennit dallEnsemble. A promuovere liniziativa lambasciata del Paese asiatico presso la Santa Sede e la Korea Foundation. Con lintento di offrire un contributo a una maggior comprensione tra i popoli ha spiegato lambasciatore Han ma anche in segno di omaggio ai numerosi martiri che nella storia della Chiesa in Corea hanno dato la propria vita per la causa della fede. Tra i presenti, il cardinale Renato Raffaele Martino, che al termine dellesecuzione ha preso la parola per ringraziare i musicisti e per testimoniare la sua ammirazione verso la comunit cattolica coreana, ricordandone la devozione e la fedelt sperimentate in particolare durante i sei anni da lui trascorsi in Asia come rappresentante pontificio.

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