Sei sulla pagina 1di 97

Introduzione

Benvenuti nella sezione dedicata alle Basi del Biliardo.


L'Argomento di questa sezione riguarda: la giusta posizione del corpo, il modo
corretto di impugnare la stecca e formare con l'altra mano il ponticello, dove
colpire la bilia, come eseguire il tiro e un minimo di teoria generale sul
comportamento delle bilie.

Sarà trattato in maniera molto semplice, in modo da rendere i concetti


comprensibili a chi si avvicina per la prima volta al gioco.
Per i più esperti, alcune spiegazioni, potranno sembrare banali e scontate, ma
per chi non ha mai giocato, anche una semplice definizione come "colpo in
testa" potrebbe creare "terribili" dubbi e perplessità! Al contrario di quello che
molti pensano...

il Biliardo non è eccezionalmente difficile.

E' necessario però conoscere i pochi principi di base che governano il


gioco, al fine di progredire e migliorare autonomamente.
L'errore più comune del principiante è quello di voler imparare subito le cose
difficili quando ancora non è in grado di colpire correttamente la propria bilia.

(Si consiglia di seguire l'ordine del Menu per una corretta comprensione)

Il gioco e gli strumenti


Il gioco del biliardo ha origini antiche e incerte, nel corso del tempo ha subìto notevoli cambiamenti
e trasformazioni, dai primi biliardi rudimentali e le prime bilie in legno che venivano colpite con
mazze e bastoni, siamo arrivati, col passare degli anni, ai moderni materiali che vedremo tra poco.
Anche i modi di giocare su un tavolo da biliardo sono molti e diversi tra loro: si chiamano
"specialità", ciascuna con le proprie regole.

Le due specilità principali (le più diffuse) di cui ci occuperemo sono:


Cinque birilli (detta anche "all' italiana") e Goriziana (con una variante che si chiama "Tutti
Doppi" o "Filotto 60").
In entrambe si gioca in due, uno contro l'altro, oppure in quattro, due contro due. Analizzeremo
più avanti le modalità del gioco in coppia, occupiamoci per il momento della partita uno contro uno.

Ecco che cosa serve per giocare a biliardo:

Pagina 1 di 97
Un tavolo con le seguenti caratteristiche:

• Il campo da gioco, montato su un telaio di legno, viene costruito


in Ardesia, misura 284 cm x 142 cm, e viene rivestito con uno
speciale panno verde perfettamente teso;
• Quattro sponde in legno che delimitano il campo da gioco, alle
quali viene incollato un profilato triangolare in gomma, con un
altezza di circa 4 cm, anche questo rivestito dal medesimo panno
verde per consentire un rimbalzo ottimale della bilia. Sulla parte
in legno della sponda sono incastonati dei piccoli rombi bianchi
chiamati diamanti, usati come riferimenti.

Il piano di Ardesia inoltre viene riscaldato tramite resistenze elettriche


interne, per eliminare l' umidità dal panno e consentire uno scorrimento
perfetto delle bilie

Tre bilie colorate bianca, gialla e rossa (61 mm di diametro): la bilia


bianca e la bilia gialla sono quelle che vengono assegnate ai giocatori, una
ciascuno, e sono le uniche a poter essere colpite con la stecca; la rossa è
chiamata pallino e rappresenta punti supplementari oltre ai birilli.

Lo SCOPO del GIOCO è indirizzare la nostra bilia (con la stecca) verso


la bilia dell' avversario: se quest' ultima, dopo essere stata colpita, abbatte
uno o più birilli, oppure urta il pallino, otteniamo punti validi. Il pallino
ci permette di realizzare punti anche se viene colpito dalla nostra bilia, a
condizione che questa abbia toccato prima la bilia dell'avversario.

Nel malaugurato caso in cui sia la nostra bilia ad abbattere anche solo
un birillo, tutti gli eventuali punti realizzati con quel tiro si dicono bevuti
e vengono assegnati all' avversario.

I birilli, posizionati al
centro del tavolo. A
seconda della specialità
possono essere:
cinque se giochiamo a
"cinque birilli", oppure
nove se invece
giochiamo a Goriziana.
Anche il loro punteggio
varia in base al tipo di
gioco.
Caratteristica comune
alle due specialità è il
birillo rosso centrale,
che quando viene
abbattuto da solo
comporta un punteggio
maggiore.
L' insieme dei birilli si
chiama comunemente
Castello.

Una stecca da biliardo per ogni giocatore.

Le moderne stecche (di lunghezza che può variare intorno ai 140-145 cm)

Pagina 2 di 97
sono costruite in vari materiali: legno, alluminio, fibra di carbonio, kevlar,
ecc; e sono smontabili in due pezzi per ridurre l'ingombro.
La parte posteriore si chiama calcio, la parte anteriore si chiama puntale.

Sul puntale viene incollato un sottile pezzetto di cuoio che prende il nome
di girello o cuoietto, è la parte che entra in contatto con la bilia al
momento del tiro.

Il gesto di colpire la bilia si chiama steccare, da cui deriva il termine


steccata, da non confondere con la parola "steccaccia" che indica: colpire
"sporca" la bilia, con il girello che vi scivola sopra e non riesce a spingerla.

Il girello ha bisogno di
essere ingessato prima
di ogni tiro, questo per
garantire una perfetta
aderenza con la bilia che
deve essere colpita.

Allo scopo si usa un


particolare gessetto blu
che assicura una buona
tenuta al momento del
tiro ed impedisce al
girello di scivolare sulla
bilia.

Per concludere accenniamo brevemente le regole base e i punteggi per le varie specialità:

• Per ogni birillo bianco abbattuto: 2 punti;


• Birillo rosso abbattuto insieme a quelli bianchi: 4 punti;
• Birillo rosso abbattuto da solo: 8 punti;
Cinque Birilli
• Pallino colpito dalla bilia avversaria: 3 punti;
Partita a 80 punti • Pallino colpito dalla nostra bilia: 4 punti.

Nel caso in cui il pallino venga toccato da entrambe le bilie si considera solo il punteggio
relativo alla prima bilia che lo ha colpito.

Se il tiro è diretto, ossia la nostra bilia urta la bilia dell' avversario senza prima colpire
nessuna sponda:

• Per ogni birillo bianco ESTERNO abbattuto: 2 punti:


• Per ogni birillo bianco INTERNO abbattuto: 8 punti;
• Birillo rosso abbattuto insieme ai bianchi: 10 punti;
• Birillo rosso abbattuto da solo: 30 punti;
Goriziana
• Pallino colpito indifferentemente da una delle due bilie: 6 punti;
Partita a 350 punti

Se il tiro è indiretto, ossia la nostra bilia colpisce una o più sponde prima di toccare la bilia
dell'avversario, i punti raddoppiano e quindi si ottiene:

• Per ogni birillo bianco ESTERNO abbattuto: 4 punti:


• Per ogni birillo bianco INTERNO abbattuto: 16 punti;
• Birillo rosso abbattuto insieme ai bianchi: 20 punti;

Pagina 3 di 97
• Birillo rosso abbattuto da solo: 60 punti;
• Pallino colpito indifferentemente da una delle due bilie: 12 punti;

Nella variante Tutti Doppi i punteggi relativi ai birilli e al pallino sono sempre i medesimi,
non si fa distinzione tra tiro diretto e tiro indiretto:
Tutti Doppi

(Filotto 60) • Per ogni birillo bianco ESTERNO abbattuto: 4 punti:


• Per ogni birillo bianco INTERNO abbattuto: 16 punti;
(variante della Goriziana) • Birillo rosso abbattuto insieme ai bianchi: 20 punti;
• Birillo rosso abbattuto da solo: 60 punti;
Partita a 400 punti • Pallino colpito indifferentemente da una delle due bilie: 12 punti;

Per tutte e tre le specialità sono previste penalità quando si verificano le seguenti infrazioni.

• il giocatore non riesce a colpire con la propria bilia, la bilia dell'avversario;


• la bilia del giocatore colpisce il pallino prima di colpire la bilia avversaria ;
• la bilia del giocatore abbatte uno o più birilli prima di colpire la bilia avversaria;
• una bilia qualsiasi esce fuori dal biliardo;
• il giocatore muove (o tocca) una bilia col corpo o con una parte della stecca;
• il giocatore, eseguendo il tiro, colpisce 2 volte la propria bilia con la stecca (si verifica spesso quando le bilie sono vicine
tra loro).

Per il punteggio relativo alle suddette penalità, e le modalità per riprendere il gioco (l'avversario infatti potrà usufruire di quello che
si chiama bilia libera) si veda il Regolamento Ufficiale FIBiS

Regole per il gioco in coppia:

Consideriamo due squadre di giocatori: la squadra A formata dalla coppia di giocatori A1 e A2, e la
squadra B con la coppia B1 e B2.

Iniziano la partita il giocatore A1 e B1.


Il giocatore A1 esegue il tiro di partenza, a questo risponde B1: se B1, con il suo tiro, non realizza
punti validi, il tiro successivo toccherà nuovamente ad A1; se al contrario B1 dovesse realizzare
punti, questo farebbe entrare in gioco A2.

Allo stesso modo se il giocatore di turno della squadra A realizzerà punti validi farà entrare in gioco
B2, altrimenti toccherà ancora a B1.

In pratica un giocatore continua a tirare fino a quando il suo avversario non realizza punti
validi, in tal caso il giocatore lascerà il posto al suo compagno di coppia.

Questo sistema di alternanza si chiama "a levare" proprio perchè un giocatore viene levato dal suo
avversario quando quest'ultimo realizza dei punti.

Vi è anche la possibilità che un giocatore si "escluda" da solo e venga levato automaticamente


anche se il suo avversario non ha realizzato punti nel tiro successivo:
questo accade quando il giocatore, sbagliando il tiro, realizza punti bevuti, ossia a favore
dell'avversario.

Pagina 4 di 97
Per maggior completezza potete trovare qui il Regolamento Ufficiale FIBiS

Posizione del corpo


Assumere la posizione corretta per eseguire il tiro è IMPORTANTISSIMO, la maggior parte
degli errori commessi sono dovuti ad una posizione errata sul biliardo.

Le cause degli errori infatti dipendono principalmente da:

1. un equilibrio instabile che pregiudica l'esecuzione del tiro,


2. una posizione errata della testa (e quindi dell' occhio che prende la mira) che porta come
conseguenza un grave errore di mira.

Il giocatore deve assumere una posizione naturale e rilassata che gli consenta un equilibrio stabile
(e una mira precisa) durante l'esecuzione del tiro.

Nella sequenza fotografica che segue vediamo le 3 fasi di approccio alla bilia:

FASE 1 : il giocatore si avvicina al


biliardo impugnando la stecca di traverso,
con due mani, davanti a se.

In questa posizione si valuta la direzione e


il punto dove mirare

E' importante riuscire a visualizzare la


traiettoria che la propria bilia dovrà
seguire.

Pagina 5 di 97
FASE 2 : la distanza ottimale dal biliardo
si ottiene: ponendo la punta della stecca
vicino alla bilia da colpire, con la stecca
orizzontale e la mano destra (che regge il
calcio della stecca) accostata al fianco, si
posiziona il piede destro "sotto" la mano.

L'altro piede va posizionato leggermente


più avanti e a sinistra in modo da avere una
posizione di equilibrio stabile. Le gambe
non devono essere piegate ma distese con
naturalezza.
Il peso del corpo viene equamente
distribuito su di esse.

FASE 3 : Piegando il corpo in avanti il


giocatore posiziona la testa sopra la stecca
ad una distanza di 10 - 20 cm da essa,
avendo cura di allineare verticalmente
l'occhio con cui mira alla stecca (se un
giocatore mira con entrambi gli occhi
posizionerà la testa in modo da avere la
stecca esattamente al centro degli occhi).

L'avambraccio destro deve potersi


muovere liberamente avanti e indietro
lungo la direzione del tiro; il braccio
sinistro è disteso in avanti con la mano sul
panno a formare il ponticello su cui viene
appoggiata la stecca.

Dobbiamo comunque ricordare che ogni grande campione ha la sua impostazione, adattata alle
proprie caratteristiche fisiche (altezza, corporatura, ecc.). Quanto è stato descritto rappresenta perciò
un' impostazione standard da tenere in grande considerazione, ma non per questo da seguire
obbligatoriamente.

E' importante però che vengano rispettate queste poche "regole":

1. La posisizione è stabile, comoda e rilassata. Il giocatore non deve sentirsi in equilibrio


precario;
2. Se il giocatore usa solo un occhio per mirare è bene che questo sia in linea con la stecca;

Pagina 6 di 97
3. Il piede destro (per i destri) allineato anche questo con l'asse della stecca;
4. La mano sinistra bene appoggiata sul panno per consentire un sostegno sicuro per la
stecca;
5. L' avambraccio destro cade in verticale e si muove liberamente avanti e indietro.

Nelle prossime lezioni vedremo come impugnare la stecca e come formare il ponticello con l'altra
mano.

Come impugnare la stecca


La stecca va impugnata con una presa sicura, ma leggera, senza stringerla come fosse un martello!
La mano si richiude delicatamente sul calcio e le dita stringono quel tanto che serve a trattenere la
stecca durante il tiro.
Il polso deve essere tenuto morbido per ammortizzare le oscillazioni, un polso rigido trasmette
qualunque movimento brusco del braccio alla stecca.

Un esempio può chiarire le idee: immaginate di impugnare il volante della vostra auto, la presa è
sicura per non sfuggire di mano, ma allo stesso tempo la mano è rilassata, non state stringendo il
volante con tutta la forza... bene, la stecca va tenuta nello stesso modo.

Dove impugnare la stecca

Nella maggior parte dei tiri la stecca viene impugnata circa 10-15 cm partendo dal fondo, in una
posizione che ci permetta di "sentire" la stecca ben equilibrata in mano.

Se prendiamo la stecca molto avanti, avvicinandoci al suo baricentro, la punta tenderà al alzarsi
troppo verso l'alto, se al contrario, la impugnamo troppo in fondo, la stecca ci sembrerà
pesantissima.

Non esiste una regola che stabilisca il punto esatto in cui tenere la stecca, può dipendere in parte
dalle caratteristiche fisiche del giocatore, ma soprattutto dipende dal tiro che dobbiamo eseguire,
con quale forza e con quale velocità:

• per un tiro da eseguire piano è possibile impugnare la stecca anche solo con tre dita,
compreso il pollice, in un punto del calcio leggermente più avanzato, per sentire la stecca
più leggera in mano e facilitare un tiro "morbido";

• per un tiro di forza media è meglio usare anche il quarto dito, con una presa centrale sul
calcio della stecca;

• Per un tiro di notevole forza conviene tenere la stecca con tutta la mano, impugnandola
verso il fondo, per sfruttare tutto il peso di essa, facilitando il compito al giocatore, che non
deve sforzare per tirare forte.

Pagina 7 di 97
In queste foto si può osservare una corretta impugnatura per un tiro di media forza

Come fare il Ponticello


Finora abbiamo parlato di "ponticello" senza però descrivere di cosa si tratta:
il ponticello non è altro che la posizione che assume la mano per fare da sostegno al puntale.

Saper eseguire correttamente il ponticello ci permette di colpire sempre nel modo migliore la nostra
bilia. La mano ferma e salda sul panno è indispensabile per una buona riuscita del tiro.

Analizzeremo inoltre vare situazioni in cui il ponticello deve adattarsi al biliardo (bilia attaccata a
sponda, bilia in mezzo al castello, bilia vicina al pallino, ecc.)

Innanzitutto possiamo distinguere due tipi di ponticello:

1. il ponticello a mano aperta (più semplice)


2. il ponticello ad anello (più difficile)

Pagina 8 di 97
Il ponticello a mano aperta

Il ponticello a mano aperta è quello sicuramente più comodo da realizzare e si presta bene per
quasi tutte le situazioni, anzi si rivela indispensabile quando dobbiamo colpire la nostra bilia più in
alto del centro (ciò che si chiama "colpo in testa").

Si esegue in 3 Fasi:

FASE 1 : Stendere la mano FASE 2 : Chiudere leggermente la mano, lasciando le FASE 3 : Accostando ora il pollice all'
sul panno, con le dita aperte. dita tese e il polso sempre a contatto con il panno indice, si viene a formare un incavo a
forma di "V" dove faremo scorrere la
stecca

Altre due foto per evidenziare ancora meglio il punto dove passa la stecca...

Il ponticello ad Anello

Il ponticello ad anello prende il nome dal modo di posizionare la mano, con il dito indice che
forma appunto un anello intorno alla stecca.

Risulta sempre di scomoda esecuzione per i principianti, la posizione è innaturale, le dita sono
contratte ed il risultato spesso è insoddisfacente.
Tutto ciò è normale per chi inizia, è solo questione di abitudine, provando ad eseguirlo sempre più
spesso vi accorgerete che non è poi così difficile.

L' uso dell' anello porta come conseguenza una miglior precisione nel colpire la bilia, questo
perchè la stecca resta vincolata alla mano e non subisce sbandamenti durante il tiro.

Pagina 9 di 97
Viene usato principalmente quando bisogna imprimere velocità e forza alla bilia, inoltre risulta
particolarmente efficace nei colpi portati al di sotto del centro, ma ha come svantaggio il fatto di
non poter essere "alzato" più di tanto se, al contrario, volessimo colpire la bilia in testa (sopra il
centro).
Si rivela praticamente indispensabile in alcune posizioni "scomode" che vedremo tra poco.

Per formare l' anello le prime volte: unire il pollice all' indice come nel gesto di "OK",
quindi appoggiare la mano sul panno e introdurre la stecca nell'anello che viene a formarsi.

Ancora qualche immagine di esempio....

Pagina 10 di 97
Ponticelli in casi particolari

Ecco alcuni casi in cui il ponticello deve adattarsi ad una situazione particolare, cercate sempre una
posizione stabile della mano, altrimenti non colpirete la bilia nel punto desiderato.

Es. 1 : La bilia si trova attaccata a sponda.

L' unico punto possibile in cui può essere colpita è la sua parte superiore (testa). In questa situazione non c'è molta scelta fra i tiri possibili.
Il più delle volte conviene tirare piano, cercando la soluzione più semplice.

Quindi per un colpo normale, da eseguire con la stecca in orizzontale, posizionare la mano come nelle foto.

Pagina 11 di 97
Es. 2 : La bilia si trova vicina al Pallino.

Anche in questo caso l'unica parte in cui è possibile colpire la bilia è in testa, e restano valide le considerazione fatte a proposito della scelta
del tiro.

Come se non bastasse, con uno sforzo supplementare dovrete alzare il polso, restando in appoggio con solo 3-4 dita, per scavalcare il
pallino con la stecca.

Es. 3 : La bilia si trova vicina a sponda. Es. 4 : La bilia si trova in mezzo la castello.

In questa situazione una presa ad "uncino" può aiutare a steccare Non presenta grosse difficoltà, se non la massima attenzione nel
correttamente. posizionare la mano in mezzo ai birilli, senza farli cadere.

Le dita si aggrappano alla sponda, la stecca scorre tra indice e Anche il tiro andrà eseguito con molta prudenza, se cade un birillo
medio mentre il pollice serve da guida laterale. (colpito dalla stecca) andrete incontro ad una penalità.

Pagina 12 di 97
Es. 5 : La bilia si trova vicina a sponda e la direzione del tiro è pressoche parallela alla sponda.

Questa è una soluzione usando il ponticello a mano aperta. Attenzione alla stecca che può scivolare via..

Es. 5 bis : La bilia nella posizione dell' esempio 5.

In questo caso viene usato il ponticello ad anello che permette un controllo migliore della stecca durante il tiro.

Conclusioni:
Sono stati elencati i due modi più comuni per eseguire il ponticello, provateli entrambi, cercate
quello che vi è più congeniale, senza tuttavia rinunciare a provare l'altro.
Ricordate però che qualunque soluzione vogliate adottare, deve comunque rispettare le seguenti
caratteristiche:

Pagina 13 di 97
1. la mano deve rimanere immobile sul panno mentre eseguite il tiro, cercate sempre un
appoggio completo per le dita e per il polso, altrimenti correte il rischio di non colpire la
bilia nel punto voluto;

2. la stecca deve scorrere "liscia" fra le dita, è possibile usare un "guantino per biliardo"
oppure un pizzico di borotalco per eliminare l'attrito con la pelle;

3. la distanza del ponticello dalla bilia è relativa al tiro che dovete eseguire. Analizzeremo in
seguito l'argomento, per ora è necessario sapere che:

o Per tirare piano bisogna avvicinare il ponticello alla bilia;


o per tirare forte bisogna allontanare il ponticello dalla bilia.

Dove colpire la propria bilia


Prima di spiegare come eseguire il tiro, è necessario capire dove colpire la propria bilia, perchè
infatti da questo dipenderà la sua traiettoria dopo che avrà colpito l'altra bilia.

E' il giocatore a decidere dove far terminare la corsa alle bilie, ovvero la loro loro posizione
finale.
Nei termini del biliardo la posizione delle bilie sul tavolo, alla fine di un tiro, si chiama: rimanenza.

Una valida rimanenza si ottiene, ad esempio, quando l' avversario è costretto ad un tiro indiretto,
cioè non puo tirare direttamente con la propria bilia sulla nostra, perche tra le bilie si frappone il
castello o il pallino. Dovrà tirare su una o più sponde per tentare di colpire la nostra bilia.

Ecco perchè è importante una buona rimanenza, in questo modo potremo impedire all'avversario di
realizzare punti facilmente. Nella logica del biliardo la DIFESA è piu importante dell' ATTACCO.
Non ha senso "cercare" i birilli a tutti i costi, se al tiro successivo lasciamo l'opportunità
all'avversario di realizzarne anche lui, e magari lasciare noi in una situazione critica.

Dobbiamo quindi essere padroni della nostra bilia, per cercare di posizionarla il meglio possibile,
perchè è proprio questa bilia, che al tiro successivo, il nostro avversario vorrà colpire e mandare sui
birilli !!

E' possibile modificare la traiettoria della nostra bilia variando il punto di colpitura.

Come è possibile... e cosa vuol dire "variare il punto di colpitura" ??

Prima di tutto è necessaria una premessa: il giocatore, quando è impostato per tirare, vede solo una
parte della bilia, il lato frontale. Bene, occorre immaginare questa mezza sfera come un "disco
piatto" in 2 dimensioni, e non più come un oggetto tridimensionale:

Pagina 14 di 97
Foto 1 : Foto 2 :

La "faccia" della bilia vista dal La stessa bilia immaginata come un disco in 2
giocatore, quando è impostato per tirare. dimensioni, con evidenziato il suo centro.

A questo punto dovrebbe risultare più chiaro anche il concetto di centro della bilia.

Di conseguenza si può intuire che la bilia potrà essere colpita anche in punto esterno al centro, (non
troppo esterno però, sempre di una sfera si tratta !!).

Nelle foto che seguono infatti, vediamo come la superficie utile per colpire la bilia venga ridotta al
disco interno giallo mentre il bordo esterno (il resto della bilia) diventa "zona proibita", qualunque
tentativo di colpire la bilia in questa zona comporterà una inevitabile "steccaccia".

Foto 3 e 4:

Per avere un'idea della superficie utile, fate riferimento al girello della stecca: la zona
"proibita" ha una larghezza approssimativa di 1 girello (12 mm circa). La superficie utile ha
invece un raggio di 2 girelli circa.

Tutto questo per dire che: quando una bilia viene colpita al di fuori del centro, le viene trasmesso
un movimento extra di rotazione su stessa (oltre al moto in avanti), che modifica la sua traiettoria
dopo un urto con una sponda o con l'altra bilia.

Ad esempio se colpiamo la nostra bilia in in punto a destra del centro, questa si muovera comunque
in avanti, però girando su se stessa (in senso antiorario), e non appena urterà una sponda la
traiettoria dopo il rimbalzo sarà deviata verso destra.

Bisogna subito distinguere queste rotazioni extra in due classi:

1. rotazioni intorno all' asse verticale: la bilia viene colpita a sinistra o a destra del centro;
2. rotazioni intorno all' asse orizzontale: la bilia viene colpita sopra o sotto il centro.

Pagina 15 di 97
Rotazioni lungo l'asse verticale: L' EFFETTO

Quando la bilia viene colpita a sinistra o a destra rispetto al centro, acquista una rotazione intorno al
suo asse verticale. Questo tipo di rotazione laterale prende il nome di effetto.

l piccolo cerchio blu rappresenta (all' incirca..) il punto da colpire col girello per ottenere il massimo effetto sulla bilia
Volendo colpire esternamente a questo punto si corre il rischio di fare "steccaccia", perchè il girello
non riuscirebbe più a fare presa sulla superfice della bilia
E' possibile però colpire in un punto più interno (più vicino al centro), in modo da impartire una minor quantità di effetto, ciò che si chiama leggero effetto.

Per colpire il cerchio blu e quindi per imprimere effetto alla bilia, è sufficente posizionare la stecca
lateralmente di 1-2 cm rispetto al centro, mantenendola in ogni caso sempre parallela alla
direzione in cui vogliamo mirare. Dal momento in cui si colpisce la bilia, la stecca deve proseguire
il suo movimento in avanti, senza sbandare lateralmente.

Attenzione: la bilia colpita in questo modo, percorrerà quindi una traiettoria in linea retta,
parallela alla direzione della stecca.

L' effetto si manifesta solamente quando la bilia urta la sponda o un altra bilia.

Pagina 16 di 97
guenze dell' effetto quando la bilia rimbalza sulla sp

deriamo dapprima un caso semplice e intuitivo. Due bilie vengono indirizzate contro la sponda con un traiettoria perpendicolare a questa, nel primo caso con eff
a, nel secondo con effetto a destra.

La traiettoria di ritorno verrà deviata proprio dallo stesso lato in cui è stato impartito l'effetto.

contrario, la bilia fosse stata priva di effetto, dopo il rimbalzo sarebbe tornata indietro verso il giocatore, seguendo la stessa traiettoria dell' andata.

L'esempio appena visto rappresenta una situazione molto particolare, con la traiettoria della bilia
perfettamente perpendicolare a sponda. Nella maggior parte dei casi però, la bilia impatta la sponda
con un angolo qualsiasi, diverso da un angolo retto.

Pagina 17 di 97
Caso Generale :

In questa figura
vediamo una bilia
direzionata verso la
sponda con una
traiettoria
qualunque.
L'angolo che si
forma tra questa
traiettoria e la
sponda si chiama
angolo di entrata.

Quando la bilia
rimbalza sulla
sponda, essa
percorre quella che
si chiama traiettoria
di "uscita".

La traiettoria di
uscita forma con la
sponda l' angolo di
uscita.

In un biliardo
regolare, colpendo
la bilia senza effetti
e con steccata
naturale (vedremo
meglio in seguito
come steccare
"naturalmente")
avremo come
risultato:

Angolo di
ENTRATA =
Angolo di
USCITA

Ecco allora come l'effetto modifica l' Angolo di Uscita: nelle immagini che seguono sono
considerate tutte le situazioni possibili per aumentare o diminuire l'angolo di uscita e, di
conseguenza, la traiettoria di uscita.

Nei termini del biliardo si preferisce utilizzare i verbi "stringere" e "allargare" per indicare le
variazioni della traiettoria di uscita: quando l'angolo di uscita "diminuisce", la traiettoria si
"allarga", e quando l'angolo di uscita "aumenta", la traiettoria si "stringe".
(Con la freccia tratteggiata è indicata la traiettoria che avrebbe la bilia, se fosse colpita senza
effetto)

Pagina 18 di 97
Es. 1 : Bilia colpita con effetto a destra, usato per allargare la traiettoria Es. 2 : Bilia colpita con effetto a sinistra, usato per stringere la traiettoria
di uscita. di uscita.

Quando la bilia si trova dall' altra parte del biliardo, la situazione si inverte e di conseguenza anche
l'effetto dovrà essere impresso sul lato opposto della bilia.

Es. 3 : In questo caso per allargare la traiettoria di uscita, dobbiamo usare Es. 4 : Ultimo esempio, per stringere la traiettoria di uscita, viene usato
l'effetto a sinistra. l'effetto a destra.

La proprietà dell' Effetto, di deviare la traiettoria nell'impatto con la sponda, si riduce man mano
che diminuisce l' angolo di entrata. Al contrario l'effetto ha la sua massima deviazione quando la
bilia urta la sponda con un angolo retto (90°).

Anche la velocità con cui la bilia urta la sponda influisce sull' effetto: tirando piano la deviazione
dovuta all'effetto è maggiore. Tirando molto forte invece la deviazione è minima.

Pagina 19 di 97
L' effetto ha conseguenze importanti anche quando la nostra bilia colpisce la bilia dell'avversario,
infatti al momento dell'urto la bilia avversaria acquista un effetto inverso rispetto alla nostra. In
pratica le due bilie si comportano come le ruote di un ingranaggio, una fa ruotare l'altra nel verso
opposto.

Questo fatto si rivela determinante quando c'è bisogno di allargare o stringere leggermente la
traiettoria della bilia avversaria. Per esempio sarà possibile trasmetterle un "leggero" effetto a
sinistra semplicemente colpendo la nostra bilia con effetto a destra. E viceversa.

Scambio dell' effetto

La bilia colpita dal giocatore con effetto a destra,


trasmette all' altra bilia un effetto a sinistra.

E' da tenere presente però, che l'effetto trasmesso


alla bilia avversaria avrà un intensità molto ridotta
rispetto a quello impartito alla nostra bilia, quindi
modificherà in maniera marginale la traiettoria della
bilia avversaria.

La direzione della bilia avversaria dipende al 99%


dal punto in cui viene colpita dalla nostra.
(vedremo tutto questo in seguito).

L'effetto serve principalmente per modificare la


traiettoria della nostra bilia quando colpisce la
sponda.

Rotazioni lungo l'asse orizzontale: IL COLPO

Quando la bilia viene colpita in alto o in basso rispetto al centro, acquista una rotazione intorno al
suo asse orizzontale. Questo tipo di rotazione prende il nome di colpo.
Nel gergo biliardistico la parte superiore della bilia si chiama testa, mentre la parte inferiore non ha
un nome specifico, viene chiamata semplicemente sotto.

Avremo quindi due modi di chiamare queste rotazioni: Colpo in Testa e Colpo Sotto.

Attenzione però, se nel caso dell'effetto non vi è differenza sostanziale tra destra e sinistra, sono la
stessa cosa vista da entrambi i lati, al contrario tra Colpo in Testa e Colpo Sotto c'è una grande
differenza, soprattutto nel modo di steccare, inoltre il colpo Sotto è più difficile da realizzare del
colpo in Testa. La bilia infatti, scorrendo sul biliardo, tende sempre e comunque ad acquistare una
rotazione in avanti, dovuta all'attrito del panno.

Pagina 20 di 97
Anche in questo caso il cerchio blu rappresenta, in linea di massima, il punto estremo in cui colpire con il girello, per ottenere il
massimo del colpo, sia in Testa che Sotto. Spingendosi oltre si andrebbe certamente incontro ad una "steccaccia" (nel caso di colpo
"troppo sotto" si rischia persino l'integrità del panno..)
E' sempre possibile comunque, colpire in una zona intermedia (più vicina al centro), al fine di diminuire la quantità di colpo. In questi
casi si parla di: "leggero colpo in Testa" detto anche "colpo a scorrere", che viene utilizzato per far partire la bilia con un rotolamento
"naturale"; e infine di "leggero colpo Sotto" definito comunemente "mezzo colpo", usato per rallentare la propria bilia nei tiri che
devono essere eseguiti con poca forza.

Seguono alcune immagini dei due Colpi visti da un punto di vista laterale, per rendere tutto ancora
più evidente. Notare la diversa posizione del ponticello e la mano "schiacciata" sul panno per
colpire la bilia sotto, in modo corretto.

Al contrario di quello che molti pensano, non è assolutamente necessario alzare il calcio della stecca
(e quindi colpire la bilia dall' alto verso il basso, con la stecca inclinata) per imprimere il colpo
Sotto, anzi probabilmente è la maniera migliore per bucare il panno.

Per ottenere un efficace Colpo Sotto, la stecca deve invece rimanere il più possibile orizzontale e
parallela al biliardo perchè, dal momento in cui colpisce la bilia, il puntale deve poter continuare il
movimento in avanti, in quello che si chiama gesto di "penetrazione" della bilia.

Pagina 21 di 97
Colpo in Testa: colpendo in questo modo la bilia è possibile imprimerle una forte rotazione in avanti. Viene usato infatti per far continuare la
corsa in avanti alla nostra bilia, dopo aver colpito la bilia avversaria. Inoltre si usa un "leggero colpo in Testa" per eseguire alcuni tiri indiretti
(sono quei tiri in cui viene colpita una sponda prima della bilia avversaria), per i quali non è necessario usare l'effetto.
Il "massimo colpo in testa", unito ad una steccata di notevole forza, viene usato invece in alcuni tiri particolari (con la bilia avversaria attaccata a
sponda, per esempio), e permette "incredibili" evoluzioni alla nostra bilia.

Colpo Sotto : Questo è sicuramente il colpo più difficile da eseguire, gioie e dolori per tantissimi giocatori. Infatti la bilia colpita in questo modo
acquista una rotazione inversa al moto di rotolamento naturale, in pratica essa si muove in avanti.. ruotando però all' indietro (su se stessa). Viene
usato quasi esclusivamente per i tiri diretti (diretti sull'altra bilia, senza prima colpire nessuna sponda), serve a rallentare la corsa della nostra bilia
dopo l'impatto con l'altra, in alcuni casi può addirittura farla retocedere (quando l' altra bilia viene colpita "piena" o quasi). Come accennato, non si
usa praticamente mai nei tiri indiretti , se non in particolari tiri da "esibizione".
La cosa difficile è farle percorrere la distanza fino all'altra bilia, senza perdere la rotazione inversa durante il tragitto. Quindi diventa semplice con le
bilie vicine (50-100 cm), ma può essere "durissimo" quando le bilie sono lontane fra loro (150-250 cm). L'attrito del panno infatti tende sempre a
smorzare questa rotazione, facendo acquistare alla bilia un naturale rotolamento in avanti.

Nei due esempi che seguono sono descritte le conseguenze del Colpo in Testa e del Colpo Sotto,
la posizione delle bilie è identica in entrambi i casi, così come la traiettoria che seguirà la bilia
avversaria.
Con la freccia tratteggiata è indicata invece la traiettoria della nostra bilia se, nel momento
dell'impatto, fosse priva di qualunque tipo di rotazioni.

Pagina 22 di 97
Conseguenze del colpo dopo l'urto con l'altra bilia:

Sono evidenziate le diverse traiettorie percorse dalla nostra bilia nei due casi opposti di colpo in Testa e Sotto. Le traiettorie sono
realmente curve, almeno per i primi 50-100 cm di tragitto, fintanto che la bilia non perde la rotazione extra (avanti o indietro). Da
quel momento in poi la bilia riprenderà la sua corsa con una nuova traiettoria rettilinea.

E' importante ricordare che la traiettoria della bilia avversaria rimane identica in entrambi i casi, dipende infatti solo dal punto in
cui la bilia viene colpita.

Le proprietà del Colpo in Testa e del Colpo Sotto di modificare la traiettoria della propria bilia
variano a seconda di come viene colpita la bilia avversaria:

il Colpo (in testa o sotto) ha la sua massima efficacia quando la bilia avversaria viene colpita
"piena" (cioè nel centro, lo vedremo tra poco), mentre diminuisce man mano che la bilia avversaria
viene colpita sempre più lontano dal centro.
Quando la bilia avversaria viene colpita molto esternamente (in pratica viene "sfiorata" da un lato,
muovendosi appena, in gergo si dice "colpire palla fine" o "colpire in finezza"), gli effetti del Colpo
diventano irrilevanti.

Come nel caso dell'Effetto, in cui la nostra bilia trasmette Effetto inverso a quella avversaria, così
anche il Colpo viene trasmesso all'altra bilia in maniera inversa.
Quindi, se colpiamo la nostra bilia "Sotto", la bilia avversaria riceverà un "leggero colpo in Testa";
viceversa, se colpiamo la nostra bilia "in Testa", alla bilia avversaria verrà trasmesso un "leggero
colpo Sotto".
Vedremo in seguito che, anche il Colpo può modificare le traiettorie delle bilie dopo il rimbalzo con
una sponda. Avremo a disposizione perciò, un altro modo per variare (leggermente) la traiettoria
della bilia avversaria.

Pagina 23 di 97
Come regola generale infine, il Colpo Sotto si usa solo nei tiri diretti, mentre il Colpo in Testa può
essere usato anche nei tiri indiretti, serve per garantire che la sponda abbia un rimbalzo naturale.

Un caso particolare: IL COLPO IN PANCIA

Finora abbiamo considerato i vari punti dove colpire la bilia per trasmetterle delle rotazioni extra, è
stata volutamente lasciata per ultima la situazione più frequente e apparentemente più semplice:
colpire la bilia nel centro, che nel gergo del biliardo si chiama Pancia.

La bilia, colpita in Pancia, si muove sul biliardo SENZA ROTAZIONI su se stessa

Pertanto la bilia inizierà la sua corsa sul panno spostandosi senza rotolare, in pratica vi "scivola
sopra" e, se il colpo è stato portato correttamente, arriverà ad impattare la bilia avversaria ancora
senza aver acquistato nessuna rotazione.

Come nel caso del Colpo Sotto infatti, l'attrito del panno tenderà inesorabilmente, a far rotolare,
prima o poi, la bilia in avanti. La distanza tra le due bilie svolge quindi un ruolo determinante: il tiro
diventerà sempre più difficile all'aumentare di questa distanza.

Il colpo in Pancia :

La bilia andrà colpita esattamente nel centro, cosa che non è


così semplice come sembra, spesso si commettono errori di
valutazione, dovuti ad un'impostazione errata.

A volte viene usato per colpire la bilia avversaria,


bloccando sul posto la propria, attenzione però, questa
circostanza si verifica solamente quando la bilia avversaria
viene colpita perfettamente nel centro dalla nostra bilia (in
gergo si dice colpire "palla piena").

Il colpo in pancia ha una caratteristica fondamentale: se


la nostra bilia arriva ad urtare l'altra, senza che possieda
nessuna rotazione extra, le traiettorie delle bilie dopo
l'impatto risulteranno perpendicolari tre loro (ad angolo
retto).

Cerchiamo di visualizzare meglio quanto espresso, con i seguenti disegni:

Pagina 24 di 97
Ecco il caso classico, a cui avevamo accennato
in precedenza, che si verifica abbastanza di
frequente:

Colpire l'altra bilia


lasciando ferma sul posto
la nostra bilia.

Condizione NECESSARIA (1) :


Bisogna colpire l'altra bilia nel suo centro, cioè
Palla Piena, che in altre parole vale a dire:

• i centri delle bilie,


• la direzione della stecca,
• la traiettoria della bilia
sono PERFETTAMENTE ALLINEATI.

Condizione NECESSARIA (2) :


La nostra bilia, colpita in pancia, deve arrivare
ad urtare l'altra, SENZA nessun movimento di
rotazione, nè in avanti, nè all'indietro.

(Non è un tiro facilissimo...)

Caratteristica Fondamentale:

Il colpo in pancia permette di colpire la bilia senza


imprimerle rotazioni. Questo fatto ci mette nelle condizioni
di stabilire, in modo pressochè esatto la traiettoria che
avrà la nostra bilia dopo l'impatto con la bilia avversaria.

• La traiettoria della bilia avversaria sarà determinata dal


punto in cui viene colpita.

• la traiettoria della propria bilia sarà orientata ad angolo


retto (90°) rispetto a quella avversaria.

La regola seguente è valida ogni volta che si verifica un


urto in questa condizione ( con le bilie che non possiedono
rotazioni extra):

Le traiettorie delle bilie


dopo l' impatto
risulteranno sempre a 90°.

Pagina 25 di 97
Combinare EFFETTO e COLPO : il sistema dell' OROLOGIO

Finora sono state analizzate le rotazioni sui due assi della bilia come due cose distinte, in realtà
quasi sempre la bilia si muove con rotazioni composte di colpo e di effetto, che insieme provocano
cambiamenti notevoli nella direzione della nostra bilia.

E' possibile intervenire doppiamente sulla traiettoria della bilia usando contemporaneamente:

• colpo (sopra, sotto, in pancia) che modifica la traiettoria al momento dell' urto con la bilia
avversaria;
• effetto (destra o sinistra) che modifica la traiettoria nell'impatto con la sponda.

Per indicare (anche in seguito, negli schemi della Sezione 2), dove colpire la propria bilia, si usa il
Sistema dell' orologio, con 12 punti distinti in cui colpo ed effetto si combinano.
D'ora in poi sarà adottato il termine Ore 5, Ore 11, ecc. per specificare il punto da colpire.

La bilia viene colpita in:

• Ore 12 : Massimo Colpo in Testa, nessun Effetto


• Ore 1 : Colpo in Testa con leggero Effetto a destra
• Ore 2 : Colpo naturale a scorrere, con medio
Effetto a destra
• Ore 3 : Colpo in Pancia con Effetto massimo a
destra
• Ore 4 : Mezzo Colpo Sotto, con medio Effetto a
destra
• Ore 5 : Colpo Sotto con leggero Effetto a destra
• Ore 6 : Massimo Colpo Sotto, nessun Effetto

I punti da 7 a 11 sono simmetrici, cambia soltanto il lato


dell'effetto, la destra diventa sinistra.

Pagina 26 di 97
Dosare la quantità

Non sempre è necessario colpire la bilia con il massimo dell'


effetto o del colpo, il più delle volte serve semplicemente un
"leggero" effetto o un leggero "colpo".

Per questo è possibile individuare dei punti intermedi in cui


colpire, al fine di diminuire la quantità di effetto/colpo
impartito, con conseguente vantaggio di una maggiore
precisione nella mira e nell' esecuzione del tiro.

Nell' esempio a sinistra sono visibili 3 cerchi rossi ad indicare


il: minimo, medio e massimo effetto a destra (ore 3).

Analogamente è possibile individuare i 3 cerchi


(min/med/max), per ognuno dei restanti 11 punti di colpitura.

Nelle prossime due lezioni vedremo come eseguire il tiro, e in che maniera è necessario steccare
per applicare correttamente l' Effetto e il Colpo.

Il movimento di brandeggio
Dal titolo si intuisce che finalmente qualcosa si muove!
Finora abbiamo analizzato solamente situazioni statiche, la posizione del corpo e delle mani: è
giunto il momento di cominciare a mettere in funzione il braccio.

Quando eseguite un tiro, tutto il corpo dovrebbe restare immobile, tranne il braccio che impugna la
stecca. Per la precisione dovrebbe muoversi esclusivamente l'avambraccio e il polso (che va tenuto
"morbido"), ed eventualmente la parte superiore del braccio. Sono da evitare i movimenti con la
spalla allo scopo (sbagliato) di "forzare" il tiro, vedremo che non è assolutamente necessario.

Per semplificare il tutto possiamo dividere il tiro in due movimenti:

• il brandeggio , che consiste nella fase preparatoria;


• il tiro vero e proprio, che sarà trattato nella prossima lezione.

Possiamo definire il movimento di brandeggio ( che d'ora in poi, per brevità, sarà chiamato solo "
il brandeggio") come:

il movimento di oscillazione dell' avambraccio, avanti e indietro, che precede il tiro.

Serve come preparazione alla steccata vera e propria, ed è FONDAMENTALE per la buona
riuscita del tiro. La stecca viene fatta oscillare ritmicamente come un pendolo in modo di prendere
una specie di "rincorsa" per colpire la bilia.
Infatti, sfruttando il peso della stecca, che viene "lanciata" contro la bilia, è possibile eseguire un
tiro di potenza senza sforzare.

Pagina 27 di 97
Il brandeggio dunque, racchiude in se quelle che saranno le caratteristiche del tiro:

• per tirare forte occorre un brandeggio veloce e con oscillazioni ampie;

• per tirare piano serve invece un brandeggio lento e di breve corsa.

Dopo quest'ultima considerazione possiamo avere già un'idea dell' impostazione generale riguardo
all' esecuzione di un tiro. Nei capitoli relativi all' "impugnatura" e al "ponticello" sono state
sottolineate le differenze di impostazione delle mani in relazione alla forza del tiro, vediamo di
riassumere il tutto in un semplice schema:

Per tirare PIANO Per tirare FORTE

IMPUGNATURA: portarla avanti verso il punto di IMPUGNATURA: portarla indietro verso la fine
equilibrio della stecca della stecca

PONTICELLO: appoggiare la mano vicino alla bilia (5- PONTICELLO: appoggiare la mano lontano dalla
10 cm) bilia (15-20 cm)

BRANDEGGIO: eseguirlo lento e con oscillazioni di BRANDEGGIO: eseguirlo veloce e con oscillazioni
breve corsa ampie

Nella sequenza fotografica che segue, sono raffigurati i tre istanti principali del brandeggio.
La prima foto rappresenta la posizione di partenza, con l'avambraccio che cade libero in verticale.
La stecca deve poter oscillare liberamente avanti e indietro di alcuni centimetri.

Nella seconda e terza foto sono evidenziati, invece, gli estremi del movimento di oscillazione, lo
spazio compreso tra questi due punti rappresenta la "corsa" del brandeggio.

E' necessario cercare di mantenere la stecca orizzontale variando leggermente la presa con le dita.

E' importante allenarsi bene su questo movimento, visto che si tratta dell' unico movimento
richiesto nel gioco del biliardo !!!.

Pagina 28 di 97
Foto 1 : Posizione di partenza.

L' avambraccio è verticale e libero di muoversi avanti


e indietro.

La stecca è tenuta in posizione orizzontale.

Notare l'impugnatura rilassata della mano sulla stecca.

Foto 2 e 3 : Estremi del brandeggio. Sono raffigurati i limiti entro i quali oscilla la stecca.

Osservare l' impugnatura della stecca:


nella foto di sinistra la mano è leggermente aperta;
al contrario nella foto a destra la mano è chiusa sul calcio.

Questo serve per stabilizzare la stecca e consentire un movimento fluido in orizzontale. Ancora una volta si
sottolinea l'importanza di una corretta impugnatura che risulti: morbida, elastica, naturale e senza sforzo.

Siete quasi pronti per scoccare il primo tiro !!

Nella prossima lezione vedremo il seguito: come eseguirlo.

Come eseguire il tiro


Il tiro è la conseguenza naturale del brandeggio. La stecca che fino a quel momento oscillava avanti
e indietro per acquisire uno slancio, viene finalmente affondata in avanti per colpire la bilia ed
eseguire il tiro.

Pagina 29 di 97
E' stato usato il termine "affondare" proprio perchè il movimento ricorda un affondo di scherma, il
giocatore deve immaginare di "trapassare" la bilia con la stecca, nel gesto che tecnicamente si
chiama penetrazione, mantenendo un movimento in linea retta lungo la traiettoria di mira.

Il tiro deve essere fluido, uniforme e "pulito". E' possibile ottenere ciò attenendosi a queste
semplici regole:

• la posizione del giocatore è comoda e stabile, solo il braccio che impugna la stecca si
muove, il resto del corpo deve rimanere immobile;

• il ponticello ci consente un appoggio sicuro e fermo, la stecca vi scorre liscia e senza attrito;

• la stecca deve rimanere il più possibile in orizzontale, prima, durante e dopo il tiro. Una
impugnatura "morbida" ci permetterà di ottenere tutto questo;

• dopo aver colpito la bilia, la stecca deve proseguire il movimento in avanti, in linea retta,
ancora per alcuni centimetri, nel gesto di penetrazione (da 10 a 30 cm). E' buona norma poi,
restare "fermi sul tiro" alcuni istanti anche quando la bilia si è staccata dal girello, senza
alzarsi di scatto o togliere subito la stecca. Certi giocatori si ritraggono come molle appena
scoccato il tiro, rendendo così l' esecuzione troppo affrettata e scomposta;

• evitare "sbandate laterali" quando impartite l' effetto alla bilia: anche in questo caso bisogna
proseguire il movimento della stecca in avanti;

• evitare di "bloccare" il polso, che deve potersi muovere in armonia con l'avambraccio, per
facilitare una steccata "fluida". Un buon movimento del polso inoltre ci permette di
imprimere, facilmente e con il minimo sforzo, una discreta velocità alla bilia;

• ricordare che per eseguire bene il colpo sotto, serve un movimento veloce, con la stecca
orizzontale e soprattutto una penetrazione di una ventina di centimetri circa.

E' importante sottolineare che, per i tiri di potenza, il giocatore non deve usare la forza, ma deve
sfruttare il peso della stecca, abbinandolo ad un brandeggio ampio e veloce. Questo permetterà di
imprimere potenza alla bilia con il minimo sforzo. Sarebbe un errore cercare di tirare forte partendo
"da fermi", difficilmente si otterrebbe una esecuzione fluida e pulita.
Un esempio forse può rendere l'idea, bisogna usare la stecca, lanciandola contro la bilia, come i
guerrieri dell'antichità usavano quei pali chiamati Arieti, per sfondare le porte delle città sotto
assedio: con una minima rincorsa era possibile ottenere una forza enorme.

Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche generali dei vari modi di steccare, relativamente alle
diverse colpiture:

Colpo in Testa

tirando PIANO tirando FORTE

Si usa nei tiri di precisione, sia diretti che indiretti. La stecca Si usa per far mantenere alla bilia una rotazione in avanti, dopo
va accompagnata leggermente, tenendola morbida e parallela aver colpito la bilia avversaria. Il colpo deve essere portato
al biliardo. "secco", veloce e con poca penetrazione.
La bilia prende subito un moto di rotolamento naturale in E' possibile usarlo anche nei tiri indiretti, adoperare in questo
avanti. caso una steccata morbida.

Pagina 30 di 97
Colpo in Pancia

tirando PIANO tirando FORTE

Non usato. Usato nei tiri diretti. E' la soluzione più frequente, la bilia
colpita in questo modo "scivola" inizialmente sul panno, senza
Tirando piano, la bilia inizia subito, dopo pochi centimetri, a acquistare subito il movimento di rotazione in avanti. Si rivela
rotolare in avanti. Il colpo in pancia perderebbe la sua utile per contenere la corsa della propria bilia dopo l'urto con
caratteristica. l'altra.
Per tirare piano bisogna colpire la bilia sopra la pancia. Eseguire con steccata veloce, e poca penetrazione.

Colpo Sotto

tirando PIANO tirando FORTE

Non usato. Usato nei tiri diretti. La bilia acquista una forte rotazione
indietro, dopo l'urto tende a tornare verso il giocatore, o quanto
Tirando piano, la bilia perde subito la rotazione all'indietro: meno, rallenta la sua corsa in avanti.
dopo pochi centimetri inizierà a rotolare in avanti. Il colpo Colpire la bilia con stecca orizzontale e movimento veloce,
sotto si rivela inutile, a meno che la bilia avversaria non sia non bloccare la stecca, ma allungarla il più possibile per
molto vicina alla propria bilia. ottenere una lunga penetrazione (20-30 cm).

Colpire con Effetto a Destra (Sinistra)

tirando PIANO tirando FORTE

E' possibile colpire la bilia da "ore 1" a "ore 4" (oppure da "ore Usato nei tiri diretti: possiamo colpire la bilia da "ore 1" a "ore
11" a "ore 8" nel caso di effetto a sinistra), per imprimerle una 5" (oppure da "ore 11" a "ore 7" per l'effetto a sinistra), a
quantità sempre maggiore di effetto. seconda delle necessità. Tenere la stecca orizzontale
Viene usato sia nei tiri diretti, che indiretti. soprattutto nei colpi portati al di sotto del centro (ore 4 - 5
oppure ore 8 - 7) altrimenti la bilia non seguirà una linea retta.
Tenere il ponticello vicino alla bilia e steccare con il polso Il movimento della stecca in questi casi, deve essere aiutato dal
morbido. polso che simula un "colpo di frusta" per accentuare l'effetto.
Non eccedere nel gesto di penetrazione.
E' inutile, tirando molto piano, colpire al di sotto del centro
(ore 5 - 6 - 7), a meno che le bilie non siano vicinissime tra Usato nei tiri indiretti: colpire la bilia solo nella parte superiore
loro. (ore 1 - 3 oppure 11 - 9) con steccata morbida, accentuando la
penetrazione.

Per concludere: abbiamo finora analizzato, in linea generale, dove e come colpire la propria bilia,
queste considerazioni sono comunque da ritenersi come basi per un corretto approccio al gioco, ci
sono infatti eccezioni e casi particolari che saranno approfonditi in seguito.

E' importante nel frattempo allenarsi prendendo confidenza con la stecca e con il movimento del
braccio, non importa se le prime esecuzioni risulteranno errate o difficili da eseguire, come in tutte
le cose, anche a biliardo, sbagliando si impara, a condizione però, di riuscire a capire dove è stato
commesso l'errore, cercando quindi di non ripeterlo la prossima volta.

Pagina 31 di 97
Velocità e Forza
Nelle lezioni precedenti sono stati introdotti termini riguardanti la forza di un tiro, la velocità delle
bilie, i vari modi di steccare la bilia in funzione sempre della differenza di velocità. Cercheremo ora
di classificare meglio il concetto di Forza, in base al tragitto percorso dalla bilia, sul tavolo da
biliardo.

Considerando il biliardo nel suo lato più lungo, possiamo introdurre un nuovo termine, "passata"
con la seguente definizione:

Passata = il tragitto di una bilia da una sponda corta alla sponda corta opposta.

Eseguire un tiro di 2 "passate" significa quindi far percorrere alla bilia una distanza uguale a 2 volte
la lunghezza del biliardo.

Come consiglio: la massima forza applicabile ad una bilia è nell' ordine delle 4 passate, volendo
tirare più forte si rischia di non governare più la bilia, con conseguenze disastrose.

Nella tabella che segue sono classificate e schematizzate le varie intensità di forza.

Pianissimo. Utilizzato per un tragitto di pochi centimetri (da 1 a 100 cm), quando le bilie sono molto vicine.
Forza "0" Tenere la stecca molto avanti e con "due dita", usare un brandeggio cortissimo e posizionare il ponticello il più
vicino possibile alla bilia.

Molto Piano. La bilia percorre 1/2 passata, equivalente alla lunghezza di una sponda corta (1,42 m). Usare
Forza "1/2"
sempre un ponticello vicino ed un brandeggio corto. Impugnatura come sopra.

Piano. La bilia percorre 1 passata, l' equivalente della sponda lunga (2,84 m). La stecca va impugnata sempre
Forza "1"
molto leggermente con il ponticello distante dalla bilia una decina di centimetri.

Medio. La bilia percorre 1 passata e mezzo (4,26 m). La stecca va impugnata morbida con il ponticello
Forza "1 e 1/2"
distante circa 15 cm.

Veloce. La bilia percorre 2 passate (5,68 m). Impugnare la stecca con quasi tutte le dita, il ponticello dista 15-
Forza "2"
20 cm dalla bilia. Il brandeggio è di media ampiezza e velocità.

Medio Forte. La bilia percorre 2 passate e 1/2 (7,10 m). Tenere la stecca con presa morbida, ma sicura. Il
Forza "2 e 1/2"
ponticello è distante 20 cm circa.

Forte. La bilia percorre 3 passate (8,52 m). Impugnare la stecca con tutta la mano, senza chiuderla
Forza "3"
completamente però. Il ponticello dista 20-25 cm dalla bilia, il brandeggio è ampio e veloce.

Forte. La bilia percorre 3 passate e 1/2 (9,94 m). Ancora leggermente più forte del tiro precedente, il
Forza "3 e 1/2" ponticello dista 25 cm circa dalla bilia, tutta la mano impugna la stecca in fondo al calcio, il brandeggio è
molto ampio e veloce.

Molto forte. La bilia percorre 4 passate (11,36 m). Tenere la stecca saldamente in mano impugnandola in
Forza "4"
fondo. Il ponticello è distante 25-30 cm, il brandeggio è portato al massimo dell'ampiezza e velocità.

Forza "4 +" Fortissimo. La bilia percorre più di 4 passate. Usato in alcuni tiri diretti di 6-7 sponde. Tenere sempre la

Pagina 32 di 97
stecca saldamente in mano. Impostazione come sopra.

Per esercitarvi sull' uso delle varie forze, eseguite vari tiri di
prova con la vostra bilia posizionata vicino alla sponda corta,
colpendo senza effetto appena sopra la Pancia.

Una volta che avrete acquisito la padronanza delle forze usando


una sola bilia, potete provare con due, cercando però, di far
percorrere all'altra bilia gli stessi tragitti su cui vi eravate
esercitati con una sola bilia.

Provate quindi, sempre con due bilie, ma in posizioni e


inclinazioni diverse, da lontano e da vicino. E' bene allenarsi
molto su le varie forze da usare. Riuscire a colpire sempre con
la forza adeguata è sicuramente un' arma vincente nel biliardo.

Nel disegno a lato


sono rappresentate
le forze da "1/2" a "4"

Eseguire il tiro con la forza giusta è IMPORTANTISSIMO: in caso di un eventuale errore di


mira è sempre possibile ottenere una buona rimanenza se la forza è adeguata al tiro.

La situazione opposta invece è pericolosa, perchè se realizziamo punti, ma il tiro è stato eseguito
con una forza errata, il nostro avversario potrebbe approfittare di un tiro comodo per realizzare
altrettanti punti, e in più, metterci in difficoltà al nostro tiro successivo.

Quantità di Palla
Dopo aver analizzato i vari modi di colpire la propria bilia, siamo adesso giunti al momento di
capire come colpire anche la bilia avversaria. Col termine "quantità di palla" si indica il

Punto che deve essere MIRATO sulla bilia avversaria. ( = Quantità di Palla )

Pagina 33 di 97
E' stato volutamente usato il termine "mirare" invece di "colpire" perchè, come vedremo più avanti,
il punto "mirato" sulla bilia avversaria non corrisponde MAI al punto che viene in realtà "colpito"
dalla nostra bilia (esiste solo una eccezione.. che conferma la regola).

Volendo essere pignoli potremmo individuare infiniti punti in cui mirare la bilia avversaria, ma
questo richiederebbe uno studio altrettanto infinito.

Nella pratica è sufficiente individuare soltanto 9 punti distinti, ottenendo già una buona
approssimazione. Questi punti rappresentano le varie quantità di Palla e verso di essi dovremo
direzionare il centro della nostra bilia.

La bilia viene divisa in ottavi, e le varie quantità di Palla prendono il nome della frazione
corrispondente (per esempio: "3/8", "1/4", "3/4", ecc.).

Le 9 quantità di Palla:

Le linee tratteggiate
indicano il punto in cui
bisogna

MIRARE con il
CENTRO
della propria bilia
per ottenere le diverse
quantità.

Per il momento è
necessario colpire la
propria bilia senza
Effetto, per essere sicuri
di mirare correttamente.
Vedremo più avanti come
mirare quando si imprime
l'effetto.

E' possibile individuare inizialmente, 5 quantità principali:

• Palla Piena
• 3/4 di palla
• 1/2 palla ("mezza palla")
• 1/4 di palla
• Palla Fine ("Finezza")

le restanti quattro (7/8, 5/8, 3/8, 1/8) vengono di conseguenza, alternandosi a quelle principali.

Pagina 34 di 97
Nello schema che segue sono riproposte, una per una, le varie quantità. Sono usate due immagini
ciascuna: quella di sinistra rappresenta la visuale del giocatore nel momento in cui prende la mira,
mentre in quella di destra sono raffigurate le bilie al momento dell'urto (con visuale dall'alto).

Pagina 35 di 97
Pagina 36 di 97
Pagina 37 di 97
Pagina 38 di 97
Il punto MIRATO
non corrisponde
MAI al punto
COLPITO

In questo disegno è stato


schematizzato un caso
qualunque di urto tra le
due bilie.

La bilia bianca
rappresenta la bilia
avversaria. La bilia
gialla, quella del
giocatore, con
evidenziato il suo centro
e la linea di mira.

La linea di mira coincide


con l'asse della stecca (se
la bilia è stata colpita in
centro senza effetto).

Pagina 39 di 97
Quando il giocatore mira con la stecca, il punto mirato non coincide mai con il punto che in realtà
viene colpito.

Le due bilie si toccano infatti nel punto di contatto, che risulta molto distante dal punto in abbiamo
effettivamente mirato.

La bilia bianca segue una traiettoria che dipende dal punto di contatto.

In questi due
esempi sono
descritte, in
modo più
dettagliato, le
possibili
situazioni di
urto:

• Caso generico
La bilia bianca
proviene da una
posizione
qualsiasi. Il
punto mirato
sulla bilia gialla,
non coincide con
il punto in cui
realmente
avviene il
contatto.

• Caso di Palla
Piena
Ecco l' eccezione
che ci conferma
la regola: solo in
questa
circostanza, il
punto di mira
coinciderà con il
punto di
contatto.

Da notare che la
traiettoria della
bilia avversaria,
viene SEMPRE
determinata
dalla retta che
unisce i centri
delle bilie.

In alternativa è
possibile
individuare la
suddetta
traiettoria come:
la retta che
unisce il punto
di contatto al

Pagina 40 di 97
centro della
bilia avversaria.
(Si ottiene
comunque lo
stesso risultato)

Abbiamo accennato alla traiettoria della bilia avversaria, come individuarla in ogni situazione:
essa viene infatti determinata dal punto di contatto. Partendo da questo punto, il giocatore si
orienta per individuare il punto in cui mirare.

Ancora una volta però, vogliamo ricordare che le varie quantità di Palla descritte in precedenza, si
riferiscono sempre e soltanto al Punto di Mira.

Nella prossima lezione vedremo varie tecniche, utilizzabili per prendere la mira correttamente.

Prendere la Mira
Non bisogna sottovalutare l' importanza di prendere la mira in modo corretto, soprattutto perchè è
difficile accorgersi da soli quando l' allineamento occhio-stecca non è esatto.

In questi casi infatti, il giocatore impostato per tirare non si rende conto che sta mirando in un punto
diverso da quello che in realtà vuole colpire. L' occhio che prende la mira non è allineato
verticalmente con la stecca e viene commesso quello che si chiama "errore di parallasse".

Vediamo per il momento come individuare la linea di mira (ossia il punto dove mirare), in seguito
spiegheremo come fare a tirare esattamente dove abbiamo mirato.

Pagina 41 di 97
Individuare il Punto di
Contatto

Consideriamo un esempio
semplice: indirizzare la bilia
bianca direttamente verso il
birillo rosso.
Le considerazioni che faremo
saranno poi applicabili in tutte le
altre situazioni.

La linea azzurra tratteggiata è la


traiettoria che porta la bilia verso
il birillo rosso. Ne consegue che
per seguire la linea azzurra, la
bilia dovrà essere colpita nel
punto di contatto.

E' importante sottolineare che il


Punto di Contatto non dipende
dalla posizione della nostra bilia,
ma esclusivamente dalla
posizione della bilia avversaria.
In qualunque posizione si trovi la
bilia gialla, il Punto di Contatto
rimane sempre lo stesso.

Una volta stabilito il punto di contatto, dobbiamo individuare la Linea di Mira (il punto dove
mirare con il centro della nostra bilia). Per fare ciò abbiamo a disposizione due metodi, vediamoli
entrambi:

Pagina 42 di 97
Metodo 1 :

Il giocatore, posizionato dietro la propria


bilia, in posizione di tiro, deve riuscire a
valutare la distanza tra il centro della bilia
avversaria e il punto di contatto individuato
in precedenza.

Con una semplice dimostrazione geometrica


(che tralasciamo), si ottiene sempre la
seguente

REGOLA:

La Linea di Mira dista dal centro della bilia


avversaria, il

DOPPIO della distanza

tra il punto di contatto e il medesimo centro.

Sarà sufficiente calcolare mentalmente


questa distanza e indirizzare il centro della
propria bilia lungo la Linea di Mira
determinata.

Pagina 43 di 97
Metodo 2 :

Il Punto di Contatto ha la proprietà di


rendere "simmetriche" le bilie.

Il settore arancione evidenziato su ciascuna


bilia si definisce: Porzione di Palla. E'
possibile dimostrare che:

Le due Porzioni di Palla


risultano SEMPRE:

UGUALI (come dimensioni)


e
CONTRARIE (orientate specularmente).
Qualunque punto della bilia avversaria viene
colpito con lo stesso punto della propria
bilia specularmente opposto.

Per esempio, il punto della bilia avversaria


che corrisponde alla quantità di "1/4 di
Palla" sulla destra, viene colpito dal punto
della nostra bilia che corrisponde a "1/4 di
Palla" sulla sinistra.

Qualunque metodo vogliate adottare, la difficoltà maggiore è quella di dover mirare "fuori dalla
bilia", cioè indirizzare la Linea di Mira in un punto esterno alla bilia avversaria. In questi casi può
essere utile individuare un punto sulla sponda verso il quale direzionare la stecca.

Una buona regola è quella di osservare le bilie stando lontani un paio di metri dal biliardo,
prendendo la mira quando si è ancora in piedi. Questo ci permette sempre un punto di vista
migliore. Il giocatore si imposterà quindi per tirare, solo quando avrà individuato il punto dove
mirare.

Come mirare quando si imprime Effetto alla bilia

Quando vogliamo colpire la nostra bilia in un punto diverso dal centro (destra o sinistra), dobbiamo
apportare una correzione alla linea di mira.

Pagina 44 di 97
Mirare con l' Effetto

In questo esempio vogliamo colpire la nostra


bilia con effetto a destra.

E' necessario correggere la Linea di Mira


che deve essere spostata parallelamente
verso destra, di una quantità "uguale" allo
scostamento dell' effetto.

Nel caso opposto di effetto a sinistra,


avremmo spostato la Linea di Mira verso
sinistra.

La bilia "immaginaria"

Una volta individuato il punto di contatto sulla bilia avversaria, bisogna però colpirlo !!
I due metodi sopra descritti sono stati spiegati con dei disegni che rappresentano la nostra bilia nel
preciso istante in dell'urto, nella posizione esatta per colpire il punto di contatto.

Anche il giocatore, per prendere la mira, può provare ad immaginare la stessa situazione: riuscendo
a "visualizzare" questa nostra bilia immaginaria nell' attimo in cui urta quella avversaria, sarà
sufficiente indirizzare la nostra bilia, "al posto" della bilia immaginaria (più precisamente: il centro
della nostra, nel centro di quella immaginaria).

Dovremo perciò mirare palla piena sulla bilia immaginaria.

Pagina 45 di 97
Bilia immaginaria

In questi disegni In quest' altra


vediamo le due bilie figura, la nostra
reali e la bilia bilia viene
immaginaria colpita con
colorata in verde. Effetto a destra:
dovremo perciò
mirare nello
stesso punto,
sulla bilia
Riuscendo a
immaginaria.
mandare la nostra
bilia al posto di
quella immaginaria,
colpiremo Tutte le volte
esattamente la bilia che colpiamo la
avversaria nel punto nostra bilia in
voluto. un punto
diverso dal
centro,
Nella figura a
dobbiamo
sinistra, la nostra
necessariamente
bilia viene colpita
modificare
senza Effetto (nel
anche la linea di
centro), dovremo
mira.
quindi mirare al
centro della bilia
immaginaria.

Le prime volte è possibile fare pratica


usando il pallino come se fosse la bilia
immaginaria: basterà posizionarlo a
contatto della bilia avversaria (proprio
nel Punto di Contatto !!) e mirare come
se dovessimo colpirlo pieno.

In tale situazione possiamo vedere molto


meglio la linea di mira in relazione alla
bilia avversaria, individuando così la
quantità di palla esatta in cui mirare.
Una volta pronti, basta togliere il pallino
e provare il tiro.

Test di controllo per l' occhio "dominante"

E' stato accennato in precedenza che la posizione della testa influisce moltissimo sulla corretta
impostazione, questo perchè il giocatore deve tenere l' occhio che usa per mirare, perfettamente
allineato in verticale con la stecca, (in pratica "sopra" la stecca).

L' occhio usato per mirare si definisce occhio dominante, l' altro occhio serve esclusivamente per
dare profondità all' immagine (completa la visione, dando un immagine in 3 dimensioni). Come fare
per stabilire qual'è il proprio occhio dominante? Basta eseguire un semplice test:

Pagina 46 di 97
1. posizionatevi in piedi distanti 2-3 metri da un qualunque oggetto delle dimensioni di una
bilia;
2. tendete la braccia in avanti, distese, e formate un piccolo "cerchio" usando pollici e indici di
entrambe le mani, unite fra loro;
3. attraverso questo cerchio inquadrate, con TUTTI E DUE gli occhi aperti, l' oggetto scelto
in precedenza.

Adesso provate a chiudere, alternando, prima un occhio poi l' altro, vi accorgerete che in uno dei
due casi, non vedrete più l'oggetto che stavate mirando: quando l' oggetto "scompare" significa che
avete chiuso proprio l' occhio dominante.
Come riprova pensate che, chiudendo l'altro occhio (quello non-dominante), voi continuerete a
"vedere" quello che avevate inquadrato, a conferma che non state usando quell'occhio per mirare.
Cercate di fare questo test senza "pensarci troppo", ossia posizionate le mani istintivamente, così
"come viene", sull' oggetto mirato.

Il giocatore, non tenendo l'occhio dominante sopra la stecca, commetterà sempre un errore di
mira (errore di parallasse) e di conseguenza prenderà la mira direzionando la stecca in un punto
diverso da quello in cui vuole mirare. In questa situazione si verifica quindi anche un' errore nel
movimento di "steccata", perchè al momento del tiro egli correggerà (senza rendersene conto !!)
la sua "mira imprecisa" con un movimento della stecca in avanti che non segue una linea retta .
Questo errore si verifica spesso anche quando si è costretti a tirare in posizioni scomode sul
biliardo, che non permettono una impostazione "ideale" del corpo.

La cosa peggiore è che il giocatore difficilmente si accorge da solo di non essere in linea, solo chi
osserva dall' esterno vede che la mira non è precisa, perciò può essere utile, esercitandosi le prime
volte, avere qualcuno a cui poter chiedere conferma della giusta posizione.

Impatto con la Sponda


Quseto argomento riguarda principalmente i tiri indiretti. In tutte le situazioni analizzate finora,
abbiamo dato per scontato che la nostra bilia, urtando la sponda, seguisse una traiettoria di uscita
uguale a quella di entrata (secondo la regola che dice: "angolo di entrata = angolo di uscita").

Questo non è sempre vero però, dipende sempre dalla rotazione della bilia. Nel caso di bilia
colpita con Effetto, ritengo superfluo aggiungere altro (l'effetto viene impresso alla bilia proprio per
modificare l'angolo di uscita), ma nel caso di bilia colpita in Testa, Pancia o Sotto, si rendono
necessarie alcune considerazioni.

Come ulteriore premessa bisogna evidenziare il fatto che, come nell' urto con la bilia avversaria,
anche nell'impatto con la sponda, il punto mirato non corrisponde al punto colpito.

Pagina 47 di 97
Impatto con la sponda

In un esempio qualsiasi: la bilia gialla,


indirizzata verso il diamante sulla
sponda (o se preferite verso il punto di
colore viola),

urta la sponda, SEMPRE


in un PUNTO DIVERSO
da quello mirato col centro della bilia.

(unica eccezione: impatto a 90°, ossia


traiettoria perpendicolare alla sponda).

Per la difficoltà di determinare il punto


preciso in cui la bilia impatta la sponda,
è consuetudine, usando i conteggi,
mirare direttamente sulla parte in legno
della sponda, usando come riferimenti i
diamanti incastonati in essa.

Da ora in avanti (tranne i casi in cui


verrà specificato diversamente) il punto
di mira sulla sponda sarà sempre riferito
al legno.

La differenza tra punto mirato col centro della bilia, e il punto effettivamente colpito sulla sponda,
può raggiungere i 20-30 cm e oltre, accade in certi tiri indiretti, quando l' angolo di entrata è molto
ridotto (10°-20°).
Bisogna riuscire a valutare bene questa differenza, soprattutto quando la bilia avversaria si trova,
contemporaneamente, vicina a sponda e al punto d'impatto.

Torniamo ad analizzare le conseguenze del Colpo sulla traiettoria di uscita della bilia, dopo l'
impatto con la sponda.

Quando la bilia viene colpita piano, si suppone che essa si muova sempre, con un naturale
rotolamento in avanti (corrispondente ad un "leggero colpo in Testa").
Questo si verifica perchè, anche colpendo la bilia in pancia oppure sotto, ma tirando piano, dopo
pochi centimetri di percorso, l' attrito del panno frena lo scivolamento iniziale della bilia, facendola
subito iniziare a rotolare "naturalmente" in avanti.

Prenderemo in considerazione perciò, soltanto il caso di bilia colpita forte, in questa situazione
infatti, la bilia percorre un percorso maggiore "conservando" la rotazione impressa dal giocatore.
Ecco che allora il colpo modifica notevolmente l'angolo di uscita.

Pagina 48 di 97
Conseguenze del Colpo

Nel disegno sono riportati tre casi di diverse colpiture:

• Colpo in Testa : la traiettoria di uscita è


uguale a quella di entrata. Questo è il modo
corretto per colpire la bilia.

• Colpo in Pancia : la traiettoria di uscita


diventa "più stretta", non si verifica più
l'uguaglianza degli angoli. Diventa difficile
capire dove si dirigerà la bilia.

• Colpo Sotto : la traiettoria di uscita è


"ancora più stretta", la bilia segue anche una
traiettoria leggermente "parabolica". In
questo caso è quasi impossibile sapere dove
finirà la bilia dopo l'impatto con la sponda.

Come regola quindi, si cerca sempre di colpire la bilia


in Testa per avere un rimbalzo naturale sulla sponda
e, di conseguenza, una traiettoria di uscita facilmente
individuabile.

Volendo modificare l'angolo di uscita è meglio usare


l'Effetto, che ci consente un controllo maggiore.

Per concludere quindi, ricordate di colpire sempre la bilia in testa quando tirate verso una sponda,
sia piano che forte, per avere la traiettoria di uscita uguale a quella di entrata.

Effetto "acquistato" nell'impatto

Ecco un'altra caratteristica molto importante per capire "cosa succede" sul biliardo:
quando una bilia (colpita senza effetto) impatta la sponda, acquista spontaneamente una certa
quantità di Effetto laterale (chiamato "effetto indotto").

La quantità di questo "effetto indotto" dipende principalmente da 2 fattori:

1. L'angolo di entrata con cui la bilia urta la sponda. L' effetto aumenta al diminuire dell'
angolo, mentre diventa nullo con un impatto a 90°.

2. L'usura del panno che riveste la sponda. Quando il panno è nuovo, l'attrito con la bilia è
minimo e l'effetto acquistato sarà leggerissimo. Man mano che il panno "invecchia" (nel
gergo si dice che il panno diventa battuto), l' attrito con la bilia diventa maggiore con un
conseguente aumento dell'effetto indotto.

Pagina 49 di 97
Lo "stato del panno", sia sul tavolo che sulle sponde, influenza decisamente tutte le traiettorie.
Come norma generale infatti, gli schemi e i conteggi si riferiscono sempre ad un biliardo nuovo
(inteso come "panno nuovo"), perchè proprio con l'usurarsi del panno (specialmente quello che
riveste le sponde), le traiettorie delle bilie possono variare in maniera determinante e in modo
diverso da tavolo a tavolo. E' sempre una buona regola quindi, provare il biliardo prima di iniziare
a giocare.

Effetto indotto : Nei 2 casi la bilia colpisce la sponda acquistando effetto in funzione di come impatta. Con una traiettoria diretta da destra verso
sinistra, l'effetto indotto sulla bilia risulterà a destra. Nel caso contrario si verifica (ovviamente) la cosa opposta.

La quantità di "effetto indotto" risulta quasi sempre modesta. Praticamente un "leggero" effetto,
paragonabile a quanto se ne può imprimere colpendo la bilia con la stecca in "ore 1" (oppure "ore
11").

Pagina 50 di 97
Questo effetto può aumentare leggermente, se la
bilia colpisce due o più sponde in successione,
sempre però, con la medesima traiettoria (relativa
ad ogni sponda).

Tale circostanza si verifica normalmente nei tiri di


2, 3, 4, 5, sponde, dove la bilia "gira" nel biliardo,
colpendo tutte le sponde sempre con il solito lato.
Nel disegno di sinistra si può vedere infatti la
traiettoria della bilia in un tiro di 3 sponde:
in ogni impatto la bilia acquista sempre un leggero
effetto a destra. Questo effetto oltretutto, modifica
la traiettoria ad ogni impatto successivo
(facendola "allargare"), rendendo la figura
risultante un quadrilatero non proprio regolare.

Il fatto di urtare le sponde sempre col solito lato


però, permette alla bilia di seguire una traiettoria
abbastanza omogenea e facilmente individuabile
dal giocatore.

E' per questo motivo che, in una buona parte dei


tiri indiretti, viene applicato effetto alla bilia,
nello

stesso lato in cui la bilia lo riceve dalla sponda


e viene chiamato: "Effetto Buono".

Nel disegno sopra, per esempio, se il giocatore colpisse la bilia con effetto a destra, applicherebbe
effetto Buono alla bilia. Nel caso opposto, ossia colpendo la bilia a sinistra, applicherebbe quello
che si chiama Effetto Contro.

L' Effetto Buono quindi, è quello che fa "allargare" la traiettoria


della bilia dopo l'impatto con la sponda. La bilia inoltre subisce una
leggera accelerazione dopo aver colpito la sponda, in virtù di questo
effetto.

L' Effetto Contro invece , è quello che la fa stringere, o quanto


meno, "contrastare" l' effetto indotto dalla sponda. La bilia che
impatta la sponda con Effetto Contro subisce poi una leggera
diminuzione della velocità, che si rivela utile nei tiri diretti per
frenare la corsa della propria bilia dopo l'urto con quella avversaria.

Si usano i termini Buono e Contro perchè usando "destra" o


"sinistra", saremmo costretti a specificare anche su quale lato del
biliardo viene eseguito il tiro.

Nel disegno a fianco, la situazione precedente si presenta sul lato opposto del biliardo. In questo
caso per imprimere Effetto Buono alla bilia, dovremmo colpirla con effetto a sinistra.

Pagina 51 di 97
Ricordiamo di nuovo che, in linea generale, quasi tutti i tiri indiretti devono essere eseguiti senza
Effetto (colpendo però la bilia in Testa) oppure con Effetto Buono; sono pochissimi e particolari,
quelli eseguiti con Effetto Contro.

Urto tra le Bilie (parte 1)


In queste 2 lezioni vedremo di spiegare in maniera più accurata, che cosa succede quando le bilie si
urtano tra loro. L' argomento è piuttosto "complesso" per un principiante, inizialmente potrete
quindi evitare questa parte, per non complicarvi troppo lo studio. E' però basilare conoscere queste
nozioni perchè si rivelano fondamentali per capire ed eseguire correttamente tutti i tiri diretti.
Potete sempre tornare su questo argomento più avanti, quando la maggior esperienza di gioco vi
permetterà di trovare "utile" e "chiaro" quello che inizialmente vi era sembrato "inutile" e
"complicato".

Per il momento consideriamo soltanto il caso più semplice: con le bilie che non possiedono
rotazioni e non si verificano dispersioni di energia durante l'urto.

E' una situazione teorica, a cui possiamo però avvicinarci molto, riuscendo a colpire adeguatamente
la nostra bilia (in pancia o sotto, dipende dalla distanza tra le due bilie), in modo da farla giungere
all'impatto con l'avversaria senza rotazioni.
Il materiale con cui sono realizzate le bilie moderne, essendo molto elastico, permette poi di rendere
trascurabile la perdita di energia durante l'urto.

Come possiamo determinare quali velocità avranno le bilie dopo l'urto? Tutto dipende dal punto in
cui viene colpita la bilia avversaria.

La nostra bilia trasmetterà velocità a quella avversaria, in proporzione alla quantità di palla.

Se l'urto è centrale, ossia la bilia avversaria viene colpita piena (nel centro), la nostra bilia, se non
possiede rotazioni, dopo l'urto rimarrà ferma sul posto, cedendo tutta la sua energia all'avversaria ,
che inizierà la sua corsa nella stessa direzione e con la stessa velocità che aveva la nostra bilia.
Nel caso invece, che, al momento dell'urto, la nostra bilia possieda una rotazione in avanti o
indietro, dopo l'urto continuerà la sua corsa in avanti, oppure tornerà indietro verso il giocatore,
proprio in conseguenza della rotazione posseduta al momento.

Quando l'urto non è centrale (bilia avversaria colpita in un punto diverso dal centro), la nostra bilia
trasmette solo una parte della propria energia all' avversaria, perdendo comunque velocità, a
beneficio della bilia avversaria che inizierà invece a muoversi con una sua propria velocità.
Possiamo rappresentare le varie velocità come vettori, cioè frecce che identificano direzione,
verso e intensità (quest'ultima rappresentata dalla "lunghezza" della freccia).

L' energia trasmessa (e quindi la velocità) alla bilia avversaria, diminuisce man mano che l'urto
avviene in un punto lontano dal centro. Colpendo la bilia avversaria in estrema "finezza" la faremo
muovere soltanto di pochi centimetri, mentre la nostra bilia, proseguirà la sua corsa praticamente
con la medesima velocità. Per contro, in un urto vicino al centro, la nostra bilia cederà quasi tutta la
sua energia alla bilia avversaria, che partirà velocemente, facendo percorrere alla nostra solo un
breve tragitto.

La traiettoria seguita dalla bilia avversaria è individuata dalla linea che unisce i centri delle bilie,
mentre la direzione della nostra bilia dopo l'urto, risulterà ad angolo retto con detta traiettoria.

Pagina 52 di 97
Possiamo identificare anche i due angoli di deviazione (ognuno relativo ad una bilia) che vengono
a formarsi tra le traiettorie delle bilie dopo l'urto e la traiettoria iniziale della nostra bilia. La somma
di questi due angoli è sempre 90°, in ogni situazione di urto.

URTO -
Caso
generale

La nostra
bilia è
quella gialla
("B"),
muovendosi
lungo la
linea
arancione,
arriverà ad
urtare la
bilia
avversaria
("A") nella
posizione
"B1".

Con la
freccia
arancione è
indicata la
traiettoria e
la velocità
iniziale con
cui la nostra
bilia urta
quella
avversaria.

La freccia
in verde
invece
rappresenta
la traiettoria
dopo l'urto
e la velocità
finale della
nostra bilia.

La "velocità finale" non è altro che la velocità "rimasta" alla bilia dopo l'urto con l'altra.
Infine la freccia viola indica la traiettoria e la velocità con cui parte la bilia avversaria.
Anche questa è indicata come "velocità finale" dato che la bilia possiede comunque una
velocità iniziale uguale a zero

Pagina 53 di 97
Le velocità risultanti, le traiettorie delle bilie e gli angoli di deviazione, sono strettamente collegati
tra loro e sono in funzione esclusivamente del punto in cui avviene il contatto, in pratica dipendono
dalla quantità di palla.

Velocità Finale delle


bilie

Le velocità finali delle


bilie, "sommate
vettorialmente", danno
come risultato, la
velocità iniziale della
nostra bilia.

In altre parole, la
velocità iniziale si
"scompone" secondo le
2 componenti che
rappresentano le
velocità finali.

La somma vettoriale è
la somma dei "quadrati"
delle velocità, secondo
il teorema di Pitagora:

(Vel. finale della bilia


A)2
+
(Vel. finale della bilia
B)2
=
(velocità Iniziale della
bilia B)2.

Ad esempio,
supponendo la velocità
iniziale della bilia B =
10, le due velocità finali
potrebbero risultare:
6 e 8. Infatti 62+82=102

Pagina 54 di 97
Dall'esempio visto sopra, si può notare che la somma delle 2 velocità finali (8 + 6 = 14) risulta
superiore alla velocità iniziale della nostra bilia (10). Questa diversità si verifica in ogni urto e non
deve destare stupore, infatti l'urto segue la legge fisica di "conservazione dell'energia", e non della
velocità.

Negli esempi che seguono, sono proposte quattro situazioni :

1. Impatto vicino al centro, la bilia avversaria viene colpita "grossa".


2. Impatto con quantità di mira: 1/2 palla. Angolo di deviazione della bilia avversaria = 30°
3. Impatto con bilie che formano entrambe un angolo di deviazione = 45°
4. Impatto lontano dal centro, la bilia avversaria viene colpita "in finezza".

In tutti gli esempi sono stati usati gli stessi simboli:

• Freccia Arancione : Rappresenta la velocità iniziale della nostra bilia. E' sempre uguale in
ognuno dei 4 esempi.
• Freccia Verde : Rappresenta la velocità finale e la traiettoria della nostra bilia, dopo l'urto
con l'avversaria
• Freccia Viola : Rappresenta la velocità finale e la traiettoria della bilia aversaria, dopo
l'urto con la nostra bilia.
• Linea Blu tratteggiata : E' la linea sui cui si muove il centro della nostra bilia, serve per
indicare la quantità di Palla mirata.

La lunghezza di ciascuna freccia indica la velocità, se la freccia è corta la bilia avrà una velocità
piccola, se la freccia è lunga la velocità sarà elevata.

La direzione e il verso della freccia, indicano la traiettoria seguita dalla bilia.

Ricordiamo ancora una volta, che tutto ciò che segue, si verifica solo se l'urto avviene con la nostra
bilia priva di rotazioni.

Pagina 55 di 97
Bilia
colpita
"Grossa".

Con il
termine
"grossa" si
intende la
bilia
avversaria
quando
viene
colpita
molto
vicino al
centro. In
tale caso,
la nostra
bilia cede
quasi tutta
l'energia
alla bilia
avversaria,
che si
muoverà
con una
velocità di
poco
inferiore a
quella che
possedeva
la nostra
bilia prima
dell'urto.

La nostra bilia al contrario, percorrerà solo un breve tragitto, a meno che non sia "animata" da rotazioni extra,
in avanti o indietro. Se così fosse, queste rotazioni potrebbero avere un notevole influsso sulla direzione della
bilia dopo l'urto, essendo, quest'ultima, rimasta con una scarsa riserva di energia.

Pagina 56 di 97
Mirare
sulla 1/2
Palla.

Mirando
"mezza
palla",
otteniamo
un angolo
di
deviazione
della bilia
avversaria
= 30°,
mentre
l'angolo di
deviazione
della nostra
bilia sarà =
60°.

In questo
caso
particolare,
è possibile
calcolare
facilmente
la velocità
finale della
nostra bilia,
perche
diventa
esattamente
la metà di
quella
iniziale.

Pagina 57 di 97
"Dividere" le bilie.

Un altro caso
particolare, mirando
3/10 di Palla (che
corrisponde all'incirca
al punto di mezzo tra
3/8 e 2/8), la bilia
avversaria viene
colpita in modo di
avere un angolo di
deviazione = 45°.
Di conseguenza, pure
la nostra bilia formerà
un angolo di
deviazione = 45°.

Anche le velocità
finali delle due bilie
risulteranno uguali.
Ecco perchè si dice
"dividere" le bilie.
Tirando in questo
modo, otteniamo
come risultato: le due
bilie che si
allontanano tra loro in
maniera simmetrica e
alla stessa velocità.

Bilia colpita "in


finezza".

In quest'ultimo
esempio, la bilia
avversaria viene
colpita in un punto
molto esterno. In tale
situazione, l'energia
ceduta dalla nostra
bilia e trasmessa nell'
urto, risulta minima:
la bilia avversaria si
sposterà solo di pochi
centimetri.

La nostra bilia al
contrario, subirà solo
una leggera
deviazione di
traiettoria,
mantenendo una
velocità finale
pressochè invariata
rispetto a quella
iniziale.
In questo caso,
eventuali rotazioni in
avanti o indietro, non
avranno molta
influenza sulla

traiettoria finale, non


riuscendo a
contrastare la grande
energia rimasta alla
Pagina 58 di 97 nostra bilia.
Tralasciando le dimostrazioni matematiche, vi proponiamo una tabella riassuntiva degli angoli di
deviazione e delle velocità delle due bilie, calcolate supponendo una velocità iniziale della nostra
bilia = 10.

Per il calcolo dell'angolo di deviazione, è stato considerato un nuovo parametro chiamato DDC
(Distanza Dal Centro), corrispondente alla distanza tra la linea di mira e il centro della bilia
avversaria. Varia da 0 a 1, quando vale 1 la sua grandezza corrisponde a 1 diametro di bilia.
Mirando con una DDC maggiore di 1, non si colpirebbe la bilia avversaria.
Il parametro DDC può anche essere visto come il "complementare" della quantità di palla, ad
esempio mirando una quantità di palla = 5/8, risulta DDC = 3/8. Infatti la linea di mira è distante dal
centro 3/8 di bilia.

Quantità di palla 8/8 7/8 6/8 5/8 4/8 3/8 3/10 2/8 1/8 0/8

DDC - Distanza 0/8 1/8 2/8 3/8 4/8 5/8 7/10 6/8 7/8 8/8
dal centro 0 0,125 0,25 0,375 0,5 0,625 0,7 0,75 0,875 1,00

Angolo di deviazione
0° 7° 14° 22° 30° 38° 45° 48° 61° 90°
della bilia avversaria

Angolo di deviazione
90° 83° 76° 68° 60° 52° 45° 42° 29° 0°
della nostra bilia

Velocità Finale
0 1,2 2,4 3,7 5,0 6,1 7 7,4 8,7 10
della nostra bilia

Velocità Finale
10 9,9 9,7 9,2 8,6 7,8 7 6,6 4,8 0
della bilia avversaria

Se qualcuno è interessato a calcolare altre quantità, può usare le formule che seguono.
In cui VB rappresenta la velocità iniziale della nostra bilia, mentre "a" rappresenta l'angolo di
deviazione della bilia avversaria:

• angolo di deviazione (a) della bilia avversaria = arcsen(DDC)


• angolo di deviazione della nostra bilia = arccos(DDC)
• Velocità finale della bilia avversaria = cos(a) x VB
• Velocità finale della nostra bilia = sen(a) x VB

Pagina 59 di 97
Urto tra le Bilie (parte 2)
In questa seconda parte analizzeremo cosa accade alle bilie durante l'urto, per quanto riguarda
l'Effetto. Considereremo per il momento quindi, le sole rotazioni laterali, trascurando eventuali
rotazioni avanti o indietro della nostra bilia, che sono irrilevanti per quanto verrà spiegato.

E' stato visto in precedenza che la nostra bilia, se colpita con Effetto, trasmette alla bilia avversaria
l' effetto inverso, ossia sul lato opposto. Questo "effetto inverso" verrà chiamato da ora in poi:
Effetto TRASMESSO e si verifica in ogni situazione d'urto (centrale e non).

Quando l'urto urto NON è "centrale" (ossia NON viene colpita Palla Piena), "prende vita" però,
anche un altro tipo di Effetto (tanto per complicare un po'..).

Questo nuovo effetto, prende il nome di: Effetto URTO.

L' Effetto URTO si manifesta sullo STESSO lato di entrambe le bilie, anche quando non viene
impresso Effetto alla propria bilia.

E' dovuto al fatto che le bilie si urtano una con l'altra, in un punto "laterale", uguale ed opposto per
entrambe: la bilia avversaria viene colpita da un lato (rispetto al proprio centro) e acquista quindi
l'effetto come se venisse colpita da una stecca; la nostra bilia invece colpisce con un lato, ma la
situazione è analoga, acquista anch' essa effetto laterale, (abbiamo visto in precedenza come, in
maniera molto simile, la nostra bilia acquisti Effetto anche nell' impatto con la sponda).

La quantità di Effetto URTO dipende dalla Quantità di Palla: se la bilia avversaria viene colpita
grossa o piena, l 'effetto URTO sarà minimo o zero; viceversa aumenterà man mano che la bilia
avversaria viene colpita verso l'esterno, intorno al "1/4 di palla", fino a diminuire nuovamente verso
l'estrema "finezza" di bilia.

Seguono due schemi per chiarire meglio il concetto:

Urto sulla DESTRA della bilia Avversaria. Senza Effetto impresso alla propria bilia

Pagina 60 di 97
La bilia avversaria viene colpita sul lato destro, acquistando di conseguenza, effetto URTO da quella parte.

La nostra bilia urta l'avversaria apparentemente sul lato sinistro, ma in realtà, muovendosi in direzione opposta, la situazione si capovolge e la
rotazione dell' effetto URTO risulta verso destra, anche per la nostra bilia.

Le due bilie acquistano dunque, Effetto (urto) a DESTRA, proseguendo comunque, ognuna nella propria direzione (indicata dalle frecce, nel
disegno a destra).

Urto sulla SINISTRA della bilia Avversaria. Senza Effetto impresso alla propria bilia

In questa circostanza si verifica esattamente l'opposto: le bilie acquistano entrambe Effetto (urto) a SINISTRA.

Il fatto di chiamare con diversi nomi i vari tipi di Effetto, non ne modifica la sostanza, sempre di
rotazione laterale si tratta. Serve però a capire quale sia la causa di tale rotazione, in modo da
individuare gli eventuali errori commessi.
Ad esempio, a volte capita di "dare effetto" alla bilia quando non serve, non considerando che, in
tale specifica circostanza, la bilia avrebbe "preso da sola" l' effetto necessario.

Oppure esistono situazioni in cui dobbiamo applicare effetto alla nostra bilia, solo per contrastare
le conseguenze negative dell' Effetto URTO, che si verificherebbero in dette situazioni.

Vediamo allora, cosa succede alle due bilie nell'urto, quando viene applicato Effetto alla propria
bilia.
Non lasciatevi impressionare dalla quantità di disegni presenti: sono stati elencati TUTTI i casi
possibili per evitare qualsiasi dubbio, ma ritengo che, una volta capito il "meccanismo", dovrebbe
risultare tutto abbastanza semplice ed immediato.

Verranno usati i seguenti termini (e colori) per indicare i vari tipi di effetto, ovvero le cause che
danno luogo all' effetto:

Pagina 61 di 97
• Effetto IMPRESSO : alla propria bilia, dal giocatore con la stecca,
• Effetto TRASMESSO : dalla nostra bilia a quella avversaria, in senso inverso, durante l'urto,
• Effetto URTO : si sviluppa nello stesso senso per entrambe le bilie, in ogni urto non-centrale.

(La grandezza delle frecce è puramente indicativa)

Urto sulla DESTRA con EFFETTO a DESTRA

La nostra bilia, con effetto a destra, acquista sempre più effetto, perchè in questo caso anche l'effetto URTO è verso destra, e si somma all'effetto IMPRESSO.

La bilia avversaria invece, riceve due effetti contrastanti (effetto TRASMESSO ed effetto URTO) che non ci permettono ancora di stabilire quale sarà la
rotazione finale della bilia.

Per capire da quale lato "prenderà l'effetto" la bilia avversaria, dobbiamo considerare l'unica
variabile della situazione: l'effetto IMPRESSO dal giocatore.

Infatti l' effetto URTO dipende solo dalla Quantità di palla, che si suppone la stessa in tutti gli
esempi, mentre l'effetto TRASMESSO è in funzione di quello IMPRESSO.

Ancora una volta il giocatore può influire sulla traiettoria della bilia avversaria, in maniera
significativa. Vediamo, caso per caso, cosa accade variando l' effetto IMPRESSO:

Pagina 62 di 97
Bilia colpita con POCO effetto a
DESTRA

Se la propria bilia viene colpita


con un leggero effetto, l' effetto
TRASMESSO (verso sinistra)
non sarà sufficiente per
contrastare l' effetto URTO
(verso destra).

La bilia avversaria si muoverà,


pertanto, con un "leggero"
effetto a destra.

Bilia colpita col "GIUSTO"


effetto a DESTRA

Se alla nostra bilia riusciamo a


imprimere una "specifica"
quantità di effetto a destra,
riusciremo ad annullare i due
effetti: quello TRASMESSO e
quello d'URTO, in modo che la
bilia avversaria non riceva
nessuna rotazione.

Come si fa a determinare questo


"specifico" effetto, indicato
sopra come: effetto giusto?
Solo con l'esperienza purtroppo.
Dipende da troppi fattori
(velocità, quantità, steccata, ecc.)
per poterlo individuare e definire
con certezza. Solitamente ce ne
accorgiamo solo dopo aver
eseguito il tiro...

Pagina 63 di 97
Bilia colpita con TANTO effetto
a DESTRA

Colpendo infine, con molto


effetto la propria bilia,
riusciremo a trasmettere alla
bilia avversaria, l' effetto inverso
rispetto a quello IMPRESSO alla
nostra.

L'effetto TRASMESSO infatti,


essendo superiore all' effetto
URTO, riesce ad imprimere
effetto a sinistra alla bilia
avversaria.

Quando la bilia avversaria viene colpita sulla DESTRA, ma la nostra bilia ha l'effetto IMPRESSO
sulla SINISTRA, cambia radicalmente la situazione. L' effetto URTO adesso contrasterà la
rotazione della nostra bilia, anzichè aumentarla come nel caso precedente, mentre farà crescere l'
effetto trasmesso alla bilia avversaria.

Urto sulla DESTRA con EFFETTO a SINISTRA

La bilia avversaria si muoverà senz'altro con effetto a destra, in virtù dell' effetto TRASMESSO e dell' effetto

URTO, che si sommano in ogni caso.

La nostra bilia invece è nella situazione in cui l' effetto IMPRESSO è contrastato dall'effetto URTO, e non

siamo in grado di stabilire quale sarà la rotazione finale della bilia


.
Per risolvere il problema dobbiamo analizzare nuovamente i 3 casi visti prima.

Pagina 64 di 97
Bilia colpita con POCO effetto a
SINISTRA

Se la propria bilia viene colpita


con un leggero effetto a sinistra,
l' effetto IMPRESSO non sarà
sufficiente per contrastare l'
effetto URTO (diretto verso
destra).

La nostra bilia perderà il suo


effetto originale, e continuerà la
sua corsa, con un "leggero"
effetto a destra.

Bilia colpita col "GIUSTO"


effetto a SINISTRA

Se alla nostra bilia riusciamo a


imprimere il giusto effetto a
sinistra, riusciremo ad annullare
i due effetti: quello IMPRESSO
e quello d'URTO, in modo che la
bilia continui la corsa senza
nessuna rotazione.

Rispetto a prima, la quantità


"giusta" per la propria bilia,
risulta minore di quella
necessaria per la bilia avversaria.
L' effetto IMPRESSO infatti, è
sempre maggiore di quello
TRASMESSO. Diventa così più
facile, contrastare l'effetto
URTO.

Bilia colpita con TANTO effetto


a SINISTRA

Colpendo infine, con molto


effetto la propria bilia,
riusciremo a superare l'intensità
dell' effetto URTO, facendo così
continuare la corsa della nostra
bilia, ancora con una buona dose
di effetto a sinistra.

Pagina 65 di 97
Quando la bilia avversaria viene colpita sulla sinistra (finora abbiamo analizzato i due casi in cui
veniva colpita sulla destra) la situazione si capovolge specularmente, ed otteniamo gli ultimi due
casi, in cui non cambia il concetto, ma solo i termini "sinistra" e "destra".

Urto sulla SINISTRA con EFFETTO a SINISTRA


La nostra bilia, con effetto a sinistra, acquista ancora più effetto, perchè in questo caso anche l'effetto URTO è verso sinstra, e si somma all'effetto IMPRESSO.

La bilia avversaria invece, riceve due effetti contrastanti (effetto TRASMESSO ed effetto URTO), da suddividere di nuovo nei soliti 3 casi visti prima.

Bilia colpita con POCO effetto a


SINISTRA

Se la propria bilia viene colpita


con un leggero effetto, l' effetto
TRASMESSO (verso destra) non
sarà sufficiente per contrastare l'
effetto URTO (verso sinistra).

La bilia avversaria si muoverà,


pertanto, con un "leggero"
effetto a sinistra.

Pagina 66 di 97
Bilia colpita col "GIUSTO"
effetto a SINISTRA

La bilia avversaria si muove


senza rotazioni.

Bilia colpita con TANTO effetto


a SINISTRA

L'effetto TRASMESSO,
superiore all' effetto URTO,
riesce ad imprimere effetto a
destra alla bilia avversaria.

Pagina 67 di 97
Urto sulla SINISTRA con EFFETTO a DESTRA

La bilia avversaria si muoverà senz'altro con effetto a sinistra, in virtù dell' effetto TRASMESSO e dell' effetto URTO, che si
sommano in ogni caso.

La nostra bilia invece è nella situazione in cui l' effetto IMPRESSO è contrastato dall'effetto URTO.

Bilia colpita con POCO effetto a DESTRA

L' effetto IMPRESSO non sarà sufficiente per


contrastare l' effetto URTO (diretto verso sinistra).

La nostra bilia "perde" il poco effetto a destra,


continuando la sua corsa, con un "leggero" effetto a
sinistra.

Bilia colpita col "GIUSTO" effetto a DESTRA

La nostra bilia si muove senza rotazioni.

Bilia colpita con TANTO effetto a DESTRA

L' effetto IMPRESSO, maggiore dell' effetto URTO,


si mantiene sulla nostra bilia, che ruoterà ancora
verso destra.

Da tutti gli esempi visti finora si può arrivare a concludere che le "conseguenze" dell' effetto
URTO diventano importanti, quando l' effetto IMPRESSO alla nostra bilia è in quantità

Pagina 68 di 97
modesta.
Al contrario, l' effetto URTO diventa invece trascurabile, quando l'effetto IMPRESSO alla nostra
bilia è massimo.

Per questo motivo, è necessario fare le debite considerazioni, quando si colpisce la propria bilia con
poco effetto, per non trovarsi a spiacevoli sorprese. Se il giocatore vuole trasmettere un
determinato effetto alla bilia avversaria, oppure vuole mantenere l' effetto impresso alla propria
bilia, dovrà usare una quantità appropriata di effetto, valutando attentamente, caso per caso.

Ultime considerazioni sulla traiettoria della bilia avversaria

Ci sono ancora due ultime cose da dire riguardo alla bilia avversaria, per quanto concerne la sua
traiettoria. Possiamo intervenire per modificarla leggermente, lasciando comunque costante la
Quantità di Palla. Cioè, colpendo la bilia avversaria nello stesso punto, possiamo farle compiere
traiettorie diverse.

1° metodo : Imprimendo molto Effetto alla nostra bilia, nel momento dell' urto la traiettoria della
bilia avversaria verrà deviata leggermente, rispetto alla traiettoria seguita dopo un urto "normale"
(senza effetto).
In più, acquisterà una rotazione inversa, per la regola dello "scambio dell' effetto", che modificherà
ancora la sua traiettoria, dopo un impatto con la sponda.

2° metodo : Imprimendo alla nostra bilia Molto Colpo (in Testa o Sotto), trasmetteremo alla bilia
avversaria il Colpo Inverso, ossia diretto nel senso opposto.
Questo farà cambiare leggermente la traiettoria della bilia avversaria, dopo l'impatto con la
sponda (relativamente al "colpo acquistato").

In questi 2 schemi vediamo come cambia (leggermente) la


traiettoria della bilia avversaria in funzione di Colpo ed
Effetto impressi alla nostra bilia.

Pagina 69 di 97
Nel disegno piccolo: la traiettoria ella bilia avversaria viene deviata verso sinistra a causa dell'effetto a destra impresso alla
nostra bilia.
La traiettoria blu rappresenta invece la traiettoria che la bilia avrebbe seguito, dopo un urto senza effetto.

Nel disegno grande di sinistra, sono raffiguarate le traiettorie seguite dalla bilia avversaria dopo l'impatto con la sponda, in
relazione al Colpo impresso alla propria bilia. La bilia avversaria, ricevendo un leggero colpo "inverso", si comporta
all'opposto di quello che farebbe la nostra bilia (vedi: "Impatto con la sponda").

Possiamo combinare Effetto e Colpo, per agire quindi anche sulla bilia avversaria, e non soltanto
sulla nostra.

Da tener però presente che, le variazioni ottenute in conseguenza di colpiture particolari (lasciando
quindi costante la Quantità di Palla), saranno sempre molto più "evidenti" sulla nostra bilia che
non sulla bilia avversaria, la quale varierà solo di pochi centimetri la sua traiettoria, al contario
della nostra bilia, che ha molte più possibilità a disposizione.

Controllo della propria Bilia


Controllare la propria bilia, e quindi la "rimanenza", risulta quasi sempre molto difficile per i
principianti, che inizialmente tendono solo a pensare come realizzare birilli con la bilia avversaria,
non preoccupandosi di sapere dove si fermerà la propria. (Ricordiamo che si definisce "rimanenza",
la posizione in cui si fermano le bilie, alla fine di un tiro).

Tutto ciò è normale alle prime esperienze, ma arriverà presto il momento in cui ci si renderà conto
che una buona rimanenza, anche senza aver realizzato punti, è molto più importante di qualche
birillo abbattuto "casualmente", a scapito però di una rimanenza "favorevole" all'avversario.
Questi infatti, protrebbe approfittare di un tiro facile per realizzare gli stessi nostri punti, e in più
lasciare a noi una situazione "critica" da rimediare.

Cercheremo quindi di riassumere brevemente in alcuni punti, le caratteristiche che determinano una
buona rimanenza. Quando poi la rimanenza è tale che, le posizioni delle bilie sul tavolo non
permettono un tiro diretto perchè il castello o il pallino, impediscono di tirare direttamente sulla
bilia avversaria, allora questa rimanenza prende il nome di "impallatura".
Un' impallatura o comunque, una buona rimanenza, si ottiene quando:

• Le due bilie si fermano nei quadrati opposti del biliardo, lasciando "in mezzo" ad esse il
castello dei birilli, così da impedire all'avversario un tiro diretto. Questa è l'impallatura più
frequente, l'avversario sarà costretto ad eseguire un tiro indiretto per arrivare a colpire la
nostra bilia. Le posizioni più efficaci si ottengono con le bilie in posizioni opposte e
"simmetriche" tra loro, ad esempio una bilia in un angolo e l'altra bilia nell'angolo opposto
in diagonale, oppure con le bilie sulla linea centrale del biliardo, sia verticale che
orizzontale, con il castello in mezzo (in questo caso si dice che le bilie sono rimaste:
"centro-centro").

• Le due bilie si fermano in modo che questa volta sia il pallino a trovarsi tra esse frapposto,
impedendo di nuovo un tiro diretto all'avversario. Questo tipo di impallatura si chiama
"steola" o "stevola", e talvolta può risultare micidiale, soprattutto quando la bilia avversaria
viene a trovarsi "attaccata" al pallino.

Pagina 70 di 97
• Le due bilie si fermano entrambe vicino alla "medesima" sponda, è la rimanenza che viene
chiamata: "a parificare". Non si tratta di una impallatura vera e propria perchè l'avversario
può comunque eseguire un tiro diretto, ma data la posizione delle bilie, si tratterà sempre di
una soluzione difficile da gestire.

• Una o entrambe le bilie, si fermano vicino ad una sponda (meglio ancora se sono proprio
"attaccate"). Se capita alla bilia dell'avversario, questi non avrà la possibilità di colpirla nel
modo migliore, ad esempio non potrà colpirla sotto, nè imprimere il giusto effetto. Se invece
è la nostra bilia ad attaccarsi a sponda, il tiro per l'avversario risulterà più difficile, perchè in
tale circostanza aumentano le probabilità che si verifichi un "rimpallo" fra le bilie.

• La propria bilia si ferma nei pressi di un angolo del biliardo, lasciando così all'avversario un
tiro con "rischio di rimpallo".

• La bilia dell'avversario si ferma in mezzo al castello, costringendolo ad adottare una


soluzione scomoda e "pericolosa", soprattutto nelle specialità di Goriziana e Filotto 60,
quando il castello è formato da 9 birilli.

• Le due bilie si fermano vicinissime tra loro, ancora meglio se proprio a contatto. Con le bilie
così vicine l'avversario si troverà in grande difficoltà, perchè è una situazione in cui,
eseguendo il tiro, si rischia di toccare la propria bilia due volte con la stecca. Tale
rimanenza viene cercata quando non esiste altra soluzione, ecco che allora si esegue un tiro,
cercando di "accostare" le due bilie il più possibile.

• Le due bilie si fermano molto lontane fra loro. Anche se l'avversario può effettuare un tiro
diretto, con le bilie distanti quasi 3 metri l'una dall'altra, dovrà essere molto preciso nella sua
esecuzione.

Per realizzare in ogni tiro, una almeno, di queste impallature o rimanenze, dovremo riuscire a
intuire e valutare quali saranno le traiettorie seguite dalle bilie, ed eventualmente, intervenire per
modificarle.

Dato che la bilia avversaria ha una traiettoria obbligata, cioè "deve" passare sui birilli, l' unica
traiettoria che possiamo modificare è quella della nostra bilia. Abbiamo visto che il colpo e l'
effetto servono proprio a questo scopo, cerchiamo di capire come vengono utilizzati, servendoci di
alcuni esempi.

Per ogni esempio viene analizzata una soluzione errata e una corretta. La bilia avversaria viene
sempre rappresentata in colore bianco, e la sua traiettoria con una linea nera tratteggiata.
La nostra bilia invece è quella gialla, ne viene raffigurata la "traiettoria errata" con una linea
tratteggiata in giallo, e la "traiettoria corretta" con una linea continua di colore verde. La bilia gialla
viene poi raffigurata come una semplice circonferenza, nel punto in cui arriva ad urtare la bilia
avversaria, per dare un'idea della quantità di palla mirata.
In un riquadro a parte è rappresentato anche il punto in cui viene colpita la nostra bilia. Nei casi
"errati" la colpitura è sempre la stessa: senza effetto e con un leggero colpo in testa.

Pagina 71 di 97
Esempio 1 : (errato) Vogliamo indirizzare la bilia avversaria verso il castello facendole seguire una traiettoria di due sponde (rinterzo). Colpire la nostra
bilia senza effetto la condurrebbe inevitabilmente verso il castello, col rischio di vanificare il tiro, a
tutto vantaggio dell'avversario, ricordando che l'angolo formato dalle traiettorie delle bilie dopo l'urto, è circa 90°.

Esempio 1 : (corretto) Colpendo la nostra bilia con effetto a destra e colpo in testa otterremo una modifica nella traiettoria in questo modo: il colpo in testa
serve per far si che l'angolo formato dalle traiettorie delle bilie risulti minore di 90°, in modo che la nostra bilia colpisca la sponda lunga in un punto spostato
più a destra rispetto al caso "errato". L'effetto a destra agisce poi sulla traiettoria al momento dell'impatto con la sponda, facendo in modo che la bilia ritorni verso
la sponda corta di destra e non verso il castello.

Pagina 72 di 97
Esempio 1 : (corretto) Rimanenza delle bilie al termine del tiro: eseguendo il tiro con la dovuta forza, si ottiene infine la rimanenza indicata in figura. Le due
bilie si portano agli angoli opposti, consentendo una discreta impallatura.

Esempio 2 : (errato)

In questo esempio la bilia avversaria viene


indirizzata verso il castello seguendo una
traiettoria di 3 sponde (rinquarto).

Non applicando nessun tipo di colpitura


particolare alla nostra bilia, questa si dirigerà
verso la sponda corta, in un punto vicino
all'angolo, per ritornare poi, pericolosamente
verso il castello.

Pagina 73 di 97
Esempio 2 : (corretto)
Sarà sufficiente colpire sotto la propria bilia per
modificarne la traiettoria dopo l'urto.
In questo modo l'angolo formato dalle due
traiettorie diventa maggiore di 90°, e la nostra
bilia si dirigerà verso la sponda lunga anzichè
verso la sponda corta.

Esempio 2 : (corretto)

Rimanenza delle bilie.

Eseguendo infine il tiro con la forza adeguata, le


due bilie si fermeranno nella posizione in figura,
consentendo un' impallatura del tipo "centro-
centro"

Esempio 3 : (errato)

La bilia avversaria viene indirizzata verso il castello, con un tiro di "filotto" a 3 passate. Se la nostra bilia viene

colpita troppo in alto, al momento dell'urto avrà acquistato una notevole rotazione in avanti, dovuta alla grande distanza tra

Pagina 74 di 97
le bilie e quindi ad un prolungato effetto
dell'attrito del panno.
In pratica la bilia arriva all'urto con l'avversaria,
dotata di un "forte colpo in testa".

Il colpo in testa le farà compiere una traiettoria


sbagliata (ossia non perpendicolare alla traiettoria
avversaria), portandola, dopo 3 sponde, verso il
castello.

Esempio 3 : (corretto)

Per risolvere questo problema è necessario


colpire sotto la propria bilia, in modo che arrivi
all'urto con l'avversaria, praticamente "priva" di
ogni tipo di rotazione.

La rotazione inversa del Colpo Sotto infatti,


contrasta l'attrito del panno, e permette alla bilia
di arrivare all'urto senza ruotare un avanti. La
rotazione inversa viene poi "smorzata" dall'attrito
durante il tragitto, quindi, nel caso ottimale, la
nostra bilia arriverà ad urtare l'altra senza nessun
tipo di rotazione, favorendo così una traiettoria
idonea per ottenere una buona impallatura.

Pagina 75 di 97
Esempio 4 : (errato)

La bilia avversaria è indirizzata verso il


castello con un tiro di 3 sponde
(rinquarto).

La situazione è simile all' esempio 1, la


nostra bilia corre il rischio di terminare
la sua corsa in mezzo ai birilli, se non
interveniamo con effetto e colpo.

Esempio 4 : (corretto)

Con una buona dose di colpo in testa riusciremo a


far "chiudere" dopo l'urto, l'angolo formato dalle
traiettorie, in modo che la nostra bilia urti la sponda
lunga, più in alto rispetto a prima.

Con l'utilizzo anche dell' effetto a destra possiamo


ulteriormente deviare verso l'angolo, la traiettoria
della bilia dopo il rimbalzo sulla sponda lunga.

Pagina 76 di 97
Esempio : 5 (errato) La bilia avversaria viene indirizzata verso il castello con un tiro di 1 sponda (traversino).
Se la nostra bilia, dopo l'urto, arriva a colpire la sponda lunga, la rimanenza non risulterà certo delle migliori. L'avversario avrebbe a
disposizione un tiro diretto abbastanza agevole.

Esempio : 5 (corretto) Colpendo la nostra bilia sotto, riusciremo a deviare la sua traiettoria in direzione della sponda corta. Aggiungendo al
Colpo Sotto, una buona dose di effetto a destra, la nostra bilia arriverà ad impattare la sponda corta con effetto Contro rallentando di
conseguenza la corsa.
La bilia avversaria inoltre riceverà, nell'urto, una leggera quantità di effetto a sinistra (per la regola dello "scambio dell'effetto"), favorendo
così la sua corsa verso il castello.
Al termine del tiro avremo ottenuto una buona impallatura in diagonale.

Pagina 77 di 97
Esempio : 6 (errato) Questo ultimo caso rapresenta una situazione in cui la bilia avversaria viene inviata direttamente verso il castello, senza
colpire nessuna sponda (un tiro del genere si chiama "fisso").
Se il tiro viene eseguito con superficialità, corriamo il rischio di far terminare anche la nostra bilia verso il castello.

Esempio : 6 (corretto) La soluzione più semplice è colpire la nostra bilia con molto effetto a sinistra per deviarne la traiettoria, dopo il
rimbalzo sulla sponda. Colpendo poi la bilia leggermente sotto, impediremo che acquisti una eccessiva rotazione in avanti.
Tirando piano si può ottenere un'impallatura centro-centro.

Pagina 78 di 97
Gli esempi proposti non sono che una piccola parte tra tutti quelli possibili, servono semplicemente
per rendere l'idea di come si può intervenire, con Colpo ed Effetto, per modificare la traiettoria della
propria bilia. Si rivelano utili anche per familiarizzare con la grafica relativa ai disegni della
Sezione 2.

In questa Sezione inoltre, verrano proposti solamente gli schemi relativi alle esecuzioni corrette,
specificando solo quando non facilmente intuibile, il "perchè" di quella particolare esecuzione.
Lasceremo alla vostra immaginazione, le conseguenze di un tiro eseguito nel modo sbagliato. .

Esercizi
In questa lezione vi proponiamo una serie di esercizi, tutti utili per imparare a steccare
correttamente con Colpo ed Effetto, fare pratica con la Quantità di Palla e dosare la Forza.

Esercizio 1 :

Imparare a colpire la bilia in Centro.

Posizionate la vostra bilia sulla "penitenza di pallino" (punto in


cui viene posizionato il pallino ad inizio partita), o qualunque
altro punto sulla linea "di mezzo" del biliardo.

Da questa posizione tirate, colpendo la bilia senza Effetto e


con un leggero Colpo in Testa, mirando al diamante centrale
della sponda corta opposta.

La bilia deve tornare indietro seguendo esattamente il percorso


di andata, arrivando nuovamente a colpire il girello della
stecca, che dovrete lasciare FERMA "sul posto", dopo aver
eseguito il tiro.

Provate, all'inizio, tirando piano, con la forza appena


necessaria per far ritornare la bilia sulla punta della stecca. In
seguito, aumentate la forza fino ad eseguire un tiro di 3,4
passate.

Questo esercizio è utile per imparare a:

• eseguire il movimento di steccata seguendo una linea retta,


• colpire la bilia in centro, e di conseguenza, senza Effetto.

Nota: tirando forte, conviene togliere la stecca dal tavolo,


lasciando proseguire la corsa alla bilia. Valuterete comunque
l'esecuzione, controllando che la bilia percorra sempre la stessa
traiettoria, nelle sue 3 - 4 passate.

Pagina 79 di 97
Esercizio 2 : Imparare a dosare l' Effetto

Dalla solita posizione dell' Esercizio 1, bisogna ancora mirare al diamante centrale della sponda corta opposta. Colpite la bilia con diverse quantità di
Effetto, in modo da ottenere diverse traiettorie di uscita dopo il rimbalzo con la sponda (vedi figura). Cercate di memorizzare le varie traiettorie in
base alle differenti colpiture.

Per ottenere il massimo della deviazione, a parità di Effetto, occorre tirare piano. Cercate il "vostro limite" per ottenere un angolo di deviazione più
ampio possibile.
Provate anche, ad eseguire l'esercizio variando la Forza, così da rendervi conto della differente risposta della sponda.

Provate infine a colpire la bilia in "ore 4" (oppure "ore 8"), cioè leggermente sotto il centro, ma sempre con il massimo di Effetto: la bilia seguirà una
leggerissima traiettoria parabolica, con la conseguenza di ottenere una deviazione maggiore.

Nota: Tenendo il ponticello vicino alla bilia e l' impugnatura più avanti, risulterà più facile imprimere molto Effetto.

Pagina 80 di 97
Esercizio 3 :

Imparare a colpire piena la bilia avversaria

Questo esercizio è molto simile all' esercizio 1, la


posizione della propria bilia è la stessa, l'unica differenza è
che stavolta dovrete mirare il centro della bilia avversaria,
anzichè il diamante.

Le bilie devono essere allineate perfettamente lungo la


linea di mezzo del biliardo, secondo una retta
perpendicolare alle sponde corte. Potete posizionarle sulle
due "penitenze di pallino" per essere sicuri.

Colpendo la propria bilia senza Effetto, in Pancia (oppure


leggermente Sotto), indirizzatela verso il centro della bilia
avversaria. Se la mira è esatta e la forza è giusta, la
propria bilia, in seguito all'urto centrale, si fermerà "al
posto" della bilia avversaria.

Può capitare, tirando piano, che la nostra bilia, dopo l'urto,


continui la sua corsa lungo la direzione del tiro, avendo
acquistato una leggera rotazione in avanti: questo non è
importante, basterà tirare più forte.
E' molto importante invece, che la bilia non si diriga
lateralmente dopo l'urto, vorrebbe dire che la bilia
avversaria non è stata colpita piena.

Per eseguire correttamente l'esercizio, la bilia avversaria


dovrà urtare la sponda e ritornare a colpire la nostra bilia,
rimasta ferma sul posto.

L'esercizio 3 può anche essere usato per controllare che non vi siano "vizi" nell'impostazione
adottata dal giocatore, per mirare ed eseguire il tiro.
In tale posizione, mirando il centro dell'avvesaria, il calcio della stecca deve passare
necessariamente sopra il diamante centrale della sponda corta da cui tirate. Se questo allineamento
non si verifica, ma il giocatore "si sente" comunque impostato correttamente, "credendo" di mirare
in modo preciso verso il centro della bilia avversaria, allora vuol dire che l'impostazione della testa
(e quindi degli occhi), non è corretta: si verifica pertanto un grave errore di mira.
L'unico rimedio è "rivedere" la propria impostazione, eseguendo il "test di verifica dell' occhio
dominante" spiegato in precedenza, per accertare quale sia la posizione migliore da assumere.

In alternativa potete provare a posizionare la stecca in modo che sia "oggettivamente" in linea con i
diamanti, e successivamente, impostarsi, cercando la posizione ottimale della testa, che ci consenta
di "vedere" che stiamo mirando effettivamente palla piena.

Pagina 81 di 97
Esercizio 4.1 : Imparare le diverse Quantità di Palla

Posizionate le bilie, bianca e gialla, all'incirca come in figura. Posizionate poi il pallino nelle varie posizioni indicate.

Per realizzare l'esercizio, cercate di indirizzare la bilia avversaria sul pallino, mirando di volta in volta, la giusta quantità.
Eseguite il tiro senza Effetto, colpendo la bilia in Pancia o leggermente in Testa.

Provate anche ad eseguire il tiro, variando la Forza. Iniziate tirando piano, per poi aumentare gradatamente, così da prendere sempre più confidenza
con il movimento di steccata.

Pagina 82 di 97
Esercizio 4.2 :

Imparare le Quantità (con Effetto)

Lo stesso esercizio, ma questa volta


da eseguire applicando Effetto alla
propria bilia.

lo scopo è sempre quello di


indirizzare la bilia bianca verso il
pallino, con la difficoltà aggiunta di
eseguire il tiro imprimendo Effetto
alla propria bilia.

Serve per imparare a mirare, quando


si colpisce la propria bilia al di fuori
del centro, inoltre aiuta a rendersi
conto di eventuali deviazioni delle
traiettorie (al momento dell'urto),
dovute sempre all'uso dell' Effetto.

L'esercizio deve essere ripetuto anche


sull'altro lato del biliardo.

E anche in questo caso, provate ad


eseguirlo, aumentando, poco alla
volta, la Forza impressa alla bilia.

Pagina 83 di 97
Esercizio 4.3 :

Imparare le Quantità di Palla (2)

Disponete la bilia bianca e il pallino


come in figura. La bilia gialla invece,
potrete posizionarla a vostro
"piacimento" in un punto qualsiasi,
nel quadrato inferiore del tavolo.

Lo scopo dell'esercizio è sempre il


solito: colpire il pallino con la bilia
avversaria.

Notare che, in questo caso, il punto di


contatto rimane sempre lo stesso, la
bilia gialla deve arrivare ad urtare la
bianca sempre nella solita posizione,
indicata con un cerchietto giallo.

Esercitatevi a colpire la vostra bilia in


ogni modo possibile: con e senza
Effetto; in Pancia, in Testa e Sotto.

Provate anche a variare la distanza


tra le bilie, nonchè la Forza del tiro.

Tutti gli esercizi proposti sono


"personalizzabili", provate a cambiare
la disposizione delle bilie, inventate i
vostri esercizi: tutto si rivela utile per
imparare.

Pagina 84 di 97
Esercizio 5.1 : Colpire Palla Piena da qualunque punto

Questo esercizio è molto semplice (da descrivere...), e allo stesso tempo si rivela utilissimo per imparare a tirare dritto.

Da qualunque punto del biliardo, mirate Palla Piena sulla bilia avversaria. Provate l'esercizio con varie intensità di Forza, quando tirate forte cercate
di lasciare ferma sul posto la propria bilia, dopo l'urto con l'altra.
L'esercizio è da considerarsi eseguito correttamente quando la propria bilia non subisce deviazioni laterali dopo l'urto, al massimo può proseguire
sulla stessa traiettoria della bilia bianca, in virtù di una leggera rotazione in avanti, acquistata durante il tragitto.

Pagina 85 di 97
Esercizio 5.2 : Colpire Palla Piena da qualunque punto (con Effetto)

Esercizio del tutto simile al precedente, con la variante dell' uso dell' Effetto.
In questa situazione le cose si complicano leggermente, a causa della correzione da apportare alla mira, per colpire piena la bilia avversaria.
La stessa bilia, subirà inoltre, una leggera deviazione di traiettoria, dovuta all' Effetto. Cercate di familiarizzare con queste traiettorie, memorizzando il
percorso compiuto di volta in volta, dalla bilia avversaria.

Provate anche in questo caso, con varie intensità di forza, e con le bilie a distanze diverse tra loro. Saper eseguire correttamente questo esercizio in
ogni punto del biliardo, è fondamentale per migliorare il proprio livello di gioco.

Pagina 86 di 97
Esercizio 6 : Colpire Palla Piena con Effetto tirando Forte

Questo esercizio serve come preparazione ai tiri di "Filotto a 3 passate".


Cercate sempre di colpire Piena la bilia avversaria, alternando Effetto a destra e a sinistra. Colpite la bilia all' altezza della Pancia o leggermente
Sotto.

Familiarizzate con le traiettorie della bilia avversaria, che subiranno variazioni determinanti, in conseguenza dell' Effetto.

Provate l'esercizio anche sul lato sinistro del tavolo, e con distanze diverse tra le bilie.

Pagina 87 di 97
Esercizio 7 : Imparare ad usare il Colpo Sotto e il Colpo in Testa

Mirate Palla Piena sulla bilia avversaria, colpendo la propria bilia senza Effetto, alternando ogni 5-6 esecuzioni, il colpo in Testa a quello Sotto.
Per eseguire correttamente il Colpo Sotto, ricordate di tenere la stecca orizzontale, prolungando il più possibile in avanti il movimento del braccio
(penetrazione della bilia).

Provate varie esecuzioni modificando la Forza e la distanza tra le bilie.

Eseguite sempre ogni esercizio, su entrambi i lati del biliardo. Se vi accorgete di una differenza nell'eseguire il solito tiro, da un lato, piuttosto che
dall'altro, allora vi conviene allenarvi più spesso, proprio "su quel lato" che vi comporta maggiori difficoltà.

Pagina 88 di 97
Esercizio 8 :

Colpo in Testa, in Pancia e Sotto

Posizionate le bilie all'incirca come in figura.

Mantenendo COSTANTE la Quantità di


Palla, provate ad eseguire il tiro variando il
punto di colpitura sulla propria bilia.

• Colpendo la bilia in Testa, la


traiettoria sarà deviata verso "l'alto"
(frecce azzurre).
• Colpendo la bilia Sotto, la
traiettoria sarà deviata verso il
"basso" (frecce verdi).
• Colpendo la bilia in Pancia, la
traiettoria coinciderà con la freccia
gialla (a 90° con la traiettoria della
bilia avversaria).

E' importante colpire la bilia avversaria


sempre nel solito punto, in modo che la sua
traiettoria sia sempre la stessa, possibilmente
perpendicolare alla sponda corta.
(Questo esercizio si rivela utile nei tiri di
"filotto a 1-3 passate").

Anche in questo caso eseguite l'esercizio con


Forze differenti. Provate infine, ad
aggiungere Effetto, anche solo per
"sperimentare" nuove traiettorie.

Pagina 89 di 97
Esercizio 9.1 : Allenamento per il Colpo Sotto

Sistemate le bilie all'incirca come in figura. Dovrete mirare la bilia avversaria con una Quantità di Palla intorno ai 6 - 7 ottavi,
variando leggermente di volta in volta, colpendola comunque sempre "grossa", ma MAI "piena".

Colpite la vostra bilia Sotto e senza Effetto con una discreta Forza (2-3 passate):
la bilia dovrà tornare indietro e colpire la sponda lunga.

Dovrete cercare di analizzare e "memorizzare" le varie traiettorie "di ritorno" seguite dalla propria bilia, in funzione delle
diverse Quantità di Palla colpite.

Pagina 90 di 97
Esercizio 9.2 : Colpo Sotto con effetto a STRINGERE (la bilia Avversaria).

Le bilie sono nella stessa posizione dell'esercizio 9.1. Colpendo la bilia con Effetto a destra, otterrete una traiettoria della bilia
avversaria (linea blu) più "stretta" rispetto alla traiettoria dello stesso tiro, eseguito con la medesima Quantità di Palla, ma
senza Effetto (linea tratteggiata).

La propria bilia inoltre, colpendo la sponda lunga, subirà una deviazione nella traiettoria in conseguenza dell' Effetto.

Pagina 91 di 97
Esercizio 9.3 : Colpo Sotto con effetto ad ALLARGARE (la bilia Avversaria).

Come il caso precedente, ma con Effetto a sinistra. La bilia avversaria realizza una traiettoria più larga (blu) rispetto alla
traiettoria del tiro eseguito senza Effetto.
La nostra bilia, arrivando sulla sponda lunga, devierà la sua corsa dalla parte opposta rispetto all' esempio 9.2

Nota: in questo caso oltretutto, la bilia avversaria acquista un notevole Effetto a destra, dato che vengono a sommarsi
"Effetto URTO" ed "Effetto TRASMESSO" (dalla nostra bilia).

Esercizio 10 : Uso dell' Effetto: traiettorie a 45°

In questo esercizio potete mirare in un punto qualunque della sponda corta, compreso tra l'angolo e il diamante centrale. Dovrete colpire la vostra bilia
in modo che, dopo il rimbalzo sulla sponda corta, la traiettoria di uscita formi un angolo di 45° circa con la suddetta sponda. Se ciò avviene, ne
consegue che anche l'angolo di entrata con la sponda lunga, risulterà di45°.

Pagina 92 di 97
La bilia colpirà di conseguenza, la sponda corta e la sponda lunga, in due punti che misurano la STESSA DISTANZA dall' angolo compreso.

La bilia deve essere posizionata in modo che abbia una "PARTENZA" dall' angolo.
Ciò significa che: prolungando la linea di mira in direzione opposta (verso il giocatore), questa risulta direzionata verso l' angolo (cerchio rosso) in
basso.

Quando sarete impostati per tirare, tale punto diventerà individuabile facilmente, tramite il calcio della stecca che vi passa "sopra". In termini di
biliardo, questo punto, da cui ha "origine" la traiettoria, si chiama dunque: "Partenza".

Questo esercizio è molto importante per eseguire i tiri indiretti di 2 sponde. Familiarizzate con le traiettorie di uscita dopo la seconda sponda
(lunga), che portano la bilia nelle vicinanze del castello, anche perchè queste non risulteranno più a 45° con la sponda.

Nota: L' esercizio diventa sempre più difficile, quando il punto di mira sulla sponda corta, si allontana dall' angolo.

Esercizio 11 :

Allenamento per il Colpo in Testa

Sitemate le bilie come in figura, con la


bilia bianca "quasi" attaccata a sponda (1
cm circa).

Dovrete eseguire un tiro diretto di 3


sponde (rinquarto) per realizzare i birilli
con la bilia avversaria.

Mirando una Quantità di Palla = 5/8,


colpite la vostra bilia in Testa il più
possibile, con una Forza abbastanza
sostenuta e un movimento molto rapido.

Se il tiro è eseguito correttamente, la bilia


avversaria realizzerà punti, terminando la
sua corsa dietro il castello.

La nostra bilia, dopo l'urto con l'altra,


tornerà indietro di pochi centimetri, per
poi fermarsi e ripartire
"prodigiosamente" in avanti, terminando
la sua corsa in prossimità dell'angolo.

Pagina 93 di 97
La proprietà del Colpo in Testa di "frenare" la corsa della propria bilia, facendole riprendere la
corsa in avanti , si verifica solo in determinate circostanze, e cioè quando:

• La bilia avversaria è vicina a sponda (0 - 5 cm);


• La Quantità di Palla mirata è compresa tra: Palla Piena e Mezza Palla (circa)
• Il tiro è eseguito con una Forza superiore alle 2 passate

In queste condizioni, l'effetto combinato di questi tre fattori (molto Colpo in Testa - Vicinanze della
sponda - Bilia avversaria colpita "grossa") determinano traiettorie non rettilinee, apparentemente,
inspiegabili.

In realtà, a causa dell'urto pressochè "centrale", la nostra bilia cede quasi tutta l'energia posseduta,
alla bilia avversaria, rimanendo quasi esclusivamente "animata", da una forte rotazione in avanti
(dovuta al Colpo in Testa). Questa rotazione può risultare così potente, da contrastare il successivo
impatto sulla sponda, permettendo alla bilia di rallentare, fermarsi e riprendere la corsa in avanti.

Esercizio 12 :

Allenamento per il Colpo in Testa

Sistemate le bilie come in figura, con la


bilia bianca "quasi" attaccata a sponda (1
cm circa) e la bilia gialla posizionata in
modo che la linea di mira risulti
leggermente inclinata verso la sponda
lunga e non parallela a questa.

Eseguite il tiro mirando 1/2 Palla, con


una Forza di 3 - 3,5 passate.
La propria bilia va colpita in Testa con un
leggero Effetto a Sinistra, in modo da
stringere la traiettoria della bilia
avversaria.

Il Difficile di questo tiro è il "Rimpallo"


tra le bilie. Se la bilia avversaria viene
colpita troppo "grossa", essendo molto
vicina a sponda, non avrà spazio
sufficiente per "passare" ed evitare la
nostra bilia: le due bilie si urteranno così
2 volte in rapida successione, rovinando
tutto.

Usando l' Effetto a sinistra, possiamo


mirare la bilia avversaria più
esternamente, evitando così il Rimpallo.
Otteremo ugualmente la medesima
traiettoria, grazie all'effetto "a stringere"
acquistato nell'urto.

Pagina 94 di 97
Nel caso dell'esercizio 12, colpire la propria bilia in Testa, è l'unica maniera per farla rimanere
vicina alla sponda corta, e cercare così, di ottenere una "buona rimanenza". In questa situazione
infatti, la nostra bilia, dopo l'urto con l'avversaria, si dirige verso la sponda corta: se la colpissimo
Sotto si otterrebbe una traiettoria pericolosa, diretta verso il centro del biliardo.

Questo tipo di esecuzione (di Colpo in Testa), viene preferita soltanto nel caso in cui, non vi sia la
possibiltà di indirizzare, usando il colpo Sotto, la propria bilia direttamente sulla sponda lunga.
Vedremo comunque meglio tutto questo, nella sezione 2.

Esercizio 13 :

Allenamento per il Mezzo Colpo

Con le bilie posizionate come in


figura, mirate 7/8 di Palla, in modo
che la vostra bilia torni indietro,
seguendo una traiettoria che la
diriga verso l'angolo in basso a
destra.

La bilia avversaria deve terminare


la sua corsa nell'angolo in alto a
sinistra, il tiro deve essere eseguito,
quindi, con una Forza media di 2 -
2,5 passate.

Per "Mezzo Colpo" si intende una


steccata con poca forza, ma allo
stesso tempo, eseguita con velocità
e scioltezza di polso.

Lo scopo è quello di imprimere


rotazione all'indietro alla propria
bilia, senza tirare eccessivamente
forte.

Provare il tiro anche sul lato sinistro


del tavolo.

Pagina 95 di 97
Esercizio 14 :

Allenamento per il Colpo in Pancia

Questo esercizio si rivela utile anche per prendere


confidenza con i tiri diretti di 3 sponde (rinquarto).

Le bilie devono essere posizionate avendo cura di


rispettare un particolare "allineamento":
la linea che unisce i centri delle bilie deve coincidere
o quantomeno essere parallela con la linea rossa
tratteggiata, che unisce l'angolo al 3° diamante della
sponda lunga.

La linea rossa è un riferimento "standard" per il tiro


diretto di 3 sponde: colpendo piena la bilia avversaria,
in modo che prosegua lungo la linea rossa, questa si
dirigerà verso il centro del castello.

La Forza del tiro deve essere "sostenuta" (2,5 passate


circa), per stringere la traiettoria di uscita dopo la 1^
sponda, altrimenti la bilia avversaria passerà sul
"largo" del castello (sul lato destro, osservando la
figura).

Colpendo in Pancia la nostra bilia, riusciremo a


fermarla al posto dell'avversaria. Quest'ultima invece,
terminerà la sua corsa (se la forza è giusta !) nella
posizione simmetrica, sul lato destro del biliardo,
lasciando il castello fra le bilie per un'ottima
impallatura.

Da tenere presente due cose riguardo quest' ultimo esercizio: primo, su biliardi con panno "nuovo"
non si ottiene l'impallatura, poichè la traiettoria dopo la 5^ sponda tende a dirigersi verso la sinistra
del castello; secondo, è un tiro molto più adatto alla specialità di Goriziana che non a quella di 5
birilli , date le dimensioni del castello, risulterà più facile ottenere l'impallatura giocando con 9
birilli piuttosto che con 5.

Pagina 96 di 97
Esercizio 15 : Allenamento per il Colpo in Pancia

Con le bilie posizionate come in figura, mirate Palla Piena sulla bilia avversaria: dovrete ottenere i birilli subito dopo la
1^ sponda, cercando però, di far percorrere alla bilia avversaria altre due passate, per farla terminare in prossimità della
sponda lunga.

La vostra bilia dovrà "prendere il posto" della bilia avversaria, o ancora meglio, proseguire leggermente, avvicinandosi a
sponda.

Per concludere, provate gli esercizi proposti, ed utilizzateli come punto di partenza per trovarne di
nuovi. Chi gioca da poco tempo avrà sicuramente bisogno di sciogliersi, quindi è importante
sooprattutto steccare molto e acquisire sicurezza, soprattutto nei tiri con forza elevata, senza
preoccuparsi, inizialmente, se gli esercizi non riescono bene.
Cercate comunque di capire il perchè di ogni errore, per non continuare a commetterlo.
Allenandosi con "criterio e metodo" sarà possibile raggiungere buoni risultati in poco tempo.

Fine Sezione 1

Pagina 97 di 97

Potrebbero piacerti anche