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G Ital Med Lav Erg 2014; 36:4, 344-346 © PI-ME, Pavia 2014

http://gimle.fsm.it - ISSN 1592-7830 ATTI 77° CONGRESSO NAZIONALE SIMLII

Ugo Caselli1, Chiara Breschi2, Raffaella Compagnoni1, Laura De Filippo3, Maria Angela Gogliettino3,
Elena Guerrera4, Marina Mameli2, Eleonora Mastrominico2, Silvia Mochi5, Daniela Sarto6

160 attività analizzate per il rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti


superiori nella piccola industria, nell’artigianato, nei servizi e in agricoltura
1 INAIL Direzione Regionale Marche - Con.T.A.R.P. (Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione)
2 INAIL Direzione Regionale Toscana - Con.T.A.R.P.
3 INAIL Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia - Con.T.A.R.P.
4 INAIL Direzione Regionale Umbria - Con.T.A.R.P.
5 INAIL Direzione Generale - C.S.A. (Consulenza Statistico Attuariale)
6 INAIL Direzione Regionale Liguria - Con.T.A.R.P.

RIASSUNTO. È stato valutato il rischio da sovraccarico


Introduzione
biomeccanico degli arti superiori con uso della Check List
OCRA in 160 attività lavorative proprie dei settori
della piccola industria, dell’artigianato, dei servizi e La gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico
dell’agricoltura. Lo scopo è stato quello di fornire uno degli arti superiori nella piccola industria, nell’artigianato,
strumento consultabile ai fini della valutazione di tale nei servizi e in agricoltura rappresenta una problematica at-
tipologia di rischio per gli addetti di differenti settori
tuale di notevole complessità e diversi sono i fattori inci-
caratteristici del tessuto produttivo italiano nei quali
il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori è in genere denti da considerare, quali le dimensioni aziendali, la mol-
poco considerato. Le indicazioni fornite sotto forma di schede teplicità dei compiti e le relative tempistiche, la limitata pos-
di facile consultazione per ciascuna attività illustrano il livello sibilità di modificare alcune fasi lavorative, i ritmi determi-
di rischio, gli scenari valutativi a diverse tempistiche e alcuni nati dalle esigenze delle commesse, la formazione specifica,
dei principali interventi di prevenzione da poter intraprendere.
la carenza di risorse da destinare alla prevenzione, ecc. I ri-
Parole chiave: Check List OCRA, sovraccarico biomeccanico sultati del 5° European Working Condition Survey (EWCS)
arti superiori. del 2012 (1) evidenziano come circa il 63% dei lavoratori
europei sia adibito per almeno 1/4 del proprio tempo di la-
voro ad attività comportanti movimenti ripetitivi degli arti
ABSTRACT. We analyzed 160 work activities in the sectors
superiori. Difatti, in proposito è utile sottolineare come le
of small industries, handicrafts, services and agriculture to
evaluate the risk of biomechanical overload of the upper limbs patologie da sovraccarico biomeccanico ed in particolare
with the OCRA Checklist. The aim was to provide a tool quelle degli arti superiori, denunciate all’INAIL, siano state
available for the risk assessment in activities generally caratterizzate negli ultimi anni da un trend crescente, da ol-
underestimated for this risk and typical of the Italian tre 9.000 nel 2006 a circa 30.000 nel 2012, rappresentando,
production. The information was provided in the form of cards
proprio nel 2012, circa il 65% delle malattie professionali
containing easily accessible data, risk scenarios in different
timing, along with some of the key prevention interventions denunciate all’Istituto. In particolare, sempre nel 2012, il nu-
that can be realized. mero di malattie professionali osteo-articolari da sovraccari-
co biomeccanico ha rappresentato per la Gestione “Agricol-
Key words: OCRA Check List, biomechanical overload tura” oltre l’80% di tutte le denunce e per la Gestione “In-
of the upper limbs.
dustria e Servizi” circa il 60%. Utile anche sottolineare co-
me in Italia, sulla base dei dati ISTAT nel 2011 la dimensio-
ne media delle imprese nell’industria e nei servizi era di 3,7
addetti e le microimprese (con meno di 10 addetti), rappre-
sentavano il 95,1% delle imprese attive, totalizzando il
47,2% degli addetti. Alla luce di quanto illustrato, è neces-
sario quindi disporre di strumenti dedicati al fine di proce-
dere ad una puntuale valutazione del rischio da sovraccarico
biomeccanico degli arti superiori in ambito aziendale, ma
specificatamente presso le realtà produttive di minori di-
mensioni dei più diversi ambiti produttivi. I due volumi
“Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti
superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigia-
nato e dell’agricoltura”, editi dall’INAIL (2 e 3), fornisco-
no indicazioni utili alla valutazione di tale tipologia di ri-
schio ai soggetti operanti nel campo della salute e sicurezza
sul lavoro sia a livello istituzionale che aziendale, rappre-
sentando uno strumento di indubbia utilità per le aziende.
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tizzata la presenza di pause adeguate in numero e di-


Metodi stribuzione (moltiplicatore per il recupero pari a 1).
Si sottolinea come i risultati valutativi stimati siano
I volumi prendono in esame 160 compiti lavorativi, riferibili alle specifiche caratteristiche (lay-out, macchi-
esaminati e valutati dai tecnici della Con.T.A.R.P. (Con- nari/attrezzature utilizzate, organizzazione del lavoro,
sulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione) del- ritmi di lavoro, ecc.) descritte per ciascun compito;
l’INAIL in 5 regioni (Friuli Venezia Giulia, Liguria, Mar- quindi, per un corretto utilizzo dei dati illustrati nelle
che, Toscana, Umbria), a seguito di denunce di malattia schede è indispensabile tener conto delle particolarità di
professionale pervenute all’Istituto o di approfondimenti ogni singola realtà lavorativa esaminata perché variazio-
tematici. ni nei ritmi e nei tempi di lavoro possono tradursi in dif-
Per ciascun compito è stata redatta una scheda di ri- ferenze anche non trascurabili dei livelli espositivi sti-
schio che prevede: mati a carico degli operatori. L’uso di forza e l’assun-
– la classificazione dell’attività produttiva tramite il co- zione di posture incongrue degli arti superiori rappre-
dice ATECO 2007, numericamente crescente, per ren- sentano i fattori di maggior criticità da valutare in ma-
derle più facilmente consultabili dalle aziende; niera accurata, contestualmente agli altri fattori coinvol-
– la denominazione del compito, seguita dalla sua de- ti (frequenza di azione, fattori complementari, tempi di
scrizione corredata di figure o foto per illustrarlo; recupero e durata dell’attività).
– le caratteristiche del ciclo lavorativo utilizzato, con
l’indicazione degli eventuali macchinari/attrezzature
in uso; Risultati e conclusioni
– i valori attribuiti in base alla Check List OCRA (4 e 5)
per entrambi gli arti, con indicazione dei punteggi per Dei 160 compiti esaminati, il 14% ricade nel compar-
ogni fattore di rischio (frequenza, forza, postura indi- to agricolo, comprendendo le lavorazioni agricole, il vi-
cata per ogni distretto articolare, stereotipia e fattori vaismo e l’allevamento, il 17% in quello dei servizi, con
complementari) e descrizione puntuale sulla base del- particolare attenzione alle attività svolte nella ristorazione
la peculiarità del compito in esame; che include anche bar e pasticcerie, nella sanità e nella cu-
– informazioni aggiuntive sul compito analizzato, per in- ra della persona (parrucchieri ed istituti di estetica) ed il
quadrarlo nella realtà in cui è stato analizzato, fornen- restante 69% è compreso nella piccola industria e nell’ar-
do anche ulteriori dati in merito (sub-compiti, modalità tigianato (Tabella I); alcuni compiti risultano presenti su
e tempistiche, numero di pezzi lavorati, caratteristiche tutto il territorio nazionale, mentre altri sono peculiari di
dell’ambiente di lavoro, ecc.); specifici distretti produttivi.
– scenari lavorativi dipendenti
dalle tempistiche di adibi- Tabella I. Schede di sovraccarico biomeccanico arti superiori per settore di attività
zione giornaliera, a 2, 4, 6 e
8 ore in modo da rendere di-
rettamente visibile la fascia
di rischio;
– interventi di prevenzione e
protezione da poter attuare
per mitigare il rischio, privi-
legiando quelli di rapida e
semplice attuazione.
Per le schede sono state ipo-
tizzate le seguenti modalità
operative:
– operatore destrimane;
– adibizione al compito in
esame pari all’orario di la-
voro giornaliero di 8 ore;
– presenza di 2 pause lavorati-
ve di 10 minuti ciascuna (a
metà mattinata e a metà po-
meriggio), oltre la pausa
mensa (esterna all’orario di
lavoro), con uso del molti-
plicatore per il recupero pari
a 1,33;
– per specifici compiti, oppor-
tunamente evidenziati nelle
relative schede, è stata ipo-
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Le due pubblicazioni hanno il merito di trattare la pro-


blematica del sovraccarico biomeccanico degli arti supe- Bibliografia
riori anche in comparti dove non sempre viene considera-
to o valutato in maniera appropriata. Si pensi, in proposi- 1) Eurofound (2012), Fifth European Working Conditions Survey, Pu-
to, al comparto agricolo ed in particolare ad attività della blications Office of the European Union, Luxembourg.
2) Caselli U, Breschi C, Compagnoni R, Mameli M, Mastrominico E,
frutta ed orticoltura, ad alcune attività dei servizi, quali Sarto D: Schede di rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti
quelle proprie della cura della persona, come parrucchieri, superiori nei comparti della piccola industria, dell’artigianato e del-
centri estetici e di massaggi e della ristorazione, come bar l’agricoltura. Ed. INAIL - 2012, www.inail.it.
e pasticcerie. Anche nel comparto dell’artigianato sono 3) Caselli U, Breschi C, Compagnoni R, De Filippo L, Gogliettino MA,
state prese in esame attività largamente diffuse, come Guerrera E, Mameli M, Mastrominico E, Sarto D: Schede di rischio
da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nei comparti della
quelle proprie del settore edile e delle officine meccaniche piccola industria, dell’artigianato e dell’agricoltura. Ed. INAIL -
e di riparazione di autoveicoli. 2014, www.inail.it.
Le schede presenti nei due volumi danno indicazioni per 4) Colombini D, Occhipinti E, Cairoli S, Baracco A. Proposta e valida-
l’individuazione delle lavorazioni che possono esporre i la- zione preliminare di una check-list per la stima dell’esposizione la-
voratori al sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, e vorativa a movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori. Med Lav
2000; 91, 5: 470-485.
forniscono al contempo indicazioni di prevenzione sotto for- 5) Colombini D, Occhipinti E, Cerbai M, Battevi N, Placci M. Aggior-
ma di interventi tecnici, organizzativi e procedurali da poter namento di procedure e di criteri di applicazione della Check-list
attuare per la riduzione di tale tipologia di rischio. OCRA Med. Lav 2011; 102, 1.

Corrispondenza: Ugo Caselli, INAIL Direzione Regionale Marche - Con.T.A.R.P. - via Piave, 25 - 60125 Ancona, Italy, E-mail:
u.caselli@inail.it

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