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ezione. XIII

Sto ......
Scaffale...
Palchetto

GIORNALE

DEL

GENIO MILITARE

ANNO 50

1867 .

TORINO .

Tipografia G. Cassone e C
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GIORNALE F

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DEL

GENIO MILITARE

ANNO V. - 1867

TORINO
TIPOGRAFIA G. CASSONE E COMP.
Via S. Francesco da Paola, 6.
INDICE

1867, gennaio 2. D. M. che stabilisce l'assegno per ispese di cancelleria


e di combustibile per la Direzione del Genio di
Treviso (Partecipazione ufficiale) . . . . Pag. Pag. 1
6. - R. D. Soppressioni e riduzioni provvisorie nelle armi
di Artiglieria e Genio (Id.) .
7. -- Modificazioni alle istruzioni 30 dicembre 1865 sulla
stipulazione dei contratti (Id.) ·
7. - Franchigia postale ai Direttori degli Uffici di revisione
della contabilità del materiale d'Artiglieria e del
Genio (Id .) • •
Sommarii dei Ni 1 , 2, 3 e 4 del Giornale Militare
Ufficiale 7
> 14. - Istituzione di un Ufficio provvisorio del Genio in Ve-
nezia per il servizio della R. Marina (Partecipazione
ufficiale) •
15. - Disposizioni circa i locali occupati ad uso di alloggi
o quartieri nei fabbricati ad uso militare (Id.) . · 10
21 . - Disposizioni per l'attuazione delle soppressioni e ri-
duzioni provvisorie nelle Armi di Artiglieria e Genio
(Id.) . • 21
› febbraio 2. - Si mantiene in vigore per le Direzioni del Genio il
Regolamento d'Amministrazione e Contabilità del 15
dicembre 1864 (Id.) . . > 24
IV
1867 , febbraio 5 . --- Invio al Ministero dell'originale e di una copia dei
Decreti d'approvazione di contratti e di convenzioni
private a registrarsi dalla Corte dei conti (Parteci-
pazione ufficiale) . · · Pag. 24
Rassegna bibliografica 25
Sommarii dei Ni 93 e 94 (1866 ) e del N° 5 ( 1867 ) del
Giornale Militare Ufficiale . • 28
gennaio 31 . - R. D. Soprassoldo agli Uffiziali ed Impiegati del Genio
a Mantova (Partecipazione ufficiale) • 29
> 31. Elenco di Forti nel Dipartimento Militare di Verona
colle nuove denominazioni approvate per i mede-
simi (Id.) .. 31
febbraio 5. -- Norme da osservarsi circa le domande di aspettativa
per infermità o di collocamento in riforma degli
Uffiziali appartenenti allo Stato Maggiore d'Arti-
glieria e del Genio, alle Compagnie Operai d'Arti-
glieria od al Corpo di Stato Maggiore (Id.) . . . 38
5. - Soppressione del Comando del Genio nel Dipartimento

39
Militare di Palermo (Id.) . . » 39
8. - Dipendenza dei Direttori degli Uffici di revisione della
Contabilità del materiale d'Artiglieria e del Genio e loro
attribuzioni sui personali addetti ai medesimi (Id.) 40
20. Piani di fabbricati ad uso militare da distribuirsi ai
Comandi Generali dei Dipartimenti e delle Divisioni
militari (Id. ) . . 41
Rassegna bigliografica . 42
Sommarii dal N° 6 al N° 12 del Giornale Militare
Ufficiale (1867) . . 54
1866, dicembre 23. -- R. D. che dichiara opera di utilità pubblica il com-
pimento del poligono per le esercitazioni pratiche
degli Zappatori del Genio in Casale (Partecipazione
ufficiale) 57
1867, febbraio 22. - Soppressione della 7 Sezione (Rimini) della Direzione
del Genio di Bologna (Id.) . 58
25. Istruzioni sulla compilazione dei progetti e documenti
d'appalto dei lavori attorno gli immobili ad uso mi-
litare, sul loro eseguimento e contabilizzazione (Id.) . 59
27. - Modificazioni al Regolamento sulla contabilità gene-
rale dello Stato (Id.) ... 70
marzo 8. - Soppressione di Sezioni distaccate del Genio (Id . ) › 71
Bollettino bibliografico P 72
Sommarii del N° 95 e Supplemento N° 14 ( 1866 ) e dei
Ni 13 , 14 , 15 e 16 e Supplemento N° 1 ( 1867) del
888

Giornale Militare Ufficiale 83


1. - Circoscrizione dei Comandi del Genio di Dipartimento
e delle Direzioni Territoriali del Genio (Partecipa-
zione ufficiale) . . Pag. 85
1867, marzo 13. R. D. che determina il numero e la larghezza delle
zone soggette a servitù militari nella piazza di Ge-
nova (Id.) .. · 90
13. R. D. Cessazione delle servitù militari dei terreni adia-
centi alle fortificazioni di Messina (Id.) 91
0 " 21. Depositi da versarsi nella cassa depositi e prestiti ( Id. ) » ivi
29. Indicazione in cifra ed in tutte lettere delle somme
sui Decreti di approvazione di contratti (Id .) . 92
" 31. - Domicilio legale da dichiararsi nei contratti (Id.) . > ivi
Bollettino bibliografico . . 93
Sommari dei Ni 17 , 18 e 19 e Supplemento N° 2
del Giornale Militare Ufficiale 95
31. Debbono determinarsi nei contratti il periodo di tempo
e l'importo della spesa (Partecipazione ufficiale) » 97
31 . Si approvano le nuove condizioni generali per affitto
di terreni attinenti alle fortificazioni ( Id.) 98 • 9
aprile 5. 104
Costruzione ed uso delle latrine nelle caserme (Id.) Y
9 D 13. - Ispezione ai Reggimenti Zappatori del Genio ed al
Personale militare e civile addetto ai Comandi del
Genio di Dipartimento ed alle Direzioni dell'Arma
stessa (Id.) . » 106
Bibliografia : Ponti su palate di ferro. » 108
Sommarii dei Ni 20 , 21 e 22 e del Supplemento Nº 3
del Giornale Militare Ufficiale » 115
> maggio 1. - Il servizio del Genio dipendente dal Ministero della
Marina si regoli colle medesime norme stabilite per il
servizio dipendente dal Ministero della Guerra (Par-
tecipazione ufficiale) • » 117
Bollettino bibliografico » 118
Sommarii dei Ni 23 , 24 e 25 del Giornale Militare
Ufficiale . 124
26. -- R. D. Soppressione delle Direzioni di Pavia, Messina
e Cagliari (Partecipazione ufficiale) » 125
31 . ― Pubblicazione e vendita del nuovo modello per gli
inventari del materiale del Genio (Id.) • 9 126
luglio 1. Seconda edizione del Regolamento 15 dicembre 1865
sull'amministrazione degli immobili dipendenti dal
Ministero della Guerra (Id.) . . » 127
1 . - Nuovo modello per gli stampati di abbuonconti (Id.) • 166
Rassegna bibliografica • » 168
Sommarii dal N° 26 al N° 30 del Giornale Militare
Ufficiale » 171
> giugno 20. -- R. D. Cessazione di soprassoldi già concessi a funzio-
VI
nari del Genio in talune piazze ed autorizzazione
al Ministero di Guerra di concederne in alcune circo-
stanze (Partecipazione ufficiale) . Pag. 173
1867, luglio 1. - Modificazioni alle norme vigenti pei Consigli d'Am-
ministrazione delle Direzioni circa la trascrizione
sul giornale categorico di cassa dei movimenti per
mezzo del quartier mastro, e circa i fondi per i
lavori a carico dei corpi e le spese d'ufficio (Id.) . 175
2. Soprassoldo giornaliero ai Sott'Uffiziali, Caporali e
Soldati telegrafisti del Genio (Id .) . . » 189
Bibliografia. Costruzioni e disposizioni difensive
nei trinceramenti campali. - WURMB • • 190
Sommarii dal N° 31 al N° 36 del Giornale Militare
Ufficiale • 202
16. - Avanzamento nelle armi dell'Artiglieria e del Genio
ai gradi ed impieghi di Caporale e Sott'Uffiziale in
caso di eccedenza (Partecipazione ufficiale) . • " 205
agosto 15. ---- Paghe che si possono corrispondere agli operai lavo-
ranti e casermieri in biglietti di Banca (Id.). • 206
22. - Copie di contratti di qualunque natura stipulati daile
Direzioni del Genio Militare (Id.) • 207
Bollettino bibliografico . > ivi
Sommarii dal N° 37 al N° 43 del Giornale Militare
Ufficiale » 210
19. -- D. M. che stabilisce la corrisponsione di soprassoldo
a due aiutanti contabili od assistenti locali presso
la Direzione del Genio Militare di Piacenza (Parteci-
pazione ufficiale) . » 213
25. -- Soppressione delle Direzioni del Genio di Pavia, Mes-
sina e Cagliari (Id.) . . » 214
25. - R. D. Ordinamento del Corpo dei Zappatori del Genio
(Id.) . . . » 216
26. - Istruzione per l'eseguimento del R. Decreto 25 agosto
1867 (Id. ) . • 220
D settembre 12. - D. M. che accorda un soprassoldo giornaliero a due
Uffiziali ed Impiegati del Personale contabile addetti
alla Direzione del Genio in Ancona (ld.) • . 231
16. - D. M. che accorda un soprassoldo giornaliero agli Uf-
fiziali della Compagnia Zappatori del Genio distac-
cata a Rovigo (Id.) . » 232
19. Istruzioni sulla gestione delle somme che le Direzioni
del Genio riscuotono eventualmente a titolo di pro-
venti casuali (Id.) . ivi
25. Valore degli oggetti da dichiararsi fuori di servizio
(Id.) . » 239
VII
1867, settembre 28. --- Modo di tenere la contabilità in danaro dalle Direzioni
del Genio per il servizio della Marina (Partecipa-
zione ufficiale) Pag. 240
ottobre 1. Manifesto di concorso per la compilazione di libri di testo
per le Scuole del Corpo Zappatori del Genio (Id.) 240
Bollettino bibliografico . . » 245
Sommarii dal N° 44 al N° 51 e Supplementi dal N° 4
al N° 7 del Giornale Militare Ufficiale • • » 246
⚫ settembre 29. R. D. Soppressione dei Comandi d'Artiglieria, del Genio
e di Cavalleria nel Dipartimento Militare di Bologna
(Partecipazione ufficiale) • » 249
29. Istruzione per l'eseguimento del R. Decreto 29 set-
tembre 1867 (Id.) . . • 250
ottobre 18. - Modificazione al cappotto- soprabito degli Uffiziali del
Corpo di Stato Maggiore, dei Corpi di Fanteria , del
Genio, dello Stato Maggiore delle Piazze e degli
Istituti Militari (Id .) . . » 252
18. - R. D. Numero e larghezza delle zone soggette a ser-
vitù militare da applicarsi alle proprietà fondiarie
adiacenti al forte di Bard (Id .) › 254
18. Condizioni da comprendersi nella compilazione dei
documenti d'appalto per lavori attorno gli immobili
ad uso militare (Id.) . » 255
20. - Attendenti degli Uffiziali del Genio Militare (Id.) D ivi
; 24. --- R. D. Accordo di soprassoldo ad Uffiziali ed Impiegati
della Direzione del Genio Militare di Napoli (Id. ) » 256
> 25 . -- D. M. che determina il quantitativo del soprassoldo
e del personale a mente del R. Decreto 24 ottobre
1867 (Id.) . . » 257
Errata- corrige alla Nota Nº 36 del 19 settembre 1867 258
Regolamenti ed altre opere vendibili presso il Comi-
tato del Genio Militare . » 259
Sommarii dal N° 52 al Nº 61 e del Supplemento N° 8
del Giornale Militare Ufficiale . 261
D novembre 21. - Facoltà concessa al Comandante del Corpo Zappatori
di richiamare Zappatori alla Sede del Corpo per far
impartir loro un'istruzione speciale (Partecipazione
ufficiale) » 265
dicembre 3. Dotazioni d'istrumenti geodetici e topografici per le
Direzioni del Genio Militare (Id.) • • » 266
· 4 . ---- Modo di contabilizzare gli strumenti geodetici e to-
pografici e le robe di disegno in caricamento ai
Consigli d'Amministrazione delle Direzioni del Genio
Militare (Id.). » 267
4. - Registrazione dei Decreti Ministeriali per cancella-
VIII

zione d'ipoteche o per restituzione di depositi di


cauzione (Partecipazione ufficiale) .. Pag. 268
1867, dicembre 6. Varianti a farsi agli Specchi caratteristici degli Uffi-
ziali d'Artiglieria e del Genio compilati per l'anno
1866 (Id.) . . » 270
24. - Circoscrizione territoriale dei Comandi e delle Dire-
zioni del Genio al 1° gennaio 1868 . » 273
Del Cemento idraulico Bergamasco . » 278
Sommarii dei Ni 62 , 63 e 64 del Giornale Militare
Ufficiale » 284
16. -- D. M. che stabilisce gli assegni per ispese di cancel ·
leria , combustibili e stampati per le Direzioni del
Genio, per il 1868 (Partecipazione ufficiale) • . 285
18. - R. D. Designazione del numero e della larghezza delle
zone soggette alle servitù militari dipendenti dalle
fortificazioni della costa orientale del Golfo di
Spezia (Id .) .. ⚫ 288
» 31. Scambio di elenchi generali a stampa fra le varie Di-
rezioni limitato ad una volta soltanto (Id.) " 289
Errata- corrige allo Specchio annesso alla Nota 24 di-
cembre 1867 ivi
Sommarii dal N° 65 al No 71 del Giornale Militare
Ufficiale • » 290
27. Variante alle disposizioni del 15 gennaio 1867 sulla
concessione di alloggi nei fabbricati ad uso mili-
tare (Partecipazione ufficiale) . · " 293
Sull'attacco della testa di ponte di Borgoforte nel
luglio 1866 . 295
Delle mitragliere " 333

TAVOLA INSERTA NEL TESTO

Mitragliera Gatling a sei canne N° 1

TAVOLE DELL'ATLANTE.

Ponte su palate di ferro sul fosso della cinta di Königsberg · • • Tavola 1ª


Forti staccati Schott.. > 2.
Disposizioni e costruzioni accessorie nei trinceramenti campali Wurmb. D 3
Attacco della testa di ponte di Borgoforte nel luglio 1866 . • dalla 4 alla 9*
1

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 1 .

SOMMARIO.
Gennaio 2. - Decreto Ministeriale che stabilisce l'assegno per ispese di cancelleria e di
combustibile per la Direzione del Genio di Treviso (Partecipazione
ufficiale) . Pag. 1
6. -- R. Decreto . Soppressioni e riduzioni provvisorie nelle Armi d'Artiglieria
e Genio (Id.) • 2
* 7. - Modificazioni alla Istruzione 30 dicembre 1865 sulla stipulazione dei con-
tratti (Id.) .
>> 7. - Franchigia postale ai Direttori degli Uffici di revisione delle contabilità del
materiale d'Artiglieria e del Genio (Id.) ?. 6
Sommarii dei N. 1 , 2 , 3 e 4 del Giornale Militare ufficiale 7

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

DECRETO MINISTERIALE che stabilisce l'assegno per ispese

di cancelleria e di combustibile per la Direzione


del Genio di Treviso.

Visti R. Decreti 23 dicembre 1865 e 18 gennaio 1866


circa le spese di cancelleria e di combustibile per i Coman-
danti del Genio nei Dipartimenti e per gli Uffici delle Direzioni
dell'Arma stessa;
Visto il R. Decreto 23 dicembre 1866 che instituisce nella
Piazza di Treviso una Direzione del Genio;
Il Ministero della Guerra decreta quanto segue :
ART. 1. L'assegno per spese di cancelleria e di combustibile
per la Direzione del Genio militare suddetta è stabilito in
L. 1600.
ART. 2. ---- Per detto assegno sono applicabili le norme stabilite
dagli art. 2 e 3 del citato R. Decreto 18 gennaio 1866 .
Il presente Decreto sarà comunicato alla Corte dei Conti per
avere effetto a decorrere dal 1° gennaio 1867.
Dato a Firenze, addì 2 gennaio 1867 .
Il Ministro
E. CUGIA.
2

R. DECRETO. Soppressioni e riduzioni provvisorie nelle


Armi dell' Artiglieria e del Genio.

(Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

VITTORIO EMANUELE II , ECC. , RE D'ITALIA

Visti i nostri Decreti in data 14 dicembre 1866 relativi al-


l'ordinamento delle Armi d'Artiglieria e del Genio ;
dita la relazione del nostro Ministro Segretario di Stato
per gli affari della Guerra e sulla di lui proposta ;
Abbiamo decretato e decretiamo :
-
ART. 1. Il 1º Reggimento d'Artiglieria (Pontieri) viene prov-
visoriamente diminuito di un Maggiore e di due Compagnie .

Art. 2. -- I Reggimenti 2º, 3º e 4º d'Artiglieria (da Piazza) edi


Reggimenti 1º e 2º Zappatori del Genio sono provvisoriamente
diminuiti ciascuno di un Maggiore e di quattro Compagnie .
--
ART. 3. Le compagnie , che per effetto degli articoli pre-
cedenti devono essere provvisoriamente sciolte , saranno desi-
gnate dal nostro Ministro della Guerra.

Art. 4. — Gli Ufficiali, che per effetto delle diminuzioni di cui


ai precedenti articoli verranno a trovarsi in eccedenza, saranno
collocati in aspettativa per riduzione di Corpo sulla totalità del-
l'Arma rispettiva .

-
ART . 5. I graduati ed altri di bassa-forza delle compagnie
soppresse saranno ripartiti in aggregazione alle altre compagnie
del rispettivo reggimento .
3

ART. 6. - In ciascuno dei Reggimenti 2º, 3º e 4º d'Artiglieria


(da Piazza) il número dei quadrupedi sarà provvisoriamente ri-
dotto a 60 , ed in ciascuno dei due Reggimenti Zappatori`a 12.

ART. 7. Nei Reggimenti d'Artiglieria da Campagna, le Bat-
terie a cavallo saranno provvisoriamente ridotte ad 80 cavalli
ciascuna, ed a 45 cavalli ciascuna Batteria di battaglia.

ART. 8. - Queste determinazioni saranno mandate ad effetto a


misura che le esigenze del servizio lo permettano e dietro gli
ordini che in proposito saranno emanati dal Ministro della
Guerra.

Il nostro Ministro della Guerra predetto è incaricato dell'e-


secuzione del presente Decreto , che sarà registrato alla Corte
dei Conti .

Dato a Firenze, addì 6 gennaio 1867.

VITTORIO EMANUELE

E. CUGIA.
4

Modificazioni alla Istruzione 30 dicembre 1865 sulla


stipulazione dei contratti.

(Veggasi la citata Istruzione nel Giornale del Genio Militare, 1866 , a pag. 53 e seg.) .

N. 1 . 7 gennaio 1867.

Per effetto della soppressione degli Uffici di Riscontro della


Corte dei Conti ed in dipendenza del Regolamento modificato
ed approvato con R. Decreto del 25 novembre 1866 sulla Con-
tabilità generale dello Stato , il Ministero di Guerra avverte
le Direzioni d'Artiglieria e del Genio che tali variazioni hanno
per conseguenza di modificare la Istruzione del 30 dicembre 1865
sulla stipulazione dei contratti nei punti infranominati , cioè :

1° Le Direzioni d'Artiglieria e del Genio continuano ad


approvare con rispettivi Decreti , secondo la delegazione loro
fattane con l'art . 30 della istruzione 30 dicembre 1865 , tutti i
contratti che non devono essere referti al Consiglio di Stato ,
salvochè invece di mandare cotali Decreti all'Ufficio di Riscontro
locale , come era stabilito dall'alinea dell'ora ricordato art . 30 ,
li volgeranno con i contratti e le carte relative , del pari che
praticavano verso gli Uffici di Riscontro, al Ministero , per cura
del quale si faranno passare per la registrazione alla sede cen-
trale della Corte dei Conti .

2° Giusta l'art. 97 del nuovo Regolamento sulla Contabilità


generale dello Stato dovendosi riferire al Consiglio di Stato per
l'esame della regolarità e per il parere soltanto ,
a) I contratti che stipulati a pubblici incanti , eccedono
la somma di L. 40000 ;
b) I contratti che, fatti con licitazione o trattativa privata,
eccedono la somma di L. 8000 ;
Le Direzioni d'Artiglieria e del Genio avvertiranno quindi in
primo luogo che gli ora detti contratti non debbono essere
approvati con loro Decreti , ma vogliono trasmettersi al Mini-
stero a senso e per l'effetto dell'art . 29 della sovracitata Istru-
zione 30 dicembre 1865 ; e secondariamente che qualunque altro
contratto non eccedente le L. 40000 se a pubblici incanti , e
non eccedente le L. 8000 , se a licitazione o trattativa privata ,
vuole essere approvato con Decreto delle Direzioni d'Artiglieria
o del Genio, da mandarsi al Ministero , come si è detto nell'ar-
ticolo 1° della presente Nota.
3º All'infuori di queste modificazioni , la Istruzione 30 di-
cembre 1865 sta ferma in ogni sua parte .

Il Ministro

E. CUGIA.
6

Franchigia postale ai Direttori degli Uffici di revi-


sione delle Contabilità del materiale d'Artiglieria

e del Genio militare istituiti presso i Comitati

d'Artiglieria e del Genio.

N. 2. - 7 gennaio 1867. - (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Per Regi Decreti del 14 dicembre 1866 fu stabilito che gli


Uffici di Contabilità del materiale d'Artiglieria e del Genio mi-
litare instituiti presso i Comitati di tali Armi prendano il titolo
di Ufficio di revisione della Contabilità del materiale d'Artiglieria (o
del Genio militare) senza nulla innovare al vigente ordinamento,
secondo il quale gli Uffici stessi dipendono direttamente dal Mi-
nistero di Guerra ed hanno sotto la loro dipendenza le varie Di-
rezioni dell'Arma rispettiva per quanto si riferisce alla Conta-
bilità del materiale .
Affinchè poi tali Uffici possano meglio esercitare la loro azione,
essendosi promosso a favore dei medesimi la franchigia postale ,
si avvertono i Corpi, gli Uffici e le Autorità militari per loro
norma nel carteggio coi detti Uffici che gl'indirizzi di cui de-
vono far uso e che sono ammessi in franchigia dal 1 ° gen-
naio 1887 debbono essere i seguenti :

Al Signor Direttore
dell'Ufficio di revisione della Contabilità
del materiale d'Artiglieria TORINO

Al Signor Direttore
dell'Ufficio di revisione della Contabilità
del materiale del Genio militare TORINO

Il Ministro
E. CUGIA.
SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare.

--- 1867.
(N. 1 )

Gennaio 3. - Si proroga indefinitamente il sistema stabilito con Cir-


colare del 6 dicembre 1866 per la spedizione dei mandati
di acconti . . Pag.
4. Istruzione per l'esecuzione del R. D. 30 dicembre 1866
relativo all'ordinamento dell'Arma di cavalleria sul piede
di pace . . •
4. - Avvertenze circa le richieste per trasporto sulla fer-
rovia dalle linee dell'Alta Italia e quelle Venete e vice-
versa, e circa il transito di Mestre -Venezia
4. - Pagamento dell'imposta sui redditi della ricchezza mo-
bile dovuta dagli Uffiziali pel 1 ° semestre 1866 D 3
5. - Eredità dei trovatelli morti ab intestato e senza lasciare
moglie e figli • • • • 5
5. - Proroga al tempo utile per l'ammissibilità delle do-
mande dei Veneti aspiranti alla medaglia commemorativa
italiana per le campagne di guerra anteriori al 1866 › 8
5. Scioglimento dei depositi dei reggimenti di fanteria e
di bersaglieri D 7



5. -- Tariffa degli oggetti relativi al corredo militare pel 1867 » 5

-
(N. 2) 1867 .

Gennaio 6. R. D. Soppressione provvisoria del 4° battaglione nei


reggimenti di fanteria • Pag. 15
6. -- R. D. Soppressione provvisoria della 4ª compagnia nei
battaglioni Bersaglieri 16
6. - R. D. Soppressioni e riduzioni provvisorie nelle Armi
dell'Artiglieria e del Genio • 17
6. - R. D. Soppressione provvisoria delle compagnie 7ª e 8ª
in ogni reggimento del Treno d'Armata 18
6. - R. D. Soppressione della carica di cappellano militare
presso tutti i reggimenti di fanteria e cavalleria e presso
la 14 legione dei Carabinieri (Allievi) • 19
6. - R. D. Soppressione del Gran Comando del Diparti-
mento militare territoriale di Palermo e delle Divisioni
20

militari territoriali di Udine, Forlì e Messina . 20


8

(N. 3) - 1867.

Gennaio 6. R. D. Riduzione dei reggimenti Bersaglieri in 9 batta-


glioni attivi • Pag. 39
7. --- Rilascio di due distinte richieste di ferrovia per la per-
correnza Bologna -Falconara-Falconara- Fuligno 38
8. - Norme contabili ed amministrative per lo scioglimento
del 3° reggimento del Treno d'Armata 29

(N. 4) 1867.

Gennaio 7. --- Franchigia postale ai Direttori degli Uffici di revisione


delle Contabilità del materiale d'Artiglieria e del Genio
militare, ecc. . Pag. 41
7. Nuovo Regolamento sull'amministrazione e la contabilità
delle Direzioni d'Artiglieria 42
9. 1 Invio in licenza straordinaria dei provinciali della classe
1842 pei reggimenti di Fanteria, Bersaglieri, Pontieri, Ar-
tiglieria da piazza e Genio , e di quelli delle classi 1842
e 1843 pel Treno d'armata e Corpo d'amministrazione 3 43
9. Richiamo in vigore delle norme prescritte per la corri-
spondenza telegrafica • 44
13. --- Soppressione della Direzione d'Artiglieria del 1 ° parco
d'assedio · B 44
> 15. - Licenze semestrali non più accordate · 42
GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867. N. 2 .

SOMMARIO.
Gennaio 14. - Istituzione d'un Ufficio provvisorio del Genio in Venezia per il servizio della
R. Marina (Partecipazione ufficiale) Pag. 9
› 15. - Disposizioni circa i locali occupati ad uso di alloggi o quartieri nei fabbricati
ad uso militare (Id.) > 10
> 21. Disposizioni per l'attuazione delle soppressioni e riduzioni provvisorie delle
Armi d'Artiglieria e Genio (Id.) 21
Febbraio 2 . - Si mantiene in vigore per le Direzioni del Genio il Regolamento d'Ammini-
strazione e Contabilità del 15 dicembre 1864 (Id.) > 24
> 5. - Invio al Ministero dell'originale e di una copia dei Decreti d'approvazione di
contratti e di convenzioni private a registrarsi dalla Corte dei Conti (Id.) » ivi
Rassegna bibliografica · 25
Sommarii dei N. 93 e 94 del Giornale Militare ufficiale 1866 e del N. 5
del giornale stesso dell'annata corrente . 28

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

Istituzione di un Ufficio provvisorio del Genio in


Venezia per il servizio della R. Marina.

N. 3. 14 gennaio 1867. -- (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Di concerto fra i due Ministeri della Guerra e della Marina


viene stabilito nella città di Venezia un Ufficio provvisorio del
Genio militare retto da un Uffiziale superiore dell'Arma per gli
studii dei progetti dei lavori da intraprendersi per il servizio
della R. Marina e per la loro esecuzione .
Detto Uffiziale superiore corrisponderà direttamente col Mini-
stero della Marina ed avrà colle diverse autorità militari le
stesse relazioni dei Direttori dell'Arma del Genio, dovendosi il
suindicato Ufficio ritenere all'infuori dalla Direzione locale del
Genio.

Il Ministro
E. CUGIA.
10

Disposizioni circa i locali occupati ad uso di alloggi


o quartieri nei fabbricati ad uso militare.

N. 4. - 15 gennaio 1867. -- (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Dovendosi nell'interesse del pubblico erario trarre utile partito


di tutti gli immobili demaniali od altri ad uso militare, questo
Ministero, mentre si riserva di provvedere di concerto con quello
delle Finanze alla emanazione di norme definitive e più estese
per quanto riguarda i locali demaniali occupati ad uso di alloggi
o di quartieri da funzionari da esso dipendenti , determina intanto
che la concessione e il godimento di detti alloggi e quartieri
sieno regolati in base alle istruzioni che fanno seguito alla
presente .
Il Ministro
E. CUGIA.

ISTRUZIONI

Sulla concessione di alloggi o quartieri ad ufficiali ed impiegati

dell'Amministrazione militare nei fabbricati destinati ad uso


militare.

§ 1º Le camere di cui possa disporre l'Amministrazione militare


nelle caserme , padiglioni , stabilimenti , uffici e magazzini dipen-
denti dal Ministero di Guerra non possono essere lasciate usufruire
gratuitamente per alloggi di ufficiali ed impiegati, ma possono
essere concesse a tale uso solo mediante un equo fitto mensile il
di cui importo sarà versato nelle casse dello Stato , quale provento
casuale .
§ 2º Sono eccettuati da tale misura e continueranno a godere
gratuitamente l'alloggio in locali dipendenti dal Ministero della
Guerra :
a) I comandanti generali dei Dipartimenti e delle Divisioni
militari a termine del R. Decreto 9 giugno 1861 ;
b) Il personale di governo, religioso e sanitario degli isti-
tuti di educazione militare, a termine dei vigenti regolamenti ;
c) Gli ufficiali ed impiegati militari che per ragione di
11

servizio alloggiano in fortezze nel di cui interno non vi sono


fabbricati di proprietà privata, e negli stabilimenti che hanno
solo fabbricati militari e che inoltre distano di oltre un chilo-
metro e mezzo dall'abitato , e limitatamente al numero di camere
concesse gratuitamente a ciascuno di essi a tenore della tabella
di cui all'alinea seguente, giusta le avvertenze che fanno seguito
alla medesima ;
d) Le persone indicate nella tabella annessa alle presenti
istruzioni.
§ 3º La concessione degli alloggi , siano concessi mediante fitto
mensile o gratuitamente , è devoluta al comandante della Divi-
sione territoriale , il quale li assegna direttamente agli ufficiali
od impiegati, ovvero ai capi - servizio che li ripartiscono fra gli
uffiziali ed impiegati da loro dipendenti .
L'assegnazione degli alloggi, dei locali destinati agli istituti
di educazione militare è devoluta al comandante dell'istituto .
Tanto i comandanti generali della Divisione quanto i capi-
servizio accorderanno le camere che rimangono disponibili nei
fabbricati militari dapprima agli uffiziali ed impiegati che hanno
diritto di occuparle gratuitamente, e successivamente, mediante
pagamento di fitto mensile , agli uffiziali ed impiegati da loro
dipendenti che ne facciano domanda , e preferibilmente a quelli
di grado inferiore, salvochè l'interesse del servizio non richieda
che uffiziali od impiegati di grado superiore debbano di prefe-
renza essere alloggiati in prossimità delle rispettive caserme ,
uffici o stabilimenti .
§ 4º Il prezzo mensile di fitto di ogni singola camera desti-
nata ad alloggio è annualmente stabilito dalla Direzione locale
del Genio militare e approvato dal comandante generale della
Divisione .
In considerazione delle servitù cui sono soggetti gli alloggi
in discorso , la Direzione del Genio stabilirà il prezzo mensile di
ogni camera valutandolo ai 2/3 del prezzo di comune commercio,
avuto riguardo all'ampiezza e situazione della camera stessa.
§ 5º Per regola generale è stabilito doversi pagare il fitto per
la intera mesata dall'uffiziale od impiegato che occupa l'alloggio
il giorno 15 del mese , e perciò saranno dispensati dal pagamento
della mesata quelli che occuparono l'alloggio dopo il 15 del mese
o l'abbandonarono prima del 15 , e per contro dovranno pagare
2
12

l'intera mesata quelli che occuparono l'alloggio prima del 15 o


l'abbandonarono dopo il 15 .
§ 6º Il fitto degli alloggi è pagato a mesi scaduti al Consiglio
d'amministrazione della Direzione del Genio, direttamente dagli
uffiziali od impiegati interessati o per mezzo del capo servizio .
Il Consiglio d'amministrazione della Direzione del Genio versa
tali proventi nelle casse dello Stato e giustifica questa contabi-
lità mediante appositi rendiconti trimestrali .
§ 7° L'uffiziale od impiegato che, contrariamente al disposto
delle presenti istruzioni, occupasse quale alloggio privato locali
dipendenti dal Ministero della Guerra senza che gli siano stati
regolarmente assegnati e fissato il relativo fitto mensile, sarà
punito siccome funzionario che fa uso illecito per proprio van-
taggio delle proprietà demaniali .
§ 8° Quando nell'interesse del servizio militare occorra di al-
loggiare in locali demaniali ad uso militare dei privati addetti
a qualche commercio speciale come sarebbero caffettieri, osti ,
tabaccai, cantinieri ( esclusi quelli militari , i quali hanno diritto
al locale gratuitamente) , la Direzione del Genio stabilisce il prezzo
di fitto mensile colle stesse norme indicate al § 4° , ne percepisce
l'ammontare e lo versa nelle casse dello Stato come è detto al § 6º.
§ 9° Quando senza danno del servizio sia possibile di affittare
a persone estranee al servizio militare una parte qualsiasi di un
fabbricato ad uso militare , e che motivi speciali impediscano di
dismettere tale fabbricato al Demanio dello Stato (cosa questa
che sarà sempre da preferirsi quando non vi si oppongano ra-
gioni di servizio) la Direzione del Genio, ottenutane l'autorizza-
zione del comandante generale della Divisione, ne farà la proposta
al Ministero per mezzo del comandante del Genio del Dipartimento ,
indicando in pari tempo le condizioni a cui debbasi assog-
gettare la proposta locazione nell'interesse del servizio militare.
§ 10° Non più tardi del giorno 15 dicembre d'ogni anno il
Direttore del Genio trasmetterà in triplice copia al comandante
generale della Divisione tanti specchi parziali pari al modello A
quante sono le piazze della rispettiva Divisione nelle quali vi
sono fabbricati dipendenti dall'Amministrazione militare . Però
quando trattasi di piazze nelle quali il numero dei fabbricati
militari sia assai limitato, la Direzione del Genio potrà riunire
in uno solo specchio due o più di tali piazze.
13

Questi specchi, redatti colle norme indicate nella prima pa-


gina del modello stesso , sono esaminati dal comandante generale
della Divisione , il quale, sempre quando non abbia modificazioni
ad ordinare, li completa per la parte che gli riguarda , ne con-
serva una copia per uso del proprio ufficio e respinge le altre
due approvate alla Direzione del Genio .
§ 11 ° La Direzione del Genio, tosto ricevute le due copie degli
specchi di cui all'articolo precedente, ne trasmette una al Comi-
tato del Genio (Ufficio di revisione della contabilità del materiale)
e conserva l'altra per uso del suo ufficio .
12° La Direzione del Genio , per mezzo dei suoi uffici locali ,
fa eseguire , quando ne sia il caso, la consegna delle camere
destinate ad alloggio al capo - servizio che deve curarne il ri-
parto o direttamente all'ufficiale od impiegato al quale fu dal
Comandante generale della Divisione accordato l'alloggio , e collo
stesso mezzo fa ritirare le chiavi degli alloggi che venissero ad
essere disoccupati in qualsiasi periodo dell'anno .
Il pagamento del fitto degli alloggi sarà eseguito al Consi-
glio d'amministrazione della Direzione del Genio nei primi giorni
d'ogni mese per tutti gli alloggi occupati il giorno 15 del mese
precedente, per cura dei capi- servizio ai quali gli alloggi stessi
furono concessi per il debito riparto, o direttamente dagli indi-
vidui stessi quando ricevettero la consegna dell'alloggio diret-
tamente dal Genio . I capi - servizio faranno pervenire la somma
di cui sopra al Consiglio della Direzione mediante pagamento
diretto, oppure con invio di vaglia postale, od ancora mediante
accredito fatto sul Quartier-Mastro per l'armata ; questo terzo
mezzo sarà però solo impiegato quando viene richiesto dalla
Direzione del Genio. La spesa che occorrerà per l'invio con vaglia
postali sarà diffalcata dalla somma da pagarsi dal capo servizio
al Consiglio del Genio. Il capo servizio accompagnerà il paga-
mento della somma mensilmente dovuta al Consiglio della Dire-
zione del Genio con uno specchio simile all'unito modello B, dal
quale risulterà quale sia la somma dovuta al Consiglio , e quali
le camere rimaste vuote .
Gl'individui che devono pagare direttamente al Consiglio della
Direzione il fitto mensile per aver ricevuto direttamente dal
Genio l'alloggio in fabbricati dipendenti dall'Amministrazione mi-
litare, dovranno sempre eseguire il pagamento in contanti se
14
hanno sede nella città dove è stabilito il Consiglio, e per mezzo
di vaglia postale quando dimorano altrove ; in questo caso pre-
leveranno dalla somma designata pel fitto la spesa che importa
il vaglia postale .
§ 13° Il Consiglio della Direzione del Genio rilascierà sempre
ricevuta ai capi- servizio od agli individui che pagano il fitto .
degli alloggi . In caso di ritardo in questi pagamenti il Direttore
del Genio dovrà riferirne al comandante generale della Divi-
sione, rimanendo il Consiglio risponsabile dei pagamenti che non
fossero eseguiti nel corso del mese successivo a quello pel quale
il fitto è dovuto e non avessero prima di tal termine riferito il
ritardo al comandante generale della Divisione .
§ 14° Ogniqualvolta nel corso dell'anno occorra di introdurre
variazioni negli specchi modello A, la Direzione del Genio farà
le debite proposte al comandante generale della Divisione per
la voluta approvazione .
§ 15° Nella verifica della contabilità trimestrale relativa al fitto
degli alloggi in locali dipendenti dall'Amministrazione militare,
il capo dell'Ufficio di revisione della contabilità del materiale
presso il Comitato del Genio potrà , quando lo creda necessario,
rivolgersi direttamente ai capi - servizio delle diverse Armi od
Amministrazioni per avere precise indicazioni sui pagamenti
eseguiti al Consiglio della Direzione del Genio .
16 Le presenti istruzioni saranno poste in vigore col
1º aprile 1867. Gli specchi modello A, che debbono in via nor-
male essere trasmessi dalla Direzione del Genio al comandante
la Divisione nel mese di dicembre , per questa prima volta sa-
ranno invece trasmessi nel mese di febbraio colla indicazione
nell'apposita colonna dell'occupante al 1 ° febbraio .
Appena ricevuti in restituzione gli specchi A, la Direzione del
Genio trasmette a ciascun capo - servizio l'estratto di tali specchi
per la parte che lo riguarda . Ogni capo servizio procede al ri-
parto degli alloggi che sono posti a sua disposizione colle norme
stabilite dalle presenti istruzioni ; avverte gli interessati del prezzo
mensile di fitto che debbono pagare e della condizione, che se
non credono di approffittare di tale alloggio, debbano lasciarlo li-
bero per il primo aprile . Se il capo - servizio non riesce a distribuire
alcune delle camere che gli furono assegnate , dovrà lasciarle vuote,
riconsegnando le chiavi alla Direzione del Genio prima del 15 aprile
onde essere liberato del pagamento del fitto mensile di tali camere .
15
TABELLA dimostrativa del numero degli ufficiali ed impiegati che per
ragioni di servizio possono essere alloggiati gratuitamente in locali
dipendenti dall'Amministrazione militare.
(§ 2º, alinea d dell'Istruzione ministeriale del 15 gennaio 1867).

1. Locale occupato dallo Stato Mag- |


giore di un reggimento con tutte o
parte soltanto delle truppe apparte- Un ufficiale per la di-
nenti al reggimento stesso . sciplina .
Locale occupato da un Deposito di Un ufficiale per l'am-
reggimento quando trovasi distaccato. ministrazione ed il
dallo Stato Maggiore del corpo. magazzino .
Locale occupato dal Comando delle Un ufficiale di sanità.
scuole normali di fanteria, bersaglieri
e cavalleria .
2. Locale occupato da uno o più batta-
glioni di fanteria , due o più squa- Un ufficiale per la di-
droni di cavalleria , tre o più com- sciplina.
pagnie d'artiglieria e genio, distaccati Un ufficiale sanitario .
dal rispettivo reggimento .
3. Locali occupati da frazioni di truppa
Un ufficiale per la di-
di forza inferiore a quella indicata al
sciplina.
numero precedente .
Un direttore in 2°.
Un uffiziale d'ammini-
strazione e magaz-
zino .
4. Ospedale militare divisionario . Un uffiziale di sanità .
‫זי‬ Un cappellano .
Un farmacista.
Suore di carità.
Un ufficiale per la di-
sciplina .
5. Ospedale militare succursale. Un uffiziale di sanità.
Suore di carità.
6. Locale occupato dall'ufficio del Co-
mando di Dipartimento ; dal Comando
di Divisione ; dal Comando militare
di Provincia e Fortezza ; dall'Inten-
denza militare nei capi luoghi di Di- Un ufficiale od impie-
visione ; dalle Direzioni d'Artiglieria ; gato .
dalle Direzioni del Genio ; dalle Di-
rezioni dei magazzini principali del-
l'Amministrazione militare ; dal Quar-
tier-Mastro per l'Armata .
16
7. Locale ad uso di stabilimento d'arti- Un ufficiale od impie-
glieria e genio , cioè grandi officine
e laboratori . gato.

8. Oltre agli ufficiali ed impiegati indicati ai numeri precedenti ,


possono godere dell'alloggio gratuito in locali militari gl'im-
piegati d'artiglieria . genio , amministrazione della guerra e
sussistenze militari che disimpegnano le funzioni di casermieri
nei locali stessi , oppure sono consegnatari di materiali di
spettanza del Governo.

AVVERTENZE.

a) L'alloggio non costituisce un diritto personale, ma è so-


lamente concesso per vantaggio del servizio quando vi sono
camere eccedenti il bisogno delle truppe, degli uffici e magazzini .
b) Perchè l'alloggio venga considerato quale concesso per
vantaggio del servizio , bisogna che sia nel fabbricato abitato
dalla truppa o dove è collocato l'ufficio , il magazzino o stabi-
limento da sorvegliare.
c) In massima l'alloggio concesso gratuitamente a norma
della presente tabella non deve eccedere le 2 camere se l'uffi
ciale od impiegato che lo occupa è di grado o di assimilazione
inferiore al maggiore ; non deve eccedere le 3 camere se del
grado o di assimilazione di maggiore ; non eccedere le 4 camere
se di grado od assimilazione di tenente colonnello , di 5 camere
se colonnello, e 6 camere se generale. L'ufficiale od impiegato
che occupa un numero maggiore di camere dovrà pagare per
le eccedenti il fitto mensile stabilito dalla Direzione del Genio.
d) Il numero massimo di camere che possono godere in
alloggio gratuito gli ufficiali, e gli ufficiali od impiegati di cui
allo alinea c del § 2 delle istruzioni , deve essere ragguagliato al
limite stabilito nell'alinea precedente di queste avvertenze per
ufficiali od impiegati di ugual grado od assimilazione.

Il Ministro
E. CUGIA.
17
MODELLO A
-
(Questo modello serve anche di esempio pratico).

DIREZIONE DEL GENIO DI PARMA

Specchio delle Camere disponibili per alloggi privati esistenti nei fab-
bricati militari delle piazze di Mirandola, Rubiera, Carpi, Pavullo.

AVVERTENZE

Il presente specchio deve essere compilato ogni anno dalla Direzione del Genio
e trasmesso al Comandante della Divisione territoriale prima del 15 dicembre.
Nessuna variante potrà introdursi nel corso dell'anno senza l'autorizzazione
del prefato Comandante Generale.
Le camere che non hanno luce diretta, le cantine, le rimesse e le scuderie
non sono descritte nel presente specchio e possono essere concesse in uso
gratuito agli Ufficiali ed impiegati. Le camere destinate per cucina sono com-
prese nello specchio col relativo valore locativo.
locativoto
18

Superficie
Camera

assegna
quadrati
mensile
Valore
della

m)( etri
della
Camera
N
°
Da chi occupata

()Lire
INDICAZIONE il giorno
Piazza DEL Piano
FABBRICATO

Τ R 3 7

228

212
Mirandola Caserma Suore · 1° 15 23 3,50 Uffiziale del 25° reggimento
Caserma Suore 1° 16 18 3,00 Uffiziale del 25° reggimento
Caserma S. Francesco • terreno 3 32 3,50 Impieg. genio consegnatario
Caserma S. Francesco • terreno 4 20 2,50 Impieg. genio consegnatario
Caserma S. Francesco · terreno 5 23 25 3,00 Impieg. genio consegnatario
Caserma S. Francesco • 1° 12 24 3,50 Uffiziale del Comando milit.
Caserma S. Francesco 1° 13 36 4,00 Uffiziale del Comando milit.
222222

Rubiera Forte . 2º 27 28 3,50 Comandante militare


Forte . · 2º 20 29 3,00 Comandante militare
Forte · 2º 28 30 3,50 Comandante militare
222

Forte 2º 301 18 2,50 Comandante militare


Forte · 20 31 20 2,50 Comandante militare •
&

Forte • 1° 12 32 3,00 Comandante militare ·


Forte 1° 13 21 2,50 Comandante militare
Caserma della Posta . . terreno 3 28 3,00 Uffiziale del 25° reggimento
Caserma della Posta . . terreno 4 18 2,50 Uffiziale del 25 ° reggimento
Caserma della Posta . . 1° 17 22 3,00 Capitano del 25° reggimento
88

Caserma della Posta . • 1º 18 36 4,00 Capitano del 25° reggimento


Caserma della Posta . . 1° 19 42 5,00 Capitano del 25° reggimento
19

Proposte Determinazioni
DEL DIRETTORE DEL GENIO DEL COMANDANTE GEN. DI DIVISIONE

ANNOTAZIONI
Se a Se a
pagamento Corpo od Individuo pagamento Corpo od Individuo
0 da assegnarsi da assegnarsi
gratuitamente gratuitamente)
9 10 11 12

Gratuito 25° reggimento fanteria Gratuito 25° reggimento fanteria


Gratuito 25° reggimento fanteria Gratuito 25° reggimento fanteria
Gratuito Direzione del Genio Gratuito Direzione Genio Parma
Pagamento Direzione del Genio Gratuito Direzione Genio Parma
Gratuito Direzione del Genio Pagamento Direzione Genio Parma
Pagamento Comando militare Pagamento Comando milit. Mirandola
Pagamento Comando militare Pagamento Comando milit. Mirandola

Gratuito Comando militare Gratuito Comando milit. Rubiera


Gratuito Comando militare Gratuito Comando milit. Rubiera
Gratuito Comando militare Pagamento Comando milit. Rubiera
Gratuito Comando militare Pagamento Comando milit . Rubiera
Pagamento Comando militare Pagamento Comando milit. Rubiera
Pagamento Comando militare Pagamento Comando milit. Rubiera
Pagamento Comando militare Pagamento Comando milit. Rubiera
Gratuito 25° reggimento fanteria Gratuito 25° reggimento fanteria
Gratuito 25° reggimento fanteria Gratuito 25° reggimento fanteria
Pagamento 25° reggimento fanteria Pagamento 25 ° reggimento fanteria
Pagamento 25° reggimento fanteria Pagamento 25° reggimento fanteria
Pagamento 25° reggimento fanteria Pagamento 25° reggimento fanteria
20
MODELLO B.
-
Questo modello serve anche di esempio pratico).

25° REGGIMENTO FANTERIA

Nota del pagamento che si corrisponde al Consiglio d'Amministrazione


della Direzione del Genio militare in Parma per fitto alloggi del mese
di aprile 1867, goduti da uffiziali del reggimento in locali dipendenti
dall'Amministrazione militare, ed indicazione delle camere destinate
ad uso di alloggio con pagamento di fitto, ma rimaste disoccupate

mensile

assegnato
nello stesso mese di aprile.

Camera
Valore
locativo
della
INDICAZIONE No DA CHI OCCUPATA
PIAZZA
DEL FABBRICATO il 15 aprile 1867

Rubiera Caserma della Posta • 17 3,00 Capitano Volta Enrico.


Caserma della Posta 18 4,00 Id.
Caserma della Posta 19 5,00 Id.
Modena Caserma S. Chiara • 19 3,50 Luogotenente Pirro Angelo .
Caserma S. Chiara 29 3,00 Sottotenente Verdi Carlo.
Cittadella • 7 2,50 Id. Dono Luigi.
Cittadella 21 Disoccupata.
Cittadella 22 Id.
Cittadella 33 Id.
Cittadella · 34 2,00 Luogotenente Asti Giuseppe
Cittadella 35 3,00 Id.
Caserma S. Eufemia 12 2,50 Capitano Testa Luigi.
Caserma S. Eufemia . 13 1,50 Id.
Caserma S. Eufemia . 15 3,00 Maggiore Borla Cesare.
Caserma S. Eufemia . • 16 2,50 Id.
Caserma S. Eufemia 17 4,00 Id .
Caserma S. Eufemia . . 18 1,50 Id.
Padiglione di S. Pietro 39 2,50 Sottotenente Costa Lodovico.
Padiglione di S. Pietro 40 3,00 Luogotenente Dodda Battista.
Padiglione di S. Pietro · 41 Disoccupata.
:

Padiglione di S. Pietro 42 Id.


Padiglione di S. Pietro 43 2,50 Sottotenente Ezza Angelo.

Totale da pagarsi Lire 49,00


Speso per vaglia postale . 0,60
Rimane effettivamente pagato al Consiglio d'Amministrazione della Direzione
del Genio L. 48,40 --
— Dico lire quarantotto e centesimi quaranta.

Modena, il 7 maggio 1867.


Il Colonnello Comandante il Reggimento
21

Disposizioni per l'attuazione delle soppressioni e ri-

duzioni provvisorie delle Armi d'Artiglieria e del


Genio ordinate con R. Decreto 6 gennaio 1867.

(Veggasi il citato R. Decreto nel Giornale del Genio Militare, anno corr., pag. 2).

N. 5. - 21 gennaio 1867. --- (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Per l'attuazione del R. Decreto in data 6 gennaio corrente con


cui furono ordinate alcune soppressioni e riduzioni provvisorie
nelle Armi d'Artiglieria e del Genio , questo Ministero determina
quanto segue :
1° Col 1 ° del mese di febbraio prossimo saranno sciolte le
compagnie seguenti :
Nell'Arma d'Artiglieria :
a) la 7' e la 10ª del 1 ° Reggimento .
b) la 9ª , 13 , 15' e 17′ del 2° Reggimento .
c) la 4ª , 9" , 12' e 18 del 3° Reggimento .
d) la * , 15ª , 16ª e 18ª del 4° Reggimento .
Nell'Arma del Genio :
e) 1'8 ' , 11ª , 16 " e 18ª del 1° Reggimento .
f) 1'8", 9" , 10" e 13ª del 2° Reggimento .
2° I graduati ed altri di bassa-forza delle compagnie sop-
presse saranno ripartiti in aggregazione in altre compagnie del
rispettivo Reggimento nel modo seguente :
g) 1° Reggimento d'Artiglieria. Quelli della 7 fra le altre
compagnie stanziate a Pavia , e quelli della 10 tra la 9° com-
pagnia ora a Casale e le due stanziate a Piacenza .
― Quelli della 9ª e 13ª tra
h) 2 Reggimento d'Artiglieria .
le compagnie restanti in Torino , quelli della 15' tra le quattro
compagnie restanti a Verona, e quelli della 17 tra le due re-
stanti in Alessandria e la 4ª compagnia, ora a Casale , la quale
sarà chiamata di presidio in Alessandria .
i) 3° Reggimento d'Artiglieria. - Quelli della 4ª , 9ª , 12ª
e 18ª tra le compagnie rispettivamente restanti in Ancona, Ge-
nova, Venezia e Messina .
1) 4° Reggimento d'Artiglieria. - Quelli della 9ª , 15 , 16*
22

e 18 tra le compagnie rispettivamente restanti in Mantova,


Piacenza e Bologna .
--- Quelli dell'11 ° , 16ª e 18ª
m) 1° Reggimento Zuppatori.
tra le compagnie restanti a Casale ; quelli però della 18ª ora a
Palermo, continueranno a rimanere in detta città, saranno con-
siderati quale distaccamento delle compagnie ora stanziate a
Casale e saranno comandati dall'uffiziale più anziano tra quelli
ora addetti alla compagnia medesima . Quelli poi dell'8" compa-
gnia tra le compagnie che rimangono a Verona.
n) 2º Reggimento Zappatori . Quelli dell'8 , 9ª e 13ª fra
le compagnie restanti a Piacenza , quelli della 10ª alla compagnia
restante a Bologna.
3° Gli uffiziali che in ciascun Reggimento rimarranno in ec-
cedenza, vi saranno conservati in soprannumero quali aggregati
al rispettivo stato maggiore, continuando a rimanere nelle at-
tuali loro stanze fino a che dal Ministero siasi provvisto per il
collocamento in aspettativa per riduzione di Corpo di quelli che
ne avranno fatta domanda , ed in caso di deficenza di questi,
di coloro cui possa spettare a mente della legge 25 maggio 1852.
4º I graduati di bassa-forza delle compagnie soppresse, ad ec-
cezione dei furieri e caporali furieri , dovranno esser conservati
in soprannumero solamente sino a che le compagnie restanti
rimarranno al completo dei loro proprii graduati ; ma venendo
a risultare vacanze in queste, le vacanze medesime dovranno
esser occupate dai graduati delle compagnie soppresse ed i co-
mandanti di Reggimento si asterranno dal far promozioni sino
a che tra i graduati effettivi delle compagnie restanti e quelli
aggregati alle medesime il numero totale nel Reggimento venga
a risultare uguale a quello stabilito dai quadri approvati con
R. Decreto 14 dicembre 1866 colle seguenti varianti :
o) ( 1º Reggimento Artiglieria) per lo stato maggiore e per
N. 8 compagnie .
p) 2º, 3º e 4º Reggimento Artiglieria) per lo stato maggiore
e per N. 14 compagnie.
q) (1º e 2º Reggimento Zappatori) per lo stato maggiore e
per N. 14 compagnie .
5º Allorquando occorrerà di far promozioni nei limiti prece-
dentemente indicati, queste dovranno esser fatte per le sole
compagnie che rimangono, ed i comandanti di Reggimento av-
23

vertiranno di farvi concorrere non solo gli effettivi delle com-


pagnie medesime, ma eziandio gli aggregati che riuniscono it
requisiti stabiliti dalla Legge sull'avanzamento nell'esercito .
6º È conservato il furiere ed il caporale furiere di ogni com-
pagnia soppressa, i quali dovranno passare in aggregazione allo
stato maggiore del reggimento.
Tanto l'uno che l'altro dovranno essere sempre rimpiazzati
qualora per variazioni avvenute lasciassero il posto vacante .
7° Speciale attribuzione del furiere e caporale furiere delle
compagnie soppresse, si è il tenere in giornata i ruoli annuali
delle compagnie stesse, tanto per gli uomini presenti sotto le
armi che per quelli in congedo illimitato, limitando però le sole
variazioni a quelle che hanno effetto sui ruoli matricolari , come
sarebbero passaggi di compagnia e di corpo , promozioni, con-
gedi e cancellazioni dai ruoli , ecc .
Oltre a tale lavoro , il quale sarà eseguito sotto la respon-
sabilità dall'uffiziale d'Amministrazione , i furieri e caporali furieri
delle compagnie soppresse saranno eziandio impiegati nei diversi
uffizi del Corpo secondo ravviserà opportuno il comandante del
Corpo medesimo.
8° Le compagnie che hanno gli aggregati delle compagnie
soppresse li considereranno quali effettivi per ogni loro compe-
tenza, compreso l'assegno giornaliero di deconto , ma, tanto sui
fogli nominativi delle competenze che su quelli di deconto, sa-
ranno distinti dagli effettivi mediante apposito § intitolato : Ag-
gregali della ..... compagnia soppressa .
Epperò le compagnie soppresse dovranno consegnare a quelle
presso le quali gli uomini passano in aggregazione le tabelle
di passaggio ed altri documenti prescritti come se si trattasse
di passaggio effettivo di compagnia.
9° Tutti i Reggimenti d'Artiglieria e quelli dei Zappatori del
Genio si ridurranno nel più breve tempo possibile al numero
di quadrupedi per ciascuno di essi stabilito dai R. Decreti 14
dicembre 1866 , colle riduzioni indicate nel R. Decreto 6 gennaio
corrente, procedendo nei modi voluti alla vendita per riforma
o per riduzione di numero di quelli in eccedenza.
Il Ministro
E. CUGIA .
24

Si mantiene in vigore per le Direzioni del Genio il


Regolamento d'Amministrazione e Contabilità del

15 dicembre 1864.

N. 6. 2 febbraio 1867.

Sebbene col 1° gennaio del corrente anno sia andato in vigore


un nuovo Regolamento per il servizio delle Direzioni d'Artiglieria
in surrogazione del Regolamento d'Amministrazione e Contabilità
delle medesime in data 15 dicembre 1864 , e di quello per il
servizio interno e per gli operai del 1 ° aprile 1865, si avvertono
le Direzioni del Genio che per esse continuano ad essere in vi-
gore questi ultimi finchè non sieno pubblicate disposizioni spe-
ciali pel servizio dell'Arma che sono in corso di studio .

Per il Ministro
MARALDI .

Iuvio al Ministero dell'originale e di una copia dei

Decreti d'approvazione di contratti e di conven-


zioni private che devono registrarsi dalla Corte
dei Conti.

N. 7. 5 febbraio 1867.

Per ottemperare alle istanze della Corte dei Conti il Ministero


ha determinato che siano ad esso spediti dalle Direzioni del
Genio militare non soltanto i Decreti originali di approvazione
di qualsiasi contratto o convenzione che debbono essere regi-
strati dalla Corte dei Conti , ma bensì sia inoltre da esse Dire-
zioni in un coll'originale trasmessa una copia autentica conforme
di caduno dei detti Decreti, quale copia sarà ritenuta dalla pre-
fata Corte .
Per il Ministro
MARALDI .
25

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA .

La fortification déduite de son histoire,


par le général J. Tripier . - Paris, 1866 .

Il generale Tripier ha dato fuori , nel corso dell'anno 1866 , un


volume che porta per titolo : La Fortification déduite de son his-
toire. Il pensiero dell'autore, come apparisce dal titolo , è di
condurre ad unità gli svariati fatti, le diverse teorie, i molti
sistemi che la fortificazione è andata svolgendo nella sua storia ,
a fine di trarre dalla storia la scienza . L'arte moderna, al dire
dell'autore, è si intimamente collegata all'antica , che non è pos-
sibile separarle in uno studio serio della fortificazione . Egli cor-
robora il suo concetto con l'autorità di Napoleone III , il quale
dice (Guerre de Campagne, pag . 5 e 6) : « Nelle idee havvi filia-
zione come negli uomini , e i progressi umani hanno una genea-
logia della quale possonsi seguire le orme a traverso i secoli , a
quel modo che si rimonta verso l'obbliata sorgente dei grandi
fiumi . Esiste una mutua dipendenza che obbliga le nostre inven-
zioni ad appoggiarsi le une sulle altre , ad aspettarsi in certo
modo . ›
Questo volume dell'autore , quantunque faccia corpo a sè,
sembra in pari tempo essere parte d'un'opera nella quale , dopo
aver trattato della fortificazione pura, si tratterà delle sue ap-
plicazioni alla difesa degli Stati e alla guerra in generale .
L'autore trova nella fortificazione tre grandi elementi , e sono :
l'ostacolo , il tracciato, il parapetto . Le fasi percorse da cosiffatti
elementi sono le seguenti : la prima , quella dell'arte antica,
comprende l'antichità e il medio evo ; la seconda , quella del
passaggio dell'arte antica alla moderna , incomincia alla metà
del XV secolo , col proiettile da getto, e termina alla fine del
XVI secolo , epoca nella quale si può considerare la fortificazione
come compiuta nelle sue parti essenziali ; infine, la terza fase,
che ha principio col cominciare del secolo XVII e arriva sino
a' nostri giorni . È questo il periodo dell'arte moderna , ossia il
periodo nel quale la fortificazione, a cagione dei recenti pro-
gressi dell'artiglieria e dell'industria , e mercè l'uso del ferro e
la sua lega con la tattica e la strategia , muove ad uscire dalle
sue fasce e si volge ad acquistare nuova potenza.
26

Si è detto disopra che l'autore trova nella fortificazione tre


grandi elementi : l'ostacolo, il tracciato e il parapetto .
Per intendere la mente dell'autore , è bene sapere che egli
per ostacolo intende propriamente : la scarpa, la controscarpa ,
la falsa braca , il cammino coperto, l'acqua, la vegetazione in
tutte le sue varietà , e tutto quello che può opporsi ai progressi
dell'attacco . >
Il metodo seguito dal generale Tripier nel suo libro consiste
nel prendere isolatamente ciascuno degli elementi e nell'accom-
pagnarlo dall'origine al termine del periodo del quale discorre .
Ma ci correggiamo dell'aver detto ciascuno degli elementi , im-
perocchè i tre elementi si riducono a due, e l'autore nel corso
della storia riunisce la massa coprente, il parapetto, il trince-
ramento all'altra parte sopradetta , l'ostacolo . Per siffatto me-
todo , se si toglie il periodo dell'arte antica e del medio evo nel
quale l'autore parla insieme di tutti e tre gli elementi e anche
dei procedimenti d'attacco in uso al XIV e XV secolo , il lettore
percorre due volte il medesimo periodo storico, una volta ac-
compagnando il profilo ed un'altra il tracciato . Così , dopo di
aver tessuta la storia del profilo e di esser pervenuto all'arte
moderna attraversando il periodo di passaggio dall'arte antica
alla moderna , l'autore si rifà da capo e ritorna, a proposito del
tracciato, a quel periodo di passaggio per giungere di poi nuo-
vamente a ricalcare il terreno dell'arte moderna . Non sarebbe
stato miglior consiglio il fare che l'ordine della trattazione cor-
rispondesse collo svolgimento storico in guisa da far procedere
di conserva due elementi che sono parti d'un medesimo tutto
e che sono nate contemporaneamente ?
Chiudono il volume due capitoli, l'uno sull'ingrandimento del
campo di tiro, e l'altro sulla massa coprente e su ' ripari per
combattimento . In questi capitoli , anzi che la storia , è contenuta
la discussione dell'autore intorno all'influenza dell'ingrandimento
del campo di tiro sul tracciato della fortificazione moderna, e
alcune osservazioni intorno ai parapetti e traverse di terra , alle
casamatte e teste di casamatte in muratura, in legno, in terra
e in ferro .
Di un libro storico sarebbe lungo l'offrire un'esposizione parti-
colareggiata, perchè sarebbe mestieri il seguire l'autore nei giu-
dizi ch'egli dà a misura che s'incontra in un sistema , e il rifare
27

pertanto un lungo cammino . Detto del concetto e del metodo


dell'autore, ci rimarremo a render noto ai lettori il sistema al
quale egli si attiene e la conclusione generale alla quale perviene.
E innanzi tutto vogliamo far notare il giudizio che l'autore
porta della scuola italiana al XV secolo . Egli dice :
• Gl'ingegneri italiani son coloro che hanno esercitata la mag-
giore influenza in quest'opera di trasformazione . Essi erano assai
in ritardo in fortificazione nella seconda metà del XV secolo ,
ma alla fine di questo secolo , mentre le loro fortezze soccom-
bevano sotto i colpi dell'artiglieria francese , ch'era la più per-
fetta a quei tempi, essi fecero il tirocinio in un'arte che doveva
elevare si alto la loro fama nel secolo seguente , durante il quale
hanno creato una scuola. ›
Tanto successo è da ascrivere alle loro cognizioni nelle arti
e nelle scienze , le quali appresso loro avevano preso un grande
svolgimento in quell'epoca magnifica del risorgimento , in cui
tante belle intelligenze brillarono di viva luce . Gli altri popoli
noveravano militari che avevano forse più degl'Italiani la pratica
della guerra di assedio , ma a'quali faceva difetto un'istruzione
che potesse permettere loro di farla progredire . Del rimanente,
è a rendere agl'Italiani la giustizia ch'eglino posero a profitto
dell'arte, nel ridursi in patria, le lezioni che ricevettero nel nord,
ove dimorarono a lungo e ove ebbero parecchie lotte a sop-
portare .
Nella importante questione che nel campo della fortificazione
ferve e si aggruppa intorno alle due grandi personalità del
Vauban e del Montalembert, il generale Tripier tiene pel primo
e propriamente per la sua terza maniera , quella di Neuf- Brisach .
A prima vista e ' pare che l'autore accetti quel tracciato come
quello che meglio d'ogni altro rispondeva alle condizioni della
difesa relativamente ai tempi nei quali ebbe vita , ma di poi
l'autore gli fa adesione senza riserva alcuna .
( È stato mestieri che i nuovi progressi dell'artiglieria, dopo
più di un secolo e mezzo di abbandono, venissero a dar ragione
all'ultimo tracciato del Vauban nel modo più splendido . Non si
può con i fuochi ficcanti attuali adoperare disposizione altra che
quella della falsa braca per coprire le murature. (pag . 154 , 155) .
L'autore, dopo aver riconosciuto il vantaggio che ha l'attacco
di far breccia da lunge e pertanto la necessità per la difesa di
28

ricoveri alla prova, afferma che la scuola alemanna ha renduto


il servigio di far comprendere questa necessità , ma che si è in-
gannata sulla sua natura . Difatti , secondo il Vauban , le vere
casamatte di combattimento debbono essere collocate dietro il
parapetto e non nella scarpa. L'autore non vuole casamatte di
scarpa che per fiancheggiare il fosso , e dice che il Vauban non
ha sconosciuto l'importanza della casamatta di scarpa , ma l'ha
adoperata per i fianchi e con prudenza . Nel tracciato di Neuf-
Brisach ella è coperta dalle torri bastionate.
L'autore loda il Montalembert pel presentimento ch'egli ebbe
dell'importanza dell'artiglieria , ma concede ai tiri di lancio mag-
gior valore che a'curvi, e però dissente dal generale Blois nel-
l'opinione che l'attacco delle piazze riposi tutto sul bombarda-
mento . La conclusione generale alla quale arriva l'autore è la
seguente :
Tutte queste considerazioni vengono a confermare la con-
chiusione alla quale eravamo già pervenuti in quest'opera , pel
ragionamento e per lunga esperienza, ossia che la concentra-
zione dei fuochi si trovi nell'estensione dei fronti e nello sviluppo
del campo di tiro .

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare.

-
(N. 93) 1866 .
Dicembre 30. R. D. circa alcune opere, torri e luoghi che cessano di
essere considerati come posti e piazze fortificate. Pag. 1321
30. -- Riduzione nei Medici capi e Medici direttori del Corpo
sanitario militare • 1344
30. Soppressione dei Tribunali militari di Chieti, Messina
e Cagliari > 1345
-
(N. 94) 1866.
Dicembre 30. ---- R. D. Riordinamento dei Tribunali militari · Pag. 1349
(N. 5) -
1867.
Gennaio 14. - Istituzione d'un Ufficio provvisorio del Genio di Venezia
per il servizio della R. Marina . Pag. 45
17. - Istruzioni per l'eseguimento dei R. Decreti 6 gennaio 1867
relativi al riordinamento della Fanteria e Bersaglieri
e del Reggimento del Treno d'armata sul piede di pace. ▾ 46
19. -- Istruzione per l'eseguimento del R. Decreto 6 gennaio 1867
che sopprime per il 1° marzo 1867 il Gran Comando
di Palermo e le Divisioni di Messina, Forlì e Udine. » 52
33
2

19. Si raccomanda maggiore vigilanza e parsimonia nelle


spese agli ospedali militari . 53
20

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 3 .

SOMMARIO .
Gennaio 31. - R. Decreto . Soprassoldo agli Ufficiali ed Impiegati del Genio a Mantova (Parte-
cipazione ufficiale) · Pag. 29
31. Elenco di Forti nel Dipartimento militare di Verona colle nuove denomina-
zioni approvate per i medesimi (Id.) › 31
Febbraio 5 . - Norme da osservarsi circa le domande d'aspettativa per infermità o di colloca-
mento in riforma degli Uffiziali appartenenti allo Stato Maggiore delle
Armi d'Artiglieria e del Genio , alle Compagnie operai d'Artiglieria ed al
Corpo di Stato Maggiore (Id.) . · 38
5. - Soppressione del Comando del Genio nel Dipartimento militare di Pa-
lermo (Id.) 39
8. Dipendenza dei Direttori degli Uffici di revisione della contabililà del materiale
d'Artiglieria e del Genio e loro attribuzioni sui personali addetti agli Uffici
medesimi (Id.) · 40
> 20. Piani di fabbricati ad uso militare da distribuirsi ai Comandi Generali dei
Dipartimenti e delle Divisioni militari (Id.) 41
Rassegna bibliografica . 42
Sommari dal N. 6 al N. 12 del Giornale Militare ufficiale 54

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

R. DECRETO. Soprassoldo agli Ufficiali ed Impiegati


del Genio militare a Mantova .

(Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA .


Visto i R. Decreti 10 ottobre e 23 dicembre 1866 coi quali
vennero instituiti nelle provincie venete un Comando del Genio
di Dipartimento e quattro Direzioni ;
Visto il R. Decreto 6 aprile 1865 che determina intorno alle
indennità di trasferta per gl'impiegati civili dipendenti dal Mi-
nistero della Guerra ;
Visto il R. Decreto 12 aprile 1865 che determina intorno gli
assegnamenti di trasferta per gli Uffiziali dell'Artiglieria e Genio
pel servizio del materiale ;
Sulla proposta del nostro Ministro Segretario di Stato per gli
affari della Guerra ;
Abbiamo decretato e decretiamo :
30
ART. 1 .

Agli uffiziali, impiegati contabili , assistenti locali del Genio


militare che siano destinati nella piazza di Mantova , è accordato
il seguente soprassoldo giornaliero per sopperire alle maggiori
spese cui debbono soggiacere.
a) Agli uffiziali inferiori del Genio un soprassoldo giornaliero
di lire 1 .
b) Ai contabili , aiutanti contabili ed aspiranti contabili del
Genio un soprassoldo giornaliero di lire 1 .
c) Agli assistenti locali del Genio il soprassoldo giornaliero di
lire 0,50.
ART. 2.

I predetti soprassoldi saranno corrisposti in un colle paghe


per ogni giornata di permanenza degli uffiziali , impiegati con-
tabili ed assistenti locali del Gerio nella premenzionata città di
Mantova.
Alla relativa spesa si farà fronte coi fondi assegnati in bi-
lancio alle categorie ove sono stanziate le paghe del prementovato
personale .
ART. 3.

Il presente Decreto s'intenderà aver effetto dal 1 ° febbraio


1867.
Il predetto nostro Ministro della Guerra è incaricato della
esecuzione del presente Decreto che sarà registrato alla Corte dei
conti.
Dato a Firenze, il 31 gennaio 1867.

VITTORIO EMANUELE .

E. CUGIA.
31

Elenco di Forti nel Dipartimento militare di Verona

colle nuove denominazioni approvate per i mede-


simi.

N. 8. - 31 gennaio. 1867. (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Questo Ministero , sulla proposta del gran Comando del Dipar-


timento di Verona, ha approvati i cambi di denominazione ai
forti del Veneto risultanti dal seguente Elenco ; se ne partecipano
le Autorità militari ad opportuna loro norma.

Denominazioni dei Forti

PRI E NUOVE

-Piazza di Verona 1 Riva destra — 1 ' Linea.


Albrecht. Forte Parona.
Franz Ioseph. Id. Chievo.
Strassoldo. Id. Croce Bianca.
Rudolf. Id. Lugagnano.
Gisella. Id. Dossobuono.
Neu-Wratislaw. Id. Azzano.
Stadion. Id. Tomba.
Cà-Vecchia. Id. Cà-Vecchia.

2 Linea (alla spianata).


Procolo. Forte Procolo.
Wallmoden. Id. della Spianata.
Radetzky. Id . S. Zeno .
Lichtenstein. Id. S. Massimo.
D'Aspre. Id. Fenilone.
Schwarzenberg. Id. S. Lucia.
Alt-Wratislaw. Id . Palio.
Clam. Id. di Porta nuova.
Culoz. Id. Tombetta.
Hess. Id. di S. Caterina.
2
32

Denominazioni dei Forti

PRIMITIVE NUOVE

Riva sinistra - 1ª Linea.

Elisabetta. Forte S. Michele.


Cà-Bellina. Id. Cà-Bellina.
Montorio. Id. Montorio.
Iohn. Id. Preara.
Torre A. Torre S. Giuliano 1.
Id. D. Id. id. 2.
Id. C. Id. id. 3.
Id. B. Id. id. 4.

2ª Linea.

Blockhaus Porta Vittoria. Forte Porta Vittoria.


Scholl. Id. del Cimitero o del Gazometro.
Vertheidigung des Bahnhofes . Cinta della Stazione.
Biondella. Forte Biondella.
S. Felice . Id . S. Felice.
Mattia. Id. S. Mattia.
S. Leonardo. Id. S. Leonardo.
Sofia. Id. S. Sofia.

Pastrengo.

Benedek. Forte Monte Bolega.


Leopold. Id. Poggio Croce.
Nugent. Id. id. Pol.
Degenfeld . Id. Piovezzano.

Ceraino e Rivoli.

Chiusa . Forte della Chiusa.


Hlavaty. Id. Ceraino.
Mollinary. Id. Monte.
Wohlgemuth. Id. Rivoli.
33

Denominazioni dei Forti

PRIMITIVE NUOVE

Piazza di Peschiera.
Città di Peschiera.
Corpo principale della Piazza.
Forte Salvi vecchio. Forte Salvi vecchio.
Id . id . nuovo. Id. id . nuovo.
Id. Mandella vecchio. Id. Mandella vecchio.
Id . id. nuovo. Id. id. nuovo.
Forte N° 1. Id. dei Cappuccini.
Id . > 2. Id. del Papa .
Id. 3. Id. del Laghetto.
Id. # 4. Id. Saladini.
Id. • 5. Id . Baccoto.
Id . › 6. Id. Ardietti.
Id. Monte Croce. Id . Monte Croce.
Id . N° 7. Id. Cavalcaselle.
Id . › 8. Id. Polveriera.
Id. ⚫ 9. Id . Felinazzo.

Piazza ed Estuario di Venezia.


Coffano di S. Chiara o Forte della Forte della Stazione.
Stazione.
Fortino in punta S. Marta. Fortino S. Marta.
Id. del Bersaglio in punta S. Id. S. Alvise.
Alvise.
Id . di S. Pietro in Castello. Id. S. Pietro in Castello.
Ottagono Poveglia. Ottagono Poveglia.
Id. Malamocco. Id. Malamocco.
Id. Alberoni. Id. Alberoni.
Id. S. Pietro. Id. S. Pietro.
Batteria di Laguna Fisolo. Batteria di Laguna Fisolo.
Id. id. Poveglia. Id. id. Poveglia.
Id. id. Podo. Id. id. Podo.
34

Denominazioni dei Forti

PRIMITIVE NUOVE

Segue Piazza ed Estuario di Venezia.

Forte S. Angelo della Polvere. Forte S. Angelo della Polvere.


Id. S. Giorgio in Alga. Id. S. Giorgio in Alga.
Batteria di Laguna Iresse. Batteria di Laguna Iresse.
Forte Ihum. Forte Manin.
Id. Haynau, Id. Malghera.
Id. Gorezkowski. Id. Rizzardi.
Batteria al piazzale del Ponte. Batteria del Ponte.
Forte S. Secondo. Forte S. Secondo.
Batteria di Laguna Campalto. Batteria di Laguna Campalto.
Id. id. Tessera. Id. id. Tessera.
Id. id. Carbonera. Id. id. Carbonera.
Id. id. Buel del Lovo. Id. id. Buel del Lovo.
Ridotto Mazzorbo . Ridotto Mazzorbo.
Id. Monte dell'Oro. Id. Monte dell'Oro.
Batteria Penigo . Batteria Penigo .
Id . Pieretto. Id. Pieretto.
Id. S. Antonio. Id. S. Antonio.
Id. S. Francesco del Deserto. Id. S. Francesco del Deserto.
Ridotto Crevan. Ridotto Crevan.
Forte Treporti. Forte Treporti.
Ridotto S. Erasmo nuovo. Ridotto S. Erasmo nuovo.
Id. S. Erasmo vecchio. Id. S. Erasmo vecchio.
Batteria intermedia di S. Erasmo Batteria intermedia di S. Erasmo
orientale. orientale.
Batteria di costa S. Erasmo. Batteria di costa S. Erasmo.
Batteria intermedia di S. Erasmo Batteria intermedia di S. Erasmo
occidentale. occidentale.
Forte S. Erasmo. Forte S. Erasmo.
Id. Lazzaretto nuovo. Id. Lazzaretto nuovo.
Testa di ponte S. Erasmo. Testa di ponte S. Erasmo.
S. Giacomo in palude. S. Giacomo in palude.
35

Denominazioni dei Forti

PRIMITIVE NUOVE

Segue Piazza ed Estuario di Venezia.


Batteria Maffio . Batteria Maffio.
Ridotto Filippini o le Vignole. Ridotto le Vignole.
Batteria Garzina. Batteria Garzina .
Castel S. Andrea. Castel S. Andrea.
Forte Lido . Forte Lido.
Batteria intermedia di Lido . Batteria intermedia di Lido.
Id. di costa S. Elisabetta. Id. di costa S. Elisabetta.
Id. intermedia di S. Elisabetta. Id. intermedia di S. Elisabetta.
Forte 4 Fontane. Forte 4 Fontane.
Batteria intermedia 4 Fontane. Batteria intermedia 4 Fontane.
Id. di costa Casabianca. Id. di costa Casabianca.
Id. intermedia Casabianca. Id. intermedia Casabianca.
Id. di costa Terreperse. Id. di costa Terreperse.
Id. intermedia Terreperse. Id. intermedia Terreperse.
Forte Malamocco. Forte Malamocco.
Batteria intermedia Malamocco. Batteria intermedia Malamocco.
Id. di costa S. Leonardo. Id. di costa S. Leonardo.
Id. intermedia S. Leonardo. Id. intermedia S. Leonardo.
Forte Alberoni. Forte Alberoni.
Batteria di porto Alberoni. Batteria Rocchetta.
Forte S. Pietro. Forte S. Pietro.
Batteria di costa S. Pietro. Batteria di costa S. Pietro.
Forte S. Pietro in Volta. Forte S. Pietro in Volta.
Batteria intermedia di S. Pietro in Batteria intermedia di S. Pietro in
Volta. Volta.
Forte S. Stefano . Forte S. Stefano.
Ottagono Caroman . Forte Caroman.
Id. S. Felice . Id. S. Felice.
Batteria di costa S. Felice. Batteria di costa S. Felice.
Forte Sottomarina. Forte Sottomarina.
Testa di ponte Madonna (Marina). Testa di ponte Madonna (Marina).

3
36

Denominazioni dei Forti

PRIMITIVE NUOVE

Segue Piazza ed Estuario di Venezia.


Ridotto Madonna (Marina). Ridotto Madonna (Marina).
Id. Lombardo. Id. Lombardo.
Batteria di costa Ca-Lino di mare. Batteria di costa Ca-Lino di mare.
Id. di costa Mare Brenta. Id. di costa Mare Brenta.
Id. Ca-Lino di Brenta. Id. Ca-Lino di Brenta.
Id. Ca-Maccari. Id. Ca-Maccari.
Id. Bussola. Id. Bussola.
Id. Ponte Duse. Id. Ponte Duse.
Forte Brondolo. Forte Brondolo .
Testa di ponte (Canal di Valle). Tesia di Ponte (Canal di Valle) .
Trinceramento Gorzon. Trinceramento Gorzon .
Batteria Caobembano . Batteria Caobembano .
Forte S. Michele. Forte S. Michele.
Id. Cavanella d'Adige . Id. Cavanella d'Adige.
Batteria di costa (Po di Levante). Batteria di costa Po di Levante.
Id. di costa (Po di Canarino) . Id. di costa Po di Canarino.
Id. di costa (Po delle Jolle). Id. di costa Po delle Jolle.
Ridotto (Po di Gnocca) . Ridotto Po di Gnocca.
Id. (Po di Goro). Id. Po di Goro.
Id. Cavallino meridionale. Id. Cavallino meridionale.
Id. Cavallino settentrionale. Id. Cavallino settentrionale.
Batteria di costa (Cortellazzo). Batteria di costa Cortellazzo.
Id. di costa (Caorle). Id. di costa Caorle.
Id. di costa (Tagliamento). Id. di costa Tagliamento.
Id. di costa (Porto Ligna). Id. di costa Porto Ligna.
Id. di costa (Porto Buso) . Id. di costa Porto Buso.

Piazza di Mantova.
Cittadella. Cittadella.
Lunetta S. Giorgio . Lunetta S. Giorgio .
37

Denominazioni dei Forti

PRIMITIVE NUOVE

Segue Piazza di Mantova.


Lunetta Fossamana. Lunetta Fossamana.
Id. Frassine. Id. Frassine.
Batteria in 2ª linea. Batteria in 2ª linea.
Lunetta Belfiore. Lunetta Belfiore.
Fortino Pompilio. Fortino Pompilio.
Batteria nuova. Batteria Belgioioso.
Opera a Corno (Pradella). Opera a Corno Pradella.
Opera a corona di Pietole. Opera a corona di Pietole.
Campo trincerato. Campo trincerato.
Trinceramento Te. Trinceramento Te.
Trinceramento Migliaretto . Trinceramento Migliaretto.
Cinta. Cinta.

Borgoforte.
Forte Noijon . Forte Montechiana.
Id. Centrale. Id. Centrale.
Id. Rocchetta. Id. Rocchetta.
Id. Bocca di Ganda. Id. Bocca di Ganda.

Curtatone e Montanara.
Fortino N° 1 .
Id. . 2.
Trinceramento Osone.
Id. › 3.
Spalleggiamento.
Forte staccato N° 4. Forte Montanara.
Id. id. . 5. Id. Rizzarda.

Il Ministro
E. CUGIA.
38

Norme da osservarsi circa le domande d'aspetta-

tiva per infermità o di collocamento in riforma

degli Uffiziali appartenenti allo Stato maggiore


delle Armi d'Artiglieria e del Genio, alle com-

pagnie operai d'Artiglieria ed al Corpo di Stato

maggiore.

N. 9. - 5 febbraio 1867. - (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale) .

Sebbene l'amministrazione degli uffiziali dello Stato maggiore


d'Artiglieria e del Genio trovisi concentrata nell'Uffizio di conta-
bilità del Comitato dell'Arma rispettiva presso il quale esiste
apposito Consiglio amministrativo , quella degli uffiziali delle
compagnie operai d'Artiglieria nel Consiglio amministrativo delle
compagnie medesime e quella degli uffiziali del Corpo di Stato
Maggiore nel Consiglio d'amministrazione instituito presso l'Uf-
ficio superiore del Corpo medesimo, tuttavia speciali considera-
zioni inducono questo Ministero a stabilire che , ognora quando
occorra di proporre taluno degli anzidetti uffiziali per colloca-
mento in aspettativa per infermità o per la riforina, il rispettivo
capo di servizio, anzichè rivolgere la domanda o proposta al
Consiglio dal quale l'uffiziale stesso è amministrato, abbia ad
attenersi al disposto dall'art . 3° dell'Istruzione in data 12 set-
tembre 1853 per l'esecuzione del R. Decreto 16 gennaio dello
stesso anno, dovendo i prementovati uffiziali considerarsi quali
non addetti a corpo avente Consiglio amministrativo .
Da tale disposizione andranno però eccettuati gli uffiziali sì
dello Stato Maggiore d'Artiglieria e del Genio , sì delle compa-
gnie operai d'Artiglieria che del Corpo di Stato Maggiore di
presidio nella Divisione militare in cui risiede ii rispettivo Con-
siglio di amministrazione , pei quali s'intenderanno devolute al
Consiglio stesso le attribuzioni accennate nell'art. 1 ° e 2° della
succitata Istruzione 12 settembre 1853 .
Il Ministro
E. CUGIA.
39

Soppressione del Comando del Genio nel

Dipartimento militare di Palermo.

N. 10. - 5 febbraio 1867. - (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

In conseguenza del R. Decreto 6 gennaio 1867 col quale è , a


decorrere dal 1 ° marzo 1867, soppresso il gran Comando del
Dipartimento militare di Palermo, cessando pure da tal data il
Comando del Genio in detto Dipartimento, questo Ministero de-
termina :
1° Sono deferite al Direttore del Genio militare di Palermo,
per il territorio dell'isola di Sicilia, tutte le attribuzioni ed i
doveri che spettano o potranno nel seguito spettare ai coman-
danti del Genio di Dipartimento, ad eccezione però di quanto
si riferisce alle ispezioni ed alle collaudazioni , limitandosi su tali
particolari a quanto prescrivono al proposito le Istruzioni 22
dicembre 1861 (Giornale militare, Supplemento N. 9) e la succes-
siva Nota 2 marzo 1862 (Giornale militare, pag. 116);
2º Il Ministero si riserva di provvedere, mediante speciale
delegazione, alle ispezioni ed ai collaudi che man mano occorres-
sero nelle Direzioni del Genio di Palermo e di Messina ;
3º Le carte, libri, mobili , ecc. , attualmente in dotazione al
cessante Comando del Genio, verranno presi in caricamento dal
Consiglio d'amministrazione della Direzione di Palermo.

Il Ministro
E. CUGIA.
40

Dipendenza dei Direttori degli Uffici di revisione


della contabilità del materiale d'Artiglieria e del

Genio militare, e loro attribuzioni sui personali

addetti agli Uffici medesimi.

N. 11. - 8 febbraio 1867. - (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

All'oggetto di togliere ogni dubbio sulla interpretazione a darsi


all'art. 3º del R. Decreto 18 dicembre 1864 relativo all'ordina-
mento dell'Arma d'Artiglieria ed all'art. 5° del R. decreto 21
novembre 1865 relativo all'istituzione dell'Ufficio di contabilità
del materiale del Genio, circa la dipendenza diretta da questo
Ministero degli Uffici di contabilità del materiale d'Artiglieria e
del Genio, ai quali con R. decreto 14 dicembre 1866 venne data
la denominazione di Uffici di revisione della contabilità del ma-
teriale d'Artiglieria e del Genio , il sottoscritto dichiara :
1 Gli uffici di revisione della contabilità del materiale di
Artiglieria e del Genio devono considerarsi dipendenti diretta-
mente dal Ministero per qualsiasi relazione di servizio , come fu
stabilito per i Comitati.
2º Le attribuzioni dei Direttori dei predetti uffizi sui perso-
nali ai medesimi addetti sono quelle stabilite per i comandanti
di Corpo .
3º I Direttori degli uffici medesimi devono considerarsi di-
pendenti dai presidenti dei rispettivi Comitati per le sole rela-
zioni di servizio inerenti alla loro qualità di membri dei Comitati
medesimi .
4º La destinazione al rispettivo Comitato degli Uffiziali ad-
detti agli uffizi in discorso deve ritenersi soltanto quale indica-
zione delle competenze da corrispondersi ai medesimi e della
contabilità in cui devono essere compresi.

Il Ministro
E. CUGIA.
41

Piani di fabbricati ad uso militare da distribuirsi

ai Comandi generali dei Dipartimenti e delle


Divisioni militari territoriali.

(Veggasi la Nota infracitata nel Giornale del Genio Militare, 1865 , a pag. 301 e seg .)

N. 12. 20 febbraio 1867.

Facendo seguito alla Nota N. 9 del 31 luglio 1865 relativa


alla raccolta di piani dei fabbricati ad uso militare , questo Mi-
nistero prescrive che , oltre al numero di copie stabilite all'art. 3º
della medesima, ne sia dal Comitato del Geuio tirato un numero
maggiore, sufficiente per poter distribuire a tutti i Comandi ge-
nerali di Dipartimento e di Divisione i piani dei fabbricati mi-
litari esistenti nella rispettiva giurisdizione territoriale .

Per il Ministro
MARALDI.
42

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA.

De la fortification

en présence de l'artillerie nouvelle,


par E. DE BLOIS, Général de Brigade.

I.

Lo Spettatore Militare , nei suoi numeri del 15 luglio e del 15


agosto 1866, ha pubblicato un esame critico dell'opera del ge-
nerale de Blois indicata disopra .
Prima di esporre le ragioni più rilevanti di questo esame
critico , noi crediamo utile riportare dallo Spettatore le poche
pagine nelle quali è brevemente riassunto il contenuto del libro
del de Blois, a fine che ne abbiano contezza quei lettori che
per avventura non avranno avuta l'opera tra le mani ; tanto più
che ragioni di vario ordine ci hanno finora tolto di pubblicare
in questo giornale un articolo bibliografico su di un lavoro sì
importante.
Il generale de Blois, dice l'autore anonimo dell'esame cri-
tico, aveva dato alle stampe nel 1848 una memoria sul bombar-
damento considerato siccome modo di attacco delle fortezze . Ma
allora non si conoscevano che le antiche armi ad anima liscia,
le quali soltanto erano in uso presso gli eserciti . Allorquando
l'uso dei pezzi rigati permise di conseguire nel tiro una gittata
ed un'aggiustatezza d'assai più considerevoli ; allorquando si
verificarono gl'inattesi effetti e la potenza del tiro curvo a
traiettoria poco elevata contro le murature nascoste ; allorchè i
proiettili vuoti si sostituirono in modo per così dire esclusivo
a' pieni, il bombardamento entrò evidentemente in un'êra nuova,
e i suoi effetti distruttori dovettero aumentare .
43
L'autore della memoria predetta stimò fosse mestieri porre in
luce le nuove proprietà che acquistava il metodo da lui patro-
cinato , e da questa idea venne fuori l'opera che noi esami-
niamo.
Essa dividesi in tre parti :
La prima, che abbraccia tutto il primo volume, ricapitola
l'opinione dei diversi autori intorno all'uso dell'artiglieria . Vi si
passano successivamente a rassegna Vauban , Coëhorn , Cormon-
taigne, Montalembert, Choumara , Zastrow, Prévost de Vernois,
Brialmont, ecc . , ecc . Noi non possiamo enumerarli tutti ( 1) . La
nota è lunga e i nomi citati sono fra i più eminenti : eglino
rappresentano le varie scuole teoriche della fortificazione da più
di duecento anni . Ciascun autore vi è studiato dal punto di vista
dell'influenza che egli dà all'artiglieria nell'attacco e nella difesa ,
e i suoi sistemi vi son giudicati a seconda di cosiffatto criterio .
Le diverse loro tendenze danno campo ad una serie di questioni
incidentali , le quali successivamente si aggruppano intorno alla
principale, alla questione del bombardamento, dei suoi effetti e
dei suoi risultamenti, la quale è trattata a proposito della que-
rela di scuola tra Vauban e Coëhorn, e ritorna ancora in altri
luoghi . La questione principale sta anche in quella della premi-
nenza tra i due sistemi , svolta a dilungo nel parlare del Mon-
talembert, nella questione delle casamatte, dibattuta nel trattare
del soggetto ora detto ; in quella sull'utilità delle piazze forti ,
tornata a galla in seguito all'esame d'un'opera del colonnello
del Genio Vauvilliers, avente naturalmente il d'Arçon per av-
versario ; sta ancora nella questione delle relazioni tra i corpi
dell'Artiglieria e del Genio nei diversi rami del loro servizio , e
in ispecie nella costruzione delle fortificazioni e nella condotta
degli assedii ; sta infine sul modo d'insegnare la fortificazione
nelle scuole francesi che l'autore, sulle orme del Generale Pré-
vost de Vernois , critica amaramente.
Ecco una lunga enumerazione , che pure è incompleta . Come
ben si scorge, questo primo volume tocca di tutte le questioni
pendenti oggidì in questa branca dell'arte della guerra .

(1) Mancano in questa enumerazione dello Spettatore : Fourcroy, Carnot,


Bousmard, Rogniat, Dufour, Haxo, Noizet, Vauvilliers.
44

Passiamo al secondo volume, che racchiude la seconda e la


terza parte .
La seconda parte contiene uno studio storico su di un certo
numero di assedii moderni , destinato a corroborare i principii
esposti nel primo volume . Essa è divisa in tre sezioni compren-
denti gli assedii fatti durante le guerre della Repubblica fran-
cese, quelli fatti sotto l'Impero , e infine gli assedii posteriori
all'Impero.
Il bombardamento occupa naturalmente un gran posto in
queste descrizioni , poichè l'autore ne è gran partigiano . Egli
ci fa assistere ai bombardamenti di Longwy, di Verdun e di
Lille , di Magdebourg, di Glogau e di Valenza , infine a quello
di Gaeta (1 ).
Tra gli assedii noi abbiamo osservati quei di Magonza e di
Tolone, di Saragozza, di Ciudad - Rodrigo e di Badajoz , d'Anversa ,
di Roma e di Sebastopoli .
Nel corso di questi racconti , s'innestano ancora alcune que-
stioni incidentali, alcune discussioni sul valore dei bombarda-
menti , sull'opinione che Napoleone I portava intorno a questo
modo di attacco , sulla parte avuta dagli uffiziali del Genio nella
guerra di Spagna, sui cambiamenti arrecati alla fortificazione
dal 1815 insino ai nostri dì , sulla misura del porre a riposo per
limite nell'età, ecc . , ecc .
Nella terza parte il generale de Blois si studia di trarre
conclusioni da quel che precede : egli passa infatti dalla critica
al dommatismo . Ci mostra la necessità di opporre un'artiglieria
quanto si può maggiore all'artiglieria dell'attacco, e sopratutto
ai pezzi destinati ad inondare l'interno della città di proiettili
incendiarii . Segue da ciò, ed egli non si rimane dal tirare questa
conseguenza, che la miglior fortificazione sia quella che permetta

(1 ) Riguardo a questo bombardamento, avvenuto nella Campagna del 1860-61 ,


il Generale de Blois non dice che questo :
་ Se l'esercito Piemontese avesse tentato penetrare per la breccia in questa
fortezza, e' si sarebbe trovato d'incontro agli ostacoli esteriori quasi insormon-
tabili, che la natura e l'arte vi hanno accumulato, e dopo aver toccato gravi
perdite sarebbe stato senza dubbio costretto a levar l'assedio. Lanciando di
fuori una enorme quantità di proiettili nella piazza, questo esercito ha stancata
la costanza del re di Napoli...... »
45

di sviluppare sui suoi ripari la maggior quantità di artiglieria


per rispondere a quella dell'attacco , ed egli offre la fortificazione
poligonale del Montalembert, e in ispecie il tracciato proposto
per Cherbourg, come quello che meglio risponde a queste nuove
esigenze. Il tracciato bastionato è incompatibile cogli attacchi
incendiarii a' quali non può resistere , di guisa che è forza ab-
bandonarlo a qualunque costo . Inoltre , qualunque piazza forte
deve essere cinta da forti isolati , situati ad una distanza suffi-
ciente perchè sia impedito il bombardamento della piazza, insino
a quando questi forti non saranno in potere dell'assediante . Infine
la difesa sarà completata mediante la costruzione d'una cittadella
destinata a prevenire le sedizioni in caso di bombardamento ed
a mantenere gli abitanti nel dovere.
( L'autore ritorna in seguito sull'insegnamento della fortifi-
cazione in Francia : e' si lamenta dell'indirizzo che gli è dato , e
afferma che in esso non è abbastanza riconosciuta la potenza
dell'artiglieria, che questa è ridotta ad un posto subalterno ,
mentre dovrebbe avere la superiorità in tutto e dappertutto . È
mestieri darle il posto al quale ha dritto , e per tanto lasciare
intervenire gli uffiziali di Artiglieria in modo più diretto nella
redazione dei programmi.
L'avvenire, del resto , appartiene all'artiglieria e , per abban-
donarglielo interamente , conviene riunirle il corpo del Genio.
È il solo modo di svegliare quest'ultimo dal suo letargo, e di
riporci nella fortificazione a livello degli altri popoli d'Europa,
verso i quali siamo in ritardo di mezzo secolo. ›
Sin qui lo Spettatore Militare . Per completare questa esposi-
zione crediamo pregio della bibliografia il dire delle proposte
che fa il de Blois a fine di porre la fortificazione in equilibrio
colla nuova artiglieria . Questa è la parte del libro che dovrebbe
essere la più positiva, e che maggiormente dovrebbe tornare
utile agli uffiziali del Genio .
Saremo brevi, perchè le proposte non sono nuove, e coloro
che hanno studiato il libro del Brialmont di già ne hanno notizia.
Dall'esposizione fatta dallo Spettatore, si scorge come il de
Blois sia seguace del sistema poligonale, ma è necessario ag-
giungere che il suo non è propriamente il sistema complicato
del Montalembert, sibbene quello semplificato dei tempi nuovi .
Non altre casamatte da cannone che le grandi caponiere , le
46

batterie fiancheggianti dei rientranti del coprifaccia generale e


le traverse del corpo di piazza . Il rimanente del fronte si com-
pone di ripari terrapienati, con semplice profilo , e qualche volta
anche senza scarpa (pag . 294) . » Il generale de Blois, seguendo il
Brialmont, accetta la lunghezza di 500 metri per le linee di difesa,
e però di 1000 metri pei lati del poligono, ma a due condizioni,
e sono che si aumentino le dimensioni della caponiera e che si
faccia ravvicinare la controscarpa verso il saliente della scarpa.
La prima condizione gli è necessaria per accrescere le bocche a
fuoco e per compensare così , mediante la quantità dei proiettili , la
non troppo buona qualità del tiro a 500 metri ; la seconda , per
non lasciare all'assediante il posto per stabilire la controbatteria
e l'agio di tirare a rimbalzo contro la scarpa, dopo che ha potuto
indovinarne la direzione deducendola da quella della controscarpa .
Riguardo al profilo il de Blois, sempre sulle orme del Brial-
mont, accorda al corpo di piazza 10 metri di comando sul ciglio
del coprifaccia generale . La scarpa esterna del parapetto si pro-
lunga sino a che il cordone della scarpa del fosso sia sottoposto
al ciglio del coprifaccia per un sesto della loro reciproca distanza
orizzontale . A questo modo il tiro ordinario in breccia e quello
ficcante a 1500 metri di distanza non recherebbero che poco danno
alla muratura . In seguito , dice l'autore , per non fare fossi troppo
profondi , si può nel profilo d'un corpo di piazza poligonale a grande
comando adottare l'altezza di 6 metri pel rivestimento di scarpa .
Il comando del coprifaccia generale sulla campagna dovrà essere
debole e non eccedere 3,50 a 4,50 ; il comando dello spalto può
essere stabilito a 1,50 . Così le batterie elevate dell'attaccante
non potranno tirare alle cannoniere delle opere per disopra
le zappe del coronamento senza colpire i propri lavoratori.
Il de Blois, come il Prévost de Vernois e il Brialmont, propone
di porre l'artiglieria sul cammino coperto , ed è di opinione che
i terrapieni del corpo di piazza e del coprifaccia generale deb-
bano essere riservati alla grossa artiglieria, e che la mobile e
leggera debba essere quella dello spalto. I movimenti di arti-
glieria sui ripari e' li crede ineseguibili, a differenza dell'autore
dell'opuscolo : • Les Forteresses et l'Artillerie moderne ( 1 ) , » che vi
poggia su tutta la difesa .

(1 ) Veggasi il cenno bibliografico inserto in questo giornale, annata 1865, a


pag. 109 e seg.
47

In quanto alla costruzione dei forti staccati, l'autore rimanda


interamente agli Studi sulla difesa degli Stati del Brialmont , e
non vi ritroviamo altro che sia degno di nota che il desiderio
di far la caponiera quasi in forma d'una losanga. L'obbliquità di
codesti fianchi, i quali farebbero un angolo acuto coll'adiacente
lato del poligono, costringerebbe le batterie d'infilata a collocarsi
anch'esse in direzione più inclinata e a cadere così sotto il fuoco
del forte laterale .
Il generale de Blois, accettando i forti staccati non tanto come
modo a fornire un campo di manovra, ma quanto e molto più
come modo per preservare la città dal bombardamento, non li
vuole a distanza minore di 4 chilometri dai salienti della piazza.
Pari dev'essere , secondo lui , la distanza in fra i forti .
Le sue proposte si terminano col rinnovare l'idea della citta-
della che fu posta innanzi dal Vauban .

II.

Esponiamo adesso il modo col quale lo Spettatore giudica del-


l'opera del generale de Blois .
Il bombardamento elevato a metodo e sistema assoluto essendo
il pensiero dominante dell'autore, il critico incomincia il suo
esame col dimostrargli che esso è piuttosto un potente spediente
per castigare e sottomettere una popolazione che un metodo as-
soluto per aver ragione della fortificazione . Il critico riconosce
la maggior importanza acquistata dal bombardamento in seguito
alla scoperta delle nuove armi , consente che sia un mezzo se-
condario per accelerare la caduta d'una piazza , ma non divide
l'opinione che si possa sollevare all'altezza di metodo esclusivo.
Il de Blois fa nel suo libro una nuova distinzione nel corso di
un assedio : dall'apertura della trincea fino alla costruzione delle
mezze piazze d'armi, dominando la potenza dell'artiglieria , il pe-
riodo prende nome dall'artiglieria e la superficie di terreno per-
corso dall'assediante di zona dell'Artiglieria ; dallo sboccare delle
mezze piazze d'armi , quando s'incomincia ad avanzare colla
48

zappa piena, insino alla breccia , si entra nella zona del Genio . Il
critico non pena moltissimo a combattere questa artificiale se-
parazione, e fa vedere come non v'abbia propriamente una zona
di un'arma e altra di altra, ma che dal principio dell'assedio in-
fine al termine le due armi e anche la fantería , obbliata dal
de Blois , si dividono l'opera ciascuna a seconda il proprio of-
ficio. Parimente il critico combatte come esagerata la propor-
zione stabilita dal de Blois , ossia che i ripari della fortezza sieno
all'artiglieria quel che è il piedistallo alla statua, o in altri ter-
mini : che la fortezza sia un affusto immobile . Egli dice che la
fortificazione oppone dall'un canto all'inimico un ostacolo mate-
riale, e che dall'altro preparatutto affinchè il difensore riu-
nisca i suoi mezzi sul campo di battaglia che si è preparato
da prima . Il cannone è senza dubbio tra questi mezzi , ed è uno
dei più potenti, ma non è l'unico , ed e' pare che l'infanteria
debba pure contare per qualche cosa . Il critico , mettendo da
bauda queste esagerazioni , com'ei dice , dello spirito di corpo ,
tratta la questione delle relazioni fra le due armi , ch'è quella
che ha suggerito al de Blois le sue divisioni e le sue definizioni .
Egli, non sconoscendo la necessità del concorso e del legame fra
le due armi, così nella condotta degli assedi , come nello studio
dei progetti di difesa , combatte tutto quel che v'ha di esagerato
nelle affermazioni del de Blois riguardo al Genio francese e al
modo tenuto sinora nell'insegnamento della fortificazione, e nega
recisamente l'utilità della fusione delle due armi . Rammenta il
cattivo sperimento fatto di loro fusione al 1755 , ammette che
questo esperimento sarebbe meno cattivo oggidì che le due armi
hanno una maggiore istruzione comune, ma reputa che dopo
l'unione rinascerebbero per forza intrinseca le suddivisioni .
Riguardo alla questione del tracciato, il critico consente col
de Blois sulla necessità di allungare le linee di difesa e di fon-
dare il fiancheggiamento sull'artiglieria , e non si mostra alieno
dal credere che il sistema poligonale si presti a questo allunga-
mento o raccorciamento del fronte, e che se il lato esteriore di-
scende disotto a 200 , a 250 metri , il bastionato non ha più ragion
di essere . Ma in quanto alla facilità di trarre a rimbalzo sulle
facce del tracciato bastionato e alla impossibilità di farlo col po-
ligonale, sostenuta dal de Blois , il critico dice che in cosifatte
questioni non si sogliono far paralleli a condizioni pari, impe-
49

rocchè si paragona un fronte poligonale allungato sino al caso


eccezionale di 1000 metri ad uno bastionato ristretto a 360 a 400
metri al più.
Un'altra questione importante è toccata dal critico . Il colon-
nello Vauvilliers, in un'opera intitolata : Essai sur de nouvelles
considérations militaires, ha sostenuto che le piazze ed i trince-
ramenti non pure non sieno stati utili , ma nocivi agli eserciti
che vi si sono appoggiati . Il de Blois aderisce pienamente al-
l'opinione del Vauvilliers , ma ne gitta la colpa tutta sul bastione .
Il critico non nega che le fortificazioni non abbiano impedito di
perdere le battaglie , ma domanda : son desse che le hanno fatto
perdere? la battaglia non sarebbe stata perduta senza la loro
presenza ? È questa la questione nemmanco sfiorata dal Vauvil-
liers e dal de Blois .

III.

Il generale de Blois non ha lasciato senza risposta l'esame


critico dello Spettatore, e nei numeri del 15 settembre e del 18
ottobre del medesimo giornale ha pubblicato la sua replica. In
questo scritto egli ricalca i suoi argomenti, ma temperandone
d'assai la rigidezza della forma e l'esagerazione delle conclusioni .
Il de Blois insiste fortemente sulla preferenza da concedere al
bombardamento sull'assedio regolare per ridurre presto le piazze
a capitolare ; ma , a nostro credere, la questione non sta in ciò .
Chi potrebbe negare che il bombardamento sia preferibile al-
l'assedio regolare quando vi è ragione a credere che esso riesca :
la questione è di studiare se riesca così sicuramente, come pare
che il de Blois opinasse. In una nota contenuta in questa re-
plica , il de Blois dichiara ch'egli non è un cieco eutusiasta degli
attacchi incendiarii , ch'egli nel levare a cielo la potenza di questo
metodo ha sempre inteso a parlare relativamente al sistema ba-
stionato, e che, se si preoccupa di quei fiancheggiamenti che sono
destinati a funzionare negli ultimi momenti d'un assedio in re-
gola, egli è indizio che ammette la necessità di dover pure ri-
correre a questa forma di attacchi . A proposito della indispen-
sabilità di mantenere nella scuola di applicazione l'insegnamento
50

dell'assedio in regola , il generale dice alcune parole che ci piace


riferire :
Io insisto fortemente su di questo principio, perchè reputo
che non s'abbia a lasciare nell'ombra alcun mezzo di prendere
le piazze ; e d'altronde, pensando che noi siamo circondati di
fortezze poligonali , ci è permesso di supporre che se elle fos-
sero potentemente armate nel momento del nostro attacco , ci
sarebbe mestieri per impadronirsene di ricorrere più di una
volta agli attacchi metodici, non ostante gl'inconvenienti e le
lentezze di questo procedimento , o di abbandonar la partita . »
Veggano bene i detrattori della fortificazione, i quali sonosi
appoggiati all'autorità del generale de Blois , che la questione che
oggidì si combatte non è quella dell'utilità e della solidità del-
l'arte in se stessa , ma di una forma di quest'arte .
In verità, il de Blois aveva oltrepassato il limite del vero anche
nello studio dell'influenza del bombardamento sulle piazze a si-
stema bastionato . Tanto nella narrazione degli assedii, quanto
nella esposizione delle opinioni dei varii autori, noi lo vediamo
così compreso della sua teoria da non scorgere che solo quello
conveniente al fatto suo, e da trascurare tutti gli altri elementi
che avrebbero potuto modificare la stima di quel fatto . Egli ,
nella guerra della Spagna a' tempi di Napoleone , vede gli assedi
metodici dei francesi durare più di quelli alla spiccia di lord
Vellington, e tosto ne deduce l'eccellenza assoluta di questo se-
condo metodo ; ma scorda di porre a calcolo tutte le condizioni
che circondavano questo fatto, ossia la forza e il morale della
guarnigione francese e l'animo delle popolazioni spagnuole av-
verse ai francesi . Riguardo al modo di esporre gli autori , noi ,
per farne giudicare il lettore, prenderemo ad esempio quello che
dice del Carnot .
Il de Blois , per dimostrare che il Carnot nel discorrere del
bombardamento non si preoccupa che d'uno sviluppo fittizio di
artiglieria, del caso nel quale l'assediante cerca intimorire la
popolazione con i mezzi ch'ei possiede e con quelli che non
possiede e dà così al borbardamento il carattere d'uno strata-
gemma, reca quel brano del Carnot ove questi dice appunto
così : egli spiega di fuori un apparato fittizio di truppe e di
artiglieria ; egli minaccia, bombarda gli abitanti, a fine che lo
spavento e la confusione li conducano a rendersi tosto . » E di
51
poi il de Blois dice che il Carnot non si è mai preoccupato del
caso di un serio bombardamento . Prendiamo il libro del Carnot
De la Défense des Places fortes, rileggiamone il capo III e vedremo
che il Carnot cita , aderendovi , quel lungo brano del generale
d'Arçon, il quale , come si sa, combatte persino con soverchio
spirito di sistema contro gli effetti di bombardamenti non fittizi,
ma fatti con mostruosi mezzi d'artiglieria , con bombe fulmi-
nanti, con proiettili incendiarii , con pioggie di pietre e di
fuoco , ecc. ,
Il Carnot, nel seguito del medesimo capitolo , tratta in generale
il bombardamento come modo rivolto a scuotere il morale dei
difensori e null'altro , e dice che se costoro sapranno valutarlo
non gli faranno conseguire l'effetto . Che se pure orribili fossero
i danni arrecati alla città, non bisognerebbe cedere la piazza
perchè non fatta la breccia nella muratura .
Ciò abbiamo voluto esporre per ristabilire i fatti nella loro
esattezza .
Un fenomeno da non lasciar passare sotto silenzio, è che il
de Blois in questa replica non pure rialza la parte del Genio ,
ma rimprovera, e con ragione , al critico , di non averla saputa
rialzare abbastanza . L'autore dice :
« L'ingegnere è certamente l'anima degli assedi così nei det-
tagli come nell'insieme . Quasi interamente estraneo alle altre
operazioni della guerra , egli prende l'alta direzione dei lavori
negli assedi regolari . Ma siccome, al dire del critico istesso , il
servizio del Genio non possiede che la sua forza morale, così
ha d'uopo di materiali appoggi che lo secondino. A quel modo che
esso si avvale della fanteria , interamente a sua discrezione , come
del suo braccio destro , parimenti conta sull'artiglieria come sul
suo braccio sinistro ; ma quest'ultimo corpo ha sempre conser-
vata una debole porzione della sua indipendenza nella costru-
zione e nel servizio delle sue batterie , ove non interviene al-
cuno (?) . Di qui , durante gli antichi assedi , seguivano certi screzi
sempre proficui all'inimico e dei quali non si farà sparire la
causa che col confidare alla medesima mano la direzione dei due
servizi. ›
E con ciò il concetto delle zone è, vorremmo dire , essenzial-
mente modificato .
Ma quello che ci pare non posto in luce con esattezza , nean-
52

che dal critico , è l'ufficio dell'ingegnere nei lavori della difesa .


Che la fortificazione attinga la sua forza sopratutto dalla tat-
tica e dall'artiglieria ci pare innegabile, e i moderni scrittori, fra
i quali primeggiano il Todleben e il Brialmont l'hanno espresso
chiaramente ; che allo studio preliminare d'un progetto debbano
intervenire e l'artiglieria e il generale che comanda truppe è
cosa d'incontestabile utilità . Ma non si vorrà negare che le idee
direttive di questo comune studio preliminare, per diventare dav-
vero progetto di fortificazione dovranno prendere la loro forma
organica in un'unica mente, ch'è quella dell'ingegnere, e non
si vorrà eziandio negare che questa mente nello studio particolare
del terreno sarà di frequenti condotta a modificare quei generalis-
simi concetti direttivi . L'ingegnere in definitivo dovrà colla pre-
cisa scelta delle posizioni ove collocare le opere , della distanza
a far correre tra i forti, e tra questi e la piazza, colla creazione
di acconci sbocchi offensivi , coll'assegnare a seconda del terreno
la disposizione del tracciato e la direzione delle linee volte a dare
agio a' fuochi di svilupparsi colla loro maggior potenza , risolvere
problemi di tattica e di artiglieria . Da questo fatto ne segue
che l'ingegnere dovrà meglio che prima procedere d'accordo
colle altre armi , che esso stesso dovrà diventare e più tattico
e più artigliere, ma non per questo abbia a crearsi subordina-
zione e confusione tra le varie armi .
In ultimo diremo che in questa replica il generale de Blois ha
lasciata ove ha trovata la quistione dell'influenza delle fortezze
sulle sorti delle battaglie . Egli dice :
• Qui è acconcio recare alla memoria del lettore che la bat-
taglia d'Inkermann fu perduta presso Sebastopoli , e che la scon-
fitta di Sadowa ebbe or ora luogo sotto le mura di Koenigs-
graetz : nuovi fatti che si presentano in appoggio del principio
osservato dal Vauvilliers . Se il generale avesse avuto cognizione
della sua opera, avrebbe senza dubbio prescelto altra posizione . »
Ma, ripetiamo, è Sebastopoli che ha fatto perdere Inkermann?
è Koenigsgraetz che ha fatto perdere Sadowa ? Se il generale de
Blois avesse scritto dopo che i fatti dell'ultima campagna sono
stati meglio appurati , avrebbe osservato che il Benedek debbe
ascrivere la sconfitta, oltre alle ragioni di altra natura, anche
all'abbandono della posizione dietro l'Elba, appoggiata appunto
alle due fortezze di Koenigsgraetz e Josephstadt. Quando l'esercito
53

del principe Federico Carlo giunse ad Horsitz, lo Stato Maggiore


prussiano, reputando che il generale Benedek tenesse quella po-
sizione, stette in gran pensiero perchè ne misurò tutta la forza,
e non fu poco lieto nel vedere il generale austriaco abbandonare
quella posizione per andarsi a collocare tra la Bistritz e l'Elba .
In tal caso fu Koenigsgraetz la cagione di sì disastrosa sconfitta?
Noi non vogliamo certo cadere nell'esagerato, pedantesco e ti-
mido sistema di coloro che vorrebbero legare la guerra alle
fortezze, ma rigettiamo del pari l'esagerazione del credere che
le fortezze faccian perdere le battaglie.
Si dice che ciò accade perchè le fortezze porgono o una rovi-
nosa confidenza o un sentimento d'inferiorità verso l'inimico . Il
vero è che un esercito che si riduce in una fortezza e che si
pone sulla difensiva è di già alquanto scosso nel suo morale.
Inkermann è venuto dopo Alma . Ma senza Sebastopoli , dopo
Alma, i Russi avrebbero tenuto fermo sì lungamente dincontro
agli Alleati ? Come riuscì l'Austria a contrastare si lungamente
e si efficacemente l'occupazione del territorio veneto ?
Le campagne del 1848, 1859 e 1866 non possono lasciare molti
dubbi nell'esercito italiano intorno la controversa influenza delle
fortezze sull'esito delle guerre .
Abbiamo creduto con questo articolo di porre i lettori al cor-
rente della principale questione che oggidì si dibatte nel campo
della fortificazione , e non abbiamo creduto poterlo far meglio
che lasciando parlare gli stessi autori .
54

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare.

(N. 6) - 1867.

Gennaio 15. - Disposizioni circa i locali occupati ad uso di alloggi o


quartieri nei fabbricati ad uso militare • · Pag. 65
21 . - Disposizioni per l'attuazione delle soppressioni e ridu-
zioni provvisorie delle Armi d'Artiglieria e del Genio 62
22. -- Istruzione per l'eseguimento del R. D. 23 dicembre 1866 ,
relativo all'abolizione dei Comandi militari di Cir-

19
condario, ecc. · · D 57
23. - Gli acconti ai corpi saranno per l'avvenire scontati in
numerario pel solo 10 0/0 .. 65

(N. 7) - 1867 .

Gennaio 19. Ammissione agli Istituti militari superiori e secondari

17
nell'anno 1867 . Pag. 77
D 19. Concorso per l'ammissione nella R. Militare Accademia
e nella Scuola Militare di fanteria e cavalleria nel-
l'anno 1867 . D 79
D 19. Norme per l'ammissione nella R. Militare Accademia
e nella Scuola Militare di fanteria e cavalleria per
l'anno 1867 . 84
19. - Concorso per l'ammissione nei Collegi militari d'istru-
zione secondaria nell'anno 1867 » 121
D 19. - Norme per l'ammissione nei Collegi militari d'istru-
zione secondaria stabiliti in Milano e Napoli per
l'anno 1867 > 124

(N. 8) - 1867.

Gennaio 23. R. D. Scioglimento della Legione ausiliaria ungherese Pag. 145


24. - Facoltà concessa ai Comandanti di reggimento d'Arti-
glieria di chiamare cannonieri alla sede del reggimento
per impartir loro un'istruzione speciale . D 146
55
Gennaio 27. -―― Disposizioni circa al modo di considerare sulle situa-
zioni della forza i licenziati della classe 1842 e circa
al riempire le vacanze nei quadri della bassa-forza
dei corpi • . • .. Pag. 146
28. - Personale dei reggimenti per la sistemazione della con-
tabilità delle compagnie, squadroni e batterie · 147
29. Avvertenze relative all'istruzione sul tiro D 149
31. Raccolta di leggi e disposizioni relative all'esercito ed
agli impiegati civili, colle modificazioni subìte a tutto
il mese di gennaio 1867 " 148

(N. 9) - 1867 .

Gennaio 30. -- Atto di consenso da redigersi in ogni circostanza di


passaggio di un militare dalla categoria provinciale a
quella d'ordinanza • • Pag. 153
> 31. - R. D. Soprassoldo agli uffiziali ed impiegati del Genio
a Mantova » 154
Febbraio 5. --- Norme da osservarsi circa le domande d'aspettativa per
infermità o di collocamento in riforma degli uffiziali
appartenenti allo Stato Maggiore delle Armi d'Arti-
glieria e del Genio, alle Compagnie operai d'Artiglieria,
ed al Corpo di Stato Maggiore > 155
5. ― Soppressione del Comando del Genio nel Dipartimento
militare di Palermo R 156
6. Perequazione di spese a carico delle diverse masse pre-
vista dal § 449 del Regolamento di contabilità . D 157
7. Si prescrive che pel materiale delle cavallerizze per i
capitani di fanteria sia tenuto il registro di credito e
debito , mod G, stabilito con Nota del 22 dicembre
1864, nº 194, e disposizioni per completare la dota-
zione di selle 158

(N. 10) 1867.

Gennaio 31. Big Elenco dei forti esistenti nel territorio del Dipartimento
militare di Verona colle nuove denominazioni appro-
vate per i medesimi • . Pag. 180
Febbraio 4. - Si determina che devono andare a carico della massa
di economia anche le spese pel servizio religioso che
ponno occorrere pei reggimenti a seguito della sop-
pressione dei cappellani militari » 161
3. Avvertenze e prescrizioni circa il modo di chiedere gli
acconti. - Facoltà ai Comandanti di Corpo ed ai
88
19
VIV
Consigli di Amministrazione dei Corpi , Ospedali ed
Istituti militari di chiedere la spedizione di vaglia del
Tesoro . Pag. 162
Febbraio 5. - Modello di stampato per le dichiarazioni da rilasciarsi
ai militari decorati della medaglia al valor militare
che cessano dal servizio 164
5. Istruzione sui pagamenti da eseguirsi dagli Uffiziali del-
l'Arma dei Carabinieri reali nel raggio del loro co-
mando , per conto dei Comandi militari di provincia 166
5. - Riparto fra i varii servizi dell'Arma dei Veterani ed
aggiunti Veterani d'Artiglieria 177
8. - Dipendenza dei Direttori degli uffici di revisione della
contabilità del materiale d'Artiglieria e del Genio mi-
litare e loro attribuzioni sui personali addetti agli
uffici medesimi 187

-
(N. 11 ) 1867.

Febbraio 9. Riparto dei militari di bassa forza (veterani) destinati


in qualità d'ordinanza presso i Comandi militari di
provincia · Pag. 189
13. Avvertenza agli ufficiali, sott'ufficiali, caporali e soldati
che, ad eludere il disposto dalle leggi e dai regola-
menti in ordine al matrimonio dei militari, contrag-
gono senza permesso un'unione soltanto ecclesiastica > 192

- 1867.
(N. 12)

Febbraio 9. S'invita i Consigli amministrativi dei Corpi a trasmettere


le richieste delle robe occorrenti pei bisogni del 2º
quadrimestre, e si dà loro facoltà di far costruire gli
oggetti di corredo in tela • · Pag. 193
9. Sovrane determinazioni relative agli aiutanti di campo
ed ufficiali d'ordinanza onorari della Casa militare
di S. M. · · 196
15. - Uffiziali dei Carabinieri Reali incaricati di esercitare le
funzioni di uffiziale delegato membro del Consiglio
di Leva, ecc. ་ 194
57

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 4.

SOMMARIO.
Dicembre (1866) 23 R. Decreto che dichiara opera d'utilità pubblica il compimento del poli-
gono per le esercitazioni pratiche degli Zappatori del Genio in
Casale (Partecipazione uffiziale) . Pag. 57
Febbraio ( 1867) 22 Soppressione della 7 Sezione (RIMINI) de la Direzione del Genio di

38
Bologna (Id.) . · " 58
>> 25 Istruzioni sulla compilazione dei progetti e documenti d'appalto dei
lavori attorno gli immobili ad uso militare, sul loro eseguimento e
contabilizzazione (Id.) 59
27 - Modificazioni al Regolamento sulla contabilità generale dello Stato (Id .) > 70
Marzo " 8- Soppressione di sezioni distaccate del Genio (ld.)
# 71
Bollettino bibliografico . 72
Sommarii del Giornale Militare ufficiale N. 95 e Supplemento N. 14
(1866) e N. 13 , 14, 15 e 16 e Supplemento N. 1 ( 1867 ). » 83

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale .

R. Decreto che dichiara opera di utilità pubblica

il compimento del poligono per le esercitazioni


pratiche del corpo degli Zappatori del Genio

Militare nella piazza di Casale.

(Atti del Governo - N. 1840 ).

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA .

Visto l'articolo 11 della legge 25 giugno 1865 , N. 2359, sulle


espropriazioni per causa di utilità pubblica ;
Sulla proposta del Nostro ministro segretario di Stato per gli
affari della guerra ;
Abbiamo decretato e decretiamo :
Art . 1. È dichiarato opera di pubblica utilità il compi-
mento del poligono per le esercitazioni pratiche del corpo degli
Zappatori del Genio militare nella piazza di Casale , secondo il
progetto approvato dal predetto Nostro ministro .
Art . 2. Alle espropriazioni dei terreni a tal uopo occor-
renti si procederà a senso della citata legge ; e le medesime
58

dovranno essere compiute, come pure i lavori da eseguirsi, nel


termine di sei mesi.
Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello
Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti
del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e
di farlo osservare .
Dato a Firenze, il 23 dicembre 1866 .

VITTORIO EMANUELE
E. CUGIA.

Soppressione della 7 Sezione (RIMINI) della


Direzione del Genio militare di Bologna .

(Veggasi la Nota infracitata nel Giornale del Genio Militare, 1865, a pag. 258 e seg.)

N. 13. 22 febbraio 1867. - (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Visto lo Specchio E annesso alla nota N. 130 del 26 luglio


1865, riflettente la circoscrizione territoriale dei Comandi del
Genio di Dipartimento e delle Direzioni .
Questo Ministero determina quanto segue :
La Sezione di Rimini nella Direzione del Genio militare di
Bologna è soppressa ; il territorio della medesima viene aggre
gato a quello della Sezione di Forlì.

Il Ministro
E. CUGIA .
59

Istruzioni sulla compilazione dei progetti partico-

larizzati e documenti di appalto dei lavori at-


torno gli immobili ad uso militare , sul loro ese-
guimento e contabilizzazione.

N. 14. -- 25 febbraio 1867.

Compilazione dei progetti e dei documenti


per l'appalto .

1° Ferma rimanendo la classificazione dei lavori che costi-


tuiscono il servizio del Genio Militare in straordinari , di mi-
glioramento e di manutenzione, quale è stabilita nella Istruzione
Ministeriale in data 25 marzo 1866 (pubblicata a pag . 155 del
Giornale del Genio di detto anno) e ferma del pari rimanendo la
classificazione delle opere che nel loro impianto o nella loro
manutenzione debbono cadere a carico dei Corpi , quale è sta-
bilita dal Regolamento sugli immobili militari , in data 15 di-
cembre 1865 , l'eseguimento dei lavori , che appartenendo alle
prime due categorie (straordinari e di miglioramento) cadono a
carico dell'Erario , avrà luogo per massima generale in base a
contratti regolari di appalto da stipularsi secondo la loro entità
o per pubblici incanti o per licitazione privata, od a trattativa
privata , e sarà regolato sopra progetti preventivi compiuti , dai
quali per mezzo del casellario e del calcolo (accompagnati da
disegni , se occorre) si possa riconoscere esattamente la natura
e specie dei varii lavori , i quantitativi occorrenti, il loro prezzo
ed importo, nonchè le condizioni generali e particolari secondo
cui denno essere eseguiti .
Nei casi in cui per la specialità delle opere ad eseguirsi, per
la urgenza con cui sono richiesti i progetti od altre considera-
zioni eventuali di servizio , i Direttori riconoscessero la conve-
nienza di preferire il sistema di impresa ad elenco , ne riferi-
ranno preventivamente per mezzo dei Comandanti del Genio di
Dipartimento al Ministero, il quale determinerà in proposito .
2
60

§ 2º Per i lavori di manutenzione si eseguirà per massima ge-


nerale il sistema di imprese ad elenchi a quantità indeterminate,
estese anche ad un triennio , secondo le basi e norme attualmente
in vigore . Si avranno però presenti le seguenti avvertenze :
Ogniqualvolta si presenterà il caso di qualche lavoro , il
quale sia bensì da eseguirsi sui fondi assegnati alla manuten-
zione , ma abbia una certa importanza e sia per modo determi-
nato nelle sue parti da essere suscettibile di preventiva valuta-
zione, tanto nel quantitativo dei varii articoli che nel loro prezzo ,
si dovrà a quel lavoro applicare lo stesso sistema indicato al
precedente § 1º, cioè il suo eseguimento seguirà per mezzo di
contratti stipulati in base a progetti compiuti e costituiti da
calcolo e casellario .
Per contro , se si presenta il caso di qualche lavoro o prov-
vista eccezionale, per il quale, tanto nell'interesse dell'economia
che del tempo, convenga di ricorrere direttamente o all'artista
che eseguisce il lavoro od al provveditore del materiale , potrà
la Direzione fare eseguire il lavoro od effettuare la provvista
sulla somma assegnata per le minute spese e colle norme che
regolano la contabilità in contanti.
Epperciò, al principio d'ogni anno, quando la Direzione ri-
ceve dal Ministero l'assegno generale fattole dal Ministero sui
fondi di manutenzione , essa , nel fissare l'importo totale dell'im-
presa di manutenzione , avvertirà di riservare una parte della
somma all'uopo disponibile per i lavori da eseguirsi con calcoli
a quantità determinate . Inoltre , regolerà la compilazione degli
elenchi che debbono servire di base ai contratti di manuten-
zione , in modo a comprendervi i soli articoli di più probabile
impiego , riducendone nei più stretti limiti il numero , mentre
per tutti gli imprevisti si potrà ricorrere od ai lavori d'estimo
fino alla concorrente della somma in massa designata nel calcolo
di riparto (la quale si manterrà nei limiti di 1/5 della somma
totale del calcolo) , oppure si potrà provvedere colle minute spese.
§ 3º Il calcolo della spesa che accompagna il progetto pre-
ventivo dei lavori straordinari , di miglioramento e dei più im-
portanti dell'ordinaria manutenzione (§ 1º e 2º) , ed in base al
quale viene stipulato il contratto , dovrà essere accompagnato
dal casellario da cui si deduce il quantitativo dei varii articoli
di lavoro, il quale non farà però parte integrante del contratto .
61

Lo stampato da usarsi per il calcolo è quello attualmente in


vigore e verrà intitolato Calcolo particolarizzato della spesa ne-
cessaria ; lo stampato ad usarsi per il casellario sarà quale risulta
dal modello N. 1 , annesso alle presenti istruzioni .
§ 4º Nella ripartizione delle opere in articoli di lavoro , si av-
vertirà di restringere, per quanto possibile, il numero di questi ,
e ciò col formare articoli cumulativi ogniqualvolta le condizioni
dell'opera lo permetteranno così , per citare alcuni esempi , se
si tratta di scavi e trasporti a quantità e distanze conosciute
potrassi formare un solo articolo a misura od a corpo secon-
dochè sarà giudicato più conveniente ; se si tratta di scaffali ,
di rastrellieri d'armi , cavalletti portaselle , ecc . , di determinate
forme e dimensioni, potrannosi pure computare a numero an- ·
zichè a misura ed in opera , ogni provvista relativa compresa .
5° Ove trattisi di lavoro a corpo di qualche entità, si av-
vertirà di riunire al calcolo un disegno preciso e quotato da cui
appariscano esattamente le dimensioni tutte che determinano i
quantitativi dei lavori varii accumulati , le distanze se trattisi di
trasporti, ecc . , indicando i limiti di tolleranza a favore dell'Am-
ministrazione.
§ 6º Per norma generale , quando trattasi di un lavoro stra-
ordinario o di miglioramento ben determinato , il progetto di
appalto potrà abbracciare i lavori tutti che sono necessari per
ultimare l'opera fino alla concorrente dei fondi assegnati , ove si
riconosca però la convenienza di affidare l'opera ad impresari
diversi , ripartendo i lavori e provviste secondo determinate
specie , la Direzione potrà adottare questo sistema e trasmetterà
in tal caso i documenti necessari alla stipulazione dei varii
contratti.
§7° Nei calcoli particolarizzati potrà essere compresa una
somma in massa per far fronte a lavori eventuali che vengano
ad occorrere, il cui importo però , salvo casi affatto eccezionali ,
non potrà eccedere il decimo incirca dell'ammontare del calcolo .
Detta somma potrà essere consumata o in eccedenza agli articoli
del calcolo, oppure in base agli articoli dell'elenco dei prezzi an-
nesso al calcolo e facente parte integrante del medesimo, oppure
in via d'estimo in base alle discipline in vigore .
8° Per massima generale , gli elenchi di prezzi da aggiungersi
non devono comprendere che articoli
ai calcoli particolarizzati
62

di mano d'opera e provviste elementari usuali per prestarsi allo


eseguimento di lavori ad economia, fatta eccezione delle imprese
di grande importanza in cui potrà comprendersi nell'elenco anche
qualche articolo di lavoro di cui si preveda eventualmente il
bisogno ; in ogni caso il numero degli articoli di questi elenchi
deve essere il più che possibile limitato .
§ 9º Le condizioni generali da annettersi al calcolo sono quelle
ora in uso nel servizio del Genio Militare; quelle particolari in-
dicheranno con precisione gli obblighi degli impresari , trala-
sciando però le troppe indicazioni e superfluità .
Tra le condizioni generali vorranno essere comprese le se-
guenti :
a) Quella con cui è fatta facoltà alla Amministrazione di
variare nel limite di 1/5 in più od in meno i quantitativi par-
ziali dei varii articoli di lavoro del calcolo e di accrescere o di-
minuire parimenti di 1/5 l'importo totale del calcolo medesimo ,
prescrivendo al tempo stesso che per gli articoli il cui quan-
titativo eseguito risulterà superiore od inferiore ai limiti del con-
tratto si corrisponderà sull'importo della differenza in più od in
meno a tali limiti già depurato del ribasso d'appalto , l'inden-
nizzazione del 5 per 0/0.

b) Quella per cui l'impresario non potrà intraprendere


alcun lavoro o provvista non compresi nel calcolo senza un or-
dine iscritto firmato dal Direttore , rimanendo a suo carico la
demolizione del lavoro e il ritiro delle provviste fatte in trasgres-
sione di questo suo obbligo.

Eseguimento dei lavori.

§ 10° Nello eseguimento dei lavori portati da un contratto si


avrà la maggior cura di regolarli secondo i progetti compiuti
preventivi, attenendosi pei singoli articolifalle risultanze del ca-
sellario annesso al calcolo , ed a tal fine il contabile od assistente
locale che è preposto alla sorveglianza dei lavori stessi dovrà
essere munito di copia del calcolo e del casellario .
§ 11° Nessuna variante ad un contratto potendo essere am-
messa se non previa una nuova convenzione tra l'impresario e
63

l'Amministrazione contrattante da stipularsi essa stessa secondo


le leggi delle contabilità dello Stato, i Direttori non possono per
nessun motivo e in nessun caso autorizzare nè una modifica-
zione qualunque nelle condizioni sia generali che particolari del
contratto, nè eccedere oltre il limite stabilito l'importo del cal-
colo : - ove si presenti il caso di qualche misura di tal genere
dovranno perciò riferirne al Ministero per mezzo del Comando
del Genio di Dipartimento , trasmettendo i documenti necessari
per la stipulazione della nuova convenzione.
§ 12° L'assegno dei fondi che il Ministero fa per l'eseguimento
dei lavori d'un contratto essendo rappresentato dalla somma ef-
fettiva a cui ascende il calcolo , base del contratto stesso , de-
purato dal ribasso , nè questo assegno potendo essere aumentato
se non per autorizzazione del Ministero, i Direttori non possono
in modo alcuno e per nessun motivo ordinare l'eseguimento di
lavori in eccedenza a detto assegno senza averne ottenuta la
previa autorizzazione del Ministero per mezzo dei Comandi del
Genio di Dipartimento, comunque questa eccedenza (se compresa
nel limite del contratto) non costituisca variante al medesimo
fra l'impresario e l'Amministrazione , nè esiga per conseguenza
nuove stipulazioni .
§ 13 I Direttori hanno per contro facoltà di variare in più od
in meno, nel limite stabilito , i quantitativi di ogni articolo del
calcolo , quando dette variazioni non apportino aumento all'im-
porto totale dell'assegno di cui al 12.
§ 14° Parimenti i Direttori hanno facoltà di variare , oltre i
limiti stipulati, i quantitativi di qualche articolo , ma alla con-
dizione però che, sia per lo importo di queste eccedenze parziali ,
sia per l'aggiunta delle relative indennità di cui al § 9, alinea a,
non venga ad eccedersi la somma a cui ascende l'assegno di cui
al § 12 : ed inoltre che concorrano motivi di vera utilità , tanto
dal lato dell'arte che dal lato economico , dovendo poi essi ri-
sponderne ai Comandanti del Genio di Dipartimento all'atto della
collaudazione.
§ 15° La compilazione accurata dei progetti in modo che il
loro eseguimento, pur attenendosi alle migliori regole dell'arte,
possa seguire colla maggiore corrispondenza tra il preventivo e
consuntivo, costituendo uno dei principali meriti dell'ingegnere
e lo scopo in conseguenza più utile a raggiungersi nel servizio
3
64

del Genio Militare , i Comandanti del Genio nei Dipartimenti


avranno le avvertenze seguenti :
1° Quando loro occorre di esaminare proposte per varianti
ai contratti o per maggiori assegni di fondi di cui ai §§ 11 e 12,
apporteranno la loro attenzione sui motivi che vi hanno dato
luogo , accennando esplicitamente se sono imputabili ad impe-
rizia od a negligenza di chi ebbe parte alla compilazione del
progetto od alla esecuzione dei lavori , e nel trasmettere le pro-
poste al Ministero segnaleranno queste risultanze promuovendo ,
ove occorra, quelle disposizioni che ravviseranno nel caso.
2º In occasione della collaudazione delle opere eseguite in
base a progetti preventivi con calcoli a quantità determinate ,
esigeranno che sia loro presentato uno specchio delle differenze
tra i quantitativi eseguiti e quelli compresi in calcolo per ogni
articolo, ed apporteranno la loro attenzione su quelle che escono
dai limiti stabiliti dal contratto, affine di constatare se in ogni
parte dell'opera eseguita siasi usata sufficiente cura per la fedele
esecuzione dei lavori in base ai progetti approvati , se le ecce-
denze autorizzate sono giustificate, ecc. , e segnaleranno nel loro
rapporto al Ministero tutte quelle circostanze che crederanno
del caso .

Contabilità dei lavori.

§ 16° La contabilità dei lavori che si eseguiscono dal Genio


Militare continuerà ad essere tenuta secondo le norme fin qui in
vigore , salve le modificazioni che seguono per la misurazione
dei lavori e per la spedizione di acconti.
17° Per massima generale , la misura dei lavori è fatta da
un contabile collo intervento di un ufficiale, e la registrazione
sul sito delle caselle sopra il solito libretto viene fatta dal solo
contabile ; entrambi i funzionari firmano però la misura assu-
mendone collettivamente la responsabilità . Nel caso sorga
qualche discrepanza tra l'Ufficiale ed il Contabile, sia sul modo
di misurazione che sull'applicazione dell'articolo , la decisione è
deferita all'Ufficiale della Sezione e in ultimo al Direttore.
65
18 Però, ove trattisi di minuti lavori in genere , oppure di
qualche lavoro anche di una certa importanza che si eseguisca
fuori della sede dell'Uffizio del Genio , il Direttore può autoriz-
zare che le misure sieno prese dal solo Contabile oppure dal
solo Ufficiale ; in tal caso la misura viene firmata dal solo fun-
zionario che vi ha proceduto .
19° L'Ufficiale del Genio della Sezione ed il Direttore assu-
mono però sempre una certa risponsabilità sulle operazioni delle
misure a cui procedono i loro dipendenti, dovendo essi sorve-
gliarli in questo come in qualsiasi altro ramo di servizio e assi-
curarsi se hanno l'attitudine necessaria e se vi procedono colla
occorrente scrupolosa esattezza .
§ 20° Per gli acconti a somministrarsi agli impresari sui con-
tratti in corso , si emetteranno di mano in mano che ne è il
caso dei certificati concepiti nel modo apparente dal modello N. 2-

Il Ministro
E. CUGIA.
67
Modello N. 1 .
$ 3 delle Istruzioni 25 febbraio 1867.

GENIO MILITARE

Direzione di

Bilancio 18 ..... Capitolo

Casellario delle opere occorrenti per


Articolo
68

Closiqas
BE
INDICAZIONE DEI LAVORI

Larghezza

Lunghezza
Alt
gorosezz
- a
sezza
Negativo

Positivo
PRODOTTO
TOTALE

dell'articolo
.69
Modello N. 2.
$ 20 delle Istruzioni 25 febbraio 1867.

GENIO MILITARE

Dipartimento di

Sezione Bilancio 18 ·

Direzione di .

Piazza di · Capitolo N° ... Art. . . .

Abbuonconto
a favore .

FABBRICATO CONTRATTO DEL ... SOMMA APPROVATA


in L.

Risulta dalle misure prese fino al giorno d'oggi


che l'importare dei lavori eseguiti dall'Im-
880

presario . in dipendenza del


suo contratto ascende alla somma di · L. 1000 00
Dedotto il ribasso d'appalto di L. 5 p. 0/0 · D 50 00
080

Restano L. 950 00
Dedotto il 1° abbuonconto in L. 500 00
00

Restano L. 450 00

Sulla qual somma a senso dell'art. 102 del Regolamento 4 dicembre 1849 siamo
in senso potersi corrispondere all'impresaro quella di Lire Trecento cin-
quantacinque.
addi .. 18 ...

L'UMziale del Genio Capo Sezione


VIL DIRETTORE
70

Modificazioni al Regolamento sulla Contabilità


generale dello Stato .

N. 15. 27 febbraio 1867.

Il Ministero delle Finanze avendo fatto conoscere essersi gli


articoli 44, 47, 50 , 97 e 99 del Regolamento di contabilità ge-
nerale dello Stato del 25 novembre 1866 , modificati nel senso
di richiamare invece in osservanza gli articoli 16 , 21 e 25 del
Regolamento approvato con Regio Decreto 3 dicembre 1861 , il
Ministero di Guerra fa perciò noto alle Direzioni, che a modi-
ficazione della Nota del 7 gennaio di quest'anno, N. 1 , inserta
a pagina 4 di questo giornale, debbono conseguentemente os-
servarsi le seguenti norme, cioè :
1° Rimane ferma la prescrizione di riferire al Consiglio di
Stato in progetto i contratti da stipularsi :
a) Mediante pubblici incanti se eccedenti le lire 40,000;
b) A licitazione e trattativa privata se eccedenti le lire
8,000 ;
2° Debbonsi riferire al Consiglio di Stato dopo stipulati , e
prima di emettere il Decreto di approvazione, i contratti :
a) Stipulati a pubblici incanti ed eccedenti le lire 10,000;
b) Stipulati a licitazione e trattativa privata ed eccedenti
le lire 4,000 ;
3° Non debbono eseguirsi, nè a titolo di minute spese ,
nè comunque ad economia, spese eccedenti caduna le lire
4,000.
Per il Ministro
MARALDI.
71

Soppressione di Sezioni distaccate del Genio.

(Veggasi la Nota infracitata nel Giornale del Genio mil., 1865, pag. 258 e seg.)

N. 16. - 8 marzo 1867.

Visto lo specchio E annesso alla Nota N. 130 delli 26 luglio


1865, riflettente la circoscrizione territoriale dei Comandi del
Genio di Dipartimento e delle Direzioni ;
Visto il riparto del servizio provvisoriamente stabilito per le
Direzioni del Genio nel Dipartimento militare di Verona ,
Questo Ministero determina :
Sono soppresse le seguenti sezioni staccate del Genio :

VICENZA nella Direzione di Verona.


ROVIGO id . di Venezia .
BELLUNO id. di Treviso.
BERGAMO id . di Milano .
FERRARA id . di Bologna .
REGGIO id . di Parma .
POTENZA
CASTELLAMA
RE
id . di Napoli .

AQUILA id . di Capua .
FOGGIA
id . di Bari.
BRINDISI
TRAPANI id . di Palermo .
SIRACUSA id . di Messina .

Il servizio nel territorio già assegnato alle suddette Sezioni


verrà disimpegnato : dalla Sezione di Brescia per la soppressa di
Bergamo, dalla Sezione di Salerno per la soppressa di Potenza ,
dalla Sezione di Chieti per la soppressa di Aquila , e per le ri-
manenti dalle Direzioni rispettive.

Il Ministro
E. CUGIA.
72

BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO.

Reputasi opportuno di presentare sotto questo titolo un elenco


dei lavori maggiormente utili a consultare dagli Ufficiali del
Genio, e che furono pubblicati dai principali periodici tecnici
e militari esteri e nazionali nella decorsa annata 1866 e nel prin-
cipio del 1867 .

TECHNOLOGISTE, Macchina per fabbricare i mattoni, di


27me année - 1866 . Chamberlain .
No 320.

Id. Notizia sulle malte che fanno parte della


N° 322. fabbricazione dei massi artificiali per
la fondazione delle opere nel mare ,
per Poirel.

Id . Macchina per saggiare i materiali da co-


N° 323. struzione, inventata da Kirkaldy.

- Sistemi pra-
ANNALES DU GÉNIE CIVIL, Saggi di ponti metallici
5me année - - No 4 . tici di caricamento e di verifica, per
Palaa.
Un articolo bibliografico intorno al
lavoro di Alfredo Cottrau sulle ferrovie
comunali e provinciali da costruirsi in
Italia.
L'articolista riporta dal lavoro un
quadro della lunghezza delle vie fer-
rate costruite e da costruirsi nei varii
stati dell'Europa.

Id . Forno per mattoni, di Hoffmann.


5me année ― N° 5. L'Hoffmann, di Berlino , ha tentato e,
secondo Thompson di Belfast, membro
della società chimico-agricola di Ulster,
è riuscito a costruire un forno che non
ha il difetto inerente alla maggior
parte dei forni per cuocere mattoni ,
73

calce e gesso, ossia la dispersione del


calorico .

ANNALES DU GÉNIE CIVIL, Macchina per segare il legno, di Wors-


5me année - N° 5 . sam .
Articolo estratto dal The Engineer.
L'innovazione consiste in una nuova
disposizione per far muovere il pezzo
di legno sul sostegno della sega.

Id . Esperienza sulla resistenza dei massi ado-


perati per le costruzioni nel mare .

Id . Nella varietà havvi l'annunzio di una


splendida scoperta nel campo dell'elet-
tricità. La scoperta è di Wilde di Man-
chester ed è stata esposta da Faraday
alla Società reale di Londra. Essa con-
siste in un apparecchio produttore di
elettricità molta ed intensa , tale da
superare la batteria di Grove e le più
potenti macchine elettro-magnetiche .

Id . Studio sull'apparecchio telegrafico a


5 année - N° 6. stampa (imprimeur) di Hughes, fatto
da Blavier, ispettore delle linee tele-
grafiche .

Id. Preservazione del legname da costruzione,


nota di Chauveau des Roches sul nuovo
processo Lapparent.

Id . La ferrovia da Enghien a Montmorency,


5me année- N° 8. per E. Deharme.
Uso simultaneo di forti rampe e di
curve di piccolo raggio : pendenza di
0,045 e curve di 300 metri .
74
IL POLITECNICO, I principali manufatti del Canale- Cavour .
Vol. 1- Fasc. 3°, Marzo Al termine dell'articolo di marzo vi è
e Fasc. 4°, Aprile un quadro delle singole opere eseguite,
1866. e dei materiali e della mano d'opera
impiegati per la costruzione della
tomba sotto la Sesia dal luglio 1863 a
tutto il 1865 .

Id . Delle chiuse mobili a sostegno delle acque


Vol. II - Fasc. 1°, correnti. Articolo del professor Caval-
Luglio 1866. lini, seguito da una nota del professor
Brioschi .

Id . Teoria elementare delle travature ed ar-


mature reticolari (II°), del professor
Clericetti,

Id . Di alcuni libri sugli edifici del medio-


Vol. II - Fasc. 2º, evo in Italia. - È una rassegna bi-
Agosto 1866. bliografica del Boito su parecchi libri
pubblicati in Italia, in Francia , in Ger-
mania sull'argomento anzidetto .

SPECTATEUR MILITAIRE , Continua il sunto della guerra degli Stati


10me Livraison, Uniti di America, pel luogotenente co-
Avril 1866 . lonnello de Cognart . In questo fasci-
colo la narrazione giunge sino al
primo tentativo di assediare Wicks-
bourg.
Cominciasi ivi uno studio sulla tattica
alemanna, e propriamente sulla forma-
zione in colonna di compagnia , in rap-
porto al fucile ad ago.
Continua un articolo del Saint- Tho-
mas sull'Italia ed il suo esercito nel
1865.
75
SPECTATEUR MILITAIRE . Havvi la continuazione dei lavori indi-
11me Livraison , cati disopra e la fine di quello sulla
Mai 1866. tattica alemanna, nel quale l'autore dice
che gli alemanni ritornano all'ordine
profondo .

Id. Continuano i due lavori sulla guerra


12me Livraison, degli Stati Uniti e sull'esercito italiano .
Juin 1866. Vi è contenuto il principio d'una
traduzione dal tedesco d'una Memoria
sul fucile ad ago .
Saggio d'un regolamento pel servizio
telegrafico in campagna , di Costa di
Serda, capitano di stato maggiore .

Id. Continuano i due lavori detti disopra,


13me Livraison , come anche quello sul regolamento pel
Juillet 1866 . servizio telegrafico in campagna .
Vi è contenuta parte di un esame
critico dell'opera del Blois : De la for-
tification en présence de l'artillerie nou-
velle . In questo articolo , firmato X,
sono combattute le esagerazioni del
Blois riguardo al bombardamento e al
corpo del genio militare .
In questo fascicolo sono inserite due
tavole, l'una delle quali è la carta to-
pografica e militare del teatro della
guerra in Germania, e l'altra è un di-
segno dei diversi modelli dei fucili ad
ago tedeschi.
Il Lacombe dà cominciamento al rac-
conto delle operazioni militari nel nord
dell'Alemagna ; ma sono notizie scarse
e generali .

Id . Seguito dei medesimi argomenti conte-


14me Livr. Août 1866. nuti nel numero precedente .
L'artiglieria rigata americana all'as-
76

sedio di Charleston ( 1863-1865) .. È un


estratto dall'opera americana di Gill-
more : Engineer and artillery operations
against the defences of Charleston - har-
bour.
*
JOURNAL DES ARMES Influenza dell'artiglieria rigata sull'at-
SPÉCIALES , tacco e la difesa delle fortezze . Questa
15 juin 1866 N° 6. memoria , letta dal luogotenente colon-
nello degli ingegneri reali , Gallwey,
ad un meeting, è relativa solo al 1°
periodo dell'attacco .

Id . Seguito e fine della sopra indicata me-


15 juillet 1866. N° 7. moria.
Memoria del capitano Hutchinson ,
degli ingegneri reali , sull'attacco delle
fortezze poligonali . Questa memoria è
stata scritta prima della pubblicazione
dell'opera di Brialmont, e letta ad una
delle riunioni di Chatam. In essa si
dimostra che a far tacere le batterie
d'una fortezza poligonale si richiede
maggior potenzá d'offesa che non per
quelle del sistema bastionato .

JOURNAL DES SCIENCES Rapporto ufficiale del generale Grant al-


MILITAIRES, l'onorevole Stanton , segretario della
1er février 1866 . guerra. In questo rapporto il generale
Grant racconta le operazioni degli eser-
citi degli Stati Uniti dall'epoca della
sua nomina a comandante generale .

Id . Continua il medesimo rapporto .


1er mars 1866. Considerazioni sull'importanza e sulla
utilità delle ferrovie relativamente alla
difesa delle nazioni e in ispecie della
penisola spagnuola . Traduzione di F. A.
Franquet.
77
JOURNAL DES SCIENCES Continua e termina il rapporto del ge-
MILITAIRES, nerale Grant .
1er avril 1866.

JOURNAL DE L'ARMÉE Un articolo. firmato H. W. , nel quale,

BELGE, N° 175, seguendo l'opinione del generale Re-


nard, si propone d'istituire nel Belgio
30e Vol. , 1re Livraison.
un'accademia scientifico- militare a si-
militudine di quella esistente nella
Svezia.
In questo fascicolo si annunzia la pub-
blicazione di due lavori del capitano
Vandevelde , intitolati :
Considerazioni politiche, geografiche e
militari sulla guerra nell'Italia centrlea
nel 1860.
Sunto storico e critico della guerra
in Italia nel 1860 .

Id .
Vi è un lavoro in risposta a quello sulle
N° 176.
accademie scientifico - militari , conte-
nuto nel numero precedente . L'autore
accenna ad alcuni sconci di queste ac-
cademie, fa l'esposizione storica di
simile istituzione in Francia, nella
Svezia, in Italia (Accademia militare
di Milano , 1802) , nella Svizzera, nella
Prussia, nell'Olanda , nell'Inghilterra,
e tiene per introdurre negli eserciti
una istituzione sul genere di quella
che ha nome : Royal united service
institution.

Id . Commentario sulla tattica a proposito


No 177. della memoria militare del principe
Federico Carlo di Prussia sull'arte di
combattere l'esercito francese (vedi per
la memoria i numeri 156 , 174) . In
questo numero è contenuta una no-
tizia statistica sugli eserciti dell'Italia ,
78
della Confederazione Germanica , della
Prussia e dell'Austria .

JOURNAL DE L'ARMÉE Un secondo articolo firmato H. W., sulle


BELGE N° 178. accademie scientifico -militari ( vedi
numero 175).

Id . Notizie sui teatri delle probabili guerre,


N° 179. per L. Vandevelde .
In questo lavoro vi sono conside-
razioni strategiche sul teatro della
guerra in Germania e su quello nel
Veneto .

Id . La guerra del 1866 in Germania per L.


N° 180 . Vandevelde , maggiore in ritiro. Vi
sono riflessioni sulla posizione cen-
trale e strategica di Gitschin, la quale
l'autore chiama, come posizione , la Ve-
rona del nord ; vi è uno schizzo delle
disposizioni degli eserciti alla batta-
glia di Sadowa ; vi sono alcune no-
tizie generali sul campo trincerato
di Florisdorf ed alcune considerazioni
sul valore difensivo de' perni strate-
gici.

MEMORIAL DE INGENIEROS Nei numeri 1 , 2, 3 e 4 havvi uno studio


Año 21 sulle macchine adoperate nelle costru-
N° 1 a 8-1866. zioni e sull'applicazione della forza mo-
trice del vapore nei lavori pubblici,
pel capitano degl'ingegneri Raffaele
Cesero.
Dal N° 3 al N° 8 vi è una descri-
zione della piazza d'Anversa e notizie
delle opere che si eseguiscono in al-
cune fortezze alemanne del Reno , pel
colonnello Emilio Bernaldez .
79
ANNALES DU CONSER- Rapporto fatto al Comitato consultivo
VATOIRE , dell'igiene e del servizio medico degli
N° 21, juillet 1865. ospedali sugli apparecchi di riscalda-
mento e di ventilazione, con note.

Id . Nota del Morin sui modi da adoperare


N° 22, octobre 1865 . per rinnovare l'aria negli edifici pub-
blici e privati .

Id . Utilità dell'applicazione della geometria


N° 23, janvier 1866 . ai calcoli algebrici, per Morin .
Nota del Morin sui camini ventila-
tori .

RIVISTA MILITARE Nuovo metodo facilissimo per calcolare


ITALIANA, la spinta dei terrapieni applicato alla
Anno X, Vol. 2, Disp. V. pratica delle costruzioni , seguito da
nuove regole sulla stabilità dei muri
che sostengono grandi sopraccarichi di
terra (2 tavole litografiche), pel capi-
tano De Benedictis.
Questo lavoro è di assai pratica uti-
lità .

L'INSTITUT, Nota del Poirel sui massi artificiali atti


N° 1684 - Année 1866. a resistere all'azione del mare.

Id . Studio sulle proprietà delle pile termo-


N° 1687- · Année 1866 . elettriche formate con diverse leghe ,
per Bequerel .

Id . Intorno alla lócomozione a vapore sulle


N° 1692 Année 1866 . vie ordinarie , per Séguier .

Id . Qualità dei nuovi fucili . È una nota del


N° 1693 Année 1866 . Séguier intorno al fucile da ramparo,
costruito da Galland , di Bruxelles . E
un fucile caricantesi per la culatta sul
genere di quello dei prussiani .
80
L'INSTITUT, Teoremi di geometria di Paolo Serret.
N° 1705 - Année 1866.

REVUE MARITIME ET A pag. 213 sono alcune notizie sull'Af-


COLONIALE , fondatore.
Janvier 1866.

Id . L'artiglieria rigata in Inghilterra per


Février 1866. Aloncle , Capitano di artiglieria della
marina.
Continua il racconto della guerra
d'America : Campagne nella Georgia e
nelle Caroline, per Kratz.

Id . Esame comparativo del cannone ad anima


Mars 1866 . liscia e del cannone rigato nella sua
applicazione all'artiglieria di mare ,
pel Comandante Sharpe . - In questo
articolo si combattono alcune opinioni
esagerate ed assolute intorno all'arti-
glieria rigata marittima.
Continua il lavoro dell'Aloncle sul-
l'artiglieria rigata in Inghilterra.
Apparecchio respiratorio del Galibert.

Id .
Stato attuale della questione dell'arti-
Avri 1866 . glieria, lettura del Maggiore Owen .
l
Termine dei due lavori , l'uno sul-
l'artiglieria rigata in Inghilterra e
l'altro sulla guerra d'America .
Esperimenti sulle torpedini sotto-
marine .

Id . I porti militari della Francia : Brest, per


Juin 1866. Eymin e Doneaud .
Rivista geografica dell'anno 1865 , per
Barbié du Bocage .
Della deviazione della bussola sulle
navi in ferro, per Smith .
81
REVUE MARITIME ET Notizia sul fenomeno della rotazione
COLONIALE , diurna dei venti e sui movimenti ge-
Juillet 1866 . nerali dell'atmosfera , per Bourgois .
I porti militari della Francia : Brest.

JOURNAL DE L'armée L'Artillerie à la bataille de Sadowa .


BELGE N° 185. L'autore vuol dimostrare i vantaggi
dei cannoni di campagna caricantisi per
la culatta e la loro influenza decisiva a
Sadowa. Vi è una carta della bat-
taglia di Sadowa .

SPECTATEUR MILITAIRE Il Lacombe , nel raccontare la campagna


15me Livraison, del 1866 in Germania , reca il rapporto
15 septembre 1866 . ufficiale prussiano sulla battaglia di
Sadowa.
Risposta del generale Blois all'esame
critico della sua opera sulla fortifica-
zione.

Id . Continua il racconto del Lacombe sulla


17me Livraison, campagna del 1866 in Germania .
15 novembre 1866 .

Id. Questioni di strategia e di ordinamento


18me Livraison. militare a proposito dell'ultima guerra
15 décembre 1866. di Boemia.
Quest'articolo è evidentemente del
Generale Jomini.

JOURNAL DES ARMES Nota sulle difese di Petersburg.


SPÉCIALES,
15 décembre 1866 .

JOURNAL DE L'ARMÉE Notizie sull'istituzione dei Comitati per-


BELGE --- N° 187 . manenti , pel Capitano Renard .
(1867) . In questo lavoro si espone l'ordina-
mento dei Comitati presso le princi-
pali nazioni dell'Europa , e si conchiude
82

col manifestare l'opinione ch'essi sieno


una istituzione necessaria , non po-
tendo un ministro , per abile e labo-
rioso che sia, bastare da solo a risol-
vere tutte le questioni tecniche che al
suo esame si presentano .

REVUE DES DEUX Sotto la rubrica STUDI SUI LAVORI PUB-


MONDES , BLICI vi si legge col titolo Lo scal-
15 février 1867. damento e la ventilazione > un'accurata
esposizione dello stato attuale di questa
importante questione , dei lavori fatti e
perfezionati ne ' recenti tempi nello
scopo di scaldare ed aerare le abita-
zioni , e dei risultati ottenuti .
83

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare

e suoi Supplementi .

- 1866.
(N. 95)
Giugno 7. - R. D. che apre al Ministro della guerra un credito di
L. 300,000 per ispese segrete di guerra .Pag. 1353
20. - R. D. Veterinario aggiunto in ogni reggimento di ca-
valleria 1354
Dicembre 23. - R. D. che dichiara opera d'utilità pubblica il compi-
mento del poligono per le esercitazioni pratiche del
corpo degli Zappatori del Genio militare nella piazza
di Casale ivi

Supplemento N. 14. ---- 1866 .

Regolamento sulla contabilità generale dello Stato, e


sul servizio del Tesoro del 13 dicembre 1863, mo-
dificato col R. Decreto del 25 novembre 1866 , N. 3381. Pag. 433
--
(N. 13) 1867.
Febbraio 7. · R. Decreto e Istruzioni relativi alla ferma dei militari
mandati al Corpo Cacciatori Franchi, ecc. . Pag. 197
17. -- Formole d'iscrizione a matricola dell'autorizzazione a
fregiarsi della medaglia commemorativa Italiana ai
militari che fecero la campagna del 1866 . 203
19. Soppressione del Comando locale d'Artiglieria di Cre-
mona · 197
19. -- Comandanti dell'Arma dei Carabinieri Reali incaricati
di sopravegliare alla custodia degli arredi da ca-
serma > 204.

(N. 14) 1867 .


Febbraio 17. Relazione e R. Decreto circa il servizio militare dei
cittadini delle provincie di Venezia e di Mantova
appartenenti alle leve dell'anno 1858 al 1866 . Pag. 205
18. Retrocessione di trombettieri di 1ª classe a trombet-
tieri di 2' classe, da chi determinata, e se sia applica-
bile ai trombettieri musicanti 216
19. -- Norme per la compilazione delle situazioni graduali
numeriche del Corpo di Intendenza militare e dei
personali contabili delle sussistenze militari, dei ma-
gazzini dell'Amministrazione militare e del quartier
mastro per l'armata . 217
84
Febbraio 22. Istruzioni per l'eseguimento del R. Decreto 17 feb-
braio 1867 , relativo agli obblighi militari contratti
sotto l'Austria dai cittadini della Venezia e del Man-
tovano . • • Pag. 212
22. Soppressione della 7ª Sezione (Rimini) della Direzione
del Genio di Bologna . • 218
D 22. - Invio in licenza straordinaria dei militari della classe
1842 nei reggimenti di Artiglieria da campagna D 219
24. -- Brevi licenze ai militari per le elezioni politiche > 220

(N. 15) - 1867.

1867, dicembre 2 . ---- R. D. Autorizzazione di una maggiore spesa di lire


6,390,000 sul bilancio della Guerra e annullamento
di crediti per lire 79,900,00 . Pag. 221
1867, febbraio 24. - R. D. Le cinte urbane delle Città di Guastalla,
Reggio e Mirandola cessano di essere considerate
opere fortificate , ecc. » 228
25. — Sellecitazione perchè sia posta maggiore cura nella
spedizione dei pieghi > 227
27. ---- Chiamata sotto le armi dei Veneti e Mantovani re-
quisiti dall'Austria per le leve del 1865 e 1866 » 223
27. Avvertenza sul rilascio delle copie dei fogli di as-
sento, modello 18, da unirsi alle proposte per riassolda-
mento con premio 227

(N. 16) -- 1867.

Marzo 2. - Concorso al premio Riberi . Pag. 232


> 2. Località del Dipartimento di Verona nelle quali deb-
bonsi inalberare le bandiere nazionali D 229
8. Soppressione di Sezioni distaccate del Genio . 234
8. - Disposizioni relative ai militari da congedarsi per ri-
mando, ed a quelli che hanno un breve tempo di
servizio da scontare sotto le armi 2 235

Supplemento N. 1. ______ 1867.


Febbraio 22. Istruzione per l'eseguimento del R. Decreto in data
30 dicembre 1866 relativo al servizio d'Intendenza
militare . Pag. 1
85

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 5 .

SOMMARIO.
Marzo 1 -- Circoscrizione dei Comandi del Genio di Dipartimento e delle Direzioni terri-
toriali del Genio (Partecipazione uffiziale) Pag. 85
13 -- R. Decreto che determina il numero e la larghezza delle zone soggette a servitù
militare nella piazza di Genova (Id.) · 90
13 R. Decreto. Cessazione delle servitù militari dei terreni adiacenti alle fortifica-
zioni di Messina (Id.) . D 91
21 - Depositi da versarsi nella cassa Depositi e prestiti (Id.) . ivi
8 29 --- Indicazione in cifra ed in tutte lettere delle somme sui Decreti di approvazione
di contratti (Id.) . 92
23 31 Domicilio legale da dichiararsi nei contratti (Id.) " ivi
Bollettino bibliografico . . 93
Sommarii dei N. 17, 18 e 19 e Supplemento N. 2 del Giornale Militare ufficiale 95

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

Circoscrizione territoriale dei Comandi del Genio

di Dipartimento e delle Direzioni territoriali


del Genio.

N. 17. - 1 marzo 1867. (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

In seguito alla nuova circoscrizione militare stabilita dal


R. Decreto 6 gennaio 1867 , si determina che la circoscrizione
dei Comandi del Genio di Dipartimento e delle Direzioni territo-
riali del Genio , abbia dalla stessa data ad intendersi stabilita ,
come appare dal seguente specchio :
dipartimento

de enominazione

Direzione
Comandi

ciascuna
86

Annotazioni
Genio

Sezioate
dipendenti
ni
del

:da
stacc
DIREZIONI

di

Loro
Territorio assegnato a caduna di esse

sede
Divisioni
territoriali
e Comandi CIRCONDARI O DISTRETTI
di Città
e Fortezze
Loro sede

VERONA Verona Parte della Verona -Villafranca - Co- Peschiera Il confine


della dire-
Divisione logno - S. Bonifacio - Tre- zione sulla
di Verona gnago - S. Pietro Incariano riva destra
Caprino - Bardolino ❤ del Mincio
Isola della Scala - (meno è a 7 chilo-
metri cen-
il Comune di Nogara) Vi- tro in Pe-
cenza - Bassano - Marostica schiera.
- Asiago · Tiene - Schio -
Valdagno - Arzignano - Lo-
nigo - Barbarano · più i
Comuni di Peschiera e
Ponti sulla riva destra del
Mincio.
Mantova Parte della Sanguinetto Legnago - Legnago deIllaconfine
direz.
Divisione Ostiglia - Mantova - più i sulla riva
di Verona Comuni di Nogara e di Bor- destra del
ed il goforte. Po, è deter-
Comando minato dal
raggio delle
della Città Servitù mi-
e Fortezza litari della
di Testa di
ponte di
Mantova Borgoforte .
Venezia Padova - Il Padova -Camposampiero Padova
Comando -· Cittadella · Montagnana
della Città · Este · Monselice - Con-
e Fortezza selve Piove Mestre
di Dolo Mirano - Chioggia -
Venezia Rovigo Adria - Lendinara
· Badia · Massa - Occhio-
bello - Polesella - Ariano -
Venezia.
Treviso Treviso Treviso - Oderzo - Cone- Pal-
gliano - Ceneda - Asolo manuova
Valdobbiadene - Montebel- Udine
luna - Castelfranco - Porto-
gruaro S. Donà - Udine -
S. Daniele · Spilimbergo
Maniago Aviano - Sacile -
Pordenone S. Vito - Co-
droipo · Latisana - Palma -
Cividale S. Pietro degli
Schiavi - Moggio - Rigolato
Ampezzo · Tolmezzo
dipartimento

deenominazione

Direzione
Comandi

ciascuna
87

Genio

Annotazioni
Sezioate
dipendenti
ni
del

stacc

da
DIREZIONI
di

Loro
Territorio assegnato a caduna di esse

sede Divisioni
territoriali
e Comandi CIRCONDARI O DISTRETTI
di Città
e Fortezze
Loro sede

VERONA Treviso Treviso Gemona Tarcento · Bel- Pal-


luno - Longarone - Pieve manuova
di Cadore - Auronzo - Agor- Udine
do · Feltre - Fonzaso.

MILANO Milano Parte delle Milano - Monza - Galla- Brescia


Divisioni rate Como Varese -
di Milano Lecco Sondrio - Brescia
e di - Chiari · Breno - Salò
Brescia Castiglione delle Stiviere
Verolanuova - Bergamo
Treviglio - Clusone.
Pavia Parte delle Pavia Abbiategrasso Cremona
Divisioni Cremona · Crema Casal- Pizzi-
di Milano, maggiore - Lodi. ghettone
di Brescia
e di
Piacenza
Pia- Parte della Piacenza Fiorenzuola - Vigevano
cenza Divisione Bobbio · Lomellina · Vo-
di Piacenza ghera .

TORINO Torino Torino - Aosta - Ivrea


Torino Fossano
Pinerolo - Susa - Cuneo
Alba Mondovì - Saluzzo .
Alessan- Alessandria Alessandria - Acqui - Asti Casale
dria - Casale Monferrato - Novi
Ligure · Tortona - Novara
- Biella Ossola - Pallanza
· Valsesia - Vercelli.
Officine
di
costru-
zione in
Alessan- Alessandria
dria
Genova Genova Genova - Albenga - Chia- Spezia
vari Levante Savona
Porto Maurizio - S. Remo.
Spezia Arsenale marittimo e sue
dipendenze.

2
denominazione
dipartimento

Direzione
ciascuna
Comandi
88

Annotazioni
Genio

staccate
dipendenti
Sezioni
del

da
DIREZIONI

di

Loro
Territorio assegnato a caduna di esse

sede
e
Divisioni
territoriali
e Comandi CIRCONDARI 0 DISTRETTI
di Città
e Fortezze
Loro sede

BOLOGNA Bologna Bologna Bologna Imola · Ver- Faenza


gato Ferrara - Cento - Forlì
Comacchio · Forlì - Cesena
- Rimini - Ravenna - Lugo
- Faenza.
Parma Parma Parma · Borgo S. Don- Modena
nino Borgotaro Reggio
- Guastalla - Revere - Gon-
zaga (meno la zona mili-
tare della Testa di ponte
di Borgoforte ) Modena
Mirandola - Pavullo nel
Frignano e Sermide .
Ancona Ancona Ancona - Ascoli Piceno -
Fermo Macerata Came-
rino - Pesaro Urbino .

FIRENZE Firenze Firenze Firenze - Pistoia - S. Mi- Perugia


e Perugia niato - Rocca San Casciano
- Arezzo Siena - Monte-
pulciano Perugia - Spo-
leto - Rieti - Fuligno - Terni
- Orvieto.
Livorno Livorno Livorno Isola dell'Elba Portofer-
- Lucca · Pisa Volterra raio
- Grosseto Massa e Car-
rara · Castelnuovo di Gar-
fagnana · Pontremoli.

NAPOLI Napoli Parte delle Napoli Castellamare di Salerno


Divisioni Stabbia Casoria Poz-
di Napoli zuoli - Nola Benevento
e Salerno - Cerreto Sannita - S. Bar-
tolomeo in Galdo - Avel-
lino - Ariano S. Angelo
dei Lombardi Salerno -
Sala Consilina - Campagna
- Vallo della Lucania - Po-
tenza Lagonegro - Matera
- Melfi.
dipartimento

deenominazione

ne
Comandi

a
89

ciascun
Direzio
Genio

Annotazioni
staccate
dipendenti
Sezioni
del

da
di DIREZIONI

Loro
Territorio assegnato a caduna di esse
sede
Divisioni
territoriali
e Comandi CIRCONDARI O DISTRETTI
di Città
e Fortezze
Loro sede

NAPOLI Capua Parte della Caserta - Gaeta - Sora Caserta


Divisione Piedimonte di Alife - Cam- Gaeta
di Napoli pobasso - Isernia - Larino Chieti
· Chieti - Chieti Lanciano - Vasto
- Teramo Penne - Aquila
degli Abruzzi - Solmona -
Avezzano - Cittaducale .
Bari Bari Foggia - S. Severo - Bo-
vino - Bari delle Puglie
Barletta - Altamura - Lecce
-Taranto Gallipoli - Brin-
disi.
Catan- Catanzaro Catanzaro - Monteleone Reggio
zaro di Calabria - Nicastro -
Cotrone - Reggio - Gerace
- Palmi - Cosenza - Castro-
villari - Paola - Rossano.
dGiorn
Genio
Milit

Palermo Parte della Palermo · Termini Ime- Girgenti


ebbraio
. el

Divisione rese - Cefalù - Corleone -


Nota
1867
fVedi

di Caltanisetta - Piazza Ar-


Palermo merina Terranuova di
5

Sicilia - Girgenti - Bivona -


Sciacca Trapani - Alcamo
a9ag

- Mazzara del Vallo.


p
.3

Messina Parte della Messina Castroreale -


Divisione Patti - Mistretta - Catania
di - Caltagirone · Nicosia -
Palermo Acireale - Noto · Modica
Siracusa.
Genio
Nota
Vedi
del
M.
G.

Cagliari Cagliari Iglesias - La- Sassari


.1865 m

Cagliari
sette

nusei · Oristano Sassari


17

- Alghero - Nuoro - Ozieri


3.pag
06

- Tempio Pausania .

Il Ministro
E. CUGIA.
90

R. DECRETO che determina il numero e la larghezza

delle zone soggette a servitù militare nella piazza


di Genova .

(Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA .

Vista la Legge 19 ottobre 1859 sulle servitù militari ;


Visto il nostro Decreto del 22 dicembre 1861 che approva
il Regolamento per l'esecuzione della Legge precitata ;
Sulla proposta del nostro Ministro della Guerra,
Abbiamo decretato e decretiamo :

ARTICOLO UNICO .

Il numero e la larghezza delle zone soggette a servitù militare


da applicarsi alle proprietà fondiarie adiacenti alle opere di forti-
ficazione della piazza di Genova vengono determinate entro i
limiti stabiliti dalla Legge succitata dal piano annesso al presente,
firmato d'ordine nostro dal Ministro della Guerra.
Ordiniamo che il presente Decreto , munito del sigillo dello
Stato , sia inserto nella Raccolta ufficiale delle Leggi e Decreti
del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo
e di farlo osservare .

Dato a Firenze , li 13 marzo 1867 .

VITTORIO EMANUELE

E. CUGIA .
91

R. D CRETO . Cessazione delle servitù militari dei ter-

reni adiacenti alle fortificazioni di Messina .

(Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA .

Sulla proposta del nostro Ministro della Guerra,


Abbiamo decretato e decretiamo quanto appresso :

ARTICOLO UNICO .

I terreni adiacenti alle fortificazioni di Messina nel piano di


Terranova ed a destra del torrente Porta - Legni , distinti con co-
lore nell'unito disegno , cessano di essere soggetti alle servitù mi-
litari che gravano sui medesimi dipendentemente dalle fortifica-
zioni della piazza , in forza del Decreto del 30 settembre 1843 del
cessato Governo delle Due Sicilie.
Ordiniamo che il presente Decreto , munito del sigillo dello
Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle Leggi e Decreti del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di
farlo osservare .
Dato a Firenze, li 13 marzo 1867.

VITTORIO EMANUELE
E. CUGIA.

Depositi da versarsi senza eccezione nella Cassa de-

·positi e prestiti.

(Veggasi la Istruzione infracitata nel Giornale del Genio mil. 1866, pag. 53 e seg.)

N. 18 . - 21 marzo 1867.

Il Ministero determina che cessi la eccezione portata dal se-


condo alinea dell'art. 24 della Istruzione 30 dicembre 1865 sulla
stipulazione dei contratti , secondo la quale i depositi non ec-
92

cedenti le lire 800 potevano ritenersi nella cassa principale del


Consiglio amministrativo delle Direzioni .
Conseguentemente le Direzioni verseranno d'ora innanzi nella
Cassa dei depositi e prestiti tutti indistintamente i depositi , di
qualsiasi valore , dei deliberatari definitivi a senso della regola
generale stabilita nell'ora detto articolo .

Il Ministro
E. CUGIA.

Indicazione in cifra ed in tutte lettere delle somme

sui Decreti di approvazione di contratti.

N. 19. 29 marzo 1867.

In seguito ad osservazioni fatte dalla Corte dei Conti , il Mini-


stero determina che sui Decreti di approvazione dei contratti , si
debbano scrivere gl'importi , non soltanto in cifra , ma eziandio in
tutte lettere, a seguito delle cifre.
Per il Ministro
MARALDI .

Domicilio legale da dichiararsi nei Contratti .

N. 20. - 31 marzo 1867.

In vari contratti che dalle Direzioni del Genio vengono tras-


messi al Ministero essendo indicato il domicilio legale dei deli-
beratari con la semplice designazione della città di residenza , si
avverte quindi che la dichiarazione del domicilio legale, nel senso
dell'art . 19 del Codice ricordato nel § 6' delle condizioni gene-
rali per i contratti di opere d'arte e nel § 3º dei capitoli generali
d'onere per i contratti relativi alle provviste , non è regolare se non
indica la città, il nome della via ed il numero della porta d'abi-
tazione in cui fu eletto il domicilio .

Per il Ministro
MARALDI .
93
BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO.

SPECTATEUR MILITAIRE, Vi si contiene il termine del sunto dell'o-


20me livraison, pera del generale Gillmore sull'assedio
15 février 1867. di Charleston .
In questa conclusione vengono espo
ste le principali conseguenze tratte dal
generale dopo l'esperimento di questo
assedio , e sono forniti dettagli sui la-
vori , sulle difese accessorie e sui ma-
teriali di assedio .

Id . Il capitano Bacharach, del Genio fran-


cese, volta dal tedesco in francese la
Memoria del capitano .
Schott intorno
ai Forti staccati .
Questa memoria fu pubblicata negli
Archivi per gli Uffiziali dell'Artiglieria e
del Genio prussiano , e propriamente
nell'anno 1862 .
In questa dispensa dello Spectateur
n'è contenuta solo una parte , quella
che tratta 1 ° dell'oggetto dei forti
staccati ; 2º della loro posizione e del
loro numero ; 3° della loro grandezza .
MEMORIAL DE INGENIEROS In questi due numeri v'ha di notevole un
Año 22 N. 2 e 3-1867. racconto storico- militare della guerra
del 1866 nella Germania e nell'Italia,
del comandante di fanteria e capitano
degl'ingegneri D. Edoardo Mariàtegni , e
la Notizia sulla nuova tavoletta per le ri-
cognizioni militari , inventata dal Fèvre .
REVUE MARITIME ET Continua lo scritto sui porti militari
COLONIALE , della Francia ( Rochefort) .
Mars 1867.

ANNALES DU GÉNIE CIVIL, Oltre a due brevi articoli, accompagnati


Février 1867 . da tavole, sul ponte del Reno a Co-
94

blentz, e sul progetto di via ferrata tu-


bulare tra la Francia e l'Inghilterra ,
v'ha una Memoria del Pouillet intorno
alle istruzioni sui parafulniini dei ma-
gazzini a polvere. Questa memoria ,
scritta per commissione del Ministro
della Guerra , è stata approvata dal-
l'Accademia delle Scienze nella seduta
del 14 gennaio ultimo . Siffatte istruzioni
sono applicabili non pure ai magazzini
a polvere, ma a qualunque edifizio .
IL POLITECNICO , Sulle pietre artificiali e loro applicazione
Fasc. 1° -- 1867. alla decorazione delle fabbriche , per
Emilio Olivieri .
Considerazioni e calcoli sulla teoria
della forma e spinta degli archi equi-
librati , per P. Seggiaro .
Sulle formule empiriche per le por
tate dei fiumi , per F. Brioschi .
JOURNAL DE L'ARMÉE Contiene un articolo sulla parte avuta
BELGE N ° 188 . dall'artiglieria rigata nella guerra di
1867. Boemia, nel quale , in seguito alla espe-
rienza dell'ultima campagna e pog-
giando su citazioni , l'autore conchiude :
1º Che il cannone prussiano cari-
cantesi per la culatta non si è mostrato
superiore a quello rigato austriaco ca-
ricantesi per la bocca ;
2º Che i pezzi rigati sono meno ef-
ficaci degli antichi pezzi lisci per re-
spingere gli attacchi diretti, così del-
l'infanteria come della cavalleria .

ARCHIV FÜR die offi- Vi è esposto l'ordinamento di un perma-


ZIERE DER K. PREUSSI- manente Comitato d'Artiglieria isti-
SCHEN ARTILLERIE UND tuito negli Stati Uniti d'America.
INGENIEUR-KORPS .
Anno 30°, 1866, vol . 60°
3ª Dispensa .
95

SOMMARI degli ultimi numeri del Giornale Militare.

(N. 17) -- 1867 .

Febbraio 17 . -- R. D. Ordinamento del Ministero della Guerra e ri-


parto delle attribuzioni . Pag. 237
Marzo 8. - Non sono applicabili ai militari della leva napolitana
1858 i §§ 1001 e 1003 del Regolamento sul reclu-
tamento 256
10. Pagamento dell'imposta sulla ricchezza mobile pel
2º semestre 1864 e per l'annata 1865 · 257
12. - Si autorizzano i Corpi, ecc., ad associarsi al giornale
La legislazione e l'amministrazione militare 267

(N. 18) 1867.

Marzo 1º - Circoscrizione territoriale dei Comandi d'Artiglieria e


del Genio di Dipartimento e delle Direzioni territo-
riali d'Artiglieria e del Genio . Pag. 290
11. R. D. Riordinamento del Corpo di Stato maggiore e
relativo Regolamento • 270
13. R. D. che determina il numero e la larghezza delle
zone soggette a servitù militare nella piazza di
Genova 287
13. R. D. Cessazione dalle servitù militari dei terreni
adiacenti alle fortificazioni di Messina · ivi
15. ---- Scioglimento dell'Ufficio di Delegazione in Torino e
passaggio dell'Archivio alla dipendenza del Comando
del Dipartimento d'Artiglieria • 289
15 . Riparto dei Veneti e Mantovani appartenenti alle
classi 1855 e 1856 fra le compagnie e le batterie
attualmente esistenti • • 269
15 . - Spiegazioni intorno all'applicazione del R. Decreto
10 maggio 1866 per quanto riguarda le spese d'uf-
ficio dei Comandi generali di Dipartimento o di Di-
visione 286
96
Marzo 15. Modo di richiedere gli stampati pel servizio della leva Pag. 288
15. - Spese di sepoltura pei militari che muoiono negli spe-
dali militari divisionari di Verona e di Milano મે 298
17. Avvertenza circa la compilazione e trasmissione degli
elenchi di proposta pei bagni termali 298

(N. 19) 1867 .

Febbraio 24. - R. D. Regolamento per l'amministrazione della Cassa


militare instituita colla legge 7 luglio 1866 , N. 3062 Pag. 310
Marzo 7. - R. D. relativo ai veterinari aggiunti che non raggiunsero
l'idoneità nell'esame prescritto dall'altro R. Decreto
20 marzo, o che si astennero dal presentarvisi . 301
21 . - Avvertenze pel rilascio delle richieste di ferrovia
(modello N. 7 dell'Istruzione 22 febbraio 1867) 302
283 -- Ove debbono essere diretti gli individui che fanno
passaggio al Corpo dei Cacciatori Franchi. 304
23 . - Comandanti dell'arma dei Carabinieri Reali incaricati
del rilascio dei biglietti d'entrata agli Spedali di mi-
litari isolati . ivi
24. Sessione completiva e discarico finale della leva sulla
classe 1846 . 305
26. - Fedi di malattia dei militari che trovandosi in licenza
cadono ammalati . 319

Supplemento N. 2. --- 1867 .

Marzo 20. Modificazioni agli stampati del ruolo matricolare degli


Uffiziali, degli elenchi mensuali delle variazioni, degli
elenchi di rettificazione ed aggiunta del risultato di
verificazione alle variazioni stesse . Pag. 67
97

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 6 .

SOMMARIO.
Marzo 31 - Debbono determinarsi nei contratti il periodo di tempo e l'importo della
spesa (Partecipazione uffiziale) • .Pag. 97
> 31 - Si approvano le nuove condizioni generali per affitto di terreni attinenti alle
fortificazioni (Id .) › 98
53

Aprile - Costruzione ed uso delle latrine nelle caserme (Id.) · 104


-
13 Ispezione ai reggimenti Zappatori del Genio ed al personale militare e civile
addetto ai Comandi del Genio di Dipartimento ed alle Direzioni dell'Arma
stessa (Id.) • • 106
Bibliografia. -- Ponti su palate di ferro > 108
Sommari dei N. 20, 21 e 22 e del Supplemento N. 3 del Giornale Militare
ufficiale 115

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale .

Debbono determinarsi nei contratti il periodo di

tempo cui essi si riferiscono , e l'importo della


spesa cui essi rilevano.

N° 21. -- 31 marzo 1867.

La Corte dei Conti avendo fatto osservare come non sia rego-
lare che nei contratti di affittamento sia inserta la condizione in
forza di cui , non intervenendo disdetta da una delle parti , s'in-
tendono gli stessi contratti confermati da un periodo di tempo
ad un altro , quando per tale fatto si vengono ad eccedere le
facoltà concesse dai Regolamenti in vigore alle Amministrazioni
centrali circa alla stipulazione dei contratti, secondo l'importo
della spesa che per essa viene ad imputarsi sul Bilancio dello
Stato, il Ministero ne avverte le Direzioni del Genio e gli Uffici
d'Intendenza militare onde per lo innanzi abbiano da astenersi
dal proporre e dallo inserire la condizione suaccennata quando
con essa vengano ad eccedersi le facoltà di sopra indicate.
98

La stessa Corte dei Conti avendo pure osservato non essere


regolari i contratti fatti in base a prezzi unitari , quando non
risulti in pari tempo determinata od in modo preciso od almeno
per approssimazione , qualora non si possa altrimenti , la spesa
che pei contratti stessi viene ad imputarsi sul Bilancio dello Stato ,
se ne avvertono pure le Direzioni del Genio, onde non abbiano
per lo avvenire a proporre contratti che possano dar luogo alle
osservazioni ora dette .
Per il Ministro
MARALDI .

Si approvano le nuove condizioni generali per affitto


di terreni demaniali attinenti alle fortificazioni.

N° 22. - 31 marzo 1867.

Questo Ministero, giudicando opportuno che venissero modifi-


cate le condizioni per lo affittamento dei beni demaniali militari
delle fortificazioni, nello scopo di renderle meno restrittive, spe-
cialmente per ciò che riflette i generi di coltura ed i piantamenti
da praticarsi in alcune parti, ha incaricato il Comitato del Genio
di formulare un nuovo schema di tali condizioni.
Avendo esso adempiuto a tale incarico , il Ministero approva
le infra espresse condizioni generali di affittamento dei terreni
demaniali militari quali vennero proposte dal detto Comitato , le
quali dovranno d'ora innanzi sostituirsi a quelle recate dalla Nota
Ministeriale 29 giugno 1852 (inserta a pagina 179 , parte 2* , del
Giornale Militare di quell'anno) .

Condizioni generali di affittamento dei terreni


demaniali attinenti alle fortificazioni.

L
Art. 1. La delimitazione dei terreni d'affittarsi è quella spe-
cificata nell'avviso d'asta. L'affittamento dei terreni è dato a corpo
per la durata di nove anni a far tempo dalla stipulazione del
relativo contratto . È obbligo del deliberatario dei lotti il pren-
99

dere in caricamento tutti gl'immobili compresi nella circoscri-


zione di ciascun lotto che l'Amministrazione militare crederà op-
portuno di consegnargli .
Art . 2. - Stipulato il contratto ; e prima che l'affittajuolo entri
in possesso , si procederà ai testimoniali di visita , e si farà con-
stare con apposito verbale da redigersi in contradditorio con
esso, coll'intervento di un funzionario del Genio Militare , dello
stato in cui si trovano i terreni ed i manufatti compresi nell'af-
fittamento , tenendo conto per le opere di fortificazione della forma
dei parapetti , traverse , pajuoli , scarpe , fossi , controscarpe , ripo-
stigli a polvere , ecc . , e per le baracche , tettoie ed altri manu-
fatti , quando ve ne esistano , della loro struttura , se di legname
o di muratura , del numero degl'infissi , di porte e finestre , della
qualità di copertura del tetto , dei pavimenti , ecc . L'affittajuolo
sarà responsabile delle degradazioni che succedessero tanto nelle
opere fortificatorie che nei manufatti , sia per fatto suo proprio ,
sia dalle persone da esso dipendenti , o del bestiame appartenen-
tegli , e sarà tenuto alla pronta riparazione .
Art. 3. L'affittajuolo non potrà altrimenti fruire dei terreni
se non del prodotto dell'erba o col pascolo o col taglio , dovendo
intendersi proibita per massima qualsiasi variazione di coltura ,
e solo permessa tale variazione negli appezzamenti di campo o
di prato che non facciano parte delle opere, spalti , fossi ed ac-
cessori di quelle .
Rimane però vietato in genere il pascolo sui parapetti , sul
terrapieno dei rampari , lungo le scarpe e gradinate , ove sarà
unicamente ed esclusivamente consentito il taglio dell'erba. Le
baracche, tettoie e simili , quando ve ne siano , potranno essere
fruite come alloggi o come depositi di foraggi , restando assolu-
tamente proibito di occuparle ad uso di stalle di qualsiasi genere
di animali .
Art. 4. - È proibito all'affittuario qualsiasi innovazione nei
terreni ed altri immobili cadenti nell'affittamento che ne muti la
forma e la sostanza, la formazione di siepi vive o morte, di cinte
e ripari d'altra materia , anche temporari , senza ottenere preven-
tivamente lo speciale permesso dall'Autorità militare .
Potrà soltanto venirgli concessa in via precaria l'apertura di
qualche canale , quando venga riconosciuto necessario , per lo
scolo delle acque stagnanti, e sia ammesso dalla Direzione del
2
100

Genio , coll'obbligo però di sgombrare i materiali provenienti


dagli scavi e di nuovamente colmare i canali praticati, venen-
dogli così ordinato .
È permesso all'affittuario di far piantamenti sulle scarpe esterne,
sulle controscarpe delle opere e sulle sponde delle cunette difen-
sive, impiegando sulle scarpe e controscarpe gli arbusti o frutici
spinosi, i carpini e le acácie, e lungo le cunette i salici , gli ontani
ed i vinchi . Si potranno eziandio fare delle piantagioni sugli
spalti e lungo le strade coperte, a quattro metri almeno più in-
dietro della linea delle palizzate o linea coprente , come ancora
lungo i margini delle strade militari interne, a totali spese però
dell'affittajuolo , al quale verrà lasciato il prodotto delle annuali
scapezzature delle piante, da operarsi secondo le migliori regole
di coltivazione, rimanendo stabilito che le piante stesse restano
di proprietà dell'Amministrazione militare, compresivi anche i
fusti delle piante morte , laonde l'affittuario non potrà nè ta-
gliarle, nè sradicarle senza il permesso della Direzione del Genio .
Art. 5. - Sarà obbligo dell'affittuario mantenere e promuo-
vere per ogni dove il più possibile rigogliosa la vegetazione del-
l'erba coll'impiego del concime, anche in quei siti che si dimo-
strano sterili , sotto divieto di adoperare nella formazione del
terriccio terre tolte dal fondo affittato , salvochè la Direzione del
Genio indichi una località donde si possa estrarle segnando le
dimensioni dell'escavazione . I depositi di letame e di terriccio
debbono farsi dove sarà ordinato dalla Direzione stessa per cia-
scuno dei lotti . Spetterà pure all'affittajuolo di pulire le cunette
ed i fossi per lo scolo delle acque collo sgombro dei materiali;
di procedere, quando e come gli venga ordinato dalla Direzione
del Genio , allo sfrondamento annuale delle piante esistenti nei
fondi affittati , ritenendosi in compenso le fronde risultanti .
-
Art. 6. Dovrà parimenti osservare , sotto la di lui rispon-
sabilità , che non si facciano depositi di sorta , tranne quelli di
letame e di terriccio, pei quali verranno prescelti i siti indicati
dalla Direzione , osservando tutte le prescrizioni dalla medesima
ordinate per i riguardi igienici ; che i termini di confine non
vengano degradati, smossi o derubati, e che non si stabiliscano
sentieri abusivi attraverso ai fondi ; che i suoi agenti e giorna-
lieri non ascendano o valichino i muri delle fortificazioni , e così
pure non vi si facciano valicare fieno, paglia od altri generi con
101

funi , capre, ecc . , dovendo ogni cosa transitare per le vie ordi-
narie ; che sotto verun pretesto si accendano fuochi nei terreni
affittati.
Art. 7. -- Rimane in facoltà dell'Amministrazione militare nel
corso dell'affittamento di far tagliare , sradicare e togliere tutte
o parte delle piante che possono trovarsi nei terreni affittati ,
sieno vive, sieno deperite . L'affittajuolo non potrà in tal caso
reclamare veruna indennità, eccezione fatta per i piantamenti da
esso eseguiti a proprie sue spese, a seconda della facoltà che gli
è fatta dall'articolo 4. Eppertanto, qualora trattisi di questi
ultimi piautamenti , l'indennità in questione sarà pari al valore
che ciascheduna pianta tagliata, sradicata o tolta aveva all'atto
del piantamento, e che deve perciò essere constatato dalla Di-
rezione del Genio in contradditorio dell'affittuario . Ciascuna
pianta , tal quale si trova, rimane di proprietà dell'Amministra-
zione militare . È pure in facoltà della stessa Amministrazione di
far procedere a nuove piantagioni in tutti quei siti ove il ravvisi
opportuno, senza che l'affittajuolo possa pretendere veruna in-
dennità pel fatto cavo o per l'ombra recata dalle nuove piantagioni
al fondo sottostante .
Nel caso di sradicamento è in facoltà dell'amministrazione mi-
litare di far rimettere nelle fosse le terre scavate senz'aggiunta
per ispianarle .
Art. 8. - In tutta l'estensione dei terreni affittati l'Ammini-
strazione militare si riserva la facoltà di farvi transitare truppe,
operai , bestie da soma , carri d'artiglieria ed impresari per suo
servizio, il tutto senza che l'affittavolo abbia diritto ad alcun
compenso .
Art. 9. L'Amministrazione militare si riserva pure la facoltà
di occupare, per qualsiasi spazio di tempo , i suddetti terreni in
tutto od in parte :
a) Per esercitazioni di truppe d'ogni arma ;
b) Per stabilimento di Tiri al bersaglio ;
c) Per estrazione di zolle dai terreni prativi, e per depo-
sito di materiali ;
d) In altro modo qualsiasi per servizio militare.
Le stesse condizioni stabilite per iterreni sono estese, in quanto
possono essere applicabili , anche alle baracche, tettoie , barac-
cotti e simili ; sarà cioè in facoltà dell'Amministrazione militare
102

di occuparle per alloggio di truppe , per lazzaretti in casi di


epidemie, per deposito di materiali , infine per qualsiasi evenienza
di servizio , previo avviso a darsi in iscritto all'affittajuolo due
giorni avanti l'occupazione , onde dargli il tempo di sgom-
brarle.
Art . 10. - Nei casi di occupazione dei terreni descritti alle
lettere a), b), c) , d) dell'articolo 9 , l'affittajuolo avrà diritto ad
una indennità o diminuzione di fitto, che sarà in ragione com-
posta della superficie occupata, del tempo che avrà durato l'oc-
cupazione e del prezzo annuo che viene corrisposto dall'affit-
tajuolo : questo indennizzo verrà corrisposto all'affittuario , qua-
lunque sia l'epoca nella quale avvenga la occupazione .
Per le baracche, baraccotti , ripostigli a polvere, ecc . , l'Am-
ministrazione militare intende occuparli, per qualsiasi spazio di
tempo , senza corrispondere all'affittajuolo compenso di sorta .
----
Art. 11. Per far valere i suoi diritti ai compensi che gli
possono competere a mente dell'articolo precedente, l'affittajuolo
inoltrerà istanza alla Direzione del Genio, la quale constaterà il
fatto mediante processo verbale . Questo verbale , sottoscritto anche
dall'interessato , servirà di norma per valutare la diminuzione di
fitto a favore dell'affittuario .
Quando premurose circostanze non sieno per opporvisi , l'affit-
tajuolo sarà avvisato 24 ore prima dell'occupazione dei terreni
che dovesse farsi , con ingiunzione di raccogliere l'erba esistente,
il cui valore andrà in diminuzione dell'indennità dovutagli a
norma dell'articolo precedente .
La trascuranza dell'affittajuolo nel raccogliere l'erba nei siti
indicatigli s'intenderà cadere a pura di lui perdita . Resta pari-
menti convenuto che se l'affittajuolo non sgombra le baracche
nel termine stabilito dall'articolo 9, tale sgombro sarà fatto a di
lui spesa dall'Amministrazione militare .
Art . 12. - Per l'accesso all'affittajuolo ed ai suoi agenti ed
operai nello interno delle fortificazioni e stabilimenti militari per
usufruire i fondi affittati, desso sarà munito di un apposito per-
messo in iscritto , vidimato dalle competenti Autorità militari,
rilasciatogli dalla Direzione del Genio .
Detto affittajuolo dovrà osservare inoltre gli orari prescritti
dall'Autorità militare , alla quale sarà suo obbligo di rimettere
l'elenco delle persone che egli impiega sui terreni affittati , colla
indieazione della loro patria e domicilio .
103
Art. 13. - Al termine dell'affittamento si procederà nuova-
mente d'ufficio , ed in conformità di quanto si è detto all'articolo 2,
ad una seconda visita locale sia dei terreni ed altri immobili e
manufatti per riconoscere lo stato delle cose , redigendo apposito
verbale, in cui si farà constare dei danni imputabili all'affit-
tajuolo , il quale sarà tenuto a fare le riparazioni o risarcire l'Am-
ministrazione militare , secondo le circostanze .
Art. 14. L'affittamento dovrà stipularsi sotto l'osservanza
delle presenti condizioni generali e di quelle speciali che venis-
sero previste per ciascun contratto .
-
Art . 15. Gli aspiranti all'asta dovranno fare presso l'ufficio
che procede all'incanto un preventivo deposito eguale al quinto
dell'ammontare del prezzo d'estimo del lotto che intendono pren-
dere in affitto . Terminati gl'incanti verranno restituiti tutti i
depositi , tranne quello del deliberatario .
Art . 16. L'affittamento del lotto verrà deliberato a quello
che farà la migliore offerta per un aumento di un tanto per cento
al prezzo d'estimo stabilitosi per base dell'incanto .
Art . 17. Stipulato il contratto d'affitto , il deliberatario ver-
serà subito nella Cassa dell'Amministrazione dello Stato la rima-
nente somma sino a raggiungere , col fatto deposito d'asta , un
semestre dell'ammontare totale del fitto .
Rimane espressamente convenuto che il pagamento del fitto
annuo , il quale ascende af lire 9 si farà a semestri
anticipati .
Art. 18. - Le spese di emolumento , di copia, della carta bol-
lata per la stipulazione del contratto d'affitto sono a carico del-
l'afhttajuolo , come pure è a di lui carico la tassa di registro, a
termine dell'articolo 86 del Decreto Luogotenenziale del 14 lu-
glio 1866 , emanato in forza della Legge 28 giugno stesso anno.

Il Ministro
E. CUGIA.
104

Costruzione ed uso delle latrine nelle Caserme.

N. 23. - 5 aprile 1867. — (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Nello scopo di provvedere in più efficace maniera a rimuovere


gl'inconvenienti che si lamentano nelle disposizioni presentemente
usate per le latrine delle caserme , ed assicurare viemmeglio il
conseguimento di soddisfacenti condizioni d'igiene e di pulitezza
nei locali abitati dalle truppe , il Ministero della Guerra, veduto
il favorevole esito di alcune parziali applicazioni, inteso il parere
del Comitato del Genio, ha determinato che si adotti per questo
particolare dell'acquartieramento la seguente massima :
Le caserme di truppa debbono avere latrine comuni di suffi-
ciente capacità, in sito appartato al piano terreno e fuori affatto
de ' locali d'abitazione , ed altre parziali latrine nei locali abitati,
aperte esclusivamente nella notte, con le norme d'orario e d'uso
qui appresso specificate .
Trattandosi pertanto di nuove latrine e di modificazioni in
quelle esistenti , le Direzioni del Genio si atterranno alle seguenti
norme :
§ 1º Le latrine comuni per uso diurno delle truppe acquartie-
rate saranno costrutte ne'cortili delle caserme al solo pian ter-
reno, in sito appartato , poco esposto al sole ed avente facile e
coperta comunicazione con le parti abitate della caserma . Il loro
numero ed ampiezza dipende dalle locali circostanze, ed essen-
zialmente dal numero de' soldati che devono usarne. La costru-
zione sarà semplice, e si ommetteranno quei dilicati congegni e
que' studiati ripieghi che , spesso inefficaci in pratica, cagionano
spese gravi d'impianto e di conservazione ; la fogna sia disposta
e preparata a periodici espurghi e senza canale di sfogo, eccetto
che si abbia un corso perenne d'acqua dotato di sufficiente ve-
locità, nel qual caso questo sarà usufruito in sostituzione della
fogna.
§ 2 Nei locali destinati all'abitazione si disporranno apposite
latrine, da tenersi aperte nella notte esclusivamente . Queste la-
trine, limitate di numero e d'ampiezza in ragione del ristretto
105

uso cui devono servire, saranno disposte per modo che tutte le
aperture di porte e finestre aventi comunicazione diretta coi lo-
cali abitati possano tenersi perfettamente chiuse durante il giorno ;
si dovrà provvedere a che abbiano nel più completo modo pos-
sibile sufficienti mezzi di ventilazione , ed i sedili vi siano così
formati da potersi mantenerne chiuse le aperture o collo spe-
diente di sifoni o con appositi otturatori.
3. Per norma generale , e man mano che potranno essere
costrutte le dette latrine comuni appartate al pian terreno , quelle
presentemente esistenti nelle parti abitate delle caserme saranno
destinate ed allestite per l'uso notturno, e ciò nella proporzione
accennata nel precedente paragrafo .
S'invitano quindi i signori Comandanti dei Corpi e dei distac-
camenti a provvedere con opportune misure per assicurare la
buona riuscita della divisata innovazione ovunque sarà attuata .
A tal fine in ogni caserma sarà stabilito un apposito orario
per fissare l'uso alternativo delle latrine diurne con quelle not-
turne, tenendo conto delle speciali circostanze di luogo e di sta-
gione, e procurando che l'uso delle latrine notturne sia per quanto
possibile limitato dai colpi del silenzio fino alla sveglia .
In tutte le latrine sarà mantenuta la più scrupolosa nettezza ,
praticandovi regolarmente le necessarie operazioni di spazzatura
e lavamento annoverate fra gli obblighi della truppa per la pu-
lizia delle caserme, e, qualora occorra , disinfettandole anche a
tenore delle prescrizioni contenute nella nota Nº 15 in data 27 feb-
braio 1864.
Si avvertirà inoltre che durante tutto il giorno e dopo la pu-
lizia del mattino siano mantenute tappate cogli adattati ottura-
tori le aperture delle latrine notturne , e che l'accesso alle me-
desime rimanga rigorosamente chiuso per tutta la giornata , per
essere nuovamente rimesse in uso alla sera, come si è detto .

Per il Ministro
MARALDI.
106

Ispezione ai Reggimenti Zappatori del Genio ed al

personale militare e civile addetto ai Comandi

del Genio di Dipartimento ed alle Direzioni del-


l'Arma stessa .

N. 24 - 13 aprile 1867. (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Ho determinato che col 1° venturo maggio abbia principio la


ispezione annuale al personale dei Reggimenti Zappatori, come
pure al personale militare e civile addetto ai Comandi del Genio
di Dipartimento ed alle Direzioni dell'Arma stessa .
Sono incaricati di tale ispezione gl'infranominati Uffiziali gene-
rali nel modo qui sotto indicato :

Dipartimento di Verona Maggior generale Parodi cav. Enrico.


id.
Id. di Milano Pozzo cav. Giuseppe .
Id . di Torino id . San Martino Valperga
conte Teodorico .
Id. di Bologna
Id . di Firenze ed id. Bruzzo cav . Gio . Batt.
isola di Sardegna

Id . di Napoli ed
id . Cerroti cav. Filippo.
isola di Sicilia ed }

Le norme cui devono attenersi, sia gli Uffiziali generali inca-


ricati dell'ispezione che i Capi di servizio soggetti alle medesime,
sono in massima quelle stesse stabilite dall'istruzione 3 aprile 1865 ,
ed aggiunta contenuta nella Nota 30 aprile 1865 per le ispezioni.
del personale d'Artiglieria , ben inteso , in quanto sono applica-
bili all'Arma del Genio, e con quelle varianti che il Ministero
si riserva di far conoscere direttamente agl'Ispettori .
I luogotenenti che per aspirare al grado di capitano devono
essere sottoposti ad esame d'idoneità , saranno riuniti a cura del
rispettivo Comandante di reggimento alla sede del Corpo pel
giorno che loro verrà indicato dall'Ispettore , ad eccezione di quelli
107

stanziati nel Dipartimento di Verona, che verranno riuniti nella


città di tal nome per quel giorno che stabilirà l'Ispettore .
I luogotenenti che potranno essere ammessi agli esami in di-
scorso sono quelli compresi dal N. 1 al 38 incluso dell'Annuario
militare del 1866 .
I sott'uffiziali compresi sulle liste di proposizione al grado di
sottotenente dovranno parimenti , a cura dei Comandanti dei ri-
spettivi reggimenti , essere riuniti per dar saggio sulle materie
prescritte dai relativi programmi alla sede del proprio reggimento ,
qualunque siasi il Dipartimento ove si trovino.
I Generali Ispettori renderanno informati per tempo i Coman-
danti dei reggimenti o distaccamenti Zappatori del giorno in cui
intendono dar principio agli esami d'idoneità , sia dei luogote-
nenti che dei sott'uffiziali, affinchè possano i medesimi promuo-
vere le disposizioni occorrenti perchè per l'epoca stabilita abbiano
i candidati a trovarsi presenti .
Al ricevere della presente i Generali comandanti dei Diparti-
menti militari ed i Comandanti generali delle Divisioni militari
territoriali di Palermo e di Cagliari provvederanno presso le Au-
torità militari dipendenti perchè i Generali Ispettori soprannomi-
nati non incontrino ostacolo nell'eseguire la loro missione.

Il Ministro
G. DI REVEL .
108

BIBLIOGRAFIA

Ponti su palate di ferro.

(Vedi Tavola Nº 1.)

Nell'ultimo fascicole della scorsa annata , 1866 , del periodico


Zeitschrift für Bauwesen, che si pubblica in Berlino, venne in
luce una sommaria relazione , corredata da disegno , dell' inge-
gnere signor Reiche sul ponte a travate e palate di ferro , per
cui mezzo la ferrovia da Königsberg a Pillau . ora in costruzione,
deve attraversare il fosso della cinta fortificatoria della prima
di tali piazze , o più specialmente sulla costituzione e costruzione
delle palate di ferro fuso che ne formano i sostegni intermedii.
Reputasi non privo d'interesse per l'ingegnere militare l'esposi-
zione dei dati più significativi riflettenti cotesto sistema di co-
struzione, per avventura non peranco d'uso frequente, ma che
pure in non pochi casi credesi possa riescire vantaggioso , spe-
cialmente per riguardo all'economia di tempo e di spesa .
Il ponte è destinato a ricevere un sol binario di rotaie ed è for-
mato da tre campate eguali , aventi ciascuna 14,12 di luce netta
fra i sostegni, oltre ad altra campata levatoia lunga 3,45 . Cia-
scuno dei due appoggi intermedii alle tre grandi travate è co-
stituito da due cilindri vuoti di ferro fuso, i quali, disposti nella
stessa sezione normale del ponte a distanza fra loro di 4,55 da
asse ad asse e verticalmente affondati a vite nel suolo fino a
fissarsi nel terreno sodo, sostengono immediatamente due travi
di lamiera di ferro che abbracciano tutte le tre campate. Un'ar-
chitrave di ferro fuso collega fra loro le estremità superiori delle
due colonne di ciascun appoggio o palata .
109
Per rapporto al livello delle acque del Pregel , la faccia oriz-
zontale inferiore dei travi del ponte ha la quota di + 4,75 , il
fondo del fosso , cui il ponte attraversa , quella di + 0,31 ; il
sottosuolo è costituito :
da + 0,31 a — 3m, 15 da sabbia sorgiva mista a poca argilla ;
da - 3,15 a -4,40 dagli stessi elementi , ma con maggior
copia d'argilla ;
da - 4,40 a - 12,50 da argilla pura compatta .
Le colonne o pali di ferro fuso hanno una totale lunghezza di
9,41 , sicchè risulta di 5m circa la parte di essi affondata nel
terreno ; sono singolarmente costituite dal pezzo inferiore che
porta la vite, lungo 1,25, e da quattro pezzi d'aggiunta lunghi
2,04, i quali vengono successivamente applicati man mano che
l'affondamento procede . Questi tubi, che formano la colonna, pre-
sentano un diametro esterno di Cm,785 , ed una grossezza di
0,026 nella parete . La giunzione dei pezzi è fatta con chiavarde
del diametro di 0,023 che serrano insieme gli orli o collari , dei
quali sono munite le estremità dei tubi .
Il pezzo che porta la vite è inferiormente terminato a sezione
piana normale all' asse , anzichè tagliato secondo l'andamento
della spirale , come potrebbesi per avventura supporre . La prima
disposizione venne preferita alla seconda , perciocchè l'anello
orizzontale di base, nel girare della colonna strisciardo sotto una
forte pressione sui mezzi resistenti che incontra, sia assai meglio
adatto ad intagliarvisi di quanto nol sarebbe l'orlo spirale , il
cui dente acuto nel suo girare verrebbe ad incontrare diretta-
mente gli ostacoli , e li spingerebbe avanti di sè nel terreno senza
triturarli.
Il verme della vite risalta di 0,392 dalla superficie cilindrica
del tubo , epperò la proiezione orizzontale del suo lembo esterno
ha il diametro di 1569 ; esso compie un sol giro intorno al
tubo con un passo di 0,261 .
Le nervature di rinforzo all' estremità dei varii pezzi di tubo
sono disposte esternamente ai medesimi ; ciò che riesciva indi-
spensabile per essersi adottato il sistema di non estrarre la terra
dall'interno dei tubi , ma anzi di costiparvela nella miglior guisa.
La ruota stellata rappresentata nella figura 2 serve a comu-
nicare alla colonna il movimento rotatorio intorno al proprio
asse, mediante il quale si sviluppa l'azione della vite per tirarla
110

in basso . Siffatta ruota si applica al pezzo di tubo indicato nella


figura 1 d'egual diametro dei già descritti , il quale vien suc-
cessivamente fissato con chiavarde al pezzo della colonna ag-
giunto per ultimo , sicchè ne costituisca in ogni caso la parte
superiore ; l'altezza della ruota per rispetto al tubo sussidiario vien
poi regolata per modo che le due catene di trazione investenti il
perimetro di quella e mosse da argani ordinarii agiscano sempre,
per quanto è possibile , in direzione orizzontale . A tal uopo il
tubo sussidiario presenta in tutta la sua lunghezza due scana-
lature ( V. figura l ' e 3º ) , seguenti due generatrici diame-
tralmente opposte , entro le quali , all'atto in cui vuolsi fissare il
mozzo della ruota ad una data altezza , vengono introdotte due
anime di ferro che vi si adattano e che in concorso di cunei a
conficcarsi nei corrispondenti incastri praticati nel mozzo assi-
curano la rigidezza del sistema.
Il mozzo della ruota è formato da due lastre circolari di ferro,
grosse 0,013 , disposte concentricamente ed in piani paralleli ,
tra le quali sono frapposti taluni pezzi di ferro fuso che servono
di guaina ai cunei succennati, ed altri di legno delimitanti i fori
ove s'immettono gli otto bracci della ruota . I due dischi ed i
pezzi intermedii sono fra loro solidamente collegati per mezzo
di chiodi ribaditi che ne attraversano la complessiva grossezza.
Le due catene di trazione sono fra di loro indipendenti ; dall'un
capo son desse singolarmente assicurate ad uno dei bracci; quindi ,
applicandosi alle estremità forcute dei medesimi (rappresentate in
dettaglio dalle figure 9e 10) , s'avvolgono entrambi nello stesso senso
intorno alla ruota , donde sono per ultimo guidate ciascuna al rispet-
tivo argano nella direzione delle frecce segnate nello schizzo figura 8 ,
L'operazione dell'avvitamento della colonna nel terreno si ef-
fettuò sopra di una impalcatura provvisionale formata con travi
e tavoloni . La successiva aggiunta dei varii pezzi , l'applica-
zione e la rimozione della ruota e del pezzo sussidiario di tubo
a cui la ruota stessa viene adattata , si praticò mediante una
semplice capra a tre piedi munita di taglia .
L'affondamento della colonna procedette senza difficoltà e senza
rilevanti sospensioni . Ad ogni giro completo della colonna , il
suo affondamento assoluto risultava ( ciò che era a prevedersi )
alquanto minore del passo della vite , che si è detto essere di
0,261 , ed alle maggiori profondità e dove si verificavano le più
111

forti resistenze esso si riduceva ad 1/2 ed anche ad 1/3 di quella


quantità. In questa operazione furono impiegati 16 uomini , e
l'affondamento totale di ciascuna colonna richiese in media sei
giorni di lavoro .
La colonna poteva senza difficoltà mantenersi in direzione ver-
ticale e , quando deviata , poteva agevolmente esservi ristabilita.
mediante una catena che , avvolgendosi una o due volte intorno
alla stessa, la attirasse durante la sua rotazione in direzione op-
portuna .
Compiuto l'affondamento, le colonne vennero sottoposte ad un
carico di prova di 376 quintali metrici per caduna , ossia di 752
quintali per ogni palata ; ciò che equivale ad un peso unifor-
memente distribuito di chilogrammi 5045 per ogni metro cor-
rente del ponte. Durante l'esperimento si notò nelle colonne una
depressione variabile fra 3 e 10 millimetri , che però scomparve
quasi per intero dopochè il carico di prova fu rimosso ; laonde
la stabilità delle palate si ritenne pienamente assicurata .
Il costo di questa maniera di costruzione è piccolo . Riguar-
dando , dice l'autore , alla tenuità della spesa occorrente per la
impalcatura provvisionale e per l'apparecchio dei congegni sus-
sidiarii , la quale non supera le L. 3000 , nonchè alla pochezza
della mano d'opera, il costo di siffatte palate può con molta ap-
prossimazione ritenersi espresso dal prezzo d'acquisto dei tubi
di ferro fuso . Ora il pezzo inferiore d'ogni colonna che porta la
vite pesa chilogrammi 1292, 50 , ognuno degli altri pezzi d'ag-
giunta pesa chilogrammi 1316 ; conseguentemente la quantità di
ferro fuso occorrente per ogni palata o sostegno formato da due
colonne , non compresovi l'architrave , risultò di chilogrammi
13113 , il cui prezzo unitario fu di soli 32 centesimi all ' incirca
a piè d'opera .
Conchiude il Reiche la sua relazione proponendo l'applicazione
del descritto sistema di colonne a vite alla formazione dei so-
tegni di spalla di due ponti lunghi 5,00 circa, che restavano a
costruirsi in Königsberg stessa sopra il Kielyraben ( ramo secon-
dario del Pregel) ; che cioè si facesse appoggiare ciascuna estre-
mità dei due travi principali che formano l'unica travata del
ponte sulla testa d'una di siffatte colonne di ferro fuso vertical-
mente affondata nel terreno lungo il ciglio corrispondente del-
l'alveo e avvitantesi per la estremità inferiore nel fondo sodo.
112

Dopo d'aver detto del ponte di Königsberg , non potremmo


esimerci dall'accennare che di cotesto sistema di ponti su palate
di ferro a vite già si hanno parecchi esempi nel nostro paese ,
e che fin dal 1865 il Giornale del Genio Civile pubblicava nella
sua Parte non ufficiale, corredandoli con una elaborata relazione ,
i disegni del nuovo ponte costrutto in tale sistema sul torrente
Bormida fra Acqui ed Alessandria , e precisamente sulla linea
stradale che da Rivalta si dirige a Strevi , quivi mettendo capo.
alla strada nazionale ed alla ferrovia fra quelle due città . Fu
autore del progetto e direttore dei lavori il cav . Bella , ispettore
del Genio Civile . Rimandando al citato periodico lo studioso che
volesse conoscere tutte le particolarità di questo ponte , noi ci
limiteremo a far notare quanto di speciale esso presenti com-
parativamente a quello or dianzi descritto per riguardo alle pa-
late o sostegni.
Il ponte ha una luce libera complessiva fra le spalle di 100 ,
ripartita in sette travate eguali , cosicchè la distanza fra gli ap-
poggi risulta di 14" , 286 da asse ad asse .
L'impalcatura del piano stradale è sostenuta da due travi lon-
gitudinali di ferro, a parete reticolare , abbraccianti l'intiera lun-
ghezza del ponte e discosti fra loro di 5,40 da mezzo a mezzo . Gli
appoggi intermedi sono formati ciascuno con tre colonne di ferro
fuso , di cui le due esterne sorreggono immediatamente le travi
principali, e la centrale, alquanto più bassa, dà appoggio ad un
robusto architrave di ferro , che collega fra loro le teste delle due
prime . Due fascie orizzontali ed altre oblique uniscono inva-
riabilmente le colonne fra loro, e due saette esterne appoggianti
rispettivamente i loro piedi su due altre colonne di ferro fuso
affondate l'una a monte, l'altra a valle e di poco sporgenti dal
livello delle acque ordinarie irrobustiscono il sistema e si op-
pongono alle oscillazioni trasversali.
Le colonne sono formate con tubi di ferro fuso del diametro esterno
di 0,25 e grossi 0,03 . Ai pezzi inferiori di tubo che portano le viti
fu duopo assegnare lunghezze differenti per ciascuna colonna , di-
pendentemente dalla diversa profondità a cui trovavasi il fondo
.
resistente in corrispondenza ad ognuna di esse . - Tali lunghezze
vennero determinate per modo che i pezzi s'infingessero singo-
larmente nel fondo sodo per quanto dalla stabilità del ponte era
richiesto ( di 1,60 in media ) e riescissero colle loro estremità
113

superiori in un piano orizzontale di poco elevato sul pelo delle


acque ordinarie , ove ricorre la prima fascia orizzontale, la quale
abbraccia puranco le due colonne esterne che danno contrasto
alle saette e che pertanto risultano formate dell'unico pezzo che
porta la vite . Questa compie tre giri intorno al tubo con un
passo di 0,10 , ed il suo verme aggetta dalla superficie del me-
desimo di 0.07 ; però quest'aggetto è nullo all'origine inferiore
della vite, donde, gradatamente crescendo , raggiunge solo dopo
un quarto di rivoluzione la sua normale misura . La restante
parte fuori acqua delle tre colonne di mezzo è formata da due
pezzi di tubo per ciascuna , le cui altezze sono determinate da ciò
che la via del ponte trovisi a 6,00 sul pelo delle medesime magre.
Tutte le notevoli differenze che presentano queste palate in
confronto delle antecedentemente descritte trovano ragione nelle
speciali condizioni del luogo in cui il ponte venne costrutto . Non
era qui il caso di un fosso morto come quello di Königsberg ,
ma sibbene d'un torrente dotato di considerevole forza di cor-
rosione e soggetto a grandi piene, quale la Bormida . S'aggiunge
che il fondo resistente in cui doveano avvitarsi le colonne , anzichè
da uno strato orizzontale d'argilla , era in questo caso costituito
da una roccia tenera a strati inclinati , sottili, alternati d'arenarie
e di marne compatte, la quale, mentre presso una sponda trovasi
poco al disotto dal pelo delle magre, presso la sponda opposta
giaceva a 6m.00 sotto il livello medesimo , coperta da un grosso
strato di ghiaia e di materiali di sedimento privi affatto di coe-
sione . Ne conseguiva che all'affondamento delle colonne nel ter-
reno solido si dovesse far precedere l'escavazione del materiale
di sedimento, se ve Le avea . ed il perforamento della roccia per
mezzo di trapani e trivelle fino alla profondità già accennata di
1,60 , cui doveano raggiungere le colonne , e per un diametro
eguale a quello delle medesime . Dopo di che la colorna intro-
dotta nel foro e tenuta in sesto da robusto telaio veniva poi fatta
girare intorno al proprio asse per mezzo di leve , agevolandone in
pari tempo l'avvitamento mediante forti spinte successive dall'alto
in basso . Epperò si rendeva necessario : l'impiego di tubi di piccolo
diametro per agevolezza e risparmio di lavoro ; un robusto colle-
gamento e saettamento tra le colonne di una stessa palata, sicchè
acquistasse la necessaria stabilità , specialmente nel senso trasver-
sale, ciò che senza di tale mezzo mal sarebbesi raggiunto in grado
114

rassicurante, atteso lo stesso piccolo diametro delle colonne , la


profondità relativamente piccola a cui le medesime poteansi
spingere entro la roccia , la loro considerevole altezza in talune
palate e la mobilità del sedimento ghiaioso che attraversano ;
infine una robusta ed appropriata struttura della vite , cioè a
tre giri completi , di breve passo e con verme tagliente di poca
e graduale sporgenza , sicchè valesse a vincere la resistenza del
mezzo in cui era destinata ad agire, e nel miglior modo si pre-
stasse ad incidersi senza sforzo eccessivo e saldamente annic-
chiarsi entro la roccia.
Il tempo richiesto all'avvitamento di ciascuna colonna risultò ,
come pel ponte di Königsberg , di 6 giorni di lavoro , di cui tre
per la formazione del foro e gli altri per l'effettiva infissione
della colonna.
La relazione si conchiude col quadro delle spese occorse nella
costruzione del ponte, delle quali sommando quelle sole relative
alla costruzione delle palate, risulta di L. 48 mila all'incirca la
spesa complessiva corrispondente ; ciò che darebbe una spesa
media di L. 8,000 per ogni palata, assai limitata invero, ove si
tenga presente la specialità delle circostanze locali .
115

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare


e suoi Supplementi.

(N. 20) 1867.

Marzo 7. wxxxcom R. D. Nuovo quadro graduale numerico del personale


contabile delle sussistenze militari • • Pag. 321
27. - Gli Ufficiali sono esonerati delle ritenute per la massa
musica 322
28. - R. D. Leggi, decreti e disposizioni che devono essere
sottoposti a deliberazione del Consiglio dei Ministri • 323
29. - Norme per l'istituzione di scuole speciali per gli Uffi-
ciali di linea , preparatorie agli esami d'ammessione
alla Scuola Superiore di Guerra 326
31 -- Si determina il versamento nei magazzini dell'Amminis-
trazione Militare delle coperte da campo esistenti
presso i vari corpi dell'esercito. • 330
31. Magazzini dell'Amministrazione militare nel Diparti-
mento di Verona 331
31 . - Prescrizioni ai corpi di fanteria di provvedersi diret-
tamente per la confezione delle tuniche per i rispet-
tivi Sott'Uffiziali. ivi

-
(N. 21 ) 1867.

Marzo 24. Circolare agli Ufficiali dello stato civile sui matrimoni
di militari · · · Pag. 333
Aprile 5. -- Costruzione ed uso delle latrine nelle caserme 334
5. Precedenza sui privati per la spedizone dei telegrammi
estesa anche ai comandi delle zone e sotto- zone nelle
provincie meridionali . 336
11. -- Scadenza del tempo utile pei richiami ricompense di
guerra . ivi
116

(N. 22) - 1867.

Aprile 9. - Gli Ufficiali in aspettativa ammessi alla Scuola supe-


riore di guerra saranno richiamati in attività di ser-
vizio. . • • 337
13. Ispezione ai reggimenti zappatori del Genio ed al per-
sonale militare e civile addetto ai Comandi del Genio
di Dipartimento ed alle direzioni dell'arma stessa . » ivi
13 - Ispezione ai reggimenti d'artiglieria ed al personale
militare e civile addetto ai Comandi d'artiglieria di
Dipartimento ed alle Direzioni territoriali e di sta-
bilimento dell'arma stessa . • 19 339

Supplemento N. 3. 1867 .

Aprile 5. - Programmi per l'ammessione alla Scuola superiore di


guerra e per l'insegnamento nelle Scuole speciali
delle seguenti materie : Aritmetica, Geometria piana
e solida, Algebra 1ª parte e logaritmi, Trigonometria
rettilinea, Fortificazione passeggiera, Fisica, Statica,
Chimica, Disegno topografico Pag. 91
117

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 7 .

SOMMARIO .

Maggio 1. Il servizio del Genio dipendente dal Ministero della Marina si regoli colle
medesime norme stabilite per il servizio dipendente dal Ministero della
Guerra (Partecipazione ufficiale) Pag. 117
Bollettino bibliografico 3) 118
Sommarii dei N, 23, 24 e 25 del Giornale Militare ufficiale » 124

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

La parte del servizio del Genio militare che dipende

dal Ministero della Marina si regoli colle mede-

sime norme stabilite per il servizio territoriale


dipendente dal Ministero della Guerra .

N° 25. - 1° maggio 1867.

Essendo intendimento del sottoscritto , che per la parte del ser-


vizio del Genio che dipende dal Ministero della Marina, i Coman-
danti del Genio nei Dipartimenti e le Direzioni dell'Arma abbiano
ad attenersi alle medesime norme che sono stabilite pel servizio
territoriale dipendente dal Dicastero della Guerra nelle Istruzioni
22 dicembre 1861 per il servizio speciale del Genio, e nelle suc-
cessive 21 maggio 1865 per l'eseguimento del Regio Decreto
d'istessa data circa le attribuzioni dei Comandanti del Genio di
Dipartimento, egli richiama le prescrizioni fatte su questo pro-
posito ai §§ 115 e 28 di cosiffatte Istruzioni, ed invita i Comandi
del Genio e le Direzioni a strettamente attenervisi .
Il Ministro
F. PESCETTO .
118

• BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO .

Periodici.

L'INSTITUT Apparecchio per i rilevamenti mediante la


20 mars 1867 , fotografia.
N. 1733. Il Fizeau ha presentato all'Accademia delle
Scienze a Parigi un istrumento del Duboscq,
il quale ha per iscopo di applicare la foto-
grafia ai rilevamenti ed alle livellazioni .
L'istrumento è stato adoperato dal Viollet-
Leduc a rilevare la pianta del castello re-
centemente ristaurato di Pierrefonds , e gli
ha dato eccellenti risultati . Le fotografie
così ottenute sono state esposte agli spet-
tatori.

ANNALES DU GÉNIE Fondazioni su palafitte ; considerazioni sui mezzi


CIVIL adoperati ed esposizione d'un nuovo proce-
mars 1867. dimento, pel Basterot .

SPECTATEUR MILI- Contiene tutto il rimanente della Memoria del


TAIRE - 21º livrai- Capitano del Genio prussiano, Schott (vedi
son - 15 mars Giornale del Genio, 1867, pag. 93) , su'forti
1867 . staccati . In questa parte l'autore discorre :
4) Della composizione dei forti staccati ;
5) Del ridotto .
(Vedi la tavola 2ª) .
Questa è la parte del lavoro che ha im-
portanza maggiore .
L'autore rigetta i forti in forma di lunetta
o di mezza Ridotta, chiusi alla gola da un
muro sottile , e sostiene la necessità di un
Ridotto interamente chiuso . A fine di pro-
teggere dalla scalata le caponiere , ch'egli
119

chiama fianchi di difesa ( * ) , vuole che la loro


muratura esteriore sorpassi di molto la som-
mità delle scarpe ; opina che si debba ri-
durre la grandezza delle caponiere, massime
di quelle in capitale , e gli bastano due pezzi
per faccia , atteso che una maggiore spor-
genza nella caponiera reca con se un accre-
scimento di larghezza a' fossi intorno ad essa ,
e pertanto una maggiore efficacia a ' fuochi
curvi . Lo Schott accetta le gallerie di con-
troscarpa per fiancheggiare il fosso , quando
trattisi di opere di lieve importanza, i cui
angoli saglienti non sieno inferiori a 120° ;
ed in generale tiene pei fossi stretti e pro-
fondi , i quali menomano gli effetti demoli-
tori dei fuochi curvi, obbligano a più lungo
e profondo lavoro di mina , accrescono le
difficoltà della discesa blindata nel fosso , e
però quelle dell'assalto della breccia e della
occupazione per parte dell'artiglieria del
posto fatto sulla breccia . Nei paesi piani , ove
le acque non consentono di scavar fossi tanto
profondi , l'autore propone di proteggere le
scarpe con coprifaccia , che naturalmente
hanno il male di render necessario un mag-
gior rilievo nella cinta magistrale .
Conseguenza dei fossi stretti sono le scarpe
distaccate , a fine di portar indietro la linea
de' fuochi tanto da poter battere il cammino
coperto. L'autore reputa che la distanza fra
quella linea e questo cammino possa nei casi
ordinari essere di 37 metri all'incirca. La
posizione della scarpa distaccata è indipen-

(*) L'autore rifiuta il vocabolo caponiera, ch'egli dice voce bassa ed impro-
pria, volendo trarla dalla capponaja , o gabbia de ' capponi ; ma l'etimologia di
caponiera vuolsi piuttosto trarre da capo, come nota il Grassi nel suo Dizionario
militare, e fu usata in Italia dal Montecuccoli , dal D'Antoni ed altri purgati
scrittori.
120

dente da questa distanza e può variare con-


siderevolmente, conservando la stessa dire-
zione alla linea dei fuochi . La figura 4 è un
esempio di questa disposizione . Lo Schott
ammette naturalmente la controscarpa di
muratura . La medesima figura 4 , che rap-
presenta un sistema del quale si è fatto
sperimento nella cittadella di Gand , è un
esempio della disposizione da preferirsi per
tener modo che la mina non abbatta facil-
mente la controscarpa , colmando abbastanza
gli stretti fossi da poter evitare il bisogno
di una discesa blindata .
L'autore è anche seguace delle casamatte
alla pruova , e vuol sottrarre a'fuochi del-
l'attaccante tutti gli uomini e tutto il ma-
teriale che a controbatterlo non sono esclu-
sivamente necessari . I ricoveri per gli uomini
e pei pezzi posti a difesa del parapetto deb-
bono essere traverse casamattate collocate
nel piano istesso del terrapieno ; quelli per
gli uomini destinati a sostenere e sosti-
tuire i primi difensori debbono trovarsi
sotto il piano de ' terrapieni ed essere forniti
di larghe aperture che mettano nel piaz-
zale o corte dell'opera ; quelli per gli uo-
mini che riposano , in luoghi ben aereati ;
le casamatte pei mortai, le quali si collocano
ordinariamente al saliente delle opere e
dietro la caponiera, lo Schott crede si pos-
sano anche stabilire nelle caponiere degli
angoli di spalla , sopprimendo il muro di
fronte verso la campagna ; i magazzini da
polvere l'autore li vuole lontani dalle scarpe
e dal ridotto , di poca capacità e di molto
numero, per diminuire i danni che seguono
dall'esplosione . Inoltre per evitare , nel mo-
mento dell'armamento , di trasportar la pol-
vere da grandi distanze , sembra conveniente
121
allo Schott collocare a destra ed a sinistra
dei forti staccati d'una certa importanza, e
a circa 100 o 200 passi di distanza , alcuni
magazzini d'approvvigionamento . Lo spalto
si può accordare con questi magazzini , i quali
al momento della difesa si trasformerebbero
in corpi di guardia difensivi . Le parti di
spalto che al forte li collegano si trasforme-
rebbero in batterie (vedi figure 1 e 2) .
Riguardo al ridotto , lo Schott dice che
quest'opera , per conseguire il suo scopo ,
deve essere composta di due parti : 1º del
rifugio propriamente detto , ove si raccolgono
nel ritirarsi i difensori della cinta magistrale
del forte ; 2° della testa del ridotto per do-
minare i passaggi che menano al rifugio .
Il rifugio deve obbedire alle condizioni se-
guenti :
a) Rinchiudere una corte interna da per-
mettere la raccolta dei difensori dell'opera ;
b) Sottrarre la vista di questa corte al-
l'inimico stabilito sui ripari ;
c) Contenere casamatte alla pruova come
ricoveri contro il bombardamento , ed in
questa parte del ridotto accasermare la parte
in riposo della guarnigione e porre l'ambu-
lanza, le cucine, ecc.;
d) Comunicare col di fuori in guisa che ,
preso il ridotto, la guarnigione possa riti-
rarsi nella piazza (vedi fig . 1 , 2 e 5) .
È risaputo che una delle grandi difficoltà
nella costruzione dei forti staccati sta nella
testa del ridotto , la quale , mentre deve
dall' un canto avere un forte rilievo per
battere il piazzale interno ed i terrapieni ,
dall'altro dev'essere costruita in modo da
non essere subito distrutta dai fuochi curvi
del cannone rigato e da non esporre i difen-
sori del parapetto ad essere feriti dalle schegge
122
provenienti dalle murature del ridotto . Il
profilo rappresentato dalla figura 4 pare allo
Schott che ponga il ridotto al sicuro d'una
sorpresa, copra bene le proprie murature e
cresca le difficoltà del batterlo in breccia.
Questo profilo è adottabile anche quando la
poca larghezza e la molta lunghezza del trac-
ciato del forte obblighino l'ingegnere a porre
la testa del ridotto al saliente dell'opera in
modo da diventar parte della cinta princi-
pale (vedi fig . 2) .
Alla domanda se le casamatte della testa
del ridotto debbano essere costruite per fu-
cileria o per artiglieria, lo Schott risponde
che in un forte di poca importanza è più
efficace il fuoco di fucileria, e che in uno di
grande, come il forte Alessandro presso Co-
blenza e i nuovi forti che circondano An-
versa , val meglio il cannone insieme alla
fucileria .
Lo Schott, ritornando sulla questione del
maggior rilievo da darsi alla testa del ri-
dotto , riconosce la impossibilità di sottrarre
completamente le casamatte di questo al-
l'azione dei fuochi curvi . In tal caso non
rimane che studiare il modo come menomare
l'inconveniente . I mezzi sono : sottrarre la
casamatta dalla vista dell'inimico ; restrin-
gere lo scopo quanto più si può ; apparec-
chiare e tener sotto la mano blindamenti,
co'quali si provvederà ad impedire la com-
pleta distruzione delle murature troppo espo-
ste. Per sottrarre lo scopo alla vista dell'i-
nimico basta il tenere la sommità della
muratura alcun poco sotto il ciglio interno dei
parapetti ; per restringere ancora il bersaglio
si stabilirà una sola linea di fuochi casamat-
tati, e si coprirà di terra il muro di facciata
sino al livello del fondo delle feritoie , che
123

si terranno sollevate quanto più sia possi-


bile sul piano della galleria. Che se le casa-
matte sono destinate a contenere artiglieria,
si copriranno gl'intervalli fra le cannoniere
con merloni di terra alla Haxo .

RIVISTA MILITARE Contengono la prefazione , il proemio e l'in-


ITALIANA troduzione di un lavoro del capitano N. Mar-
Dispensa 2ª, feb- selli intitolato : Il problema militare dell'indi-
braio 1867 e 3a pendenza nazionale .
marzo 1867. Dall'indice che precede la prefazione si
scorge che la fortificazione occupa nel lavoro
la parte più rilevante, e viene considerata pre-
cipuamente in relazione alla guerra mo-
derna .

REVUE DES DEUX Una parola sul progetto di riordinamento mi-


MONDES litare, pel generale Changarnier .
15 avril ― 1867 .

Libri.

Les Institutions militaires de la France, par M. le Duc d'Aumale ;


un piccolo volume .

È un quadro , una sintesi storica di queste istituzioni , le quali


si aggruppano e vorremmo dire s'individuano in tre grandi fi-
gure Louvois, il creatore dell'esercito reale ; Carnot, l'ordinatore
dell'esercito nazionale ; Saint-Cyr, l'autore della legge del 1818 ,
la quale col determinare il modo del reclutare , l'effettivo del .
l'esercito , la composizione della riserva e le regole dell'avanza-
mento, fissò su basi solide e ancor durature l'ordinamento degli
eserciti . Per l'autore, Napoleone nulla innovò radicalmente e non
fece che fecondare le istituzioni della monarchia e della repub-
blica, ossia svolgerne i germi nascosti e porgere a quelle istitu-
zioni tutta l'elasticità della quale esse erano capaci . Pel D'Aumale
infine la legge che meglio d'ogni altra risponde alle condizioni
124

d'un esercito forte e insieme non grave alle finanze dello Stato
e agl'interessi dell'agricoltura , è quella del 1832, vero corona-
mento dell'edifizio , le cui basi furono gittate da Gouvion de
Saint Cyr.

L'armée française en 1867 .


È questo il titolo del lavoro attribuito al generale Trochu , e
che tanto rumore ha destato in Francia.

SOMMARI degli ultimi numeri del Giornale Militare.

-
(N. 23) 1867.

Aprile 9. Oggetti acquistati a prezzo superiore a quello fissato


dalla tariffa. - Bonificazione della differenza Pag. 341
D 19. Facoltà ai Corpi di acquistare direttamente alcune
specie di oggetti ivi.

-
(N. 24) 1867.
Aprile 20. Y Richiesta alla Cassa militare pel rimborso delle rate
di soprassoldo e dell'assegno sulla massa corrisposti
ai riassoldati con premio • • . Pag. 345
D 27. Pacchi in franchigia spediti colle ferrovie per mezzo
della posta 348

-
(N. 25) 1867.

Aprile 14. -- R. D. Rettificazione all'articolo 28 del Regolamento


per l'Amministrazione della Cassa militare Pag. 352
28. - Attendenti per gli uffiziali ammessi alle Scuole spe-
ciali • · 349
28. - R. D. Revoca del R. D. 28 marzo scorso , relativo alle
leggi e disposizioni che devono essere sottoposte a
deliberazione del Consiglio dei Ministri • D 351
9 30. Vaglia del tesoro per affrancazione dal militare ser-
vizio, per surrogazioni ordinarie e scambi di numero » 350
Maggio 3. - Cessione di soprassoldo di medaglia al valore militare
fatta dal Marchese Gian Giacomo Trivulzio a favore
delle famiglie degli individui di bassa-forza del Reg-
gimento Genova Cavalleria 354
D 4. Sulle richieste delle medaglie commemorative di guerra
accordate col R. D. 6 dicembre 1866 358
125

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 8.

SOMMARIO .
Maggio 26. R. Decreto . Soppressione delle Direzioni di Pavia, Messina e Cagliari
. 125

ཎྜཎྜ
(Partecipazione ufficiale) Pag.
31. - Pubblicazione e vendita del nuovo modello per gli inventari del materiale

ཝི
ནཱ
ལོF
del Genio (Id .) 126
Luglio 1. ---- Seconda edizione del Regolamento 15 dicembre 1865 sull'amministrazione
degli immobili dipendenti dal Ministero della guerra (Id. ) 127
1. - Nuovo modello per gli stampati di abbuonconti (Id.) > 166
Rassegna bibliografica 168
Sommarii dal N. 26 al 30 del Giornale Militare ufficiale 171

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

R. DECRETO portante la soppressione delle tre Dire-


zioni del Genio militare di Pavia , Messina e Ca-

gliari.

(Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA .

Visti i nostri Decreti 18 dicembre 1864, 12 maggio e 30 di-


cembre 1865, 10 ottobre , 14 e 23 dicembre 1866 , e 6 gennaio
1867, relativi all'ordinamento dell'arma del Genio ;
Udita la relazione del nostro Ministro Segretario di Stato per
gli affari della guerra e sulla di lui proposta
Abbiamo decretato e decretiamo :

Articolo unico.

Prima del 1° gennaio 1868 saranno soppresse le Direzioni del


Genio di Pavia, Messina e Cagliari, ed il territorio ora assegnato
alle Direzioni medesime sarà affidato ad altre Direzioni dell'arma
126

stessa nel modo in cui il nostro Ministro della guerra ravviserà


più conveniente.
Il predetto Ministro della guerra è incaricato dell'esecuzione
del presente Decreto che sarà registrato alla Corte dei Conti .
Dato a Torino, addì 26 maggio 1867.

VITTORIO EMANUELE

G. DI REVEL.

Pubblicazione e vendita del nuovo modello per gli


inventari del materiale del Genio militare.

N. 26. - 31 maggio 1867.

Essendosi approvato da questo Ministero colla data del 25 marzo


1867 un nuovo modello per gli inventari del materiale del
Genio militare, si portano a conoscenza dei singoli Corpi ed Uf- •
fici le seguenti norme che ne riflettono la pubblicazione e la
vendita .
Il detto modello trovasi vendibile presso il Comitato del Genio
militare , Ufficio d'amministrazione del personale, al prezzo di
lire 1,70.
Le copie che già vennero distribuite per cura dell'Ufficio di
revisione della contabilità del materiale a tutti i Comandi, Di-
rezioni e Reggimenti del Genio, nonchè quelle che per avventura
fossero dai medesimi richieste, debbono essere pagate all'Ufficio
d'amministrazione suindicato , secondo le prescrizioni contenute
nella Istruzione 5 maggio 1865 per la contabilità in materie ed
in contanti della Massa d'economia .

Per il Ministro
MARALDI.
127

Regolamento sull'amministrazione degli immobili


dipendenti dal Ministero della guerra del 15 di-
cembre 1865 .

SECONDA EDIZIONE .

N° 27. --- 1 luglio 1867.

Essendo esaurita la prima edizione del Regolamento 15 di-


cembre 1865 sulla amministrazione degli immobili dipendenti
dal Ministero della guerra , lo scrivente , per aderire alle domande
ricevute, ha determinato che ne sia fatta la ristampa .
In quest'occasione , e visto che il Regolamento suddetto ha
dato luogo ad alcune osservazioni e richiesto a varie riprese la
emanazione di note spiegative, disposizioni complementarie ecc . ,
si sono introdotte nel medesimo le modificazioni occorrenti a
raccogliervi tutto quanto riflette tale ramo di servizio .
Questa seconda edizione del cennato Regolamento anderà in
vigore col 1° agosto 1867, ed a quell'epoca s'intenderanno abo-
lite tutte le disposizioni non conformi a quanto vi è espresso .
Tutti i Capi di corpo , di stabilimenti e di uffici militari sono
invitati a curare la precisa esecuzione di quanto è prescritto nel
detto Regolamento, ed a provvedere perchè i loro dipendenti ne
prendano esatta conoscenza, per il qual fine ogni amministra-
zione od ufficio farà, o sui fondi della massa di economia o sulle
spese d'ufficio, la provvista di un conveniente numero di copie
del medesimo , rivolgendosi all'uopo all'ufficio d'amministrazione
del Comitato del Genio presso il quale si troverà vendibile al
prezzo di L. 0,20.
Il Ministro
G. DI REVEL .
128

ARTICOLO I.

Disposizioni generali.

§ 1. - Il Ministero della guerra stabilisce per ogni immobile


dipendente dall'amministrazione militare l'uso al quale deve es-
sere destinato , cioè se per caserma, stabilimento dell'Artiglieria
o del Genio, panificio o magazzino delle sussistenze o dell'am-
ministrazione militare , ospedale , carcere , ufficio e simili , e per
conseguenza nessuna variazione può farsi alla destinazione me-
desima altrimenti che per determinazione dello stesso Mini-
stero .
Nei casi d'urgenza potrà per semplice disposizione dei Coman-
danti dei Dipartimenti essere variata temporariamente la desti-
nazione di qualche immobile della fattispecie, purchè non ne con-
segua una spesa di entità ; sarà però cura dei Comandanti stessi
di riferirne prontamente al Ministero .
§ 2. ---- I Comandanti generali delle Divisioni , sotto la sorve-
glianza dei rispettivi Gran Comandi dipartimentali , stabiliscono
tra i corpi di presidio nelle varie piazze del loro distretto il
riparto dei locali che in base al § precedente saranno stati de-
stinati all'istruzione ed alloggiamento delle truppe od individui ,
come caserme, piazze d'armi, cavallerizze , tettoie per ginnastica,
locali per bagni e simili .
Questo riparto può venir modificato secondo le esigenze del
servizio, ma deve essere special cura dei Comandanti delle Di-
visioni che le modificazioni sieno le meno frequenti possibili onde
non cagionare a carico dell'erario o dei corpi delle spese che
sono inseparabili da qualunque traslocamento .
§ 3. Qualora non si possa sopperire in tutto od in parte
ai biso gn i del servizio mili tare in qualche piazza con i locali di-
istrazione ti
pe nd en ti da ll 'a mm in militare , i Comandan di dipar-
no
timento vi provvedo nei modi prescritti dalle apposite istru-
en to
zion i per af fi tt am di immobili ( 12 giugno 1861 , pag . 398 ,
Giornale Militare).
$ 4. - L'amministrazione degli immobili di ogni specie desti-
129

nati ad uso militare viene dal Ministero esercitata per mezzo


delle Direzioni del Genio militare.
---
§ 5. Lo stato dei singoli locali che l'amministrazione mili-
tare destina ad uso dei corpi, stabilimenti , uffici od individui
da essa dipendenti, deve risultare in modo particolarizzato da ap-
posite testimoniali e da verbali di consegna redatti entrambi in
duplice copia, di cui l'una è tenuta dall'utente e l'altra rimane
presso l'ufficio locale del Genio militare.
Siffatte testimoniali e verbali di consegna servono di scorta
per riconoscere durante l'occupazione dell'immobile ed al termine
della medesima i guasti e le mancanze che vi succedono e per
imputarne la spesa a chi di dovere.
§ 6. - Oltre alle visite che necessariamente debbono farsi in
occasione della consegna e della restituzione dei singoli locali di
cui parlasi, potranno essere ordinate dal Ministero della guerra
o dal Comandante generale della Divisione , od infine dal Co-
mando superiore del presidio , visite straordinarie di cui al § 27,
allo scopo di riconoscere se i medesimi siano convenientemente
conservati, se siasene mutata la destinazione e se occorrano prov-
vedimenti in proposito .
§ 7. ― Alla formazione delle testimoniali di stato ed alle vi-
site di cui sopra, si procederà da apposita commissione convo-
cata per disposizione del Comandante generale la Divisione mi-
litare nella città in cui il medesimo ha sede , e del Comando
superiore del presidio nelle altre località .
La commissione è composta come appresso :
Di un ufficiale od impiegato delegato dall'ufficio del Genio
militare.
Di un ufficiale dello Stato Maggiore delle Piazze delegato dal
rispettivo Comandante .
Di un rappresentante dell'utente delegato dal Comandante del
corpo, del distaccamento o dal Capo d'ufficio al quale il locale
è destinato .
Nelle località ove non risieda alcun impiegato del Genio , le
consegne e restituzioni di locali a piccoli distaccamenti di truppa
che vi fossero di presidio , potranno farsi direttamente fra il
casermiere del Genio ed il delegato del Comandante del distac-
camento senza intervento dell'ufficiale dello Stato Maggiore delle
Piazze.
130

Si faranno pure senza intervento dell'ufficiale dello Stato


Maggiore delle Piazze tutte le consegne e restituzioni di locali
occorrenti nelle località ove non risiedono simili ufficiali .
Ove trattasi della restituzione o della consegna non di un in-
tiero immobile, ma soltanto di una parte di esso , l'autorità mi-
litare cui spetta di convocare la commissione avrà cura d'indi-
care il numero che portano gli ambienti che si devono restituire
oppure consegnare .
-
$ 8. Le spese occorrenti nei locali in discorso sono a carico :
a) dell'occupante , se dipendenti da abuso od incuria , di qual-
siasi natura esse siano ;
b) delle masse speciali dei corpi presi collettivamente, se
comprese nel novero di quelle indicate nello specchio A ;
c) delle masse speciali del corpo utente , quando si trovino
classificate fra quelle risultanti dallo specchio B ;
d) del bilancio della guerra in tutti gli altri casi .
La surrogazione dei vetri e la rinnovazione delle tele incerate
delle impannate nei locali occupati , da qualunque causa sia mo-
tivata, è sempre a carico dell'utente.
Nei locali disocuppati invece il Genio provvede, a seconda dei
casi, a carico dell'erario o del casermiere.
§ 9. I lavori di qualche considerazione che occorrono nei
locali della fattispecie debbono essere eseguiti dal Genio mili-
tare .
Invece le minute riparazioni o provviste della natura di quelle
che cadono a carico dell'utente o della sua massa e che non in-
teressano punto la stabilità del locale , debbono per massima ge-
nerale effettuarsi direttamente dall'utente sotto la propria respon-
sabilità e senza ingerenza del Genio.
Tali lavori sono essenzialmente quelli di cui al § 41 .

§ 10. L'importo dei lavori che si eseguiscono per cura del
Genio militare viene corrisposto direttamente al consiglio d'am-
ministrazione delle Direzioni del Genio , dal corpo , stabilimento
od ufficio utente , quando trattisi di spese contemplate negli
alinea a) e c) del § 8.
L'importo dei lavori stessi sarà invece rimborsato alle singole
Direzioni del Genio per cura del Ministero, mediante prelevamento
delle somme dovute sulle masse speciali dei corpi presi colletti-
vamente, quando trattisi di spese contemplate nell'alinea b) del
citato § 8.
131

Circa poi alle opere e provviste da eseguirsi coi fondi del


bilancio della guerra , come all'alinea d) di detto § 8, verranno
osservate le norme e prescrizioni in vigore per simili opere a
carico dell'erario .
§ 11. Gli uffici del Genio e gli utenti nel reciproco car-
teggio cui può dar luogo il presente Regolamento, avvertiranno
di trattare fra loro come fra uffici affatto indipendenti ; e quando
una parte avesse osservazioni o lagnanze a fare in merito all'o-
perato dell'altra , dessa dovrà rivolgersi per mezzo diretto dei
Comandanti di presidio al Comandante generale della Divisione ,
al quale solo spetta il definire le contestazioni che potessero in-
sorgere .

ARTICOLO 2.

Del modo di procedere alle consegne, restituzioni e


visite periodiche o straordinarie attorno gl'im-
mobili.

$ 12. Gli immobili dipendenti dall'amministrazione mili-


tare sono dal Ministero della guerra dati in caricamento alle
Direzioni del Genio militare , le quali li amministrano in suo
nome.
Il Genio militare , dietro ordine dell'autorità competente e col-
l'osservanza delle appresso indicate formalità , consegna ai sin-
goli corpi, stabilimenti od uffici gli immobili ad essi assegnati , e
tiene invece in custodia quelli che rimangono vuoti o che , ces-
sata l'occupazione, gli vengono dagli utenti restituiti , conservan-
done le chiavi e provvedendo per la regolare loro conserva-
zione .
Quando deve aver luogo mutamento d'utente il passaggio della
consegna non succede dall'utente entrante a quello cessante ; ma
il cessante restituisce il locale al Cienio militare, il quale lo con-
segna all'entrante come se si trattasse di occupazione nuova .

$ 13. Ogni qualvolta occorra che un locale dipendente dal-
l'amministrazione militare debba essere occupato o sgombrato,
come pure quando debba mutare utente , il Comandante generale
della Divisione od il Comandante superiore del presidio emana
132

il relativo ordine , e contemporaneamente convoca la commissione


di cui al § 7.
Salvo casi eccezionali d'urgenza l'ordine di convocazione dovrà
pervenire agli uffici interessati almeno 24 ore prima che debba
aver lungo la riunione.
Quando per circostanze speciali , l'ordine di occupazione , di
sgombro o di mutamento d'utente non fosse accompagnato
dalla convocazione della commissione, spetterà sia all'utente , sia
al Genio di rivolgersi alla detta autorità perchè vi provvegga .
Quando per l'omissione di tale prescrizione un locale riescisse
abbandonato od occupato senza regolare consegna , il Genio ne
constaterà in seguito i guasti e le mancanze, le quali , nel primo
caso, saranno a carico dell'utente che non avrà provveduto in
tempo per liberarsi dal caricamento, nel secondo caso saranno
a carico dell'utente che non se ne sarà fatto dare regolare con-
segna .
S 14. Quando si tratta di locali da riconsegnarsi al Genio ,
chi convoca la commissione deve disporre che la truppa che li
occupa sia fatta preventivamente sgombrare , onde il delegato
del Genio li possa far chiudere per poter rispondere dei mede-
simi.
nea-
§ 15. Gli immobili che dovessero essere contempora
mente usufruiti da più corpi (come cavallerizze , tettoie per gin-
i
nastica , sale di esercitazion e simili ) verranno consegnati a quello
fra gli utenti che sarà dal Comandante superiore del presidio
designato .
--
$ 16. I locali ad uso di corpo di guardia dipendenti dal
Comando di Piazza sono dati in consegna al Comando stesso .
- e
§ 17. Nelle consegne o restituzioni la commission si rego-
lerà seco nd o i casi come appr es so :
e) Se si tratta dell'occupazione di un locale che si trovi in
custodia al Genio militare, in allora per dare la consegna , la com-
missione procede alla formazione o verifica delle testimoniali di
stato (modello nº 1 ) ed alla compilazione del verbale di consegna .
f) Se invece si tratta dello sgombro di un locale per resti-
tuirlo al Genio , la commissione verifica le testimoniali di stato
e compila il verbale di restituzione . Firmato il detto verbale ,
l'utente consegna le proprie testimoniali di stato al delegato del
Genio per l'ulteriore uso .
133

g) Se infine si tratta di mutamento di utente, dapprima si


restituisce al Genio il locale mediante le formalità prescritte al
precedente alinea f) col delegato dell'utente cessante , ed indi
per dare la consegna al nuovo utente si compiono le formalità
di cui all'alinea e) coll'utente entrante, utilizzando , quando sia
fattibile, le testimoniali di stato restituite dal precedente utente .
Nulla osta a che tali formalità di restituzione e successiva im-
mediata consegna abbiano a farsi contemporaneamente mediante
simultaneo concorso nella commissione dei due delegati del-
l'utente cessante ed entrante.
Tanto il verbale di consegna quanto quello di restituzione, e
come altresì quello di visita ordinaria o straordinaria di cui al
§ 6 saranno distesi conformemente al modello n° 2 colle avver-
tenze varie indicate sul frontispizio del modello stesso .
Il testimoniale di stato non potrà comprendere se non locali
appartenenti ad un determinato immobile e consegnati ad uno
stesso corpo, stabilimento od ufficio ; per conseguenza uno stesso
immobile potrà dar luogo a due o più testimoniali di stato se
esso è diviso fra più occupanti .
Per contro i verbali di consegna, di restituzione, di visite an-
nuali ecc . , potranno comprendere e comprenderanno in massima
tutti gli immobili o parte di immobili che sono consegnati , re-
stituiti od occupati da un dato corpo , ufficio o stabilimento nella
stessa piazza .
--
§ 18. Il delegato del Genio dirige la compilazione delle
testimoniali di stato e del verbale che vi va annesso . Egli
stende la copia che deve esser tenuta nell'ufficio del Genio ,
mentre il delegato dell'utente o degli utenti, se trattasi di resti-
tuzione e contemporanea consegna ad altro utente , stende quella
che deve rimanere nel proprio ufficio .
Tali documenti debitamente collazionati e firmati dall'intera
commissione, costituiscono il caricamento o scaricamento del-
l'utente cessante e contemporaneo caricamento dell'utente en-
trante .
- Nelle testimoniali di stato saranno descritti i singoli
$ 19.
ambien ti colle particolarità indicate nel rispettivo modello n° 1,
nonchè gli oggetti fissi ed affissi che non possono essere traspor-
tati dall'uno all'altro ambiente senza richiedere o lavori murarii
o mutare l'effettivo arredamento degli ambienti stessi .
134

Tali oggetti sono in parte indicati nelle colonne del detto mo-
dello ed in parte rammentati nella nota posta al frontispizio del
modello stesso.
Gli oggetti mobili od infissi di natura differente da quelli so-
praindicati non vi dovranno apparire , ma saranno invece de-
scritti negli inventari del materiale del Genio prescritti dai re-
golamenti della contabilità in materia e dati in distribuzione
provvisoria all'utente mediante ricevuta da rilasciarsi dal mede-
simo all'ufficio locale del Genio militare si e come vien meglio
chiarito dall'art . 7 del presente Regolamento .
Tali oggetti sono essenzialmente i seguenti : gli utensili per lo
sgombro della neve , per attingere acqua, gli attrezzi da ginna-
stica, i cavalletti , gli scaffali mobili, i cassoni per la biada , gli
oggetti da cucina (come le pentole ed accessori delle medesime
che non sono trasportate dai corpi in occasione di cambiamento
di stanza) , le rastrelliere d'armi mobili , le stufe di ferro e loro
accessori , il banco da limatore, le parti non fisse delle fucine
per servizio dei capi armaiuoli e maniscalchi , gli attrezzi per di-
sinfettamento delle latrine, ecc.
Per ultimo , nelle consegne risguardanti laboratorii od officine ,
istituti, ospedali, case reali invalidi ed altri stabilimenti analoghi
non dovranno figurare nè nelle testimoniali di stato , nè nelle
ricevute di cui all'alinea precedente, le macchine e loro acces-
sorii sia mobili che fisse e tutto ciò che è di uso speciale dei
singoli stabilimenti , essendo tutto questo materiale compreso
nella contabilità in materia degli stabilimenti, come pure i ma-
teriali ed oggetti di proprietà dell'amministrazione militare dati
in caricamento alle imprese del casermaggio e da queste in di-
stribuzione provvisoria agli utenti , nonchè gli oggetti mobili ed
arredi spettanti alla finanza in consegna ai corpi ed in regolare
caricamento ai consigli di amministrazione dei medesimi .
Sarà però ad avvertire a questo riguardo , che siccome il pre-
cisare in ogni singolo caso quali dei detti oggetti debbano figu-
rare nei caricamenti speciali degli stabilimenti e quali nelle dette
testimoniali o ricevute non potrà andar esente da qualche dubbio
o difficoltà, così dovranno i capi di servizio e sopratutto le Di-
rezioni del Genio risolvere a loro giudizio man mano che si pre-
sentano i casi dubbi , avvertendo che il punto essenziale che si
deve aver di mira è che uno stesso oggetto non venga a figu-
rare sopra due caricamenti o sopra nessuno .
135

$ 20. Ogni ambiente od oggetto di cui si è fatto cenno nelle


testimoniali di stato, si considera essere in buono stato di ser-
vizio e completo, epperò ogniqualvolta occorra dare caricamento
o scaricamento di un fabbricato conviene che nei relativi ver.
bali appariscano tutte le riparazioni o provviste che abbisogna
apportare al fabbricato stesso, onde rappresenti in ogni partico-
lare l'immobile descritto nelle testimoniali, come se ogni cosa di
cui in esso è caso fosse effettivamente di servizio.
Per tal modo le testimoniali di stato completate col verbale di
consegna potranno servire e serviranno di scarico al corpo en-
trante per tutti i guasti e tutte le provviste che in esso saranno
indicate esistere all'atto dell'occupazione , ciò sino a che dietro
invito del Genio, ed a misura che i lavori o le provviste saranno
ultimate sia dall'utente sul verbale stesso rilasciata la dichiara-
zione del loro eseguimento .
Il verbale di restituzione potrà invece servire e servirà non
solo per indicare tutte le riparazioni e provviste che si consta-
tassero occorrere all'atto della restituzione , ma eziandio e più
specialmente per addebitare all'utente quelle che dalla commis-
sione gli venissero poste a carico .
§ 21. - Ove trattisi di verbali di semplice consegna di un
immobile dal Genio militare ad un utente entrante , si annote-
ranno nella colonna Riparazioni e provviste occorrenti tutte le
riparazioni e provviste che si constatano occorrere al fabbricato
all'atto dell'occupazione , si lascieranno in bianco le colonne re-
lative all'imputazione della spesa , e si chiuderà il verbale col-
l'apposizione delle firme dell'intiera commissione .
Nelle rispettive colonne poi dovranno a suo tempo apparire le
dichiarazioni di eseguimento che dietro invito dell'ufficio locale
del Genio incumbe fare all'utente a tenore del precedente para-
grafo .
§ 22. - Ove trattisi di verbali di semplice restituzione di un
immobile al Genio militare , si noteranno ancora nella suddetta
colonna Riparazioni e provviste occorrenti tutti indistintamente
quei lavori o quelle provviste che all'atto dello sgombro saranno
dalla commissione giudicate necessarie per porre il fabbricato in
buono stato di servizio ; ma nelle successive colonne si indicherà
inoltre , mediante una croce , a carico di chi vengono poste le
riparazioni o provviste controindicate.
136

Così si farà la croce nella prima colonna se la spesa per la


controindicata riparazione o provvista è a carico dell'utente, nella
seconda se è a carico della massa dell'utente , nella terza se è a
carico delle masse collettive dei Corpi, nella quarta se è a ca-
rico dell'erario .
Quelle riparazioni e provviste infine che si riferiscono ad og-
getti la cui spesa in base ai precedenti verbali o richieste sarà
già stata pagata al Genio od addebitata a chi di dovere, ver-
ranno inscritte nella quinta colonna .
Il verbale verrà parimenti chiuso colle firme dell'intera com-
missione .
§ 23. - Occorrendo di doversi procedere contemporaneamente
alla restituzione e consegna di un locale ad altro utente , il ver-
bale relativo verrà compilato colle norme seguenti .
Il delegato del Genio stende la copia che deve essere tenuta
nell'ufficio intitolandola Verbale di consegna e restituzione, e vi
farà risultare nelle apposite colonne tutti quei lavori o prov-
viste che all'atto dello sgombro saranno giudicate necessarie per
porre il fabbricato in buono stato di servizio , nonchè tutte quelle
altre particolarità risguardanti l'imputazione della spesa , come è
detto al paragrafo precedente .
Il delegato dell'utente cessante stende la copia che deve rima-
nere nel proprio ufficio intitolandola Verbale di restituzione, e nel-
l'interno vi appone tutte le annotazioni che risultano in quello
del Genio .
Il delegato dell'utente entrante redige la copia che deve con-
servare nel proprio ufficio intitolandola Verbale di consegna, e
nell'interno indicherà solo alla colonna Riparazioni e provviste
occorrenti quelle riparazioni e provviste che si constatano oc-
correre al fabbricato all'atto dell'occupazione, lasciando in bianco
tutte quelle relative all'imputazione della spesa .
La copia di verbale del delegato del Genio dovendo servire
per ambo le operazioni sarà munita delle firme dei tre delegati ,
cioè del Genio , dell'utente cessante e di quello entrante , oltre
di quella dell'ufficiale dello Stato Maggiore delle Piazze . Le altre
due copie saranno solo firmate dal delegato dell'utente cui si
riferisce, dal delegato del Genio e dall'ufficiale dello Stato Mag-
giore delle Piazze .
$ 24. Quando nella compilazione dei verbali di consegna o
137

di restituzione non insorgono disseusi , essi verranno senz'altro


chiusi col munirli della data della chiusura nonchè delle firme
dell'intera commissione.
Quando il rappresentante del Genio nella designazione dell'im-
putazione di taluna spesa ad inscriversi nel verbale dissentisse
dagli altri due membri della commissione , la designazione non
verrà fatta, e si farà invece cenno del dissenso nell'apposita co-
lonna delle Annotazioni , in tutti gli altri casi le designazioni
delle imputazioni si faranno nel senso della maggioranza della
commissione, inscrivendo però nella colonna delle annotazioni le
obbiezioni del membro dissenziente .
Dappoi il verbale si chiuderà nel modo sopradetto .
§ 25. Spetta all'ufficio locale del Genio il notificare all'au-
torità che ha convocata la commissione l'avvenuta operazione
di cui venne incaricata .
$ 26. - I provvedimenti per l'esecuzione dei lavori e prov-
viste di cui nei detti verbali per la definitiva loro imputazione,
nel caso fosse contestata, e per il relativo pagamento, saranno
in tutto eguali a quelli cui danno luogo i verbali redatti
dalle commissioni visitatrici degli immobili in seguito a ri-
chieste la cui imputazione fosse stata contestata , come è detto
al § 38.
$ 27. Le visite annuali o straordinarie di cui al § 6 da-
ranno luogo a verbali simili a quelli di restituzione intitolandoli
Verbali di visita straordinaria , e si procederà in tutto come
venne specificato al § 22.
§ 28. ― Accadendo durante l'occupazione di uno stesso utente
innovazioni qualsiansi che importino mutamenti al caricamento
datone all'occupante , le relative testimoniali dovranno essere
rettificate e rinnovate .
Se le varianti ad apporvi sono tali da poter essere facilmente
introdotte nelle esistenti testimoniali , queste verranno conser-
vate e semplicemente corrette per cura del Genio e dell'utente
nel modo seguente: nelle testimoniali stesse e propriamente ac-
canto alle note e varianti si farà il segno (V) (variante) onde
appaia che ivi fu introdotta una variante, e le varianti stesse
verranno inscritte sul dosso delle testimoniali a ciò appunto ri-
servato, come appare dal modello n° 1 .
Quando invece le varianti fossero tali da esigere un nuovo te-
138
stimoniale, in allora sia l'utente, sia il Genio , potranno provo-
care la convocazione della commissione di cui al § 7 per la
formazione di nuove testimoniali .

ARTICOLO 3.

Del buon governo degli immobili, delle richieste


e dell'imputazione delle spese.

-
§ 29. Mediante la pronta esecuzione per parte del Genio
dei lavori e provviste che si rilevano occorrere all'atto delle
consegne e delle successive visite straordinarie ; mediante l'at-
tenta sorveglianza dei funzionari dell'arma stessa sopra ogni oc-
correnza degli immobili che possa cadere a carico dell'erario o
delle masse collettive ; mediante infine il buon governo che ne
dovranno fare gli utenti e l'immediato eseguimento per parte
loro di quei minuti lavori cui sono facoltizzati di provvedere
direttamente, gl'immobili assegnati ad uso militare dovranno in
massima trovarsi permanentemente in buono stato di servizio .
§ 30. - Quando però , essendosi compiuto a quanto prescrive
il precedente, si verificasse tuttavia la necessità di riparazioni
e provviste che l'utente non possa eseguire , in allora questi si
rivolge direttamente per iscritto all'ufficio locale del Genio pei
necessari provvedimenti .
Tali domande di riparazioni o provviste qualsiensi si denomi-
neranno Richieste di lavori.
§ 31. - Salvo casi urgenti le richieste non debbono essere com-
pilate ed inviate che nei primi giorni di ogni trimestre naturale .
§ 32. - Le richieste di lavori devono essere compilate in
modo succinto e limitarsi ad indicare chiaramente il lavoro o la
provvista richiesta, non mai il modo di provvedervi .
Ciascuna di esse conterrà esclusivamente lavori a carico di
un solo dei quattro fondi speciali di cui al § 8 , il quale verrà
dall'utente indicato accanto al numero progressivo della ri-
chiesta con una delle quattro dichiarazioni seguenti :
A carico dell'utente ;
A carico delle masse dell'utente;
A carico delle masse collettive ;
A carico dell'erario.
139

Le richieste porteranno per ultimo la firma del Capo del


corpo , stabilimento od ufficio utente o del comandante del di-
staccamento .
-
§ 33. Quando trattasi di lavori o provviste cadenti a carico
delle masse speciali di un corpo o stabilimento e che si riferi-
scono ad innovazioni all'esistente stato di cose , il richiedente ,
prima di inviare la richiesta relativa all'ufficio locale del
Genio per i suoi provvedimenti , deve assicurarsi l'approvazione
del rispettivo consiglio d'amministrazione per l'ammessione a
contabilità dell'occorrente spesa.
Di siffatta autorizzazione preventiva non occorre però che sia
fatta menzione nella richiesta , essendo questa una misura di am-
ministrazione interna del corpo o stabilimento a cui non è in-
teressato il Genio militare .
Se l'opera o provvista della fattispecie è di tale importanza
che per norma appunto della deliberazione a prendersi dal con-
siglio di amministrazione il richiedente ravvisasse utile di co-
noscere l'importo approssimativo della spesa relativa , egli potrà
richiederne l'indicazione all'ufficio locale del Genio , il quale
sarà tenuto a somministrargliela .
§ 34. ---- Quando si tratti di lavori occorrenti in locali usu-
fruiti contemporaneamente da più corpi (come sarebbero caval-
lerizze , tettoie per ginnastica , sale d'esercitazioni , ecc . ) le re-
lative richieste saranno compilate dall'utente che terrà l'immo-
bile in consegna , il quale le farà pervenire all'ufficio del Genio
per mezzo del Comandante superiore del presidio .
Questi, ravvisandole opportune, le munisce del suo visto, ag-
giungendovi , quando sia il caso , la proporzione nella quale l'oc-
corrente spesa dovrà essere ripartita fra i varii utenti , basandosi
in massima sul tempo in cui ciascuno di essi frui dei locali in
quistione.
In questi casi tale visto e riparto del Comandante superiore
del presidio rimpiazzerà le deliberazioni che a tenore del § 33
dovrebbero precedere le richieste per lavori o provviste for-
manti innovazioni allo esistente stato di cose.
----
§ 35. Quando occorra la necessità di lavori o provviste in
qualche Corpo di guardia in consegna al Comando di provincia
o piazza, la richiesta viene compilata per cura del Comandante
stesso colle norme enunciate al § 32.
140

Circa l'imputazione della spesa essa sarà sempre fatta a carico


dell'erario se si tratta di riparazioni o provviste non imputabili
ad incuria.
Quando le riparazioni e provviste risultino occasionate da in-
curia e non possansi constatare gli individui che le causarono,
i Comandanti di provincia o piazza inviano le richieste al Co-
mandante superiore del presidio onde conformemente al § 34
faccia il riparto della spesa che essi dovranno importare fra i
varii corpi che utilizzarono il Corpo di guardia in quel rapporto
che, sentito il Comando di piazza , crederà opportuno.
Ove trattisi finalmente di quelle frequenti ma minute ripara-
zioni emergenti da danni giornalieri notificati dai quotidiani rap-
porti che fanno i Capi di posto ai Comandanti di provincia
piazza, e la cui imputazione cade naturalmente sugl'individui del-
l'ultima guardia, in allora i prefati Comandanti inviano le ri-
chieste al Genio , indicando il nome degli individui a cui dovrà
imputarsi la spesa ed il corpo cui appartengono.
L'ufficio locale del Genio , senza che in massima generale oc-
corra una visita sul luogo , indicherà l'ammontare della spesa
deducendola dal contesto della richiesta, ed a mente del § 45 la
notifica al corpo da cui gli individui dipendono, onde possa loro
venir fatta l'occorrente ritenzione e sia fatto il corrispondente
accredito alla Direzione .
$ 36. -- Quando l'ufficio del Genio non abbia osservazioni a
fare circa la imputazione delle richieste, quelle a carico dell'u-
tente o della sua massa saranno senz'altro eseguite .
Quelle a carico dell'erario e di cui il Genio riconosca la ne-
cessità saranno pure senz'altro eseguite quante volte si avranno
fondi disponibili per farvi fronte, mentre nel caso contrario do-
vranno le Direzioni rivolgersi al Ministero per l'assegno dei
fondi occorrenti .
Per l'eseguimento infine delle richieste a carico delle masse
collettive , si dovrà sempre ottenere dapprima l'approvazione del
Ministero (Direzione Generale delle armi d'Artiglieria e Genio) .
§ 37. - Se invece l'ufficio del Genio trova, in tutto od in parte,
erronea la imputazione della spesa o non necessario il lavoro
indicato nella richiesta , rende informato il richiedente dei lavori
ai quali non crede dar corso, indicandone i motivi, onde quando
esso persista nella sua domanda, possa provvedere per la con-
vocazione della commissione di cui al § 7.
141

Quando però il richiedente fosse lo stesso Comandante supe-


riore del presidio, in allora questi non convoca la commissione ,
ma ne riferisce al Comandante generale della Divisione , il quale ,
quando lo creda opportuno , provvederà per la convocazione della
commissione stessa .
Dal suo canto il Genio dispone , secondo i casi, per l'esecu
zione dei restanti lavori.
$ 38. L'ufficio locale del Genio , al ricevere dal proprio
de le ga to i verbali della commissione , che a termine del prece-
dente § venisse convocata , provvede al loro esito a seconda dei
casi come appresso .
Se nel verbale non appariscono dissensi per parte del delegato
del Genio , come pure quando essendovene il detto ufficio opi-
nasse doversi adottare in tutto l'avviso della maggioranza della
commissione, provvederà allo eseguimento dei lavori e provviste
in esso indicate , come al § 36 è detto per le richieste regolar-
mente compilate, non omettendo di segnare sul dosso del verbale
le proprie determinazioni .
Se invece nel verbale appariscono dissensi fra il delegato del
Genio e gli altri due membri della commissione, e l'ufficio del
Genio locale appoggiasse in tutto od in parte l'avviso del proprio
delegato, in allora il detto ufficio invia il verbale per la via
gerarchica al Comandante generale della Divisione colle proprie
osservazioni pel definitivo addebito delle imputazioni lasciate
dubbie, e provvederà in pari tempo per l'esecuzione di tutti gli
altri lavori e provviste indicate nel verbale stesso .
In tale trasmissione ciascuno degli uffici intermediari potrà
naturalmente, e per analogia a quanto dissesi per l'ufficio locale ,
approvare in tutto od in parte il verbale nel senso della mag-
gioranza della commissione, nel quale caso si regolerà così come
nei due precedenti alinea venne prescritto per il detto ufficio
locale .
Infine il Comandante della Divisione ricevendo dalla Direzione
del Genio il verbale, vi inscrive le sue determinazioni in quanto
implichino solo spese a carico dell'utente o della sua massa, de-
terminazioni che saranno senz'altro esecutorie, ed invia invece
il verbale stesso per mezzo del Comandante del Dipartimento al
Ministero della guerra (Direzione Generale delle armi di Arti-
glieria e Genio), accompagnandoli colle sue osservazioni onde
2
142

possa pronunciarsi in merito a quelle che, secondo il di lui av-


viso, dovrebbero cadere a carico dell'erario o delle masse col-
lettive .
§ 39. In massima , e come risulta dal § 29, le riparazioni e
provviste che devono cadere a carico dell'utente o della sua
massa non sono fatte per iniziativa del Genio ma solo dietro
richiesta o in seguito a verbale.
Quando però durante l'occupazione il Genio nell'interesse di
un fabbricato ravvisasse l'indispensabilità di alcune opere o
provviste e per le quali l'utente non intendesse fare richieste,
potrà provocare la convocazione della commissione di cui al § 7.

ARTICOLO 4 .

Lavori e provviste.

- Nell'eseguimento di tutti i lavori e provviste fatte


§ 40.
per cura del Genio, sia a carico speciale di alcuni individui
(alinea a) del § 8) sia a carico delle masse del corpo utente
(alinea cj del § 8) sia a carico delle masse dei corpi presi col-
lettivamente (alinea b) del § 8 ) si osserveranno le norme stesse
colle quali sono eseguiti i lavori a carico dell'erario .
-
§ 41. Le opere che possono essere eseguite senza ingerenza
del Genio inilitare sono :
La surrogazione dei vetri rotti , la loro immastricciatura, im-
piombatura, la riparazione e rinnovazione delle tele cerate alle
impannate .
L'imbiancamento delle pareti , le saltuarie minute arricciature
e l'otturamento di piccoli buchi negli intonachi .
La riparazione delle toppe e provvista di chiavi.
La piccola manutenzione dei fornelli, del selciato , dell'arreda-
mento di scuderie e sellerie.
La provvista di frascate per finestre e delle materie disinfet-
tanti.
Le riparazioni agli scaffali, alle rastrelliere d'armi ed ai cassoni
per la biada .
Le riparazioni di qualunque genere alle marmitte e la loro
stagnatura.
143

La spazzatura delle canne da fumo.


Lo spurgo delle fogne e canali , ogniqualvolta non occorra
l'opera dei muratori e questo spurgo non sia affidato per con-
tratto ad una impresa speciale .
Le riparazioni ai tubi, scalette, rubinetti, ecc . , delle trombe idrau-
liche , ed in generale quando non interessano il movimento
della macchina, sempre quando però la manutenzione di siffatti
oggetti non sia affidata per contratto ad una impresa speciale .
Ed in generale le riparazioni la cui spesa è a carico dello
utente o della sua massa , che non esercitano influenza sulla sta-
bilità dell'edificio .
Si avvertirà però che le consimili riparazioni e provviste che
siano state inscritte in verbali di consegna, restituzione o di
visite qualsiensi, non potranno più essere eseguite per cura del-
l'utente , ma esclusivamente del Genio .
-
§ 42. Per tutti siffatti lavori e provviste che l'utente è au-
torizzato ad effettuare e che effettua direttamente, egli potrà
valersi dei mezzi che ravviserà più convenienti , restando però
risponsabile delle variazioni che ne potessero derivare ai modelli
ed alla natura dei singoli oggetti quando trattisi di oggetti di
determinato modello .
Di tale facoltà di eseguire direttamente i lavori di cui al § 41
sono tenuti a valersi i corpi, semprequando non vi si oppon-
gono speciali ragioni , impiegando quei mezzi che sono a loro
disposizione e coi quali si può anche in taluni casi ottenere una
reale economia ; e spetta quindi ai Generali ispettori delle con-
tabilità di portare la loro attenzione sul modo con cui i corpi
si attengono alle suespresse prescrizioni per assicurare la esatta
loro osservanza .
§ 43. Gli oggetti che i corpi trasportano seco loro in caso
di cambio di stanza, come stoviglie, marmitte speciali, posate ,
biancheria da tavola e simili occorrenti alle mense dei sott-uf-
fiziali , continueranno ad essere provvisti dal corpo sui fondi della
relativa massa .
144

ARTICOLO 5.

Dei provvedimenti di pagamento.

§ 44. Il consiglio d'amministrazione di ciascuna Direzione


del Genio provvede coi fondi che gli vengono dal Ministero an-
ticipati, al pagamento dei lavori a carico dell'utente, delle masse
dell'utente e di quelle collettive dei corpi ; se ne fa rimborsare
dai richiedenti, a seconda dei casi come appresso .
--
$ 45. Se si tratta di spese a carico dell'utente (alinea a) del
§ 8) l'ufficio del Genio, prima d'intraprendere i lavori , compila
il relativo calcolo, in base ai prezzi dell'appalto dei lavori di
manutenzione in corso nella piazza , sotto deduzione del ribasso
cui è sottoposto l'appalto medesimo .
Ove nella piazza non vi sia in corso un tale appalto, oppure
che per esso non sieno previsti i lavori di cui occorre il bisogno,
l'importo di tali lavori o provviste sarà calcolato ad estimo, in
base ai prezzi correnti .
Siffatto calcolo viene poscia trasmesso all'utente, il quale è
tenuto a soddisfarne lo importo al consiglio di amministrazione
della Direzione locale del Genio (1).
-
$ 46. Ad agevolare il riparto delle spese in discorso fra gli
individui che realmente le cagionarono, a seconda della quota
a ciascuno dovuta, si avrà cura che nel calcolo di cui al § pre-
cedente, sia indicata distintamente per ciascuno ambiente la
spesa cui ciascun lavoro dovrà dar luogo .
$
§ 47. Il corpo, stabilimento od ufficio che avrà provve-
duto al pagamento di simili spese, se ne rimborserà sulle paghe
spettanti agli individui che cagionarono per abuso od incuria la
spesa stessa .
$ 48. Quando per speciali circostanze non si potesse stabi-
lire con certezza su quali individui debba cadere la spesa, ovvero

(1 ) Tutti i calcoli ed i conti che a mente del presente Regolamento devono


dagli uffici del Genio essere presentati agli utenti, non dovranno contenere il
dettaglio della misura di cadun articolo di lavoro ed il prezzo elementare del-
l'unità di misura , ma semplicemente il costo complessivo di ciascuna delle ripa-
razioni o provviste indicate nella richiesta.
145

non fosse possibile che dessi ne soddisfacessero il pagamento , la


spesa potrà essere imputata, se si tratti di un corpo di truppa ,
sui fondi della massa speciale cui si riferisce la spesa stessa; e
se si tratti di uno stabilimento avente fondi proprii, sui fondi
stessi.
Per operare siffatta imputazione basterà una deliberazione del
consiglio di amministrazione dello stesso corpo o stabilimento,
se la spesa non oltrepassi L. 50, altrimenti la deliberazione del
consiglio d'amministrazione dovrà essere sottoposta alle deter-
minazioni del Ministero (Direzione Generale dei servizi ammini-
strativi).
Riguardo agli stabilimenti che non hanno fondi proprii, e così
pure riguardo agli uffici , la spesa di detti lavori attribuiti ad
abuso od incuria e di cui non si conosca l'autore, è pagata sulle
somme assegnate per le spese d'ufficio .
-
§ 49. Il pagamento per parte dei corpi delle spese state
imputate alle loro masse (alinea c) del § 8) si farà a lavoro finito
se si tratta di lavori pei quali, a mente del § 33, sarà stata ne-
cessaria la previa annuenza del consiglio d'amministrazione , ed
anche prima dell'ultimazione del lavoro in caso contrario .
Nel primo caso l'ufficio del Genio , ultimato il lavoro, presenta
il conto della spesa incontrata al richiedente , cui spetterà poi
provvedere agli incumbenti necessari onde il consiglio di am-
ministrazione della Direzione del Genio ne venga rimborsato ; e
nel secondo caso potrà l'ufficio stesso , sia all'atto della presen-
tazione della richiesta , sia quando il credesse opportuno , chiedere
il pagamento regolandosi come è detto al § 45 per le spese a
carico dell'utente .
Quando poi si tratti di conti relativi a lavori il cui importo
sia, a mente del § 34, stato dal Comando superiore del presidio
ripartito in determinate proporzioni fra le masse dei varii corpi
utenti , in allora sui conti stessi s'indicherà la quota che a cia-
scuno di essi toccherà di pagare .
$ 50. Finalmente i consigli di amministrazione delle Dire-
zioni del Genio si procureranno dal Ministero della guerra il
rimborso delle spese da essi anticipate per pagamento di lavori
o provviste a carico delle masse collettive (alinea b) del § 8) nel
modo che è stabilito dalle istruzioni 12 febbraio 1866 , inserte a
pag . 32 del Giornale del Genio militare di quell'anno .
146
$ 51. Il Ministero si riserva di formare al principio di cia-
sc un an no il riparto delle somme che dovranno essere pagate da
ciascu corpo, per saldo di tutte le spese anticipate nell'anno
n
precedente dal Genio militare per lavori eseguiti a carico delle
masse dei corpi presi collettivamente .

ARTICOLO 6.

Occupazione di locali somministrati dai Comuni


in base alle Regie Patenti 9 agosto 1836.

-
§ 52. Per quanto riguarda l'occupazione da parte delle truppe
dei locali che i Comuni sono tenuti a somministrare, si intendono
bensì tuttora mantenute le norme fissate dalle Regie Patenti 9
agosto 1836 , ma tuttavia nella mira di rendere simile servizio ,
per quanto le circostanze il consentono , uniforme in tutte le lo-
calità dello Stato, si seguiranno in massima le norme seguenti .
-
§ 53. Tutte le volte trattisi di truppa di passaggio soffer-
mantesi quindi non oltre tre giorni , ed alloggiata per cura dei
Comuni in locali propri o privati qualsiansi, ogni particolare re-
lativo a tale servizio si passerà direttamente fra il Comune ed
il comandante della truppa di passaggio, come è stabilito al capo
III e IV del detto Regolamento 9 agosto 1836 ; i prefati coman-
danti però avvertiranno che quando , essendo alloggiati non presso
gli abitanti ma in locali speciali , venissero dai Comuni richiesti
di procedere ad una regolare consegna, essi vi dovranno aderire .
-
§ 54. Quando trattasi di truppe sul piede di accantonamento
o di presidio ed alloggiate per cura dei Comuni , se gli allog-
giamenti saranno presso gli abitanti , in allora i signori coman-
danti delle truppe si regoleranno come è detto al precedente
paragrafo.
$ 55. - Se invece gli alloggiamenti saranno in locali speciali
e somministrati dal Comune, sia mediante la corrisponsione del-
l'indennità di nudo coperto , sia gratuitamente , sia in forza di
speciali convenzioni , i locali stessi saranno amministrati come se
fossero di spettanza dell'amministrazione militare e colle seguenti
avvertenze :
a ) Un rappresentante del Comune dovrà sempre prender
147

parte alle commissioni di consegne, restituzioni e visite che oc-


corresse di convocare, ed al medesimo sarà , sempre per cura
del Genio , rimesso copia delle relative testimoniali e verbali ;
b) Tutti i lavori le cui spese, trattandosi di immobili dipen-
denti dal Ministero della guerra , dovrebbero essere a carico
dell'erario , saranno a carico dei Comuni ai quali l'ufficio del
Genio trasmetterà le occorrenti istruzioni in base alle sue pre-
videnze , od alle domande dei corpi , che esso riconoscesse ne-
cessarie, salvo sempre le speciali condizioni inserte nelle conven-
zioni che fossero state fatte ;
c) I Comuni rifiutandosi di aderire alla esecuzione di simili
lavori, la Direzione del Genio ne farà rapporto al Comandante
generale della Divisione, il quale, quando fatte le occorrenti pra-
tiche verso il Municipio ed anche verso il Prefetto non possa
raggiungere il desiderato intento , ne riferirà al Ministero della
guerra per la via del Gran Comando del Dipartimento ;
d ) All'epoca dello sgombro, il Comune richiedendolo , i locali
dovranno essere ridotti nel pristino stato , e le relative spese
andranno a carico delle masse proprie del corpo utente ;
e ) Che in ogni caso tutti gli oggetti non di proprietà del
Comune, e che il Genio reputi opportuno ritirare, saranno all'atto
dello sgombro introdotti nei magazzini della detta Arma .
§ 56. Quanto agli oggetti mobili che per cura del Genio
militare venissero somministrati ai corpi in marcia, in accanto-
namento o di presidio in locali dipendenti dai Comuni , si osser-
veranno le norme tutte stabilite in proposito allo ART. 7 .

ARTICOLO 7.

Disposizioni speciali relative al materiale mobile


in distribuzione ai corpi.

-
§ 57. I provvedimenti relativi alla distribuzione ai corpi ,
alla restituzione al Genio militare , oppure al passaggio da un
utente all'altro degli oggetti mobili di cui è parola al § 19 del
presente Regolamento, quelli per l'esecuzione dei lavori di ripa-
razione , rinnovazione degli oggetti stessi , e quelli finalmente
pell'addebito delle relative spese , saranno regolati dalle norme
seguenti :
148

§ 58. - Tutti gli oggetti della fattispecie i quali vengono in


massima enunciati al 19 s'intendono in caricamento perma-
nente ai consigli di amministrazione delle rispettive Direzioni
del Genio , i quali a seconda delle richieste li danno in distri-
buzione provvisoria ai corpi mediante ricevute provvisorie per
parte del richiedente , da annullarsi poi alla restituzione degli
oggetti stessi .
$ 59. Occorrendo ad un corpo , stabilimento od ufficio il
biso gn o degli oggetti di cui è caso al paragrafo precedente , il
suo Capo o comandante ne farà apposita domanda in iscritto
all'ufficio del Genio locale .
Il Capo dell'ufficio del Genio, verificato che gli addimandati
oggetti sono nel limite delle ordinarie competenze del richiedente,
fa compilare in duplice copia la richiesta di distribuzione prov-
visoria ( modello n° 3 ) .
Una di queste copie è dal Capo d'ufficio del Genio spedita
con lettera al richiedente, avvertendolo del giorno, dell'ora e del
luogo in cui i richiesti oggetti potranno essere consegnati a quel-
l'individuo che, munito della richiesta da esso firmata per qui-
tanza, si presenterà ai magazzini del Genio per riceverli.
L'altra copia della richiesta la fa tenere al consegnatario dei
magazzini del Genio, prevenendolo pure del giorno e dell'ora in
cui la distribuzione dovrà aver luogo.
§ 60. --- Presentandosi al magazzino il delegato del corpo colla
$
richiesta debitamente firmata per quitanza, il consegnatario del
Genio gli rimette i chiesti oggetti unitamente alla copia della
richiesta che teneva presso di sè, e ritira invece da esso l'altra
quitanzata che conserva per suo scarico .
§ 61. -Se l'ufficio del Genio trova che la richiesta in tutto
od in parte non sta nel limite delle competenze del corpo cui
devono gli oggetti essere distribuiti , provvede come sopra per
le cose cui crede poter dar corso, e notifica al richiedente i motivi
che non gli permettono di secondare in tutto od in parte la
domanda .
Il richiedente, quando creda persistere, si rivolge al Coman-
dante superiore del presidio , il quale, sentito il parere dell'ufficio
del Genio, pronuncierà il suo giudizio che sarà esecutorio.
Se il richiedente fosse lo stesso Comandante del presidio, allora
il dissenso viene per cura del richiedente deferto al Comandante
149

generale della Divisione , che si regolerà come è detto pel Co-


mandante superiore del presidio, il cui giudizio sarà esecutorio.
§ 62. Quando i magazzini del Genio locali difettassero di
tutti o di parte degli oggetti che vengono addimandati, il Capo
d'ufficio del Genio ne riferisce al rispettivo Direttore , il quale
vi provvede coll'ordinare l'invio degli oggetti mancanti da
altra piazza della rispettiva Direzione , ovvero , quando ciò non
sia possibile o non conveniente , ne riferisce al Ministero , speci-
ficando gli oggetti mancanti e la spesa occorrente pel loro
acquisto.
Il Ministero, a seconda dei casi , ne autorizza la provvista o ne
ordina la spedizione da altra Direzione del Genio a quella ri-
chiedente .
- Occorrendo
§ 63. ai corpi di restituire tutti o parte degli
oggetti che tengono in consegna, ne fanno domanda per iscritto
all'ufficio del Genio, il quale avverte il richiedente del giorno ,
dell'ora e del luogo in cui la restituzione potrà effettuarsi , di-
sponendo ad un tempo affinchè un ufficiale od impiegato assista
alla restituzione .
Allorchè il delegato del corpo si presenterà al magazzino cogli
oggetti a restituirsi, sarà cura del funzionario del Genio di
compilare in duplice copia la richiesta d'introduzione ( modello
eguale a quello di distribuzione ) , e poscia verificare la condizione
in cui essi si trovano ; e ravvisando occorrere delle riparazioni ,
farne l'estimo della spesa.
Fissatone l'importo, pone in calce alle dette due richieste la
seguente dichiarazione : Per riparazioni occorrenti agli infra in-
dicati oggetti si addebita (segue l'indicazione constatante se l'ad-
debito si fa alle masse dell'utente od all'utente stesso , secondo
che le riparazioni o provviste provengono da naturale uso o da
incuria) la somma di Lire ..... ed indi munitele della sua firma
e di quella del consegnatario in segno di effettuata restitu-
zione , ne rimette una a colui che ha consegnato gli oggetti e
l'altra all'ufficio del Genio .
-
§ 64. Quando pel cambio di occupazione di un locale tutti
od alcuni dei materiali mobili della natura di cui trattasi in
questo articolo dovessero rimanere nel locale stesso, sia in con-
segna al casermiere per conto del Genio militare , sia in con-
segna ad un nuovo utente entrante in allora, per rispetto ai con-
150

sigli di amministrazione delle Direzioni ed ai consegnatari dei


magazzini del Genio , i materiali continueranno a rimanere in
distribuzione provvisoria , e solo sarà a provvedersi per parte
della commissione incaricata delle operazioni di consegua o re-
stituzione del fabbricato, affinchè il materiale stesso passi , se-
condo i casi, in distribuzione provvisoria od al casermiere od al
nuovo utente .
A tal fine il delegato del Genio esamina la condizione dei ma-
teriali , addebita le riparazioni o rinnovazioni occorrenti all'u-
tente cessante nel modo indicato al § precedente , e l'utente en-
trante mediante tale dichiarazione in calce alla richiesta di
distribuzione provvisoria prende egli stesso in consegna il ma-
teriale di cui trattasi .
A suo tempo , cioè quando i lavori o provviste addebitate al-
l'utente cessante saranno state eseguite, una nuova dichiarazione
ristabilirà lo stato di cose preesistente al cambio di utente, ossia
consegnerà definitivamente al nuovo utente i materiali nello
stato indicato dalla richiesta provvisoria di distribuzione com-
pilata dal consiglio amministrativo della Direzione del Genio .
La prima dichiarazione sarà firmata dal delegato del Genio e
da quello di ciascun utente ; la seconda sarà firmata dal delegato
del Genio e da quello dell'utente entrante .
È però da avvertire che nella rimessione delle marmitte da
un corpo ad un altro saranno a carico della parte rimettente le
sole riparazioni , mentre per rispetto alla stagnatura la parte ri-
cevente dovrà prenderle in consegna in qualunque stato esse si
trovino.
§ 65. --- Tutte le riparazioni occorrenti ai materiali mobili ,
come pure la provvista a nuovo degli oggetti che risultano fuori
uso per qualsiasi motivo , escluso quello per regolare consumo ,
sono a carico delle masse del corpo , stabilimento od ufficio che
li tiene in distribuzione ; epperciò sia le riparazioni come le prov-
viste relative a mente del § 42 dovranno essere per massima ge-
nerale fatte direttamente dagli aventi in consegna , rimanendo
risponsabili delle variazioni che ne potessero derivare ai mo-
delli ed alla natura dei singoli oggetti .
§ 66. - Quando il comandante del corpo , distaccamento od
ufficio non credesse dovervi provvedere direttamente , ne farà
oggetto di apposita richiesta al Capo dell'ufficio locale del Genio.
151

§ 67.
― Questi ricevendo tali richieste delega un funzionario
da esso dipendente a riconoscere l'entità delle occorrenti ripara-
zioni , ed a presentargli l'estimo della somma che sarà per occor-
rere , somma che , riconosciuta equa dal Capo dell'ufficio del
Genio viene poi dal Direttore addebitata a carico dell'utente ,
quando i guasti sono cagionati da incuria , ovvero a carico della
competente massa del corpo richiedente , quando i guasti sono
prodotti da naturale uso .
--
68. All'atto poi di por mano alle riparazioni si avrà cura
che quelli fra gli oggetti a ripararsi che ponno con facilità essere
trasportati , vengano sostituiti con altri di buon servizio prele-
vandoli dai magazzini del Genio , senza così alterare il carica-
mento al richiedente ; che gli altri invece siano possibilmente
riparati sul luogo .
$ 69. Le richieste di distribuzione non essendo valevoli
oltre il 31 dicembre dell'anno in cui furono concesse , dovranno
essere riconfermate in data del 1 ° gennaio successivo.
Epperò i consigli d'amministrazione delle Direzioni del Genio
formeranno per ciascun corpo e piazza una nuova richiesta di
distribuzione, desumendola dall'assieme delle richieste di distri-
buzione emesse lungo l'anno, diminuite del totale delle richieste
d'introduzione.
§ 70. - Tali nuove richieste di distribuzione riassuntive ver-
ranno per cura dei consigli d'amministrazione rimesse al Di-
rettore od ai Capi degli uffici staccati in duplice copia assieme
alle scadute richieste di distribuzione e d'introduzione ; e questi
invieranno al comandante del corpo , distaccamento, ufficio o
stabilimento interessato la nuova richiesta , avvertendo che quelle
del decorso anno saranno restituite all'individuo che si presen-
terà all'ufficio colla nuova richiesta munita della di lui firma.
§ 71. - Sciolte le questioni che potessero insorgere , il co-
mandante del corpo, distaccamento , ecc . , riceve in restituzione
le vecchie richieste e la seconda copia della nuova , mentre
quella da esso firmata sarà dall'ufficio del Genio locale rimessa
.
al rispettivo consiglio d'aniministrazione .
§ 72. - Tutte le relazioni che passar devono per l'ammini-
strazione di tali oggetti fra il consegnatario ed i consigli di am-
ministrazione delle Direzioni , sono quali vengono prescritte dal
Regolamento di Artiglieria del 15 dicembre 1864.
152

Specchio A.
Lavori e provviste che devono eseguirsi a carico delle masse speciali
dei corpi presi collettivamente (alinea b) del § 8).

INDICAZIONE Se si provveda Massa


all'impianto su cui cade
DEI LAVORI O PROVVISTE
od altrimenti la spesa

Palchetti a zaino, scaffali, castelli d'armi, Impianto Economia


armadi ed arredi di qualunque ge-
nere nei locali destinati ad uso di
magazzini , uffici, scuole e simili

Palchetti ed assiti per la scherma . Impianto Economia

Fornelli , marmitte , attrezzi ed altri Impianto Economia


accessorii pel rancio della truppa e
per la mensa dei sott'ufficiali (esclu-
sione fatta per queste ultime delle
stoviglie, marmitte speciali , posate ,
biancheria da tavola e simili, i quali
oggetti continueranno ad essere prov-
veduti direttamente dal corpo sui
fondi della massa mensa- sott' uffi-
ciali, con facoltà di trasportarli seco
in caso di cambio di stanza)

Fucina con ceppo ed incudine , conca Impianto Economia


e banco da limatore per capo arma-
iuolo e capo morsaio

Fucina con ceppo ed incudine per ma- Impianto Scuderia ed infer-


niscalchi meria-cavalli

Cassoni per le biade Impianto Scuderia ed infer-


meria-cavalli

Arredi delle sellerie , cioè porta-selle , Impianto Bardatura


porta-briglie, porta-finimenti e scaf-
fali

Attrezzi per la ginnastica, per lo sgom- Impianto Economia


bro della neve e per la disinfetta-
zione delle latrine

Tutti i lavori di abbellimento nei lo- Impianto Economia


cali delle mense dei sott'uffiziali

Trombe idrauliche Surrogazione Economia


153

Segue Specchio A.
Lavori e provviste che devono eseguirsi a carico delle masse speciali
dei corpi presi collettivamente (alinea b) del § 8).

INDICAZIONE Se si provveda Massa


all'impianto su cui cade
DEI LAVORI O PROVVISTE
od altrimenti la spesa

Pavimenti delle cucine . Surrogazione Economia

Pavimenti delle scuderie . Surrogazione Scuderia ed infer-


meria-cavalli

Arredamento delle scuderie (mangia- Surrogazione Scuderia ed infer-


toie , rastrelliere a fieno, colonnini , meria-cavalli
battifianchi , rastrelli, ecc.)

Orologi Manutenzione Economia

Lavori di tubulatura per sommini- Impianto Economia


stranza d'acqua potabile o di gaz
combustibile

Lavori di addattamento , di manuten-


zione e spese di ogni genere occor-
renti per le scuole di nuoto delle
truppe

NB. - Per impianto devesi intendere pure la rinnovazione tuttevolte non sia
causata da abuso od incuria.
154

Specchio B.
Lavori e provviste che devono eseguirsi a carico delle masse speciali
del corpo utente (alinea c) del § 8 ) .

INDICAZIONE Se si provvede Massa


all'impianto su cui cade
DEI LAVORI E PROVVISTE
od altrimenti la spesa

Disinfettazione delle scuderie Ogni lavoro e Scuderia ed infer-


provviste oc- meria-cavalli
correnti
Disinfettazione delle latrine e di qual- Manutenzione Economia
siasi altro locale od arredo

Disinfezione delle cimici od altri in- Lavori vari Economia


setti , distruzione dei topi e conse-
guenti otturamenti di buchi , saltuari
restauri degli intonachi e delle pareti
Frascate alle finestre delle scuderie Impianto e ma- Scuderia ed infer-
nutenzione meria-cavalli

Frascate alle finestre delle cucine od Impianto e ma- Economia


altri locali occupati dalla truppa nutenzione

Arredamento delle scuderie (mangia- Manutenzione Scuderia ed infer-


toie, rastrelliere a fieno , colonnini , meria-cavalli
battifianchi, rastrelli , ecc. )

Box per cavalli ed ordigni occorrenti . Impianto e ma- Scuderia ed infer-


nutenzione meria -cavalli

Arredi, attrezzi e soprassuolo delle ca- Impianto e ma- Economia


vallerizze, cioè erpici, rastrelli, sega- nutenzione
tura, sabbia, ecc.

Segatura o sabbia per la ginnastica • Impianto e ma- Economia


nutenzione
Pavimenti nelle scuderie • • Manutenzione Scuderia ed infer-
meria-cavalli
Pavimenti nelle cucine Manutenzione Economia

Piccole riparazioni per manutenzione Manutenzione Economia


delle chiusure

Toppe . Manutenzione Economia

Attrezzi per attingere acqua . Impianto e ma- Economia


nutenzione
Trombe idrauliche da pozzi e cisterne Manutenzione Economia
155

Segue Specchio B.
Lavori e provviste che devono eseguirsi a carico delle masse speciali
del corpo utente (alinea c) del § 8)

INDICAZIONE Se si provvede Massa


all'impianto su cui cade
DEI LAVORI E PROVVISTE
od altrimenti la spesa

Sgombri di canali e condotti di latrine Manutenzione Economia


di cui al § 41

Stufe, franclini ed oggetti di riscalda- Impianto e ma- Economia


mento qualsiansi negli uffici, labora- nutenzione
tori, scuole, sale di esercizio, came-
rate , infermerie e simili , nonchè la
spazzatura delle canne da fumo

Le innovazioni anche utili ma non di Lavori vari Alle rispettive


assoluta necessità , che gli utenti ri-
chiedessero alla preesistente condi-
zione e distribuzione dei locali san-
cite dall'uso che ne fecero i prece-
denti utenti

Tutti i lavori di manutenzione o ripa- Lavori vari Alle rispettive


razioni che occorrono attorno alle
cose il cui impianto, come dallo Spec-
chio A, è messo a carico delle masse
collettive dei corpi stessi
Imbiancamento delle camerate . . Manutenzione Economia

Bersagli per le esercitazioni delle truppe Manutenzione Economia

Imbiancamento delle scuderie Manutenzione Scuderia ed infer-


meria-cavalli
Lavori di tubulatura per somministranza Manutenzione Economia
d'acqua potabile o di gaz combusti-
bile

Mercedi ai fontanieri ed altri incari- Manutenzione Economia


cati di sopravvegliare alle tubulature
d'acqua potabile
156

Avvertenze agli Specchi A e B

I corpi non attivi e stabilimenti aventi sede fissa , come col-


legi ed istituti militari, scuole normali , Corpo d'Amministrazione ,
Guardie a piedi , Corpi dei Veterani ed Invalidi , i Corpi dei
Cacciatori Franchi, la Reclusione Militare e le Legioni dei Ca-
rabinieri Reali , sono esclusi dal consorzio stabilito coll'alinea b)
del § 8 per le spese classificate nello Specchio A , dovendo queste
essere effettuate dai singoli corpi e stabilimenti suddetti coi fondi
delle masse speciali , unitamente a quelle dello Specchio Be
colle stesse norme stabilite per tali spese.
Faranno invece parte del consorzio sebbene abbiano eventual-
mente sede fissa, i reggimenti di Bersaglieri, di Artiglieria , del
Genio e del Treno d'Armata nonchè i loro distaccamenti.
Riguardo agli uffici e stabilimenti dell'Artiglieria , del Genio
e delle Sussistenze, agli ospedali militari, ai magazzini dell'am-
ministrazione ed in generale a tutti gli uffici e stabilimenti di-
pendenti dal Ministero della guerra, i quali non abbiano masse
speciali , le spese inscritte nei due Specchi A e B saranno im-
putate a carico del bilancio dello Stato ed eseguite colle norme
stabilite per tale natura di spese.
Le riparazioni, ancorchè causate da uso regolare nelle cucine
del vivandiere, sono a carico del vivandiere .
Gli abbellimenti ed adattamenti dei locali per mensa - ufficiali
e relative manutenzioni sono a carico della massa mensa-uf-
ficiali .
157
Regolamento per l'amministrazione Modello nº 1 (intesto)
degli immobili.

SERVIZIO DEL GENIO MILITARE

Direzione di
SEZIONE..... PIAZZA DI

Testimoniali di stato

dell'immobile denominato (1 ) Caserma San Lorenzo, di spet-

tanza (2) erariale , destinato ad uso di ( 3) caserma.

Annotazioni
DATE DELLE CONSEGNE E RESTITUZIONI

Consegnato Al corpo, ufficio, Come


In D'ordine del da
0 verbale
istituto, ecc. data (numero e data)
restituito in data

Consegnato 1° regg. Granat. 2 febb. Comando generale della 3 febb.


1864 Divis. , No 120 , 1 ° feb- 1864
braio 1864.

Restituito Genio militare 14 ag. Comando generale della 15 ag.


1866 Divis. , Nº 200 , 10 ag. 1866
1866.

Consegnato 72° regg. fanteria 14 ag. Comando generale della 15 ag.


1866 Divis. , N° 200, 10 ag. 1866
1866.

Restituito Genio militare 7 sett. Comando generale della 8 sett.


1867 Divis. , No 300, 30 ag. 1867
1867.

(1) Denominazione dell'immobile.


(2) Erariale, comunale , privata.
(3) Caserma , ufficio , stabilimento , ecc.
(4 ) Nella colonna Annotazioni dell'intermedio si farà cenno degli armadi, fucine
in muratura e mantici fissi, letti da campo, degli scaffali , delle stufe e fran-
clini in muro o di cotto, nonchè dei camini, casotti da sentinella, trombe idrau-
liche, pozzi e simili, esistenti in pochi membri.
NB. - D'imposte di porte e finestre, d'invetriate (sportelli a vetri) e persiane,
se ne conta una sola per ogni vano.
3
.dell'ambiente
158

rastrelliere

zaino ti
Regolam. per l'ammin. degl'immobili.

Pinvetriate

palchet
Num

inferriate
Im-

armi
di
fisse

a
persiane
INDICAZIONI SULLA NATURA

finestre
poste
DI

porte
Piano Destinazione

reti
del pavimento delle pareti

no no m. 1. m. 1.

Sotter-
raneo 1 Depositi vari Ciottolato Rustiche 2 - 2 -

-
1
Terr. Atrio d'in- Lastre di pietra Arricc.
2 ed imb. 1 3 - 2 - 2,20 2,40
gresso
Terr. 3 Corpo di Lastre di pietra Arricc. ed imb. 1 1 - 1 (V) - -- 2,40

T
guardia
Terr. 4 Prigione sem- Lastre di pietra Arricc. ed imb. 1111 1 1 -
plice
Terr. 5 Porticato Ciottolato Arricc. ed imb. ― ---- --

- -

1
Terr. Scala al 1 ° 6 Scalini in pietra, Arricc. ed imb.

1
piano ripiani in asfalto
Intavolato - - -

2
Primo 7 Ufficio del co- Tappezzate (V) 2 2 2

1
lonnello

1
Primo 8 Camerata Battuto d'asfalto Arricc. ed imb. 22 2 2,50 50,20
3 -

I
Primo 9 Infermeria Battuto d'asfalto Arricc. ed imb. 33 3 3

Primo 10 Cucina sotto- Lastre di pietra Arricc. ed imb. 12 2 -

[
uffiziali

22
22

Terr. 11 Cucina sold. Lastre di pietra Rustiche 1 2


Terr. 12 Scuderia Ciottolato , cu- Arricc. ed imb. 2 2
N

nette di pietra
17

Terr. 13 Maniscalco Ciottolato Imbiancate


--

Terr. 14 Lavatoio Lastre di marmo Arricciate


- 2
Terr. 15 Sala di scher- Lastrico di pie- Arricc. ed imb. 2 2 2
ma tra con palchetti
in legno
159
Erastrellier e

Modello nº 1 (intermedio)
battifianchi
mangiatoie

F. nnini
a

colo
fieno

ANNOTAZIONI (4)

m. 1. m. 1.
1

I palchetti a zaino sono sorretti da beccatelli di ferro ed hanno


le rastrelliere a bisaccia pure di ferro.
I palchetti da zaino sono di legno con piuoli di legno (cappel-
linai). Vi è un casotto da sentinella.
La persiana è fissa a foggia di bussola. Vi sono due metri lineari
di letti da campo .

Vi è un caminetto in marmo. Una delle imposte di porta è di


armadio a muro .
I palchetti a zaino sono come al Nº 2.
Vi sono due sfiatatoi con sportellino scorrevole a crociera di
ferro.
Vi è un fornello a due pentole e due fornelletti di ghisa.

Fornello a quattro pentole settoriali (V) .


2,50 22,50 14 13
11

Vi è una fucina in muratura con mantice fisso.


Le pareti per un metro sono a stucco . Metri lineari due di
lavatoi con due rubinetti in bronzo.

Firme per legalizzazione della consegna al 1° regg. Granatieri


Torino , il 2 febbraio 1864.
Il Deleg. del Genio Il Deleg. del Comando Il Deleg. dell'Utente
N. N. N. N. N. N.

Firme per legalizzazione della restituzione e successiva consegna


al 72° regg. fanteria.
Torino, addì 14 agosto 1866.
Il Deleg, del Genio II Deleg. del Comando Il Deleg. dell'Utente
N. N. N. N. N. N.
Il Delegato dell'Utente entrante
N. N.
160

Varianti introdotte.

Le inferriate al nº 3 sono due e non una .


Le pareti al nº 7 sono arricciate e non tappezzate .
Il fornello al n° 11 è per 60 marmitte da campagna e non a
4 pentole settoriali .

Torino, il 20 marzo 1864.

Per l'Ufficio del Genio Per l'Utente.


N. N. N. N.
161
Regol. per l'ammin. degli immobili Modello nº 2 (intesto).

SERVIZIO DEL GENIO MILITARE


DIREZIONE DI.
SEZIONE DI PIAZZA DI .

Verbale di (1)
dell'immobile denominato (2) Caserma San Giacomo , di spettanza (3) erariale,
destinato ad uso di (4) caserma

(4) Si dichiara che il 9 febbraio 1864, d'ordine del (5) Comandante generale della Divisione,
come da lettera in data 3 febbraio, nº 137, il detto immobile venne dal Genio militare
consegnato al (6) 2º Reggimento Granatieri, mediante formazione delle prescritte testimo-
niali di stato.
Le riparazioni e provviste che vi si rinvennero occorrere appaiono dal presente verbale.
Fino a che non siano dal Genio fatte le dette riparazioni e provviste, il presente serve
di scarico all'utente, il quale, salvo tali degradazioni o mancanze, riconosce aver ricevuto
il detto immobile in buono stato di servizio e si obbliga, dietro invito del Genio, a porre
il visto d'eseguimento ai lavori stessi a misura che verranno ultimati.

(B) Si dichiara che il 27 agosto 1866, d'ordine del (5) Comandante generale della Divisione,
come da lettera in data 22 agosto, n° 311 , il detto immobile in consegna al (6) 2º Reggi-
mento Granatieri, come da verbale in data 9 febbraio 1864, venne restituito al Genio
militare.
Lo stato di detto immobile venne trovato in tutto simile a quello delle preesistenti testi-
moniali di stato in data 3 febbraio 1864, salvo le riparazioni e provviste di cui nel presente
verbale, le quali si dichiarano a carico dei fondi a ciascuna di esse controsegnati.

(C) Si dichiara che il 3 marzo 1867, d'ordine del (5) Comandante generale della Divisione,
come da lettera in data 1º marzo 1867, n° 151 , il detto immobile in consegna al (6) 14° Reg-
gimento Fanteria venne restituito dal medesimo al Genio militare e contemporaneamente
consegnato al (6 ) 16 ° Reggimento Fanteria.
Lo stato del detto immobile venne trovato in tutto simile a quello delle preesistenti
testimoniali di stato 4 settembre 1866, salvo le riparazioni e provviste di cui nel presente
verbale, le quali si dichiarano a carico dei fondi a ciascuna di esse controsegnati.
Fino a che non siano dal Genio fatte le dette riparazioni e provviste, il presente serve
di scarico all'utente entrante, il quale, salve tali degradazioni o mancanze, riconosce aver
ricevuto il detto immobile in buono stato di servizio, e si obbliga, dietro invito del Genio,
a porre il visto d'eseguimento ai lavori stessi a misura che verranno ultimati.
(D) Si dichiara che il 3 gennaio 1865 , la sottoscritta commissione, convocata d'ordine del (5)
Comandante generale della Divisione, in data 2 gennaio 1865, nº 12, colla scorta delle
testimoniali di stato e relativi verbali di consegna, constatò che i lavori e provviste occor-
renti ai detti immobili (7) indicati nel presente verbale vanno posti
a carico dei fondi delle singole riparazioni e provviste controsegnate.
(1)
Consegna, restituzione, restituzione e consegna, visita straordinaria.
Denominazione dell'immobile.
(2)
(3)
Erariale, comunale, privata.
(4)
Uso cui fu dal Ministero destinata.
(5)
Autorità che convoca la commissione.
Denominazione del corpo, ufficio o stabilimento occupante.
Come da richiesta nº (quando sia il caso).
NB. - Delle quattro dichiarazioni A , B, C, D si lascierà sussistere soltanto la prima, sbarrando con una linea
in nero le altre tre, se trattasi di semplice consegna dell'immobile dal Genio militare ad un utente; si lascierà
sussistere soltanto la seconda se trattasi di restituzione dell'immobile al Genio militare; la terza se trattasi
di restituzione dell'immobile al Genio militare e contemporanea consegna ad altro utente, la quarta final-
mente se trattasi di visita straordinaria.
162

dell'ambiente
Regolam. per l'amministraz. degl'immobili .
Nota delle riparazioni

Numero
INDICAZIONE DEI FONDI
su cui cadono le riparazioni

dell'utente

dell'utente

dell'erario
RIPARAZIONI e le provviste

collettive
dellee

massa
massa
mass

Genio
della
della
PIANO DENOMINAZIONE e

del
PROVVISTE OCCORRENTI

Terreno 2 Corpo di guardia Ciottolato metri quadrati 5,00 a


ripararsi .

+
Terreno 5 Scala al 1° piano Battuto d'asfalto m. q. 2,00 a
farsi nuovo .. D

+
Terreno 9 Camerata Voltino a farsi D
Terreno 11 Infermeria • . Arricciatura m.q.10,00 a rassett..

+
Terreno 12 Cucina Tavole fisse abbattentisi m. q.
10,00 a piallarsi . . D

+
Primo 3 Ufficio del Comand. Riparare i parapetti della finestra +
Terreno 3 Prigione .. .. Arricciatura m. q. 5,00 a farsi a
nuovo

+++
Primo 7 Cucina sott'ufficiali Vetri rotti nº 4 .
Contraffortini n° 3 .
Imbiancamento per 2 metri d'al-
tezza lungo le pareti .. D +

Terreno 14 Scuderia Ciottolato m. q. 3,00 a ripararsi +


P

Ciottolato m. q. 10,00 a ripararsi D » 99


Ciottolato m. q. 6,00 a ripararsi D +
Terreno 15 Lavatoio Intonaco m. q. 12,00 a rassettarsi J 39

Rubinetto a raffermarsi D
163
Modello nº 2 (intermedio).
e provviste occorrenti .

DICHIARAZIONI
D'ESEGUIMENTO

ANNOTAZIONI
Firma
DATA
dell'utente

N. N. 6 marzo.

N. N. 20 marzo.
N. N. 6 marzo.
N. N. 20 marzo.

N. N. 20 marzo.
N. N. 6 marzo.

N. N. 6 marzo.
N. N. 20 marzo.
N. N. 20 marzo.

N. N. 20 marzo . Il delegato dell'utente vorrebbe che fosse posto a carico


dell'erario, asserendo essere l'imbianco stato mal dato.
N. N. 20 marzo .
Come da verbale del 3 febbraio 1864.
N. N. 20 marzo.
Il rappresentante del Genio opta perchè sia posto a
carico dell'utente essendo ad altezza d'uomo, gli altri
invece a carico dell'erario.
N. N. 20 marzo. Come da richiesta n° 73.
Torino, il 3 marzo 1867.

Il Deleg. del Genio Il Deleg. del Comando Il Deleg. dell'Utente


N. N. N. N. N. N.
164

Designazione definitiva delle imputazioni


lasciate dubbie dalla commissione.

Si determina che le riparazioni e le provviste di cui al N. 14 (1 )


abbiano ad essere poste a carico dell'utente.

Il Comandante generale della Divisione


N. N.

(1 ) I numeri lasciati dubbi e sui quali determina il Comandante la Divisione.

NB. Ciò per quelle riparazioni e provviste che il Comandante generale giudichi
a carico dell'utente o della sua massa ; per le altre invia il verbale al
Ministero.
165
Regolamento per l'amministrazione Modello nº 3.
degli immobili

N. (1) d'ordine annuale.

SERVIZIO DEL GENIO MILITARE

Direzione di (2) ·

Richiesta provvisoria di (3) distribuzione degli infradescritti oggetti.


d'ordine
Numero
categoria
Categoria

per

Quantità
UNITÀ
DESCRIZIONE DEGLI OGGETTI di
misura
44

50
14 469 Stufe di ferraccio Chil. 50
14 649 Padellotti di rame N° 1
14 674 Rastrelliere mobili per armi portatili M. L. 3

Torino, il 2 gennaio 1867.

Il Comandante del 14 Reggimento Fanteria


N. N.

(1) Numero d'ordine della richiesta.


(2) Denominazione della Direzione.
(3) Introduzione o distribuzione.
166

Nuovo modello per gli stampati di abbuonconti.

N. 28. - 1° luglio 1867.

Almodello N. 2 per gli stampati di abbuonconti da corrisponders i


agli impresari sui contratti in corso , annesso alle Istruzioni 25
febbraio 1867 ed inserto a pag. 69 dell'annata corrente di questo
Giornale s'intenda sostitituito quello che segue :
167
Modello n° 2
$ 20 delle istruzioni 25 febbraio 1867.

GENIO MILITARE

Direzione di • Piazza di •

Contratto in data per lavori di .


· nel . • •

Abbuonconto N.

Risulta dalle misure prese fino al giorno d'oggi che l'importare


dei lavori eseguiti dal sunnominato Impresaro in dipen-
denza del contratto disopra citato ascende alla somma di L.

Deduzione dei ribassi d'appalto.

Dedotto il ribasso del


Restano L.

Id.

Id.

Deduzione degli abbuonconti

Sulla quale somma a senso dell'art . 102 del Regolamento 4 dicembre 1849 siamo
in senso potersi corrispondere all'Impresaro la somma di L. .....
168

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA.

Giornale del Genio civile ― N. 2 dell'annata 1867 .

Ponte provvisorio di legname sul Po,


a Pontelagoscuro.

Nella parte non officiale della sopracitata dispensa è riportata


una Memoria dell'ingegnere Arrigo Broglio sul ponte provvisorio
di legname sul Po per la ferrovia da Ferrara a Rovigo . La Me-
moria è corredata di accurati disegni componenti la tavola 27
della serie B dell'atlante del giornale . Nell'introduzione di questa
Memoria è ricordato come le trattative intraprese colla Società
delle strade ferrate dell'Alta Italia dal Comando superiore del
Genio all'esercito, nello scopo di assicurare al Corpo d'opera-
zione nelle province venete una sicura comunicazione col Bolo-
gnese, e le disposizioni prese dalla Società in relazione con tali
trattative onde raccogliere l'ingente copia di materiale occor-
rente, hanno procacciato il vantaggio di aversi potuto in così
breve spazio di tempo ottenere il compimento di un'opera tanto
importante. La descrizione de' lavori di quel ponte provvisorio
è degna di fermare l'attenzione degl'ingegneri militari , cui spetta
di provvedere all'importante servizio delle comunicazioni per le
operazioni dell'esercito .

Notizia necrologica.

Il 22 marzo ultimo cessò di vivere in Roma Nicolò Cavalieri


San Bertolo . Per tributo di onoranza all'illustre autore delle
Istituzioni d'architettura statica ed idraulica , riportiamo alcuni
cenni , co' quali il Giornale del Genio civile annunzia ai cultori
delle scienze architettoniche la morte di quel grande maestro :
Nato a Civitavecchia sul finire del 1788 da una famiglia cit-
tadina di Comacchio, Nicolò Cavalieri aveva già varcato i 78
anni ; ma conservando tutta la prontezza e la vivacità d'intel-
ligenza e di memoria, per le quali si era sempre distinto ,
169

• mostrava in quella avanzata età tale vigoria di mente e di


corpo, da far concepire fiducia che ci sarebbe stata ancora per
molti anni conservata una vita così nobilmente ed operosa-
mente spesa a profitto del paese e della scienza ; onde più
⚫ dolorosa è stata la perdita così repentina di un tanto uomo.
Fino da giovanetto il Cavalieri aveva mostrato grande in-
clinazione per le matematiche, allo studio delle quali egli si
" applicò in Ferrara , ove ebbe a professore d'idraulica l'illustre

• Bonati , e vi fece così rapido profitto, che non ancora ventenne


riportò la laurea nell'Università di Bologna, e fu poco dopo
⚫ eletto a ripetitore di calcolo sublime, di cui era professore il
་ Guglielmini, ufficio che egli disimpegnò con lode sino al 1815 .
Nutrito così di forti studi teorici, ebbe campo di farne
་ utili ed importanti applicazioni nei lavori al Po , al Reno e
⚫ agli altri corsi d'acqua del Ferrarese, che egli ebbe a dirigere
⚫ come ingegnere del distretto di Comacchio, finchè nel 1818 ,
ordinato regolarmente negli Stati romani il corpo degli inge-
( gneri di ponti e strade, venne chiamato a Roma col grado
⚫ di Ispettore.
• Fu allora che, essendo egli stato inoltre incaricato dell'in-
· segnamento delle costruzioni civili nella scuola degli ingegneri,
prese a scrivere le sue istituzioni di architettura statica ed
· idraulica, che vennero alla luce negli anni 1826 e 1827 , e che

< ristampate più volte in varie parti d'Italia, sono state quasi
• dovunque adottate come libro di testo nelle università e nelle
scuole per gli ingegneri . Ed invero vi si riscontrano tutte le
qualità che possono desiderarsi nei libri destinati all'istruzione
⚫ della gioventù . In un argomento vastissimo quale è quello
⚫ dell'arte delle costruzioni , il Cavalieri seppe infatti , con grande
⚫ discernimento, limitarsi ad esporre le regole ed i metodi di
⚫ costruzione sanzionati dalla teoria e dalla esperienza , usando
⚫ in questa esposizione un ordine , una chiarezza , una semplicità
⚫ di dimostrazioni ed una precisione di linguaggio , che rendono
་ il suo lavoro pregevolissimo ed adattato alla intelligenza anche
⚫ delle persone mediocremente versate nelle matematiche . Pei
· rapidissimi ed immensi progressi che in questi ultimi trenta
anni specialmente hanno fatto i metodi di costruzione , il
⚫ trattato del Cavalieri , nel quale è appena fatto cenno delle
⚫ vie ferrate e dei ponti di ferro , riesce attualmente incompleto ;
170

ma oltrecchè non sarebbe difficile, con opportune aggiunte ,


( supplire a queste lacune , quel libro sarà sempre utilmente
consultato dai giovani ingegneri, sia per lo studio di quei
⚫ metodi di costruzione che sono tuttora in uso, sia per la va-
lutazione dei lavori, argomento che trovasi sviluppato dal
. Cavalieri con ottimo criterio, con rigoroso spirito di analisi
e con molta copia di dati numerici preziosissimi .
(

Fu il Cavalieri di costumi severi, di un'illibata onestà, di


modi dignitosi , ma affabili, di una erudizione singolarissima,
non solo nelle scienze che avevano attinenza all'arte dell'in-
gegnere, ma ancora nelle letterature antiche e moderne , e
specialmente poi nella botanica , scienza che egli aveva sempre
< coltivata con grandissimo amore. Questa sua vasta dottrina,
congiunta ad una costante operosità ed alla nobiltà e lealtà
del suo carattere, lo rese non solo altamente stimato come
€ ingegnere e come scienziato, sicchè quasi tutte le Acccademie
⚫ scientifiche e letterarie d'Italia tennero ad onore di ascriverlo
fra i loro soci, ma gli procurò l'amicizia di molti degli uomini
più illustri suoi coetanei, l'affetto e la venerazione de'suoi di-
scepoli , e di quanti ebbero campo di apprezzare le sue rare
doti di mente e di cuore . Se per queste qualità il Cavalieri fu
caro a quanti lo conobbero in vita, le sue opere ed i suoi
< scritti manterranno sempre viva la sua memoria fra quelle dei
dotti e degli scienziati che in questo secolo hanno maggior-
⚫ mente onorata la nostra Italia..
171

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare .

(N. 26) 1867 .

Maggio 2. Riparto dei militari di bassa-forza (veterani) destinati


in qualità d'ordinanze presso gli uffici d'Intendenza
militare di Dipartimento e di Divisione, presso i ma-
gazzini dell'amministrazione della guerra e delle sus-
sistenze militari e presso l'ufficio del Quartier Mastro
per l'armata Pag. 357

-
(N. 27) 1867.

Aprile 25. - R. D. che sopprime l'ufficio di Delegazione del Mini-


stero della guerra in Torino • • Pag. 361
Maggio 5. R. D. Cessazione della facoltà di pagare razioni di fo-
raggio in contanti » 367
5. - Disposizioni generali per l'eseguimento del predetto R.D. • 369
15. ― Dotazione di bardatura per reggimenti di artiglieria da
campagna • · 363
15. Corrispondenza delle Amministrazioni dell'esercito con
la Scuola militare di fanteria e cavalleria, e con la
Scuola normale di fanteria . 362

(N. 28) - 1867.

Maggio 12. - R. D. Proroga del tempo utile per la presentazione ed


ammissibilità delle domande per ottenere l'autorizza-
zione di fregiarsi della medaglia commemorativa delle
guerre combattute per l'indipendenza ed unità d'I-
talia · · Pag. 388
15. ― R. D. Ordinamento del Corpo del treno d'armata 19 371
16. Valori accettati dagli uffici telegrafici in pagamento del-
· @ 389
l'importo dei dispacci .
› 18. - Istruzioni relative al R. D. per l'ordinamento del Corpo
del treno, ecc. • • · · 376
20. Congedo assoluto ai militari di 2ª categoria della classe
1841 > 390
172

(N. 29) - 1867.

Aprile 19. - Rassegna di rimando a cui devono essere sottoposti tutti


i militari che non hanno la statura di 1 metro e 56
centimetri · Pag. 392
Maggio 5. - R. D. Nuovo quadro graduale numerico nel Corpo far-
maceutico militare 395
9. - R. D. Soppressione della Compagnia Guardie del Corpo
di S. M. › 400
24. - Passaggio della categoria d'ordinanza a quella provinciale . 397
24. - Vaccinazione e rivaccinazione dei militari di bassa-forza " 394
24. Militari deficienti della statura legale, tolleranza per gli
allievi degli istituti militari · 393
25. Spedizione ai titolari dei fogli di congedo illimitato od
assoluto • 396
25. - Si dispensano i Comandanti generali delle Divisioni mi-
litari dall'apporre la loro firma ai fogli di congedo ivi
28. Intorno al congedo di rimando per i militari deficienti
di statura > 391

(N. 30) - 1867.

Giugno 8. - Chiamata sotto le armi degli inscritti di 1ª categoria della


classe 1846 assegnati alla fanteria R. Marina ed ai
Carabinieri Reali Pag. 403
12. Del riassoldamento con premio D 405
173

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 9 .

SOMMARIO.
Giugno 20. R. Decreto . Cessazione di soprassoldi già concessi a funzionari del Genio
in talune piazze ed autorizzazione al Ministero di guerra di concederne
in alcune circostanze (Partecipazione uffiziale) Pag. 173
Luglio 1. Modificazioni alle norme vigenti pei consigli d'amministrazione delle Di-
rezioni circa la trascrizione sul giornale categorico di cassa dei movi-
menti per mezzo del Quartier Mastro, e circa i fondi per i lavori a
carico dei corpi e le spese di ufficio (Id.) • • 35 175
2. - Soprassoldo giornaliero ai sott'uffiziali, caporali e soldati telegrafisti del
Genio (Id.) 189
Bibliografia - Costruzioni e disposizioni difensive nei trinceramenti cam-
pali. -WURMB . B 190
Sommarii dal N. 51 al N. 36 del Giornale Militare ufficiale 202

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

R. DECRETO. Cessazione di soprassoldi concessi per lo

addietro in talune piazze a' funzionari del Genio


militare ed autorizzazione al Ministero della guerra

di concedere soprassoldi in alcune circostanze.

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA

Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per gli


affari della guerra ;
Visti i R. Brevetti 7 giugno 1828 , 21 marzo 1843 , i Decreti
Reali 21 ottobre 1857, 26 agosto 1861 , 23 dicembre 1866, 31 gen-
naio 1867 e il Decreto Ministeriale 20 febbraio 1863 , con cui fu
assegnato un soprassoldo giornaliero agli ufficiali ed impiegati
pel servizio del Genio militare nella piazza di Genova , Spezia ,
Napoli, Palermo , Verona, Mantova, Ancona, Bologna e Piacenza ;
Abbiamo decretato e decretiamo :
174

ART. 1 .

Cessano di avere effetto a tutto il mese di luglio p . v . le ora


dette disposizioni con cui venne concesso un soprassoldo gior-
naliero agli ufficiali ed impiegati pel servizio del Genio militare
nelle piazze suindicate.

ART . 2.

Qualora occorra ad ufficiali od impiegati del Genio di eseguire


frequenti trasferté in località distanti dalla sede degli uffici , il
Nostro Ministro della Guerra è autorizzato a concedere un sopras-
soldo giornaliero da corrispondersi invece della indennità di tras-
ferta ristrettivamente agli ufficiali ed impiegati che dovessero
eseguire le dette trasferte, e limitatamente al tempo della durata
degli studi e dei lavori da eseguirsi .
Lo stesso Ministro è incaricato dell'esecuzione del presente
Decreto, che sarà comunicato alla Corte dei Conti per la regi-
strazione .
Dato a Firenze, addì 20 giugno 1867.

VITTORIO EMANUELE

G. DI REVEL .
175

Si prescrivono pei consigli d'amministrazione delle


Direzioni del Genio militare alcune modificazioni

alle norme vigenti circa la trascrizione sul Gior-

nale categorico di cassa dei movimenti di accre-


dito e di addebito che si fanno per mezzo del

Quartier Mastro, e circa i movimenti di fondi pei


lavori a carico dei corpi e le spese d'ufficio.

N. 29. ― 1° luglio 1867.

Al fine di evitare il considerevole ritardo cui va soggetta la


chiusura trimestrale della contabilità in contanti delle Direzioni
del Genio per la necessità di aspettare l'arrivo del rendiconto
del Quartier Mastro e di effettuarne la trascrizione sul Giornale
categorico di cassa, come è prescritto dall'esempio pratico che
va annesso alla nota 11 novembre 1865 , n° 188, e sul riflesso che
i movimenti di accredito e di addebito che riguardano le Dire-
zioni suddette sono pochi, e generalmente tali che per la loro
semplicità possono difficilmente dar luogo a rettifiche, questo
Ministero ha determinato che sieno d'ora innanzi tenute dalle
Direzioni medesime le norme qui sotto indicate per l'iscrizione
a giornale dei movimenti di cui si tratta.
Fanno seguito a tali norme alcune prescrizioni speciali circa
i movimenti di fondi per lavori a carico dei corpi e le spese di
ufficio .
176

I.

Iscrizione a registro dei movimenti di accredito e di addebito


sul Quartier Mastro .

1° I movimenti di accredito e di addebito sul Quartier Mastro


saranno dai consigli d'amministrazione delle Direzioni del Genio
inscritti sul Giornale categorico di cassa man mano che avverrà
la spedizione od il ricevimento degli avvisi , Modello C.
2° Perciò verranno aperte sul Giornale categorico due nuove
colonne , una nº 17 intestata : Introiti in addebito sul Quartier
Mastro, e l'altra n° 27 intestata : Spese in accredito sul Quartier
Mastro.
3º Nella prima di queste colonne si troveranno registrate tutte
le partite di addebito, e nella seconda tutte quelle di accredito ,
per cui la loro differenza alla fine di ogni trimestre dovrà indi-
care il residuo credito o debito del consiglio, e dovrà corrispon-
dere al risultato del rendiconto del Quartier Mastro .
4° Si cesserà dallo effettuare la registrazione sul Giornale ca-
tegorico tanto dei conti Modello D, quanto del rendiconto del
Quartier Mastro .
5° Dall'esempio pratico qui unito appare in qual modo si deb-
bano inscrivere sia i movimenti di accredito e di addebito di-
pendenti da operazioni fatte per conto di altri corpi , sia quelli
fatti da altri consigli per conto di quello cui appartiene la con-
tabilità .
Le parole accredito ed addebito si riferiscono sempre al con-
siglio registrante, di modo che se si tratta di movimenti fatti da
esso si dirà accreditato per conto di tal Corpo, oppure addebitato
a favore di tal Corpo ; e se sono movimenti fatti da altri si scri-
verà accreditato od addebitato dal tal Corpo .
Ogni qualvolta una riscossione effettiva od un pagamento
saranno accompagnati da un movimento di accredito o di ad-
debito sul Quartier Mastro , questo movimento si farà contem-
poraneamente mediante spedizione dell'avviso C, in modo che la
relativa registrazione possa effettuarsi come è indicato ai nu-
meri 17, 19 e 23 dell'esempio pratico .
6° Qualora o nei Modelli C od in quelli D e nel rendiconto
177

del Quartier Mastro si rinvengano errori, la correzione sarà fatta


nello stesso trimestre oppure in quello successivo nel modo detto
in appresso .
Se l'errore è nel Modello C su cui è basata la registrazione
delle partite , si farà la correzione sul giornale categorico nel modo
stesso che si usa per le altre rettifiche in seguito ad altro Mo-
dello C in cui sia accreditata od addebitata la differenza .
Cosicchè se si tratta di accredito la correzione andrà in au-
mento delle relative colonne , se di addebito se ne effettuerà la de.
duzione (ni 24 e 21 dell'esempio pratico) .
Qualora invece l'errore sia nei Modelli D o nel rendiconto del
Quartier Mastro , ma il Modello C fosse esatto , non si opererà
alcuna correzione sul registro categorico, ma si faranno i prov-
vedimemti necessari per mettere d'accordo nel trimestre suc-
cessivo il rendiconto del Quartier Mastro colla differenza fra le
colonne 17 e 27.
7° In seguito a quanto si è stabilito nei paragrafi precedenti,
le registrazioni degli avvisi , Modello C, dovendo venire effet-
tuate per parte delle Direzioni del Genio sul rispettivo Gior-
nale categorico di cassa nelle epoche in cui si eseguiscono le
operazioni , così rimane abolito per esse il Registro- Giornale ,
Modello A.
Le Direzioni del Genio continueranno a fare uso del Registro
di conto aperto, Modello B, onde alla fine di ogni trimestre po-
ter compilare e trasmettere gli elenchi , Modello D , alle ammi-
nistrazioni interessate, e la Nota, Modello E, al Quartier Mastro
per tutte quelle operazioni per cui ad esse spetta di adempiere
a quanto è prescritto dalla Nota n° 188 delli 11 novembre 1865 .
8° In conseguenza pure delle prementovate disposizioni , la re-
gistrazione delle paghe degli ufficiali ed impiegati ed i relativi
acconti spediti dal Comitato , invece di essere fatta a colonne 13
e 24 (partite estranee) dovrà esser fatta a colonne 17 e 27 come
.
è indicato agli esempi 20 , 23 e 30 .
178

II.

Lavori a carico dei corpi.

9º Le Direzioni del Genio sono autorizzate ad avere nei conti


correnti col Quartier Mastro un debito che potrà giungere alle
L. 10 mila . Sarà pertanto in loro facoltà di rivolgere al Quar-
tier Mastro domande di anticipi per far fronte ai pagamenti
a carico dei corpi ed alle altre esigenze di servizio , ed il Quar-
tier Mastro sarà tenuto a soddisfare fino a concorrenza del de
bito sopra menzionato.
Qualora circostanze speciali richiedessero che per taluna dire-
zione tale facoltà fosse estesa a somma maggiore , il Ministero si
riserva di provvedere in proposito in seguito a motivata domanda
della Direzione .
Gli anticipi sovra indicati si inscriveranno a registro come è
indicato al nº 15 dell'esempio pratico, e non occorrerà più di
farne menzione sul registro delle autorizzazioni a carico delle
masse collettive dei corpi prescritto dalle istruzioni 12 feb-
braio 1866.
La colonna anticipi di quel registro s'intende pertanto sop-
pressa .
10° A modificazione di quanto fu prescritto ai §§ 17 e 18 delle
ora accennate istruzioni, la situazione di credito delle Direzioni
alla fine dell'anno per i lavori a carico delle masse collettive
dei corpi sarà data dal totale delle somme autorizzate lungo
l'anno, tenuto conto delle variazioni di cui al § 15.
Al 1 ° di gennaio , le Direzioni , chiuso il registro , ne tras-
metteranno copia all'Ufficio di revisione della contabilità del ma-
teriale , al quale spetta di promuovere dal Ministero lo abbuono
della somma risultante dal totale ora detto , quale abbuono sarà
loro fatto mediante corrispondente accredito sul Quartier Mastro .
11 ° Ricevendo l'avviso di questo accredito , e prima di chiu-
dere la contabilità del 4º trimestre , le Direzioni lo inscriveranno
a colonne 15 e 27 del Giornale .
La chiusura della contabilità dell'ultimo trimestre non dovrà
però mai essere protratta oltre il 31 gennaio dell'anno succes-
sivo, ed ove in tal giorno le Direzioni non avessero ancora ri-
179
cevuto l'avviso di accredito di cui sopra , opereranno non di
meno la chiusura sulla copia del giornale categorico , inscrivendo
in detta copia a colonnne 15 e 27 il totale desunto dal registro ,
Modello N. 1 , delle autorizzazioni sulle masse collettive dei
corpi , regolandosi in modo analogo a quanto venne stabilito per
la chiusura annuale delle avvertenze inserte a pag . 21 del vol . II
del Regolamento 15 dicembre 1864 , nei casi in cui il consiglio
rimane creditore verso l'erario .
12° Per tal modo ed in conseguenza di quanto fu superior-
mente prescritto , alla chiusura del 4º trimestre la colonna 15
indicherà l'ammontare totale dei fondi che la Direzione ebbe a
sua disposizione lungo l'anno per lavori a carico dell'utente e
delle masse dei corpi presi sì parzialmente che collettivamente .
Per contro , la colonna 26 indicherà l'ammontare delle spese
effettivamente pagate durante l'anno per quell'oggetto .
13° Deducendo l'ammontare della seconda da quella della prima.
di dette colonne, si avrà il residuo fondo in fin dell'anno della
massa lavori per conto dei corpi.
In apposita relazione da unirsi alla contabilità del 4º trimestre,
le Direzioni faranno risultare il risparmio reale ottenuto su tali
lavori , deducendo da quel residuo l'estimo delle opere che non
fossero ancora state pagate .
Il Ministero , sulla proposta dell'Ufficio di revisione della con
tabilità, si riserva di far passare il risparmio ora detto in tutto
od in parte sulla massa di economia di ciascuna Direzione in
compenso delle spese di stampati , robe di cancelleria , scrittu-
razioni e simili sopportate per i lavori di cui si tratta . Il rima-
nente sarà portato in attivo in testa della colonna n° 15 del
Giornale dell'anno successivo .
14° In seguito alle prescrizioni contenute negli articoli precedenti
essendo reso possibile il verificare in fin dell'anno gli introiti e le
spese per lavori a carico dei corpi , restano perciò abrogate le
norme contenute nella Circolare Ministeriale 9 ottobre 1866, n° 64,
circa la contabilità ed il pagamento dei lavori a carico dei corpi co-
stituenti una impresa unica .
180

III .

Spese d'ufficio.

15º Le spese d'ufficio state finora registrate alla colonna 22


del Giornale categorico saranno d'or innanzi contabilizzate alla
colonna 23 intitolata Economia . La colonna 22 rimarrà dispo-
nibile.
Le Direzioni avvertiranno di tenere le precitate spese nei
limiti stabiliti , e l'Ufficio di revisione veglierà a che tali limit
non siano oltrepassati senza giustificati motivi. i
Le norme stabilite dalla presente nota andranno in vigore a
cominciare dal 3º trimestre corrente, epperciò appena ricevuta la
medesima le Direzioni :
1° Faranno i totali delli introiti e delle spese e computeranno
la parte dei totali delle colonne 13 e 24 (partite estranee) che si
riferisce al Quartier Mastro ;
2º Dedurranno dalle colonne 13, 24 e 22 le somme da ripor-
tarsi alle colonne 17 , 27 e 23. Siffatta deduzione e riporto si
farà colla seguente dicitura :
Deduzione dalle colonne 13, 24 e 22 ed aumento alle colonne 17, 27
e 23 delle partite relative ai conti del Quartier Mastro e delle spese
d'ufficio in osservanza della Nota ministeriale del 1 ° luglio 1867 .
5 Ristabilite quindi le rimanenze in ciascuna colonna , inscri-
veranno immediatamente a giornale categorico i Modelli C già
ricevuti o spiccati per movimenti risguardanti il detto trimestre
in corso .

Per il Ministro
MARALDI.
181

per la regiselle partite di accredito

e di detto Giornale .
documenti
4 trimestre

Numero
giustificativi
dei
spese INTROITI SPESE
Capitolo 20
del
Bilancio
1867

5 7 8 9

hiusa del terzo trimestre 1867 L. 100000 95000 D D 21000


per lavori a carico del Corpo come
D 200 D D
rico del Corpo, come da Mod . C, n° 77 » 100 D 100 D
er lavori a carico del Corpo come da
D 250 " "
50
militari e borghesi ed inservienti di
D » 300 D
rico del Corpo come da Mod. C , nº 110 . 70 D 70 D 29 D
fisti, comandati presso il Ministero
mbre 1866, n° 5221 , Divisione Am-
120
Stella e Palazzo in Spoleto D 300
nell'epoca della bagnatura dei varii
· 280 D

nporto del fitto degli alloggi occupati


di n° 100 del registro madre e figlia) › 80
30, l'importo del fitto dell'alloggio
20
A

i nº 101 del registro madre e figlia) »


r spese di bagnatura dei soldati nella
50 ⚫ 50 D
anziato a Perugia, per importo del
nbre p. p., come da Modello C, n° 97 » 30 30 .
› Emanuele per spese di bagnatura
. 40 . 糖
re e figlia).
sopperire ai lavori a carico dei Corpi » 4000 D
entari come da Modello C, n° 20 60 60

Da riportarsi 104900 96360 21000


183
Modello N° 4.
1867 #

Lavori In
Proventi Partite Depositi per conto accredito
Ed provvedi- dei sul
casuali estranee tori Quartier
Corpi
Mastro
24 25 26 27
10 11

5000 B 100 D 100 25000 45000

1 2
> D B 1) 100 D

D
D

D
D D D " 70
D

120
D 300 »

280 D

80 D

20 D

D 50

30 30 .
A

5130 220 . 100 > 25580. 45250


documenti
4º trimestre

Numero
giustificativi
dei
spese INTROITI SPESE
Capitolo 20
del
Bilancio
1867

5 6 7 8 9

Riporto L. 104900 . 96360 D 21000 D


contemporaneo accredito per conto
1000 D D D
per conto della Direzione del Genio
desima come da Modello C, n° 22
• D 140 D ‫ע‬ D D
eo addebito a favore del Comitato
12000 D » D
rpi nella Piazza di Perugia • D D 1540 » D 19

Totali D 117040 " 98900


lel 3°trim. (Mod. C, nº 165) . Si deduce 10 . 10 D

Rimanenze D 117030 D 98890 D


i ed inservienti d'ufficio borghesi 10 » 280 D
› accredito per conto del Comitato D D 11500 D
› avvenuto nel conto corrente del
D 30 30 D D
emmi acquistati per conto di questa
" 270 D 270 D »
igate per provvista di manubrii a
39 15 D 15 »
lell alloggio concessogli direttamente
i nº 61 del registro madre e figlia) D 15 D ‫ע‬ "
68 del registro madre e figlia) › 10
A

stre 1867 agli operai, lavoranti e


n 17 40 17 40 D " D

in più in ottobre, e contemporaneo


100 D D "

Da riportarsi · 117487 40 111002, 40 21000 »


185
Modello N° 4.
1867

Lavori In
Partite Depositi accredito
Proventi provvedi- per conto
dei sul
Ecoestranee tori
casuali Corpi Quartier
Mastro
24 25 26 27
10 11

220 D 100 » 25580 D 45250 9


D D 5130 D 10
D 1000
D D

D »

=
» D D D
» 18 3
1540 D D
D り D
27120 D
10 >>
D D »
27110 D
39 >> D D
D "
D D D 11500
D Þ D
3 30

NO D

D 15
1 D
B D
15 17
D D
10

220 » 100 D 27125 » 57780


5155
documenti
4º trimestre

Numero
giustificativi
dei
spese INTROITI SPESE
Capitolo 20
del
Bilancio
1867

Riporto L. 117487 40 111002 40 9 21000 D


imestre coi fondi della massa d'eco-
ui ai num. . . . del presente giornale 100 D 100

Rimanenze 117387 40 110902 40


0 p. f. sull'importo del fitto degli
endiconto D 3 9

Rimanenze 7
el Palazzo Robinson in Firenze ad
. P D 20
rese collettivamente durante l'annata
0 gennaio 1867 , nº 389. . 10000 D 10000 D
mi ottenuti nell'anno 1867 sui lavori
ia a senso del Disp. minist. precitato 1)

Rimanenze
co a casella 11 onde compensare lo
colonne 8, 9 e 10 77 60 77 60
> 1051 60
1 e 20 di confronto agli introiti delle
P

del 4º trimestre 1867 P 127470 » 122051 60 21005 D


ucesi dal più il meno
CC

122051 60 21005
A

a al 1° gennaio 1868 5418 40

e Categorico del 1868 5438 40 20


187
Modello N° 4.
186714

Lavori In
Proventi Partite Depositi per conto accredito
Eco provvedi- dei sul
casuali estranee tori Quartier
Corpi
Mastro
10 11 24 25 26 27

5155 10 220 " 100 D 27125 P 57780 D

100 > P

5055

31 J 33

5024 P

P 10000

77 60
D D

5101 60 220 100 27125 n 67780 >

5101 60 200 » 3

20

20
NZE

spettare l'arrivo del mandato di saldo per chiudere definitivamente il registro originale.

to di passaggio, di cui ivi è questione, essere fatto nel primo trimestre dell'anno successivo

ia il mandato di saldo del quarto trimestre 1867.


annuale.
189

Soprassoldo giornaliero ai sott'uffiziali, caporali

e soldati telegrafisti del Genio.

N. 30 2 luglio 1867. - (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

A rimuovere ogni dubbio che possa derivare dalla meno esatta


interpretazione delle Istruzioni contenute nella Nota in data 25
luglio 1866 (inserta a pagina 375 del Giornale del Genio militare
di detto anno) , questo Ministero ravvisa opportuno dichiarare :
Che lo straordinario soprassoldo con l'accennata Nota stabilito,
s'intende dover essere solo corrisposto ai sott'uffiziali , caporali
e soldati telegrafisti del Genio che realmente prestino un non
interrotto servizio, sì di giorno che di notte , presso gli uffici cui
trovansi addetti, fermo rimanendo il disposto col secondo alinea
della Nota stessa riguardante quei telegrafisti che si trovino
isolati e disgiunti da corpi militari , dai quali poter ritrarre le
dovutegli competenze in natura .
Il Ministro
G. DI REVEL .

2
190

BIBLIOGRAFIA

(Vedi Tavola 3).

Il secondo fascicolo dell'annata corrente del periodico che si


pubblica in Vienna dall'I . R. Comitato del Genio , col titolo
Mittheilungen über Gegenstände der Ingenieur- und Kriegs - Wissen-
schaften, reca una memoria del Luogotenente Maresciallo di campo
v. Wurmb, presidente di quel Comitato , intorno alle disposizioni
interne, costruzioni accessorie e misure difensive rese necessarie
nei trinceramenti campali dalla potenza delle moderne arti-
glierie .
Cotesto scritto, riflettente un argomento che per certo non
può dirsi abbia fino ad oggi ricevuto pieno sviluppo , riveste
il carattere di speciale interesse per tutti in genere i militari
studiosi dell'arte propria, e più ancora per gli uffiziali del Genio
cui più direttamente riguarda ; reputasi pertanto opportuno l'e-
sporlo succintamente, riproducendo la tavola di disegni che lo
correda .
Ammessa per dimostrata dall'esperienza delle ultime guerre
la necessità di adottare speciali disposizioni e costruzioni nei
trinceramenti campali, dipendentemente dall'aumentata potenza
dei fuochi d'artiglieria , l'autore si prefigge di esporre quella
parte sostanziale delle medesime che appare suscettibile di certa
norma, tanto per rispetto alla loro struttura, quanto per rapporto
allo sviluppo dell'azione difensiva.
Se prima d'ora il parapetto di un trinceramento bastava a
proteggerne i difensori dalla metraglia e dalle palle piene tirate
dai cannoni ad anima liscia, ed i bonetti e le traverse a meno-
mare gli effetti delle granate lanciate dagli obici con traiettoria
191

leggermente curva , e dotate di piccola forza di penetrazione


(sicchè solo pei depositi di munizioni ed in qualche caso per la
formazione di un blockhaus fungente in pari tempo l'ufficio di
ridotto, fossero richiesti locali coperti a prova di granate) ; at-
tualmente la potenza distruttrice delle granate a pallottole (Shrap-
nell) e dei proiettili scoppianti lanciati dalle artiglierie rigate
con tiro curvo (ficcante) e la forza di penetrazione di questi co-
tanto aumentata, rendono indispensabile la formazione di speciali
ricoveri coperti per la truppa della difesa, non che una sostan-
ziale modificazione nella struttura del blockhaus o ridotto.
Stabilisce l'autore per principio assoluto , che il ridotto debba
in ogni caso accogliere un presidio particolare e distinto dai
difensori del parapetto , e che questi non debbano mai cercarvi
rifugio durante il cannoneggiamento che precede l'assalto, poichè
ne risulterebbe pregiudicata al momento decisivo l'azione vigo-
rosa dei fuochi della difesa contro le colonne di assalto e la
valida resistenza corpo a corpo sul parapetto ; oltrecchè offrirebbe
opportunità all'assalitore che già avesse superato il trinceramento ,
di impadronirsi in pari tempo anche del blockhaus.
Ne deduce la conseguenza non poter quindi servire il blockhaus
a ricoverare i difensori del trinceramento, ma doversi per essi
costruire ricoveri speciali , ove trovino schermo durante il bom-
bardamento e possano così mantenersi nella compattezza neces-
saria per una maschia resistenza al momento dell'assalto . Cotesti
ricoveri propone siano situati presso al parapetto con accesso
dalle piazzuole dei pezzi e dalla banchina , e lasciati aperti po-
steriormente , sicchè l'occhio dei superiori vi possa esercitare
la voluta sorveglianza e sia assicurata la possibilità di accorrere
colla massima prontezza dai ricoveri al parapetto.
A questo punto l'autore espone e discute l'idea fondamentale
del suo piano difensivo, che , già seguita con successo nell'ultima
guerra d'America , ei non esita a dichiarare la più sicura dispo-
sizione per una vantaggiosa difesa.
Tale idea, come già traluce dall'anzidetto, sta nel ritirare entro ai
ricoveri le truppe della difesa nel periodo di tempo in cui l'attac-
cante colla preponderanza dei suoi fuochi d'artiglieria predispone
l'assalto e durante il quale la fanteria nemica, anzicchè avanzare,
deve attendere a conveniente distanza l'effetto del cannoneggia-
mento stesso ; per poi ricondurle prontamente lungo il para-
192

petto tosto che il nemico, sospendendo quei fuochi, lancia le sue


colonne all'assalto , affine di contrastare a queste la marcia, prima
da lungi con violento fuoco d'artiglieria , indi con iscariche mi-
cidiali di fucileria a breve portata, e per ultimo affrontarle vi-
gorosamente all'arma bianca, sul pendio del parapetto, se discese
nel fosso irrompessero su per la scarpa . Nota che in tale momento
nulla havvi a temere dalle artiglierie dell'attaccante, giacchè per
non offendere le proprie truppe , avrà questi dovuto già prima
farne cessare completamente il fuoco .
Nella figura 1 ' della tavola sono indicate in a ed in ble
piante di due dei ricoveri in discorso, praticati, il primo, al di-
sotto di una piazzuola in un saliente, il secondo, sotto una piaz-
zuola lungo un lato del trinceramento ; nella figura 2ª è rappre-
sentata la loro sezione.
L'autore fa notare che non è punto necessaria per cosiffatti
ricoveri una copertura alla prova di bomba , bastando che sia
alla prova di granata ; perciocchè i trinceramenti campali, nella
generalità dei casi, non trovinsi esposti ai tiri dei mortai , ma
soltanto a quelli delle artiglierie di campagna .
Alla costruzione effettiva del ricovero si procede scavando ,
parallelamente al ciglio posteriore della piazzuola, un fosso di
lunghezza proporzionata al bisogno e coordinata alle condizioni
del tracciato del trinceramento , e di profondità sotto il terreno
naturale opportunamente determinata in dipendenza dai dati del
profilo (di 1,75 a 1,90 pel caso del profilo normale contemplato
nella figura, assegnante un rilievo di 2,53 alla linea dei fuochi
ed un'altezza di 0,95 al ginocchiello ) .
Cotesto fosso è limitato verso l'esterno da una scarpa incli
nata al 1/3, il cui ciglio si traccia a 5 metri circa internamente
alla linea dei fuochi ; gli si attribuisce una larghezza sul fondo
di 3,80 e si contermina posteriormente con una gradinata ri-
vestita, o con una scarpa poco inclinata, praticabile . Su di un ri-
lascio intagliato nella scarpa verso l'esterno si dispone un dor-
miente longitudinale q, e parallelamente al medesimo a distanza
netta orizzontale di 3,56 , s'impianta sul fondo del fosso un'ar-
matura di legnami precedentemente allestiti, costituita da una
serie di ritti p , distanti fra loro 0,95, incastrantisi inferiormente
in una soglia o che posa sul terreno, e superiormente in un cap-
pello o banchina r . I menzionati ritti sono rafforzati da saette t
193

dal lato esterno al ricovero . Sul dormiente della scarpa e sulla


banchina dell'armatura posa la copertura di travi trasversali a
contatto b, lunghi tanto da sporgere di 0,60 a 0,80 dalla ban-
china stessa ; ai medesimi viene sovrapposto uno strato di fascine ,
indi un altro di terra fortemente pigiata alto 0™, 95 .
Il dormiente e la banchina dovranno quindi in ogni caso tro-
varsi depressi di 1,30 almeno sotto il piano della piazzuola ,
sicchè ne rimanga altezza bastante per la copertura di travi e
fascine e per lo strato di terra , ed elevati di 1,80 almeno sul
fondo del fosso, affinchè di tanto risulti l'altezza libera interna
del ricovero. Una leggera pendenza assegnata al fondo del fosso
e due pozzi di scolo s, stabiliti davanti al ricovero presso il gra-
dino inferiore, procurano deflusso alle acque d'infiltrazione .
Ricoveri consimili propone pure di costruire sotto la banchina
e la sua rampa , dei quali è rappresentata nella figura 3ª la
sezione. In tal caso parallelamente alla linea dei fuochi , ad 1,10
indietro della medesima, si traccia il ciglio anteriore b dello scavo
a praticarsi , il quale con opportuna scarpa viene spinto fino alla
profondità di 1,90 , con una larghezza sul fondo di altrettanto.
Allo scopo di procurarsi sufficiente altezza in tutti i punti del
ricovero si assegna al fondo stesso una pendenza di 0,15 circa
verso il rovescio , ed altra leggera inclinazione verso gli accessi
da stabilirsi a gradinata od a rampa sulle fronti del ricovero .
Un dormiente m disposto longitudinalmente sul rilascio presso
il ciglio b, fermato ad incastro sulle teste de' pali o battuti nel
terreno e rafforzato dalle saette q, sostiene le estremità anteriori
dei travi del coperto ; le posteriori si adagiano immediatamente
sul terreno entro opportuno intaglio in esso praticato e vengono
trattenute dalla traversa k fissata mediante un sufficiente numero
di paletti p . Sui travi del coperto serrati a contatto si dispone
lo strato di fascine e l'altro di terra pigiata , alto da 0,80 a 0,95,
formante la banchina e la sua rampa . La terra proveniente dallo
scavo in parte viene immediatamente impiegata nella costruzione
del rilevato del trinceramento, in parte depositata in prossimità
per l'ulteriore formazione della copertura del ricovero .
Nella figura 4ª l'autore presenta la sezione di altro ricovero
da costrursi all'evenienza in località opportuna nell'interno del
trinceramento , nello scopo tanto di proteggerne i difensori , o più
specialmente la loro particolare riserva , quanto di servire come
194

traversa o paradosso . Praticato, nella località designata e per la


voluta lunghezza , uno scavo profondo a norma del caso da 0,65
a 1,25, e largo sul fondo da 2,50 a 2,85 , si piantano contro
la scarpa esterna del medesimo (quella che trovasi dalla parte
del punto pericoloso) travi o fusti greggi t , opportunamente
lunghi , conficcati per circa 1m nel suolo , a distanza fra loro di
0m,60, ed inclinati di 1/3 alla verticale ; si applica dietro gli stessi
una graticciata e superiormente la traversa k che ne collega le
teste, e serve in pari tempo di sostegno alle estremità anteriori
dei travi m del coperto disposti a contatto, i quali, sostenuti sul
rovescio dal dormiente n , s'interrano poscia per la loro estre-
mità posteriore e per tutta la loro grossezza nel terreno na-
turale.Sopra di uno strato di rami , muschio o fogliami, destinato
ad otturare gli intervalli esistenti fra i fusti del coperto, si paleggia
quindi la terra già antecedentemente depositata da lato, per una
altezza di 0,95 a 1 " ,25 .
Oltre ai descritti ricoveri blindati ed alle traverse sopra il
ramparo già prima usate, l'autore reputa pure necessaria a tutela
dei serventi delle artiglierie la costruzione sul parapetto di
merloni alti da 0,60 a 0,80, a destra e sinistra di ciascuno dei
pezzi , anche per quelli stabiliti in barbetta ; prescrivendo però
in questo caso che la cannoniera x ( vedi fig . 5ª e 6º ) compresa
fra due merloni a debba avere un'apertura di 1,25 verso l'in-
terno , e di 3,80 a 4,75 verso l'esterno , sicchè sia riservata in
ogni caso l'opportuna ampiezza al campo di tiro .
Propone quindi che dietro i merloni si scavino nel terrapieno
delle batterie i così detti fossi pei serventi I , paralleli e laterali
agli affusti con una profondità di circa 0,65 , per modo che i
cannonieri quivi rifugiati risultano protetti da una massa di terra
alta 2,20 al minimo.
Pel caso poi in cui i ricoveri blindati non bastassero a rico-
verare tutta la fanteria della difesa , progetta la formazione di sta-
zioni al riparo, munite di panche o d'uno o due ordini di gradini ri-
vestiti formanti sedile , sia lungo la scarpa interna della cinta previa
opportuna escavazione del terreno naturale , come è indicato in g
nelle figure 5º e 6ª ; sia dietro la stessa banchina nei punti cui
corrisponde il maggior rilievo nella cinta medesima ed ove l'esca-
vazione del terrapieno riesce attuabile, nel modo espresso dalla
figura 7ª ; sia addossate alle fronti interne delle traverse stabilite
195

sul ramparo ; sia per ultimo dietro una traversa interna , appo-
sitamente costrutta, normale alla capitale, grossa non meno di 1,25
fra i cigli , alta da 2,50 a 2,85, e foggiata a scarpa ripida , se
occorre anche rivestita dal lato interno a cui sono da addossarsi
i sedili . Circa la disposizione di questi , vuole l'autore sia subor-
dinata alla condizione che i proietti nemici sfioranti il ciglio del
rilevato a ridosso, e cadenti coll'inclinazione del 1/4 all'orizzonte
passino a 1,90 almeno al disopra del sedile più alto .
Mercè la opportuna predisposizione dei mezzi da lui descritti
fin qui, opina il Wurmb si possa procurare protezione sufficiente
durante il cannoneggiamento nemico alle truppe della difesa, ed
assicurare ad esse solidità e vigoria per sostenere e respingere l'as-
salto nel momento decisivo . Dice in seguito doversi provvedere in
tutti i trinceramenti alla sicurezza della gola, e rafforzare le loro
linee anteriori mediante ostacoli e difese accessorie , dei cui parti-
colari non fa cenno come d'argomento pienamente conosciuto ;
osservando solo, rispetto all'impiego delle palizzate, ch'esse deb-
bono sempre stabilirsi al piede della controscarpa, anzichè a quello
della scarpa , e che la loro cresta deve tenersi di 0,65 a 0,95 più
bassa del ciglio di quella affine di meglio sottrarle dai tiri curvi .
Espone infine la necessità di stabilire in vari punti lungo il pe-
rimetro dell'opera e per tratti abbastanza estesi gradinate d'accesso
dalla banchina al pendio del parapetto , per le quali sia procurata
ai difensori facilità e prontezza per affrontare in forza compatta
le colonne nemiche nell'atto in cui irrompono allo assalto.

All'esposizione di siffatti tecnici espedienti fan seguito ele-


vate considerazioni circa i fattori intellettuali e morali di cui è
d'uopo procurarsi il concorso, perchè l'impiego della fortificazione
campale conduca al più felice successo . Ed in primo luogo l'au-
tore fa caldi voti , acciocchè sorga viva , completa, feconda in
tutti i condottieri di truppe la esatta nozione ed estimazione della
grande utilità che può sempre procacciare nelle operazioni guer-
resche un retto impiego della fortificazione campale, sicchè vi
ricorrano con giusto criterio in ogni caso, senza mai pretermettere
nei computi gli elementi indispensabili alla pratica esecuzione,
quali il tempo , i materiali e la mano d'opera :
Allora soltanto lo svolgersi dei combattimenti non solo, ma ben
anco la condotta di una intera campagna di guerra, acquisterà tale
196

perduranza , che la salvezza o l'esistenza di uno Stato non potrà


più dipendere soltanto da un'unica battaglia decisiva .
A molteplici scopi, ei dice, può impiegarsi in guerra la fortifica-
zione campale , cioè : a completare e fortificare il perimetro
esterno di una posizione destinata a costituire il perno delle
operazioni offensive di un esercito , od il punto di rannoda-
mento e di sosta in caso d'insuccesso ; alla formazione delle teste di
ponte; ad occupare fortemente una posizione difensiva dietro ad
ostacoli naturali difficili a superarsi , come, per esempio, agli
sbocchi di gole montane ; per ultimo a predisporre vantaggiosa-
mente un predesignabile campo di battaglia.
E non solo nelle operazioni difensive, ma in quelle pur anco
offensive in aperta campagna, ponno a suo credere assumere d'or
innanzi i trinceramenti campali importanza essenziale, purchè la
costruzione e la difesa dei medesimi vengano dirette col concorso
degli ufficiali e delle truppe del Genio ; purchè l'istituzione di
queste truppe speciali venga in pace curata, sì da renderle atte al
massimo possibile sviluppo di attività in un dato momento ; pur-
chè infine anche presso le truppe di linea vogliasi reputare servizio
onorevole e ad esse stesse profittevolissimo, quello di cooperare
alla costruzione di cotali trinceramenti .
Altro fattore morale, di cui si preoccupa l'autore , si è la ferma con-
vinzione da indursi nell'intimo del soldato , che ove esso adempia
con fiducia, intelligenza e zelo al còmpito assegnatogli, il successo
è in ogni caso favorevole agli interessi generali della difesa ;
chè , quando pure non si riesca a respingere l'assalto , ciò che
non sempre è possibile , mercè la difesa ostinatamente protratta
di un punto importante, si avrà in caso generale guadagnato
tempo utile per predisporre efficacemente un risultato favorevole,
fors'anco più decisivo , in altro punto .
Venendo a dire del retto impiego a farsi degli espedienti pro-
posti, tali a suo avviso da rialzare il valore difensivo di un trin-
ceramento fino a renderlo suscettibile dell'anzidetta prolun-
gata resistenza anche di contro a forze preponderanti, premette
l'autore che valgono tuttora per le generalità i noti principii
della fortificazione campale , cui perciò ritiene da non modificarsi
sostanzialmente , e fa quindi succedere l'esposizione particolariz-
zata del suo piano difensivo .
Fin a tanto , ei dice , che un trinceramento non viene bersa-
197

gliato in modo avviluppante e con preponderanza dai fuochi ne-


mici , i suoi difensori siano cannonieri , siano fucilieri , denno
starsene sulle batterie e sulla banchina per controbattere vigoro-
samente il nemico coi fuochi d'artiglieria, ed a seconda della di-
stanza anche con quelli di fucileria ; tenendo però costantemente
rivolto il pensiero e lo sguardo : alla provvista di munizioni di
cui ponno disporre (che sprecate potrebbero poi difettare nel mo-
mento supremo) ; al procedere dell'azione che si sviluppa avanti
al trinceramento ed al manifestarsi delle disposizioni per l'as-
salto. I difensori potranno in tale posizione approfittare bensì
dello schermo loro offerto dietro merloni e nei fossi pei serventi ,
per quanto solo però non possa riescire di nocumento al giusto
puntamento dei pezzi ed alla rapidità del fuoco ; su ciò dovrà
esercitarsi speciale sorveglianza dagli ufficiali . ,
Allora soltanto che , screstato il parapetto, troppo disastrosi ri-
sultano gli effetti dei proietti lanciati dalla preponderante arti-
glieria nemica, i difensori tanto d'artiglieria che di fanteria po-
tranno rifugiarsi nei ricoveri blindati , lasciando però lungo il
parapetto un numero sufficiente di posti d'osservazione . Questi,
ricoverati dietro i merloni e nei fossi, debbono tener d'occhio
continuamente lo svilupparsi dell'attacco , e sopratutto rilevare il
giusto momento in cui le colonne nemiche prorompono all'as-
salto , per darne tosto il segnale ; al quale cannonieri e fucilieri
accorrono lungo il parapetto, la riserva si ordina nelle località
designate, sicchè senza ritardo abbia luogo la più energica ri-
presa dell'azione difensiva. In tal punto i difensori potranno dal
parapetto bersagliare micidialmente i nemici discesi nel fosso ed
incontranti serio ostacolo nella palizzata (che poco danno avrà
sofferto dai proietti nemici) non meno che i tiratori avversari
stabiliti sul ciglio della controscarpa .
Ove ciò non ostante, il nemico , superati gli ostacoli , guada-
gnasse la scarpa, debbono i difensori , per le gradinate descritte
montando a giusto momento sul pendio del parapetto, quivi af
frontarlo alla baionetta con superiorità di forze e ributtarlo nel
fosso . A quest'atto vigoroso e decisivo dovrà concorrere la riserva
speciale dei difensori del parapetto , che già pronta in armi nel-
l'interno dell'opera, verrà lanciata a tempo debito sul punto mi.
nacciato della cinta ; azione cotesta , essenzialmente distinta da
quella, assegnabile per avventura alle altre riserve generali della
198

difesa, d'operare al di fuori del trinceramento sui fianchi delle


colonne assalitrici . Respinto l'assalto , s'agirà per ultimo con
poderose scariche , di fucileria e di artiglieria , preferibilmente a
metraglia, contro il nemico in ritirata.

Entrando poscia a discorrere degli altri locali coperti neces-


sari per depositarvi le munizioni , avvisa l'autore , che possa adot-
tarsi pei medesimi una struttura consimile a quella descritta pei
ricoveri dei soldati . In quanto alla più opportuna ubicazione di
siffatti magazzini , prescrive si eviti di collocarli sotto i terra-
pieni delle batterie, in considerazione dei gravi danni cui può
arrecare la loro eventuale esplosione e della facilità con cui
possono venir danneggiati dagli scuotimenti prodotti dalla rea-
zione dei pezzi durante il tiro. Ammette la costruzione di pic-
coli depositi sotto lo stesso parapetto contiguamente ai ricoveri
pei soldati nel modo indicato con linea punteggiata in z nella
figura 3ª , ed in via di ripiego , in caso d'urgenza di tempo
e difetto di mezzi , concede lo stabilimento di un piccolo deposito
di munizioni sotto i merloni con accesso dai fossi pei serventi,
quale è tracciato con linea punteggiata in m nelle figure 5ª e 6ª.
Nei casi normali però , dice, doversi stabilire i magazzini di
munizioni sotto alle traverse, come è indicato in T nella fig . 5ª ,
provvedendoli di un vestibolo e di duplice imposta di porta ;
nel vestibolo potranno disporsi le panche pei soldati di cui già
si è detto .
Tratta per ultimo delle modificazioni da introdursi nella co-
struzione dei blockhaus costituenti il ridotto dei trinceramenti, în
dipendenza dai formidabili effetti delle artiglierie rigate . Un
blockhaus che , come i precedentemente usati , presentasse
nel lato anteriore una porzione di parete costituita di solo le-
gname senza rivestimento di terra, potrebbe attualmente essere
battuto e distrutto da lontano per mezzo di tiri curvi sfioranti
la cresta del parapetto, prima ancora dell'assalto della cinta ,
epperò non corrisponderebbe più allo scopo di ridotto .
È quindi necessità il coprire per intiero con una scarpa di
terra le pareti del blockhaus esposte ai tiri nemici, e rinunziare
con ciò del tutto alla possibilità di far fuoco dal suo interno sul
ramparo e nel piazzale dell'opera ; a che prima davano mezzo
le feritoie praticate nella porzione scoperta delle pareti stesse.
199

La posteriore soltanto potrà lasciarsi senza terrapienatura , e pre-


sentare aperture e feritoie utili per la difesa della gola dell'o-
pera . Per procurare al blockhaus qualche valore nella difesa del-
l'interno del trinceramento, è proposta la formazione di un pa-
rapetto, comecchè debole , sulla piattaforma di terra che ne forma
la copertura, alla quale si accederebbe mediante scale di legno .
Le figure 8ª e 9a rappresentano dimostrativamente le proposte
disposizioni.
Per altro l'autore non si dissimula il poco valore difensivo di
cosiffatto ridotto , e non appena lo ha edificato nell'unica mira
tecnica di procurargli durevolezza, che tosto lo demolisce, sfidu-
ciato ormai di potergli conservare la sua tattica importanza .
Cotesto blockhaus, ei dice , non può assegnarsi, per quanto fu
già esposto , nè come ricovero , nè come punto di ritirata dei di-
fensori ; di più esso non può avere che una minima azione nel con-
trastare l'assalto dell'opera, e nel sostenere le operazioni esterne
delle riserve ; inoltre , riescito l'assalto e stabilitosi l'assalitore sul
parapetto , il blockhaus può solo procurare il vantaggio di quel
minimo tempo che dovrà questi impiegare nello impossessar-
sene (cosa tanto più facile, perciocchè montando sulla copertura
può attaccarlo con artifizii esplosivi od incendiarii ) , nel più dei
casi un paio d'ore appena . Ritiene quindi consigliabile in gene-
rale il rinunziare a questa seconda linea di difesa e l'impiegare i
mezzi ed i materiali che richiederebbe la sua formazione , nel
rafforzamento della prima linea o trinceramento propriamente
detto ; tanto più che raramente soltanto può sperarsi di gua-
dagnar colla difesa del blockhaus il tempo e l'opportunità per
la riconquista di un'opera già occupata dal nemico .

Conchiude il Wurmb le sue proposte esprimendo il desiderio,


che vengano per regolamento introdotte presso le truppe di linea
metodiche esercitazioni sulla difesa non meno che sull'attacco
dei trinceramenti campali da attuarsi in concorso colle truppe
e cogli uffiziali del Genio . Per mezzo soltanto di tali esercitazioni
assiduamente praticate , a somiglianza delle manovre tattiche,
ponno i soldati acquistare l'intima confidenza necessaria ad una
condotta pronta ed esatta di cotali operazioni , e gli ufficiali il
colpo d'occhio , il sangue freddo e l'attitudine indispensabili per
sapere giustamente apprezzare i varii momenti della difesa , e
200

dare con celerità e sicurezza le disposizioni per ognun d'essi ri-


chieste . Disposizioni , che da quanto fu detto , si riassumono per
ordine di tempo nelle seguenti :
1° controbattere energicamente il nemico nel periodo in
cui esso sviluppa l'attacco ;
2º ritirarsi nei ricoveri blindati quando i fuochi avversarii
acquistano troppo micidiale preponderanza ;
3° sboccare dai medesimi nel momento in cui le colonne ne-
miche muovono all'assalto per batterle col massimo sviluppo di
fuochi , e disporre in pari tempo delle truppe di riserva che per
avventura si avessero ;
4° salire infine sul parapetto , portandovi pure la propria
speciale riserva ed impegnare impetuosissimamente il combatti-
mento corpo a corpo coll'assalitore nell'atto in cui monta su
per la scarpa, onde ricacciarnelo ad ogni costo .
Non può peraltro l'autore escludere assolutamente la sfavore-
vole eventualità in cui malgrado la più energica resistenza il
trinceramento non possa esser oltre mantenuto ; in tale previ-
sione propone, che sia precedentemente costruito in prossimità
del blockhaus, sì da riceverne fiancheggiamento senza impedirne
i fuochi, un ampio tamburo in cui possano raccogliersi i difensori
respinti dal parapetto e quivi, in certo modo al coperto, prov-
vedere alle ulteriori disposizioni.
Ove pur questa opportunità manchi ai difensori, altro più loro
non rimane che di serrarsi in linea compatta appoggiando le
spalle al fosso del ridotto o, mancando il fosso , alla sua stessa
scarpa, per opporre nuova resistenza agli assalitori ; nel caso più
disperato poi, quando questa loro resistenza sostenuta dai fuochi
partenti dal parapetto sovrastante al blockhaus non valga ad ar-
restarli, di ritirarsi verso la gola dell'opera, od aprirsi un varco
colle armi attraverso ai medesimi.
Del resto , così conchiude il Wurmb, è meno essenziale il pre-
occuparsi della sicurezza della ritirata del presidio battuto di un
forte, di quello che della possibilità di una energica difesa del
parapetto spinta fino all'estremo . Cotesto riflesso vuol essere ap-
prezzato in senso ristretto e riferibilmente soltanto al caso ecce-
zionale cui venne ridotta la difesa dalla premessa serie di ipotesi
le più sfavorevoli . Giacchè è evidente che chi tanto giustamente
e caldamente propugna lo sviluppo dei fattori morali nelle ope-
201

razioni di guerra, non può accettare in senso generale ed asso-


luto siffatto principio, nè disconoscere che la sicurezza appunto
della ritirata indotta nei difensori è elemento essenzialissimo per
una ostinata difesa sul parapetto ; da essa attinge il soldato la
fiduciosa costanza per resistere , l'ufficiale il sangue freddo per
ben dirigere l'azione .
Dopo di avere così sviluppato nei particolari la condotta me-
todica dell'attacco e della difesa di un unico forte , come base
delle istruzioni che vorrebbe istituite, propugna l'autore non meno
vivamente la frequente pratica di altre più vaste esercitazioni
metodiche sull'attacco e sulla difesa di estese posizioni fortificate ,
da attuarsi col concorso di ufficiali dello Stato Maggiore del Genio
e di distaccamenti di truppe dell'arma stessa . Ciò nello scopo
che, come colle prime i soldati e gli ufficiali inferiori , così con
queste gli ufficiali di rango più elevato acquistino la necessaria
sicurezza e l'illuminata fiducia nell ' impiego dei mezzi che offre
in guerra la fortificazione campale, il cui sussidio sarà appunto
tanto più valido, quanto più siffatta fiducia sarà penetrata nei
militari tutti d'ogni grado dal soldato al capo supremo .
202

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare .

(N. 31 ) 1867 .

Maggio 26. - R. D. portante la soppressione delle Direzioni territo-


riali d'Artiglieria di Pavia, e di Cagliari e della fon-
deria di Parma • Pag. 411
26. - R. D. portante la soppressione delle tre Direzioni del
Genio militare di Pavia, Messina e Cagliari . 412
26. R. D. Istituzione di una Commissione per esaminare i re-
clami dei Comuni e dei privati nelle provincie venete e
mantovane relativi ai crediti dipendenti dagli atti
compiutisi dal cessato governo austriaco D ivi
Giugno 6. R. D. Nuova composizione della Commissione incaricata
di esaminare gli stati di servizio e di condotta degli
uffiziali della R. Marina • 414
D 16. - D. Minist. col quale si determina l'interesse per i de-
positi relativi alle surrogazioni e scambi di categoria ivi
21.. Appendice all'istruzione relativa al nuovo ordinamento
del Corpo del Treno d'Armata . 39 415
21. Cessazione delle licenze ordinarie ai militari di bassa-
forza. - Sospensione delle straordinarie e delle pic-
cole licenze per misure di precauzione nonchè di mo-
vimenti dei militari da località infette dal cholèra B 417
203

- 1867.
(N. 32)

Giugno 24. -- Pubblicazione di un itinerario per le provincie venete Pag. 419


25. - Gli oggetti da cucina pei sotto-uffiziali , caporali e sol-
dati saranno a carico della massa d'economia anche
in tempo di guerra • 420
25. - Soppressione dell'Intendenza generale dell'esercito e del-
l'Intendenza del Corpo dei Volontari Italiani . 421
D 26. - Esami di concorso per l'ammessione agli Istituti Supe-
riori militari 422

-
(N. 33) 1867.

Giugno 29. -
Pagamento dell'imposta sulla ricchezza mobile pel 1º tri-
mestre 1866 •. Pag. 423
D 30. Disposizioni relative al 4° tiro a segno nazionale » 424

(N. 34) - 1867.

Maggio 26. - R. D. L'indennità per alloggio e mobili ai Comandanti


generali di Dipartimento e delle Divisioni militari è
suddivisa in due quote · · . Pag. 427
Giugno 30. - Disposizioni pel pagamento delle indennità d'alloggio ai
Comandanti generali di Dipartimento e di Divisione
militare • 428
30. Schiarimenti sulla dotazione di mezzi di trasporto dei
reggimenti di fanteria e dei bersaglieri . 430

(N. 35) -- 1867.

Aprile 25. - R. D. circa alcune opere , torri e località dell'isola di


Sardegna che cessano di essere considerate come posti
e piazze fortificati . Pag. 432
204

Giugno 20. R. D. Cessazione del soprassoldo giornaliero agli uffi-


ciali ed impiegati pel servizio del Genio militare nelle
piazze di Genova, Spezia , Napoli , Palermo , Verona,
Mantova, Ancona, Bologna e Piacenza · . Pag. 439
Luglio 1. Seconda edizione del regolamento sull'amministrazione
degli immobili dipendenti dal Ministero della Guerra,
del 15 dicembre 1865 · 440
D 1. Divieto di permettere ai musicanti e trombettieri musi-
canti di alloggiare fuori del quartiere 431
" 2. - Soprassoldo giornaliero ai sott'uffiziali , caporali, e sol-
dati telegrafisti del Genio • 441
3. Avanzamento ai gradi ed impieghi di caporale e sott'uf-
fiziali in caso di eccedenza D 442
3. Le spese per la camera dell'uffiziale di picchetto sono
sopportate dalla massa di economia . D 441
4. Misura igienica a cui debbono assoggettarsi tutti i mi-
litari nelle località ove sia stata prescritta dall'auto-
rità civile . 13 443
5. Cautele necessarie ad usarsi nel rilascio dei certificati » 444
6. Sui documenti che si trasmettono dai Comandanti di
corpo al Ministero insieme alle proposte di militari
pel riassoldamento con premio . D 445

(N. 36) 1867 .

Luglio 4. R. D. che stabilisce una indennità di L. 15 al mese per


ciascun luogotenente e sottotenente che faccia servizio
a cavallo, a qualunque arma o corpo appartenga, e norme
per l'eseguimento . • Pag. 447
» 10. I cavalli degli uffiziali possono occupare i posti vacanti
nelle scuderie ed essere ammessi nelle infermerie --
Spiegazioni per la somministrazione dei foraggi ai ca-
valli di uffiziali lontani dal corpo » 450
D 10. - Soprassoldo della carica ai direttori dei conti dei reggi-
menti e corpi che fanno servizio a cavallo 9 452
13. --- Sospensione delle licenze per gli uffiziali ed impiegati
nelle località ove si sviluppa il cholèra D 453
205

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 10 .

SOMMARIO.
Luglio 16. Avanzamento nelle armi dell'artiglieria e del genio ai gradi ed impieghi di
caporale e sott'ufficiale in caso di eccedenza (Partecipazione ufficiale) Pag. 205
Agosto 15. -- Paghe che si possono corrispondere agli operai lavoranti e casermieri in
biglietti di Banca (Id.) . 206
· 22 . - Copie di contratti di qualunque natura stipulati dalle direzioni del Genio
militare (Id.) • . 207
Bollettino bibliografico 39 ivi
Sommari dal N. 37 al N. 43 del Giornale Militare Ufficiale → 210

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

Avanzamento nelle armi di artiglieria e del genio ai

gradi ed impieghi di caporale e sott'uffiziale in


caso di eccedenza .

N. 31. 16 luglio 1867 (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Le disposizioni relative all'avanzamento ai gradi ed agli im-


pieghi di caporale e di sott'uffiziale in caso di eccedenza , con-
tenute nella nota n . 95 del 3 luglio corrente, inserta a pag . 442
del Giornale Militare , sono estese alle armi d'artiglieria e del
genio, e quindi nel senso della nota medesima rimane modificato
il prescritto dal § 4 dell'altra nota n . 14 del 21 gennaio 1867 ,
inserta a pag . 62 del Giornale Militare .

Il ministro
G. DI REVEL.
206

Paghe che si possono corrispondere agli operai,


lavoranti e casermieri in biglietti di banca.

N. 32. - 15 agosto 1867.

In seguito all'emissione dei biglietti di banca da lire cinque


e da lire due, sono in parte cessate le cause segnalate nella
nota n . 41 dell'11 maggio 1856 , inserta a pagina 210 del Gior-
nale del Genio militare 1866 , per le quali venne prescritto che
i pagamenti delle mercedi degli operai e lavoranti fossero ese-
guiti in denaro contante.
Tali pagamenti potranno d'ora in poi eseguirsi :
a) In biglietti di banca da lire cinque o da lire due agli
operai che percepiscono giornalmente lire cinque o più ;
b) In biglietti di banca da lire due agli operai lavoranti e
casermieri che percepiscono giornalmente lire due o più .
Sarà però sempre corrisposto in danaro almeno 1/4 dell'am-
montare di ciascun pagamento .
Per gli operai a cottimo, le direzioni , nel computare le mer-
cedi che percepiscono giornalmente, terranno conto soltanto del
loro guadagno netto , dedotte le paghe che i medesimi corri-
spondessero ad altri operai , battimazza o garzone che li coa-
diuvano, alle quali paghe altresì verranno estese le norme sopra
stabilite per gli operai ad economia.
Le direzioni del genio porteranno subito a conoscenza dei ri-
spettivi operai, lavoranti e casermieri , questa ministeriale dispo-
sizione, la quale non dovrà applicarsi pei giorni precedenti a
quello in cui verrà notificata ai medesimi .

Per il Ministro
MARALDI .
207

Copie dei contratti di qualunque natura stipulati

dalle direzioni del genio militare.

N. 33. 22 agosto 1867.

Potendo occorrere a questo Ministero , in seguito al nuovo


sistema di pagamenti stabilito dal regolamento sulla contabilità
generale dello Stato, del 13 dicembre 1863, modificato con regio
decreto del 25 novembre 1866, di compulsare i contratti stipu-
lati dalle direzioni del genio militare , si stima opportuno di
determinare che, in deroga dell'ultimo a - linea della nota nº 21
delli 22 marzo 1866, inserta nel Giornale del Genio militare di
detto anno, a pagina 153, dalle direzioni gli venga d'ora innanzi
sempre trasmessa per suo uso una copia in carta semplice dei
contratti da esse stipulati .
Per il Ministro
MARALDI.

BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO .

RIVISTA MILITARE Contengono una memoria del colonnello del


ITALIANA, genio Antonio Araldi : SULLE TRAIETTORIE
Disp. 4ª , Aprile, IDENTICHE E SUI PROIETTI EQUIPOLLENTI ― Studi
e 5ª, Marzo e proposte sull'armamento dell'esercito e della
1867. marina .
La 4ª dispensa reca inoltre il seguito del
lavoro del capitano Marselli : Il problema mi-
litare dell'indipendenza nazionale.
IL POLITECNICO, Vi si contiene il termine del lavoro dell'inge-
Fasc. 3°, Marzo gnere P. Seggiaro, intitolato : Considerazioni
1867. e calcoli sulla teoria della forma e spinta degli
archi equilibrati .

Fasc. 5°, Maggio Reca una memoria dell'ingegnere Axerio sul-


1867. l'argomento : Calci idrauliche e cementi in
Lombardia, ricca di dati geologici , statistici
208

e sperimentali , atti a far giustamente apprez-


zare questa produzione nazionale , in con-
fronto anche coi prodotti esteri .
GIORNALE DEL Nelle due prime delle citate dispense è ripro-
GENIO CIVILE , dotta la 2ª parte o TECNICA di una memoria
N' 1, 2 e 3 da dettata nel 1830 dal fu barone Vacani , ge-
Gennaio a Giugno nerale del genio in ritiro , che tratta : Della
1867 . Laguna di Venezia e dei fiumi nelle attigue
provincie , a complemento della 1ª parte o
IDROGRAFICA , dallo stesso periodico pubbli-
cata nell'antecedente annata 1866, d'ordine
del ministero dei lavori pubblici . Il nome
ben noto dell'autore, il carattere ufficiale di
questo lavoro da lui condotto a termine in
adempimento dell'incarico statogli affidato
dal governo austriaco, la molteplicità dei
documenti che lo corredano di storico e tec-
nico interesse , ed infine l'importanza stessa
dell'argomento che svolge , concorrono ad
attribuirgli un pregio speciale anche al giorno
d'oggi.
Nelle tre dispense citate è pure inserta
una memoria sui : Lavori per l'ampliamento
dei porti di Napoli e Brindisi , in cui per or-
dine cronologico sono esposti i vari progetti
e lavori fatti in varie epoche per migliorare
le condizioni di quei due porti , fino ai più
recenti.
ARCHIV FÜR DIE Vi si contiene una ricerca teorica sulla più
OFFIZIERE opportuna direzione in cui un ponte natante
der K. Preussi- girevole deve trovarsi rispetto al filone della
schen Artillerie, corrente in ogni istante del suo tragitto ,
und Ingenieur- affinchè questo abbia luogo nel minor tempo
Korps, 1867. possibile.
Vol. 61 , 1ª Disp.
Id . Un lavoro molto particolareggiato sulla guerra
2ª Dispensa . di mine durante l'assedio di Sebastopoli , del
luogotenente in 1º Pirscher.
209
ARCHIV FÜR DIE Altro pregevole scritto sulla più opportuna
OFFIZIERE conformazione della sezione delle travi di
der K. Preussi- ferro laminato a doppia T, con particolare
schen Artillerie, riflesso al loro impiego nelle costruzioni mi-
und Ingenieur- litari, cioè o per sostegno di pavimenti fra
Korps, 1867. i vari piani sovrapposti di caserme ed ospi-
Vol . 61 , 2ª Disp. tali , o per travate di ponti stabili , o per
formazione di ricoveri coperti a prova di
bomba . Ne è autore il luogotenente in 1°
Heyde.

MITTHEILUNGEN Meritano special menzione :


DER K.K. Un'istruzione regolamentare sulla costruzione
GÉNIE - COMITÉ , di batterie interrate di cannoni e mortai
6 Dispen., 1867. con annessa tavola ;
Considerazioni sull'utilità delle fortezze nella
moderna guerra ;

Disposizioni nelle fortificazioni permanenti per


la difesa contro l'attacco approssimato , con
due tavole del tenente Brunner .

SPECTATEUR Sotto il titolo : Observations sur l'ouvrage de


MILITAIRE , M. le général de Blois intitulé : DE LA FORTI-
25° Livraison , FICATION EN PRÉSENCE DE L'ARTILLERIE NOUVELLE,
15 Juillet 1867. vi si contiene un esame critico di quell'opera ,
et 26 Livraison , di cui già fu fatto cenno in questo Giornale
15 aôut 1867. a pag . 42 dell'annata corrente , dettato da
un antico ufficiale del genio .

ANNALES DES PONTS Vi si contiene una memoria sulla spinta delle


ET CHAUSSÉES , terre e sulle dimensioni da assegnarsi in se-
Novembre zione ai muri di rivestimento , ed a quelli
et Décembre 1866. dei serbatoi d'acqua , per de Lafont.

Janvier et Février Nota sulla verificazione della stabilità delle


1867 . volte in muratura e sull'impiego delle curve
di pressione, per Durand -Claye .

Id . Esame critico del Trattato sulla stabilità delle


costruzioni , del D. SCHEFFLER , per Leblanc .
210
NOUVELLES Vi ha seguito e fine la pubblicazione già iniziata
ANNALES DE LA in antecedente fascicolo di quel periodico ,
CONSTRUCTION , del lavoro dell'ingegnere Joy, Étude sur les
Janvier, Mars, ports de mer artificiels et la fabrication des
Avrilet Juin 1867. blocs de Béton pour la construction des travaux
à la mer, corredato da copiosi disegni espli-
cativi .

Id . Reca la prima parte di altro accurato lavoro


Mai, 1867. del medesimo autore intitolato : Étude sur les
chaux, les ciments, les pouzzolanes et les mor-
tiers, arricchito pur esso di bei disegni .
Vi si contiene pure il primo articolo di
una nota sul risanamento dei condotti d'acqua
e delle cloache in Inghilterra , dettata dall'in-
gegnere de Freycinet.

Juillet 1867. Studio comparativo sulla preparazione e sul


costo dei calcestruzzi fatti a braccia d'uomo
o mediante processi meccanici diversi, dello
stesso ingegnere Joy ; al cui primo articolo
compreso nel fascicolo controcitato il diret-
tore del periodico, C. A. Oppermann , fa se-
guire a titolo di complemento i disegni ed
una succinta descrizione dell'officina di pre-
parazione di calcestruzzi e di smalti , stabilita
al ponte di Dirschau , sulla Vistola, dall'in-
gegnere viennese Hornbostel .

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare.

(N. 37) 1867 .

Luglio 16. --- Disposizioni per l'invio a Venezia dei militari prescelti
a prender parte al IV tiro a segno nazionale Pag. 455
16. Avanzamento nelle armi di artiglieria e del genio ai
gradi ed impieghi di caporale e sott'uffiziale in caso
di eccedenza 456
211
Luglio 17. - Invio a Torino di uffiziali ed individui di bassa-forza dei
reggimenti bersaglieri per ricevervi l'istruzione sulla
carabina a retrocarica • Pag. 456

(N. 38) 1867.

Luglio 18. R. D. con cui è soppressa la scuola di musica presso la


Casa R. invalidi e compagnie veterani d'Asti Pag. 462
23. Buonificazione degli effetti perduti in causa degli eventi
della guerra · 459
23. Trasmissione ai comandanti generali delle divisioni militari
degli elenchi di militari cui fu sospeso l'uso della me-
daglia commemorativa italiana • 461

-
(N. 39) 1867.

Luglio 27. Versamento d'armi, parti ed assortimenti d'armi porta-


tili appartenenti a militari deceduti negli spedali , in
marcia, ecc., esistenti presso qualsiasi ufficio o stabi-
limento militare • . Pag. 463
27. Rimando alla prossima primavera 1868 del IV tiro a
segno nazionale 35 ivi

(N. 40) - 1867.

Luglio 23. Ordine del giorno all'esercito in lode dei servigi pre-
stati in occasione dell'invasione del cholera nelle di-
verse provincie del regno Pag. 468
28. R. D. Riordinamento del corpo dei carabinieri reali >> 469
31. - Si determina che i sacchi a tenda , salvo alcuni casi ,
vengano depositati ordinariamente nel magazzino dei
reggimenti · • · · 486
Agosto 3. - Sospendesi l'invio a Livorno di drappelli di truppe e
militari isolati per l'imbarco 467

(N. 41 ) -- 1867 .

Luglio 21. - R. D. relativo al personale della scuola superiore di


guerra . . Pag. 487
Agosto 8. - Norme per gli esami d'ammessione nell'anno corrente
alla scuola superiore di guerra . • · 492
8. Le ritenute prescritte dalla legge 18 dicembre 1864
debbono essere continuate a tutto l'anno 1867 . 497
212

(N. 42 ) 1867.

Luglio 28. - R. D. Spesa straordinaria per trasformazione armi por-


tatili Pag. 499
Agosto 5. - Facoltà ai comandanti generali delle divisioni militari
di modificare la composizione della razione viveri della
truppa . · D 500
10. -- Distribuzione di scarpe fatte a macchina e istruzione
sulla risolatura · 501
10. - Le truppe distaccate dalla sede del corpo devono aver
seco il sacco a tenda . · D 504
" 12. Illuminazione a petrolio negli ospedali militari • 505

-
(N. 43) 1867.

Luglio 28. - R. D. Proroga al 31 dicembre 1867 per la presentazione


delle domande, ecc., dei compromessi politici militari
del 1848-49 • . Pag. 507
Agosto 15. Adesione del governo russo alla convenzione internazio-
nale di Ginevra per migliorare la sorte dei feriti in
guerra .. · . Pag. 509
16. Divieto di rilasciare fogli di via per Livorno e Genova
a drappelli di truppe e militari isolati ----- Nuove spie-
gazioni intorno alla sospensione di movimenti di
truppa D 508
17. Ordini del giorno della Camera dei deputati e del Se-
nato del regno in lode dell'esercito D ivi
20. - Adozione di armi portatili a retrocarica B 510
213

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 11 .

SOMMARIO.

Agosto 19, Decreto Ministeriale che stabilisce la corresponsione di soprassoldo a due


aiutanti contabili od assistenti locali presso la direzione del Genio mi-
litare di Piacenza (Partecipazione ufficiale) Pag. 213
1 25. Soppressione delle direzioni del Genio di Pavia, Messina e Cagliari (Id.) . > 214
25. R. Decreto . Ordinamento del corpo dei Zappatori del Genio (1d.) 216
26. Istruzione per l'eseguimento del R. Decreto 25 agosto 1867 (Id.) > 220
Settembre 12. Decreto Ministeriale che accorda un soprassoldo giornaliero a due uffiziali e
impiegati del personale contabile addetto alla direzione del Genio in An-
cona (Id.) n 231
16. --- Decreto Ministeriale che accorda un soprassoldo giornaliero agli uffiziali
della compagnia Zappatori del Genio distaccata a Rovigo (Id.) » 232
19. - Istruzioni sulla gestione delle somme che le direzioni del Genio riscuotono
eventualmente a titolo di proventi casuali (Id .) . > ivi
" 25. Nota Ministeriale circa il valore degli oggetti da dichiararsi fuori di servizio (Id.) » 239
> 28 . Modo di tenere la contabilità in danaro dalle direzioni del Genio per il servizio
della Marina (Id.) . . 240
Ottobre 1º. Manifesto di concorso per la compilazione di libri per le scuole del corpo Zap-
patori del Genio » ivi
Bollettino bibliografico > 245
Sommari dal N. 44 al N. 51 del Giornale Militare Ufficiale 246

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

DECRETO MINISTERIALE che stabilisce la corresponsione

di soprassoldo a due Aiutanti Contabili od Assi-

stenti locali, presso la Direzione del Genio militare


di Piacenza.

IL MINISTRO DELLA GUERRA

Visto l'art . 2º del R. Decreto 20 giugno 1867 ;


Sulla proposta del Comando del Genio nel Dipartimento mili-
tare di Milano ;
Determina :
214 .

ARTICOLO UNICO .

Due fra gli Aiutanti Contabili od Assistenti locali presso la


Direzione del Genio militare di Piacenza , addetti alla 3ª sezione
fortificazioni, i quali di frequente debbono per servizio recarsi
alle varie opere distaccate di tale piazza, in sostituzione delle
indennità di trasferta che loro per tale circostanza competereb-
bero a tenore del R. Decreto 12 aprile 1865 , percepiranno
invece a partire dal 1 ° settembre, un soprassoldo giornaliero di
centesimi cinquanta , da corrispondersi dalla Direzione suddetta
sul fondo delle minute spese di cui la medesima dispone.
Il presente Decreto sarà comunicato alla Corte dei Conti per la
dovuta registrazione .
Dato a Firenze , addi 19 agosto 1867 .
Il ministro
G. DI REVEL .

Soppressione delle Direzioni del Genio di Pavia,


Messina e Cagliari .

N. 34. 25 agosto 1867 (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

A mandare ad effetto le prescrizioni contenute nel R. De-


creto del 26 maggio 1867 , portante la soppressione delle tre
Direzioni del Genio militare di Pavia, Messina e Cagliari , questo
Ministero prescrive quanto in appresso :
1º Le Direzioni del Genio militare di Pavia , Messina e Ca-
gliari s'intendono soppresse dal 1 ° gennaio 1868 ;
2º Il territorio attualmente assegnato alle Direzioni del Genio
militare di Pavia verrà ripartito fra le Direzioni di Milano e
Piacenza, passando i circondari di Pavia , Cremona e Casalmag-
giore alla Direzione di Piacenza , quelli di Abbiategrasso , Lodi e
Crema a quella di Milano ;
3º I territori ora assegnati alle direzioni del Genio militare
di Messina e Cagliari passeranno rispettivamente alle Direzioni
di Palermo e Livorno ;
215
4° La Direzione di Piacenza sarà accresciuta di due sezioni
staccate, di cui l'una a Pavia e l'altra a Cremona , cessando la
sezione di Pizzighettone ;
5º La Direzione di Palermo sarà accresciuta di una sezione
staccata a Messina ;
6º La Direzione del Genio di Livorno , infine , sarà accresciuta
di una sezione staccata a Cagliari ;
7° Alle sopra mentovate sezioni sarà assegnato il seguente
personale :
Pavia
Sez

1 Capitano.
.di

1 Subalterno .
4 Impiegati del personale contabile.
1 Scrivano locale.
Cremona

2 Assistenti locali .
Sez

1 Capitano.
.di

1 Subalterno.
3 Impiegati del personale contabile , di cui uno a Pizzi-
ghettone.
1 Scrivano locale .
Cagliari
Messina

2 Assistenti locali, di cui uno a Pizzighettone.


Sez

1 Capitano .
.di

2 Subalterni , di cui uno a Siracusa.


4 Impiegati del personale contabile , di cui uno a Siracusa.
1 Scrivano locale .
4 Assistenti locali , di cui uno a Catania ed uno a Siracusa .

1 Capitano .
1 Subalterno .
3 Impiegati del personale contabile, di cui uno a Sassari.
1 Scrivano locale.
3 Assistenti locali , di cui uno a Sassari.

8° Istruzioni speciali regoleranno per ciascheduna Direzione


il modo secondo il quale dovrà aver effetto, in linea ammini-
strativa, la decretata soppressione .
Il ministro
G. DI REVEL.

2
216

REGIO DECRETO. Ordinamento del Corpo dei Zappatori


del Genio.

VITTORIO EMANUELE II , ECC. , RE D'ITALIA

Visto il Nostro Decreto 14 dicembre 1866 , col quale si deter-


mina la composizione di ciascuno dei due Reggimenti Zappatori
sul piede di pace ;
Visto il Nostro Decreto 6 gennaio 1867, col quale vennero
provvisoriamente soppresse 4 compagnie in ciascuno dei detti
reggimenti ;
Volendo dare agli Zappatori del Genio un organico che concilii
l'interesse del servizio che sono chiamati a prestare colla più
stretta economia ;
Sulla proposta del Nostro Ministro, segretario di Stato per gli
affari della Guerra ;
Abbiamo decretato e decretiamo :

ART. 1°

I due Reggimenti Zappatori sono sciolti e le compagnie che


li compongono passano a costituire un Corpo di Zappatori del
Genio .

ART. 2°

Questo Corpo consterà d'ora innanzi , sul piede di pace, di :


Uno stato maggiore e di
Vent'otto compagnie.
La forza e la composizione del Corpo dei Zappatori del Genio
saranno conformi all'annesso specchio , d'ordine nostro firmato
dal Ministro della Guerra.

ART. 3°

In detto Corpo :
a) La riunione di due o più compagnie sotto il comando
di un maggiore costituirà una brigata ;
217

b) Il riparto delle compagnie in brigate è variabile e sarà


in ogni occorrenza stabilito dal nostro Ministro della Guerra ;
c) Le brigate saranno distinte con un numero progressivo ,
cominciando dal n . 1.

ART. 4°

Il consiglio d'amministrazione del Corpo dei Zappatori del


Genio si comporrà :
Del colonnello comandante il Corpo, presidente ;
Del luogotenente colonnello, relatore ;
Di un maggiore e di un capitano, membri ;
Del direttore dei conti , segretario .

ART. 5°

Le attribuzioni del comandante del Corpo Zappatori del Genio


saranno quelle di un comandante di reggimento .

ART. 6°

Al comandante del Corpo Zappatori del Genio è assegnata per


rappresentanza l'annua somma di L. 800.

ART. 7°

Gli uffiziali ed i medici che per effetto del presente decreto


risulteranno in eccedenza al quadro preindicato saranno altri-
menti provvisti , ovvero collocati in aspettativa per riduzione
di corpo , a norma del disposto dall'articolo 10 della legge
25 maggio 1852, sullo stato degli uffiziali .

ART . 8°

Con particolari disposizioni il Ministro della Guerra provvederà


in ordine ai capi -operai , ai trombettieri maggiori ed ai trom-
bettieri musicanti non più compresi nel nuovo organico .

ART. 9º

Il presente Decreto avrà effetto dal 1 ° ottobre 1867.


218
ART. 10.

Sono abrogate le anteriori Nostre disposizioni in quanto siano


contrarie alle presenti.
Ordiniamo che il presente Decreto , munito del sigillo dello
Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei de-
creti del regno d'Italia , mandando a chiunque spetti di osser-
varlo e di farlo osservare .
Dato a Firenze, li 25 agosto 1867.

VITTORIO EMANUELE

G. DI REVEL.
219

Quadro di formazione del Corpo Zappatori del Genio


sul piede di pace.

Stato ore

colonne
maggi

c∞ompagnia

compagnie
Totale
delle
COMPAGNIE
attive

4
e
2
GRADI E CARICHE ANNOTAZIONI

Per

Per
28
UFFIZIALI
MAGGIORE

6
STATO

117
Colonnello 1 Allo stato maggiore
Luogotenente colonnello del Corpo vi sono
1 inoltre 18 vete-
Maggiori 7 rani .
Aiutanti maggiori in 1º (capitano)
Id. id. in 2º 2 2
Direttore dei conti ( capitano) . 1 1 (a) Un sergente è
Uffiziali d'amministrazione . 2 assegnato pei ser-
vizi speciali pres-
Id. di massa e matric. (capit.) 1 so la sede del
Medici di reggimento • 1 reggimento. Un
Id. di battaglione 2 2 sergente e tre ca-
porali sono asse-

88
88
COMP

gnati pel servizio


Capitani . 13 28 28 dei muli in forza
A

84 84 allo stato mag-


.

Luogotenenti e sottotenenti giore, pel governo


dei quali sarà as-
Totale uffiziali 19 4 112 131 segnato allo stato
maggiore ilnume-
MAGGIORE

ro occorrente di
Furieri maggiori 3 3 zappatori , ma
Furieri d'amministrazione 3 questi saranno
STATO

id. tolti dall'effettivo


Sergenti delle compagnie ,
1211BG331

Sergenti trombettieri nè potranno fare


aumento al Corpo.
TRUPPA

Sergenti . (a) 2
Capi armaiuoli . 1
Capi sarti
Capi calzolai . 1
Caporali maggiori .
Caporali furieri d'amministrazione 6 6
Caporali trombettieri . 3
Caporali (a) 3
Vivandieri 1
COMPAGNIE

Furieri 1 28 28
Sergenti 5 140 140
Caporali furieri 1 28 28
Caporali 9 252 252
Trombettieri di 1 classe 2 56 56
Id. di 2ª id. 1 28 28
Zappatori di 1 id. 22 616 616
Id. di 2 id. 60 1680 1680)
Totale truppa 34 101 2828 2862
Muli • 56 56
Dato a Firenze, addì 25 agosto 1867. D'ordine di S. M.
Il Ministro della Guerra
G. DI REVEL.
220

Istruzioni per l'eseguimento del Regio Decreto


25 agosto 1867.

N. 35 -- 26 agosto 1867. (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

1. La sede del nuovo Corpo è stabilita a Casale-Monferrato .


2º Le compagnie fanno passaggio al nuovo Corpo come sono
attualmente formate e con tutto il loro personale , materiale ed
oggetti che hanno in caricamento .
3º Le Compagnie del 1 ° Reggimento Zappatori in ora esistenti
conserveranno nel Corpo l'attuale loro numero e quelle del 2º
reggimento assumeranno il numero seguente :

La l' compagnia diverrà la 8' del Corpo .


La 2* id. la 19ª id .
La за id. la 20ª id .
La 4 id . la 21ª id.
La 5 id. la 22 id.
La 6ª id. la 23ª id.
La 7 id . la 24 id .
La 11 id . la 11ª id .
La 12 id . la 25 id .
La 14 id . la 26 id .
La 15 id. la 27 id .
La 16 id . la 16ª id.
La 17ª id. la 28ª id .
La 18 id . la 18' id.

4° Gl'individui di bassa-forza delle Compagnie provvisoriamente


soppresse a senso del Regio Decreto 6 gennaio 1867 passeranno
effettivi alle Compagnie cui sono in ora aggregati .
5º La granata si del keppy che del berretto degli uffiziali e della
bassa-forza non porterà più numero d'ordine , ma sarà ornata
della croce di Savoia. Le occorrenti modificazioni alla granata
221

della bassa-forza saranno a carico della massa d'economia del Corpo.


6° La contabilità, e i relativi registri tenuti dal Consiglio d'am-
ministrazione saranno impiantati a nuovo . Le Compagnie conti-
nueranno invece a valersi degli attuali loro registri e ruoli, eccetto
i conti di massa , aggiungendovi in fronte l'indicazione del nuovo
numero assunto dalle medesime nel Corpo .
7º Le matricole e rubriche di bassa - forza del 1 ° e 2° reggimento
Zappatori del Genio, dovranno pure servire come matricola e ru-
brica del nuovo Corpo .
A tal fine è sufficiente che si ponga sotto all'attual numero di
matricola di ciascun assento del 2 reggimento, un altro numero
progressivo il quale cominci dall'ultimo numero di matricola del-
l'attuale 1° reggimento .
Il numero così aggiunto verrà parimenti annotato nella ru-
brica del 2° reggimento .
La fusione della seconda rubrica in una sola sarà fatta unendo
ciascuna lettera della rubrica del 2° reggimento colla corrispon-
dente lettera della rubrica del 1°.
Il numero nuovo di cui sopra, dovrà essere assegnato a tutti
gli uomini esistenti ai ruoli matricolari del 2º reggimento , facciano
essi parte o non del nuovo Corpo , vale a dire siano essi stati con-
gedati, morti o siano passati in altri corpi , ecc . , ecc . , prima della
formazione del nuovo Corpo Zappatori del Genio.
Agli uomini del 1º e del 2º reggimento Zappatori tanto sotto
alle armi che in congedo illimitato, ecc . , ecc . deve essere posta a
matricola la variazione seguente : Fa parte del Corpo Zappatori del
Genio in forza del Regio Decreto 25 agosto 1867.
Questa variazione non riguarda che gli uomini i quali al 30
settembre 1867 faranno ancor parte dei predetti due reggimenti ,
siano essi sotto le armi od in congedo illimitato ; occorre quindi
che anzitutto le matricole dei soppressi reggimerti sieno poste al
corrente a tutto il 30 settembre 1867.
8° Parimenti le matricole e rubriche degli uffiziali del 1 ° e 2°
reggimento serviranno come matricola e rubrica del nuovo corpo
regolandosi in modo analogo al suindicato .
La variazione da apporsi alla matricola degli uffiziali che dai
soppressi reggimenti passano a far parte del corpo sarà la se.'
guente : Tale nel Corpo Zappatori del Genio per effetto del Sovrano
Decreto 25 agosto 1867. . . . . 1 ottobre 1867 .
422

9° Il Consiglio d'amministrazione del nuovo Corpo subentrerà


in tutto ai consigli d'amministrazione dei reggimenti zappatori,
i quali (salvo sempre la responsabilità dei componenti i mede-
simi per le operazioni contabili relative ai trimestri ancora a
sistemarsi) s'intenderanno sciolti.
a) Quello del 1° reggimento Zappatori col 1 ° ottobre 1867,
giorno in cui dovrà rimettere al Consiglio d'amministrazione del
nuovo Corpo che ne prenderà caricamento , i fondi in contanti
di cassa, le cartelle di deposito degli assoldati e surrogati ,, le
cartelle di credito dei cambi napoletani, le armi e le munizioni
da guerra, gli oggetti di grande arredo , quelli di vestiario , le
stoffe in fondo di magazzino , i mobili , le masserizie, gli stam-
pati e regolamenti esistenti , i quadrupedi , gli oggetti di barda-
tura ed il materiale del Genio, in una parola tutto quanto trovasi
nei magazzini ed uffici del reggimento in Casale .
b) Quello del 2º reggimento non appena avrà adempiuto
agli incumbenti di cui agli articoli 19 , 20, 21 , 22, 24, 26 , 31 e 34
delle presenti, compiti i quali si recherà a Casale rimanendo
durante il suo soggiorno a Piacenza amministrato come un di-
staccamento del nuovo Corpo .
10. I giornali generali categorici di cassa saranno chiusi con
tutto il 30 settembre 1867.
11. La rimanenza proferta dai giornali stessi al 1 ° ottobre
successivo dovrà essere versata al Consiglio del nuovo Corpo dal
quale verrà introitata alla categoria paghe , cioè :
Il 1° reggimento ora in Casale , nello stesso giorno 1 ° ottobre
come sopra è detto .
Il 2° reggimento, ora in Piacenza, nel giorno in cui la ri-
spettiva amministrazione arriverà a Casale , nel qual giorno con-
segnerà pure le cartelle di deposito degli assoldati e surrogati
e le cartelle di credito dei cambi napoletani .
12. La rimessione dei contanti , cartelle di credito o di deposito
ed effetti ricevuti dalle amministrazioni dei soppressi reggimenti
zappatori verrà rispettivamente constatata .
a) Mediante firma per quietanza dei membri componenti
il nuovo Consiglio sui giornali categorici di cassa, sui registri
delle cartelle degli assoldati e surrogati prescritti dal § 99 del
regolamento per l'amministrazione e contabilità dei Corpi in data
21 marzo 1863, e sui quaderni prescritti dall'articolo 16 della
223

istruzione 1 ° aprile 1864 a pagina 205 del Giornale militare, dei


soppressi reggimenti.
b) Mediante restituzione ai medesimi di uno dei due in-
ventari firmati per quietanza coi quali l'amministrazione rimet-
tente dovrà descrivere ed accompagnare gli effetti che consegna .
Tali inventari fatti separatamente per ciascuna categoria o
massa saranno sì dall'Amministrazione del nuovo . Corpo, che da
quelle dei soppressi reggimenti posti a corredo dei debiti articoli
d'entrata e d'uscita sui relativi registri
13. Le spese che occorreranno alla amministrazione del 2º reg-
gimento Zappatori dal 1 ° ottobre 1867 in poi sino al giorno del
suo arrivo in Casale, s'intenderanno fatte ed eseguite per conto
del nuovo Corpo , per cui all'atto del versamento dei fondi , do-
vranno dalla rimanenza di cassa presentata dal giornale al 1 ° ot-
tobre 1867 essere diffalcate le spese incontrate dopo quella epoca
purchè siano giustificate da regolari documenti .
14. Per agevolare la sistemazione della contabilità arretrata
degli sciolti reggimenti sarà stabilito presso lo stato maggiore
del nuovo Corpo un ufficio di liquidazione . Detto ufficio sarà
retto dal maggiore membro del Consiglio sotto la sorveglianza
del relatore e vi saranno , per quanto è possibile , destinati uf-
fiziali ora addetti alle amministrazioni dei soppressi reggimenti
coadiuvati da quel numero di sott'uffiziali, caporali e soldati che
il comandante del nuovo Corpo crederà di destinarvi .
15. Il comandante del nuovo corpo farà tosto le destinazioni
del basso personale dei soppressi reggimenti Zappatori nello
Stato Maggiore del Corpo e manderà al Ministero (Direzione ge-
nerale delle armi di artiglieria e genio) le sue proposte per la
destinazione degli uffiziali tanto per gl'impieghi presso il nuovo
stato maggiore che presso l'ufficio di liquidazione .
16. Gli uffiziali inferiori appartenenti allo stato maggiore dei
soppressi reggimenti che non venissero proposti per far parte
del nuovo Stato Maggiore vi saranno provvisoriamente in so-
prannumero ed addetti all'ufficio di liquidazione in attesa di
quell'altra destinazione o provvedimento che a senso del disposto
dell'art . 7 del R. D. 25 agosto 1867 il Ministero sarà per adot-
tare al riguardo.
17. I sott'uffiziali , capi operai , trombettieri maggiori, caporali
trombettieri , musicanti e vivandieri che non trovano più posto
3
224

nel nuovo organico saranno tenuti in soprannumero allo Stato


Maggiore per occupare le vacanze che fossero per avvenire od
attendere che sia altrimenti loro provvisto.
18. Colla scorta dei quadri per l'avanzamento dei reggimenti
Zappatori il comandante del Corpo procederà nel modo stabilito
dal regolamento per l'esecuzione delle leggi sull'avanzamento
dell'esercito in data 5 giugno 1854 alla formazione del quadro
dell'avanzamento del Corpo .
19. Il consiglio d'amministrazione del 2° reggimento zappatori,
al più presto possibile verserà :
a) Alla Direzione territoriale d'artiglieria in Piacenza le armi
portatili, le parti d'armi e gli assortimenti pel loro governo che
tiene in fondo di magazzino, nonchè le munizioni da guerra ;
b) Al magazzino dell'amministrazione militare in Milano le
stoffe, merci ed oggetti di piccolo corredo componenti il cari-
camento dei registri n. 6 e 7 al 1 ° ottobre 1867 ;
c) Al magazzino predetto gli oggetti di grande arredo esi-
stenti in magazzino componenti il caricamento del registro n . 9,
se sono in istato di servizio, altrimenti li venderà a benefizio
delle rispettive masse addebitandone l'importare a prezzo di ta-
riffa alla parte terza del foglio generale delle competenze e dan-
dosene contemporaneamente scaricamento sul registro G;
d) Al comando del nuovo Corpo in Casale gli oggetti di
corredo usati esistenti in fondo di magazzino , i regolamenti ,
teorie, manuali , raccolte e copie del Giornale militare e del Genio,
libri , ecc . , esistenti sia presso gli uffici del Corpo che in fondo di
magazzino , e gli oggetti della finanza in materia delle varie
masse di cui, come si dirà in appresso, non venissegli commessa
la vendita .
20. Pei movimenti di cui alla lettera b ) e c) dell'art . 19 do-
vranno essere osservate le prescrizioni contenute nella nota
n . 194 del 22 dicembre 1864 , tenendone conto sul registro di
credito e debito , modello G stabilito dalla nota dianzi citata.
21. Il Consiglio d'amministrazione del 2º reggimento compilerà
con tutta sollecitudine un inventario degli oggetti della finanza
in materia appartenenti alle varie masse non compresi nelle dis-
posizioni precedenti , coll'indicazione del prezzo col quale sono
inventariati e dello stato loro, e lo invierà in duplice copia al
Consiglio d'amministrazione del nuovo Corpo , il quale ne ritor-
225

nerà una copia , indicando quali tra essi oggetti dovranno in-
viarsi a Casale e quali per essere superflui o di troppo difficile
o costoso trasporto , vorranno essere venduti a Piacenza ai
pubblici incanti secondo le formalità sancite dal regolamento
1° marzo 1863 .
22. Per agevolare agli uffiziali di massa dei reggimenti Zap-
patori la più sollecita sistemazione della loro contabilità, i Con-
sigli dovranno col 15 settembre 1867, far cessare qualunque siasi
distribuzione di oggetti di corredo, procurarsi per tempo gli stati
generali degli oggetti distribuiti alle Compagnie nel mese di set-
tembre, sollecitare l'introduzione degli oggetti in corso di confe-
zione non che di quelli a saldo di contratti antecedentemente
stipulati .
23. Il Consiglio d'amministrazione del 2° reggimento renderà
avvertiti quei provveditori che a senso di precedenti contratti
avessero da fornire oggetti di corredo al reggimento posterior-
mente al 30 settembre 1867, di doverli inviare invece a Casale .
Il maggior costo di trasporto che ne dipendesse verrà sop-
portato dalla massa d'economia del Corpo .
24. Appena ricevuti i conti di cassa delle Compagnie distac-
cate, il Consiglio d'amministrazione del 2º reggimento zappatori
dovrà attendere alla loro verificazione, e previa trasmissione ai
comandanti delle Compagnie della ricevuta prescritta dalla nota
3 maggio 1864, inserta a pag . 285 del Giornale militare, invierà
al Consiglio d'amministrazione del Corpo :
a) L'elenco delle somme dovute dai singoli uffiziali verso
la cassa ;
b) L'elenco delle somme esistenti presso le Compagnie del
reggimento sia come fondo permanente, sia come fondo di cassa
presso le Compagnie distaccate ;
c) L'elenco delle somme anticipate nel terzo trimestre 1867,
per interessi delle cartelle di deposito degli assoldati e dei sur-
rogati ;
d) L'elenco delle somme anticipate nel tempo suddetto ai
cambi napoletani per interessi sulle loro cartelle di credito ;
e) L'elenco delle somme pagate agli assoldati con premio
non ancora rimborsate dalla cassa militare ;
f) Un elenco indicante le altre somme non ancora liquidate
costituenti un articolo di entrata od uscita delle partite estranee.
226

25. Il Consiglio d'amministrazione del 1º reggimento Zappatori


essendo, come già si disse , sciolto col 1 ° ottobre, la verifica dei
rendiconti delle Compagnie distaccate e conseguente ricevuta
verrà fatta dal Consiglio d'amministrazione del nuovo Corpo , e
gli elenchi di cui alle lettere a) b) c) d) e) f) dell'articolo prece-
dente saranno compilati dall'ufficio di liquidazione .
26. Le somme, di cui alla lettera a) dell'art . 24, saranno com-
provate da uno stato nominativo dei debitori , dai quali emerga
la somma primitiva dovuta , la data e la natura del debito, l'im-
porto totale delle ritenzioni operate, la rimanenza del debito in-
dividuale al 1 ° ottobre 1867 , nonchè la quota stabilita da rite-
nersi mensilmente ; quelli della lettera c) d) e) mediante uno
stato nominativo delle somme anticipate a ciascun individuo , e
finalmente quelle della lettera f) mediante uno stato nominativo
indicante sommariamente il motivo del credito o del debito ,
nonchè i provvedimenti presi per la loro liquidazione.
27. Il Consiglio d'amministrazione del nuovo Corpo si darà
credito alla categoria paghe dei crediti dei reggimenti Zappatori ,
emergenti dagli elenchi a) b ) c) d) e) portandoli contemporanea-
mente in uscita alle rispettive categorie ; parimenti porterà in
credito od in debito le somme emergenti dall'elenco f) portan-
dole in entrata od uscita alle partite estranee.
28. Tutte le somme che il Consiglio d'amministrazione del
nuovo Corpo sarà per riscuotere o pagare per conto dei sop-
pressi reggimenti Zappatori , verranno introitate o spesate alla
categoria paghe , eccetto quelle relative alle partite estranee
emergenti dall'elenco f) dell'art. 24.
29. In un col rendiconto di cassa di cui è cenno all'art. 24, i
comandanti delle Compagnie distaccate trasmetteranno al ri-
spettivo Consiglio d'amministrazione i seguenti stati redatti in
duplice copia :
a) La dimostrazione degli oggetti di corredo nuovi esi-
stenti presso le medesime non distribuiti al 1 ° ottobre 1867 ;
b) Egual dimostrazione per gli oggetti usati ;
c) Egual dimostrazione per gli oggetti di accampamento,
ed altri somministrati dal governo ;
d) L'inventario degli oggetti della finanza in materia ap-
partenenti alle varie masse esistenti presso le medesime al 1 ° ot-
tobre 1867 ;
227

e) La situazione nominativa , modello n. 72 , delle armi ,


degli arredi , buffetterie , ecc . , in caricamento alle Compagnie al
1 ° ottobre 1867 , i di cui totali dovranno essere identici a quelli
presentati dalla chiusa del giornale mensile di contabilità del
mese di settembre, quadro 9°, parte 1 ' .
30. Le dimostrazioni di cui alle lettere c) d) e) dell'articolo
precedente saranno pure compilate e rimesse al Consiglio d'am-
ministrazione dalle Compagnie presenti alla sede del medesimo .
31. Al ricevere delle carte di cui agli articoli 29 e 30 , il Con-
siglio d'amministrazione del 2º reggimento verificherà i docu-
menti a) b) c) d) e) ed accertatane l'esattezza, mediante atto de-
liberativo si darà scaricamento per intanto degli oggetti da essi
risultanti in caricamento alle singole Compagnie, mettendo a
corredo dei medesimi una copia dei documenti e trasmettendo
nello stesso tempo l'altra copia al nuovo Corpo .
32. Le operazioni consimili relative al 1 ° reggimento Zappa-
tori, verranno fatte dall'ufficio di liquidazione .
33. Ricevuti i documenti di cui alla lettera a, b,; c, d, e, del-
l'art . 29, il Consiglio d'amministrazione del Corpo si darà cari-
camento degli oggetti in essi descritti , i quali unitamente a quelli
che a senso degli articoli 9 e 19 , avrà ricevuto dai soppressi
reggimenti , costituiranno la sua contabilità in materia.
34. In un colle carte di cui agli articoli 29 e 30 le Compagnie
tutte del 2º reggimento Zappatori rimetteranno eziandio in du-
plice copia il ruolino nominativo della Compagnia colla rispet-
tiva posizione degli individui al 1 ° ottobre (compresi gli aggregati
di cui all'art . 4°), compilato su modulo conforme al quadro n° 1
del giornale mensile di contabilità, avvertendo di lasciare in
bianco la colonna n° 1 .
Ricevuti tali ruolini il Consiglio d'amministrazione del 2º
reggimento ne farà con sollecitudine verificare l'esattezza (segna-
tamente quella del numero di matricela) e li trasmetterà al Can-
siglio del nuovo Corpo , il quale farà notare in rosso nella casella
appositamente lasciata in bianco, il nuovo numero di matricola
assunto dagli individui nel Corpo (numero che a senso del prescritto
dell'art . 7° vien formato dall'ultimo numero matricolare del 1 ° reg-
gimento Zappatori sommato con quello che gli individui hanno
nel 2º reggimento) , e ne restituirà quindi una copia ai singoli
comandanti delle Compagnie che faranno immediatamente notare
228

sui libretti di deconto e sugli estratti, modello n° 18, il nuovo


numero di matricola assegnato agli individui .
35. I registri generali delle punizioni e rubriche del 1 ° e 2°
reggimento Zappatori saranno conservati e considerati quale
registro generale delle punizioni del nuovo Corpo , ponendo sotto
l'attuale numero di registrazione del 2° reggimento, un altro
numero progressivo il quale cominci dall'ultimo numero di regi-
strazione del 1 ° reggimento , avvertendo di annotare il nuovo
numero anche sulla rubrica alfabetica del 2º reggimento , la quale
dovrà essere fusa con quella del 1 ° come è prescritto per la
rubrica matricolare .
36. Quantunque la contabilità dei reggimenti Zappatori debbasi
intendere chiusa con tutto il 30 settembre 1867 , tuttavia per la
definitiva sistemazione dei conti dovendosi questa protrarre oltre
il 3º trimestre 1867 , il Quartier Mastro per l'Armata continuerà
per mezzo del comandante del nuovo Corpo a tener conto cor-
rente colle amministrazioni dei medesimi sino a che l'ufficio di
liquidazione possa definitivamente assestare la contabilità di detto
trimestre ; ma i rendiconti che di mano in mano si saranno per
ricevere da quel funzionario, dopo quelli relativi al 3º trimestre,
continueranno, per parte dell'ufficio di liquidazione, ad aver
sempre effetto sulla contabilità del 3º trimestre predetto .
37. La contabilità del nuovo Corpo essendo (art. 6º) impiantata
a nuovo, verrà chiusa trimestralmente senza attendere che dal-
l'ufficio di liquidazione sia assestata la contabilità arretrata dei
reggimenti Zappatori .
38. Allorchè quindi occorra all'amministrazione del nuovo
Corpo di aver la situazione di massa di qualche individuo che
debba essere congedato, transitare in altro Corpo, partire in con-
gedo illimitato , essere tradotto alla reclusione militare , oppure
debbasi sistemare il di lui conto , di massa in seguito a decesso,
diserzioni e simili, il relatore disporrà onde dall'ufficio di liqui-
dazione sia fatta la rimessione della relativa tabella e del conto
di massa, e l'importare del debito o credito di massa farà oggetto
di speciale articolo di credito o debito verso le soppresse ammi-
nistrazioni .
39. I rimanenti conti individuali verranno conteggiati dal Corpo
quando saranno compilati e rimessi dall'ufficio di liquidazione
i quadri generali ed i fogli nominativi di deconto del 3º tri-
229

mestre 1867 accompagnati dai conti di massa che vorranno quindi


essere uniti a quelli formati dal nuovo Corpo .
40. Tosto compiuta la sistemazione delle contabilità arretrate
dei reggimenti Zappatori, al di cui assestamento dovrà addive-
nirsi con la massima sollecitudine , il Ministero farà procedere
alla ispezione di saldo della contabilità.
41. Il Consiglio d'amministrazione del nuovo Corpo venendo a
senso dell'art. 9 a subentrare ai Consigli d'amministrazione dei
reggimenti Zappatori ed a liquidare i loro conti, dovrà innestare
nella propria contabilità le pendenze esistenti nei bilanci cate-
gorici dei medesimi al 1° ottobre 1867, epperò nel mentre che
dovrà assumersi per proprio conto le pendenze si del dare che
dell'avere, dovrà anche necessariamente darsi credito o debito
sul proprio foglio generale del debito o credito dei reggimenti
verso l'erario , risultante dalla chiusa dei fogli generali delle com-
petenze del 3º trimestre 1867 e sui bilanci generali categorici al 1 °
ottobre 1867 mettendovi a corredo apposita dimostrazione .
42. Incumberà altresì al nuovo Corpo il conteggiare sui propri
fogli generali delle competenze i risultati di verificazione dei
fogli nominativi delle competenze dei reggimenti a tutto il 30
settembre 1867 di mano in mano che riceverà i relativi stati
dagli uffici d'Intendenza militare e liquidarne poscia l'importo
mediante credito od addebito sul conto degli individui cui ri-
flettono le rettificazioni.
43. E similmente pei disertori dei reggimenti Zappatori che
venissero dal Corpo ripresi in forza per essersi costituiti , essere
stati arrestati e simili , e la di cui massa fosse al 1 ° ottobre 1867,
perchè già trascorsi quattro trimestri dalla data della diserzione ,
passata alla rispettiva massa d'economia, dovrà questa, desu-
mendola dai documenti arretrati ricevuti dai reggimenti Zappa-
tori, essere accreditata od addebitata alla massa individuale a
debito o credito della massa d'economia del Corpo stesso , mediante
articolo di passaggio sul giornale generale categorico di cassa .
44. L'archivio , i ruoli annuali , la corrispondenza , tutti i registri
e le carte contabili dei due reggimenti Zappatori che si debbono
conservare , verranno consegnate al comandante del nuovo
Corpo, il quale dovrà farle collocare in apposito locale e classi-
ficare per ordine e qualità affinchè vi si possa ricorrere ad ogni
evenienza .
230

45. Tutti i documenti accennati all'articolo precedente dovranno


essere accompagnati da un esatto inventario in triplice originale
da compilarsi dai reggimenti , dei quali, previa verifica , il co-
mandante del Corpo ne riterrà una copia, un'altra copia firmata
per ricevuta restituirà ai comandanti dei reggimenti, la terza
copia sarà invece spedita, pur da esso vidimata, al Ministero
della guerra (Direzione generale dei servizi amministrativi) .
46. Gli specchi caratteristici degli uffiziali saranno dal coman-
dante del 1° reggimento rimessi direttamente al comandante del
Corpo . Dal comandante del 2º reggimento saranno invece osservate
le norme stabilite dalla nota delli 8 gennaio 1866, n° 3, a pa-
gina 3 del Giornale militare.
47. Pel passaggio dei quadrupedi dei reggimenti zappatori al
nuovo Corpo si osserveranno norme analoghe a quelle prescritte
per gl'individui di bassa-forza .
48. Il materiale del Genio del 2° reggimento Zappatori sarà
preso in caricamento dal consiglio d'amministrazione del nuovo
Corpo e dato in consegna al comandante del distaccamento stan-
ziato in Piacenza .
49. L'ufficio d'Intendenza militare di Piacenza trasmetterà a
quello di Casale i ruoli annuali dell'anno 1867 del 2º reggimento
Zappatori ed entrambi gli uffici proseguiranno con tutta alacrità
le verificazioni delle contabilità dei soppressi reggimenti Zap-
patori .
50. Il comandante del nuovo Corpo dovrà trovarsi col 20 set-
tembre a Casale, ove assunte dai comandanti dei reggimenti
Zappatori, quelle informazioni che crederà del caso, proporrà al
Ministero le destinazioni degli ufficiali di cui al nº 15 , rivolgerà
alla reclusione militare di Savona le richieste d'urgenza dei re-
gistri e stampati di cui potrà abbisognare il nuovo Consiglio,
destinerà i membri del medesimo ed i locali che vorranno essere
occupati dalla nuova amministrazione e dall'ufficio di liquidazione,
disporrà onde gli uffiziali, sott'uffiziali ed altri designati a far
parte del nuovo Consiglio od a comporre lo Stato Maggiore del
corpo, non presenti a Casale, vi giungano col 30 settembre ; in
una parola senza ingerirsi nell'andamento dei reggimenti darà
tutte quelle preliminari disposizioni e direzioni che nell'interesse
del servizio riputerà utili pel regolare passaggio col 1 ° ottobre
dall'antico al nuovo ordinamento dato al Corpo.
231

I comandanti dei reggimenti Zappatori aderiranno a quelle


disposizioni e porgeranno quelle informazioni di cui allo scopo
sopraccennato fossero dal comandante del nuovo Corpo richiesti .
Il Ministro
G. DI REVEL.

DECRETO MINISTERIALE che accorda un soprassoldo

giornaliero a due uffiziali e quattro impiegati del


personale contabile addetto alla Direzione del
Genio in Ancona .

IL MINISTRO DELLA GUERRA

Visto l'articolo 2 del R. Decreto 20 giugno 1867 ;


Sulla proposta del Comando del Genio nel dipartimento mili-
tare di Bologna ,
Determina quanto segue :

ARTICOLO UNICO .

Gli uffiziali ed impiegati del Genio militare addetti alla dire-


zione di Ancona i quali , nel numero più sotto specificato , per
ragione di servizio debbano frequentemente recarsi nelle opere
distaccate di detta piazza percepiranno, a datare dal 1 ° ottobre ,
un soprassoldo giornaliero in luogo delle indennità di trasferta
che agli uffiziali ed impiegati predetti fosse per spettare in oc-
casione di trasferte a mente del R. Decreto 12 aprile 1865.
Tale soprassoldo , da corrispondersi sui fondi assegnati alla
direzione per le minute spese, viene stabilito in lire una per
2 Uffiziali inferiori e
2 Contabili ,
ed in centesimi cinquanta per
2 Aiutanti Contabili od assistenti locali .
Il presente Decreto sarà comunicato alla Corte dei Conti per la
dovuta registrazione .
Firenze, 12 settembre 1867.
Il ministro
G. DI REVEL.
232

DECRETO MINISTERIALE che accorda un soprassoldo

giornaliero agli uffiziali della compagnia Zap-


patori del Genio distaccata a Rovigo , i quali sor-

vegliano i lavori di demolizione delle fortificazioni


di detta piazza .

IL MINISTRO DELLA GUERRA

Visto l'art. 2 del R. Decreto 20 giugno 1867 ;


Sulla proposta della Direzione del Genio militare di Venezia ;
Determina quanto segue :

ARTICOLO UNICO.

Gli uffiziali della compagnia zappatori del Genio militare di-


staccata nella piazza di Rovigo, i quali sorvegliano i lavori di
demolizione delle fortificazioni di detta piazza, percepiranno colla
decorrenza del 20 agosto, ultimo scorso , e per tutta la durata
dei lavori un soprassoldo giornaliero di L. 1, in luogo delle
indennità di trasferta che potrebbero spettare ai medesimi in
occasione di trasferta , a mente del R. Decreto 12 aprile 1865.
Tale soprassoldo dovrà corrispondersi sui fondi assegnati alla
Direzione di Venezia pelle minute spese .
Il presente decreto sarà comunicato alla Corte dei Conti pella
dovuta registrazione .
Firenze, 16 settembre 1867.
Il ministro
G. DI REVEL.

ISTRUZIONI sulla gestione delle somme che le Dire-


zioni del Genio riscuotono eventualmente a titolo

di proventi casuali.

N. 36 - 19 settembre 1867.

Art. 1º. I proventi casuali che le Direzioni del Genio possono


essere nel caso di riscuotere, s'intenderanno distinti in tre specie :
233

Nella si comprendono tutte le rendite provenienti da


immobili demaniali ;
Nella 2' si comprendono tutte le rendite derivanti da diritti
per contratti ;
Nella 3 si comprendono le rendite varie non contemplate
nelle due precedenti specie, cioè il prodotto della vendita di
materiali fuori servizio , il risarcimento di danni , ecc .
Tutti i proventi di cui sopra , qualunque sia la specie cui
appartengono, sono registrati giorno per giorno nel Giornale
categorico di cassa alla colonna 11 , coll'indicazione del nome di
chi fa il versamento , dei motivi di esso e della data dei con-
tratti quando ha luogo .
Art. 2° . Il versamento dei proventi casuali nelle Casse dello
Stato, si fa per regola generale alla fine di ogni trimestre .
I proventi della la specie sono versati nelle Casse dei con-

tabili demaniali . Tutti gli altri proventi sono versati nelle Teso-
rerie provinciali .
Art. 3º. I proventi casuali di 1 e di 2 specie sono dalle
Direzioni versati nelle Casse dello Stato, prima di addivenire alla
chiusa trimestrale , senza che occorra riferirne prima al Mini-
stero, nè fare altri preliminari incumbenti .
I proventi di 3 specie non debbono essere versati , finchè
il Ministero non ne dia alle Direzioni l'ordine relativo.
Art . 4º . Alla fine del trimestre i Consigli d'amministrazione
compilano in doppio originale per ciascuna delle tre specie di
proventi , un elenco degli introiti per proventi casuali conforme
all'annesso modello , ecc .
Gli ora detti elenchi sono trasmessi all'Ufficio di Revisione
unitamente alla contabilità trimestrale .
Ad uno degli elenchi dei proventi di 1ª e 2' specie uniscono le
quitanze ritirate dalle Casse demaniali e dalle Tesorerie provinciali .
Il totale profferto dai tre elenchi deve eguagliare il totale
degl'introiti registrati nella colonna 11 del Giornale categorico
pendente il trimestre .
Art . 5º. L'elenco dei proventi di 1ª specie comprende solo il
totale delle somme riscosse, già depurate delle deduzioni pre-
scritte relativamente ai fitti degli alloggi colla seguente dicitura :

Rendite provenienti da immobili demaniali L.


234

Sotto la denominazione generica di rendite provenienti da


immobili demaniali si comprendono :
a) Il fitto degli alloggi riscosso a tenore delle instruzioni
Ministeriali del 15 gennaio 1867, depurato della spesa di vaglia
postali e dello sconto del 20 per 0/0;
b) Il fitto di terreni demaniali come da contratti ;
c) Il ricavo dalla vendita di piante ed erba esistenti in
terreni demaniali come da contratti ;
d) I canoni per esercizio di cantine nelle fortezze, ca-
serme, ecc .
Art. 6°. L'elenco dei proventi di 2 spesa comprende il solo
totale delle somme riscosse per dritti di contratti già depurati
dalle spese incontrate dalla massa d'economia per i contratti ed
appalti .
La dicitura di questo specchio è la seguente :

Rendite per dritti di contratti . . . . . L. . . . .

Sotto la denominazione generica di rendite derivanti da


diritti di contratti, si comprendono tutti quegli introiti che si
riscuotono dagli appaltatori, giusta le consuetudini in vigore in
ciascuna provincia, cioè :
e) Per emolumento ;
f) Diritti di copia e di autenticazione ;
g) Carta bollata e spese di bollo ;
h) Tassa registro ;
i) Stampa d'avvisi d'asta.
Le spese che le direzioni del Genio dovessero incontrare in
anticipazioni per stampa d'avvisi d'asta, compra di carta bol-
lata , dritti di copia, tassa registro e simili , saranno difalcate
in massa dal totale dei proventi di 2 ' specie alla fine del tri-
mestre, e portate in diminuzione alle colonne 11 e 22 del Gior-
nale categorico .
Art. 7. Le contrattuali di cui sopra dovranno essere registrate
volta per volta alla colonna 22 del giornale categorico in modo
distinto dalle altre che concernono la massa di economia.
Accadendo che una Direzione avesse in un dato trimestre
incontrate delle spese contrattuali senza aver riscosso verun
provento, si aspetterà a reintegrare la massa d'economia di sif-
fatte spese nel trimestre successivo .
235

Accadendo che il tolale delle spese contrattuali d'un trime-


stre superi l'importo dei proventi di 2ª categoria, si tralascierà
dal comprendere nella deduzione a farsi a colonna 11 e 22 del
Giornale categorico, l'ultima o taluna delle ultime partite di
spesa nell'ordine di trascrizione del giornale , quante bastino a
far sì che i proventi di 2 specie superino d'alcun poco le rela-
tive spese .
La massa d'economia sarà poi reintegrata nel successivo tri-
mestre della partita o delle partite di spese non state come sopra
difalcate dai proventi .
Art. 8°. L'elenco dei proventi di 3 specie, contiene dettaglia-
tamente per individuo e per ogni genere di proventi, l'indica-
zione delle somme riscosse ed il totale generale .
A detto elenco si uniscono le copie dei contratti di vendita
quando ne sia il caso .
In questo elenco i proventi sono descritti nell'ordine stesso
in cui lo furono sul Giornale categorico.
Art . 9º . L'ufficio di Revisione, ricevuti i predetti tre elenchi in
doppia copia, ne fa il riscontro colle somme profferte dalla
copia del Giornale categorico, e trovatili regolari ne trasmette
un esemplare al Ministero della Guerra munito del suo visto .
Art. 10. Le somme residuate dalle anticipazioni date dal mi-
nistero sovra d'un capitolo del bilancio, sono bensì versate in
tesoreria e poste in introito alla colonna 11 del Giornale cate-
gorico, ma non costituendo esse un reale provento, non vengono
comprese in nessuno dei tre elenchi fin qui menzionati .
Trattandosi di compilare i rendiconti della contabilità in con-
tanti del 4º trimestre, di cadun anno , od un rendiconto qua-
lunque, col quale si venga a chiudere una serie di anticipazioni
ad una gestione qualsiasi , ed emergendo che le somme avute in
anticipazione non furono interamente spese , i Consigli dovranno ,
anche prima di mandare il rendiconto all'ufficio di Revisione,
far conoscere al Ministero la somma che sopravanza dalle anti-
cipazioni riscosse per cadun capitolo del bilancio, ed indicare
ad un tempo separatamente quella cifra che ad ogni somma
sopravanzata credono si debbano aggiungere per far luogo al
mandato di saldo .
Art . 11. Nella copia del Giornale categorico di cassa che si
spedisce all'ufficio di Revisione per il 4º trimestre di ciascun
236

anno, si porteranno separatamente in uscita alla colonna 21 ,


tanto i proventi casuali di 3ª specie, quanto i residui delle an-
ticipazioni or ora citati , benchè non ne sia per anche seguito
l'effettivo versamento nelle casse dello Stato, allo stesso modo
che si mettono in entrata ai rispettivi capitoli i varii mandati
di saldo , quantunque non ancora percepiti .
Detti movimenti saranno poi inserti nel registro tenuto dal
consiglio a misura della loro reale effettuazione e prima della
definitiva chiusura annuale .
I versamenti dei proventi casuali di tre specie , riscossi nei
primi tre trimestri dell'anno , saranno registrati nella contabilità
del successivo trimestre sotto la data del giorno in cui avranno
effettivamente avuto luogo .
Art. 12. Qualora nel corso del trimestre il Ministero ordinasse
di versare immediatamente nelle casse dello Stato alcune somme
di proventi casuali , i Consigli d'amministrazione ne curano il
versamento, ed i direttori rivolgono con la maggiore sollecitu-
dine all'ufficio di Revisione gli specchi relativi a seconda di
quanto è detto nell'articolo 4 .
L'ufficio di Revisione ne trasmette una copia al Ministero , e
ritiene l'altra per essere poi unita alla contabilità del trimestre .
Art. 13. Quando nel corso del trimestre avvennero versamenti
anticipati di proventi casuali, come è detto all'articolo prece-
dente , i Consigli amministrativi, nel compilare gli elenchi tri-
mestrali, di cui tratta l'articolo 4° , si regoleranno come segue :
a) L'elenco relativo ai proventi di seconda specie (diritti
contrattuali) , dovrà contenere il totale di tutte le somme riscosse
nel trimestre compresa la parte già versata anticipatamente ; nella
colonna annotazioni si aggiungerà però comprese L. . . . . . già
versate in tesoreria il giorno ...
b) Gli elenchi relativi ai proventi di 1ª e di 3ª specie, non
dovranno contenere che le somme che rimangono a versarsi , e
saranno quindi negativi , tanto nel caso in cui niun provento
abbia avuto luogo nel trimestre, quanto nel caso in cui le somme
riscosse fossero tutte state anticipatamente versate al Demanio od
alla Tesoreria.
Nella colonna annotazione non si ommetterà tuttavia di indi-
care l'importo e la data dei versamenti fatti in anticipazioni lungo
il trimestre .
237

Art. 14. Qualora alla fine del trimestre presentandosi alla Teso-
reria od altra cassa demaniale , la persona delegata dal Consiglio
per eseguire il versamento dei proventi casuali di 1ª e di 2ª
specie , il cassiere rifiutasse di ricevere il denaro senza speciale
e preventiva autorizzazione, i Direttori notificano questa circo-
stanza all'ufficio di Revisione nell'atto che gli trasmettono la
contabilità trimestrale e gli specchi dei proventi ed attenderanno
gli ulteriori ordini del Ministero per l'effettuazione del versa-
mento.
Art. 15. Sono abrogate tutte le precedenti instruzioni relative
alla contabilità dei proventi casuali delle Direzioni del Genio
militare.

Per il ministro
MARALDI .
238

Servizio del Genio. (Da delinearsi a penna). Mod.⚫ no ..., § ... del Reg.

DIREZIONE DEL GENIO di

... Trimestre 186

Elenco degli introiti di proventi casuali di . • • • specie


categorico
ivo

( 4 *) . nelle casse dello Stato.


progress
giornale
cassa
No

DATA AMMONTARE
di

MOTIVI
del

degli degli ANNOTAZIONI


DEGLI INTROITI
INTROITI INTROITI
2 3 5

addi 186

IL CONSIGLIO

(1 *) Si dirà : da versarsi, o versati nelle casse dello Stato.


NB. - Negli elenchi per proventi di 1° e 2° specie si ommetteranno le co-
lonne 1 e 2.
239

Valore degli oggetti da dichiararsi fuori servizio.

N. 37 --- 25 settembre 1867.

Importa al Ministero di conoscere il valore dei materiali che


annualmente vengono dichiarati fuori servizio fra quelli in con-
segna ai Consigli di Amministrazione del Corpo dei Zappatori del
Genio e delle Direzioni dell'arma , esclusi i materiali provenienti
da lavori in immobili militari che non sono di modello rego-
lamentare o la di cui provvista è a carico delle masse collettive
dei corpi .
A tale scopo si prescrive che negli specchi di proposta, mo-
dello nº 39 del regolamento 15 dicembre 1864 per il servizio del
materiale di artiglieria, vengano aperte tra la colonna 5ª e la 6ª
due altre, in una delle quali si comprenda il prezzo parziale di
ciascun oggetto e nell'altra l'ammontare dei quantitativi indicati
a colonna 5º . I prezzi parziali da assegnarsi devono essere rag-
guagliati al valore dell'oggetto considerato come di servizio .
L'Ufficio di Revisione , servendosi dello stampato modello nº 39,
compilerà e trasmetterà al termine di ogni anno uno specchio
generale riepilogativo rappresentante la qualità , quantità e va-
lore di tutte le succitate robe che nel corso dell'anno furono di-
chiarate fuori servizio .
Per mettere quindi l'ufficio predetto in condizione di poter
compilare lo specchio di cui trattasi per l'anno 1867 , le singole
Direzioni ed il Corpo dei Zappatori del Genio invieranno al me-
desimo, entro il mese di ottobre prossimo , una copia degli spec-
chi modello nº 39 già stati approvati dal Ministero dal 1 ° gen-
naio in poi o che tuttavia si trovino in corso di approvazione
facendovi risultare il valore degli oggetti come sopra venne in-
dicato .

Per il Ministro
MARALDI.
240

Modo di tenere la contabilità in danaro dalle Dire-

zioni del Genio per il servizio della Marina.

N. 38. - 28 settembre 1867.

Affinchè i consigli amministrativi delle Direzioni del Genio se-


guano norme precise ed uniformi nel contabilizzare fondi in
contanti per conto del Ministero della Marina, questo ministero
di concerto col dicastero ora detto, determina quanto infra :
1º I Consigli amministrativi delle Direzioni del Genio inca-
ricate di riscuotere e contabilizzare fondi in contanti per conto
del Ministero della Marina, terranno per la relativa contabilità
registri affatto separati da quelli della Guerra, e trasmetteranno
egualmente all'ufficio di Revisione della contabilità del mate-
riale del Genio i rendiconti e tutte le altre carte relative .
2° I fondi in contanti, di che si tratta , saranno però tenuti
nella medesima cassa in cui sono depositati i fondi dell'Ammi-
nistrazione della Guerra.
3. In occasione di verifica di cassa saranno consegnati al
verificatore i registri e le carte di contabilità riferentisi tanto
all'Amministrazione della Guerra quanto a quella della Marina .
Per il Ministro
MARALDI.

Manifesto di concorso per la compilazione di libri


di testo per le scuole del Corpo Zappatori del
Genio.

Ritenuta la convenienza di adottare libri speciali di testo per


l'insegnamento delle materie che formano oggetto d'istruzione
presso le scuole reggimentali dei Zappatori del Genio , il Mi-
nistero della guerra determina quanto segue :
1° È aperto un concorso per la presentazione di manoscritti
che possano servire di testo per l'insegnamento delle materie
241

seguenti , giusta i programmi che fanno seguito al presente ma-


nifesto :
a) Fortificazione passeggera e permanente, secondo il pro
gramma I ;
b) Impiego delle truppe del genio nelle operazioni cam-
pali, secondo il programma II ;
c) Telegrafia elettrica , secondo il programma III ;
d) Topografia, secondo il programma IV ;
e) Elementi di costruzioni, secondo il programma V ;
2º Sarà corrisposto un premio in danaro all'autore di quel
manoscritto che per ognuno dei cinque programmi sarà rico-
nosciuto il migliore di quelli presentati e corrispondente al suo
scopo, secondo il giudizio inappellabile che ne pronunzierà a
maggioranza di voti il Comitato del Genio . Tali premi saranno
di lire mille per ciascuno dei programmi I , II, III ; e di lire
cinquecento per cadauno dei restanti IV e V.
Il Ministero della guerra acquista col pagamento del premio
la proprietà dell'opera.
I manoscritti che non conseguiranno il premio otterranno , ove
ne siano giudicati meritevoli, una menzione onorevole ;
3 I manoscritti devono essere inediti , composti in lingua
italiana e scritti in caratteri chiari e leggibili , corredati delle
varie figure nitidamente delineate e tratteggiate : lo stile dovrà
essere piano, facile e conciso quale si addice a cose scientifico-
pratiche ;
4° I manoscritti debbono tutti pervenire al Comitato del
Genio non più tardi del 1 ° luglio 1868, affrancati sotto l'indi-
rizzo seguente :

Al signor Presidente del Comitato del Genio

TORINO.

5° Sono ammessi al concorso tutti i cittadini dello Stato, ad


eccezione dei membri del Comitato del Genio , i quali debbono
portare giudizio sul merito delle singole opere ;
6º Ciascun concorrente contrassegnerà il proprio manoscritto
con un'epigrafe, la quale verrà ripetuta sopra una scheda sug-
gellata, contenente il nome, cognome ed il luogo di residenza
dell'autore ;
242

7° È assolutamente vietata qualunque espressione che possa


far conoscere l'autore, il quale fatto, ove succedesse , toglierebbe
al medesimo il diritto di concorrere al premio ;
8° Non si apriranno fuorchè le schede dei manoscritti pre-
miati, o giudicati meritevoli di menzione onorevole, le altre sa-
ranno abbruciate senza essere aperte ;
9° La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno e nel
Giornale Militare dell'epigrafe dei manoscritti, fatta di mano in
mano che perverranno al Comitato del Genio , servirà di ricevuta
ai loro autori ;
10° I manoscritti non premiati saranno restituiti dietro ri-
chiesta.
Firenze, 1° ottobre 1867.

PROGRAMMI

PER LA COMPILAZIONE DI LIBRI DI TESTO.

I.

Fortificazione passeggiera e permanente.

Fortificazione passeggiera.

Si svolgeranno chiaramente e brevemente i principii che re-


golano il profilo ed il tracciato delle opere , descrivendo le più
usuali di esse tanto aperte alla gola che chiuse , tanto semplici
che complesse, evitando però le discussioni scientifiche che hanno
condotto tanto alla fissazione dei principii di massima, che alla
determinazione delle varie dimensioni delle opere .
Si esporranno invece accuratamente e con corredo di neces-
sari disegni tutti i particolari relativi alla costruzione delle opere,
alla formazione delle varie specie di rivestimenti delle scarpe,
alla disposizione delle artiglierie nell'interno delle opere , alla
costruzione delle difese accessorie , dei trinceramenti, all'ordina-
243

mento e difesa delle singole località speciali e degli ostacoli


naturali ed artificiali che si offrano in campagna, come siepi,
argini, muri isolati, fabbriche, villaggi, ecc .

Fortificazione permanente.

Si darà un semplice cenno dei sistemi vari di fortificazione


moderna, descrivendo poi in ogni sua minuta parte il fronte
bastionato moderno . Si accenneranno gii inconvenienti delle for-
tificazioni esistenti , in rapporto ai progressi dell'artiglieria ed i
mezzi che sono proposti a migliorare la condizione della difesa
per rispetto all'attacco .

II.

Impiego delle truppe del Genio nelle operazioni campali.

Premesso un cenno generale sul servizio affidato all'Arma


del Genio in campagna, si passerà all'esposizione dei vari mezzi
coi quali i Zappatori possono provvedere :
a) Alla formazione o riparazione di passaggi attraverso le
acque, con ponti di circostanza, descrivendo accuratamente e
nei loro minuti particolari i più usuali e semplici di essi , ed alla
distruzione dei ponti esistenti ;
b) Alla costruzione, riparazione e rovina delle strade tanto
ordinarie che ferrate , descrivendo i lavori da eseguirsi a seconda
dei casi e delle circostanze ;
c) Allo stabilimento di campi , tanto a tende che a baracche
od a bivacco, coi loro accessori più indispensabili come forni ,
cucine e latrine di campagna ;
d) Alla distruzione delle difese nemiche, agevolando così
l'attacco dei trinceramenti e dei posti fortificati .
Si esporrà quindi l'ordinamento dello stato maggiore, delle
truppe e dei parchi del Genio in campagna.

III.
Telegrafia elettrica.

Si esporranno dapprima chiaramente e brevemente le nozioni


di elettro-magnetismo più indispensabili per l'intelligenza e la
244

pratica della telegrafia elettrica, nella considerazione che quelli


ai quali è diretto l'insegnamento sono digiuni di ogni cognizione
di fisica e chimica .
Si darà quindi un cenno di telegrafia elettrica in generale,
descrivendo le macchine, l'alfabeto ed i segni convenzionali in
uso per la trasmissione dei telegrammi, la disposizione degli ap-
parati nelle stazioni estreme od intermedie, il modo di riparare
agli sconcerti che si producono lungo le linee e nelle stazioni .
Si esporranno in ultimo accuratamente tutti i particolari del
servizio telegrafico militare , tanto in rapporto alla costruzione
delle linee, che al servizio delle stazioni col materiale regola-
mentare .

IV.

Topografia - Disegno topografico.

Topografia.

Premesso un cenno sulla utilità dei piani e delle carte e sulla


loro costruzione, si descriveranno gli strumenti più comuni per
le operazioni topografiche e poscia i vari mezzi di rilevamenti,
tanto per la planimetria e l'altimetria dei terreni, quanto per le
fabbriche .

Disegno topografico .

S'indicherà il modo di rappresentare sulla carta le varie acci-


dentalità e forme del terreno, e le fabbriche .

V.

Elementi di costruzione.

Premesso un cenno sui materiali di costruzione più usati in


Italia, sui loro caratteri, provenienza , uso speciale e sul modo
di conoscere i difetti essenziali pel loro impiego nelle costruzioni ,
si esporranno chiaramente i particolari di costruzione dei lavori
di terra (scavi e riposti) , dei lavori murali più usati (murature
245

semplici , volte , soffiti , intonaci, pietre da taglio , pavimenti di


laterizi , di lastre, di bitumi, coperture), dei lavori di legname
e di metallo tanto nella struttura dei muri che nelle loro parti
completive.
Si accenneranno quindi i caratteri principali degli edifizi de-
stinati ad uso militare , indicando inoltre pei principali di essi
(caserme di truppe a piedi, a cavallo , magazzini da polvere,
panifizi militari) i dati necessari alla loro costruzione.
Si esporranno in ultimo con accuratezza i principali particolari
della costruzione degli edifizi militari, cioè latrine di notte e di
giorno, fornelli economici , arredamenti di dormitori o di scu-
derie, ecc. , ecc .

BOLLETTINO BIBLIOGRAFICO.

Entro la settimana usciranno le prime dispense del

CORSO DI LETTURE TECNICHE NORMALI


SULLE

MACCHINE MOTRICI

PROFESSATE PRESSO IL REGIO MUSEO INDUSTRIALE ITALIANO IN TORINO

DAL CAVALIERE
Cavallero Agostino

CORREDATE DI TAVOLE AUTOGRAFATE

Titolo delle lezioni : 1 e 2ª Dinamometria ; 3ª Motori ani-


mati ; - 4 e 5ª Motori idraulici a rotazione ; - 6ª Motori idrau-
lici a moto alterno ; - 7ª Nozioni elementari di termodinamica
e loro applicazione ai gaz ; - 8ª Motori ad aria calda ; -9ª Pro-
duzione industriale del vapore ; 10 Macchine a vapore sta-
zionarie e locomobili ; - 11ª Locomotive di battelli a vapore ;
12 Motori a vento , ad aria compressa , atmosferici , funicolari
ed elettrici .

Prezzo dell'intera opera : L. 5.

Torino : presso le librerie dei fratelli Bocca , Paravia e comp.


246

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare.

- 1867.
(N. 44)

Agosto 15. - Legge. Leva militare dei giovani nati nell'anno 1846
nelle provincie venete e in quella di Mantova Pag. 511
25. --- Soppressione delle Direzioni del Genio di Pavia, Messina
e Cagliari 512
25. Uffiziali che maggiormente si distinsero presso la scuola
normale di cavalleria . " 514

(N. 45) - 1867 .

Agosto 19. D. M. Corrisponsione di soprassoldo a due Aiutanti Con-


tabili od assistenti locali presso la Direzione del Genio
militare di Piacenza . .. Pag. 515
22. ― R. D. Soppressione dei Gran Comandi dei Dipartimenti mi-
litari di Verona , Milano, Torino, Bologna, Firenze e
Napoli . • 516
29. -- Istruzione per l'eseguimento del R. D. suddetto » 517
29. Maggiori attribuzioni date ai Comandi generali di divi-
sione in seguito allo scioglimento dei Gran Comandi
di Dipartimento, ecc. • · 519
30. -- Aggiunta alla nota nº 110 del 23 giugno 1860 relativa
alla concessione di cavalli agli uffiziali · 523
31. Provvista della legna alla truppa nelle provincie napo-
letane . • · 524
31. - Assegnazione di posti sulle ferrovie agli uffiziali ed im-
piegati in missione ⚫ 525

- 1867.
(N. 46)

Agosto 18. - R. D. Si affida all'esame del consiglio superiore militare


di sanità la definizione degli affari di massima rela-
tivi al servizio sanitario militare marittimo . Pag. 527
25. - - R. D. Ordinamento del Corpo dei Zappatori del Genio 528
26. - Istruzioni per l'eseguimento del predetto R. Decreto ► 532
Settembre 7. - Tenuta della matricola degli uffiziali appartenenti alle
case militari di S. M. il Re e dei reali Principi • 542
247
Settembre 7. - Carta fiduciaria in circolazione . Pag. 548
S. Chiamata della leva dei giovani nati nell'anno 1846 delle
provincie della Venezia e di Mantova 543
10. Relazione del consiglio d'amministrazione dello spedale
principale del 3° dipartimento marittimo in Venezia
col quartier-mastro per l'armata › 549 '

(N. 47) - 1867 .

Settembre 8. --- R. D. Soppressione dei depositi cavalli stalloni di Sas-


sari, Foggia e Fossano, ecc. • Pag. 551
10. Uffiziali che maggiormente si distinsero presso la scuola
normale di cavalleria e dei bersaglieri 558

(N. 48 ) 1867.

Settembre 17. Si esonerano gli ufficiali e loro assimilati in disponibi-


lità od in aspettativa dal produrre il certificato di
esistenza in vita, per riscuotere i loro assegnamenti
dai comandi militari di provincia . • . Pag. 559
18 . -- Scuola di scherma per tutti i corpi, tanto di fanteria
che di cavalleria . › 560
18. Corrispondenza telegrafica. - Contabilità affidata ai
Comandi generali delle divisioni militari territoriali 561
19. - Divieto di trasmettere ulteriori domande di capitani e
luogotenenti di fanteria per collocamento in aspetta-
tiva per riduzione di corpo · 562

----
(N. 49) 1867 .
Settembre 12. - D. M. Soprassoldo giornaliero agli uffiziali ed impiegati
del Genio militare addetti alla Direzione di An-
cona · • Pag. 563
16. D. M. Soprassoldo giornaliero agli uffiziali del Genio
militare addetti ai lavori di demolizione nella piazza
di Rovigo 564
20. I militari congedati i quali abbisognano d'imbarcarsi
per ripatriare possono farsi partire . · 565
22. Delle denuncie di diserzione dei surrogati per parte dei
comandanti dei corpi . • 565

(N. 50 ) ---- 1867.

Settembre 8. R. D. Riduzione di una divisione del segretariato ge-


• nerale del Ministero della Guerra Pag. 567
15. D. M. Nuovo ripartimento di attribuzioni . fra le ' divi-
sioni e gli uffici del segretariato generale . " 568
248
Settembre 15. Modificazioni all'elenco delle attribuzioni assegnate a
ciascuna divisione ed ufficio del Ministero della
Guerra • · Pay. 569
22. Trasferimento a Firenze del comando generale del Corpo
di stato maggiore › 570
22. Soppressioni dei ruoli matricolari già tenuti dai sop-
pressi Gran Comandi di Dipartimento. I presidenti
fissi ed altri ufficiali debbono inscriversi sulla matri-
cola del consiglio d'amministrazione dei comandi mi-
litari, ecc., ecc. > 571
22. Ammessioni di allievi negli istituti superiori militari 573
25. Prescrizioni per un'unica direzione delle operazioni
militari contro il brigantaggio nelle provincie meri-
dionali, e per un unico comando delle fortezze del
quadrilatero 578

(N. 51 ) 1867.
Settembre 15. R. D. Nuovo quadro organico del corpo sanitario mi-
⚫litare . . Pag. 579
20. - Dimostrazione delle diminuzioni avvenute nei cavalli e
nei muli dell'esercito durante l'anno 1866 . 583
25. - Circa la tenuta degli uffiziali nelle città capo -luoghi di
divisione e nella capitale · › 594

Supplemento N. 4. 1867.
Marzo 31. --- Si approvano le nuove condizioni generali per affitto di
terreni demaniali attinenti alle fortificazioni Pag. 127

Supplemento N. 5. 1867 .

Luglio 1° - Regolamento sull'amministrazione degli immobili di-


pendenti dal Ministero della Guerra del 15 dicembre
1865 · .. Pag. 135

Supplemento N. 6 . 1867.

Agosto 5. -- Per l'iscrizione a matricola degli assenti dei veneti e


mantovani che in dipendenza dell'annessione allo Stato
in quelle provincie vennero a far parte dell'esercito
italiano . Pag. 179

- 1867 .
Supplemento N. 7.
Agosto 13. Riparto in articoli dei capitoli del bilancio passivo della
guerra per l'anno 1867 . Pag. 208
249

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 12 .

SOMMARIO.
Settembre 29. R. Decreto. Soppressione dei Comandi d'Artiglieria , del Genio e di Cavalleria
nel Dipartimento militare di Bologna (Partecipazione ufficiale) . • Pag. 249
29. ---- Istruzione per l'esegnimento del R. Decreto 29 settembre 1867 (Id.) K 250
Ottobre -
18. Modificazione al cappotto-soprabito degli ufficiali del Corpo di Stato Maggiore ,
dei Corpi di Fanteria, del Genio , dello Stato Maggiore delle Piazze e degli
Istituti militari (Id.) > 252
18. - R. Decreto . Numero e larghezza delle zone soggette a servitù militari da appli-
carsi alle proprietà fondiarie adiacenti al forte di Bard (Id.) . 254
18. - Condizioni da comprendersi nella compilazione dei documenti di appalto per la-
vori attorno gl'immobili ad uso militare (Id.) > 255
20. Attendenti degli ufficiali del Gonio Militare ( Id.) . id.
24. - R. Decreto. Accordo di soprassoldo ad ufficiali ed impiegati della Direzione del
Genio Militare di Napoli ( Id.) • 256
> 25. - Decreto Ministeriale che determina il quantitativo del soprassoldo e del perso-
nale a mente del R. Decreto 24 ottobre 1867 (Id.) > 257
Errata-corrige alla Nota n . 36 del 19 settembre 1867, inserta a pag. 232 e
seguenti di questo giornale (Id.) · > 258
Regolamenti ed altre opere vendibili presso il Comitato del Genio Militare 259
Sommari dal N. 52 al N. 61 e suplem . N. 8 del Giornale Militare Ufficiale » 461

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

REGIO DECRETO. Soppressione dei Comandi di Arti-

glieria, del Genio e di Cavalleria nel Diparti-


mento militare di Bologna.

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA.

Visti i nostri Decreti 18 dicembre 1864, 30 dicembre 1865 , 14


dicembre 1866 e 6 gennaio 1867 , sull'ordinamento delle Armi di
Artiglieria e del Genio ;
Visto l'altro nostro Decreto 19 marzo 1863, relativo ai Comandi
di Brigata di Cavalleria ;
Sulla proposta del nostro Ministro della Guerra ;
Abbiamo decretato e decretiamo :
ART. 1º - A far tempo dal 1 ° novembre prossimo sono sop-
250

pressi i Comandi di Artiglieria , del Genio e di Cavalleria nel


Dipartimento militare di Bologna (Comandi territoriali) .
-
ART. 2° Il territorio assegnato ai predetti Comandi , verrà
ripartito fra quegli altri Comandi d'Artiglieria, del Genio e di
Cavalleria che il nostro Ministro della Guerra riterrà più con-
veniente .
Il predetto nostro Ministro è incaricato dell'esecuzione del
presente Decreto, che sarà registrato alla Corte dei Conti .
Dato a Firenze, addì 29 settembre 1867.

VITTORIO EMANUELE .

G. DI REVEL .

Istruzione per l'eseguimento del Regio Decreto


29 settembre 1867.

N. 39. 29 settembre 1867. (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale ).

In esecuzione del Regio Decreto 29 settembre ultimo con cui


vengono soppressi, a far tempo dal 1 ° novembre prossimo , i Co-
mandi territoriali di Artiglieria , Genio e di Cavalleria di Bologna,
e facendo seguito alla Nota numero 121 , del 29 agosto 1867, in-
serta a pagina 519 del Giornale Militare, lo scrivente determina :
1° Il territorio di giurisdizione assegnato ai Comandi terri-
toriali di Artiglieria e del Genio di Bologna viene ripartito come
segue :
a) Quello della Divisione militare territoriale di Bologna
e di Ancona passerà nella giurisdizione dei Comandi territoriali
di Artiglieria e del Genio di Firenze ;
b) Quello della Divisione militare territoriale di Parma pas-
serà sotto la giurisdizione del Comando territoriale di Artiglieria
e del Genio di Milano .
2° La circoscrizione territoriale della Direzione territoriale
di Artiglieria di Bologna sarà limitata al territorio della Divi-
sione di Bologna mentre quella della Divisione militare territo-
251

riale di Parma passerà nella circoscrizione territoriale assegnata


alla Direzione territoriale di Artiglieria di Piacenza.
3º Le carte d'ufficio, disegni , ecc . , esistenti nei predetti Co-
mandi territoriali d'Artiglieria e del Genio verranno inviati :
c) Al rispettivo Comando d'Artiglieria o del Genio di Fi-
renze, quelle relative alla Direzione territoriale di Bologna ed
Ancona ;
d) Al rispettivo Comando territoriale d'Artiglieria o del
Genio di Milano , quelle relative alla Direzione territoriale di
Parma .
4° I regolamenti ed i volumi della raccolta degli Atti del
Governo, i giornali militari di Artiglieria e del Genio , gli altri
libri d'ufficio, le carte geografiche e topografiche, i mobili ecc . ,
in caricamento ai suddetti Comandi territoriali di Artiglieria e
del Genio di Bologna, verranno dati in consegna alle rispettive
Direzioni territoriali di dette Città alle quali questo Ministero
si riserva di dare speciali istruzioni sull'impiego a farsene .
5° L'invio e rimessione delle carte ed oggetti di cui ai nu-
meri 3 e 4 vorrà essere accompagnata da un inventario in tri-
plice copia, di cui una verrà poi inviata a questo Ministero (Di-
rezione generale delle Armi di Artiglieria e Genio) ed una ritenuta
dal ricevente che rinvierà la terza firmata per quietanza al ri-
mettente .
6° Le truppe di Cavalleria stanziate nella Divisione di Parma
passeranno sotto la dipendenza del Comando territoriale di Ca-
valleria di Milano , quelle stanziate nella Divisione di Bologna
sotto la dipendenza del Comando territoriale di Cavalleria di
Verona , e quelle stanziate nella Divisione di Ancona sotto al
Comando territoriale della Cavalleria di Firenze .
7° I regolamenti ed i volumi della raccolta degli Atti del
Governo, del Giornale Militare, e gli altri libri d'ufficio in con-
segna al Comando territoriale di Cavalleria di Bologna , saranno
spediti all'archivio del Ministero della Guerra in Torino presso il
Comando territoriale di Artiglieria, accompagnati con nota d'in-
ventario in doppio originale, uno dei quali sarà poi trasmesso
al Comando territoriale di Cavalleria di Verona per servire di
ricevuta .
8° Le carte d'Ufficio dello sciolto Comando territoriale di
Cavalleria di Bologna saranno divise in tre categorie, cioè :
252

a) Pratiche relative ai Corpi che non hanno più stanza nel


territorio del disciolto Dipartimento di Bologna ;
b) Pratiche relative al Reggimento Piemonte Reale Caval-
leria ;
c) Pratiche relative al Reggimento Cavalleggeri di Mon-
ferrato.
Le carte di cui alla categoria a) saranno trasmesse a questo
Ministero (Direzione Generale delle Armi di Fanteria e Caval-
leria, Divisione Cavalleria) ; quelle della categoria b) al Coman-
dante territoriale di Cavalleria di Verona ; e quelle della categoria c)
al Comandante territoriale di Cavalleria di Milano , accompa-
gnate del pari da inventario in doppio originale, uno dei quali
verrà a titolo di ricevuta rimessa al Comandante territoriale di
Cavalleria menzionato all'articolo 8.
Il Ministro
G. DI REVEL.

Modificazione al cappotto-soprabito degli Ufficiali


del Corpo di Stato Maggiore, dei Corpi di Fan-

teria, del Genio , dello Stato Maggiore delle Piazze


e degli Istituti militari.

N. 40. - 18 ottobre 1867. (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Ai signori Comandanti Generali delle Divisioni militari,


ai signori Comandanti dei Corpi, degli Istituti militari e di Provincia.

Questo Ministero ha determinato di introdurre alcune modifi-


cazioni al cappotto - soprabito degli ufficiali , del quale trattasi
nelle istruzioni generali per le divise, stampate nel Giornale del
Genio Militare negli anni 1863, a pagina 63 e 67 , e 1864 a pa-
gina 307.
Perciò, mentre pubblica per norma il relativo disegno, descrive
qui appresso in che consistano le varianti medesime :
Il cappotto- soprabito dev'essere più ampio che ora nol sia , ed
avere conseguentemente una piega nel mezzo delle spalle.
253

Alla parte esterna del braccio sarà sovrapposta una mostra


simulante un'apertura , questa mostra sarà rettangolare dal lato
interno , ed all'esterno formerà tre punte equidistanti, leggermente
rotondate e con un piccolo bottone ciascuna .
I distintivi sono collocati sulla mostra ora detta al di dentro
della filettatura e rasente la medesima dalla parte delle punte.
Le saccoccie saranno non più verticali, ma collocate invece
orizzontalmente con una rivolta che le ricopra . È conservata però
una apertura verticale al fianco sinistro per dare passaggio al-
l'elsa della sciabola .
Sulle cuciture laterali, all'altezza dei fianchi, sono due finte
verticali che simulano due saccoccie , ed alle estremità di cia-
scuna finta è collocato un bottone.
Appena disotto alla estremità superiore di ciascuna finta, sono
attaccate orizzontalmente, una per parte verso il di dietro , due
striscie di panno (martingala). Una di queste due striscie porta
due bottoni , l'altra i rispettivi occhielli .
Il colletto, i paramani e la mostra di cui sopra si è parlato,
dovranno essere per tutti gli ufficiali in panno nero . Le filetta-
ture del primo saranno in panno nero e si estenderanno dal-
l'alto in basso sul davanti del cappotto ; le altre della mostra e
dei paramani saranno invece di panno o velluto uguale a quello
in uso per le filettature che ornano la tunica ; e per gli ufficiali
del Corpo di Stato Maggiore , di velluto turchino chiaro .
Gli ufficiali di questo Corpo avranno il cappotto - soprabito non
più di panno turchino , ma bensì di panno bigio bleuté, come
tutti gli altri che fanno uso di consimile oggetto.
Tanto essi quanto gli ufficiali dei Reggimenti Granatieri con-
tinueranno a portare sul colletto il ricamo attualmente in uso ;
e quelli dell'arma del Genio porteranno ricamato in argento sul
colletto un trofeo analogo all'arma, come si rileva dal disegno .
Per tutte le altre parti nessuna variante è introdotta al cap-
potto -soprabito, ed anzi resta permesso ai signori ufficiali di
adoperare fino a consumazione quello di cui ora sono provve-
duti ; ma siccome il medesimo si presta benissimo, meno, per
l'ampiezza, alle suespresse modificazioni , così in occasione di
dovervi fare dei risarcimenti avranno cura di renderlo per quanto
possibile conforme alle nuove prescrizioni, tanto più che il cambio
del colletto e dei distintivi importerà minore spesa se eseguito
secondo il modello ora adottato .
254

Finalmente si notifica che per maggiore schiarimento il Mini-


stero ha ordinato la costruzione di alcuni cappotti, i quali tra
alcuni giorni saranno depositati presso le varie Direzioni dei ma-
gazzini, o, dove queste non esistono, presso i signori Comandanti
generali di Divisione, affinchè ciascuno possa prenderne cono-
scenza.
Il Ministro
G. DI REVEL .

REGIO DECRETO . Numero e larghezza delle zone sog-


alle pro-
gette a servitù militare da applicarsi alle
prietà fondiarie adiacenti al forte di Bard.

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA .

Vista la legge 19 ottobre 1859 sulle servitù militari ;


Visto il Nostro Decreto 22 dicembre 1861 che approva il Re-
golamento per l'esecuzione della precitata legge ;
Sulla proposta del Nostro Ministro della Guerra ,
Abbiamo decretato e decretiamo :

Articolo unico .

Il numero e la larghezza delle zone soggette a servitù militare


da applicarsi alle proprietà fondiarie adiacenti al forte di Bard
vengono determinate, entro i limiti stabiliti dalla legge succitata ,
dal piano annesso al presente Decreto firmato d'ordine Nostro
dal Ministro della Guerra.
Ordiniamo che tale Decreto, munito del Sigillo dello Stato ,
sia inserto nella Raccolta ufficiale delle Leggi e Decreti del Re-
gno d'Italia , mandando chiunque spetti di osservarlo e farlo
Osservare.
Dato a Firenze, il 18 ottobre 1867.

VITTORIO EMANUELE

G. DI REVEL.
255

Condizioni da comprendersi nella compilazione dei

documenti di appalto per lavori attorno gl'im-


mobili ad uso militare.

N. 41 18 ottobre 1867.

Allo scopo di ottenere in tutti i Capitolati di appalto dei la-


vori attorno gl'immobili ad uso militare una uniformità nel
tenore delle condizioni generali controsegnate a) b) della Nota
n° 14 del 25 febbraio 1867, inserta nel Giornale del Genio a
pag . 59, questo Ministero determina che la redazione di detta
condizione debba essere testualmente quella che segue :
a) È fatta facoltà all'Amministrazione Militare di variare,
nel limite di 1/5 in più od in meno , i quantitativi parziali dei
vari articoli di lavoro del calcolo e di accrescere o di diminuire
parimenti di 1/5 l'importo totale del calcolo stesso .
Per gli articoli il cui quantitativo eseguito risulterà supe-
riore od inferiore ai limiti ora detti del quinto si corrisponderà
l'indennizzazione del 5 per 100 sull'importo della differenza in
più od in meno a tali limiti , già depurato siffatto importo del
ribasso di appalto .
b) L'Impresario non potrà intraprendere alcun lavoro o prov-
vista non compresi nel calcolo senza un ordine in iscritto fir-
mato dal Direttore , rimanendo a suo carico la demolizione del
lavoro e il ritiro delle provviste fatte in trasgressione di questo
suo obbligo.
Per il ministro
MARALDI .

Attendenti degli Uffiziali del Genio militare.

N. 42 ---- 20 ottobre 1867. (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Nell'intento di non arrecare incagli al regolare andamento


della contabilità del Corpo Zappatori del Genio , questo Ministero,
in aggiunta alle disposizioni contenute nella Nota 15 luglio 1862,
inserta a pagina 545 di quel Giornale militare , prescrive quanto
segue :
256
Il Presidente del Comitato ed i Direttori del Genio trasmette-
ranno al Comandante del Corpo Zappatori del Genio , nella prima
quindicina di ciascun mese, il ruolino nominativo degli Zappatori
attendenti assegnati al Comitato o Direzione , coll'indicazione delle
variazioni subite dai medesimi nel corso del mese antecedente,
quand'anche negative, e degli uffiziali presso i quali prestano
servizio .
Il ministro
G. DI REVEL.

REGIO DECRETO. Soprassoldo giornaliero a parte del

personale della Direzione del Genio militare di

Napoli.

VITTORIO EMANUELE II , ECC. , RE D'ITALIA .

Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per


gli affari della Guerra ;
Visto il Regio Decreto 6 aprile 1865 , che determina in quali
casi agl'Impiegati civili dipendenti dal ramo guerra può essere
corrisposta una indennità di trasferta ;
Visto il Regio Decreto 12 aprile 1865 relativo agli assegni di
trasferta per gli Uffiziali di Artiglieria e del Genio per il servizio
del materiale ;
Visto l'articolo 1º del Regio Decreto 20 giuguo 1867 sulla ces-
sazione dei soprassoldi concessi per lo addietro ai funzionari del
Genio Militare in talune piazze del Regno ;
Considerato che una parte del personale della Direzione del
Genio di Napoli per motivi di servizio deve recarsi continua-
mente in fabbricati militari che, sebbene compresi nell'abitato ,
sono per la eccezionale vastità di quella piazza a distanze con-
siderevoli dal centro della medesima, e che per ciò deve sog-
giacere a spese di trasferta nell'interno della città ,
Abbiamo decretato e decretiamo :
ART. 1. ―― Il Nostro Ministro della Guerra è autorizzato ad
accordare un soprassoldo giornaliero a quella parte del personale
della Direzione del Genio Militare di Napoli che per motivi di
257

servizio deve frequentemente accedere ai fabbricati militari


suddetti .
-
ART. 2. I predetti soprassoldi saranno corrisposti insieme
alle paghe per ogni giornata di permanenza dei funzionari cui
vengono conferiti nella loro sede .
Alla relativa spesa si farà fronte coi fondi assegnati in bi
lancio alle categorie ove sono stanziate le paghe del premento-
vato personale .
ART. 3. --- La presente disposizione s'intenderà avere effetto
dal 1° novembre 1867.
Il predetto Nostro ministro è incaricato della esecuzione di
questo Decreto , che sarà comunicato alla Corte dei conti per la
registrazione .
Dato a Firenze , il 24 ottobre 1867.

VITTORIO EMANUELE .

G. DI REVEL.

DECRETO MINISTERIALE che accorda un soprassoldo

giornaliero a tre uffiziali inferiori, quattro im-


piegati contabili e quattro assistenti locali adetti
alla Direzione del Genio militare di Napoli.

IL MINISTRO DELLA GUERRA.

Visto il Regio Decreto 24 ottobre 1867.


Sulla proposta del Comando territoriale del Genio in Napoli ,
determina quanto segue :

Articolo unico .

Gli Ufficiali ed Impiegati facienti parte del personale della


Direzione del Genio Militare di Napoli che nel numero più sotto
specificato trovansi nelle condizioni previste dal Regio Decreto
surriferito percepiranno, a datare dal 1° novembre prossimo
258

venturo, il seguente soprassoldo giornaliero , che verrà loro cor-


risposto sui fondi dallo stesso Decreto designati .
A tre Ufficiali inferiori e quattro Impiegati contabili . L. 1 00
A quattro Assistenti locali . › 0 50
Il presente Decreto sarà comunicato alla Corte dei conti per
la dovuta registrazione .
Firenze, il 25 ottobre 1867 .
Il ministro
G. DI REVEL .

ERRATA-CORRIGE alla Nota n . 36 del 19 settembre 1867,

inserta a pag. 232 e seg. di questo giornale.

A pag. 234, linea 30 , avvece di alle colonne 11 e 22,


leggasi : alle colonne 11 e 23.
A pag. 234, linea 33 , avvece di alla colonna 22,
leggasi : alla colonna 23.

Per il Ministro
MARALDI.
259


REGOLAMENTI ed altre OPERE vendibili presso il
Comitato del Genio Militare.

PREZZI
REGOLAMENTO in data 4 dicembre 1849 pel Servizio del Genio
Militare • L. 0 60
REGOLAMENTO per gli inventari del Materiale del Genio Mi-
litare 2ª edizione . Torino 1858 D 150
REGOLAMENTO in data 23 aprile 1859 pel servizio del Genio
Militare in campagna , e pel servizio dei Parchi > 0 60
ISTRUZIONE in data 20 maggio 1864 sull'ordinamento del
personale e del materiale del Genio presso l'esercito
in campagna • › 0 60
ISTRUZIONE in data 9 febbraio 1864 sul maneggio del ma-
teriale telegrafico da campo 0 40
MANUALE pratico del Minatore del Genio Militare - Torino
1861 . D 1 20
- To-
MANUALE pratico dello Zappatore del Genio Militare
rino 1855 . · · 1 00
NOZIONI sulla fortificazione permanente e sull'attacco e di-
fesa delle piazze forti . - (Bruzzo) , 2ª edizione
Torino 1859 · D 1800
NORME sulla corazzatura delle Batterie - Torino 1861 > 0 50
RELAZIONE sul progetto di una fabbrica delle polveri presso
la città di Fossano Torino 1856 > 0 50
RELAZIONE Sull'assedio del Forte di Monzon nell'Aragona
dal 27 settembre 1813 al 14 febbraio 1814 (tradu-
zione dal francese ) - Torino 1855 . 0 20
260
PREZZI
IL GENIO nella Campagna d'Ancona e della Bassa-Italia
1860-61 - Torino 1864 (Testo ed Atlante) • L. 20 00
R. VIGLIETTO 21 settembre 1839 Fornelli per il rancio
delle truppe • > 0 40
SPECCHIO di dotazione per un parco di Divisione in sosti-
tuzione di quello annesso al Regolamento 23 aprile
1859 per il servizio dei Parchi › 0 20
ORDINAMENTO del Genio - R. D. 18 dicembre 1864 .. D 0 20
REGOLAMENTO sugli Immobili dipendenti dal Ministero della
guerra 2ª edizione 1867 > 0 20
FORNI da campagna in muratura a volta cilindrica , 1866 , 0 40
COMPOSIZIONE dei Parchi del Genio, 1866 . D 1 00
NUOVO MODELLO per gli inventari - 2ª edizione 1866 > 1 70
GIORNALE DEL GENIO MILITARE Anno I 1863 (Testo ed Atlante) , 15 00
Idem id . II 1864 id . » 12 00
Idem id . III 1865 id . » 12 00
Idem id . IV 1866 id. › 12 00
Idem id . V 1867 id. (in corso) 12 00
261

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare.

-
(N. 52) 1867.

Settembre 27. - Doveri dei medici addetti ai Corpi di concorrere al ser-


vizio degli ospedali •. Pag. 595
Ottobre 1° .- Manifesto di concorso per la compilazione dei libri di
testo per le scuole del Corpo Zappatori del Genio • 596
4. - Cavalli degli Ufficiali che cessano di far scrvizio a
cavallo . 601
D 4. - Norme per la compilazione e trasmissione degli Specchi
caratteristici per l'anno 1867 per gli Uffiziali di Fan-
teria, Cavalleria , Carabinieri Reali e Treno D 606

(N. 53) - 1867.

Settembre 29. -- R. D. Soppressione dei Comandi d'Artiglieria, Genio e di


Cavalleria nel Dipartimento militare di Bologna . Pag. 615
29. - Disposizioni relative al predetto R. Decreto • 616
Ottobre 5. - Gli Ufficiali dei Bersaglieri dovranno far uso nuovamente
della mantellina a vece del cappotto- soprabito · 618
7. - Circa il rilascio di passaporti per l'estero ai militari in
congedo illimitato, ed il passaggio al Corpo-Franco degli
uomini condannati in forza dell'art. 204 del Codice pe-
nale militare . > 618
9. - Nuovo corso d'istruzione presso le scuole normali di Fan-
teria di linea , di Bersaglieri e Cavalleria per l'anno
1867-68 . · 609

(N. 54) - 1867.

Ottobre 3. R. D. Indennità per ispese d'ufficio ai Comandanti gene-


Irali delle Divisioni militari • · . Pag. 623
12. - Revoca delle contumacie per le procedenze da Livorno ,
Genova , Napoli e Venezia, e riapertura dei movimenti
di truppe • · D 625
› 15. - Licenze ordinarie alle truppe nel 1867-68 625
262

(N. 55) ¸— 1867.

Ottobre 13. - R. D. Tassa per l'affrancazione dal servizio militare Pag. 631
18. - R. D. Zone soggette a servitù militare da applicarsi alle
proprietà fondiarie adiacenti al forte di Bard 632
18. - R. D. Formazione della 4' compagnia in ciascun batta-
glione di Bersaglieri D 633
19 19. Disposizioni relative al R. D. per la tassa d'affrancazione ท 632
19. Istruzioni relative al R. D. per la formazione della 4'
compagnia Bersaglieri . " 634
4 19. - Indirizzo da farsi alle lettere d'Ufficio dirette alla scuola
superiore di guerra 636
D 20. - Periodo annuale d'istruzione invernale » 636
20. Dispensa dal pagamento immediato di munizioni da guerra
estesa alle guardie forestali . · • 637
20. - Attendenti degli Ufficiali del Genio militare 638
P 20. - Itinerario delle ferrovie dell'Alta Italia e Lombardo -Ve-
nete a Foligno ed oltre o viceversa D 638

- 1867 .
(N. 56)

Settembre 22. R. D. Corrisponsione d'indennità di L. 3,000 ai Generali


d'armata comandanti nei Dipartimenti di Firenze, To-
ino, Bologna e Milano • Pag. 639
Ottobre 18. - Chiamata sotto le armi della 1ª categoria della classe 1842 » 640
21. Personale da avviarsi ai Depositi provvisorii per l'accom-
pagnamento ai Battaglioni attivi degli uomini richia-
mati sotto le armi 644

(N. 57) --- 1867.

Ottobre 10. - R. D. Nuovi quadri per il personale addetto alla R. M.


Accademia · • Pag. 647
10. - R. D. Nuovi quadri per il personale addetto alla Scuola
di Fanteria e Cavalleria D 651
D 13. - R. D. Nuovo quadro pel personale permanente alla Scuola
normale di Fanteria 658
P 13. ― R. D. Nuovo quadro pel personale permanente alla Scuola
normale di Cavalleria 661
" 18. - Accreditamento di L. 150 sulla massa di deconto degli
uomini che fanno passaggio nella Compagnia Guardie R.
del Palazzo . 9 665
D 26. - Sospensione di licenze ordinarie alle truppe D 664
26. - Disposizioni speciali per l'invio alle rispettive compagnie
dei militari appartenenti al Treno d'armata . 666
263
- 1867.
(N. 58)

Ottobre 18. - Modificazioni al cappotto - soprabito degli ufficiali del


Corpo di Stato Maggiore , dei Corpi di Fanteria, del
Genio, ecc. . Pag. 667
D 27. - Indicazione numerica degli uomini della classe 1842 giunti
al rispettivo Corpo dopo la chiamata sotto le armi D 669
28. Chiamata della classe 1841 (1ª categoria) sotto le armi • 671
29. Indicazioni per l'invio alle rispettive compagnie degli uo-
mini di 1 categoria, classe 1841 , del Treno d'armata » 672
D 30. Istruzioni relative alle operazioni dell'esame definitivo ed
assento degli inscritti della classe 1846 nelle provincie
di Venezia e Mantova . · ⚫ 673
Novembre 2. - Sospensione delle Scuole reggimentali in tutti i presidi,
ed attuazione di istruzioni militari · 682

(N. 59) 1867.

Novembre 1° R. D. Riparto del contingente sui nati nel 1846 nella


Venezia e nel Mantovano ed istruzioni relative Pag. 684
3. Paghe dei sott'uffiziali, caporali, trombettieri e tamburini
richiamati sotto le armi colle rispettive classi che siano
in soprannumero ai quadri . 683
3. Conteggio sugli elenchi No 12 delle somme pagate dai
Comandi militari di provincia per interessi delle car-
telle di deposito degli assoldati e surrogati che tro-
vansi in patria D 689
3. - Le spese per l'arredamento delle camere degli Ufficiali
di guardia saranno sopportate dalle masse di economia
dei Corpi prese collettivamente 690

(N. 60) 1867.

Settembre 29. R. D. Soprassoldo giornaliero ad uffiziali ed impiegati di


Artiglieria che si recano in località distanti dalla sede
degli uffizi delle Direzioni o Comandi d'Artiglieria Pag. 691
Ottobre 24. - R. D. Soprassoldo giornaliero ad una parte del personale
della Direzione del Genio militare di Napoli · " 692
25. - D. M. che fissa il soprassoldo al personale predetto · 694
Novembre 4. - Denominazione del Comando generale istituito in Pisa
Franchigia postale • 702
7. - Norme pel prelevamento e la restituzione del carreggio
e delle bardature nei magazzini del Corpo del treno
d'armata · 694
264
Novembre 7. - R. D. - Formazione del 4° battaglione in ciascun reg-
gimento di fanteria . Pag. 700
7. - Istruzione relativa al predetto regio decreto 701

-
(N. 61) 1867.

Ottobre 20. R. D. Autorizzazione di una maggiore spesa al bilancio


della guerra, compensata da una economia sui bilanci
della marina . Pag. 703
Novembre 3. -- R. D. Autorizzazione di maggiori spese al bilancio 1867
della guerra ► 706
5. - R. D. Formazione di divisioni attive di truppa da mo-
bilizzarsi all'evenienza D 721
10. - R. D. con cui è approvata una nuova tariffa che deter-
mina il numero delle razioni di foraggio spettanti agli
uffiziali dell'esercito · 713
D 12. - Trasmissione al Segretariato generale del ruolino indi-
cante il personale addetto o comandato presso i Co-
mandi generali · D 710
16. - Competenze ed attendenti degli uffiziali ammessi alla
Scuola superiore di guerra D 711
D 17. - Pistole rewolvers, modello Lefaucheux, corte D 712
17. Rilascio delle richieste di ferrovia per la linea Voghera-
Brescia · • • 713
18. - Mezzi di trasporto pei Quartieri generali e per le truppe
attive nella Media Italia 723

Supplemento N. 8. - 1867.

Istruzione per l'ammissione ed avanzamento degli impiegati civili dipendenti dal


Ministero della Guerra ed addetti alle armi di Artiglieria e Genio.
265

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 13 .

SOMMARIO.
Novembre 21. Facoltà concessa al Comandante del Corpo Zappatori di richiamare Zappatori alla
sede del Corpo per far impartir loro una istruzione speciale (Partecipazione
ufficiale) · Pag. 265
Dicembre 3. -- Dotazioni d'istrumenti geodetici e topografici per le Direzioni del Genio Mili-
tare (Id.) · . · 266
4. - Modo di contabilizzare gli strumenti geodetici e topografici e le robe di disegno
in caricamento ai Consigli d'Amministrazione delle Direzioni del Genio
Militare (Id.) 267
4. Registrazione dei Decreti Ministeriali per cancellazione d'ipoteche o per restitu-
zione di depositi di cauzione (Id.) . 268
2 6. - Varianti a farsi agli specchi caratteristici degli Ufficiali d'Artiglieria e del Genio
compilati per l'anno 1866 · >> 270
24.- Circoscrizione territoriale dei Comandi e delle Direzioni del Genio al 1° gen-
naio 1868 > 273
Del cemento idraulico Bergamasco > 278
Sommari dei numeri 62, 63 e 64 del Giornale Militare Ufficiale 284

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

Facoltà concessa al Comandante del Corpo Zappa-

tori del Genio di chiamare Zappatori alla sede

del Corpo per impartir loro un'istruzione speciale.

N. 43 -- 21 ottobre 1867 (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Affinchè il Corpo Zappatori del Genio, abbia il mezzo di pre-


parare individui convenientemente istruiti per coprire i posti
di caporale i quali siano per rendersi vacanti , questo Ministero,
a similitudine di quanto prescriveva negli anni scorsi , autorizza
il Comandante del Corpo predetto a chiamare presso la sede del
Corpo il numero di Zappatori che crederà conveniente, a seconda
dei particolari bisogni, onde far loro impartire una speciale
istruzione, sia pratica che teorica , coll'avvertenza però che detto
numero non dovrà superare quello di quattro individui per ogni
compagnia .
Il ministro
E. BERTOLE - VIALE.
266

Dotazione d'istrumenti geodetici e topografici

per le Direzioni del Genio Militare .


N. 44 3 dicembre 1867.

Onde le Direzioni del Genio Militare sieno bastevolmente provve


dute di tutto quanto possa loro abbisognare per le ordinarie loro
operazioni geodetiche e topografiche , il Ministero ha determinato
che ciascuna delle medesime sia fornita degli istrumenti all'uopo
necessari nella specie e nel numero stabiliti nello specchio seguente .
Qualora per istraordinarie operazioni cui dovesse attendere

180220212242
una Direzione, fosse reputata insufficiente la dotazione che vienle
con esse assegnata , dovrà rivolgersi a questo Ministero per i
relativi provvedimenti .
Specchio dimostrante la dotazione d'istrumenti geodetici e topografici
fissata per le Direzioni del Genio Militare.
DOTAZIONE COMUNE ALLE DIREZIONI
di
Alessandria,
DENOMINAZIONE DEGLI STRUMENTI Genova, Napoli, Anc onae,, Bol
Firenz a , Bari. Capua,
ogna,
Mantov
Palermo, Catanzaro,
Milano, Torino,
Piacenza, Venezia, Treviso. Livorno, Parma.
Verona.

22
Biffe da livello corsoie e parlanti N. 7 6
C110∞∞

*
Biffe diverse (da segnali) . 30 30 30
Bocce da livello ad acqua
Catene metalliche lunghe 10 metri D 3
Diottre a cannocchiale 2 2
Doppi metri 16 12
Goniometri (squadra graduale) 3
OT
CT
CO
coT
5
DO
-

Grafometri . 1
Livelli a bolla d'aria 3
Id . ad acqua completi
Id. a cannocchiale .
Id . a pendolo 3
Misure di nastro a rotella 4
Id: di metri uno, pieghevoli 10 6
Orientatori (declinatori )
Pali da segnale 40 30 25
Piombini 8 6 5
Spilloni da catene metriche 40 30
Squadre da campagna
Stadie 2 2
Tavolette pretoriane 2 2
NB. Le Direzioni di Milano, Verona , Piacenza e Bologna avranno inoltre
in dotazione un teodolite o pantometro.
Per il ministro MARALDI .
267

Modo di contabilizzare gli strumenti geodetici e to-

pografici e le robe da disegno in caricamento ai


Consigli Amministrativi delle Direzioni del Genio
Militare.

N. 45 4 dicembre 1867.

Volendo stabilire norme precise ed uniformi circa il modo di


portare in contabilità gli strumenti geodetici e topografici , e le
robe ed oggetti da disegno e da cancelleria , questo ministero
crede opportuno di determinare quanto segue :
1° Tutti indistintamente gli istrumenti geodetici e topogra-
fici in uso od in consegna alle Direzioni , e quelli oggetti da di-
segno e da cancelleria che entrano nella composizione delle do-
tazioni delle piazze forti , o dei parchi mobili , saranno tenuti in
caricamento dai rispettivi Consigli Amministrativi , ed addebitati
alla contabilità in materie ;
2º Faranno parte delle robe della Massa d'Economia e
quindi saranno compresi nella rispettiva contabilità , i soli og-
getti da disegni e da cancelleria destinati al servizio interno
delle Direzioni stesse ;
3° S'intendono perciò fin d'ora autorizzati tutti i movimenti
di introduzione o distribuzione , e di entratá o di uscita che si
rendono necessari nei detti due rami di contabilità , al fine di
applicare in modo uniforme e regolare le determinazioni sue-
nunciate .

Per il ministro
MARALDI .

2
268

Registrazione dei Decreti ministeriali per cancel-

lazione d'ipoteche o per restituzione di depositi


di cauzione .
N. 46. - 4 dicembre 1867.

Dal Ministero delle Finanze, Direzione generale del Demanio


e delle Tasse sugli affari , essendo state emanate , con circolari
del 4 maggio e 1 ° ottobre 1867 , n° 389 e 422 , alcune norme
circa l'applicazione delle Leggi di bollo e registro ai Decreti
ministeriali per cancellazione d'ipoteche o per restituzione dei
depositi di cauzione ; questo Ministero stima opportuno di riassu-
mere qui in appresso le parti principali delle norme suaccennate :
1° I Decreti ministeriali che autorizzano la cancellazione,
riduzione o restituzione d'ipoteche, tanto sopra immobili quanto
sopra titoli del Debito Pubblico , qualora queste ipoteche si ri-
feriscano a mallevadorie di contratti , devono essere registrate
originalmente colla tassa fissa di lire 3, stabilita dall'articolo 61
della tariffa sancita col Reale Decreto del 14 luglio 1866, nº 3121 ;
2º I Decreti poi che autorizzano la restituzione di depositi
di somme di danaro o di effetti pubblici, fatti per cauzione di
contratti , debbono essere registrati originalmente colla tassa fissa
di lire 2, stabilita dall'articolo 89 della tariffa precitata ;
3° I Decreti surriferiti , prima di venire presentati alla re-
gistrazione, devono essere muniti della marca da boilo di una
lira ;
4° La registrazione medesima può essere eseguita presso
qualunque ufficio di registro del Regno ;
5º Il termine per l'adempimento della formalità di registra-
zione è stabilito dall'articolo 74 della Legge di registro in venti
giorni dalla data degli atti ; in quanto poi ai Decreti che deb-
bono registrarsi alla Corte dei conti, il termine medesimo non-
decorre che dal giorno nel quale sia pervenuta all'ufficio la no-
tizia della seguìta registrazione ;
6º Sono esenti dalla registrazione gli atti di cancellazione ,
riduzione o restrizione d'ipoteche, e quelli di restituzione di
depositi per cauzione, quando sono emessi per Decreto dell'au-
torità giudiziaria in sede di giurisdizione volontaria.
Avendo poi il prelodato Dicastero delle Finanze con la seconda
269
delle succitate due circolari stabilito che le Amministrazioni da
cui vengono rilasciati i Decreti per cancellazione d'ipoteche o
per restituzione di depositi per cauzione , dovessero per loro
esclusiva cura, siccome parte interessata e per liberarsi da ogni
responsabilità, far sottoporre alla prescritta registrazione tali
Decreti prima della loro esecuzione o della consegna alle parti
interessate, questo Ministero determina che le Direzioni del Genio
Militare :
a) Debbano , appena pervenuti loro i Decreti ministeriali
surriferiti, richiedere alle parti interessate il pagamento antici-
pato di lire 4.40 per ciascuno dei Decreti di cui al n° 1 , e di
lire 3.30 per ciascuno dei Decreti di cui al nº 2 .
In quanto ai Decreti del n° 1 :
Per bollo · · L. 1 00
Per decimo di guerra . • D 0 10
Per registrazione . • 3.00
Per decimo di guerra . D 0 30

Totale L. 4.40
4 40

In quanto ai Decreti del nº 2 :


Per bollo · • · L. 1 00
Per decimo di guerra D 0 10
D 2.00
Per registrazione .
Per decimo di guerra D 0 20

Totale L. 3 30

b) Presentino quindi , nel termine accennato dal n° 5 , tali


Decreti a registrazione presso il locale ufficio di registro e con-
segnino poscia i Decreti medesimi agl'interessati mediante loro
ricevuta, che trasmetteranno a questo Ministero .
Le Direzioni restano poi avvertite che delle multe che si
dovessero pagare per non avere presentati in tempo utile i De-
creti alla registrazione , verranno resi contabili personalmente
quelli che per loro negligenza avessero dato motivo a tale pe-
nalità.
Per il Ministro
MARALDI .
270

Varianti a farsi agli specchi caratteristici degli

uffiziali d'Artiglieria e del Genio compilati per


l'anno 1866 .

N. 47. -- 6 dicembre 1867. (Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

Compiutasi solo ultimamente l'ispezione al personale delle


armi d'Artiglieria e del Genio , questo Ministero , anzichè ordinare
la compilazione degli specchi caratteristici degli ufficiali di dette
armi per l'annata 1867 , è venuto nella determinazione di sta
bilire che i capi di servizio indicati nel § 74 delle Istruzioni
6 aprile 1862 sul servizio d'Artiglieria , i corrispondenti capi di
servizio dell'arma del Genio, i direttori degli uffici di revisione
.
delle contabilità del materiale di Artiglieria e del Genio, ed il
Comandante la Scuola d'applicazione delle armi d'Artiglieria e
del Genio addivengano alla formazione di elenchi nominativi
degli uffiziali da ciascuno di essi dipendenti colla indicazione
delle varianti a farsi agli specchi caratteristici dell'annata 1866 .
Detti elenchi saranno conformi al modulo che fa seguito alla
presente Nota e delle dimensioni del Ruolino , modello nº 8 del Re-
golamento di disciplina , essi saranno somministrati dal Comitato
dell'arma rispettiva , il quale li farà preparare nel rispettivo
laboratorio litografico e li trasmetterà ai diversi capi di servizio
in seguito a loro richiesta contro pagamento che per i reggi-
menti dovrà essere posto a carico delle rispettive masse d'eco-
nomia e per gli altri sulle spese d'uffizio .
Saranno essi compilati in triplice originale, dei quali uno ri-
marrà presso chi l'ha compilato , eccezione fatta per quelli com-
pilati dal segretario del Comitato , dei quali un originale sarà
tenuto dal presidente del Comitato stesso .
Gli altri due originali saranno trasmessi al Ministero (Dire-
zione generale d'Artiglieria e del Genio) nei modi prescritti
dai § 76 e 77 delle precitate Istruzioni 6 aprile 1862 , avver-
tendo che i Direttori degli uffici di revisione delle contabilità
del materiale d'Artiglieria e del Genio ed il Comandante della
Scuola d'applicazione d'Artiglieria e del Genio , li trasmette-
ranno direttamente al Ministero .
Rimane inteso , che i capi servizio , i quali hanno distacca-
271

menti in diverse Divisioni militari , dovranno compilare tante


serie di detti elenchi quante sono le Divisioni medesime .
I Presidenti dei Comitati ed i Comandanti territoriali delle
armi d'Artiglieria e del Genio, dovranno dichiarare la loro opi-
nione intorno alle varianti fatte agli specchi caratteristici degli
uffiziali da loro rispettivamente dipendenti e sottoscriveranno gli
elenchi .
I Comandanti generali delle Divisioni daranno , quando lo rav-
visino conveniente , il loro avviso intorno alle varianti in discorso ,
e firmeranno parimenti gli elenchi .
I diversi capi di servizio attenderanno alla compilazione degli
elenchi in parola osservando il prescritto dal § 79 delle citate
Istruzioni 6 aprile 1862 , per cui si fa facoltà ai Comandanti di
reggimento d'Artiglieria e del Corpo Zappatori del Genio di
chiamare temporariamente alla sede del Reggimento o Corpo
quelli fra gli uffiziali superiori distaccati , che nell'interesse del
servizio i Comandanti stessi ravviseranno d'interpellare perso-
nalmente , rivolgendosi all'uopo a S. E. il Generale d'Armata ,
Comandante generale delle truppe attive nella media Italia, ed
ai Comandanti generali delle Divisioni militari territoriali .
Compiuti gli elenchi , oggetto della presente Nota , e trasmes-
sili , come sovra si è detto , al Ministero, i diversi capi di ser-
vizio che li hanno compilati , annoteranno in inchiostro rosso
sugli specchi caratteristici dell'annata 1866 , che tengono presso
di sè , le varianti comprese negli elenchi medesimi , cerziorandole
colla loro firma.
Per gli uffiziali di nuova nomina avuti dopo la compilazione
degli specchi caratteristici dell'annata 1866 , sarà nei modi soliti
compilato lo specchio caratteristico in triplice originale da tra-
smettersi come sopra al Ministero in duplice copia.
La trasmissione al Ministero degli elenchi e specchi caratteri-
stici in parola non dovrà essere ritardata oltre il l • febbraio 1868 .

Il Ministro
E. BERTOLE- VIALE .
)(1
·
a
varianti
272

Elenco
nominativ
uffiziali
degli
appartenenti
a
d ett o delle
i
' ndicazione
coll
·
per
1866
l'anno
caratteristico
.specchio
farsi
loro
al

Se
merita NOTE
VARIANTI servizio
qual avanzamento del l
Presidente deNOTE
Specchio
allo .
adatto
più
sía anzianità
per Comitato
del Comandante ANNOTAZIONI
GRADO NOME
E
CASATO caratteristico Quello sacelta
od doel
1866
l'anno
per preferisce
che onessun Comandante generale e
del
Divilasion
avanzamento .dell'Arma
territ

N° d'ordine
eggimento
DRterritoriale
omando
omitato
C.o,1)( irezione
273

Circoscrizione territoriale dei Comandi e delle Di-

rezioni del Genio al 1° gennaio 1868.

N. 48 - 24 dicembre 1867.

La circoscrizione territoriale dei Comandi e delle Direzioni del


Genio già stabilita dalla Nota ministeriale 1 ° marzo 1867 , in-
serta a pagina 85 di questo Giornale, a seguito delle modifica-
zioni apportatele dalle disposizioni posteriormente emanate , resta
dal 1 ° gennaio dell'entrante anno 1868 determinata come ap-
deenominazione

pare dallo Specchio seguente :

Direzione
ciascuna
staccate
dipendenti
Sezioni

Annotazioni
da
DIREZIONI
Comandi
Loro

Territorio asseguato a caduna di esse


sede

del

Genio Divisioni
territoriali
e Comandi CIRCONDARI E DISTRETTI
di Città
e Fortezze
Loro sede

VERONA Verona Parte della Verona -Villafranca- Co- Pe- Il confine


della dire-
Divisione logno - S. Bonifacio - Tre- schiera zione sulla
di Verona gnago · S. Pietro Incariano riva destra
· Caprino Bardolino del Mincio
è a 7 chilo-
Isola della Scala - (meno metri cen-
il comune di Nogara) - Vi- tro in Pe-
cenza - Bassano - Marostica schiera.
- Asiago - Tiene · Schio ·
Valdagno - Arzignano - Lo-
nigo Barbarano - più i
Comuni di Peschiera e
Ponti sulla riva destra del
Mincio.
Mantova Parte della Il confine
Sanguinetto Legnago - Legnago della direz.
Divisione Ostiglia - Mantova - più i sulla riva
di Verona Comuni di Nogara e di Bor- destra del
ed il goforte. Po è deter-
minato dal
Comando raggio del-
della Città le Servitù
e Fortezza milit. della
di Testa di
ponte di
Mantova Borgoforte.
e enominazione

Direzione
ciascuna
274

staccate
dipendenti
Sezioni

Annotazioni
da
DIREZIONI
Comandi
Territorio assegnato a caduna di esse

Loro
sede
d
del
Divisioni
Genio territoriali
e Comandi CIRCONDARI E DISTRETTI
di Città
e Fortezze
Loro sede

VERONA Venezia Padova -Il Padova -Camposampiero Padova


Comando - Cittadella- Montagnana
della Città Este - Monselice Con-
e Fortezza selve · Piove Mestre
di Dolo Mirano - Chioggia -
Venezia Rovigo Adria - Lendinara
-· Badia - Massa - Occhio-
bello Polesella - Ariano -
Venezia.

Treviso Treviso Treviso · Oderzo - Cone- Pal-


gliano · Ceneda - Asolo manuova
Valdobbiadene - Montebel- Udine
luna · Castelfranco - Porto-
gruaro - S. Donà - Udine -
S. Daniele - Spilimbergo -
Maniago - Aviano - Salice -
Pordenone S. Vito - Co-
droipo - Latisana - Palma -
Cividale · S. Pietro degli
Schiavi Moggio - Rigolato
Ampezzo Tolmezzo
Gemona Tarcento - Bel-
luno - Longarone · Pieve
di Cadore - Auronzo -Agor-
do Feltre Fonzaso

Ufficio Arsenali e fabbricati della


provvis. marina.
(in Venezia)

MILANO Milano Milano e Milano · Monza - Galla- Brescia


parte rate Como · Varese
di quella Lecco Sondrio - Brescia
di Chiari · Breno Salò -
Brescia Castiglione delle Stiviere -
Verolanuova Bergamo -
Treviglio Clusone - Ab-
biategrasso Lodi - Crema.
Pia- Piacenza e Piacenza - Fiorenzuola - Pavia
cenza Bobbio -Lomellina - Vo- Cremona
parte
di quella ghera - Pavia - Cremona -
di Casalmaggiore.
Brescia
edenominazione

Direzione
ciascuna
275

Sezioate
dipendenti
ni

Annotazioni
da
stacc
DIREZIONI
Comandi
Territorio assegnato a caduna di esse

Loro
sede
del

Genio Divisioni
territoriali
o Comandi CIRCONDARI E DISTRETTI
di Città
e Fortezze
Loro sede

MILANO Parma Parma Parma Borgo S. Don- Modena


nino - Borgotaro - Reggio
- Guastalla - Revere - Gon-
zaga (meno la zona della
Testa di ponte di Borgo-
forte) Modena - Miran-
dola -Pavullo nel Frignano
- Sermide.

TORINO Torino Torino Torino · Aosta · Ivrea Fossano


Pinerolo · Susa - Cuneo -
Alba Mondovì - Saluzzo .

Ales- Alessandria Alessandria-Acqui- Asti Casale


sandria · Casale Monferrato - Novi
Ligure Tortona - Novara
- Biella Ossola - Pallanza
-Valsesia Vercelli.
Officine
(in Ales-
sandria)
Genova Genova Genova - Albenga - Chia- Spezia
vari Levante - Savona
Porto Maurizio · S. Remo.

Spezia Arsenale marittino e sue


dipendenze .

FIRENZE Firenze | Firenze e Firenze - Pistoia - S. Mi- Perugia


Perugia niato · Rocca S. Casciano
- Arezzo · Siena Monte-
pulciano Perugia - Spo-
leto -Rieti - Fuligno - Terni
- Orvieto .
Livorno Livorno e Livorno · Isola dell'El- Porto-
Cagliari ba - Lucca · Pisa Vol- ferraio
terra Grosseto · Massa Cagliari
e Carrara Castelnuovo
di Garfagnana - Pontremoli
- Cagliari - Iglesias - La-
nusei · Oristano · Sassari.
edenominazione

Direzione
ciascuna
276

Sezioni e
dipendenti
staccat

Annotazioni
da
DIREZIONI
Comandi
Territorio assegnato a caduna di esse

Loro
sede
del

Genio Divisioni
territoriali
e Comandi CIRCONDARI O DISTRETTI
- di Citta
e fortezze
Loro sede

FIRENZE Livorno Livorno e -- Alghero - Nuoro - Ozieri Porto-


Cagliari -Tempio Pausania. ferraio e
Cagliari
Bologna Bologna Bologna Imola Ver- Faenza
gato Ferrara - Cento - Forli
Comacchio · Forli · Ce-
sena · Rimini Ravenna
Lugo - Faenza .
Ancona Ancona Ancona Ascoli Piceno -
Fermo - Macerata - Came-
rino Pesaro - Urbino.

NAPOLI Napoli Parte delle Napoli -Castellamare di Salerno


Divisioni Stabbia - Casoria - Poz-
di Napoli zuoli · Nola Benevento
e Salerno Ceretto Sannita - S. Bar-
tolomeo in Galdo · Avel-
lino - Ariano S. Angelo
dei Lombardi - Salerno
Sala Consolina - Campagna
Vallo della Lucania - Po-
tenza - Lagonegro - Matera
- Melfi.

Capua Parte della Caserta Gaeta - Sora Caserta


Divisione Piedimonte di Alife - Cam- Gaeta
di Napoli pobasso - Isernia - Larino Chieti
-- Chieti - Chieti Lanciano - Vasto
- Teramo · Penne - Aquila
degli Abruzzi - Solmona -
Avezzano - Cittaducale.

Bari Bari Foggia S. Severo - Bovino


- Bari delle Puglie - Bar-
letta -Altamura - Lecce-Ta-
ranto - Gallipoli - Brindisi .
Catan- Catanzaro Catanzaro - Monteleone Reggio
zaro di Calabria - Nicastro
Cotrone - Reggio - Gerace
- Palmi - Cosenza - Castro-
villari - Paola - Rossano.
deenominazione

Direzione
ciascuna
277

staccate
dipendenti
Sezioni

Annotazioni
da
DIREZIONI
Comandi
Territorio assegnato a caduna di esse
Loro
sede
del
Divisioni
Genio territoriali
e Comandi CIRCONDARI E DISTRETTI
di Città
- e Fortezze
Loro sede
Giorn
Genio
.dMilit

Palermo Palermo
5ebbraio

Palermo Termini Ime- Messina


rese Cefalù · Corleone
. el

· Girgenti
fNota
Vedi
1867

Caltanisetta - Piazza Ar-


merina Terranuova di
Sicilia - Girgenti - Bivona -
a9ag

Sciacca -Trapani - Alcamo


- Mazzara del Vallo - Mes-
p
.3

sina Castroreale - Patti -


Mistretta Catania - Cal-
tagirone · Nicosia - Aci-
reale · Noto - Modica
Siracusa.
278

DEL CEMENTO IDRAULICO BERGAMASCO.

Una relazione dell'ingegnere Milesi sul ponte di muratura che


progettò e fece costrurre sul fiume Adda presso Rivolta , nel
qual ponte i cunei per le arcate furono fatti con massi artificiali
composti di cemento idraulico bergamasco, ci offre occasione di
dare qualche cenno su tale cemento, desumendolo dai dati che
si trovano esposti nella detta relazione , pubblicata nel fascicolo 5°
del Giornale del Genio Civile ( annata 1867 ) e da quelli anterior-
mente riportati nel fascicolo 5' del Politecnico, annata medesima.
Da parecchi anni era stata notata in diversi punti delle val-
late di Lombardia la presenza di banchi di calcari marnosi , che
possono essere atti alla fabbricazione di cementi idraulici ; questa
industria però non prese piede che dopo il 1858 , ma in pochi
anni raggiunse nella provincia di Bergamo un ragguardevole svi-
luppo . Le principali cave aperte in questi banchi si trovano
nella valle del Serio in vicinanza a Bergamo , e sono coltivate
dalla Società Bergamasca ; ve ne sono altre in prossimità di Lecco ,
ed altre sul lago di Iseo , che sono poi quelle che alimentano
lo stabilimento di Palazzolo , appartenente alla società ferroviaria
dell'Alta Italia.
Le pietre che si estraggono non sono sempre di egual natura
negli stessi banchi , e dipendentemente dalla differente composi-
zione chimnica esse hanno proprietà idrauliche differenti . I ca-
ratteri esterni però sono sufficienti per giudicare della loro
qualità , per modo che riesce facile ai lavoratori di scegliere e se-
parare le pietre scavate, ritenendo le une per la produzione di
calce a differente grado di idraulicità, altre per cementi di presa
più o meno rapida secondo la quantità d'argilla mista al calcare .
Si notò che in genere i calcari giallicci sono meno argillosi dei
calcari neri, e quelli in cui avvi indizio di cristallizzazione lo
sono meno ancora dei calcari gialli .
Secondo le analisi fatte dal professore Ferrero sulle diverse
qualità di pietre risulterebbe , che la pietra cinerea scura con-
tiene il 40 0/0 di carbonato calcare ed il 47 0/0 di argilla ; quella
gialliccia darebbe circa 80 0/0 di carbonato calcare ed il 18 0/0
279

di argilla. Fra questi estremi si danno poi diverse gradazioni ,


per ognuna delle quali a differente composizione chimica cor-
rispondono caratteri esterni differenti , dimodochè, come si disse ,
risulta facile il regolare la scelta e le miscele secondo la spe-
cialità del prodotto che si vuole ottenere .
Oltre a questi componenti nelle dette pietre si trova eziandio
il carbonato di magnesia , che essendo in tenue proporzione non
ha influenza apprezzabile , ossidi di ferro e manganese, che dopo
la calcinazione divengono sostanze neutre e materie organiche ,
che vengono espulse nell'atto della calcinazione .
La cottura viene fatta a fuoco continuo in fornaci di forma
cilindrica alte fino a 10 metri e del diametro di metri 2,80 , ter-
minate a tronco di cono per un'altezza di metri 1,80 col dia-
metro di 0,80 presso la bocca d'estrazione . Il combustibile co-
munemente adoperato è la lignite ancora umida , mista talvolta
a cascami di coke nella proporzione del 5 0/0 ; in altre fornaci
si adopera il litantrace minuto , misto parimenti con cascami
di coke. La quantità di combustibile che risulta occorrere nella
calcinazione varia fra il 40 ed il 60 0/0 per la lignite ed è del
30 0/0 pel litantrace, ragguagliatamente al peso del prodotto ot-
tenuto . La pietra ricavata dalle fornaci viene quindi sottoposta
alla macinatura che è congegnata per modo da ridurla in pol-
vere fina .
Le proporzioni dei componenti con i quali il cemento va com-
binato , variano secondo la specialità del lavoro e la qualità del
cemento stesso ; l'ingegnere Cantalupi ha riunito nella seguente
tabella , le diverse proporzioni di componenti che debbono en-
trare nelle malte e bitumi , secondochè si tratti di calce idrau-
lica oppure di cemento propriamente detto .
Nella tabella è notato eziandio il tempo nel quale si effettua
l'indurimento ; cosa necessaria a sapersi per poter regolare, se-
condo i casi, la quantità dell'impasto da approntarsi .
ro ivo
280

Numeress
prog
PROPORZIONE DEI COMPONENTI TEMPO
NELL'INDU
MEZZO
in cui succede
Calce
Cemento Sabbia Ghiaia Acqua l'indurimento Sensibile
idraulica

ore minuti
1,00 1,00 0,55 acqua 0 10

2 0,40 1,00 0,22 aria 0 5

3 1,00 0,50 0,50 0,55 acqua 0 10

0,25 0,50 0,50 0,15 aria 0 5

5 0,50 --- 1,00 0,22 acqua 0 10


J

0,30 1,00 0,17 aria 0

C
7 0,25 1,00 0,15 id. 0 7

8 0,30 1,00 0,17 acqua 0 15


1

9 0,25 0,50 0,50 0,15 id. 18

10 0,25 0,50 0,50 0,15 aria

t-
11 1,00 0,53 acqua 0 7

12 1,00 0,53 aria 0 2

13 0,35 1,00 0,17 id. 0 50

14 0,25 0,50 0,50 0,12 id. 1 10

28
15 0,25 0,50 0,50 0,12 acqua 1 10

16 1,00 0,40 id. 0 30

17 1,00 - 0,40 aria 30


222

18 0,25 ---- 1,00 0,15 id. 0 10


I

19 0,25 1,00 0,12 id. 1 30

20 0,225 0,476 0,84 0,16 id. 0 10

21 0,25 0,33 0,66 0,15 id. 0 7

22 - 0,22 id .
33

0,40 0,40 0,60 0 5

Avvertenza. - Tanto la sabbia quanto la ghiaia erano di fiume, lavate ; l'acqua pura
281

IMPIEGATO
RIMENTO

DESTINAZIONE PIU' CONVENIENTE DELLE MISCELE


Completo

ore minuti
5 00 Per malte nell'acqua

0 45 Per malte all'aria

5 00 Per smalti artificiali

0 50 Per intonachi all'aria e pavimenti

6 00 Per bitumi per fondazioni


199

0 45 Id.

1 00 Per malte all'aria


88

10 00 Simili nell'acqua

12 00 Smalti nell'acqua
828

1 10' Id .
2887

1 00 Id.

0 10 Id.

20 00 Per intonachi ai muri


88

30 00 Id.

36 00 Per bitumi
880 380

17 00 Id.

6 00 Id.

1 30 Per malte forti all'aria

32 00 Id .

1 45 Per smalti o pietre artificiali all'aria.


1 00 Per bitumi

0 40 Id.

e limpida.
282

Nella costruzione del ponte sull'Adda, di cui si è detto fin da


principio, fu adottata la proporzione di 1 di cemento , 2 di sab-
bia e 4 di ghiaia per la platea generale di fondazione , e di 1 di
cemento , 1 1/2 di sabbia e 3 di ghiaia per la formazione dei
cunei per le arcate ; proporzioni queste che con lieve differenza
corrispondono a quelle dei numeri 20 e 21 della sopra riportata
tabella.
Dipendentemente dalla grossezza delle arcate del ponte , di
metri 0,70 alle imposte e di metri 0,60 in chiave venne asse-
gnata ad una parte dei cunei la lunghezza di 0,70 e ad una
parte quella di 0,60 ; tutti poi avevano la grossezza uniforme di
metri 0,30 e la larghezza pure di 0,30, meno alcuni che furono
fatti larghi metri 0,45 per i necessari collegamenti . L'impasto
dei cunei veniva versato in casse di larice senza fondo , nelle
quali si lasciava da 20 a 40 minuti (tempo sufficiente perchè il
cemento facesse presa) ; indi si scomponevano le casse che si
utilizzavano per la formazione successiva di altri cunei, e quelli
di fresco formati venivano ricoperti di sabbia per impedire un
troppo rapido essiccamento .
Ciò che maggiormente interessa sono i risultati ottenuti sulla
resistenza di cotesto smalto alla compressione ; si constatò che
dopo due giorni poteva resistere a 2 chilogrammi di pressione
per ogni centimetro quadrato ; codesta resistenza aumentava di
un chilogramma per giorno fino agli otto giorni , dopo il qual
tempo la resistenza cresceva bene ancora, ma in minor propor-
zione ; talchè ai 30 giorni si ottenne una resistenza dai 20 ai 22
chilogrammi per centimetro quadrato , resistenza che dopo sei
mesi raggiunse i 28 chilogrammi .
Una prova di fatto della resistenza di cotesti smalti e della
prontissima presa si ebbe in occasione di una piena sopravve-
nuta nell'Adda durante il lavoro ; riportiamo in proposito quanto
si trova nella succitata relazione .
.......... La platea era posata per metà , lo spallone ed alcune
< pile erano ad 1 metro di altezza ; il prolungamento dello spe-
rone era prossimo al termine ; quando un denso accavallarsi
di nuvoloni , cominciato fin dal mattino, finì per sciogliersi in
⚫ dirottissima pioggia, che durò tutta la notte . Allora tutte le
⚫ forze si concentrarono sullo sperone , temendosi imminente una
piena del fiume . Infatti lo sperone si finiva alle ore 5 pome-
283

ridiane , mentre l'acqua cresceva fortemente , e alle 10 di notte


( raggiungeva già l'altezza di metri 1,40 sulla platea .
D'un colpo le acque distrussero un ponte provvisorio, a circa
100 metri sopra corrente, e ne lanciarono i legnami addosso
allo sperone , ma esso rimase immobile, e solo una trave che
lo investi di punta vi fece una leggera solcatura superficiale .
« Quel rivestimento , che cinque ore prima era una pasta di-
sciolta, aveva già presa tale consistenza da resistere . non solo
alla corrosione dell'acqua, ma anche alla percossa dei legnami
da essa portati con imponente velocità .
Tutte le murature delle pile venivano interamente coperte ;
la corrente invadeva lo scavo della platea ; ma due giorni dopo
le acque ribassate, ed esaminate tutte le murature , non vi si
vedeva recato il minimo danno ; dalla platea non si trovò
esportato un solo sassolino . »
Prima del ponte di Rivolta venne impiegato il cemento Ber-
gamasco nei lavori del porto d'Ancona in vicinanza al forte della
Lanterna , ed in varie opere lungo il canale Cavour . Furono ot-
timi i risultati che si ottennero ; di più in Ancona i massi im-
pastati con acqua di mare ed esposti fino dal 1865 all'azione cor-
rosiva delle onde , si trovano ciò non ostante nel più perfetto
stato di conservazione e senza il benchè minimo indizio d'in-
taccamento ; lo che ci fornisce una prova , se non completa , al-
meno presuntiva della durevolezza del cemento, che già fin d'ora
si può dire superiore in qualità ai migliori cementi francesi .
Il cemento Bergamasco è suscettivo di molteplici applicazioni ;
oltre alla costruzione di smalti per gettate e fondazioni, esso può
venir impiegato in tutti que' siti ove la presenza dell'acqua esige
un pronto indurimento , e per difendere i manufatti dall'umidità.
e dalle infiltrazioni ; ma più ancora , come lo prova la recente
costruzione del ponte sull'Adda a Rivolta , può servire alla for-
mazione di pietre artificiali per costruzioni ordinarie o, volendo,
anche per costrurre muramenti di un solo pezzo a guisa di mo-
noliti, con certo vantaggio tanto dal lato dell'economia come da
quello della stabilità ; dei quali lavori si trovano esempi in an-
tiche costruzioni ed anche in moderne , fatte con altri cementi
meno resistenti del cemento Bergamasco .
Il costo di siffatte murature non potrebbe venir precisato , im-
perciocchè il cemento varia di prezzo con la distanza , e la sabbia
284

e la ghiaia, benchè si trovino quasi da per tutto, vanno tuttavia


soggette a ragguardevoli differenze di prezzo . Per il ponte di
Rivolta , dove la sabbia e la ghiaia si trovavano sul sito , al
prezzo di lire 0.50 al metro cubo , ed il trasporto del cemento
costava lire 0.30 al quintale, i massi venivano a costare lire 6.00
al metro cubo , avendo pagato il cemento lire 2.20 al quintale .
Comunque però si voglia ritenere elevato il prezzo della sabbia
e della ghiaia, e tenendo anche conto dell'aumento di prezzo del
cemento per trasporti lontani , lo smalto colle proporzioni sopra-
dette non potrebbe costare molto di più di lire 12 al metro cubo ,
prezzo che è di molto inferiore agli smalti fatti con cemento
forestiero .

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare.

(N. 62) --- 1867 .


Settembre 29. - R. D. che autorizza nei bilanci 1866 della guerra e della
marina i fondi per pagare al Governo austriaco il
materiale mobile ceduto e le indennità per manteni-
mento di contingenti italiani Pag. 727
Novembre 19. Nuove tabelle delle somme colpite dall'imposta sulla ric-
chezza mobile, ecc . D 731
21. -- Facoltà concessa ai Comandanti di Reggimento d'Arti-
glieria e del Corpo del Genio di chiamare cannonieri
e zappatori alla sede del Reggimento o Corpo per im-
partire loro un'istruzione speciale > 735
23. Distribuzione d'armi a retrocarica ai bersaglieri > 735
-
(N. 63) 1867 .
Novembre 25. - Modo di distinguere i pacchi di cartucce per armi a
retrocarica • Pag. 739
27. - Facoltà ai Comandanti generali di Divisione di conce-
dere gratificazioni agli istruttori dei Corpi . D 739
B 28. - Impresa del Casermaggio pelle truppe stanziate nelle
Divisioni di Verona, Padova, Treviso , e nelle Città e
Fortezze di Mantova e Venezia . > 740

(N. 64) - 1867 .


Novembre 29. -- Pagamento di razioni di foraggio in contanti da effettuarsi
dagli impresari Pag. 751
29. I fogli di congedo assoluto che si spediscono ai Coman-
danti militari, debbono essere corredati dell'elenco
modello N. 107 , qualunque sia il motivo del congedo 754
Dicembre 1º. - R. D. Soppressione della 5 , 6ª e 7ª compagnia Veterani
della Real Casa Invalidi e Compagnia Veterani d'Asti,
distaccate a Prato, Fano e Palermo > 762
285

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 14 .

SOMMARIO .
Dicembre 16. Decreto Ministeriale che stabilisce gli assegni per ispese di cancelleria ,
combustibili e stampati per le Direzioni del Genio per il 1868 (Parte-
cipazione ufficiale) • Pag. 285
18. R. Decreto Designazione del numero e della larghezza delle zone soggette
---
alle servitù militari dipendenti dalle fortificazioni della costa orientale.
del golfo di Spezia (Id .) " 288
> -
31. Scambio di elenchi generali a stampa fra le varie Direzioni limitato ad una
volta soltanto (Id.) • 289
Errata-corrige allo specchio indicante la circoscrizione territoriale degli uffici
del Genio che fa seguito alla Nota del 24 dicembre 1867 > 289
Sommari dai num. 65 al num . 71 del Giornale Militare Ufficiale > 290

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

DECRETO MINISTERIALE che stabilisce gli assegni per

ispese di cancelleria , combustibili e stampati re-


golamentari per gli Uffici delle Direzioni del Genio
militare per l'anno 1868 .

Visto il R. Decreto 23 dicembre 1865 sull'assegno per ispese di


cancelleria e combustibili per gli uffici del Genio;
Visti i Decreti Ministeriali 18 gennaio 1866, 30 novembre 1866
e 2 gennaio 1867 circa gli assegni speciali per dette spese ai
Comandanti ed uffizi delle Direzioni del Genio ;
Visto il Decreto 26 maggio 1867 portante la soppressione delle
Direzioni del Genio di Pavia, Messina e Cagliari , nonchè la con-
seguente necessità di aumentare l'assegnamento alle Direzioni
cui viene ad essere ripartito il servizio finora da quelle disim-
pegnato;
286

Considerata l'opportunità che le Direzioni del Genio provveg-


gano colle rispettive masse d'economia agli stampati regolamen-
tari e la conseguente necessità di stabilire gli assegni per gli
uffici medesimi proporzionatamente agli obblighi imposti a dette
masse;

IL MINISTRO DELLA GUERRA DECRETA QUANTO SEGUE :

ARTICOLO 1º

Gli assegni per ispese di cancelleria , combustibili e stampati


regolamentari per gli uffizi delle Direzioni durante l'anno 1868 ,
sono quelli che appaiono dall'annesso specchio , e si farà fronte
ai medesimi col fondo appositamente stanziato pel Genio sul
capitolo 4º del Bilancio della Guerra 1868 .

ARTICOLO 2°

Le Direzioni del Genio col rispettivo assegno che versano


nella massa d'economia dovranno eziandio provvedere qualunque
stampato regolamentare a modificazione del disposto col § 10,
allinea 17 , delle istruzioni 5 maggio 1865 sulla contabilità in ma-
teria ed in contanti della massa d'economia .
Il presente Decreto sarà comunicato alla Corte dei Conti per
avere effetto a decorrere dal 1° gennaio 1868 .

Dato a Firenze, il 16 dicembre 1867.


Il Ministro
E. BERTOLE- VIALE.
287

Specchio delle somme assegnate alle Direzioni del Genio

per ispese di cancelleria, combustibili e stampati regolamentari


pei rispettivi uffici per tutto l'anno 1868 .

SOMME
DIREZIONI
ASSEGNATE

Alessandria L. 2600
Ancona . • • 2300
Bari 1000
Bologna . 3600
Capua · • 2200 D
Catanzaro • 1000
Firenze . 2200 ·
Genova 1600 ·
Livorno . 2500
Mantova 2600 D
Milano • 3000 ►

Napoli • · 2400 ·
Palermo • 3000
Parma · 1600 >
Piacenza 3000 »
Torino · • 2600
Treviso . • 2100
Venezia 2600
Verona 3000
Officine di costruzione 1200

TOTALE L. 46100 a
288

REGIO DECRETO . Designazione del numero e della lar-

ghezza delle zone soggette alle servitù militari


dipendenti dalle opere di fortificazione della

costa orientale del Golfo di Spezia.

(Estratto dal Giornale Militare Ufficiale).

VITTORIO EMANUELE II , ECC . , RE D'ITALIA.

Vista la legge 19 ottobre 1859 sulle servitù militari ;


Visto il R. Decreto 22 dicembre 1861 portante l'approvazione
del Regolamento per l'esecuzione della legge precitata ;
Sulla proposta del nostro ministro della Guerra,
Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue :

ARTICOLO UNICO.

Il numero e la larghezza delle zone da applicarsi alle proprietà


fondiarie adiacenti alle opere di fortificazione della costa orien-
tale del Golfo di Spezia vengono determinati entro i limiti sta-
biliti colla legge succitata dal piano annesso al presente , firmata
d'ordine Nostro dal Ministro della Guerra .
Ordiniamo che il presente Decreto , munito del sigillo dello
Stato, sia inserito nella raccolta uffiziale delle Leggi e Decreti
del Regno d'Italia , mandando a chiunque spetti di osservarlo e
di farlo osservare .

Dato a Firenze, li 18 dicembre 1867.

VITTORIO EMANUELE .

E. BERTOLE - VIALE .
289

Scambio di Elenchi generali a stampa tra le varie

Direzioni del Genio , limitato ad una volta sol-


tanto.
N. 49. -- 31 dicembre 1867.

Talune Direzioni del Genio , nella rinnovazione delle imprese


triennali per la ordinaria manutenzione, proposero la ristampa
dei relativi elenchi generali nel numero di copie necessario anche
per soddisfare al prescritto dalla Nota 28 agosto 1863 , n° 18,
inserta a pagina 132 del Giornale del Genio militare.
A modificazione di tale Nota e ritenuto che lo scopo che si
ebbe in mira colla medesima fu raggiunto, riguardo a tutte quelle
Direzioni che fecero l'invio del loro elenco generale in confor-
mità della Nota stessa, questo Ministero determina che esse in
occasione della ristampa di tali elenchi non abbiano più ad
effettuare siffatto invio, dovendo questo in massima aver luogo
soltanto la prima volta che le Direzioni mettono in atto, per le
piazze che ne dipendono, il sistema delle imprese ad elenco
generale stampato .
Per il Ministro
MARALDI .

ERRATA-CORRIGE allo Specchio indicante la circoscri-


zione territoriale dei Comandi e delle Direzioni

del Genio al 1° gennaio 1868 facente seguito alla


Nota N. 48 del 24 dicembre 1867 , inserta a pa-

gina 273 e seguenti di questo Giornale.

1 ° Alla Direzione di Piacenza si aggiunga nella 5ª colonna la


Sezione staccata di Vigevano .

2º Alla Direzione di Bologna si tolga dalla 5ª colonna la Se-


zione staccata di Faenza .
290

SOMMARII degli ultimi numeri del Giornale Militare .

- 1867.
(N. 65)
Novembre 30. Modificazioni alla divisa del Corpo del Treno Pag. 763
Dicembre 3. --- I capi-armaiuoli e capi-morsai seguono nella mobilizza-
zione i battaglioni o squadroni attivi, ecc.. 764
6. --- La facoltà di surrogare è in massima interdetta ai surro-
gati ordinari · 765
6. Varianti a farsi agli specchi caratteristici degli uffiziali di
Artiglieria e del Genio, compilati per l'anno 1866 766
7. - Trasmissione di carte periodiche D 769
7. Specchi caratteristici degli uffiziali ed impiegati civili del
Corpo di Stato Maggiore · 777
8. 1 Avvertenze sull'itinerario a fissarsi alle truppe od indi-
vidui isolati transitanti dalla linea ferroviaria Bologna-
Brindisi a quella Falconara-Foligno e viceversa · 778

(N. 66) 1867 .


Dicembre 1. - - R. D. Autorizzazione di maggiori spese al bilancio 1867
del Ministero della Guerra • • Pag. 779
6. Modificazione alla divisa delle Guardie R. del palazzo di
Sua Maestà · 783
12. - Soppressione di alcune masse nei Corpi di truppa 784
13. -- Personale da istruirsi sul servizio delle armi a retro-
carica · • n 789
D 13. Annotazione da inscriversi a matricola sugli assenti degli
uomini di leva 1860 toscana equiparati alla classe di
leva 1838 delle antiche Provincie P 792
14. - Assortimenti per armi a retrocarica · 794
15 . Autorizzazione a militari provenienti dall'armata austriaca
incorporati nel R. Esercito a fregiarsi della medaglia
commemorativa per la guerra contro la Danimarca " 791
16. Forza a mantenersi presso le compagnie temporanee di
deposito D 793
291

(N. 67) 1867 .

Dicembre 1 . -- Soppressione delle Direzioni territoriali di artiglieria di


Cagliari e di Pavia e della Direzione della fonderia
di Parma · • Pag. 795
8. - R. D. Soppressione del Consiglio Superiore per gli isti-
tuti militari . • 800
19 17. - Viene esteso nelle Provincie Venete e di Mantova con ef-
fetto al 1 ° gennaio 1868 il Regolamento di contabilità
generale in data 25 novembre 1866 • » 796
17. - Partenza degli inscritti di 1ª categoria della classe 1846 . 797
18. -- Rilascio del congedo assoluto ai militari della classe
1835 antiche provincie, classe 1836 reclutata dall'Austria
nelle Provincie Lombarde, ed ai requisiti napoletani ,
parmensi e modenesi della leva 1859 . • · 799
18. ―― Revoca di ordinata sospensione di licenze ordinarie alle
truppe pel 1867-68 > 801

-
(N. 68) 1867 .

Dicembre 15. - R. D. Indennità al Presidente del tribunale supremo di


guerra e cessazione della medesima ai giudici del tri-
bunale stesso · Pag. 803
> 16. --- Ritenenze sulle paghe dei medici in aspettativa chia-
mati a prestar servizio, e sulle paghe degli uffiziali in
aspettativa trattenuti al Corpo . • · 805
18. - R. D. Designazione del numerò e della larghezza delle
zone da applicarsi alle proprietà fondiarie adiacenti
alle opere di fortificazione della costa orientale del
golfo di Spezia • › 807
> 21. - Norme per la traduzione di uffiziali sottoposti a proce-
dimento 807
23 . --- Norme per l'imbarco a Genova e Livorno degli inscritti
della classe 1846 , per l'avviamento al deposito degli
inscritti dell'arma di cavalleria ed avvertenze relative
agli inscritti che dovrebbero riunirsi o prendere im-
barco a Reggio (Calabria) e per quelli diretti al 68°
reggimento fanteria • · 808
> 25. - Disposizioni circa l'istruzione delle reclute nei Bersaglieri
della classe 1846 . • · 804
› 26. - Riparazioni al carreggio addetto al servizio dei trasporti
generali dell'esercito • · 809
292

(N. 69) 1867.


Dicembre 22. Disposizioni relative agli individui di bassa-forza delle
classi 1841-42 giunti al Corpo sprovvisti di tutto o di
parte del corredo · • Pag. 811
27. - Modificazioni per le variazioni matricolari degli uffiziali » 813
27. Variante alle istruzioni 15 gennaio 1867 (alloggi militari) D 812
30. Disposizione relativa a caporali e soldati partenti in li-
cenza D 814

(N. 70) 1867.


Dicembre 21. --- R. Decreto che stabilisce l'indennità per spese di can-
celleria e combustibile dovuta ai Comandi di Provincia
e fortezza • Pag. 815
D 28. - Legge che autorizza la spesa straordinaria di lire
6,620,000 per la trasformazione di armi portatili da
fuoco " 822

(N. 71 ) 1867.
Dicembre 16. -- D. M. Fissazione degli assegni per spese di cancelleria,
combustibili e stampati per gli uffizi delle Direzioni
del Genio pel 1868 · Pag. 823
28. Legge che autorizza il governo del Re a riscuotere a
tutto gennaio 1868 le tasse e le imposte d'ogni genere
ed a far pagare le spese ordinarie e straordinarie dello
Stato, ecc. 825
293

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

1867 . N. 15 .

SOMMARIO .
Dicembre 27. Variante alle disposizioni del 15 gennaio 1867 sulla concessione di alloggi nei fab-
bricati ad uso militare (Partecipazione Uffiziale) . . Pag. 295
Sull'attacco della Testa di ponte di Borgoforte nel luglio 1866 295
Delle mitragliere > 333

La presente inserzione serve di partecipazione ufficiale.

Variante alle disposizioni 15 gennaio 1867 sulla con-


cessione di alloggi nei fabbricati ad uso militare.

N. 50. ---- 27 dicembre 1867.

L'applicazione del § 5 delle istruzioni 15 gennaio 1867 che


fanno seguito alla Nota n ' 4 inserta a pagina 10 del Giornale
del Genio Militare del 1867, sulla concessione di alloggi nei fab-
bricati ad uso militare, avendo dato luogo ad inconvenienti che
importa di evitare nell'interesse dell'erario , il ministero de-
termina :
Che a detto paragrafo si sostituisca il seguente da avere ef-
fetto col primo di gennaio 1868.
§ 5º Il fitto degli alloggi incomincia col 1 e col 16 di ogni
mese ; qualunque sia pertanto il giorno in cui ha luogo l'occu-
pazione sarà computata nel fitto la intiera quindicina .
L'utente che vuole abbandonare l'alloggio deve dare la disdetta
nella quindicina anteriore a quella nella quale intende lasciarlo
.
e sarà tenuto al pagamento per questo tempo, a meno che non
muova per ragioni di servizio , nel quale caso , dandone avviso ,
corrisponderà il fitto soltanto della quindicina incominciata .
Allo specchio B annesso alla succitata istruzione 15 gennaio
1867, dovrà quindi essere sostituito il seguente .
Il Ministro
E. BERTOLE-VIALE..
294
Modello B.
Questo Modello serve anche di
esempio pratico.

26° Reggimento Fanteria

Nota del pagamento che si corrisponde al Consiglio d'amministrazione della


Direzione del Genio militare in Parma per fitto alloggi del mese di gen-
naio 1868 occupati da uffiziali ed impiegati, in locali dipendenti dall' Am-
ministrazione militare, ed indicazione delle camere destinate ad uso di
alloggio con pagamento di fitto, ma rimaste disoccupate nello stesso mese.

PAGARSI
locativo
mensile
assegnato
Camera

SOMMA
VALORE
Numero
della

DA
INDICAZIONE DA CHI OCCUPATA ( 1)
PIAZZA del
FABBRICATO
1' Quindicina 2' Quindicina
co

Rubiera Caserma della Posta 17 Cap. Volta Enrico Disoccupata 150

2
Id. 18 4 Id . Id. •
10

Id. 19 5 · Id . Id. 250


Modena Caserma S. Chiara 19 3 50 Disoccupata Luog. Pirro Ang. 175
Cittadella · • 21 2 50 Cap. Testa Luigi Cap . Testa Luigi 250
Id. 22 150 Id. Id. 150
Id. 7 3 Disoccupata Disoccupata
R
A
3333

Id. 4 Id. Id.

TOTALE DA PAGARSI • L. 11 75
Speso per vaglia postale D 0 40

Rimane effettivamente pagato al Consiglio d'Amministrazione della Direzione


del Genio L. 11 , 35 - Dico Lire undici e centesimi trentacinque.
Modena, il 5 febbraio 1868.

Il Comandante il Reggimento

(1) Si inscrivono come occupate le Camere per cui a tenore delle determinazioni comprese in
questa Nota si deve corrispondere il pagamento.
295

SULL'ATTACCO DELLA TESTA DI PONTE DI BORGOFORTE

NEL LUGLIO DEL 1866 .

(Vedi Tavole 4, 5, 6, 7, 8 e 9) .

Memoria compilata all'appoggio della relazione documentata dell'Uffiziale del


Genio incaricato della direzione dei lavori al Generale comandante l'assedio, e
completata coi dati contenuti nel rapporto pubblicato nel Giornale d'Artiglieria,
1867 (Parte II, pag. 237) ed in quello inserto nella Parte Ufficiale del
periodico che si pubblica per cura del comitato del Genio austriaco : Mitthei-
lungen über Gegenstände der Ingenieur-und Kriegs- Wissenschaften - 1867
pagina 66.

Proemio. - Le modificazioni apportate alla posizione militare


dell'Austria in Italia dal trattato di pace, con che ebbe termine la
campagna del 1859 , richiamarono in quell'epoca l'attenzione dei
suoi uomini di guerra sulla necessità di completarne il sistema for-
tificatorio, collo assicurare mediante opere permanenti un passag-
gio sul Po in corrispondenza al territorio di cui tuttora restava in
possesso sulla destra sponda di quel fiume . L'opportunità , a cui
già molto tempo prima ragguardevoli Strategi austriaci aveano
accennato , di saldamente collegare con quella gran linea fluviale.
l'altra fortificata del Mincio, emergeva nella massima evidenza ,
dacchè, più non possedendo Piacenza , l'esercito austriaco stabi-
lito nel quadrilatero aveva perduto l'agevolezza di poter agire
con sicurezza sufficiente sul territorio di oltre Po . Pertanto il
ridonare al medesimo facoltà di portar la sua azione su entrambe
le sponde del fiume ed, in date evenienze, di concentrarsi con
forze poderose sulla destra in tutta l'estensione del gran rien-
trante formato dal suo corso da Guastalla fino a Stellata, come
295

in vasta piazza d'armi , donde sboccare in massa per determi-


nati scopi ; e per contro creare all'avversario la necessità di stac-
care dall'esercito operante buon nerbo di truppe a guardia di
quel tratto aperto della propria frontiera, seria e continua mi-
naccia alle sue comunicazioni fra l'alta e la media Italia ed ai
fianchi di quel corpo d'esercito che da Bologna spingesse verso
il basso Po la sua linea d'operazione : erano gli importantissimi
vantaggi che giustamente avevasi in mira di conseguire .
Laonde negli anni 1860-61 fu intrapresa e condotta a termine
la costruzione di una doppia testa di ponte a Borgoforte sul Po,
ove questo è attraversato mediante un porto girevole dalla
grande strada da Mantova a Guastalla , che in quest'ultima località
si biparte con un ramo a Parma ed un altro a Reggio e Modena.
Favorevolissime alla difesa dal punto di vista austriaco presenta-
vansi le circostanze del luogo ; quivi l'andamento del fiume offre
una concavità molto pronunciata verso mezzodì , la sua larghezza
subisce un notevole ristringimento , riducendosi a 300 metri circa ,
ed inoltre talune piccole insenature esistenti lungo la sponda
sinistra si prestano opportunamente a dar sicuro ricetto alle im-
barcazioni .
Descrizione dei forti. La testa di ponte, quale venne co-
strutta, è costituita da quattro Forti distaccati di carattere perma-
nente , dei quali un solo, quello di Motteggiana (già prima
chiamato Noyau ) trovasi sulla sponda destra del fiume , e gli
altri tre , Rocchetta , Bocca di Ganda e Centrale (detto anche
Magnaguti) stanno sulla sponda sinistra . Il piano generale , ta-
vola 4ª , indica la precisa ubicazione di tali opere, non meno che
il concetto direttivo che servì di base nel commisurarne e coor-
dinarne la parziale azione agli scopi della difesa .
Il forte Motteggiana , o della riva destra, situato un po ' innanzi
all'argine maestro del Po e precisamente nella concavità che
l'argine stesso quivi rivolge a mezzogiorno , copre direttamente
il punto di passaggio del fiume e domina con forte comando
tutto il terreno esterno ; essendo esso destinato a resistere esclu-
sivamente agli attacchi procedenti dalla sponda destra su cui
sorge, non ha azione veruna sulla sinistra , anzi soggiace a quella
dei forti colà stabiliti . Laonde presentasi in forma di una grande
lunetta irradiante i suoi fuochi sul terreno che le sta dinnanzi
a ponente , mezzogiorno e levante, e colla gola aperta verso set-
297

tentrione e parallela al corso del fiume . Ha larghi fossati protetti


da acque profonde e melmose , da un robustissimo muro di scarpa
staccato a feritoie alla Carnot e da due caponiere per fucileria
ed artiglieria , coperte con volti alla prova e disposte agli an-
goli di spalla, le quali forniscono a tutti i lati dell'opera un fian-
cheggiamento perfetto . Il muro a feritoie si risvolta pure alle
estremità dei fianchi a chiudere la gola , la quale è inoltre efficace-
mente fiancheggiata da un tamburo di muratura a due piani per
fucileria ed artiglieria, coperto pur esso alla prova e situato a
metà della sua lunghezza . Una caserma difensiva a tre braccia ed
a due piani , con volto alla prova, costituisce il ridotto interno e
fornisce alle truppe del presidio numerosi e sani ricoveri .
Alla gola dell'opera , fra essa ed il fiume , si stende una piazza
d'armi, protetta sui fianchi da trinceramenti robustissimi per
comando e grossezza, con parapetto per fucileria, i quali , staccan-
dosi dalle estremità della gola , si dirigono al fiume e terminano
contro l'argine con due batterie aventi azione sugli accessi la-
terali del forte e sulla golena del fiume . In tale piazza d'armi
è stabilito un panificio a due forni, con volto alla prova e prov-
visto de' magazzini ed altri locali richiesti per tale servizio . La
tavola 6ª rappresenta il forte in proiezione orizzontale ; le se-
zioni ed i più interessanti particolari, sono indicati nella ta-
vola 7º.
I tre forti della sponda sinistra, poichè destinati a resistere
agli attacchi che loro venissero diretti tanto dall'una che dal-
l'altra sponda del fiume, presentano il carattere di opere chiuse .
Il forte Centrale, situato a cavaliere della strada postale di
Mantova, ad un chilometro circa dal Po, più vasto, come quello
che costituisce il vero nucleo della difesa, ha un tracciato otta-
gonale regolare , fossi inondatie profondi , rivestimento alla
Carnot, cinque caponiere alla prova per fucileria ed un ridotto
interno a tre bracci fiancheggiantisi con due piani e copertura
alla prova ; la tavola 8ª , ne reca la pianta ed il profilo . Esso
ha forte dominio su tutto il terreno all'ingiro e può estendere ,
con qualche efficacia, la sua azione anche alla sponda destra del
fiume .
I due forti laterali Rocchetta e Bocca di Ganda, situati lungo
l'argine maestro del Po , il primo a monte, l'altro a valle dello
abitato di Borgoforte e del porto sul fiume , hanno tracciato po-
298
ligonale irregolare, alta e robusta cinta di terra non rivestita ,
fossi larghi, profondi ed inondati lungo i lati rivolti alla cam-
pagna esterna, meno larghi , nè per intero, nè sempre bagnati,
quelli scavati nella golena del fiume, più ristretti ancora ed
asciutti quelli dei lati fronteggianti le due teste dell'argine su
cui siede ciascuno dei forti , protetti però questi ultimi da tratti
di muri di scarpa staccati a feritoie ( 1 ), ridotto interno cruci-
forme ad un sol piano pel forte Rocchetta , a due in quello
Bocca di Ganda , coperto in entrambi da un robusto blindamento
e grosso strato di terra . Tali due forti, dei quali nella tavola 9'
sono rappresentate le piante e nella 8ª i profili verso la golena,
nel mentre concorrono col forte Centrale alla difesa diretta sulla
riva sinistra e procurano allo stesso e ne ricevono efficace fian-
cheggiamento, hanno pure essenzialissima azione : nella difesa
sulla sponda destra , battendo con fuochi a buona portata e do-
minanti tutto il terreno esterno al forte Motteggiana , in quella
zona ove è forza si sviluppi l'attacco ; nello impedire , facendo
convergere i loro fuochi alla gola e nell'interno di quel forte , che
il nemico vi si stabilisca , dopochè se ne fosse impadronito ; e per
ultimo nel contrastargli ogni tentativo di passaggio del fiume.
Il tratto di argine che scorre fra i due forti, dominante pur esso la
gola e l'interno del forte Motteggiana , porge favorevolissima
opportunità di coadiuvare potentemente tale loro azione sulla
sponda destra e sul fiume , mediante batterie da stabilirsi all'e-
venienza lungo il medesimo nel maggiore numero e forza con-
cessi dai mezzi a disposizione e dalle circostanze di tempo .
Tutti questi forti, per rapporto all'epoca in cui vennero co-
strutti, quando cioè troppo pochi ed incerti erano i dati forniti
dall'esperienza circa gli effetti delle artiglierie rigate sulle mu-
rature specialmente nel tiro di ficco, ci porgono esempio della
soluzione di un problema di fortificazione permanente, sulla quale
ben poco resta a ridirsi . Imponenti tutti per elevatissimo comando
sulla campagna circostante, forniti a dovizia di tutti quei mezzi
ed accessori, di cui la scienza delle fortificazioni già fin d'allora

(1 ) Siffatti muri staccati a feritoie furono eretti in epoca posteriore alla co-
struzione dei due forti e nello scopo di metterli al sicuro dalle sorprese e dagli
attacchi di viva forza.
299

avea riconosciuto l'utilità per la difesa , essi presentano tutte le


murature perfettamente defilate dalla vista del terreno circostante ,
eccettuate soltanto porzioni del muro a feritoie , che nei forti
Rocchetta e Bocca di Ganda guarnisce la scarpa del fosso ne'suoi
tratti di minor larghezza , e le robuste traverse di muratura , co-
strutte nel fosso medesimo in prolungamento dell'argine ; le
une e le altre delle quali riescono visibili dall'argine maestro
della riva destra .
Tutti i forti erano provvisti di telegrafi a segnali per le reci-
proche corrispondenze ; inoltre la piazza , mediante una stazione
telegrafico -elettrica stabilita nel forte Centrale, comunicava diretta-
mente con Mantova e riesciva per tal mcdo collegata colla rete
telegrafica dell'Impero .
Disposizioni difensive ; armamento e presidio dei
forti. - Nella primavera del 1866 , allorchè diedesi opera a mettere
in istato di difesa la testa di ponte , nuovi lavori vennero eseguiti
nei forti, diretti per la massima parte a migliorarne le condizioni
difensive di fronte all'efficacia delle artiglierie rigate, dimostrata
ormai da numerose esperienze in tutta la sua potenza . Si eres-
sero traverse di terra e gabbioni fra ogni gruppo di due pezzi
in batteria ; si ricavarono locali blindati nel corpo delle antiche
traverse massicce ; si elevarono merloni e bonetti sul pendio del
parapetto così disposti che, tutte le artiglierie tirando da can-
noniere , si potessero dirigere in qualsiasi punto del terreno
esterno i tiri di tre bocche da fuoco almeno ; si ristaurarono e
migliorarono le comunicazioni . le banchine e le scarpe ; si ac-
cumularono grosse provvisioni di gabbioni e fascine ; si forma-
rono depositi di sabbia e di terra ; si tolsero le tegole che sta-
vano sopra le coperture alla prova dei ridotti e delle caponiere;
si atterrarono alberi e si demolirono taluni fabbricati nelle più
immediate adiacenze dei forti .
A viemmeglio guarentire dalle sorprese la gola del forte Mot-
teggiana , robuste palizzate vennero costrutte fra l'argine ed il
Po in prolungamento dei trinceramenti che proteggono la piazza
d'armi retroposta ; in pari tempo si munirono gli spalti del me-
desimo con sei ordini di buche da lupo ; si circondò il casotto
del telegrafo con traverse di gabbioni coprendolo superiormente
con travi, fascine e terra ; si blindarono inoltre le fronti scoperte
dei magazzini da polvere situati nel corpo della cinta lateral-
300

mente agli androni che mettono nelle caponiere ; si costruirono


infine una stalla per 20 buoi nella piazza d'armi ed una scuderia
per tre cavalli in contiguità al tamburo di gola .
Sullo spalto dei forti laterali Rocchetta e Bocca di Ganda , non
protetti da completa inondazione dei fossi , si predisposero forti
abbattute d'alberi , ed altri ostacoli e difese accessorie d'ogni
specie, quali buche di lupo , paletti aguzzi , tavole con chiodi
sporgenti, ecc . , non esclusi gli inciampatoi di filo di ferro con
o senza laccio .
L'armamento della piazza era costituito da 76 pezzi d'artiglie-
ria , tra i quali 29 rigati, nella massima parte di grosso calibro,
e distribuiti come segue : Nel forte Motteggiana 23 pezzi in batte-
ria lungo la cinta, tra i quali 9 rigati, ed altri 10 ripartiti fra
le due caponiere ed il tamburo di gola ; nel forte Centrale 16
pezzi in batteria , dei quali 8 rigati , e 3 altri in casamatta per
difesa del ponte d'accesso e fosso adiacente ; nel forte Rocchetta
13 pezzi , di cui 6 rigati , tutti in batteria sulla cinta ; fra i me-
desimi 5 cannoni rigati e 3 lisci erano rivolti al fiume ed alla
sponda destra ; nel forte Bocca di Ganda 11 pezzi pur nella to-
talità in batteria sulla cinta , dei quali 6 rigati ; 5 di questi ul-
timi erano diretti al fiume ed alla sponda destra .
Ne consegue che, nou contando i pezzi destinati soltanto alla
difesa dei fossi del forte Motteggiana e trascurando pure l'even-
tuale concorso di quelli del forte Centrale, potevano convergere
i loro tiri sul terreno dell'attacco presumibile a destra del fiume
36 bocche da fuoco, ossia poco meno della metà dell'armamento
totale della piazza , tra le quali 19 rigate , corrispondenti ai 2/3
di quante essa ne contasse .
Un battaglione di fanteria di 6 compagnie e della forza com-
plessiva di oltre 900 uomini, 300 cannonieri e 38 soldati del
Genio, ripartiti fra i vari forti a norma delle rispettive esigenze,
costituivano il presidio della piazza, all'epoca in cui le truppe
italiane dalla riva destra si presentarono avanti alla medesima.
Primo tentativo degli attaccanti --I 5 luglio aprivansi
le operazioni dell'attacco con un improvviso e poderoso cannoneg-
giamento contro i forti Motteggiana e Rocchetta, ottenuto me-
diante la concentrazione d'imponente massa di artiglierie lungo il
tratto occidentale dell'argine dello scolo Zara fra Caveriana, ove
esso si stacca dall'argine maestro del Po , ed il ponte della Zanetta.
301

Cotesto cannoneggiamento si protrasse con non interrotta vi-


vacità dall'alba fino alla sera, e per loro parte i forti vi rispo-
sero con non minore energia ( 1 ) .
Ma dalla poca entità degli effetti prodotti (per quanto potevasi
dall'esterno riconoscere) ( 2) , raffrontata alle gravi perdite a cui le
artiglierie dell'attacco restavano soggette, così , com'erano , allo
scoperto sull'argine , emerse dimostrata la necessità di procedere
mediante un attacco regolare all'espugnazione della testa di ponte .
Costituzione del Corpo d'assedio ; investimento del
forte Motteggiana . -Laonde, sotto gli ordini del Generale co-
mandante la 4ª Divisione, venne formato un Corpo d'assedio indi-
pendente dagli altri corpi d'esercito, specialmente incaricato di
siffatta operazione , per la condotta della quale richiedevansi
tempo e mezzi speciali . Del personale e materiale d'artiglieria ,
che quivi era stato riunito pel tentativo del 5 luglio , poca parte
soltanto restando a disposizione del comandante dell'assedio (poi-
chè la parte maggiore era stata senz'indugio rinviata al 4° corpo
d'armata, che s'apprestava al passaggio del basso Po) altre forze
di tale Arma vi furon dirette, in una con tre compagnie Zappatori
del Genio, non potendo bastare alla bisogna la sola compagnia
addetta alla 4 Divisione . Tali forze giunsero davanti a Borgoforte
nei giorni 7 ed 8 ; sicchè alla sera di quest'ultimo giorno il
Corpo d'assedio risultò costituito come segue :
La 4ª Divisione attiva dell'esercito, composta di due brigate di
fanteria, due battaglioni di bersaglieri , uno squadrone di caval-
leggeri, tre batterie d'artiglieria da campagna ed una compagnia di
Zappatori del Genio ;
Quattro compagnie d'artiglieria da piazza con pochi operai ed
artificieri ed un distaccamento di pontieri , ascendenti complessi-
vamente ad una forza di 600 uomini ;

(1) Risulta dalla pubblicazione del Comitato del Genio austriaco che la piazza
tirò in quel giorno oltre 2000 colpi.
(2) Se poco considerevoli furono i danni causati alle opere in quella giornata
e tali da poter essere riparati in 24 ore, di qualche rilevanza ponno dirsi quelli
arrecati al materiale del loro armamento ; 2 cannoni rigati furono messi fuori
servizio nel forte Motteggiana e 6 nel forte Rocchetta, dei quali ultimi la mag-
gior parte fra quelli che stavano in batteria sui lati di questo forte rivolti alla
riva sinistra, e che perciò soggiacevano ai tiri di rovescio delle artiglierie del-
l'attacco ; tanto rilevasi dal succitato documento di fonte austriaca...
302

Tre compagnie di Zappatori del Genio , alle quali venne poi riunita
sotto un unico comando la compagnia addetta alla 4ª Divisione ;
la forza delle quattro compagnie prese insieme era di 400 uo-
mini circa .
Il Parco d'assedio d'artiglieria, escluse le batterie di campagna
addette alla Divisione, contava :

50 cannoni da campagna da 16 B. R.
e 24 cannoni da 40 F. R. su affusti di assedio .

In tutto nº 74 pezzi , oltre l'opportuno materiale accessorio e


carreggio di servizio e grande provvisione di sacchi da terra ; al
munizionamento delle artiglierie fu provvisto nei giorni che
precedettero l'apertura del fuoco sulla base d'una minima dota-
zione di 300 colpi per ogni pezzo.
Il Parco del Genio venne costituito col riunire i quattro Parchi
speciali delle compagnie Zappatori, formanti un complesso di
otto carri da Parco del n° 1 , ai quali vennero aggiunti quattro
carri da Parco del n° 2, ed una fucina del n° 1 ( 1 ) ; oltre ad una
provvisione di 30 mila sacchi da terra (altri 4 mila sacchi da
terra entravano nella dotazione degli otto carri del n° 1 ) . Fa-
ceva pur parte del Parco del Genio una Sezione telegrafica .
Poichè venne determinato di procedere all'attacco regolare della
testa di ponte, fu stabilita una linea d'avamposti lungo l'argine mae-
stro del Po da Motella a Caveriana , e lungo l'argine sinistro dello
scolo Zara, sostenuta da distaccamenti occupanti i villaggi di Torri-
cella , Sailetto e S. Prospero. Altri due forti distaccamenti furono
spediti, l'uno presso il Porto di Scorzarolo ammonte della piazza
e l'altro avvalle presso S. Benedetto, a guardia di quei tratti
del corso del fiume .
Il Quartier Generale del Comandante l'assedio fu quindi sta-
bilito in Suzzara a sei chilometri circa dal forte Motteggiana
e nelle adiacenze furono riunite le rimanenti truppe della Di-
visione

( 1) Per la singola dotazione di oggetti e materiali de' carri delle varie specie
veggasi lo Specchio B , annesso alla nota 21 maggio 1864, circa la composizione
dai Parchi del Genio, inserta a pagina 230 e seguenti del Giornale del Genio
Militare, annata 1866.
303

Piano d'attacco. -
— Gli ufficiali superiori del Genio e dell'Ar-
tiglieria incaricati della direzione dello attacco rispettivamente
per la parte di competenza di ciascuna delle due Armi, all'ap-
poggio dei dati raccolti mediante accurate e ripetute ricogni-
zioni del terreno circostante alla piazza da essi stessi operate e
dagli ufficiali da loro direttamente dipendenti , compilavano il
giorno 8 luglio il piano d'attacco, per la cui perfetta intelligenza
reputasi opportuno dar luogo a talune brevi considerazioni, che ,
sulle tracce del piano generale (Tav . 4 ) e facendo seguito e
complemento a quanto già fu detto nel descrivere la piazza ,
servano di guida ad una giusta estimazione dell'influenza che
le circostanze topografiche potevano per avventura esercitare
sullo sviluppo delle operazioni .
Primo e principale scopo dell'attacco dovea essere natural-
mente l'espugnazione del forte Motteggiana , come quello che
costituiva la vera base d'ogni azione offensiva degli Austriaci
sulla destra del Po . Ma nessun tentativo contro il medesimo
potendo esser intrapreso con sufficiente probabilità di successo ,
finchè i due forti laterali Rocchetta e Bocca di Ganda non fos-
sero ridotti al silenzio, attesa la potente azione delle artiglierie
dei medesimi nel fiancheggiarlo e nel batterne la gola e l'interno ,
fu necessità procedere all'attacco simultaneo di tutti i tre forti .
Il terreno della riva destra , come già fu accennato, soggiace ai
tiri dei medesimi in tutta la sua estensione ; in massimo grado
la zona che piana e più bassa si stende fra lo scolo Zara ed il Po,
coperta soltanto alla vista , nella sua parte ad oriente del vil-
laggio di Motteggiana , da boscaglie ed alberi alti e frequenti ;
meno dominato e meglio coperto il tratto sulla destra dello Zara ,
perciocchè in parte defilato dagli argini fiancheggianti quello
scolo e dai fabbricati sparsi nella campagna ed in buon numero
raggruppati lungo i medesimi , e sottratto alla vista dei forti dalla
rigogliosissima vegetazione ond'è coperto .
Lo scolo Zara staccasi a Caveriana dall'argine maestro del Po
e svolgesi in arco, circuendo il forte Motteggiana ad una di-
stanza varia fra 1200 a 1900 metri, fino al ponte della Zanetta,
donde , allontanandosi sempre più da quell'opera e sottraendosi alla
vista di essa dietro i boschi che si stendono da Motteggiana a
Villa Saviola, prosegue tortuoso fin presso quest'ultimo villaggio,
ove si riavvicina all'argine maestro del fiume . Ricco di acque mel-
304

mose che non ne permettono il guado e racchiuso fra argini di


terra di cui il destro più elevato del sinistro e foggiato a strada
carreggiabile sulla sommità , presentava lo Zara una linea naturale
d'incontestabile importanza per quella delle due parti che prima
l'avesse occupata ( 1 ) .
In possesso dell'attaccante essa presentava riuniti i vantaggi
di una forte linea di controvallazione, avviluppante la piazza, dif-
ficilmente superabile dalle sortite che le truppe della difesa po-
tessero tentare , e di una vera parallela ossidionale , offrente
comode comunicazioni lungo il fronte d'attacco in tutto il suo
sviluppo ed opportunissime posizioni per lo stabilimento delle
batterie, alla costruzione delle quali i rilevati degli argini pro-
curavano agevolezza e protezione. Tuttavia l'ostacolo che lo Zara
frapponeva alle libere comunicazioni fra il terreno posteriore e
l'anteriore era condizione realmente svantaggiosa all'attacco, alla
quale non potevasi altrimenti ovviare che mediante lavori diretti
a moltiplicare i punti di transito sopra il medesimo ; ma è facile ri-
conoscere , quanto largamente tale esigenza fosse compensata dal
risparmio del grande sviluppo di lavori di trincea occorrenti , se

(1 ) Senza voler discutere sui motivi che ponno aver cosigliato agli Austriaci
nel 1866 l'abbandono di questa linea (a ricercarsi forse nelle gravi condizioni
politico -militari sotto l'influenza delle quali aprivasi per essi quella duplice
campagna e nella determinazione, che per avventura può esserne conseguita , di
conservare alle loro operazioni in Italia un carattere puramente difensivo), è
pur forza riconoscere, che una forte occupazione della medesima avrebbe di
molto avvantaggiato l'importanza della testa di ponte sulla destra sponda, come
quella che avrebbe procurato spazio e sicurezza per grandi concentramenti di
truppe sulla sponda stessa, e facilità di sboccare offensivamente per più punti nel
territorio esterno, assai meglio di quanto non consentissero il forte Motteg-
giana e la piazza d'armi dietro a questo, relativamente angusta. Cotesti van-
taggi certamente non erano disconosciuti dagli Austriaci, i quali già fino dal
1859 avevano fortificato con opere campali i principali sbocchi di quella linea,
e più tardi, nel progetto per fortificare permanentemente la piazza di Bor-
goforte, comprendevano l'erezione di opere di carattere misto lungo la linea
dello Zara, designata in concetto quale prima linea della testa di ponte, di cui
il forte Motteggiana doveva costituire il ridotto. La costruzione di tali opere
veune per altro ommessa nel mettere in atto quel progetto, nell'intendimento
forse di supplire ad esse con trinceramenti campali, da costruirsi nell'eventua-
lità di guerra .
305

non fosse esistita quella linea naturale . Inoltre , padrone di essa ,


l'attaccante lo era pure dei tratti dell'argine maestro del Po , che
le fanno ala a ponente e levante , offrenti opportunità all'im-
pianto di altre batterie dirette contro i forti laterali della riva
sinistra, contro le comunicazioni attraverso il fiume , e contro i
fianchi dello stesso forte Motteggiana.
Dal fin qui detto appare ormai manifesto il concetto direttivo
del piano d'attacco : far convergere sul forte Motteggiana i tiri
di potenti batterie opportunamente disposte lungo gli argini
dello Zara , ed in pari tempo , mediante altre batterie situate
lungo l'argine maestro del Po , attaccare i due forti laterali Roc-
chetta e Bocca di Ganda , battere il fiume nel punto di pas-
sagio e gli accessi al medesimo sulle due sponde .
Se non che la circostanza già accennata , che a tutto il tratto
orientale dello Zara , oltrecchè più discosto, era pure comple-
tamente impedita la vista della testa di ponte dalle piantagioni
interposte, che per la loro estensione considerevole non potevasi
pensare ad abbattere, e l'altra , che la parte estrema verso occi-
dente, fra Caveriana e Nezzole , soggiaceva ai tiri di infilata del forte
Rocchetta, ridussero in fatto al solo tronco fra Nezzole ed il ponte
della Zanetta la parte di quella linea, di cui si potesse trarre utile
partito per lo stabilimento delle batterie d'attacco contro il forte
Motteggiana . Similmente la necessità di sottrarsi all'infilata di
quest'ultimo forte ed all'ostacolo visuale del bosco di golena,
limitò d'assai le posizioni favorevoli per lo stabilimento delle
batterie laterali lungo l'argine maestro del fiume , delle quali
quelle specialmente dell'ala destra non poterono trovare oppor-
tuno collocamento fuorchè nel molto lontano tratto dell'argine
davanti a Villa Saviola.
Sarà agevole il formarsi una esatta idea di siffatto piano di
attacco, che proposto dai menzionati ufficiali , venne approvato il
giorno 9 luglio dal Comandante l'assedio e nei successivi giorni
tradotto in atto, col riferire alle indicazioni del piano generale,
Tav. 4ª, i dati particolareggiati, circa la precisa ubicazione, l'ar
mamento e lo scopo delle varie batterie , riuniti nel seguente :
306

SPECCHIO delle Batterie d'attacco costruite

NUMERO ARMAMENTO
--
e
CANNONI
DENOMINAZIONE PARTICOLARI DELLE BATTERIE da
delle
40 16
BATTERIE
F.R. B.R.

N° 1 Batteria a denti, con cannoniere, intagliata nell'argine maestro


di del Po, con fianco a sinistra, traversa centrale e tre magazzini
Modrone da polvere .. 6
-
N° 2 Batteria con cannoniere dirette, intagliata nell'argine maestro del
di Po , con fianchi , traverse ogni due pezzi e tre magazzini da
Nizzola polvere . 12

N° 3 Batteria con cannoniere dirette, interiata per 0,60 sull'argine
di destro dello Zara , con fianchi , tre traverse e due magazzini
Sailetto da polvere . 10
---
No 4 Batteria a denti , con cannoniere , interrata di 1,70 sull'argine
dei Casotti sinistro dello Zara, con fianchi , traverse ogni due pezzi e due
(a sinistra). magazzini da polvere . 12

N° 5 Batteria a denti , con cannoniere , interrata di 0,50 sull'argine


dei Casotti sinistro dello Zara, con fianchi, due traverse e due magazzini
(a destra) da polvere . 10
-
N° 6 Batteria costrutta in due parti dietro l'argine destro di Zara
Fogasati Parte sinistra per 8 pezzi in cannoniera , interrata di 0,90 ,
con fianchi, due traverse e due magazzini da polvere. - Parte
destra a denti, per 4 pezzi in cannoniera , interrata di 0,30,
con fianchi , una traversa e due magazzini da polvere 12

N° 7 Batteria piana sull'argine maestro del Po , con cannoniere ob-


Villa Saviola blique, con fianco a destra e tre magazzini da polvere . . 6
(a sinistra)
N° 8 Batteria piana sull'argine maestro di Po, a denti, con cannoniere,
8

Villa Saviola con fianco a destra e tre magazzini da polvere


(a destra)

24 50

Totale delle bocche da fuoco in batteria 74


307

contro la testa di ponte di Borgoforte .

DISTANZA
dal
SCOPO DELLE BATTERIE ANNOTAZIONI
Bersaglio
metri

Principale - battere il forte Rocchetta • 1700


Secondario battere il porto e la gola di
Motteggiana 2500

Principale - battere il forte Rocchetta . 1500 A destra della batteria era in-
Secondario 1 battere il porto e le riunioni tagliata nell'argine una barbetta
di barche • 2100 per una sezione d'artiglieria da
campagna con cui potevasi bat-
tere il porto e la gola del forte
Battere il forte Motteggiana 1900 Motteggiana.

Battere il forte Motteggiana 1600

Principale - battere il forte Motteggiana . 1500

Secondario - battere Bocca di Ganda . 2700

Principale - battere il forte Motteggiana 1400

per eccezione anche → Rocchetta . • 2500

e Bocca di Ganda 2300

Battere il forte Bocca di Ganda · • • 2300

Principale - battere Bocca di Ganda 2400


Secondario --- battere il porto e la gola di
Motteggiana 3100
308

Figurano nel piano generale, Tav . 4ª , due altre batterie se-


gnate co N 1 bis e 2 bis , le quali per il loro speciale obbiet-
tivo non ponno classificarsi fra le batterie d'attacco propria-
mente dette . La batteria N° 1 bis per due pezzi da campagna
in barbetta, intagliata nell'argine maestro del Po a sinistra della
batteria Nº 1 , era diretta al caseggiato Chiavicone sulla sponda
sinistra del fiume, ove per taluni indizii si dubitava che il ne-
mico stesse allestendo una batteria per prendere di rovescio
quella d'attacco No 1 ; tale supposizione non essendosi avverata ,
quei due pezzi non ebbero occasione di far fuoco . La batteria N° 2 bis
pure intagliata nell'argine maestro avanti Caveriana , per due
pezzi da campagna in cannoniera , aveva per iscopo esclusivo di
disturbare le comunicazioni della piazza sul Po, ed era protetta
mediante un fianco dai tiri del forte di Motteggiana.
Pertanto delle otto batterie iscritte nello specchio antecedente,
le quattro del centro , forti in totale di 44 cannoni rigati ( 12 da
40 e 32 da 16) , dovevano concentrare i loro fuochi contro il
fronte ed il fianco destro del forte Motteggiana ; le due dell'ala
sinistra con 18 pezzi (6 da 40 e 12 da 16) battere il forte Roc-
chetta, e le altre due dell'ala destra per 12 pezzi (6 da 40 e 6
da 16) attaccare il forte Bocca di Ganda. Alle accennate circo-
stanze topografiche , ed ai limiti imposti dalla costituzione stessa
del Parco d'assedio devesi attribuire, se nessuna batteria venne
stabilita contro il fianco sinistro di Motteggiana, e se gli at-
tacchi dei forti laterali non poterono ricevere tale sviluppo , quale
per avventura sembrava essere richiesto dall'importanza dei
forti medesimi .
Tuttavia se contro le previsioni , dopo l'esperimento di tali
mezzi di offesa, il forte Motteggiana avesse perdurato nella re-
sistenza, era intendimento di procedere allo stabilimento di altre
batterie più avvicinate, presso il villaggio di Motteggiana ed in
genere nelle più vantaggiose posizioni anteriori alla linea dello
Zara; le quali avrebbero potuto essere armate, come le batterie
N' 1 bis e 2 bis, coi pezzi di campagna delle batterie divisionali .
Nell'attuazione di questa seconda parte del piano d'attacco
sarebbe per avventura emersa la necessità di provvedere per
mezzo di trincee alla sicurezza delle comunicazioni colle batterie
più avanzate , mentre per il primo periodo delle operazioni , da
svilupparsi tutte lungo la linea dello Zara , nessun lavoro d'ap-
309

proccio era richiesto, ma soltanto la formazione di numerosi


ponti e ponticelli, sia su quello scolo , sia sui frequenti canali
intersecanti la campagna retrostante , per favorire le comunica-
zioni attraverso il medesimo e dietro e lunghesso il suo argine
destro .
Intraprendimento dei lavori d'attacco. L'occupa-
zione del villaggio di Motteggiana , che ordinata dal comandante
l'assedio il 10 luglio venne nello stesso giorno eseguita sloggian-
done il nemico, ed il contemporaneo invio di un distaccamento
di truppa a Villa Saviola assicurarono protezione ai lavori d'at-
tacco sulla destra ed agevolarono la ricognizione del terreno , sul
quale eventualmente l'attacco avrebbe avuto a procedere più
tardi . Il Parco d'artiglieria era stato precedentemente stabilito in
Suzzara, ma nello scopo di poter più prontamente ed ordinata-
mente provvedere alle esigenze del munizionamento di tutte le
batterie distribuite lungo una linea, i cui estremi trovavansi ad
oltre sei chilometri di distanza, due altri piccoli Parchi vennero
aggiunti a quello, l'uno per servizio delle quattro batterie di si-
nistra , Ni 1 , 2, 3, 4 dietro Tabellano presso Croce del Gallo ,
indicato nella tavola 4 , l'altro per le altre quattro batterie di
destra nella località detta La Valle a circa metri 1200 dallo
Zara , sulla strada che dall'estremo orientale del casale Zanetta si
dirige a mezzodì (non compreso entro i limiti della tavola 4 ) .
Il Parco del Genio venne riunito nel cascinale detto Cà Be.
nati, situato dietro l'ala sinistra del fronte d'attacco , a circa 1200
metri dallo Zara ; quivi si stabilirono puranco le quattro com-
pagnie Zappatori .
La costruzione delle batterie , già iniziata dalla compagnia Zap-
patori addetta alla Divisione fin dalla sera del 7 luglio , limita-
tamente alle batterie N 1 , 2 e 2 bis, tostochè per l'approvazione
del Generale comandante restò determinato il piano d'attacco ,
venne intrapresa ed alacremente proseguita lungo tutta la linea,
per opera delle truppe speciali d'Artiglieria e del Genio, effica-
cemente sussidiate da quelle di fanteria .
Cenni sulle batterie e loro accessorii; trincee di
-
guardia. — Circa i particolari di struttura delle varie batterie
poco resta ad aggiungersi a quanto già fu esposto nello specchio
che precede . Le due batterie di sinistra Nile 2 , attese le forti dimen-
sioni di altezza e grossezza dell'argine maestro, e la natura delle
2
310
terre che lo compongono di facile lavoro di smovitura , sebbene
compatte e di molta coesione, si poterono intagliare per intero nella
scarpa esterna e nel corpo dell'argine stesso, per modo che il
piano superiore di questo costituisse il pendio del parapetto e
che , pur conservando al medesimo una grossezza non mai mi-
nore di 6,00 ed un'altezza di 2,30 sul terrapieno delle batterie ,
risultasse quest'ultimo in ogni punto di sufficiente larghezza . Per
esse non vi fu quindi necessità di proteggere con rivestimenti
di sorta la scarpa interna del parapetto, od altra qualsiasi , e
nemmeno le guancie delle cannoniere, tranne poche parziali ec-
cezioni ; ma soltanto si formarono con sacchi da terra quelle
parti delle traverse e dei fianchi che fu forza costruire in ri-
porto, anzichè in intaglio . Struttura analoga presentavano le due
batterie N 1 bis e 2 bis , intagliate come le due ora descritte nel-
l'argine maestro del Po .
Le quattro batterie del centro N 3 , 4 , 5 e 6, distribuite lungo
gli argini dello Zara , si costruirono interrate , qual più , qual meno,
secondochè le dimensioni degli argini, le circostanze del terreno
e la necessità di mantenere la comunicazione stradale lungo l'ar-
gine destro lo consigliarono in ogni singolo caso ; laonde non
fu più possibile l'esimersi dal rivestire le guancie delle canno-
niere, la scarpa interna del parapetto e dei fianchi , e quelle delle
traverse . Siffatti rivestimenti si formarono per lo più con sacchi da
terra ; tuttavia alla parte delle guancie delle cannoniere presso
l'imboccatura venne in ogni caso applicato un più durevole ri-
vestimento di gabbioni o di fascine . Inoltre nelle due batterie
dell'argine sinistro, Ni 4 e 5 , si dovettero costruire per intero
con sacchi da terra i merloni , e la parte superiore dei fianchi
e delle traverse . In tutte le batterie del centro venne assegnata
al parapetto una grossezza molto prossima a 5,00 e l'altezza
costante di 2,30 sul terrapieno .
Per le due batterie di destra, Ni 7 ed 8, la cui costruzione ,
stante la deficienza di truppe speciali , non potè essere intrapresa
che alquanti giorni dopo le altre e per ciò appunto si dovette
effettuare in un tempo relativamente breve , e per di più in lo-
calità dell'argine maestro del Po , che per essere totalmente sco-
perte potevano essere battute dal forte Bocca di Ganda, comec-
chè a considerevole distanza , si adottò la struttura di batteria
piana, ed il parapetto ne venne formato sulla sommità dell'ar-
311

gine per la sua totale altezza di 2,30 e grossezza di 3- , 00 a 3″ , 50


con sacchi da terra stati antecedentemente riempiti dietro l'argine
stesso . Le guancie delle cannoniere presso l'imboccatura furono ,
similmente a quanto si fece per le batterie del centro , rivestite
con gabbioni . Tutto il materiale occorrente per la loro costru-
zione ed armamento essendo stato allestito e raccolto dietro l'ar-
gine, nella notte precedente all'apertura del fuoco vennero tali
due batterie costrutte ed armate .
Soltanto le due batterie N. 1 e 6, armate con pesanti can-
noni di ferraccio da 40, ebbero il complemento normale dei pa-
iuoli da Parco, attesa la scarsità del materiale opportuno nel
Parco d'artiglieria ; in quelle Ni 3, 4 e 5 , armate con cannoni da
campagna da 16, i paiuoli si formarono con materiale di circo-
stanza ; per ultimo nelle batterie Ni 2, 7 ed 8 , stante le buone
condizioni di resistenza del loro terrapieno , che per le ultime
due era costituito dallo stesso piano stradale dell'argine, s'om-
misero affatto i paiuoli, quantunque la N° 8 avesse il pesante ar-
mamento di cannoni da 40.
I magazzini da polvere e munizioni delle batterie situate lungo
l'argine maestro del Po , vennero costrutti in loro prossimità a
livello della campagna ed intagliati nella scarpa esterna dell'ar-
gine stesso ; la loro copertura si formò con uno strato di travicelli a
contatto, con altro strato di travicelli o di salsiccioni disposti in
traverso sui primi , con due o tre strati sovrapposti di sacchi da
terra , ed oltre 1,00 di terra superiormente; uno spalleggiamento
di terra o di sacchi da terra formante un unico masso colla coper-
tura ed opportunamente sostenuto verso l'interno con rivesti-
mento di travicelli o fascine, proteggeva i magazzini lungo i
lati a cui l'argine non formava terrapieno .
I magazzini delle batterie del centro vennero invece costrutti
per la massima parte completamente interrati nel terreno natu-
rale nei siti a ciò meglio adatti ; furono coperti con uno strato
di travicelli, sorretti talora da appositi telai, con altro strato in
senso normale al primo di travicelli o di fascinotti , e con un
massiccio di terra di 1,20 almeno , sotto al quale talora si ag-
giunse , come pei già descritti, un triplice strato di sacchi da
terra . A schermo contro l'umidità del terreno, le pareti di taluni
dei medesimi furono inoltre rivestite internamente con un tavo-
lato applicato ai telai di sostegno .
312

Alle batterie N ' 4 e 5, situate sull'argine sinistro dello Zara ,


epperciò non protette da questo ostacolo contro le eventuali sor-
tite dalla piazza, essendo state assegnate di scorta due compa-
gnie di fanteria, ed una compagnia di Zappatori di sussidio ai
lavori , furono costrutte ai lati delle medesime opportune trincee
di ricovero . Di tali ricoveri quello destinato alla compagnia Zap-
patori venne situato fra le due batterie , ed è indicato in c nel
piano generale , gli altri a sinistra della batteria N° 4 in b, ed
a destra della No 5 in d . I primi due erano costituiti da due
trincee, lunghe all'incirca 60 metri ciascuna, tracciate in dire-
zione parallela al fronte della batteria ad esse interposta, e for-
mate con profilo di trincea semplice con sottorisega . L'altro d,
a destra della batteria Nº 5 , poichè quivi l'argine dello Zara
presenta un maggior rilievo e scarpa più ripida verso l'interno,
venne formato con varii tratti trasversali di trincea, tracciati
normalmente all'andamento dell'argine , a cui s'appoggiavano dal-
l'una estremità , e coperti verso nord - est da gabbionate; la loro
complessiva lunghezza, era come per le antecedenti di circa 60
metri.
Rimandando chi volesse conoscere nei più minuti particolari
le singole batterie d'attacco al menzionato rapporto inserto nel
Giornale di Artiglieria ed ai numerosi disegni che gli fanno cor-
redo , si offrono tuttavia nella tavola 5ª i disegni rappresentanti
in pianta e nelle sezioni la batteria N° 4 coi relativi magazzini
e colle trincee di guardia , scelta a tal uopo di preferenza fra
le altre, come quella che venne per intero eseguita dalle truppe
del Genio, non esclusi ogni accessorio , l'armamento ed il muni-
zionamento dei magazzini.
Comunicazioni, ponti, accessi. — Contemporaneamente
alla costruzione delle batterie, diedesi opera dagli Zappatori del
Genio ai lavori occorrenti per la formazione di una opportuna rete
di comunicazioni alle spalle del fronte d'attacco e lungo il me-
desimo , in che si ebbe di mira il conseguimento dei seguenti
scopi essenziali :
a) avere agevolezza d'accesso per numerose strade , quanto
possibilmente dirette e nascoste alla vista dei forti, dagli accam-
pamenti e dai Parchi ai varii punti del fronte d'attacco;
b) ricavare una comunicazione carreggiabile coperta lungo
il fronte stesso e dietro l'argine - strada alla destra dello Zara,
313

per quel tratto di questo che non coperto dalle piantagioni


riesce in vista della piazza , epperciò troppo pericoloso a percor-
rersi nelle ore diurne ;
c) assicurarsi numerosi passaggi sullo scolo Zara , sia per
avere comodi e solidi accessi alle batterie situate sull'argine di
sinistra, sia per procurare opportunità alle truppe d'investimento
di sboccare in forza e per molti punti da quella linea , sia infine
per servizio degli avamposti ed eventualmente per assicurare la
ritirata ai lavoratori, alle truppe di guardia ed al distaccamento
stabilito nel villaggio di Motteggiana .
Pertanto fu necessario il costruire numerosi ponticelli sui molti
canali che intersecano il terreno retrostante, e buon numero di
ponti di maggiori dimensioni sullo scolo Zara nelle opportune
località, completando gli uni e gli altri con rampe ed accessi ,
sicchè il transito vi potesse aver luogo colla voluta comodità e
sicurezza .
Attesa la limitata larghezza dei canali sui quali furono gettati ,
la costruzione di cotesti ponti, formati per intero con materiale
di circostanza, non presenta alcun notabile particolare . Dei quat-
tro ponti sullo Zara, d'accesso alle batterie N 4 e 5 , i due de-
stinati al transito delle artiglierie e delle munizioni richiedettero
più robusta struttura , e poichè quivi lo scolo defluisce con
velocità minima raccolto in un unico canale a fondo assai mel-
moso, nel quale difficilmente s'avrebbero potuto stabilire sostegni
intermedi , furono essi formati con un'unica travata, la cui lun-
ghezza venne opportunamente limitata, ristringendo la sezione
del canale mediante tratti d'argine normali al suo corso, formanti
testata ai ponti . Tra quelli, per la cui costruzione furono neces-
sari maggiori lavori e materiali , sono a notarsi i quattro ponti
stabiliti sullo Zara , avvalle del ponte della Zanetta ; essendo
che la circostanza che quivi quello scolo si dirama in parecchi
canali , indusse la necessità di assegnare ai ponti stessi una con-
siderevole lunghezza . Tre di essi vennero costrutti il 9 luglio,
nello scopo di procurare appoggio e guarentigia alle truppe che
nel giorno successivo doveano assalire il villaggio di Mot-
teggiana , situati rispettivamente l'uno a poca distanza avvalle
del ponte stabile detto della Zanetta , gli altri due a destra e
sinistra del crocicchio Casella ; il quarto lo fu il giorno stesso
dell'occupazione del villaggio , intermediamente fra i due più
314

in ammonte , onde soddisfare alle esigenze del servizio degli


avamposti .
Per l'istesso scopo parecchi altri ponticelli furono gettati sui
canali attraversanti la campagna al di là dello Zara verso Mot-
teggiana , e quivi venne inoltre aperta una galleria in traforo
sotto all'argine del Po, nel punto indicato con a nel piano ge-
nerale, onde ottenere libertà d'accesso alla golena del fiume.
Non essendo stato possibile per mancanza di dati concreti se-
gnare con precisione sul piano generale la situazione di tutti i
ponti , che si ebbero a costruire, s'ommise in massima nel me-
desimo ogni indicazione relativa a tali lavori ; ma se , tenendo
presente quanto fu detto sugli scopi delle comunicazioni dovu-
tesi formare , si vorrà riguardare ai molti fossi e canali che ap-
paiono tracciati in linee azzurre nel piano stesso, sarà agevole
il formarsi un concetto generale del considerevole complesso di
cotesti lavori.
Contrasto opposto dalla difesa durante i lavori.
Le massine cautele vennero osservate durante l'eseguimento
dei lavori ora descritti, che precedette lo smascheramento delle
batterie, nello scopo di tenerli per quanto possibile celati all'av-
versario . Mercè di tali precauzioni e col favore delle già des-
critte circostanze topografiche , lo scopo a cui miravasi venne
raggiunto, per quanto era lecito presumere.
Un solo caso si verificò , in cui si abbia dovuto desistere dal
lavoro per causa del fuoco della piazza ; e fu , quando nel mat-
tino del 7 luglio il nemico, scorgendo la batteria No 2 bis intra-
presa nella notte, vi diresse con vivacità i tiri delle artiglierie
dei forti Motteggiana e Rocchetta ; evidentemente , per la posi-
zione avanzata e scoperta di quella batteria , qualunque più cau-
telosa misura non poteva essere sufficiente ad occultarne il la-
voro, il quale tuttavia venne ripreso e condotto a termine nelle
successive notti .
Di tutti gli altri lavori d'attacco havvi ragione di credere , che
mancasse alla difesa preciso indizio circa la loro posizione ; per-
ciocchè dalla direzione de ' suoi tiri non apparve mai , durante tutto
il tempo del loro eseguimento , lo scopo determinato di contrastare
con forte concentramento di fuochi il progredire di alcuno di essi .
Un vivo cannoneggiamento a shrapnel aperse bensì la piazza
da tutti i forti nel mattino del 12 luglio contro gli argini dello
315

Zara , ma esso risultò quasi di nessun effetto, attesa l'accennata


incertezza nella direzione dei tiri ; sicchè i lavori poterono du-
rante tutta la giornata essere proseguiti lungo quella linea, e
soltanto si verificò una insignificante momentanea interruzione
nella batteria N° 5 nel mattino , e in quella N° 6 nel pomeriggio,
causata , a quanto sembra, da ciò che qualche individuo mo-
stratosi nelle vicinanze e sui tetti delle prossime case abbia per
brevi istanti attirato in quelle direzioni il fuoco nemico. La stessa
incertezza nello scopo ebbesi a rilevare nei tiri che nel pome-
riggio del 15 la piazza diresse con qualche insistenza nelle vici-
nanze della batteria Nº 6 , i quali pure risultarono senza effetto,
se si esclude una momentanea apprensione prodotta dalla caduta
di varii proietti scoppianti in prossimità alle munizioni che quivi
si stavano scaricando .
Frequenti volte, specialmente di notte , la piazza spedì pattuglie
per riconoscere davvicino e per disturbare i lavori ; ma dai fatti
menzionati è lecito il dedurre, che nessuna indicazione potè avere
la difesa per loro mezzo , utile alla sua condotta .
Predisposizioni per l'aprimento del fuoco . Era stato
stabilito pel mattino del 17 luglio l'aprimento del fuoco per parte
di tutte le batterie d'attacco ; conseguentemente , mentre si assegnò
a ciascuna di esse una mezza compagnia di artiglieria con due artifi-
cieri ed un numero conveniente di ausiliari di fanteria per il servizio
dei pezzi di giorno e di notte , vennero pur destinate in sussidio
delle medesime le quattro compagnie Zappatori ; e precisamente
una compagnia ripartita fra le batterie 1 , 2 e 3, una fra le batterie
N4 e 5 , una alla batteria N° 6, e la quarta fra le batterie Ni 7
e 8 ; questa compagnia già fin dal giorno 11' erasi trasferita da
Cà Benati a Villa Saviola . Il Generale comandante l'assedio , il
quale nel giorno 16 erasi stabilito a Croce del Gallo , ordinava
quindi che nella notte dal 16 al 17 tutte le batterie fossero com-
pletate e smascherate , sì da poter incominciare il fuoco nel mat-
tino successivo ; e dava tutte quelle disposizioni ravvisate neces-.
sarie ad una conveniente condotta dell'attacco .

Egli ordinò pure la formazione di una comunicazione telegra-


fica lungo la linea delle batterie con quattro stazioni (alla bat-
teria N° 1 , a Sailetto, alla batteria N° 6 ed a Villa Saviola) ; ma ,
per interruzioni verificatesi nel filo telegrafico all'apertura del
fuoco e non potutesi immediatamente riparare , cotesta comuni-
cazione non potè funzionare durante il cannoneggiamento .
316

Ultimazione dei lavori ; smascheramento delle bat-


--
terie. — In quella notte il lavoro venne spinto colla più intensa
attività lungo tutto il fronte d'attacco .
Coll'impiego di sacchi da terra precedentemente riempiti si
compierono le batterie Ni 3 , 4, 5 , 6, formandone le cannoniere ,
i merloni e tutte le loro parti in riporto, si costrussero i para-
petti delle batterie piane N7 e 8, armando poi indilatamente le
une e le altre e fornendo di munizioni i magazzini . Si aprirono
le cannoniere nelle batterie N 1 2 che, già prima compiute ,
s'erano tenute mascherate, e s'intagliarono pur anco quelle della
batteria N° 2 bis.
In pari tempo. eutro limiti già precedentemente determinati ,
si procedette a far sgombro il terreno anteposto alle varie bat-
terie, atterrando gli alberi, tagliando le siepi, le viti e gli ar-
busti, e praticando opportune aperture nella folta ed altissima .
messe di grano turco ; sicchè ad ognuna riescisse smascherato il
rispettivo bersaglio . A ciò fu richiesto molto e faticoso lavoro.
in causa della rigogliosissima vegetazione ond'è coperto quel ter-
ritorio, e della particolare necessità di dover abbattere un breve
tratto dell'estremità del bosco Albini, che nascondeva la batte-
ria N° 1.
A smascherare completamente il fronte della batteria N° 3 re-
stava inoltre da atterrarsi il muro di cinta del cimitero di Sai-
letto . Fin dal giorno antecedente, previa ricognizione della loca-
lità, erasi a tale scopo determinato lo stabilimento di varii fornelli
da mina, con una carica di 20 chilog . ciascuno , da disporre a
cinque metri di distanza fra loro , interrati contro il muro nel-
l'interno del recinto (poichè quivi il terreno risultava più ele-
vato) , ai quali dovevasi poi dar fuoco nell'atto stesso in cui le
batterie d'attacco fossero per incominciare i loro tiri ; e conse-
guentemente erano stati predisposti lungo la cinta da demolirsi,
gli opportuni fossetti ove interrare i sacchi di polvere . I sacchi
stessi vennero allestiti nella notte , ed all'alba del 17 si diè mano
a caricare i fornelli, in che però essendosi riconosciute inservibili
le salsiccie, che in tutta fretta s'erano fatte confezionare da ta-
lune contadine , tosto che erano riuscite a vuoto le ricerche di
stoppini fatte in Suzzara, fu d'uopo ricorrere allo spediente di
disporre una semplice striscia di polvere per dar fuoco agli in-
neschi dei varii fornelli.
317

Aprimento del fuoco , cannoneggiamento del 17 lu-


- All'alba del giorno 17 tutti i
glio, cessazione del fuoco. —
descritti lavori erano ultimati e compiuto il munizionamento
delle batterie nella misura di 100 tiri per ogni pezzo nei ma-
gazzini delle batterie , oltre ad altri 100 già caricati sui carri
nei Parchi succursali, con altrettanti in pronto nel Parco di Suz-
zara . Più non si attendeva per dare il convenuto segnale del-
l'aprimento del fuoco lungo tutto il fronte d'attacco , che il sole
fosse abbastanza alto sull'orizzonte perchè le batterie potessero
chiaramente scorgere i forti . Se non che la piazza al primo al-
beggiare, verso le 4 antimeridiane , scorgendo la batteria N° 1
e quindi quelle N 7 ed 8, impegnò per la prima l'azione diri-
gendovi un vivo fuoco dai forti laterali , al quale risposero to-
stamente quelle batterie , giusta l'ordine impartito in previsione
di tale eventualità ; ben presto il fuoco della piazza diventa
generale, e poco dopo anche le batterie del centro dell'attacco
entrano man mano in azione . In tal punto si dà fuoco alle mine
stabilite nel cimitero di Sailetto , ma il loro effetto non è com-
pleto , poichè esplodono soltanto pochi fornelli con parziale ro-
vina del muro ; e ciò perchè la vampa della striscia di polvere
predisposta non basta a dar fuoco a tutti i singoli inneschi che vi
mettono capo . Lo scoppio di tali mine attira l'attenzione della
piazza , che dirige al cimitero ripetuti colpi ; urge pertanto di
compire l'atterramento di quel recinto , affine di dar possibilità
alla batteria N° 3 di prender parte al cannoneggiamento che si
fa ognora più veemente dalle due parti .
In quel frangente il distaccamento di Zappatori di sussidio alla
batteria, preceduto dal proprio ufficiale , il quale col mezzo di
fiammiferi fece brillare varii altri fornelli, sboccando da dietro
gli argini dello Zara , s'accinge sotto un vivo fuoco nemico a com-
pletare a colpi di mazza la demolizione del muro ; il quale scopo
è raggiunto dopo circa un'ora di concitato lavoro. Con ciò , col-
l'atterramento di pochi altri alberi e colla formazione di nuove
tagliate nelle messi avanti alle batterie N° 3 e N 4 (di che a
giorno fatto soltanto erasi riconosciuta la necessità , e che perciò
si dovette eseguire sotto il fuoco nemico ) , tutte le batterie rie-
scirono completamente smascherate , ed un violento cannoneg-
giamento si sviluppò lungo l'intera linea .
La preponderanza delle artiglierie del centro dell'attacco su
318

quelle del forte Motteggiana non tardò a manifestarsi appena , che


l'alzarsi del sole sull'orizzonte ed il diradarsi del denso fumo, in
cui all'aprirsi del fuoco era stata avvolta quell'opera , permisero
all'attaccante di rettificare la direzione dei propri tiri ; con che
in breve acquistarono essi una rara giustezza . La batteria N° 6
di cannoni da 40, dopo di aver ridotto al silenzio in poche ore
le artiglierie situate sulla faccia sinistra e presso il saliente del
forte, fece convergere i suoi tiri con quelli delle altre batterie
del centro contro le artiglierie del lato destro dell'opera , le quali
pure vennero successivamente fatte tacere ; sicchè il fuoco del
forte Motteggiana , che già s'era sensibilmente rallentato , tacque
del tutto verso il mezzogiorno. Il fuoco delle batterie del centro
durò ciò nullameno, sebbene con minore vivacità, nel pomerig-
gio e nella notte successiva, diretto a battere il ridotto interno
di muratura , specialmente con tiri ficcanti della batteria Nº 6.
Più a lungo protratto fu il controbattimento opposto dai forti
laterali e, per quanto lo poteva, anche dal forte Centrale alle
batterie delle ali . Verso il pomeriggio tuttavia si rilevò un sen-
sibile rallentamento nel fuoco di quei due forti , ciò che permise
alle batterie di sinistra di dirigere parte dei loro tiri contro
il porto e la gola del forte Motteggiana ; finalmente a sera le
loro artiglierie tacquero totalmente. Il fuoco delle batterie delle
ali venne allora per poco sospeso, onde dar luogo allo scambio
dei serventi , alle più urgenti riparazioni dei guasti sofferti , ed al
rifornimento delle munizioni nei magazzini ; dopo di che fu nuo-
vamente ripreso e continuato con moderata misura durante la
notte, nello scopo di fare ostacolo alle comunicazioni fra le due.
sponde del fiume e disturbare i lavori di riparazione nei forti .
Abbandono e mine dei forti; loro occupazione per
parte degli attaccanti. -- Verso le 3 del mattino del 18 ,
mentre gli attaccanti stavano aspettando che il sorgere dell'alba
loro permettesse di ripigliare con rinnovato vigore il fuoco in-
tenso del di precedente, alcune violente esplosioni si fecero udire
a breve intervallo di tempo , e tosto dopo due dense colonne
di fumo si elevarono dai forti Rocchetta e Bocca di Ganda . Fu
creduto per un istante , che taluna delle granate lanciate dalle
batterie d'attacco avesse dato fuoco a qualche magazzino da mu-
nizioni, ma ben presto gli abitanti della sponda sinistra con
grida e con segnali davano avviso avere gli Austriaci sgombrato
319

nella notte la piazza , tentando con mine la distruzione delle opere .


A tale annunzio il Generale comandante l'assedio ordinò la ces-
sazione del fuoco delle batterie, visitò egli stesso il forte Mot-
teggiana, ed impartì i conseguenti ordini di occupazione della
piazza espugnata.
Risultò dalle ricognizioni fatte da ufficiali del Genio sussidiati
da distaccamenti di Zappatori , che in ciascun forte erasi dai
difensori ogni cosa predisposta, onde ottenere, tostochè la loro
ritirata verso Mantova si fosse effettuata, l'esplosione simultanea
dei magazzini da munizioni situati nel corpo di cinta e con essa
la rovina dell'opera . Di coteste predisposizioni quelle stabilite nei
due forti laterali sortirono buon effetto , mentre nei forti Motteg-
giana e Centrale , sia per difetto del sistema d'accensione da potersi
attribuire alla frettolosa concitazione con che venne preparato , sia
per altra causa qualsiasi, il fuoco non era pervenuto fino alle
polveri raccolte nei magazzini ; anzi presso l'imbocco di uno
degli androni nell'opera di Motteggiana si rinvennero intatte le
salsiccie di compassamento , che diramavansi ai due magazzini
adiacenti ; prova palese, che il fuoco neppur vi era stato appic-
cato . Si disse altresì, che un ardito abitante del luogo giungesse
in tempo a tagliare la miccia già accesa nel forte Centrale . Un
lento incendio di tutto il legname di blindamento quà e colà
sparso fra le macerie nei forti Rocchetta e Bocca di Ganda, ac-
compagnato da frequenti scoppi delle molte granate disseminate
nell'interno di quelle opere , tenne dietro all'avvenutavi esplo-
sione ; esso si mantenne per oltre un giorno , nè valendo a do-
marlo l'espediente di soffocare il fuoco sotto alla terra , fu d'uopo
di ricorrere all'impiego di due trombe idrauliche che si richia-
marono da Reggio .
Oltre alle 76 bocche da fuoco che ne costituivano l'armamento,
si rinvennero nei forti , in certa quantità , munizioni da guerra
e da bocca, parecchi affusti di ricambio, strumenti da zappatore ,
legnami, materiali di rivestimento ed altro . Nel forte Motteg-
giana tutto accennava ad una ritirata improvvisa e sollecita ; fra
i molti oggetti ivi abbandonati eravi pure l'intero bagaglio di
un ufficiale ; i pezzi d'artiglieria vi si trovarono tutti carichi e
pronti a far fuoco, cogli inneschi ne' foconi uncinati alle funi-
celle di sparo ; nel forte Centrale invece tutte le artiglierie erano
state malamente inchiodate.
320

Tiri eseguiti dalle due parti nel giorno del fuoco;


considerazioni circa la forza dell'attacco e della di-
-
fesa. Si riporta dal Giornale d'Artiglieria il seguente spec-
chio, indicante il numero e la specie dei tiri eseguiti dall'attacco
dal mattino del 17 all'alba del 18, ripartitamente per ogni bat-
teria .

TIRI A GRANATA
INDICAZIONE

delle da cent. 17, da cent. 12 , ANNOTAZIONI


dei dei
BATTERIE cannoni cannoni
da 40 F. R. da 16 B.R.

Batteria N. 1 • 462 Di lancio.

› 2 · · 1138

, 3 • • 700

› 4 · 1320

» 5 · · 897

› 6 1086 - 112 ficcanti, il resto


di lancio .

·· 7 . 580 Di lancio.

› 8 . 350

1898 4635

Totale dei colpi 6533

In pari tempo vi si contrappongono le cifre esprimenti il nu-


mero dei tiri fatti nella stessa giornata dai forti della piazza,
ricavate dalla già menzionata pubblicazione ufficiale austriaca .
321

Dal forte Motteggiana tiri 2000 all'incirca ;


id. Rocchetta 1100 a 1200;
id . Rocca di Ganda 1000 circa ;
id. Centrale > 500 circa.

Da tutti insieme un totale di 4600 e 4700 tiri , con proietti di


vario genere, palle piene, granate sferiche ed oblunghe e shrapnel.
E qui cade in acconcio una osservazione su quanto è esposto
nel citato documento austriaco circa il rapporto di forza fra le
artiglierie dell'attacco e quelle della difesa . Ivi è detto che il
• numero delle bocche da fuoco dell'attaccante stava a quello dei
• cannoni rigati del difensore :
nel forte Rocchetta come 5 : 1 ,
id . Bocca di Ganda > 3 : 1,
id. Motteggiana 6 1 >•

Cotesti rapporti , relativi esclusivamente ai cannoni rigati , se


non del tutto esatti , poichè basati su dati alquanto erronei circa
le batterie d'attacco ed il loro armamento, s'avvicinano tuttavia
con qualche approssimazione ai veri, quali si ponno facilmente
ricavare dai particolari già esposti sull'armamento delle batterie
e dei forti , dedotti i pezzi che nei medesimi già erano stati
messi fuori di servizio dal cannoneggiamento del 5 luglio (1 ) .
Ma certamente da sè soli non valgono a dar razionale fonda-
mento ad un apprezzamento comparativo fra la potenza dell'at-
tacco e quella della difesa , come appunto implicitamente
vorrebbesi ammettere in quello scritto , ove più avanti si dice
del forte Motteggiana che « aveva a combattere contro un fuoco
• concentrato sei volle più potente . Perciocchè con ciò verreb-
besi ad escludere nella difesa ogni concorso delle bocche da fuoco
ad anima liscia , che in buon numero guernivano quelle opere ,
laddove nel giorno dell'attacco presero esse attivissima parte
nel controbattimento ; e specialmente quelle del forte Motteg-
giana, attesa la non grande distanza a cui si trovavano le batterie
attaccanti , sostennero un fuoco assai ben regolato contro le bat-
terie N¹ 4 , 5 e 6, il quale, se riescì di poco danno al personale ed al
materiale di queste, lo si deve soltanto attribuire alla cattiva

(1) Veggasi la nota (2) a pagina 301 .


322

qualità delle spolette di legno di cui erano munite le granate


sferiche, che raramente ne producevano lo scoppio , non già a
minore aggiustatezza del tiro .
Quando si volesse esprimere con cifre, quanto possibilmente
esatte , cotale assoluta relazione fra la potenza delle artiglierie
dell'attacco e quella della difesa per le varie opere, sarebbe ne-
cessario paragonare il numero dei pezzi tutti rigati in batteria
contro ciascuna di esse , al numero che si otterrebbe som-
mando quello dei cannoni rigati, col numero delle bocche da
fuoco liscie del loro rispettivo armamento aventi azione control
le batterie d'attacco, moltiplicato prima quest'ultimo per un coeffi-
ciente di riduzione opportunamente determinato in funzione dei
dati balistici sul loro tiro , non meno che della distanza e della na-
tura del bersaglio , con che in certo modo si potesse raffrontare
in ragione d'efficacia l'azione di queste con quella dei pezzi rigati .
Del resto il semplice confronto dei dati di fatto sopra ripor-
tati circa i tiri eseguiti in quel giorno dalle due parti , nel mentre
fornisce la più valida prova della brillante energia della difesa ,
dà luogo in pari tempo ad un ' estimazione comparativa della sua
forza e di quella dell'attacco ben diversa dall'altra , che dai ci-
tati rapporti potrebbesi derivare .
Morti e feriti degli attaccanti; danni nelle batterie
d'attacco. Lievi furono le perdite di personale e poco rile-
vanti i danni nel materiale e nelle batterie, che toccarono in
quel giorno agli attaccanti ; ascesero le prime a 6 morti e 23 feriti
fra le truppe delle varie armi addette al servizio delle batterie e
ad una dozzina fra morti e feriti nelle truppe d'avamposto e di
sostegno; si riducono i secondi a due cannoni resi inservibili l'uno
nella batteria N° 1 , e l'altro in quella N° 7, quattro affusti danneg-
giati , singolarmente nelle batterie N 1 , 4, 6 ed 8 e pochi altri
guasti e rotture ai tavoloni dei paiuoli, ai carri da parco, ai mer-
loni ed alle guance delle cannoniere ( specialmente di quelle delle
batterie Ni 1 e 2 intagliate nell'argine e sprovviste di rive-
stimenti), in parte prodotti dallo sparo dei proprii pezzi e quasi
tutti facilmente riparabili in breve tempo .
Morti e feriti dei difensori; danni nei forti; con-
siderazioni che ne conseguono. ---- Poco rilevanti furono

pure le perdite di uomini sofferte dalla difesa , registrate come


segue nella pubblicazione austriaca : 2 morti ed 8 feriti nel forte
323

Motteggiana , 4 feriti nel forte Rocchetta , 5 in quello Bocca di


Ganda e due nel forte Centrale, ossia in tutto 2 morti e 19 feriti.
Considevoli per contro furono i danni causati dai tiri dell'at-
taccante ai forti ed loro materiale d'armamento
Nel forte Motteggiana i merloni e le traverse n'erano stati in
varii punti screstati e le cannoniere quasi totalmente sformate ;
insignificanti erano però i guasti prodotti dai proietti nel corpo
della cinta al disotto del piano delle cannoniere, riducentisi a
pochi franamenti di terra dietro il muro alla Carnot, ingom-
branti in qualche punto la strada di ronda ; talchè nel complesso
non potrebbesi invero asserire , che la cinta di terra sia stata
seriamente danneggiata . Delle artiglierie che trovavansi in bat-
teria sulla cinta, 4 pezzi erano stati colpiti, tre dei quali in modo
da renderli inservibili ; varii guasti più o meno rilevanti scor-
gevansi pure negli affusti .
Ma essenzialmente gravi erano i danni arrecati alle opere di
muratura del forte .
Il ridotto interno, costrutto con ottimo materiale e secondo
le migliori regole d'arte (potrebbesi appuntare una sovrabbon-
danza d'aperture, feritcie e spiragli interrompenti eccessivamente
la continuità della massa muraria), era grandemente rovinato
nel muro di fronte rivolto a mezzodì , specialmente al piano supe-
riore . Il suo braccio occidentale, stato battuto quasi esclusivamente
dai cannoni da 16 , oltre a numerose tracce isolate di proietti ,
presentava una larga breccia presso l'angolo rientrante che forma
con esso il braccio anteriore , la quale dal fondo delle feritoie
del piano superiore si spingeva fino alla cornice di gronda , re-
stando pur tuttavia ad un'altezza di oltre 3,00 al disopra del
cumulo delle macerie franate al piede del muro ; altra ampia
breccia, però non per anco aperta, scorgevasi verso l'estremità
dello stesso braccio occidentale al di sotto della cornice . Il brac-
cio orientale , stato preso a bersaglio dai cannoni da 40 , offriva
anch'esso frequenti brecce nel piano superiore, tra le quali con-
siderevolissima quella aperta nel muro di testa di una casa-
matta (la quarta contando da levante a ponente) estendentesi
in tutta la larghezza dal piano inferiore delle feritoie fino alla
linea di fronte del volto a prova , in varii punti esso pure note-
volmente danneggiato . Nel piano terreno di questo braccio no-
tavansi gli effetti prodotti dai pcchi tiri ficcanti eseguiti nell'ul-
324

tima fase dell'attacco dalla batteria N° 6 ( 1 ) ; il muro di fronte


era stato qua e colà perforato in modo da lasciar scorgere che
la formazione di una breccia praticabile non avrebbe richiesto
gran numero di colpi . L'estremità del braccio anteriore del
ridotto venne eziandio bersagliato dai tiri dell'attacco, ma at-
tesa la solida disposizione de' pilastri della testata a pianta se-
micircolare, i danni in esso cagionati non furono rilevanti . L'in-
terno del ridotto era in gran parte ingombro di macerie al
piano superiore , ove in qualche punto perfino i pavimenti
scorgevansi danneggiati .
Larghe brecce erano inoltre state aperte nel grosso muro di
gola e nei muri che collegano al medesimo il ridotto interno ;
parzialmente danneggiati erano pure i muri alla Carnot, posti
lungo il piè della scarpa ; demolito il casotto del telegrafo ; ro-
vinato il panificio ; incendiata la stalla de' buoi ; ingombri infiue
di frantumi di muratura e di schegge i terrapieni , le comunica-
zioni ed il piazzale interno .
Fra le tavole annesse al rapporto pubblicato nel Giornale
d'Artiglieria trovansi tre disegni , ricavati da vedute fotografiche ,
rappresentanti colla massima evidenza il ridotto del forte Mot-
teggiana nello stato a che lo ridussero i proietti dell'attaccante .
Cotesti formidabili effetti prodotti dal fuoco di un solo giorno,
trovansi descritti minutamente ed al vivo nella relazione ufficiale
austriaca, ripartitamente per tutti i forti della piazza ; da essa

(1) Circa cotesti tiri di ficco vuol essere rilevato , che parecchi di essi colpirono
il muro in punti non più di 1,00 elevati al di sopra del piazzale interno del
forte e tanto verso l'una quanto verso l'altra delle sue estremità ; dal che, rife-
rendosi ai profili dati dalla tavola 7ª, si deduce che un abbassamento di 7,40
si verificò nell'estremo tratto della lor traiettoria, compreso fra la verticale del
ciglio del parapetto ed il punto del muro colpito da ciascuno . Or, come è facile
rilevare dalla pianta del forte, tavola 6ª, le distanze orizzontali dalla linea di
fuoco dei varii punti del muro bersagliato, misurate nella direzione del tiro della
batteria Nº 6, essendo comprese fra il minimo di 40m, corrispondente all'estre-
mità orientale del muro, ed il massimo di 55 corrispondente ai punti pros-
simi al rientrante che lo limita dall'altra parte, ne consegue che per quei tiri,
fatti a distanza di 1400 circa, gli angoli di inclinazione all'orizzonte delle corde
sottese a cotali archi estremi delle varie traiettorie (determinati per mezzo dei
74 74
valori minimo di e massimo di delle loro tangenti) restano compresi fra
400 550
10,30' e 7°,45' circa .
Pubblicazione

DEL

GIORNALE DEL GENIO MILITARE

nel 1868

Torino, 1 ° gennaio 1868 .

La pubblicazione del Giornale del Genio Militare continuerà


nel 1868 colle istesse norme dello scorso anno 1867.

Le dispense verranno pubblicate man mano che se ne avrà


in pronto la materia , nè saranno in numero minore di una per
mese .
Il prezzo dell'associazione per tutto l'anno è stabilito in L. 12.
Coloro che volessero acquistare le annate precedenti possono
farne domanda al Comitato ( Uffizio d'amministrazione) , dal quale
verranno loro spedite contro il prezzo di L. 15 per l'annata 1863
e di L. 12 per ciascuna delle annate susseguenti .
S'invitano intanto tutti i Capi di servizio a far pervenire al
più presto possibile al Comitato ( Uffizio d'amministrazione )
l'elenco nominativo di coloro che chiedono l'associazione per
l'annata 1868.

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