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di Arnold Wesker
RAMONA / sguattera/lavapiatti/cameriera
MARA / Chef
BERTHA / cuoca reparto verdure
PAULA / pasticceria
RAMONA / pasticceria
HETTIE / capo reparto sala
VIOLETTA/ nuova cameriera
ANNA / reparto caffè / cameriera
DAPHNE / cameriera
DIMITRI / secondo chef reparto buffet freddo
MONIQUE / cameriera
MICHELE / reparto uova
GASTONE / chef macellaio
HANS / aiuto cuoco alla carne
KARINA/ nuovo chef
PIETRO / reparto pesce
NICOLAS/ aiuto carne
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Le varie azioni dei cuochi e delle cameriere
Ai fini dell’azione scenica i vari cuochi dovranno provvedere alla preparazione dei piatti sotto
indicati. Ovviamente essi non saranno tenuti a mimare scrupolosamente le varie fasi della
preparazione delle vivande, a patto però che:
1) abbiano sempre qualche azione da mimare durante l’intero corso della commedia, fra una
battuta e l’altra o fra l’una e l’altra delle loro chiacchierate;
2) quando sta per cominciare il servizio di sala, abbiano un assortimento ben ordinato di
vassoi e di salsiere per “piatti e salse”, pronti da fornire a richiesta delle cameriere.
GASTONE provvederà a: trasportare, soprattutto, enormi quarti di carne dalla cella frigorifera al
banco dove poi li taglierà e sezionerà. Poi dovrà provvedere a: fagiano arrosto con patate fritte;
pollo arrosto con pommes sautes; funghi; salare polli e metterli al forno, tritare funghi e
soffriggerli al burro.
HANS provvederà a: salsicce con riso al forno; braciole di maiale con fagioli; verdura per il
personale; tritare prosciutto, pomodoro, cipolle e funghi e soffriggerli per il riso; lessare fagioli
bianchi; friggere le braciole di maiale nel corso del servizio di sala; prendere dal frigorifero la
verdura del giorno prima e riscaldarla per il personale. far bollire gli spaghetti in acqua salata.
PIETRO provvederà a: pesce misto con salsa; merluzzo con patate lesse; rombo lessato con salsa
olandese; battere tuorli d’uovo con movimento lento, aggiungervi margarina fusa per la salsa
olandese; tagliare in trance da porzione merluzzo e rombo; affettare il limone per guarnizione.
KARINA provvederà a: sardine alla griglia con patate lesse; salmone alla griglia con patate lesse;
sogliola fritta con patate fritte o lesse; affettare il limone per le sogliole; tagliare il salmone in
porzioni; sistemare sul banco quattro recipienti, per l’olio, per il latte, per la farina e per il pesce
da friggere; pulire la griglia con la spazzola metallica.
MICHELE provvederà a: hamburger con uova sopra e con patate fritte; omelette al prosciutto;
zuppa di cipolle; affettare il prosciutto per l’omelette; tagliare a cubetti il pane raffermo per la
zuppa di cipolle; rompere le uova in una scodella per le omelettes.
MARA provvederà a: roast beef freddo con patate in insalata; prosciutto freddo con insalata russa;
affettare le carni e preparare i vassoi delle insalate; arrotolare e tagliare in porzioni la carne
macinata per gli hamburgers di Michele..
BERTHA dato che le sue verdure, cavoli, verze, spinaci e sauté sono già cotte dal giorno prima,
dovrà soltanto riscaldarle. provvederà a: guarnire le braciole alla griglia con patate lesse e
verdura richiesta (e vi provvederà prevalentemente mentre si svolge il servizio in sala); pulire la
griglia con la spazzola metallica; prendere le patate dal deposito delle verdure e sbucciarle;
aiutare Karina.
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DIMITRI E dovrà provvedere alle insalate, alle zuppe di verdure, tritare cipolle e sedano per i
sautè; mettere le cipolle nella pentola a bollire. Guarnire salse alla maionese. Sbattere le uova,
pulire pentole e sgrassare i tegami.
NICOLAS provvederà a: roast beef freddo con patate in insalata; prosciutto freddo con insalata
russa; affettare le carni e preparare i vassoi delle insalate; arrotolare e tagliare in porzioni la
carne
macinata per gli hamburgers di Michele.
HETTIE meitre di sale Riserva i tavoli in base alle prenotazioni che arrivano. Gestisce il personale
di sala. Va e viene dalla sala, chiama i piatti ai cuochi. Gestisce i numeri dei tavoli. Gestisce il
personale
MONIQUE va e viene in continuazione dalla sala da pranzo per ordinare ai cuochi le varie
portate, che serve su vassoi d’argento, prendendo sei piatti per volta dallo scaldavivande posto
sotto il banco di servizio, continuamente rifornito dagli aiutanti di cucina.
ANNA va e viene dalla sala, serve i formaggi, i dolci e il caffè, che viene al reparto pasticceria a
rifornirsi di tartine e pasticcini.
VIOLETTA va e viene con ritmo frenetico portando i bicchieri dalla cristalleria alla sala da pranzo
o attendendo costantemente altri ordini, fa il giro della cucina fermandosi nei punti dove è
necessario, con spostamenti rapidi e portando una gran quantità di piatti sulle braccia.
DAPHNE va e viene freneticamente dalla sala. Porta i piatti sporchi e ne prende di nuovi. Addetta
alla mise en place. Tovagliato e candelieri da tavola sono sotto il suo controllo. Chiama i piatti ai
cuochi. Addetta ai reclami.
Nicha passi lenti e decisi entra ogni tanto a sorpresa nella cucina a ispezionare. Fissato per la
pulizia, come fosse un sergente passa il dito sopra tutti i fornelli e controlla che non ci siano
macchie al pavimento.
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La commedia si impernia sulla grande cucina del ristorante Tivoli. Su ogni cucina, specialmente
all’ora dei pasti, si abbatte una ventata di follia: un andirivieni frenetico, battibecchi, brontolii,
ipocrisie, presunzione, snobismo. Il personale di cucina ha un odio istintivo per il personale di sala
ma l’odio per il cliente li accomuna tutti. Il nemico personale è il cliente.
Per Shakespeare il mondo sarà stato un palcoscenico ma per Wesker è una cucina, dove la gente
va e viene senza potersi fermare, dove non c’è il tempo necessario per comprendersi e dove
amicizie, amori e odi si dimenticano con la stessa rapidità con cui nascono.
La qualità del cibo non ha tanta importanza quanta ne ha la velocità con cui viene servito. Ognuno
ha una sua mansione specifica. Il pubblico potrà fissare lo sguardo su di una persona singola o su
un gruppo di persone ed osservarli nella loro individualità, nei loro dialoghi serrati ma il
personale di cucina non lo potrà fare: sarà preso sempre dal suo lavoro, avrà sempre qualcosa da
fare durante tutto lo svolgimento dell’azione principale.
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PARTE 1 – LA MATTINA
La cucina è quasi al buio. Un tenue luce arriva dai finestroni. Rumori di passi decisi. E’ il meitre
Hettie, che perlustra la cucina. Fa il suo giro di controllo.
Ramona entra, si stiracchia, guarda l’orologio e rimane immobile un attimo per orientarsi. Sono le
sette del mattino. Solo dopo qualche secondo si accorge di Hettie.
Hettie va via dalla cucina, lasciando Ramona sola. Dalle finestre in alto entra una luce grigia.
Ramona, con un candelotto accende i vari fornelli; subito il primo fornello si mette a bruciare
regolarmente e a ronzare. E’ il ronzio della cucina, un ruggito leggero; è il rumore che
accompagnerà tutta la commedia. Via via che Ramona accende gli altri fornelli, il rumore cresce e
diventa un ruggito forte e feroce. Mara entra, va diritto alla ghiacciaia, la apre e tira fuori una
bottiglia di birra e comincia a bere.
Bertha va verso la ghiacciaia, la apre e tira fuori dei vassoi con dentro le verdure.
Ramona raggiunge Bertha e la aiuta con i vassoi che appoggeranno sulla sua postazione.
Mara sempre bevendo comincia a sistemare pentole e tegami. Si accende una sigaretta.
Ramona inizia a sistemare i secchi della spazzatura, uno in ogni reparto, questa operazione la
compie molto lentamente, avrà da correre dopo. Nel frattempo Paula e Ramona entrano, con i loro
arnesi sottobraccio, e si dirigono al loro reparto.
Mara entra nella cella frigorifera, mentre Bertha, Paula, Ramona e Ramona sistemano le cose del
loro reparto. Mara rientra in scena dalla cella frigorifera, ha in mano le tre scaloppine incartate in
carta gialla da macellaio, le sbatte sul suo tavolo, beve un sorso di birra e riprende la sigaretta
lasciata sul bancone. Ramona si avvicina e prende il pacchetto con le scaloppine.
Hettie e Violetta entrano in cucina, attraversano la scena in direzione della sala da pranzo.
HETTIE (a Violetta) Di qui si va alla sala da pranzo. Come vedi questa è la cucina
VIOLETTA (a Hettie) Non sono abituata a lavorare in posti come questo! Ho sempre
prestato servizio in ristoranti piccoli…
HETTIE Ci si abitua presto.
Anna entra de va alla sua postazione, Mara rientra nella cella frigorifera,
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RAMONA E’ imprevedibile! Non so cosa aspettarmi! Ma deve starmi lontano … ciò che
mi rattrista è che un giorno o l’altro avrà dei figli e quei poveri ragazzi
avranno per padre un pazzo maniaco… ecco il guaio.
PAULA Non ti manca?
RAMONA No, non mi manca.
Ramona va alla ghiacciaia della frutta a prendere una cassetta di frutta e la porta al suo bancone,
lasciando Paula a sistemare il resto della postazione. Entra Anna
BERTHA Quello è matto! Lasciate che affoghi da solo nella sua rabbia!
PAULA Lui e Gastone se le sono suonate ieri sera. Credo per colpa di Monique!
Mara smette di tagliare la carne e va alla ghiacciaia a prendere un’altra bottiglia di birra,
Mara apre la bottiglia di birra come prima, beve e va alla sua postazione.
PAULA Litigano davanti a tutti. Si fanno certe scenate! E che urla! Pensate che
Monique alle volte non lo guarda neppure e aspetta le ordinazioni voltandogli
le spalle.
ANNA Quel ragazzo non ha nessuno! E’ sempre solo come un cane.
RAMONA E comunque per poco non lo ammazzavano.
ANNA (drammatica in modo eccessivo) Oh mio Dio!Allora tu sai qualcosa!!!!
RAMONA Io so solo che ad un certo punto hanno cominciato a urlare. E Pietro, lo
sapete com’è lui, urla sempre più forte degli altri, lui si fa sentire sempre, beh,
poi, silenzio e due secondi dopo se le stavano suonando. Ho visto Gastone
che agitava un coltello e Pietro che glielo faceva saltare via di mano. Poi ha
sollevato da terra Gastone, per poco non lo mandava a finire sui fornelli!
ANNA E poi?
RAMONA (a tutti) Poi è arrivato Marango che li ha separati, minacciando di licenziarli!
Mentre andavano via ho sentito Gastone che diceva (imitando Gastone) “ E
mica finisce qui, non pensare di cavartela così piccolo tedesco…”
PAULA Ma per cosa è cominciata la lite?
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RAMONA Ah non lo so. A me non me ne frega niente. Io, a Pietro, gli do il buongiorno
ma non gli do mai la buonanotte.
MARA (a tutti, tagliando con una mannaia il pezzo di carne, un colpo) Pietro è solo
un dannato tedesco, un pazzo attaccabrighe, ecco quello che è! Litiga sempre,
in continuazione. Non c’è una sola persona con cui non abbia litigato.
Nessuno! Ma che bisogno abbiamo di assumere certa gente! Come se non ci
sono cuochi qui che dobbiamo andare a prenderli laggiù! Che grande pensata
questo scambio di cuochi! Che bisogno abbiamo noi di cuochi tedeschi? Sono
tre anni che è qui, tre anni! (colpo di mannaia) Ma se non gli piace questo
lavoro, perché non se ne va dico io!
BERTHA Qui la convivenza non è facile! Non ci si sopporta! Tutti vogliono sentirsi
superiori agli altri! Valli a capire questi cuochi tedeschi
ANNA Lo direste voi che tra un paio di ore qui ci sarà un manicomio? Chi lo direbbe
adesso?
Anna raggiunge la sua postazione. Ramona, Paula, Mara e Bertha continuano a lavorare, ma
senza fare rumore, Mara si accende una sigaretta, silenzio. Daphne e Nicolas entrano. Nicolas ha
in mano una radio artigianale
DAPHNE Te lo giuro Nicolas questa volta me ne vado per sempre. Sono al limite!
Basta! Me ne vado! Non lo sopporto più!
NICOLAS (a Daphne) Guarda che non è un bene lavorare insieme nello stesso posto.
Siete tutti e due stressati e non va bene! Dagli fiducia, se la merita!
DAPHNE (ironica) Eh sì, poverino.
BERTHA Hey Daphne hai vinto niente tu alla lotteria?
DAPHNE Lascia perdere. Mai una gioia! Tutti quei soldi vinti da un pazzo. L’avete
letto, no? Del matto in manicomio che ha vinto trentacinquemila sterline?
PAULA Come no? E avete letto della moglie? S’è rifatta viva dopo diciott’anni! (a
tutti, con voce femminile imitando la signora in questione) “Ma dov’eri finito
caro maritino mio, amore della mia vita, non hai idea di quanto mi sei
mancato…”
BERTHA Diciott’anni… ci vuole una bella faccia…
Silenzio.
NICOLAS Guarda …(mostra la radio ad Anna) L’ho fatta io … l’ho fatta io per te.
ANNA Per me?
NICOLAS Si insomma per mettere allegria in questa cucina. Ecco! (posa la radio sul
bancone) Non si presenta molto bene. Mi dispiace. Però…
ANNA Perché non l’accendiamo?
NICOLAS Aspetta! Guardiamo se c’è qualcuno! Controlla se Marango è già arrivato.
Anna si guarda intorno per controllare che non ci siano superiori in vista, va a sbirciare alla porta
della sala da pranzo. Daphne, Ramona, Ramona, Paula, Violetta e Bertha si avvicinano. Nel
frattempo sono entrati anche Hans e Dimitri
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DAPHNE Che cos’è?
PAULA Di chi è?
ANNA (avvicinandosi alla radio) E’ la mia … me l’ha regalata Nicolas!
DAPHNE Che tenerone!
RAMONA Ma che cos’è?
NICOLAS Una radio
RAMONA (a Nicolas) L’hai fatta tutta tu? Cioè tutti quei piccoli fili e quelle spine?
BERTHA Sei bravissimo!
PAULA Ma me lo dici che ci stai a fare qui? Perché perdi il tuo tempo a lavare
migliaia di piatti in questo postaccio? Non potresti cercare un lavoro in una
fabbrica?
NICOLAS In una fabbrica?
PAULA Guarda che roba che fai!
NICOLAS Credete che ci starei bene in una fabbrica? Ma mi vedete? Avvitare
manopole tutto il giorno. Ve lo dico io, in fabbrica un uomo costruisce dei
piccoli pezzi finchè non diventa anche lui un piccolo pezzo. Lo so, perché
mio fratello ci lavora. Lo so benissimo.
RAMONA Ma come si accende?
ANNA (a Nicolas) Nicolas. tu lo sai cosa gli è successo a Pietro ieri sera?
NICOLAS Non ero di turno ieri sera!
DIMITRI (inserendosi nel discorso) Credete che sia tutta colpa di Pietro? No! Non è
così. Avevano tutti voglia di alzare le mani ieri sera. Sentite me, mettete uno
per una giornata intera in cucina a lavare piatti, vuotare secchi puzzolenti e a
scopare pavimenti, di che altro può aver voglia se non di alzare le mani? Deve
pur dimostrarlo in qualche modo di essere un uomo! Come dargli torto!?
DAPHNE E certo … per voi uomini tutto è giustificato!
DIMITRI Non sono affari tuoi!
HANS STREITEN SIE IMMER ZWEI!! Basta parlare di quello che è successo ieri!
Perché non proviamo ad accendere questa radio!? Lass uns wild werden
Nicolas accende la radio che suona un rock’n’roll fragoroso e tutti i presenti si mettono a ballare.
Monique entra dalla sala da pranzo, attraversa tutta la scena.
Tutti freneticamente mettono tutto a posto e fanno finta di riprendere a lavorare, Monique si
ferma, li guarda stupefatta, sorride
Anna, Monique, Daphne e Violetta cominciano a pulire i bicchieri, mentre i cuochi si sistemano
le loro postazioni
ANNA Monique, ci vuoi dire che cosa è successo ieri sera a Pietro?
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MONIQUE Non è successo niente, Pietro è un bravo ragazzo e Gastone ha un occhio
nero.
DAPHNE Si preannuncia una ottima giornata.
VIOLETTA Un occhio nero!? Ma davvero dite? Nel posto dove lavoravo non è mai
successa una cosa del genere. Si respirava un’aria piuttosto tranquilla
DAPHNE Cara qua ne vedrai delle belle! Te lo assicuro.
ANNA E a Pietro… non è successo nulla?
MONIQUE E’ stato fortunato.
ANNA E certo… dato che stava con te non l’hanno potuto toccare!
MONIQUE E’ stato fortunato si, perché lo aspettavano fuori.
VIOLETTA Ma che posto è questo?
DAPHNE Te l’ ho detto .. qui bisogna stare attenti. Basta poco e scatta una lite. Se sei
fortunata tutto muore e nasce dentro questa cucina. Ma a volte finiscono
anche fuori dal ristorante.
MONIQUE (divertita) “Volete giocare ai gangsters?”, lui gli ha detto, “Portatemi Marlon
Brando e io ci gioco”.
VIOLETTA Incredibile. In un momento simile aveva pure voglia di fare lo spiritoso.
DAPHNE Te l’ho detto!!!!
MONIQUE Li ha lasciati lì pietrificati! Che cosa potevano fare? (il sorriso svanisce,
prende in mano il vassoio e si avvia verso la sala da pranzo) Che gentaglia!
Solo perché lui è tedesco!
MONIQUE Daphne … hai sentito? Samara è malata … devi prendere i miei tavoli!
DAPHNE Non posso, Monique, oggi devo saltare tra i il tre e il quattro. Non ce la faccio
proprio, scusa!
MONIQUE Anna?
ANNA Stai scherzando? Io sto al dieci oggi … non avrò un secondo libero.
MONIQUE Violetta …. Che tavoli hai oggi?
VIOLETTA Hettie mi ha assegnato il 7 …
MONIQUE Perfetto!!! Sei esperta?
VIOLETTA Certo che sono esperta!
MONIQUE Ti va di darmi una mano e prendere i miei tavoli?
VIOLETTA Immagino che non posso rifiutarmi
MONIQUE Esatto! 2 3 e 7 sono tuoi!
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Monique, Daphne e Anna escono in sala da pranzo
MICHELE (A Gastone, senza malizia, con ingenuità) Gastone, ma hai un occhio nero.
Gastone non gradisce la battuta e si scaglia contro Michele aggredendolo con le mani. Michele
cade a terra, gli altri si mettono in mezzo pe separarli
Pausa, per qualche secondo tutti guardano Karina, dopodiche rieornano a lavorare, ovvero
Bertha sistema le sue verdure, Paula sbuccia la frutta, Ramona sta preparando la pasta sfoglia,
Michele sta preparando la teglia per mettere in forno l’arrosto, Anna si sta occupando nel suo
bancone di sistemare le tazze, Gastone sta armeggiando sotto al suo bancone, Mara sta togliendo
il grasso al pezzo di carne, Nicolas lava i piatti, Dimitri prepara la salsa maionese, Ramona taglia
le patate.
Con un gesto di ira Hans strattona Bertha facendo cadere il contenitore per terra
GASTONE Paula, ce l’hai un po’ di crostata o di torta o qualcosa del genere? Sto
morendo di fame.
PAULA Vieni qui
Paula gli passa un piattino con della crostata, Gastone mangia la crostata
A questo punto Gastone ha condotto Karina in postazione, mentre sta dicendo le ultime battute.
Entrano Daphne e Hettie, distribuiscono le variazioni del menù del giorno a ogni cuoco
Passano davanti a Dimitri che cerca di fermare Daphne, ma lei non si ferma.
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DIMITRI Ehy Daphne .. aspetta .. aspetta un momento … Daphne …. Sono diventato
trasparente!
NICOLAS Le passerà …
Le cameriere escono. Karina va alla ghiacciaia e prende le uova, torna alla postazione di
Gastone,
sono quasi tutti al lavoro: Karina, Dimitri, Hans, Paula, Ramona, Bertha, Michele, Nicolas
Gastone e Mara mentre Ramona, Hettie, Violetta, Anna, Daphne e Monique entrano dalla sala
da pranzo, portano e riportano i bicchieri, quindi entrano ed escono dalla sala da pranzo e
viceversa,
Pietro entra con gran furia, è in ritardo, ride con la sua caratteristica risata,
Pietro e Hans continuano a parlare tedesco e a ridere, facendo facce strane nei confronti di
Gastone
GASTONE (a Karina ) Ehi, tu, prendi quel pesce dalla cesta e vieni qua, voglio farti
vedere una cosa.
Karina prende il pesce e Gastone va verso Mara per farsi dare della carne,
Pietro si mette a cantare la sua canzoncina, Hans gli fa il coro e finiscono in una risata, Gastone
torna alla sua postazione con la carne
PIETRO Che cosa non finisce così? Dimmelo! Che vorresti fare ora? Vuoi farmi anche
tu un occhio nero? Staresti meglio? Saresti contento? Va bene! Dai, fammi un
occhio nero e così la facciamo finita, eh?
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Pietro assume una posa eroicomica, Gastone è tentato di dargli un cazzotto, si trattiene
GASTONE Piantala di fare il buffone, Pietro, te lo dico gentilmente, va a finire male, non
mi parlare oggi!
RAMONA E dai, smettetela, tutti e due!
PAULA Basta adesso! Nessuno capisce quando è il momento di farla finita. E’ sempre
la stessa storia! Si comincia a litigare e si va avanti per mesi. Se uno dei due è
pronto a fare le scuse, allora l’altro non le vuole accettare, e se quello fosse
disposto ad accettarle allora l’altro…
PIETRO Bla, bla, bla, bla, bla, bla …..
PAULA Si continua così .. bravo!
RAMONA Sono tutti matti qui dentro
Mara da un colpo di mannaia alla carne, mentre Pietro continua a canticchiare spavaldamente
Monique entra dalla sala da pranzo e si avvicina a Gastone, gli mette un braccio sulla spalla,
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MARA Come solo sei? E allora ordinane degli altri! (a Hettie) Cos’è questa storia
della minestra rancida?
HANS (facendo il verso a Mara) Auf geht’s, Mara! Fick dich!
MARA (con tono brusco) Hey tu vuoi parlare la nostra lingua si o no!? Ognuno parla
come vuole qui, francese, italiano, tedesco. Sei venuto qui per imparare la
nostra lingua, si o no? E allora parlala!
HANS Che ti prende Mara? Beviti un’altra birra e non rompere.
MARA ( minacciando col coltello i due ragazzi) Di voi tedeschi io non ho paura e ve
lo dico in faccia! Lavora adesso … e in silenzio
PIETRO Lo sai qual è il tuo problema, Mara? E che qui ci stai da troppo tempo!
HANS Ma perché non ti trovi un altro posto e te ne vai!!!!! Guarda altre cucine!
Impara altre cose!
PIETRO Allarga gli orizzonti vecchia strega!
HETTIE Basta adesso Pietro!
PIETRO Non te la senti di cambiare? Ti danno fastidio le facce nuove?
HETTIE (urlando) Vogliamo piantarla? Ho detto basta! Pietro! Torna al tuo lavoro!
PIETRO Fick dich!!!!!!
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RAMONA Passa le mani sulle piastre per sentire se sono abbastanza calde! Finchè c’è un
solo cliente, lui resta qui. Poi fa un pisolino di sopra, nel suo ufficio.
Mezz’ora dopo che siamo rientrati, eccolo qui di nuovo, fino alle undici di
sera, qualche volta fino a mezzanotte.
PAULA Ogni giorno così, dal mattino alla sera. Tutti i santi giorni compreso Natale
Pasqua e Ferragosto!
BERTHA Che razza di vita è questa, sempre ficcato in una cucina! E’ vita questa? Per
quanto mi riguarda a me non me ne importa niente, fra poco mi sposo e me
ne vado!
MICHELE Con me .. si sposa con me!!!!!
BERTHA Si, come no!
TUTTI (canticchiano la marcia nunziale) Taratata taratata …..
Monique rientra in scena e ripassa davanti a Pietro per andare alla sala da pranzo,
Monique gli volta le spalle e sta per uscire dalla porta della sala da pranzo, ma Pietro la afferra
per un braccio e la fa girare su se stessa,
PIETRO E ricordati che oggi fai la capo-sala, ti vedo dalla vetrata. Non fare l’oca con i
clienti! (la scuote) Non fare l’oca,capito?
MONIQUE Parlerò con chi mi pare e piace.
Ramona e Michele entrano dalla prima a destra trasportando un tavolo e lo posizionano al centro
della scena, vanno a recuperare alcuni sgabelli sparpagliati per la cucina e cominciano ad
apparecchiare, con posate, bicchieri e pane,
Mara, Ramona, Karina, Michele, Pietro, Nicolas, Dimitri, Hans, Paula, Bertha e Ramona
mangeranno intorno al tavolo, Gastone non mangerà perché non vuole sedersi a tavola con
Pietro, i due continuano ad ignorarsi, due cameriere passano a prendere il tovagliato
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HETTIE Troppe chiacchiere qui! Siamo in una cucina non in un salotto! Fra 15 minuti
si mangia!
BERTHA (a Hettie, che passa davanti al suo reparto) Hettie, ci sei poi andata ieri sera
al cinema?
HETTIE (in estasi) Mmmm…
BERTHA E’ un bravo attore?
HETTIE Che uomo! Oh, una notte con lui… una notte sola… e poi servirei piatti per il
resto della mia vita.
Mentre le cameriere mangiano Dimitri si è messo a litigare con Daphne, mettono in piazza i loro
fatti personal.
Daphne si allontana
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DIMITRI Daphne .. Daphne … Fermati …
DAPHNE Che c’è? Che vuoi?
DIMITRI Domandalo a qualcuno, su, visto che sono un bugiardo.
DAPHNE Domandare cosa?
DIMITRI Nicolas sono qui a lavorare tutti i santi pomeriggi? Non è vero?
NICOLAS Dimitri fammi il santo piacere di non tirarmi in mezzo, d’accordo?
DIMITRI Anna diglielo tu
ANNA Non sono io che devo risolvere i vostri problemi coniugali.
Vengono interrotti da Hans che urla in modo spaventoso, raggiungendo il centro scena coprendosi
il viso con le mani. Accorrono tutti.
NICOLAS Non gliene importa nulla. Basta che non si interrompa il lavoro!
GASTONE Al diavolo questa cucina!
MARA Michele .. idiota!
MICHELE Mara?
MARA La minestra di ieri era rancida.
MICHELE Rancida?
MARA Rancida, si!
MICHELE Ma era solo del giorno prima!
BERTHA Ci hai messo i pomodori vero?
MICHELE Pomodori?
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BERTHA Te l’ho detto un milione di volte di non metterci i pomodori! La fanno
diventare rancida!
MARA Ho avuto reclami dai clienti.
BERTHA Impara Michele .. impara!
MARA E poi Michele, un piccolo consiglio, non portarti a casa i polli.
MICHELE Polli?
MARA Polli, si. Portati a casa cotolette, carne fredda ma non polli. I polli sono
voluminosi. Il signor Marango potrebbe accorgersene subito. Aspetta di avere
la mia esperienza prima di misurarti con i polli.
MICHELE Dovrò cambiare i miei gusti.
MARA Esatto! Dovrai cambiare i tuoi gusti. Ora vai via.. levati di qui!
Attimo di imbarazzo.
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4 di pomeriggio E i bar, i night-clubs! Si corre di qui, si corre di là! Una città
meravigliosa! Il paradiso. Questo, l’inferno, credimi!
GASTONE In questo posto non ti danno neanche il tempo di mangiare. Su, la pausa è
finita! Tutti al lavoro!
Monique entra dalla sala da pranzo, va verso il proscenio passando vicino a Pietro e lo aspetta al
suo reparto, ha una tazza di caffè in mano, Pietro la raggiunge subito, fanno sempre così all’ora
dei pasti.
PIETRO Mi perdoni?
MONIQUE ( cedendo all’abbraccio di Pietro) Non ce la faccio a tenerti il muso. Dopo un
po’ mi scappa da ridere. Sei proprio un cretino!
PIETRO Sono un bravo ragazzo, in fondo. Quando è il tuo giorno di libertà?
MONIQUE Domani.
PIETRO Allora non possiamo vederci.
MONIQUE No.
PIETRO Cosa farai?
MONIQUE La mattina vado a fare spese. Il pomeriggio vado dal parrucchiere e la sera a
ballare all’Astra.
PIETRO Che ci vai a fare? All’Astra ci vanno tutte le puttane.
MONIQUE Ci vado con Massimo.
PIETRO (arrabbiandosi molto e alzando la voce) Stammi a sentire, Monique. Glielo
devi dire. Chiedigli il divorzio, cavolo, non possiamo continuare così, come
ladri! È a noi stessi che facciamo del male, non lo capisci??
MONIQUE Non glielo posso dire ancora.
PIETRO Non intendo aspettare ancora molto, sai. Credi che mi piaccia questo
ristorante?
MONIQUE Piantala, adesso. Perché devi scegliere sempre un posto pieno di gente per
parlarmi di questo? Tu fai sempre lo stesso discorso e io continuo a dirti di
darmi tempo. Ti ho promesso che lo farò e lo farò … devi avere pazienza.
PIETRO Pazienza… pazienza, io? ... Vuoi rendermi ridicolo? Sono tre anni che sto
qui, tre anni … e solo per te!
MONIQUE Vai al diavolo!
PIETRO Scheisse!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Monique esce in sala da pranzo. Sono tutti ai loro reparti, Gastone si avvicina a Karina
HANS Guardatela adesso l’irlandese, tra poco non si ricorderà neppure il suo nome!
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PARTE 3 – IL SERVIZIO PRANZO
Cominciano ad entrare le cameriere che gridano le ordinazioni ai vari reparti. Prendono i piatti
dallo scaldavivande, mettendosene pile intere sulle braccia e passano le ordinazioni. Arrivano
sempre più numerose, man mano che il servizio in sala si intensifica. Si formano code prima
davanti ad uno poi ad un altro cuoco.
Michele approfittando del fatto che nessuno lo guarda versa lo stesso minestrone dal piatto che gli
è stato restituito in un altro piatto e glielo porge,
HETTIE Sono pronti i quattro merluzzi che ho ordintato dieci minuti fa?
DIMITRI Piatti .. piatti al bancone!
HETTIE Karina… non è ancora pronto il merluzzo?
KARINA (tra sé) Un merluzzo, due merluzzi.
DAPHNE Un contorno di patate lesse
KARINA Tre merluzzi, quattro merluzzi.
BERTHA Patate lesse servite
Violetta si gira con i piatti in mano e Ramona, passando,la urta, i piatti cadono per terra.
A questo punto le cameriere sono sommerse da una vera ridda di ordinazioni che travolge l’intera
cucina, mentre il brontolio dei fornelli aumenta e le luci lentamente svaniscono.
KARINA (a tutti) E’ Finita! Sono morta! Sono cotta! Stasera mi potete servire per cena!
DIMITRI (come se ordinasse la cena) Due porzioni di irlandese lessa, per favore! Con
contorno!
NICOLAS Due pomodori fritti nelle orecchie, patatine di contorno in testa e ripieno in
bocca con doppia porzione di piselli.
KARINA E mi cucinerò nel mio stesso grasso! Ma avete visto? Avete visto che roba?
Millecinquecento clienti e la metà mangiano pesce. Proprio a me doveva
capitare il turno del venerdì.
ANNA E’ così tutti i giorni, cara mia.
KARINA Guardatemi. Sono fradicia. Guardate questa giacca. La potrei strizzare. Non è
sudore, nessun cristiano può averne tanto. (tra sé) Karina, finirai per crepare,
se rimani qui. Ti avverto Karina, da retta ad una amica, alza i tacchi! Vattene
via! La tua vita tienitela cara! Questo non è posto da cristiani, ci rimetterai la
pelle, te lo dico io.
NICOLAS Irlandese, che vai borbottando contro questo posto? Cosa c’è di diverso in
altri posti? Gente che va e gente che viene, grande agitazione, grande
fracasso. E per cosa? Alla fine chi hai conosciuto? Ti fai un amico, ti pare che
resterete amici per una vita, però quando te ne vai di qui… pst! Te lo scordi e
lui scorda te. E allora perché te la prendi proprio con questa cucina?
PIETRO (a Nicolas prendendolo in giro) Bravo. Bravo bravo.. che belle parole!!!!!
Nicolas, tu si che sei un ragazzo veramente saggio.
NICOLAS E tu sei un ragazzo veramente sciocco. Non ci tengo neppure troppo a parlare
con te.
KARINA Ah, non ricominciamo con i litigi. È tutta la mattina che sento parlare
dell’occhio nero che Pietro ha fatto a Gastone. È l’ora della pausa, niente
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litigi, per favore, stiamo in pace. Non sentite com’è bello stare in pace? Il
silenzio. Il nulla aaah! ooooh… sto affogando nel mio stesso sudore. Cristo!
Che razza di morte!
DIMITRI Ehi, irlandese, credevo che questo posto non ti piacesse. Perché non te ne vai
a casa a dormire?
KARINA La mia casa è una stanza con un letto e un quadro della Santa Vergine e sarà
sempre quella.
DIMITRI Anche questo posto resterà sempre qui. Pensa, irlandese. Questa gabbia di
matti resterà sempre qua. Te ne andrai tu, me ne andrò io, se ne andranno
tutti, ma questa cucina rimarrà qui.
PIETRO Andrà avanti anche quando saremo morti.
PAULA Noi lavoriamo qua dodici ore al giorno, per niente. A parte i soldi, noi qui
non ci guadagniamo nulla.
RAMONA La cucina da una parte e tu dall’altra. Tu e la cucina. Alla cucina non importa
niente di te ed a te non importa niente della cucina.
NICOLAS Ehy non vorreste arrivare qui una mattina e vedere che è sparito tutto?
PIETRO Sì, una mattina. Ve lo immaginate? Sparito. Sparito tutto.
RAMONA Si .. come no! E così rimarremmo senza lavoro.
PIETRO E allora? Mica si muore!
PAULA Forse perché non te ne importa un granché!
HANS Du traumst schon wieder.
ANNA Che ha detto?
PIETRO Dice… che stiamo sognando.
L’atmosfera cambia. Pietro si alza e afferra un coperchio ed un lungo mestolo per usarli come
scudo e spada, e invita Nicolas a combattere. Nicolas a sua volta afferra uno spazzolone; ne segue
un duello di pochi secondi.
Duello fra i due. Pietro viene colpito e cade a terra mimando la sua morte
ANNA (da un colpo di mannaia sul bancone) Basta giocare a fare i ragazzini!
PIETRO Pensi che sia stupido?
ANNA E non lo è, forse? Fare i ragazzini e tutto il resto?
NICOLAS C’è ancora al mondo chi gioca e chi sogna.
PIETRO Pensi che sia una perdita di tempo? Sai che cos’è un gioco? Un sogno? È il
momento che ti dimentichi quello che sei e diventi quello che vorresti essere.
Quando uno sogna diventa più grande, migliore. Ti pare una cosa stupida?
HANS Du bist zu alt, Pietro!
PIETRO No! Non sono troppo vecchio, non sarò mai troppo vecchio, non dirlo mai
più. Troppo vecchio! Quando sei morto sei troppo vecchio.
DIMITRI Aha, e pensi che abbiamo tempo per sognare qui.
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NICOLAS Ce n’è. C’è sempre tempo per sognare. Io voglio sognare. Ognuno dovrebbe
sognare, tutti dovrebbero sognare almeno una volta nella vita.
PIETRO Tu che cosa sogni Dimitri?
DIMITRI Scherza, scherza fin che vuoi Pietro, ma lasciami fuori, non ho più l’età per
queste cose.
NICOLAS Povero Dimitri!
PIETRO Lo sapete quando si è veramente adulti? Quando si ha vergogna di essere
bambini. Tu sei così. Tu ti vergogni di essere bambino. Non devi vergognarti
di sognare … Ascolta, ti voglio dare questa possibilità.
DIMITRI Obbligatissimo!
PIETRO Venite qui. Abbiamo l’occasione di sognare. Adesso non mettetevi a ridere …
PAULA Ti ascoltiamo!
PIETRO I forni sono bassi, i clienti se ne sono andati, Marango non c’è ed è tutto
tranquillo. Dio ci offre quest’occasione, non ne potremo avere un’altra, allora
sogniamo, chi vuole essere il primo?
NICOLAS Tu, Paula, sogna tu per prima.
PAULA Qua? In questa cucina? In questo inferno? Tu vorresti farmi sognare qua
dentro? Ma va!
NICOLAS Fai uno sforzo di immaginazione! Non ci sono dolci da preparare, non c’è la
cucina, c’è una grande volta meravigliosa. Fai finta che le pareti sono cieli.
Gli utensili e le pentole sono ruscelli e laghetti, i tavoli… (riflette un
momento) cespugli di rose e i fornelli sono il rumore del vento. Le lampade
sono stelle, Paula
PAULA Smettetela … è solo una perdita di tempo!
PIETRO E allora? A chi importa se perdo il mio tempo? È bello poter sprecare il
proprio tempo. Mi rimangono ancora tanti da vivere, me lo posso permettere.
Dimitri, sogna, fai un piccolo sforzo, cosa vedi?
DIMITRI Una piccola casa … piccola ma tutta mia. E Daphne che mi riempie di
coccole tutto il giorno. Noi che la arrediamo e ce ne prendiamo cura .. senza
litigare, senza incompresioni e basta così! Non riesco a vedere nient’altro
Pietro, mi sforzo ma non riesco a vedere niente di più. (a tutti) Io sarei già
felice così.
ANNA Quand’ero piccola e mia madre mi rinchiudeva nello stanzino perché avevo
fatto qualcosa di sbagliato io avevo paura del buio perché pensavo fosse
abitato da orribili mostri … però non avrei mai chiesto scusa e allora facevo
un sogno per tranquillizzarmi. Chiudevo gli occhi e sognavo di essere una
principessa richiusa in un castello da una perfida strega e poi finalmente
arrivava il principe azzurro su di un cavallo bianco e mi portava con se. Mi
rapiva e mi portava lontana da quel buio e da quei mostri
NICOLAS Eccomi qua mia principessa! (le bacia la mano)
RAMONA Ehy stai attenta piccola, questi sogni sono pericolosi perché quando meno te
lo aspetti ti accorgi che il bel principe gentile si è trasformato in un porco
ubriaco e violento e che di te non gliene importa nulla …. E allora è troppo
tardi
PIETRO (a Karina) Ehi, tu, irlandese, quel è il tuo sogno!?
KARINA Se tu credi che, da buon irlandese, io mi metterò a straparlare di elfi e di
fantasmi, ti sbagli alla grande. Io sogno di Dormire! Farmi un sonno
stupefacente. Quasi tutti dormono e sognano, io…. Vorrei sognare di
dormire!
NICOLAS (a Ramona) Ramona …. Forza bella mia! Sputa il rospo
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RAMONA (a Michele, un po’ risentita)Io non sogno più Nicolas. Non più da quando lui
me li ha tolti! Perciò non ti impicciare… ( piange e ride allo stesso tempo)
non ti impicciare … non ti impicciare .. tutte le volte che qualcuno gli
chiedeva come stavamo lui rispondeva non ti impicciare! Lo so io quello che
ho passato.. io lo so quello che ho dovuto subire quando mi raccontava tutte
quelle oscenità sulle altre donne … ho fatto di tutto. Ho passato ore .. ho
persino cercato di … ma che diavolo mi affanno a raccontarvi tutto ciò eh?
(a Michele)
Pietro si accorge ad un tratto di non essere capace di continuare il suo gioco e rimane impacciato
e intimidito. Ride. Monique entra e Pietro si estranea completamente dal gioco, assumendo l’aria
dell’innamorato cotto, del bambino elettrizzato,
Tutti vanno via dalla scena tranne Paula e Ramona. Hans termina il suo motivo, si alza, fa un
inchino, si mette la chitarra a tracolla ed e va via. La scena seguente deve svolgersi molto, molto
lentamente, per indicare che il pomeriggio sta finendo
PAULA Questo è il momento più bello della giornata. Quando tutti se ne sono andati.
RAMONA Però questo è anche il momento più lungo.
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Buio
MICHELE E ora la palla è in possesso della grande mezz’ala Michele Lodo. Si lascerà
sfuggire questa occasione? È in grado di conservare la palla contro la potente
difesa dell’Arsenal? Si libera del primo difensore, del secondo, del terzo … è
solo davanti al portiere, tira, Goallll!!!! Che partita! Che giocatore!
NICOLAS Tutta fortuna ragazzino!
Monique entra e va verso la sala da pranzo, è furiosa, subito dopo entrerà Pietro piuttosto triste
MONIQUE (a Pietro) Ce l’hai ancora con me? È stata colpa tua se abbiamo litigato, non
mia, ti comporti come un ragazzino.
PIETRO Ti piacerebbe che io fossi moscio e secco come tuo marito? Trovati un altro
amante!
MONIQUE Mi dispiace di averti piantato in mezzo alla strada.
PIETRO A te, dopo, ti dispiace sempre. Mi hai lasciato solo come un cane.
MONIQUE Dove sei stato?
PIETRO Non importa. Non importa più ormai! Vattene. Va’ ad asciugare i bicchieri, è
quasi ora. Vattene e lasciami stare.
MONIQUE Ma guardati, guardati… per forza non so più dove sbattere la testa … ti
comporti in maniera infantile. Io vengo a chiederti scusa, dico che mi
dispiace, ti parlo dolcemente e invece tu … tu… Vai al diavolo!
Monique esce in sala da pranzo. Karina, Gastone, Daphne, Anna e Violetta entrano in cucina.
Subito dopo entra anche Dimitri
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DAPHNE Ma l’avete visto stamattina? Una delle ragazze ha fatto cadere delle tazze e
lui a gridare “con la paga che vi do”, gridava, “mi volete mandare in rovina!”
Ma ve ne siete accorti come si aggira fra di noi? (imita la camminata di
Marango)
GASTONE Sembra che abbia una faccia gentile, ma quando finisce di parlarti la sua
gentilezza svanisce. Svanisce nell’aria, d’improvviso, e la sua faccia si
rabbuia come se quello fosse il suo ultimo giorno e dovesse chiudere bottega
per sempre.
VIOLETTA Stamattina mi ha osservato per un po’, poi se n’è andato, scuotendo la testa,
come se io fossi una lebbrosa senza un filo di speranza.
HANS Marango spielt den lieben Gott!
Entrano in cucina Ramona e Hettie. Hettie è molto arrabbiata perché ha trovato Ramona che
prendeva cotolette dalla cella frigorifero.
HETTIE Sparisci .. sparisci dalla mia vista! E ringrazia Iddio che non dico niente a
Marango! E’ da un po’ di tempo che avevo questo sospetto! Brava Ramona ..
questa è la riconoscenza che hai per questo posto?
ANNA Calma ragazze! Calmatevi … si può sapere che avete?
BERTHA Che succede?
HETTIE L’ho sorpresa che rubava delle cotolette dalla cella frigorifera!
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Hettie si allontana borbottando “sabotaggio”
NICOLAS Sabotaggio!!!!!!!!!!!!!
Tutti ridono, Pietro va a prendere una tazza di caffè e si mette e fare smorfie alle spalle di Hettie,
poi torna vicino ad Hans
HANS (a Pietro) Ehi, pass auf, der ist wirklich hinter dir her!
PIETRO Ach, er erwartet, dass die ganze Welt auf seine Kuche aufpasst!
MARA E voi basta parlare in tedesco! Quante volte ve lo devo dire!
KARINA (a Pietro) Mi pare di ricordare che qualcuno mi ha detto di non lamentarmi…
PIETRO (a nessuno in particolare) Questa è una cucina bastarda. Se soltanto…
KARINA Sì, sì, lo sappiamo… se soltanto sparisse.
PIETRO Una mattina… sparita.
DIMITRI Ah già Pietro … e il tuo sogno?
HANS Ja, Pete, wo bleibt der trum, den du uns versprochen hast?
ANNA (a Monique) Perché non scappi via da qui, una ragazza come te…
MONIQUE Una ragazza come me, che cosa?
ANNA Falla finita, Monique. Pietro, voglio dire… lascialo.
MONIQUE Così?
ANNA Proprio così.
MONIQUE Eh, proprio così! Aspettavo un figlio da lui e l’ho deluso. Lui lo voleva … io
no! E’ difficile cancellare una cosa come questa.
ANNA Falla finita, Monique! Pietro non sta bene.
MONIQUE Non è questo il punto, Anna.
Pietro tira fuori una collana e la mette al collo di Monique. Commossa, lei si gira verso di lui, lo
attira a se e gli morde il collo.
Da questo momento, i due amoreggeranno in proscenio, mentre dietro di loro la cucina è nel pieno
del servizio. Due scene contrapposte
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DAPHNE Una cotoletta di vitella.
HANS Una cotoletta di vitella
ANNA Un minestrone.
MICHELE Un minestrone.
HETTIE Tre minestroni.
MICHELE Tre minestroni.
MARA La griglia è pronta!?
ANNA Due entrecote ben cotte
DAPHNE Due omelette al formaggio .. due omelette ala formaggio
Ramona viene portata nello spogliatoio. Gli altri ritornano ai loro lavori borbottando frasi a
soggetto. Monique e Pietro continuano la loro discussione
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VIOLETTA (in tono umile a Pietro) Stai già servendo, Pietro? Vorrei tre rombi, per
Marango … speciali.
PIETRO Torna fra dieci minuti.
VIOLETTA Ma è per il signor Marango…
PIETRO (iroso) Dieci minuti! Dieci minuti!
VIOLETTA Calma … calma!
Il servizio continua
Entrano altre cameriere, ma il servizio si svolge con facilità e le ordinazioni si susseguono senza
confusione. Daphne però interrompe il suo giro per la cucina e va, con un bicchiere di vino, da
Mara, per spettegolare.
Entra Hettie
MARA Chi ci può credere che a prendere una pillola per bocca poi farà effetto
sull’utero? C’è una sola strada, quella per cui è entrato… che volete che
succeda con una pillola? Niente… non può succedere niente. Irrita lo
stomaco, ecco tutto. Questo può fare una pillola.
BERTHA Ma che ne sai tu di queste cose? Non sei mica un dottore.
PIETRO (a Violetta) Tu aspetti che ti servo, intesi? Ti servo io. Tu devi prima
chiedere!!!!
VIOLETTA Ma eri occupato.
PIETRO Non me ne importa. Questo è il mio posto e quello (fa cenno all’angolo del
banco), quello è il tuo.
VIOLETTA Ehi ma chi diavolo ti credi di essere?
PIETRO Non ti preoccupare di chi sono io. Sono un cuoco! Tu sei una cameriera! Io in
cucina faccio quello che mi pare, intesi? E in sala da pranzo tu fai quello che
ti pare. Ci siamo capiti?
VIOLETTA (prende un altro piatto dal forno) Io, gli ordini da te non li prendo, capito?
Io…
PIETRO (gridando e strappandole di nuovo il piatto dalle mani) Lascialo lì! Lascialo
lì! Ti servo io, io! Io! Questo è il mio regno. Questo è il posto dove vivo io..
VIOLETTA Tedescaccio. Maledetto bastardo di un tedesco! (posa i piatti sul banco e se
ne va).
Pietro la segue. Protesta e rivolta generale delle altre cameriere che aspettano di essere servite.
PIETRO Come mi hai chiamato? Che hai detto? Dillo di nuovo. (urlandole) Ridillo!
Violetta si ferma terrorizzata. L’urlo richiama su Pietro l’attenzione quasi generale. Tutti lo
fissano come se fosse un animale inferocito. Pietro ad un tratto si volta e, in una specie di delirio, è
alla ricerca di un atto di violenza da compiere. Si avventa su Violetta. Sembra stia per aggredirla,
ma il nemico non è lei. Rompe i piatti di una delle credenze. Corrono a trattenerlo. Lui si libera e si
impadronisce della mannaia di Mara. Tutti si fanno indietro. Infine, al grido di “auf geht’s”, corre
al bancone di servizio e fracassa qualcosa che sta lì sotto. Si avverte un leggero sibilo e i fuochi dei
fornelli si spengono tutti. Segue un momento di silenzio assoluto prima che qualcuno si renda conto
di quello che è successo, poi Gastone e altri due gli saltano addosso e cercano di immobilizzarlo.
Hettie, indotta finalmente a fare qualcosa, accorre in scena, ma Pietro si divincola, afferra un
coltello e scappa in sala da pranzo. Gastone e gli altri lo seguono. Tutto si è svolto con tale
rapidità da impedire un efficace intervento da parte degli altri, ma nel trambusto generale,
qualcuno grida…
Appena Pietro varca a precipizio la soglia della sala da pranzo, c’è di nuovo un attimo di silenzio
generale; tutti tendono l’orecchio per sentire cos’altro accadrà. Anzi, qualcuno non si è nemmeno
reso conto di quello che è già successo. Ad un tratto si sente un terribile fracasso di stoviglie e vetri
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infranti sul pavimento. Poi si sentono delle urla; delle cameriere riparano in cucina dalla sala da
pranzo.
Il gruppo assiepato all’ingresso della cucina guarda preoccupato verso la sala da pranzo. Ecco
che dopo urla e rumori fa il suo ingresso Pietro ha le mani coperte di sangue, che gli è schizzato
anche sulla faccia. È dolorante. Tutti sono fermi immobili terrorizzati.
Pietro arrancando si appoggia sui banconi. Non riesce a muoversi. Ha avuto una coltellata al
fianco. Respira affannosamente fino a che Nicolas, Hans e Dimitri non lo soccorrono facendolo
adagiare sul pavimento. Monique gli va vicino
GASTONE Pazzo! Pazzo! (pausa) Che hai fatto? Hai paralizzato tutto il lavoro in cucina.
Pazzo!
HANS Sai che ce ne importa adesso della cucina!
A questo punto la folla capisce che Pietro sta per morire. Alcuni restano freddi, altri iniziano a
piangere, altri maturano rabbia e delusione
La scena lentamente viene riempita da una musica che accompagna la morte di Pietro. Tutti
lentamente indietreggiano togliendo dal capo cappelli e frontini, mentre il giovane Michele chiude
con la sua mano gli occhi del collega steso per terra. Nessun pianto, nessuna commozione. Sul
gelo degli occhi degli attori si chiuderà il sipario
FINE
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