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OBESITÀ E’ una condizione caratterizzata da un eccessivo peso corporeo causato da un accumulo di tessuto

adiposo in maniera tale da influire negativamente sullo stato di salute. L’obesità è una malattia complessa
dovuta a fattori genetici, ambientali ed individuali con conseguente alterazione del bilancio energetico ed
accumulo eccessivo di tessuto adiposo nell’organismo. Studi su famiglie e gemelli hanno sempre sostenuto
l’ipotesi di un’influenza genetica, responsabile delle cosiddette anomalie metaboliche che faciliterebbero
l’insorgenza dell’obesità in presenza di alta disponibilità di alimenti e cronico sedentarismo.Esistono poi
fattori individuali che possono contribuire all’eccessiva introduzione di cibo: si tratta solitamente di
comportamenti impulsivi o compulsivi secondari a depressione e\o ansia.Anche alcuni farmaci possono, se
utilizzati a lungo, facilitare l’insorgenza dell’obesità. Secondo le stime attuali (dato del 2020) riferite ai 161
paesi presenti in "The Economic Impact of Overweight & Obesity in 2020 and 2060" (World Obesity
Federation & RTI International, 2022) quasi 1 miliardo di persone vive con l'obesità (cioè una persona su
sette), e saranno 1,9 miliardi nel 2035 (quasi una su quattro), di cui 1,5 miliardi adulti e quasi 400 milioni
bambini (cioè 1 bambino su 5). Sempre nel 2035 saranno 4 miliardi le persone in tutto il mondo con
sovrappeso o obesità, l'obesità infantile aumenterà di oltre il 100 per cento, mentre fra gli adulti ci sarà un
aumento di oltre il 60 per cento, con una prevalenza che dal 2020 al 2035 passerà per gli uomini dal 14 al 23
per cento (+73 per cento) e tra le donne dal 18 al 27 per cento (+50 per cento). L'impatto economico del
sovrappeso e dell'obesità è stato stimato al 2,4 per centro del PIL nel 2020, e salirà al 2,9 per cento del PIL
nel 2035 per un valore di 4,32 trilioni di dollari. In Italia sono 6 milioni le persone con obesità, circa il 12 per
cento della popolazione adulta, secondo dati del 4 Italian Barometer Obesity Report, presentato lo scorso
29 novembre. Nel nostro paese le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni, ovvero più del 46 per
cento degli adulti (oltre 23 milioni di persone), e il 26,3 per cento tra bambini e adolescenti di 3-17 anni (2
milioni e 200mila persone). A livello territoriale emergono significative differenze, con punte del 31,9 per
cento al Sud e del 26,1 per cento nelle Isole relativamente ai bambini e adolescenti in eccesso di peso.
L'obesità è in Italia una sfida irrisolta di salute pubblica che troppo spesso viene sottovalutata e ignorata da
adulti e genitori; l'11,1 per cento degli adulti con obesità e il 54,6 per cento degli adulti in sovrappeso
ritiene di essere normo peso e il 40,3 per cento di genitori di bambini in sovrappeso o obesi ritiene i propri
figli sotto-normo peso. L'obesità è una malattia multifattoriale in cui l'apporto alimentare e l'attività fisica
svolgono un ruolo rilevante nella determinazione e nella terapia della stessa malattia, a maggior ragione se
si associa anche il diabete. Per questo è importante insegnare e promuovere nella popolazione stili di vita
sani, ma ad oggi il 33,7 per cento della popolazione italiana adulta (quasi 20 milioni di persone) non pratica
nè sport nè attività fisica, con importanti differenze di genere (il 36,9 per cento delle donne contro il 30,3
per cento degli uomini). Anche qui vige una scarsa consapevolezza: tra i bambini poco attivi, il 59,1 per
cento delle madri ritiene che il proprio figlio svolga sufficiente attività fisica. Lo stesso accade per quanto
riguarda l'alimentazione dove solo il 18 per cento della popolazione adulta dichiara di consumare 4 o più
porzioni di frutta e/o verdura al giorno, e tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 69,9 per cento
pensa che la quantità di cibo assunta dal proprio figlio non sia eccessiva. L'obesità è una malattia che si
caratterizza per un accumulo patologico di grasso corporeo con conseguenze anche importanti per lo stato
di salute e la qualità di vita. L'obesità è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale e
incide in maniera decisa sulla durata della vita perché può comportare l'insorgenza di pressione alta,
diabete mellito, apnee notturne e patologie cardiovascolari. L'obesità viene stabilita anche grazie all'indice
di massa corporea (BMI): quando questo è pari o superiore a 30 parliamo di obesità. Perdere peso è un
passo decisivo nel trattamento dei problemi di salute legati all'obesità. Per farlo è fondamentale attuare
cambiamenti nel proprio stile di vita: seguire un'alimentazione adeguata, condurre unavita attiva e dedicarsi
con costanza all'attività fisica. Nei casi più gravi un valido aiuto può derivare dalla chirurgia. Quali sono le
cause dell'obesità? L'obesità è, in genere, dovuta a uno squilibrio tra apporto e consumo energetico.
Questo sbilanciamento tra le calorie assunte e quelle consumate comporta un accumulo di grasso in
eccesso. Gioca dunque un ruolo fondamentale lo stile di vita, in particolare la sedentarietà, l'alimentazione,
la quantità e la qualità del sonno notturno. Condurre una vita poco attiva e improntata alla sedentarietà
riduce la possibilità di bruciare calorie. Queste invece vengono ben consumate attraverso l'esercizio fisico e
le consuete attività giornaliere. Un altro fattore che può causare un aumento del peso corporeo è
l'alimentazione. Una dieta che preveda un'eccessiva introduzione di calorie e abitudini alimentari non
salutari sono decisive nel contribuire all'obesità. Vi sono poi altre condizioni favorenti: dormire poche ore
nel corso della notte per esempio può generare squilibri ormonali con conseguente aumento di appetito e
desiderio di cibi calorici e carboidrati. Alcuni farmaci, usati frequentemente, possono favorire l'appetito e
causare così un aumento di peso se non si presta attenzione alla dieta e all'attività fisica svolta. Ne sono un
esempio antidepressivi, anti-epilettici, anti psicotici, farmaci per il diabete, steroidi e beta-bloccanti. Occorre
prestare attenzione poi anche al periodo del post parto: alcune donne dopo il necessario aumento di peso
dovuto alla gravidanza talvolta faticano a ritornare nella norma. In alcuni casi questo può contribuire allo
sviluppo dell'obesità. Più raramente l'obesità è dovuta a condizioni genetiche, come nel caso della sindrome
di Prader-Willi, amalattie endocrine, come la sindrome di Cushing, o ad altre malattie, come la sindrome
dell'ovaio policistico. Pazienti affetti da artrite possono poi sviluppare obesità a causa della necessaria
riduzione di attività fisica. La presenza dei chili di troppo inficia le normali attività quotidiane. Le persone
obese dunque possono sentirsi spesso affannate, pur non compiendo sforzi eccessivi; possono soffrire di
sudorazione eccessiva, avere disturbi del sonno, russare e soffrire di dolori alla schiena, alle ginocchia e alle
anche. Come prevenire l'obesità? L'obesità è strettamente correlata allo stile di vita, è dunque importante e
possibile adottare misure per prevenire l'aumento di peso e i problemi di salute che ne conseguono. Un
regolare esercizio fisico, una sana alimentazione, una vita attiva sono fondamentali per un peso corporeo
corretto. Una persona adulta dovrebbe dedicarsi almeno trenta minuti al giorno per cinque volte alla
settimana ad attività fisica moderata, come per esempio una camminata veloce o il nuoto. Privilegiare nella
propria dieta alimenti nutrienti, sani e a basso contenuto calorico come verdure e cereali integrali, è una
scelta alimentare importante. Vanno anche limitati i grassi saturi, gli zuccheri e l'alcol. Conoscere le proprie
abitudini e il proprio corpo consente anche di individuare quali situazioni scatenano il desiderio di mangiare
in modo da consentirne la migliore gestione possibile. Anche tenere sotto controllo il proprio peso aiuta a
prevenire i chili di troppo perché permette di avere sempre la situazione sott'occhio e di accorgersi di piccoli
aumenti di peso prima che diventino un problema. Diagnosi Nella diagnosi di obesità ci si avvale anche
dell'indice di massa corporea (BMI). Quando questo è pari o superiore a 30 indica obesità. L'indice di massa
corporea si calcola dividendo il peso espresso in chilogrammi (kg) per l'altezza al quadrato espressa in metri
(m).

BMI

Inferiore a 18,5 = sottopeso

18,5 – 24,9 = normopeso

25 – 29,9 = sovrappeso

30 e oltre – obesità

40 e oltre = obesità estrema

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