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VORREI DELLE MELE

In occasioni, quando vogliamo ordinare in un negozio di alimentari, un fruttivendolo o


una salumeria, per esempio, dobbiamo pensare la quantità esatta del prodotto e
possiamo trovare conversazioni come questa:

○Buongiorno, prego.

●Buongiorno, vorrei delle mele.

“delle mele” significa “qualche mela”, “alcune mele” e utilizziamo un determinante


chiamato partitivo che indica, appunto, una parte di un tutto (non voglio tutte le mele
del mondo, solo alcune). Il determinante partitivo adotta la stessa forma della
preposizione articolata “di”:

di + il del vino

di + lo dello zucchero

di + l’ dell’ olio

di + la della farina

di + l’ dell’ acqua

di + i dei pomodori

di + gli degli asparagi

di + le delle fragole

Immaginiamo una possibile continuazione alla seguente conversazione dal


fruttivendolo:

○Buongiorno, prego.

●Buongiorno, vorrei delle mele rosse.

○ D’accordo, quante (ne voleva)?

●(Ne volevo) due chili.

○Ecco, altro?

●Sì, volevo anche...


Il negoziante non sa quante mele desidera il cliente e domanda “Quante?” o “Quante ne
voleva?”. Nell’ultima domanda utilizziamo un pronome: la particella ne che indica “di
questa cosa”, “di ciò” e, in questo caso concreto, assume un valore partitivo perché
nella frase indica una parte della totalità del nome, in questo caso, delle “mele”:
*Quanto voleva di questa cosa?,*Quanto voleva di mele?. Nella risposta possiamo
rispondere soltanto con la quantità (due chili) o di nuovo, con il ne partitivo: Ne volevo
due chili. Non bisogna confonderlo con la congiunzione negativa né (attenzione
all’accento) ed è invariabile.

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