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C’era una volta un povero contadino che aveva tre figli. Il signore non aveva
soldi, perchè li aveva spesi tutti per far studiare i tre figli. Prima di morire,
chiamò i suoi figli e gli disse: <<Purtroppo non ho soldi, ma voglio lasciare ad
ognuno di voi una cosa: tu, che sei il più grande, avrai il mio mulino; tu, che sei il
figlio di mezzo, prenderai il mio asino; e tu, che sei il più piccolo, avrai il mio
gatto>>. Qualche giorno dopo, il padre morì.
Il figlio più piccolo, allora, guardò il gatto e disse: <<Non è giusto, i miei fratelli
hanno preso il mulino e l’asino e possono lavorare; ma io, con questo gatto, che
cosa posso fare? L’unica cosa che posso fare è ucciderlo e mangiarlo!>>. Il gatto
ascoltò tutte le parole del giovane e, poichè non voleva morire, andò dal suo
padrone e gli disse: <<Mio signore, io posso aiutarti ad avere più soldi. Ho
bisogno di un grande sacco, un paio di stivali e di un cappello>>. Il giovane, che
non aveva altre possibilità, comprò tutte queste cose e le portò al gatto.
Il giorno dopo, il gatto andò nel bosco, catturò un grande coniglio e lo portò al
re>>. Il gatto entrò nella stanza del re con i suoi vestiti eleganti e gli disse: <<Mio
re, questo coniglio è un regalo dal mio padrone. É un ragazzo molto povero, ma
è leale e ha un cuore grande>>. Il re allora disse al gatto: <<Ringrazia il tuo
padrone, è un davvero un ragazzo buono>>. Mentre usciva dal castello, il gatto
vide la figlia del re. La principessa parlava con una sua serva e le diceva:
<<Domani mattina voglio andare a fare una passeggiata al fiume>>.
Quando sentì queste parole, il gatto corse subito a casa dal suo padrone e gli
disse: <<Domani mattina andremo insieme al fiume!>>. Il ragazzo non capiva,
così disse al gatto:<<Domani mattina io devo andare al villaggio e cercare un
lavoro. Non posso venire al fiume a passeggiare.>>: Ma il gatto gli rispose:
<<Fidati di me!>>. Il ragazzo pensò un po’ e poi disse: <<Va bene. Ma, se non è
una cosa importante, domani ti uccido e ti mangio!>>.