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SERVIZIO RESOCONTI

BOZZA NON CORRETTA 1/9 MISSIONE IN CASERTA 13 maggio 2010

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA

La seduta inizia alle 10.26.

PRESIDENTE. Buongiorno. Nellambito delle inchieste sulla presenza di vicende di rilevanza penale e in particolare della criminalit organizzata nel sistema del ciclo dei rifiuti, in questa missione la Commissione si sta particolarmente occupando del Consorzio unico. Lei stato responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Esatto. Prima a Napoli, poi abbiamo accorpato gli altri Consorzi e abbiamo fatto una struttura unica sita a Giugliano. Abbiamo unito i quattro ex Consorzi.

PRESIDENTE. Il Consorzio unico era per a sua volta diviso in due articolazioni.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. S, Napoli e Caserta.

PRESIDENTE. Quali erano i poteri del responsabile dellarticolazione?

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Quelli previsti dalla legge. Inizialmente abbiamo sempre lavorato con i comuni, poi questa fase si allentata e i comuni si sono messi in proprio. Su alcuni comuni lavoravamo, su altri no, perch la legge originale d la competenza al Consorzio, poi di fatto i comuni si sono messi in proprio, forse perch obiettivamente costavamo troppo.

PRESIDENTE. Napoli quanti comuni aveva?

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FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Circa 40.

PRESIDENTE. Come appartenenti al Consorzio.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Diciotto. Una serie di comuni ha lavorato con noi.

PRESIDENTE. Erano soci del Consorzio.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Erano obbligati ad essere soci del Consorzio.

PRESIDENTE. Vorrei sapere quali fossero i suoi poteri, se riguardassero lassunzione di dipendenti necessari o il licenziamento dei dipendenti in esubero, se li abbia esercitati, perch uno degli aspetti di cui ci stiamo occupando in quanto pi volte segnalato la presenza in esubero di dipendenti. Ci risulta inoltre che la disastrosa situazione del Consorzio sia stata anche determinata dalla mancata riscossione dei crediti nei confronti dei comuni. Vorrei quindi sapere se rispetto a questo vi siate attivati.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Noi abbiamo incaricato avvocati per i mancati pagamenti da parte dei comuni e c un contenzioso molto forte.

PRESIDENTE. Avevate una forma di contabilit, anche se dellamministratore o del Presidente?

probabilmente il compito era

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Questa attivit era in capo al direttore generale a suo tempo.

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PRESIDENTE. Che era?

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Lingegner Pacchiano. Sono arrivato a Napoli e sono stato nominato responsabile del Consorzio Napoli 3. Dopo sei o sette mesi, c stato un accorpamento dei vari Consorzi. Abbiamo scelto una sede in cui collocare tutto il personale sia amministrativo sia operativo, a parte quelli che lavorano sulle discariche, ove c sempre attivit da svolgere, come raccogliere percolato eccetera.

PRESIDENTE. Vorrei conoscere il numero dei dipendenti.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Nella prima articolazione erano 200-220, poi con laccorpamento siamo giunti a 910.

PRESIDENTE. Vorrei sapere se tali dipendenti fossero tutti utilizzati al meglio o vi fossero degli esuberi.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Dipendeva dalle attivit, dalla richiesta dei comuni. Per esempio, appena arrivato, insieme allingegner Giordano mi sono accollato lonere di effettuare una pulizia generale di tutte le strade extra urbane insieme alla regione. Abbiamo lavorato noi come Consorzio Napoli 3 e la Recam, che una societ della regione. Loro hanno fatto la zona puteolana e noi ci siamo occupati della zona di Nola. Per tale pulizia generale delle strade extraurbane c un contenzioso, perch non si capisce se debba pagare il comune o la regione. Abbiamo fatto questa pulizia, che stata veramente utile. Quando c stata la Festa dei gigli a Nola e siamo andati a lavorare per tre volte, ma nel momento in cui bisogna incassare nasce un contenzioso come con altri comuni.

PRESIDENTE. Il Consorzio operava direttamente con i propri mezzi?

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FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Avevamo i nostri mezzi.

PRESIDENTE. Avevate mezzi in propriet?

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Avevamo una buona struttura operativa, buone macchine e accessori.

PRESIDENTE. Cerano stati forniti invece elementi riguardanti costosi noleggi.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Bisognerebbe vedere a quale epoca si riferisce.

PRESIDENTE. Parliamo del Consorzio unico. Napoli aveva mezzi propri.

GENNARO CORONELLA. Lei ha detto che il Consorzio che lei gestiva inizialmente aveva 100 dipendenti, poi con laccorpamento il numero cambiato. Poich un Consorzio ha una struttura tecnica amministrativa e una operativa, si arriva a un elevato numero di dipendenti se si hanno cantieri. Lei ha per dichiarato che era stato siglato un accordo con la regione. Vorrei chiederle quindi di spiegarci meglio come siate arrivati a un parco dipendenti del genere.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Io ho ereditato questo parco. Girando nelle varie zone provengo dalla polizia, sono molto attivo e probabilmente talvolta creo disagio ai miei collaboratori mi sono reso conto che era un disastro per le strade extraurbane. La provincia era debole, per cui sono riuscito a convincere la regione a realizzare insieme questa pulizia, che nella parte puteolana stata fatta da una societ della regione, nellaltra da noi con nostri mezzi quali carrelli, compattatoi. In seguito, abbiamo dovuto subire un incremento da 220 a 1000 persone.

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BOZZA NON CORRETTA 5/9 GENNARO CORONELLA. Provenivano da un cantiere?

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Dagli ex Consorzi in seguito allaccorpamento.

GENNARO CORONELLA. Poich anche voi sostenete che larticolazione non gestisce servizi per conto dei comuni, vorrei sapere come si trovino ad essere dipendenti. Se infatti non c nessun cantiere. non c neanche il passaggio di cantiere.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Per cantiere cosa si intende?

GENNARO CORONELLA. Il cantiere comune. Se si gestisce lattivit di pulizia e raccolta dei rifiuti a Giugliano, quello un cantiere. Se viene trasferito ad altri, si trasferisce il cantiere, ma, se non si gestisce la raccolta dei rifiuti a Giugliano, non si possono tenere i dipendenti.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Dagli ex Consorzi.

GENNARO CORONELLA. Questi Consorzi gestivano un servizio?

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. Ci sono due fasi. C una fase in cui ero responsabile di Napoli 3 e su questa attivit abbiamo con tre o quattro comuni. Questo non lo deve dire a me, perch io li ho trovati: non ho assunto nessuno.

GENNARO CORONELLA. Poich lei ha dichiarato di aver fatto un accordo con la regione, vorremmo capire.

FRANCESCO FORLEO, Responsabile dellarticolazione territoriale di Napoli del Consorzio. La regione ha una sua societ e, poich abbiamo deciso di pulire le strade extraurbane, parte stata fatta

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BOZZA NON CORRETTA 6/9 dalla societ Recam della regione nella zona di Pozzuoli, mentre noi abbiamo lavorato sulla zona pi vicina a noi.

GENNARO CORONELLA. Ricordo che cera un problema per i lavoratori di Napoli 5. Vorrei sapere che fine abbiano fatto.

LUIGI GIORDANO, Responsabile tecnico dellarticolazione Napoli del Consorzio. Napoli 5 solo citt di Napoli. Napoli 5 era un altro Consorzio, che non stato accorpato. Napoli 5 dallatto della costituzione non ha mai fatto parte del Consorzio unico di bacino delle province di Napoli e Caserta.

GENNARO CORONELLA. Non sappiamo comunque da dove provengono questi dipendenti.

LUIGI GIORDANO, Responsabile tecnico dellarticolazione Napoli del Consorzio. Li abbiamo ereditati. Napoli 1 aveva 214 dipendenti, noi 220 come Napoli 3. Poi Napoli 2 ne aveva altri 180-200 e Napoli 4 240. Alla fine sono 858 dai Consorzi e altri 60 cantierizzati sui comuni di Castello di Cisterna, Brusciano e Cicciano, che serviamo come servizi del ciclo integrato.

GENNARO CORONELLA. Tutti questi 1000 dipendenti quindi lavorano...

LUIGI GIORDANO, Responsabile tecnico dellarticolazione Napoli del Consorzio. No.

GENNARO CORONELLA. Questo il problema.

PRESIDENTE. Continuano ad essere dipendenti, ma non hanno mansioni.

LUIGI GIORDANO, Responsabile tecnico dellarticolazione Napoli del Consorzio. Non tutti. Alcuni lavorano, altri no.

STEFANO GRAZIANO. Poich c personale in esubero, vorremmo sapere quante siano le persone oggettivamente impegnate.

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LUIGI GIORDANO, Responsabile tecnico dellarticolazione Napoli del Consorzio. A seguito del decreto legge del 28 dicembre, ci era stato chiesto di preparare una pianta organica come Consorzio unico. In base alle esigenze degli impianti che abbiano in gestione, dei comuni che servivamo, abbiamo realizzato un piano che prevedeva limpiego di circa 510 persone su 910.

SALVATORE PISCITELLI. Vorrei sapere quale procedura sia stata adottata al momento dellaccorpamento, perch ci sar stato almeno un incontro con i sindacati.

LUIGI GIORDANO, Responsabile tecnico dellarticolazione Napoli del Consorzio. Il primo decreto legge del Governo Berlusconi, il DL n. 90, scioglieva i Consorzi e li accorpava in un unico Consorzio.

SALVATORE PISCITELLI. Intendevo la procedura per quanto riguarda i lavoratori.

LUIGI GIORDANO, Responsabile tecnico dellarticolazione Napoli del Consorzio. Come dipendente, non sono mai stato licenziato da Napoli 3 e nuovamente assunto dallarticolazione Napoli: stato un passaggio automatico senza formalizzazione di licenziamento e riassunzione.

STEFANO GRAZIANO. Questi dipendenti vengono pagati. Adesso abbiamo acquisito che c una crisi strutturale economico-finanziaria abbastanza forte del Consorzio unico, ma non stata fatta una ricerca del personale, un minimo screening passando al Consorzio unico. avvenuto quindi in automatico.

VINCENZO ESPOSITO, Coordinatore dellarticolazione Napoli del Consorzio. Ero coordinatore dellarticolazione Napoli per nomina del Prefetto. Il passaggio e il successivo accorpamento nascono con lo scioglimento dei Consorzi di bacino per legge e con la costituzione del Consorzio unico. In una prima fase, furono nominati i responsabili degli ex Consorzi, e il prefetto Forleo fu nominato responsabile dellex Consorzio Napoli 3 e dellex consorzio Napoli 1. Successivamente, quando il dottor Stancanelli ha lasciato il ruolo di responsabile unico del Consorzio unico, il presidente, che allora era il dottor Fabozzi, fece una delibera in cui accorp gli ex Consorzi della provincia di

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BOZZA NON CORRETTA 8/9 Napoli, ad eccezione di Napoli citt che corrispondeva al Consorzio Napoli 5, in ununica articolazione che denomin articolazione Napoli, affidando lincarico di responsabile al Prefetto Forleo. La stessa cosa fece per Caserta: accorp i quattro consorzi di Caserta e nomin come responsabile il dottor Venditto. Contemporaneamente, nomin il direttore generale del Consorzio unico nella persona del dottor Scialdone. Il Prefetto si occupava quindi dellordinaria gestione, mentre tutto ci che riguardava il personale rientrava nelle dirette competenze del direttore generale, il dottor Antonio Scialdone.

PRESIDENTE. Prima del dottor Antonio Scialdone?

VINCENZO ESPOSITO, Coordinatore dellarticolazione Napoli del Consorzio. Cera il dottor Stancanelli, che era il capo di tutto il Consorzio. Non si quindi fatto altro che prendere ci che si trovato nei vari ex Consorzi di bacino e accorpare in un unico soggetto, che larticolazione Napoli. Per alcuni di questi ex Consorzi non cerano mai state attivit o erano pochissime.

PRESIDENTE. Per avevano i dipendenti.

VINCENZO ESPOSITO, Coordinatore dellarticolazione Napoli del Consorzio. S, avevano i dipendenti. Il Consorzio Napoli 4 aveva in gestione un unico comune, il comune di Agerola, dove erano impegnati 15 dipendenti su 250 dipendenti del Consorzio. Il Consorzio Napoli 1 ha 220 dipendenti, di cui una quarantina erano impegnati sulle discariche consortili di Giugliano, attivit iniziate e concluse dallo stesso Consorzio, gli altri prima venivano utilizzati sui comuni per la raccolta di carta e cartone in regime di convenzione. I comuni quindi non pagavano niente se non la sesta ora, qualora questa fosse fatta, perch i lavoratori avevano un contratto part time di cinque ore. Non pagavano nulla perch cera il contributo di 2000 euro per lavoratore proveniente dalla struttura commissariale. Prima ancora che ci fosse la legge, quando si cominciato a far intendere che i lavoratori dei Consorzi dovevano passare ai comuni, i comuni hanno restituito alla sede del Consorzio i lavoratori, anche quelli che utilizzavano senza pagare. Questo ha generato unordinanza a firma del Presidente Berlusconi per lutilizzo dei lavoratori del Napoli 1 presso alcuni comuni, ma abbiamo dovuto adire vie

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BOZZA NON CORRETTA 9/9 legali per fare applicare lordinanza, perch ad esempio il comune di Giugliano, dove avevamo mandato 37 lavoratori, ha ritenuto che quei lavoratori non dovessero essere utilizzati sul suo territorio e si opposto formalmente.

GENNARO CORONELLA. Il Consorzio Napoli 4 aveva 15 occupati. Vorrei sapere se vi siate chiesti chi li avesse assunti e per quale motivo.

VINCENZO ESPOSITO, Coordinatore dellarticolazione Napoli del Consorzio. I lavoratori dellarticolazione Napoli e quindi dei quattro ex Consorzi di Napoli non sono altro che quelli assunti per gestire le discariche nella prima fase dellemergenza, quindi gli ex lavoratori della 608, per la maggior parte dipendenti delle aziende private a cui furono requisite nel 1994 le discariche. Quando fu dichiarato lo stato di emergenza in Campania, la Prefettura requis le discariche private e i lavoratori furono affidati ai Consorzi per gestire. In una prima fase, lEnea gestiva le discariche, ma non aveva lavoratori, per cui furono assunti gli ex dipendenti delle ditte private iscritti nelle liste di mobilit. Fino al 1998-99, quindi, si chiamavano i lavoratori attraverso queste liste. Nel 2000, ci sono state le due ordinanze di assunzione dei 2400 lavoratori. Lordinanza nasce da una OPCM del 1998, quando era Ministro dellinterno Rosa Russo Jervolino. In attuazione di tale OPCM, furono fatte le due ordinanze del Commissario regionale, che allora era Bassolino. I lavoratori non sono stati assunti perch cerano dei servizi in pi. Gli unici in pi nel nostro caso sono i 56 per passaggio di cantiere in questi tre comuni, dove si assunto il servizio successivamente.

PRESIDENTE. Ringrazio i nostri ospiti e dichiaro conclusa laudizione.

La seduta termina alle 10.53.

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