Il mercato azionario italiano rimane al di sotto di una solida zona di resistenza

Ftse Mib in fase di assestamento

Pericoloso il ritorno sotto i 28.000 punti anche se un segnale negativo arriverà

solo con il cedimento di quota 27.550. Il petrolio ha compiuto un nuovo spunto
rialzista mentre l’euro/dollaro è sceso sotto 1,08.

di Gianluca Defendi

La situazione tecnica del mercato azionario italiano rimane ancora contrastata.

L’indice Ftse Mib ha tentato infatti un recupero ma non è riuscito a superare la
barriera grafica posta a 29.100 punti. Prima di poter tentare un nuovo allungo
sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Un ulteriore balzo in
avanti dovrà comunque affrontare un duro ostacolo in area 29.530-29.650
punti. Da un punto di vista grafico, poi, solo il breakout di quota 29.750
potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista di tipo direzionale e aprire ulteriori
spazi di crescita. Pericolosa invece una discesa sotto i 28.000 punti anche se
un segnale negativo arriverà soltanto con il cedimento di quota 27.550 e avrà
un primo target in area 27.250-27.220 e un secondo obiettivo a ridosso dei
27.000 punti. Tra i titoli più interessanti segnaliamo Eni (si veda il box relativo
al titolo della settimana) e Telecom Italia. Quest’ultimo ha infatti compiuto un
veloce spunto rialzista ed è salito oltre 0,3060. L’analisi quantitativa evidenzia
un interessante rafforzamento della pressione rialzista: dopo una breve pausa
di assestamento è possibile pertanto un ulteriore allungo, con target teorici a
quota 0,3120 prima e in area 0,3160-0,3180 in un secondo momento.

Il quadro tecnico del Btp. Il Btp future (scadenza giugno 2023) ha subito
una brusca correzione ed è sceso fin sotto i 113,75 punti. La situazione tecnica
di breve termine rimane quindi contrastata: da un punto di vista grafico,
infatti, soltanto la rottura del supporto posto in area 113,20-113,15 punti
potrebbe fornire un segnale ribassista e innescare una flessione di una certa
consistenza. Prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà
necessaria un’adeguata fase riaccumulativa. Un segnale di forza arriverà
soltanto con il superamento della resistenza posta a 116,30 punti.

La discesa dell’euro/dollaro. Il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) è ha subito

una brusca correzione ed è sceso sotto 1,08. La situazione tecnica di breve
termine rimane quindi precaria: la rottura del supporto grafico posto in area
1,0770-1,0765 può innescare un’ulteriore flessione che avrà un primo target a
quota 1,0735-1,0730 prima e un secondo obiettivo in area 1,0670-1,0660.
Prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà invece
necessaria una fase riaccumulativa. Un primo segnale di tenuta arriverà
soltanto con il superamento di 1,0950 (anche se un allungo dovrà comunque
affrontare un duro ostacolo in area 1,1040-1,1050).

La risalita del petrolio. Il petrolio (E-Mini Crude Oil future) ha compiuto un

nuovo balzo in avanti ed è salito fino a quota 86 dollari. Il quadro tecnico di
breve periodo è quindi migliorato, con diversi indicatori che registrano un
chiaro rafforzamento della pressione rialzista (Macd, Parabolic SaR e Vortex si
trovano infatti in posizione long). Dopo una breve pausa di consolidamento,
necessaria per scaricare il forte ipercomprato registrato dagli oscillatori più
reattivi, è possibile un ulteriore allungo che avrà un primo target a quota 86,80
e un secondo obiettivo in area 87,35-87,50$. Difficile per adesso ipotizzare
un’inversione ribassista di tendenza: un’eventuale correzione troverà un primo
supporto in area 82-81,80 dollari.
La situazione tecnica del bitcoin. Il bitcoin ($) è stato respinto dalla
barriera, grafica e psicologica, dei 28.000$ e ha subito una brusca correzione,
con i prezzi che sono scesi fin sotto i 25.600 dollari. La situazione tecnica di
breve termine rimane quindi precaria: prima di poter iniziare una risalita di una
certa consistenza sarà pertanto necessaria un’adeguata fase riaccumulativa.
Da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto la rottura del sostegno posto in
area 25.600-25.400$ potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista di tipo
direzionale, con un primo target a quota 24.800-24.700 e un secondo obiettivo
a 24.100-24.050 dollari. Un eventuale recupero dovrà invece affrontare un
primo ostacolo a ridosso dei 28.000 dollari, una seconda barriera a quota
28.500 e un terzo ostacolo in area 29.250-29.300 dollari. (riproduzione
riservata)