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Oggetto: CBI - Standard Tecnici
Modello Documento: CBI.doc
Nome File: CBI-STD-001_6_10
Versione: 6.10 – Pagine 3636
Ultimo aggiornamento: 22/12/2021
Data creazione: 31/01/2005
Data entrata in vigore 14/03/2022
Autore: CBI S.c.p.a.
Revisore: GdL Standard
Titolo: Versione:
Criteri e regole generali 6.10
Tipologia documento: Data:
CBI – Standard tecnici 22-12-2021
Revisioni
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Criteri e regole generali 6.10
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CBI – Standard tecnici 22-12-2021
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Riservatezza e divulgazione
“CBI S.c.p.a.” – di seguito definito CBI – in qualità di licenziatario del marchio CBI fornisce
queste informazioni prevedendo che siano mantenuti i livelli di correttezza e, se indicati, di
riservatezza sui relativi contenuti.
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6.2.2 Codice fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche e/o Partita IVA/codice
fiscale provvisorio di persone fisiche ................................................................................ 22
6.3 Coordinate Internazionali (IBAN) ................................................................................ 23
7 Appendice ............................................................................................................................. 25
7.1 Appendice A – Caratteri ammessi................................................................................. 25
7.2 Appendice B – Tabella causali CBI .............................................................................. 27
7.3 Appendice C – Tabella codifica delle segnalazioni di errore ..................................... 32
7.4 Appendice D – Tabella divise........................................................................................ 34
7.5 Appendice E – Tabella “Tipologie di Supporto” ....................................................... 34
7.6 Appendice F – Tabella “Tipi causali dei movimenti in titoli” ................................... 35
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1 Premessa
Il presente documento, che ha lo scopo di definire gli standard tecnici connessi alle regole
di rappresentazione e composizione dei flussi che sono scambiati nell'ambito del servizio
Corporate Banking Interbancario - CBI, deve essere preso a riferimento da tutti i documenti
che descrivono le varie funzioni attive in CBI ed all'interno dei quali possono, peraltro,
essere presenti eventuali eccezioni o particolarità.
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2.1 Simbolismi
o/f per ogni campo si definisce l’obbligatorietà ovvero la facoltatività della presenza
con gli indicatori o=obbligatorio ed f=facoltativo
V campo sottoposto a controllo di validità: per convenzione, tutti i campi soggetti a
controllo di validità sono evidenziati in grassetto
F campo sottoposto a controllo formale
N nessun controllo
n campo numerico
an campo alfanumerico
Un supporto logico rappresenta l'insieme dei dati compresi fra un record di testa ed uno di
coda.
2.2.1 Omogeneità
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2.2.2 Univocità
Ad ogni supporto logico deve essere assegnato un “nome del supporto logico”. Questo
deve essere usato per identificare in modo univoco il supporto logico nell'ambito di
ciascuna giornata (cfr. data creazione) a parità di mittente, ricevente e tipo record di testa.
2.2.3 Struttura
Sul record di testa e di coda devono essere riportati tutti i dati necessari per identificare in
modo univoco il supporto logico:
• Tipologia di supporto (cfr. tipo record testa);
• Mittente;
• Destinatario;
• data creazione;
• nome del supporto.
Ogni tipo di record è costituito da un insieme di campi, ciascuno dei quali con lunghezza e
formato diverso. Sono definiti obbligatori quei record che devono essere presenti
necessariamente per il trattamento dei supporti logici.
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n campo numerico, deve essere allineato a destra e con "zeri" non significativi a sinistra
fino al raggiungimento della sua lunghezza massima definita; i caratteri ammessi per i
campi numerici sono le cifre da zero a nove. E’ ammessa la valorizzazione del campo
con tutti zeri.
In deroga a quanto sopra stabilito per i campi di tipo “an” e sino a data che verrà in seguito
comunicata, il controllo di allineamento a sinistra con "blank" di riempimento a destra, fino
al raggiungimento della lunghezza massima definita, non deve essere effettuato.
Al fine di facilitare la gestione tecnica dei flussi firmati, sussiste una restrizione in merito ai
caratteri utilizzabili su tutti i supporti logici veicolati sulla Rete CBI. In particolare, si sono
identificati appositi caratteri la cui presenza non è ammessa in quanto potrebbe ingenerare
sia un errato esito dell’autenticazione che l’impossibilità, per il ricevente, di recepire
correttamente il messaggio nella sua interezza.
Nella seguente tabella sono quindi elencati i caratteri non ammessi, la cui presenza
all’interno dei flussi CBI concede al ricevente il diritto allo scarto degli stessi.
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Per tutti gli altri caratteri che non rientrano nella tabella sopra esposta, si precisa che:
• in fase di ricezione, deve essere gestito qualunque carattere e non può essere
restituito al mittente un errore a causa della rilevazione di un carattere giudicato
“non ammesso”;
• in fase di invio, qualora la presenza di alcuni caratteri causi l’impossibilità della
veicolazione dei flussi, il mittente deve provvedere a segnalare in modo opportuno
l’errore al Soggetto che ha prodotto i supporti logici contenenti i caratteri “speciali”.
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3 Controlli
Nei vari documenti sono elencati in colonna ‘Contenuto’ i controlli applicati ad ogni campo
contenuto nei record ed a cui dovrà essere associato – ad ogni controllo – il codice
identificativo dell'errore riscontrato (cfr. Appendice C).
i record devono essere sottoposti agli specifici controlli applicativi ad essi relativi. I
contenuti dei singoli campi sono sottoposti ai seguenti controlli:
3.2.1 Importi
Se non specificato diversamente nei documenti relativi alle funzioni CBI, i campi o
sottocampi importi sono nel formato con virgola virtuale quindi le ultime due cifre a destra
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sono da considerare centesimi. Gli importi, pertanto, vanno espressi senza virgola ed in
centesimi di euro.
Esempi
a) 1 centesimo di EURO viene rappresentato nella forma:
“001”
b) 1 EURO deve essere rappresentato nella forma:
“100”
Sono ammessi importi valorizzati completamente a zero.
I campi/sottocampi definiti “filler” non sono assoggettati a controlli di tipo formale e/o
applicativo.
Non si garantisce l’inoltro delle informazioni eventualmente immesse. CBI S.c.p.a si riserva
il diritto di utilizzare i campi filler per la strutturazione di nuove voci di tracciato, qualora
se ne ravvisasse la necessità.
3.2.3 Date
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In deroga alla regola generale del controllo formale sui campi numerici, i valori dei campi
ABI e CAB contenuti nei record di dettaglio dei supporti logici, per i quali è previsto un
controllo di tipo “F” o “V”, devono rispettare le seguenti regole:
• Codice ABI: il valore immesso deve essere compreso tra 00001 e 99999, estremi
inclusi..in uno degli intervalli 01000 - 10999, 19000 - 19499, 31000 - 33999, 36000 -
36999 estremi inclusi.
• Codice CAB: il valore immesso deve essere compreso tra 00001 e 99999, estremi
inclusi.
Tali campi non ammettono la valorizzazione con tutti zeri.
Su tutti i campi contenenti codici ABI e CAB non deve essere effettuato alcun controllo
sull'esistenza effettiva dei codici ABI valorizzati.
Si precisa che al campo Mittente presente a posizione 4-8 di ogni record di testa (e coda)
utilizzato per la veicolazione del supporto logico va applicato unicamente il controllo di
presenza sul DIRECTORY CBI.
Si precisa che al campo Ricevente presente a posizione 9-13 di ogni record di testa (e coda)
utilizzato per la veicolazione del supporto logico va applicato unicamente il controllo di
presenza sul DIRECTORY CBI.
Il “qualificatore flusso” Market Place deve essere utilizzato solo in presenza di supporti
interscambiati nell’ambito di attività Market Place.
In presenza di operazioni che non rientrano in tale tipologia, il campo non deve essere
valorizzato in considerazione del fatto che la sua valorizzazione comporta l’adozione di
regole d’indirizzamento differenti da quelle ordinarie.
Il campo “qualificatore flusso” è composto da tre sottocampi:
− Tipo flusso: assume il valore fisso “1”.
− Qualificatore flusso: assume il valore fisso “$”.
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− Soggetto Veicolatore: se i primi due sottocampi sono valorizzati con i valori sopra
definiti , allora il sottocampo “Soggetto Veicolatore” deve essere valorizzato con il
Codice ABI relativo alla Banca Gateway. Deve essere valida anche l’associazione tra
Banca Gateway e Centro Applicativo a cui la Banca Gateway aderisce nel suo ruolo di
Banca Proponente CBI
La valorizzazione di anche solo uno dei primi due sottocampi con un valore differente da
quelli sopra riportati comporta il trattamento del flusso come un flusso CBI ordinario.
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Criteri e regole generali 6.10
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4 Livelli di servizio
Tale termine (attuativo del comma 10.2.5 delle Norme del Servizio) è calcolato avendo a
riferimento i due momenti temporali di cui ai commi 10.2.6 e 10.2.7 delle Norme del
Servizio.
Per ulteriori specificità circa i livelli di servizio delle singole funzioni, si faccia riferimento
alla normativa del Servizio CBI e/o alle relative specifiche tecniche di dettaglio.
Quanto previsto nel presente paragrafo entra in vigore a far data dal 1° novembre
2010.
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Criteri e regole generali 6.10
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Una volta ricevuto un supporto logico dispositivo, la Banca Proponente fornisce al cliente,
secondo modalità tecniche proprie, l’informazione necessaria per identificare la data e l’ora
(comprensiva di ora, minuti e secondi) in cui la stessa ne ha completato la ricezione
(acquisizione).
Tale conferma è da intendere alla pari di una ricevuta di ritorno di una raccomandata A.R.;
deve essere – quindi – fornita a prescindere dall’effettiva elaborazione applicativa del flusso
ricevuto.
Quanto previsto nel presente paragrafo entra in vigore a far data dal 30 aprile 2010.
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Lunghezza Tipo
3 A Cognome
3 A Nome
2 n Anno di nascita (cifre decine e unità)
1 A Mese di nascita
2 n Giorno di nascita e sesso:
1 A Carattere di controllo
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D o 3 = 3 N = 13 X = 23
E o 4 = 4 O = 14 Y = 24
F o 5 = 5 P = 15 Z = 25
G o 6 = 6 Q = 16
H o 7 = 7 R = 17
I o 8 = 8 S = 18
J o 9 = 9 T = 19
I valori numerici così determinati vengono addizionati e la somma si divide per il numero
26.
Il carattere di controllo si ottiene convertendo il resto di tale divisione nel carattere
alfabetico ad esso corrispondente nella tabella seguente:
0 = A 10 = K 20 = U
1 = B 11 = L 21 = V
2 = C 12 = M 22 = W
3 = D 13 = N 23 = X
4 = E 14 = O 24 = Y
5 = F 15 = P 25 = Z
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Criteri e regole generali 6.10
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6 = G 16 = Q
7 = H 17 = R
8 = I 18 = S
9 = J 19 = T
Per controllo di validità (“V”) sui campi “Codifica fiscale” all’interno dei quali si inserisce
l’informazione del Codice Fiscale del soggetto di riferimento, si intende la verifica della
correttezza del CIN. Il CIN rappresenta il carattere di controllo che è la sedicesima cifra
del Codice Fiscale.
Sui campi “Codifica fiscale” ove è previsto un controllo formale (“F”) si effettua il
medesimo controllo previsti per i campi alfanumerici.
6.2.2 Codice fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche e/o Partita
IVA/codice fiscale provvisorio di persone fisiche
Il codice fiscale dei soggetti diversi dalle persone fisiche e/o il codice fiscale provvisorio di
persone fisiche ha una codifica di 11 caratteri numerici così strutturata:
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Criteri e regole generali 6.10
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Per controllo di validità (“V”) sui campi “Codifica fiscale”, all’interno dei quali si inserisce
la Partita IVA o il Codice Fiscale provvisorio di 11 cifre del soggetto di riferimento, si
intende la verifica della correttezza del CIN secondo l’algoritmo sopra descritto. Il CIN
rappresenta il carattere di controllo che è l’undicesima cifra della Partita IVA o del Codice
Fiscale provvisorio.
Sui campi “Codifica fiscale” ove è previsto un controllo formale (“F”) si effettua il
medesimo controllo previsti per i campi alfanumerici.
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Criteri e regole generali 6.10
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Country code: due lettere che rappresentano il codice Paese secondo la specifica ISO 3166;
Check-digit: due caratteri di controllo;
Basic Bank Account Number (BBAN): fino a 30 caratteri fissi alfanumerici, 0-9, A-Z
(solo maiuscolo), nessun separatore.
Per garantire l’interoperabilità con le procedure interbancarie, sulla tratta CBI deve essere
applicato il medesimo processo di convalida del check-digit IBAN, ossia quest’ultimo deve
essere verificato con apposito algoritmo e non ricalcolato per essere confrontato con quello
presente nell’IBAN da validare.
Per l’elenco dei codici Paese e lunghezza BBAN si faccia riferimento al documento “ECBS
– Register of European Account Numbers TR201” pubblicato sul sito
http://www.europeanpaymentscouncil.eu.
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7 Appendice
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N. Descrizione Note
01 Valore ammesso per accordo tra le parti
02 Valore ammesso per accordo tra le parti
03 Valore ammesso per accordo tra le parti
04 Valore ammesso per accordo tra le parti
05 Prelevamento a mezzo nostro sportello
automatico
06 Accredito per incassi con addebito in conto (Operazioni diverse da incassi SDD)
preautorizzato
07 Accredito per incassi con addebito in conto (Da utilizzare nei casi in cui la motivazione
non preautorizzato o per cassa dell’incasso non possa essere ricondotta
agli altri codici elencati)
08 Disposizioni di incasso preautorizzate (Operazioni diverse da incassi SDD)
impagate
09 Incasso tramite P.O.S.
10 Emissione assegni circolari o vaglia
11 Pagamento utenze (servizi pubblici, luce, (Da utilizzare per codici non riconducibili
gas, telefono, ecc.) ai codici ZC, ZD e ZE)
13 Vostro assegno bancario n.
14 Cedole, dividendi e premi estratti
15 Rimborso finanziamenti (mutui, prestiti
personali, ecc.)
16 Commissioni
17 Locazioni (fitto, leasing ecc.) e premi
assicurativi
18 Interessi e competenze (conti correnti,
conti di deposito ecc.)
19 Imposte e tasse
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A titolo informativo, si riportano a seguire gli intervalli di valori dei Codici ABI assegnati a
Istituti di Credito e a Istituti di Moneta Elettronica (IMEL):
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FINE DOCUMENTO
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