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Il Gronchi rosa
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3/3/2021 Giandri's Il Gronchi rosa - Il francobollo
1958 - I francobolli che ricordano la visita di Stato dello Scià dell'Iran. La approvato il programma delle emissioni di francobolli commemorativi e
visita era prevista per il mese di ottobre, ma venne rinviata a seguito della celebrativi per l'anno 1961», e tra queste figurava un francobollo per il
morte di Papa Pio XII. I francobolli uscirono il 27 novembre. viaggio in sud America del presidente della Repubblica.
Se l'emissione inizialmente prevedeva un solo francobollo, si pensò poi
che, trattandosi di tre visite di stato seppure unite in un solo viaggio,
sarebbe stata più opportuna un'emissione di altrettanti francobolli, uno per
ogni paese da visitare.
Per il progetto grafico fu incaricato il reparto disegnatori del Poligrafico,
allora diretto da Edmondo Pizzi, il quale lo affidò a Renato Mura, che
aveva già realizzato vari francobolli: tra gli altri il francobollo del 1957
dedicato alla campagna di educazione stradale, "chiacchierato" per via del
posizionamento del colore rosso nel semaforo e che richiese una seconda
tiratura modificata per ovviare alla facilità con cui si verificava il "fuori
registro" nella stampa della vignetta.
Renato Mura inizialmente preparò dei bozzetti e delle prove di colore che
prevedevano un formato orizzontale tipo "espresso": su una carta
geografica centrata sull'oceano Atlantico con un aereo in volo venivano
evidenziati con un colore più scuro l'Italia e lo stato cui il francobollo era
dedicato (Argentina, Uruguay e Perù).
Tuttavia il formato scelto poco si prestava alla rappresentazione
geografica: infatti Mura era stato costretto ad alzare il sud America e ad
abbassare l'Europa e l'Africa. Insomma una rappresentazione del mondo
Bozzetti preparatori in formato "espresso" con diverse ipotesi di colore: troppo poco realistica.
sono applicati su un supporto dentellato e riuniti in un cartoncino di Si optò quindi per il formato maggiore (tipo "martiri di Belfiore") dove la
presentazione. carta geografica poteva essere riprodotta più fedelmente.
Si arriva quindi al 17 marzo 1961 quando venne firmato il decreto di
emissione che stabiliva la composizione dell'emissione in tre valori
(decreto che verrà pubblicato in ritardo sulla Gazzetta Ufficiale del 19
agosto). Il taglio è quello che copriva la spedizione postale nei rispettivi
paesi: 170 lire per il francobollo azzurro dedicato alla visita in Argentina,
185 lire per quello verde grigio per l'Uruguay e 205 lire per il lilla rosa per
il Perù.
Anche questa volta, come era accaduto tre anni prima per la visita di Stato
in Brasile, curiosamente non erano francobolli di posta aerea, ma di posta
ordinaria, anche se pensati e predisposti per viaggiare con il volo
presidenziale.
Venne intanto pubblicato il programma della visita: partenza giovedì 6
aprile con rientro in Italia venerdì 21 aprile.
Sabato 1° aprile
Nella settimana che precedeva la visita comincia a circolare la notizia
dell'emissione, tanto è vero che "Il Collezionista - Italia Filatelica" n. 4
dell'aprile 1961 dà la notizia dell'emissione, anche se la distribuzione del
mensile avviene a partire da sabato 1° aprile, vigilia di Pasqua.
La notizia è chiara: i tre francobolli saranno emessi venerdì 6 aprile, e da
venerdì 6 aprile avranno piena validità postale: tuttavia saranno messi in
vendita in anticipo, a partire da lunedì 3 aprile, per consentire ai
collezionisti di poter predisporre le buste e le affrancature che viaggeranno
nel dispaccio che accompagnerà il volo presidenziale. Gli uffici
provinciali cureranno l'inoltro delle buste così preparate a Roma, dove
avrebbero ricevuto l'annullo speciale del volo.
Se vogliamo, ci troviamo di fronte ad una prima anomalia. Non tanto per
la prevendita di questi francobolli: si mettono in vendita dal 3 aprile
sapendo che la loro validità postale sarebbe stata acquisita dal 6 aprile.
Piuttosto l'anomalia è data dal fatto che gli uffici provinciali effettuano
l'inoltro della corrispondenza, anche raccomandata, fino a Roma senza che
sia stata regolarizzata l'affrancatura (i francobolli non hanno ancora
validità postale).
Tanto è vero che, seguendo le disposizioni impartite, gli uffici non
annullano i francobolli di questa serie apposti sulla corrispondenza (o non
dovrebbero annullarli, vedremo che ci sono delle anomalie nel loro
comportamento) in quanto non potevano annullare (rendere nullo) un
valore che ancora cartavalore non era in quanto privo di validità postale,
almeno fino al successivo 6 aprile!
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visita del presidente Gronchi nel suo paese e quindi leggeva con interesse
professionale tutto quanto a riguardo, compresa la notizia sulla messa in
vendita di questa serie di francobolli.
Martedì 4 aprile
Chi aveva rimandato ad oggi l'idea di passare in posta ad acquistare la
nuova emissione scopre che sono in vendita solo due dei tre francobolli:
quello da 205 lire dedicato alla visita del presidente della repubblica in
Perù è infatti sparito. Conseguenza del telegramma ministeriale
urgentissimo arrivato a tutti gli uffici prima dell'apertura al pubblico.
Al ministero delle Poste cercano di capire esattamente quale era la
lamentela dell'Ambasciata del Perù e così vengono presi dei contatti.
All'Ambasciata interviene anche un addetto militare peruviano che, carte
alla mano, mostra nei dettagli la questione della controversia di confini tra
Ecuador e Perù.
A nulla valgono i tentativi dei funzionari italiani che osservano che, per le
minime dimensioni del territorio del Perù sul francobollo, sarebbe stato
difficile individuare l'errore.
Così dall'Ambasciata parte la nota per il ministero degli Affari Esteri che,
senza essere una formale protesta, rilevava che il continuare a diffondere il
francobollo con i confini sbagliati avrebbe provocato un disappunto
nell'animo di tutti i peruviani.
All'Istituto Poligrafico dello Stato accertano che per preparare quei
francobolli era stata usata un'edizione dell'Atlante Geografico De Agostini
risalente al 1939, che quindi non aveva i confini aggiornati dalla
Conferenza di Rio de Janeiro del 1942. Ed il bozzetto sbagliato era anche
stato approvato dalla Giunta d'Arte.
Attorno a mezzogiorno viene fatta una riunione al ministero delle Poste:
sono presenti, tra l'altro, il direttore generale De Caterini, il direttore dei
servizi postali Lillini, il capo gabinetto del ministro dott. Aurelio
Ponsiglione e tra i funzionari il rag. Aldo Piermattei.
Ognuno espone la propria idea sul da farsi. Tutte le ipotesi sono prese in
considerazione. Alla fine passa l'idea di rendere definitiva la sospensione
della vendita del francobollo sbagliato e di sostituirlo con un'altro con i
confini corretti stampato con un colore diverso.
Al Poligrafico assicurano che la cosa si può fare e pertanto viene dato
l'ordine di provvedere in tal senso.
Nel tardo pomeriggio negli ambienti filatelici nazionali (Sindacato e
Federazione) si ha la netta sensazione che la sospensione si sia tramutata
in un ritiro definitivo.
In Italia tutti si improvvisano cartografi e scrutano con la lente i confini
degli stati rappresentati nei francobolli. E' così che un quotidiano romano
Sul francobollo dedicato all'Argentina è evidente la della sera pubblica in prima pagina un articolo sensazionalistico dedicato
mancanza del territorio argentino nella Tierra del ai francobolli sbagliati rivelando che anche il francobollo da 170 lire
Fuego
contiene un errore nei confini dell'Argentina, cui non sarebbe stato
attribuito il suo territorio nella Tierra del Fuego.
Ma in mancanza di una protesta da parte della rappresentanza diplomatica
argentina il francobollo da 170 lire resta com'è.
Intanto per tutta la giornata a Roma, come nelle altre città d'Italia, si
assiste ad un'affluenza senza precedenti agli sportelli filatelici, nella
speranza di poter mettere le mani su qualche francobollo sbagliato.
Ma invano.
Si viene a sapere che in alcune città gli sportelli filatelici hanno messo
regolarmente in vendita all'apertura il francobollo lilla rosa da 205 lire, ma
per poco tempo: al più tardi alle 9 era già stato ritirato dalla vendita.
In certi uffici periferici invece, che erano stati chiusi nel lunedì di
Pasquetta, non vengono neppure aperti i pacchi sigillati contenenti i fogli
di francobolli arrivati da Roma sabato 1° aprile.
Anche se la notizia ormai serpeggiava tra gli addetti ai lavori, a tarda sera
il ministero delle Poste, avute tutte le rassicurazioni da parte dell'Istituto
Poligrafico, rende noto con un comunicato la decisione di far ristampare il
Affollamento allo sportello filatelico di Roma nella speranza di trovare francobollo dedicato al Perù con i confini corretti.
ancora il francobollo sbagliato. L'agenzia ANSA registra il comunicato del ministero alle 23.04, ad un'ora
in cui non tutti i quotidiani riescono a riprenderlo per l'edizione
dell'indomani mattina.
Mercoledì 5 aprile
Mentre la notizia di un possibile ritiro anche del francobollo da 170 lire
per la mancanza della Tierra del Fuego tra i territori argentini continua a
tenere vivace l'affluenza di pubblico agli sportelli filatelici, in mattinata
all'Istituto Poligrafico qualcuno (non sappiamo se lo stesso Renato Mura)
ritocca il francobollo aggiungendo il "triangolo amazzonico" mancante.
Il ritocco è tanto evidente e tanto marcato che, a ben guardare, fa il Perù
un po' più grande di quanto non sia in realtà.
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Intanto al ministero delle Poste è stata presa la decisione sulla sorte da
riservare alle buste predisposte dai collezionisti per essere fatte viaggiare
con l'aereo presidenziale.
Sotto pressione da parte del ministero degli Esteri viene presa la decisione,
per non offendere la sensibilità delle autorità peruviane e per non
compromettere il buon esito della missione del presidente Gronchi, di
"nascondere" il francobollo sbagliato già applicato sulle buste predisposte
dai collezionisti che stanno arrivando a Roma per essere imbarcate sul
volo presidenziale.
Appena pronti i francobolli corretti, questi serviranno prima di tutto a
Il 205 lire grigio con i confini corretti.
ricoprire quelli di color lilla rosa usati per l'affrancatura.
Resta ancora il dubbio se il nuovo francobollo corretto potrà essere reso
disponibile per permettere ai collezionisti di utilizzarlo per i propri
aerogrammi destinati in Perù. Infatti le Poste avrebbero dovuto cessare
l'accettazione di questi aerogrammi (ormai limitatamente agli uffici postali
di Roma) alle ore 20.
Nel frattempo i negozianti ed i commercianti filatelici si riuniscono per
valutare la vicenda; alla conclusione della riunione viene diramato un loro
documento nel quale si auspica che i francobolli sbagliati, ritirati dalla
vendita, siano considerati come dei "non emessi", quindi privi di validità
postale, e come tali posti in vendita per solo uso collezionistico.
Per ordine del ministero delle Poste all'ufficio di Roma Ferrovia si
comincia a fare l'appello per cercare almeno trenta impiegati disponibili a
Particolare del nuovo confine peruviano sul 205 compiere il lavoro di "ricopertura" dei francobolli sbagliati applicati su (si
lire grigio. dice allora) circa trentamila aerogrammi con i nuovi francobolli corretti
che dovrebbe fornire il Poligrafico.
Finalmente a tarda serata il Poligrafico è in grado di fornire i primi
francobolli da 205 lire stampati in grigio con i confini del Perù corretti.
Immediatamente un funzionario del ministero delle Poste, il rag. Aldo
Piermattei, si reca in macchina al Poligrafico in piazza Verdi e riceve in
consegna il quantitativo di francobolli necessario per l'operazione di
copertura che sarebbe avvenuta alla Stazione Termini.
Confronto dei confini: 205 lire lilla rosa, cartina del Perù, 205 lire grigio.
Qui, nel salone delle conferenze, erano stati concentrati tutti gli
aerogrammi da ricoprire e qui stavano affluendo trenta impiegati che
avrebbero dovuto manualmente compiere l'operazione.
I nuovi francobolli vengono consegnati al dirigente del reparto di posta
aerea di Roma Ferrovia, sig Guerrini.
La targhetta commemorativa montata sull'annullatore meccanico di Comincia così l'operazione di ricopertura dei francobolli sbagliati con
"ROMA FERROVIA" (immagine modificata per la rimozione dello sfondo). quelli corretti ed al loro annullamento che avviene mediante annullo
meccanico "ROMA FERROVIA" con targhetta commemorativa del volo
oppure con l'annullo manuale "ROMA FERROVIA REPARTO POSTA
AEREA" e tampone con la vignetta commemorativa.
Dobbiamo tenere presente che tra il personale reclutato, data la situazione
di emergenza, ce n'era di poco pratico a quel tipo di lavoro con la
conseguenza che molte "ricoperture" non avvennero nel modo che ci si
aspettava, dando così origine ad una serie di aerogrammi con Gronchi rosa
ricoperto in modo non conforme.
La targhetta commemorativa, di dimensioni leggermente inferiori, montata E' evidente che queste buste ricoperte in modo anomalo sono diventate
su un timbro manuale che spesso lascia ai bordi le tracce del tampone e delle piccole rarità filateliche.
delle viti di serraggio (immagine modificata per la rimozione dello sfondo).
Giovedì 6 aprile
Alle 8 di mattina i collezionisti trovano una sorpresa alla posta centrale di
Roma: è in vendita il 205 lire grigio con i confini del Perù corretti.
Inoltre è stata riaperta fino a mezzogiorno l'accettazione delle buste
speciali, con esclusione delle raccomandate.
Vengono preparate le buste primo giorno che sono realizzabili
esclusivamente a Roma, in quanto il nuovo francobollo grigio non è stato
ancora posto in vendita nelle altre province.
Intanto il mercato nero è in fermento e le oscillazioni di prezzo per il
primo francobollo con i confini sbagliati sono le più varie: si parla di
5/7.000 lire (ma in alcune città anche "punte" maggiori). Pare che i prezzi
abbiano avuto un arresto dopo che la stampa ha dato ampio risalto sui
giornali di giovedì al comunicato dei commercianti diramato alla
conclusione del loro incontro nel quale si chiede di rimettere in vendita il
francobollo rosa a scopo collezionistico.
Naturalmente il sottosegretario Gaspari ha aperto immediatamente
un'inchiesta per conto del ministero delle Poste per appurare i fatti: dalle
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prime notizie che trapelano risulterebbe innanzitutto che il bozzetto con
l'errore nei confini sarebbe stato regolarmente approvato sia dalla
Presidenza della Repubblica, sia dalla Presidenza del Consiglio. Inoltre
l'errore sarebbe dovuto al fatto che per disegnare i confini sarebbe stato
utilizzato un atlante non aggiornato.
Ci si pone anche da subito la domanda di quanti francobolli sbagliati siano
stati venduti.
E su questo punto c'è una ridda di cifre e di supposizioni.
Intanto si giunge alla sera del 6 aprile quando il ministero delle Poste pare
orientato a dare una risposta negativa alla richiesta dei commercianti di
rimettere in vendita il francobollo sbagliato.
Venerdì 7 aprile
I giornali pubblicano una notizia, diffusa dall'Ansa, secondo la quale una
«fonte competente» renderebbe noto che i francobolli sbagliati non
verrebbero venduti al pubblico. Tuttavia non sembra che tutti i funzionari
del ministero delle Poste siano d'accordo con questa linea. Così nei giorni
successivi si assisterà ad una ridda di conferme e di smentite. Nuove fonti
confermerebbero invece la probabile rimessa in vendita dell'esemplare
ritirato, anche perché la cosa fornirebbe un importante introito per le casse
dello Stato.
La quotazione all'ingrosso sul mercato di Roma oscilla tra le 4 e le 5.000
lire prima, sulle 3/4.000 lire poi, quando si apre la possibilità della sua
rimessa in vendita.
Intanto venerdì la voce che circola è che l'ultima parola sarà pronunciata
in occasione di uno dei prossimi Consigli dei Ministri.
Naturalmente la vicenda del "Gronchi rosa" suscitò anche numerose
interrogazioni in Parlamento, alle quali il ministro delle Poste Lorenzo
Spallino diede risposta: «Non era possibile, come da più parti era stato
richiesto, di rimettere in vendita il francobollo ritirato dalla circolazione
come non emesso e privo di valore postale perché ciò non soltanto non
avrebbe evitato la speculazione, che anzi probabilmente sarebbe divenuta
di gran lunga maggiore, ma avrebbe rappresentato una violazione del
principio di non tenere in circolazione documenti o rappresentazioni
figurative errate.»
Tra le tanti voci che circolarono all'epoca (primavera 1962) ci fu anche
quella secondo cui i francobolli rimasti invenduti sarebbero stati inceneriti
nel giugno 1961. Un'altra voce all'incontrario sosterebbe che il ministero li
conservi in magazzino per un qualche scopo misterioso mai chiarito.
Nel giugno 1962 Enzo Diena con un suo articolo cerca di stanare il
ministero dal suo silenzio e dalla suo ostinazione in un atteggiamento
dello struzzo attorno al «destino ultimo di un francobollo che, bene o
Il bollettino illustrativo dell'emissione uscì qualche giorno dopo il 6 aprile male, vanta pieno diritto di cittadinanza di una collezione italiana.»
con la riproduzione del francobollo corretto. Probabilmente, anche se non ci Dopo che la commissione Gaspari accertò che l'errore del Gronchi rosa fu
sono notizie in merito, anche il bollettino era stato in precedenza preparato un fatto assolutamente casuale, il ministro Spallino ordinò che tutte le
con il francobollo sbagliato e ristampato corretto successivamente. rimanenze (restituite dalle direzioni provinciali e quelle non distribuite)
conservate nel magazzino centrale venissero distrutte, anche in
considerazione del valore commerciale crescente che stavano assumendo.
Così una mattina, alla presenza del sottosegretario Gaspari, di tutti i
componenti la commissione, di alcuni funzionari del ministero delle Poste
e di un rappresentante del Provveditorato dello Stato, presso il Poligrafico,
tutti i pacchi contenenti i Gronchi rosa furono inseriti n una macchina
impastatrice, chiamata "molazza", e nel giro di poche ore ridotti in
poltiglia: quindi non inceneriti, come spesso si sente dire.
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poté legittimamente incamerarne i proventi derivati dalla sua vendita.
Sicuramente una vita non facile per questo francobollo che ha anche
scatenato una ridda di supposizioni, di leggende metropolitane e,
naturalmente, di teorie del complotto, che hanno coinvolto in un'inchiesta
giudiziaria anche un presidente di banca ed un commerciante filatelico,
poi assolti con un processo dall'accusa di manovre speculative.
Oggi tutti cataloghi italiani registrano il Gronchi rosa con un proprio
numero progressivo sequenziale e con una nota sintetica relativa agli
avvenimenti. Non sono invece concordi nel segnalare la data di emissione
della serie: c'è chi indica il 3 aprile, chi il 3-6 aprile e chi, infine, il 6
aprile.
Immagine 2
Immagine 3
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La serie annullata il giorno 6 a Tuscania (immagine 4), pur essendo una
chiara costruzione filatelica, appare usata per posta, anche se deturpata da
inutili indicazioni apposte dal mittente. Forse non è stata accettata ad uno
sportello filatelico ligio alle disposizioni sulla validità, scoppiato il "caso"
Gronchi rosa. Potrebbe essere stata imbucata in una cassetta per lettere
indirizzandola "a se stessi", e quindi erroneamente annullata, come
potrebbe essere stato ottenuto un bollo di favore dall'ufficio
corrispondenza. L'apposizione dell'etichetta blu "PER VIA AEREA" e
dell'indicazione "Inoltro per mezzo aereo speciale" potevano essere
evitati: sono indicazioni fasulle che sminuiscono l'interesse per la busta.
Altri Gronchi rosa viaggiati in Italia, ovviamente senza essere stati
ricoperti: da Nettuno a Frascati (immagine 5) una raccomandata espresso
Immagine 6 partita il 6 aprile probabilmente con la compiacenza dell'impiegato postale
che non poteva ignorare il clamore che aveva suscitato il caso del
francobollo "sbagliato".
Sempre di giovedì 6 aprile questa assicurata per 200.000 lire con l'intera
serie (immagine 6) accettata dallo sportello filatelico di Livorno: anche in
questo caso la complicità dell'impiegato è palese ed il mittente ha voluto
chiaramente costruire una busta filatelica.
Alcuni (pochi e rari) Gronchi rosa hanno viaggiato anche in Europa.
Questo (immagine 7) è stato spedito giovedì 6 aprile dall'ufficio succursale
n. 42 di Milano (via Curtatone) come raccomandata per via aerea con
destinazione Olanda.
Certo che è da dubitare che in Olanda abitasse un signor "Tiziano
Vicellio": almeno il mittente poteva indicare il nome esatto, Tiziano
Vecellio!
Immagine 7 La condizione normale in cui gli aerogrammi diretti in Perù dovrebbero
trovarsi è quella con il 205 lire rosa ricoperto dall'esemplare di identico
valore grigio con i confini del Perù corretti.
All'epoca molti non avevano compreso l'importanza che rivestivano questi
aerogrammi sotto il profilo storico-postale e così a molti di questi venne
rimosso il Gronchi rosa che stava sotto, per recuperare l'esemplare non
bollato, applicargli una gommatura falsa e poterlo spacciare per un
francobollo nuovo.
Successivamente anche gli aerogrammi cui era stata fatta questa
operazione furono manipolati, inserendo sotto il "grigio" un Gronchi rosa
falso.
Quindi anche per gli aerogrammi bisogna prestare molta attenzione ed un
serio esame peritale è sempre indispensabile.
L'aerogramma a sinistra (immagine 8) mostra un tipico aerogramma con il
Gronchi rosa ricoperto dal grigio partita da Genova ed avviata a Roma per
l'imbarco nell'aereo presidenziale. Comune è l'affrancatura supplementare
di 90 lire (qui rappresentato da un valore della serie ordinaria
"Michelangiolesca" emessa un mese prima, il 6 marzo) per assolvere il
diritto di raccomandazione. Comune è anche, per la corrispondenza partita
da Genova, il timbro lineare impresso in rosso o in nero "VOLO
SPECIALE DEL 6-4-1961".
Immagine 8 Qui sotto a sinistra (immagine 9) un altro aerogramma spedito da
Cremona per l'Argentina con l'intera serie.
Immagine 9 Immagine 10
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Un aerogramma tipo (immagine 10) partito da Palermo con il Gronchi
rosa ricoperto dal grigio.
A sinistra (immagine 11) un altro aerogramma raccomandato partito da
Milano per il Perù che era stato affrancato con un 205 lire rosa angolo di
foglio. La ricopertura è avvenuta con un francobollo grigio normale che,
per essere stato correttamente applicato con precisione sopra il "rosa", da
solo non riesce a nascondere l'angolo di foglio dell'esemplare rosa che
trasborda ai lati.
Immagine 11
Immagine 12 Immagine 13
Immagine 15 Immagine 16
Immagine 18 Immagine 19
Nella situazione di emergenza che si creò per ricoprire tutti i Gronchi rosa
nelle poche ore utili precedenti l'imbarco dei sacchi postali nell'aereo
presidenziale, ci fu sicuramente chi riuscì ad approfittare della situazione.
E' il caso, ad esempio, dell'aerogramma in alto a sinistra (immagine 18)
predisposto dall'Alitalia diretto in Argentina e correttamente affrancato
con il francobollo da 170 lire dedicato a quel paese.
Il francobollo venne regolarmente annullato con il bollo meccanico che
recava la targhetta commemorativa. Tuttavia successivamente qualcuno
aggiunse un inutile (ai fini postali) francobollo da 205 lire "rosa" che
venne annullato con il timbro manuale commemorativo. Più trucco di
così!
Qui sopra (immagine 19) due Gronchi rosa affrancano un aerogramma
raccomandato da Catanzaro per il Perù. I due francobolli furono
erroneamente annullati a Catanzaro il 4 aprile alle ore 19, per
compiacenza nei confronti del collezionista-farmacista o per disattenzione,
quando il francobollo era stato ormai ritirato dalla mattina. La busta
giunse a Roma probabilmente tra le ultime e venne colpita dal bollo
manuale e dalla targhetta commemorativa che tuttavia non riuscirono ad
annullare i francobolli posizionati in maniera non conforme sulla busta
(usata capovolta).
Rarissimi, quasi "pezzi unici", sono gli aerogrammi viaggiati diretti in
Perù con la quartina del Gronchi rosa non ricoperta, e su alcuni di questi ci
sarebbe qualcosina da osservare.
Mi limito a quello qui sotto (immagine 20) descritto spesso come «Una
delle tre quartine note».
Peccato che non volò con l'aereo presidenziale, ma questo non lo ho mai
letto!
La busta, predisposta quando ormai il Gronchi rosa era già stato ritirato da
due giorni, venne inoltrata come raccomandata dall'ufficio postale n. 2 di
Vercelli (Porta Torino) il 6 aprile 1961 con l'inutile indicazione (apposta
dal mittente) «Volo Speciale 6 Aprile», indicazione inutile in quanto non
avrebbe mai potuto raggiungere Roma in tempo per essere imbarcato
sull'aereo presidenziale.
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Immagine 20
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E così il nome del Gronchi rosa è stato banalizzato: sono stati prodotti
oggetti che con la filatelia non hanno niente a che vedere, è stato preso a
La popolarità del Gronchi rosa è diventata tale da
spunto per dare un titolo ad almeno un libro, è diventato persino carta di
essere utilizzata come immagine di una carta di credito
aziendale.
credito aziendale, ed è utilizzato in pubblicità.
Un francobollo nato male, finito ancora peggio.
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3/3/2021 Giandri's Il Gronchi rosa - Le contraffazioni
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Il Gronchi rosa
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Le contraffazioni
La fama e la notorietà che ha raggiunto il Gronchi rosa non giustificano
certe quotazioni che ha raggiunto e che, a volte, appaiono decisamente
"gonfiate". Molti altri francobolli del periodo "Italia Repubblica" hanno
quotazioni più alte e sono certamente più rari e difficili da reperire.
Tuttavia il Gronchi rosa, per il fatto di esser stato un francobollo
"sbagliato", di essere stato ritirato dalla vendita, di aver fatto parlare di sé i
mass media, di essere tutto sommato un francobollo "facile" da raccontare
e spiegare al neofita, resta sicuramente il più popolare francobollo della
Repubblica italiana, anche se non il più raro, né il più costoso.
Era logico quindi aspettarsi che venisse preso di mira dai falsari, anche per
la sua relativa facilità di falsificazione.
E di falsi ne esistono parecchi, alcuni ben fatti, altri decisamente dozzinali.
Molte riviste del settore hanno scritto dei Gronchi rosa falsi e dei vari tipi
di falsificazione.
Ne cito una per tutte, Vaccari Magazine n. 19 del maggio 1998, che alle
pagine 58-61 ha pubblicato uno studio approfondito sulle principali e più
pericolose contraffazioni di questo francobollo. Cito questa rivista perché
ha reso liberamente disponibile l'articolo su questa pagina Web.
Sulle aste e vendite di francobolli on line sono frequentissimi i Gronchi
rosa messi in vendita e quasi tutti sono palesemente falsi.
Il Gronchi rosa, a mio avviso, non può essere acquistato on line, proprio
per il fatto che accanto a falsi platealmente tali ce ne sono altri che
sfuggono all'osservazione di una immagine elettronica, spesso di qualità
scadente. E, detto per inciso, questa osservazione vale per tutti i
francobolli.
Alcune falsificazioni di questo francobollo richiedono, per essere
Uno dei tanti modi possibili per ottenere un falso individuate, una visione diretta dell'esemplare, utilizzando come minimo
Gronchi rosa con filigrana originale: si utilizzano i
degli strumenti per ingrandirla adeguatamente.
foglietti non dentellati di San Marino emessi nel 1960 in
occasione dei Giochi Olimpici di Roma che hanno la
Devo inoltre aggiungere la scorrettezza di moltissimi venditori che
stessa filigrana del Gronchi rosa. Si decolorano offrono contraffazioni di questo francobollo con artifici linguistici fatti ad
chimicamente in modo da non rovinare la gomma arte per fuorviare un interessato acquirente magari un po' ingenuo. E
originale al verso. Quindi si stampano i falsi restano verbalismi scorretti anche quando qua e là scappa la parola "falso"
francobolli che vengono poi dentellati con un e "tappabuchi", in mezzo a frasi roboanti ed iperboliche quali (ad alcune
perforatore lineare. mi sono permesso di correggere gli errori di italiano):
«Favoloso Gronchi rosa svendo perché non sono collezionista»
«Fai entrare a casa tua un pezzo di storia d'Italia!»
«Perfetto come da immagini»
«Io non me ne intendo, non sono collezionista di francobolli, ma dicono
che il valore è molto elevato»
«Perfettamente uguale a quello autentico!»
«Non so dirvi se è falso o originale; sono andato da un perito ma mi ha
chiesto un sacco di soldi per la perizia»
«E' un falso originale»
«Francobollo nuovo bello, perfetto, centratura perfetta, l'asta parte da 1
Euro, il prezzo lo fate voi»
Non possiamo dire di essere al massimo dell'onesta comunicazione
commerciale.
Negli ultimi tempi alcuni venditori di francobolli contraffatti pensano di
tutelarsi inserendo una "nota di vendita" di questo tipo (il più delle volte
inserita ad arte con un carattere non certo appariscente):
«L'oggetto posto in asta è una riproduzione dichiarata di un francobollo
fuori corso. In conformità alle normative vigenti in materia di
contraffazione, l'oggetto presenta elementi distintivi che permettono di
riconoscerlo dall'originale»
Non so come possano ritenersi tutelati da una simile dichiarazione che ha
tutte le caratteristiche per venire perseguiti proprio dall'attuale normativa
che punisce chi pone in vendita un francobollo contraffatto, seppure fuori
corso.
Sappiamo che per il Gronchi rosa ci sarebbe da fare un discorso diverso,
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ma questo non vado a dirglielo!
Appare poi tristemente comico (lo dico per evitare giudizi peggiori)
affermare da una parte di porre in vendita un esemplare «perfettamente
identico all'originale, riprodotto su carta filigranata a stelle, la medesima
su cui fu stampato il mitico Gronchi rosa. Solo l'esperienza di un perito
filatelico può fugare ogni dubbio», e dall'altra parte dichiarare
spudoratamente che «l'oggetto presenta elementi distintivi che permettono
di riconoscerlo dall'originale»!
Di seguito ho raccolto, a scopo esemplificativo e didattico, alcuni Gronchi
rosa falsi che sono apparsi in varie aste on line (ma anche qualcuno che è
riuscito ad entrare nelle case d'aste sfuggendo ai controlli), a volte con
alcuni miei commenti.
Spesso si incontrano le stesse immagini, utilizzate disinvoltamente anche
da venditori diversi ed a questo punto si può sospettare che,
indipendentemente dall'oggetto mostrato, qualcuno potrebbe avere la
sorpresa di riceverne uno diverso. Voglio essere chiaro: ricevere anche un
francobollo falso quando l'immagine mostrata è di uno originale.
Alcuni di questi venditori hanno vita breve o scarse apparizioni in Internet
(magari cambiano il nome utente o ne usano due o più per fare falsi
rilanci), ma altri invece imperversano per più tempo e comunque le
immagini dell'articolo sono spesso ricorrenti. Poi cosa realmente vendono
non è detto.
Anche le più prestigiose case d'asta possono talvolta incorrere in errori con
il Gronchi rosa: questo è proposto da una casa d'aste tedesca, la AAK
Phila GmbH di Darmstadt.
In realtà erano due i Gronchi rosa falsi presenti nell'asta di sabato 8 aprile
2017 (lotti 570 e 571), entrambi con le stesse caratteristiche.
Qui mostriamo l'imitazione contenuta nel lotto 570, con il bordo di foglio,
proposta con una base di partenza di € 300,00; quello del successivo lotto
571 partiva invece da € 280,00, probabilmente perché non era bordo di
foglio!
Ma è proprio sul bordo di foglio che troviamo un particolare interessante:
il crocino di registro, che come spieghiamo, non si trovava sui fogli del
francobollo originale.
Si tratta di riferimenti che si mettono sui bordi del foglio che si va a
stampare a più colori, per metterli "a registro", in modo che i diversi colori
si sovrappongano con precisione quando si stampa.
Il lotto 570... La casa d'aste ne dà una definizione diversa: mentre nella descrizione in
lingua tedesca parla semplicemente di «Passerkreuz», nella traduzione in
inglese si spinge a dire che si tratta di una croce sul bordo per facilitare il
taglio o la perforazione dei quadranti («...marker cross on margin to
facilitate cutting or perforating of panes...»).
Un altro Gronchi rosa falso proposto da una prestigiosa casa d'aste tedesca
che è incorsa in errore. L'errore è palesemente grossolano.
L'esemplare mostrato qui a fianco costituiva il lotto numero 8875 della 25ª
tornata di aste della casa d'aste tedesca Christoph Gärtner che si svolse
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dal 3 al 7 giugno 2013, giorni in cui vennero presentati oltre 24.000 lotti.
Il prezzo di partenza era fissato in € 200,00, contro una valutazione del
catalogo Michel di € 1.400,00.
Il lotto era così descritto: «1961, 205 L. Südamerika-Flug, die seltene
unverausgabte Marke in lebhaftviolett statt schwarzviolett, die Marke
wurde wegen unrichtigem Länderumriß von Peru nur in sehr geringer
Auflage verkauft, tadellos postfrisch vom rechten Bogenrand. Mi. 1.400,-
€».
Probabilmente su segnalazione di qualcuno (anche noi lo avevamo
segnalato in tempo alla casa d'aste) il lotto venne ritirato.
Per quanto riguarda l'imitazione, appare essere del tutto analoga a quella
posta all'asta dalla viennese Öphila il 2 febbraio 2011 ed in precedenza
dalla britannica Sandafayre nel settembre 2005.
Nel gennaio 2013 su Ebay, sotto il titolo «italia italy italien 1961 Fram.
Gronchi Rosa Lire 205 Collezione italia» melis-09 di Palermo mette in
vendita questa dozzinale falsificazione di Gronchi rosa su frammento
colpito da parte di un annullo (falso o originale, sarebbe tutto da verificare
dal vivo, ma sposterebbe di poco comunque lo status del falso
francobollo) di "MO..." in provincia di "SIENA" e data "21.9...".
Dall'immagine non si può stabilire con certezza se anche l'annullo sia stato
falsificato: si potrebbe pensare di sì, soprattutto in analogia con altre
creazioni messe contestualmente in vendita da questo venditore; in ogni
caso sposterebbe di poco lo status del falso francobollo.
Nel tentativo di cautelarsi il venditore scrive comunque, tra l'altro, «Non
ho molta esperienza nel campo filatelico quindi non posso rispondere
molto alle vostre domande , ma quello che è nelle mie possibilità chiedete
pure... i francobolli sono come da scansione».
Ed infatti il 18 gennaio 2013, quando la "patacca" era già arrivata a €
56,00, melis-09 riceve una domanda: «D: Salve, il francobollo è
originale? Col timbro mi sembra di capire che il valore cali rispetto ad
uno nuovo...e' cosi' ? Mi scusi ,ma non sono esperto saluti».
Al "non esperto", il venditore "non esperto" (lo scrivono loro, non io),
risponde: «R: Buongiorno, anche io come lei non ho molta esperienza su
questo mondo filatelico e non posso darle molte informazioni al
riguardo,la cosa che posso dirle è che questi francobolli li ho da una
collezione personale e ora li sto mettendo in vendita..Come ben saprà che
con il francobolli non si ha mai una garanzia ,infatti lo dimostra il fatto
che ogni venditore scrive sulla prpopia inserzione la formula " Visto &
Piaciuto "con questo si tolgono da ogni responsabilità , per quello che ho
capito.. poi sò che se i francobolli timbrati acquisiscono più
valore..mentre quelli integri valgono meno..Poi dipende sempre dal tipo di
francobollo e l'anno.. Da venditore le consiglio di guardare bene le
scansioni e valutare lei stesso prima di fare offerte e consulti il sassone
l'aiuterà. Per qualsiasi altra info o aiuto sono a vostra disposizione.
Cordiali saluti Malys».
Mi pare inutile chiosare la domanda e la risposta!.
Il giorno dopo (19 gennaio 2013) si susseguono le offerte da parte di una
mezza dozzina di offerenti, ma è claudioforzamilan (che fino ad allora era
stato a guardare) ad aggiudicarselo 4 secondi prima della scadenza
dell'asta per € 91,00 (più € 6,00 per spese di spedizione).
La reciproca soddisfazione di entrambi si manifesta nello scambio dei
feedback. Per il venditore: «venditore serio,corretto ed
affidabile,altamente consigliato». Per l'acquirente: «Comunicazione
ottima. È un piacere fare affari assieme a lui.»
E ti credo!
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3/3/2021 Giandri's Il Gronchi rosa - Le contraffazioni
Sempre nel dicembre 2010 compare su Ebay questo incredibile frammento
con una coppia dell'imitazione del francobollo Gronchi rosa. Il titolo
dell'asta è: «GRONCHI ROSA COPPIA SU ESPERESSO DEL 1961
FRAMMENTO».
Il 27 ottobre 2006 il falso Gronchi rosa, dopo una serie di 37 offerte, viene
acquistato per U.S. $ 596 (circa € 470) da reggaegreg81.
Ma le vicende legate a questo francobollo falso (ed a questo certificato
contraffatto) non sono finite: entrambi infatti riappaiono su Ebay il 30
marzo 2009 con una inserzione di tiuciano (dichiaratosi di Torino, o quanto
meno a Torino si troverebbe l'oggetto) nuovo utente di Ebay da meno di
trenta giorni (precisamente dal 17 marzo 2009) con un prezzo di partenza di
300,00 Euro (oltre ad Euro 8,50 per spedizione a mezzo posta celere) e con
modalità di pagamento non protette da Ebay.
L'inserzione di soli tre giorni si conclude alle 16.09 del 2 aprile con
un'apparente vendita dell'insieme falso per 352 Euro (dopo sette offerte). Il
nome dell'acquirente risulta criptato dal sistema di protezione della privacy
di Ebay. Tuttavia neppure mezz'ora dopo la conclusione della vendita, alle
16.34, il presunto acquirente ha immediatamente rilasciato un feedback
negativo accompagnato dalla motivazione «Nome e Cognome (omessi),
nota truffatrice. Ti ho sgamato sto giro». L'inserzione è stata
immediatamente rimossa e subito dopo l'utente tiuciano (a questo punto
con feedback -1) è risultato «Non è più un utente registrato».
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Come nel maiale non si butta via niente, così si dice anche in filatelia:
persino il francobollo più disastrato può essere un utile oggetto di
confronto e di studio. Ma a patto che sia un francobollo.
Ma questo non è un francobollo.
E' uno scarto di stampa prodotto dal falsario mentre cercava di mettere a
registro nella macchina i colori per stampare falsi Gronchi rosa per
ingannare i collezionisti più sprovveduti.
Con il titolo della vendita «1961 bozzetto prova stampa Gronchi rosa» (in
realtà scritto tutto in maiuscolo) filcenter di Brescia propone questa cosa a
9,90 su eBay il 5 gennaio 2006.
Lo acquista al prezzo di partenza il 12 gennaio naprilene di Rho (Milano).
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tre valori della visita del presidente Gronchi in America latina con un
Gronchi rosa falso al prezzo base di € 50,00.
Oltre all'immagine dei tre francobolli più comuni, inserisce un'immagine
del Gronchi rosa ed una del verso di un francobollo, intendendo che si
tratta del verso del Gronchi rosa. Ma, come è evidente, l'immagine del
verso non si riferisce al Gronchi rosa mostrato.
Nel titolo della sua vendita scrive: «GRONCHI ROSA Eccellente +
Terzina Gronchi GUARDA»
Nella presentazione della sua vendita viene usata la solita tecnica
dell'acquisizione fortuita dei francobolli e del fatto di non intendersene per
indurre l'acquirente a fare un buon affare approfittando dell'inesperienza
del venditore: «Gronchi rosa non periziato ritrovato insieme ad altri 3
Gronchi di altri colori in album di famiglia. Da avere nella propria
collezione. Colori rosa, verde, grigio e blu. Guardate voi le foto e
giudicate...» e poi «Il valore reale è sicuramente molto alto, ma non mi
interessa ricavarci il più possibile: non sono un filatelico.»
La serie, con il Gronchi rosa falso, viene venduta l'11 dicembre per €
83,00 a rcphil_it di Roma.
La pagina con la vendita del Gronchi rosa La pagina con la vendita del Gronchi rosa
falso di elioda da San Remo. falso di fulfor da Bolzano.
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nella collezione di francobolli ereditata dal mio nonno», ma purtroppo lei
«non essendo appassionata di filatelia» lo cede. Fa quindi l'ignorantella di
filatelia in modo da illudere un acquirente di concludere un buon affare
approfittando dell'ignoranza del venditore: «Il francobollo non presenta
timbratura e la dentellatura è praticamente integra.....Unico particolare
notato è la presenza di stelle presenti sul retro del francobollo, non so
però cosa voglia dire, se sia normale o meno, fate voi».
C'è da aggiungere che per la grafica della sua vendita usa gli stessi disegni
e la stessa impostazione di quella di un'altra venditrice, elioda da San
Remo.
La vendita, partita da 1 euro su eBay, si conclude con l'acquisto a € 106,00
da parte di giampy1950 il 23 novembre 2005.
Questa "chicca" è proposta nel settembre 2005 dal sito d'aste Sandafayre
che ne dà la bella stima di U.S. $ 273/328.
La contraffazione, su carta filigranata molto probabilmente originale, è
effettuata tipograficamente a tre colori e questo deve essere proprio uno
"scarto" della falsificazione, visti i colori fuori registro (notate il Perù che
"va a spasso" per l'America latina nei vari esemplari del blocco).
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a casa tua un pezzo di storia d'Italia» e traducendole utilizzando un
traduttore automatico ottenendo ridicoli risultati. Esempio (letterale):
«YOU MAKE TO ENTER To HOUSE YOURS A HISTORY PIECE D'
ITALY!»
Nonostante la descrizione, riesce a venderne tre il 3 ottobre 2005 a
moris3695 (€ 10,75), a fabiosky65 (€ 2,25), a otrexxo123 di Roma (10,50
dollari australiani, circa 6,72 euro).
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3/3/2021 Giandri's Il Gronchi rosa - Le contraffazioni
L'annullo manuale commemorativo è forse ricavato da un timbro originale
sottratto: "POSTE ITALIANE/VIII RASSEGNA INT.LE
ELETTRONICA NUCLEARE/ROMA/EUR" del 18 giugno 1961.
205 lire all'epoca non è stata certo una tariffa per stampe, ma va bene lo
stesso!
Viene aggiudicato a lupinposta per € 2,99 l'8 marzo 2005.
Di questo falso ne sono realizzati diversi, che compaiono periodicamente
offerti nei siti d'asta on line, ed alcuni sono visualizzati qui sotto.
In genere l'immagine utilizzata non è la stessa: lo dimostra il timbro
collocato più o meno nella stessa posizione, ma non nell'identica
posizione. Anche l'inchiostratura dell'annullo varia e di conseguenza
questo risulta più o meno nitido.
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3/3/2021 VACCARI Magazine 19
Maggio 1998
n. 19 May 1998
LE FALSIFICAZIONI
DEL GRONCHI ROSA
di Paolo Vaccari
In questi ultimi anni si è letto un po' di tutto sulle falsificazioni del Gronchi Rosa. In
alcune riviste estere od opuscoli di Associazioni Filateliche i falsi sono anche stati
descritti come falsi dell'epoca, quelli, per intenderci, messi in circolazione con lo
scopo di frodare l'Amministrazione Postale! Impossibile in questo specifico caso, in
quanto il “rosa” rimase in vendita ufficialmente solo il 3 aprile 1961 (lunedì di
Pasqua); poi ... per non creare un incidente diplomatico con il Perù, siccome i
confini geografici evidenziati sul francobollo non erano esatti, venne ritirato dalla
vendita già dal giorno seguente e riproposto con i confini corretti e colore cambiato
in grigio il giorno 6, grazie anche alla grande solerzia e abnegazione per il lavoro
dimostrato dal personale dell'Istituto Poligrafico dello Stato, Officina Carte Valori di
Roma. Il giorno 6 aprile coincise, appunto, con la partenza del Presidente Gronchi
per la visita ufficiale in Argentina, Uruguay (ricordata con i valori da L.170 e 185), e
Perù (L.205). La nuova tiratura in grigio, riveduta e corretta, venne applicata - a
spese dell'Amministrazione Postale - su gran parte degli aerogrammi speciali e/o
buste primo giorno di emissione, in modo da ricoprire l'esemplare “rosa” con i
confini sbagliati. Forse chi ha scritto di falsi dell'epoca intendeva riferirsi a quelle
buste che hanno un “rosa” falso al posto di quello originale ricoperto dal “grigio”,
ma questa è una storia diversa ...!
Fig.2 - Falso
"S.Marino"
https://www.vaccarimagazine.it/vm/gue/articoli/vm19/19-058/19-058-01.htm 1/5
3/3/2021 VACCARI Magazine 19
1o tipo: (Figg.4 e 5)
https://www.vaccarimagazine.it/vm/gue/articoli/vm19/19-058/19-058-01.htm 2/5
3/3/2021 VACCARI Magazine 19
Fig.4 - Originale
particolare e)
2o tipo: (Figg.4 e 6)
Fig.4 - Originale
particolare e)
Fig.5 - Falso 1o tipo
particolare e)
Fig.6 - Falso 2o tipo
particolare e)
Fig.4 - Gronchi Rosa Fig.6 -
L.205 Falso 2o tipo Fig.6 -
emesso il senza retinatura Falso 2o tipo
3 aprile 1961 particolare m)
3o tipo: (Figg.4 e 7)
Fig.4 - Originale
particolare e)
Fig.5 - Falso 1o tipo
particolare e)
Fig.6 - Falso 2o tipo
particolare e)
Fig.4 - Gronchi Rosa Fig.7 -
L.205 Falso 3o tipo Fig.7 - Falso 3o tipo
emesso il senza retinatura particolare m)
3 aprile 1961
https://www.vaccarimagazine.it/vm/gue/articoli/vm19/19-058/19-058-01.htm 4/5
3/3/2021 VACCARI Magazine 19
https://www.vaccarimagazine.it/vm/gue/articoli/vm19/19-058/19-058-01.htm 5/5