Da dizionario, la scienza è Il risultato delle operazioni del pensiero in quanto oggetto
di codificazione sul piano teorico e di applicazione sul piano pratico.
Partendo da questa definizione si possono quindi delineare i principi fondamentali della scienza che sono la razionalità dell’ipotesi, che potrebbe o potrebbe non essere corretta e l’applicazione di questa ipotesi nel pratico, rendendo possibile a tutti di replicare i risultati. È questo il metodo scientifico sperimentale ideato da Galileo Galilei, uno scienziato che ha dovuto pagare per le sue scoperte e nonostante fossero giuste fu costretto ad abiurare. Ma queste ingiustizie avvengono ancora al giorno d’oggi? L’articolo di Marco Ciardi spiega come molti scienziati quando vedono rifiutarsi una teoria, credono che si tratti della stessa ingiustizia che poteva avvenire nel 1600, e si sentono trattati “come Galileo”. Credo che giungere a questa conclusione non sia affatto giusto per il semplice motivo che come spiega in modo chiaro anche l’autore, Galileo era stato soppresso dalla Chiesa e il suo pensiero era troppo avanti per il tempo in cui viveva, ma nella società odierna tutti sono aperti a cambiamenti o ad opinioni convergenti, prima fra tutti la comunità scientifica. Ci sono però degli studi che non rientrano nel campo delle scienze moderne inquanto potrebbero essere teorie razionali, anzi quasi tutte lo sono, ma mancano i fondamenti per definirle scienze. Queste hanno un nome e sono appunto le Pseudoscienze come ad esempio l’ufologia, che per ovvi motivi è impossibile da dimostrare a fondo, almeno per ora. Ci sono anche le opinioni di coloro che sono convinti che le pseudoscienze debbano essere pari alle scienze moderne inquanto tali, ignorando la differenza che si pone tra le due, magari partendo anche dal presupposto che chi presenta una teoria troppo presto, e mancano ancora delle prove, potrebbe non rientrare nelle scienze moderne una teoria che è giusta e dimostrabile, ma alla quale mancano i fodamenti necessari per essere scienza moderna anche se in realtà sono verificate, ponendo quindi un limite al progresso della conoscenza degli uomini. Questa linea di pensiero potrebbe andar bene se appunto si pensa alla comunità scientifica come un gruppo chiuso, che dimostrato qualcosa diventa subito legge intoccabile. Ma in realtà le leggi intoccabili sono veramente poche se ce ne sono. Premesso che sia molto difficile ma se effettivamente avvenisse una situazione come quella sopra descritta, ci sarà sicuramente qualcuno dopo che riprenderà la teoria “affossata” aggiungendo le eventuali prove che servono per dimostrare effettivamente ciò che non si era riuscito. Cio non significa che queste scienze siano meno importanti o dannose. Certo ce ne sono alcune che si basano prettamente su delle credenze irrazionali come ad esempio l’astrologia, secondo la quale la vita di una persona sia condizionata dalla costellazione di appatenenza o che la posizione dei pianeti in qualche modo influenzi la sorte. Tuttavia, l’obiettivo di una scienza a parer mio è aprire la mente, e far pensare. Sta poi alla comunità scientifica decidere se un argomento è da definire scienza o pseudoscienza, ma può anche essere a discrezione di ognuno di noi. Ognuno può credere quello che vuole e considerare verità ciò che preferisce sempre nel rispetto degli altri in una comunità. In conclusione, siamo una società in continua evoluzione dove le scoperte sono al’ordine del giorno, ci sono quelle giuste e verificabili e quelle che potrebbero essere giuste ma non sono provate ma alla fine tutte sono importanti a far riflettere e ad aprire gli orizzonti alla mente umana.
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