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il secondo Novecento

GD Fabrizio De Andre': La guerra di Piero


Dormi sepolto in un campo di grano fino a che tu non lo vedrai esangue 6
Non è la rosa non è il tulipano cadere a terra a coprire il suo sangue
Che ti fan veglia 1 dall'ombra dei fossi
"E se gli sparo in fronte o nel cuore
Ma sono mille papaveri rossi
30 soltanto il tempo avrà per morire
5 "Lungo le sponde del mio torrente ma il tempo a me resterà per vedere
voglio che scendano i lucci2 argentati vedere gli occhi di un uomo che muore"
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente" E mentre gli usi questa premura
quello si volta, ti vede, ha paura
Così dicevi ed era d'inverno 35 ed imbracciata l'artiglieria
10 e come gli altri, verso l'inferno non ti ricambia la cortesia
te ne vai triste come chi deve3
Cadesti a terra senza un lamento
il vento ti sputa in faccia la neve
e ti accorgesti in un solo momento
Fermati Piero, fermati adesso che il tempo non ti sarebbe bastato
lascia che il vento ti passi un po' addosso 40 per chieder perdono per ogni peccato
15 dei morti in battaglia ti porti la voce
Cadesti a terra senza un lamento
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
e ti accorgesti in un solo momento
Ma tu non udisti e il tempo passava che la tua vista finiva quel giorno
con le stagioni a passo di java4 e non ci sarebbe stato ritorno
ed arrivasti a varcar5 la frontiera
20 in un bel giorno di primavera 45 "Ninetta mia, crepare 1 di maggio
ci vuole tanto, troppo coraggio
E mentre marciavi con l'anima in spalle Ninetta bella, dritto all'inferno
vedesti un uomo in fondo alla valle Avrei preferito andarci in inverno"
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro co lore E mentre il grano ti stava a sentire
50 Dentro le mani stringevi il fucile
25 Sparagli Piero, sparagli ora Dentro la bocca stringevi parole
E dopo un poco sparagli ancora Troppo gelate per sciogliersi al sole

1 Stare svegli accanto ad un morto. 5 Attraversare .


2 Pesci d'acqua dolce. 6 Sfinito, morente .
3 Chi è costretto. 7 Morire in maniera squallida.
4 Danza popolare africana .

a 1. Riflessioni
Chi parla, tra virgolette, Piero o il Narratore?
Chi muore, alla fine, Piero o il ragazzo con la divisa di un altro colore . Chi è Ninetta?

CJ 2. Analisi
- Il testo può essere definito una ballata: narrazione drammatica e dialogo, linguaggio semplice e accompagnamento
musicale essenziale. Così tutti la possono cantare, tutti possono identificarsi nel racconto . Nel giugno 2007 la scrittri-
ce Fernanda Piva no - fu lei a scoprire e sostenere De André al suo esordio - ne ha fatto un dialogo fra Fabrizio e Pie-
ro, conservando lo stesso titolo. Come lo metteresti in scena e con quale sfondo musicale?
- I vari elementi della natura hanno gesti umani . Qua li sono e con quale spirito vengono compiuti?
- Abbiamo fatto riferimento al tono popolare, ma va sottolineato che De André non usa una lingua banale. Vi sono im -
magini ricche di suggestione e di fantasia. Popolare non deve per forza essere banale.
Nel registro popolare non rientrano di solito l'ironia e la provocazione. Cerca deg li esempi e interpreta il loro signifi-
cato profondo.

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