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Analisi capitolo I parte 5 e 6 ‘’Il giardino dei Finzi-Contini’’.

Insicurezza, paura, sconforto, ricordo, coraggio, immaginazione. Sono queste le emozioni che dominano le
parti cinque e sei del primo capitolo del libro ‘’Il giardino dei Finzi-Contini’’, la cui vicenda si sviluppa attorno
al ricordo. Siamo nel 1929, anno della bocciatura in matematica del protagonista, dopo un esame in cui si
era mostrato totalmente insicuro, nonostante i numerosi aiuti dal professor Meldolesi, il quale si era
‘’adoperato parecchio in suo favore’’ .Egli si sente difatti frustrato, spaventato, soprattutto da un eventuale
reazione del padre e della reputazione di cui avrebbe goduto da ora, visto che si sente paragonato ad
Otello, suo amico di infanzia, con il quale studia insieme e che è sempre stato rimandato in almeno una
materia. Ma lui sa di essere diverso, sa di essere superiore, considerando la sua media. Decide così di voler
andare via dalla scuola con la sua bici, e giunge in un luogo solitario: ‘’il tratto a metà delle mura urbane,
che ha inizio dove finisce il corso Ercole I d’Este per finire a Porta S. Benedetto’’, al di fuori delle mura del
giardino dei Finzi-Contini, dove Micòl Finzi-Contini, la ragazza che ama, gli rivolge la parola per la prima
volta e gli mostra un bastione segreto dove nascondere la bicicletta. Il protagonista, solo per dimostrarsi
coraggioso agli occhi della ragazza, decide di farsi strada in un luogo buio, ed è qui che è evidente l’amore
verso di lei: inizia difatti a fantasticare, immaginare, tutto quello che sarebbe potuto accadere in quel
momento, isolandosi totalmente dalla realtà. Forse si sarebbero baciati, avrebbero passato la vita insieme,
ma cosa avrebbe detto alla mamma? Avrebbe finto di essere morto? A lui, però, non interessa nulla di tutto
questo, l’unica cosa che davvero gli interessava era che: ‘’ogni giorno si sarebbero baciati al buio, perché lui
era il suo uomo. E lei la sua donna.’’ In quel momento, tutto gli sembra nulla, non è importante una
bocciatura in matematica, contano solo le attenzioni da parte di Micòl, la possibilità che ha davanti di
poterla amare per sempre. Micòl è sicuramente distaccata rispetto al protagonista, con il quale nutre un
semplice rapporto d’amicizia.

Il protagonista delinea perfettamente luoghi, parole, eventi, di trent’ anni fa, attraverso l’uso di accurati
dialoghi e descrizioni di quello che vive e che fa. Si noti soprattutto l’amore di ogni singola parola,
accuratamente scelta, per dare all’episodio la stessa enfasi di quando lo ha effettivamente vissuto. L’autore
è notevolmente legato alla vicenda narrata, tanto da far appassionare chi legge, come se fosse totalmente
immerso nella scena.

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