Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Facoltà di Ingegneria
Dipartimento di Elettronica
Gruppo di Telerilevamento
1 Introduzione 4
2 Il Modulo BASIC 6
2.1 Immagini ERS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.1.1 Apertura Immagini SLC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2.1.2 Creazione del Digital Elevation Model (DEM) . . . . . . . 10
2.1.3 Geocodifica e Calibrazione Radiometrica . . . . . . . . . . 15
2.1.4 Esempi: ERS-2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
2.2 Immagini ALOS/PALSAR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
2.2.1 Single Look Complex (_slc) / PoWeR (_pwr) file . . . . 22
2.2.2 Esempi: ALOS/PALSAR . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
2.3 Immagini COSMO/SKYMED . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
2.3.1 Apertura Immagine SLC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
2.3.2 Apertura Immagine GEC . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
2.3.3 Esempi: Cosmo/Skymed . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
2.4 Immagini ASAR di ENVISAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
2.4.1 Apertura Immagine APP o IMP . . . . . . . . . . . . . . 37
2.4.2 Esempi: ASAR – ENVISAT . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
3 Il Modulo TOOLS 44
3.1 Digital Elevation Model Extraction . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
3.1.1 Opzioni per la creazione del Digital Elevation Model . . . 45
3.1.2 DEM in modalità OFFLINE . . . . . . . . . . . . . . . . 46
3.1.3 Creazione di DEM a partire da DTM Intermap . . . . . . 49
2
INDICE 3 INDICE
A Spatial Resolution 53
Introduzione
SarScape
R è un software sviluppato dalla compagnia svizzera Sarmap con im-
portanti contributi da parte di Aresys, compagnia nata come spin-off del Politec-
nico di Milano e da un gruppo privato di ricercatori leader in campo scientifico
nei settori del telerilevamento radar, ingegneria aerospaziale e agronomia.
Sarscape
R può funzionare come programma stand-alone, senza interfaccia grafi-
esposti:
• Basic
Include un insieme di procedure per la generazione di prodotti SAR basati
sull’intensità, assieme ad altri tools specifici.
• Focusing
Supporta le operazioni di focalizzazione di dati RADARSAT-1, ENVISAT
ASAR e ALOS PALSAR.
4
5 Introduzione
• Interferometry
Supporta il processamento di dati SAR Interferometrici (2-pass interfero-
metry, InSAR) per la generazione di Digital Elevation Model e mappe di
coerenza, cosi come il processamento di dati SAR Interferometrici Diffe-
renziali (n-pass interferometry, DlnSAR) per la generazione di mappe di
copertura del suolo e di deformazione. È totalmente supportata la tecnica
denominata Small BAseline Subset (SBAS) - DlnSAR
• ScanSAR Interferometry
Offre la possibilità di processare dati InSAR e DlnSAR che coprono vaste
aree (400 per 400 km)
• Persistent Scatterers
Permette di determinare la disposizione al suolo di singoli particolari a
scala millimetrica.
In questa guida si prenderà in esame il modulo basic e alcuni tools che Sarscape
R
Il Modulo BASIC
Come già accennato in precedenza il modulo Basic include una serie di stru-
menti per generare immagini SAR aereospaziali e satellitari, quali ad esempio
strumenti dedicati alla focalizzazione, alla coregistrazione di immagini, al de-
speckling, all’estrazione di features, compresa la coerenza, alla geocodifica, alla
calibrazione radiometrica e normalizzazione, alla segmentazione e a tecniche per
il mosaico di immagini.
6
7 Il Modulo BASIC
Le immagini ERS (1 e 2) sono fornite assieme ad alcuni file di supporto che con-
tengono informazioni riguardanti l’immagine, quali per esempio le informazioni
utili per la loro georeferenziazione.
Un tipico “pacchetto” contenente un’immagine ERS Single Look Complex (SLC)
è costituito dai seguenti file, come previsto dallo standard CEOS:
• DAT_01.001
il Dataset File, contente i dati veri e propri dell’immagine
• LEA_01.001
il Leader File
• NUL_DAT.001
il Null Volume File
• QUICKLOOK.PS
la versione quicklook dell’immagine
• VDF_DAT.001
il Volume Directory File
Un’immagine di questo tipo può essere aperta direttamente anche dal software
ENVI, specificando che si tratta di un’immagine ERS; in questo caso però ENVI
caricherà in memoria le due bande dalle quali è composta un’immagine SLC,
ovvero la parte Reale e la parte Immaginaria. In questo caso occorrerà effettuare
operazioni addizionali sulle suddette bande, per essere in grado di visualizzare
correttamente l’immagine (in particolare bisognerà calcolarne modulo e fase
ovvero l’intensità).
In questo senso SarScape semplifica notevolmente le cose perché permette, in un
solo step, di aprire l’immagine e di visualizzarne direttamente il modulo a video;
in questo caso le informazioni per ogni pixel che ci restituisce ENVI (attraverso
la funzione “Cursor Location/Value”) sono la parte reale e la parte immaginaria
di ogni pixel.
Impostare:
• Version: default
3. Cliccare su Start
• filename_slc
SAR SLC file
• filename_slc.dbf
il vector base file associato al file di shape (.shp)
• filename_slc.hdr
l’header file relativo all’ SLC file (_slc)
• filename_slc.kml
Keyhole Markup Language, per lanciare l’applicazione Google Earth rela-
tiva alla posizione dell’immagine sul globo terrestre
• filename_slc.SARscapeParameterExtracted.sml
file xml contenente file temporanei di processo di SarScape
R
• filename_slc.shp
shape file contenente il perimetro dell’immagine in coordinate geografiche
• filename_slc.shp.hdr
header dello shape file (.shp)
• filename_slc.shp.sml
ulteriore header dello shape file (.shp)
• filename_slc.shx
ArcView Database Index file
• filename_slc.sml
ulteriore header del file SLC (_slc)
• filename_slc.xml
ulteriore header del file SLC (_slc)
• ACE
Altimeter Corrected Elevations
http://www.cse-dmu.ac.uk/EAPRS/products_ace_overview.html
• GTOPO30
Global 30 Arc Second Elevation Data
http://edc.usgs.gov/products/elevation/gtopo30/gtopo30.html
• RAMP
Radarsat Antarctic Mapping Project
http://nsidc.org/daac/projects/activemicro/radarsat.html
• SRTM-3 Version 2
Shuttle Radar Topographic Mission-2 Version 2
http://srtm.csi.cgiar.org/
• SRTM-3 Version 4
Shuttle Radar Topographic Mission-2 Version 4
http://srtm.csi.cgiar.org/
In questo contesto non verranno descritti i diversi modelli, dal momento che
questo esula dagli scopi della presente guida.
Nonostante non si entri nel dettaglio nel descrivere i diversi tipi di DEM a di-
sposizione è utile spendere qualche parola su quale modello preferire.
Il modello ACE sembra funzionare a dovere per le immagini che non presentano
grandi estensioni di bacini d’acqua (grandi rispetto all’immagine stessa); in quel
caso le zone costiere a volte appaiono di forma “seghettata” e quindi non adatta
per trattare l’immagine da un punto di vista scientifico e di ricerca.
Il modello SRTM-3 Version 4 restituisce invece a volte degli errori causati dal-
l’impossibilità del software di scaricare le librerie online necessarie alla particola-
re immagine che si sta processando; occorre precisare come mentre le librerie del
modello ACE si devono scaricare manualmente da internet all’indirizzo web di ri-
ferimento (http://www.cse.dmu.ac.uk/EAPRS/products_ace_download.html)
e copiarle nella cartella specificata dalla guida di SarScape
R , il modello SRTM
Impostare:
su questa funzione
3. Cliccare su Start
scaricare le librerie dei diversi DEM siano soggetti a cambiamenti e che quindi,
nel caso il software segnali dei messaggi di errore in fase di creazione del DEM,
modificare il sito di riferimento possa portare ad una soluzione del problema.
• filename_dem
file DEM non interpolato
• filename_dem.hdr
header file del DEM non interpolato (_dem)
• filename_dem.sml
ulteriore header del DEM non interpolato (_dem)
• filename_dem_slope
file contenente i dati sulla pendenza (generato solo se viene attivata la flag
corrispondente nella finestra di lancio del DEM)
• filename_dem_slope.hdr
header del file della pendenza (_slope) (generato solo se viene attivata la
flag corrispondente nella finestra di lancio del DEM)
• filename_dem_slope.sml
ulteriore header del file della pendenza (_slope) (generato solo se viene
attivata la flag corrispondente nella finestra di lancio del DEM)
• filename_dem_wgs84_dem
file DEM interpolato
• filename_dem_wgs84_dem.hdr
header del file DEM interpolato (_dem_wgs84_dem)
• filename_dem_wgs84_dem.sml
ulteriore header del file DEM interpolato (_dem_wgs84_dem)
• filename_dem_wgs84_dem_geoid_geo
file contenente l’altezza del geoide (generato solo se viene attivata la flag
corrispondente nella finestra di lancio del DEM)
• filename_dem_wgs84_dem_geoid_geo.hdr
header del file contenente l’altezza del geoide (_wgs84_dem_geoid_geo)
(generato solo se viene attivata la flag corrispondente nella finestra di
lancio del DEM)
• filename_dem_wgs84_dem_geoid_geo.sml
ulteriore header del file contenente l’altezza del geoide (_wgs84_dem_geoid_geo)
(generato solo se viene attivata la flag corrispondente nella finestra di
lancio del DEM)
A questo punto abbiamo tutto quello che occorre per geocodificare l’immagine
e calibrarla radiometricamente attraverso SarScape
R .
Impostare:
3. Cliccare su Start
• filename_dem
file DEM non interpolato
• filename_dem.hdr
header file del DEM non interpolato (_dem)
• filename_dem.sml
ulteriore header del DEM non interpolato (_dem)
• filename_dem_slope
file contenente i dati sulla pendenza (generato solo se viene attivata la flag
corrispondente nella finestra di lancio del DEM)
• filename_dem_slope.hdr
header del file della pendenza (_slope) (generato solo se viene attivata la
flag corrispondente nella finestra di lancio del DEM)
• filename_dem_slope.sml
ulteriore header del file della pendenza (_slope) (generato solo se viene
attivata la flag corrispondente nella finestra di lancio del DEM)
• filename_dem_wgs84_dem
file DEM interpolato
• filename_dem_wgs84_dem.hdr
header del file DEM interpolato (_dem_wgs84_dem)
• filename_dem_wgs84_dem.sml
ulteriore header del file DEM interpolato (_dem_wgs84_dem)
• filename_dem_wgs84_dem_geoid_geo
file contenente l’altezza del geoide (generato solo se viene attivata la flag
corrispondente nella finestra di lancio del DEM)
• filename_dem_wgs84_dem_geoid_geo.hdr
header del file contenente l’altezza del geoide (_wgs84_dem_geoid_geo)
(generato solo se viene attivata la flag corrispondente nella finestra di
lancio del DEM)
• filename_dem_wgs84_dem_geoid_geo.sml
ulteriore header del file contenente l’altezza del geoide (_wgs84_dem_geoid_geo)
(generato solo se viene attivata la flag corrispondente nella finestra di
lancio del DEM)
Figura 2.6: Immagine ERS-2 di Roma: (a) Single Look Complex [_slc], Mo-
dulo (b) Digital Elevation Model (DEM) creato attraverso il modulo ACE (c)
Immagine di Slope (pendenza)
• DeliverySlip.xml
contenente informazioni riguardo l’acquisto dell’immagine
• EALPSRPXXXXXXXXX.BRS
• IMG-PP-ALPSRPXXXXXXXXX-H1.5GUA
il FILE contente i dati veri e propri dell’immagine
• LED-ALPSRPXXXXXXXXX-H1.5GUA
il Leader File
• TRL-ALPSRPXXXXXXXXX-H1.5GUA
• VOL-ALPSRPXXXXXXXXX-H1.5GUA
il Volume Directory File
• workreport
∗ JAXA/ERSDAC
La totalità delle immagini a disposizione presso il laboratorio
di Telerilevamento dell’Università di Pavia sono di tipo JAXA,
ovvero immagini della Japan Aerospace Exploration Agency.
Le immagini ERSDAC provengono invece dal Earth Remote
Sensing Data Analysis Center.
• Version: default
3. Cliccare su Start
L’esempio sopra citato riguarda un’immagine che è stata aperta come 1.5 R; in
questo caso i file generati non avranno estensione _slc ma estensione _pwr dal
momento che l’output sarà un’immagine di intensità (“power”, da qui l’estensione
_pwr). Se l’immagine fosse stata estratta come 1.5 G, in quel caso le estensioni
sarebbero state _slc.
I file che SarScape
R genera quando si aprono le immagini ALOS/PALSAR
• filename_geo
immagine geocodificata
• filename_geo.hdr
header dell’immagine geocodificata (_geo)
• filename_geo.SARscapeParameterExtracted.sml
parametri di processo di SarScape
R
• filename_geo.sml
header file di SarScape
R
• filename_geo.tif
file tiff dell’immagine geocodificata
• filename_geo.tif.sml
header file di SarScape
R dell’immagine in formato tiff
• filename_pwr
immagine di intensità
• filename_pwr.hdr
header dell’immagine di intensità (_pwr)
• filename_pwr.SARscapeParameterExtracted.sml
parametri di processo di SarScape
R
• filename_pwr.sml
header file di SarScape
R
• filename_pwr_geo
file di intensità geocodificato e georeferenziato
• filename_pwr_geo.hdr
header dell’immagine geo- codificata/referenziata (_pwr_geo)
• filename_pwr_geo.sml
ulteriore header dell’immagine geo- codificata/referenziata (_pwr_geo)
• filename_pwr_geo.tif
immagine geocodificata, in formato .tif
• filename_pwr_geo.sml
header dell’immagine geocodificata, in formato .tif
(a)
(b)
• CSKS
identifica l’immagine come appartenente alla costellazione Cosmo/Skymed
• <i>
identifica il numero del satellite che ha acquisito la scena:
∗ 1
∗ 2
∗ 3
∗ 4
• <YYY_Z>
identifica il tipo di prodotto tra quelli standard:
∗ RAW_B
formato raw
∗ SCS_B
Single Look Complex
∗ SCS_U
Single Look Complex
∗ DGM_B
Detected Ground Multilook
∗ GEC_B
Geocoded Ellipsoid Corrected
∗ GTC_B
Geocoded ellipsoid Corrected
• <MM>
identifica il modo dello strumento utilizzato per l’acquisizione:
∗ HI (Himage)
∗ PP (PingPong)
∗ WR (WideRegion)
∗ HR (HugeRegion)
∗ S2 (Spotlight 2)
• <SS>
identifica il numero della strisciata/sottostrisciata
• <PP>
identifica la/e polarizzazione/i usata/e durante l’acquisizione:
∗ HH
orizzontale in tx/orizzontale in rx
∗ VV
verticale in tx/verticale in rx
∗ HV
orizzontale in tx/verticale in rx
∗ VH
verticale in tx/orizzontale in rx
∗ CO
acquisizione co-polare (HH/VV)
∗ CH
acquisizione cross-polare (HH/HV)
∗ CV
acquisizione cross-polare (VV/VH)
• <s>
identifica il “Look Side”:
∗ L (Left)
∗ R (Right)
• <o>
identifica la direzione dell’orbita in fase di acquisizione:
∗ A (Ascendente)
∗ D (Discendente)
• <D>
identifica il “Delivery Mode”:
∗ F (Fast delivery)
∗ S (Standard delivery)
• <G>
Flag che segnala l’attivazione o meno dello “State of the Selective Avai-
lability” durante l’acquisizione dell’immagine, influenzando i dati orbitali
derivanti dallo strumento GPS:
∗ N (oN)
∗ F (oFF)
• <YYYYMMDDhhmmss>
istante temporale nel quale si inizia l’acquisizione dell’immagine, arroton-
dato al secondo più vicino:
∗ YYYY (anno)
∗ MM (mese)
∗ hh (ora)
∗ mm (minute)
∗ ss (second)
• <YYYYMMDDhhmmss>
istante temporale nel quale termina l’acquisizione dell’immagine, arroton-
dato al secondo più vicino - stessa sintassi del caso precedente.
abbiamo visto prima, dalla sigla “SCS”, occorre procedere come segue:
Impostare:
• Sensor: COSMO-Skymed
• Version: default
3. Cliccare su Start
• filename_xy_slc
Single Look Complex file, con xy=tipo di polarizzazione dell’immagine in
tx (x) e in rx (y)
• filename_xy_slc.hdr
header del file contenente l’immagine (_xy_slc)
• filename_xy_slc.sml
ulteriore header del file contenente l’immagine (_xy_slc)
Bisogna notare come a differenza dei file _slc di ERS, se aperti con ENVI
i file _slc prodotti da immagini single look complex Cosmo/Skymed vengono
visualizzati come due bande con parte reale e immaginaria rispettivamente (vedi
Fig. 2.11). Per visualizzare dunque l’immagine occorre trasformarla in modulo
e fase attraverso il tool fornito da SarScape
R .
camente il tipo di immagine che deve processare. Solo l’output sarà leggermente
diverso:
• filename_xy_geo
Single Look Complex file, con xy=tipo di polarizzazione dell’immagine in
tx (x) e in rx (y)
• filename_xy_geo.hdr
header del file contenente l’immagine (_xy_slc)
• filename_xy_geo.sml
ulteriore header del file contenente l’immagine (_xy_slc)
(a)
(b)
Figura 2.12: Immagine Cosmo/Skymed Single Look Complex: (a) Parte Reale
(b) Parte Immaginaria
(a)
(b)
Come si può notare i file contenenti i dati veri e propri hanno estensione N1.
I dati provenienti da ASAR possono essere di vario tipo; in particolare possono
ricadere nelle seguenti categorie:
• ASA_APM
Alternating Polarization Medium Resolution Ground Range.
• ASA_APS
Alternating Polarisation Single Look Complex.
• ASA_APP
Alternating Polarisation Multi-look Ground Range.
• ASA_GM1
Global Monitoring Multi-look Ground Range.
• ASA_IMM
Single Polarisation Medium Resolution Ground Range.
• ASA_IMP
Single Polarisation Multi-look Ground Range.
• ASA_IMS
Single Polarisation Single Look Complex.
• ASA_WSM
ScanSAR Multi-look Ground Range.
Impostare:
• Data file: inserire il file .H1 come in Fig. 2.14 (quello ovvia-
mente senza il punto che precede il nome del file – il punto
3. Cliccare su Start
• filename_XY_gr
file SAR Multi-Look Ground Range contente i dati, con XY che
possono assumere valori in {H,V} (d’ora in avanti indicheremo XY e basta)
• filename_XY_gr.hdr
header del file contenente l’immagine (_XY_gr)
• filename_XY_gr.sml
ulteriore header del file contenente l’immagine (_XY_gr)
• filename_XY_gr.dbf
il vector base file associato al file di shape (_XY_gr.shp)
• filename_XY_gr.kml
Keyhole Markup Language, per lanciare l’applicazione Google Earth rela-
tiva alla posizione dell’immagine sul globo terrestre
• filename_XY_gr.shp
shape file contenente il perimetro dell’immagine in coordinate geografiche
• filename_XY_gr.shp.hdr
header dello shape file (_XY_gr.shp)
• filename_XY_gr.shp.sml
ulteriore header dello shape file (_XY_gr.shp)
• filename_XY_gr.shx
ArcView Database Index file
• filename_XY_file_list.txt
file di testo contenente la locazione sul computer dei file-immagine conte-
nuti nel pacchetto N1 aperto
• filename_XY_SARscapeParameterExtracted.sml
file xml contenente file temporanei di processo di SarScape
R
• filename_XY_gr.sml
ulteriore header del file contenente l’immagine (_XY_gr)
• filename_WZ_gr
file SAR Multi-Look Ground Range contente i dati, con WZ che
possono assumere valori in {H,V} (d’ora in avanti indicheremo XY e basta)
• filename_WZ_gr.hdr
header del file contenente l’immagine (_WZ_gr)
• filename_WZ_gr.sml
ulteriore header del file contenente l’immagine (_WZ_gr)
• filename_WZ_gr.dbf
il vector base file associato al file di shape (_WZ_gr.shp)
• filename_WZ_gr.kml
Keyhole Markup Language, per lanciare l’applicazione Google Earth rela-
tiva alla posizione dell’immagine sul globo terrestre
• filename_WZ_gr.shp
shape file contenente il perimetro dell’immagine in coordinate geografiche
• filename_WZ_gr.shp.hdr
header dello shape file (_WZ_gr.shp)
• filename_WZ_gr.shp.sml
ulteriore header dello shape file (_WZ_gr.shp)
• filename_WZ_gr.shx
ArcView Database Index file
• filename_WZ_gr.sml
ulteriore header del file contenente l’immagine (_WZ_gr)
• filename.SARscapeParameterExtracted.sml
file xml contenente file temporanei di processo di SarScape
R
• filename_WZ_file_list.txt
file di testo contenente la locazione sul computer dei file-immagine conte-
nuti nel pacchetto N1 aperto (XY e WZ)
(a)
(b)
Il Modulo TOOLS
atta a complementare le routines presenti nei diversi moduli. Non rientra nello
scopo di questa guida descrivere le operazioni effettuate dalle funzioni presenti
in questo modulo; se si è interessati o si utilizza per la prima volta SarScape
R ,
44
Digital Elevation Model Extraction 45 Il Modulo TOOLS
• ACE
Altimeter Corrected Elevations
http://www.cse-dmu.ac.uk/EAPRS/products_ace_overview.html
• GTOPO30
Global 30 Arc Second Elevation Data
http://edc.usgs.gov/products/elevation/gtopo30/gtopo30.html
• RAMP
Radarsat Antarctic Mapping Project
http://nsidc.org/daac/projects/activemicro/radarsat.html
• SRTM-3 Version 2
Shuttle Radar Topographic Mission-2 Version 2
http://srtm.csi.cgiar.org/
• SRTM-3 Version 4
Shuttle Radar Topographic Mission-2 Version 4
http://srtm.csi.cgiar.org/
In questo contesto non verranno descritti i diversi modelli, dal momento che
questo esula dagli scopi della presente guida.
Nonostante non si entri nel dettaglio nel descrivere i diversi tipi di DEM a di-
sposizione è utile spendere qualche parola su quale modello preferire.
Il modello ACE sembra funzionare a dovere per le immagini che non presentano
grandi estensioni di bacini d’acqua (grandi rispetto all’immagine stessa); in quel
caso le zone costiere a volte appaiono di forma “seghettata” e quindi non adatta
per trattare l’immagine da un punto di vista scientifico e di ricerca.
Il modello SRTM-3 Version 4 restituisce invece a volte degli errori causati dal-
l’impossibilità del software di scaricare le librerie online necessarie alla particola-
re immagine che si sta processando; occorre precisare come mentre le librerie del
Per quanto riguarda i dem creati a partire dal progetto Shuttle Radar Topogra-
phy Mission (SRTM), come già sottolineato il software è in grado di scaricare le
librerie direttamente online dai siti ftp disponibili in rete. Occorre però mettere
in evidenza il fatto che tali siti internet sono soggetti a cambiamenti, anche in
tempi relativamente brevi; può ad esempio accadere che cambi il nome del sito
internet, oppure la disposizione interna della cartelle che compongono le librerie.
SarScape
R , proprio per risolvere questi inconvenienti, permette di modificare
gli indirizzi internet relativi ai siti ftp dai quali effettuare il download dei file;
questo avviene modificando i parametri contenuti nella sezione Default Values.
Nonostante questo, spesso i problemi risultano insormontabili, come ad esempio
nei casi in cui alcuni di questi siti ftp siano offline oppure irragiungibili per
qualche motivo. Se si necessita di una geocodifica urgente oppure si ha bisogno
in tempi relativamente ristretti di un dem di una determinata porzione della
superficie terrestre, il problema può assumenre dimensioni importanti.
Creare DEM in modalità offline risolve questi inconvenienti tramite la possibiità
di avere a disposizione, in locale, le librerie SRTM.
Per poter salvare in locale le librerie, occorre per prima cosa procurarsele attra-
verso il download di tutti i file dai siti ftp (operazione piuttosto lunga, ma da
effettuare una volta sola per sempre), oppure, se sono gia disponibili su supporti
quali DVD o HD (come nel caso del nostro Laboratorio di Telecomunicazioni
all’Università di Pavia) seguire le procedure indicate qui di seguito.
Figura 3.5: Inserire il nome della cartella corrispondente alla versione di SRTM
che si vuole utilizzare al momento. Rispetto alla figura, sostituire la X con 2 o
4 a seconda della versione SRTM scelta
librerie direttamente nella cartella indicata nei Default Values, senza tentare il
downlaod da internet.
Occorre però sottolineare di nuovo il fatto che ogni volta che si cambia versione
il file dal formato originale (ADF ) al formato ENVI Standard ; per effettuare
questa operazione è necessario disporre sia del software Envi che del software
ArcGIS: il primo infatti fa riferimento a librerie che sono parte integrante del
software prodotto dalla ESRI e che permettono di leggere file di questo tipo.
Gli step da seguire sono di seguito elencati:
1. Per prima cosa è necessario aprire il file .adf in Envi attraverso il menu
File −→ Open External File −→ IP Software −→ ESRI GRID,
come indicato in Fig. 3.6.
2. Una volta aperto il file (la buona riuscita di questa operazione è confermata
dalla comparsa del dtm selezionato nella finestra Available Bands List )
occorre salvarlo come file di tipo ENVI Standard attraverso il menu File
−→ Save File As −→ ENVI Standard, come mostrato in Fig. 3.7.
4. L’ultimo passo consiste nel rinominare i file creati al punto precedente, ag-
giungendo al termine del nome del file scelto (escludendo la parte relativa
in DEM
(a) (b)
Spatial Resolution
Tale dimensione dipende dal sensore che ha generato tale immagine e dal modo
utilizzato.
In generale i valori che si consiglia di utilizzare sono quelli relativi alla Riso-
luzione Spaziale del modo/strumento utilizzato:
• ERS: 25 m
• ALOS/PALSAR:
∗ Fine Mode: 10 m
∗ ScanSar: 100 m
• COSMO/SKYMED:
∗ Spotlight 2: 1 m
∗ STRIPMAP–Himage: 3 m
∗ STRIPMAP–PingPong: 15 m
• ASAR/ENVISAT:
53
54 Spatial Resolution