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CAPITOLO PRIMO

SEPPELLITO VIVO»: L'OMBRA DELLINQUISIZIONE


(NAPOLI, 1757-1764)

1. Prigioniero in una «fossa»

l Padre Leopoldo da S. Pasquale, seppellito vivo per più anni in


un'orrida Fossa, è ritornato per Sovrana Clemenza del suo Re e Signore
a godere la luce, a trattare gli uomini, a rivedere i congiunti. Ecco un
prodigioso ettetto dell'onnipotente mano di Dio. Quest'uomo il più
infelice, ed abbandonato sopra la Terra, poiché bandito dall'umano
commercio, ignudo, e stroppio con lacera camicia, con mostruosa barba,
e con duri ceppi e catene tra le tenebre visse in continua morte [..]

Con queste parole iniziava la Memoria da presentarsi a Sua


Maestà . . ] in nome del P. Leopoldo da S. Pasquale Sacerdote
Professo tra' PP. Agostiniani Scalzi, uscita a Napoli dai torchi
dello stampatore Giuseppe Raimondi nel 1763. L'autore del
testo era l'avwocato Francesco Peccheneda, attivo da almeno un
decennio nel foro napoletanoe firmatario di numerosi libelli sui
conflitti giurisdizionali fra Stato e Chiesa. Erano solo gli inizi
di una carriera brillante che lo avrebbe visto in breve tempo
ricoprire posizioni di prestigio come quelle di consigliere della
Real Camera di Santa Chiara (supremo organo consultivo del
Regno borbonico), collaboratore della Segreteria degli affari
ecclesiastici, e delegato della Real Giurisdizione, con compiti
di responsabilità anche nel campo dell'istruzione pubblica?.

E Peccheneda, Memoria da presentarsi a Sua Maestà, Napoli, G. Rai-


mondi, 1763, p. III.
Si vedano E. Chiosi, Lo spirito del secolo. Politica e religione Napoli
a

nell'età dell'Illuminismo, Napoli, Giannini, 1992: pp. 103-105, 176-178;


D. Carnevale. L'affare dei morti. Mercato funerario, politica e gestione della
Sepoltura a Napoli (secoli XVII-XIX), Roma, E. Française de Rome, 2014,
attribuiti a Peccheneda e
PP. 271-272. 288-289. Sono almeno 11 i testi sulla chiesa
pubblicati prima del 1763: fra questi la difesa del diritto regio

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La difesa che Peccheneda fu chiamato a sostenere di
di ffron
nel 1763 non era delle niOte
ai tribunali ecclesiastici regi piu
e

plici. Leopoldo di San Pasquale, al secolo Pasquale Perezsem.


Bidavor, era stato colpito da accuse pesanti, provenienti dalle
alte gerarchie del suo stesso ordine religIOsO: Corruzione, truff
appropriazione di identità altrui, scandali sessuali, disobbedien
alla regola. C'erano diverse strade percorribili, ma l'avvocat
ato
scelse quella più rumorosa: tar vestire al presunto reo i panni
della vittima. Leopoldo - spiegava Peccheneda - era stato
al centro di una congiura ordita da alcuni suo1 contratelli che
avevano prodotto documentie testimonianze false, fino a farlo
imprigionare in una «tossa» scavata nel cortile del convento di
Santa Maria della Verità. In quel luogo lo avevano trattenuto
alimenti e riducendolo in
per lungo tempo, privandolo degli
fin di vita.
Peccheneda attribui la salvezza del frate a diverse forze,
umane che la
sia sovrannaturali. Solo «clementissima cura»
del sovrano era riuscita a salvare il religioso da una morte
sicura. Riconosciuto come vittima di malversazioni, Leopoldo
era stato sottratto alla prigione grazie all'intervento di agenti
della la
monarchia e
liberazione era stata accompagnata da
un prodigio, un «manifesto segno della Divina Giustizia»: il
confratello Donato da S. Ilarione, uno dei suoi acerrimi nemici,
mori improvvisamente. I suoi abiti furono usati per «ricoprire
le nudità del dissotterrato P Leopoldo», e fu utile «pel nuovo
letto di costui la coperta del letto del trapassato Persecutore».
Ciò che più contava era restituirgli il suo buon nome,
«quella
fama» che era conveniente «all'onestà di Cittadino, e vie più al
o
SacerdoziO». A
tal fine, I'avvocato proponeva un «tragiIcO
racconto» prendendo le mosse dall'infanzia del protagonista.
Nonostante gli agi derivanti dalle origini nobiliari,
aveva temprato fin da
Leopoldo
piccolo il suo carattere affrontando eventi
dolorosi, come la morte prematura del
padre Gasparre Perez.
A 16 anni aveva deciso di
vestire l'abito religioso ottenendo
l'appoggio di sua madre Francesca Fiorentino e aveva comin
clato a scalare rapidamente le gerarchie del suo ordine, tanto
da meritarsi
l'appellativo di «margarita preziosa» della
religione
di Bagnara contro i domenicani (1755) la
di Caltanissetta (1756). e
perorazione dei diritti della citta

18
L'occupazionc di cariche prestigiose gli aveva procurato
invidie che si erano trasformate ben presto in accuse di furto e
frode. Il 10 maggio del 1757 s i legge nella Memoria - Lco
poldo fu arrestato «senza causa, e senza processo», rinchiuso
cin un sordido luogo [...] ov'erano stati allevati due porci, e
qui anche fu crudelmente ferrato». Non potendo sopportare
la «grave sozzura» e il fetore, tentò la fuga, iuscendo ad ab-
bindolare la sua guardia carceraria e serrandola con destrezza
Fu dopo della
nella cella. catturato qualche giorno dai
«cursori
Nunziatura» e riconsegnato agli agostiniani, che lo condussero
a Santa Maria della Verità, lo collocarono in una stanza isolata
e gli negarono il cibo, concedendogli solo acqua. Gli tolsero
infine l'abito religioso «lasciandogli la sola camicia», e «con
ferri e manette lo abbandonarono ignudo sulla terra».
Insistendo su questi particolari, Peccheneda riusci a prepa
rare il terreno per predisporre i giudici secolari ad accogliere la
parte più importante della sua argomentazione. Asseri infatti,
senza mezzi termini, che gli agostiniani avevano adottatola
procedura giudiziaria ei metodi di detenzione del tribunale del
Sant'Uffizio per costringere Leopoldo a dichiararsi colpevole:
l'imputato, a suo dire, era stato intimidito, torturato e priva-
to di qualsiasi possibilità di difesa". Fu una mossa decisiva,
destinata a cambiare la storia del processo. Nel 1746, Carlo
Borbone aveva intatti bandito l'Inquisizione dal Regno,
proibendo a vescovie superiori di ordini religiosi di prendere
ordini da Roma nella gestione delle cause su materie di fede.
Ciò nonostante, molti giudici ecclesiastici continuavano ad agire
nell'ombra, facendo leva su metodi repressivi che in passato si
erano dimostrati efficacit.
E interessante notare che le indagini non si concentrarono
sulle frodi di Leopoldo, ma sui suoi comportamenti sessuali. II
17 giugno del 1757, i cerusici Antonio Ricca e Andrea Emiddio
Persico si recarono nel monastero per ettettuare una perizia
sul corpo del frate, accusato di aver avuto rapporti sessuali
e contratto il «mal francese» lla sifilide]. Sostennero di aver
trovato un'escrescenza nei suoi «lnguini» e, usando un' espres-

Peccheneda, Memoria, cit., pp. III-VI, XI-XII, XIV- XV.


G. Romeo, Inquisition and Church in Early Moden Naples, in Astarita,
A Companion, pp. 235-255.

19
sione dialettale, la delinirono «tincone». Giurarono infi.
«queltumore era derivato da copula con donne, e che fine che
non poleva
essere altrimenti [.. ]».
Convinto di esserevittima diun raggiro, Leopoldo nro
un ricorso al re, chiedendo di farsi visitare da medici. present
Il nuovo accertamento, avvenuto in presenza delle aut
monarchiche, non di veruna cicalrice»
rivelò «segno torita
nei luog
dove «i tinconi veneret» erano di solito «estuberati e prodol"
Per quanto in apparenza chiaro, l verdetto non valse a resti
la libertà al frate che, giunto al limite della sopportazione. tent
altre due volte la fuga. All'alba del 15 luglio del 1757 runne
vetri del finestrone del coro della chiesa di Santa Maria dell.i
Verità, lanciandosi sul cornicione. Fu catturato con facilità e fu
costretto a un regime di detenzione ancora
piü duro, forzato
all'immobilità con catene che gli bloccavano i piedi.
Da questo punto in avanti, la narrazione di
Peccheneda
diventa oltremodo esuberante, raggiungendo colorite vette di
improbabilità, facendo leva su consumati stereotipi del romanz0
picaresco e di altri generi di finzione. II 16 dicembre dello stesso
anno scriveva Leopoldo approfittò della
dei sorveglianti, il quale gli tolse le manette complicità di uno
-

e, «tattolo uscire
nella camera della Barberia», gli
finestra. Il prigioniero non esitò a
consigliò di lanciarsi dalla
tre coperte e le
cogliere l'occasione: prese
legò, trasformandole in una fune. Cominciò
a calarsi
ma, giunto all'estremità della seconda
con terrore coperta, vide
sciogliersi il nodo e, dall'altezza «di trenta e pIu
palmi, [...] abbandonato alla morte cadde
accorsero sul luogo giù». Molti passanti
dell'impatto e, a prima vista,
spacciato. I frati lo ricondussero all'interno lo credettero
del loro istituto e
lo
attidarono alle cure di un chirurgo che rilevò varie slogature
e una
frattura alla tibia sinistra.
Dopo queste peripezie, il visitatore generale dell'ordine
gnazio della Croce
impose a Leopoldo regime detenziou
un di
mai adottato prima. In un angolo del
della Verità fece riaggiustare una «fossa»,cortile di Santa Maria
chiusa circa sel a
prima perché reputata «barbara, ed inumana».
tossa» descritta da Peccheneda come Proprio quci
prigioniero fini al centro di
-
luogo di tortura p
un caso giudiziario
destina
Peccheneda, Memoria, cit., pp. XVI-XXIX, XXXV-XXAVI.
a tener banco in citta ancora per lungo tempo, impegnando
poteri eclesiastici e regi, membri del basso clero maschile e
femminile, funzionari del foro napoletano, operatori del mercato
editoriale, persone istruite e popolani analfabeti.

2. Trasformazioni socialie dibattiti sulla giustizia

Era un periodo delicato per la città di Napoli e per tutto


il Regno. La dinastia borbonica stava lavorando a una serie di
riforme, anche al tine di affermarsi sulla scena internazionale.
Nel 1751 cominciò la costruzione dell'Albergo dei Poveri,
finanziata in parte con beni sottratti ai conventi, per togliere
dalla strada le persone ridotte alla fame. Crebbe la fabbrica
delle porcellane di Capodimonte, e nel 1757 fu inaugurato il
Foro Carolino, uno spazio dedicato alle attività commerciali,
per offrire nuovi sbocchi ai prodotti agricoli e artigianali. Fu
rafforzato il sistema stradale, anche se non a sufficienza per
risolvere l'annoso problema dei collegamenti fra la capitale e
le province.
Questi progetti di rinnovamento non erano slegati da ini-
ziative propagandistiche, che trasformarono il tessuto urbano'.
Furono intensificati gli apparati festivi in occasione di onoma-
stici, compleanni, battesimi e matrimoni dei Borbone, destinati
a essere ospitati dal Largo di Castello (fra l'area portuale e il
palazzo reale) e a sostituire le celebrazioni religiose che occupa-
vano di consueto quei luoghi. Il governo si preoccupò anche di
gestire il carnevale, assegnando un ruolo centrale alla presenza
simbolica di un re destinato ad apparire benevolo verso i suoi
sudditi. Non diversamente, i giardini, le strade, le piazze, le
accademie e i salotti aristocratici divennero parti di un grande
palcoscenico, dal quale il potere regio rendeva la sua presenza
tangibile e visibile alla popolazione'.

M. Calaresu, The Enlightenment in Naples, in Astarita, A Companion,


PP. 405.425.
Rao, Conclusion, cit., p. 481. Nei decenni centrali del XVIII secolo,
TI% degli abitanti di Napoli erano nobili, circa il 20% erano impegnati
nel commercio, il 12% in burocrazia e servizi, il 33% nell'artigianato e
solo T8% in attività agricole: A.M. Rao, Fra amministrazione e politica: gl
ambienti intellettuali napoletani, in J. Boutier, B. Marin, A. Romano (a cura

21
I letterati continuarono a discutere i problemi econ.
e sociali nelle accademie, ma ci furono in quegli a n n i I
di rilievo. Nel 1755, ad esempio, fu finanziata una cat
universitaria di meccanica commercio per Antonio
e
enovesi,
Nel suo Discorso sopra il vero fine delle lettere e delle scienz
celebre pensatore focalizzo la sua attenzione sulle conne
nessioni
fra la filosofia e la realtà del mondo, sottolineando l'importan.
dell'istruzione pratica per avvlare progetti di cambiamento
Mise inoltre in discussione l'intluenza del clero sulla societ
e denunciò il peso della proprietà ecclesiastica sulla vita del.
lo Stato: troppi terreni rimanevano bloccati in una logica d
pura rendita, producendo guadagni limitati, senza investimenr
nell'innovazione tecnologica e nella razionalizzazione del lavoro
Gli allievi di Genovesi diedero continuita a queste
battaglie.
mettendo in rilievo la necessitâ di incrementare la produttività
agricola e coinvolgendo una parte sempre piu ampia del corpo
sociale nell'impegno per le riforme. Kiscossero consensi
nella
capitale, ma fecero molta tatica a portare 1 loro messaggi nelle
province. Del resto, le eredità del passato erano torti e diffi.
cili da scalfire. Il nuovo Stato borbonico non era
riuscito ad
affrancarsi dalla Chiesa di Roma, orientata a conservare la sua
preminenza sul potere secolare. Oltre a minare la credibilità
internazionale del Regno, la dipendenza dal papato
oneri fiscali e squilibri generava
territoriali, lasciando poco spazio alla
libera iniziativa. La persistenza del diritto
blemi di ordine pubblico, d'asilo creava pro-
al controllo delle autorità.
consentendo ai criminali di stuggire
Nel 1759, Carlo di Borbone
sali al trono
Napoli al figlio Ferdinando IV. Lerede era di Spagna, lasciando
età e fu coadiuvato tuttavia nella minore
da un
ministro Bernardo TanucciConsiglio
il di Reggenza, nel quale
Dall' autunno del 1763, il conservò un ruolo
preminente
Seguita da Regno fu colpito da una
carestia
un'epidemia che provocò molti decessi, diftonden-
do paurae insicurezza. Negli stessi
Leopoldo di San mesi il processo
Pasquale raggiunse momenti di alta cont
tensIO
da, Naples, Rome, Florence,
Rome, 2005, pp. 35-88. XVIle-XVIlle siècles, Rome, E. de
A.M. Rao, Enlightenment and Françaiseu
Modern ltaly, Oxtord, Reform, in J.A. Marino (a cura , Eary
Oxford UP, 2002, pp.
alasso, La a
filosofia in soccoso de' 229-252. Più in genera
governi, Napoli, Guida 198.
22
I letterati continuarono a
discutere i problemi cco
e sociali nelle accademie,
ma
ci furono in quegli anni
di rilievo. Nel 1753, ad esempio,
fu finanziata una car
universitaria di meccanica commercio per
e Antonio . d
Nel suo Discorso sopra il vero Jine delle lettere e dele scien novesi
celebre pensatore focalizzo la sua attenzione sulle conneee Ssioni
fra la filosofia e la realtà del mondo, sottolineando l'import
ortanza
dell'istruzione pratica per avV1are progetti di cambiamento
Mise inoltre in discussione l'intluenza del clero sulla soci
e denunciò il peso della proprietà ecclesiastica sulla vita dal
lo Stato: troppi terreni rimanevano bloccati in una logica d:

pura rendita, producendo guadagni limitati, senza investimen


nell'innovazione tecnologica e nella razionalizzazione del lavoro
Gli allievi di Genovesi diedero continuità a queste battaglie
mettendo in rilievo la necessità di incrementare la produttività
agricola e coinvolgendo una parte sempre più ampia del corpo
sociale nell'impegno per le ritorme. Riscossero consensi nella
capitale, ma fecero molta fatica a portare i loro messaggi nelle
province. Del resto, le eredità del passato erano forti e diffi.
cili da scalfire. Il nuovo Stato borbonico non era riuscito ad
affrancarsi dalla Chiesa di Roma, orientata a conservare la sua
preminenza sul potere secolare. Oltre a minare la credibilità
internazionale del Regno, la dipendenza dal papato
generava
oneri fiscali e squilibri territoriali, lasciando
poco spazio alla
libera iniziativa. La persistenza del diritto d'asilo creava
pro-
blemi di ordine pubblico, consentendo ai criminali di
al controllo delle autorità. stuggire
Nel 1759, Carlo di Borbone sali al trono di
Spagna, lasciando
Napoli al figlio Ferdinando IV. L'erede era tuttavia nella minore
età e fu coadiuvato da un Consiglio di
l
ministro Bernardo Reggenza,
Tanucci conservò un ruolo
nel quale
Dall'autunno del 1763, il Regno fu preminente.
colpito
da una
Seguita da un epidemia che provocò molti decessi, carestla.
do paura e insicurezza. Negli stessi mesi il diftonden
Leopoldo di San Pasquale processo conur
raggiunse momenti di alta tenslO
d,
Rome,Naples,
Rome, Florence, XVIle-XVIlle
siècles, Rome, E. Française He
2005, pp. 35-88.
,A.M. Rao, Enlightenment and Reform, in
Modern ltaly, Oxford, Oxford Earls
J.A. Marino cura al
(a
Galasso,La UP, 2002, pp. 229-252. Più
filosofia in soccoso de' governi, in genet
Napoli, Guida 1967
22
c la citta, pur essendo devastata dalla fame, non rinuncio a
discutere delle avventure del frate agostiniano, inserendole nel
più ampio contesto del trauma collettivo. Questa vitalità della
sfera pubblica non stupisce: era infatti un momento cruciale
per il rapporto fra scrittori e monarchia. Proprio Genovesi
colse l'occasione per rilanciare idee di cambiamento: i privi-
legi ecclesiastici e feudali, secondo lui, rendevano impossibile
l'attuazione di un'efficace strategia per arginare lemergenza.
Molti esponenti del pensiero politico e filosofico seguirono il
suo esempio, cercando di trasformare il disastro in un'occasione
del
per ratforzare il movimento ritormatore. Pochi anni prima,
resto, il violento terremoto di Lisbona (1755) aveva toccato le
coscienze dell' intera Europa, grazie a gazzette e periodici che
favorirono la diffusione delle notizie: i dibattiti si erano concen-
trati sull'idea stessa di progresso, che faticava a convivere con
una tragedia di proporzioni enormi, capace di provocare decine
di migliaia di morti, quasi incomprensibile per la mente umana.
Nei primi mesi del 1764, tolle di mendicanti cercarono ri-

Napoli, sperando di trovare qualche forma di assistenza


fugio a
e di sfuggire alla loro miserevole condizione. Per affrontare la
situazione, il governo decise di ratforzare i sistemi di benefi
cenza, ma allertò anche i corpi di polizia e diede disposizioni
contro il vagabondaggio'. Gli ambasciatori stranieri a Napoli
trastormazioni in corso. Rilevarono una
captarono molte delle
protonda divisione tra ricchi e poveri, sottolineando che la di-
la criminalità erano dilaganti, ma riconobbero
soccupazione e
in alcuni casi anche la presenza di un vivace spazio pubblico,
nel quale le persone riuscivano a trovare diversi momenti di
interazione. Anche il mercato editoriale era in rapida espansione,
con circa 50 stampatori attivi nella sola città capitale a metà
Settecento 0, Una parte sostanziosa dei loro affari era legata ai
libri universitari, se non direttamente alla committenza eccle
siastica e statale. Buoni profitti arrivavano inoltre da giornali,

periodici e collane, che potevano contare su un cospicuo nu-


mero di sottoscrittori. Le librerie erano centri di aggregazione
per i letterati locali e i viaggiatori stranieri, insieme
ad altri

Rao, Eligbtenment, ci.


Pasta, Mediazioni e trasformazioni, cit.. pp. 311-354: Rao, Introduzione,
Mercato e privilegi, cit. pp. 3-33, 173-199.

23
spazi comei caffe, i circoli, le gclaterie ci gisrdini
le nuove pubblicazion ve,
discutevano i fatti di cronacac
offerti da musicisti
c
zioni,
attori. Pur talve
con intrattenimenti
benestanti, questa acommnd
rimane
prerogativa di fasce sociali
riusci a rompere i ristrenl
zazione della vita culturale»
aristocratici, convolgendo Dere
della corte e dei salotti Sone «
tradizionalmente rinmaste
escluse',
ne erano
L'intensa attività editoriale di questi anni favori il i
che nella sua Istoria ri
delle idee di Pietro Giannone,
Regno di Napoli (1723) aveva attermato la necessità di.separ
re ilpotere secolare da quello ecclesiastico. Anche alr
trovarono attenzione nel dibattito pubblico, come ad ese
la tolleranza religiosa, l'autonomia delle scienze e il bisogna
un'educazione virtuosa per i sovrani: gli spunti decisivi arriva
no dalle lezioni di François Fénelon (arcivescovo francese autore
del romanzo didattico Le avventure di lelemaco, apparso perl
prima volta nel 1699) e di Andrew Michael Kamsay (divenuto
famoso grazie all'opera intitolata I viaggi di Ciro, pubblicat
nel 1727). Le voci di dissenso contro le gerarchie cattoliche
acquisirono invece forza grazie al trattato De Statu Ecclesiae
(1763) del teologo tedesco Johann Nikolaus von Hontheim
(conosciuto anche come Giustino Febronio), che aveva messo
in discussione il primato papale e denunciato la persistente
corruzione del clero.
La nuova atmosfera culturale del Regno è bene sottoli
nearlo non era legata solo alla diffusione di scritti teologici.
tilosofici, storiogratici, e più in generale a prodotti della cultura
alta. L'editoria si stava
espandendo anche in altre direzioni,
coinvolgendo pubblici diversi. Alcuni generi di larga circola:
zione continuavan0 a riscuotere
consensi, in piena continuita
col passato: romanzi, biografie di personaggi illustri, almanac
chi, calendari, agiografie, breviari, prontuari, classici antichi e
medievali. Cresceva inoltre la fortuna di
diari, cosi come quella delle narrazioni periodici, gazzette
lunghe in prosa iso
Calaresu, The Enlightenment, cit.,
p. 422; Ead., Coffee, Culture
onsumption: Reconstructing the Public Sphere in Late 18th-Century Nap
in A. Gatti P. Zanardi (a cura di), Filosofia, scienza, storia. ll
e

dialogo,
talha e Gran Bretagna, Padova, Il Poligrafo, 2005, pp. 135-173; Ead.,
and Eating lce Cream in Naples: Rethinking Maks
Ihe
Eigbteenth Century, in «Past and
Consumption and Soczabi
Present», 220, 2013 (2), pp. *o

24
in parte dentiticabilh col terminec «romanzi», come vedremo),
che convivevano con brevi racconti macabri, avventurOsi o

spaventosi. Una sostanziosa tetta di mercato era riservata ai testi


giuridici. che rispondevano talvolta più alle esigenze di carriera
degli autori che non allo scopo di chiarire l'interpretazione e
il tunzionamento delle leggi.
La Memoria di Peccheneda possiede tutte le caratteristiche
degli scritti che cadevano sotto la definizione di «allegazione
forense». Proponendo arringhe pronunciate in tribunale o inter
pretazioni di casi esemplari, le allegazioni erano utili a istruire
giovani studenti sulle pratiche legali, ma si trasformavano piu
spesso in strumenti di propaganda, mescolando tradizione
e

innovazione, con diverse finalità: esercitare pressioni sul pubbli-


co e sugli organi giudicanti quando un processo era ancora in
corso, celebrare l'etticienza di un tribunale o di un istituzione,
sostenere l'esemplarità di una sentenza, promuovere istanze di
fazioni o gruppi di potere, o semplicemente procurare nuovi
incarichi agli avvocati di successo
In più occasioni il governo tentò di imporre limiti alla cir-
colazione incontrollata di questi testi, ma senza grandi risultati.
Negli anni Cinquanta, l'avvocato Tommaso Briganti pubblicò la
sua Pratica criminale delle corti regie e baronali, descrivendo uno
scenario di protonda decadenza. La revisione editoriale delle
allegazioni e degli altri libri giuridici era affidata a «garzoni
di bottega» incapaci di decitrarne i contenuti, «storniti del
buon gusto, e di ogni letteratura». Questi inesperti operatori
tendevano ad alterare i contenuti con «maniteste imposture»e
«ribalderie», cancellando dai trontespizii nomi dei veri autoi
dei testi («ignobili, e sovente eretici»), e attribuendoli surret-
tiziamente a pensatori di «onorato grido». Briganti denunciò
inoltre l'eccedente quantità di prodotti messi sul mercato,
che indeboliva la reputazione dei letterati e la capacità di
comprensione del pubblico, stimolando una gran confusione

Sulle funzioni molteplici delle allegazioni forensi, A.M. Rao, L «amaro


della feudalitá». La devoluzione di Armone e la questione feudale a Napol
alla fine del 700, Napoli, Guida, 1984. Si veda anche l'introduzione alla
seconda edizione riveduta, Napoli, Luciano, 1997.pp.5-17.Sulladimensione
pubblica della «narrazione forense» in Francia, S. Maza, Private Lines and
Publc Affairs The Causes Celebrès of
Angeles, U. of California P., 1993.
Prerevolutionary France, Berkeley-Los

5
dalla filosofia
deisaperi.
Le discipline alla
nell'organizzazione
diritto erano ormai condiziona
ionate cciatteria di tali lavori disgustava le persone coltel6. Pur con
medicina, dalla teologia al -
personea rOSse differenze fra l'uno e l'altro,
editoriale che
allenava le questi scrittori condivide
in negativo da un mercato wano un'idea comune: l'abbondanza dei libri sulla giustizia non

leggere, ma non a pensare".


segnava quindi il
stimolava l'esercizio del pensiero critico, ma solo la diffusione
La corretta applicazione della giustiziaalle di nozioni contuse e contraddittorie, che rendevano la legge
smania di dare libri stampe. Stand
passo di fronte a questa dei testi di diritto erano incomprensibile agi occhi dei sudditi.
alla descrizione di Briganti, gli indici La monarchia borbonica ascoltó queste sollecitazioni e
I lettori facevano
difettosi ed impertettib», decise di porre limitazioni alla dittusione di allegazioni foren-
spesso «monchi,
tatica a identificare le linee portanti
dei discorsi e una buona si. Nel 1769 1 governo impose agli stampatori di mettere sul
ai legulei, che creavano
dose di responsabilità era da assegnare mercato solo pubblicazioni dotate di permessi speciali. Ma il
stilze di citazioni dotte, «a toggia di problema non fu risolto: 1 testi di diritto erano una fonte di
confusione proponendo
diventava in tal modo
catalogo, e di litanie de' Santi». La legge guadagno per molti lavoratori e non era plausibile fermare un
«difticile, ingarbugliata, e spinosa», sempre più incerta, «piena giro di affari tanto importante. Napoli ospitava un numero di
di dubbj, d'opinioni
L...Je opposte», che aprivano «l teatro avvocati superiore a quello di altre città europee: in assenza di
ad una [..] folla di litigi». Questo «diluvio di tanti libri legali» valide opzioni, diverse persone riuscivano a sopravvivere grazie
era nelle parole di Briganti - «un male quasi incurabile», a piccoli incarichi nel mondo dei tribunali, magari al servizio
guaribile solo con nuove forme di censura". di notai e giudici. Nel 1786, una nuova «prammatica» proibi
Nel decennio successivo, il giurista Giacinto Dragonetti la circolazione clandestina delle allegazioni, ma non ebbe alcun
tornò sulla questione nel trattato Delle virtù e dei premi (1766), effetto. Dimostrò anzi che i provvedimenti degli anni precedenti
lanciando un'invettiva contro «gli avvocati del paese dei Mu- erano rimasti inascoltati
zimbas» che tenevano impegnati i torchi con ragionamenti
pregni di «tallaci argomenti adattabili a tutt'i capricci umani»,
rendendo inaccessibile ail
sentiero della
verità»5. I filosofo
Giuseppe Maria Galanti osservò qualche anno più tardi che
3. La efossa» e l'Inguisizione romana

E in questo contesto che va considerata la vicenda giu


ridica di Leopoldo. Francesco Peccheneda dedicò grande
il
1Rao, Introduzione, p. 38: la fonte e T. Briganti, Pratica criminale, Napoli, attenzione alla «tossa» nella quale era stato imprigionato
V. Mazzola. 1755, p. 22; sulla assistito. Nel suo scritto fece inserire piantine dettagliate
sovrabbondanza di intormazioni, A. Blair, To0
Much to Knou. Manazing Scholarly Informaton before Suo Verità, per tar
the Modern Age, New del cortile del convento di Santa Maria della
Haven, Yale UP, 2010. il P. Leopoldo
vivo
M. Sabato, Poteri
14

censort Disaplna e circolaz1one lubraria nel Regno di vedere ai lettori adove stava seppellito artitici retorici,
Napoli fra 700 e 300, Lecce, ongedo, 2007, S. Pasquale». Pur essendo abile negli
mento anche ai Difetti della ziurisprudenza pp. 73-75. Briganti fa riferi da non
era una
di Muratori: di fatiche d: autore riconobbe che il luogo in questione
legalisti [...] inutili, o perniciOse I...J 5arebbe un gran bene,atante T cella senza
(p. 761n. Si veda R. Savelli,
il farne buca nel senso letterale del termine, bensi una
The censorng of law bonks, in G E Taio comunicante con
la
Mozzarelli, R. Oresko (a cura di), Church, Censorship and l.gnito, C.
porte e finestre, una sorta di cripta,
Modern Italy, Cambridge, Cambridge UP, 2001, pp. dalla quale si poteva
1 M.G. Maiorini, Stato e raitoria: conlrollo e
223-252 Early Stanza superiore a t t r a v e r s o
un'apertura
la propazanda Dolu... calare una Scaletta.
Kezzenza, Rao, Editoria e cultura, pp.
in
all'occorrenza
ee G durante
415.416: la fonte
netti, Delle dei premi, Napoli, tavier, 1767, cap. XIL Drago-
virtu e

Delle virvirtu e de premi»: la fortuna 218, S


Dragonetti, A.M. KRao, «Drlle
Mlano l'l'EEuropa,
Rezno di Napol1, in (Cesare Beccara tra Milano uropa, Roma.uarta
e
Korna- nel
1990, pp. 535 56. Bari, Iaterza, veda Rao, L'«amaro feudalita», Cit
dellann 176-178, 181-184.
ri cit
D .
Glacca la Fossa nel penultimo degli archi dell'interiore giar
da
ogni muri di tabbrica, alta palmi quindie
chiusa parte con
dalle sue colpe: si trattava di
undici è dall'assolvere l prigioniero
palmi e larga
mezzo, e undic, cui spazzoEraviun terra
aperDie
bene
adelinquente di più truffe, di
....ed è più giù dal piano giardino
del due palmi. aperta in persona poco raccomandable, dalla Religione».
angolo della lamia ...J un 'orrida buca, nel
che
corrisponde
pavimes una cambiale talsa, L..Je di reiterate e rtughe
a aggravata da
scandali
della stanza superiore. lunga due palmi e mezzo, larga due e
Come se
n o n bastasse.
la
sua posizionec o n t r a t t o la sitilide, detta
che si chiudeva a libretto [...] con maniglia di ferro" palmi sessuali. provati dal tatto
che aveva

anche «morbo gallico»" lascio il


1763, Angelo Cavalcanti
I toni dell'avvocato eranorisolutl, ma non aiutavan Proprio nell'estate del Francesco Vargas Macciucca, che
ambiguita. Le condizioni d i tavore di
Sgomberare il campo dalle suo
incarico a
settembre. II nuovo delegato
decisive pergli sviluppi dell riprese le indagini di
ai primi chiamato
gionia del'imputato intet
erano in primo
a pronunciarsi,
Giurisdizione fu
vicenda. Le leggi del Regno non consentivano di infligge. della Real documenti
a Leopoldo. Acquisitii
simili. tanto dure da mettere in pericolo
la vit luogo, sui crimini attribuiti ricostrui l'intera
per recluso.
casi pene torniti dagli agostiniani, Vargas
del I sito era stato Ispezionato 8 giugno del 176 processuali l'accumularsi delle
fuga e
Real Giurisdizione vicenda. Dopo reiterati tentativi di c o m m i n a t i al
da Angelo Cavalcanti, delegato della
reo
anni di detenzione
delle più importanti autorità secolari per la gestione del ran sentenze di condanna, gli dimostrato pervicace nella
otto. Il trate si era
erano diventati a riservargl1
l luogo
porto tra Stato e Chiesa. Stando al suo resoconto, costringendo suoI superiorI
i
sua disobbedienza, della le agonie
detenzione si trovava al «livello del giardino» e non pote di fargli «sentire
una pena
eccessiva, capace consigliabile «dis.
essere considerato «sotterraneo». Cio nonostante, appariv momento
l...J». Pertanto
era

«ben piu orr1ble» di qualunque «grotta» mai vista: in assenz morte a Ogni «mettendolo in altro carcere», sperando in
il reo
seppellire» salvasse dalla «perdita dell anima,
di porte e finestre, i contrarelli passavano l cibo a Leopoldo «emendazione>» che lo
un
il delegato inviò alla
attraverso un buco nel soffitto. Si poteva accedere alla stanza Il 15 ottobre del 1763
e del corpo». (altro statale
di supervi
solo immettendo una «scala di Legno» in quella stessa angusta Segreteria dell'Ecclesiastico
organo descrivendo
clero) una nuova relazione,
apertura. I religioso era
sommerso dall immondizia, «con in sione degli attari del 42 anni,
liberazione di Leopoldo. Aveva
dosso una vesticciuola lacera e cencio5a, con ceppi a piedi le circostanze della dalle
stato trovato
alcuni denti. Era
di grandissimo peso l...] ed una sudicia coperta», costrettoa era
calvo, gli mancavano
camicia con ceppi, e
con
catena a piedi»,
«in sola
digiunare con pane e acqua, senza potersi radere la barba. La guardie regie
era preoccupante
e ftaceva fatica
a camminare.

vita del «disgraziato Frate» - continuava Cavalcanti - era d a La sua magrezza


e colorito.
Tuttavia mostrava un volto vispo
della morte medesima». Una «tal sorta condotto « n alcune
Considerarsi «peggiore
di carcere» era «proibita per ogni legge naturale». Si rendeva Tornato alla luce, Leopoldo era stato
e
tornito di letto competente,
stanze adatte, e proprie ... poteva dirsi
perciò necessario l'intervento del sovrano per ripristinare a Vargas Macciucca
di ogni altro bisognevole».
legalità".
Le gerarchie agostiniane reagirono alle accuse, ma ben Ivi, Cavalcanti al re, 22 giugno 1763.
presto emersero divisioni tra i membri dell'ordine. Alcuni det Dispacea, n. 506,
6 agosto 1763 10r-vi
1764 tu data alle
ASN. MAEc. Registro ricordare che proprio nei
ritenevano che Leopoldo fosse un impostore, mentre altri lo agosto /63 (c. Tir).
Importante
Maccucca, Dissertazione
del trattato di F. Vargas le dott,
consideravano vittima di un complotto. Cavalcanti prese atto Stampe la terza edizione Muntstert dele Monache per
tntrodotti
riforma degla abust
la ne Sul dibattito intorno
di queste incertezze e intervenne con decisione. Ribadì che la mtorno al tebbraio l744.
la prima edizione risaliva e crist del
rezalzsmo
net
apo,/64: Andrea Serrao. Apoiogta
tossa» era un attacco alle prerogative dello Stato, ma si guardo alle doti monacal1,
E. Chiosi,
T04-114.
Napoli, Jovene, T981, pp. settembre 1/6).
Settecento napoletano, Macciucca al re, 9
Vargas
ASN, MAEc, b. 820, al re, 15 ottobre Ii63.
Peccheneda, Memorta, p. tin. non numerata, Ivi, Vargas Macciucca

ASN, MAEc,
e p. XXXVII
b. 820, 18 giugno 1763. 29

28
ali eretici: le materie di lede e | pent Ontto mer dren

del clero rimasero un terreo li membg comqe Haovitile


Varpan nenbrava b e r n , al
a oo
su un

trasterimento
punto

della
in una

l i t t o alla
O epiaodio enmbleuatie veil ni piupro nel 1740 JM VVa
del cortile
di Santa Maria
La «lossn Lintero
piedicatore scolopio Pompilio Maria 'roti, da molu Jie
digitsa.
il j O
olente
dell intera
questione

expuul al Kegndelle di NapolP Vorita


rdeva sCura e afngusta

atO un santo vivente, luulla


pigone
" uea la
olintuibuzone ele 0 udalo
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4CcUsa di aver lucrato


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e jatittiz1OAl cercare

di aver dittuno crelenze auppeUaiONe


|'DrOando dell Diveni " pu
seinpliemente per
t / 0 , egli tento et hCo otic,
u
popolarità. (Juattro anni piu talli, net le anlorta a prendere
4nnullare la sentenaa, contoingea
pOsizione netta. I provvedmeill restriltiVI rono confe Leufuslds
Grazie alla conplictà dei suo ilpru eu
(untro
Santa Sede
arvene. e
mu P'irrotti non si a
conlratelli, ricnto nel donmni di F'erdinan anche
Uaci e di aleuni
scena
cntro
processo
prlenza a ques aHilati del
IV. Le autorità borlboniche reagiroio co Nei or'ni p i diplomatico
della Santa

s[uo pen altente non ferire


a rappresentante milanese
ostentata insuborduzone, il zo upontolic0, m a n i del prelato
era nelle

sentimenti dei ledeli: lo spelirnono Campi Sulentina, in Ter


a
Sede a Nupoll. La carica propro il2
novembre

rimettere
piecle Lnella capitale. Locatelli, che uttavlu morl Rulini.
d'Otranto, impedendogli dli Giiuseppc
dd nlerimm dla
GOvan Battista
illhuso», Capace i provocare tumuli f
sostituito
1763. Fu Pur avendo
giudicarono «entusiusta e del nomina da parte lel papa.
cli seollevare «purtegglanie fautori in attesa di
unu nuOva
alle s u e responsabilita.
la popolazione più celula, slugpi
«dantustica di lui condott»", ruolo temporaneco, Kutini on era
arrivato in
suggestionati dalla
un
bene la politica napoletuna:
Era, dunque, in un contlitto
di lunga durata che si inse Conosceva mollo
a n n 0 di C.arlo di
Borbonci c aveva
(lo stesso

di Leopoldo. Prima di pronunciare il parere città nel 1754 del T746. Preoccupato
riva la vicenda scossoni
vissuto in prma persona gli
delinitivo, Vargas scrisse alla Segreteriu dell'Ecclesiastico agostiniano, Kutni agKIorno
nell'ordine
accadeva
i per quanto al
chiedendo ancora un po' di tempo per stucliare documenti
Stundo suo
di Stato pontilico.
londo la «dolente con puntualita il Segretaro
comprendere
ossessivamcnte
a
a sua disposizione
e per 7 gennaio del T764,
la cittuu parlava
storia»", Era il 30 ottobre del 1763 e l'attenzione intorno al resoconto del vicissitudini: nonostante la caresti4 In

e delle sue
caso era già molto alta. La Memoria di Peccheneda fu stam di Leopoldo dai napo
VIvo» era l'argomento preterito
in calce la corso, il «seppellit Rutini mando a

pata e distribuita in quegli stessi giorní, portando letani. Pochi giorni pu tardi (il 22 gennaio),
una ver
data del 12 novembre. La volontà dell'avvocato di esercitare incartamento che conteneva anche
Koma un corposo Peccheneda, in
pressioni sul delegato era esplicita: nelle pagine conclusive di
si Memorta
dell'ormai celebre
Sione a stampa (1758-1769) potesse
auspicava che Leopoldo, sottratto al rischio di morte, riac modo che papa Clemente XIII
Rezzonico
accadendo.
quistasse anche l'onore perduto, ricevendo «nel Mondo un
e tarsi un'idea più precisa
di quanto stava
qualche compenso per li suoi martirj»". eggerla attenzione sulla mappa
del cortile di
II nunzio termò la sua contenuti
della «tossa»
Santa Maria della Verità e sui disegni
Romeo, Inquisition, cit., p. 252. con il Parrre di
del 30 novembre
.ASN, MAE, Registro dei Dispacei, n. 283, f. 23. Si veda P. Palmieri, ASN, MAEc, b. 820, Relazome fnale
taumaturght1 della società. Santi e potere politico nel secolo dei Lum1, Koms . Vargas Maccucca
Viella, 2010, pp. Rulini, G. Orlandi, Un
rescoro sotto nchiestu AlJon
105-12.
ASN, MAEc, b. 820, Vargas Maccciucca al Su Locatelli e
alla Santa Sede, in «SHCSR», 2, 200H, P.
re, 30 ottobre 1763. Lordin arta de Liguori "denunciato cura di C. de Lucla,
(1757-1758),
B. Tanucci, Epzistolario V
a
d pronunciure un
parere delinitivo era del 27 ottobre: MAEc, Registro u )) 1457-492);
Dispaccr, n. 306, ce. 123v-124r. Kome, Ed. di Storia e Letteratura. 1985, p. XLIX.
Peccheneda, Memoria, cit.. p. LXIV.
soddistatto di questo risultato,
ma rimaneva irrisolto il
lo stesso che
era al centro del.d Carlo di Borbone dede
cruciale dell'intero
Quando arrivò a Napoli nel 1734,
caso,
l
moria di Peccheneda.
Come Si processo co
era svoitoavevano iprivilegi ecclesiastici nobiliar. e

agito nuovo impulso


alla
lotta contro
il trate? I giudici dell'ordine agostiniano
Con diversi provvedimenti,
mostró
di voler limitare il controllo
sulle
quelli dell'Inquisizione romana?le Avevan0, usato metodi
I
di de ecclesiastico su fiere
e
sulle mercati, proprietà terriere,

intranto leggi del Regno? temminili. Nel 1741 stipulo


Sant Uttizio? Avevano attività agricole, sui conservatori
una soluzi m a t e r i e contro-

Fin dalla metà del Cinquecento era trvata per normare


si Sede
un concordato con la
Santa validità del
a Ne
la
quali Teresia, le bestemmie poligamia.
tribunale la
compromesso per
il funzionamento del verse beneticiali
di riconosciuto al papa il
diritto di nominao matrimonio, l'adulterio, il concubinato,
le questioni
l governo aveva Chiesa furono
l attività del Santt
gli scandali pubblici. Le contese tra Stato e

commissario pro tempore per coordinare d


e
misto». Tuttavia gli storzi de!
tizio. Non c'erano quindi
e propri inquisitori, vale
veri a inoltre attidate a un «tribunale scontrandosi con
giudici impegnati a occuparsi specificamente di lotta resia, sovrano non produssero risultati sperati,
i
sul
dei ceti dominanti. Lintluenza pontiticia
come accadeva in altri paesi cattolici. Nel Mezzogiorno questo le resistenze e l problema delie procedure del
compito tu assegnato a vescovi e arcivescovi, che fecero molta Mezzogiorno rimase forte
Sant'Uttizio rimase irrisolto.

comprendere i limiti delle loro giurisdizioni, oscilland


dicem-
tatica ebbe luogo solo nel
a
di zelo, soVrapponendo spesso
Un cambiamento importante
tra permissivismo ed eccessi Carlo decise di proibire ai vescovi

bre del 1746, quando regole


potesta secolare a quelli spirituali
attermando
inquisitoriali,
reati ordinari punibili dalla l'adozione di procedure
diritto chiara
esclusivamente al foro ecclesiastico,
a una
t e s t i m o n i avevano
materie di tede») spettanti precise. Gli imputati e
i
prima di rilasciare qualsiasi
aggiornando con puntualità i cardinali della Congregazione ro conoscenza dei capi di accusa

organizzare una
mana del Sant'Uizio su quanto stava accadendo. Gli imputati dichiarazione. Gli avvocati dovevano poter
non erano intormati sui reati contestati e non potevano orga- autorizzati a pubblicare
strategia ditensiva.
I giudici erano
l'assenso regio. T
ricevuto
nizzare una difesa adeguata: spesso erano sottoposti a tortura e le loro sentenze solo dop0
aver
solo
rilasciavano contessioni forzate. Anche i testimoni tendevanoa e s s e r e detenuti in prigioni segrete. ma
rei non potevano conservando la
civili,
approfittavano del clima agli altri carcerati

mentire per evitare ritorsioni talvolta


riservate
e in quelle scritto da
con l'esterno. Il decreto
consumare vendette private e mettere nei guai tacoltà di comunicare
di sospetto per infamia. Fraggianni, uno dei maggiori esponenti
della
bat
i loro nemici personali, colpendoli con la pubblica
Niccolò
impresse una
svolta ai rapporti tra
taglia giurisdizionale
-

Ne derivava un enorme imbarazzo per il potere monarchico, tondamentale tu


ecclesiastici. Un ruolo
che si trovó a gestire meccanismi giudiziari molto complessi" poteri se colari ed c o n torza
che aveva sempre diteso
giocato dal ceto togato, costruendo
delle leggI.
l s u o primato sull'interpretazione
l'attermazione di una cultura
PPalmieri, ll lento tramonto delSant'Uffizio. La giustizta ecclesiastrca ne nel XVIIl secolo la base per monarchiche
Regno di Napoli durante il sec. XVIII, in «Rivista storica italiana», 123-1/201 regalista, protesa verso
la tutela delle prerogative
L'applicazione delle nuove
pp.26-70. Sul S. Uffizio nel XVIIl secolo, G. Romeo, L'Tnquisizione nell ltaa contro le ingerenze del papato:".
c o n t i n u a r o n o ad agire
moderna, Roma-Bari, Laterza, 2002, pp. 110-13; A. Del Col, LInguS:ZOn n o n fu semplice.
Molti vescovi
in ltala dal Xll al XXI secolo, Milano, Mondadori, 2006, pp. 731-734. du norme contatti con Roma e dando la
caccia

delitti degli ecclesiastici, G. Romeo, M. Mancino, Clero Criminale. Lonore In segreto, mantenendo
dela Chiesa ei delttt dezli ecclestastici nellltalia della Controriforma, Kom ministertale nella rist

Bari, Laterza, 2013; R. Bizzocchi, Mormorazione e scandalo. Un caso to Donato, Esperienza e udeologis
dt economta morale», 1769, in «Quaderni storici», 47-140/2012, pp. 469-4 SI Veda Di Jovene, 1996.
dell'ancien régime, Napoli. autob1ograpey dnd
dn ntellectudl tdentaty
Sulle quetioni di metodo, si veda almeno V. Lavenia, The Holy Ofce nn .Calaresu, Constructing Studies»,
alournal ot Modern
Italian
eighteenth century Naples,
in
arce o Ancona: Insttution and Crimes, in C. Black e K. Aron-Beller 1Ography n
Curi di, Ibe Roman Inquistton: Center versus Peripheries, Boston-Leiden 2, 2001, p. l61; Calaresu,
TEe Enlaghtenment,
cit.,
P. 40
Brill, pp. 161-192.
1
nell'allegazione dell'avvocato: l'esito dell'intera indagine.
deva da quei particolari.
Nei mesi seguenti, le lettere inviate a Roma furono.
dipen. netodi del'Inquisizione romana". Rufini ne spedi una copia
piu ricche di dettagli. Sottolineavano che la disputa aveunpre napa e si mostrò preoccupato per i contenuti del testo, già
antiche e che i provvedimenti del 1/46 non avevanodi circolante settimane in rorma manoscritta. Largomentazione
da
sulle s v e n t u r e di Leopoldo e sulle sofferenze da
era incentrata
contlitti generati dalle procedure del
zio. dcato
Sant'Uffizio Scriveva lui patite.
L'accusato era stato costretto scappare si legge
a

Rufini: «salvarSi da tanti strapazzi»: la fuga non


nella Supplica per
-

come reato, ma solo come un


Credevasi che a quest'ora dovesse esser cessato il Fanas poteva
essere considerata un
del ca-
disperato scampare alla morte. La «qualitàdai
tentativo di
di Napoli sull'articolo dell'Inquisizione;ella pur troppo va Con
derisione della gente savia.
imposta
srigo» era tanto atroce da andare oltre quella non «più
tinuando con meraviglia, e
era quindi un
prima usciranno alla luce altre scritture per una parte, o per ua rigorosi Tribunali del S. Officio». Leopoldo
di resistere alle peggiori sevizie.
delle quali pure a suo tempo mi faro un dovere di trasmette
ttere g
criminale, ma un eroe capace
esemplari all'E. V.'4 degno lode e compassione.
di
le
Stando ala versione dei tatti proposta dalla Deputazione,
ai superiori agostiniani.
Le gerarchie romane erano consapevoli dell'esistenza colpe dell'accaduto erano da imputare
Croce e Giuseppe di Gesù Ma-
in particolare a lgnazio della
un'altra minaccia per il potere papale: la LDeputazione del e per l'impegno nella
Sant'Uffizio, un consiglio cittadino incaricato di vigilare sui ria, già noti a
Napoli per le loro omelieI due
promozione di devozioni popolari". religiosi
avevano

processi svolti con modalità contrarie alle legei del Regno, un ruolo importante nel processo contro Leopoldo.
avuto
Pur essendo attiva da molti annl, la Deputazione acquisi sfruttando laloro posizione all'interno dell' ordine, ma si erano

un potere maggiore nel corso del XVIIl secolo, approfit. abuso di potere.
procurati molti guai, tinendo sotto accusa per
tando dell'inasprimento dei rapporti fra Stato e Chiesa, e Provarono reagire tacendo appello
a al papa sottolineando la e

conquistando autorevoli consensi come quello del capofila diffusione incontrollata dei pettegolezzi a Napoli. Si detiniro-
della massoneria napoletana Raimondo di Sangro, principe no vittime di una «stacciata calunnia» proveniente da «mano

di Sansevero", Da un lato, infatti, difese gli interessi della vendicatrice»: stando alla loro ricostruzione, si
potentissima e
torture intlitte a «un
nobiltà e dei togati, tenendoli al riparo dalle ingerenze era sparsa «per la Cittä» la «fama» delle
Frate innocente in una umida e tenebrosa tossa piena
pontiticie. Dall'altro lato, perseguì scopi politici più ampi povero
sollevando rivolte fra i poveri, che di frequente cercavano di velenosi insetti»*
Gli storzi per arginare questa valanga furono tuttavia inutili,
la protezione dei potenti e otfrivano i loro servigi in cambio
visto che i membri della Deputazione riuscirono a incanalare
di favori, doni o
elemosine desiderata. Il
Ai primi di febbraio del 1764, i membri della Deputazione i dibattiti sul processo nella direzione da loro
diedero alle stampe una Supplica al re. Il pamphlet era fina 25 marzodel il nunzio 1764, Rutini annunciò al
apostolico
si
lizzato denunciare Segretario di Stato pontificio che la lotta al Sant'Uttizio
a
l'operato dei tribunali che adottavanoo
lall Tribunale del
uppltca al Re Nostro Signore De' Deputati, peruna
opporsi
al suo resoconto
"ASV, SSz, Napoli, b. 270, 7 gennaio 1764, 55, 22 1764, Oficio, Napoli, 10 tebbraio 1764; Rulini allegò cop1a
135r. Rulini detini «nota gennaio 104 (ASV, SSt, Napoli, b. 270, 182r-204v).
4
scrittura» il testo di Peccheneda.
Ivi, 23 tebbraio 1764, 18lr. Supplica, cit.. p. 4
S.Veneziani, Della Croce, Ignazio, DBI, 62. 2004; I. Della Croce, Vari
Siveda almeno A.M. Rao, La massoneria nel Regno di Napoli, in in lode dell'Tmmacolata Concezvone di
Maria, Napoli, .

ra dtalha. Annali XXI. La Massoneria, a cura di G.M. cOnponinenti


Einaudi, 2006, pp. 513-542. Cazzaniga, 1orin mone, T746, p. 2.
SChiosi, Lo spirito del secolo, 4 ASV, S`t, Napoli, b. 270, 206r (206r-213r.
cit., pp. 64-/0.
35
4
ava arIcchendo di un nuovo opuscolo del
Tanchis, pronto «riscaldar maggiormente giurista
a la
Carlo D
tantasia di Na.
nericolo di rivolte. In una lettera alla Santa Sede del 24 marzo
poll contro Rufini chiariva le sue intenzioni:
questo Tribunale", Gli agostiniani si
1764.
vece pubblicare una loro Scr1ttura in ditesa della
a preparavano
condotta mantenuta contro linea di o
urero domani in erata d
ettogare usy March. Tatnuuc
Leopoldo: testo cra anonimo, ma
il p arrò sicuro di quanto epi mi dira,
cta probabilmente attribuibile all'avvocato rancesco Pirelh Non n a ofa in grandissima confusie acché tutto ques
egato ad alcuni frati di Santa Maria della verita da GEi che
perestrena penuria
qui e molto *sie:er e g o ha comincato ad
di parentela. rapporg e
ete ancora mortale. o c c o r o di urarO qua giunto fin'ora per i a

Si trattava ormai di una guerra senza csclusione di colpi noltitudine


v1a porta
a di Mare, de
la
suss1stenza per settimane, e non re
Regnicoli, che qua concorrono per trwar pane, rad
combattuta con le voci, i discorsi c le immagini. La tabella d ed il timore*
I angustie
marcia sul doppia
del
proceso era tuttavia tracciata, almeno
1stituzionale, nella primavera di qucll'anno: il successivo pro.
piano
In quella primavera tu noninato il nuovo nunzio. La
uncianento sul wseppellito vivon doveva arrivare dalla Real Carica tocco a lommaso Battiloro che, tin dai primi giorni
Camera di Santa Chiara, mentre l'ultima parola spettava
di permanenza a Napoli, fu stupito dalla quantita di notizie
Ferdinando IV, ancora troppo giovane per governare in prima su Leopoldo di San Fasquale che circolava tanto nelle strade
persona. l controllo della situazione fini quindi nelle mani del juanto nelle conversazioni domestiche. La sua incredulita
Consiglio di Reggenza, guidato dal ministro Bernardo Tanucci, derivava soprattutto dal 1atto che le conseguenze devastanti
che nei decenni precedenti aveva messo la sua impronta sullla della carestia si stavano combinando a quelle di un'infezione
zione politica dei Borbone e godeva ancora della piena fiducia
di Carlo epidemica, costringendo molte persone a morire fra fame.
di Borbones, Insieme agli altri soggetti istituzionali
coinvolti, Tanucci fu comunque costretto a fare i conti con la
stenti e sporcizia. Come era possibile che le persone arrivas-
sero a dimenticare un emergenza del genere per concentrarsi
straripante onda di opinioni (a stampa, manoscritte, o trasmesse su una storia di secondaria importanza? Battiloro trovò una
oralmente) che attraversava lo spazio pubblico. risposta semplice: una parte consistente del corpo sociale si
La
Segreteria di Stato pontificia era cosciente dell'impo
tanza della posta in palio e, in accordo con il papa Clemente
era coalizzatadistruggere l«ecclesiastica giurisdizione»
per e
il caso del frate
agostinian ottriva un'occasione importante
XIII, continuo a raccomandarc «prudenza e premura» agli am-
per raggiungere questo obiettivot",
basciatori che si trovavano a Napoli". II nunzio apostolico cercò Di fatto, il dibattito sul processo era trasversale e coinvolgeva
di mantenere contatti stretti con Tanucci, ma era diversi
preoccupato personaggi di primo piano.Fra loro c'era il marchese
dall'aggravarsi della crisi sociale ed economica. Cera il pericolo Salvatore Spiriti, un convinto giurisdizionalista che si era avvalso
che la ReBgenza non prestasse la dovuta attenzione all'affare degli insegnamenti di Pietro Giannone Niccolò Fraggianni.
agostiniano, poiché la carestia stava avanzando con rapidità, A lui la Real Camera di Santa Chiara
assegnò il compito di
spargendo il panico fra la popolazionee facendo
crescere il esaminare l'intera documentazione. La sua ricostruzione degli
eventi fu piuttosto netta: gli agostiniani avevano
interrogato
testimoni laici senza il
ASV, SSt, Napoli, b. 271, 30r. permesso delle autorita secolarie non
avevano consentito al
Ivi, 50v. Tl
testo
menzionato nella lettera del nunzio è Scrittura sulle delegato della Real Giurisdizione di esa-
pendenze de' Padri Agostinani. minare gli atti". Venuto a conoscenza di
a
Scalzi, Napoli, 10 tebbraio 1764. Un esermplare
starnpa e in BSNSP, coll. CUOMO SL XVII B 25.
questi orientamenti,
"Siveda M.G. Maiorini, La Reggenza borbonica (1759-1767), Napol, Ivi, 35r-36v:
Glannini, 1991. marzo 24, 1764.
"Ad esempio ASV, SSr, Napoli, b. 271, Segretario di Stato V, 42r, Battiloro al Segretario di Stato, 24 luglio 1764.
febbraio 1764, 32r. a
Rufini, 6 v1, 45r. S.
regia
Spirti divenne più tardi uno dei campioni della giurisdiz1one
grazie ai suoi Dialoghi de' Morti, Palmira, 1770.

36
37
nunzio Battiloro cadde nello scontorto.
u un EmerKCva secondo
principio normativo totalmente nuovo, dell'affare
di
che suonav Leopoldo: lla
era urgente comprendere chi
accettabile per la Santa Sede: l'autorita rcgia, reclamava c o n d u r r e le indagini luce delle novità, l'atteso
ontrollo delle procedure giudiziarie contro l
ciero, che fine dov -lla Real Camera di Santa Chiara sul «seppellito vivo»
dd allora rimaste saldamente nelne mani della Chiesa.
erano ntava ancora piu aecisivo. rattava ormai, senza mezzi
erano ragioni sufficienti per pensare cne la Neggenza foss termini. di un «atare. dtaton, destinato a plasmare il funzio
ntenzionata ad applicare le stesse regole a tutti i tribuna namen della giustizia peri decenni a venire, nonche l'intero
al TraKegno
l la Chiesa',
ccclesiastici, trasformando il processo «seppellito vivo» fronte del rapportt
e

un esempio di giurisprudenza. Le vertenze contro i religio


SI- tossero essi sacerdoti, membri dl oraini regolari maschil:
O femminili - potevano diventare, in altre parole, del tu. 5. Alla ricerca di un nuovo modelo di giustizia
tto
Simili a quelle contro i sudditi laici",
Il 4 agosto del 1764, il nunzio Battiloro contermò alla So In quei giorni di tensione, la Deputazione pubblico un
greteria di Stato tutti questi timori. Grazie a Leopoldo - egli ulteriore scritto sula storia di Leopoldo, intitolato Agli Ecce!
scriveva - i processi ecclesiastici potevano perdere la caratte. lpntissimi Signor1 Depulatt contra lOf1zio dell' Inqursizione
ristica che li rendeva davvero etticaci nell identificare e punire ra un trattatello di 56 pagine, final1zzato a spiegare quanto
fosse ancora forte tra pubblico la paura dell' Inquisizione.
colpevoli: la segretezza.
Le procedure del temuto tribunale si leggeva in quelle
pagine rimanevanc0 in parte imperscrutabili. ma i giudici go-
I Governatori, ed altri Giusdicenti ...orranno essere intesi de
delitti per i quali si richiederà la Licenza dell 'esame: la negheranno. devano di una solida reputazione, dovuta alla loro inflessibilità.
loro piacimento: avViseranno1 Kel: sentiranno prima i testimonj: ed Pur non avendo dimestichezza con questioni specialistiche. le
impediranno quando lor piaccia, in ogni maniera corso al castigo persone comuni ne erano consapevoli: «Lorigine del tremendo
de Religiosi ad essi accetti. I Testimoni senza
il pericolo d'incorree Tribunale del Sant la
Uftizio,
strana torma di
sua procedure.
nelle censure saranno
non ve li
renitenti ad esaminarsi, ed 1Governatori forse
astringeranno, et altre cose ancora accadranno secondo le
e li reconditi sistemi politici, che_ne costituiscono l'essenza
Reo si procurerà sono stati finora in questo Kegno ...J ignoti, quanto pubbli.
contingenze, le protezioni, gli aiuti, che ciaschedun
e

oltre la diffamazione, che ne seguirà ai Keligiost anche prima di esser co e universale è >'orrore del suo nome aborrito». La lente di
processati".
ingrandimento era puntata ancora una volta sulla «fossa».
«nuovo tremendo carcere» nel quale «l'intelice» trate era stato
imprigionato - leggiamo nel testo - era riuscito a superare la
In quegli stessi giorni, un violento omicidio scosse Napoli.
La vittima fu il frate trinitario Giuliano Romero, trovato morto «crudeltà» delle punizioni piu disumane della storia, compresa
nelle mura del suo stesso convento. Battiloro fece il possibile l'inveterata pratica inquisitoriale dell «tmmuraztone».
affinché il colpevole fosse trovato in tempi strettissimi, per L'opuscolo sottolineava l'importanza del decreto del
mettere fine alla «pubblicità» che si stava dittondendo per la 1746, considerandolo parte integrante del «perpetuo
litto» tra autoritä ecclesiastiche e laiche
con
città. Il fatto di sangue sollevava intatti gli stessi nodi giurisdi attraverso 1 secol.
L'Inquisizione non perseguiva solo l'originario obiettivo di
combattere l'eresia, ma includeva nelle sue attività una più
ASV, SS, Napoli, b. 271, Battiloro al Segretario di Stato, 43v-45, 24
luglio 1764.
Ivi, Batiloro al Segretario di Stato, 4 agosto 1764, 62r-63v: in uno de Ivi,90r-90v.
suoi scritti, Battiloro menzionava anche la Prammatica Quarta De Persequen V1, 25 agosto 1764, Battiloro al Segretario di Stuto, I 15v.
Una copia è in BSNSP, CUOMO SL XVIL
ds Malefactoribus, riguardante la Bolla di Sisto V del 25 febbraio 1>88, cne B 25, Agl:
Eccellentistmi
SIgnori Deputati l'Offizo
oflriva garanzie precise sui privilegi di toro dei membri del clero. contra
de!l'Tnquisizione, Napoli, 1764,

38 9
umi», arrivando a
parsi
generale «disciplina de co e della difesa, e alla
ri di castita libri projibi di e
del P tormulazione delle pene
poligamia, blasfemia, maarazie al «segretO» con cui v 5 Era come aprire und porta che era
rimasta per
utto questo avveniva a
ne propos
po chiusa.
I riti
segreti della giustiziadiventavano
p o r t a t e avanti le cause:
gli accusa
estimonj», e
di
n o n conos

conseguenz
onoscevano iungo
notl,
Sotto scrutinio pubblico, potevano anche
e
essere
l nome e
cognome dc Sviluppi del genere interessarono
le inrormazioni necesen
me Torino e Firenze: pur fra molte anche i sovrani
altre realtà
avvocati
POrevano fornire aglidifesa.
contes
l problema non era dun ditticoltà,
margini di discrez
per organizzare una u condannare, ma
ma il metode
metodo territorial1 miravano a
restringere 1 ezionalitàà
delitto» da condannare,
«qualità del d radizionalmente garantitl al giudici. Loperato tribunali
quale si arrivava alla sentenza. rOroprio questi aindi sottoposto a nuove
o s s e r v a v a n o i membri della
Deputazione forme di
sorveglianza e risultava
spositivi -

tanto disuma Diù difficile proteggere le


cause dagli sguardi esterni e
aver consentito la condanna di Leopoldo, sempr
dalle incertezze
che
attraversavano l corpo sociale.
in «tutto il pubblico»".
da
causare
«terrore»
Gli scritori portarono il loro contributo al dibattito. Nei
Questi temi erano di un dibattito più ampio, h
parte
cuIoi Ragionamenti politict intorno al governo della Repubbli.
Superava i confini del Regno di Napoli.
Fin dagli ultimi ca di Venezia (1756-1/38), l nobile veneziano Nicolo Donà
Stati penisola italiana avevano
cenni del Seicento, gli della affermò che un buon gludice doveva avere consapevolezza
adottato strategie comuni, cercando di sottrarre le cause (d dei limiti che gli erano imposti dalla legge". Anche il noto
al controllo di pote:
ogni tipo, non solo quelle ecclesiastiche)
locali e particolaristici, attidandole a un tribunale imparziale studioso Ludovico Antonio Muratori denunciò con energia
le disfunzioni dellagustizia nel suo trattato Dei difetti della
che rappresentasseil potere centrale. Le autorità secolari
giurisprudenza (1/42). kegno di Napoli era pienamente
cominciarono a opporsi con piu deCisione alle aristocrazie

feudali, stabilendo rapporti diretti con le comunità urbane


partecipe di queste trastormazioni. Dopo l'arrivo di Carlo di
Borbone, il «ceto togato» meridionale si scopri scisso in due
e rurali, attraverso una nuova rete di relazioni che si svilup.
fazioni: da un lato quelli che intendevano opporsi
ai privilegi
pava everso il busso». L'il settembre del 1680, il Consiglio dell'aristocrazia feudale, dall'altro coloro che rimanevano le
dei Dieci di Venezia (uno dei massimi organi di sicurezza gati agli interessi del baronaggio. Proprio per imitare qucsto
della Repubblica) reclamò competenze sui casi di omicidio, scontro, la monarchia introdusse una serie di nuove segreterie,
cercando di arginare il potere delle corti locali «nelle terre,
affidando a Bernardo Tanucci quella deputata al controllo dela
nei castelli, nelle ville»".
Negli anni seguenti furono emanate nuove norme sulla pub.
giustizia, con l'obiettivo di mettere mano anche a una ritor
ma del diritto", Attraverso la limitazione dei
blicazione delle sentenze: era necessario rendere note le poteri local1, la
tappe le
del processo e le tesi della difesa. Divenne inoltre
obbligatorio monarchia intendeva rendere meno oscure procedure. Ma
tardarono a palesarsi quando si trattò di tradurre
i
spiegare le ragioni che avevano condotto i giudici alla decisione problemi
in
non
iniziative concrete
finale. Quest'ultima in
tutte queste buone intenzioni. Secondo
si evince dalle collezioni diprecedenza
era

sentenze conservate
accompagnata come

e nelle cancellerie, talvolta anche negli archivi1


una lineare descrizione dei pubblicate a stampa
da
-

C. Povolo, Retoriche ztudtzurie, dimenstoni del penale e prast processuule


crimini commessi dall'accusato, che nella Kepubblca dt Venezia, in G. Chiodi, C. Povolo la cura di), Lammini
pagava con castighi esemplari. Con le nuove Srazionedella ziustizia penale nella Repubblica di Venezia (secoli XVXVI).
invece lasciare «spazio alla regole, bisognava vol. I1, Retornche, stereotipi, prass, Verona, (ierre, z004, P. 20.
puntualizzazione delle fasi cruciall ellabarba, La giustizia, cit.. pp. 1)1-19).
Povolo, Retoriche giud1ziarte, cit.. p.
Ivi, pp. 1-11, V, XI, XVI, XX, 40.
A.M. Rao, Il riformismo horhonico a Napols, in AA.VW., Storia della
"Bellabarba, La giustizia, cit.. XXXI-XXXII. eataliana, v. XII, I! secolo dei lumi e delle riforme, Milano, letu, 1989
pp. 143-150.
pp. 226-227
40
giudici era radicata d . tanto

lanucci, la mentalità dei che 1 piu importanti sviluppi in camp


Disognava prima canmder Non è un caso
riflessione sulle leggi: nbiare del processo napo-
negli anniNel
inutile una
le regole", le iario ebbero luogo proprio Pasquale. 1763 il
magistrature poi e ritormulare
di ciò che contro Lcopoldo
di
Sanla filosofo
un
bilancio panegirica sulla
E in sintesi difficile tare
nel
nto. Nonosta
corso del ettecento accaddei rro Verri diede
alle stampe sual'usoOraztone
della t o r t u r a e recla-
rudenza milanese, rigettando a
italiana
nella penisola l sistema
imposti in diversi Stati,
dei sospettati.
protezione
cambiamenti
modelli dei secoll
precedenti: i casi mase do la presunzione al innocenza
le frequenti interterenze delle corti
avvinghiato ai d o in considerazione
s e n z a denunce e senza
I
parert dei contendent no statal,
egli si preoccupò anche
aperti ecclesiastiche nele proceaure
c'erano garanzie per gli accusatl,
I
SOspettati e i teston la magia e
la streEOneria
dalla lista dei rcati

a tortura. Si tendeva non d rimuovere ventiseienne Cesare


nel /64, il
punibili. Un anno plu taral, deltti e
sottoposti
essere
a
continuavano di coercizione, spinr delle pene, proponendo
U s a r e il g i u r a m e n t o come strumento soprattutto ndo Beccaria pubblico 1 trattato Derla tortura la e pena di morte,
proclamarsi colpevoli,
contro
le a
personequestioni di carattere religioso o
in gioco c'erano
spesso orale. Nel argomenti persuasivi del sistema. Nel giro di
complesSiva
caldeggiando una rirorma spagnolo,
erano
ancora «quelle dei sistem il libro
in fu
tradotto trancese, inglese e

complesso, «le linee portanti» tutel pochi anni, anche su politici americani
orientato esercitare un inluenza
tutto a
di antico regime, con
disegno un elare / riuscendo a
Tuttavia è importante
esterni della religione, la m a e s t a della sovranità,ell'or
John Adams e Thomas jetterson. il giovane
valori come di questo testo:

dine pubblico»", sottolineare aspetto


un fortuna della
dalle
dalle asprezze espositive delle
e

Dopo la di successionele austriaca (174R


fine della guerra autore si era tenuto lontano dando priorità alle paure
idee proveni
e rielaborarono astrazioni dei libri specialistici,
gli Stati italiani assorbirono in tal modo che trovarsi ad attrontare problemi
potevano
dai territori asburgiCi
dal
resto d Europa,
e aprendo persone comuni, dei nodi concettuali
I tribunali divennero un
giustizia nella vita di tutti i giorni. Uno
nuova fase di ritorme giudiziarie.
di procedurale,
una la caduta del segreto
discussioni SViluppateIn
centrale delle giornali sui del volumetto proprioera
al l'operatob
argomento pubblico
sulle gazzette nelle conversazioni pubbliche. Lombardia che molte volte rendeva incomprensibile dei
e
collocando anche le decisioni giudi una
Voltaire, Locke e Hume suscitarono dei tribunali,
le idee di Montesquieu, Per Beccaria, invece, l'intero
interesse, sia nei circoli dei letterati che negli dimensione di oscurità.
inquietante
un crescente veritica delle prove a carico dell'imputato
ambienti dell'amministrazione, che erano solitamente meno percorso di ricerca e

doveva essere trasparente:


inclini a occuparsi di filosotia e diritto. I
giovani aristocratici e
trovarono nuovi luoghi di incontro delle societa, im
i membri dell'alta borghesia Il tamoso ...I perche T'opinione, che e lorsc il solo cemento

e cominciarono a condividere orizzonti comuni. pe ponga un treno alla lorza ed alle passioni, .perche il popolo dica noi
che
riodico l/ Caffè riuscì a catalizzare un contlitto generazionale, non sianno schiavi e slamo dilesi, sentimento che ispira coraggio e

che intendevano opporsi ai paradigmi della cquivale ad un t r i b u t o per un sovrano che intende i suoi veri interess1
attraendo pensatori
tradizione e che scatenarono una vera e propria «guerra dei
Lobiettivo era chiaro: scrivere un pamphlet capace di in-
figli contro i padri»"
sociecta settecentesca e
terpretare l'ansia di rinnovamento della
legate ai valori della
di indebolire le gerarchie vigenti, ancora

R. Ajello, Arcana jurs Diritto e poltica nel Settecento talhuno, Napou,


Jovene, 1976, pp. 44.58, Bellabarba, La gust:za, cit., pp. 162-164.
I. Birocchi, Alla dell'ordene. Fonti
rncera e cultura gurtdica nelil eu La fonte è C. Beccaria, Dei
La gustizsa, cit.. pp. 165-178.
, ellabarba, Si veda inoltre il nu-
Oderna, 1orino, (Gappichell1, 2002, p. 345 delittt delle pene, Torino, Einaudi, 1994, pp.
e 35.36.
C . Capra, Il Settecento, in D. Sella, C. Capra a cura dil, Storu d l1ai CTO monogratico di «Diciottesimo secolo» 14.2019) dedicato alla tort una

vo. XI, Ducato di Milano dal 1525 al 1796, dir. G. Galasso. Torino, i
984. p. 57 (citato anche in Bellabarba, La giustrza, cit., p. 1691.
europea di Beccaria.

43
42
taliane
Sac del sanguc. Il suo mpatto suc pnsiero
Firenze raccol testimoni gurare u l di una pratic a che
re p r o i a estraordinaria processura del Santo Uizio
Vangelo
I governi di Vienna
t u enorme. Anche in
termini di conse ricor d i c i ecclesiastici tu irnpedito di negare i sacrament
vantagNI
O O s t e . tracndone
ncere sui In
aitre parole, fu
a

Pù in generale. Beccaria u mc itati per crimini


"non ptovati
prestgIO. giudiziaria. Gradualo
l'autorità agl s o di «armi spiritualie per governo della «matera
uScrivere e mmag1nare dirrusc della gius
roibito

m e n o le rappresentazioni
piu Le
nuove
regole andarono anche oltre ad esempo
ero arcigni o su d mporale»,
al toro ecclesiastico per tinire sotto la
incentrate su sovrani fu sottratta

l e a dire quelle
blastemia
e spade,ie la notre di
preti sospettati contrab
tra
le mani bilancee isdizione
monarcnica.
che spazio f
OCndate stringevano

smboli di equilibrio
tarsi
e intlessibilita.
A
potevano essere
messi sotto accusa
solo dai mag1st rati
come che oftriva l'idea d ando
intine, che non
era poss1bile aprire
E si stabili,
una

immagini
di u n grande occhio, di u
eventio
aar della presunta vittimna
nvece spleEare
gli senza un esplicita richiesta
r a sso
Sguardo razionale capace
di analizzare c contro Leopoldo tu perció un mportante banco
I tilosoti c gli
scrittori. canto dal loro, contribuirone
che ammantava le le stide che si stavano combattendo in quei decen-
rimuovere il velo di imperscrutabilita provalper La c u r i o s i t a pubblica sollevataa
di
nuovc correnti pensiero che certi.

cedure gudiziaric. Spunti dalle


storzi
ai. con csiti tutt altro non tu casuale, n legata

secolari
cominciarono
a produrre ortanti dalle sventure del trate agostiniano della
gOvemi ciò che o di larghi strati
attinche gli umputati potessecro essere
intormati su
ai soli crimini sessuali. l Ccoinvolgimento al alle
dibattito giudiziario ottri
governo e
soprattutto ai ni nel
stava accadendo. Ma quello che
piu conta- popolazione
per combattere una battaglia
è la nuova
élites un'occasione quasi unica
ricostruire
della vicenda che
stiamo di cercando

dibattiti sulla giuustizia


di
andare oltre i confini de. politica che non
poteva piu_essere rimandata. Basti pensare
capacità dei Utizio vole presentare una
da professionisti del foro a come la Deputazionein
del Sant
gli ambienti specialistici, trequentati persone Anche le gioco le sue prerogative. La «Storia
scrivani. burocrati o ritormatori. questione che metteva
P Leopoldo» si leggeva
avvocati.
al -

divennero parte integrante di questa trastormazione dell'intera Inquisi1Zione contro


comuni
perche inscenava sventure che
maniera diversa l'operato dei esemplare,
era
nella Supplica
-

in
c incomin ciarono a percepire ritorno al a chiunque:
tribunali. Ciò nonostante, i tentativi di passato non potevano capitare
le magistrature del Regno di
mancarono. Come in
altri paesi, Questo Intelice soggetto della piu
tunesta Iragedia. che sias1 rap-
Napoi provarono a ditendere
la segretezza del loro operato al del I suoi casi, le sventure, sue siccome

presentata sul Teatro Mondo:


di salvaguardare la loro stera di intluenza, dichiarandosi han
tatto s,
tine hanno tirato dagli occhi di tutti lagrime di compassione,
uniche legittime detentrici della scientta juris. che la sua Causa sia diventata comune:
Non e solo l Padre Leopoldo,
Solo all interno di questo quadro concettuale possiamo è pubblico: Ogn'uno teme in se
non è la sola Deputazione, I'interesse
davvero comprendere a fondo gli sviluppi del processo con- stesso quelle disgrazie che nel p. Leopoldo compiange"

tro Leopoldo di San Pasquale. In quegli anni le strategie del


gOverno napoletano si mostrarono pienamente in linea con gli
orientamenti di altre realtà europee, in un rapporto di
inter
scambio.
La monarchia cercò di salvaguardare alcuni principi
tondamentali, sia pur con risultati discontinui. Ad esempio, il
D. Gatta, Regali Dispacc nell: qusls st contengono le Sotrane detern
Sveda A. Prosperi, Deltto Naziont de Punti Generali, o che sert ono di norma ad altri sirmtll cast
e
perdono. La pena di morte nell orizzon lo Eccdesiasttco, Napol, G.MS. Boezio, 17 i5,
t. A
Mmentaie dell Europa cnsttana (XIV-XVII secolo), Torino, Einaudi, 2019 (eu. urte Prma, che ngudrda
or. 2013 d. 3, t. XI1, d. 1; t. LXI. t. LXV d. 13.
pp. XLII, XLVI. Sul theatrum mund, A. Lilti, Tbe Inre=
S.erutti, Giustizua sommara. Pratiche e ideali di giustizta (lorimo uppltca, cit..
Polity P., 2011.
XVIII:), Bologna, Feltrinelli, 2003, pp. 30-32. On of elebr1ty 1750-18 50, Cambridge-Malden,

44
CAPITOLO SECONDo

GIUSTIZIA, LETTERATURA E SPAZIO PUBBLICO

e costruzioni narrative
1. Prove processuali

Nel corso del XVIII secolo, i resoconti di giustizia attira-


del pubblico, tanto a Napoli quanto in altre
rono l'attenzione
aree d'Europa. Questi testi non erano inseribili in un genere

letterario mostravano intatti una grande fluidità,


coditicato:
toccando di volta in volta temi di rilevanza morale, politica,
tornire al lettore modelli
economica o religiosa. Miravano a
di comportamento con toni persuasivi e pretese di veridicità,
cercando allo stesso tempo di destare emozioni e stimolare
massiccio di materiali
critiche razionali. Facevano un uso
documentari provenienti dai processi al fine
di rafforzare le
mescolavano linguaggi specialistici a
argomentazioni. Inoltre
solo a produrre
registri divulgativi. Non erano, intatti, destinati
pressioni sulle autorità giudicanti, ma anche a inviare messaggi
umili fino alle élites.
alla società nel suo insieme, dai ceti più
consente di guardare da vici-
Il processo contro Leopoldo
no questo universo
tatto di parole, gesti e immagini, dietro le
istituzioni e gruppi
si m u o v e v a n o le iniziative politiche di
quali influenti. Negli ultimi giorni del 1763, Francesco Vargas
sociali
famoso del
produsse un dettagliato scritto sul
caso
Macciucca
corredata da importanti
«seppellito vivo», proponendo una tesi Giurisdizione, i metodi
stumature. Secondo il delegato della Real
usati dai tribunali ecclesiastici erano scorretti (ancora una volta
Sant'Uffizio), ma i difetti
entravano in gioco le procedure del reati compiuti
non dovevano far dimenticare gravi
i
procedurali
a l istrionico agostiniano: frode, furto di identità e rottura del
causa erano state,
in
partu
voto di castità. A compromettere la fantasiose raccontate
colare, le prove deboli e le testimonianze
descritto Leopoldo
come
d
impreparati.
gudici Alcuni avevano
Cecchio pagliaccio», pronto a fare acrobazie solo per ten

47
al confratell
tare improbabili dalla prigione. Stando
evasioni Napoli la famosa Istoria delle immaginazioni stravaganti del
bloccato la finest
Vincenzo da S. Anastasio, il tuggitivo aveva
all'esterma
Sgnor Oufle scritta all'inizio del secolo dal teologo francese
con uno «cranno ferro», Cercando di calarsi
di
di S. Michela
Laurent Bordelon. Lo Scritto denunciava gli «spiriti guastati
Poeti,
con un mantello «pendente di uori». Aurelio
al
il
dalla lettura de Libri di
avaleria, de Romanzi, de
di altre opere, lontane del pari della verita, e dalla verisimi
e

questa versione, speciticando che di mantello


contermò intrattenimento.
lana» si era spezzato tacendo precipitare fuggitivo al suolo litudine». Lautore fondeva scopi educativi e

e procurandogli terite protonde. ferdinando da S. Giuseppe cercando di preservare l pubblico dalle credenze superstiziose:
e tinivano per credere
narrò l'intero episodio con dovizia di particolari, ma ammise di troppe persone prestavano fede alle tavole
Sogni»
essersi basato su cio che aveva «sentito dire»: stando alle sue nell'esistenza di «>piriti rolletti, Genj, Fantasmi..giudiziaria.
tre
lenzuola, legate l'una nel potere «della Pietra Fuosofica, dell Astrologia
parole, erano state
usate perI evasione degl'Oroscopi, lalismani. l..J Eclissi, Comete»
all'altra. Come se non bastasse, cerano dubbi sull'autenticità
sollecitazioni e, in
La Chiesa di Roma fece proprie queste
delle firme di alcuni testimoni, abituati a dichiararsi analfabeti
in altre vertenze che lh riguardavano. particolure durante il pontificato di Benedetto XIV (1740-1758),
diede spaziO agli insegnamentu di scrittori come Ludovico An
Vargas chiari inoltre che Leopoldo non si era avvalso di aiuti tede
I cattoliCI a coltivare
invitavano una
tonio Muratori, che
angelici o diabolici per la sua evasione, ma di complici umani con sospetto
più meditativa e meno spettacolare, guardando
che lo avevano aiutato a «cadere in terra leggiero come i gatti
alle che affascinavano gli illetterati. Le alte gerarchie
facendogli rompere le gambe, ma non «la nuca del Collo».I credenze
cattoluche cercarono di porre un freno alla dilfusione di tan-

toni sarcastici
fra
lasciano intendere quanto fosse
racconti
torte l'intreccio
di linzione: tasiose vite di santi e presunti miracol1, alla pratica smodata

questi avventurosi le opere e


« a esorcismi e scongiuri,
allo oggetti sacri. Iuttavi
smercio di

quel che
fece appresso scriveva il delegato
-

non trovo ne -

e scelte papali non apparvero univoche,


e
speso le condanne
Sroria. né Romanzo, né Favola che vi corrisponda». Non era nell adozione una
di devianze individuali non si tradussero ai
possibile che un uomo coi ferri ai piedi potesse ettettuare un dotata di un chiaro orientamento politico
tale salto, senza esser diventato un «uccello». Nel delegittimare Strategia piu ampla, di Clemente XIII (1758-1769),
la
oculturale. Sotto il governo
le testimonianze dell'imputato, dunque, Vargas traeva concu Santa Sede badò a mantenereampi margini discrezionalt di

sIoni più generali, condannando la cultura del clero regolar ncua gestione delle singole vicende giudiziarie riguardanti
nella sua interezza. Secondo lui, i membri degli ordini religios presunti fenomeni sovrannaturali. piu che a tornire al tribunal

erano ormal in preda a un irreversibile corruzione moraic


uetatti alle menzogne, abituati a «legger librin che trata ltalta ntorno al 1750. Firenze,
Ld
uata
ta7 tca sulle streghe in

niracol» e «stregonerie», di donne che viaggiavano ua 1974;


E eglia, La sctenza det vampart Giuieppe Darana 0
,
uogo all Acc
Raw Agat Jthattto
altro su
scope o aninali volanti, di «janare» capa nuo PP. 79.101 R
pp. 17-101;
u detlecento, in A i
R Suitner 'a cura dii, Clt ugtnas . ae lettctatura
cirare nele case attraverso le fessure delle porte, causa
panico e delirio tra gli abitant.
.
t r e g o n e r i a dal Trenttn0 all Eurof4. Fona

Nel giro di pochi anni furono pubblicat


L
asola ling
e r 4 0 Sone Malte
NOn 14, trattati su questi temi di Giroiamo antar 1756 Ineoltre la
erano argomentazioni insolite in qugli ann
dibattito si stava intatti ravvivando in Osionc

,lettente Baroni di Caval Pava

di Europa, con ur ini D1sertazone sacerdore pugliesc del e altr


pubblicazioni dedicate alla magia, alle religuc sopra t tdmpirz
OLAVa dalla tine degli anni Trenta Vargs Maccua veda M delertes
Sacre, ai titi diabolici e ui
vampiri?. Nel 1763 tu atmpata «diavoli di Loudun
e fatnoso caso» dei Clueb, 2012 ed
o cr su

ristair Bologna,
19
Le
ot
*aare

T ut Loudun, tradizione camfparna


dells tatd

LR OgIChe tipiche dri »Lor strar4amtt


ASN. RCiC.
Procesit eoluti, 1. , deile mm4ginazzom:
n 1. N torid
Lucca, G
ucca, Novell1, 175. Iront
S vedano
almeniot Ventun, Settecento I. Da Murator
Beccarna lonno, Einaudi. 1969. pp 355.385, L nformatore,
alore,
v
ragome

Parinetto Mag
chiare. Molto più decisa, La durezza di
ecclesiastici
delle regole
clero nella vita pubblica,
invece, fula
nell'ed la deposizione
era frutto di pura invenzione.
significativa alla luce del fatto
ditesa del
ruolo del
controllo delle.coscienze. Le politiche
ducazione Tutta
auesto giudizio appare ancora
piu
aveva colpito
nel segno, circolando
scolastica e nel
diverse monarchie europee
furono acco che quella stessa «storiella» e fra popolazione dell'in- la
adottate da Come nelle stanze del governo borbonico di difticile risoluzione.
dal potere pontiricio
e
recero crescere P dibattito aspro e

cultura illuminista esigenza


un
una minaccia alla tera
città, aprendo
di reagire in maniera organica e
all'as
solutismo illuminato'.

andò comunan mercato editoriale


pubblico e
delegato della Real Giurisdizione
I
sul conce
olte 2. Giustizia, ordine
confini della stera religiosa, focalizzandosi di l'invio
del 1764, poche settimane dopo
i
verisimiglianza, che assumeva una funzione rilevante nellerrap-
Nei primi giorni stampatore
anonimo mise
presentazioni dell'esperienza umana
fornite in sede process
al re del resoconto
di vargas, uno
Memoria di Peccheneda. Era
Ad esempio Leopoldo sosteneva di aver rubato un chiodo e
in circolazione una Kisposta alla un a v v o c a t o al
servizio
un martello per aprire una crepa nel muro della prigione e Giambattista Pantaleone,
firmata da
La dei tatti da lui proposta spostava
trovare una via di fuga. Pretendeva inoltre di aver ammorbidito versione
degli Agostiniani. calunnia» che aveva travolto i frati
l'intonaco con l'acqua che gli era stata data da bere. Quando l'attenzione sull'«indegna
lgnazio della Croce, dati in pasto
il varco era diventato di dimensioni sutficienti, vi si era infi- Giuseppe di Gesù Maria e
come «volontari
crudeli e inumani», o
come «tiranni
lato ed era scappato. Dopo aver attraversato diverse stanze al popolo artifi-
Stato, e della pubblica tranquillità». Le
del convento, aveva trovato una porta che dava sulla «strada perturbatori dello avevano
si leggeva nella Risposta
ciose difese di Leopoldo scandali
-

pubblica», riuscendo infine a rifugiarsi dai padri teresiani della sua «vita libertina»,
che
Vargas Macciucca liquidò questo racconto con una condanna nascosto al pubblico gli con un «tumore venereo».

perentoria, accompagnata da commenti severi. Si trattava, lo avevano portato ad ammalarsi


inventati di sana pianta:
secondo lui, di una «malvestita deposizione» prodotta da una racconti delle fughe di Leopoldo erano
da tinestre
un uomo con catene alle gambe poteva calarsi non
«mediocrissima intelligenza», nulla più di «una mera favola» al suolo s e n z a procurarsi
terite
alte, camminare sui tetti, cadere
Leopoldo si era dunque limitato a scimmiottare gesta iee le strade di Napoli evitando di essere

brie a descriversi come un impavido eroe: le sue parole erano gravi, e poi correre per semplice sezione
«fossa» era solo una
infatti una ridicola imitazione del «passaggio per le Ap VIsto. Lormai tamosa di
adibita tramite la chiusura di «uno
Annibale Barca raccontato dalla storiografia antica. Trovando delgiardino a carcere
dell'intermeria, sito a
quegli archi, che sostengono le c a m e r e
d ironte a un enorme masso che impediva il transito, 1l Tan plan terreno, sano, ed asciutto»,
Eenerale cartaginese aveva ordinato ai suoi soldati di brucia queste tantasie
era la volonta

degli alberi sulla roccia, facendo poi spargere unica ipotesi per spiegare adottate
acetoAile
del rogo per ammorbidire la superficie e renderla peerforab di struttare credulità delle masse. Le procedure
sottolineava inoltre Pantaleone erano
-

da utensili di lagi Agostiniani


kerro.
-

al «dispaccio del
Solo i frati di Santa Maria della Verità - chiudeva dele conlormi alle leggi del Regno, in particolare che l
gato
potevano ritenere credibile corbelleria del genere d 29 Dicembre 1746» contro il Sant'Uffizio, avevariguardava
paragonable a
una Il
Crimini «di fede, e di religione». papatointatta,
introdotto
una
«Novelletta ntarsi aa bamberottol
da cantarsi
Da Ctribunale «a solo oggetto di conservare ed illesa la
agrosanta Religione, e non farla contaminare di nove
da analsi.
Si vedano M. cTOri, ed eresie». Un altro particolare è inoltre degno
Gotor, Chiesa
Latera, 2004; P. Palmieri, biesa santita
santità nell'ltalia
e
Ban,

di La santa, modernd,a stof


politcae devozione, Bologna, miracoli la KivO ione
i e
farore di Frate Leopoldo
ASN, RCsG, II Mulino,
Risposta alla Memoria pubblicata
a
2012. rantaleone,
Processi resoluti, . 9, n. 15.
50
Fra i testi dedicati
narrazione
al processo contro Leopoldo, il eo
«romanzesca» tornava di frequente a far
poldo, concetto d ffrendo delle «privative» ad alcuni stampatori per la pubbli.

con un signiticato ben inito: bugia, raggiro, o impe polino, eazione delle gazzette,non sempre il rispetto delle norme
ma

nascosta dietro un velo di imiglianza. Le battaglie ostura era garantito, nel 1/62 Vincenzo Flauto, sfruttando
Proprio

trovaronoproprio
nella tinzione unletteraria fertile terrenlegali il monopolio concesso alla sua famiglia,
cominciò ad accom-

scontro. I legali cercavano di rintracciare nei documenti del. Dagnare le


sue
NOLie orainarie con un Foglto straordinario
usati
da scrittori famosi: smae Dubblicato di venerdi. Piu tardi mise sul mercato le Notizie dal
controparte espedienti un Foglietto di notizie
Doteva rivelarsi decisivo in tribunale. stando
all'autore dell. Mondo di Firenze, offrendo al contempo
Non e semplice capire se tutta questa produzione
Risposta, la verità sull'enigmatico trate doveva ancora
domestiche.
essere favori la creazione di
uno
spazio critico o la diffusione delle
cercata. La crudeltà attribuita agli Agostiniani era solo il frutto riformatrici: l conformism0 alla volontà dei
e
di «belle favole, e romanzi». idee illuministe
nella stampa. Di certo
La tesi di Pantaleone era, sintesi, netta.
poteri costituiti sembra predominante
in La Memoria di l'accresciuto bisogno di
cronaca creo
nuove tensioni nel rap-
Peccheneda era un «ammasso di
menzogne» collezionate da un del settore. La lotta alla
porto fra le autorita e gli operatori
legale che aveva prestato «cieca credenza all'espressioni del suo diffusione illegale di fogli informativi, pur essendo innestata
cliente adirato»'. La storia di
Leopoldo si condannava da sé: su una dinamica di piu lungo periodo, raggiunse livelli critici
lontana da qualsiasi forma di
plausibilità, era costruita su
affastellamento di aneddoti privi di qualsiasi fondamento, un proprio in questa fase. Operatori molto noti come gli stessi
tesi fratelli Flauto ricorsero alla Sommaria il 9 gennaio del 1762
a
ingigantire la cattiva fama che avvolgeva gli ordini regolari Bertolomeo Lanzetta, «venditore di calandarj.
Più che un resoconto di eventi per denunciare
reali, appariva come il frutto ed altro per Napoli, volgarmente detto sportellaro», in genere
di furberie narrative che chiarivano aftatto la posizione
non
appostato con «diarj, libretti, ed altro
nel catf a quattro porte
dell
imputato, aggiungendo al
contrario ombre e ambiguità. al largo del Castello»".
Pur nella sua
parzialità, l'autore della Risposta aveva buoni Erano spesso i marinai a far entrare stampe clandestine
in
motivi per rilevare in
Peccheneda una tendenza ad ammicca- città, rifornendo gli ambulanti che li smerciavano a basso costo
menti letterari volti a creare clamore intorno al caso. Leroe in tutti i luoghi frequentati da potenziali acquirenti. I librai pu
criminale dipinto dall'avvocato suscitava curiosità ed empata prestigiosi come Cristotoro Migliaccio e Gregorio Stasi reagi-
nella popolazione. Era un
personaggio picaresco, a tratti bufo, rono con disappunto a questa prassi, ritenendosi danneggiat
saldo nel resistere alle
angherie dei potenti. Il pubblico poteva da una concorrenza sleale. Negli stessi primi giorni del 1762,
mettersi nei suoi panni, era commosso dalle sue precisamente il 13 gennaio, gli stampatori Rattaele Lanciano,
desiderava ripercorrere le sue sotterenzE Gennaro Sansone e Giuseppe de Pietro dichiararono di aver
avventure.
Le ragioni di questo
successo non si al Onprato da un «ciarlatano» una Lettera scritta a Roma
dalla
caso. La
Memoria era stata dovevano c erto

attraversato da notevoli immessa in un mercato ean riale acra Congregazione di Propaganda Fide (il dicastero pont
ficio che si occupava delle missioni), che dava notizia della
trasformazioni,
conquistavano i favori di un ravvivato da toli
u al
che
passato, composto anche da pubblico più ampio rispe
Una delle principali forze donne borghesi, artigiani, cit., pp. 33-34. Si vedano inoltre L. Braida, Il comiercto
propulsive era la richiesta al no ie.
governo cercava di controllare
notizie.

OL
, Introduzione,
Eaitoriae circolazione del libro nella Torino del Settecento, rirenc
l'informazione dele gaa Tnfa
M. Infelise,
1997:M Asta, Editoria e cultura nel
Settecento, Firenze, Olschki.
1999
L'editoria veneziana nel Settecento. Milano t.ng aeli.e n e i a
de S. Pasquale, LOn 1 libri alla L'editoria di larga ditfuszome
bibliotecario, il1764.
mano».
pp. III, VII, tra Seic
XXXIV. Sei Settecento, Milano, Unicopli, 201
e

Ivi. pp. l'unico attribuito Fra


testo e quelli oggi catalogau sistema
Kac 197-198: la fonte è ASN, Somrzarid.

VI, XV-XVII, cit.,


privilegt,
XX-XXI, XXIII.Pantaleone.
e
a
Ord. Zeni
ord. o pp.
Zeni, f. 95, fasc. 3, cec. 35-56v.
52 53
2orte vioiente delrate coavenruale sardo Francesco Ciras ànuco In
regime. Gi studi svolti negli
ad Algen N o i ciend desideravano legger iel continente europeo
senute
rimi decenni hanno mesSO
In
evidenza come gli eventi di
del genere e b chiederano a loro venditori di iduci a
stimolare un' attività che si
commerio egaie riterimento
si taceva reresse pubblico riuscisseroservendoSi di stampa, manoscritti
dennce
Suppava su diversi piani.
e recoonsvno m I i d i uzOni. rurk di oggetti p r magini e voci. Le informazioni potevano essere ditfuse
erasioei sommosse. torture. nondazioni. terremoti e scand novele. canzoni. pasqui
aTtraverso pettegolezzi. aneddoti.
di committenza pubblica o privata. L'uso
nate. fogli volanti
Ldenini desi fogii intormativi rim
astenson dei crescita
del mercato librario avevano
dei caratteri mobili e
la
e r e TsTTE
d esierani cne Scegiievano le notizie queste forme
grande impulso«culrura
a espressive che erano

esten. a v o t a nadatandole alle esi dato un


condivisa». contribuendo alla
Deressn a pome diventate tasselli di una
Noe nancavano i esoconti degii e discussione capaci di anmare gli ambienti
omazione di reti di ascoltatori.
lettori
c erno d gr g nienOri nei numeroe controla bani. coinvolgendo scrittorie
cantastorie. e

emo stva niatn moito atento a garanie principi. nobilie nullatenenti".


n e dëlle enarchia non ne sCsse danneggizta, di eventi straor
Lerelazioni». gli « a v v i s b 0 1 «ragguagli»
individui. tamiglie e tazioni
sse coetrano sOStenuta F aLnguanta e Sessanta zi anni
dinari stimolavano le interazioni ira
attento al ruoio de uorviante immaginare queste fonti
come parte costitutiva
Sermedo Izora s DOSrÖ n pu occasioni
su v e t t o i unidirezionali
bolenn come s t r u n a n a propaganda politica Impegnato una c o m u n i c a z i o n e che Viaggiava

o n e d potiche rezaliste e anticurai, si era reso


dall' alto al basso. dalle autorità al sudditi: gli stessi messaggi
che rispondevano ai mandai dei poern
costituiti si
coeeo del r m t di difusionee
nuOv1 Deccanismi d politici
zrovavano a mediare con idee che erano espressione di inte
one dele idee. tzi da rendere pu urgente un rinno
coET nel 1762, e con ammiccamenti tolklorici tinalizzati a
c o s r u z i o n e del c o n s e n s o . Proprio
ressi paricolaristici o
T e t o Dei

e ertera a Cario di Borbone linportanz2 dela


rendere più appetibili storie di difticile interpretazione". Per
ncorderE
non soltanto sull'identita
s r u z o n e del popolo,
al tine di rimediare «a guesta ragione. bisogna interrogarsi
per intenti dei committenti. ma anche
dei testi sugli
i

anno più tardi avrebbe dei produttori e


Solo qualche
D E Sorprese. delle braccia è la torza umn Sule vie che ne s o s t e n e v a n o l'ampliticazione elassimilazione.
budeo «..] La noltitudine valenza sOCiale.
quella moltiude Sul modo attraverso il quale acquisivano una

L o i e t a c b n e Gzzzetta acquistano «diventan do comprensibili al pubblico»


Non bisogna stupirsi. inoltre. dell'abbondanza di cronache
u n o degli scopi prindipala
L r a t e n i m e n t o rimaneva imbevute di espedienti retorici tipici dei generi letterari di i
ad esempio l Diario notr
dt
pToduzione. che inciudeva
S
uttls al pubblico stampato nel 1760 da Kaffa
ed
acerodt testa.
diffuso nei giorni di
Darnton. The Forbidden Beit-Selleri of Pre-Rerolatonsr
tramce
destinato a e s s e r e Sul rapporto tra testi
comunicazONC e
ancanoE ricreatIvi ers . Norton. 1996. p. XXII.
n t e n t i pedagogici,
divulgativie otale.
uSIOne tr2 Ro2gero. Le carte prene di ogni C
notizie di buonap ie7
endenz consolidata nel m e r c a t o delle .iccoli. Manoicrittt, oralra, stmpe popolarr 14zi ei
ial1a del Pinatcmento, in «ltalian Studies». 662. 201 PP
maroscrtti.
Culture
B. Richardson. Manuscrp!
Kena:irAncr in ilai
pci
L p 4 idge. (ambridge UP. 2009 Sulle notizie prima della stam
Ivpp 193-14 la tonte `ommar4. ord.
e ASN.testi Prima de: ziurnal: Alle delle pana intor
dittsione di questi in Italia. A. » s telise. ongn:
+246 Per a Gt oma-Pari. Laterza, 2005.
! prodigo0 nells ettersturs cun in \mice Nr
veda F De Vivo. Informat:on and Communstuon
e
r ensaOnaie
VTAVTII Roma. Caroca. 2 0 . n Eary Modern Politics, Oxiord. Oxford UP 2007
d o r . cit.. DD. 422423: le atazzoi o
Mauorin. Stato Darnton. The Forb:dden Best-Sellers. cit .

P 1
Tanucci Carlo di Borbone
dall epestolarto di a

Rao MeTcA:0 e pruilezi. cit.. p. i58. 55

54
zione. Fermi nel proposito di raggiungere un ampio ntaglio in
questo nuovo scenario
fu Giacomo Antonic
ad affermarsi
libri come la Nuova
gia popolari in Europa
gli operatori del
settore
proponevano differe inaccia, grazie a
di fruitori, sotto «l'ombrello dl trattenimenti dello Spiritoe
forme narrative mantenendole
tutte
Rihlioteca Campagna,
di ovvero
della traduzione in italiano della famos
resoconti di fatti reoal Cuore. Si trattava
formazione» e vendendole come nente del
accaduti5, Fra le diverse tipologie di racconto c'eranosspesso Bibliothèque de
Campagne,
0u
Amusemens de l'Esprit, et du
di racconti di fantasia, tatti di cronaca
scambi di funzioni, finalità e valori.
notoriamente con
Generi Coeur, una raccolta
questa nuova edizione contenuti erano
In i
le ballate erano talvolta segnati da ed eventi storici.
siderati menzogneri come ditterente, risultando identici non
veridicit che puntava a scardinare le diffidenze organizzati in maniera
una pretesa di quella pubblicata a Venezia
alla versione in francese, bensi a

dei destinatari". Al contrario, opere intrinsecamente finalizzate spese di Benedetto Milocco. Nella prefazione
e tradotta
a
prese sul
serio come
le agiografie e le biografie di esemplari già
del 1766, lo stampatore sottolineava cheinglitretta e avevano
a essere

uomini illustri (per ragioni giuridiche, canoniche o politiche) stati venduti molto
o da sugge in circolazione erano
risultavano spesso percorse da eccessi di tantasia di grande consenso. Si
era dunque reso necessario un
dai cantari, dai goduto
stioni provenienti teatro, dalla novellistica,
dal
riadattamento «per soddistare alle brame» dei fruitori, con
epico-cavalleresche e dai loro inclusi nei 24
romanzi picareschi, dalle saghe «nuove Storielle»e «nuovi Romanzetti» non

Francia. La raccolta
rovesciamenti parodici0, libriccini dittusi in Inghilterra, Olanda
e

dalla tradizione anche per le teneva conto del


Questi testi si allontanavano distribuiti. Le imitazioní era diretta a «classi
di persone» eterogenee,
alle
modalità con cui venivano prodotti e
fatto che l«Erudizione» stava diventando
comune «anche
e le contraffazioni erano frequenti. I tipografi napoletani in femmine>», e soprattutto manteneva precisi pedagogic1:
intenti
metà secolo,
tensificarono la loro attività piratesca proprio a osservando i «ditetti» e gli errori dei personaggi, i lettori
sfruttando il successo di libri che gia avevano mostrato di avrebbero trovato il modo di moderare i propri vizi**,
veneto: li
commerciali sul m e r c a t o
ossedere potenzialità
il permesso, risparmiavano sulla
duplicavano s e n z a chiedere
usavano
struttavano
materiali scadenti, tradu- Raccontare la giustizia al pubblico
manodopera, che riusc
Z1oni gia pagate da altri*. Uno degli imprenditori anche sui

Questo scenario fluido, come prevedibile, intlu


filo ee Oltre a
cercare
od di pensare e rappresentare egiustizia.
di C. Ginzburg, la
"Fondamentali le riflessioni metodologiche tribunali a svelare 1 meccansm
tracce. Vero falso finto, Milano, Feltrinclli, 2006. entrare nelle aule dei
in ldd. (a
di), News m a
cura at definizione delle verità giudiziarie, l'indagine storica deve
P. Fletcher, Introduction,
Davies, Leiden-Boston, 12. Indicazioni di meto
2014, Cne
uindi guardare alle idee, notizie, pettegolezzi, invenzioni
Modern Europe, Brill, p.
Unexpected Knowledge della
n
Eariy MR impulsi partec
.Witmore, Culture of Accidents. Natale, Gli specchi pu Con i casi memorabili e innescavano
UP, 2001; A. vano
Egland, Stantord, Stanlord
iat

Neuws dnd the Eners lnburg fra i sudditi. I racconti delle vertenze non erano
Dooley (a cura di), The Disseminatton of Pat avere
Modern Europe, Londra, Ashgate,
2010;1. Wilten
pertinenza di specialisti, ma riuscivano talvolta ad
fenporanety in Early Charlottesville-Londo del pronunciamento
Crime and Culture in Early Modern Germany, atto molto più ampio, ben primasi Sviluppare
Virginia P., 2012. potevano
Dolan,

14; si veda ancneenu


c del giudici. Intorno agli imputati
S..Davies, P. Fletcher, Introduction, cit., p.
Centu,

and Evidence in Sevenleen


True Kelations: Reading, Literature, .
England, Philadelphia, U. of Pennsylvania P., 2013. all
'altra, Cultura, pp. 237-250. V. Flauto, spCe
Sul transito di valori e tinalità da una torma letterar
arid

Mader
Nu
Biblioleca di Campagna. Napoli,
y Vinace mercato, vetet u
the Uses of Pr1nt ti Due ritlette I| libro era a buon
Chartier, Tbe Culture of Print. Power and
num.
nisola ita , p. non vedi Catalogus
NorTssImus Cops
Europe, Princeton, Princeton UP, 2014 (ed or. 1987). pp. 4 le barie "e veneziäne:
sulla natura «popolare» di questi testi, che tendevano a « s u p c i a l e ( p : brorum O..
LOrorun Omnium, Venezia, 1772.
sociali e ad attrarre lettori di ditterente condizione economi Editor
*M. Infelise, Gli scambi ltbrari veneto-napoleta11, in Na

56
che favoriv. il
sentimenti di compassione
o solidarietà,
rivano r essaggi editicanti, tinalizzati
a promuovere trionto

comportamenti umani, mettedOve luttavia la truizione dello


vrano sulla disobbedienza.
sui
elaborazioni teoriche
largamente accettati, ne
morali in del cacolo si poteva rivelare anche problematica, dando vita a
discussione precetti
spostamenti
dei punti ispiravano
di vista, o lo muove antro-teatro» caratterizzato da
inaspettati rovesciamenti
i n t o r n o ai nodi irrisolPpo
vano
un di forme di empatia popolare verso i

inedite torme di interazione senso o dall'insorgere


di
politica, dell'economia, della cultura e della morale. Benlungi radicali di tenomer questo
ati. Le conseguenze piu
Europa proprio nel XVIII
c o n d a n n a t i

d
esclusivamente pedagogico o esemplan
diverse aree
dall'avere un ruolo
si resero visibil1 in i processi circon
processi sensazionali come quello contro Leopoldoinintensi divennero sempre piu comuni
secolo, quando disposti a cambiare
ficavano la dimestichezza delle persone comuni con diver
e disordine»,
con
giudici
dati da «rumore gli umori delle tolle, per o
Di fronte a questi tenomeni, i pot decisioni per non alterare
forme di comunicazione. le loro di quello di Leopoldo
sull 'intormazione e l I casi famosI- al pari
costituiti aftinavano la loro Vigilanza evitare rivolte. terreni di incontro/scontro
intatti il rischio coro
concreto che il di San Pasquale creavano inoltre
-

dibattito pubblico. Cera sociali. La diffusione delle


notizie favoriva
si abituasse alla trasgressione considerandola parte del fra diversi gruppi
sociale cronaca giudiziaria.
fiducia nella capait
la nascita di vere
e proprie celebrita della
quotidiano, e perdesse di conseguenza di dibattiti sui
sulle
delitti, e sui leggi
delle autorità di scovare il colpevole, di punire le sue devianze che finivano al centro dagli avvocati.
t o n d a m e n t a l e era
Un ruolo coperto
e di ristabilire l'ordine. castighi. di costruirsi una solida reputazione
attrontare un tema del genere deve quindi con che non si accontentavano uditorio
Chi intende c e r c a v a n o di a r r i v a r e a
un
muoversi suterritori di confine all'interno del foro, m a
trontarsi c o n fonti variegate e
trastormando le loro arringhe
in comizi e

visioni del mondo. Capita molto più ampio,


dove si incontrano diversi linguaggi
e
comportandosi talvolta come «egocentrici populisti».
che ci sia u n o stretto rapporto di inter dei casi
spesso, ad esempio, la «mediatizzazione»
e quelli degli immaginari
L'argomento tocale è quindi
scambio fra personaggi dei processi
i
trasposizione degli stessi nello spazio pubblico
sovrapposizioni fra i testi prodoti
significative
criminali, la critica all am-
letterari,
con
e l'eventuale sviluppo di una partecipazione
romanzieri, poeti e
da avvocati, giuristi, gazzettieri, cronisti, della giustizia da parte della popolazione
degli ultimi decenni, I'analisi ministrazione censori
commediograti*". Nella storiografia S1a neipaesi grandi che in quelli piccoli, gli apparati
dei tlussi comunicativi, delle forme espressive
e
delle reazon sovversivi e a promuovere

tanto da spingerd miravan0 a trenare gli impulsi resoconti e


del pubblico ha giocato un ruolo importante, alle autorità costituite, assegnando a
libri.
progressiva atkermazione fedeltà i

giornali il compito di rassicurare la popolazione. legittimare


a intravedere nell'età moderna la
manie
a t t r a v e r s a v a in
celebrare il ruolo dei monarchi nel punire colpevol
che i

una «cultura giuridica popolare», loro*, governi, di


etticace gruppi sociali diversi fra esalvaguardare la sicurezza dei sudditi. La presenza nu
invitäu LlCrose rappresentazioni di una giustizia intlessibile non puo
prassi consolidata, i sudditi
erano
una
Secondo CSSere tuttavia accolta come prova concreta dell esistenzà u
a prendere parte al «teatro della giustizia» e a introietare
di raggiungere
stema repressivo funzionante e capace erano
dul celebre saggio di N. Suol obiettivi. I testi prodotti dalle culture dominanti
Spensi alle dinamiche evidenziate MA, Harvard e quindi ridlmen
Davis Return of Martin Guerre, Canmbridge
(Tbe
Storia di un in/us posti dinamiche di appropriazione
a loro portata comunicativa. L'industria editoric
plu
dlTorino,recenti lavori di A. Prosperi (Dare l'anima. SOnati nella
Einaudi, 2005), E. Bonora (Roma 156-4. La congiurd con Berton C v a in connessione centro e periterie. elites e cet
di CastrORologna
Koma-Bari, Laterza, 2011), L. Roscioni (La badessa tà.
Romanzo di uno scandalo. La banca romana tra finzioneadi, 2021
Mulino, 2018); F. Allieri (Veronica e il diavolo, Torino, Securi Id. Crme CourtrooS FE
14-16
Lemmings, Introduct:on, in
*"K. Harter, Cultural Deviance, Political Crime, Public Meu i Ear
and CrimnalJustn «mediatization»,
rerspecties on the Cultural History of Crime 201i. P:
26/.
1

59
Modern Europe, in «.rime,
History & Societies», 21-2,

58
lari, ma sarebbe fuorviante pensare a imposizioni egemo che fu accusato di aver

dal caso di François Damiens, culmine


periododi un
al
del re Luigi XV,
.rrrata

che riuscivano a I
plasmare comportamenti e i pensi t a t o alla vita mesi più tardi, il
Fra le altre cose, 1 contenuti veicolati doi atten religiose e politiche. Pochi
pubblico. di forti tensioni dal processi contro
i gesuiti, che si
scritti passavano
attraverso
l tiltro della cultura oral Dalcoscenico fu occupato diffusione di idee anticle
soddisfare «parametri popolari di comprensione»6 Den trasformarono in
un
Volano per 1a proprio in sincronia
col
Nel l/62
quegli stessi testi bisogna quindi riconoscere le detto e il
il piu aspre.
ricali sempre
Leopoldo
-

esplosero le tensioni

aspirazion contro Calas»


detto, al fine di snidare I pensierl, le paure,
napoletano cosiddetto «affaire
r i m a n e v a n o inespressi o non spieoa
processo
e ugonotti grazie al fede voci
i sentimenti che spesso fra cattolici corte
di Tolosa prestarono a

Diversi giudici dellala quali Jean Calas


aveva
in maniera esplicita". secondo le
Un esempio eloquente dei problemi in gioco arriva di circolavano per citta, di convertirsi al
che impedirgli
dalle memorie forens suo figlio Marc Antoine per di interesse pubblico
resoconti di processi sensazionalie ucciso
dell'ondata
ebbero grande fortuna fin dagli inizi cattolicesimo. Approtittando Voltaire impugnò la
sen-

pubblicate in Francia, che della vita morte misteriosa,


da questa mediatica
del Settecento, otfrendo uno spaccato importante
generata aprire una campagna
colse l'occasione per alla vi-
il dell'antico regime. Si tenza e Il filosofo conferi
privata e pubblica
durante tramonto il bigottismo e l'intolleranza.
il pubblico
di stereotipi, che miravano a indebolire contro fece in modo che
trattava di scritti ricchi
universale e
cenda un significato quell'occasione il
del clero, fino a creare miti che Compose in
la reputazione della nobiltà e si identificasse col protagonista.
lettere, appelli,
nel dibattito pubblico. Trattato sulla tolleranza.
Grazie a
si atfermavano c o m e «temi potenti» suo fortunato mobilitare u n a rete

Non a caso, le nobildonne apparivano bugiarde, indebitate e articoli di giornale e


raccolte tondi, riuscì
a
far prevalere
mentrei ministri regi e r a n o ritratti come personaggi europea, con
lo scopo specifico di
arroganti, di solidarietà
I motivi ricorrenti erano illuminata sui pregiudizi del volgo-*,
maldestri, corrotti, inclini all'intrigo. la ragione
del teatro, del romanzo, degli opuscoli
scandalistici o
quelli individuali delle vittime
erano imprigio
denigratori. Gli slanci Le persone finztione
di tirannie e abusi di potere. 4. Le cause celebri fra storicità e
nati in una fitta rete

società e dai circoli privilegiati


finivano per
cscluse dall'alta famosi non può
escludere Tos-
Come hanno evidenziato gli
studiosi, questeto Lindagine sui processi
pagare dazio. di u n fenomeno editoriale
in sé i semi del cambiamento politico Servazione della fase generativa nella
narrative portavano fino a consolidarsi
La loro popolarità consentì
a larghe porzio cheattraversò tutto il XVIII secolo,
Istituzionalc.
un n u o v o genere di largo c o n s u m o , destina-
di sviluppare opinioni
autonome, aio.ire Oacaz1one di la prima edizione
delle
corpo sociale sistema giudiziario»e
di rideu O duratura fortuna. Risale al 1734
bisogno di
riformare il intéressantes avec les jugements qur les ont
T'intera organizzazione sociale. ses .elèbres et Pitaval (1675-1/49),
François Gayot de
non

del Settecento- uecdees. L'autore era

Proprio nei decenni centrali avuto Scarsa rortuna


ceveva

francese T e avvocato francese che aveva

il pubblico D1Z1oso in tarda eta. Nar


coincidenza
Certamente una si e r a dedicato alla scrittura
-

c r o n a c a giudiziaria grazie
a
Be fu
et
tribunali e
forni ai protessionisti
di
puntuali aggiornamenti occasionali. Nel 1757 T'attenzi del passato, Pitaval
g r a n d i casi forense, ma
periodici, libelli e scritti ritto argomenti da sfruttare nell'attività
m b r i d g e

Early Modern Englana, a


M. Gaskill, Crime and Mentalities L.. Hunt,
in d veda anche
15-16, 27-30. Si
e , Lives, cit.. pp.
cura

Cambridge UP, 2000, p. 26. (a Si vedal cdlaoe


Crime, in
d.
entine H. A Hstory. New York,
Norton, 2007.
Han Rigbts.
-London.

E. Muir, G. Ruggiero, lntroducto be del 7


or

da L. Bianchi (Bologna, Feltrinelli, 2017, ca.


ruoo
Baltimore
the derni Storici, ro un 4ttalo curata
lstory Jrom Crime: Selections from
UP, 1994, p. VIII. In quel dibattito c 61
he Johns Hopkins
fondamentale gli studi di M. Sbriccoli.
riuscì anche a raggiungere un pubblico più mentre il traduttore François
(1630),
in quelle storie un gradevole intrattenimento. Inn ampio, che to suoi
Spectacles
horreur
d'ho
plu
volte le s u e
ues
Histoires tragiques

all'emulazione che coinvolse varie escò quin i


de Rosset
fece ristampare
una c o r s a
del
aree
europeo, contribuendo a modificare in manierasignif nostre temps
(1614).
la sua forza e spingeva
de la censura conservava
norma, I poteri costituiti
immaginari giudiziari, plasmando nuove categorieati
Di mantenere
lanonimato.

stampatori
a dando
smantellando quelle tradizionali29. rpreta scrittori e
la divulgaz1ione
delle sentenze,

e
consentivano intatti solo sommarie delle motivazioni:

Le Causes Célèbres si
inserirono in un mercato editorial
ricco, in particolare per le questioni di giustizia. I prodot in pasto
al pubblico
dubbi sollevati
dal c a s o
ricostruzioni
segreti, riser
rimanevano

t r i b u n a l i " . Anche
e i
i dibattiti operavano
nei

più facile accesso erano i canards e i libri di colportage, smerc specialisti che relazione
vati solo agli contesto
rimanere
italiano Distinta
nel
a prezzi bassi sulle bancarelle delle fiere, assemblati con ma i titoli
-

per e la morte,
Relazione degli enormi
Il lamento
riali scadenti e rilegature fragili. Spesso contenevano biog della gran giustizia, S u c i n t a relazione
del processo
dai
commessi condannati, quanto
criminali, discorsi di commiato, abiure o stralci di atti giudi delitti priorità era mostrare

dei dimostrano che la I resoconti


malvive criminali".
-

nel punire i
sentenza
da vendere durante le esecuzioni
pubbliche e
fosse il potere esclusivamente
finalitä comune:rassicurar implacabile quasi
dei processi circolavano
una
Tutti questi materiali a v e v a n o limitazioni imn-
celebrare l'efficienza de più dettagliati i c o n t r o l i e le
il pubblico sulla durezza della
e
pena manoscritta, aggirando nobiliare,
in forma canali della ricezione
sistemi repressivi."" Nel Sacro
Romano Impero, in Franca rimanendo nei
editoriali ricono-
poste dall'alto,
oi récits a giocare un ruo Le industrie
in Inghilterra furono i conplaintes ecclesiastica o altoborghese'".
le immagini lineari
sempre vicini
alla cultura orale privilegiavano quindi
sciute dai governi
mantenendosi
fondamentale, c l a n d e s t i n i t à le r a p p r e s e n t a z i o n i
pronunciatid
drammatici alla relegando
assumendo la forma di monologhi della giustizia,
m o s t r a r e pentimento e chiedtet oscure e controverse.
condannati sul patibolo per deve tuttavia
condurci verso un in-
convivevano con collezionla Questo panorama
non
hanno intatti
testi spesso Le ricerche recenti
perdono", Questi eventi che in alcuni caSi er gannevole idea di omogeneità.
curiosie racconti di le alterazioni del sistema media-
aneddoti («histoires admirani in rilevo le disfunzioni e
«prodigiosi» messo nuove. stumature Nel
definititi
«mirabili» o
mémorane tico, da consentirci di apprezzare
tanto
m a n t e n e v a delle
«notables», «singulières, c r o n a c a giudiziaria europea
dimensione dell'ordinario 0
prodigieuses»,
histoires
un'uscita dalla suo complesso, la a letture molteplici. Non e
ambiguità di kondo e si prestava
etc), suggerendo le identità degli au
rado
naturale. Solo di
emergevano
ebbe success
Jean-Pierre Camus,
ad esempio,
predicatore
nei secoli XV-AVIin
Vedano A.M. Rao, La tipografia napoletana
napoletana ner secoi A
opinione pubblic
Vlarmo, L.Mus r z y a (a cura di), Per la storia della tipografia Roscioni, La bddessa. cit

Letteratura, processoe M. r ClioPress,4 Acc. Pontaniana, 2006, 383-398;


"A. Mazzacane, e rivluzione, in AV,Napoli,
celebri tra bel mondo dvvocati Pp. 109-110.
cause
della verità giudiziaria, Nupo
Cambnu
grande circolazione la Istoria di Marzta Bastle, omi
ebbe
Literature,

una
La costruzione and Napoli di B. Caso Sa
(.roce. il
cura cd1), Più in generale, I. Ward, Lau" h e De Komu
COndannata nel 1603; dopo studi pionieristici
, 63-70. il boia: condannatt a
morte, contoruror
Pp.
ambridge UP, 1995. SI Vedt
a
4 o da G. Romeo, Aspettando roriforma, Firenze. Sansoni, T94;
cit.. p. 75. sttori nella Napoli della Cont
Letteratura, processo, (Misrepresenn
B
zzCane, me,
2012,P Daronti, Storie funeste, Perugia, Morlacchi, pp. 19:211
2013, Ranuzzi HRC., Kdcoita

camuffate, cit., pp. 62-94.


in
manoscritti
ldentità
Bellabarba, La giustizia, Cit., P. dies in Philolo s. Lu e s e m p i o è la collezione
di manOscritc
«Studie
ell, i
S. Luzzat

e r s e Vite, Morti e Processi e Casi Curiosi. Sulle notizie ra


1 ln 2010, pP: Crimnali e ToTa_*
Justice onthe Early Modern Stage, del principe
av
dedicate al mondo criminale. M. Intelise. «Acta Histriae
lerOmicidio 600 700, in
63-85; L. Roscioni, L'omicidio funesto tra e
di informazuone
pp. 507-520.DDliCi
Ppresentazionedelorin
Prima lezione di metodo storico, Kom 2007. nn
2007,
Cra di), m
L o r e t e l

L. Roscioni, La badessa, cit., pp. T0D*1


T04; un'impiccagtone.
La
" DeRomani 63
Cartoline di
. . Bell, di William tiogu"**
l a serte Industry and Idleness I/)-170.
d e l t t t o narrato al popolo, cit., pp.
facile
t a c i l e notare
la presenza di testimonianze
da escludere, ad esempio, che dai testi emergesse un'im era
era

normativi ed enigmi irrisolti.


alla magine
stampa,

torva dei ceti privilegiati,


descritt come estranei zione
a nei quadri
vir d'ombra
predisposti ai vizi. Anche i gludici erano spesso ritra ti e dubbie,
zone

degli scrittori,
deg
al pari delle strategie retoriche
trucch
narrativi

io c a t 1 ,
ettere la ricerca della verità
una lente detormante, che finiva per mostrarli inetti di f tronte
I v potevano compromett

giudici. Lapertura dei processi


ai malviventi, maldestri nella ricostruzione dei deliti, incapac accare l'imparzialita dei ma si trasformava
di proteggere gli innocenti e di punire i colpevoli. A usei era un opportunita,
al dibattito pubblico tribunali potevano
intatti diventare
decostruito era, in alcuni casi, 1 tradizionale automatismo che 1
ralyolta in un pericolo:cantastorie, impostori, ciarlatani e, più
accostava i punizioni esemplari: dietro una patina di
crimini a
di conquista per
rerra emozioni.
apparente correttezza didattica si potevano quindi nascondere 1 venditori di
in generale, per fu pubblicata
delle Causes celebrès
a
letture destabilizzanti della realtá, potenzialmente eversive nel Una traduzione
italiana
Domenico che Moro,
loro impatto sul pubblico". Lopera di Pitaval trovava terreno
Napoli nel 1755. Il
curatore era l'avvocato
alle stampe anche una sua
fertile proprio in questa instabilitá comunicativa. Raccoglieva
qualche anno più tardi avrebbe dato
documenti, deposizioni, pareri, arringhe, sentenze, mesco- prefazione, Moro propose
Nella
Pratica criminale (1782-1783). Pitaval sui
lando il plausibile al meraviglioso, giocando con gli arcani riflessioni circa l'impatto del lavoro di
importanti altissimo e prometteva di
della giurisprudenza, talvolta riuscendo persino a renderli più lettori: l'interesse per le Cause era
comprensibili al pubblico. E conservava allo stesso tempo editoriale in rapida espansione,
dare ulteriore linta a un mercato
un'ambivalenza di fondo, proponendo insegnamenti morali che al suo colmo».
visto che in città «l'uso della stampa» era «giunto
potevano essere inquinati dalla sovrabbondanza di aneddoti L'edizione in francese aveva già goduto di un grande successo,
suscitare reazioni tanto da indurre i librai ad alzare i prezzi. La nuova
versione
finalizzati a emotive,
Nei decenni centrali del Settecento le Causes Célèbres intendeva quindi raggiungere «tutti gl'Italiani», superando gli
e, non limitandosi pIu
allargarono il loro campo di interesse cominciarono ostacoli di carattere linguistico o economico. I «dotti» potevano
a trattare
alla ricostruzione dei casi del passato, trarre piacere dai testi, grazie a contenuti che erano proposti
divennero sempre
processi contemporanei. Le memorie torensi $Otilissimamente, e con profonda erudizione». Ma molte altre
e ai pamphlet, st-
pu comuni, insieme alle gazzette, ai romanzi personepotevano seguire con interessei racconti, comprese le
nei lettori la tentazione di identificarsi coi protagonisu donne non erudite», che - sottolineava Moro avrebbero
molando il Caso
storie narrate, proprio come accadde a Napoli per trovato «nella lettura di che appagare la loro
delle
di Leopoldo di San Pasquale. Di conseguenza, le sentenze cr
curiosita, per la
agnezza degli avvenimenti, e per la sorprendenza de tatti
meno prevedibili e il pubblico si trovava coinvolto nella ricer Istessi J grandi, e meravigliosi».
di una soluzione agli enigmi giudiziari, attraverso la verinc ll editori investivano con fiducia in prodotti del genere,
prove e testimonianze. Gli affari pubblici e privati diven pinti dal desiderio di «dare ottimi principi della Giurispru
catf, cosi co
Oggetto di discussioni nelle accademie e nei Trials della nza, ma anche «luminose immagini» di casi
nei cortili, nelle fiere e nelle piazze. I Select c d
t r a z i o n e eloquente
cgando «all'utile il piacevole», solleticando«strepitosi
«lo spirito
londinese dell'Old Bailey:Sono una hu d piu schivi». Nelle Cause si potevano trovare «le cose
fino
quanto le interpretazioni potessero esserecontraddiuro e co aVvenute «fino al fine de' loro Giudizi». Ciascuna aveva
un

a ritrarre una giustizia inflessibile coi deboli e


malleabile

«proemio», ricostruzione della vertenza


na
forti. In quei documenti, che godevano di un'ampla
circolds
Circostanza», una «descrizione
Comm della degli indizj»,
ruova o
«con ogni sua

un
Sule
strategie degli avvocati, una sintesi dei decreti

Ead esempio la lettura di Roscioni, La badessa, cit., P5


Mazzacane, Letteratura, processo, cit., pp. 75, 82-84, o Giusti lico nel Settecento: dalla forza
4tudi storici»,
Anche P 62-2, 2021, pp. dell'empatia al mercato delle emozioni,
per ulteriori indicazioni bibliografiche, Pa 529-949.
64 65
ovvisori, le
argomentazioni
viamente la finale. Era
sentenza
'accusa e della
tuttavia difeesa, eov le intenzioni dello scrivente, che dal canto suo appariva
ancora nella pretazione possibile.
italiana che lettori dalla. conservatore, almeno sul iano formale. Le sue storie,
bole» non fossero capaci di non esplicita evidenziavano il peso della
sviluppare un' nte de talvolta in maniera
con la «storia» meccanismi del «foroadeguata
o con i
familiarita
criminale». corruzione nella società di antico regime, l'inaffidabilità del
stesse persone potevano cadere in il tascino della trasgressione. Svelavano le
le Cause celebri con gli ormai aintendimenti, confondeQuelle
comuni «romanzi» che dendo
Sistema
e
repressivo

traddizioni interne dei processi, facendoli diventare oggetti


invadendo il mercato librario. In stav troversie e discussioni, e non plu momenti di affermazione
e le narrazioni di finzion
finitiva, le storie crim
stavano
otere dellaChiesa o dello Stato. Rielaborando gli intrecci
facevano nascere nel riminali del
bblico dava libero sfogo alle sue
il
medesime incertezze interpretative: il pubblico e raccontati
in tribuna

scrittore, in tali casi, era insegnare alcompito


dallo stupore, dai dubbi e dalle
principale del emozioni, si lasciava avvolgerea considerare
lettore i criminali incalliti
complessità, aiutandolo a riconoscere 1 codici comemorali
gestire l fantasie, trovandosi talvolta
di trame avventurose, vittime
rigettare i comportamenti disdicevoli, o più in corei
o come
e a come eroici protagonisti
arbitraria.
mantenere una solida moralita generale a di una giustizia
e a muoversi con sicurezza nel
«Teatro del mondo»",
Il carattere innovativo della collezione di del la trasformazione del del
Pitaval generava 5. Il successo romanzo e mercato

quindi forti preoccupazioni legate alla ricezione del testo. Lo ibro: un nuovo pubblico?
scrittore trancese non si limitava a raccontare crimini e
puni Per provare a comprendere la complessità della giustizia
zioni, ma rendeva palese al pubblico una parte della procedura
giudiziaria, evidenziandone i difetti e le incertezze. In tale di antico regime, dobbiamo quindi sforzarci di indagare anche
i suoi risvolti sociali e culturali. Non è sufficiente studiare le
prospettiva, la ricerca della verità diventava faticosa ei trucchi
retorici degli avvocati .
come il più volte menzionato Francesco strutture penitenziarie, i corpi polizieschi e le strategie istitu-
Peccheneda, che difese Leopoldo a Napoli - potevano creare zionali di controllo dei comportamenti devianti: è necessario
analizzare anche l'esperienza concreta del fuorilegge, il suo
negli ascoltatori suggestioni difficili da gestire, compromettendo
rapporto la comunità, le «forze sociali e le forme di iden-
con
anche l'imparzialità dei giudici. Emergevano, in altre paroe.
difetti dell'operato dei tribunali e questo meccanismo po a che entrano in azione quando si violano «i confini della
Cgalita», Gli storici sono riusciti a perseguire questo obiettivo
minare la fiducia della popolazione nei poteri costiruit. n Spostando l'attenzione sui fondamenti culturali intorno ai quali
abilità oratorie u
pari degli abusi ecclesiastici e nobiliari, le pana la pratica giudiziaria, guardando alle rappresentazioni
1Strioni riuscivano a compromettere il funzionameu
del foro hondo criminale sviluppate in racconti picaresehi, cronache,
incredibili, ai imu
cagiustizia proponendo trame talvolta e dei malviventi, romanzi d'avventura. Furono intatti
dell'inverosimile. e l e b r i come Daniel Defoe c Alain-René Lesage a prt:
ll successo delle Cause celebri indusse diversi editori eu giare storie verosimili, rigettando
gli elementi
dentificarle: fu così
che,in sovrannatu
a
usare il nome dell'autore per «Pitavals».
C ancora caratterizzavano la narrativa seicentesca:
tinirono i
ad altri ibri popolari, sul rcato questi

Studiosi oggi interrogarsi sul success


continuano a cente
in C a n e , Letteratura, processo, cit.; M. Harris. Lomictidto e la s t a 4

prodotti ebbero nella sfera pubblica settecentesa 2 0b e n n De


Romanis-R. Loretelli, I! delitto narrato al popoi:
sca. Come si è giustamente osservato, le a e
ront, La morte in piazza. Opacità della gustizta
arenza del i " Vita
hoia e

patibolo età moderna, Lecce, Argo, 2000; Id.,


in
volant,
Vita volant,
1755;D
pta manent. criminali nella letteratura di prazza tra Cnque
Or-
e

X1 cento, Foligno,Vicende
Il Formichiere,
V. PauriaVIIL-LX, 2020.
Tomo Primo, Napoli,
39
Cause celebri IV. VI,
e
interessa
Moro, Pratica Criminale, Napoli, Er. Moro, 1782-1/89. PP:1 67
stimolarono in tal modo nei lettori la
crescita cita d:di una
empatia con gli eroi e le eroine dei loro scritti piratate dei libri dell'abate Pietro Chiari, un
ton
fino a tavorim di versi
natissim0 romanziere di origine bresciana, attermatosi
forme di identificazione con «l'esperienza dell.
ella trasg secolo"". Nei suoi testi, Chiari
mercato veneziano meta
a
I loro libri furono percepiti dal pubblico non comeo
invenzione, ma come vicini alla odoti
realtà storica, evidenzi offriva un ampio repertorio
al
personaggi in lotta per dare un
pura
in tal modo il fascino di vite reali condotte all'insegna significato alle loro vite, tentati dalla ricerca di fortuna e tal-
Le sue storie erano
disobbedienzas. Ben lontane dalW'accreditarsi come alternatine wolta inclini alla disobbedienza alle regole.
e punizioni, devianza e rettitudine, peccato
ai giornali, le opere di finzione finirono dunque per fondate su crimini che emergeva da questi scritti
vrappor redenzione. L'idea di giustizia
all'informazione, rendendo sempre più friabile la ercezione e

era spesso equivoca,


e cio metteva a repentaglio la linearità

del vero, del falso e dell'ingannevole2, con il suo pubblico. I lettori erano
del rapporto dell'autore
I resoconti di casi sensazionali si tondavano, fra laltn chiamati a imparare la lezione e a non ripetere gli errori dei
talvolta essere sedotti
per
su una
torte prosSimita proprio col romanzo. La tende loro beniamini letterari,
ma tinivano
cedevano alla tentazione di imitarli.
za era evidente a Napoli e in altre aree d'Europa. Ques dalle loro stravaganze e
produzione - che potremmo detinire, con un pizzico å Il libro più fortunato di Chiari,
intitolato La filosofessa
titolo di-
italiana, fu camuftato e ristampato Napoli
a con un
anacronismo, come un misto di cronaca giudiziaria e cronaca incorrere in sanzioni
La filosofante italiana per non
-

nera e r a capace di incorporare diversi stili elinguag


senza dimenticare l'uso di trame accattivanti. Gli avvocti
verso

da parte deglieditori veneziani*". Attraverso le parole


della
del suo testo:
protagonista, il romanziere spiegava complessità
la
ei giornalisti erano impegnati a fornire al pubblico mode
di comportamento, ma tacevano leva anche sulle emozi0t L...| con
Qualunque sia l'esito di questa mia impresa per insegnar continuo
è probabile che mia vita è intreccio
sul bisogno di intrattenimento. Da un lato,italiana non ho bisogno di fingere. La
un
diletto,
di stravaganze, le quali se non fossero accadute a me. parrebbero a me
fra gh ant
larga diffusione di romanzi nella penisola che io domando da mie
(in larga parte traduzo stessa incredibili. [...] Ecco l'unica grazia
Trenta e Cinquanta del XVIII secolostimolato eBgitori, Cioè d'essere nelle leggerezze mie compatita. l...J Per esser
dall'inglese e dal francese) abbia strategie a SOSgetti ad errare, basta e s s e r e uomini;
né pretendo io già di non aver
giustizia", Dall'altrolato da' falli miei il gran pronto
tazione in chi scrivev: racconti di rac
stessi
mal fallato; ma mi basterebbe aver trattato

abbiamo sufficienti ragioni per p e n s a r e che gli


di detestarli, e di non fallare mai
piu""
di giustizia abbiano offerto spunti agli scrittori emea
Quello di Chiari era un narrato ricco di aneddoti, segnato
quegli anni, Giacomo Vinaccia inondò il mercato napo n accumulo di situazioni improbabili, raramente accom
Samuel Richardson, e u
titoli ben Pame. di
con noti, come
di Lennox,
Charlotte
, nU
Pagnate da sintesi coerenti. Ciò che più conta, tuttavia,
andarouo
Jones di Henry Fielding, etta umen
to che anche i critici e i recensori del tempo
merose commedie di Carlo Goldoni, e un cosple

Chiari eil mercato editoriale. C. Cappelletti. ul Settecento


Chiari, in «Studi sul >ettec
E i g b t e e n t h - C e n t u n

4 H. Gladfelder, Criminality ana Narrative in 188. Si vea el », Per una storia editoriale dell'abate
Vinaccia Goldoni, A. Scannapiee
V2009, pp. 39-54. Su
e

gland, Baltimore, Johns Hopkins UP, 2003, pp. 8, 1 inal Biographie


Un edit
ano nella Napoli
del secondo Settecento,
in
«Problemi
u
P Rawlings, Drunk, Whores and Idle Apprentices. ich Noe
Critica pold
ruca goldoniana», IV, 1997, pp. 7-1D2.
E1ghteenth Century, London-New York, Routledge, Betor
M. Inlelise, Gli scambi librari
veneto-napoletani: .. Derto
L.J. Davis, Factual Fictions: The Origins o) 1De Hunte yor Lditoria
Veneia Napoli nella seconda metd del
Jetectenavr

veda anche,
Fiction, New
entramh azO fra e
697--722.
York. Columbia UP, 1983, pp. 36, 67. S1 Cntrambi in Rao, Editoria e culturs, cit.. P V. Manfreal.

Novels. The Cultural Contexts of 18th-century Engus ltaliana, tomo l, Napoli. presso
Napoli, presso
Osofante
Norton & Comp., 1990.
tavola rotondax
C d a1
l 7
"spese
TCse di di GA
G.A. Venaccia, 1765, pp. O
TCrivelli, «Né Arturo né Turpino né la
1 S 1 d e r a r el et r a d u z

au 69
secondo Settecento italiano, Roma, alerno, 2002. Secondo
1798 abbiamo 136 edizioni di romanzi italiani, senza c
dell'abate Pietro Chiari, un
dei libri aftermatosi
bresciana,
stimolarono in tal modo nei lettori la crescita d: na torte ersioni
piratate
di origine
di vers
Nei suoi testi, Chiari
r t u n a t i s s i m o r o m a n z i e r «

le eroine deilloro scritti,


gli eroi e
fino secolo4.
empatia con
forme di identiticazione con «l esperienza della trasgres avonte veneziano
a
meta

rio di personaggi
in lotta per dare
un

I loro libri furono percepiti dal pubblico non come prod sione» sul
mercato

ampio
repertorio

lalla ricerca di
tentati dal
tortuna e tal-
pura invenzione, ma come vicini alla realdt storica, evidenziaotti di
un
offriva
alle loro vite, Le sue storie erano

in tal modo il fascino di vite reali condotte all'insegna


gnificato
alla disobbedienza alle regole. rettitudine, peccato
wnlta inclini e punizion1,
devianza e
disobbedienza. Ben lontane dall'accreditarsi come alterna fondate su crimini che emergeva
da questi scritti
L'idea di giustizia la linearità
ai giornali, le opere di finzione finirono dunque per sovrapors e redenzione. a repentaglio
e cio metteva
all'informazione, rendendo sempre più friabile la pere ziOnE era spesso equivoca, con l suo pubblico. I lettori
erano

del vero, del falso e dell'ingannevole2. del rapporto dell'autorela lezione e a non ripetere
gli errori dei
I resoconti di casi sensazionali si fondavano, fra laltro chiamati a imparare talvolta per essere sedotti
letterari, ma finivano
su una forte prossimità proprio col romanzo. La tenden- loro beniamini tentazione di imitarli.
e cedevano alla
za era evidente a Napoli e in altre aree d'Europa. Questa dalle loro stravaganze intitolato La filosofessa
produzione che potremmo detinire, con un pizzico di II libro più fortunato di Chiari,
camuttato ristampato a Napoli c o n un titolo di-
anacronismo, come un misto di cronaca giudiziaria e cronaca italiana, fu e
incorrere in sanzioni
nera
era capace di incorporare diversi stili e linguagg verso La filosofante italiana per n o n
dimenticare l'uso di trame accattivanti. Gli da parte degli editori veneziani", Attraverso le parole della
senza
avvocati
ei giornalisti erano impegnati a fornire al pubblico modell protagonista, il romanziere spiegava la complessità del suo testo:
di
comportamento, ma facevano leva anche sulle emozionle
sul bisogno di intrattenimento. Da un lato, è probabile che la Qualunque sia l'esito di questa mia impresa per insegnar [...|
dletto, non ho bisogno di fingere. La mia vita è un intreccio continuo
con

larga diftusione di romanzi nella penisola italiana fra gli ann di


stravaganze, le quali se non fossero accadute a me, parrebbero a me
renta e Cinquanta del XVIII secolo (in larga parte traduz0 stessa incredibili. [...] Ecco l'unica grazia che io domando da miei
dall inglese e dal francese) abbia stimolato strategie di imt eggtori, cioè d'essere nelle leggerezze mie compatita. L...J Per esser
tazione in chi scriveva racconti di giustiziat". Dallaltro 1 ett ad errare, basta essere uomini; né pretendo io gia di non
abbiamo sutticienti che gli stessi raccon allato, ma mi basterebbe aver
ragioni
di giustizia abbiano offerto per pensare
spunti agli Scrittori emergent In di
detestarli, e di non fallare aver trattato da' falli miei il gran
profitto
etano
mai piu"".
quegli anni, Giacomo Vinaccia inondò il
mercato napoo Quello di
con titoli ben noti, come 'amela di Samuel Richardson, da un Chiari era
un narrato ricco di
Jones di Henry Fielding, Henrietta di Charlotte Lennox, accumulo di aneddoti, segnato
azioni improbabili, raramente
merose commedie
di Carlo Goldoni, e un
mero

te
fatto da sintesi coerenti. Ciò che accom
cospicuo* anchei critici e i più conta, tuttavia, e
recensori del tempo andarono
H. Gladfelder, E
gland, Baltimore, JohnsCriminality
4
and Narrative in Su
Hopkins UP, 2003, pp. 8, EighieS
che

pernicios Chiari
Si veda a
eil
P Rawlings, Drunk, Whores 12 188.
and Idle Apprentices. minal Biographies
of 1 Per una ercato editoriale, C.
Cappelletti, «Un diluvio di romanzi
Eighteenth (entury, London-New Crimina storia editoriale
Storia
Factual Fictions: York, Routledge, New Cento», V, 2009,
Un editor e
dell'abate Chiari, in «Studi sul
York, LDavis,
Columbia The Origins of I7lh Nove
pp. 39-54. Su
ton1ano nella Napoli del Vinaccr ccia Goldoni, A. Settecento
Novels. The
UP, 1983,
ultural Contexts pp. 36, 67. Si veda
tne "
vea anche, P. Hunter york
1ction, New
Roldoniana»,
Editoriria IV,1997, pp.
no M. Infelise,
secondo Scannapieco,
e

Settecento, in «Problemi di
Norton &&
Comp., 1990. of 18th-century Englisp T * e
Gli 7-152.
T.Crivelli, «Né Arluro né entrambi inromanzo ISe, Gli scambi librari veneto-napoletani;
fra Venezia scambi
Ira vene
Rao, Rao, Editoria Napoli nella secoconda metà del G.Setecento,
Bertoni,
olonda». Romanz
secondo Settecento Turpino né la tavola ro 1748
i e

136 ttaliano, Roma, Salerno, 2002. l'at rice, d Ese di Aari, La cultura,
1798 abbiamo e
edizioni di romanzi . Secondo
G.A. Filosofante lItaliana,cit., Pp.
p. 237-250, 697-722.
italiani, senza
cons Venaccia, 176s,faltana, tomo
tom I, Napoli, presso V. Manfredi,
\
credere che i
e, fino agli ultimi
Alla luce di queste posizion, potremmo
pen-
incontro non pochi imbarazzi
a
decer attolici fossero i principali animatoridi questa battaglia,
mettere sullo steseeni
del XVIII secolo, continuarono a
plano
i romanzi, che puntavano al realismo alla verosimiglian
sator

Le
loro posizioni erano intatti corroborate da
non era cosi. snobismo
di più antica trod2a, della cultura alta nei confronti dei
e la produzione epico-cavalleresca più generale
connotata da un'impronta fantastica". Dal canto zione, un
I letterati continuavano a postulare la superioritààdi
ambienti cattolici pronunCiarono una condanna
loro,
pressc come la poesla, COnsiderata più nobile e degna di
altri generi,
sottolineava il cele-
univoca del nuovo genere letterario: essendo centrati su Der promuovere comportamentu Virtuosi. Come
sonaggi privi di discernimento e inclini a tarsi travolgere dalle P erittore Pietro Metastasio, erano gli stessi aspetti armonici

passioni, romanzi erano una minacCla per i valori


correnti della renderla capace di toccare «il cuore» del
versificazione a

e per l'integrità del corpo sociale. Dubblico, stando al dizionario dell'Accademia della
Inoltre,
Ludovico Antonio Muratori affrontó il problema nel trattato Crusca stampato nel I763, 1 romanziere rimaneva nel novero
è quindi
Della forza della fantasia umana pubblicato nel 1740. Denunciòo dei «predicatori, giullari, L...J buttoni»". Non sor-

la pericolosità di testi che potevano tar perdere al lettore il senso prendente che molti autori si nascondessero dietro l'anonimato,
della realtà, inducendolo a identificarsi nel personaggio di fin- cercando di stuggire alla vergogna sociale. Il problema non
zione, finoa voler vivere le sue stesse sventure. Il drammaturgo era infatti solo nella solidità morale delle opere, ma anche nel
modo in cui erano scritte. Le scelte di stile andavano sempre
veneziano Carlo Gozzi espresse dubbi simili, affermando
chei il patto col lettore era tondato sulla promessa di
romanzi potevano diventare esempi di degenerazione morale. giustificate:
Scrisse ad esempio nel 1761: «Vi raccomando il costume. L.] un testo semplice, essenziale, privo di fronzoli. Non era con-
Non gli empiete di scellerate persone, perocché farete uno sigliabile sembrare artificiosi, perché solo con parole sobrie e
specchio cattivo della bassezza dell'animo vostro»*5, Qualche comprensibili si potevano produrre testi editicanti, evitando
diede di essere traintesi.
anno piu tardi, nel 1769, l'abate Giambattista Roberti

alle stampe uno scritto intitolato Del leggere libri di metafisica Come i suoi colleghi, Pietro Chiari sceglieva di muoversi
e divertimento, concentrandosi sui possibili effetti prodotti
da
allinterno di campi semantici circoscritti, concentrandosi sulla
questo genere letterario. II pubblico, secondo lui, era oma
vita quotidiana, sulla natura, sull'abbigliamento, sul cibo
Sul denaro. Lo scopo primario era favorire l'accesso al libro
e

composto da persone tragilie sprovvedute, «donne vane, gar


Zoni festevoli, liberi militari, mondani oziosi», disposti a rarsi attraverso un repertorio metaforico semplice, utile a facilitare
coinvolgere protondamente dalle storie narrate, imitando
le
le
Comunicazione letteraria. Altra caratteristica ricorrente era la
zlone di notizie e messaggi già comunicati in precedenza:
azioni scellerate degli eroi, tralasciando il rispetto per ge
«nel loro cuore» h
SI
trattava di espedienti utili a ripulire il da ogni
rarchie e le regole. Tutti erano persuasi Ca
testo ambiguita
le trame tossero basate su fatti accaduti, tinendo per ceaci renderlo di conseguenza fruibile senza richiedere un alto
ado di concentrazione2. II romanzo italiano settecentesco
<capricci», all «estro della giovinezza», al «bollor degli affett
auottava,
te»,
dunque, una prosa modesta e talvolta
«anticrusa
escludendo il meraviglioso favore del probabile o

rasano, ll romanzo inesistente, in R.M. Loretelli, U.M. Olivieri Angell a


d
di. 4 rflesstone sul romanzo nell'Europa del Settecento. Milano,
2005. pp. 61-75 Koma-i oma, Ed. di storia
*LBraida, Lanon:mato nell'editoria italiana del Setleceno cost
e
letteratura, 2020. dei
Laterza. 2019 p. 163. La fonte è Fogli sopra le massime del "den 176 Polere in Ital. poctica della virtu. Comunrazione e
rappresentazone
del secolon dell abate Pietro Chiari e contro a' poett Nuzne Venez
Itala tra
Sette e Ottocento, Milano, Minesi
1763. aolaru
p. 41
E
dezli Accademici della Crusca V IV, Veriezla, Pitteri
Gozzi rispondevaa P. Chiari. l!
zenio e i del secolo coenne
costum
n

G. Novelli. 1761. A. Tuccilo


Braida, Lauture a1sente, cit.. pp. 178-179. Su Roberti si veda n ofismo tecen
D.Mam a,
1 o n e , Prima di Man zon Autore e lettore nel romanzn det dri

Salerno, 2012. pp. 103-105. 134-135, 14)-1**


Umanits contesa Lapologetica d: Giambatttsta Roberti contro *
70
possibile", La scarsa cura della forma era un Ma prezzi di copertina: pur
nei
rinvenibili
per rivendicare il valore di un racconto che intendeva Valido notivo diffusione
economici
sono
ffinate
di raffir edizioni di classici e trattati
moralmente robusto e dotato di valore
la trasgressione. Lobiettivo
rimanere
educativo, pu metter o più
della
romanzi
Filosofessa
solo da ceti sociali
rimanevano
di Chiari
acquistabili solo

della Filosofessa italiana


in scena
esplicito era spinger volumi
t e o l o g i c i , i

alti. I quattro un terzo del salario di un


pubblico gli errori dei il medi e
veneziane, ovvero
a osservare
personaggi per imparar costavano
9 lire
o un decimo
di quello di un gon-
non ripeterli. cameriere e di di un fornaio,
in prestito all'interno di
Le parti introduttive dei libri svolgevano un Spesso i libri venivano
dati
ruola tetta di guadagno
nte, sotto le varie detinizioni che le im doliere. sottraendo cosi
una

accompagnavano
«L'Autore a chi legge», «L'autore alli suoi leggitori 0
eti familiari e amicall,
a i s 7 . Dobbiamo
l i b rrai".
e
inoltre considerare il fatto
.

Stampatori diffuso nel libro, solo


voli», «Avvertimento», «Proemio0», «Discorso preliminar a
in presenza
al un
interesse
che, anche era in grado di leggerlo:
«avvisi» a chi della popolazione
o
indirizzati dallo «stampatore legge»,. idea una parte limitata

ad a s c o l t a r e
a d a t t a m e n t i o recite. I dati
di lettore che emerge in questi stralci è, in moltissimi casi molti costretti
erano
non sono precisi,
ma possono dare
quella di un individuo inaffidabile, incline a distorcere a nostra disposizione fra i potenziali fruitori. Nelle
contenuti del testo e bisognoso di una solida guida. Per certi un'idea di quello che
accadeva
italiana, ad esemp10,
il 41% degli uomini
versi, questa sovrabbondante premura ricordava «da vicino città della penisola m e n t r e nelle aree
la considerazione che la Chiesa aveva per i propri fedelis delle donne era alfabetizzato,
e il 20,6% al 17% e al 4.8%. In Francia
Talvolta troviamo in questi romanzi anche le tracce di una rurali le percentuali scendevano delle donne sapeva leggere,
trasformazione delle modalità di fruizione. I protagoni uomini e il 27%
il 47% degli al 40%. Infine
era vicini al 60% e
in Inghilterra si
sti o, più di frequente, le protagoniste - leggevanodi mentre
considerare semicolti, vale a dire incapaci
nascosto, in solitudine, proprio tormativo
in «un vero e atto molti si potevano stabilire
testo nella sua interezza, ma bravi a
dell'individualità»". Ilibro aveva un valore consolatorio, in di capire un
una
parziale una interazione, SViluppando
dell'esistenza, quando si lo stesso test
particolar modo in momenti delicati con
comprensione selettiva".
doveva affrontare l'esperienza di un dolore protondo come contraddi-
T'allontanamento forzato dalla persona amatao la scomparsa ultimo, il r o m a n z o aveva una profonda
In
due anime molto distanti tra
di un familiare. Z1one_interna, accogliendo
loro. Da un lato, autori ed editori puntavano a raggiungere
avere ad
Raramente, tuttavia, questi prodotti arrivavano continuavano a chiede
Dall'altro lato,
dimensione realmente popolare?6. Importanti
indizi sula un
pubblico vasto.
una
l'approvazione delle platee istruite, rimanendo in
una
re
l'utilità dell' opera
295-29%. gerarchia di valori ben definita, dove
«Né Arturo né Turpino», cit., pp. 64-68, avCva la priorità sul piacere della lettura". In altre parole,
Crivelli, 156.
Mangione, Prima di Manzoni, cit., p. 60,
Arturo né Turpino», cit., p. 105.
Sulla lettura nel
"Crivelli, «Né della le
«rivoluzione
almeno R. Wittmann, Una racne, 20O20;A.M. Rao, Popolo cultura popolare nel Settecento, n a
tecento, Si vedano
e

secolo?, in G. Cavallo, R. (a
Chartiercurd a6 z0z0,
urd dij, 1l popolo nel Settecento, Roma, Ed. di storia letteratura.
e
alla fine XVIll
del
Roma-Bari, Laterza, 199). PP. Pp.7 IX-XXXIV.
della lettura nel mondo occidentale, Dall'oralità alla lettura sie mercato del romanz
K.M. Loretelli,
Linvenzione del romanzo. Mannironi, Un genere per pochi? Pubbl1co e
Laterza, 2010; S. Buccini, 1l piacere di leggere, in Lu UP pralicDe
L. Braida, S. Tatti cura di), I! libro Editoria e

Koma-Bari, ezia In (a
290.
letterati nel Settecento, Torino, ancea erlura nel Settecento, Roma, Ed. di storia e letteratura, 201 P
1m1C121e, passtoni, vtaggi di der
2012, pp. 3-14. toBplano, Il governodella lettura. Chiesa e l1bri nell'Ttalia Sen
del termine «po u Ento,Bologna, II Mulino, 2007. pp. 1-94
storiogratica e antropologica
sede
u l uSO in
limito a rimandare a 997-1010 il piacevole. Alla ricerca dei lettori taltani det
bibliogratia è ormai scontinata. Mi ndo Secuse, L utile e
XVIII secolo, Bologna,
Un relitto abbandonato?, in «Studi Storici», 6-4, Z0 ramell do Settecento, in Lo spazio del lihro nellEuropa
del
popolare.
Italia, Bologna, II Mulino, 2018: . Roms Patron, 1997,
P p . 1 3 - 1 2 6 . Sul rapporto fra critici e romanzieri,
A. Halamore

F.Dei, Cultura popolare in are.

L. Felici (a cura di), Un mondo perduto? Religione cullura


pope e

73

72
bisognava prima cducare e poi
intrattenere. Di cone. comportamenti delle folt
criminali e t
questione
adoveva morale rimaneva
irrisolta il genere
proporre esempi di comportamento non rario
seguenza,
letterg b.
Le storie
nostre domande, dob.
dare una risposta alle
quelli delle vite dei santi e, allo stesso versi Der Drovare a
alle intluenze reciproche tra le
desiderio di avventura. Doveva mostraretempo, stimolar riferimento
biamo quindi far
csempio
Partiamo da un
la trasgree rininali e imoderni.
romanzi
suggerire vic di redenzione. 5sione e D la gazzetta di Napoli prodotta
il 14 settembre del 1762
Le potenzialita del romanzo dell'Tstoria di Luigi Man-
tutta Europa a meta
erano ormai
riconosciutein la pubblicazione
da Flauto annunció di l'rancia*, I| testo composto da Joseph
secolo. Il filosofo Denis Diderot pubblie drino contrabbandiere condannato
nel 1762 un accorato :logio di
Samucl un famoo malvivente

che l'autore di Pamela aveva decis0 sostenendo Kichardson, Terricr de Cléron riguardava attribuita Pietro
italiana era a

di abbandonare i regni nel 1755. La traduzione

delle favole per percorrere le vic del mondo


reale, raccon
a morte
non ve prove
ne
sono ccrte. Ncll'introduzionc si

tando passioni e sofferenze comuni, incoraggiando la Chiari, ma


ceitoriali legate a libri del
pratics spiegavano
molte delle consuetudini
di «Er1», Ina adi Fuoriusciti, di
dell'empatia, stimolando l'claborazione di una nuova morale storie
genere, non riguardantiLadri»,
individuale c di nuove forme di organizzazione sociale. Il Contrabbandieri, e di spesso Iraintesc da un pubblico
intenti. Era
giurista napoletano Giuseppe Maria Galanti - che criticav sprovveduto che non
ne comprendeva bene gli
la diffusione incontrolata di libri scritti da avvocati, come ab necessario chiarire chc lo scopo primario dell'opera
quindi
biamo visto nel primo capitolo - continuò nel solco traciato era aistruire» lettori, mostrando loro la rigidita delle pcnc
da Diderot, e delini il romanzo comc palestra di virtù civile. riservate ai delinquenti.
del resto conOsciutc in tutta
Dalla fine degli anni Scttanta, si lancio in manicra attiva nel Levicende di Mandrino crano

che le avevano raccontatc c o n


mercato del libro, pubblicando diversi titoli stranieri a Napoli Europa, anche grazie giornali al

con lo scopo di instillare principí di rettitudine in una comunit attenzione più ai particolari divertenti che
puntualita, prestando
dominata dai pregiudizi", Gli scritori crano, in sintesi, chiamati quelli educativi. Non caso, i «Masnadieri» come lui godevano
a
desiderio
a rapprCsentarc le debolezze
u m a n e per far comprendere
a
dgrande popolarita, rendendo sempre piiu dilluso il
di seguire i loro
lettori come rifiutarc vizi e bigottisni, intraprendendo
la retta
aesempi». Nello specifico, lo stesso
Mandrino
aveva risposto a sollecitazioni che pli erano arrivate dat mez21
VIa. Piu di qualsiasi trattato di giurisprudenza, cra il romanzo
della virtu politica IcaZone, tracndo ispirazione dal luorilegK Lous
4 promuovere una conoscenza profonda
della giustizia sociale". omque arthausCn, anch'egli francese, meplio conoscnulo
oCartouche (1693-1721). Fra quindi ancor piu eCCssiarlo
edtore napoletano chiarire che la ovella criminale dt
Vnel in e aveva un forte intento pedagopico: sla Mandrino
(rte'i41 dnl t erale
The t o c h e erano stati condannati a mortee di certo non er
aChar, hagatelle, Bamborcere, and ordellern
lialy, «ltalhan Studiesn, LX (2005). pp. 22 P nl ge i C t e cedere alla tentazione di seguire le loro orme: i l
Cenury modern
M Roggero, Le v e dei lubn Letture, mgua pubbluo nell aa
e
t O r i , I fuoriusciti, e gli assassini hanno ordinaramente
Bologna, I) Mulne, 2021. Che
catec hsmo per e
r/ornie, itie cajpestro. Né s'e veduto mai un malvagio
un
. . Maclriguan, I/ romanzo,
pncnente trionfasse a lungo de' propri n
Olivieri, La nflesuone ul romanzo, cit.pp. / O .uiol
.Martelli, Gdlanti e il del
ranone
romanzu
nel e t noli, Ist Z1One di intenti contenuta nell'ntroduzioIC
Rmanzi, cura di )
nenlimg ma il r e s t o dell'opera norn rispetlava qic'ste
ilanti, O11enazOmI Intorno a
iu

(ed or. 1 7 , p. IV, 1 Arte ripid C,


lano er gli Studi Filoofici,
2018
TTuman Riglts, cit., p. 1. Il temae trattato anche n G. To chin m o n
rdiate norali
I profilo del contrabbandere cta
arocci, 2016; VTcT CziOnE
itianella culiura der Lum, Roma,
C o m i n c

Kao
dellTllunminIsm Tormo, Einaudi, 2019
dell
Sil rapp
Uttt,
Tntdurne, cit. P 34
trastormando spietati criminali
perturbante, capace di colpire l'immaginazione di e a tinte forti,
le fantasie del pubblico. Le sue dare riscatto agli oppressi. I
peripezie erano
in modo butto, con toni scherzos1, evidentemente rate anche
stimolare loro prota

in valorosi comba
battenti

volti a
capaci di
conquistare consensi,
anche a costo

in i
v sforz. erano ribellione e di sovvertire le e
suscitare risate come in una commedia. Solo nella Zzati a loro desideri di rib
il registro tornava a essere serio, grazZie a una cupa parte f olleticare

deser
degli ultimi momenti di vita di Mandrino. L'autore cerearone
di valori Vigenti.
socio-antropologiche
hanne dato un importante
Le
ricerche
endo in evidenza il carattere
di insegnamenti universali dalla vicenda, spieoa ntat
trarre
tributo in questo
campo,
metten

della popolazione alle


condannati morte erano soliti pronunciare dei atificato delle risposte
C o n t r

a
rsi sembravano intatti
dell' esecuzione pubblica: «ll costume de prima socialmente

lella giustizia. I ceti agiati


delinquenti pare che
da loro esiga di ragionare al Popolo spettatore, di cui sonoe
r a p p r e s e n t a z i o n i

le ragioni che avevano condotto al


ai inclini ascoltaread
lo spettacolo, e torse ancora l'esempiO». Morivano da sentenze,
mentre
quelli più umili con-
ato- pronunciamento delie dalle scartottie dei
professionisti
ri», facendo uno storzo estremo di «Cristiana eloquenza» tinuavano a tenersI lontani
Der rimanendo indifferenti all' opacità
delle procedure. e
soddisfare il «Volgo». E cosi fece Mandrino, ripetendo con g del foro, m a s s a alle esecuzioni capitali. Proprio di
«occhi torbidi» rivolti al cielo: «Vissi un ribaldo, e muojo n partecipavano invece
in
traintendimenti: lo
consumavano 1 piu gravi
infame. Mi lordai le mani di
tanto sangue innocente; e giusto è fronte al patibolo
si
interpretato in m a n i e r a univoca e
non era
al presente che del mio si lordi un carnefice. L...] Voi testimoni spettacolo della pena
Nello sguardo
di vista della mia morte non imitate I'esempio mio, se non volete alvolta finiva
addirittura per e s s e r e capovolto.
diventare un
di un fuorilegge poteva
del pubblico, la
morte
ancora imitarne la fine». Con queste parole, l'eroe criminale si azion1 icenzio
di festa, O un pretesto per compiere
congedava dal suo pubblico, ringraziava l confessore e invocava momento
dissacranti. La contrizione e la paura lasciavano spazio
Dio, «vendicatore inappellabile delle sue iniquità»" se e
la disobbedienza
a pulsioni
carnevalesche, che alimentavano
L'impegno editoriale su tigure come Mandrino permette all'ordine vigente. ll rituale di punizione poteva
dunque ispirare
di attrontare alcuni nodi critici. La divulgazione di memorie tino a tar insorgere nel popolo forme
credenze eterodosse»,
forensi, storie di malviventi e resoconti di processi poteva es di adesione agli intenti dei criminalio
al
sere ispirata anche da mere ragioni economiche, puntando chiara matrice foucaultiana, si è
tuttavia
inibire una genuna Questa lettura, di
puro intrattenimento e finendo quindi per
confrontata anche con voci critiche negli ultimi anni, sopratturto
partecipazione del al dibattito intorno all'operato de
pubblico nell' analisi dei resoconti dei disordini che accompagnavano
le

tribunali. I bisogno di produrre profitto influenzava la sele XVIII secolo7. Alcuni studi hanno
dei testi da pubblicare: i giornal esecuzioni pubbliche nel
Z1one e l confezionamento
Inratti dimostrato che si di casi sporadici, capaci di
trattava
ei pamphlet Come e stato sottolineato -
erano in fondo nficiare solo in parte la prassi, ma in compenso evidenzia
prodotti largamente commerciali»,
con l'eccezione
dl anu a l mezzi di
informazione proprio per la loro rarita.
Ld
t
Non a Ca
in causa»*.
resoconti «sponsorizzati dalle parti
di furti rocamboleschi, scandali sessuali o om
Iracconti
scaffali dei librai su
o

erano fra i più ricercati sugli csta, ad esempio, la lettura di Prosperi. Deltto e perdono. cit.
efferati
bancarelle dei venditori di strada. Spesso gli autori dipinge
evano
Baronti, La morte in piazza, p.
lo e n , L exécution publique à Paris au XVIlI stecle. Seyssel, (.hamp
Vallon, 2006. Un rilettura corposa del paradign p Spierenburg. oVo
in P. Spierenbury
deida anche di N. Elias, è
toria di Luigi Mandrino. ...] Traduzione dal francese note rillessioni
le
lence and p.
pp. 9-10, 12-13, 121-124, SMent: Civilizing the Body through lime. Cambridge-Malden
M
1ar, Venezia, St. Fenziana, 1758, aliano: e E ess, 2013. In decenni più recenti, lo schema interpreti
Andries (a cura di), Cartouche, Mandrin et autres briganas
.aris, Desjonquieres, 2010; G. Tatasciore, I misteri del brigaa it ha caratterizzato
ricerche di studoSe comme
(2019), PP
2. Lopnion publique au NVII stècle, Paris, eull, 17- **
ORn di untipo criminale, in «Storica», 72
cit., p. 20.
Lenmings, Introduction: Criminal Courts,

76
competenze
sulla parola
levanza assegnata dalle fonti a questi incrociando sul discorso
eventi sarebh erdisciplinare
dinamiche
culturali
e
fuorviante: l'emersione mediatica della folla lle il
disobheuind chuave scena,
sulle

del Settecento, ad esempio,


è
neccssariamente specchio della realta, visto che la on ia, sulla
letteuNei
decenni central avvicinarsi agli aftari correnti,
dine raccomandaVa al popolo silenz10 c poltico. Nei
ad talvolta con
contrizione d e
c o m i n c i ó

cas! famosi,
alle condanne. In
buona sostanza, non dovremmo SCan fronte atro
ancese

nuovi testi ispiratiI a


drammi
riusCIvano a riunire
l'eccezione per la cancndod o c u m e n t a r i s t i c a » ,
regolasolo perché la
prima lasciaur interpretare
le storie di
propne c a
nei testi scritti o
nclle
immagini, mentre la seconda nCe inducendola
a riviVere una riconci
non e Dità, risoluzione catartica,
considerata degna di menzione", uuna .

la legge»
a ccrcare «emendare

Dal canto loro, i letterati si premurarono di


c s s i o n e ,

una
via
per Causes
quindi le
discutere.
ruolo del pubblico di tronte alle storic di giustizia. Il tema liazionc, se non
addirittura
della giustizia
conduceva

dell'introduzione
teatralizzazione
rivo anchc a occupare le pagine del periodico milanese Il C dimensione
complessa, ben prima spesso
indicata

che si interrogo sulla legittimità dei «giudizi popolari,. nel in


na
pubblico che e stata
dibattimento diritto?
ormale del dagli storici del
prospettiva della ricerca del bene comunc. Stando agliaut svolta pcriodiZ2ante a essere oggetto di messa

come
solo la sentenza finale
degli articoli, l'apertura dei
processi alle opinioni delle mase Non era più con le sue
controversieei suoi
potcva avcre cffetti collaterali pesanti, dovuti in massima parte l'intero iter lcgalc, nel caso di Leopoldo
scena, ma

alle rcazioni emotive: bisognava intattí valutare la tendenza dela


in accadde
a Napoli
capaci
dubbi: proprio come intatti tesi contrapposte,
amoltitudinen a credere alle bugie di astuti imbonitori a segure Pasquale. Emergevano diatribe fra
di San due o piu tronconi,
c o n

la ustrada del cuore», (Questo metodo poteva essere efficace dividere il pubblico in d i v e n t a v a n o veri
di c o n personaggI
che
solo di fronte alle opere musicali, alle arti figurative, alla poesis innocentisti e colpevolisti,
arrivavan0 a
visioni
simboleggiare diverse
alle finzioni romanzesche o ai drammi teatrali: aChi assiste ad e propri
beniamini c
ei monologhi dramma-
avvocati
debbs le arringhe degli
una rapprescntazione teatrale non ride ritlettendo se
delmondo. Fra un interscambio,
stimolato dal pecso
limpressione tici si stabiliva rapporto di
piangerc, ridere, ma bensi
o sentendo puramente ritormatori guardavano
Giudice competente del crescente dell'indole
della platea. Alcuni
pictosa, o vivace della favola; percio il Le persone comuni di buon occhio questa
teatralità il
svolta, considerando la
come

Teatro, e dell'eloquenza è il Popolo [...]». sulla


giustizia fondata non sul segreto,
ma
sul frivolo o sul dilettevolk, cuore di una nuova

potevano quindi esprimere giudizi entrava in il governo trasparenza". Tuttavia l'entusiasmo


non era unanime.
Diversi
ma il discorso era diverso quando gioco sottolinearono che il fascino delle
anche tra i giuristi,
dei delitti e dei castighi. (Qucst'ultimo
richiedeva un'abil Critic, dell'accertanento dei tatti
vale dire il aragionamento», e soio naschere cominciava a contare piu
posscduta da pochi, a rischiava di
c o m e csercitarla:
a loro doveva essere
quin cne, di
conscguenza, l'apertura al palcoscenico dclle
l'anticamera della dittatura dell'arbitrarietà
e
5aygi sapevano allontansva ventare
esclusivo quando ci si
rIservato il diritto di parola rcalta",
a551on1. Non a caso, il compito dei giudici appariva scmpre
dalla finzione per afrontare la emozioni SiE Pu Complesso: erano chiamati a far prevalcre la ragione nei
loro
fra artc, giustizia ed
Proprio il rapporto chc lo hanno O5Servato Ounclamenti, ignorando le rcazioni cmotive degl1 spettator
all'attenzione degli storici, che
imposto applaudivano o denigravano gli attori.
Unt
in P Basticn
croologico e
sul piano riediand Y. Robert, Dramatt Thrater the Aze of the French
Lna prospettiva piu ampia
Paris, Seuil, 20, iad Justce Tnal hy tn
hitoe de la peine de mort, 1500-1H00,
doant
lulun, Philadelphia, Ú. of lPennsylvania P, 201. p.
The Age of Spertacular (.apital PunsE d a , anche per ulteriori indicazoni biblografiche, la sintesi d
renz ustuce Done
V Barras, Leuécutum capitale n talnano
Dztord, ztord UP 2012;
Presses Universitaircs de Proveie, Van Fo alla
alla storna ituzonalizzazne del proresso penale, im l emtruhuto
del
en
ipectacle, Marseille, Dicor1t gia LDitio n991, 294 peni Drritto, treccani.it,
-

2012 (3/12/2020).
ito da |! (alffe o ua Brevue Vari 290-291,- Kobert, Dramatic Justre,
Piznolato, 176. pp.
200.
cit.. pp 1
rdtea. Seomda ed Tomo 1, Vernezia, P.
79
7
7. Raccontare un «romanz0» in
tribunale dubbi in tribunale. e. Gli avvocati avevar quindi cercatd

osservai vando che un «uom gotto» non

Intorno alcarattere ambiguo del «romanzes terlo


alle
strette,
cose» notate da un medico «e
«mede desime
teatralizzazione della giustiz1a, gli avvocati davan
d ricordare
le

battaglie retoriche senza esclusione


p
tuottte vf
evaae l i c e m e n t e r i d i r e » .
a
fantasiosa era l'intera versione dei
di
influenzare tanto gli organi giudicanticolpi, nellaa t
essere

di in generale,
a
il quale il supplizio
Più da De
Vecchis, secondo
Vec
opinione. L'evoluzione della pratica quanto la raa mentre si udivano nel buio
forense,
presentata
fatti notte,
za, in buonaa
viaggiava di pari passo con quella del mercato uor a durato
per
ntera
un'in te
NOTTURNI UCCELLI» [maiuscolo
editorial
sostan «LUGUBR
era VOCI DI
coinvolgendo letterati che alvolta fece leva proprio su queste
stampa]. Gambacorta
autorisovrapponevano
profilo giuridico con quello di di opere di loro
nella tonte
l'intero impianto accusatorio,
l'i
asserendo

finzio
screditare

Un chiaro esempio di role per degno «verso» di


questa tendenza rinvenibile in
è
Senza mezzi
termini si trattava di unletterario usato per
che
caso
«straordinario» che ebbe luogo il 9 luglio
che stimolò la del 1759 Torauato Tasso, ovvero di un espediente
La deposizione, secondo
produzione
di diversi
resoconti
manoscritti Suscitare meraviglia negli
ascoltatori.
modelli poetici,
a stampa. Un chiamato Antonio Salibene fu
uomo maldestra imitazione di

nelle foreste della Terra di assassinar


inato lui, era basata sulla e ostacolare la comprensione
Castelluccia, nei pressi di utili a scatenare
le emozioni a
ei sospetti caddero su Domenico e Veniero
Salerno, razionale dei fatti. In
dell'opuscolo, Gambacorta pose
chiusura
noti malviventi conosciuti Famulari, due che lasciava poco spazio ai
traintendimenti: «E
semp cemente come «i commento
ri. I più importanti testimoni dell'omicidio erano Famula-
un
finisce il Romanzo»".
il medico qui nella Relazione della R.
Felice De Vecchis e il suo servitore Giuseppe Di
Marco, che ll caso a s s u n s e contorni più definiti
Si trovavano in Salerno inviata al re nel luglio del 1759 e
anch'essa
quell'area Udienza di
per compiere delle commissioni
finì il nobile Do-
personali. Raccontarono di essere stati rapiti e torturati, la data alle stampe. Sul banco degli imputati
marchese di Contronee duca di Postiglione.
sciando intendere che i responsabili del misfatto (i «Famularin, menico Garofalo, contro
per l'appunto) fossero anche gli assassini di Salibene. A far Era accusato di aver consumato una vendetta personale
Dalibene e di essere quindi il mandante dell'omicidio. Era inoltre
stampare e pubblicare le deposizioni fu Pietro Gambacorts
sospettato di aver sviato le indagini diffondendo «voci di furti,
T'avvocato della Regia Udienza che si occupava delleindagint.
Lo scopo esplicito di Gambacorta era dimostrare l'nattida di altri eccessi» per far cadere l'attenzione degli inquirenti
e

Sui Famulari, già avvolti da cattiva fama. Anche le autorità


bilità di De Vecchis e Di Marco: le loro storie sí leggene
della non lontanissima città di Matera erano in stato d'allerta
libello erano completamente immerse nelle pulsioni d u
-

erprocurare la quiete a questa Provincia, ed alle confinanti


società troppo «vaga di romanzi», ovvero predispostap
stare fede a trame di fantasia, scambiandole per vicende .per far recuperare la libertà di commercio quasi attatto
Perduta per le scorrerie di detti malviventi». Il polverone
Il medico aveva raccontato nei dettagli 'accaduionte
stenendo che i due criminali erano sbucati improvvisi Cc S1 Sollevò fu quindi enorme. Dietro il fatto di sangue si
intenva un potenziale conflitto fra un aristocratico locale
daglisterpi del bosco. Uno di loro e r a «di bassa statura, Ia
guarnit nato conservare a
il controllo del territorio e la spinta
Junga, e nera, armato soltanto di scoppetta lunga, ral2zante dello Stato, fermo nell'intenzione di assumere i
col ponte di ferro, cappello nero in t e s t a , S c a r p e g r o s s eanche
an
controllo della vertenza.
co corrioli a' piedi [...J e teneva appesa alla cintola orpora-

la coltella». L'altro era molto


più alto, di «gus bianca»
tura», con «faccia pingue», «ciamberghino a te TSIone del eposizione del Medico de Vecchis, poli, 1759. pp. II1-IV, XX, XXVI.
1
p.
e
«scoppetta». Il servitore aveva confermato 1a
llevando ese di LuglioXXX: Relazione dalla R. Udienza di Salerno umiltata S.M. nel
del anno 1759,
a

Suo datore di lavoro, usando parole identiche e s in


Deposizione,
81
80
Le indagini andarono avant favorire lo sviluppo
per tre Si sforzò di
Pasquale Cirillo, uno più dei anni. FuFu Giuseppe criticando le avidità e gli
prendere le difese del marcheseprestigiosi avvocati
( 1 7 3 5 - 1 7 3 7 ) 7 .

del. Regno blico,


pubbl
di Controne. Dopo spirito dell'aristo-

di Giambattista Vico, Cirilla napoletani,a


di
gli sprechi
rma

degli insegnamenti uOve


Scelse
torme
come obiettivo criticoc r e s c i t a economica del
ciato a di nuo la
lavorare nello Studio di god arrivismi. lui trenavano

più stretta unione fra il Napoli sostenendo eva


di una comin- crazia, c h e he
secondo

vaar
no a una
condizione di sottosviluppo.
nistiche. Antonio Genovesi, diritto e a necessita
le altre lo
Cstringev

iil poteva
risolvere il problema
disci e monarca
solo che
Giuseppe
tonio Pilati avevano riconosciuto| le sue
Maria Galantuma paese
ondo
Pallante,

argine
alla pletora
plei di poteri particolaristici

spiccate Carlan
un
Nel 1733 era diventato membro
dell'Accademia doti o e
mette
c o n t r o l l a v a n o i t e r r i t o r i 7 s .

sito finale del processo.


Ciò
l'esit
interessandosi alla poesia, alle arti deelOTie.
degli Oziosi, non
c o n o s c i a m o

di questi
utilità delle scienze. Negli anni figurative alla e
Purtroppo

possiamo provare
a
entrare
nel laboratorio
quella
aranta era stato ubblica nanostante,
tra l esigenza di
convincere i giudici e
un ampio progetto di ritorma
legislativa del coinvolto
olto in avOCati, sospesi scelse u n a strategia
molto lineare,
interessato tanto i letterati quanto
l'industriaRegno, che al popolo. Pallante a u n a forma
editoriale Molti
a
di narlare era stato sottoposto
Salibene
avevano lavorato a una collezione delle rrolineando che accanimento: basti
creare un nuovo prammatiche
codice di leggi. Tuttavia regie per diviolenza inaudita,
che denotava anche

strangolato, e co testicoli
diffidenza di buona parte del l'impresa
trovo c o s t u i
nensare al fatto che
«Si
fragata per la
ceto forense
era nau
lasciavano pensare non alla semplice
Carlo di Borbone, sospettato di voler ver
verso ritorti». Questi indiZi Oggetti preziosi, ma a un'azione
sopprimere «le antiche rolontà di
denaro
rubare o
leggi del Regno» per introdurre norme nuove: in realtà per vendetta», che
doveva avere

intendevano conservare il primato interpretativo sulla i legulei compiuta«per dispetto, e Cirillo


mandante, Identiticato in Controne.
juris e l'esercizio del potere nelle controversie fra nobiltà,scientia
necessariamente un
alle stampe una memoria torense per
eccle rispose nel 1762 dando
siastici, monarchia e popolo. Negli anni Cinquanta, Cirillo difendere la legittimità del lavoro svolto da Pietro Gambacorta
al fallimento della riforma concentrandosi sull'attività torense.reagi secondo
per la Regia
Udienza. La sua tesi era piü complessa:
Si distinse per le sue posizioni tradizionaliste e anti-illuministe, lui, i Famulari avevano assalito Salibene per derubarlo,
ma

a favore di aristocrazia e clero'", Scrisse anche colluttazione nella quale l'uomo


commedie, fra la rapina era stociata in una

le quali L marchesa Castracani el malocchi, che furono messe aveva perso la vita.
in scena nei teatri di Napoli e nei salotti privati della città. In Per smontare la ricostruzione di Pallante e scagionare il
questi testi mostrò una grande dimestichezza con temi come suo prestigioso Vecchis
cliente, Cirillo si concentrò su De e

l'impostura e la dissimulazione, con un'efficacia retorica che Di Marco, accusandoli di aver inventato di sana pianta la loro
gli tornò utile anche nelle aule dei tribunali. storla, in combutta coni parenti della vittima, per far cadere
ld
Dall'altro lato della barricata a sostenere
lacolpevolea colpa sul marchese di Controne. Le loro deposizioni erano
"piene d
di Domenico Garofalo marchese di Controne -c'era Giov inverisimilitudini», dotatedi un'eleganza «che potea
Pallante, un giurista ostile ai privilegi nobiliari e umpegnuo convenire al De Vecchis, ch'era
Dottore in Medicina», ma «non
promuovere un radicale cambiamento sociale. Fin dagu Certo convenire al de Marco, ch'era uom volgarissimo,e
Trenta, aveva cercato di acerescere la sua intluenza por
pubblicando un trattato intitolato Stanfone: Memora pee NLamaro della feudalitan, cit.. p. 48; R. Ajello, Arcana Juris, cit.,
D -16. Pallante era molto critico verso i privilegi
di baronal:
orna per la riforma del Regno. «Stanfone» (1735-1737), .
a cura
a Ascione, Napoli, Guida, 1996.
R.Ajello, Cirillo, Giuseppe Pasquale. DBI, 25, 1981 Napo K.Stapelbro
Tom (14), the
Early broek. Love, Self-Deceit &Money nerce and Morality
tn
T Cfr. G.P Cirillo, Allegazioni [...I. Distribuite in pii ore descae U03. p. 21. lodern Neapolitan ment, Toronto, U. of Toronto P
Fratelli Paci, 1780. Nel primo volume di questa collezioeX-XXIN
le caratteristiche ideali di una buona memoria torense
"PP
82 83
stava a di lui servigi»: «[MJanca in esse la senplicit
pria è del vero, e son piene di
roppo studio, di e
che pro
di cui non ci e cosa tanto nimica della verità».
tare inoltre - continuava Cirillo che
che ii due
-

due uom
aljet azone
Bisoy nava no
uomini
usato «alcuni sonori
versi» che
richiamavano quelli deiavevan
epico-cavallereschi, poemie
capaci di sollevare orrore, inquiet udine
meraviglia. Altrettanto fantasiosa era la descrizione delle
degli abiti, delle facce e dei comportamenti, cosi «minutau armida
Ariosto, daLa
essere paragonabile a quella
dei canti di Ludovico
conclusione di Cirillo era decisamente sarcastica: Tanto era il
poetare piu facile in quel Dosco, che in Pindo».
I due testimoni avevano inoltre tenuto Il'autorità locale all
scuro dell'incidente, per rivelarlo solo a una donna conosciute
come Carmina e all' oste della laverna dello Zoppino: «h
vuole, che una cosa diventi notoria ad un tratto - osservaa
Cirillo con sarcasmo, palesando tutto il suo elitismo
dica ad una donna, lo dica ad un oste». In buona sostanza
secondo l'avvocato, LDe Vecchis e Di Marco avevano raccontato
la trama di un «romanzo». E la falsità della loro deposizione
doveva essere considerata come una prova dell'innocenza del
marchese di Controne
Quello che conta qui sottolineare è la strategia espositiva
usata dai professionisti del foro per intluenzare il pubblico e
gli organi giudicanti. Nel dominio dell'incertezza, assumeva
un'importanza centrale la capacità di plasmare emozioni al fine
di spostare le opinioni. Le caratteristiche dei personaggi poteva
no affascinare o spaventare, attirare lodi o vituperio. Al centro
di questo universo comunicativo c'era Tinvenzione letterarn,
che diventava oggetto di dibattiti e controversie, configuran
dosi come territorio di battaglia nella lotta fra innocentisti e

colpevolisti. Come era dimostrato anche dal processo conro


1 «seppellito vivo», la rappresentazione della giustizia non
piu fondata sulla semplice messa in scena dei crimini e aci
punizion Diventava al contrario un contenitore di controversiC
sue
interno del quale il
pubblico era chiamato a trovare Ie
NI.
G.P. Cirillo, Difesa di D. Pietro Gámbacorta, Napoli, 1/04 Pss
XIV, XXV, XXVII-XXVIII, XXXIII-XXXIV, LXIII. Cirillo par
del.
romanz0 per dire «impostura, bugia»; Id., Difesa della ricusd
Consigliere, 1764, p. XXXVIl: «Bel romanzo!».

84
soluzioni. Era una galleria di maschere e dissimulazioni, che
Vava energia nella parola scritta e nel parlato, nelle immagini
da attori e cantanti di strada.
enei gesti, nelle storie raccontate
in eredità al pubblico poche evidenze e molti dubbi.
Lasciava

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