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Università degli Dipartimento di Ingegneria

Studi di Palermo

Circuiti Logici Combinatori


Reti logiche

Prof. Orazio Gambino

Prof. Orazio Gambino


➢ Queste slides NON sostituiscono il libro di
testo ma ne completano le spiegazioni
offrendo il punto di vista del docente.
➢ Pertanto, si consiglia caldamente di
acquistare il libro di testo, che offre una più
ampia spiegazione degli argomenti trattati.
➢ Queste slides sono ad uso esclusivo e privato
degli studenti del corso di Calcolatori
Elettronici.
➢ Diffido chiunque dal pubblicarle online su
qualunque pagina web o social network.

Orazio Gambino
2
Algebra di Boole

➢ I circuiti logici sono componenti hardware che manipolano


informazioni binarie.
➢ I circuiti di base sono detti PORTE LOGICHE (logical gate).
➢ Allo scopo di descrivere i comportamenti dei circuiti digitali si
può usare una algebra (notazione matematica) che specifica
l’operazione di ogni porta e permette di analizzare e sintetizzare
(disegnare) il circuito.
➢ L’algebra dovuta a Boole è detta ALGEBRA BOOLEANA.
➢ Le variabili di questa algebra sono binarie, e possono assumere
solo due valori (0,1, True o False).
➢ Le variabili si indicano con le lettere A,B,C,X,Y,W,Z
➢ Le operazioni base sono AND ( • ), OR ( + ) ,NOT ( ¯ , ‘)

3 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Algebra di Boole
➢ Gli operatori AND, OR e NOT sono definiti mediante tabelle di
verità

4 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Algebra di Boole

➢ Altra interpretazione che possiamo dare è quella dei CIRCUITI


ELETTRONICI.
➢ Questi sistemi sono caratterizzati da grandezze fisiche (segnali) che
assumono due gamme distinte di livelli logici H (alto) L (basso)
➢ La associazione tra livelli di tensione e livelli logici può essere fatta
secondo la logica positiva o negativa
➢ PORTE LOGICHE: circuiti elettronici che realizzano le operazioni
logiche elementari
▪ Operano su più segnali di ingresso e producono un segnale di uscita
▪ Rispondono a due valori di range di tensioni che sono associati ai
valori logici 0 e 1.

5 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Porte logiche

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Prof. Orazio Gambino
Porte logiche

➢ Diagramma di temporizzazione
▪ I segnali sono campionati ad intervalli
regolari
▪ Le transizioni da un livello logico
all’altro si assumono ideali, ovvero che
avvengano istantaneamente
▪ Fronte di salita : transizione da 0 a 1
▪ Fronte di discesa : transizione da 1 a 0

7 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Simboli

➢ porta AND

AB A  B A and B A  B
➢ porta OR

A+ B A B
➢ porta XOR

A B
➢ porta NOT

A'
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A !A A
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Porte logiche

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Prof. Orazio Gambino
Porte logiche

Si sarebbero potute disegnare le porte AND e OR con una NOT in


uscita. Il “pallino” indica la presenza di una porta NOT in uscita,
ottenendo così un disegno semplificato.

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Porte logiche

Anche gli ingressi posso essere inserite porte NOT, ma al loro posto si
inseriscono sempre i “pallini”. In particolare le due porte si riferiscono alle
seguenti funzioni booleane:

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Prof. Orazio Gambino
Porte logiche

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Prof. Orazio Gambino
Funzioni Booleane: Porta AND

➢ La porta NOR è funzionalmente completa perché con essa è


possibile implementare tutte le altre porte.
➢ Vedremo più avanti un esempio per la funzione NOT
implementata con una porta NOR.

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Prof. Orazio Gambino
Funzioni Booleane: Porta OR

➢ Anche la porta NAND è funzionalmente completa. La porta OR


può essere sostituita da una NAND con gli ingressi negati.

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Funzioni Booleane: Porta NOT

➢ La porta NOT può essere sostituita da una porta NAND o NOR


con lo stesso segnale distribuito ad entrambi gli ingressi
➢ Lo schema di unna qualsiasi porta con porte NOT in ingresso

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Prof. Orazio Gambino
Funzioni Booleane: Porta XOR

X  Y = X Y + X Y
La porta logica XOR può essere espressa tramite una piccola “rete combinatoria”
tramite porte AND, OR e NOT.

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Prof. Orazio Gambino
Scrivere la tabella di verità di questo circuito
equivalente della porta XOR

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Prof. Orazio Gambino
Porte logiche ad ingressi multipli

➢ A sinistra una AND a tre ingressi. A destra il circuito equivalente


realizzato con AND a due ingressi.

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Porte logiche ad ingressi multipli

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Prof. Orazio Gambino
Funzioni logiche come operatori booleani
1 1 0 0 1 0 0 1 AND 1 1 0 0 1 0 0 1 OR
01101011 = 01101011 =
01001001 11101011

Con la funzione AND è possibile selezionare bit o


Semibyte (basso o alto) con la tecnica del
mascheramento:

1 1 0 0 1 0 0 1 AND 1 1 0 0 1 0 0 1 AND
00001111 = 11110000 =
00001001 11000000
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Prof. Orazio Gambino
Da binario a Gray con l’ operatore XOR
➢ Per convertire in codice Gray il numero 110010 basta applicare
l’operatore XOR tra il numero e la sua versione shiftata a destra
di una posizione

binario 1 1 1 0 2 XOR
1 1 1 02 =
Gray 1001 -
➢ Da notare che l’MSB è lo stesso sia per il numero binario che
per i codice Gray ottenuto. L’ LSB del risultato viene omesso.
➢ In termini analitici, la regola è la seguente
gn = bn
gi =bi ⊕ bi+1 i = n-1,…, 1

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Prof. Orazio Gambino
Da binario a Gray con l’ operatore XOR

➢ Esempio con 3 cifre:

g2=b2; g1=b1 ⊕b2; g0=b0 ⊕ b1

b2 g2

g1
b1

g0
b0

22
Da Gray a binario con l’operatore XOR

➢ Sia il codice Gray che il numero binario hanno lo stesso MSB,


quindi si determina facilmente l’ MSB del numero binario:

gn = bn

➢ Tutte le altre cifre del numero binario si trovano, una per una,
con il seguente procedimento iterativo:

bi =bi ⊕ gi+1 i = n-1,…, 1

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Prof. Orazio Gambino
da Gray a binario tramite operatore XOR
Gray Code Binary
g2g1g0 b2b1b0

Gray 10010 000 000


001 001
011 010
binario 1 010 011
110 100
111 101 Per tre cifre:
101 110 b2=g2, b1=g1⊕g2, and b0=g0⊕g1⊕g2
Gray 10 0 1 0 100 111 In generale:
bn=gn,
b(n-1)=g(n-1)⊕gn, ….
binario 1 1 b1=g1⊕g2⊕g3...⊕gn and
b0=g0⊕g1⊕g2⊕g3...⊕gn.

Gray 1 00 1 0 Gray 1 0 01 0

binario 11 1 binario 1 1 1 0-
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Prof. Orazio Gambino
da Gray a binario tramite regola

➢ il bit più significativo è uguale per entrambi


➢ se il bit del codice gray è uguale a 0, allora copia la precedente
cifra binaria; altrimenti inverti la precedente cifra binaria

➢ Rivedi l’esempio precedente con l’operatore XOR e verifica la


correttezza delle regole sopra.

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Famiglie logiche

RTL TTL ECL CMOS

Transistori con
Resistori e MOS
Elementi Circuitali Transistori accoppiamento
Transistori Complementari
diretto

Porta base NOR NAND OR E NOR NOR o NAND

Tempo di propagazione tp (ns) 12 10 2 50

Freq. di Clock (MHz) 8 15-60 60 5

Fan out 5 10 25 >50

Tensione di alimentazione (V) 3 5 5,2 3-15


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Circuiti Integrati

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Prof. Orazio Gambino
Datasheet

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Prof. Orazio Gambino
Breadboard (Basetta prova circuiti)

https://it.wikipedia.org/wiki/Breadboard

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Prof. Orazio Gambino
Funzioni booleane
➢ Le funzioni booleane sono quelle funzioni di variabile booleana
che possono assumere soltanto i valori vero e falso (1,0).
➢ Le funzioni booleane possono essere specificate usando la
tabella di verità.

F = X +Y Z

30 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Identità fondamentali - Premessa
➢ Il principio di dualità dell’algebra booleana afferma che un’equazione
booleana rimane valida se si considera il duale di entrambi i lati
dell’uguaglianza di un’espressione.
➢ Il duale di un’espressione si ottiene:
▪ cambiando AND con OR e viceversa
▪ cambiando uno con zero e viceversa
▪ mantenendo le priorità implicite ed esplicite
➢ La tabella delle Identità fondamentali che segue è divisa in due
colonne proprio per mostrare l’effetto del principio di dualità.
➢ Tutte le identità sono dimostrabili con il metodo dell’induzione
completa, cioè sostituendo tutte le possibili combinazioni di 0 e 1 alle
variabili d’ingresso.
➢ Le identità restano valide se una variabile rappresenta una
espressione più complessa: per X= AB+C si ottiene per l’identità 3
AB+C+1=1
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Prof. Orazio Gambino
Identità fondamentali

Duali
32 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Identità fondamentali – identità derivate

1. Si dimostra mettendo a fattor comune ed i.f.3


2. Si dimostra mettendo a fattor comune la X ed i.f.7
3. Si dimostra tramite i.f. 15
4. Si dimostra tramite i.f. 14, i.f.6 ed infine i.f.3
5. Si dimostra tramite i.f. 15 ponendo Z=Y
6. Si dimostra tramite i.f. 14
33 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Identità della porta XOR
X 0 = X X 1 = X
X X =0 X  X =1
_________ _________
X Y = X Y X Y = X Y
_________ _____________
X  Y = XY + XY X  Y = XY + XY
= (X +Y)(X +Y )
= XY + XY

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Prof. Orazio Gambino
Teorema di DeMorgan
➢ Forma generale del teorema di DeMorgan
➢ Passando da un membro all’altro
▪ OR => AND e AND => OR
▪ Il complemento è eliminato dall’intera espressione e applicato a ogni variabile
▪ Le precedenze implicite ed esplicite sono mantenute
➢ Dimostrazione del Teorema di DeMorgan tramite tabella di verità.

X1X 2 X n = X1 +X 2 + + Xn X1 +X 2 + + X n = X1X 2 X n

35 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Complemento di una funzione

➢ Attraverso DeMorgan ➢ Usando la dualità


▪ Si applica il Teor. Di DeMorgan ➢ Deriva dalla generalizzazione del
ripetutamente teorema di DeMorgan
▪ Si deriva l’espressione duale della
funzione data
▪ Si complementano tutti i letterali

Duale

Complemento dei letterali

36 - RETI LOGICHE
Semplificazione di funzioni - 1

F = XYZ + XYZ + XZ
POSSIAMO SEMPLIFICARE LA FUNZIONE
F = XYZ + XYZ + XZ
= XY(Z + Z) + XZ (IDENTITA' 14)
= XY • 1 + XZ ( " 7)
= XY + XZ ( " 2)

37 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Semplificazione di funzioni - 2
➢ La semplificazione conduce a espressioni equivalenti, ovvero
aventi la stessa tabella di verità, ma corrispondenti a
implementazioni diverse
➢ Dal punto di vista circuitale, ottengo un circuito con meno porte
e quindi più economico.

38 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Teorema del consensus - Enunciato

XY + XZ + YZ = XY + XZ
E nella sua versione duale
( X + Y )( X + Z )(Y + Z ) = ( X + Y )( X + Z )
➢ Il prodotto YZ, può essere eliso dalla somma logica in cui i due
fattori Y e Z appaiono in altri due prodotti che differiscono per
una unica variabile, diretta in un prodotto (X Y) e negata
nell’altro (X’ Z)
➢ E’ utile nella semplificazione di funzioni per via algebrica
(tecnica SAR, systematic algebraic reduction)

39 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Teorema del consensus - Dimostrazione

➢ Dimostrazione

XZ

40 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Tecnica di riduzione algebrica sistematica

➢ Riduzione algebrica sistematica (SAR, systematic algebraic


reduction)
1. Esprimere la funzione in forma SOP
2. Riordinare le variabili
3. Per ciascuna coppia di prodotti
1. Applicare ripetutamente adiacenza:
exp1 exp2 + exp1 exp2’ = exp1
2. Applicare ripetutamente idempotenza:
exp1 + exp1 = exp1
4. Applicare il consensus
exp1 exp2 + exp1’ exp3 + exp2 exp3 = exp1 exp2 + exp1’ exp3

41 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Forme canoniche
➢ Le funzioni booleane possono essere espresse in forme
equivalenti, ovvero aventi la stessa tabella di verità
➢ Si dice forma canonica una espressione booleana che contenga
una somma logica di prodotti (forma SOP, sum-of-products)
ovvero un prodotto logico di somme (forma POS, product-of-
sums)
➢ Stessa funzione in forma SOP e POS
F(XYZ)=X’Y’Z’+X’YZ’+(X’+Y+Z’)’+(X’+Y’+Z’)’

▪ SOP: F(XYZ) = XYZ + XYZ + XYZ + XYZ

▪ POS: F(XYZ) = (X + Y + Z)(X + Y + Z)(X + Y + Z)(X + Y + Z)

➢ Un’espressione algebrica, che rappresenta una funzione, si può


derivare dalla relativa tabella di verità eseguendo la somma
logica di tutti i prodotti per i quali la funzione assume valore 1
42 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Mintermini e maxtermini
➢ Mintermine, mj ➢ Maxtermine, Mj
▪ prodotto di tutte le variabili ▪ somma di tutte le variabili
▪ appaiono una sola volta ▪ appaiono una sola volta
▪ in forma diretta o in forma negata ▪ in forma diretta o in forma negata
➢ Rappresenta una delle combinazioni ➢ Rappresenta una delle combinazioni
delle variabili binarie elencate nella delle variabili binarie elencate nella
tabella di verità tabella di verità
➢ Vale 1 soltanto in corrispondenza della ➢ Vale 0 soltanto in corrispondenza della
specifica combinazione alla quale è specifica combinazione alla quale è
associato associato
➢ Il pedice j è l’equivalente decimale del ➢ Il pedice j è l’equivalente decimale del
numero binario ottenuto indicando con numero binario ottenuto indicando con
1 le variabili dirette e con 0 quelle 0 le variabili dirette e con 1 quelle
negate negate
m5 => A . B . C . D M5 => A + B + C + D
5 => 0 1 0 1 5 => 0 1 0 1
=> A’ . B . C’ . D => A + B’ + C + D’
43 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Mintermini per funzioni di 3 variabili

Si=0…n-1 mi = 1, per una funzione di n variabili


44 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Maxtermini per funzioni di 3 variabili

Pi=0…n-1 Mi = 0, per una funzione di n variabili


45 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Forme canoniche SOP e POS

➢ Somma di prodotti (SOP) ➢ Prodotto di somme (POS)


▪ Si individuano le righe per cui ▪ Si individuano le righe per cui
F ha valore 1; F ha valore 0;
▪ Si scrivono tanti prodotti ▪ Si scrivono tante somme
quante sono le righe quante sono le righe
individuate individuate
▪ Ogni prodotto è il mintermine ▪ Ogni somma è il maxtermine
relativo alla riga relativo alla riga
▪ La funzione F si esprime come ▪ La funzione F si esprime come
somma logica dei prodotti prodotto logico delle somme
individuati individuate

46 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Funzione in forma canonica Sum Of Product
Considerata la tabella di verità, individuo i mintermini in
cui F=1:

F(XYZ) = XYZ + XYZ + XYZ + XYZ =


= m0 + m2 + m5 + m7
o più sinteticamente:
F(XYZ) =  m(0, 2,5,7)
dove la Σ indica la sommatoria logica dei mintermini.
Se considero la funzione complementare F si procede
allo stesso modo:

F(XYZ) = XYZ + XYZ + XYZ + XYZ = m1 + m3 + m4 + m6


F(XYZ) =  m(1,3, 4,6)
Si noti che i Mintermini ottenuti nella funzione complementare sono quelli assenti nella
funzione F.
47
Prof. Orazio Gambino
Funzione in forma canonica Product Of Sum
F = m1 + m3 + m4 + m6 = m1m3m4m6
= M 1M 3M 4 M 6 (in quanto m j = M j )
= (X + Y + Z)(X + Y + Z)(X + Y + Z)(X + Y + Z)
F(XYZ)= M (1,3, 4,6)
dove il simbolo Π ha l’ovvio significato di sommatoria logica.
Una qualsiasi funzione in forma non canonica può essere ricondotta ad una forma canonica
a partire dalla sua tabella di verità ed esprimendola in forma canonica SOP.

E=Y+XZ
E(XYZ)=  m(0,1, 2, 4,5)
48
E(XYZ)=  m(3,6,7)
Prof. Orazio Gambino
Implementazione a due-livelli
➢ Le forme canoniche consentono di esprimere una funzione
booleana con soltanto due livelli di porte logiche AND o OR:
Forma SOP => logica AND-OR Forma POS => logica OR-AND

49 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Criteri di costo
➢ Quanto costa l’implementazione fisica di una funziona booleana?
➢ E’ possibile che vi siano più funzioni booleane che soddisfano la
tabella di verità. Quale scegliere?
➢ In generale, è da preferire una funzione con meno letterali possibili.
Es: F=AB+C(D+E) e F=AB+CD+CE
5 letterali 6 letterali
➢ A parità di letterali, si preferisce la funzione con con meno termini
possibili. Esempio: entrambe le funzioni hanno 8 leterali ma la
prima funzione ha 2 termini mentre la seconda ne ha 5
G=ABCD+ABCD G=(A+B)(B+C)(C+D)(D+A)
➢ Letterali negati implicano ulteriori costi a causa dell’uso di porte
NOT agli ingressi, giacchè non esistono implementazioni nei circuiti
integrati con ingressi già negati. Al contrario, ci sono porte logiche
già negate (vd. Famiglie logiche) per cui il complemento in uscita
non aggiunge costo.

50
Prof. Orazio Gambino
Mappe di Karnaugh
➢ Mappa di Karnaugh (K-map)
▪ diagramma composto da celle
▪ ogni singola cella rappresenta un mintermine
➢  forma SOP è identificabile graficamente su una
mappa di Karnaugh come l’insieme delle celle
corrispondenti ai mintermini inclusi nella funzione
➢ Le espressioni semplificate prodotte dalla mappa di
Karnaugh sono sempre espresse nella forma SOP o
POS
➢ Le K-map consentono di effettuare semplificazioni
soltanto per implementazioni circuitali a due livelli

51 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
K-map
➢ Le celle di una K-map corrispondono ai mintermini di una funzione ad
n variabili.
➢ ATTENZIONE!!!
▪ Tutta la mappa meno la cella i corrisponde al maxtermine i.
➢ Forme SOP:
▪ Si impostano ad 1 le celle corrispondenti ai mintermini che implicano la
funzione
▪ Le rimanenti celle sono impostate a 0 (in assenza di non-specificazioni)
➢ Forme POS:
▪ Si impostano a 0 le celle corrispondenti ai maxtermini che specificano la
funzione
▪ Le rimanenti celle sono impostate a 1 (in assenza di non-specificazioni)

52 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
K-map a 2 variabili
➢ Individuazione dei Mintermini ➢ Rappresentazione di funzioni
nella K-map

AND = m3 = XY
OR = m1 + m2 + m3 =
=XY + XY + XY=
=XY + X(Y + Y)=XY + X=
=X+Y (identità derivata 3)
53 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Porta XOR tramite K-Map?

54 -
Prof. Orazio Gambino
Semplificazione tramite K-map a 2 variabili
2-adiacenza
X Y X Y X Y X Y
0 1 0 1 0 1 0 1
0 1 1 0 1 0 0 1
1 1 1 1 1 1 1 1

XY+XY XY+XY XY+XY XY+XY


=X(Y + Y) =Y(X + X) =X(Y + Y) =Y(X + X)
=X =Y =X =Y
REGOLA: Due Mintermini adiacenti semplificano la funzione
booleana con l’ eliminazione del letterale che appare in un
Mintermine
55
e nella sua versione negata in quello adiacente.
Prof. Orazio Gambino
Semplificazione tramite K-map 2 variabili

X Y X Y X Y X Y
0 1 0 1 0 1 0 1
0 1 1 0 1 0 1 0 1 1
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

X+Y X+Y X+Y X+Y

Le funzioni booleane generate da queste K-map si ottengono in forma


Sum Of Product (SOP) per mezzo dell’identificazione dei Mintermini
adiacenti e della sostituzione ad ogni coppia di Mintermini dei risultati
semplificati della pagina precedente.

La seconda K-map semplificata è la porta OR della slide 47.


56
Prof. Orazio Gambino
Posizione dei Mintermini (Maxtermini) sulla
K-map
➢ Si dispongono i Mintermini A B C mi o M i
(Maxtermini) della tabella di verità 0 0 0 0
vista nella slide 41 (42) secondo il 0 0 1 1
codice Gray
0 1 1 3
➢ Ad ogni riga corrisponde una cella
0 1 0 2
➢ Le variabili meno significative
1 0 0 4
etichettano le colonne e quelle più
significative le righe della K-map 1 0 1 5
1 1 1 7
1 1 0 6

A B,C 00 01 11 10

0 0 1 3 2

1 4 5 7 6
57 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
K-map a 3 variabili

58 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
K-map a 3 variabili
• La tabella si presenta con il • La numerazione dei Mintermini
letterale doppio (variabili YZ) si effettua indicando mXYZ
espressi in codice Gray. Infatti,
tale codice permette di avere la
variazione di un solo letterale tra
due Mintermini adiacenti renden-
m000 m001 m011 m010
do possibile la semplificazione
vista nelle slide precedenti.
m100 m101 m111 m110

m0 m1 m3 m2

m4 m5 m7 m6
59
Prof. Orazio Gambino
K-map a 3 variabili: Adiacenze

• La mappa a tre varia- • Le celle 0-2, 4-6 sono


bili è lo sviluppo nel adiacenti.
piano di un cilindro.

60
Prof. Orazio Gambino
K-map a 3 variabili
Semplificazione con 2-adiacenza
XYZ+XYZ=XY(Z + Z) = XY XYZ+XYZ=XZ(Y + Y) = XZ

X YZ X YZ
00 01 11 10 00 01 11 10

0 1 1 0 1 1

1 1

REGOLA: Come nella K-map a 2 variabili, due


Mintermini adiacenti semplificano la funzione booleana
per eliminazione del letterale che appare in un
Mintermine e nella sua versione negata in quello
61
adiacente
K-map a 3 variabili
Semplificazione con una 3-adiacenza
XYZ+XYZ+XYZ REGOLA: L’adiacenza di 3
=XYZ+XYZ+XYZ+XYZ=XY + XZ Mintermini può essere
considerata come somma di
Applico idempotenza
adiacenze a 2 Mintermini
sommando il termine
senza altra possibilità di
X’Y’Z già presente ma
riduzione.
risulta somma di due
adiacenze doppIe XYZ+XYZ+XYZ
=XZ+XY

62
K-map a 3 variabili
Semplificazione con 4 adiacenze
Adiacenza 2x2. Usando il risultato REGOLA: Una 4-adiacenza è
della precedente per le adiacenze espressa da un’unica variabile
m0 m1,aggiungiamo solo i che è costante nel passaggio da
Mintermini m4 m5 un’adiacenza all’altra.

XY + XYZ+XYZ XY + XYZ+XYZ
=XY + XY(Z+Z ) = XY + XY(Z+Z)
= Y(X + X)=Y = X(Y + Y) = X
X YZ X YZ
00 01 11 10 00 01 11 10
0 1 1 0 1 1 1 1
1 1 1 1 63
X YZ
00 01 11 10
0 1 1 1

1 1
64
Esercizio: verificare che le adiacenze
indicate isolino una sola variabile!

65
Prof. Orazio Gambino
K-map a 4 variabili
• Anche per la K-map a 4 variabili si • Allo stesso modo del caso a 3
usa il codice Gray. variabili si determinano le posizio-
ni dei Mintermini.

66
Prof. Orazio Gambino
K-map a 4 variabili: adiacenze
• Tutti i Mintermini sul bordo sono • I Mintermini sono
adiacenti. I 4 vertici formano
un’adiacenza 4x4 disposti nello spazio
come un toroide.

67
Prof. Orazio Gambino
K-map a 4 variabili: adiacenze 1x2 – 2x1
e 3 adiacenze
YZ Anche per la K-map a 4 variabili le adiacenze
WX 00 01 11 10
di due Mintermini producono l’eliminazione di
00 1 1 un letterale che si presenta nella sua versione
diretta e negata.
01 1
WXYZ+WXYZ WXYZ+WXYZ
11
=WXY(Z + Z) =WYZ(X + X)
10
= WXY = WYZ

REGOLA: Come per il caso della K-map a 3 variabili, l’adiacenza


di 3 Mintermini può essere considerata come somma di adiacenze
a 2 Mintermini senza altra possibilità di riduzione.

F=WXY+WYZ 68
Prof. Orazio Gambino
K-map a 4 variabili: adiacenze 2x2
YZ
WX 00 01 11 10 Come nel caso della K-map
00 1 1 a 3 variabili, si ottiene
l’eliminazione di due letterali
01 1 1 che compaiono sia in forma
diretta che negata. Per il
11
primo termine della funzione
si riutilizza un risultato
10
precedente.

WXY+WXY=WY(X + X)=WY
69
Prof. Orazio Gambino
K-map a 4 variabili: 8-adiacenza
YZ
WX 00 01 11 10 La funzione in forma SOP di
00 1 1 1 1 questa K-map è data dalla
somma della funzione espressa
01 1 1 1 1 dai primi quattro Mintermini
calcolata nella precedente slide
11
e per il termine W’Y in quanto
solo queste variabili rimangono
10
costanti. Per cui si ottiene:

F=WY+WY=W
REGOLA: Una 8-adiacenza è espressa da un’unica
variabile che non varia nel passaggio da un Mintermine 70
all’altro.
Verificare che le adiacenze indicate isolino i
letterali X’Z’

71
Prof. Orazio Gambino
Verificare che le adiacenze indicate isolino le
variabili W,X,Y,Z

72
Prof. Orazio Gambino
Esempio
F=m(4, 5, 6, 12, 13) = A’ B C’ D’ +
+ A’ B C’ D +
+ A’ B C D’ +
+A B C’ D’ +
+A B C’ D
CD
A B 00 01 11 10

00

01 1 1 1

11 1 1

10

73 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Esempio

F=m(4, 5, 6, 12, 13) = B C’ + …

CD
A B 00 01 11 10

00

01 1 1 1

11 1 1

10

74 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Esempio

F=m(4, 5, 6, 12, 13) = B C’ + A’ B D’

CD
A B 00 01 11 10

00

01 1 1 1

11 1 1

10

75 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Esempio
➢ Semplificare la funzione seguente in forma SOP:
F= m(0,1,2,4,5,6,8,9,12,13,14)

76 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Esempio

➢ Semplificare la funzione seguente in forma POS:


F= m(0,1,2,5,8,9,10)

F = AB + CD + BD

F = ( A + B)(C + D)( B + D)

77 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Primi implicanti e primi implicanti essenziali
➢ Implicante
▪ Un prodotto P è un implicante di una funzione se essa assume il valore 1 per tutti
i mintermini che compongono il prodotto P considerato.
➢ Tutti i raggruppamenti di una K-map, ottenuti raggruppando celle marcate con
1, sono implicanti
➢ Primo implicante
▪ Dato un implicante P, se la rimozione di qualunque letterale dà luogo a un
prodotto che non è un implicante della funzione, allora P è un primo implicante.
➢ Per una funzione F di n variabili, l’insieme dei primi implicanti corrisponde sulla
mappa di Karnaugh all’insieme di tutti i raggruppamenti costruiti utilizzando 2 m
celle (m = 0, 1, ….n), contenenti 1, in cui ciascun raggruppamento dell’insieme
contiene il maggior numero possibile di celle.
➢ Primo implicante essenziale
▪ Se un mintermine di una funzione è incluso solo in un primo implicante, tale
termine si chiama primo implicante essenziale
▪ Se per una data funzione F, una cella contenente un 1, è inclusa in un solo
raggruppamento che è un primo implicante, allora quel primo implicante è
essenziale.
78 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Esempio
➢ Si noti che gli accoppiamenti costituiscono primi implicanti
purché non siano completamente interni ad accoppiamenti di
ordine superiore.
In altre parole, se non si
trovano raggruppamenti
più grandi che coprono i
Mintermini, allora quei
raggruppamenti sono
primi implicanti.

79 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Esempio
➢ Per la funzione
F=m(0,1,2,4,5,10,11,13,15)
determinare tutti i suoi primi implicanti e dire quali
di essi sono essenziali.
➢ A’B non è essenziale
perché gli altri primi implicanti
bastano a ricoprire tutti i Mintermini.
L'eliminazione dei Mintermini
NON-essenziali minimizza
l'espressione analitica
della funzione booleana.

80 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
K-map trasposta - 1

➢ Si mostra che la F è la stessa del caso della K-map con le


variabili trasposte
81
Prof. Orazio Gambino
K-map trasposta - 2

➢ Errata corrige: Figura 2.25, l’espressione della F è sbagliata nel


libro.
82
Prof. Orazio Gambino
Funzioni non completamente specificate
➢ Sono funzioni la cui tabella di verità prevede, oltre alle configurazioni
in cui la funzione vale 1, configurazioni per le quali sono possibili due
situazioni
▪ Sono combinazioni di ingresso che non si possono presentare
▪ Sono combinazioni di ingresso che si possono presentare, ma per
le quali è indifferente il valore che si attribuisce all’uscita
➢ I mintermini corrispondenti a tali configurazioni si chiamano
condizioni di non-specificazione
➢ Nella mappa di Karnaugh vengono rappresentate con X
➢ La scelta di decidere quale valore attribuire alla X in fase di
semplificazione è legata alla possibilità di ottenere espressioni più
semplici

83 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Semplificazione in presenza di non-specificazioni

1. Individuare i PI assumendo che X = 1


2. Eliminare dall’elenco dei PI ottenuto tutti i PI costituiti soltanto
da non-specificazioni
3. Selezionare i soli PI necessari a coprire la funzione, definita dai
soli mintermini che la implicano (coprire i soli 1 della funzione)
4. Le non-specificazioni che fanno parte dei PI selezionati nella
copertura saranno impostate a 1, le altre a 0

84 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Esempio
➢ Semplificare la funzione: F (A,B,C,D)= Sm(1,3,7,11,15),
con non specificazioni d(A,B,C,D) = Sm(0,2,5)

85 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Progettazione
1. Individuare dalla tabella di verità i Mintermini interessati (SOP),
ossia le configurazioni delle variabili d’ingresso da riconoscere
2. Trasferire i Mintermini nella K-map
3. Riconoscere le adiacenze e quindi creare gruppi di Mintermini
traminte primi implicanti essenziali
4. Dedurre la forma analitica della funzione che verrà così
ottenuta in forma semplificata
5. Disegnare lo schema equivalente alla funzione trovata
6. Selezionare i circuiti integrati da una famiglia logica
7. Creare i collegamenti tra gli ingressi e le uscite delle porte
logiche
8. Fornire tensione di alimentazione continua compatibile con la
famiglia logica scelta

86
Prof. Orazio Gambino
Funzione dispari - 1
➢ Lo XOR di tre o più variabili ha valore 1 solo se le variabili che
assumono valore 1 sono in numero dispari (funzione dispari)
➢ I mintermini con un numero dispari di variabili in forma diretta, non
sono adiacenti e differiscono al più per due letterali
▪ Hanno distanza due l’uno dall’altro.
➢ La funzione pari è il complemento della dispari.

87 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Funzione dispari - 2

88
Prof. Orazio Gambino
Funzioni dispari - 3
XYZ + XYZ + XYZ + XYZ
= ( XY + XY ) Z + ( XY + XY ) Z

Tenendo conto delle propietà :

X  Y = XY + XY
_________ _____________
X  Y = XY + XY
= (X +Y)(X +Y )
= XY + XY
Da cui deriva:

= ( X Y ) Z + ( X Y ) Z =
= X Y  Z
89
Prof. Orazio Gambino
Generazione e controllo di parità
➢ Il circuito che permette l’aggiunta del bit di parità
prende il nome di generatore di parità (parity
generator)
➢ Il circuito che permette il controllo di parità prende il
nome di controllore di parità (parity checker)
➢ Usando parità pari, si ha un errore se il parity checker
genera 1 in uscita (perché un XOR di più variabili è 1
se il numero di bit 1 è dispari).

90 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Penny:”What does this circuit do?”
Sheldon:”It choices the greatest between A and B”

91
Prof. Orazio Gambino
Il transistor
➢ Interruttore elettronico (Shockley, Brattain, Bardeen, 1947)
➢ Due stati: conduzione, interdizione (acceso, spento)
➢ Altissima densità di integrazione
▪ 3-10 M trans/cm2
➢ Altissima velocità (frequenza) di commutazione da uno stato all’altro
▪ 500-1300 milioni cicli/secondo (HERTZ)
▪ 0.8-2 miliardesimi di secondo
➢ Sostituisce il nucleo magnetico
inizi ’70
➢ Base, emettitore, collettore
➢ La base controlla il funzionamento
▪ In presenza di tensione sulla base
la corrente scorre dal collettore
verso l’emettitore (conduzione)
▪ In assenza di tensione, non c’è
passaggio di corrente (interdizione)

92 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Funzionamento del transistor
➢ Due modi per associare i due valori
binari ai due modi di funzionamento
del transistor

➢ Logica positiva
▪ Associare allo stato di conduzione il
valore binario 1
▪ Associare allo stato di interdizione
il valore binario 0

➢ Logica negativa
▪ Associare allo stato di conduzione il
valore binario 1
▪ Associare allo stato di interdizione
il valore binario 0

93 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Circuiti integrati
➢ I transistor sono dispositivi di materiale
semiconduttore, silicio o arseniuro di
gallio
➢ Transistor e connessioni sono
raggruppati in circuiti integrati
(integrated circuit o chip)
➢ Sono disposti su un wafer di silicio con
un processo litografico
▪ Maschere di integrazione
▪ Densità o scala di integrazione, numero
di transistor per cm2
▪ LSI (low) , MSI (medium), VLSI (very
large), ULSI (ultra large scale
integration)
➢ I chip sono montati tipicamente su
involucri con una doppia fila di pin (dual-
in-line package)
➢ I vari chip sono quindi montati in circuiti
stampati o schede (circuit board)
94 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
Scale di integrazione
➢ Densità o scala di integrazione
▪ numero di transistor per cm2
▪ Oggi: 3-50 M transistor/cm2
➢ Diverse technologie
▪ LSI (low scale integration)
▪ MSI (medium scale integration)
▪ VLSI (very large scale integration)
▪ ULSI (ultra large scale integration)
➢ Un esempio concreto
▪ 10 M transistor/cm2 significa disporre
3200x3200 transitor in un quadrato
con 1 cm di lato
▪ I transistor devono distare 0.003 mm
▪ 20x più vicini del più piccolo
granello di sabbia!

95 - RETI LOGICHE
Prof. Orazio Gambino
George Boole Augustus De Morgan
(matematico) (matematico)
2 novembre 1815, Lincoln, Regno Unito 27 giugno 1806, Madurai, India
 8 dicembre 1864, Ballintemple, Cork, Irlanda  18 marzo 1871, Londra, Regno Unito
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Prof. Orazio Gambino

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