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COME VALUTARE
LA POSIZIONE
PRISMA EDITORI
Traduzione
Fabio Molin
Copertina
Charles Azzopardi
Titolo originale
OTSENKA POSITZII
© Fizkultura i Sport (Mosca 1990)
Edizione italiana
© 1995 PRISMA EDITORI Srl
Via G. Pacchiarotti l 09 - 00139 Roma
Ristampa
2004
ISBN 88-7264-049-0
Prefazione 7
l
Capitolo
COSA SIGNIFICA VALUTARE UNA POSIZIONE 9
Capitolo2
GLI ELEMENTI DELLA VALUTAZIONE 13
Capitolo3
I FATTORI POSIZIONALI DETERMINANTI 43
Capitolo 4
LA VALUTAZIONE E LA SCELTA
DI UN CORRETTO PIANO DI GIOCO 57
5
Capitolo
VALUTAZIONE STATICA E VALUTAZIONE DINAMICA 81
Capitolo6
POSIZIONI CARATTERIZZATE
DA SQUILIBRIO DI MATERIALE 89
Capitolo 7
LA VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE
E GLI ASPETTI PSICOLOGICI 1 13
8
Capitolo
LA VALUTAZIONE CONCRETA E IL DOGMATISMO 1 23
9
Capitolo
ESERCIZI PRATICI 129
PREFAZIONE
Anatolij Lysenko
CAPITOLO l
COSA SIGNIFICA
VALUTARE UNA POSIZIONE
Mosca, aprile 1960. Nona partita del match Botvinnik-Tal. Sul palcosce
nico del teatro Pushkin è in corso l ' ennesimo atto del grandioso spettacolo
che tiene avvinto tutto il mondo scacchistico.
Il Grande Maestro di Riga aveva iniziato il match con notevole sicu
rezza. Giocando con uno stile elegante e aggressivo, aveva distanziato
l ' insigne avversario di ben tre punti. Tuttavia nel l' ottava partita Tal era
i ncappato nella prima sconfitta. Ed ecco che nella nona, per nulla i mpres
sionato dal precedente insuccesso, sacrificò un Cavallo in e6 già ali' 11•
mossa dando vita ad una posizione estremamente complessa, nella quale
perfino un computer si sarebbe trovato in difficoltà a calcolare anche solo
le varianti principali. A quel punto le possibilità del giovane stidante sem
bravano superiori a quelle del Campione, notevolmente più grande d' età.
Invece, sorprendentemente, la forte pressione esercitata dallo sfidante
venne respinta con sicurezza. "Come è possibile, il calcolo delle varianti
non è il punto forte del giocatore di Riga?" si domandarono alcuni. A que
sta domanda fu lo stesso Tal a rispondere in un articolo scritto qualche
tempo dopo il match:
"Nel corso della lotta scacchistica il pensiero dei due avversari si svi
luppa secondo modalità completamente differenti. Molti giocatori, in par
ticolare quelli appartenenti alla giovane generazione, si dedicano al calco
lo delle varianti praticamente per tutte e cinque le ore di gioco e tutto il la
vorio della loro mente nel corso della partita si riduce più o meno a consi
derazioni del tipo 'se io vado qui, lui va lì', ripetute all' infinito. Gli scac
chisti di maggiore esperienza invece, i quali studiano in maniera più ap
profondita i segreti del l' arte scacchistica, generalmente non si imbarcano
in imprese tanto faticose e attenendosi a sol idi (nella maggior parte dei ca
si) principi basilari, si dedicano a pianifi care il loro gioco. A titolo
d' esempio, vorrei riportare il dialogo intercorso tra Botvinnik e me dopo
la conclusione dell ' i ncontro. Quando cominciai a sparare con la velocità
di una mitragliatrice le varianti che avevo calcolato nel corso della partita
e che dimostravano la bontà della posizione del Nero, Botvinnik mi disse:
'In principio questa posizione mi era sembrata preferibile per il Bianco,
ma poi ho trovato il piano giusto che consisteva nel cambiare le Torri con
servando le Donne' . In un primo momento tale valutazione della posizio
ne mi parve incredibilmente astratta, ma dopo che cominciai a ri vedere
tutte le numerose varianti, non mi rimase che prendere atto della giustezza
lO Come valutare la posizione
Oggetto principale della nostra indagine sarà il secondo punto; per di più
prenderemo in considerazione solo le posizioni dell' apertura c del centro
di partita. Il punto primo verrà preso in esame nel capitolo "Posizioni ca
ratterizzate da squilibrio di materiale". Per quanto riguarda i motivi com
binativi, nel nostro libro non vengono esaminati in maniera speci fica, pur
essendo presenti in numerose partite.
CAPITOLO 2
Taubenhaus-Tarrasch
Amburgo 1 885
Partita Inglese
l. c4 e6
2. .tJc3 dS
3. e3 eS
4. .tJf3?
4. d4
S. .tJe2 .tJc6
6. .tJg3 hS!
7. a3
Per opporsi, dopo 7 . h4 8 . .tJe2, all ' avanzata decisiva d4-d3 seguita da
. .
7. h4
8. .tJe2 eS
9. d3 aS!
In risposta a IO. exd4 il Nero intende riprendere con il pedone 'c' ; si rive
la quindi utile prevenire la possibile avanzata del pedone 'b' del Bianco .
10. h3 .lld7
11. e4 f6
12. <tlh2 gS
Ad eccezione del pedone 'b', le forze del Nero sono pronte ad effettuare
lo sfondamento decisivo; il Bianco è talmente ristretto da non poter azzar
dare neppure un movimento. Tuttavia con le prossime mosse Taubenhaus
riesce a portare in gioco i propri pezzi con notevole abilità.
13. .lld 2 a4
14. <tlcl .Q.d6 (l)
l
B
17. .Q.g4 � g6
18. �f3 't;g7
19. g3 .§ b8
Il Nero intendeva effettuare la spinta b7-b5 con apertura decisiva del gio
co sul lato di Donna. Ma con le sue prossime mosse (in particolare con la
22•) il B ianco fa all' avversario una sostanziosa concessione sul lato di Re.
Il Nero ne approfitta e cambia piano.
Ora i l B ianco minaccia con �f3 e h4 di liberarsi del pedone debole 'h',
aprire i l gioco e passare all' attacco. Tuttavia la sua posizione è così ristretta
che, se il Nero reagisce correttamente, i suoi tentativi di salvarsi sono desti
nati al fallimento.
23. rt;f7!
24. �e2 �d7
25. �f3 .§ h6
26. � g3 �8e7
27. .§g1
27. �f4
2
B
Il vantaggio del Nero è così grande che al Bianco non rimane altro da fare
che gettarsi allo sbaraglio [N.d.A.].
d8=� gf2 matto. In questa variante l ' umile pedone a4 svolge un ruolo
essenziale.
40. �f6
41. �d7+ �xgS
42. �xf8 g h8
43. �e6+ �g4
44. d7 �f3
4S. �gS+ �g2
46. �e4 gg8
47. �c2 �n
48. �g3+ �el
Harmonist-Tarrasch
Breslavia 1 889
Partita Spagnola
l. c4 eS
2. ?:Jf3 ?:Jc6
3. .Q..bS ?:Jf6
4. O-O ?:Jxe4
s. d4 ?:Jd6
6. .Q.. xc6 dxc6
7. dxeS ?:JfS
8. �xd8+ <itJxd8
Una delle mie varianti preferite. A seguito della perdita dell' arrocco, il
Nero ha i n un primo tempo un gioco difficile e solo nel finale le sue possi
bilità si fanno m igliori grazie al possesso della coppia degli Alfieri e alla
maggioranza di pedoni sul lato di Donna. Negli ultimi tempi l ' attacco del
Bianco è stato studiato con attenzione c sono stati trovati dei buoni metodi
per rinforzarlo; per tale ragione la variante del testo non è considerata pro
mettente. Peraltro la patta resta nom1ahncnte alla portata del Nero.
9. .Q.gS+
È meglio sviluppare questo Al fiere in c3 via d2. Tuttavia la mossa più for
te è 9. E!, d l + e il Nero deve tornare con il Re in e8, poiché il tratto 9 . . .
.Q..d 7 sarebbe sbagliato a causa di IO. e6 seguita da ?:Je5.
9. çtJe8
10. �c3 h6
11. .Q.. f4 �e6
12. f!.ad1 .§. d8
13. ?:Je4 eS
16. b6
17. <it>fl !J..e7
18. a3
18 . l".!.d8
19. l".!.xd8+ <ifixd8
20. c3
20. !J..d S
21. .tJfd2 <ifid7
22. <ifie2 gS (3)
3
B
29. 4J g3 4J h4
34. �dS
35. 4J f2 hS
36. �f3
36. .Q.fS
37. �e3 bS (4)
20 Come valutare la posizione
38. �f3 a5
39. �e3 b4
40. �f3 �c6
41. axb4
41. cxb4
42. cxb4 axb4
43. �e4 �d5
44. �d6 Jtxd6
45. exd6 c3
46. bxc3 b3
(O- l )
Tarrasch-Makovetz
Dresda 1 892
Gambetto di Donna
l. d4 d5
2. c4 e6
3. �c3 �f6
4. Jtg5 Jte7
5. �f3 b6
6. § cl J,1.b7
7. e3 0-0
8. Jtd3 �bd7
9. 0-0 a6
1 1. ..Q..f4 .ild6
12. .1lxd6 �xd6
13. cxd5 exd5
14. �c2
14. h6
15. �b3 �f6
17. �f6
18. �a4 �d7
19. �c3 �f6
20. �a4 �d7
21. �c5 (5)
5
N
21. bxc5
22 Come valutare la posizione
24. ):!c2
È buona anche 24. �a3 impedendo la risposta c7-c5 che ora invece sareb
be stata possibile: 24 . . . c5 25. f!. xc5? �c4 26. �b4 a5 27. �b5 ..Q..a6 28.
�c6 ):!fc8 e i l Nero guadagna la Torre. Ma dopo 25. �b6 ! c4 26 . ..Q..e2 e
poi �d4 il Bianco ha una buona posizione e può attaccare i pedoni cen
trali dell' avversario.
In seguito alla distruzione del lato di Donna del Nero, la partita è teorica
mente decisa. I pedoni a6, c7 e d5 sono debolissimi e il B ianco può attac
carli con grande facilità, mentre il Nero non è in grado di intraprendere al
cuna iniziativa degna di nota.
29. b3 g d8
30. ):!eS E!, d6
31. b4 g6
32. ..Q..c2 E!, d7
33. ..Q..a4 ):! e7 (6)
6
B
34. J.l.c6
Semplice e forte. Il B ianco avrebbe perso di colpo dopo 34. J.l.xe8 � axe8
35. � xc7? � xc7 36. � xc7 (36. 'ffixc7 � c8) 36 . . . �xd4 [N.d.A.].
34. J.l.xc6
3S. � xc6 'ffi gS
36. <tlf3 'ffi g4
37. 'ffixdS
Ancora più forte sarebbe stato i l seguito 37. b5 per poi continuare con
bxa6, che avrebbe lasciato al B ianco un forte pedone passato in a6.
La nostra idea è che già ora il Nero potesse abbandonare in tutta tran
quillità. La mossa del testo, infatti, non compromette la vittoria; tuttavia ai
fini del tema che stiamo studiando il successivo svolgimento della partita
non presenta particolare interesse [N.d.A.].
Schallopp-Tarrasch
Breslavia 1 889
Difesa Francese
l. e4 e6
2. d4 dS
3. <tlc3 <tlf6
4. eS <tlfd7
s. f4 eS
6. dxcS <tl xcS
7. �f3 �c6
8. J,1.e2 �b6
9. gb1 �d7!
Prevenendo Jte3 .
10. Jtd2
10. f6!
1 1. exf6 � xf6
12. �a4 �c7
13. 0-0 Jtd6
14. �gS
Qui e anche più avanti Schallopp attacca con eccessivo slancio. Esatta era
g2-g3.
14. 0-0
15. c4 h6
16. eS (7)
7
N
Come valutare la posizione 25
16. hxgS
17. cxd6 �xd6
18. fxgS �e4
19. t1 xf8+
19. �xf8
20. Jte3 �fS!
Giocata soprattutto per impedire i l tratto Jtd3, cui ora seguirebbe � b4.
21. h4
21. Jtd7
22. �eS (B)
8
N
26 Come valutare la posizione
La battaglia per le case centrali è stata vinta dal Nero, e ciò gli spiana la
strada verso la vittoria [N.d.A.].
22. d4
23. .flxd7
23. dxe3
24. Jtf3
A 24. �fl segue 24 . . . .fjg3 2S. �xfS .fjxe2+ 26. <;tJfl .fjg3+ con guada
gno di un pezzo. In caso di 24. �e l il Nero può guadagnare il .fjd7 .
24. .fjd2
25. � cl .fjd4
26. <;tJh2
26. Jtxb7 conduce alla perdita della Donna oppure al matto: 26 . . . �f2+
27 . <;tJh2 .fje2 28. �el .fjfl + 29. <;tJh3 .fjf4+ 30. <;tJg4 .flh2 matto oppure
27. <;tJh l .fje2 28. �el .fjg3+ 29. <;tJh2 .fjdfl + 30. <;tJh3 �fS matto.
26. �f4+
27. <;tJh3 .fj 2xf3
28. gxf3 e2
(O-l)
Tarrasch-Schottlander
Amburgo 1 88S
Partita del Centro
l. e4 eS
2. d4 exd4
3. �xd4 .fjc6
4. �e3 g6
5. .fjc3 Jtg7
Come valutare la posizione 27
6. .Q.d2 d6?
Quando non riuscite a confutare l' apertuta debole giocata dal vostro avver
sario, ciò va a vostro danno. Il Nero doveva preparare la spinta di due pas
si del pedone 'd' con � f6, 0-0 e fl. e8 . La mossa del testo, unita a quelle
immediatamente successive, è la causa della futura disfatta del Nero.
7. �f3 .Q.e6
8. .Q.bS �e7
9. �d4! .Q.d7
Per avanzare il pedone ' f' , cui il Bianco aveva aperto la strada con il nono
tratto.
12. fS
1S. eS!
All ' epoca il dogma del pedone isolato non era ancora noto.
15. dxe5
16. fxe5
17. .§. ad1
17. �eS
18. e6
18. <tlg8
19. �g3 �e7
20. ..Q.f4 .§. ac8
21 . .§. fe1 <tlf6
22. <tld5 .Q.xd5
23. .Q.xd5 <tlh5
Se il Nero cattura il pedone 'b', il pedone passato del Bianco decide rapi-
damente l ' esito della partita: 23 . . . <tlxd5 24 . .§. xd5 .Q.xb2 25 . .Q.e5+
.Q.xe5 26. �xe5+ �g8 (oppure 26 . . . �f6 27. e7 o anche 26. . . El. f6 27.
El. d7 �f8 28. El. f7) 27. El. d7 �f6 28 . e7 e vince.
Una posizione d ivertente: l' .Q.f6 è inchiodato lungo due direttrici diverse.
Il successo del Bianco in questa partita è stato determinato dal l ' attività
esplicata dai suoi pezzi, dalla forte coppia degli Alfieri e, naturalmente,
dal pedone passato [N.d.A.].
25. c6
26. .Q.b3 .§. fc8
Come valutare la posizione 29
9
N
27. § d7 �fS
28. f(f7 �xf7
29. exf7 f(xeS
30. f(xeS (l-O)
l) Vantaggio di sviluppo.
2) Maggiore mobilità.
3) Conquista del centro.
4) Posizione esposta del Re.
5) Case deboli .
6) Configurazione dei pedoni:
a) pedoni uniti;
b) pedoni isolati;
c) pedoni doppiati.
7) Maggioranza pedonale sul lato di Donna.
8) Colonne aperte.
9) Possesso dei due Alfieri contro Alfiere e Cavallo oppure contro
due Cavalli.
si pensava che quasi ogni sacrificio (anche i n apertura) che avesse lo sco
po di dare vita ad un attacco, fosse giustificato, e spesso la pratica confer
mava tale opinione. "Tuttavia le successive ricerche e i risultati dei Mae
stri hanno dimostrato che nella maggior parte dei casi simili sacrifici i n
uno stadio iniziale della partita sono infondati anche se effettuati con il
Bianco; se sortiscono un effetto, è solo perché l' avversario esegue delle
mosse che possono essere definite sbagliate. In realtà oggi tutti gli esperti
ritengono che a gioco corretto di entrambe le parti l'esito logico della par
tita debba essere la patta. [ . . . ] Da ciò consegue che sia in teoria sia in pra
tica tra Maestri di alto livello e di pari forza neppure un pedone debba an
dare perduto, in nessuno stadio della partita, se non si vuole correre il ri
schio di subire una sconfitta. [ . . . ] Anzi è stato dimostrato in modo assolu
tamente inconfutabile che le debolezze determinatesi a seguito di un attac
co scorretto in un qualsiasi punto della scacchiera provocano gravi diffi
coltà e possono molto spesso rivelarsi fatali . Nel mediogioco i punti debo
li verranno occupati dai pezzi avversari e sarà estremamente difficile riu
scire ad allontanarli dalle posizioni conquistate; ciò darà all 'avversario il
tempo di consolidare la sua posizione, o d i premere i n maniera ancora più
energica sulle debolezze o ancora di acquisire una maggiore libertà per gli
altri pezzi allo scopo d i dare vita ad un attacco in un'altra zona della scac
chiera. Di solito la partita viene persa quando l' occupazione dei punti de
boli può venire realizzata dall ' avversario sull' ala dove si trova il Re oppu
re al centro, prima che possa avvenire il cambio di qualche pezzo. Tutta
via tali case deboli sono pericolose anche nel finale, dopo il cambio delle
Donne e delle Torri e l ' entrata in gioco dei Re, poiché da quel momento
diventa fondamentale il calcolo delle possibili mosse di pedone e la parte
che è priva di debolezze si ritroverà con un enorme vantaggio".
Più avanti Steinitz si sofferma in maniera dettagliata sul ruolo del Re
nella partita, definendolo "un pezzo forte sia per l ' attacco sia per la dife
sa". Nelle conclusioni sottolinea il proprio consenso al principio per cui
"il modo più semplice e rapido per vincere è anche quello migliore" cd
osserva che nei match contro gli avversari più forti Morphy "ha realizzato
brillanti sacrifici solo in due partite su scssantatré", mentre le sue vi ttorie
più spettacolari si sono avute contro avversari più o meno deboli. Il filo
conduttore del capitolo è rappresentato dall' idea che nessuna combinazio
ne e nessun attacco sono possibili senza i necessari presupposti di ordine
posizionale. Proprio. la capacità di porre in essere questi ultimi costituisce
una dimostrazione di grande maestria.
Nel settimo capitolo, intitolato "Il valore relativo dci pezzi e i principi
del gioco", Stcinitz esamina dettagliatamente le caratteristiche di gioco di
tutti i pezzi , sottolineando che "a seguito del numero infinito e del l 'estre
ma varietà delle posizioni che possono verificarsi è possibile operare un
32 Come valutare la posizione
raffronto teorico-pratico della forza dei vari pezzi solo in termini appros
simativi". Citando Staunton, egli scrive più avanti:
"Alcuni studiosi hanno calcolato il valore matematico approssimato
dei pezzi : prendendo il pedone come unità, al Cavallo viene attribuito un
valore di 3 ,05, all 'Alfiere di 3,50, alla Torre di 5,48 e alla Donna di 9,94.
"Il Re - Al monarca non viene assegnato alcun valore in quanto, come
ribadito da tutte le massime autorità, non può essere né catturato né cam
biato. Queste caratteristiche vengono ulteriormente complicate dali ' obbli
go di sottrarsi agli scacchi o di proteggersi da essi.
"[ . . . ] Nel manuale di B ilguer viene affermato che nei finali di pedone
il Re è più forte dei pezzi leggeri (ossia dell'Alfiere e del Cavallo). Siamo
propensi ad estendere questo giudizio a tutte le fasi della partita e vorrem
mo aggiungere che l' azione del Re in combinazione con un pedone difeso
equivale praticamente a quella esplicata dalla Torre, beninteso se né il Re
avversario né alcun altro pezzo può collaborare con quest'ultima".
Steinitz concorda con l'opinione che il giocatore deve, di norma, ar
roccare presto sul lato di Re, ma osserva che tale rifugio "comporta a vol
te alcuni problemi, allorché uno dei pedoni del lato di Re - per lo più
quello di Cavallo o di Torre - è già stato spinto o può essere costretto a
farlo". E ancora: "Quando l ' avversario si procura una maggioranza di pe
doni sul lato di Donna, è opportuno non aumentare la distanza tra il pro
prio Re ed i pedoni avversari, poiché il Re è un pezzo in grado di arrestare
tali pedoni nel finale. [ . . . ]È preferibile cercare prima di cambiare le Don
ne ed alcuni pezzi leggeri, poi differire l ' arrocco o non effettuarlo affatto.
[ . . . ] Da qualsiasi parte si arrocchi, occorre tenere a mente che i pedoni d i
Torre, Cavallo e d Alfiere formano insieme a i pezzi leggeri una sicura di
fesa contro la maggior parte degli attacchi pianificati dall'av versario. La
spinta di uno qualsiasi di questi pedoni deve essere ritardata il più possibi
le, poiché offre un comodo obiettivo di attacco all' avversario.
"Di rado si riesce ad ottenere un gioco soddisfacente quando si effet
tuano mosse di Re in apertura. Ma esistono delle eccezioni, come quando
l' avversario permette la cattura del pedone 'e' da parte del Cavallo, rifa
cendosi a sua volta sul pedone 'f' . Ad esempio dopo le mosse l . e4 e5 2 .
..(tc4 .tlf6 3 . .tlc3 il Nero può tranquillamente giocare 3 . . . .tlxe4 e con
sentire al proprio Re di uscire per un breve periodo di tempo allo scoperto
dopo la replica 4 . .Q.xf7+ <i!;>xt7 5 . .tlxe4 d5 6. �f3+ <i!;>g8 7 . .tlg5 �d7 e
l' iniziativa passerà ben presto nelle mani del Nero, che si è procurato il
vantaggio dei due Alfieri e possiede un magnifico centro.
"[ . . . ] Talora nel centro di partita è necessario, a scopo offensivo o di
fensivo, trasferire il Re da un lato all 'altro della scacchiera. Occorre pren
dere una decisione simile con la massima cautela, poiché ciò comporta
spesso la perdita di materiale prezioso (soprattutto nel caso che non si sia
Come valutare la posizione 33
già avuto il cambio delle Donne). Ma d' allra parte la potenza difensiva del
Re deve essere valutata con serenità nel caso in cui non esista la minaccia
di tali perdite oppure se l' avversario non è in grado di raggruppare forze
sufficienti per l' attacco; dobbiamo i nfatti rammentare che per dare matto
al Re è necessaria la cooperazione di molti pezzi.
"[ . . . ] Staunton mette giustamente in guardia contro gli scacchi privi di
scopo, ma raccomanda di dare scacco nella fase iniziale della partita se in
tal modo il Re avversario può venire costretto a muovere perdendo la pos
sibilità di arroccare. Egli scrive: - Non catturale in nessun caso un pedone
avversario che sta davanti al vostro Re: non di rado quel pedone può ser
vire da scudo difensivo".
Successivamente Steinitz si sofferma sul ruolo del Re nel finale come
"pezzo forte che sostiene i propri pedoni e arresta quelli avversari" ed il
lustra la regola del quadrato, riportando una serie di esempi pratici .
"La Donna - È il pezzo p i ù forte sulla scacchiera e non h a senso
esporla all' attacco dei pezzi nemici (come accade quando essa entra i n
gioco nella primissima fase della partita). Come indicato in vari testi, in
apertura è pericoloso collocare la Donna sulla stessa colonna o diagonale
del Re. Prima che il gioco vero e proprio si sviluppi, tre pezzi (purché al
meno uno di essi sia una Torre) sono superiori alla Donna. Due Cavalli e
un Al fiere di solito sviluppano una forza inferiore a quella della Donna.
[ . . . ] Il giocatore deve esere molto prudente prima di catturare un pedone o
un pezzo avversario con la propria Donna, poiché spesso si verificano del
le situazioni in cui quest'ultima viene catturata in cambio di materiale non
adeguato o finisce fuori gioco mentre l ' avversario, in sua assenza, dà vita
ad un poderoso attacco.
"La Torre- A causa della posizione che occupa inizialmente (bloccata
com' è dalle forze amiche) e delle caratteristiche del suo movimento, non
può essere utilizzata in maniera efficace nella fase iniziale della parti ta.
Da molti punti di vista la Torre di Re è superiore a quella di Donna in
apertura grazie alla maggiore facilità di effettuare l' arrocco corto. [ . . . ] Va
osservato che due Torri unite sono in posizione più idonea per l ' attacco e
per la difesa quando sono raddoppiate su una colonna aperta. Una delle
posizioni di attacco più forti della Torre (e ancor più se si tratta di due
Torri) si ha quando occupa la settima traversa. [ . . . ] In questa situazione si
determina un attacco contro il Re avversario (generalmente posizionato
sull'ottava traversa) eh� è molto difficile se non impossibile respingere.
"[ . . . ] Due Torri ben coordinate sono più forti della Donna quando lulli
i punti sono saldamente difesi, ma soprattutto quando il Re è ben prolello
dalla minaccia di scacchi .
"Va tuttavia considerato che la Torre è un pezzo dai movimenti un po'
goffi, mentre la Donna - che agisce ad ampio raggio - si rivela spesso pre-
34 Come valutare la posizione
ziosa sia in attacco che i n difesa, soprattutto nel caso che collabori con uno
o più pezzi leggeri. Il manuale di Bilguer osserva che le Torri sono più
adatte a sostenere i pedoni passati, ma sono meno forti nell' azione di con
tenimento di quelli avversari, al contrario della Donna o dell'Alfiere. Per
tanto a coloro che posseggono dei forti pedoni si può dare un consiglio:
cambiate le Donne e gli Alfieri e tenete le Torri. Il difensore deve invece
fare tutto il contrario.
"Di solito la Torre è un po' più forte del Cavallo e due pedoni, ma u n
po' meno forte dell' Alfiere e due pedoni. Una Torre e due pedoni sono più
forti di due Cavalli e un pochino più forti di Alfiere e Cavallo, ma equi
valgono più o meno a due Alfieri . Due Torri sono u n po' più forti di due
Cavalli ed un Alfiere, ma u n po' più deboli di due Alfieri e un Cavallo.
''[ . . . ] Nei finali, quando si spingono uno o più pedoni senza il suppor
to del Re e con solo una Torre avversaria che li ostacoli, di solito è meglio
disporre la propria Torre dietro i pedoni, affinché essa non ostruisca la lo
ro avanzata. Ma nella lotta contro i pedoni avversari, è consigliabile attac
carli da dielro.
"[ . . . ] Con o senza il tratto, due pedoni passati uniti vincono contro la
Torre purché:
l ) abbiano raggiunto la sesta traversa;
2) il Re avversario si trovi ad una distanza di almeno tre case libere
dal pedone più vicino;
3) nessuno dei pedoni possa venire catturato subito dalla Torre.
"Analogamente tre pedoni passati uniti all ' altezza della quinta traversa
vincono contro la Torre (con o senza il tratto) se il Re avversario è lonta
no almeno quattro case l ibere e a patto che nessuno dei pedoni possa veni
re catturato subito dalla Torre. Al riguardo, però, è necessario sapere che,
se la Torre attacca uno qualsiasi dei pedoni (eccezion fatta per quello cen
trale), bisogna sacrificarglielo ed avanzare uno degli altri due; in tal caso i
due pedoni rimasti raggiungeranno la sesta traversa prima che il Re avver
sario sia in condizione di intervenire. Invece se la Torre attacca il pedone
centrale, quest'ultimo deve essere spinto per primo.
"L' Alfiere - Il valore relativo di questo pezzo suscita molte discussio
ni tra i Maestri . Alcun i accordano una chiara preferenza al Cavallo nel fi
nale e sostengono che, in combinazione con la Donna e la Torre, il Caval
lo si rivela più forte dell 'Alfiere. Tuttavia, dopo un attento studio delle
posizioni tipiche che hanno attirato la nostra attenzione e delle relative ec
cezioni, siamo giunti alla conclusione che l'Alfiere è superiore al Cavallo
in tutte e tre le fasi della partita, e ciò vale per la maggioranza delle possi
bili combinazioni con altri pezzi. La superiorità dell'Alfiere, soprattutto in
combinazione con l' altro Alfiere sia in attacco sia in difesa, venne dimo
strata per la prima volta in maniera sistematica ed esauriente dal grande
Come valutare la posizione 35
quello dell 'Alfiere; quando il Cavallo lo attacca, il pedone può essere di
feso solo dal suo Re, il che lascia al nostro Re completa libertà d ' azione.
"Il pedone - Saper manovrare bene con i pedoni, i quali nella posizio
ne iniziale formano una compatta falange davanti al Re e agli altri pezzi,
costituisce una delle qualità più preziose ai fini della condotta della parti
ta. La perdita (senza compenso) di un pedone si rivela spesso fatale i n
virtù del suo privilegio di trasformarsi in Donna o , a scelta, in un qualsiasi
altro pezzo, una volta raggiunta l' ottava oppure la prima traversa. Inoltre
la maggioranza degli esperti ammette oggi che la debolezza di un pedone
è meno grave della debolezza di una casa sulla quale può stabilirsi con
grande efficacia un pezzo (pedone) avversario. Questa seconda debolezza
rischia anzi di condurre spesso alla sconfitta e quindi una corretta gestione
dei pedoni deve impedire all'avversario di occupare vantaggiosamente tali
case.
"I pedoni centrali , ossia quelli di Re e di Donna, vengono mossi nella
maggioranza delle aperture prima degli altri tre pedoni disposti su entram
be le al i; ciò avviene non solo perché la loro avanzata costituisce una vali
da preparazione per l' inizio delle operazioni, ma anche - come vedremo
più avanti - per una serie di altre ragioni. In primo luogo, fino a che man
teniamo sulle case di partenza i tre pedoni disposti su ciascun lato, non si
formano buchi. [ . . . ] Con il termine 'buco' designiamo le case poste sulla
terza o quarta traversa una volta che i due pedoni contigui ad esse siano
stati spinti o catturati . Ad esempio, dopo le mosse l . e4 e5 2. c4, nel cam
po del B ianco si determinano due buchi in d3 e d4. In secondo luogo, nel
finale si troverà in grande vantaggio il giocatore che avrà il maggior nu
m ero di pedoni ancora nelle case di partenza; spesso infatti - avendo il
tratto a disposizione - è molto importante d isporre della possibilità di
spingere i pedoni di una o due case a seconda delle circostanze".
Nelle pagine successive Steinitz si dichiara concorde con la seguente
idea di Staunton: "È particolarmente vantaggioso per i vostri pedoni occu
pare il centro della scacchiera, poiché ciò ostacola lo sviluppo delle forze
avversarie. I pedoni di Re e di Donna trovano un' eccellente collocazione
sulla quarta traversa, ma non è tanto facile conservarli in questa posizio
ne: se ne avanzate uno, la forza di entrambi diminuisce considerevolmen
te". Più avanti il campione invita a superare con i pedoni la metà della
scacchiera con estrema prudenza, sottolineando che "molto di rado è il ca
so di avanzare uno dei propri pedoni fino alla sesta traversa".
In tal modo abbiamo preso conoscenza dei principi fondamentali della
dottrina formulata dal primo Campione del mondo, quanto meno nella mi
sura che ci è necessaria per approfondire il tema di nostro interesse. Ab
biamo altresì esaminato alcuni esempi pratici che hanno confermato i po
stulati principali di questa dottrina.
Come valutare la posizione 37
Tali esempi, per quanto a nostro avviso convincenti, erano forse un po' a
senso u nico, poiché uno dei contendenti (Tarrasch) aveva giocato in ma
niera impeccabile, mentre l' altro aveva impersonato il ruolo della vittima
predestinata. Pertanto, per non dare l' impressione che sia sufficiente indi
viduare qualche fattore posizionale favorevole ad uno dei giocatori per at
tribuirgli un vantaggio decisivo, prenderemo ora in esame altri esempi.
Spielmann-Tartakower
IO
21. �f6!
22. �xb7
Bisognava preferire la continuazione più modesta 22. g3.
22. �f4+
23. �hl �xf2
24. �c6+ �gS!
25. h4+ �g4!
26. t1 dfl
26. �b6
27. �c4 t1 d2
38 Come valutare la posizione
28. b4 �e3?
33. �a6
(O-l)
Kljavinish-Ragozin
Leopoli 1 95 1
11
N
24. �al
25. �el .Ll_g5!
26. .Ll_d2 �xel+
27. .Ll_xel .Ll_cl !
28. .Ll_dl 4J f4
29. jtc2 f6
Come valutare la posizione 39
Nezhmetdinov-Tal
Mosca 1 957
12
B
L'ultima mossa del Nero era stata 1 3 . . . .fjc6xe5, con l ' idea di procurarsi
un forte centro. Dopo la mossa migliore, ossia 1 3 . . . .fld7xc5, la posizione
sarebbe stata all' incirca pari. Vediamo ora come proseguì la partita .
17. �e3 § d8
40 Come valutare la posizione
18. g ad l eS?
20. J,l.b5
A 20 . . . d4 seguiva 2 1 . J,l.c4+ <;t>h8 22. �g5 J,l.e6 23. J,l.xe6 dxc3 24. J,l.d5
h6 25. �e3 g ac8 26. J,l.xc6 �xc6 27. g xd8+ g xd8 28. �xe5 e il B ian
co ha un solido pedone in più.
21. �g3
22. g f2!
23. h3
Il B ianco migl iora la propria posizione senza fretta poiché non si vedono
mosse utili per il Nero.
23. J,ta8
Oppure 23 . . . d4 24. J,l.c4+ <i!;>h8 25. g dfl �c8 26. g f7 g xfl 27. g xfl
g g8 28. J,td2 e non è facile consigliare qualcosa di buono al Nero.
Questo tratto perde forzatamente, ma oramai non c ' era più salvezza.
Nezhmetdinov riporta quest' interessante variante: 26 . . . d4 27. J,l.b3+
<i!;>h8 28. g dfl �d8 29. g t7 g xt7 30. g xt7 g g8 3 1 . J,l.d2 e4 32. J,l.g5
�e8 33. g c7 g f8 34. J,l.f6 ! .
Il centro pedonale, aiia cui formazione il Nero aveva tanto puntato, ha fi
nito per rivelarsi soltanto un pesante fardeiio.
Ljubojevic-Larsen
Londra 1 980
13
B
24. h5
A prima vista l ' attività dei suoi pezzi sembra lasciare il Bianco in chiaro
vantaggio. Tuttavia gli avvenimenti assumono una piega inattesa.
24. gxh5!
25. _g_g2
Troppo impulsiva. Tuttavia anche in caso di 28. El. xh5 El. xg4 la posizione
del Nero sarebbe stata preferibile.
28. dxeS
29. .Q.b6 f!. xb6
30. .tlxb6 "èi'xb6
31. f!. xhS .Q.xg2
32. "èi'xg2 .tle3
33. "èi'gl .tldS!
34. "èi'xb6 .tlxb6 35. gxh6 .tldS! 36. f!. gl+ �h8 37. f!. xeS .tlxf6 38.
f!. aS f!. a8 39. E!, fl .Q.e7 40. c3? bxc3 41. �c2 f!. c8 (0-1 )
I FATTORI POSIZIONALI
DETERMINANTI
Negli scacchi un vantaggio quantitativo si trasforma molto spesso in un
vantaggio qualitativo. Accumulare piccoli c insignificanti vantaggi fa sì
che questi si trasformino in sostanziosi vantaggi duraturi. In sostanza i fat
tori posizionai i determinanti sono per l ' appunto dci vantaggi duraturi .
Esaminiamo due partite nelle quali possiamo faci lmente identificare i mo
menti che ci interessano più da vicino: la ricerca c l ' individuazione dei
fattori posizionali determinanti. Si possono apprendere molte cose anche
in un solo giorno, ma la capacità di estrarre da una massa di clementi i ve
ri fattori posizionai i determinanti è un' arte che esige un costante perfezio
namento.
Reshevsky-Capablanca
Margate 1 935
Gambetto di Donna
l. d4 <lJf6
2. c4 e6
3. <lJc3 d5
4. .Q.g5 <lJbd7
5. cxd5 exd5
6. e3 ]le7
7. Jtd3 0-0
8. -?fJc2 eS? !
9. <lJ f3
44 Come valutare la posizione
.Q.xf6 �xd3+ 1 1 . �xd3 .Q.xf6 1 2. �xd5 .ftxb2, che sarebbe stata soddi
sfacente per lui. Naturalmente il Bianco non poteva accontentarsi di una
tale continuazione.
9. c4
10. .Q.fS t1 e8
1 1. 0-0 g6
Già si fanno sentire gli effetti del l ' indebolimento del pedone d5. A 1 1 . . .
�f8? seguiva 1 2. .ftxc8 .§ xc8 1 3 . .Q.xf6 .Q.xf6 14. �f5 guadagnando un
pedone.
14
B
14. .Q.xf6!
Come valutare la posizione 45
14. .Q.xf6
15. b3!
15. �a5
16. b4! �d8
Dopo 1 6 . . . �xb4 1 7 . .§. ab 1 �d6 1 8 . .§. xb7 le minacce del Bianco sono
ben tre: 19 . .§. fb 1 , 1 9 . .§. xa7 e 19 . .§. b5.
17. �a4!
17. a6
18. b5! .§. e6
19. .§. ab1
Non va bene 1 9 . bxa6 .§. xa6 20. �b5 .§. a5 ! 2 1 . �xb7 .§. b8 22. �c6
.§. b6.
19. .§. b8
15
B
26. f6
27. �g4 �d7
28. h3 <it>g7
Come valutare la posizione 47
16
B
31. �fdl!
Una mossa tanto impegnativa poteva essere eseguita solo sulla base di una
corretta valutazione della posizione.
31. fS
32. �bS! g as
33. �xc7 .Q.xc7
34. �c3 �e6
3S. �f2 b6
36. �f3 g d8
37. g ab2 �e7!
38. g b4
39. § d7
39. <it> hl ..Q..d8
40. g4 fxg4
41. hxg4 � d6
42. <it>gl ..Q..c7
43. <it>f2 § f7 !
44. gS ..Q..d8
45. <it>e2 (l 7)
17
N
45. JtxgS?
46. f!. xb6 �a3
47. \ffd 2! jte7
48. f!. b7 E!. xa4
Il seguito 48 . . . �d6? 49. f!. 7b5 f!. xb5 50. axb5! conduceva ad una posi
zione chiaramente persa per il Nero.
49. �xdS
Era perdente 49. �xa4? a causa di 49 . . . �d3+ 50. \ff c l jta3+ oppure 50.
\ffe l jth4+. Dopo la cattura del pedone in d5, invece, la posizione del Ne
ro cade a pezzi.
La valutazione è immediata: il forte centro, la colonna aperta 'b', l ' in
contenibilità dei pedon i passati sono tutti elementi che giocano a favore
del B ianco e per di più fra poco il Nero dovrà anche cedere del materiale.
La parte finale della partita è facilmente comprensibile.
49. f!. aS
so. �xc4 f!. hS
51. \ffd3 �a8
52. �e6 �a3?
53. f!. d7 E!. hfS
54. E!. b3! �al
55. E!. xe7 �fl+
56. \ffd 2 (l-O)
Smyslov-Szabo
Hastings 1 954-55
Difesa Grunfeld
l. c4 �f6
2. �f3 g6
3. d4 Jtg7
4. g3 0-0
50 Come valutare la posizione
5. Ag2 d5
6. cxd5 �xd5
7. 0-0 c5
Una mossa come un'altra. Il fatto che le sue conseguenze si faranno senti
re per tutta la partita non deve indurci a giudicarla negativamente.
8. e4
In caso di 8. dxc5 <i) a6 il Nero avrebbe risolto con successo tutti i proble
mi di apertura.
8. -tJf6
9. e5 � d5
10. dxc5 �b4
1 1. �c3 �8c6
12. �e2 '&d3
13. f! d1 �xe2
14. �xc2 � xe5
15. �xe5 J.1.xe5
16. J.1.h6 § eS
17. § d2 (18)
18
N
I pezzi bianchi collaborano fra loro meglio di quelli neri ed inoltre il B ian
co si è impadronito della colonna 'd' . Tuttavia anche il coordinamento tra
i pezzi neri potrebbe migliorare e comunque il Nero può lottare per il pos
sesso della colonna 'd' . Questi fattori posizionali non determinano dunque
un vantaggio del Bianco né lo determineranno i n futuro. Ma la sua supe
riorità, per quanto minima, ha un carattere duraturo. Nella presente partita
il fattore posizionale determinante è rappresentato infatti dalla superiorità
pedonale del Bianco sul lato di Donna.
Come valutare la posizione 51
17 . �c6
18. �f4 _g_rs
19. El. el .!J..g7 ?
Un errore concettuale. Il Nero non tiene in debito conto il fatto che l ' ele
mento determinante della posizione è costituito dalla maggioranza dci pe
doni del Bianco sul lato di Donna. Nel caso in questione, proprio l' _g_e5
era il pezzo che difendeva adeguatamente questo lato contro le incomben
ti m inacce. In cosa consiste invece la forza dell' _g_h6? Nel fatto che limita
i movimenti del Re nero. Nel nostro caso, però, non bisognava preoccu
parsi troppo del destino del Re. Con il tratto 1 9 . . . f6 il Nero avrebbe preso
due piccioni con una fava: avrebbe difeso l'attivo Alfiere in e5 e assicura
to al proprio monarca una via di avvicinamento al centro. Ad esempio:
19 . . . f6 20. El. ed l El. ad8 2 1 . �d5 rt;fl 22. _g_e3 ! (Smyslov riporta la se
guente variante: 22. a3 e6 23. �b4 con i niziativa del Bianco. Ma per il
Nero è nettamente più forte 22 . . . _g_g4 23. f3 _g_e6 24. f4 _g_d4+ ! 25.
El. xd4 � xd4 26. El. xd4 El. d7 e non è chiaro come debba procedere il
Bianco) 22 . . . e6 23. f4 _g_b8 24. �c3 El, xd2 25. El, xd2 El, d8 . Il B ianco ha
un indiscutibile vantaggio, ma le possibilità d i patta del Nero rimangono
ancora numerose.
22. �d5
23. El, edl
24. f3
25. b4 (19)
19
N
25. h6
26. �f2 g d7
27. <t:lc3 fr xd2+
28. fr xd2 g d8
29. fr xd8 <t:lxd8
30. f4
30. gxf4
31. gxf4 J,tb3
32. �e3 �f6
33. bS eS
3S. exf4+
36. \t>xf4 bxc6
37. � eS+ \t>d6
38. �xb3 cxbS
39. h4 �c6
40. Jtxc6 \t>xc6
41. \t>g4! b4
42. axb4 \t>bS
43. �d4+ (1-0)
Grazie a queste partite abbiamo visto quanto sia importante saper distin
guere gli elementi fondamentali da quelli secondari.
Molte volte, in una partita, esiste un filo conduttore che la percorre
dall' inizio alla fine; però non sempre, com'è evidente, uno dei due gioca
tori riesce ad individuarlo correttamente. Talvolta viene scambiato per
fattore posizionate determinante qualcosa che gli assomiglia solo esterior
mente e da tale miraggio derivano unicamente effetti negativi.
Larsen-Donner
Beverwijk 1 960
Partita Reti
l. g3 eS
2. Jtg2 dS
3. �f3 Jtd6
4. 0-0 � e7
s. c4
Un ' analisi dettagliata delle mosse di apertura non rientra nei nostri compi
ti. Ci limitiamo ad osservare che fino ad un certo punto il gioco di Larsen
non suscita grande entusiasmo.
s. c6
6. d3 0-0
54 Come valutare la posizione
7. �bd2 �d7
8. e4 dxe4
�c5 l O. �e2 g5" (Larsen). Tuttavia il Nero non intende occupare la casa
d4 con un pedone: essa è destinata ad un altro scopo.
9. � xe4 !J..c7
10. b3 � e8
11. !J..b 2 �fS
12. �el � f8
13. �d2 f6
14. � adl �e6
l S. b4 aS
16. bS !J..b6
17. bxc6 bxc6
18. �cl a4
19. eS !J..aS
20. !J..c3 � e7
21. !J..xaS � xaS
22. �fd2 �ed4
23. �c4 � Sa7 (20)
20
B
24. f4 ..Q.e6?
26. ..Q.dS
27. E! fl
E così è stato il Nero stesso a crearsi un pedone debole in e5; per di più il
B ianco inizia ora ad occupare la colonna 'f' . Il peso della bilancia comin
cia a pendere dalla parte del B ianco.
27. f! e6
28. E! f2 E! f7
29. f! dfl ..Q.xc4
Questa forte mossa mette a nudo il principale difetto della posizione del
Nero: la debolezza delle case bianche. Ormai il vantaggio del Bianco è as-
56 Come valutare la posizione
solutamente evidente. Sia ora sia in futuro il fattore determinante sarà rap
presentato proprio dalla debolezza delle case bianche nello schieramento
del Nero. Inoltre vi sono anche altri elementi che agiscono a favore del
B ianco: il migliore coordinamento dei pezzi, il vantaggio di spazio, il mi
nor numero di pedoni deboli, ecc.
32. �aS
33. �hS �c7
34. ..Q.h3 E;. h6?
Quale conclusione possiamo trarre dalle partite che abbiamo appena esa
minato? Per vincere bisogna saper intuire in anticipo come si evolveranno
gli avvenimenti e cogliere quella 'motivazione posizionale' che alla fine
deciderà l ' esito della battaglia.
CAPITOLO 4
LA VALUTAZIONE E LA SCELTA
DI UN CORRETTO PIANO DI GIOCO
È noto che "le posizioni pari conducono, a gioco corretto, ad altre posizio
ni pari" (Lasker). Le premesse per l' attacco esistono solo quando un gio
catore si trova in vantaggio. La profonda conclusione filosofica cui Stei
nitz giunse a coronamento di tutta la sua teoria è la seguente: chi si trova
in vantaggio deve attaccare, pena la perdita del proprio vantaggio. In so
stanza, se chi si trova in vantaggio deve attaccare, la parte contrapposta
dovrà pensare a difendersi. Sono questi gli unici comportamenti corretti.
Non occorre spendere troppe parole per spiegare la differenza tra gio
co d ' attacco e gioco difensivo: se di solito l 'attaccante cerca di tenere ele
vata la tensione e di mantenere sulla scacchiera il maggior numero possi
bile di pezzi, il difensore mirerà a ridurre la tensione e a semplificare. Il
problema sta tutto in questo semplice punto: chi ha diritto di ritenersi in
vantaggio? La risposta va data sulla base della valutazione della posizio
ne. In altri termini, il primo passo è rappresentato da una valutazione og
gettiva, cui segue la scelta del giusto piano di gioco.
Accanto alla valutazione oggettiva esistono due tipi di deviazione dalla
corretta linea interpretativa: la sopravvalutazione e la sottovalutazione del
la posizione. Inoltre esiste la possibilità che un giocatore non dia il giusto
valore ad alcuni importanti fattori posizionati nell'ambito di una valutazio
ne generale sostanzialmente corretta. Soffermiamoci separatamente su tutti
questi momenti, iniziando dalla sopravvalutazione della posizione.
Novotelnov-Bondarevskij
Mosca 1 95 1
21
N
58 Come valutare la posizione
12. d4
Cosa deve fare ora il Bianco? La decisione giusta sarebbe stata quella di
attestarsi in difesa. In effetti la sua posizione è leggermente inferiore, ma
tutt'altro che persa. E cosa deve fare dunque la parte che si difende? Nella
maggior parte dei casi cercare di cambiare il maggior numero di pezzi
possibile: nel nostro esempio questa raccomandazione appare ancor più
appropriata.
In realtà il vantaggio di spazio del Nero è stato realizzato grazie alla
notevole attività esplicata dai pezzi (senza il loro aiuto il pedone d4 vale
ben poco) e perciò in questo caso i cambi avrebbero ridotto l' importanza
del vantaggio di spazio.
14. h6
15. ..Q..f4 ?
L'errore decisivo. Il Bianco gioca come se la sua posizione non fosse mi
nimamente inferiore. Se avesse giocato (nello spirito della posizione) 1 5 .
.Q..xf6, le sue possibilità di difendersi con successo sarebbero state ottime.
Bondarevskij ha dimostrato che dopo 1 5 . . . �xf6 il Nero avrebbe comun
que avuto un gioco eccellente.
Evidentemente intendeva dire che già dopo quindici mosse il Nero
aveva acquisito un certo vantaggio. Tuttavia esso non sarebbe stato decisi
vo e, a gioco corretto, avrebbe potuto ridursi fin quasi a scomparire, men
tre dopo l ' infelice mossa giocata in partita da Novotelnov, la posizione è
ben presto diventata vincente per il Nero. Dopo le mosse 1 5 . .Q..xf6 �xf6
poteva aversi ad esempio 1 6. �d2 g fd8 1 7. �f4 (cercando sempre di
cambiare quanti più pezzi possibile) 17 . . . �xf4 1 8 . gxf4 d3 1 9. exd3
g xd3 20 . .fle5 e il Bianco non sta peggio. Certo alla 1 6• mossa il Nero
poteva optare anche per altre continuazioni come 1 6 . . . g fe8 oppure 1 6 . . .
.Q..d 5, ma anche in tal caso il Bianco avrebbe avuto una posizione magari
Come valutare la posizione 59
15. Jtd5!
16. �el
16. Jtxg2
17. \!fxg2 g e8
18. g c2 �d5+
19. f3
19. g e7
20. �d3 g ae8
21. jtcl �b3
22. g el �d5
23. �f2 �e3+
24. Jtxe3 g xe3
Alla fine il cambio dell'Al fiere per il Cavallo ha avuto l uogo, ma è troppo
tardi.
25. g d2 �d S
26. �d3 �a5
27. \t>f2
27. �c4
28. g c2 g 3e7
29. �cl �e3
30. g c8 �h5
60 Come valutare la posizione
A 37. § c l poteva seguire 37 . . . �e3 38. �xe3 �xe3+ 39. \t;>fl d3.
37. bS
38. §dl
Non reggendo alla tensione della lotta, il B ianco commette u n a svista. Co
munque la sua posizione era già compromessa.
38. �h3
39. \t;>g l �xg2+
(0-1 )
Lysenko-Kaplun
Kiev 1 984
22
N
condaria anche la colonna aperta ' c ' occupata dalle Torri bianche. I l Nero
però ha alcune frecce al proprio arco: la maggioranza di pedoni sul lato di
Donna e la forte casa d4 per il Cavallo. Non ha inoltre particolari debolez
ze, se escludiamo le già citate case bianche. La diagonale a2-g8 è control
lata dal Bianco e, in ultima analisi, è per questo che può contare su un cer
to vantaggio, sia pure non ancora significativo. Se il Nero, dopo aver va
lutato obiettivamente la posizione, avesse scelto il piano di gioco corretto,
gli avvenimenti non si sarebbero sviluppati in maniera tanto dolorosa per
lui.
A tal fine occorreva eseguire la forte mossa difensiva 26 . . . �d7, sot
traendo all 'Alfiere bianco la casa h3. In seguito il Nero avrebbe potuto
trasferire l'Alfiere in c6, consolidando la sua posizione. Certo il Bianco
non se ne sarebbe rimasto con le mani in mano e, sfruttando il possesso
della colonna 'c', avrebbe cercato di impedire al Nero di realizzare il suo
piano. Anche se l ' impresa non sarebbe stata tanto semplice: 27. ;g c8?
..{tc6 oppure 27. ;g l c4 �e6! Invece . . .
26. �d6?
27. Jth3
Ora la debolezza delle case bianche all ' interno dello schieramento del Ne
ro d iviene un fattore posizionale determinante. Il secondo elemento im
portante è il possesso da parte del Bianco della colonna 'c', poiché il Nero
non ha alcun mezzo per contrastare tale vantaggio. Il fatto che il suo Ca
vallo si porti in d4 ha un'importanza trascurabile e la posizione può essere
giudicata chiaramente migliore per il B ianco, mentre solo una mossa pri
ma il vantaggio del primo giocatore era minimo.
Questo è il prezzo che il Nero paga per il suo errore, frutto di un piano
complessivamente errato.
27. �eS
28. �h4 ;g b8
29. t! c7!
29. <tlb5
30. Jtd7 <tld4
Un tatticismo inutile.
31. �dl
Dopo questa mossa tutto diventa chiaro. Il Cavallo i n d4 spara a salve (es
so è, tra l ' altro, un buon esempio di pezzo falsamente attivo e ricorda il
Cavallo della partita Larsen-Donner vista nel precedente capitolo), mentre
tutti i pezzi del B ianco sono d isposti in maniera straordinariamente armo
niosa.
31.
32. �g4
33. jte6!
La mossa decisiva. Dal punto di vista tattico essa è del tutto fondata, men
tre della sua correttezza strategica si è già detto in precedenza.
33. t! xc7
34. t! xc7 (l-O)
Forgacs-Duras
Amburgo 1 9 1 O
spingere i pedoni del lato di Re. A sua volta il Nero può rendersi attivo sul
lato di Donna spingendo i propri pedoni. Se avesse preparato la spinta c7-
c5 con 1 9 . . . 4Jd7, il Nero avrebbe goduto di una posizione del tutto sod
disfacente: in altri termini bisognava preparare le operazioni sul lato di
Donna i n maniera graduale. Invece, sopravvalutando le proprie possibilità
su tale settore delia scacchiera e sottovalutando la debolezza del pedone in
c7, Duras decise d i forzare i tempi .
19. 4Jg6
20. �f2 aS?
21. Jtbl f!. ab8
22. g4 b4
A seguito deii ' ingiustificata attività esercitata dal Nero sul lato di Donna
si è venuta a creare una situazione nella quale non gli rimane altro da fare
che sacrificare il pedone 'c' .
27. eS
28. dxcS d4
29. �d2!
29. J.1.c4
30. t1 el �d5
31. a3! b3
Dopo questa mossa il Nero perde quasi forzatamente. Forse qualche pos
sibilità di salvezza rimaneva dopo 33 . . . �xc5.
37. dxe3
38. gxh7 �e7
39. t1 xe3!
39. t1 f8
40. �xd5 J.1.xd5
41. h8=� t1 xh8
42. J.1.f6+ �fS
43. J.1.xh8
Fino ad ora abbiamo esaminato posizioni in cui uno dei giocatori aveva u n
vantaggio più o meno consistente; passiamo ora a prendere in considerazio
ne le posizioni che sono in sostanziale equilibrio. Quale condotta bisogna
seguire in situazioni del genere? L' obiettivo è quello di accumulare piccoli
vantaggi per cercare di mutare la posizione a proprio vantaggio. A tal fine è
consigliabile eseguire delle mosse solide ed evitare il più possibile di effet
tuare mosse azzardate. In generale, e soprattutto nella valutazione, bisogna
Come valutare la posizione 65
Szabo-Fischer
Lipsia 1 960
24
B
13. f4
13. �xd3
14. �xd3 h6
15. J,th4 g e8
Ora appare chiaro che ai fattori positivi già operanti a favore del Nero se
ne sono aggiunti degli altri: la colonna 'e' , le case deboli nere nel campo
del B ianco, la palese mancanza di coordinazione delle forze avversarie.
Perciò il Nero dispone ormai di un vantaggio netto.
20. �xa2
21. .§. c2 .§. e3!
22. �xe3 �xc2
23. \f;>h1 aS
24. h4 a4
(0-1)
Unzicker-Fischer
Varna 1 962
25
B
17. J.l.xbS
zicker riteneva che il possesso del punto d5 e la debolezza delle case bian
che nello schieramento del Nero fossero fattori posizionali che gli avreb
bero assicurato quanto meno l'equilibrio. In realtà essi si dimostreranno
del tutto secondari e il Bianco ne sopravvaluta l ' importanza. Il destino
della partita viene deciso da altri elementi.
17. axb5
18. �d5 �xd5
19. �xd5 f! a4!
Qui sta il punto. Il Nero passa ora in vantaggio, poiché egli si impadroni
sce della colonna 'a' , esercita una pressione sul pedone debole in e4 e do
mina le case nere.
20. c3 �a6
21. h3 f! c8
22. f! fe1 h6!
23. ii:t'h2 l.l.gS
24. g3?
24. �a7!
25. ii:t'g2 f! a2
26. li:t'fl
26. f! xc3!
(0-1 )
Il B ianco abbandona in vista del seguito 27. f! xa2 f! f3+ 28. ii:t'e2 f! f2+
29. 1i:t'd3 �xa2 30. f! a l �xb2 3 1 . f! a8+ li:t'h7.
Dopo aver visto alcuni esempi sul tema della sopravvalutazione, passiamo
all' altro atteggiamento estremo che influisce in maniera ugualmente nega
tiva sulla scelta e sulla realizzazione del giusto piano di gioco: la sottova
lutazione della propria posizione.
* * *
68 Come valutare la posizione
Evenson-Aiekhine
Kiev 1 9 1 6
26
B
1 1. <t:Jel
"Il B ianco passa in difesa senza che ve ne sia un' autentica necessità. Gio
cando I l . § ad l per raddoppiare le Torri sulla colonna 'd', egli avrebbe
pareggiato il gioco" (Alekhine).
Difficilmente si può spiegare la goffa e timida mossa del B ianco solo
con il timore reverenziale nei confronti del forte avversario. Senza dubbio
intervenne anche una valutazione sbagliata della posizione. Se avesse giu
dicato obiettivamente pari la posizione, il B ianco non sarebbe ricorso così
in fretta ad una difesa passiva. Il successivo sviluppo degli avvenimenti è
molto istruttivo. Il Bianco finì per perdere senza commettere nessun grave
errore. Il gioco di Alekhine è tanto forte e logico da non richiedere com
menti.
1 1 . . . . <t:Je6 12. J,te3 <t:Jd4! 13. �d l :§ d8 14. <t:Jd3 J,te6 15. J,txe6 <t:Jxe6
16. �el :§ d7! 17. f3 :§ ad8 18. J,tf2 <t:Jh5 19. <t:Je2 c5! 20. b3 <t:Jhf4! 21.
<t:Jexf4 <t:Jxf4 22. <t:J xf4 exf4 23. c3 �eS 24. :§ a2 :§ d3 25. :§ c2 b6 26.
�cl �e6 27. �bl J,tf6 28. b4 c4! 29. �cl g5! 30. h3 J,te5 31. �al h5
32. a5 g4! 33. axb6 axb6 34. J,th4 f6 35. J,tel g3! 36. �a6 �c6! 37.
�a3 b5 38. �b2 �b6+ 39. \t'hl :§ d l 40. § c l �e3 41. § a l :§ xal 42.
�xal �e2 43. :§ g l :§ d l 44. �a8+ \ftg7 45. �a7+ \ftg6 46. �e7
�xel 47. �e8+ \ftg5 48. �g8+ \fth4 (O-l)
Tal-Botvinnik
Mosca 1 960
27
B
Si tratta della stessa partita che abbiamo citato all ' i nizio del primo capito
lo. La posizione riportata nel diagramma è di difficile valu tazione. Il
Bianco, deluso dal fatto di non essere riuscito a procurarsi un forte attac
co, considerava la propria posizione poco meno che persa.
20. �d3
Dopo 20. § xe7 �xe7 2 1 . h5 �f7 ! il Nero avrebbe conquistato l ' iniziati
va.
20. �g7
21. �g3?
"Nell' eseguire questa mossa mi rendevo conto che era cattiva, ma per
qualche ragione consideravo tutte le altre continuazioni ancora peggiori.
In realtà il Bianco non sta affatto male. Egli doveva solamente decidersi
ad effettuare la spinta 2 1 . f4 ! e dopo 2 1 . . . '8 ae8 giocare 22. '8 e5 !" (Tal).
Ora al Nero non conviene entrare nel seguito 22 . . . c5 23. c3 cxd4 24.
cxd4 4J xe5? 25. fxe5 § xe5 26. J.1.xf6+. In ogni caso la posizione del
Bianco non è inferiore.
Invece dopo la continuazione scelta da Tal il Bianco va a stare peggio.
Evidentemente gli erano sfuggite le ultime mosse della variante appena vi-
70 Come valutare la posizione
sta, oppure non vi era proprio arrivato nei suoi calcoli, poiché aveva consi
derato la sua posizione i nferiore, e questo giudizio aveva esercitato una
funzione paralizzante sulla sua capacità d'analisi.
21. � xel+
22. � xel �xg3
Non esiste una contraddizione tra ciò che abbiamo letto nel primo capitolo
(Botvinnik riteneva di dovere conservare le Donne) e ciò che vediamo
adesso? Naturalmente no, poiché "per cambiare le Donne il B ianco pa
gherà un prezzo troppo elevato, visto che verrà meno la sua speranza prin
cipale: sfruttare la maggioranza di pedoni sul lato di Re" (Tal) .
Steinitz-Englisch
Vienna 1 882
l. d4 e6
2. c4 .Q.b4+
3. �c3 �f6
4. �b3 �c6
5. �f3 d5
6. e3 0-0
Come valutare la posizione 71
7. a3 .Q..xe3+
8. �xe3
8. �e7
9. .Q..d3
9. b6
10. 0-0 aS
11. b3 .Q..a6
12. �d2 !! eS
13. !! d 1 eS
14. dxeS !! xeS
1S. .Q..b 2 dxe4
16. �xe4 �e7
17. �d2 �g4
18. f4 .Q..xe4!
Nel suo libro Problemi della moderna teoria scacchistica ( 1 956) Lipnit
skij commenta così il tratto del testo:
"Oggi non tutti avrebbero il coraggio di eseguire questa mossa, ma
settantacinque anni fa - quando 'il problema dei due Alfieri' era meno
sentito di oggi - si cedeva l ' Alfiere per il Cavallo senza troppi scrupoli".
va. Il fondamento tattico di una corretta valutazione si trova spesso all ' ul
timo momento e quasi per caso.
In questa posizione, il Bianco possiede due forti Alfieri e ciò costitui
sce, naturalmente, un fattore posizionale di importanza non secondaria.
Tuttavia la posizione nera è armoniosa e presenta un' unica debolezza, il
pedone b6, più potenziale però che reale. Tali considerazioni ci convinco
no che la posizione in esame può essere definita pari. Di conseguenza, se
il Bianco tentasse di alterare in maniera ingiustificata l'equilibrio, il Nero
sarebbe sicuramente in grado di reagire con efficacia.
20. .Q.d4!
Steinitz è all ' altezza della situazione. Essendosi reso conto di non avere il
benché minimo vantaggio, decide di eseguire una mossa sicura: rinuncia
sì al vantaggio dei due Alfieri, ma i n compenso rinforza la sua posizione.
Sorge qui un interessante dubbio. Non sarebbe stato meglio giocare
20. � e l , facendo capire in maniera inequivocabile le intenzioni aggressi
ve del B ianco? Il consolidamento della posizione, la cacciata dei Cavalli
neri dagli avamposti che occupano e il mantenimento dei propri Al fieri
sembrano elementi capaci di porre una seria ipoteca sulla vittoria. Ad
esempio 20. � e l � d 8 2 1 . h3 .f)f6 22 . .Q.e5 VJJd7 23. � ad i � xc4 oppure
22. e4 .f)d6 ! (non va bene per il Nero 22 . . . .f)d4? 23 . .Q.xd4 � xd4 24. e5 !
VJJd 8 25. � d l !) 23 . .Q.e5 VJJc 6. Invece in entrambi i casi il Nero sarebbe
andato in vantaggio. C'è da dubitare che Steinitz avesse analizzato in det
taglio queste varianti . Assai più probabilmente la valutazione obiettiva
della posizione, naturalmente rafforzata dal calcolo delle varianti princi
pali, lo ha portato ad eseguire la mossa giusta .
Dopo la 20" mossa del B ianco, i due avversari si accordarono per la
patta, il che si spiega evidentemente con la stanchezza di entrambi: la par
tita si giocava al trentesimo turno! La continuazione più probabile sarebbe
stata la seguente: 20 . . . .f) xd4 2 1 . exd4 � c6 22. h3 .f)f6. Il Bianco ha un
Come valutare la posizione 73
Inutile illudersi, anche nello scontro tra due forti Maestri gli errori so
no inevitabili, poiché i problemi che, nel corso della partita, i giocatori si
pongono a vicenda sono spesso molto complessi. Ed anche se si incontra
no partite nelle quali si gioca - come si suoi dire in gergo calcistico - ' ad
una porta sola' , la ragione sta spesso non tanto nella forza del gioco di
uno dei due giocatori quanto nella debolezza del gioco dcii ' altro. Se en
trambi giocano correttamente, rispettando lo spirito della posizione e va
lutando obiettivamente le posizioni che si verificano durante la lotta, la
partita termina patta oppure . . . alla fine capita sempre che uno dei due
commetta un errore.
Per la verità si incontrano anche esempi di altro tipo, nei quali entrambi
i giocatori giocano bene e praticamente non commettono errori; cionono
stante la partita termina con la vittoria di uno dei due grazie a sfumature e
sottigliezze appena visibili oppure, nella maggior parte dei casi, a causa
della maggiore abilità di uno dei due nella valutazione della posizione. Tali
partite, nelle quali si costringe l 'avversario - che pure non ha commesso er
rori evidenti - ad attestarsi in difesa e poi a perdere progressivamente, capi
tano piuttosto di rado. A maggior ragione si rivelano per noi interessanti ed
istruttive.
Hort-Fischer
Palma di Maiorca 1 970
Difesa Siciliana
l. e4 eS
2. <tJc3 d6
3. €J f3 a6
4. g3 <tJc6
5. ..Q.g2 J.1.g4!
6. h3 J.1.xf3
7. J.1.xf3 g6
8. d3 J.1.g7
9. a4
se il Bianco avesse giocato 9 . ..Q.g2 e avesse poi finito col perdere? In tal
caso, probabilmente, quegli stessi commentatori avrebbero consigliato 9.
a4.
9. e6
10. J,tg2 �ge7
1 1. 0-0 0-0
12. ..Q.e3 �a5
13. ..Q.d2 �c7
14. �b1
14. �d4
15. a5
15. �ec6
16. �d1 (29)
29
N
nuova. Poche volte, però, è possibile osservare così bene la sua applica
zione pratica come nel corso delle prossime mosse di questa partita. At
tenzione, la trasformazione prenderà corpo davanti ai vostri occhi.
16. c4!
17. dxc4 .t:leS
18. .Q.e3 .t:lxc4
19. g a4 g ac8
20. .Q.xd4
Sembra che non vi sia nulla di meglio: d' altra parte questo cambio costi
tuisce una concessione di ordine posizionale. Ora l ' attivo Alfiere campo
scuro del Nero non ha più rivali.
20. .Q.xd4
21. �a2
21. .Q.f6!
Non è facile capire subito l' idea di questo tratto, che però diventerà ben
presto chiara.
22. c3 .Q.d8!
23. b4 .Q.f6
tecnicamente v inta. Senza dubbio, una volta che avrete visto le rimanenti
mosse, raggiungerete anche voi la stessa conclusione. Ma nel momento i n
c u i eseguiva questo tratto Fischer non sapeva con esattezza quali mosse
sarebbero state giocate successivamente. Per considerare vinta la propria
posizione, egli doveva essere sicuro di poter ancora provocare qualche al
tra debolezza nella posizione del B ianco, poiché una sola debolezza
dell'avversario poteva non essere sufficiente per v incere. La certezza di
riuscirei gli derivò proprio da una corretta valutazione della posizione.
Penso che Hort abbia eseguito questa mossa di malavoglia, ma non c ' era
niente da fare. La valutazione della posizione dopo 27. f4 h4 28. g4 e5 29.
f5 �g5 è inequivocabilmente favorevole al Nero.
27. �d7
28. rJ;h2 .[:)eS
29. t:!. c2 .[:)g4+
30. rJ;hl t:l. c7
Il B ianco lotta fino alla fine, cercando di creare all' avversario il maggior
numero di difficoltà nella realizzazione del suo vantaggio di materiale.
Tuttavia le capacità tecniche dimostrate da Fischer nella fase conclusiva
sono degne di un grande campione.
37 Jtxc3 38. bxa6 bxa6 39. t:l, b6 t:l, xe4 40. ):':l. xa6 ):':!, el+ 41. �h2 dS
• . •
42. t:!, c6 t:!, a l ! 43. t:!, xal Jtxal 44. a6 .Q.d4 45. t:!, c2 �f6 46. f4 t:!, b8 47.
):':!, a2 .Q.a7 48. .Q.fl �e7 49. �g2 �d6 50 .Q.d3 t:!, b3 51. .Q.e2 f6 52.
•
t:l, d2 ):':l. a3 53. .Q.d3 .Q.e3 54. t:l, dl t:l, a2+ 55. �f3 Jtd4 56. g4 § a3! 57.
�g2 .Q.e3 58. �f3 .Q.cS 59. �g3 eS 60. fxe5+ fxeS 61. �g2 hxg4 62.
.Q.xg6 t:!, xa6 63. �g3 �e6 64. hS .Q.e3 65. �xg4 t:!, a4+ 66. �f3 .Q.h6
67. t:l, bl e4+ 68. �g3 § a3+ 69. �g4 �eS 70. § b8 § al 71. t:l, e8+
�d4 72. �fS § fl+ 73. �e6 e3 (0-1)
Negli esempi precedenti abbiamo visto una valutazione corretta della po
sizione e come sia stato formulato, in base ad essa, un piano di gioco i n
una posizione all ' i ncirca pari o leggermente preferibile per uno dei due
contendenti. Ora è il momento di passare ad un esempio con caratteristi
che d iverse.
Nimzowitsch-Rubinstein
Drcsda 1 926
in grado di rendersi molto attivo. Lo stesso vale per i Cavalli. Per il <tJc6 è
difficile immaginare una buona collocazione, mentre il <tJg3 risulta mal
piazzato solo momentaneamente.
Colpisce anche un' altra circostanza: il Bianco ha occupato la colonna
'e' aperta. Questo fattore si rivelerà determinante soprattutto a lungo ter
mine. Inoltre in prospettiva il Bianco può contare su di un altro i mportante
fattore: un migliore coordinamento dei pezzi rispetto al Nero. Tutto ciò ha
consentito a Nimzowitsch di formulare la diagnosi giusta: il Bianco ha un
grande vantaggio posizionale. Ma quali iniziative si possono intraprendere
per rendere quanto più possibile attivi i pezzi bianchi? Evidentemente bi
sogna cominciare dal Cavallo. Nimzowitsch, che con ogni probabilità ra
gionò proprio in questo modo, finì per trovare una brillante manovra.
30
B
18. <tJhl!
Il Cavallo torna indietro, ma il suo obiettivo (la casa g5) si trova in avanti .
18. .Q.d7
19. <tJf2 � ae8
20. � fe1 � xe2
21. � xe2 <tJd8
23. �h5 g6
24. �h4 �g7
Come valutare la posizione 79
25. �12!
L'iniziativa del B ianco diventa sempre più forte. Per quanto strano, a vol
te anche le mosse di ripiegamento risultano attive.
25. .Q.eS
26. b4 ..Q.b6
27. �h4
27. § e8
28. § eS! �f7
L'Alfiere camposcuro del B ianco, dopo questa spinta, entra in gioco con
effetto decisivo.
34. �g7
Concludiamo il capitolo citando una frase del Grande Maestro Hort: "La
corretta valutazione della posizione costituisce la condizione essenziale
per la scelta del piano e di ogni singola mossa".
CAPITOLO 5
VALUTAZIONE STATICA E
VALUTAZIONE DINAMICA
In partita la valutazione di una posizione non è fine a se stessa. È impor
tante valutare anche quelle posizioni che si verificheranno nel prosieguo
dell ' incontro.
Abbiamo già detto che il piano giusto si basa su una valutazione obiet
tiva della posizione. Perciò la valutazione non costituisce un elemento sta
tico o astratto; si tratta invece di un fenomeno dinamico, indissolubilmen
te legato alla real izzazione pratica del piano stesso. Esaminiamo il se
guente esempio (tra virgolette sono riportati i commenti di Bronstejn).
Najdorf-Petrosjan
Zurigo 1 953
31
N
12. eS
"Un grave errore posizionale, di cui il lettore potrà rendersi conto in se
guito a quanto diremo ora. Il Nero dispone di una colonna aperta sul lato
di Donna e può ben presto forzare la spinta b2-b3. Di conseguenza, il suo
piano successivo sarà legato all' avanzata del pedone 'a' e all' attacco del
punto b3. Quest' attacco avrà possibilità di successo se il Nero potrà soste
nere il pedone nel momento in cui verrà spinto in a4. Ma in che modo po
trà farlo? L' Alfiere campochiaro non c'è più, mentre al Cavallo con l ' ulti
ma mossa è stata sottratta l a casa c5. S i comprende bene, poi, che non sarà
possibile mantenere a lungo il Cavallo in d4, mentre le case bianche del
lato di Donna sono sotto il controllo dell' ..Q.g2. In altre parole, i Cavalli
82 Come valutare la posizione
neri si troveranno fra poco senza buone case. Ed in effetti in seguito essi
svolgeranno un ruolo trascurabile.
"Dopo il tratto del testo il Nero è privo di un piano che gli assicuri
qualche prospettiva. Può eseguire varie mosse e tra esse ce ne saranno al
cune relativamente valide; egli potrà anche non perdere la partita, ma gli
manca un filo logico che lo aiuti ad orientarsi: in altre parole la sua posi
zione è inferiore".
Si può ipotizzare che il Nero, giocando c7-c5, abbia giudicato la posi
zione all'incirca pari. Questa valutazione era di tipo statico e non teneva
conto di quanto sarebbe accaduto sulla scacchiera in un futuro più o meno
immediato. Petrosjan deve avere ragionato più o meno così: 'se ora la mia
posizione non è inferiore, non perderò certo la partita eseguendo mosse
normali ' .
Si tratta d i u n atteggiamento tipicamente dogmatico. L a posizione del
Nero non sarebbe effettivamente stata i nferiore se i suoi pezzi avessero
potuto occupare anche in seguito le case ottimali. Ma mentre il Bianco ha
ancora la possibilità d i migliorare la disposizione dei propri pezzi, il Nero
non sarà in condizione di mantenere i suoi pezzi nelle posizioni che occu
pano attualmente. Ciò riguarda in primo luogo il �d4 e in secondo l uogo
l' Ag7, che al momento è più forte del suo diretto avversario ma che nel
giro di poche mosse dovrà essere cambiato.
13. e3 �e6
14. �cl aS
15. .Q..d 2 �eS
16. b3 �d7
17. \fìh2 �c6
18. g ad1 �ed8
19. .Q..e 1 \fìh8
"Il Nero ha fatto tutto quello che doveva: ha provocato la spinta b2-b3 e
ha avanzato il pedone fino in a5, ma ora non sa più cosa fare. E non si sa
cosa suggerirgli, se non di evitare la formazione di debolezze e di non
esporre ad attacchi i suoi pezzi e pedoni. Le ultime mosse del Nero sono
state eseguite proprio con quest'ultimo obiettivo.
"Invece il B ianco ha preparato una serie di semplici manovre atte a
migliorare gradualmente la sua posizione. Ecco il suo piano: �c3-a4,
.Q..e l -c3, cambio degli Alfieri, f2-f4, \fìh2-g2, h3-h4-h5, g f l -h l , ccc.
Certo si tratta soltanto di uno schema di massima, poiché il Nero non se
ne starà sicuramente con le mani in mano; tuttavia nella lotta che sta per
com inciare il Bianco è i ndubbiamente favorito, tanto più che qualsiasi
tentativo del pedone e7 d i prendere parte alla difesa condurrà ad un irri-
Come valutare La posizione 83
Un gesto di disperazione.
12. ,El. b4
13. e3 �e6
14. 'ttfe2 �eS!
1S. f4 �d7
16. �dS .El. b8
A prima vista il B ianco non sembra avere alcun problema. In real tà, però,
deve faticare molto anche solo per riuscire a mantenere l ' equil ibrio. Il Ca
vallo verrà ben presto costretto ad allontanarsi dalla buona posizione che
occupa in d5, mentre il gioco condotto sulla colonna 'h' contro il pedone
b3 (che prima o poi andrà spinto per forza) promette al Nero prospettive
più che discrete. Secondo una valutazione d i nam ica della posizione le
possibilità del Nero risultano leggermente preferibili.
17. 'ttfc2 c6
84 Come valutare la posizione
25. b3 1=! b6
26. �e4 �xe4
27. �xe4
27.
28. f5 �e5
29. f6! �a7
31. �d4 eS
32. �h4
32. a4
33. 1=! xd6 axb3
Come valutare la posizione 85
Abbiamo visto così come una medesima posizione abbia finito per portare
a d ue risultati diversi. Siamo di fronte ad un esempio di valutazione stati
ca nel primo caso e di valutazione dinamica nel secondo; ad un esempio
di piano errato (o, più esattamente, di assenza di piano) nel primo caso e
di piano corretto nel secondo.
Nel valutare una posizione è importante saper distinguere tra fattori
momentanei e fattori permanenti.
Lilienthal-Keres
Mosca 1 94 1
16. eS?
17. <i)d3 f6
18. <i)e1!
"D'ora i n poi l ' iniziativa passa nelle mani del B ianco. Visto che il centro
è stato chiuso, i fattori momentanei (come, ad esempio, il vantaggio d i
sviluppo) passano in secondo piano rispetto a quelli permanenti. In segui
to il B ianco sfrutterà l ' infelice disposizione dei pezzi neri e la debolezza
del lato di Re del Nero. Per adesso il B ianco deve subito sviluppare i pez
zi del lato di Donna" (Botvinnik).
È evidente che il Nero ha scambiato per permanenti quelli che erano
fattori temporanei a lui favorevoli e perciò la sua valutazione della posizio
ne aveva un carattere statico. Il seguito della partita dimostrerà che gli ele
menti favorevoli al Nero finiranno per scomparire, mentre il B ianco con
quisterà saldamente l ' iniziativa.
18. �a4
19. b3 �a5
Il Nero non si accorge del pericolo. Ciò si desume dal fatto che continua a
giocare come se fosse ancora i n vantaggio. Alla fine la colonna 'c' ri
marrà in mano al B ianco, per cui era meglio giocare 22 . . . bxc5 rinuncian
do definitivamente ad attaccare, ma conservando buone possibilità di di
fendersi con successo.
Il Nero ha dovuto alla fine passare sulla d ifensiva, ma sarà proprio la co
lonna 'c' a rivelarsi per lui fatale.
27. § d2 § 7f8
28. § c2 �a3
29. <i)c4 �b4
30. § fcl § fd8
31. h4 �fS
32. <i)e3 § xc2
33. § xc2 § c8
34. § xc8 �xc8
Gli sforzi disperati del Nero non lo hanno salvato. Le Torri sono state
cambiate, ma ora il Bianco sfonda sul lato di Re.
POSIZIONI CARATTERIZZATE
DA SQUILIBRIO DI MATERIALE
In posizioni dove sussiste uno squilibrio materiale è assai più difficile for
mulare una valutazione che non nei casi in cui il materiale è pari; i nfatti ai
fattori prettamente posizionali se ne aggiungono altri.
B ondarevskij commentò così una posizione nella q uale il B ianco
aveva guadagnato due pedoni : "Ora il Bianco ha due pedoni d i vantaggio,
ma la lotta è tutt'altro che decisa poiché nel l ' azione dei pezzi bianchi
manca la necessaria armonia. Questo capita spesso dopo aver acquisito un
vantaggio di materiale. La cosa è comprensibile: per guadagnare materia
le, infatti, le considerazioni di ordine posizionale passano in secondo pia
no e la coordinazione dei pezzi viene a mancare. B isogna vedere in che
misura ciò sia vero e se sia possibile porvi rimedio oppure no. In casi del
genere occorre cercare in tutti i modi di valorizzare il proprio vantaggio di
materiale. Se ci si riesce, la vittoria non dovrebbe sfuggire".
Questi concetti valgono naturalmente sia in caso di guadagno o perdita
di materiale sia in caso di sacrificio posizionale. In caso di sacrificio ci si
deve chiedere: cosa peserà di più? I fattori posizionali favorevoli al gioca
tore che ha sacrificato il materiale oppure il vantaggio materiale dell'av
versario? Formulare una valutazione in una posizione del genere, orien
tandosi solo con considerazioni posizionali, è impresa difficile; è necessa
rio invece mettere in qualche modo a confronto le forze materiali e i fatto
ri posizionali. Poiché si tratta di elementi per loro natura difficilmente pa
ragonabili, nella val utazione di posizioni del genere è fondamentale l ' in
tuizione, più ancora che i l calcolo.
Non si creda però che in simili posizioni non esista alcun principio di
ordine generale, che potremmo definire 'principio material-strategico' .
Tal i principi esistono, anche se non sono stati ancora compiutamente ela
borati (a differenza delle leggi posizionali viste nei capitoli precedenti).
Molti di essi vengono impiegati inconsapevolmente, come del resto prima
di Steinitz venivano già applicate parecchie leggi posizionati. Spesso il
giocatore effettua un sacrificio di pedone o di qualità per assicurarsi l ' ini
ziativa (e con il termine i niziativa ci riferiamo anche a vantaggi di cm·atte
re posizionale), comprendendo benissimo che in cambio del materiale ce
duto otterrà un sufficiente compenso posizionate. Garry Kasparov ha
espresso l' idea che possedere un Cavallo in f5 compensi, di norma, un pe
done in meno. Ed ecco cosa disse una volta Fischer: "Il Bianco ha il van
taggio dei due Alfieri: in altre parole, ha mezzo pedone di vantaggio".
90 Come valutare la posizione
Polugaevskij-Bronstejn
Leningrado 1 97 1
Partita Inglese
l. c4 eS
2. .tJf3 .tJf6
3. .tJc3 dS
4. cxdS .tJxdS
5. g3 g6
6. �b3 .tJb4
7. .tJe4 ..Q.g7!
8. .tJxcS �aS
9. a3 .tJ4c6! (33)
33
B
10. -?itc4
Questo tratto non fa che portare acqua al mulino del Nero poiché consente
l' avanzata del pedone 'b' , grazie alla quale il Nero si procura un vantag
gio di spazio prima sul Iato di Donna e poi al centro.
10. bS!
11. -?ith4 b4
12. €:J d3 .[)a6
13. ..Q.g2 ..Q.d7
14. 0-0 t! c8
15. .[)del
l S. �eS
16. �e2 �b3
17. .§ b l
17. �eS
18. �e3 �ed4
19. �xd4 �xd4
20. .§ el .ilbS (34)
34
B
Forse era migliore il seguito 2 1 . . . �xb4 22. �d5 �d6 23. d3 .§ c2.
22. .ilfl ?
22. 0-0
23. �e4 e6
24. b3 fS
Come valutare la posizione 93
25. �f4 eS
Come se non bastassero le sue precedenti disgrazie, il Bianco deve ora ve
dersela anche con la massa dei pedoni centrali neri. Il Nero sta per trasfor
mare il suo predominio posizionale in vantaggio materiale.
27 Jtd3 28. § a l e4 29. .tlc4 �d7 30. Jtb2 Jtxc4 31. Jtxd4 Jtxd4 32.
. . •
Geller-Kotov
Riga 1 958
35
B
21. eS JteS 22. cxd6 Jtxd6 23. �h4 0-0 24. \t'hl JteS 2S. �d2 Jtc3 26.
§ e2 �d4 27. § ef2 Jtc6 28. JthS f6 29. �f3 JtbS Ancora più forte era
29 . . . � xf3 e poi 30 . . . a4. 30. § dl �c6 31. �g4 �c8 32. )"1 dS Jtc4 33.
�xc8 t:! xc8 34. Ag4 JtxdS
3S. exdS �a7 36. Jtxc8 �xc8 37. § e2 \ft f7 38. )"1 e6 a4 39. § c6 �e7
40. § c7 \fte8 41. d6 �fS 42. a3! �xd6 43. axb4 �bS 44. § eS a3 4S.
§ xbS a2 46. § aS al=�+ 47. § xal Jtxcl e la partita terminò rapida
mente patta.
Spasskij-Petrosjan
Mosca 1 969
36
N
30. § c4!
31. �d3
Come valutare la posizione 95
In caso di 3 1 . Jtxc4 dxc4 32. �c2 � c8 il Nero avrebbe avuto due pedoni
uniti e due forti Alfieri in cambio della qualità. Se poi si aggiunge la de
bolezza delle case bianche e la posizione insicura del Re, diventa chiaro
che il Bianco pagherebbe un prezzo troppo alto per la cattura della Torre.
31. � e8
32. Jtf3 Jtb4
33. Jta3 Jtxa3
34. � xa3 -tld6
35. � el fS!
cherà in futuro un ruolo importante nell' agevol are l ' allaco nero.
Se il Bianco deve soffrire, tanto vale che si metta almeno qualcosa in ta
sca.
40. dxc4
41. d5
Il Bianco si rende conto che una difesa passiva non gli avrebbe lasciato al
cuna possibilità di salvezza. Il Nero infatti minacciava 41 . . . c3 42. � c2
� c4 43. �b3 �g4 44. � xc3 �f3+ 45. 'i!fg1 �xg3+ 46. 'i!ffl �f3+ 47.
'i!f g 1 Jtd5 48. � ec 1 �xe3+ ! e vince.
Il fattore decisivo che assicura la vittoria al Nero è costituito dalla de
bolezza delle case chiare del B ianco.
4 1 . . . Jtxd5 42. � d l c3 43. � c2 �h3 44. � gl �g4 45. 'i!fg2 �f3+ 46.
'i!fh2 �xe3 47. fS �eS 48. � fl b4 49. f6 b3 50. � cf2 c2 51. �c l e3 52.
f7+ 'i!ff8 53. � fS b2 54. �xb2 c l=� 55. �xg7+ 'i!fxg7 56. � g5+ c il
Bianco abbandonò senza attendere la risposta dell' avversario.
37
B
12. té'c2 hS
13. h3 g c8
14. �c3 a6
l S. J.l.gS .Q.e7
16. e4 bS
17. eS �dS
18. .Q.xe7 �xe7
19. �e4 .Q.xe4
Come valutare la posizione 97
Il B ianco ha cercato di stroncare sul nascere l ' iniziativa del Nero, reale o
apparente che fosse, e quindi ha fatto carte false pur di cambiare tutto il
materiale possibile. Pertanto avrebbe dovuto intuire le caratteristiche della
posizione che si sarebbe veri ficata nel giro di dodici o tredici mosse. Inve
ce l ' ha val utata in maniera errata. Ora diviene chiaro che, malgrado il
vantaggio di materiale, il Bianco è costretto ad osservare impotente il di
spiegarsi degli eventi, senza avere alcuna possibilità di ostacolare l ' atti
vità dei pezzi neri. Se sulla scacchiera fosse rimasto ancora qualche pezzo
leggero, la situazione del Bianco sarebbe meno critica. Non sempre i cam
bi risultano favorevoli quando ci si trova in vantaggio di materiale.
Pone praticamente tìne alla lotta. La fase successiva non è altro che lo
sfruttamento dell 'enorme vantaggio posizionale del Nero il quale anzi, se
parliamo della forza reale dei pezzi, non sta peggio nemmeno dal punto di
vista del materiale: il �d5 vale almeno quanto una Torre.
24. bxc3 t! c4 25. �bl t! fc8 26. �b2 �xc3 27. h4 \t>g7 28. �d2 �d5
29. t! al t! c2 30. �el t! 8c3 31. \t>gl t!f3 32. t! d l t! fc3 33. t! al \t'fS
34. �d l t! c4 35. �d3 \t>g8 36. �dl \t>g7 37. �el t! 2c3 38. �d2
t! a4 39. �b2 t! ac4 40. �d2 \t'h? 41. t! a2 t! a4 42. �b2 t! d4 43.
t! al t! 4d3 44. t! cl t! xa3 45. t! c8 t! ac3 46. t! a8 t! dl+ 47. \t>g2
t! del 48. �a2 �e3+ 49. \t>f3 �g4 ed il Nero vinse.
12. �d2 b5
13. a4 ,A.e7
14. axb5 ,A.xb5
15. �xc4 0-0
16. b3 t! fd8
17. �c2 t! dc8!
Minaccia di avanzare il pedone 'a' fino alla quarta traversa, allentando co
sì la tensione sul lato di Donna.
98 Come valutare la posizione
18 . .Q..a3 .Q..xa3 19. � xa3 h6 20. �c3 .Q..xc4 21. bxc4 � c7 22. �d4
� ac8
Questo è proprio uno dei casi in cui c'è da rammaricarsi che a scacchi non
sia prevista l ' assegnazione della vittoria 'ai punti ' . A volte è molto diffici
le concretizzare il vantaggio di materiale, e nel valutare qualsiasi posizio
ne bisogna sempre tenerlo presente. Andersson giocherà con molta preci
sione fino alla fine della partita.
23. � a4 � d7 24. �al � dc7 25. �a2 <tJe4 26. � xa7 � xc4 27. �b2
<tJf6 28. �b7 � f8 29. f3 � d4 30. �e7 � 4d8 31. �f2 � a8 32. e4
� xa7 33. �xa7 eS (lh-lf2)
38
N
17. <tJxe4!
18. <tJf6+ <tJxf6
19. � xd8 � fxd8
22. g cl -tlf5 23. J;l.f4 J;l.d5 24. J;1.c4 J;l.xc4 25. g xc4 eS 26. J;l.g5?
L' errore decisivo. Il Bianco non vuole ammettere che è ormai giunto il
momento di lottare per la salvezza. Il tratto 26. g xc6, proposto da Smy
slov, gli avrebbe dato maggiori possibilità di patta, ma comunque avrebbe
dovuto sudare per ottenere il mezzo punto. Dopo essersi lasciato sfuggire
questa possibilità, il Bianco perde in modo lento ma inesorabile, poiché
l ' attività dei pezzi neri andrà crescendo mossa dopo mossa.
26 . . . g dl+ 27. <it>h2 h6 28. g el g d7 29. J;te3 e4 30. -tlel g ad8 31.
J;tc5 J;te5+ 32. g3 g d2 33. g c2 J;l.xg3+ 34. <it>g2 J;l.e5 35. <it>fl g xc2 36.
-tlxc2 g dl+ 37. <it>e2 g b l 38. b4 g b2 39. <it>dl g bl+ 40. <it>d2 J;l.f6!
41. J;l.xa7 -tle5 42. �a4 -tlf3+ 43. <it>e2 -tlgl+ (0-1)
Il Bianco abbandonò in vista di 44. <it>d2 -tlf3+ 45. <it>e2 -tld6 46. �d7
-tlg l + 47. <it>e3 g d l .
Ecco un altro esempio istruttivo di valutazione dinamica.
Nezhmetdinov-Cernikov
Campionato a squadre della Russia, 1 962
39
B
1 00 Come valutare la posizione
12. �xf6!
12. �e2+
13. �xe2 exf6
14. �c3 § eS
Dopo questa mossa il Nero andrà incontro a grosse difficoltà. Era miglio
re 1 4 . . . d5 ! , le cui conseguenze sono assai poco chiare. Il B ianco, oltre
al l ' ovvia 1 5 . �xd5, avrebbe potuto rispondere anche 1 5 . ..(td4 ! , che
Nezhmetdinov aveva effettivamente preso in esame. L'analisi delle relati
ve varianti è molto interessante e la lasciamo al piacere dei lettori.
Riporto soltanto una delle possibili continuazioni: 1 5 . ..(td4 ! ..(te6 1 6.
exd5 ..(tf5 1 7 . ..(txf6 b5 1 8. d6 ..(te6 1 9 . ..(te7 b4 20. �e4 con posizione po
co chiara.
Ma perché mai il Nero opta per una passiva mossa di Torre? È diffici
le pensare che Cernikov non si fosse reso conto della precarietà della pro
pria posizione. Evidentemente, però, non ne aveva avvertito tutti i rischi e
non aveva previsto che nel prosieguo della partita alcuni fattori posiziona
li, che già ora agiscono a vantaggio del Bianco, sarebbero diventati sem
pre più favorevoli a quest'ultimo. In sostanza, il Nero ha sopravvalutato le
proprie risorse difensive, confidando di potere ad un certo punto restituire
vantaggiosamente il materiale. Invece questo momento non arriverà mai.
15. �dS § e6 16. ..(td4 �g7 17. § ad1 d6 18. § d3 Jtd7 19. §f3 JtbS
20. ..(tc3! �d8 21. �xf6! ..(te2
23. § h3 § eS 24. f4! ..(txfl 25. �xfl § c8 26. ..(td4! bS 27. �gS § c7
28. ..(txf7+ § xf7 29. § h8+ �xh8 30. �xf7+ �h7 31. �xd8 § xe4 32.
�c6 § xf4+ 33. �e2 (1-0)
Kasparov-Portisch
Niksic 1983
21. ..Q.xg7! !
21. rJ]xg7
22. �eS! E! fd8
Oppure 24 . . . J,td6 25. �f6 ! �c4 26. � g6+ iit>e8 27. t! e l + lit>d7 28.
t! e7+ iit>c6 29. t! xc7+ lit>xc7 30. �xf7+ iit>b8 3 1 . h4 e vince (Kasparov).
Evitando il perfido tranello 28. t! d3? �xf2+ ! ! 29. lit>xf2 J,tc5+ 30. iit>g3
t! xh7 3 1 . t! xf6+ con posizione ali ' incirca pari.
28. lit>f7
29. t! d3 �c4
30. t! fdl ! � eS?
31. �h7+ iit>e6 32. �g8+ iit>fS 33. g4+! iit>f4 34. t! d4+ lit>f3 3S. �b3+
(l-O)
Portisch-Fischer
Santa Monica 1 966
41
N
1 1. �d7!!
12. J,1.a3
12. E!. eS
13. J.1.d3 fS
14. �xa8?
14. €)c6
15. �xe8+ �xeS
16. 0-0 €)a5
17. f!. ae1 J.1.xc4
19. eS
20. dxc5 bxc5
21. .Q.f4 h6!
22. .§. e2 g5
23. .Q.eS �d8
24. .§. fe1 \fj>f7
25. h3 f4
26. \fj>h2 a6
27. .§. e4 �d5!(42)
42
B
Notate la posizione occupata dall' Alfiere bianco. Più di una volta mi è ca
pitato di osservare che nei suoi calcoli uno scacchista si accontenta di oc
cupare con l' Alfiere (e ancora più spesso con il Cavallo) una casa centra
le, ritenendo che lì quel pezzo non possa stare male. Ciò è particolarmente
vero in quei casi in cui il pezzo non può essere cacciato da un pedone.
Tuttavia, valutando concretamente la disposizione di ogni pezzo nel
nostro caso, non possiamo sostenere che l ' Alfiere - apparentemente tanto
attivo - sia utile al Bianco. Pertanto bisogna sempre ricordare che la bella
posizione di un pezzo non sempre riflette la sua forza.
28. h4
28. 4Je3!
29. .§. 1xe3 fxe3 30. .§. xe3 �xa2 31 . .§. f3+ \fj>e8 32. .Q.g7 �c4 33. hxg5
hxg5 34. .§. fS+ \fj>d7 35. .§. a8 \fj>c6 (0-1)
Come valutare la posizione l 05
Negli esempi precedenti abbiamo avuto a che fare principalmente con sa
crifici posizionali. Ma l ' equil ibrio materiale può venire modificato anche
senza sacrifici. Esistono infatti i comuni guadagni di materiale che si di
stinguono dai sacrifici perché, mentre di solito siamo costretti ad accettare
un sacrifi ci o , catturiamo materiale d i nostra spon tanea volontà. In
quest' ultimo caso la valutazione della posizione gioca naturalmente un
ruolo molto importante.
Se attaccare è un obbligo per chi ha un vantaggio posizionale, guada
gnare materiale è un suo diritto soggettivo. Così il giocatore trasforma un
tipo di vantaggio in un altro. Se non esiste vantaggio posizionale, allora
bisogna essere molto prudenti prima da saziare il proprio appettito. Infatti
per guadagnare materiale si devono spesso fare concessioni di ordine po
sizionale.
Olafsson-Fischer
Portorose 1 958
43
N
13. gS?
14. .1lg3 jta3
15. � c2 .tJb4
16. bxc4 .tJ xc 2
17. �xc2 dxc4
1 06 Come valutare la posizione
44
N
Ben presto i pedoni neri inizieranno a cadere. In questa posizione l' .Q.c4
non è inferiore alla Torre, visto che le case chiare del Nero sono cronica
mente deboli. Il Re è molto scoperto ed il vantaggio di materiale del Nero
è puramente formale, poiché una valutazione dinamica ci dice che le forze
del B ianco sono perfino superiori.
È perfettamente chiaro che nei suoi calcoli preliminari Fischer non era
arrivato fino a questa posizione, perché altrimenti si sarebbe accorto che i l
Bianco gode d i una netta superiorità.
�eS �fS 30. g4! �xeS 31. dxeS .§ fì 32. fS .§ e7 33 . .§ d6! .§ eS 34.
.Q.xe6+ \fj>f8 3S. .Q.b3! .§ exeS 36. .§ xh6 .§ xe3 37. .§ g6 .§ 8e4 3S. .§ xgS
.§ g3 39. .§ gS+ \fj>e7 40. gS .§ e2 41. .Q.dS \fj>d6 42. .Q.f3 .§ xa2 43. f6
\fj>e6 44. .§ eS+ (1 -0)
La partita appena vista ci ricorda una volta di più che la forza dei pezzi
non va i ntesa come un fattore costante e immutabile. Nel valutare la posi
zione bisogna sempre ricordarsi che talvolta un Alfiere può valere più di
una Torre.
Si veda l ' esempio seguente.
Come valutare la posizione 1 07
Nimzowitsch-Capablanca
Pietroburgo 1 9 1 4
45
B
9. €Jxc6
9. bxc6
10. �a6 �d7
11. �b7 g c8
12. �xa7 .Q.g7
13. 0-0 0-0
17. �eS
18. �e2 �c4
19. fl. ab1 fl. a8
20. a4?
L'errore decisivo. Mossa dopo mossa la posizione del Bianco sta peggio
rando ma, restituendo il pedone, egli poteva smorzare notevolmente l ' ini
ziativa del Nero. Bisognava proseguire con 20. b3, con il possibile seguito
20 . . . �xd2 2 1 . �xd2 fl. a3, e il Nero recupera il pedone a2.
20. � xd2
21. �xd2 �c4!
22. El, fd1 fl. eb8!
La ripresa del pedone non basta più al Nero il quale, con piena ragione,
giudica favorevole la propria posizione. Dopo 22 . . . ..Q.xc3 2 3 . �xc3
�xc3 24. bxc3 fl. xa4 il Bianco avrebbe avuto buone possibilità di patta
nel finale con quattro Torri.
23. �e3
Panov riporta la seguente variante: 23. �d3 �c5+ 24. �h l El, b4 25.
�e2, affermando che solo così il Bianco avrebbe potuto resistere ancora
un po' , ma ciò non sembra vero dopo 25 . . . fl. xb2 26. fl. xb2 ..Q.xb2. Infatti
la sua posizione sarebbe stata anche in questo caso irrimediabilmente per
duta.
Il trionfo della strategia del Nero ! La successiva fase di gioco non ha biso-
Come valutare la posizione l 09
gno di commenti.
46
B
24.�gS ..Q.d4+ 2S. \fìhl � ab8 26. � xd4 �xd4 27. � di �e4 28. h4
� xb2 29. �d2 �eS 30. � el? �hS! 31. � a l �xh4+ 32. \fìgl �hS 33.
aS � a8 34. a6 �eS+ 3S. \fìhl �e4 36. a7 �eS e di lì a poco il Bianco
abbandonò.
Beljavskij-Seirawan
Londra 1 984
47
B
16. ..Q.bS
Certo il Nero aveva previsto questa fastidiosa mossa d ' attacco, ma aveva
I lO Come valutare la posizione
16. � e6
18. �d2!
18. g6
21 . . . ..Q..xa2 22. �d8 �fS 23. ..Q..d3 �f4+ 24. � d2 �c6 25. �eS ..Q..e6
26. � e4! �xh2 27. � xe6 fxe6 28. �xe6 �d4 29. �e7+ cJ;;h6 30. �fS+
(1-0)
Tutti gli esempi presentati in questo capitolo hanno in comune una carat
teristica: i l trionfo dello spirito (cioè dei vantaggi posizionali) sulla mate
ria, il trionfo dell' attacco sulla difesa. Ricordiamoci però che ognuno di
questi aspetti (fattori posizionali , materiale, capacità di attaccare, capacità
di difendersi) ha in realtà il suo peso. A ciascun giocatore capita di esibir
si in vari ruoli e perciò occorre saper valutare ugualmente bene la posi zio-
Come valutare la posizione 111
Lobron-Karpov
Hannover 1 983
48
N
13. 0-0
14. J;l.gS ..Q.d6
15. �h4 h6
16. ..Q.xf6 �xf6
17. �xf6 g x f6
del B ianco non sarebbe stato pericoloso e che la debolezza dei pedoni neri
sul lato di Re non avrebbe giocato nessun particolare ruolo. È molto più
importante il fatto che il Nero, grazie al -tld4, potrà procurarsi un pedone
passato sul lato di Donna sfruttando la maggioranza pedonale di cui di
spone in quel settore.
18. g e4 eS
19. g h4 rJJ g7
20. -tle4 !J.e7
21. -tlg3 fS
22. g h3 !J.d6
23. f4 bS
24. !J.d3 c4!
Karpov riporta l' interessante variante che si sarebbe potuta verificare do
po 30. f5: 30 . . . c2 3 1 . f6+ r3Jg8 32. g xh6 c l =� 33. g xc l !J.f4.
30. . . . -tlxfS 31. !J.xfS !J.b4 32. a3 !J.aS 33. g4 g e2! 34. gS hS 3S. g xhS
c2 36. !J.xc2 g xc2 e di lì a poco il B ianco abbandonò.
CAPITOLO 7
Portisch-Tal
Amsterdam 1 964
49
N
14. �xc4!?
Negli anni giovanili la fiducia di Tal di uscire i ndenne anche dalle com
plicazioni più rischiose era g i ustificata dalla sua effettiva superiorità
quanto a rapidità di calcolo e capacità di valutare correttamente le posizio
ni irrazionali. In questo caso la sua decisione fu influenzata da considera
zioni psicologiche: è nota la predilizione di Portisch per le posizioni chia
re. Quindi valutazione e psicologia sono alla base della scelta di Tal.
20. 13! a6
21. �xd4 �d5!
22. .Q.e3 § c3
23. �dc2
Ed ecco il primo errore. B isognava giocare 23. fxe4 ! �xe4 24 . .Q.f2 ! e do
po 24 . . . .Q.h3 25. �f3 § xa3 26. § c l .Q.c3 27 . § xc3 § xc3 28. �d4 il
Bianco avrebbe potuto coltivare reali ambizioni di vittoria. Evidentemente
Portisch aveva già cominciato ad incontrare qualche d ifficoltà nel calcolo
delle varianti, e quindi opta per il seguito più solido.
23. �fS
24. g4 �e6
25. .Q.d4 hS!
26. .Q.xg7 hxg4
Cose del l ' al tro mondo! B isogna dare atto a Tal di essere riuscito a centra-
Come valutare la posizione 115
27. 4Jd4
Per quanto possa sembrare incredibile, dopo questa mossa il Bianco non
ha più una partita vinta. Bisognava proseguire con 27. J;l.xc3 g3 28. �d4
gxh2+ 29. <it>h l 4Jg3+ 30. <it>g2 ! �h3+ 3 1 . <it>f2 e5 32. �xd6 4Jf5 33.
�xe5 �h4+ 34. <it>g2 �g5+ 35. <it>h l 4Jg3+ 36. <it>xh2 �h4+ 37. <it>g2
�h3+ 38. <it>f2 . Tuttavia non era facile calcolare questa variante sulla
scacchiera. La mossa del testo, tra l 'altro, appare più solida.
27. �dS
28. fxe4 �xe4
29. 4Jf3
29. �e3+
30. <it>hl J;l,.c6! !
Una doccia fredda. Ora il Bianco deve cercare solo di salvare i l salvabile.
31. ,E! fl !
Avrebbe addirittura perso 3 1 . �d4 gxf3 ! 3 2 . �xe3 f2+ 33. �f3 ,E! xf3.
Zavada-Lysenko
Volgograd 1 974
50
B
Il Nero ha un pezzo in più e l ' attacco del B ianco è finito in un vicolo cie
co. A 26. �xa8 seguirebbe 26 . . . Jtd6. Quando le continuazioni normali
non portano a nulla, l' unico modo corretto di procedere è quello di com
plicare la posizione quanto più possibile, ad ogni costo. Il B ianco non si
lascia sfuggire questa opportunità.
28 . . . § c8 29. § fl § h6?
Era necessaria 29 . . . f6; tuttavia anche così dopo 30. § d5 il compito del
Come valutare la posizione 1 17
30. E!, xt7+ çt>g8 31. E!, d5 E!, g6 32. E!,xd8+ E!, xd8 33. E!, f5 (1-0)
Smyslov-Hronstcjn
Mosca 1 95 1
51
N
11. 4Jxc2+ ? !
Il fatto che questa mossa non sia del tutto corretta non disturba troppo il
Nero. Bronstejn ha sempre avuto (e soprattutto nel 1 95 1 ) la fama di mae
stro insuperato nella valutazione di posizioni irrazionali.
Difficilmente gl i capitava di valutare erroneamente le prospettive di
entrambi i colori in una data posizione. Nel caso specifico, Bronstej n era
conscio che il Bianco avrebbe ottenuto un vantaggio materiale superiore
1 18 Come valutare la posizione
16. ..Q..xa2
17. f!. xb2 �xb2
18. ..Q..xb2!
18. f!. g8
19. ç,t>f2 ..Q..c4
20. �f3 ..Q..xe2
21. ç,t>xe2 ç,t>d7
22. f!. d 1 !
22 . . . aS 23. �eS+ ç,t>c7 24. .t:Jxt7 a4 2S. eS a3 26. 1.1,a 1 f!. ge8 27. �gS
f!. aS 28. �e6+ ç,t>d7 29. 1.1,dS a2 30. g4! f!. c8 31. �gS .E!. fS 32. fS e di lì
a poco il Nero abbandonò.
Spasskij-Larsen
Malmo 1 968
Difesa Slava
12. .llxd3
13. �xd3 �b6
14. �e2 a6
15. �el �c4
16. �d3 �b4
17. b3 �xd3
18. �xd3 �b6
19. f3 .lld6
2 1 . § l f2.
22. �a3
Se alla Donna bianca fosse stato permesso di andare in a5, il compito del
Nero sarebbe diventato notevolmente più difficile.
52
N
Cosa si può dire di questa posizione? L' unico elemento di superiorità del
Bianco è costituito dal Cavallo, nettamente più attivo del suo collega nero.
Se ora togliessimo dalla scacchiera i Cavalli, la parità sarebbe evidente.
Ed ecco che Spasskij (non senza l' aiuto dell'avversario, che non è certo
un amante di questo tipo di posizioni) comincia a trasformare questo mi
croscopico vantaggio in una tangibile superiorità.
23. § xcl
24. § xcl § eS
25. § xc8+ �xc8
26. � c2
In caso di 26. � d3 �e7 27. �c2 �d6 28. �eS �d8 il Nero avrebbe
avuto una solida posizione difensiva.
26. �e7
27. �c7
27. g6
L' errore decisi vo. Si direbbe che il Nero, considerando ormai persa la
propria posizione, abbia semplicemente abbassato la guardia. Se affidassi
mo invece questa posizione ad UJ1 amante della difesa, egli giocherebbe
senza dubbio il tratto 29 . . . �d6 e a 30. �e5 risponderebbe con 30 . . . h6 ! ,
dopo di che i l R e nero trova rifugio i n h7. Può ad esempio seguire: 3 1 .
�d7 �b4 32. \t>fl �b5+ 33. \t>f2 �b4 34. \t>g3 g5.
Non va invece 29 . . . �xe3 a causa di 30. �c5 �f8 3 1 . \t>f2 �d l +
32. \t>e2 �b2 33. \t>d2, ed il Cavallo nero è in trappola. Come si vede,
anche nelle posizioni semplici si celano spesso non poche varianti com
plesse.
30. �eS
30. �b4
Perde anche 30 . . . �xa2 3 1 . .tJd7 �a3 32. ç!tg2 �b4 33. ç!tg3 �e7 (si
·
minacciava 34. ç!tt4 e 35. g5) 34. �xb7 ç!tg7 35 . .tJc5. Questa variante,
evidentemente prevista con largo anticipo, dimostra l' abilità di Spasskij a
giocare posizioni di questo tipo. Eppure, se il suo avversario non fosse
stato Larsen ma, poniamo, Petrosjan, egli avrebbe impostato la partita in
maniera diversa.
LA VALUTAZIONE CONCRETA
E IL DOGMATISMO
Nei precedenti capitoli abbiamo visto soprattutto esempi pratici : di teorico
vi era soltanto quanto occorreva per capire specifiche partite e posizioni
prese in esame. In questo libro non ho preteso infatti di spiegare dettagl ia
tamente tutte le leggi del gioco posizionale (gli interessati potranno con
sultare gli eccellenti manuali di Lasker e Nimzowitsch, i volumi di Bot
vinnik e Bronstejn, ecc.), per cui ho toccato solo quegli aspetti che erano
in qualche modo connessi al tema principale. Esistono però dei problemi
(sui quali, va detto, la discussione è più che mai aperta) che presentano in
teresse anche sul piano prettamente teorico. Come ormai già sapete, la va
lutazione deve caratterizzarsi per obiettività e concretezza. In sostanza
questi due termini sono sinonimi, poiché una valutazione non obiettiva
non può essere definita concreta. Eppure anche una valutazione astratta
può risultare corretta. Non c'è una contraddizione in tutto ciò? Esaminia
mo il problema facendo un viaggio all ' indietro nel secolo scorso.
Abbiamo già affermato nel primo capitolo che il ruolo giocato da Stei
nitz nello sviluppo del pensiero scacchistico è fondamentale. La scompo
sizione della posizione nei suoi elementi costitutivi, la loro successiva
analisi e sintesi, i n breve la valutazione (come scrive Lipnitskij : "La ter
m inologia scacchistica, per la verità, non parla di sintesi ma di 'valutazio
ne' , si tratta però della stessa cosa") vengono oggi da noi date per sconta
te. Ma che ne avrebbe detto un Maestro della metà del secolo scorso? Pro
babilmente questi concetti gli sarebbero sembrati privi di senso. Anche
oggi ammiriamo l' eleganza e la scientificità della dottrina di Steinitz. Ai
suoi tempi essa fu tanto rivoluzionaria da dividere immediatamente gli
scacchisti in due schieramenti . Alcuni pensavano che fosse stato inven tato
un sistema in grado di rivoluzionare il mondo degli scacchi, mentre altri
ritenevano che non era successo nulla di eccezionale, poiché anche prima
si conoscevano regole generali da seguire davanti alla scacchiera. Questi
ultimi pensavano che fosse inutile analizzare c sintetizzare gli stessi ele
menti i n contesti diversi: ogni posizione aveva caratteristiche proprie ed
irripetibili.
Steinitz riteneva che i principi c le regole da lui stabiliti fossero uni
versalmente validi e rappresentassero, per così dire, una panacea per tutti i
mali. In uno slancio polemico, ad esempio, si spinse ad affermare quanto
segue (a proposito di una posizione tratta dalla partita Cigorin-Steinitz,
giocata per telegrafo nel 1 890- 1 89 1 ) : "Il mio avversario porta avanti l ' at-
1 24 Come valutare la posizione
tacco proprio come ha fatto nella maggior parte delle partite del match, si
comporta cioè come un rappresentante della vecchia scuola. Egli è sicuro
che valga la pena spingere i pedoni e perfino sacrificarne qualcuno pur di
creare problemi all'avversario sul lato di Re e di limitare l ' azione dei suoi
pezzi.
"Io i nvece sostengo che il Re è un pezzo forte e nella maggior parte
dei casi è in grado di difendersi da solo, mentre Cigorin, per alimentare il
suo attacco, dovrà portare in gioco i pezzi pesanti, togliendo spazio a
quelli leggeri. Ritengo inoltre di riuscire a sviluppare i miei pezzi leggeri,
mentre i pedoni di Cigorin, spinti in profondità e non potendo tornare in
dietro, cadranno vittime del mio futuro contrattacco. Ora io ho un pedone
in pi ù e probabilmente lo perderò, ma in compenso la mia posizione di
venterà migliore".
Ed ecco questa famosa posizione:
53
B
�h4! � xdS 23. �fS! g6 24. �xd6+ '?f!xd6 2S. ..Q.xdS '?f!c7 26. ..Q.xe6
fxe6 27. ..Q.xcS � a8 28. '?f!xa8 '?f!xcS 29. '?f!a4
Il resto è questione di tecnica, per giunta neppure troppo complessa.
calcolo dei tempi è utile e necessario e può spesso costituire uno dei meto
di più adatti per giudicare la posizione. In altri casi, invece, questo metodo
non serve a nulla. Il fatto che talvolta i tempi non giochino un ruolo so
stanziale d imostra però non tanto il dogmatismo di Tarrasch, quanto l' esi
stenza di errori concreti nel suo modo di valutare le posizioni.
Ma una componente di dogmatismo era effettivamente presente anche
in Tarrasch. Prima di spiegare in che cosa consistesse, leggiamo questo
passo di Lipnitskij: "Se in una posizione ci si può affidare a leggi ben pre
cise note a tutti, allora la nostra valutazione potrà essere abbastanza preci
sa. Ma spesso il significato di una posizione viene determinato da regole
che, pur avendo u n fondamento oggettivo, non sono ancora entrate
nell' uso comune.
"[ . . . ] Negli scacchi il dogmatismo si manifesta non solo quando le
norme consolidate vengono applicate senza tener conto di tutte le specifi
che particolarità della posizione, ma anche quando la valutazione di una
particolare posizione viene formulata esclusivamente sulla base di leggi
astratte già esistenti".
Non si può non riconoscere a Tarrasch la capacità di avere saputo re
cepire nel modo migl iore le leggi scoperte da Steinitz. Va inoltre ricono
sciuto il contributo personale dato da Tarrasch allo sviluppo dell' insegna
mento di Steinitz. Ma non si finisce mai di fare nuove scoperte. A quanto
pare, Tarrasch riteneva invece che le principali leggi fossero ormai state
tutte scoperte e che grazie ad esse fosse possibile valutare qualsiasi posi
zione.
Esistono al contrario numerosi casi in cui anche oggi (e a maggior ra
gione ai tempi di Tarrasch) gli strumenti messi a punto da Steinitz sono
solo una guida per orientarsi nella posizione, la cui essenza ci rimane in
vece nascosta, e solo l' intuizione e l 'esperienza aiutano gli scacchisti ad
uscire dal labirinto in cui si trovano.
Le leggi del gioco posizionale tendono ad essere generali, ma esistono
anche molte leggi spcifiche valide solo per determinate posizioni. Senza
dubbio in futuro verrano scoperte altre leggi e criteri per valutare la posi
zione; tuttavia esisteranno sempre posizioni le cui leggi non sono state an
cora scoperte, e perciò il gioco non si ridurrà mai al semplice computo de
gl i elementi favorevoli e sfavorevoli presenti nella posizione. L'intuizione
e la sensibilità posizionale non smetteranno mai di giocare un ruolo fon
damentale.
Tarrasch commise l ' errore di sottovalutare il principio d ialettico negli
scacchi e sminuire il valore dell'elemento inconoscibilc, intuitivo e irra
zionale. Ma non possiamo norr rendergli un doveroso omaggio per aver
tracciato la strada.
Il principale avversario di Stcinitz c Tarrasch fu Mikhail Cigorin. Nel-
Come valutare la posizione 1 27
ESERCIZI PRATICI
taggio decisivo, '±' che il B ianco sta meglio, '=' che il gioco è in equili
brio, ecc. Si tratta di un metodo semplice ed economico, ma ha lo svan
taggio di offrire la scelta fra un numero limitato di valutazioni. Non a caso
alcune pubblicazioni straniere, in particolare quelle inglesi, ne util izzano
una forma lievemente migliorata. Oltre ai segni grafici più comuni accett
tati, ne vengono utilizzati anche altri come '±!�' che significa qualcosa a
metà tra il Bianco è in vantaggio e il Bianco ha un piccolo vantaggio, op
pure '=!± ' , che significa posizione non chiara ma favorevole al Bianco. I l
metodo simbolico consente, nella sua versione migl iorata, di form ulare
anche valutazioni meno drastiche. Inoltre nell' ir!formatore vengono usati
anche altri simboli per individuare i diversi clementi della valutazione
(due Alfieri, punto debole, ccc.), offrendo così ulteriori clementi al lettore.
Inoltre non va dimenticato che il metodo grafico è superiore a quello
descrittivo per un altro motivo: è più facilmente accessibile ai lettori che
non parlano la lingua del paese nel quale sono stati pubblicati il libro op
pure la rivista. Oggi che i giocatori leggono libri scritti in varie l ingue,
quest'uni versalità è preziosa.
Esiste infine un terzo metodo per esprimere la valutazione, quello nu
merico. Per il momento pochi libri di scacchi se ne servono ma non per
questo va considerato inferiore agli altri. Anzi non si può escludere che
con il tempo non venga largamente adottato. Esso è stato proposto da
Bondarevskij , che nell' articolo "La valutazione della posizione e il piano"
(Shachmatnyj bjulleten, nn. 1 -2, 1 973) suggerì la seguente scala di valuta-
1 30 Come valutare la posizione
zione: un punteggio di 5:5 significa che i due giocatori hanno pari possibi
lità, 6:4 che il B ianco sta un po' meglio, 7:3 che il Bianco è in vantaggio
posizionale, 8:2 che il B ianco ha una posizione strategicamente vinta, l :9
che per il Nero la vittoria è solo questione di tecnica. Resta da aggiungere
che il rapporto l 0:0 significa solo che il B ianco si è praticamente assicu
rato . . . un nuovo punto nel torneo.
Le esperienze maturate da Bondarevskij nel corso di conferenze e le
zioni gli hanno consentito di concludere che "con questo metodo aritmeti
co gli scacchisti valutano con facilità le posizioni. I Maestri più forti ed
esperti sono in grado di valutare una posizione con precisione ancora
maggiore, utilizzando ad esempio formule del tipo 7112:2112, 1 112 : 8 112, ecc.".
È difficile sostenere che il metodo numerico sia inferiore a quello sim
bolico. Evidentemente il punto è che siamo più abituati al sistema simbo
lico, dato che è in vigore da oltre un secolo mentre il metodo numerico è
u n ' invenzione dei giorni nostri. Curiosamente anche i simboli oggi utiliz
zati dall'Informatore o dall'Enciclopedia per raffigurare i pezzi esistono
da oltre settant'anni: si incontrano infatti in una rivista scacchistica un
gherese degli anni Venti.
Vi proponiamo ora delle posizioni che dovranno essere analizzate pro
prio usando il metodo numerico. Tuttavia, poiché determinare tutte le sfu
mature della posizione seguendo il metodo numerico con le cifre decimali
riesce difficile anche ai Maestri , i punti vi verranno assegnati anche nel
caso che - in presenza, ad esempio, di una valutazione di 6112 : 3 112 - voi in
dichiate 6:4 oppue 7:3. Certo, una piccola penalizzazione nel punteggio ci
sarà. Inoltre verrà assegnato un punteggio anche per la prima mossa da in
dovinare. Infatti in ogni posizione la mossa eseguita da uno dei due gioca
tori chiarisce l' essenza della posizione dal punto di vista strategico e a
volte anche tattico. D' altra parte è inutile saper valutare una posizione se
poi questo non ci aiuta a trovare la mossa più forte.
Ed ora un piccolo esercizio per 'sciogliere i muscol i ' . Presentiamo qui
di seguito quattro diagramm i tratti dal citato articolo di Bondarevskij . Non
è necessario indovinare la mossa da eseguire: è sufficiente valutare la po
sizione.
È curioso che nelle posizioni riportate nell' articolo non venga neppure
indicato a chi tocca muovere. Penso che ciò abbia un significato ben pre
ciso: infatti sono tutte posizioni in cui una soluzione tattica non è al mo
mento possibile.
* * *
Come valutare la posizione 131
I III
54 56
II IV
55 57
Esercizi 1- VI
I IV
58 61
B B
II v
III VI
60
B
Come valutare la posizione 1 33
Esercizi VII-Xl/
VII x
67
B
VIII XI
65 68
B N
IX XII
66 69
B N
1 34 Come valutare la posizione
II
Keres- Capablanca
Amsterdam 1 938
valutazione 61f2:31f2
III
XIV Capablanca-Aiekhine
Buenos-Aires 1 927
71 valutazione 41f2:5lf2
N
IV
Regedzinski-Rubinstein
Lodz 1 9 1 7
valutazione 2:8
Esercizi (l-XV)
I
Petrosjan-Spasskij
xv
Mosca 1 969
Valutazione: 7112:21/2 (4 punti), 8:2
72 (3 punti), 7:3 (2 punti).
N
"Il Nero ha difeso tutto, ma ha u na
posizione persa, poiché non dispo
ne di alcun controgioco e la mag
gior parte dei suoi pezzi non sono
ben piazzati" (Bondarevskij).
22. J;l.fl (4 punti) Una mossa
molto profonda, che libera la casa
e2 per il Cavallo. Ora il B ianco
Come valutare la posizione 135
nuato a rinforzare la sua posizione 27 . . . .:tlc8 28. .:tld2 �b4 29. �c4
con 34 . . . h6, 35 . . . ctJg7 c poi c7- Il cambio delle Donne è ora inevi
e6. In zeitnot il Bianco sopravvalu tabile.
ta le sue possibilità. 29 . . . �xc4 30 . .:tlxc4 El, ab8
34 . . . h5! 35. gxh5 g4! 36. h6 31. .:tld2 Il Cavallo bianco domina
Larscn riporta un paio di i nteres la scacchiera, mentre il suo avver
santi varianti i n risposta a 3 6 . sario assiste impotente agli eventi.
�b6. Poteva seguire 36 . . . E!. 7a8 3 1 . . . E!, c7 32. f!. xa6 Al van
37. �b7 c4 ! 38. f!. xb4 cxb3 39. taggio posizionalc si è aggiunto ora
E!. xb3 E!. ac8 40. E!. b2 E!. c l 4 1 . a7 quello materiale.
E!. x h 5 oppure 3 9 . a7 E!. ac8 40. 32. . . El, c2 33. El, 6a2 El, xa2 34.
�b8 E!, c2+ 4 1 . ctJ g l f!. xh5 42. El, xa2 J,1.e7 35. '3Jf2 '3Jf7 36. ctJe2
a8=� E!, c l + 43. cti f2 E!, h2+ 44. '3Je8 37. '3Jd3 '3Jd7 38. '3Jc3 J.1.d8
ctJe3 E!. c3 matto. 39. .:tlc4 J.1.e7 40. b4 J.1.d8 41. El, a6
36 . . . El, xh6! 37. �b8 El, h2+ J,1.c7 42. h4 J,1.d8 Era più resistente
38. ctJfl g3 3 9 . �xa7 g2+ 40. 42 . . . h5, ma il Nero si è rassegnato
ctJg1 J.1.d4+ 41. '3Jxh2 g1=�+ 42. alla sconfitta.
'3Jh3 J,1.e5 (0-1) 43. h5 ! J.1.c7 44. g4 E!, b7 45.
E!, a8 '3Jd8 46. '3Jb3 E!. b 8 4 7 .
x f!. xb8 J.1.xb8 48. b 5 .:tle7!? 49. b6
Rubinstein-Duras fS 50. gxf5 .:tlg8 51. J,1.f2! .:tlf6 52.
Karlsbad I 9 I I J.1.h4 (1-0)
Valutazione: 71/2:21/2 (4 punti), 8:2
(3 punti), 7 : 3 (2 punti). XI
Forrnanek-Tatai
La forte pressione sulla colonna 'a' Reggio-Emilia 1 983-84
e la grande atti vità dci suoi pezzi Valutazione: J lf2:8lf2 (3 punti), 2:8
leggeri assicurano al B i anco un (2 punti), I :9 (2 punti).
netto vantaggio posizionalc. In si
tuazioni del genere il Bianco è ob 16 . . . f4 (l punto) Il Nero ha uno
bligato ad attaccare, cd effettiva schiacciante vantaggio posizionale
mente Io fa, anche se in maniera un sul Iato di Re e il suo Alfiere è net
po' insolita. tamente più forte del rivale.
27. �fl ! ! (6 punti) Attaccare 17. J.1.xg7 '3Jxg7 18. g4 d6! 19.
non significa gettarsi sconsiderata h3 h5 20. gxh5 El, h8! 2 1 . hxg6
mente in avanti . Talvolta per rag J,1.c8 Dal punto di vista posizionale
giungere un obiettivo conviene pri non c'è già più storia.
ma battere temporaneamente in ri 22. d4 In risposta a 22. '3Jh2
tirata. In questo caso il Bianco in Tatai riporta questa bella variante:
tende cambiare le Donne, dopo di 22 . . . J.1.xh3 23. J.1.xh3 f!. xh3+ ! 24.
che il Nero non potrà più difendere '3Jxh3 �d7+ 25. '3Jh4 El, h8+ 26.
il pedone a6. ctJg5 �e7+ 27. '3J g4 �e6+ 2 8 .
1 40 Come valutare la posizione