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LIGNANO: GEOGRAFIA DI UN TERRITORIO LIQUIDO

MAURO PASCOLINI

Geografia e dintorni Geografia è sì descrizione della Terra, come si ripete


da sempre e come si fa risalire alla stessa etimologia
«Naturalmente la prima cosa da fare era di passare bene in della parola, composta dai due termini greci, Gé,
rassegna il paese attraverso il quale avrebbe viaggiato. «È Terra per l’appunto, e graphéin, scrivere, descrivere,
un po’ come imparare la geografia» pensò Alice, mentre si narrare, ma è soprattutto conoscenza del mondo e
alzava sulle punte dei piedi nella speranza di vedere un po’ delle complesse relazioni umane che lo animano,
più lontano»1. siano esse sociali, economiche, culturali, politiche
e in particolare nei loro esiti spaziali2, che trovano
Per delineare la geografia di un territorio speciale e pregnanza in un altro concetto fondamentale della
originale come quello del Comune di Lignano Sab‑ geografia, il paesaggio3.
biadoro bisogna essere un po’ come Alice di Attra‑ Alla base di tutto c’è un’altra questione di fondo
verso lo specchio: passare in rassegna con attenzione che è determinante per la lettura di un territorio:
i luoghi, fissarne i limiti, individuare i punti di vista, quella della scala. Infatti la dimensione geografica
vedere più lontano possibile ed imparare un po’ di che scegliamo per raccontare nei suoi diversi aspetti
geografia. un luogo incide in maniera importante sul livello di
Sembra oggi un paradosso utilizzare, per narrare conoscenza dei fenomeni e delle relazioni, dell’angolo
di terre e luoghi, la geografia, disciplina non più o visuale, della percezione che possiamo avere dello
poco impartita nelle scuole e ridotta ad essere mero spazio di riferimento. Scegliere la scala, variare la
strumento informatico e cartografico di navigatori scala, scorrere la scala costituisce una delle caratte‑
satellitari, di siti localizzativi, di portali cartografici ristiche e peculiarità della geografia, che permette
anche in 3D, di blog di viaggio e turistici, di atlanti di avere sguardi fortemente localizzati, puntuali e
virtuali e di enciclopedie on line, che riportano la di piccole dimensioni areali quali ad esempio l’an‑
materia indietro nel tempo alla sua natura descrittiva sa di un fiume, un piccolo parco, un borgo o un
e tassonomica. quartiere, ma cambiando scala abbracciare l’intero

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Terra e mare, mare e terra:
il territorio di Lignano
(Foto Andrea Guaran).

Il Tagliamento dopo il lungo


viaggio attraverso il Friuli
arriva lento a Lignano
(Foto Andrea Guaran).

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planisfero. Prendendo a prestito un paragone di un una nazione, una regione, ma pure un comune ve‑
noto geografo britannico, Peter Hagget, si può dire nivano identificati sulla base della loro posizione
che: «l’interscalarità del lavoro geografico ricorda geografica e sulle elencazioni di località capoluogo,
una struttura musicale. I temi principali vengono di prodotti e di servizi presenti in quel determinato
intrapresi a livello della costruzione sinfonica da tutta territorio. Per meglio comprendere la persistenza di
l’orchestra, per essere poi ripetuti a piccoli brani da questo orientamento ci affidiamo ad esempio ad un
singoli strumenti: una toccata e fuga della ricerca a sussidiario o, come si chiama oggi, libro delle disci‑
diverse scale geografiche»4. pline, dove troviamo questa descrizione del Friuli
Chi di noi non ha mai fantasticato sull’atlante sco‑ Venezia Giulia: «situata all’estremità nord‑orientale
lastico un tempo, oggi sul video di un computer, dell’Italia, la regione può essere divisa in tre fasce: a
passando dal proprio paese alla regione, e via via, nord le Alpi Carniche […] e le Alpi Giulie; al centro
allo stato, al continente, al pianeta, e perché no al una zona prealpina e collinare; a sud la fertile Pia‑
sistema solare, per poter repentinamente tornare a nura veneta, che digrada verso il Mar Adriatico»6
cercare su quelle colorate carte il proprio borgo o e nella restante paginetta dedicata alla regione c’è
la piccola frazione, e grazie alle moderne immagini spazio anche a Lignano, relegato tra parentesi: «la
satellitari, addirittura la propria casa, creando di montagna e le località di mare (Lignano, Grado)
fatto una propria personalissima sinfonia? Sinfonia richiamano il turismo dall’estero, soprattutto da
che utilizza come pentagramma le carte e le mappe Austria e Germania»7.
e come note le descrizioni dei luoghi e degli spazi Se siamo promossi alle medie le pagine dedicate al
che vogliamo cogliere e conoscere. Friuli Venezia Giulia aumentano e passano a quattro,
In questo breve lavoro cercheremo di scrivere a scale giusta misura per una regione definita di confine e
diverse la partitura di una sinfonietta di generi ge‑ tra le più piccole d’Italia e per inquadrarla la de‑
ografici diversi dedicata a Lignano Sabbiadoro, un scrizione è tra le più classiche; infatti si dice che: «il
comune di mare fatto di sola terra. Friuli Venezia Giulia confina con una sola regione
italiana: il Veneto, e con due Stati europei: a nord con
l’Austria, a est con la Slovenia. La parte meridionale
Ricordi di scuola della regione è bagnata dal Mare Adriatico che lungo
la costa forma il Golfo di Trieste»8. Il numero di
Nella tradizionale impostazione descrittiva della pagine non deve trarre in inganno, in quanto questo
geografia che ha accompagnato la formazione sco‑ è un volume operativo e di non facile ed immediata
lastica di quelli che fin non molto tempo fa si sono lettura con una prima parte organizzata per aree te‑
seduti nei banchi delle elementari e medie – termini matiche a scala nazionale, una seconda dedicata alla
identificativi ormai scomparsi dal linguaggio comune, sintetica descrizione delle singole regioni ed infine
sostituiti da altri più burocraticamente corretti 5 – una sezione di banche dati statistiche e fotografiche.

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Una classe elementare
in aula a Lignano
nel 1951 (Archivio
FotoCineClub Lignano).

Dopo la scuola
tutti in colonia
a Lignano per una
geografia sul campo
(Archivio Mauro
Pascolini).

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Focalizzando la nostra attenzione su Lignano, nella delle Alpi Carniche. A est il confine con la Jugoslavia non
prima sezione nel tema dedicato al turismo e nella è segnato da precisi elementi naturali […]»10.
relativa cartografia troviamo indicate le località di
Grado, Lignano Sabbiadoro e Bibione, ma le sorprese Alle tre fasce, presenti alle elementari, si aggiunge
sono nell’album fotografico, che nella sezione I mari una quarta, quella lagunare, e un intero capitoletto è
e le coste per il Friuli Venezia Giulia offre un’unica dedicato all’economia con un paragrafo al terziario
immagine la cui didascalia recita così: «scorcio della dove si può leggere: «il settore terziario, che occupa
costa su cui si affaccia la città di Grado»9, mentre ne la grande maggioranza dei lavoratori, comprende
Le città vengono proposte le fotografie di Trieste e fondamentalmente il commercio e il turismo. […]
Gorizia e per Il turismo una sola immagine riferita Molto fiorente è invece l’attività turistica, concen‑
alla stazione sciistica di Piancavallo. Forse l’imma‑ trata soprattutto in due località marittime: Grado e
gine che ne esce della zona costiera regionale e delle Lignano Sabbiadoro, dove ogni estate confluiscono
località turistiche non è quella che ci si aspetterebbe molti turisti italiani e stranieri, particolarmente te‑
da una geografia descrittiva e conoscitiva. Ma nulla è deschi ed austriaci»11.
perduto e, affidandoci ad un libro di testo dei primi Questa impostazione è presente non solo nei libri
anni Novanta del secolo scorso, il discorso risulta di scuola, ma pure nelle enciclopedie che hanno
più chiaro e meglio formalizzato. Infatti l’organiz‑ aiutato da sempre gli alunni a svolgere le famose e
zazione tradizionale del libro, sempre dedicato alle per certi versi famigerate ricerche e tesine. Infatti
classi medie, dedica al Friuli Venezia Giulia ben sei nell’enciclopedia principe dedicata al Friuli Venezia
pagine suddivise in capitoletti dedicati tradizional‑ Giulia, pubblicata agli inizi degli anni Settanta del
mente al territorio e all’ambiente, alla popolazione, secolo scorso, nella parte analitica e rigidamente in
alla produzione e al consumo, alle città importanti. ordine alfabetico, dedicata ai Comuni della regione
Le descrizioni e i contenuti si fanno più puntuali: troviamo sotto la voce Lignano Sabbiadoro, oltre ai
tradizionali dati geografici della superficie e della
«Il Friuli Venezia Giulia è collocato all’estremità nord‑orien‑ popolazione, la storia con alcune interessanti, ai fini
tale della penisola italiana. Tranne che per il confine sul lato del nostro discorso, note di natura territoriale. Ma
sud, segnato naturalmente dal mare Adriatico, la definizione prima di soffermarci su questi aspetti va segnalato
dei confini di questa piccola regione è stata storicamente come viene affrontata la toponomastica, disciplina
oggetto di lunghe trattative e di frequenti cambiamenti: il molto utile alla geografia e per certi versi comple‑
Friuli Venezia Giulia è stato infatti per secoli, fino nel 1946, mentare alla stessa12; infatti nelle primissime righe
parte del Veneto, e i suoi attuali confini con questa regione, si legge che: «il suo nome viene fatto derivare da
corrono a ovest, lungo lo spartiacque tra i bacini dei fiumi lupignanum, cioè posto abitato da lupi»13. Una teoria
Piave e Tagliamento. A nord il confine con l’Austria […] suggestiva che ci riporta indietro nel tempo, quando
fu fissato, dopo la prima guerra mondiale, lungo il crinale la frangia lagunare era ricoperta da boschi e pinete e

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forse popolata anche dai lupi, ma che è stata corret‑ romana; attorno al 600 dopo Cristo un documento attesta
tamente confutata, in quanto il toponimo Lignano “un lido che si chiama Lugnanum”, cioè era o era stato pro‑
deriva invece, come ci ricorda Giovanni Frau, dal prietà, podere di un tizio chiamato Lunius. «Come, colti‑
toponimo prediale in ‑anu da *Lunius o similari14. Più vavano? Non era tutto pineta e arenile, con pochi capanni
utile ci risulta, sempre sul versante toponomastico, o casoni? Così sta scritto sul dépliant dell’Azienda di Sog‑
quello che racconta Cornelio Cesare Desinan che giorno!». Sì, ma attorno alla laguna, vede, terra e acqua non
dedica a Lignano, ma pure a Sabbiadoro un gustoso stanno mai nello stesso rapporto nel corso dei secoli. Nell’an‑
ed interessante capitoletto del suo libro riservato ai tichità c’erano insediamenti non solo di pescatori, ma anche
nomi di luogo del Friuli. Infatti così scrive: di agricoltori e pastori. Un po’ aravano, un po’ pescavano,
un po’ pascolavano, e consumavano sul luogo oppure ven‑
«La località di gran lunga più frequentata, sia da parte dei devano i prodotti su quel gran mercato che era Aquileia»15.
forestieri che da parte dei Friulani stessi, è certo Lignano.
Vi sono per esempio Austriaci che a Udine non si sono mai Una vera sintesi di tutti gli aspetti di cui Lignano è
fermati, e di Sabbiadoro e Pineta sanno tutto. E la vacanza espressione geografica: il mare, l’arenile, la laguna, il
tradizionale, per buona parte della nostra gente, si realizza a passato agricolo e pastorale, l’ambiente fortemente
Lignano – la quale non è però solo una sequenza di ombrel‑ segnato fino agli inizi del secolo scorso dalla natura
loni e di alberghi esteticamente dubbi: è un luogo con una e dalle sue espressioni più delicate, quali quelle legate
sua storia, che il consumismo ha tentato invano di cancellare. agli ambienti umidi e al delta del Tagliamento con la
Immaginiamo una situazione‑tipo, l’arrivo (e il soggiorno) sua particolare forma ad ala e perennemente in forma‑
di un visitatore nella cittadina balneare. È un forestiero, ma zione. Un territorio scarsamente antropizzato, dove le
potrebbe essere anche uno dei nostri conterranei. Comun‑ grandi paludi facevano da padrone come pure le valli
que è curioso. […] «Perché questo posto si chiama Sabbia‑ lagunari retrostanti il nastro litoraneo caratterizzato
doro? È gialla la sabbia o è perché voi siete ricchissimi?». da dune, boschi e pinete. Un ambiente complesso che
La sabbia, signore, è di particolare tonalità ambrata, è fine e sembra essere stato dimenticato, sopraffatto come è
morbida. Certo che l’oro è simbolo di ricchezza. Apprezzò stato dalle trasformazioni dettate dalla intensa colo‑
la spiaggia anche Ernest Hemingway. C’è Gold Beach in nizzazione turistica. Ed infatti, riprendendo la nostra
California, Costa Dorada è la riviera di Barcellona, e adesso enciclopedia, tutto il restante contributo è dedicato a
si son messi i Bulgari con la Sabbia d’Oro, ma è come fos‑ quella che viene definita come una nuova industria: il
sero imitazioni. Il nostro è DOC. «La vostra Sabbiadoro è la turismo che con la vitalità tipica delle sue prime fasi
più antica, allora?». Veramente, prima del Diciannove era trasformava quelle lande desertiche in un «centro pie‑
Lignano e basta, quanto a Sabbia e poi d’Oro, hanno deciso no di vita in febbrile espansione: centinaia e centinaia
di scriverlo tutto in una parola. «E Lignano che cosa vuol sono le ville, decine e decine gli alberghi; […] strade
dire? Avrà un significato, no?». In friulano e in veneto si asfaltate con filari di rigogliose piante, aiuole fiorite
pronuncia Lignàn, senza la ‑o; […]. È un nome di origine coloriscono l’ambiente dovunque»16.

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Il territorio indefinito diventa paesaggio sotto l’a‑ Tagliamento. Fino al 1959 compreso nel Comune
zione modificatrice dell’uomo, facilmente leggibile di Latisana; il suo sviluppo è essenzialmente legato
sia a grande scala, quindi attraverso l’osservazione a quello delle attività turistico‑balneari»18.
diretta di chi vive e opera a Lignano e pure dei suoi Abbiamo inquadrato il nostro comune, ma finora
fruitori temporanei, i turisti, ma molto più apprezza‑ della forma e della struttura spaziale più profonda
bile quando diacronicamente la possiamo osservare e caratterizzante non ci è dato sapere, pur potendo,
a scala più piccola, ad esempio dall’alto, attraverso con i dati a disposizione, avere un’idea di massima
carte, mappe e immagini telerilevate. su alcune sue peculiarità: nastro litoraneo, arenile,
Oggi le enciclopedie cartacee sono state sostituite vocazione turistica e balneare, naturalità e trasfor‑
da quelle digitali e on line e così diventa più facile mazione.
compilare i fogli della nostra ricerca. Wikipedia è Un’ultima speranza, prima di affidarci a qualche
certamente la più nota e tra le più utilizzate e anche carta e mappa, per inquadrare meglio il nostro luogo
noi ne approfittiamo. Alla voce Lignano Sabbiadoro, è quella di rimetterci allo strumento principe delle
geografia, troviamo queste note di estrema sintesi: informazioni geografico‑turistiche: le guide.
«situata in una verde penisola ad una sessantina di
chilometri da Udine ed equidistante (90 chilometri)
da Venezia e Trieste, Lignano Sabbiadoro è posta tra Le tre sfumature di grigio, di rosso e di verde
la Laguna di Marano, la sponda sinistra del fiume
Tagliamento e il mare Adriatico. È il comune più me‑ Tra le molte guide oggi a disposizione diamo un ra‑
ridionale della sua provincia di appartenenza»17, an‑ pida sbirciatina a quelle più note in Italia e per molto
che perché i tradizionali dati geografici sono riservati tempo incontrastate regine dell’editoria turistica: le
al riquadro statistico informativo sulla parte destra Guide rosse, grigie, un tempo marrone e meglio cono‑
dell’homepage, che riporta le coordinate geografiche sciute come Guide rapide, e quelle verdi del Touring
(45°39’18” Lat. N; 13°05’35” Long. E), l’altitudine (2 Club Italiano. La nostra non vuole essere una ricerca
m s.l.m.), la superficie (16,21 km²), i Comuni con‑ storica e documentale analitica e puntuale di tutta la
finanti (Latisana, Marano Lagunare, e San Michele vasta produzione che nel corso della sua lunga storia
al Tagliamento) oltre a popolazione e densità. Ma il TCI ha dedicato all’Italia e alla sua conoscenza, ma
anche se ci affidiamo alla più blasonata Treccani, solo un rapido spaccato di come Lignano ed il suo
ora anche on line, non aggiungiamo molte notizie. territorio viene presentato e raccontato.
Didascalicamente troviamo che Lignano Sabbiadoro
è: «Comune della prov. di Udine (già Lignano Bagni; «Lignano Sabbiadoro […] spiaggia di fine sabbia, pineta e,
15,6 km2 con 6676 ab. nel 2008), posto all’estremità alle spalle, il fascino del paesaggio lagunare. Sulla penisola
d’un cordone che limita a S la laguna di Marano. La che chiude la laguna di Marano, alla sinistra della foce del
spiaggia si estende per circa 8 km fino alla foce del Tagliamento, “la città delle vacanze”, del tutto moderna,

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La Lignano turistica
nelle cartoline:
il campeggio di Pineta
negli anni Sessanta
(Archivio Mauro Pascolini).

La spiaggia agli inizi


degli anni Settanta
(Archivio Mauro Pascolini).

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consta dei tre nuclei Sabbiadoro, Pineta, Riviera, il secondo me, ma nulla del contesto territoriale nella quale è
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di singolare pianta a spirale» . inserita e si trova a convivere. La doppia colonna a
disposizione termina ricordando che:
Nelle altre pochissime righe dedicate alla località
si segnala nuovamente la forma a spirale di Pineta, «dagli anni ’70 Lignano, diventata terza spiaggia italiana
la sede a Riviera dell’Istituto Psammoterapico e di dopo Rimini e Jesolo, punta sempre più all’integrazione delle
Cure marine. Per i dintorni si invita a visitare La‑ attività balneari con servizi e divertimenti. Dal 1985 ospita
tisana nel cui Duomo si può ammirare una pala di l’Aquasplash, il primo parco per giochi acquatici in Italia
Paolo Veronese. Non molto per la nostra voglia di (40.000 m2); nel 1987 è stata inaugurata la sorprendente e
saperne di più, ma essendo rapida forse non si poteva postmoderna Arena, […] all’interno di un giardino a labi‑
pretendere oltre. rinto, quasi fosse reperto di un teatro antico sulle gradinate
Nella nuova serie delle Guide d’Italia, che sulla fal‑ del quale trova spazio una folta vegetazione»21.
sariga delle Guide verdi destinate agli stati esteri
comprendono una monografia regionale, il volume Per saperne di più è necessario aprire le pagine della
dedicato al Friuli Venezia Giulia riserva qualche Guida rossa che riserva alla nostra località tre fitte
interessante sorpresa. Innanzitutto la struttura è facciate, oltre ai riferimenti nella parte iniziale dedi‑
organizzata per itinerari di visita e per tematismi di cata agli aspetti generali geografici della popolazione,
carattere geografico, ambientale, culturale e di infor‑ storici, culturali, artistici ed economici. Tralascian‑
mazioni turistiche, con una iniziale classifica, detta do la prima parte che ricostruisce puntualmente la
le stelle del Touring, delle località da non mancare in storia della stazione balneare dalle origini ai giorni
quanto, come recita la spiegazione sono: «certificato nostri, sottolineando anche alcune criticità di natu‑
di garanzia, un indice certo di valore assoluto: […] le ra ambientale ed infrastrutturale, è interessante ai
stelle del TCI, che da anni segnalano, e gratificano, fini della nostra lettura la parte finale del paragrafo
luoghi, monumenti e opere d’arte»20. che affronta il ruolo di Lignano in una dimensione
Tra i ventuno tesori della regione così individuati, sovracomunale. Infatti si legge:
la stazione balneare principe dell’Adriatico non c’è,
ma in compenso alla località, inserita nel percorso «Lignano è ormai divenuta per il Friuli una grande realtà
“Da Cervignano a Lignano Sabbiadoro”, un sotto economica che ha dato impulso all’occupazione, al com‑
itinerario di quello “La costa tra Isonzo e Tagliamen‑ mercio, a vari rami manifatturieri e alla stessa agricoltura
to”, viene riservata quasi una paginetta con tanto di della Bassa Friulana, da cui assorbe una quantità crescente
fotografia. Le notizie si fanno più ricche ripercor‑ di prodotti alimentari. L’istituzione del Comprensorio turi‑
rendo rapidamente anche le fasi storiche a partire stico lagunare, comprendente Lignano, Grado e Aquileia
dall’Ottocento. Naturalmente si fa riferimento alla ha favorito la valorizzazione organica e programmata di
pianta di Pineta, allo sviluppo di Riviera, alle Ter‑ tutte le risorse turistiche della Bassa Friulana. D’altra parte

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allo sviluppo di Lignano ha concorso anche una migliore
integrazione con la vicina stazione di Bibione, sulla d. del
Tagliamento, nel Comune di San Michele al Tagliamento,
in provincia di Venezia»22.

Lo sguardo si apre, Lignano viene inserito nel suo


contesto naturale più ampio: la Laguna di Marano e
di Grado, l’entroterra marcato dalle acque di risor‑
giva, Aquileia, la Bassa Friulana e la destra Taglia‑
mento non più limite e divisione, ma superamento
e collaborazione. E allora diventa necessario alzare
lo sguardo e ricorrere a quelle mappe e carte che
per tantissimo tempo ed ancora oggi ci permetto‑
no di leggere un territorio nella sua complessità ed
articolazione, superando confini imposti o confini
immaginati o percepiti come tali. Particolare della Tabula Peutingeriana (seg. IV), copia
medioevale di una carta originale romana di età imperiale.

Le carte e la Lignano che non c’è

Già si è detto di scala e di rappresentazione, fattori


strutturanti della cartografia, sorella e compagna
della geografia fin da sempre. Le carte e le mappe
senza la geografia non potrebbero esistere e così
pure la geografia senza le carte e le mappe. Non
ripercorreremo qui la storia della rappresentazione
cartografica di Lignano, per la quale, almeno per il
passato, rimandiamo a quella più generale della Patria
del Friuli23; faremo solo alcuni esempi, non lungo un
continuum temporale, ma volando tra epoche diverse,
per meglio inquadrare, e a diverse scale, il territorio.
Questo ci permette, soprattutto per i periodi più vi‑
cini a noi, di comprendere pure che limiti e confini La Lignano che non c’è nella carta di Paolo Forlani
amministrativi o politici molte volte costituiscono Nova Descrittione del Friuli, 1564.

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degli evidenti ostacoli alla lettura spaziale, che in‑
vece ha senso ed efficacia ad un livello che va ben
oltre le frontiere e diventa occasione, partendo dal
locale, per generalizzazioni che coinvolgono aree e
regioni circostanti.
Le carte sono fatte per raccontare, per narrare luo‑
ghi, per evidenziare fatti e fenomeni, per localiz‑
zare, per far emergere con prepotenza ed in forma
meravigliosamente sintetica come sia un luogo in
relazione con il resto del mondo. Le carte parlano,
ma uno dei nostri primi rapporti con le carte è stato
forse il silenzio, il mutismo, dovuto all’assenza di
parole o meglio di segni e colori di quelle carte
azzurrine chiamate per l’appunto “mute”, che con‑
tinuano a sopravvivere anche in chiave moderna,
La Lignano che c’è nella Vera Descritione del Friuli pur essendo la negazione stessa dell’arte e della
di Giovanni Andrea Vavassori, 1553. scienza cartografica.
Partiamo da queste carte per raccontare Lignano in
quanto appunto Lignano non c’è, ma ci sono tut‑
ti gli elementi morfologici ed alcuni antropici che
permettono la sua localizzazione. E in questo caso
siamo fortunati perché possiamo contare sull’aiuto
di alcuni fattori che segnano in profondità l’area,
quali il fiume Tagliamento con la sua particolare
foce, il Mar Adriatico, la laguna.
Il Tagliamento, ad esempio, è già presente in una
delle prime e più antiche rappresentazioni del ter‑
ritorio regionale, inserito in quello che era allora
il mondo conosciuto, cioè la celeberrima Tabula
Peutingeriana24. Qui il fiume, che di fatto ha contri‑
buito a costruire la laguna e la penisola di Lignano,
è rappresentato come un piccolo serpentello che
La laguna, il cordone litoraneo e la successione dei porti dalle Alpi scende fino al Mar Adriatico che, visto
nella Fori Iulii Accurata Descriptio di Ortelio, 1573. il particolare orientamento della carta, è disegnato

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La Laguna di Marano e la penisola di Lignano
nella splendida Kriegskarte di Anton von Zach, 1798‑1805
(Kriegsarchiv, Vienna).
Il territorio di Lignano nel delta del Tagliamento
nella Carta Topografica del Regno Lombardo‑Veneto, 1833.

trasversalmente in direzione ovest‑est e sul quale si


affaccia l’importante città di Aquileia: fiume e mare, il
territorio liquido comincia a rappresentare una realtà.
Ancora assenza di parole, ancora Tagliamento e mare,
ma le indicazioni e i riferimenti cominciano a farsi
più precisi e puntuali. Siamo nel 1564 e Paolo Forlani,
detto il Veronese, dà alle stampe una rappresentazione
della Patria del Friuli, che chiama, come si legge nel
cartiglio Nova Descrittione del Friuli. La laguna viene
disegnata con il centro di Marano e l’isola di Grado,
delimitate a mare dal cordone delle isole che ne se‑
gnano il limite. Compare alla foce del grande fiume
del Friuli un primo toponimo: P. [orto] Taiamento.
L’Alto Adriatico in una accurata carta tedesca che descrive Ma pochi anni prima, nel 1553 e successivamen‑
il teatro della Prima Guerra Mondiale. te nel 1557, Giovanni Andrea Vavassori, detto il

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La Tavoletta Lignano Sabbia d’Oro della Carta d’Italia 1:25.000 dell I.G.M., F° 40, III S.E. su rilievo in campo del 1891
e aggiornata al 1951.

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Guadagnino, stampa una pregevole, divenuta poi di Lignano, è l’evidente collocazione in un contesto
molto famosa, carta del Friuli che definisce nel carti‑ più ampio, naturale prosecuzione di quella frangia
glio come La Vera Descritione del Friuli, considerata lagunare che da Venezia, ma se vogliamo ancora più
la capostipite della storia cartografica del territorio giù fino dall’articolato sistema deltizio del Po, risale la
regionale. Qui, pur nell’imprecisione di alcuni ele‑ parte settentrionale dell’Adriatico superando il Piave,
menti e nell’enfatizzazione ad esempio del rilievo, il la Livenza, la laguna di Caorle e il sistema vallivo
territorio tra il Tagliamento e l’Isonzo è ben definito retrostante, per arrivare al Tagliamento e alle ampie
anche se la laguna è identificata solo in quella di Ma‑ lagune di Marano e Grado e poi spingersi fino all’I‑
rano, mentre le terre attorno al Tagliamento vengono sonzo e al Golfo di Panzano dove, da lì in poi, le coste
indicate genericamente con il termine Palude. Ma i cambieranno radicalmente aspetto, abbandonando
toponimi sono più ricchi e precisi e accanto a Porto le distese sabbiose per diventare sfavillanti falesie di
de taiamento troviamo Porto del lignano, Porto de roccia. Un percorso lambito da quella via tra terra e
buso, Porto de anphora, Porto de natissa e Grao città. mare, la Litoranea Veneta, mai decollata come vera
Un bel passo in avanti e modello per tutta la carto‑ e propria via d’acqua alternativa alle vie di terra26.
grafia successiva è la carta presente nel primo atlante Lignano va visto entro ed insieme a questa vasta
moderno edito da Abraham Ortelius (1528‑1598), più regione tra terra e mare, tra lagune e fiumi, tra porti
noto come Ortelio, che nel 1573 pubblica, in un’e‑ e centri abitati, tra pinete e dune: una terra nel mare,
dizione olandese dell’atlante, la Fori Iulii Accurata un mare nella terra, superando di fatto i limiti am‑
Descriptio, nella quale si comincia ad intravedere ministrativi comunali definiti nel 1959, che disegna‑
un’accurata rappresentazione dell’area litoranea e rono un territorio che pur vivendo di acqua non ne
lagunare con una puntuale elencazione dei porti comprendeva alcuna porzione entro i suoi confini.
che da quello del Tagliamento si susseguono ver‑ La cartografia per lungo tempo ha testimoniato l’uni‑
so est: Lignano, San Andrea, Buso, Anfora, Grado. tarietà di questa porzione di regione costituendo un
Gli oggetti geografici ci sono tutti e cominciano ad ambiente omogeneo, pur nelle sue differenziazioni,
avere evidenza anche i centri abitati quali Latisana, di particolare valenza naturale dominato da vaste
Precenicco, Marano, Aquileia. Ma sarà ancora il Ta‑ paludi e valli dietro la fascia di pineta litoranea, co‑
gliamento a farsi riconoscere facilmente grazie anche me si può ben apprezzare nella bellissima e precisa
alla particolare forma del suo delta «contraddistinto Kriegskarte di Anton von Zach redatta tra il 1798 e
da una tipica struttura a cuspide con due promontori il 1805. Lignano c’è, ma non c’è ancora: la natura
a forma di ala»25, che diventerà il faro inconfondibile domina e sulle carte il toponimo è legato solo alla
per la comoda individuazione della nostra località. sua funzione di approdo portuale, anche se al limite
Quello che emerge in queste carte e in quelle succes‑ estremo della penisola compare un piccolo segno
sive prima della forte e massiccia antropizzazione che della presenza dell’uomo nella puntuale indicazione
porterà alla nascita dei centri turistici di Bibione e della presenza di una Osteria.

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Sarebbe bello perdersi tra le molte carte sempre più prima che l’aggiornamento non venisse più fatto e
precise, colorate, dettagliate che tra Seicento e Sette‑ proseguisse solo per la cartografia 1:50.000 e oggi
cento vengono date alle stampe, ma bisogna arrivare per i dati di supporto alla cartografia numerica. È
in fretta alla ricerca della Lignano che non c’è. L’e‑ interessante ai fini del nostro racconto segnalare che,
mozionante scoperta si trova in una delle prime carte come è uso nella cartografia ufficiale dove il nome
topografiche che vengono realizzate con tecniche di della tavoletta è quello della località più importante
rilevazione astronomico‑trigonometriche: la Carta ricompresa nella carta stessa, fino al 1932 la tavo‑
Topografica del Regno Lombardo‑Veneto. La carta, letta portava il nome di Porto Lignano, mentre nel
suddivisa in quarantadue tavole, viene pubblicata nel 1938 questo diventa Lignano Sabbia d’Oro ed infine
1833 a cura dell’Istituto Geografico Militare Austria‑ Lignano Sabbiadoro.
co a scala 1:86.400. La rappresentazione che ne esce Ad altri il compito di narrare l’evoluzione che vide
è ancora una volta per certi versi sorprendente per Lignano nel secolo scorso passare in breve tempo da
ricchezza di particolari e di oggetti geografici. C’è landa sabbiosa e desolata a moderno ed attrezzato
tutto il nostro mondo: le ali deltizie con la pineta, le centro balneare a seguito degli interventi che, oltre
valli, le paludi, ma pure una ricchezza di toponimi e ad essere direttamente percepibili, possono essere
piccoli centri che cominciano a segnare il territorio: letti anche attraverso le cartografie succedutesi nel
Bevazzana, Pineda, Casone, Casali dei Pantani, Casali tempo, testimoni nei loro segni dei cambiamenti
Aradore, l’Osteria del Porto e due casermette per la intervenuti. Modificazioni territoriali che hanno
Guardia di Finanza, una nei pressi del porto ed una definito non solo la Lignano di oggi, ma hanno messo
alla foce del Tagliamento. le basi e tracciato le linee guida di quelle del futuro,
La storia successiva della cartografia ed in partico‑ leggibile, ad esempio, nel disegno progettuale e pro‑
lare di quella topografica segnerà la trasformazione grammatorio dello strumento urbanistico del Piano
stessa del territorio, arricchendosi di informazio‑ regolatore generale facilmente consultabile on line29.
ni e diventando sempre più loquace 27. Una bella
esemplificazione è la serie storica della Carta d’Italia
dell’Istituto Geografico Militare che a partire dal Lignano tra acqua e terra
1891 produrrà le famose “tavolette” a scala 1:25.000,
la base cartografica fondamentale per comprendere Il racconto fin qui fatto di Lignano e del suo essere
in chiave diacronica l’evoluzione di un territorio territorio inserito in un contesto più generale volge
prima della nuova grande innovazione determinata verso la conclusione e quindi ritorna utile riprendere
dall’avvento della cartografia tecnica e della carto‑ l’idea di base: la geografia di un luogo va ben oltre
grafia numerica, supportate dalle fotografie aeree i confini che lo delimitano ed è strettamente legata
prima e satellitari poi. A quella del 1891 seguirono ad una dimensione locale che si dilata sempre di più,
le edizioni del 1910, 1917, 1927, 1932, 1938, 195128, fino a raggiungere in primis l’Europa e perché no

LIGNANO: GEOGRAFIA DI UN TERRITORIO LIQUIDO 35


Lignano, la laguna e il Tagliamento in una foto aerea dell’I.G.M. del 1954.

36 MAURO PASCOLINI
La penisola di Lignano con i segni dello sviluppo turistico in una foto aerea dell’I.G.M. del 1984.

LIGNANO: GEOGRAFIA DI UN TERRITORIO LIQUIDO 37


La vegetazione e le dune segnano inconfondibilmente la naturalità di Lignano (Foto Andrea Guaran).

anche il mondo intero se consideriamo in particolare Venézie. Prima di destinare poche righe a Lignano,
i moderni mezzi di comunicazione globale. che poteva essere raggiunto
Questa idea di territorio vasto, collocato in un am‑
biente nel quale i fiumi non segnano limiti, le di‑ «passato un ponte girevole (1922) sul canale un po’ a mare
visioni amministrative sono semplici segni sulle di Bevazzana e continuando per carozz. che poi volge a E. si
carte, gli accorpamenti e aggregazioni sono volontà entra poco dopo in una pineta in fondo alla quale si presenta
che hanno difficoltà a concretizzarsi, era già stata la spiaggia di Lignano30 […]. Il porto di Lignano cominciò
magistralmente percepita in una guida del Touring ad essere frequentato verso il 1910 e, dopo l’interruz. cau‑
Club Italiano del primo dopoguerra, dedicata alle Tre sata dalla guerra, ha ripreso il suo graduale sviluppo come

38 MAURO PASCOLINI
Mare, terra e cielo: un territorio liquido (Foto Andrea Guaran).

stazione balneare, favorito dalla bellezza della spiaggia che diosa opera di bonifica. Mentre prima dominava quasi dap‑
31
si estende con dolce pendio verso il mare per c. 7 km» , pertutto la palude desolata e la malaria, e non v’era altra indu‑
stria che quella della pesca e della caccia agli uccelli acqua‑
la guida dedica una ampia ed interessante introdu‑ tici, oggi nelle valli parecchi terreni sono ormai redenti e,
zione ad una visione d’insieme e di ampio respiro mantenuti liberi dalle acque mercé i canali di scolo e le idro‑
di questa particolare area. Infatti così si esprime: vore, popolati di case coloniche e da sani abitatori, si vanno
coprendo di una lussureggiante vegetazione. […] Due belle
«A S della ferrovia Venézia‑Trieste, nella zona tra Piave Véc‑ strade, una da S. Michele al T., l’altra da Latisana, condu‑
chio ed Isonzo, si va svolgendo da qualche anno una gran‑ cono al mare, lungo le due sponde del fiume»32.

LIGNANO: GEOGRAFIA DI UN TERRITORIO LIQUIDO 39


Forse è utile richiamare come fino all’epoca napoleo‑ Oggigiorno il tema della riorganizzazione territoriale
nica questi territori fossero un’unica realtà, in quanto di area vasta, l’aggregazione tra comuni, le macro
il confine del Friuli storico dello stato patriarcale e regioni, le Euroregioni, sono all’ordine del giorno
di Venezia poi comprendeva quel mandamento di e forse è giunto non solo per Lignano, ma per tutto
Portogruaro che, nell’organizzazione dei distretti il territorio regionale il momento di progettare e di
voluta da Napoleone e poi dall’Austria, ne fu staccato mettere in essere soluzioni innovative ed efficaci.
producendo quella strana rientranza leggibile nella Lignano ha nella sua storia e per la particolarità del
forma attuale della regione. Non più dall’Isonzo al suo territorio l’opportunità di riprendere le fila di
Livenza, ma dall’Isonzo al Tagliamento, divenuto così un rapporto tra terra e mare e tra mare e terra, in
confine. Un confine che ha condizionato lo sviluppo una prospettiva che può dilatarsi a comprendere
successivo anche in chiave turistico balneare con lo relazioni che possono rinsaldare e riannodare antiche
sviluppo dei centri distinti di Bibione in sponda destra e consolidate trame territoriali dando significato
e di Lignano nelle sue articolazioni di Sabbiadoro, profondo al fatto che la geografia di Lignano è quel‑
Pineta e Riviera sul lato sinistro. In una recente pro‑ la di un territorio liquido, di acqua e di mare che,
posta di riordino territoriale a livello nazionale messa a come ricorda il Provveditore di Terraferma Alvise
punto dalla Società Geografica Italiana è emersa l’idea Zorzi nella sua Relazione del 1575 al Senato della
di far aggregare nella ipotizzata regione policentrica Serenissima, è «[di] spiaze et de lidi, che confinano
Friuli/Julia anche il sistema locale di Portogruaro33, con l’acque della laguna […] ma anco del porto im‑
ripristinando così la vecchia situazione. portantissimo de Lignan»34.

NOTE

  1 L. Carroll, Attraverso lo specchio (e ciò che Alice vi trovò), ebo‑ Friûl, a cura di F. Fabbro, Barazzetto di Coseano (UD), Lor. Enz
ok a cura di S. Masaracchio, Collana Bacheca Ebook, 2010, 34. Multimedia Produzioni, 2005, 9‑14.
<http://bachecaebookgratis.blogspot.it/2010/10/lewis‑carroll‑attra‑   4 P. Hagget, L’arte del Geografo, Bologna, Zanichelli, 1993, 29‑30.
verso‑lo‑specchio.html>.   5 Oggi queste denominazioni che hanno segnato la vita scolastica di
  2 Su queste tematiche tra i tanti libri possibili si consiglia la lettura moltissime generazioni sono state sostituite da termini più burocra‑
del volume del geografo Franco Farinelli che ripercorre con brevi tesi: scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.
lezioni tutta la storia della geografia fino alla contemporaneità. F.   6 A. Ruggero e G. Battisti, Una matita per imparare 5. Libro delle
Farinelli, Geografia. Un’introduzione ai modelli del mondo, Torino, discipline, Torino, il capitello, 2005, 121.
Einaudi, 2003.   7 Ibidem.
  3 Anche sul paesaggio la bibliografia è sterminata, ma per un incontro   8 Gruppo Studi e Ricerche Geografiche, Alla scoperta della mia
ravvicinato sul tema si consiglia la lettura del classico volume di uno regione. Laboratorio sull’Italia delle regioni con album fotografico e
dei più grandi studiosi di paesaggio italiano: E. Turri, Il paesaggio Portfolio, Firenze, Bulgarini, 2004, 89.
degli uomini. La natura, la cultura, la storia, Bologna, Zanichelli,   9 Ivi, s.n.p.
2003. Per una sintetica introduzione al paesaggio friulano si rimanda 10
Geografia 1. Gli uomini e gli ambienti nello spazio italiano, Milano,
a M. Pascolini, Geografia e paesaggi del Friuli, in La Patrie dal Bruno Mondadori, 1991, 229.

40 MAURO PASCOLINI
11
Ivi, 232. 26
Acque antiche. Il percorso della Litoranea Veneta, a cura del Con‑
12
Indagare i significati e l’origine dei nomi dei luoghi, l’obiettivo della sorzio Insieme, Venezia, Mazzanti editori, 2004.
toponomastica, è estremamente utile per la conoscenza del territorio 27
Un capitolo a sé andrebbe riservato alla cartografia catastale prodotta
nella sua evoluzione diacronica e nella ricostruzione dei paesaggi di sia in epoca napoleonica sia austriaca e che di fatto costituisce una
un tempo. Basti pensare non solo ai toponimi di origine prediale, rappresentazione a grande scala del territorio regionale corredata
ma a tutti quelli che fanno riferimento alla vegetazione (fitotopo‑ da una ricchezza di informazioni di natura colturale, insediativa
nimi), agli animali (zootoponimi), al mondo dell’agricoltura e del e della proprietà che permette una ricostruzione quasi puntuale
lavoro dei campi (agrotoponimi), alla forma e alla natura dei luoghi, dell’uso del suolo e del paesaggio del Friuli degli inizi e della metà
all’uso degli stessi che permettono di fatto di risalire puntualmente, dell’Ottocento. Per una visione d’insieme si veda: Estimi e catastifi‑
specie con la microtoponomastica, all’uso e alla natura dei luoghi. cazioni descrittive, Cartografia storica, Innovazioni catalografiche.
Per una interessante viaggio dentro questi particolari aspetti della Metodologie di rilevamento e di elaborazione in funzione della cono‑
toponomastica per il territorio regionale si rimanda a C.C. Desinan, scenza e dell’intervento nell’ambiente urbano, a cura di E. Molteni,
Agricoltura e vita rurale nella toponomastica del Friuli‑Venezia Giulia, Venezia, Regione Veneto ‑ Università Ca’ Foscari, 2001. Per alcune
Pordenone, GEAP, 1982. esemplificazioni a casi campione si rimanda a: S. Amaduzzi, C.
13
Enciclopedia monografica del Friuli Venezia Giulia. Il paese, I (2), Gaetani e M. Pascolini, Territorio e uso del suolo nel 1800: tra
Udine, Istituto per l’Enciclopedia del Friuli‑Venezia Giulia, 1971, 932. case di paglia e broli, tra aratori e vigne, in Merêt di Tombe, paesaç
14
G. Frau, Dizionario toponomastico del Friuli‑Venezia Giulia, Udine, rurâl, Mereto di Tomba, La Grame, 2007, 63‑75; S. Amaduzzi e
Istituto per l’Enciclopedia del Friuli‑Venezia Giulia, 1978, 74‑75. M. Pascolini, Paesaggi del passato, paesaggi del presente. Luoghi e
15
C.C. Desinan, Itinerari friulani. I nomi di luogo fra storia e leggenda, territori di Ampezzo, in Ampezzo nel Novecento, Udine, Ribis, 2009,
Udine, Società Filologica Friulana, 1996, 13‑14. 12‑36, 451‑452; S. Amaduzzi e M. Pascolini, Il racconto evolutivo
16
Enciclopedia monografica del Friuli Venezia Giulia. Il paese, 933. dei luoghi: mappe, carte, immagini per Sistemi informativi territo‑
17
Lignano Sabbiadoro, in Wikipedia. <http://it.wikipedia.org/wiki/ riali complessi, in Dalla mappa al GIS, Atti del secondo seminario
Lignano_Sabbiadoro> (25 luglio 2014). di studi storico‑ cartografici, Roma 23‑24 giugno 2008) a cura di A.
18
Lignano Sabbiadoro, in Treccani.it. L’Enciclopedia italiana. <http:// D’ascenzio, Genova, Brigati, 2009, 227‑251.
www.treccani.it/enciclopedia/lignano‑sabbiadoro/> (25 luglio 2014). 28
Anche se non è facile reperire l’intera serie cartacea, è ora possibile
19
Lignano Sabbiadoro, in Guida rapida d’Italia. Veneto. Trentino‑Alto una visione speditiva utilizzando il sito dell’I.G.M. che permette la
Adige. Friuli‑Venezia Giulia. Emilia‑Romagna, Milano, Touring Club visualizzazione a bassa risoluzione delle tavolette. Per una prima
Italiano, 1994, 139. lettura diacronica lo strumento di aiuto è facilmente accessibile e
20
Guide d’Italia. Friuli Venezia Giulia. Dalle Alpi all’Adriatico. Arte, disponibile al sito: <http://www.igmi.org/ware/>.
natura, enogastronomia, Milano, Touring Club Italiano, 2004, risvolto 29
<http://prg.lignano.org/website/lignano/viewer.htm>.
di copertina. 30
Sono interessanti anche le indicazioni tra parentesi di natura turistica
21
Ivi, 122. quali l’elenco degli alberghi con le relative camere: Lignano, Bagni,
22
L’Italia. Friuli Venezia Giulia, Milano, Touring Club Italiano, La Rizzani, Italia, Centrale, Stella, Vittoria, Friuli, Pineta e la descrizione
biblioteca di Repubblica, 2005, 515. dello stabilimento balneare dotato di 50 camerini e 150 capanni.
23
Per la storia della cartografia in Friuli e per la ricca iconografia (L.V. Bertarelli, Le Tre Venézie. Guida d’Italia del Touring Club
contenuta si rimanda in particolare ai seguenti volumi: L. Lago e Italiano, III, 2. Ed., Milano, TCI, 1925, 119).
C. Rossit, Theatrum Fori Iulii, 2 voll., Trieste, Lint, 1988; L. Lago, 31
Ibidem.
Imago Mundi et Italiae. La visione del mondo e la scoperta dell’Italia 32
Bertarelli, Le Tre Venézie. Guida d’Italia del Touring Club Ita‑
nella cartografia antica (secoli X‑XVI), 2 voll., Trieste, Edizioni la liano, 118. Non si riporta qui l’intero brano, ma si segnala che oltre
Mongolfiera, 1992. alla descrizione dei successi della bonifica in termini agronomici
24
Copia medioevale di un’antica carta romana, rappresenta la complessa e produttivi, viene ricordata la presenza di una chiesetta, resto di
rete viaria dell’Impero, gli elementi morfologici strutturanti, le località un antico eremitaggio di Agostiniani a Bevazzana. In tempo di
più importanti e quelle minori. È uno dei più straordinari documenti centenario della Grande Guerra è necessario segnalare inoltre che
cartografici dell’antichità. Dipinta su pergamena, era divisa in dodici la guida riporta anche che nel luogo delle antiche Cave di Venezia
segmenti di cui il primo è andato perso. Vi è raffigurato l’intero mondo venne scavato, proprio durante il conflitto, fra il porto Baséleghe e
conosciuto dagli antichi, con particolare enfasi al sistema stradale con porto Lignano il cosiddetto Canale di Bevazzana, utile al trasporto
indicazione delle distanze in miglia e delle località toccate. Il segmento di materiale bellico da Venezia all’Isonzo.
che interessa il Friuli è il IV. Per un approfondimento si veda: L. Lago, 33
Società Geografica Italiana, Per un riordino territoriale dell’Italia,
Imago Mundi et Italiae, II, 51‑56, 90‑95. s.n.t., 89.
25
G. Fontolan, Il nastro litoraneo tra banchi di sabbia e moto ondoso, 34
Relazioni dei rettori Veneti in Terraferma. V. Provveditorato di Ci‑
in Il Tagliamento, Verona, Università di Udine, Cierre edizioni, vidale del Friuli. Provveditorato di Marano, Milano, Giuffrè, 1976,
Circolo Menocchio, 2006, 152. 151.

LIGNANO: GEOGRAFIA DI UN TERRITORIO LIQUIDO 41


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