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FROM THE
LIBRARY
OF
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ELIOT
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THE GIFT OF FRIENDS


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1

1
ACCURATA , E SUCCINTA

DESCRIZIONE TOPOGRAFICA

E ISTORICA

D I

ROMA MODERNA

TOMO PRIMO .
1
ACCURATA, E SUCCINTA
DESCRIZIONE TOPOGRAFICA ,
E ISTORICA
DI

ROMA MODERNA

OPERA POŠTUMA DELE ABATE

RIDOLFINO VENUTI CORTONESE ,


PRESIDENTE ALLE ANTICHITA'
ROMANE ,

E membro Onorario della Regia Società


degli Antiquarj di Londra ,
Ridotta in miglior forma, accrefciuta e ornata
di molte FIGURE in Rame .
I.l

IN ROMA MDCCLXVII .

PRESSO CARLO BARBIELLINI .

*=* =
CON LICENZA DE SUPERIORI .
Arc 776.1.7

Harvard College Library.


Norton Collection,
Dec. 3, 1907.

( 4mals )

1
AVVISO

DELL' EDITORE .

Vole a coloro , che le Opere


di qualche Valent Vomo pub
blicar colle Stampe intra
prendono , non di rado fucce
dere, che volendo per render
fi benemeriti della Repubblica de' Dotti efal
tare il pregio dell' Autore , e della fua lette
raria produzione , che per loro induftria efce
alla luce , invece di prevenire e renderfi
benevoli i Lettori , vengano piuttosto a in
durli in diffidenza , e a far si che con occhio
più critico ne intraprendano la lettura . A
me giova il non effere nel cafo d'incorrere
quefla taccia , poichè l' Abate Ridolfing Ve
nuti , e mentre ville colle fue dolci maniere ,
e dopo morte con tanti faggi , che ci ha la
fciati della fua abilità nello ſcavare` e illu
Arare le cofe antiche , s'è renduto , maffima

mente preflo gli Oltramontani , abbaſtanza


celebre , ficchè anche queftafua pofluma De
a 3 fcri
VI

fcrizione di Roma MODERNA abbia a rideve


re il comune applaufo .
Avea egli in due piccoli Volumi pubblica
ta una breve Relazione di ROMA tanto Anti

ca , che Moderna , la quale fra tante altre


di fimil fatta avea il fuo merito particolare ,
comprovato dall' efito che ne fece , e che l'ha
renduta da molto tempo rariffima . Mollo
pertanto dalla cortefe accoglienza del Pub

blico ,intraprefe qualche anno prima di


1
morire a difporre con altro
1 mettodo il fuo
lavoro , ad accrefcerlo , e a ridarlo in due
Parti , delle quali una non comprendelle che
Roma antica , e l'altra la fola Moderna
La prima Parte , che contiene gli avvanzi
delle Fabbriche e magnificenze degli anti
chi Romani , è ftata già dopo la fua morte
in due Volumi in quarto pubblicata da'tor
chi di Bernabò e Lazzarini ; La feconda ,
lafciata dall' Autore abbozzata , e non anco
ra ridotta in iftato da meritare un benigno
compatimento de' Lettori , e in cui , fe im
matura morte non gliel'aveffe impedito , po
fla fenza dubbio l'avrebbe , da me per la
mia lunga amicizia coll'Abate Ridolfino , e
per la ftima che ho fempre fatta della fua
one
VII

oneftà , dottrina , e probirà , comunque fiefi


difpofia , aumentata , ed abbellita , è quel
la che ora ti prefento , cortefe Lettore .
In efla s'è creduto convenevol cofa feguire
il giro de' Rioni , uno dopo l'altro, comincian
do dal primo de' Monti , e terminando nel
decimoquarto di Borgo , fecondochè furon di
fpofi nel Pontificato di Benedetto XIV; poi
chè i Forefiieri dalle Lapide affiffe in vari
luoghi della Città non avranno difficoltà alcu
na a trovarne i confini , e fenza bifogno di
guida farà loro agevole veder tutti i moderni
edifizj tanto facri , che profani , con quell'
ordine , con cuifon qui defcritti . In due Vo
lumi parimente in quarto , come quella dell'
antica , s'è diftribuita la defcrizione della
nuova Roma , e non s'è ommella cofa alcu
na "
che poteffe renderla efatta , e compiu
ta , e nel tempo ifteffo magnifica . Molte bel
le Tavole incife in rame , che vi fono infe

rite , rappresentano le Fabbriche più prin


cipali ; e il Copiofo Indice delle cofe notabi
li è talmente difpofto , che allegerirà lafati
ca di que'Lettori , che fecondo il proprio ge
nia ameranno riſcontrare una Chiefa , un
Palazzo , una Villa , piuttosto che un' altra ;
mi
VIII
mi perfuado perciò , che l'Opera incontrerà
il pubblico gradimento .
Per maggior fodisfazione de' dilettanti
delle Belle Arti abbiam voluto, parlando del
Campidoglio , dare una efatta notizia tanto
delle Statue, Bufti , Baffirilievi , ed Iſcrizio
ni, quanto de' Quadri , che vi fono diligente
mente cufloditi , ed efpofli alla pubblica cu
riofità ; e ne abbiamo per quanto ci è faro
poffibile , indicati i loro veri Autori . Vivi

felice .
Roma 24. Maggio 1767.

IMPRI
RIONE PRIMO

DE MONT I.

NCOMINCIA il circuito di

quefto R I ON E dalla riprefa


de'Barberi al Corfo ; e attra
verfando Macel de' Corvi ,
feguita per la falita di Mar
forio , poi fotto l'Arco di Settimio Severo ,
e paffando per Campo Vaccino giunge
all'Arco di Tito . Quindi và a finiftra del
Coloffeo , indi per San Clemente , giunge
alla Chiefa di Sant'Andrea dello [ Spedale
di San Giovanni , volta a San Stefano Ro
tondo , e va fino alla piazza della Navicel
la ; poi per l ' Arco di Claudio , feguita per
la ftrada della Ferratella , giunge alla Piaz
za della Cappelletta del Crocififfo , fi ften
A de
2 RIONE PRIMO

de fino al Ponticello , dove la Marrana entra


in Roma fotto le Mura dell' antica Porta

chiufa , e di là feguita fino alle mura di


S. Gio: Laterano , e per Santa Croce in Ge
rufalemme fino a Porta Maggiore , e a Porta

S. Lorenzo , donde continua per le mura fino


a Porta Pia exclufivè , e volgendo a mano fi
niftra per la ftrada dritta di Porta Pia , và
nella Piazza di Monte Cavallo , e alla Con
fulta , e per la ftrada Papale al Monaftero
di S. Caterina da Siena , e per la fcefa di
Monte Magnanapoli , paffa avanti la Colon
na Trajana , e termina al capocroce della ri
prefa de ' Barberi .

Il giro del prefente RIONB fi diftende per


lungo tratto , poichè abbraccia il Colle Qui
rinale , il Viminale , e l' Efquilino , effën
do per altro in alcune fue parti poco abitato , 2.88
e fa per infegna tre Monti in Campo bianco .

Chiefa di Santa MARIA NUOVA ,


e Santa FRANCESCA ROMANA .

Affata la Chiefa de ' SS. Cofmo e Damia


PAno , fi vede quella di S. Maria Nuova , e

Santa Francefca Romana , che prefe tal nome


ne'

1
DE' MONTI . 3
ne' tempi di Leone IV. , che la rinnovò da'
fondamenti . Ne ' tempi di Paolo V. fu or
nata ed abbellita con Portico , e facciata di
travertino , vaga per varj ornamenti , e Sta
1 tue , da' Monaci Olivetani , che l'hanno in
cura , e per di dentro fu fatto il Coro , e ri
ftorata tutta la Chiefa col diſegno di Carlò
Lambardi Aretino : Si venera in effa l'Im -¨

magine della B. Vergine , che dicefi dipinta


da S. Luca , e trafportata dalla Grecia dal
Cavalier Angelo Frangipani . Sotto Ono
rio III. effendofi incendiato il fuddetto Tem

pio , folamente quefta fagra Immagine reftò


illefa . Confervafi quivi , dentro nobiliffimo
Sepolcro di metalii , e pietre di gran valore
fatto con difegno del Bernini , il Corpo di
Santa Franceſca Romana . A lato dell'Altar

Maggiore fi vede il Depofito di Gregorio XI ,


che d'Avignone riportò la Sede Pontificia in
Roma , ornato con quattro colonne d'alaba
ftro fiorito , Opera eccellente dell Olivieri .
Appreffo fi conferva una Pietra , fulla quale
è tradizione , che s'inginocchiaffe S. Pietro ,
e v'imprimeffe le facre Veftigia, quando Si
mon Mago portato in aria da' Diavoli , per
le preghiere del Sant'Apoftolo , e di S. Paolo
A 2 pre
4 RIO NE PRIM O

precipitò alla prefenza di Nerone , e di nu


merofiffimo Popolo , che era concorfo a tale
fpettacolo . Nella Tribuna fono Moſaici an
tichi . Il Quadro di S. Franceſca Romana
nella terza Cappella alla deftra entrando , è
copia del Guercino ; l'altro della Pietà nel
la feguente è di Giacinto Brandi ; il S. Ber
nardo nell'Altare incontro è opera del Ca

nuti Bologneſe . Vi è una bella Cappella ric


ca di marmi fatta da una Religiofa di Tor
di Specchi ,

Chiefa della PIETA' nel Coloſsèo .

Principiò l'ira
mole cosi de ' Barbari
ammirabile a guaftare
, anche per una

dità di levarne i Metalli , che la compone

vano . Il primo poi , che ne concedeffe i faffi


per ufo di Fabbriche , fu Teodorico Re de?

Goti , e ne'tempi fuffeguenti Paolo II; il qua


le atterrando quella parte , che guarda ver
fo la Chiefa de ' SS. Giovanni e Paolo , im
piegò i Travertini nella fabbrica del Palaz
zo di S. Marco . Di poi il Cardinale Raffae
lle Riario co' materiali dell' Anfiteatro me
defimo fabbricò il Palazzo della Cancelleria
a S. Lo
DE' MONTI .
5
a S. Lorenzo in Damafo ; E il Cardinal Far
nefe, poi Paolo III. , ne coftruffe il fuo Palaz
zo in Campo di Fiore . In quefto Anfiteatro
a'tempi di Andrea Fulvio, che viffe nel 1540.
fi rappreſentava la Paffione del Noftro Si
gnore GESU' CRISTO . Dentro di queſto An
fiteatro fta fituata la Cappella detta della
Pietà , principiata con limofine de'Paffaggie
ri , e dedicata alla Pietà ; effendo poi poffe
duta dall' Archiconfraternita del Confalone ,
la riftorò molti anni fono , tenendovi . per

Cuftode un Eremita . Nel 1750. il Pontefice


Benedetto XIV . vi fece erigere al di dentro
alcune Cappellette con gli miſterj della Paf
ffione del Signore dipinti , e vi fi frequenta
l'esercizio della Via Crucis .

Di S. TOMMASO in Formis

Scendofi
dall' Anfiteatro per un arco
U unito alla Chiefuola , e voitando per
il vicolo a mano dritta , vedeſi poco lungi
la Chiefa di S. Tommafo in Formis , così
detta dal vicino aquedotto dell'acqua Clau
dia , riftorata in quella parte da Antonino
figliuolo di Lucio Settimio Severo ; fi diffe
A 3 anco
6 RIONE PRIMO

ancora del Rifcatto , perchè già la poſſede


rono i Padri della Redenzione degli Schia
vi , ma avendola i medefimi abbandonata "MA

S
nel tempo , che la Sede Romana era in Avi

C
#
s
gnone , fù quefta eretta fucceffivamente in
Comenda Cardinalizia , e l'ultimo Comen
datario fu Porcello Orfini , il quale mo
rendo nel 1395. Bonifacio IX. l' unì al Capi
tolo di S. Pietro in Vaticano , che quà vie
ne ad uffiziare per la fefta del Santo Apo
ftolo .

. Di Santa MARIA in DoMNICA , detta


della Navicella .
mo

Nita alla detta è l' antichiffima Chiefa


600
U di S. Maria della Navicella, così chia
mata da una Navicella di marmo pofta per
voto avanti la Chiefa fteffa . Ma dee chia
marfi in Dominica, o in Ciriaca , da quella
religiofiffima Matrona Romana , che aveva
in quefto luogo la Cafa , e il podere dove è
la Chiefa di S. Lorenzo fuori deile Mura •
Vi fono 18. Colonne di Granito nero e
verdê ftimatiffimo , e due di Porfido all ' ar
co del Presbiterio . Leone X. la fece rifab
bri
DB' MONTI .
7
bricare con diſegno di Raffaelle : e vi dipin
fero il fregio , che ha intorno , Giulio Ro
mano , e Pierino del Vaga . In questo luogo
per comandamento di S. Sifto Papa furono
diftribuiti Y a' poveri i Tefori di S. Chiefa ,
fecondo un' antica tradizione .
1

Villa Mattei alla Navicella .

letro le muraglie della medefima Chie


D fa è fituata fopra del Monte Celio la
celebre Villa Mattei, per i fuoi lunghi Viali ,
Fontane , Statue , ed altre curiofità fingola
ri molto confiderabile , effendo ftata ridotta
in sì bella forma dall ' animo generofo di Ci
riaco Mattei . Spiccano fra tutte le altre
Fontane quelle di Atlante , che ſoftiene il
Mondo , delle Colonne , dell ' Ercole com
battente con l' Idra , e de'Moftri marini , nel
cui vicino viale moltiffime iſcrizioni antiche

fi vedono . Sorge nel mezzo di un ameno


Teatro un Obeliſco di Granito formato con

due pezzi uniti pieni di geroglifici , efffendo


vi nel profpetto di effo un gran bufto di Alef
fandro il Macedone , ed un Sepolcro , ovve
ro labro , con un baffo rilievo rappreſentan
A 4 te
8. RIONE PR IM O ·

te le nove Muſe . Veggonfi fparfe per il me


defimo giardino , che ancora contiene un
intricato Laberinto di buffo , diverfi Sepol
cri , e Termini antichi. Sono in queſta Villa
27. Colonne di marmi miſchj ; ma una che
è avanti il laberinto è unica e fingolare ,
per effere di Porfido verde di grana finiffi
ma e fottile , ed è molto alta . Delle ur
nette difpofte ne' lati del primo ftradone
due fono particolari , la prima per effer fat
ta a guifa d' un Tempio ricoperto di tegole ;
e la feconda per effervi fcolpito un porco , a

cui un Genio porge la facella , Sepolcro áp


partenente a mio giudizio ad un Epicuro .
Nel Palazzo vi è la tefta Coloffale di Ploti
na , e la Statua di Diana di Scoltura Greca .
Il Cavallo anatomico è moderno . La ftatua
d'Antonino Pio , e quella più grande del na
turale di L. Vero : Il bufto di Serapide di
Bafalte , e una ftatuetta di Cerere . La fin

golare è quella della Pudicizia , maggiore


del naturale . Un Vafo d'Affricano , e una
Lapide di Granito roffo con iſtrumenti Ar
chitettonici . Il bufto di Ercole giovane di
Scoltura Greca , e la Statua giacente del Fau
no coll'Otre , che ferve di Fontana , del me
defi
DE' MO NT I. 9
defimo ufo è fervito il gruppo di due Statuet
te d'un Satiro giacente , e di un Fauno in at
to di trargli la ſpina dalla pianta del piede
con una antica tavola di Porfido verde mol

to groffa . Fuori è una Statua di donna gio


vane fervita per Fontana . I vafi fono antichi
per ufo di Vino . La Statua d'Augufto è la
migliore della facciata del Caſino . L'urna
con le nove Mufe , e due pezzi di Obeliſchi ,
uno de' quali appariſce dall ' iſcrizione Go
tica effere ftato in Campidoglio . La gran
tefta di Aleſſandro Magno è ſtata riunita da
più pezzi . Qui fi vedono le veftigie dell'an
tiche mura di Roma .

Di S. STEFANO ROTONDO .

PRofegu endo il cammino per la ftrada ,


che và a S. Giovanni Laterano, a mano
deftra è la Chiefa di S. Stefano Rotondo

così chiamata dal Volgo per la fua forma . Il


S. Pontefice Simplicio la fece riſtorare, e can
giare da Tempio Gentilefco in Chieſa nel

468. S. Gregorio Magno le affegnò il Titolo


di Cardinal Diacono . Papa Teodoro I. vi
traſportò i Corpi de ' SS. Primo , e Feliciano
Mar
10 RION B PRIMO

Martiri , de' quali oggi refta una buona par


te . Niccolò V. la riftorò notabilmente nel

1454. , e parimente Innoc. VIII. nel 1488 .


Gregorio XIII. l' uni con tutte l'entrate al
Collegio Germanico , col pefo che i PP. Ge
fuiti la facciano fervire di una Meſſa quoti
diana , e la provvedano delle cofe neceſſarie,
e che vengano i loro Alunni ad affiftere ai
Divini Officj in alcuni tempi determinati
Viene queſta Chiefa foftenuta da varie Co
lonne , e nelle mura di eſſa vedonfi dipinte
dal Pomaranci ? e dal Tempeſta molti Mar

tirj de' Santi , avendoli adornati con varj


Paefi , e Profpettive Matteo da Siena . Il Si

gnor Cardinal Gentili vi fece la nuova Cap


pella a ' SS . Primo e Feliciano . Vedefi fo
pra l'Altare pofto nel mezzo un artificiofo
Tabernacolo di Cipreffo ben intagliato da un
Fornaro Svedefe , e donato al fuddetto Col
legio Germanico . Nel Portico fon 4. Co
lonne di Granito , che in tutto con quelle
della Chiefa , e le due del Tabernacolo giun
gono al numero di 60. tutte di Granito , a
riferva di ſei ſcannellate di marmo pario ;
Si conofce , che molte vi fono ftate pofte da
i Papi , vedendoviſi una ſedia Papale molto
rovi
DE' MONTI . II

rovinata , che fervi ne ' bagni . La Tribuna


di Mofaico è antichiffima . Si vede quefto
Tempio effere ftato ornato di Portici efteriori
di terra cotta , de ' quali reftano le mura .

Villa CASALI .

Rovafi giufto incontro la bella Villa


T de' Signori Cafali Romani , degna

d'effer veduta per il bel Palazzino fatto con


penfiero di Tommafo Mattei , nel quale fi
confervano diverfi bufti , e Statue antiche ri
trovate nella medefima 9 effendo fpeciali

quelle della Pudicizia , di Bacco , e di un


Cacciatore , o Villano con la preda in collo .
Vi fi fono trovate molte Antichità , e tra
l'altre i frammenti di un Cocchio di qual
che Arco Trionfale paffati in Inghilterra . Si
vede quì un Antonino coronato di edera cre
duto un Bacco ; ed una donna con un vefti

mento , che per eccellenza dello ſcalpello


non invidia la Flora Farneſe , ma la Tefta è
moderna , come quella del Mercurio . Tra i
bufti fi vede quello di Giulia Mefa fotto il
fimulacro della Pudicizia , avendo intorno
della fronte piccoli buchi per i raggi d'Oro ,
o d'al
12 RIONE PRIMO

o d'altro Metallo . Si vede qui ancora una


Mcta Circenſe , che fi trovò per materiale di
Fabbrica , con altre Statue in un lato del Ca
fino , dove fi trovò anche la Tefta di Giulia
di Tito , che è in Campidoglio .

Di S. ANDREA , e dell' Arciofpedale


del SS. SALVADORE @S. GIOVANNI
LATERANO .

A piccola Chiefa dedicata al S. Apoſto


L lo Andrea è unita all' Arciofpedale di
S. Giovanni , e dentro d
' effa fi confervano le
reliquie dello fteffo , e fi tiene decentemente
il SS.Sagramento per comodo maggiore degl',
Infermi . Il Cardinal Giovanni Colonna Ro
mano gittò nel 1216. i fondamenti dell' ac

cennato Arciofpedale , provvedendolo con


generofa pietà di groffe rendite , accreſciute
fucceffivamente dalla pia munificenza de'
Sommi Pontefici , Cardinali , Principi , Pre
lati , e perfone diverſe . Tutti gl' Infermi di
qualunque Nazione , ed età vi ſono ricevuti ,
e
è trattati con carità , e polizia ; in quello
degli Uomini fonovi ordinariamente 120,
Letti , che fi raddoppiano fecondo il bifo
gno ;
DE' MONTI .
13
gno ; l'altro delle Donne pofto dall' altra
parte della via pubblica , ed accreſciuto di
fabbriche da Aleffandro VI , contiene 60.
Letti . Hanno li detti Ofpedali molti appar
tamenti affai commodi , e ben forniti di tut
to ciò che appartiene al fervizio degli Am
malati , una ottima Spezieria , ed un gran
numero di Speziali e Serventi , con molti Sa
cerdoti per celebrarvi le Meffe , e ammini

ftrarvi li SSmi Sagramenti . Si governa l'Ar


ciofpedale con alcuni Statuti particolari , per
l'offervanza de ' quali fi radunano ogni Ve
nerdì i Guardiani della Nobil Confraternita
del SSmo Salvatore ad Sanita Sanctorum ,
chè ne hanno l'amminiſtrazione , in una Sa
la del Collegio Capranica .

De' Santi GIOVANNI BATISTA ,


e GIOVANNI EVANGELISTA in Fonte ,
e
fuo Battifiero .

L famofo luogo , contiguo alla Bafilica di


I S. Giovanni , nel mezzo di cui fi vede il
fontuofo Battifterio detto di Coftantino il
Grande , e due divotiffime Cappelle late
rali , cioè di S. Giovan Batiſta l'una , e di
S. Gio
14 B 4 PRIMO
RIONE

S. Giovanni Evangelifta in Fonte l'altra ,


fu già parte del Palazzo Lateranenſe abita
to dal medefimo Coftantino . Nel mezzo
dunque di quefto Fonte Battefimale , fcri
vono alcuni , che fopra di ogni colonna di
Porfido era un vafo d'oro di molto peſo , "
"
ed una Lampade molto grande , in cui ar 4
deva balfamo preziofiffimo . Sopra lo ſteſſo
Fonte ftava un Agnello d'oro , che verſava
le acque , alla deftra dell' Agnello fi ve
deva una Statua d'argento del Salvatore
che pefava 170. libre , ed alla finiftra un'
altra di S. Giovan Batifta , fimilmente
d'argento ; vi erano ancora fette cerj di
argento di 80. libre l'uno , con altri orna
menti diverfi di molto valore . Il Batifterio

era di forma triangolare ( loggi però è ot


tangolare ) avendo nel mezzo il Fonte ca
vato in terra profondo 5. palmi tutto fo
derato di pietra ; vi ſi ſcendeva per tre gra
dini , e da una parte eravi un pilo di pietra
Paragone per ufo del Battefimo , con l' ima
gine di San Silveftro Papa compofta d'argen
to . Il moderno Fonte è tutto di Porfido ador
nato nella parte fuperiore di Metallo ftoria¬
to , e poſto ad oro con due piccole ſtatue di
S. Sil Z
DE' MONTI . 15
S. Silveftro , e di Coftantino nella cima : fta

in una platea rotonda laftricata di varj mar


mi affai nobili , nella quale fi fcende per 4.
gradini , effendo circondato da fimili balau
ftri con una Cupola foftenuta da 8. Colonne
fimilmente di Porfido , di 8. palmi di circon
ferenza , e fopra l'architrave altre 8. Colon
ne piccole di marmo , e adornata di pitture
di molto pregio . Soleva il Romano Pontefice
battezzare in quefto luogo i bambini , ed

adulti nelli Sabbati precedenti alla Paſqua


di Refurrezione , e della Pentecofte , come
,
fi legge ne' Cerimoniali antichi . Si conti
nua prefentemente quefta funzione con bat
tezzarvifi nel Sabbato Santo li Turchi , ed
Ebrei .

Fu quefto ristorato da diverfi Sommi Pon


tefici , cioè da Gregorio XIII , da Clemen
te VIII , e notabilmente da Urbano VIII ,
come ancora da Innocenzo X.

Le pitture fuperiori al Fonte fuddetto con


diverfe Storie della Beata Vergine MARIA
fono tutte di Andrea Sacchi ; L'Iftoria a fre
ſco della Croce , che apparve a Coſtantino
fu dipinta da Giacinto Gemignani , l' altre
due, cioè la Battaglia, ed il Trionfo, fono del
Ca
16 RIONE PRIMO

Camaffei ; l'ultima della diftruzione dell '


Idolo è di Carlo Maratti . La divota Cappel- ´
la di S. Gio: Batifta era prima una Camera
di Coftantino , la quale fu cangiata in Ora
torio da S. Ilaro Papa , e dedicata al Santo
1
Precurfore . Molti anni dopo Clemente VIII.
la riſtorò , avendovi dipinto Giovanni Al
berti belliffime Grottefche . La ftatua del

Santo fatta di rilievo , e pofta full'Altare ,


confagrato da Benedetto XIII. nel 1727. fu
lavorata da Donatello . Sono cuftodite den

tro di effo le Reliquie de' Santi Apoſtoli


Giacomo , Matteo , e Taddeo , e de' Santi
Innocenti , e delle Sante Sorelle Marta , e
Maddalena : gode la detta Cappella conti
nue Indulgenze , reftando per fempre eſclu
fe le donne dall' ingreffo di effa .
Il menzionato Pontefice Clemente VIII. 看

riftorò ancora da ' fondamenti l'altra Cappel


la di S. Giovanni Evangelifta corrisponden
te alla fuddetta nell'anno 1597. , l' abbellì
con pitture , e Stucchi dorati , confagrando
la nel 1598. , e facendole parte delle Reli
quie , che fono nella Patriarcale di S. Giɔ
vanni : Li quadri fono del Cavaliere d'Ar
pino , le pitture a frefco del Tempefta , e del
Ciam
DE' MONTI . 17
Ciampelli , e la Statua di Metallo dell'Alta
re è modello di Gio: Batifta della Porta .

Delle SS. RUFFINA , C SECONDA ,


e di S. CIPRIANO, e GIUSTINA .

Urono dedicati li due Altari feguenti


F nel 1253. dal Pontefice Anaftafio IV. ,
con Tribuna di Muſaico , in uno de' quali ri
pofano i Corpi delle dette Sante Sorelle , e
nell' altro quelli de ' Santi Cipriano , e Giu
ftina Martiri , le quali Cappelle fece rinno
vare , ed abbellire il fuddetto Pontefice con
4. Colonne piccole , due di Porfido , e due
con bafi e capitelli di Serpentino .
Il Mofaico della Tribuna fopra l' Altare
delle SS . Rufina e Seconda , effendofi in va
rie parti diftaccato , fu buttato giù intera
mente quando nel 1757. fu ceduta la Cap
pella dal Capitolo Lateranenfe a Monfignor
Giovanni Lercari Arcivescovo d'Adrianopo
li , e riftorata da eſſo da'fondamenti , ed or
nata di fini marmi con difegno di Lorenzo
Piccioni ; I corpi delle due Sante trovati fot
terra con quelli d'altri fei Santi Martiri
fono ftati decentemente collocati fotto il
B nuo
18 RIONE PRIMO

nuovo altare . Fuori della balauftra ſi veg


gono i Depofiti di Marmo del Cardinal Nic
#
colò Maria , e di Monfignor Niccolò Ler
cari . th
L'altra Cappella de ' SS. Cipriano e Giu
4
ftina , confagrata già nel 1727. da Benedetto
XIII. fu poi acquiſtata , ed ornata dal Cano
nico Pier' Antonio Borgia , che vi fece una
Sepoltura per quelli della fua nobile Fami
glia ; e vi fa ora lavorare una ben' intefa
Memoria , alta palmi 23. con gran Meda
glione , ed altri ornamenti in marmo bian
co di Carrara , e metalli dorati , pel defon
to Monfignor Aleffandro Borgia Arcivescovo
di Fermo fuo Fratello , chiaro per pietà e
dottrina .
*3 Di S. VENANZIO .

Apa Giovanni IV. Schiavone , figliuolo


di Venanzio Scolaftico edificò la Chie
fa di S. Venanzio nel 640. in occafione che
il Corpo del medefimo Santo Martire fu por
tato da Schiavonia per ordine fuo a Roma
infieme con quelli di S. Domnione , e di otto
Soldati Martiri , cioè Pauliano , Lelio , Afte
rio , Anaſtaſio , Mauro , Settimio , Antio
cheno,
;
DE' MONTI .
19
O
D cheno, e Cajano . Ripofano queſti Santi fot
C
to l' Altare principale , e fono rappreſen
-r- tati nella Tribuna lavorata a Mofaico in

fieme con l'Effigie di Giovanni , ed anche


|
di Papa Teodoro I. , il quale le diede il
10 compimento . Fu riftorato ultimamente da'
0
Signori Ceva , che vi fecero un bell'Altare ,
11
nel quale fi venera una divota Immagine
della Beata Vergine Maria .L' Architettu
ra è del Rainaldi , i Ritratti nelli Depoſiti
1
fono del Fancelli , e li putti del Naldini ,
1 con colonne di nero , e due di Porfido le
1 più groffe , che fi vedano ; è maravigliofo
JO l'Architrave eccellentemente lavorato ,
e

Della Bafilica di S. GIOVANNI LATR


RANENSE , e fua Defcrizzione .

0
L primo , e principaliffimo Tempio fra
I tutti gli altri di Roma , e del Mondo
e Cattolico , ftimafi , che ſia con molta ragio
ne la Bafilica Lateranenfe , e perciò fi de
nomina Ecclefiarum Urbis & Orbis Mater
0 & Caput . Si dice del Salvatore , perchè
2- fu ad effo principalmente dedicata ; Coftan
tiniana da chi primo l'edificò ; Bafilica au
B. 2 rea
20 RIONE PRIMO
A
rea per li preziofi doni di cui fu arricchita ;
Di S. Giovanni , perchè ad ambidue i Santi
di quefto nome , il Batifta , e l'Evangelifta,
fu dopo ben tre fecoli anche dedicata ; E
Lateranenfe , perchè qui era il Palazzo del
la Famiglia nobiliffima de' Laterani , dalla
quale difcefe quel Plauzio Laterano ucciſo
da Nerone fotto pretefto di congiura . Co
ftantino Magno Imperatore dopo il fuo Bat
tefimo ereffe queſta Baſilica circa l'anno del
Signore 324. nel feno del fuo gran Palazzo ,
una parte del quale fu dal medefimo am
pliato con nuove Fabbriche , e ceduto in
fieme con la Chiefa al fanto Pontefice Sil
veftro ; dove abitarono i Romani Pontefi
ci fino al tempo di Gregorio XI , che ri
portò la Sede da Avignone in Roma nel
1376 , effendofi circa tal tempo trasferiti
al Palazzo Vaticano . Li rifarcimenti prin
cipali fatti alla fuddetta Chieſa ne ' Secoli
X più remoti furono di Papa S. Zaccaria ,
S. Leone I , Benedetto III , Sergio III , In
nocenzo II , Anaftafio IV, Adriano I, Adria
no V , Niccolò IV , Bonifazio VIII. e Mar
tino V , che principiò a farla dipingere , e
laftricare , il che fu poi compiuto da Eu
genio IV.
DE' MONTI . 21

génio IV . Aleffandro VI. parimente l'ador


nò ., Pio IV. l'abbelli di un vago Soffitto
intagliato , e meſſo ad oro , riducendo an
cora in piano la piazza di effa Chiefa . Fu
confagrata in onore del SSmo SALVATORE
del Mondo da S. Silveftro Papa , e fu la
1
prima , che nel Mondo fi confagraffe con
0
le folite cerimonie ufate da' Vefcovi , e

Pontefici , dirizzandovi Altari di pietra


poichè prima erano di legno in forma di Ur
ne , per metterli , e levarli prefto nel tempo
delle perfecuzioni ; e in fino ad oggi fotto
1
dell'Altar maggiore ifolato fi conferva quel
lo , fopra di cui celebrarono S. Pietro , ed i
feguenti Santi Pontefici fino a S. Silveftro .
Clemente VIII . l'anno 1600. con difegno
di Giacomo della Porta rinnovò tutta la

Nave fuperiore della Crociata con marmi


fini , coprendo il pavimento , e adornando
le mura con belli , e nobili baffirilievi , fa

cendovi dipingere la vita di Coftantino . Le


pitture fono del Cavalier Baglioni , Poma
ranci , Paris Nogari , Nebbia , Navarra ,
e Bernardino Cefari . Vi fece parimente
fare da Luca Blafi Perugino un Organo bel
liffimo dorato , le cui canne , e colonne di
B 3 legno
22 RIONE PRIMO
legno a fogliami furono intagliate da Gio :
Batista Montani Milaneſe , con pitture del
Ciampelli . Le colonne , che reggono l ' Or
gano di giallo antico in oro , fono 40 pal M
mi alte , una tolta dall'arco di Coftantino ,
e l'altra con 4 della Bafilica Vaticana
dicefi dal Foro di Trajano . Le due di gra
nito , che foftengono l'arco maggiore , fo
no d'altezza di 50 palmi in circa . 24. co
lonne di verde antico ornano le nicchie del
le Statue coloffali de' 12. Apoftoli , tra le
quali il Sant' Andrea , il S. Giovanni , il
S. Giacomo Maggiore , e il S. Matteo del
Rufconi , fono fuperbe .
Nella parte , che rifguarda la maeftofe
porta di fianco , vi ereffe il fontuofo Alta
re del Santiffimo Sagramento con difegno ,
e fattura dell' Olivieri › ponendovi nel

mezzo un Tabernacolo di pietre prezioſe


d'inefti-mabil valore , opera del Targoni ,

collocandovi di fopra la Cena del Signore


con li 12 Apoftoli di bafforilievo formati
d'argento mafficcio , modellata da Scilla
di Vigni , e fatta da Curzio Vanni . La
gran pittura di fopra è del Cavalier d'Ar
pino , il Sepolcro del quale vedeſi poco di
fcofto
DE MONTI . 23
J:
fcofto con la fua effigie fcolpita in marmo .
All'Altare del Sagramento fono altre 4
Colonne di verde , e le 4 di metallo di

circonferenza palmi 13 fcannellate ricca


mente dorate , e antiche , trovate fotterra
qui vicino con il Cavallo di Campidoglio .
Pofano l'Architrave , ed il gran Baldacchi
no di bronzo dorato fopra 4 Colonne anti
che ſcannellate del medefimo metallo do
rato , le quali prima erano del Tempio di
Giove Capitolino , benchè altri fcrivano
averle portate dalla Giudea in Roma l'Im
perador Vefpafiano con altre fpoglie trion
fali . Il Padre Eterno dipinto nel detto Ar
chitrave in un campo d' Azzurro oltrama
rino è opera del Cavalier Pomaranci . So
novi molti Angeli , di mezzorilievo fcolpi
ti in marmo da' migliori Artefici di quei
tempi , e ne ' lati dell' Altare ne reftano al
tri due ben grandi fatti di metallo dorato ,
e modellati da Camillo Mariani . La Sta
tua del Profeta Elia è opera dello ſteſſo

Mariani , quella di Mosè del Vacca ,


l'Aronne dello Scilla Milanefe , ed il Mel
chifedech di Egidio Fiamingo . Li 4 Dot
tori della Chiefa dipinti a frefco ne' lati
В 4 della
24 RIONE PRIMO
della medefima Cappella fono di Cefare
Nebbia ; la figura di S. Pietro è del Ce
fari , quella di S. Andrea del Novara , il
Trionfo di Coftantino dello fteffo Cefari ,
l'Apparizione de ' fanti Apoftoli al mede
fimo Sovrano è del Nebbia .

La gran Cappella contigua , che ſerve


per Coro d'Inverno al Capitolo , fu con
belli fedili di noce intagliati fatta fare
dal Conteſtabile Filippo Colonna , con ar
chitettura di Girolamo Rainaldi . Il Depo
fito belliffimo di nero , e metallo dorato
di Donna Lucrezia Tomacelli Ducheffa di

Paliano fua moglie , è di Giacomo Lau


renziani Romano . Poco diftante è la nobi

le , e ricca Sagreftia fabbricata dal mede


fimo Clemente , e adornata di belle pit
ture del Ciampelli , e dell'Alberti . Il Qua
dro dell ' Annunziata con difegno Bonarro
ti , fu dipinto da Raffaele Mantovano . Li
bufti di Clemente VIII . , e di Paolo V. fono
d'Orazio Cenfore , e di Niccolò Cordieri .
A mano deftrà della medefima , tornando
in Chiefa , fi confervano alcune venerabili
memorie del Vecchio , e Nuovo Tefta
mento , cioè la Tavola , fu cui cenò il No
ftro
DE' MONTÌ . 25
ftro Redentore , parte della miracolofa
· Verga di Mosè , del Bacolo di Aron, e dell'
Arca Fœderis .

Di qui voltando alla mano finiftra , five


de l'Altare principale de ' Canonici fotto la
gran Tribuna , che Niccolò IV. fece ador
nare da Giacomo Torrita , e da Gaddo
11 Gaddi , con pitture a Mofaico defcritte
dal Ciampini . L'effigie del Salvatore nel
". mezzo della medefima , riftorata da Alef

fandro VIII , fu dipinta efattamente fecon


0 do la forma di quello , che apparve mira
colofamente al Popolo Romano , quando
S. Silveftro confagrò la Bafilica prefente ,
fentendofi nell'atto dell'apparizione per

l'aria queſte voci : Pax vobis ; perciò s'in


troduffe il Rito , che i Sacerdoti , i quali
celebrano Meffa in quefta Chiefa , quando

proferiſcono il terzo Agnus Dei , dicono :


Miferere nobis , in vece di dire : Dona no
0 bis pacem . La medefima Imagine reftò più
volte illefa dagl' incendj , che diſtruffero
interamente tutto quefto Sagro Edificio
come afferiſcono l'antiche memorie dell'
Archivio , ed il Cardinal Rafponi . Que
fta Tribuna , che minacciava rovina , è
ftata
46 RIONE PRIMO

ftata ultimamente alla meglio riftaurátâ :


Nella Cappella feguente vicino ail ' Or
gano la Natività del Si gnore con le altre
pitture è di Niccolò da Pefaro ; fotto il me
defimo l'Arma di Clemente VIII. con due

Angeli che la reggono , è fcoltura del Val


foldino ; e le mezze figure di Davide coll'
Arpa , e d' Ezechia coll' Organo fono fcol
pite da Ambrogio Malvicino . Gli Apofto
li nelle pareti laterali all ' Organo fono del
Cavalier d' Arpino , Nebbia , Novara , ed
altri . L'iftoria di San Silveftro , e di Co
ftantino , che fondano la Bafilica , è pittura
del fuddetto Novara ; Quella incontro del
medefimo Santo , che battezza quel Cefare ,
i! medefimo, che fpedifce
è del Pomaranci ; il
Miniftri a cercare S. Silveftro nel Monte

Soratte , fu efpreffo nell' altra pittura dal


Nogari ; i quattro Evangelifti fopra gli ar
coni fono del Ciampelli .
Scendendofi nella nave al Palazzo con
tigua, nella prima Cappella di effa il S. Gio
vanni Evangelifta con altre figure fu dipin
to a freſco da Lazzaro Baldi , ed il S. Ago
ftino dell'altra Nave incontro , è di Gu

glielmo Borgognone ; la contigua de' Si


gnori
DR' MONTI.
27.
gnori Maffimi d' ordine Dorico è difegno
di Giacomo della Portà , che architettò la
già defcritta Nave trafverfale , ed il quadro
è di Girolamo Sicciolante detto il Sermo
neta . Quella di contro nell' altra Nave de'
Signori Santori d'ordine Jonico con Archi
1
tettura d'Onorio Lunghi , contiene un bel
Crocififfo di Stefano Maderno ; nella feguen

te a quella de' Maſſimi vi è il miracolofo


Crocififfo , che prima ftava fotto il Portico
di quefta Bafilicà . Sono in effo nobili De
pofiti di Ranuccio Cardinal Farnefe del Vi
gnola : in una Conca , ovvero labro antico
in porfido iftoriato quello di S. Elena Ma

dre del Gran Coftantino : in bronzo quelli
di Aleffandro III. e di Martino V. Vedefi
fimilmente l'effigie di Bonifacio VIII. in
atto di pubblicare il primo Giubbileo dell'
Anno Santo 1300. , già dipinta dal Giotto ,
e non gia da Cimabue , come pretende il
Crefcimbeni , nel Portico vecchio di queſta
Bafilica , e di là trasferita nel luogo prefen
te ; ove fon fepolti più di venti Pontefici ,
oltre un gran numero di Cardinali . Vi ripo
fano ancora le offa di Lorenzo Valla , e del
Garimberti uomini dottiffimi , e parimente
quel
128 RIONE PRIMO

quelle di Gabrielle Filippucci Maceratefe .


Dopo la prima Cappella dell ' altra Nave
laterale per una porticella s'entra nell'anti
co Chioftro del Monaftero de ' Canonici Re

golari di S. Agostino , perciò detti Latera


nenfi , li quali furono pofti qui da S. Gela
fio I. circa il 493. , e vi dimorarono fino all'
anno 1300. allorchè Bonifacio VIII. lo die
de con tutte l'entrate alli Canonici Secolari ,
ritirandofi quelli alla Chieſa di Santa Maria
della Pace nel Pontificato di Sifto IV. colla
fola retenzione del Titolo di Canonici La
teranenfi .

In tutta quefta Bafilica tra grandi e pic


cole vi fono 335. Colonne ; nel Clauftro v'è
la più grande urna di Porfido del Mondo
trovata col Maufoleo di S. Elena nella Via

Labicana : la fcoltura di quefta Urna è di


un Leone e tre fanciulli , tre feftoni , e bat
taglia a cavallo con prigioni al diſotto , ed
è di meschino artificio confimile all' Arco
di Coftantino . Vi fono tre fedie , una di
marmo , e due ftercorarie delle Terme di
Caracalla di pietra rofſa tenera .
Fu affai benemerito di quefto Capitolo
Arrigo IV. Re di Francia , poichè gli donò
nel
DE' MONTI .
29
nel 1608. la celebre Abazia di Clerac pof
feduta da' Monaci Benedettini ; per lo chè
i Canonici per fegno di perpetua gratitudi
nc gli ereffero in una ftanza del Palazzo ad
un lato del Portico verfo la Guglia l'anno
165 8. una bella Statua di bronzo , opera di
Niccolò Cordieri Loreneſe .

Nell' Oratorio di quefta Bafilica fi con


fervarono per molto tempo le Teſte de '
Santi Apoftoli Pietro , e Paolo , dapoichè
S. Silveftro avendo divifi i loro Corpi tra
la Chiefa di S. Pietro , e quella di S. Paolo ,
volle onorare con effe la prefente , ed acciò
fteffero più cuftodite , furono pofte la prima
volta nella Cappella del Palazzo Papale .
contiguo alla Bafilica , e dapoi effendofi di
nuovo ritrovate nel Pontificato di Urba

no V. quefti le trafportò nel bel Taberna


colo antico fopra l'Altar Maggiore voltato
all' Oriente , e ricoperto da un vago Cibo
rio fatto dal medefimo , dove fi conferva-.
no dentro a due bufti d' argento tutti gio
jellati , nel petto de ' quali Carlo V. Re di
Francia aggiunfe un Giglio d'Oro di buon
pefo con alcuni diamanti , ed altre gem
me . L'anno 1240. Gregorio IX. per quie
tare
30 RIONE PRIMO
tare le turbolenze della Chiefa fece porta

re proceffionalmente le dette Reliquie de


gli Apoftoli dalla Bafilica Lateranenfe alla
Vaticana , dove avendo egli fatto un Ser
mone al Popolo con le lagrime agli occhi ,
diſpoſe a fuo favore i feguaci dell' Impera
dor Federico II.

Nel 1308. rifedendo in Avignone Papa


Clemente V. fi acceſe nel mese di Giugno
in effa Chiefa accidentalmente il fuoco , e
confumo tutto il tetto , le ftanze contigue
de ' Canonici , il Portico , e tutto il Palazzo
eccettuatane la Cappella di San Lorenzo ,
chiamata Sancta Sanctorum, che di quel tem

po era fituata dentro il medefimo , e conte


neva le dette Sagre Tefte con molte altre
Reliquie, ed in quell' incendio fi bruciarono
gran quantità di guarnimenti d'oro , e d'ar
gento , con gran numero di Paramenti , e
Vafi fagri ; e perciò l' anno appreſſo mandò
Clemente alcuni Argenti fuoi con gran fom

me di denari , co' quali fi fecero di una for


ma più fontuofa gli accennati Edificj lace
rati dalle fiamme . Si confervano dentro il
fuddetto Tabernacolo fatto alla Gotica , or

nato poi da Aleffandro VII, oltre le fuddte


te
D E' MONTI ,
31
ta teTefte degl'Apoftoli, altre molte reliquie ,
de fra le quali fono il Capo di S. Zaccaria Pa
lia dre di S. Gio : Batifta ; quello di S. Pancra¬
Et zio Martire, che fudò fangue tre giorni con
1, tinui mentre la Bafilica era incendiata da
ra gli Eretici ; Una Spalla di S. Lorenzo Mar
tire , un Dente di S. Pietro Apoftolo , un
Calice , nel qual S. Giovanni Evangelifta
1

no fu costretto da Domiziano a bere il veleno ;

e la Catena , colla quale il medefimo fu con


que dotto prigioniero da Efefo in Roma ; la di
ZO lui Tunica , che rifufcitò miracolosamente
20, tre Defonti; del Cenere , e Cilicio di S.Gio
em vanni Batifta , de ' Veftimenti della B. V.
te Maria, della Tonica di Noftro Signore , al

tre cune Reliquie della Maddalena ; del pan


Ono nolino , con il quale il Redentore aſciugò
ar i piedi agli Apoftoli ; della Porpora , colla
e quale fu veftito per iſcherno , tinta nel fuo
3

do preziofo Sangue ; un Sudario , che gli fu po


Om fto ful volto nel Sepolcro ; un frammento
For della fua Croce , ed altre moltiffime .

ce Il medefimo Coftantino donò a queſta


Chiefa una ftatua del Salvatore fedente di
J il
or argento mafficcio di pefo di 330. libbre ;
te altre 12. Statue de' SS. Apoftoli pure d'ar
te gento
32 RIONE PRIMO

gento di 50. libbre per ciafcuna' ; 4. Angeli


di fimil materia , che tutti infieme faceva
no il peſo di libbre 1130.; 4. Corone d'oro
del pefo di libbre, 10. l'una ; 4. Palliotti
d'argento , che pefavano 200. libbre . Fece
ancora coprire , fecondo lo fcrivere di mol
ti Autori , la Bafilica di un foffitto d' ar

gento del pefo di libbre 2025. , la regalò


parimente di una Lampana d' Oro , che
aveva otto lucignoli , e pefava 80. libbre ,
avendo affegnata la dote per farvi ardere
continuamente olio di nardo , e di 45 .

Lampade d'argento, 50. Calici parimente


d'argento di due libbre l'uno, e altri 50.di
oro di una libbra , come narra il Ciacco
nio. Il Pontefice Ormifda le offerì una Cro
ce d'argento di libbre 20, ed altri doni, che

leggere fi poffono nella di lui vita preſſo.


Anaftafio Bibliotecario . Le quali ricchez
ze reftarono quafi tutte prede del tempo ,
e del furore de'Barbari . 6
-
Furono celebrati in effa undeci Concilj
tra'Generali , e Provinciali ne ' fecoli fcorfi ,
e nel 1725. Benedetto XIII. vi celebrò il
duodecimo Provinciale .

Gregorio XI. fece aprire la Porta della


fac
DB' MONTI .
33
facciata laterale , che rifguarda lo ftradone
di S. Maria Maggiore . Martino V. innalzò
la facciata principale verfo Roma , che ri
mafe poi diftrutta , Pio IV. riftorò la detta
facciata inalzandovi i due Campanili ; Si
fo V. vi aggiunfe un doppio Portico , fer
vendo il fuperiore abbellito con pitture ,
e ftucchi dorati per le Benedizioni . Inno
cenzo X. in occafione dell' Anno Santo

1650 la fece riftorare , ed abbellire con


architettura del Borromini , adornando i
gran pilaftri della Nave principale con bel
ele nicchie di fino Marmo . e con due co

lonne per ciafcuna di verde antico , le quali


prima erano nella vecchia Bafilica . Fece
anche rappreſentare nella parte fuperiore
diverfi Miſterj della Paffione del Signore in
bafforilievo di ftucco , " e v' aggiunfe il bel
pavimento compofto di marmi . Aleffan

dro VII. vi fece trasportare dalla Chiefa di


S. Adriano le porte di bronzo antico ; Cle
mente XI. l'adornò colle Statue degli Apo
ftoli SS, Pietro , e Paolo fcolpite da Ste
fano Monot Borgognone , di quelle de'
SS. Andrea , Giovanni , Giacomo Maggio→
re , e Matteo , ſcolpite da Camillo Rufco
с ni ,
34 RION PRIMO

ni , l' altre di S. Tommaſo , e di S. Barto


lommeo fono di Pietro le Gros Parigino ,

quella di S. Giacomo Minore d'Angelo de'


Roffi , Genovefe , S. Filippo di Giuſeppe
Mazzuoli , S. Simone di Francefco Moratti
Padovano , S. Taddeo di Lorenzo Ottoni
Romano . Oltre le defcritte Statue fece il
menzionato Pontefice collocare dentro i

feftoni di ftucco quadri ovati , fra' quali̟


Ifaia fu dipinto dal Cavalier Benedetto Lu
ti ; Geremia da Sebaftiano Conca : Ba
ruc da Franceſco Trevifani : Ezechiele dal
Melchiorri : Daniele da Andrea Procacci
ni : Ofea da Giovanni Odazj : Joele da Lui
gi Garzi : Amos dal Cavalier Giuſeppe
Nafini ; Abdia da Giuſeppe Chiari : Gio
na da Marco Benefial : Michèa dai Cava
lier Pietro Ghezzi , e Naum da Domenico
Maria Muratori . Il valore delle ſuddette
Statue afcende a fcudi cinque milà per cia
fcheduna , che in tutte fanno la fomma di
fcudi feffanta mila . Fece ancora il fuddetto

Pontefice compire il fregio di Damaſco tri


nato d'oro , il quale mancava al paramen
to della Chiefa , e fece riftorare il Porti
co, e la Loggia delle Bencdizioni , che mi
nacciava rovina , Ulti

DE' MONTI . 35
Ultimamente Clemente XII, ereffe

una nobiliffima Cappella in queſta Bafili


ca al Santo fuo antenato Andrea Corfini
con architettura di Aleffandro Galilei , co
frutta d'ordine Corintio , e veſtita tutta di
varj marmi di valore , con baffirilievi , o
colonne , due di verde , e 4. di porfido con
bafi , e capitelli di metallo dorato , con il
proprio Depofito formato dalla famofa Ur
na antica di Porfido , che ſtava negletta fot
to il portico della Rotonda , con l'altro di
contro innalzato al Cardinal Neri Zio del

detto Pontefice ; fopra la porta del lato de


ftro dell' Altare pofe l' urna del Depofito
del Cardinal Pietro Corfini , e fopra dell'
altra porta incontro collocò altra urna de
Atinata per Depofito dell' Eminentiffimo
Sig. Cardinal Neri Nipote del medeſimo
Pontefice . I fufti delle quattro porte fud
dette fono di ebano leonato con tutte le

cornici di metallo dorato , e le pareti ador


0 nate di verde antico , alabaftro orientale ,
ed altre pietre preziofe ; il pavimento è di
1 fini marmi , ed altri colori , fcompartito con
diverfe rofe , rabefchi , e ornati corrifpon

denti alla Cupola fuperiore . Nella Cap


C 2 pella
RION B PRIM
36
pella fotterranea è fituato un nobile altar
ifolato tutto di marmi fini con un gruppo di

marmo bianco , che rappreſenta Crifto Si


gnor Noftro morto con la fua Santiffima
Madre , opera di Antonio Montauti . Fi
nalmente la luce dell'ingreffo , che dalla
Chiefa paffa alla defcritta Cappella , vienę
adeffere ferrata da ricca cancellata di me
tallo , la maggior parte dorato . Fece anche
il fuddetto Pontefice innalzare la maeftofa
Facciata con architettura del detto Galilei ,
coftrutta nella fua parte efteriore tutta d'or
dine Compofito , adornata con fafce di mar
mo " e baffirilievi , il rimanente di traver
tino , con undici Statue , che fanno finimen
to alla fuddetta facciata . L'arco della Log
gia di mezzo deftinato per la Benedizione
è foftenuto oltre li contrapilaftri da quat
tro colonne ifolate di granito roffo orienta
le. L'Atrio , o Portico inferiore della Chie
fa è foftenuto da 24. pilaftri di marmo di
Carrara con fue bafi , e capitelli di mar
mo bianco d'ordine Compofito , i quali ri
faltano fopra un fondo di pavonazzetto an
tico ; gli ftipiti , ed architravi delle quattro
porte minori della Chiefa colla porta
porta ,, che
entra
DE
' MONTI . 37
entra nel Palazzo Pontificio , fono di mar
mo bianco , di verde , e giallo antico , e
porta fanta Quelli della porta principale
di mezzo co' fuoi ornati fono d' affricano,
verde antico , e marmo bianco . Fu anche
fatto d'ordine del fuddetto Pontefice con

tiguo alla Canonica del Capitolo il nuo


vo Convento per l'abitazione de' PP. Peni
tenzieri . E' in quefta Patriarcale la Porta
Santa , la quale ogni Anno Santo fi apre ,
acciò i Fedeli poffano confeguire le Indul
genze , che da S. Chiefa in tal tempo fi di
fpenfano .
Dentro il Clauftro contiguo alla Sagre
ftia fi confervano molti materiali de ' Luo

ghi Santi di Gerofòlima con diverſe ifcri


zioni Ebraiche , Greche , e Latine ; effen
dovi fra le altre una Colonna , che dicono
del Palazzo di Pilato , e due fedie di Porfi
do forate nel mezzo , prefe dagli antichi
bagni de'Romani ; e quella fopra della qua
le fedeva il nuovo Pontefice nell'atto di

prendere il fuo poffeffo detta Stercoraria


per dimoftrare la fragilità delle fue mag
giori grandezze , ovvero per effere forata
nel mezzo ad ufo de'Bagni .
C 3 Delle
E O
38 RION PRIM

Del SS. SALVATORE alle Scale Sante

Scendo da quefta Chiefa , ed offervata


U la nuova piazza fatta con ordine del
fuddetto Pontefice Clemente XII. fi vede il 51

celebre Santuario , dove fu collocata da


Sifto V. una Scala di 28. gradini tutta di
marmo bianco venato 2.
chiamata la Scala

Santa , perchè fali per effa più volte Crifto


Signor Noftro nella fua paffione . Queſta
Scala credefi piamente , che fteffe nel Pa
lazzo di Pilato , e fuffe trafportata quà da
Gerufalemme . Coftumano i Fedeli di fa

lirla con le ginocchia , confiderando , che


il Redentore vi fparfe del fuo preziofiffimo
Sangue ; il che apparifce anche da certe
cratelle pofte in alcuni fcalini . Nel falire
la detta Scala, Santa fi acquiſtano molte In
dulgenze , rammentando la Paffione del Si
gnore . Salita la Scala Santa fi adora la mi

racolofa Immagine del Noftro Salvatore po


fta nel Santuario , che fta incontro , detto
Sanita Sanctorum . Nel Santuario fuddetto

fono moltiffime Reliquie infigni , fra le

quali una Immagine intera del Salvatore $


alta
DE MONTI . 39
alta fette palmi , che per la fua antichità ,
e devozione fu incaffata in argento da Inno
cenzo III. , ed è la fteffa di fopra mentova
ta . E' tradizione , che la detta Santa Im
magine fia venuta in Roma da fe medefima
per mare , dove la gettò S. Germano Pa

triarca di Coftantinopoli per liberarla


dall'empietà di Leone Ifaurico Imperado
re ; e che foffe principiata da S. Luca, e poi
terminata dagli Angeli ; per lo chè dagli
Autori. Ecclefiaftici chiamafi Achiropata
cioè non manu facta , come fi racoglie dalle
memorie autentiche dell' Archivio Latera

nenfe , e della fua antichiffima Biblioteca


trasferita al Palazzo Vaticano . Evvi anco
ra parte dell'offa di San Giovanni Batifta ;
della Colonna , alla quale fu flagellato No

ftro Signore GESÙ CRISTO ; del fuo Santo
Sepolcro della Canna , e Spugna , colla
quale fu abbeverato ; della Lancia , con cui
fu trafitto ; del Prefepe dove giacque Bam
bino , e del Legno della Santiffima Croce .
In ultimo è venerabile il celebre Tricli

nio di S. Leone III. già compreſo nel Pa


lazzo antico , riftorato feffanta anni dopo
la fua fondazione da S.Leone IV . , e fottrat
C 4 to

1
40 RIONE PRIMO
to dall' imminente rovina mediante la pia
generofità del Cardinal Francefco Barbe
rini Nipote d'Urbano VIII , come eſatta
mente defcrive Niccolò Alamanni nell'
Opera de Lateranenfibus Parietinis . Fu
quefto interamente levato dal fuo fito dal
la fa : mem. di Clemente XII. per l'ingran 1
dimento della Piazza , e collocato in una
Cappella vicino alla Scala Santa nel 1743 .
dal Pontefice Benedetto XIV. dopo d'aver

lo fatto alla meglio riunire , e riftorare .

Del Palazzo Lateranenfe , e dell' Ofpizio


Apoftolico delle Povere Zitelle :

Vevano i Pontefici ne ' fecoli fcorfi il


Aproprio Palazzo chiamato Patriar

chium Lateranenfe nell' altro lato della Ba


filica a mano finiftra del fuo ingreffo prin
cipale , donde calavano veftiti pontifical
mente nell' antica Sagreftia , la quale og
gi non è più in ufo , e fu dedicata da Gio
vanni XII. a S. Giovanni Apoftolo . Rima
fe il medefimo per lunga dimora de' Pon
tefici nella Cittàd'Avignone del tutto
abbandonato , e rovinofo di maniera che
ritor
DE' MONTI . 41
1 ritornando Gregorio XI. in Roma ftabilì la
fua refidenza nel Vaticano ; nulla di meno
perchè venendo a celebrare il Papa alcune
3
volte l'anno nella Bafilica , doveva necef
1 fariamente avere ivi le fue abitazioni , per
ciò Sifto V. edificò l'anno 1586. dall'altra
parte della medefima il Palazzo prefente
1 con architettura del Cavalier Domenico

Fontana , effendo confiderabili in effo , ol


tre la bella fcala , gli ornamenti delle due
gran porte , delle numerofe fineftre , de'

foffitti dorati , e delle pitture nelle Came


C re rappreſentanti diverfe Iftorie Sagre , e
Pontificie , efpreffe a frefco da Baldaffar
Croce , Paris Nogari , Ventura Salimbeni ,
Giovanni Batiſta Novara , Andrea d'An
cona , ed altri . Vi fece in oltre inalzare
neila piazza il grande Obelifco antico a

profpetto dello Stradone aperto da Grego


rio XIII.
1 , il quale conduce a S. Maria Mag
giore .
Dell' Obelifco di S. Giovanni Laterano .

già nominato Pontefice nell'anno quar


0 IL
to del fuo Pontificato , che fu il 1588.
del Signore , le fece cavate con fatiche ,
e fpe
42 RIONE PRIMO
e fpefe grandiffime dalle rovine del Circo

Maffimo , nel quale giacque fin' allora fe


polto ventiquattro palmi fotterra , in com
pagnia di un'altra Guglia di Granito fimil
mente orientale ; effendo rotto in tre par
ti , volle che riaggiuftato , e unito diligen
temente s'inalzaffe mediante l'affiftenza

del menzionato Fontana nella Piazza prin


cipale della Bafilica Lateranenfe , ad un
lato del fontuofo Palazzo ivi fabbricato dal
lo fteffo Pontefice ; ed avifta del nobile
ftradone , che all'altra Bafilica di S. Maria
Maggiore conduce ; dedicandolo alla Cro
ce , & adornandolo con una vagà Fonte
alla fua baſe ; concedendo ancora delle In
dulgenze . Fu quivi collocato alli 10. d'A
gofto con molti fegni di giubbilo , e con lo
fparo di molti pezzi d'artiglieria trafpor
tati a pofta nel Monte Celio , e di tutti
quelli di Caftel S. Angelo .
La Croce di metallo è alta palmi nove ;
e mezzo . Tutto l'Obeliſco dal piano della
piazza fino alla fommità della medefima
Croce è alto palmi dugento quattro .
Nei quattro lati della fuddetta Bafe leg
gonfi le feguenti iſcrizioni , cioè :
Verf
D ' MONT IS 43

Verfo la Bafilica di S. Maria Maggiore .

SIXTUS . V. PONT . MAX .

OBELISCUM . HUNC .

SPECIE . EXIMIA .

TEMPORUM . CALAMITATE .

FRACTVM . CIRCI . MAX.

RUINIS . HUMO . LIMOQUE .

ALTE . DEMERSUM . MULTA .

IMPENSA . EXTRAXIT .

HUNC . IN . LOCUM . MAGNO .

LABORE . TRANSTULIT .

FORMÆQUE . PRISTINÆ .

9 ACCURATE . RESTITUTUM .

CRUCI . INVICTISSIMÆ .

"DICAVIT

A. MDLXXXVIII . PONT. IV.

Verso
1
44 RION PRIMO

Verfo lo Spedale degli Vomini .

FL . COSTANTINUS .

MAXIMUS . AUG.

CHRISTIANÆ • FIDEI.

VINDEX . ET . ASSERTOR .

OBELISCUM .

AB . ÆGYPTIO . REGE .

IMPURO . VOTO .

SOLI . DEDICATUM .

". SEDIBUS . AVULSUM . SUIS .

PER . NILUM . TRANSFERRI .

ALEXANDRIAM . JUSSIT .

UT . NOVAM . ROMAM .

AB . SE . TUNC . CONDITAM .

EO . DECORARET .

MONUMENTO .

Verfo
DE' MONTI 45
Ν ...

Verfo la menzionata Bafilica


Lateranenfe .

CONSTANTINUS .

PER . CRUCEM

VICTOR .

A. S. SILVESTRO .

HIC . BAPTIZATUS

CRUCIS GLORIAM .

PROPAGAVIT .

Verfo
46 RON B
PRIMG

Verfo la Scala Santa .

FL. CONSTANTINUS AUG.

CONSTANTINI . AUG . F.

OBELISCUM . A. PATRE

LOCO . SUO . MOTUM .

DIUQUE ALEXANDRIÆ .

JACENTEM .

TRECENTORUM . REMIGUM .

IMPOSITUM NAVI .

MIRANDE . VASTITATIS .

PER . MARE . TIBERIMQUE .

MAGNIS . MOLIBUS .

ROMAM . CONVECTUM ,

IN CIRCO . MAX .

PONENDUM

§. P. Q. R. D. D.

Sog
D ' MONTI, 47
Soggiungeremo finalmente l'antica Ifcri
zione del medefimo Obeliſco , raccolta
dai frammenti della prima bafe trovata fot

terra , per foddisfare alla curiofità degli


eruditi , la quale fi legge nell'Opera del
già lodato Fontana .
22 Patris opus , munufque fuum tibi ,
Roma , dicavit
" Auguftus toto Conftantius orbe re
cepto ;
?? Et quod nulla tulit tellus , nec vide
rat ætas ,
99 Condidit ut claris exæquet dona
triumphis
29 Hoc decus ornatum Genitor cogno
minis Urbis
99 Effe volens Cæfar , Thebis de rupe
revellit :
39 Sed gravior divum tangebat cura ve
hendi ;

29 Quòd nullo ingenio , nifuque , manu


que moveri
99 Caucafeam molem , difcurrens Fama
,,
moneret :

22 At Dominus Mundi Conftantius om


nia fretus ,
70%
S Ce
NE IM
48 RI PR

29 Cedere virtuti , terris incedere juffit .


99 Haud partem exiguam montis , pon
toque tumenti
Credidit , & placido vecta eft velo
ciùs Euro

‫ در‬Littus ad Hefperium , popula miran


• te carinam .

99 Interea Romam Taporo vaftante Ty


ranno

» Augufti jacuit donum , ftudiumque


locandi

99 Non faftu fpreti ; fed quòd non cre


1 deret ullus

99 Tanta molis opus fuperas confurgere


in auras :

‫ ور‬Nunc veluti rurfus rufis.avulfa me


tallis
99 Emicuit , pulfatque Polos hæc gloria
dudum

‫ ور‬Auctori fervata fuo , cum cæde Ty


ranni ,

.‫ د‬Redditur , atque aditu Romæ virtute


reperto
‫ دو‬Victor ovans ubique locat fublime
trophæum
,, Principis , & munus condignis ufque
triumphis . Refto
DE MONTI . 49
Reftò il medefimo Palazzo dopo la mor¬
te di Sifto difabitato per effere in un fito
affai lontano dalla Curia , e confeguente
mente cominciò a patire i danni del tem
po . Pensò pertanto Innocenzo XII. di eri

gervi nel principio del fuo Pontificato un


comune Ofpizio ; e perciò vi furono intro
dotti gl' iftromenti , e lavorieri neceflarj ,
e Maeftri di meftieri proprj alle donne ,
colla deputazione di molti Sacerdoti , ed

altri miniftri opportuni , ſtabilito dal me


defimo Sommo Pontefice un pingue Patri
monio , ed affegnata fra gli altri Beni la
maggior parte della Curia Innocenziana ,
e delle nuove Dogane di Acqua , e di Ter
ra . Indi per evitare la confufione di tanta
moltitudine di gente , di feffo , e di otà

diverfa , fece trasferir gli Uomini , e i Fan


ciulli nell'Ofpizio a Ripa grande , effendo
in quefto reftate le Donne zitelle .
La vicina Porta , chiamata modernamen
te di S. Giovanni , anticamente fu detta
Celimontana per effere collocata nel Clivo

del Monte Celio . Fu detta parimente Afi


naria , fcrivendo Procopio , che Bellifario
venendo da Napoli a Roma coll' Efercito ,
D entrò
KIONE PRIMO
50
entrò per la Porta Afinaria ; così anche la
chiama Anaftafio Bibliotecario nella Vita
di Silverio Papa , benchè contradica il Nar "
W
dini a quefta feconda denominazione ; Ma
fu forfe cost detta da' vicini Orti della Fa
miglia Afinia . Fu eſſa riftorata in tempo
di Gregorio XIII. con architettura di Gia
como della Porta . Vedefi fuori della me
1
defima una lunga , e fpaziofa ftrada , alla
deftra della quale fi trova una Vigna fe
parata dall' altre fpettante al Capitolo di
S. Giovanni , nella quale fono i bagni dell'
Acqua Santa , giovevoli a molte forti d'in
fermità , e provviſti di tutti i commodi ne
ceffarj . Ritornando dentro alla Città ; ẹ
profeguendo il cammino alla deftra , ve
defi dalla parte delle mura una piccola
Cappella di S. Margherita ; poco più ol
tre una fimile più antica eretta da Sifto
IV. , che vi conceffe alcune indulgenze ap Y

plicabili ancora all' Anime del Purgatorio .

Di S. CROCE in Geruſalemme .

Nviandofi per la nuova ftrada fatta ad


INdrizzare d'ordine del gran Pontefice
Be
DE' MONTI . SI
3
Benedetto XIV , truovafi la nobile , e di
3
vota Chiefa di S. Croce in Gerufalemme
fabbricata da Coftantino dov'era il Palazzo
Sefforiano ful Monte Efquilino preſſo il
Tempio di Venere e Cupido , dall ' ifteffo
0
Imperatore demolito . Fu la Chiefa fuddet
ta confagrata dal Pontefice S. Silveftro ,
riftorata da S. Gregorio II. l'anno 720. ,
a
e da Benedetto VI. nel 973. Leone IX.
del 1050. v'introduffe i Benedettini Caf
di
finenfi , i quali furono rimoffi appreſſo da
Aleffandro II. che la conceffe ai Canonici
Regolari Lucchefi di S. Frediano . Lucio II.
la fece riedificare da' fondamenti nel 1144.
e
Urbano V. nel 1369. la diede ai Certo
fini , che vi reftarono fino all'anno 1560.,

nel quale Pio IV. affegnò loro il fito delle


Terme Diocleziane , concedendo queſta ai
o Monaci Ciftercienfi della Congregazione
di Lombardia , che ora vi fono .
0, Ha la detta Chiefa tre Navi con due or
dini di colonne , dodici ne fono nafcofte ne'
pilaftri , 4. di granito roffo , 4. di grani
tello , e 4. di marmo , Sotto l'Altar Mag
giore ornato di 4. colonne di marmo , e
edi cupola fimile , fi cuftodiſcono dentro un
D 2 Se
RIONE PRIMO
52
Sepolcro di bafalte con 4. tefte di Leoni i
Corpi de'Santi Martiri Cefareo , ed Ana
ftafio . Sono nella Tribuna pitture a freſco
belliffime , la maniera delle quali è di Pie
tro Perugino , ma l'opera fi ftima del Pin
turicchio . Le altre pitture nella parte in
feriore fono di Niccolò da Pefaro . Nella

prima Cappella a deftra , quando s'entra ,


il S. Bernardo , e la Storia della tefta di

S. Cefareo , fono di Giovanni Bonatti ; nel


la feconda lo Scifma di Pietro Leone è di

Carlo Maratta , e l'originale prefentemen


te è nella Biblioteca ; nella terza S. Ro
berto fanciullo è del Cavalier Vanni . Si
fcende nella divotiffima Cappella di S. Ele
9 in cui la S. Imperatrice fece riporre
quantità di terra condotta dal luogo , dove
fu crocififfo GESÙ CRISTO ; perlochè la fud
detta Chiefa chiamafi col nome di Geru

falemme . Le pitture a freſco negli Altari


di effa Cappella fono del Pomaranci , e i
Mofaici nella Volta di Baldaffar Peruzzi .
Nell'altare di mezzo la S. Elena , che pre
fentemente fi conferva nella Biblioteca , e
nelli altri due la Coronazione di Spine , e
la Crocififfione del Signore fono pitture di
·
Piętro
DE MONT 1 .
53
Pietro Paolo Rubens . Tornando in Chiefa
per l'altro lato , nel primo Altare fi con
ferva il S. Silveftro dipinto da Luigi Gar
zi ; e nel terzo il S. Tommafo colorito da
Giuſeppe Pafferi . Si cuftodifcono in detta
Chiefa le feguenti infigni Reliquie . Tre
pezzi della Santiffima Croce , il Titolo
della medefima , uno de' chiodi , che tra

fiffero il Redentore , due Spine della fua


Corona , parte della Spugna colla quale fu
abbeverato , uno de'
de' Denari , co'quali fu
venduto , e il Dito di S. Tommafo Apoftolo,
che poſe nel Coftato del medefimò Re
dentore .
La fuddetta Chiefa è ſtata modernamen

te riftorata , ed aggiuntavi una vaga Fac


ciata , e Portico con 4. colonne di granito
di duepezzi , con difegno del Cavalier Gre
gorini , ed abbellita la Chiefa con buone
pitture di Corrado Siciliano, tutto a ſpeſe del
detto Sommo Pontefice Benedetto XIV.,
avendo ancora il medefimo fatta un'ampia
ftrada , che direttamente da S. Giovanni
conduce alla Chiefa fuddetta , come già fi
accenno .

Ufcendo da queſta Chiefa , e voltando


D 3 alla
54 RIONE PRIMO

aila mano deftra fi giunge a Porta mag


giore , fopra della quale vedefi un antico
ornamento, e l'ifcrizzione di Tiberio Clau
dio , effendovi anticamente gli Aquedotti 14
dell'Acqua Claudia, che da Subbiaco veni
x
va a Roma , per i quali Sifto V. introduffe
l'Acqua Felice . Vicino ai medefimi ſi ſco
pri alcuni anni fono un Cimiterio di Santi
Martiri ftimato dagli eruditi effer quello
di Caftulo . Quefta Porta fi diffe antica
mente Nevia , così denominata da una
Selva di un certo Nevio , come Fefto affe
rifce . Il Fulvio malamente la chiama La

bicana , e Preneftina alle quali Città con


ducevano due altre Porte laterali alla Ne
via , ora murate .

Per lo ftradone degli Olmi, che conduce


alla, defcritta Chiefa , trovafi alla mano
deſtra la Villa Altieri riguardevole per il

fuo Palazzino adornato di piccole Statue


e Bufti antichi , e moderni, e fpecialmente
molte pitture antiche prefe dal fepolcro
della Fami-glia Nafonia , il quale fi fcoprì
in tempo di Clemente X. più oltre della
metà della ftrada di Prima porta .

Nella Galleria dipinta a freſco fono in


caftra
DB' MONTI .
55
caftrate due pitture del detto fepolcro , e ,
oltre diverfe colonne giacenti , in terra
v'è un refto di Fabbrica delle Terme, fu le
quali è costrutto un ricetto comodo per la
Servitù , quando fi villeggia .

Delle Chiefe di SANT'ELENA , e de'SS. PIE


TRO e MARCELLINO fuori di Porta
Maggiore .

Ruovafi due miglia in circa lungi


T dalla detta
porta di Roma a Tor Pi
gnatara nella via Labicana la Chiefa di

Sant'Elena , la quale Coftantino Magno


dedicò alla memoria della fua fanta Ma

dré , la quale era ftata ivi fepolta . Effen


dofi quefta fcoperta circa l'anno 1632 , fu
riftorata da Urbano VIII vicino all' altra
picciola Chiefa, e Cimiterio de' fanti Mar
tiri Pietro e Marcellino , chiamato dal Bo
fio nella fua Roma Sotterranea ad duas
Lauros .

Di S. LORENZO fuori delle Mura .

Noltrandofi fi giunge alla Chiefa di


I S. Lorenzo fuori delle Mura , edificata
dal medefimo Coftantino circa l'anno 330.
D 4 per
NE MO
56 RIO PRI
per configlio del Pontefice S. Silveftro nella
via Tiburtina in un fito chiamato da qual
che antica Famiglia il Campo Verano ; il
qual fito poi pafsò in dominio di fanta Ci
riaca Madrona Romana . Il Pontefice Pe

lagio II. fu il primo , che riftoraffe quefto


divotiffimo Tempio , e fucceffivamente
S. Gregorio II. circa l'anno 720 , e Ono
rio III. nel 1216, oltre varj miglioramenti , P

fece edificarvi la porta principale , effen


dovi perciò la fua effigie in Mofaico . So
no nel portico della medefima Chiefa di
pinte a freſco , fecondo la maniera di quei
tempi , diverfe Iftorie di quefto famofiffimo
Martire ; e fra le altre il Battefimo da lui

conferito a S. Komano, parimente Martire ,


il quale fi vede genufleffo vicino al fanto

} Levita , che lo benedice , e verfa fopra la


di lui tefta un orciuolo d'acqua , che qui

tra le altre Reliquie confervafi , ed è di


bronzo . Vedefi ancora dipinto il menzio
nato Onorio , che benedice , e comunica
Pietro Courtenay Conte d ' Auxerre in

Francia , quale coronò in quefta Bafilica
-
Imperadore di Coftantinopoli , con la fua "
moglie Jolanta , effendo egli ftato il terzo
Ri
DE' MONTI . 57
Ripofa il Corpo del Santo Titolare den
tro l'Altare fotterraneo della Confeffione ,

quivi trasferito da Pelagio II. Narra per


tanto S. Gregorio il Grande , che facendo
Pelagio II. Papa riftorare la Chiefa vi fi
trovaffe naſcoſto così prezioſo Teforo . Ca
varono accidentalmente gli Operaj nel fito
dove giaceva il Sepolcro del S. Martire , ed
avendolo per una ignorante curiofità fco
perto , morirono tutti quei , che lo videro ?
nel termine di dieci giorni .
II corpo
Il di S. Stefano Protomartire fu
portato da Coftantinopoli a Roma circa l'
anno 557 , e fu ripofto nell' accennato Al
tare ad un lato di quello di S. Lorenzo .
Non è quefto Titolo Cardinalizio , ma ben
si è fotto la protezione di un Cardinale
Abbate Comendatario , e fi numera tra le
cinque Patriarcali , e fra le fette Chiefe di
Roma . Si confervano in quefta Chiefa una
parte della Graticola , fu la quale fu arro
tito il Santo Titolare , una pietra , fu di
cui fu pofto il fuo Corpo , che reſtò mac
chiata dal fuo fangue ; uno de' faffi , co'
quali fu lapidato S. Stefano , le Tefte de'
Santi Ippolito , e Romano Martiri : un
brac
NE O
RIO IM
58 PR

braccio di S. Giovanni Martire , e di Sant'


Appollonia V. e M. , ed altre infigni Re
liquie .
Quefta Chiefa era prima Collegiata , ed
effendo poi ftata eretta in Badia la poffe
derono i Monaci Benedettini , doppo de'
quali fu conceffa nel 950. ai Monaci Fran
cefi di Cluni da S. Agapito II. , e reftando
col progreffo del tempo abbandonata da '
medefimi , l'accennata Badia fu pofta in
Comenda , e la Chiefa pafsò in potere de'
Canonici Regolari di S. Salvatore della
Congregazione di Bologna nel tempo di
Sifto IV. E' divifa in tre navi da due or

dini di colonne di marmo antico , avendo


nel mezzo due pulpiti di marmo , chiamati
dagli Autori Ecclefiaftici Ambones . Si fale
alla Tribuna per due fcalinate di pietra ,
nel mezzo della quale è fituato l' Altare
Patriarcale ifolato ricoperto da un baldac
chino di marmo foftenuto da quattro Co
lonne. Il Cardinale Oliviero Caraffa , effen
done Comendatario l' adornò con il foffitto 1
dorato , ed il Cardinale Aleffandro Far
"
nefe vi fece altri diverfi miglioramenti .
Circa l'anno 1647. i medefimi Canonici
Re
DE' MONTI .
59
Regolari la riduffero alla nobil forma pre
fente , avendo adornato la Confeffione ,
è fatti i fette Altari di marmo con ag

giunta di nuove pitture , i quali godono l'


Indulgenza ſteſſa di quelli di S. Pietro, e di
S. Paolo .
Nel Portico fono 6. colonne , due di
bigio , e 4. di marmo pario , fatte a vite ,
alte 24. palmi ; le 22. colonne della nave
fono di granito orientale ; gli Architravi ,
e fregi con roftri di nave , che fono al

prefente in Campidoglio , erano attorno al


pulpito , ed appartenevano al Tempio di
Nettuno preffo il Panteon d' Agrippa
I gradini per cui fi fcende al Corpo di S.Lo
renzo fono ornati di colonne di verde -
Le 10. belliffime colonne , che feppellite
foftengono una parte della nave , fono di
pavonazzetto con capitelli belliffimi fcan

nellate corintie , le prime due fono però d'


ordine compofito , effendovi trofei , e vitto
rie forfe appartenenti a qualche Tempio di
Marte . Si vede una grand' urna con ven
demmie , e fi vuole , che fia fcolpita fino
dal tempo della Repubblica , ed altra
bell'urna con ifpofalizio .
Nel
60 RIONE PRIMO

Nel primo Altare alla deftra entrando


il quadro fu dipinto da Emilio Sottino Bo
lognefe , nell' altro quello di S. Ciraca da
Emilio Savonanzio , e nel terzo quello di
S. Lorenzo dal medefimo pittore ; effendo
tutti lavori ad olio tenuti in buona ftima .

Le pitture a freſco nelle pareti , che tra


mezzano i detti Altari, furono fatte da Do
menico Rainaldi Romano . La prima Cap
pella fotterranea della mano finiftra con
tiene un Altare privilegiato per l' Anime
del Purgatorio affai celebre per tutto il
Mondo , avendolo arricchito con molte In
dulgenze diverſi Pontefici , come accenna
il Severani . Fu la medefima nel 1647. ben'
adornata dalli detti Religiofi con ftucchi
pitture , e diverſi marmi , ed ultimamente
la riduffero alla nobil forma prefente . Si
paffa da quefta all' infigne Cimiterio di
S. Ciriaca , che viene diffufamente defcrit
to da Antonio Bofio nella fua Roma fotter
ranea . Ritornando poi in Chiefa , il Qua
dro dell' Altare di S. Lorenzo , che diſtri
buifce a' poveri i Tefori della Chiefa , è
Z

dipinto da Gio: Serodine d' Afcona ; nel


l'altro la B. V. M. con il Bambino , S. Gio-.
vanni
DE' MONTI . 61

vanni , e S. Elifabetta , è opera del Sotti


no ; nel terzo la Decollazione di S. Gio

vanni Batifta , con le altre figure , fu efpref


fa dall'ifteffo Serodine : l'iftorie a freſco

dipinte fra gli Altari ſono di Gio: Antonio ,


e Gio: Francefco , allievi del Vanni : i due
depofiti collaterali alla porta , che guida
agli Altari , e Cimiterj fuddetti , fono pen
fieri del Cortona 9 ed il ritratto di Ber

nardo Guglielmi fu fcolpito da Franceſco


Fiamingo .

Di S. BIBIANA .

Ripigli ando il cammino


ed entrandofi verfo Roma
porta
per la
di S.Lorenzo , dove al tempo di S. Grego
rio erano le abitazioni de' Tintori , e vol
tando nel fecondo vicolo a man finiftra
truovafi la Chiefa di S.Bibiana edificata

fecondo il Fanucci , dalla Santa Matrona


Olimpina . S. Simplicio Papa la confagrò
nel 470. , e Onorio III. la fece riftorare
nel 1224. Sta appreffo l'antico Palazzo Li
ciniano ‫ و‬che fu fucceffivamente abitato
dalla Santa ; ma è incerto fe tal Palazzo -
foffe
62 RIONE PRIMO

foffe denominato dall ' Imperadore Licinio ,


piuttosto di Licinio Ufura ricchiffimo Cit
tadino Romano . Urbano VIII. nel 1625. la
riftorò , laſciandovi 8. colonne di granito
con difegno del Cavalier Bernini, che fcol
pi la ftatua della Santa nell'Altar Maggio
re , mentre Pietro da Cortona la ornò di

ftimatiffime pitture . Sotto l' Altare ſud


detto dentro nobil ' urna d'Alabaftro orien

tale antico fi confervano i Corpi delle


SS. Martiri Bibiana , Demetria fua Sorella ,
e Dafrofa loro Madre . Si confideri il gran
Vafo d'alabaftro orientale con tefta di gat
topardo nel mezzo , di circonferenza nella
fommità di 25. palmi , ed'altezza 4. Due
colonne alla finiftra dell'altare fono della
più bella breccia , che fi truovi . Il Cimi
terio era fuori d'altra porta ; ma trafpor
tate qui le reliquie, acquistò il nome d'Or◄
fo pileato ; e vicino la Porta di mezzo ve
defi la Colonna , alla quale S. Bibiana fu
flagellata . Sotto la Chiefa è l'antico Cimi
terio di S. Anaftafio Papa , dove furono fe
polti 5266. SS. Martiri , non comprefovi il
numero delle Donne , e de'Fanciulli ; ma il

fuo ingreffo rimane tuttavia ignoto . Pof


fede
DE' MONTI .
63
fedevano prima la medefima Chiefa le Mo
nache Domenicane ; ora però dipende dal
Capitolo di S. Maria Maggiore , che vie
ne alli 2. di Decembre a celebrarvi la Fe
fta . Qui fi dice effere ftata l'antica Contra
da detta ad Vrfum pileatum , e vedefi an 1
cor oggi nel Giardinetto della Chiefa la
piccola ftatua d'un Orfo col capo coperto ,
ma è moderna ,

Di S. EUSEBIO .

Ncamminandofi per la ftrada aperta in


INcontro alla fuddetta Chiefa , e paffati
gli alberi che la circondano , troverete a
deftra la Chiefa di S.Eufebio , fondata ful
le rovine del Palazzo , e delle Terme di
Gordiano ; Ancora al prefente in alcuni
luoghi del Monaftero fi vedono molti av
vanzi dell'accennato Palazzo di Gordiano .
Quefta. Chiefa è antichiffima , effendochè
"
2
gode il Titolo di Cardinal Prete fin dal tem
po di S. Gregorio Magno , il quale le affe
gno anche la Stazione . La Congregazione
de' Monaci Celeftini poffiede la medefi
ma , che nell'anno 1230. fu confagrata ,
e de
64 RIONE PRIMO
e dedicata ai SS. Martiri Eufebio e Vin
cenzo da Gregorio IX. Fu riftoràta la
medefima Chieſa da ' fuoi Monaci , e vi fu
aggiunta nel 1711. una buona facciata con
Architettura di Carlo Stefano Fontana . 14 .

colonne di granito formano le navi , in due


pilaftri ne fono chiufe due . Il bel Coro di
noce , con l' Altare di mezzo , è ifolato ,

Nel 1750. effendone Titolare il pio Car


dinale Enriquez , la rifabbricò da ' fonda
menti con diſegno di Niccolò Piccioni ; e
in morte laſciò il denaro per perfezionar
la , locchè feguì l'anno 1759 , in cui fu di
pinta la volta dal Cavalier Mengs . In que
fta occafione però rimafero atterrate le pit
ture riguardevoli di Giuſeppe Pafferi , che
tra le finestre della navata di mezzo avea

dipinte a freſco le Virtù principali . In un


capitello delle colonne della fteffa Navata
d'Ordine Jonico, nelle volute ha fcolpita da
una parte una Rana , e dall ' altra una Lu
certola . Crede il Signor Abbate Vinchel
man , che quefto Capitello fia ftato, cava
to da' portici d'Ottavia fabbricati da Sau
ro , e Batraco , che non avendovi potuto
mettere il lor nome v' abbiano ſcolpiti que
fti
DE MONTI . 65
fti due Animali , che in Greco ne denota
no i nomi . Le Reliquie principali ivi cu
ftodite fono i Corpi di S. Eufebio , di S. Vin
cenzo , di S. Orofio , e di S. Paolino Mar

tiri . Il Quadro dell ' Altar Maggiore è pit


tura di Baldaſſar Croce . Il Crocififfo dalla
parte del Coro è di Cefare Roffetti , che
dipinfe parimente l'altro nell' Altare a
mano finiftra : il S. Pietro Celeftino ful pri
mo Altare alla deftra fu dipinto da An
drea Rutart Fiamingo Monaco dell' Or
dine .

Fra S. Bibiana , e S. Eufebio per la via „


che dritta và da S.Maria Maggiore a S.Cro
ce in Gerufalemme , forge il primo Ca
ftello dell' Acqua Marzia , fopra il quale
fono due archi di mattoni , ove erano i due

Trofei di marmo traſportati in Campido


glio non fono molti anni ; era quefto un
Emiffario dell' Acqua Marzia , che in que
fto luogo faceva la moftra , da cui deduſſe il
nome tutta la contrada .

E Di
66 RIONE PRI MO,

Di S. GIULIANO aili Trofei di Mario .

Irimpetto vedrete la Chiefa di S. Giu

D liano con l'Ofpizio de'Padri Carme


litani , cognominata dal volgo i Trofei di
Mario . E fe bene tutta quefta contrada fra
detta Chiefa , e le altre di S. Eufebio , e di
S. Matteo , fi chiama dagli Autori Eccle
fiaftici Merulana , o da altri Mariana ,
dovrebbe forfe chiamarfi Marziana dali

Emiffario , che quivi era dell'Acqua Mar


zia , di cui anche al prefente fi vedono de'
veftigj . E' dedicata a S. Giuliano , ed an
che a Noftra Signora del Carmine , effen
do ftata la prima che i Padri Carmelitani
Calzati otteneffero in Roma ; perciò ' a ri
itorarono circa l'anno 1675 , e vi fu anita
la Compagnia degli Albergatori , e Lo
candieri .

Di S. MATTEO in Merulano .
7-$

Oltando per il vicolo contiguo alla


V medeſima Chieſa , truovafi quella di
S. Matteo in Merulano con l' anneſſo Con
vento
DE' MONTI . 67
vento de' Padri Agoſtiniani . Entra queſta
fra i titoli più antichi de' Cardinali Preti ;
effendo ftata edificata circa l'anno 600. di

Crifto . Pafquale II. la confagrò di nuovo ,


collocandovi molte Reliquie . Nel Pontifi
cato di Aleffandro VI. vi fu trasferita una

Immagine miracolofa della B. V. M. por


tata in Roma da Levante . Sifto IV. la
conceffe ai Padri Agoftiniani Ibernefi , che
la riſtorarono alcuni anni fono ; il foffitto
con altri ornamenti vi fu aggiunto dal Car
dinal Egidio Viterbefe dello fteffo Ordine .
Il Quadro dell' Altare a mano dritta con
la Santiffima Vergine , Gesù , e S. Anna ,
infieme con l'altro incontro del S. Apofto
lo , ftimafi di Gio: Antonio Lelli .
1t

De' SS. PIETRO e MARCELLINO .

Ruovafi fuffeguentemente la Chiefa ,


T de' SS. Pietro e Marcellino , alla ve

nerazione de ' quali fu eretta ne' primi Se


coli . Aleffandro IV. la confagrò nel 1256.
e vi collocò decentemente alcune Reliquie
de' medefimi Santi Martiri . Fu riftorata
dal Cardinal Mariano Pierbenedetti 9 e
E 2 mol
63 RION B PRIMO

molti anni dopo dal Cardinal Buoncompa


gni Arcivescovo di Bologna , e dal Tito
lare Francefco Cardinale Pignattelli . Cle
mente XI. la riduffe in ifola , ornandola di
facciata , e concedendola a ' Monaci Maro
niti dell' ordine di S. Antonio nel 1707 .
ad iſtanza del P. Eva Abate di S. Maria

nel Monte Libano , con una pingue limofi


na fiſſa . Ultimamente però minacciando
rovina , a fpefe di Benedetto XIV. fu ri
fatta da' fondamenti con un difegno affat
to nuovo del Marchefe Girolamo Teodoli ,
con un Convento molto comodo ; fu con
fagrata nel 1757. dal Cardinal Vincenzo
Maria Malvezzi ; e vi furono trasferite le
Monache Terefiane di S. Lucia de' Gin

nasj , mentre i Monaci Aleppini fi fitua


rono dirimpetto alla Chiefa di S. Pietro in
Vinculis , ove era la Villa de' Duchi Mat
tei Paganica .

Villa GIUSTINIANI .

Eduto il bel Portone , nel viale fono


V le Statue d'Efculapio , di Giove , ed "
altre. A deftra è maravigliofo un gran Va
fa
DE' MONTI . 69
fo rotondo per effervi all'intorno ſcolpito a
bafforilievo eccellente un Baccanale con .....

Sileno , Fauni , e Bacco , e infieme un Sagri


ficio d'un porcello , e d'una capra ; quefto
bafforilievo truovafi intagliato nella Calco
grafia Camerale. Fra le Statue a deftra ven'
è una d'un Paftore , a piè del quale è un
vafo di legno da vino come uną fiaſca .
Alla Fontana è una Statua di Giove , con

bufti più grandi del naturale , tra ' quali


uno di Giulia Pia di Severo , ed un altro di
Platone . Avanti al Cafino vi fono urne ,

e baffirilievi , ẹ Statue , tra le altre una


mezzo Coloffalę è quella d' Aurelio Cefa
re . Nel Cafino è eccellente una Minerva .
In un bel vafo di marmo è fcolpito il Sa
grificio d'Ifigenia , e in un altro un parti
colar Baccanale . E ' curiofa una Statua di
Mercurio con clamide come Pianeta .

Di S. MARIA IMPERATRIce ,

Affando da' SS. Pietro e Marcellino di


P bel nuovo per la Piazza di S. Giovan

ni , avanti l'Ofpedale degli uomini , fi truo


va nel principio della ſtrada de' SS. Quattro
E 3 Mar
70 RIONE PRIMO
Martiri la divota Chiefuola di S. Maria Im
peratrice , chiamata ne' Rituali antichi

S. Gregorio in Marzio , forfe per il vici


no aquedotto . Dicefi , che l'antica Imma

gine qui venerata abbia parlato a S. Grego


rio magno , che la tenne in molta venera

zione , e vi conceffe varie Indulgenze . Ha


la cura della medeſima la Confraternita del
SS. Salvatore alla Scala fanta , dalla quale
fu rifarcita nel 1606,

De ' SS. QUATTRO CORONATI , e del Confer


vatorio delle Orfane .

Nquefta parte più fublime del Celio fi


I ravvifano ancor oggi le veftigie d'un
Palazzo affai grande , fabbricatovi da Pa
fquale II. , che per la demolizione del Pa
lazzo Lateranenfe qui dimorò fin tanto ,
che quello non foffe riftorato . Fu prima un
antico Monaftero di Monaci; ma mentre al

la Chiefa di S. Maria in Equiro , detta in


Aquiro , s' aprì la Cafa de' poveri Orfani ,
s'ereffe parimente nell' ifola Tiberina una
comoda abitazione per le Fanciulle orfane ,
che riuſcendo a proporzione del numero lo
10
DE' MONTI .
71
ro troppo angufta furono trasferite da
Pio IV. in quefto luogo l'anno 1560 , che
fece loro edificare fopra gli avvanzi dell'
accennato Palazzo un comodiffimo Mona
fterio . Sono ordinariamente 150. di nume

ro , entrandovi di anni fette, e reftando qui


vi fino all'età da poterfi monacare , o col
locare in matrimonio ; profeffano la Regola
di S. Agostino , e ricevono dall' Archicon
fraternita della Vifitazione di S. Maria in

Aquiro , e dall'altre Compagnie di Roma


una dote convenevole per l'uno , e per l'al

tro ftato . Sono governate provvidamente ,


avendo un Cardinale Protettore un Pre
lato 9 e varj Deputati ,

Nel primo Portico fono per terra cinque


groffe colonne , una di pietra cipollina , e
di granito: nel fecondo Portico fono in pie
di altre nove colonne , due di marmo fcan
nellate, e.7. di granito, alte palmi 21. Nel
la nave della Chiefa vi fono 8. colonne di

granito bianco alte come fopra ; e una ſedia


antica di porfido ; con pavimento d' ifcri
zioni d'antichi Criftiani , di cui una in pez
zi con i verfi di S. Damafo . Per alcuni gra
dini fi va fotto l'Altare , dove fono tre gran
E 4 Vafi
72 RIONE PRIMO

Vafi , uno di porfido , uno di granito , ed


uno di metallo , nel quale fono varie Re
liquie .
Nel di cui Portico della Chiefa vedefe

ne un'altra picciola dedicata al S. Ponte


fice Silvcftro, detta di S. Silveftro in porti
co , ed è fecondo le pitture , e le memo
rie ivi pofte antichiffima ·
Sono nella Chiefa 8. colonne di granito ,

fopra di queſte altre 4. formanti un altr'or


dine più piccole . Nell'atrio ne fono varie
di diverfi marmi . Arrigo II. Imperadore
diftruffe quefta Chiefa , che riftorò il Pon
tefice Pafquale II., indi ornata di belliſſima
Tribuna dal Cardinal Molino , fu amplia
ta di nuova fabrica da Pio IV , il quale vi
fece la ftrada dritta dalla porta della Chie
fa a S. Giovanni Laterano . Chiamafi la
Chiefa de ' SS. Quattro , perchè vi furono
trasferiti da S. Leone IV. i Corpi di quat
tro Santi Fratelli Martiri Severo , Severia
no , Carpoforo , e Vittorino , con altri cin

que Corpi di Martiri , i quali tutti fi ve


nerano nel fotterraneo fotto l' Altar Mag
giore , ultimamente ritrovati , e collocati
più decentemente . Vi fono pitture di Raf
fael
DE' MONTI .
73
faellino da Reggio , di Gio: da S. Giovan
ni , e del Cavalier Baglioni .
Dopo pochi paffi è la Spezieria dell'Ofpe
dale di S. Giovanni , nella cui facciata per
materiali di muro fi vedono otto colonne
di granito con l'architrave , e altre tre nel
cortile .

Di S. CLEMENTE .

T Vvanzandofi verfo il Coloffeo per la


A ftrada dritta di S. Giovanni troverete
a mano deftra l'antica Chiefa di S. Clemen¬

te ( tenuta prima da' Frati di S. Ambrogio


ad nemus , Ordine poi eftinto , ora da' PP.
Domenicani , ) che fu cafa paterna del San
to, ed è fama , che S. Barnaba Apoftolo ab
bia quivi alloggiato . Si confervano in det
ta Chiefa i corpi di S. Clemente Papa , di
S. Ignazio Vefcovo e Martire , del Beato
Cirillo Apoftolo de ' Moravi , Schiavoni ,
e Boemi , e del Beato Servolo Paralitico .
Clemente XI. fenza rimuovere cofa alcuna
ſpettante all' antichità , riftorò , ed abbelli
la detta Chiefa con farvi il foffitto dorato ,

e varj ornamenti di ftucchi , e pitture , e


con
74 RIONE PRIMO

con aprirvi nuove fineftre . Vi fu poi fatta


anche la facciata , perfezionato il Portico ,
che da una parte mancava , e rimeffa in
piano la piazza interiore .
Vi fi offervano due rarità ; la prima
è l'antica divifione delle tre parti della
Chiefa , del Nartece , dell ' Ambone , e del
Santuario ; come puoffi offervare nel Libro
dell'antica Bafilicografia di Monfig. Pom
peo Sarnelli. L'altra è , che vi fono 48. co
lonne folide , 4. di porfido , 16. di granito ,
e fedici negli Altari , ed altre 12. di grani
to nel Portico ,

Nella navata maggiore vi fono 16. co


lonne di varj marmi , e forme , 4. piccole
di pavonazzo al Ciborio , 18. di granito
nell'atrio , e quattro fuori della Porta . Le
pitture , che rapprefentano S. Flavia Domi
tilla, fono di Sebaftiano Conca ; quelle , che
efprimono il Santo Titolare , che fa fcatu
rire l'acqua da uno Scoglio , fono d' Anto
nio Grecolino ; lo fteffo Santo con l'ancora
al collo è di Gio : Odazzi ; la Traslazione
del medefimo , e la morte di S. Servolo fo
no di Tommaſſo Chiari ; S. Ignazio Marti
re è opera del Piaſtrini ; il detto Santo nell'
Ram
DB' MONTI .
75
Anfiteatro è del Cavalier Pietro Leone
Ghezzi . Nel foflitto il S. Clemente è di
Giuſeppe Chiari , la B. V. , e S. Servolo
fono del Rafini . La Cappella della Paffione
del Signore con diverfe iftorie di S. Catee

rina V. e M. è opera del Mafaccio , pittu


ra fingolariffima , per effere ftata dipinta
tanto tempo prima di Raffaello .

Di S. ANDREA in Portogallo , e della


Compagnia de' Rigattieri .

Rasferendofi poi alla Chieſa di S. An


T drea in Portogallo , ( che credefi fab
bricata nell'antico fito detto ad bufta Gal
lica dalle offa de ' Francefi quivi accumula
te dopo la ftrage che ne fece Camillo ) del
la fondazione di effa altro non fi truova ſe
non che di Parrocchia fe ne formò un Be

neficio femplice , che davafi dal Titolare


di S. Pietro in Vincoli : l'anno 1607. fu con

ceffa a' Rigattieri , che v'ereffero una Con


fraternita fotto l'invocazione de'Santi An

drea Apoftolo , e Bernardino da Siena , e


da'medefimi fu riftorata nella forma pre
fente .
Del
76 RION
E PRIMO

Del Confervatorio delle povere Zitelle


Mendicanti divote del SS.SAGRAMENTO .

Oco diftante è fituato il Conferva


P torio delle povere Zitelle Mendican

ti . Era in quefto luogo un Palazzo e Giar


dino affai nobile del Cardinal Pio da Carpi ,
che volle generofamente concorrere allo fta
bilimento d'una opera si degna , vendendo
alle medefime le proprie abitazioni per
foli fcudi 22. m. benchè valeffero 80. m.

Il P. Cravita della Compagnia di Gesù co


minciò con altre divote perſone a raduna
rle circa l'anno 1651. Quefte fanno diverfi
lavori, e particolarmente di Saje, e di Lane ,
e fono ordinariamente mantenute di tutto
dall'età di fei anni fin tanto , che non fiano

fatte nubili provvedute in qualche forma


decente , mediante il fuffidio del luogo , e
delle doti ftraniere . Fu quefto luogo favo

rito ſpecialmente da Aleſſandro VII. , che


l'efentò dal Confolato dell' Arte della Lana
nel 1665. , e da Clemente X. , che nel
-1671.approvò gl' proprj Statuti . Vien go
vernato da una Congregazione di dodici
De
DE' MONTI.
77
Deputati , Capo de' quali è un Prelato ri
guardevole .

Di S. PANTALEO ai Pantani .

Hiamafi tutta la prefente Contrada


C dove è fituata la Chiefa di S. Panta
leo , i Pantani , perchè prima era quefto
un luogo umido , e paludofo , effendovi ſta
te le Carine ; Ma il Cardinal Fra Michele

Bonelli , detto l' Aleffandrino , Nipote di


S. Pio V. , fece pulire , ed innalzare il mede
fimo, avendovi fimilmente aperta la ſtrada ,
che da Macel de ' Corvi conduce al Tempio

della Pace, perciò detta Aleſſandrina . Nel


fito dove è oggi la prefente Chiefa , fu an
ticamente il Tempio di Tellure . Nel Giar
dinetto della Chiefa di S. Biagio unita ora
a quella di S. Pantaleo , del 1565. furono
ritrovate molte Statue , ed altre cofe pre
ziofe regiſtrate da Lucio Fauno , le quali
furono trafportate nel Palazzo Farneſe .

Di
NE MO
78 RIO PRI

Di S. MARIA degli ANGIOLI nella Via


Aleffandrina, e della Confraternita
de' Teffitori .

On molto diſtante fi truova la Chie


N fa di S. Maria degli Angioli , fituata
nella Via Aleſſandrina , il cui antico nome
era di S. Maria in Macello , perchènel tem
po delle perfecuzioni vi fi faceva una cru→
del carnificina de'Santi Martiri . E' ora
dedicata a Santa Maria degli Angioli , e fu
conceduta nell'anno 1517. a' Teffitori , che
vi ereffero la loro Compagnia . Vedefi nella
medefima un pozzo , dove giacquero mol
tiffimi Corpi di Santi Martiri .

Di S. URBANO , e fuo Monaftero .

Erfo il principio della fuddetta ftra


V da fi vede la Chieſa , e 'l Monaftero
di Sant' Urbano , ch' ebbe il fuo principio
l'anno 1264 , effendochè una gentildonna
Romana chiamata Giacoma Bianchi , aven
do qui alcune cafe , ottenne daUrbano IV.
la permiflione di farvi una Chiefa dedica
ta
DE' MONTI . 79
ta a S. Urbano I. con un Monaftero di Re

ligiofe . Furono quefte dopo lungo tempo


trasferite altrove , e reftando vacante
quefto luogo l'impetrò da Clemente VIII
il Cardinal Baronio , infieme con Fulvia

Sforza , Dama nobiliffima , per dar l'ulti


ma perfezione all' opera pia delle Zitelle
difperfe , che fi cuftodifcono qui vicino in
Sant'Eufemia , edificandovi di nuovo un

Monaftero fotto la Regola di S. Chiara


dell ' Offervanza delle Cappuccine ; dove
foffero ricevute le giovani di detto Luogo ,
che defideraffero farfi Religiofe ; perciò
furono levate alcune Madri dalle Cappuc

cine , colle quali , e con undici delle fud


dette diſperſe fu dato principio al prefente
divoto Monaftero . La facciata della Chie
fa fu architettura di Mario Arconio , che
fece anche il difegno della facciata di S.Eu
femia , e due belli Cafini , uno in faccia a
S. Eufemia , e l'altro tra S. Urbano , e'l tem
pio della Pace , con una piccola , e bella
porta ; il S. Carlo con altri Santi del fini

ftro Altare fu dipinto dal Cavaliere Otta


vio Padovano , ed il quadro della B. V. M.
annunziata fi crede opera del Muziani .
Di
80 RIONE PRIMO

Di S. LORENZO al Macello de' Corvi .

L volgo ha dato il nome di S. Lorenzuo


I lo alla Chiefa di S. Lorenzo al Macello

de' Corvi per la fua piccolezza . L'altro


foprannome più antico l'ha prefo dal vicino
luogo , cioè dal Macel de' Corvi , che fta
tra il Quirinale ed il Campidoglio . E ' una
delle Parocchie di Roma conceffa da Cle

mente XI. l'anno 1704. a' PP. Pii Operaj .


Le pitture dell' Altar Maggiore , ed altre
nella Volta fono ftimate di Giovanni Al
berti .

Della Chiefa dello SPIRITO SANTO ,


fuo Monaftero .

A Chiefa dello Spirito Santo ebbe il


L fuo principio l'anno 1432. col Mona

ftero anneffo da Petronilla Capranica No


bile Romana , le cui Monachę o Canoni
cheffe Regolari di S. Agostino vivono fot
to la Protezione del Re Criftianiffimo ,
come Gran Maeftro dell' Ordine dello Spi
rito Santo . Le medefime Religiofe rifto
raro
"
DE' MONTI . 81

rarono la Chiefa nell'anno 1582. , e dipoi


fecero altri rifarcimenti confiderabili , par
ticolarmente nell' Altar maggiore . il cui

quadro è di Luigi Garzi ; le pitture a fre


fco intorno l' Altar della Madonna ſono di
Baldaffar Croce ; l'altre della Cappella
del Crocififfo , dove fta un Tabernacolo di
pietre finiffime , fono di Gio : de ' Vecchi ;
i 4. Dottori della Chieſa dipinti nella Vol
ta fono dell ' Arconio . Nel 1743. fecero in
croftare i pilaftri di fini marmi , e degli
fteffi fi coſtruire i due Altari laterali .

Di S. EUFEMIA , e fuo Confervatorio .

U eretta anticamente in onore di San


F ta Eufemia nell'eftremità del Monte

Efquilino una Chiefa , la quale reftò de


molita quando Sifto V. aperfe la ſtrada
che principia da un lato della Bafilica di
S. Maria Maggiore , e termina alla Co
lonna Trajana . Acciò poi fi rinnovaffe la
memoria della Santa , le fu affegnato fot
to Clemente VIII. quefta Chiefa col Mo
naftero contiguo eretto per opera del Car
dinal Baronio , dove vivono le povere Zi
F telle
82 RIONE PRIMO

telle dette le Sperſe ſotto la cura di alcune


Maeftre , che infegnano loro le regole più
neceffarie per lo ftato Religiofo , oltre
l'efercizio delle Virtù Criftiane . Vivono

fotto la protezione del Cardinal Camarlin


go , e d'alcuni Deputati .

Di S. MARIA in Campo Carleo

A Parrocchia preſente di S. Maria di


L cefi in Campo Carleo , ed anco Spo
lia Chrifti , avendo forfe il primo nome
da qualche famiglia , dalla quale reſtò be
neficata ; ed il fecondo da una Immagine
del Signore fpogliato , e poſto alla Colon
na , la quale ftava foprà alla porta , e ne
fu da Sifto V. rimoffa , acciocchè tal nome
fi difmetteffe , e in fuo luogo fi vede ora
la B. V. M. col Bambino , dipinto dal già
nominato Arconio .

Di S. MARIA ANNUNZIATA e S. BASILIO ,

e del Monafiero delle Neofite .

Scendofi dalla detta Parrocchiale 22


Ue voltando alla deftra fi vede il Mo

nafte
DE' MONTI . 33
naftero colla Chiefa della Santiffima An

nunziata , detta volgarmente la Nunzia


tella , e di S. Bafilio ; fono in effo molte
Monache Neofite dell'Ordine di S. Dome

nico poftevi da S.Pio V. nel 1566. Il Con


vento è fabbricato fopra il Palazzo di Ner
va , le pietre del quale fono d' una ftraor
dinaria grandezza ; altri credono , che vi
foffe l'Erario antico de' Romani . Le Re

ligiofe vi ftanno fotto il patrocinio d' un


Cardinale > che fimilmente è Protettore

della Cafa , e Collegio de ' Neofiti . Il Qua


dro dell' Annunziazione pofto nell' Altar
grande della Chiefa è una copia di Guido
Reni fatta da Gaetano Lapis da Cagli ; Le
pitture a freſco intorno alla medefima fono
di Marco Tullio , il S. Bafilio con li Santi
Gio: Batista , ed Evangelifta nell' Altare
alla deftra è opera di Criftofano Con
folano .

Del Collegio Iberneſe .

Affandofi davanti al Palazzo del Mar


PAchefe del Grillo affai noto per una pic

cola fonte d'acqua perfettiffima , che v'è ,


F 2 ed
84 RIONE PRIM
O
ed entrando nel vicolo obliquo , che fta
incontro al detto Monaftero , fi truova alla
finiftra il Collegio Ibernefe , eretto l'an
no 1628. dal Cardinal Lodovico Lodovisj
Bolognefe Nipote di Gregorio XV. , che
alle perfuafioni del Padre Wadingo Fran
cefcano , oltre le fpefe della fabbrica , gli
lafciò mille fcudi d'entrata , ed una vigna
aCaftel Gandolfo . Sono mantenuti in effo

fette Studenti , che frequentano i loro ftudj


fotto la direzione de ' PP. Gefuiti , e dipoi
fono rimandati a' Paeſi loro in qualità di

Miffionarj Apoftolici .

De' SS. QUIRICO B GIULITTA , e della


Confraternita del SS. SAGRAMENTO .

'Antichiffima Chiefa di S. Quirico fan


L ciullo , e della fua S. Ge nitrice Giu
litta Martiri di Tarfo fu riftorata da Si
fto IV. , chele affegnò il Titolo di Cardinal
Prete , ed indi fu abbellita dal Cardinal
Aleffandro de ' Medici , che l' ebbe in Ti
tolo . Paolo V. fece innalzare il pavimen
to per efimerlo dalle inondazioni del Teve
re , e riſtorare la Volta ; la quale minaccian
do
DE' MONTI . 85
do di bel nuovo rovina Urbano VIII. nel

1630. la fortificò, fiancheggiandola con al


cuni pilaftri . Clemente XI. la concedè a’Pa
dri Domenicani della Congregazione di
S. Marco di Firenze , da' quali viene gover
nata , ed è ſtata rimodernata , ed abbellita
' nel Pontificato di Benedetto XIII. E' in effa
una Confraternita del Santiffimo Sagra
mento , con un contiguo Oratorio , ed è
Parrocchia col Fonte Battefimale • Alla
mano deftra della medefima fi truova una
Cappella , in cui fi venera un miracolofo
Crocififfo . Il Quadro dell' Altar Maggiore
rappreſentante i due Santi è di buona ma
no ; quello di S. Maria Jacobi , e di S.Gio
vanni è dello Speranza .

Di S. SALVATORE ai Monti .

Noltrandofi per la ftrada , che fi vede


I a mano manca , creduta dal Nardini

l'antico Vico Ciprio , verſo la Madonna de'


Monti fi truova la piccola Parrocchia di
S. Salvatore detta de' Catecumeni unita

colla Chiefa contigua della Madonna de'


Monti , dietro la quale è un Oratorio con
F 3 abi
86 RIONE PRIMO

abitazioni fuperiori , effendo ftato il tutto


edificato per ufo de' Neofiti , e Catecume 11

ni , che fono qui opportunamente iftruiti


ne'mifterj della S. Fede .

Di S. MARIA de' Monti , e del Collegio


de' Neofiti .

legue la Chiefa di S. Maria de'Monti ,


Sle chiamata in tal guifa non folamente
.
per effere nel Rione di quefto nome , ma
1 ancora perchè fta nel piano de ' Monti Vi
minale , ed Efquilino . Nel tempo de! Se
rafico Padre S. Francefco era quivi un
Monaftero di Religio fe di S. Chiara , le
quali poco dopo la dilui morte andarono
all' altra Chiefa di S. Lorenzo in Panifper
1 na , di manierachè reftando abbandonato
il prefente luogo avvenne , che poco ri

fpettandofi una Immagine della B. V. di


pintavi in muro , e riempiendofi quel fi
to di fieno , cominciò l'anno 1579. ai 26.

d'Aprile a fegnalarfi con tanti miracoli ,


e grazie , che colla quantità delle elemofi
ne raccolte > non folo vi fi fece una bella

Chiefa con la Sagreftia , ed altro , ma fem


pre
DE' MONT I. 87
pre più crefcendo la devozione del popolo ,
vi fi ftabili ancora un buon numero di Sa

cerdoti . Fuquefta Chiefa da Gregorio XIII.


unita per opera del dottiffimo Cardinal Sir

leto alla Compagnia de ' Catecumeni , che


principio nel 1540. Architetto della me
defima , della facciata fu Giacomo della
Porta . Il Collegio de' Neofiti fu fatto fab
bricare dal Cardinal S. , Onofrio Fratello
d' Urbano VIII. con architettura di Gafpa
ro de' Vecchi , facendolo provvedere d' en
trate , e di molti privilegj dallo fteffo Pon
tefice , che gli uni ancora la Chiefa Par
rocchiale di S. Salvatore . Finalmente il
Pontefice Clemente XI. la conceffe a' Pa

dri Pii Operaj con tutte le fue entrate ,


con obbligo di tenere l'amminiſtrazione
del Monaftero , e Collegio de ' Neofiti uni
to alla medefima . E' la prefente Chiefa
ornata di buone pitture , fra le quali tutta
la Cappella di S. Carlo fu dipinta da Gio:
da S.Giovanni ; La Pietà nella Cappella
contigua , copia di Lorenzo da Bologna ,
fu dipinta dal Viviano ; a' lati la Flagella
zione del Signore è di Lattanzio Bologne
fe ; il portar della Croce è di Paris Noga
F 4 ri .
88 RI PR
ON IM
E O
ri . Nella Cappella dirimpetto , la Natività
1 Ր
di Gesù Criſto è opera del Muziani : l'iſto
riette nella Volta , e le due da' lati fono
del fuddetto Nogari : le altre di fuori fono
di Cefare Nebbia . La Cappella della Nun
ziata fu dipinta tutta da Durante Alberti
dal Borgo ; le tre Iftorie di M. V. nella ,
Tribuna fono di Criftofano Confolano , co
me anche nella cupola i quattro Evangeli
fti , e l'Annunciazione . La Coronazione
della Beata Vergine , e la Vifitazione di
Santa Elifabetta fono di Baldaffarrino Cro
ce da Bologna . L'Affunzione è del Cava
lier Guidotti . Nella Volta della Chiefa
l'Affunzione del Signore , e tutte le altre
pitture fono del Confolano , che imitò la
maniera del Pomaranci fuo Maeftro .

Della SS. CONCEZIONE ai Monti ,

efuo Monaftero .

I rimpetto alla deſcritta Chieſa ſi ve


D de quella della Santiffima Concezio
ne dell'Ordine di S. Chiara , col Convento
fondato da Suor Francefca Farnefe con una

ftretta Riforma , e Offervanza di povertà,

pro
DE' MONTI . 89
avendone fondate la medefima tre altre

fotto la protezione del Cardinal Franceſco


Barberini Vicecancelliere , e degli altri

Cardinali pro tempore della fteffa Famiglia


ne' luoghi di Farnefe , Albano , e Paleſtri
na , mori poi in ottimo concetto di Santità .
Il diſegno della Chiefa è del Caftelli , e v'è
un Quadro del Romanelli .

De' SS. SERGIO e BACCO , ovvero


di S. MARIA del Pafcolo .

NNdando poi fu la piazza , in cui è una


A bella fontana fattavi da Sifto V , ve

drete la Chiefa de' Santi Sergio , e Bacco


della nazione Greca , unita alla Bafilica di
S. Maria Maggiore , dove ordinariamente
rifiedono Monaci Bafiliani Ruteni , che ce→

lebrano con privilegio all' ufo de'Greci .


Fu riſtorata , ed abbellita dal Cardinal An
tonio Barberini chiamato S. Onofrio ; e vi
fi venera una divota Immagine detta la
Madonna del Pafcolo , ſcoperta cafualmen
te nel 1718. Nel 1741. fu rimodernata
quefta Chiefa col difegno di Francefco
Fer
90 RION B PRIMO

Ferrari . Filippo Barigioni vi fece l' Altar


Maggiore .

Di S. PIETRO in Vincoli .

Ella fommità dell' accennata falita

N fi fcuopre fopra una parte dell'Efqui


lino il maeftofo Tempio di S. Pietro in
n Vincoli vicino alle Terme di Tito > O

al di lui Palazzo . Fu quefto Tempio edi


ficato circa l'anno 442. in tempo di S. Leo
ne magno , allorchè Eudoffia moglie di
Teodofio il giovane , Imperadore d' Orien
te, effendo andata in pellegrinaggio a viſi
tare i Luoghi Santi di Gerufalemme , fu
regalata da Giovenale Patriarca di quella
Città , ( defiderofo di ricompenfare la di
lei fomma pietà , e le limofine ivi fatte )
di due Catene , con le quali il Re Erode
aveva fatto imprigionare S. Pietro , ed al
tre diverfe Reliquie . Mandò per tanto quel
la Augufta una delle dette Catene in Ro
. ma alla fua figliuola Eudoffia giuniore ,
moglie di Valentiniano Imperadore d'Oc
cidente , la quale la donò al menzionato
S. Leone , che mifurandola con l'altra Ca
tena
1
1 DE' MONTI . 91
tena , che legò in Roma l' ifteffo Principe
degli Apoftoli nel carcere Mamertino , vi
de miracolofamente unirfi ambedue le Ca
tene , formandofene una fola , come nar
ra Sigeberto nella Cronaça . Fu poi rinno
1
vato il detto Tempio da Adriano I , e rifto
rato da Giulio II. , che lo concedè a'Ca
nonici Regolari di S. Salvatore , dando lo
ro pel Monaftero il Palazzo del Titolare
architettato da Giuliano da Sangallo . Nel
la prima Cappella alla deftra entrando il
Quadro di S. Agostino con altre figure è
del Guercino da Cento , e il vicino depo
fito del Cardinal Margotti col ritratto del
medefimo è del Domenichino ; l'altro Qua
dro di S. Pietro liberato dall' Angelo nell'
Altare feguente , viene dal detto Domeni
chino ; jed il Sepolcro contiguo del Car
dinal Agucchi è penfiere dello ſteſſo Au
tore . Il fuperbiffimo Depofito nella Crocia
ta fu eretto da Michel' Angelo Bonarroti ,
per ordine del menzionato Giulio II . , il
cui cadavere non vi fu mai trasferito dal
la Bafilica Vaticana . Si ammira in effo la

famofa Statua di Mosè fedente , affai più


grande del naturale fcolpita in marmo
bian
RIONE PRIMO
92
bianco dal fuddetto Michel' Angelo con la
barba fino allo ftomaco , e con i membri ,
ed i mufcoli si ben fatti , che dimostrano
l'Artefice ugualmente perfetto nelle fcol
tura , pittura , ed anatomia . Le quattro
ftatue al naturale nelle nichie , furono in
tagliate da Raffaelle di Montelupo allie
vo del Bonarroti . Nella Cappella ivi con
tigua il Quadro di S. Margherita è pit
tura del Guercino . L'Altar Maggiore ifo
C
lato ha la fua facciata principale verfo la
Tribuna , e confervafi nel medefimo una
parte de' Corpi de'Santi Martiri Macca
bei , ficcome ancora fono confervate nella
Sagreftia molte Reliquie con ornamenti
d'argento , fra le quali le Tefte di S. Sa
turnino Martire , delle Sante Coftanza ed
Emerenziana Vergini , ed un braccio di
S. Agnefe Vergine , e Martire . Furono po
chi anni fono traſportate nella medefima
dall'Altare , che prima ftava fotto l'Orga
no , le miracolofe menzionate Catene .
L' Iftorie dipinte a frefco nella Tribuna
fono di Giacomo Coppi Fiorentino , e fu
rono riftorate nel ' 1706. da Giacomo Car
boni . Vedefi nella parte inferiore della
mede
DE' MONTI .
93
medefima la memoria di D. Giulio Clovio
Canonico Regolare , celebre Pittore di mi
niatura . Il Crifto morto con altre figure

nella Cappella del Santiffimo è d'incerto ,


ma però buono Autore , che il Titicrede
fia ftato Giuſeppe Santi Mantovano . Se

guitando il giro , fopra il fito , ove fi con


fervano le Catene di S. Pietro , l' iftoria
che rappreſenta la prigionia del medefimo ,
e le pitture dalle bande , fono di Paris No
gari . Il Sepolcro del Cardinal Vecchiarel
li è difegno di Pietro Vecchiarelli , ſcol
pito da due Napolitani . Vicino alla por
ta principale fi vede una pittura antica nel
muro d'Antonio del Pollajuolo Fiorentino ,
col fuo depofito e ritratto in marmo , e con
quello del fratello . Nel 1705. mediante
l'elemofina del Principe D. Gio: Batiſta
Panfilj fu foffittata , e riftorata la mede
fima con architettura del Cavalier France
fco Fontana . Nel mezzo della Volta il
Card. Marcello Durazzo Titolare fece a fue
fpefe dipingere oltre gli altri ornamenti un
Quadro da Gio: Batifta Paroti Genovefe ,
che dimoftra la liberazione d'un indemo
niato per mezzo delle menzionate Catenę ,
Fece
94 RIO NE PRIMO

Fecero di poi fare quefti Religiofi le nuo¬


ve fineftre , adornare la Tribuna , e ripu
lirc le Colonne , avendo anche adornato il
Portico con cancellate di ferro , che fu fat
to foffittare dal Cardinal Davia . Vi fono
xx. groffe colonne di marmo bianco fcan
nellate di circonferenza palmi x1 , e due
di granito Orientale ; all' Arco fi fono fe
gate per accomodarſi alla ftruttura della

Chiefa . Ultimamente il dotto e pio Car


dinal Galli , ſtato Abbate di queſt' Ordi
ne , effendone ora Titolare , ha per così di
re dato un nuovo afpetto e luftro alla Chie
fa di S. Pietro in Vincoli , avendovi fatto
un belliflimo pavimento , ripulite le Co
lonne , aggiunte delle pitture ; e oltreació
vi ha fatta collocare una umilifma Lapida

Sepolcrale per coprire dopo la fua morte


le proprie ceneri avanti all' Altare del
SS. Sagramento . Attualmente fa nel Mo
naftero una belliffima Biblioteca , che ol
tre a quelli de'Monaci conterrà ancora i li
bri fceltiffimi da effo raccolti .

Poffiede quefta Chiefa un antico Titolo


di Cardinal prete , facendovifi l'Efpofizio
nę confueta ; fu foftituita da Urbano VIII.
nel
DE' MONTI . 95
nel tempo della pefte di Tofcana in luogo
di S. Lorenzo fuori delle mura ; gode la
Stazione . per il primo Lunedì di Quadra
gefima ; nel dì 1. d' Agoſto vi fi celebra
la Fefta , portandovi il Magiftrato Romano
la folita offerta all'Altare di S. Sebaftiano ,
in cui è il Santo in mofaico del VII. Secolo
per voto fatto anticamente in occafione di
peftilenza . Il Monaftero anneffo fu edifi
cato con magnificenza da Giulio Sangallo.
La Cifterna del Cortile è difegno del Bo
narroti .

Di S. FRANCESCO di Paola .

Iovanni Pizzullo Sacerdote Calabrefe


G d'un luogo chiamato la Regina della
Diocesi di Bifignano l'anno 1623. lafciò un
Palazzo già de ' Cefarini a' Frati Minimi
di S. Francefco di Paola della Provincia di
Calabria Citeriore , che lo cangiarono in
Collegio di Studj , con avervi fabbricata
quefta Chiefa dedicata al medefimo Santo
riducendovi il jus Parocchiale da'SS, Sergio
e Bacco , mediante l'autorità di Gregorio
XV. Fu poi riſtorato il Convento , e rię
difica
96 RIONE PRIMO
dificata la Chiefa nobilmente dalla Princi

peffa Panfilj di Roffano Romana , con ar


chitettura di Gio : Pietro Morandi ; e ulti
mamente per opera del P. Francefco Zava
roni da Montalto Generale dell'Ordine , fu
rifatto magnificamente il Convento col di
fegno di Luigi Berettoni allievo del Saffi .
L'Altar maggiore è difegno di Gio: Anto
nio de ' Roffi . La tavola di S. Anna al pri
mo Altare a deſtra dell ' ingreffo è di Filip
po Luzj ; la Volta a freſco d'Onofrio Avel
lino Napolitano . Nella feconda Cappella
il S. Franceſco di Paola è copia d'un qua
dro ch'è nel Coro di maniera Francefe , e
i Laterali , e la Volta fono di Giuſeppe
Chiari . Nella terza il S. Francefco di Salès
co'laterali fono d'Antonio Crecolini . Sulla

porticella è il depofito di Lazzaro Pallavi


cini crettogli da Benedetto XIV. per non
averlo fatto Cardinale, con diſegno del Fu
ga , e col ritratto di Marmo d' Agoſtino
Corfini .

Nella Cappella di S. Michele dall ' altra


parte della Chiefa v'è l' Arcangelo di Ste
fano Perugini, e i laterali di Giacomo Tri
ga . La Concezione , e l'altre pitture della
feguen
DE' MONTI.
97
feguente Cappella fono di Stefano Pozzi .
San Giuſeppe nell'ultima Cappella è del
detto Avellino , e i laterali colla volta del
Pozzi . Lo sfondo della volta delia bella
Sagreftia è del Saffoferrato . Quattro delle
1
Lunette , nelle quali è efpreffa a olio la Vi
ta del Santo , fono d'Agostino Mafucci
ultimo Scolaro del Maratta ; l' altre tre del

Luzj . Il Crifto morto dipinto a freſco nel


la Cappelletta contigua è del Cavalier
Cozza Calabrefe , i Laterali e la volta del
Pozzi . Il difegno della Sagreftia , e del
Capitolo è di Filippo Breccioli .

Di S. MARIA della Purificazione ,

e fuo Monafiero .

Ario Ferro Orfini Nobile Romano


M ereffe l'anno 1589. da ' fondamenti
la Chiefa , e il Monaftero di S. Maria della
Purificazione , fituato dietro la Chiefa di
S. Pietro in Vincoli , e lo dotò di fufficienti
entrate per un determinato numero di Mo
nache Clariffe . Era prima la medefima una
Baia pridvilegiata col nome di S. Maria in
-1
Monaftero , nella quale abitavano i Certo
G fini ,
E O
98 RION PRIM

fini , che poi la venderono al fuddetto Ma


rio . Dipendono quefte Monache da una
Congregazione di Deputati , fra'quali deve
fempre effere un Padre Barnabita di S. Gar
lo a' Catenari , ed hanno un Cardinal Pro
tettore . V'è nell' Altar maggiore un bel
Quadro , che non v'è memoria di chi ſia .

Di S. Lucia in Selci , e fuo Monaflero .

Oco lungi è l' altro Monaftero , colla


P Chiefa di S. Lucia , detta in Selci , ov

vero in Orphea , la quale corrisponde fulla


ftrada principale chiamata anticamente

Clivus fubterraneus ; che effendo ftata


ne' fecoli decorfi laftricata di groffe Selci ,
ne ottenne perciò il foprannome . E'la me
defima molto antica , poichè fin dal tem
po di S.Simmaco Papa , cioè dell'anno 500.
in circa, era già Diaconia . Siſto V. ne traf
ferì altrove il Titolo , per efferfi ridotta in
iſtato rovinofo , dal quale nel 1604 , fu fot
tratta mediante la nuova fabbrica del Ma

derni , proccurata dalle Monache Agoſti


niane , che fucceffero nel poffeffo di effa .
Contiene molte pitture affai buone ; il

Qua
DE' MONTI . 99
Quadro di S. Lucia del primo Altare alla
deltra entrando è del Cavalier Lanfranco ;

il S. Agostino nel fecondo è dell'Speranza ,


che fece parimente l'altrò incontro con
S. Giovanni Evangelifta , che comunica
la B. V. Maria ; l' Annunciazione della
quale fu dipinta con molto garbo nell' Al
tar maggiore da Anaftafio Fontebuoni . Il
Quadro della fteffa col Bambino , e Santa
Monica , e S. Agostino , è opera del Cava
lier d' Arpino , che dipinfe ancora il Padre
Eterno fopra la porta di dentro . Le pit
ture a freſco nella Volta fono di Giovanni
Antonio L'elli . Quefto Convento , riſtora
to > e' ridotto alla moderna con difegno

d'Antonio Cafoni , è confiderabile per la


commodità delle abitazioni , e l'amenità
de' fuoi giardini .

Di S. MARIA ANNUNZIATA , e del

Monafiero delle Turchine .

Oltando nel fine della falita a mano


V manca fi truova a lato del caſino già
de' Signori Sforza prefentemente Mona
ftero di San Filippo Neri delle Oblate Filip
G 2 pine
100 RIONE PRIMO

pine, che finora non hanno Chiefa pubblica , *

di cui fono ftate già gittate le fondamenta )


l'altra Chiefa di Santa Maria Annunziata ,

detta volgarmente delle Turchine , fabbri


cato , e dotato circa l'anno 1675. dalla
Principeffa D. Camilla Orfina . Vivono
quefte fotto la Regola riformata di S. Ago、
ftino , e l'edificio del Monaftero è molto
falubre , e deliziofa per l'altezza del fito 2
c amenità de'giardini , In effo la medeſima
Fondatrice prefe l'abito , e piamente ter
2 i fuoi giorni .
minò I quadri dell' Altar
Maggiore con l'Annunciazione , la S. Gel
trude , e la Santa Paola fono pitture di Giu
feppe Ghezzi

De' SS. SILVESTRO e MARTINO a Monti .

Itornando appreffò alla fuddetta falita


R di Santa Lucia , truovafi più oltre al
la mano deftra l'antica Chiefa de' SS. Sil
veftro e Martino a’Monti , in cui fon XXIV.

colonne di varj marmi , molte con bafi di


paragone , una di granito roffo in Sagre
ftia e quelle della nave di mezzo fono di
marmo bianco con linee nere . Si crede , che
S. Sil
DEMONT 1 .
101
S. Silveftro Papa nella poffeffione d'Equi
zio Prete della Chiefa Romana apriffe un
Oratorio fotterraneo , ove radunavanfi di
naſcoſto i Fedeli per celebrarvi i Divini Of
J
ficj , e dedicaffelo alla B. Vergine . Dopo
la pace data a'Criſtiani da Coftantino , lo
fteffo Pontefice convertì in Chiefà la parte
0
delle Terme di Tito , dette ancora Trajane ,

e Domiziane , ch'era pofta full'Oratorio


a
le diede il Titolo d' Equizio , e le affegnò
molti fondi enunciati dal Bibliotecario . Vi
fu celebrato un Concilio di 230,0284. Vε
fcovi fotto la protezione di Coftantino Ma
1. gno . Fu di nuovo edificata da S. Simmaco
Papa circa l'anno del Signore 500. effendo
prima ftata dedicata a S. Martino Veſcovo
di Tours in Francia , e poi a' SS. Silveſtro
e Martino Papi . Sergio II. la diede ai Mo
naci Greci , e cominciò a riftorarla , ma
perchè non viffe più di tre anni , il fuo 1
fucceffore S. Leone IV. le diede il compi
mento . Succeffero ai Monaci Greci alcu
ni Preti fecolari ; e finalmente nel 1559.
fu data colla cura delle Anime ai PP. Car
melitani calzati , che abitano nell' anneffo

Convento . Fu pofcia migliorata da diverſi


G 3 Car
102 RION B PRIMO

Cardinali Titolari , da'quali fu fatto il fof


fitto dorato , la porta maggiore , ed il Coro ;
e l'Altar Maggiore fuadornato da Paolo
Santacroce Romano . L' Anno Santo del

1600. formó quì una Compagnia fotto l' in


vocazione della Madonna del Carmine ,

la quale per aver più comodità di congre


garfi fece un Oratorio vicino alle tre Can
nelle . L'ultimo riftoro affai notabile della

medefima Chiefa fu quello del P. Giovanni


Antonio Filippini Romano Generale del
l'Ordine , avendola nell'anno 1650. ador
nata con belle colonne , e balauftre di ma

mo con ftatue , e pitture di buoni Maeftri ,


rinnovati tutti gli Altari de' lati , e quel
di mezzo e fatti rappreſentare in varj
"
ftucchi i ritratti di quei Santi , e Sante
Martiri , che ripofano nella Confeffione
fotto Altar maggiore , fra' quali fono
i Corpi de' Santi Silveftro e Martino Ponte
fici . Alcuni anni fono il P. Maeftro Fran

cefco Scannapeco lor Generale fimilmente


Romano , vi fece innalzare la facciata . Ca
lando per la fcala poſta a man finiftra dell '
Altar fötterraneo , fi truovano altri luoghi

più remoti , già illuſtrati dalla prefenza ,


ed
DE' MONTI. 103
ed abbitazione del predetto S. Silveftro ,

che vi fece efprimere l'antichiffima Imma


gine di Noftro Signore in mofaico , la
quale fi vede nella Cappella fatta ador
nare dal Cardinal Franceſco Barberini Vi
cecancelliere .

Tutte le profpettive nella nave di mezzo


fono di Filippo Gagliardi , che fu architet
1 to della Chiefa ; le ftatue fono opera di Pao
lo Naldino , eccettuando il S. Antonio , e il
S. Giovanni Batiſta > che fono d' un Fia
mingo . Il Quadro della Trinità è del Ca
nini ; quello dell' altar congotalli a porta
laterale di S. Stefano è parimente dello
fteffo Canini ; il S. Martino nel 'feguente è
di Fabrizio Chiari ; quello di S. Tereſa è
del Greppi , la Santa Maria Maddalena
de'Pazzi è di Bartolommeo Palombi ; il
Battefimo del Signore dall ' altra parte della
Chiefa è del fuddetto Chiari ; l'altro Bat
tefimo di S. Cirillo è di Michele Fiamingo;
il S. Angelo Carmelitano è di Pietro Tefta ;
ed il S. Alberto del celebre Muziano . Il

Quadro dell'ultima Cappella da quefta


parte , che appartiene alla Compagnia del
Carmine , è opera di Girolamo Maffei ; i
G 4 $$. Sil
104 RIONE PRIMO

SS . Silveftro e Martino ai lati dell'Altar


Maggiore fono del Cavalier Baglioni ; e fi
nalmente li Paefi ftimatiffimi fono di Gaf

pare Pouffin Franzefe , eccettuatone uno


contiguo all'altare di S. Maria Maddalena ,
che è di Giovan Franceſco da Bologna . La
ftrada detta in Silice è ſtata riftorata con
l'erezione di una nuova Porta con Cancel

lata di ferro dal Regnante Pontefice Cle


mente XIII.

DiS. PRASSEDE , e delle Terme


di Novato .

Scendo per l'accennata porta di fian


U co della fuddetta Chiefa , e voltando

alla deftra , vedefi dalla parte finiftra la


Chiefa di Santa Praffede , eretta da S. Pio I.
fulle Terme di Novato nel Vicochiamato

già Laterizio . E' in detta Chiefa la divo


tiffima Cappella detta anticamente l' Ora

R torio di S. Zenone , poi l'Orto del Paradifo,


e altrimenti S. Maria libera nos a pænis in
ferni, già eretta ed adornata con mofaici
da S. Pafquale I. Pontefice Romano, il qua
le circa l'anno 822. edificò tutto il Tem
pio ,
DE' MONTI . 105
pio , ponendovi moltiffime Reliquie . Si
dice dunque. di S. Zenone , per la ragione
che il corpo di quefto S. Martire ripofa den
tro l'Altare infieme con l'altro di S. Va
lentino : effendovi fotto la pietra rotonda
del gran pavimento i Corpi di ducento tren
ta Martiri traſportativi per ordine del me
defimo da varj Cimiterj rovinofi . Si vene
ra in quefta Cappella fra le altre fagre Re
liquie la Colonna , alla quale fu flagellato
Criſto Signor Noftro portata da Geruſalem→
me in Roma dal Cardinal Giovanni Colon

na, effendo Legato della S. Sede per la Ter


ra Santa fotto d'Onorio III. in tempo della

Crociata del 1223. , ed è di Diaſpro alta


tre piedi . Fu la medefima Colonna in que
fta Cappella , denominata prefentemente
della Santiffima Colonna , per maggior

comodo delle perfone divote fatta innalza


reda Monfignor Lancetta Romano , Audi
tor di Rota , che vi ftabili parimente la do
te per il mantenimento delle Lampadi da
effo aggiunte .
Vedefi nel mezzo di detta Chiefa un

pozzo , in cui quefta nobiliffima Vergine


Romana faceva collocare i Corpi , e il San
gue
108 RIONE PRIMO

gue de' SS. Martiri . Offervafi ancora nel


muro della mano finiftra una lunga pietra ,
fopra la quale S. Praffede dormiva . S. Car
lo Borromeo , effendo Titolare di quefta
Chiefa , abitò nel tempo che dimorava in
Roma nella cafa contigua alla Chieſa , in
cui fi confervano fra le altre molte Reliquie
la di lui mitra , e mozzetta Cardinalizia
Fece innalzare l'AltarMaggiore , e adorna
re con 4.colonne di porfido , che reggono ii
Ciborio di pietra , compofto anticamente
d'argento mafficcio . Dall' una , e l'altra

parte dell'arco avanti la Tribuna poſe le


ftatue delle due Sante Sorelle , i Corpi delle
quali ftanno fotto l'altar medefimo , nella
cui Tribuna fono molte pitture antiche di
mofaico ; e finalmente in due armarj fatti
nel muro colle fue ringhiere , chiufe molte
Reliquie di Santi . Il Cardinal Aleffandro

de'Medici , che fu poi Leone XI , fece di


pingere nella nave di mezzo vari Miſterj
della Paffione di Noftro Signore . Ufizianō
queſta Chiefa i Monaci di Vallombrofa ,
l'Ordine de'quali fu iſtituito da S. Giovan
ni Gualberto Fiorentino .

Fra le Cappelle , quella degli Olgiati fu


dipin
D B' MONTI .
107

dipinta nella Volta dal Cavalier Giuſeppe


d'Arpino , e il Quadro dell'Altare è di Fe
derico Zuccheri . Nella fuddetta Cappella
della Colonna il Crifto flagellato è di Giu
lio Romano ; le due lunette fono dipinte da
Ciro Ferri . Nella contigua il Criſto morto
credefi di Giovanni de' Vecchi . La Volta
fu dipinta da Guglielmo Cortefe , detto il
Borgognone . L'Altar Maggiore con i fuoi
ornati laterali è ftato nuovamente rifatto
nel 1730. dal Cardinal Pico della Miran

dola ultimo di queſta famiglia nobiliffima ,


ornato di balauftri di metallo con fcalina

ta di marmo roffo , e rinovativi ancora i fe


dili del Coro . Nella nave di mezzo l'ifto

ria del Redentore quando fa orazione nell'


Orto , e quando porta la Croce , fono di
Giovanni Cofci : la Coronazione di fpine ,
e la prefentazione al Tribunale di Caifas
fono di Girolamo Maffei : l'Ecce Homo del

Ciampelli ; il rimanente di Paris Nogari ,


e d'altri .

Sono in tutta la Chiefa 38. colonne ,


26. nella nave di mezzo della Chiefa , e
12. agli archi del Coro , e 2. di granito ne
ro alla porta ; 4. di Porfido fono all' Altar
Mag
108 RIONE
Rio NE PRIMO

Maggiore, e due prezioſe d'alabaftro Orien


tale alla Cappella della Colonna .

De' Santi VITO e MODESTO , e


dell' Arco di Gallieno .

A Bafilica di Sicinio Cittadino Roma


L no fu convertita in Chiefa dopo le
perſecuzioni , e dedicata a' SS. Vito e Mo
defto . Queſta nello Scifina d'Urficino con
tro S. Damafo Papa rimafe profanata , ma
riftabilita da S. Gregorio Magno , fu eretta
in Diaconia Cardinalizia . Nel 1477. Si
fto IV. vi edificò una nuova Chiefa da'fon
1
damenti . In effa fi vede elevata a} man de→

ftra fu due pezzi di colonne , e circondata


con grate di ferro , una Pietra , che chia

mafi Scelerata , perchè fu d'effa erano da❜


Gentili martirizzati i Griftiani in queſto
luogo, che fu perciò detto Macellum Mar
tyrum , mentre prima nomavafi Macellum
Livianum . Sotto di quefta Pietra paffano
i Fedeli , che fono ftați offefi da' Cani rab
biofi . Il Quadro belliffimo dell'Altar Mag
giore , che rappreſenta Maria Vergine col
Bambino , e S. Bernardo inginocchioni ,
non
DE MONTI . 109
non è nè di Cefare Roffetti , nè di Pafqua
lino Marini , come pretendono molti , ma
d'Andrea Paſquali da Recanati , che v'ha
meſſo il fuo nome . I due Angioli di ftucco
fono del Rufconi . Da'lati vi fono due Alta

ri con pitture antiche, Ottennero la preſen


te Chiefa detta in macello Martyrum da
Sifto V. circa l'anno 1585. le Monache
dell'Ordine di S. Bernardo , che trasferi
te poi nel Monaftero di S. Sufanna alleTer
me Diocleziane , diedero luogo al Procura
tore dell' Ordine Ciftercienfe della Provin
cia Romana , con alcuni fuoi Monaci
che al prefente vi rifiedono .

Del Confervatorio della SS. CONCEZIONE


detto comunemente delle Viperefche .

Oco lungi dalla medefima è fituato il


P Confervatorio della Santiffima Conce

zione , detto comunemente le Viperefche,


per eflere ftato fondato da LiviaVipereſchi
nobile donzella Romana nell' anno 1668

ed affegnatogli l'entrata di fcudi 300.


annui per alimentarvi alcune povere ' zitel
le ben nate , fin tanto , che fi pofſano mo
naca
110 RIONE PRIMO

nacare , o maritare , e perciò fatte capaci


da Clemente IX. delle Doti folite diftri
buirfi in Roma . Per morte della Fondatri

ce reftarono quefte eredi di tutti i fuoi be


ni , e D. Maria Camilla Orfini contribui

molte limofine per la fabbrica della pic


cola Chiefa , e per la compra della loro abi

tazione . Vivono tanto le medefime , quan


to le Monache oblate Carmelitane , che
le diriggono , fotto la protezione di Mon
fignor Vicegerente protempore , e di quat
tro Deputati .

Di S. ANTONIO ABBATE , e fuo Ofpedale .

A Chiefa , e lo Spedale moderno fo


L no dov' era già la Chiefa antica di
S. Andrea in Barbara , o in Greco Cata
barbara . V'era una Tribuna antichiffima
di mofaico , fatta da S. Simplicio Papa
circa l'anno 468. , come dimoftrano alcuni
pochi veftigj . La detta Chiefa , e l'Ofpe
dale furono fondati , e dotati dal Cardinal
Pietro Capocci nell'anno 1191 ,; e fil Car
dinal Fazio Santorio vi aggiunfe il palaz
zo , e i granari vicini . `L'Altar Maggiore .
6
' DB' MONTI . III

e la Cappella del Santo, e fua Cupola , co


me anche l'altra Cappella a man finiſtra
fono tutte dipinte da Niccolò Pomaranci .
L'altre pitture fono di Giovanni Odazj
di Stefano Parocèl , e di Giovanni Bati
fta Lombardelli . V'è un belliffimo antica
Mofaico defcritto da Monfignor Ciampi

ni . Si uffizia quefta Chiefa da ' Padri Fran


cefi di S. Antonio Abate , la Religione

de ' quali ebbe principio nell' anno 1095 ,


da Gaſtone , e Girondo , padre e figliuolo ,
nobili Franzefi .

La Colonna di granito con Ciborio e


Crocififfo di metallo foftenuto da 4. colon
ne , come avanti alla detta Chiefa fi ve

deva , fu eretta del 1595. nel Pontificato


di Clemente VIII. in memoria dell' affo
luzione datą ad Enrico IV . Re di Francia ,
colla feguente Ifcrizione .
D. O. M.
CL VII . PO . MA
EM I NT X
EN
ADTE
. ME
MO
RI
ABSOLUTIONIS . HENRICI
AM , IV,
FRANC . ET . NAVAR.
REGIS . CHRISTIANISSIMI
Q. F. R. D. XV, KAL, OCT. MDXCV,
Que
112 RIONE PRIMO
Quefta ne fu poi rimoffa , e poſtavi in
fua vece une pietra con una fiammella in
mezzo , che vi durò fino al 1744. allorchè
all' improvvifo tutto il monumento , e re
ftò infranto . Moffo da ciò Benedetto XIV.
lo fece riftabilire nel 1745. nella forma
che ora fi vede ; avendovi fatto rimettere
la Croce , com ' era prima , in mezzo a
GESÙ CRISTO , ed alla Vergine , e nel pie
deftallo le Arme di Clemente VIII , del
Re di Francia , e del Real Delfino , oltre

alla fua; e vi fè ancora apporre queſta Iſcri


zione :

BENEDICTUS XIV. PONT. MAX.


PUBLICUM . HOC . MONUMENTUM
DEIPAREÆ . VIRGINI . SACRUM
A. CLEMENTE . VIII. PONT. MAX.
ERECTUM
TEMPORIS . INJURIA . RUINA .
COLLAPSUM RESTITUIT
ANNO.DOMINI . MDCCXXXXV.

Nell' Ofpedale contiguo alla Chiefa fi


curano gli offefi dal fuoco materiale , e
da quello detto di S. Antonio .
Del
HUGE

LOCKS

pulini, fe
1
DB' MONTI . 113

Della Bafilica di S. MARIA MAGGIORE


e fua defcrizione .

Rasferendofi alla piazza di S. Maria


T Maggiore , fi offerva una bella Co

lonna , fu cui è la ftatua di Maria Vergine


col Figliuolo in braccio , fattavi trasferire

nel 1614. da Paolo V. dall ' antico Tempio


della Pace , conforme fi è detto . La Sta
tua , ch'è di metallo dorato , fu modellata
da Guglielmo Bartolot , e gettata da Do
menico Ferreri , e Orazio Cenfore ; Carlo
Maderno conduffe , e alzò la Colonna , e
vi diſegnò la Fontana . I draghi di bronzo
agli angoli della baſe della Colonna furon
modellati da Giacomo Laurenziani . Ri
volgendofi poi alla Bafilica ( che fi crede
edificata nello ſteſſo luogo , dove con falfo
culto fi venerava Giunone Lucina ) queſta
di Liberio , perchè dicefi
chiamafi Bafilica &
fabbricata nel fuo Pontificato , mediante
una vifione , che ricevè Giovanni Patrizio
Romano , è ancora il detto Pontefice, con
fermata poi col miracolo nella Neve , che
cadendo miracolofamente ful90 colle Eſquili
H nq
RIONE PRIMO
114
no alli 5.d'Agofto , efpreffe con gran ma
raviglia la forma della Bafilica , detta an
cora per quefto di S. Maria ad Nives . Si
dice di Santa Maria Maggiore , perchè ta
le è fra tutte le Chiefe dedicate in Roma ,
alla Santiffima Vergine . Si nomina del
Prefepio , perchè fi conferva in effa il Pre
fepio di Noftro Signore ; e finalmente vien
denominata Bafilica Siftina da Sifto III. , il
quale nel 432. erigendola e facendol
AL
da' fondamenti la confagrò alla B. Vergine .
Nell'entrare offervafi il foffitto dorato prin

cipiato da Callifto III. , e terminato da


Aleffandro VI.con l'oro traſmeffo in Roma
la prima volta dalle Indie, con fondo di co
lore azzurro ; ma ne fu poi tolto nell'effere
ftato ripulito il detto foffitto ed accrefciuto
di molte nuove dorature . Le pitture del
' Arcone , che dal medefimo S. Sifto III.

fu eretto come in Trofeo alla gran Madre


d'Iddio contro l'empietà di Neftorio , ef
primono in mofaico diverfe iftorie del Te
ftamento Vecchio ; e quelle che girano
nella Nave di mezzo fopra le colonne ef
fendo tramezzate di alcune altre iftorie del

la Beata Vergine Maria fono opere antiche


fat
DB
* ' MONTI. IIS
fatte per ordine del medefimo Pontefice
e ne parlano ancora i Sinodi Ecumenici
per atteftare l'antichità delle medefime
e l'antico culto delle Sagre Imagini contro
degl' Iconomachi , e fono fpiegate da Mon
fignor Ciampini . Offerverete a mano drit
ta fecondo lo ftato prefente il Quadro nella
prima Cappella della Vergine che appari

1 fce a Giovanni Patrizj del Baftaro . Ap


preffo s'entra nella Sagreftia , nel cui ve
ftibolo la volta è dipinta dal Cavalier Do
menico Paffignani , come anche la volta
del Coro in faccia al detto veftibolo , nel
quale oltre a varie memorie fepolcrali fr
ammira la ftatua di metallo di Paolo San
quirico . Il Monumento dell' Ambafciador
(
del Congo è del Bernino . L'Affunta in
0
bafforilievo di marmo full' altar del Coro
è del Padre d'effo Bernini , chiamato Pie
tro . L'Architettura della Sagreftia è di Fla
minio Ponzio , e le pitture del Paffignani ,
toltane l'Affunta nella Volta , ch' è del Ba
ftaro . L'Angelo di marmo fulla porta del

la Sagreftia è fcultura del Mariani .


Tornando in Chiefa , il Quadro della S.
Famiglia è d'Agostino Mafucci ; quello del
H 2 B. NiC
116 RIQNE PRIMO

B. Niccolò Albergati di Stefano Pozzi ; e


quello della Nunziata di Pompeo Battoni
Fra queſte Cappelle ve n'è una interna del
Gonfalone con 12. Colonne e pilaftri di por
fido , e con armadi ripieni d'infigni reli
quie , e fpezialmente la S. Cuna , e full’Al
tare fi venera il Crocififfo , ch'era prima
nell'ingreffo della Chieſa, Paffando poi alla
famofa Cappella di Sifto V. architettata
nel 1586. dal Cavalier Domenico Fontana,
i quattro Evangelifti nella Volta fono d'An
drea d' Ancona , e di Ferdinando d' Or
vieto; il Quadro di S. Lucia nella Cappel
letta a deftra , fu dipinto da Paris Nogari ;
e il Martirio degl' Innocenti da Giovanni
Batista Pozzi . II S. Girolamo agonizzante

nella Cappelletta incontro è pittura di Sal


vator Fontana . Le pitture laterali all'Ar
cone e in altri luoghi furono colorite dal
detto Nogari , da Giacomo Brefciano.
Egidio Fiamingo , e da altri . Il nobiliffi
mo depofito di Sifto V. fu architettato dal
detto Fontana . La ftatua del Pontefice fu
fcolpita dal Valfoldo , i baffirilievi della
Carità , e della Giuftizia da Niccolò Fia
mingo , la Coronazione del Papa da Gio
va4n
&
DE' MONTI .
117.
vanni Antonio Valfoldo , e le iftorie late
ralida Egidio Fiamingo .
Dirimpetto è il Depofito di S. Pio V. , il
corpo del quale fi cuftodifce nella nobil
urna di metallo dorato . La ftatua di detto

Pontefice è opera di Leonardo da Sarzana :


le iftorie laterali fono del Cordieri : la Co

ronazione del Papa è di Silla Milaneſe , e


le altre due iftorie laterali fono del fuddet

to Egidio ; la ftatua di S. Pietro Martire è


del Valfoldo : quella di S. Domenico è di
Giovanni Bati-ſta della Porta . A i lati del

la detta Cappella la ftatua di S. Franceſco


di Flaminio Vacca ; quella di S. Antonio
è dell' Olivieri . Nel mezzo vedrete un
Altare fötterraneo dedicato alla Natività
del Redentore . Sono in effo Reliquie del
fieno , fopra il quale giacque Criſto Signor
Noftro , e delle fafce , con le quali fu in
volto nel Prefepio . Il bafforilievo fopra il
detto Altare è opera di Cecchino daPietra
fanta . Ammirerete poi nell' Altar fuperio
re ; dove
fi venera il SS. Sacramento , il
fingolariffimo Tabernacolo di metallo do
rato , foftenuto da quattro Angeli grandi
di metallo fimile . Dall' ifteffo lato della

H 3 Chie
118 RIO NE PRIMO

Chiefa nella Cappelletta della Nunziata


che ha incontro il fepolcro del Cardinal
Gonfalvo , il bel Mofaico è opera infi
gne del Turrità :
Quindi fi paffa alla Tribuna , ch' avea
due antichi tabernacoli col fuo altare ;
ciafcun altare avea due Quadri , uno ri
guardante la Chiefa , e l'altro la Tribuna ,
ed erano opere di Gio. Giacomo Semenza ,
e del Zucca Fiorentino , e quello della
B. Vergine col Figliuolo di Guido Reni ,
trasferiti poi in una Camera del Palaz
zo Quirinale . Quefti due Tabernacoli fu
rono tolti via a tempo di Benedetto XIV .
Sulla fcalinata di mezzo era un Ciborio di

marmo bianco , con figure antiche molto


buone , è fotto la Cupoletta diverfi Ange
li coloriti a olio dal Cati da Jefi. La Volta
fra la Tribuna e l'Arcone ornata dal Car

dinal Pinelli , gli Evangelifti , e i Dottori


fono del Nogari , e de'due Ricci da Nova
ra . I mofaici della Tribuná fono del Turri
ta . La Tavola in fondo del Coro è7. di Fran
cefco Mancini . L'altar Papale iſolato , e
rifatto tutto di nuovo è meffo in mezzo

da quattro granColonne di porfido fafciate


di
DE' MONTI.
119
di bronzi dorati , fulle quali pofano quat-.

tro Angeloni di marmo , fcolpiti , affie


me con gli due piccoli che foftengono una
Corona , da Pietro Bratci . La Menfa del
l'altare confifte in una bella Urna antică di

porfido ; ch' era murata all' ingreffo della


Chiefa , compagna di quella ; ch'è al Se
polcro di Clemente XII. in S. Giovanni .
Paffando all'altra nave minore vi fi vede

l'Altare di S. Franceſco , dipinto dal Ca


valier Vanni, e tre Depofiti , l'uno di Pao
lo Capizucchi , e l' altro di Lodovico Paf
qualino di Lodovico Scalzi , e il terzo di
Monfignor Merlini del Borromino . Indi
viene la fontuofa Cappella Borghesiana di
Paolo V.tutta coperta di nobiliffimi mar
mi . Sull' arco principale di effa Baldaffar
re Croce dipinfe il Tranfito di Maria
, Ver
gine il Cavalier Baglioni i quattro Dot
toridella Chiefa ; e Ambrogio Malvicino
formò gli Angeli fotto l'arco della Volta
Offerverete il dépofito di Clemente VIII.
con la fua ftatua fcolpita dal Silla Milaneſe ,
il quale fece nell' altro Depofito , ch'è di
rimpetto , la ftatua di Paolo V ; l'iftoria
T
1 alla deftra del detto Depofito è del Mader
H 4 ni ,
120 RIONE PRIMO

ni , l'altra alla finiftra del Malvicini , e le


pitture nell' arcone fono di Guido Reni
Ammiraſi poi il belliſſimo Altare , fituato
nella facciata principale , di cui furono
Architetti Girolamo Rinaldi , e Pompeo

Targoni : E' compofto di quattro colonne


fcannellate di Diafpro orientale con bafi e
capitelli di metallo dorato , piediftalli di
diafpro , e d'agata , e finimenti di bron
zo , del qual metallo fono parimente gli
Angioli , che in campo di lapislazulo foften
gono l'Immagine miracolofa di M. V. , di
pinta da S. Luca , tutta circondata di pie
tre prezioſe . Le pitture fopra , e intorno
all' Altare , come anche quelle dell' arco
ne , e ne' quattro angoli della cupola , fo
no tutte del Cavalier d'Arpino , e il rima
nente della cupola è di Lodovico Civoli
Fiorentino . Ha la fuddetta Cappella una
Sagreftia particolare architettata da Fla
minio Ponzio , in cui il quadro della Re
furrezione del Signore , e tutte le altre
pitture , e lavori fono del Cavalier Paffi
gnani .
Siegue la belliffima Cappella della Fa
miglia Sforza architettata dal Buonarotti;
in
Da' MONTI 121
în effa il Quadro dell' Affunta è opera
del Sermoneta , e le altre pitture fono
del Nebbia . La Cappella feguente fu di
pinta da Baldaffar Croce ; ma il Quadro
dell' Altare è di Paolo Faenza . Appreffo
è la famoſa Cappella della Famiglia Ceſi ,
eretta con difegno di Martino Lunghi ,
nella quale il Quadro di S. Caterina è
del Sermoneta ; i SS. Apoftoli Pietro a
Paolo fono del Novara , e l'iſtorie della
Santa del Cefi , e del Canini . I Sepolcri
de' Cardinali Paolo , e Federico Cefi con
urna di paragone, e bufto di bronzo , fono
penfieri di Fra Guglielmo della Porta . Gli
altri fepolcri di marmo fuori della Cap
pella fono opere dell'Algardi . Sotto queſta
navata è ancora il nobil Depofito di Mon
fignor Agoftino Favoriti già Canonico di
quefta Bafilica .
Il gran Pontifice Benedetto XIV . con re
gia magnificenza , fottola direzione del
Cavalier Fuga , fece rifarcire , e prender
nuova figura a quefta Chiefa , ponendo le
colonne della navata fopra le lor bafi ; ef
fendone ftate per altro otto racchiufe ne'
muri del portico di circonferenza palmi 9.
e mez
-C
122 RIONE PRIMO

e mezzo ; due di granito con macchie rof


fe particolari fi vedono alla porta princi
pale del portico Quattro di belliffimo
porfido fono all' altar, Papale ornate di
metalli dorati con bafi , capitelli fimili
e Cherubini fopra di marmo ornati di
metallo, fcoltura di Pietro Bracci . Il Pavi
mento è ſtato tutto accommodato a lifte , e
a moſaico ; e nel Coro , oltre il pavimen
to più nobile , è ftata , la muraglia incro
ſtata di marmi , e baflirilievi ; Le navi la
terali furono tutte ornate regolarmente di
contrapilaftri di marmo , che accompagna
no le colonne , colle volte a ftucchi dorati,
come la nave di mezzo , che fu ripulita , e
terminata ; avendo dato opportuno luogo
a i Depofiti de i Papi Niccolò V. del Fonta
na . e Clemente IX. del Rainaldi nel fine

della Chiefa , e agli altri in alcune piccole


Cappelle . Furono anche ripulite le due
Cappelle Borghesiana , e Siftina .
Nel Portico di queſta Bafilica aggiunto
da Eugenio III. , e riftorato da Gregorio
XIII. , s' offervava la facciata di mofaico
lavorata da Filippo Rofetti , e da Gaddo
Gaddi ; maper opera di Benedetto XIV . fu
rifat
DR' MONTI . 123
rifatta da' fondamenti , follevandovifi un
ornato di colonne , e di pilaftri , che con
vaga architettura s'unifce alle due laterali

facciate Quefto Portico forma facciata •


e fopra di effo s'erge un altro che ferve
per loggia di benedizione , reftando nel
fecondo inclufo il mofaico , che ornava
l'antica facciata , fenza alcun detrimento
è per maggior confervazione del medefi
mo . In quefto Portico è ftata fituata la
Statua di Filippo IV. Re Cattolico , gettata
in bronzo dal Cav. Lucenti , trafportatavi
dal Veftibolo della Sagreftia . I quattro baf
firilievi fulle porte fono di Bernardino Lu
dovifi , Pietro Bracci , Gio. Batiſta Maini,
ë Giuſeppe Lironi . Ufcendofi ful l' altra
Piazza della Bafilica s'offervi attentamen

te l'altra facciata di eſſa , principiata da


Clemente IX. con difegno belliffimo del
Rinaldi .

Dell' Obelifco di S. MARIA MAGGIORE .

Edefi queſto eretto dietro alla Tribu


V na della Bafilica Liberiana nel mez
zo della piazza , trasferito ivi da Siſto V.
con
124 f
RIONE PRIMO
con l'affiftenz a di Domenico Fontana , l'an
no 1587. terzo del di lui Pontificato . Fu il
detto Obeliſco condotto in Roma da Clau

dio Imperatore , e fervì di fingolare orna


mento ( infieme con un altro confimile )
al Maufoleo d' Augufto ; il quale effendo
ſtato con altre fabbriche più eminenti di
Roma miferamente offefo dall' ingiurie de?
tempi , e dal furore de' Barbari , giacque
perciò per lo ſpazio di molti fecoli fpez
zato in terra fra l' accennato Mauſoleo , ed

il Tevere , nella ftrada pubblica di Ripet


ta , vicino a' Magazzini delle Legna , fin
tanto , che non fu con molta diligenza riu
nito , aggiuftato , ed innalzato in queſta
parte dell'Esquilino fopra del fuo piedeftal
llo, il quale è alto palmi 32. Che fia di mi
nor lunghezza di quello foffe anticamen
te . fembra molto credibile , giungendo

ora il medefimo all'altezza di palmi 62 ;


è groffo nel piede palmi 6 , e gli manca la
punta , che fu fupplita con l'ornamento di
metallo , che foftiene la Croce , alla quale
fu dedicato . Nell' accennato piedeftallo
fi leggono le feguenti memorie , cioè :

Dal
DE' MONTI .
128
Dalla parte verfo il Viminale ,

SIXTUS V. PONT. MAX.

OBELISCUM

ÆGYPTO . ADVECTUM

AUGUSTO

IN . EJUS . MAUSOLEQ

DICATUM

EVERSUM , DEINDE . ET .

IN . PLURES . CONFRACTUM

5 PARTES
IN T VIA . AD . SANCTUM .

ROCHUM . JACENTEM

IN . PRISTINAM . FACIEM

RESTITUTUM .

SALUTIFERÆ . CRUCI

FELICIUS
HIC
51 . ERIGI . JUSSIT

AN. MDLXXXVII , P. II .
Ver
126 RINI PRIMO

Verfo la Villa Peretti.

CHRISTI . DEI

IN . ÆTERNUM . VIVENTIS

CUNABULA

LÆTISSIME . COLO

QUI . MORTUI

SEPULCHRO . AUGUSTI

TRISTIS

SER VIEBAM

Ver
DE MONTI ទូ 127

Verfo la Bafilica di S. Maria


Maggiore .

CHRISTUS

PER . INVICTAM 9

CRUCEM .

POPULO . PACEM .

PRÆBEAT

QUI

AUGUSTI . PACE

IN PRÆSEPE . NASCI

VOLUIT

Ver
128 ONE
RON PRIMO

Verfo la Strada Felice , che


conduce alle Quattro Fontane .

CHRISTUM. DOMINUM

QUEM AUGUSTUS .

DE . VIRGINE

NASCITURUM

VIVENS . ADORAVIT

SEQUE . DEINCEPS
i.
DOMINUM .

DICI . VETUIT

ADORO .

Di
DB' MONTI. 129

Di Santa PUDENZIANA .

Cendendo poi dalla detta Piazza , e


S voltando a finiftra , fi truova l'anti
chiffima Chiefa di Santa Pudenziana , po,
fta nel principio della ftrada Urbana , det
ta anticamente Vico Patrizio , dove , per
effere abitata dalla Nobiltà primaria , abi

tava perciò S. Pudente Senator di Roma ;


Nel fito della Chiefa ebbe il medefimo il
Palazzo con le Terme particolari , e co'
fuoi figliuoli Novato , e Timoteo , Puden
ziana , e Praffede fu convertito alla Fede
da S. Pietro Principe degli Apoftoli , con
l'occafione , che il medefimo venuto in

Roma , fu benignamente accolto , e trat


tenuto per molto tempo in cafa di S. Pu
dente . Il fanto Pontefice Pio I. cangiò il
detto palazzo in Chiefa ; ed avendola egli
affegnata al fuo fratello Paftore Prete del
la Santa Romana Chiefa , reftò in effa il
Titolo di Paftore fino al tempo prefente
effendone Titolare un Cardinal Prete . Fu
riftorata da Adriano I. , e fucceffivamente
Innocenzo II. la concedè a' Canonici Re
I gola
RIONE PRIMO
130
golari di Bologna nel 1130. Il Cardinale, t
Enrico Gaetani Titolare del 1598. la fece
di nuovo riftorare . Vi fono 12. colonne
# antiche racchiufe tra i pilaftri , e due a fpi 1

ra alla porta ; il medefimo Cardinale fece


edificare coll' architettura di Francefco da

Volterra ( che anche raggiuftò la Chiefa


nella nobil forma prefente) la celebre Cap
pella Gentilizia , dedicata all' Adorazione
de ' Magi , che v'è in baffo rilievo fcolpi
ta da Pietro Paolo Olivieri , e dal Maria

ni Vicentino. E' quefta Cappella ornata di


4. colonne di giallo antico , e 2. di pidoc
chiofo belliffime . L'anno 1668. fu laftri

cata con marmi intarfiati , e s'apri fotto di


effa il Cimiterio per i Defonti di quefta Fa
miglia . Ad un lato de ' gradini dell' Alta
re dalla parte del Vangelo fi vede la forma

dell'Oftia Sagramentale ivi efpreffa miraco


lofamente , con alcuni fegni di Sangue , la
quale dicono che cadeffe di mano ad un
Sacerdote , che dubitava della preſenza
rcale di GESÙ CRISTO . Quefta Chiefa fu al
tempo di S. Pio V. affegnata a'PP. Dome
nicani Penitenzieri di S. Maria Maggiore ,
e unita alla Bafilica . Finalmente Sitto V.
aven
1
DR MONTI .
131
avendo confermata nel 1586. la Congrega
zione Ciftercienfe , la diede ai Monaci
ſcalzi di S. Bernardo , i quali vi fabbrica¬
rono il bel Monaftero . Sotto un arco di

quefta Chiefa fi vede un pozzo antichiffi


mo , dove ſi confervano le Reliquie di tre
mila Santi Martiri , oltre al Corpo di San
ta Pudenziana , che ripofa fotto l' Altar
Maggiore , come atteftano due Ifcrizioni
in marmo 2 l'una vicino alla porta della

Chiefa , e l'altra poco lontano dal pozzo


fuddetto . L'Altar maggiore con la fua Cu
pola fu dipinto dal Pomaranci ; le ſtatue
nell' Altare di S. Pietro , dove celebrò il
medefimo Apoftolo , e perciò ad effo dedi
cato , furono fcolpite da Gio: Batifta della
Porta ; e la pittura dell' Altare vicino al
X
pozzo è del Ciampelli .

Del Confervatorio del BAMBIN GESÙ ,


e delle Scuole Pontificie per le povere
Zitelle di Roma .

Sfervafi incontro il Confervatorio del


O Bambin Gesù , e delle Scuole Pon
tificieper le povere Zitelle di Roma . Fon
I 2 do
132 RIONE PRIMO
dò il medefimo Anna Moroni Zitella Luc
chefe nel 1661. con la direzione del P. Co
fimo Berlinzani Chierico della Madre di
Dio in Santa Maria in Portico Campitelli .
Sono le Religiofe da quaranta in circa ,
e praticano diverfi Eſercizj di penitenza ,
e divozione , ricevendo per proprio iſtituto
in cafa loro gratis per otto giorni quelle
Zitelle , che defiderano comunicarfi la pri
ma volta , ed altre Donne onefte , che vo
gliano ritirarfi a farvi gli Efercizj Spiritua→
Hi ; dipendono da' medefimi PP. di Cam
pitelli , fotto un Cardinal Protettore. Han
no una nuova Chiefa in forma di Croce
Greca , eretta da Clemente XII. con ar
chitettura di Carlo Buratti , e terminata
dal Cavalier Fuga . L'Altar fuperiore è or¬
nato di varie forti di marmi . Le pitture
de' tre Altari fono di Domenico Muratori ,
Filippa Evangelifta , e Giacomo Zoboli .

Di S. LORENZO in FONTE , e della Congre

gazione Urbana de' Cortigiani .

Affandofi quindi alla Chiefa di S. Lo


P renzo in Fonte , che fu Cafa di S. Ip

poli
DE' MONTI
133
polito Cavalier Romano , e poi Carcere
del Martire S. Lorenzo , fi vede ora rinno
vata di Fabbrica , e di culto dalla Congre
gazione de ' Cortigiani , ivi eretta da Ur
bano VIII , e perciò detta Urbana . Men
tre S. Lorenzo dimorava quivi prigione ,
converti colle fue Orazioni alla Fede Gri

ftiana il detto Ippolito, infieme con Lucillo,


e gli battezzò coll' acqua , che fcaturi mi
racolofamente , toccando il Santo con un
dito la terra . Il Battefimo nell'Altar mag
giore , e i Santi Giovanni e Paolo alla
deftra , fono opera di Gio: Batifta Speran

za . Il Quadro di Maria Vergine con due


Santi è del Cavalier d'Arpino .

Di S. LORENZO in PANISPERNA ,

efuo Monaftero :

Alendofi pofcia il Monte Viminale


S vedefi fu di effo un Monaftero , e
Chiefa confagrata a S. Lorenzo , detto in
Panifperna , forfe da Perpenna Quadrazia
no , che riftorò le Terme di Coftantino ,
e di cui fi vede nel Grutero un' Ifcrizione

trovata in queſto fito ; La detta Chieſa era


1 3 una
134 RIONE PRIMO

una delle Badie più privilegiate di Roma .


BonifazioVIII . la fece riedificare nel 1300.
Leone X. le conceffe il titolo di Cardinal C

Prete . In tempo di Gregorio XIII . fu rin


novata, e fattá confagrare un'altra volta nel
1574. dalle Monache Clariffe , con limofina
del dottiffimo Cardinal Guglielmo Sirleto
Titolare ivi fepolto . Vi fono tra le altre
Reliquie un braccio del S. Levita , e parte
de' Corpi de' SS . Crifpino , e Crifpiniano .
La facciata dell'Altar Maggiore fu colorita
a freſco con gran fatica e diligenza da Pa
fquale Cati da Jefi; il quadro di S. Franceſco
della prima Cappella a mano finiftra con
altre pitture a frefco è di Cherubino Alber
ti , altri dicono , di Niccola Lapiccola ;

quello di S. Brigida di Giuſeppe Monta


nari ; e quel dello Spofalizio della B. V. M.
è creduto di Cefare d' Arpino , con la Vol
ta della Chiefa .

DiSant' AGATA alla Suburra .

Ul Quirinale a deftra fi truova la Chie


SU
fa di S. Agata alla Suburra , della qua
le fa menzione S. Gregorio Papa nelle fue
Epi
}
· D B2 MONTI .
135
Epiftole effere ftata fabbricata la prima vol
ta da Flavio Ricimero Confole nobiliffimo

di Roma ; effendo poi ftata profanata dai


Goti verfo il fine del fefto fecolo , fu dal
medefimo Ponteficé reftituità al culto del

verò Dio , e nuovamente confagrata . Nel


1579. Gregorio XIII. la concedè ai Monaci

di Monte Vergine ; e perchè minacciává ro


vina , la riftaurarono , e vi fecero l' abita
zioni de' Regolarii Cardinali Fratelli Bar
berini Formano le tre navi 12. colonne
quafi tutte di granito orientale . Dentro.
l'urna de' Corpi Santi , che ſta dentro l'Al
tar Maggiore , vi fono i Corpi de' Santi
Martiri Ippolito , Adria ; Mária ; Neone
Paolino , Dominanda , e di Mantària , ed
Aurelia Sorelle . Le pitture della Tribuna ,
come ancora quelle della nave di mezzo ,
che rappreſentano l'iftorie della Santa Mar
tire , fono di Pietro Paolo Perugino allie
vo del Cortona ; i due Santi coll' Imagine
della Madonna di Monte Vergine , fono
d ' Aleſſandro Francefi Napolitano . Preffe
al Monaftero di quefta Diaconia Cardina
lizia era l'antico Tempio di Silvano . E'fta
tà la detta Chiefa rifarcita ultimamente ,
14 come
136 RIONE PRIMO

come anche il Monaftero , coll ' architett

ura di Franceſco Ferrari , e con gli ſtucchi


di Giacomo fuo Fratello .

Di S. BERNARDINO ai Monti ,

e fuo Monafterio .

Ncontro ad effa fi vede la Chiefa , &


I Monaftero di S. Bernardi no da Siena ,
tenuto dalle Monache del terzo Ordine di
S. Franceſco , che vi furono trasferite in
tempo di Clemente VIII. dal Monaftero di

S. Eufemia , il quale riufciva loro troppo


angufto . Furono quefte fondate da Suor
Gregoria Santacroce Nobile Romana ; e
viffero prima fotto la direzione de' Frati
Conventuali ; ma avendole San Pio V. ri
ftrette col voto di claufura , le commife
alla cura de'PP . Minori Offervanti. Fu con
fagrata la Chiefa nel 1625. , e confervafi
in effa , oltre le Reliquie de ' Santi Martiri
Zenone , e Compagni , e del Santo Titola
re una particella della Croce del Signore .
Dipinfe la cupola il Cav. Bernardino Ga
gliardi , e Clemente Majoli colori le pit
ture intorno all' Altar Maggiore . Le altre
fono
DE' MONTI 137
fono del Cav. Baglioni , e di Giovanni de'
Vecchi . L'architettura della Chiefa è
prefa da un Tempio antico .

Del Collegio Fuccioli .

Ella ftrada, ov'è la defcritta Chiefa,


N vedefi alla mano deftra il Collegio

Fuccioli , fondato da Monfignor Antonio


Fuccioli di Città di Caftello nella Marca .

Fu quefto aperto la prima volta nel 1646 ,


e ne ha la direzione il Padre Generale pro
tempore della Compagnia di Gesù , che
fuol deputare un altro Religiofo al fuddet
to miniftero . Sono mantenuti in effo 12.
Alunni per anni fette , otto di effi devono
effere della Patria del Fondatore , e gli al
tri 4. di altre Città dello Stato Ecclefia

ftico . Il Quadro della Cappella è del Luc


catelli , fucceduto a quello di Gio . Remi
gio Fiamingo , che prima v'era .

Villa Pamfilj .

Itornadofi nella ftrada dritta , più ol


R tre è una Villa ch' a tempo di Leo
ne
138 RIONE PRIMO

ne X. era del Cardinal d' Efte , poi paſso


in Cafa Vitelli , appreffo in quella degli
Aldobrandini , e finalmente nella Fami
glia Pamfilj , affai deliziofa , e con molte
ftatue piccole moderne . Il Palazzo è ador
nato fimilmente di ftatue , e baffirilievi an
tichi , dentro gli appartamenti fono molti
quadri rariffimi , come i ritratti di Barto
lo , e Baldo dipinti da Raffaele , il Bac
canale , la Giudittà , è una Madonna con
i Santi Lorenzo , e Girolamo , opere del
celebre Tiziano ; la Coronazione della
B. V. M. , e la Pfiche , la quale offerva Cu
pido che dorme , di Annibale Caracci , un
altro Baccanale di Gio. Bellino ; il ritratto
della Regina Giovanna di Leonardo Vin
ci ; con altri ritratti del Correggio , e di
Giulio Romano ; finalmente una pittura a
frefco , fingolare per l'antichità con molte
figure , prefa come fi dice dalle Terme di
Tito , ed altre curiofità .
Sono curiofe le ftatue di due Satiri, del
la Fortuna , di due Veneri , d'una Vacca ,
d'una Capra piccola, d'una tefta di Socra
te . La copia di quella pittura antica prefa
già , come fiè detto , dalle Terme di Tito
è nel
DE' MONTI . 139
è nel Palazzo Pamfilj al Corfo , opera di
Niccolò Puffino . Tra i baffirilievi della
facciata è quello , che rapprefenta Darete,
e Antello Lottatori con i Cefti : ve n'è la

ſtampa di Marco Antonio , diſegno di Raf


aello . La porta del Palazzo ha l'arcata
di marmo fcolpita a bafforilievo d'arnefi
bellici , e lavori , che fono ammirabili , ed
antichi . Il Caſino fu reſtaurato da Carlo
Lambardo , che v' aggiunfe il bel Portone
con loggetta di fopra , che guarda la falita
di Monte Magnanapoli .

De' SS. DOMINICO e SISTO ,



e Monaflero anneſo

è la Chiefa de ' SS . Dome


nico e Sifto , con un ampio Monaſte
ro di Monache , Gentildonne é Dame ri
guardevoli , feguaci della Regola di S. Do
menico. Rifedevano quefte Madri ne ' ſecoli
paſſati nell' antico Tempio di S. Maria in
Traſtevere ; di là furono condotte per ope
ra del Santo ancor vivente alla Chiefa di
S. Sifto vicino alle Terme Antoniane , por
tando feco una miracolofa Immagine di
No
140 RIONE PRIMO

Noftra Signora , la quale fi crede dipinta


da S. Luca ; ma S. Pio V. confiderando la
diftanza dall'abitato , e le altre incommo
dità dell'aria , e de' viveri , fece loro fab÷
bricare un piccolo Monaftero colla fua
Chiefa in quefto luogo , dove portarono la
detta Immagine , che ora fi vede all'Altar
Maggiore . Circa l'anno 1611. effendofi
quefto Monaftero empiuto di nobili Roma
he , dilatarono il Monaftero , e fotto Ur
bano VIII . edificarono di nuovo con ma

gnificenza la Chiefa , e fua facciata ; mé


diante l'architettura di Vincenzo della

Greca . La prima Cappella à mano deftra


fu fatta con difegno del Bernini ; le ſtatue
della fuffeguente , e la Maddalena furono
fcolpite da Antonio Raggi ; l'effigie del
Santo nella terza è pittura del Mola ; la
battaglia da un lato della Tribuna è di Pie
tro Paolo Baldini ; l'iftoria incontro , di
Luigi Gentile ; la Tribuna nella Volta fu
dipinta dal Canuti Bolognefe ; il Crifto in
Croce della mano finiftra fi crede del Cava
lier Lanfranco , tenuto da molti per copia ;
il quadro contiguo è dell ' Allegrini ; e l'ul
timo della Madonna del Rofario fu dipinto
dal
DE' MONTI ,
141
dal Romanelli . Si confervano in queſta
Chiefa molte Sagre Reliquie , tra le altre
della vefte , e cilicio di S. Domenico , e
della mano di S. Caterina da Siena .

Di Santa CATERINA da Siena a Monte

Magnanapoli , e fuo Monafiero .

Hiamafi dal volgo quefta parte della


C Città Magnanapoli , dovendofi dire
Balnea Pauli per effere fituata fopra li ba
gni di Paolo Emilio , locchè fi mette in
dubbio dal Donati , e dai Nardini , per non
effervi del fito loro pruove molte conclu→
denti. Il Monaftero di S. Caterina da Siena
è di Monache affai nobili , e feguaci della
Regola di S. Domenico . Le prime però di
effe ftavano anticamente in un'altra Chiefa
di S. Caterina da Siena ,'e di là furono tras

ferite a quefto luogo . Fu dato principio al


prefente da Porzia Maffimi Romana l'an
no 1563. in circa , e la detta Signora dopo
la morte del fuo Marito l'anno 1575. vi fi
rinchiufe , La Chiefa fu rinnovata con un
bel portico , cinto da cancelli di ferro , ar

chitettato da Gio. Batiſta Soria Romano S


dove
142 RIONE PRIMO
dove fono due ftatue di ftucco di France
fco de' Roffi .

L'Altar Maggiore adornato di marmi è


difegno di Melchiorre Cafà Malteſe , il
quale vi fcolpi diligentemente la Santa Ti
tolare ; i due baffirilievi laterali fono del

Bracci ; il Dio Padre con Angeli nel cu


polino fu dipinto da Francefco Rofa , e le
Cappellette laterali fono di varj pittori ; la
volta di quella vicino alla fagreftia è ope
ra a frefco di Gio. Batifta Speranza ; la
Maddalena è pittura del Ruggeri , gli An
geli nella feguente fono di D. Fabio della
Corgna , e le pitture a freſco nella volta ,
di Gio. Paolo Tedeſco . Due tondi fulla fa
greftia , e ful confeffionale, e la volta fatta
di nuovo fono del Garzi ; e la Madonna

del Rofario del Pafferi . Dopo d'averla le


Monache in tal guifa migliorata , ed arric
chita di marmi , e ftucchi dorati , la fecero
di nuovo confagrare nel 1640.

Di
DE' MON TI . 143

Di S. BERNARDO alla Colonna Trajana


e della Confraternita del SS NOME
di MARIA ..

Olendo poi calare nella piazza della


V Colonna Trajana, fi vede alla deſtra
la nuova Chiefa del Nome di Maria fab
bricata vicino all' Oratorio di S. Bernardo
con architettura di Monsù Derizet Franze
fe nel 1738. Fu fondata l'Archiconfrater
nita nel Pontificato d' Innocenzo XI. in oc
cafione della Solennità iftituita dal mede
fimo nella Domenica fra l'Ottava della

Natività della B. V. M. per la memorabi


le liberazione di Vienna , feguita nell ' an
no 1683. Si celebra quivi nobilmente l'ac
cennata Solennità , e fua Ottava ; nell'ul
timo giorno della quale fi fa folenne Pro
ceffione fino alla Chieſa di S. Maria della
Vittoria , e fi diftribuifcono dieci doti di
fcudi 30. a povere Zitelle . La S. Anna nel

fecondo Altare è d'Agostino Mafucci ; il


i S. Giuſeppe è di Stefano Pozzi . Il S. Ber
nardo è di Niccolò Ricciolini . I SS. Pietro

e Paolo, di Lorenzo . Mafucci figlio d'Ago


ftino . Del
144 RIONE PRIMO

Della COLONNA TRAJANA . .


3

Uefta belliffima Colonna dal piano


alla fommità , comprefovi il piede
Q
ftallo della moderna ftatua di S. Pie
tro , giunge all'altezza di piedi 128. Con
tiene 184. gradini a lumaca , tagliati in
ternamente nella rotondità del marmo ; ri
ceve il lume da 43. fineftre ; ed è compoſta
mirabilmente tutta di foli 34. pezzi di mar
mo , cioè la bafe ne contiene 8, il Toro 1 ,
il Fufo della Colonna 23 , il Capitello 1 , c
uno parimente il Piedeſtallo .
Vedefi al prefente fopra l'accennato
piedeſtallo un altro pezzo del baſamento
della nuova ftatua , che ricuopre la fommi
tà , e cupolino antico della lumaca ; quale
è alto piedi 8 , fopra cui s'innalza la me
defima all'altezza di piedi 23 .
L'anima della lumaca fuddetta forma

piedi 3. di diametro ; i gradini hanno pie


di 2. e mezzo di lunghezza, il reftante della
groffezza fino alla fuperficie efteriore con
tiene palmi 2. oncia 1 .
La quantità finalmente delle mezze fi
gure
DE' MON TI . 145
gure , e figure intere di forma umana , gi
unge al numero di 2500 , le quali fono ec
cellentiffime , e fembrano effere ftate fcol

pite da una ifteffa mano .


Il Gran bafamento effendo rimafto fot
terra fu fcoperto per ordine del Pontefice
Paolo III . e vi fi legge la feguente Iſcrizione.

SENATUS POPULUSQUE ROMANUS


IMP. CÆS . DIVI . NERVÆ . F.
NERVE . TRAJANO
AUG . GERMANICO . DACICO .
PONT . MAX .
TRIB. POT. XVII. IMP. VI. COS. VI.
P. P. AD DECLARANDUM .
QUANTÆ . ALTITUDINIS . MONS
ET . LOCUS . TANTIS . RUDERIBUS

SIT . EGESTUS .

Devefi per tanto notare , che le parole


lineate della medefima vengono fupplite
così dal menzionato Bellori , benchè il Do
nati legga , tantis ex collibus . Porta l'iftef
ffo nell'opera fua De Columna Trajani que
fte altre vaghe iſcrizioni alluſive alle vit
torie del fuddetto Monarca , già ritrovate
nella Tranfilvania . K J.O.M.
146 RIONB PRIMO

J. O. M.
ROMULO . PARENTI
MARTI . AUXILIATORI
FELICIBUS . AUSPICIIS .
CÆSARIS . DIVI . NERVÆ .
TRAJANI . AUGUSTI .
CONDITA . COLONIA .
DACICA .
SARMIZ .
PER
M. SCAURIANUM .
EJUS POPR.
VICTORIÆ . AUG.
NONNE . DIXI . TIBI .
DECEBALE .•
FUNESTUM . EST
HERCULEM .
LACESSERE .
NON . RECTE . FECISTI .
TUA . IPSE . QUOD . JACES .
MANU
SED . TUA . UTCUMQUE ,
CESAR . VICIT .
TULIT .
T. SEMPER . AUGUR
AUGUSTALIS

Il Pon
DE' MONTI . 147
Il Pontefice Sifto V. fece riftorare no

bilmente nel 1588. la già defcritta Colon


na , collocandovi fopra l' accennata ſtatua
gettata in bronzo dorato , rappreſentante
il Principe degli Apoftoli , modellata da
Tommaſo Porta, e gettata da Baſtiano Tor
rigiani , con architettura del Cavalier Fon

tana ; e perciò fi legge nella baſe di quella.

SIXTUS V. P. M. B. PETRO APOST.


M. D. LXXXVIII

Di S. MARIA di Loreto , e della Confra


ternita de' Fornari , e fuo Ofpedale .

I vede in queſta Piazza un'ornatiffima


S'Chiefa detta la Madonna di Loreto de'

Fornari , i quali l'anno 1500. avendo da


to principio ad una Compagnia per quelli
dell' arte loro , ottennero quivi una picco
la Chiefa , la quale effendo prima Parroc
chia , fu trasferita la Cura a quella di S.Qui
rico , rifervandofi una divota Immagine
che al prefente fi venera full' Altar Mag
giore della nuova Chiefa , che da ' fonda
menti cominciarono l'anno 1507. col tito
K 2 lo
148 RIONE PRIMO

lo di S. Maria di Loreto . Fu quefta archi


tettata da Antonio da Sangallo con dop
pia Cuppola , eccettuato il Lanternino , che
fu difegnato con bizzarra invenzione da
Giacomo del Duca . Tengono vicino alla
Chiefa il proprio Spedale con tutti i como
di neceffarj , nel quale ricevono i fornari in
fermi , o feriti , e talvolta anche li ftranie
ri , facendoli anche dopo morte fepellire
nel Cimiterio loro particolare . A ' lati del
Altar Maggiore architettato da Onorio Lun
ghi , fono due Angeli fcolpiti da Stefano
Maderno . Le altre quattro Statue fono an
che d'eccellenti Scultori ; La S. Cecilia
è di Giuliano Finelli ; la 3. Sufanna è ope
ra celebre del Fiamingo ; i Quadri laterali
furono dipinte dal Cavalier Cefari . Nelle
Cappelle l'iftoria de ' Re Magi è opera di
Federico Zuccheri , e fecondo altri di Nic
colò delle Pomarance . Nella Cappella del
la Santiffima Nunziata è la Prefentazio

ne al Tempio di Filippo Micheli . Lo Spo


falizio della B. V. nella porta principale è
del Chiari .

Contiguo alla medefima fi vede il Pa


lazzo Bonelli , ora Imperiali , ancora da

que
DE' MONTÍ. 149
quefta parte imperfetto , del quale fu Ar
chitetto il P. Paganello Domenicano . Vi
fi cuftodifce la famofa Libreria Imperiale .

Dell' Oratorio di S. MARIA del Carmine

able tre Cannelle, e fua Confraternita.

DI qui andandofi alle della


l'Oratorio tre Cannelle fi
Confrater

nita di S. Maria del Carmine già eretta in


S. Martino a' Monti , come fi diffe , ma
conofcendo i Fratelli , che la lontananza
di quella Chiefa cagionava molti difordini,
fecero qui l'anno 1605. da' fondamenti un
Oratorio affai comodo .

Di S.SILVESTRO a Monte Cavallo .

Alendo per la cordonata contigua alla


SA Cafa de' Signori Molara Romani , fi
truova a man finiftra la Chiefa di S. Sil

veftro a Monte Cavallo; era queſta già Par


rocchia , ma Paolo IV. l'uni con quella de'
SS. Apoftoli l'anno 1555. , e fu data la
Chiefa , ch' erà de' Domenicani , ai Padri

Teatini , i quali poi con l' ajuto di perfone


K3 pie
150 RION B PRIMO
pie accrebbero le loro abitazioni , rinno
vando la Chiefa con buone pitture , e fof
fitto dorato in tempo di Gregorio XIII.
Quefti Chierici Regolari fanno quivi il lo
ro Noviziato , avendovi una buona Libre

ria, ed un Giardino ameno . Le pitture del


la prima Cappella a mano finiftra entran
do in Chiefa fono di Gio: Batifta Novara ;
le due iftorie nell' altra di S. Maria Mad

dalena , con belliffimi paefi , fono di Poli


doro, e di Maturino da Caravaggio ; furo
no dipinte la volta , e la facciata di fuori

dal Cavalier d' Arpinò ; la Natività del


Signore nella terza è di Marcello Venufti ;
e le pitture della Volta fono di Raffaellino
da Reggio ; l' Affunzione di M. V. nella
Cappella de ' Signori Bandini architettata 4

da Onorio Lunghi , fu dipinta fopra le la


vagne da Scipione Gaetani, che fece anco
ra i 12. Apoftoli, i quattro tondi ne'peduc
ci della Cupola di queſta Cappella fono del
famofo Domenichino , e le ftatue di S. Ma
ria Maddalena, e di S. Giovanni fono dell'
Algardi : il bufto del Cardinal Bandini fu
fcolpito da Giuliano Finelli .
Da i lati dell ' Altar Maggiore ftavano
appe
DR MONT I. 151
appefi nel muro due Quadri, l'uno di S.Pie
tro , e l'altro di S. Paolo , coloriti da Fra

Bartolommeo da Savignano , detto della


Porta , Domenicano ; il S. Pietro però fu
perfezionato da Raffaele d'Urbino ; ora
quefti due Quadri fono nel Palazzo Ponti
ficio a Monte Cavallo nell' Appartamentò

de' Principi , e fono comunemente creduti


di Raffaele . La prima volta dell ' Altar
Maggiore contiene alcune pitture di Gio:
Alberti dal Borgo ; l'altra volta dalla parte
del Coro fu dipinta dal P. Matteo Zocco
lino Teatino , le figure però fono di Giu
ſeppe Agellio da Sorrento .
Dall' altra parte della crociata vedeſi
dipinto S.Gaetano con altri Santi della Re
ligione da Antonio Barbalunga da Meffi
na , con ornamenti del P. Zoccolino ; quel
lo della feguente , che ferve d'ornamento
all'Immagine di B. M. V. , è di Giacinto
Gimignani , ed il reſto della Cappella è di
Cefare Nebbia ; il Quadretto molto lodato
nella feguente è di Giacomo Palma Vene
ziano ; ed il refto a frefco è d' Avanzino
Nucci infieme con la facciata d' effa ; l'ul
tima contiene il Quadro di S. Silveftro co
K 4 . lori
152 RIONE PRIMO
lorito con il refto dallo fteffo Avanzino
Nucci ; la pittura grande fopra la porta ¿
del Padre Cafelli , eccettuandone gli An
geli di fotto , che fono del P. Filippo Maria
Galletti , ambidue Chierici Regolari . Il
Signore fra' Dottori dipinto nella Libreria ,
e la moltiplicazione del pane alle Turbe
efpreffe nel Refettorio , ſono opere di Bia

gio Botti . Rinchiudono i due Depofiti di


1
marmo contigui alla porta primaria le ce
neri del Cardinal Guido Bentivogli cele
bre ,Letterato , e di Profpero Farinaccio fa
mofo Giurifconfulto Romano .

Palazzo RoSPIGLIOSI a Monte Cavallo .

Eden quivi il Palazzo prima Borghe


Ꮩ fe , poi Bentivogli , indi Mancini ,
ora de' Rofpigliofi , cominciato a fabbri
care da Scipione Cardinal Borgheſe con
architettura di Flaminio Ponzio , Gio. Va
fanzio , Carlo Maderno, e Sergio Venturi ,
fopra le rovine delle Terme di Coftantino;
ora è accreſciuto d'ornamenti . In effo in

troduce un gran cortile circondato di mu


ra , dove s'efercita la Cavallerizza . Nella
- Gal
DE' MONTI .
153
Galleria , che è fopra il belliffimo Giar
dino a man manca, dipinſe a freſco le nove
Mufe Orazio Gentilefchi , e le profpettive
Agoſtino Taffi ; i pergolati , e paefi , come
anche la favola di Pfiche nell'altra Galleria

fono quelli lavori di Paolo Brilli , e queſta


di Luigi Cigoli . Fra le pitture è celebra
tiffima l'Aurora col Carro del Sole circon

dato dalle Ore , dipinta da Guido Reni ,


nel Cafinetto verfo Monte Cavallo. Le due

Cavalcate nel fregio fono d ' Antonio Tem


pefta, e i paeſi del fuddetto Brilli ; l'iftoria
d'Armida , che truova Rinaldo addormen
tato , è del Baglioni ; la medefima nel fuo
carro è del Paffignani .

Nel portico del Giardinetto fono due co


lonne di roffo con lunga vena bianca affai
pregevoli , Adamo ed Eva con animali fono
del Domenichino , così ancora il David ed
il Sanfone , del medefimo ; l'Andromeda
del Sirani , che pare fatta da Guido . Fuori
del Giardino fi vede un marmo con i fa

fci Confolari . Nell'appartamento terreno


è belliffima la vita umana con 4. donzelle

efpreffa da Niccolò Puffino . Vi è il buſto


di Scipione Affricano di bafalte , lavorato
facil
154 RIONE PRIMO

facilmente fotto gli Imperatori. Nella Gal


leria fi vedono alcune pitture antiche tra
ſportate dalle rovine delle Terme ivi ſitua
te . Tra le ftatue è rariffima quella di Do
miziano , che fu trovata a Monte Porzio di
due pezzi ; V' è una gran conca unica di
verde antico . Dopo quefta Galleria v'è un
portico colorito di puttini da Guido .
Nell' appartamento principale tra mol
tiffimi Quadri fono affai ftimati i 12. Apo
ftoli del Rubens , il fanciullo Gesù fra di
verfi Angeli , che tengono varj iftromenti 1
della Paffione , dipinto dall'Albani : un 1
Baccanale del Puffino ; il Sanfone del Do
menichino; il S. Filippo Neri di Carlo Ma
ratti , e il ritratto grande di Clemente XI.
fatto dal medefimo : oltre molti quadri del
Caracci , di Guido , del Lanfranchi , del
Cortona, e di altri lodati ed infigni Artefici.

Del Palazzo della Confulta .

Efta
a la nuova fabbrica della Confulta
R El
in ifola fra il· Palazzo Rofpiglioſi, ed .
il Monaftero della Maddalena . S' innalza
quefto fontuofo edificio in figura di trape

zio
DE' MONTI .
155
zio in forma piramidale con tutti i quattro
angoli irregolari . Si riparte la facciata
principale in tre portoni , fervendo quel'o
di mezzo per l'introduzione alla fcala e al

gran Cortile , e gli altri due laterali per


entrare ne' due corpi di guardia , cioè de'
Cavalleggieri , e delle Corazze , fopra de'
quali rimangono fituati alcuni trofei di
marmo allufivi alle memorate Guardie .

Girano d' intorno al fopradetto edificio le


fineftre del pian terreno 9 fopra le quali
vengono i fineftrini de' mezzanini , a'quali
fopraftano le finestre del piano nobile , fo
pra di cui ricorrono altri fineftrini dell' ul
timo mezzanino . Termina il piano nobile,
e la facciata infieme un magnifico corni
cione ſoftenuto da ' fuoi medaglioni con
conchiglia fopra , e rofa nel foffitto ; e
per ultimo compimento vien terminato il
profpetto da una balauftrata fuperiore di
travertini , in mezzo della quale foprav
vanza un parapetto piano , dove rimane
gentilmente collocata l' arma di Clemen
te XII. foftenuta da due ftatue grandiffi
me fcolpite da Paolo Benaglia Napolitano ,
che rappreſentano due Fame ; il tutto è di
fegno
156 RIONE PRIMO

fegno del Cavalier Fuga , che in queſta


fabbrica aggiuftò tutti i comodi neceffarj
per l'abitazione de'Cavalleggieri , e delle
Corazze , con le fue ftalle , per i cavalli de'
fuddetti , ficcome per li Segretarj de' Bre
vi , e di Confulta , con le fue rimeſſe per le
Carrozze, ed ogni altro comodo neceffario,
ed opportuno per l' una , e l'altra Segre
teria .

Di Santa MARIA MADDALENA a Monte

Cavallo , e fuo Monaflero .

A piccola Chiefa di S. Maria Maddā


lena a Monte Cavallo pofta incontro
al Palazzo Pontificio ha anneflo un Mo
naftero di Monache Domenicane , fondato
da Maddalena Orfini nobile Romana , ch'

entrò la prima a farvi profeffione l' an


no 1581. fotto una più rigorofa difciplina
di tutti gli altri Monafterj di queft'Ordine .
Fu quefta Chiefa in progreffo di tempo ri
fabbricata da' fondamenti con difegno del
Borioni . La volta , è la Lunetta a frefco
fono di Luigi Garzi ; la Tavola dell'Altar
Maggiore fi crede della ſcuola de' Caracci .
Di
DE' MONTI. * 157

Di Santa CHIARA delle Cappuccine ,

e fuo Monafiero .

2
la ed il Monaftero di
S. Chiara delle Cappuccine , alle qua

li la Principeffa D. Giovanna d'Aragona


donò nel 1575. il fito , e l' Archiconfrater
nita del SS. Crocififfo in S. Marcello , men¬
dicando per effe, fabbricò loro con limofine
raccolte , e con le loro la Chiefa , e il Mo
naftero; nè manca di fare lo fteffo per man
tenerle attualmente , come loro Protettri
ce , poichè non fola non poffiedono cofa
veruna , ma nè meno fi laſciano vedere col

vifo ſcoperto a' loro parenti . Andrea Bru


giotti Librajo , e Stampator Camerale qui
fepolto , lafciò loro un Legato perpetuo di
30. fcudi il meſe da pagarfi al Fornajo
per tanto pane . Le pitture fuori della Por
ta con S. Francefco , e S. Chiara da i lati
fono del Cavalier Roncalli , come ancora
la Coronazione di Maria Vergine fopra
l'Altar Maggiore , dove è dipinto con gran
divozione un Crocififfo da Marcello Venu

fti ; il Crifto morto nell'Altare a man de


ftra
158 RIONE PRIMO
o
ftra è di Giacomin del Conte , che dipin
fe nell' Altare incontro il San Franceſco

d'Affifi .

Di Sant' ANDREA , e del NOVIZIATO

de' PP. Gefuiti .

Iù oltre è la Chiefa di S. Andrea col

P Noviziato della Compagnia di Gesù ,


fatta edificare dal Principe D. Camillo
Pamfilj nipote d'Innocenzo X. con vago di
fegno del Bernini . La vedrete tutta for
nita di belliffimi marmi , e pietre miſchie ,
con volta dorata , e ornata di ftucchi fatti

da Antonio Raggi ; nell'Altar Maggiore il


quadro di S. Andrea è del Borgognone ; a
deftra poi la Cappella di S. Franceſco Sa
verio fu dipinta da Baciccio Gaulli , e l'
altra contigua da Giacinto Brandi . Nell'
Altare di S. Stanislao Polacco , dove ripofa
il fuo Corpo, il quadro fu dipinto dal Carlo
Maratti . Nell' ultimo Altare il quadro
principale è del Conte Lodovico Mazzanti,
Anneffa v'è una nobile Sagreftia . La fta
tua di S. Stanislao nella Cappella interiore
in atto di giacere infermo , è di Monfieur
le
DB' MONTI .
159
le Gros . Nella belliffima Cafa vi è un

quadro di Ciro Ferri ; e la volta della Cap


pella particolare è dipinta dal Chiari .

Di Sant' ANNA alle Quattro Fontane .

Lla fteffa mano è l' Ofpizio de'Car


A melitani fcalzi di Spagna con la loro
Chiefa piccola , ma graziofa , dedicata ai
SS. Gioacchino , ed Anna . Il quadro di
Crifto , ch' appare alla Maddalena , che /
qui fi confervava , ora è preffo l ' Eminen
tiffimo Corfini . Nell'Altar Maggiore v' è

una Sacra Famiglia . Pietro Nelli dipinſe


Lunette fopra gli Altari laterali . La Ma
donna del Carmine nella Cornice della
Cupoletta è d'Odoardo Vicinelli .

Di S. CARLO alle Quattro Fontane .

Ppreffo ritruovaſi la Chieſa di S.Car


A lo de' Riformati Spagnuoli del Ri
ſcatto , fabbricata con ingegnofo , e biz- .
zarro diſegno del Borromini , e con gene-,
rofe limofine del Cardinal Franceſco Barbe
rini Vicecancelliere . Un Crocifiſſo con al
tri
160 RIONE PRIIMO

tri Santi nella prima Cappelletta a mano


deftra è di Giuſeppe Milanefe . Il Quadro
nell' Altare contiguo è di Gio: Domenico
Cerrini Perugino , come l'altro incontro ;
La pittura dell'Altar Maggiore , e la Nun
ziata fopra la porta della Chiefa fono ope
re del Mignardi Francefe ; la Madonna

con Gesù nel quadro della Cappelletta vi


cino alla maggiore è pittura del Romanel
li ; l' altro quadro , ch'era prima nell'Altar
Maggiore , e che ora fi vędę nella Libreria ,
è d'Orazio Borgiani .

Di S. VITALE .

All'altra parte di queft ' Ifòla , cioè


D verfo la Madonna de' Monti , fi ve
de vicino agli Orti del Noviziato de ' Padri
Gefuiti la divota Chieſa di S. Vitale , pof
feduta da i detti Padri ; fu edificata in
tempo di S. Innocenzo I. del 416. , e dedi
cata ai SS. Gervafio e Protafio Martiri ,
figliuoli di S. Vitale fepolto vivo per la Fe
de di Crifto . Fu riftorata da Sifto IV . l'an

no 1475. , ma reftò poi abbandonata , tal


che minacciando rovina , Clemente VIII.
l'an
$ DE' MONTI . 161

l'anno 1595. l'unì alla vicina di S. Andrea


del Noviziato . Un altro riftoro notabile fu
fatto da i medefimi Religiofi , mediante
l'elemofine di D. Ifabella della Rovere

Principeffa di Bifignano . La Facciata con


il portico fu colorita da Gio: Batista Fiam
mieri , che ancora da ' lati dell' Altar mag

giore dipinfe i due Quadri ad olio ; le pit


ture della Tribuna con i due martirj de'
Santi nella parte inferiore , fono d'Andrea
Comodi ; l
' iftorie del Martirio di S. Vi
tale , che fono ne' lati avanti la Tribuna ,
furono dipinti dal Ciampelli ; altre a freſco
nelle pareti , fono di varj Profeffori ; le por
1
te della Chieſa compofte di noce intaglia
ta meritano particolare offervazione . Qul
fi diftribuisce ogni Venerdì il pane ai pove
ri dell'uno , e dell' altro feffo , ed a' fan
ciulli la metà d' un pane , per difpofizione
di Francefco Silla Gentiluomo della Mar
ca , che lasciò un Legato di molti Scudi

annui a' fuddetti Padri per tale effetto .


1

L Di
162 RIONE PRIM

Di S. DIONIGJ Areopagita , e di S. PAOLO


primo Eremita , con gli anneffi
Conventi .

Er andare da S. Vitale alle Quattro


P Fontane vedefi la Chiefa di S. Dioni

gi Areopagita , fabbricata nel 1619. da al


cuni Frati Francefi della SS. Trinità del

Rifcatto , ornata poi con facciata difegna


ta da Gio: Antonio Macci . Monfieur Dasi
vi dipinfe in un Altare la Vergine col Bam
bino , e con due Santi ; e Monfieur Da
vid i Santi Fondatori . La Concezione
1
all' Altar maggiore è di Carlo Ceſfi . Il
S.Carlo Borromeo è un bel Quadro . Nell'
orto di queſti Padri , detto del Greco , fu
rono feminati per la prima volta in Roma
i Sellari da un Greco di Scio .
Inoltrandofi per la ftrada verfo S. Ma
ria Maggiore , refta fituata alla deftra la
Cappella , e l'anneſſo Ofpizio de' Frati
Eremiti di S. Paolo Anacoreta , i quali fo
no Ungheri , e Polacchi , e non hanno al
tra Cafa in Roma . L'Altare principale è
dipinto dal Cefi .
Di
DEMONT I 163

Di S.MARIA della Sanità , e di S. ANTONIO


da Padova , e dell' Ofpizio de' Padri
Miffionarj Conventualį .

A Chiefa di S. Maria della Sanità con


L l'anneffo Ofpizio fuvenduta alla Con
gregazione di Propaganda Fide dai Frati
di S. Giovanni di Dio , che quivi avevano
un piccolo Ofpedale , fabbricatovi nel
1584 , e trasferito nell ' Ifola del Tevere ; e
la Congregazione , coll' autorità d' Inno
cenzo XII. vi ftabili il fuddetto Ofpizio per
Miffionarj , e Vefcovi Orientali , e allo
ra la Chiefa prefe il titolo di S.Efrem Si
ro . Indi fu data ai PP. Minori Conventuali
della Provincia della Marca , che v'han
no aperto un Collegio de ' loro Miffionarj
di Levante ; e la Chiefa è ora denomina
ta di S. Antonio da Padova, dal Quadro
di 7 quefto Santo eretto nell' Altar mag
giore .

.L

L 2 D!
164 RIO NE PRIM

Di S. NORBERTO , e del Monaflero

anneſſo .

Ncontro vedefi l'abitazione de' Cano


I nici Regolari Fiaminghi chiamati Pre

moftratenfi , iſtituiti circa l'anno 1120. da


S. Norberto in Fiandra , a cui è dedicata
l'anneffa Chiefuola . Sieguono quefti la

Regola di S. Agoftino , furono approvati


da Califto II , e da Onorio II. , e vennera

la prima volta in Roma nel 1626. I due,


Quadri , che vi fono , furono dipinti da
Stefano Pozzi .

Giardino STROZZI .

Ontiguo a S. Norberto è il bel Giar


C dino de ' Frangipani , ora del Duca
Strozzi , effendo riguardevole per l'ame
nità dei viali , e per il numero delle pic
cole Statue e buſti antichi , e moderni . Il
bel Cafino è difegno di Giacomo del Duca.
Sono da ammirarvifi le Statue antiche di
due Veneri, e di due Gladiatori ; ed alcune
moderne di Pietro Bernini , Padre del Ca
valier Lorenzo .
Giar
Da' MONT 17 265

Giardino CHÍGI .

Lla deftra del medefimo ufcendo fi


A truova l'altro Giardino del Signor

Principe Chigi affai deliziofo . Fu princi


piato dall'Abate Salvetti , e fu poi abbe
llito in vaga forma dal fu Gardinal Chigi ,
che l' ebbe per legato ; è circondato da
Spalliere d'aranci , da vaſi d' agrumi con
bella fonte nel mezzo , è con ripartimenti
arricchiti di fiori i più rari . Nel boſco de
gli allori fi vede un bel Romitorio , e dall'
altra parte un ameno gabinetto di verdure,
che contiene una ftatua nobiliffima d' una

Donna al naturale, con altre quattro anche


molto belle .

Villa MONTALTO , oggi NEGRONI .

Ccupa la parte meridionale della


O grán piazza di Termini la principa
liffima Villa Montalto Peretti venduta
nel 1696. dai Signori Savelli al Cardinal ว
Gio: Franceſco Negroni . Fu queſta prin
cipiata da Sifto V. mentre ancora era Car
L3 dina
166 RIONA PRIMO
dinale ; e abbellita , e ampliata nel di lui
Pontificato , a tal fegno , che ora contiene
per più di due miglia di giro parte del
Quirinale, del Viminale , e dell'Efquilino ,
circondata da forti muraglie con due belli
Palazzi , uno de' quali fu architettato da
Domenico Fontana , affieme con un bel
Portone . Vi fono diverfi baffirilievi , e
molte ftatue antiche , fra le quali fono fin
golari la ftatua d' Augufto , e quella di
Cincinnato. Ha il giardino diverfi compar
timenti di fiori , ed alcuni viali di cipreffi
lunghiffimi , adornati con ftatue , e parti
colarmente di un Nettuno fcolpito dal
Cav. Bernini ; la quantità de' Boſchetti
Agrumi , Fontane , Laghi , e varj giuochi
d' acqua dimoſtrano la regia magnificenza

dell'accennata Villa. In quefto luogo fi vede


la Conferva dell'acqua delle Terme Dio
cleziane , non di più camere , come quelle
di S. Elena , o come le Conferve di Tito
di più Sale ; ma d'una fola Sala lunga ,•
alta , e larga; adeffo non è più godibile per
effere ſtata al di dentro ripiena. Vi rimane
da vedere la bocca dell'antico Aquedotto ,

che portava l'acqua nella Conferva , che


pre
DE' MONTI.
167
prefentemente va fotterranea al Fontanone
di Termini. E poco diftante, propriamente
nella Vigna del Noviziato de'Gefuiti , ri
'mane qualche fegno del Caftro Pretorio .
In quefta Villa tra gl'Ermi ve n'è uno
col nome di Eubulo figliuol di Praffitele .
Nella Pefchiera v'è un Nettuno fcolpito
dal Bernini . Tra i baffirilievi un Maeftro

di Scuola con un fanciullo , e un Fabbro


con i fuoi ftrumenti . Tra le Statue un
Giuocator di difco , e molte Iſcrizioni fono
nel muro della Conferva delle Terme ; Un
bufto di Sifto V. in bronzo di Baſtiano Tor
rigiani , detto il Bologna . Ne'lati della
porta , che riesce a Santa Maria Maggiore ,
vi fono due fregi , ove ſono ſcolpiti Fauni ,
che premono uve , che fi credono del Tem
pio di Bacco . Vedutafi una bella Statua
di Flora fi truova il fecondo Palazzo cir
condato da vaſi antichi . Nel Portico fono
due Statue fedenti veftitę alla Confolare
con anelli nelle dita , che vengono credu
te di Mario , e di Silla . Ma la principal
antichità è il Tempio di Bacco quafi di
tutto rilievo ricoperto di fopra di tegoloni
T di terra cotta .
L4 Ufcen
168 RIONE PRIMO

Ufcendofi dall' altro portone della me


defima Villa verfo Termini , fi ravvifanó
• alla finiftra i nuovi Granari fattivi edifi

care da Clemente XI. fopra le rovine del


le Terme Diocleziane , col diſegno di Car
lo Fontana..

1
Di Santa MARIA degli Angioli alle Terme
Diocleziane .

A Chiefa di S. Maria degli Angioli of


LAfficiata da' Monaci Certofini , che
v' hanno uno ſpaziofo , Convento , fu con
ceffa loro dal Pontefice Pio IV, il quale per
ridurre ad ufo facro la parte maggiore del
le vafte Terme Diocleziane ne incarico il

Buonarrotti , che col fuo grandiffimo inge


gno vi formò una delle più maeftofe, e pro
porzionate Chiefe , e infieme più regola
ri , che fieno in Roma . Fu riftorata in di
verfi tempi , e ridotta nella forma prefen
te ; Gregorio XIII. fece aggiuftare il pa
vimento ; Sifto V. dilatò la piazza d'avan
ti , ed aperfe al fianco finiftro della mede
fima un lungo ftradone , che termina alla
Porta di S. Lorenzo . Nell ' anno 1749. il
Car
D ' MONTI . 169
Cardinal Bichi Titolare , e il Padre Alef
fandro Montecatini allora Procuratore la

fecero nuovamente riftaurare col diſegno


del Cavalier VanWittel . La defcrizione

di quefta Chiefa , fecondo il Buonarrotti ,


e come è adeffo , fi legge elegantemente
diftefa nel Titi dell ' ultima edizione del
1763. pag. 285-293 . Oltre 8. fmifurate
Colonne ritte intere di granito antico , vi
;
fono molti Quadri del Guercino , del Ci
goli , e d'altri , che fatti per formarne mo
faici per la Bafilica Vaticana , furono qui
trafportati , e collocati ad ufo di Galleria ,
con pilaftri , e cornicione , che gira at
torno . Ancora le fineftre fono ornate di
ftucchi , e di pitture dai lati , che ſono de'
cartoni della cuppola Vaticana di Ciro
Ferri , Pietro da Cortona , Procaccini , Tre
vifani , ed altri . Incontro alla Cappella di
S. Brunone , dove era la porta laterale , fi
vede adeffo un Altare compagno eretto dal
Pontefice Benedetto XIV . al B. Niccolò

Albergati Certofino Bolognefe , ornato di


marmi prezioſi , pitture , e ftucchi ; il qua
dro dell' Altare è pittura del Graziani da
Bologna . Si fono in fine trafportati i de
1 pofiti
170 RIONE PRIMO

pofiti di Salvator Rofa , e del Maratta all


ingreffo , o veftibolo rotondo della Chie
fa ,ornato di ftatue , e nicchie ; con una
1
nuova fcala fpaziofa e comoda di marmo
per fcendere nella Chiefa . Il quadro del
Crocififfo all' entrare con S. Girolamo ad

olio , e le pitture de'Mifterj della Paffio


ne ne' lati , e nella volta , fono opere di
Giacomo Rocca Romano . Il S. Brunone
3
dentro la feguente Cappella è buona pit
tura ; la B. V. con diverfi Santi , e Sante
fu dipinta nell' ultima dal Baglioni . La
Tribuna dell' Altar Maggiore è opera di
Monfieur Daniele ; le pitture della Cap
pella , che fiegue , fono d' Arrigo Fiamin
go , e di Giulio Piacentino ; il quadro pe
rò col Bambino corteggiato dagli Angio
li è di Domenico da Modena ; nella pe

nultima il quadro del Signore , che dà le


chiavi a S. Pietro , è opera celebre del Mu
uziano . Tutte le pitture nell' ultima de
dicata alla Maddalena fono del fudd. Arri

go . La gran Cappella incontro la porta la


terale fu terminata nel fine del Pontifica
to d' Innocenzo XII. con difegno del Cava
lier Carlo Maratta , pofto in efecuzione da
Seba
DE' MONTI . 171
Sebaftiano Cipriani , il cui quadro è pittu

ra di Gio. Odazj Romano ; i quattro Evan


gelifti nella volta fono d'Andrea Procacci
ni . Vedefi nel pavimento della medefima
la Linea Meridiana ivi fatta defcrivere
con gran diligenza da Monfignor Franceſco
Bianchini dotto e pio Prelato . Ripofano
in quefto gran Tempio le ceneri de' Cardi
nali Pietro Paolo Parifio Cofentino , e

Francefco Alciati , ed ancora quelle di Sal


vator Rofa Pittore e Poeta Napolitano ;
come ancora quelle di Carlo Maratta , che
ha il Depofito come già fi diffe dirimpetto
a quello del Rofa fatto col fuo proprio di
fegno .

$ Il Monaftero contiguo è fingolariffimo


per la fua vaftità , e pulizia , effendovi un
clauftro adornato di cento colonne di tra
vertino , con alcuni corridori di fopra
lunghiffimi , ed affai ben coperti , & ador
nati con belle Stampe .
Vedonli uniti al deftro lato della Chiefa

già defcritta i pubblici granaj Pontificj fab


bricati con ordine di Gregorio XIII , accre
fciuti da Paolo V , e da Urbano VIII . , le
Conferve d' olio ftabilitevi da Clemen
te XIII.
172 RION
ONEE PRI Ṁ

te XIII , e la bella ftrada , che conduce a


Porta Pia, con architettura del Buonarroti .
Queſta Porta ricevette il fuo nome dal
Pontefice , che la fece riftorare . E' detta
ancora di S. Agnefe per la Chiefa fuori
della detta Porta un miglio diftante de

dicata a quefta Santa Martire ; poichè la


medefima Porta , o almeno quella , che nel
muro più vecchio era poco lungi , fi racco
glie effere ftata l'antica Porta Nomentana,
denominata così dalla dritta via verfo No
mento , oggi detto Lamentana .

Villa COSTAGUTI 9 Villa VALENTI


1
indi, SCIARRA , Villa PATRIZJ ,
e Villa BOLOGNETTI .

Ontigua a queſta Porta fi truova la


C Villa Coftaguti affai nobile per le
fue curiofità . S' offerva dirimpetto una
vaghiffima Villa ridotta dal Cardinal Sil
vio Valenti a giardino ful gufto Francefe ,

erigendovi nel mezzo un gentil Cafino col


difegno del Cavalier Pannini , e ornandolo
di molte rarità delle Indie . Dopo la morte

del Card. Valenti , l'Emo Profpero Colon


na
D ' MONTI . 173
na di Sciarra maggiormente l'ornd 9 ed

arricchi in ogni fua parte . Ufcendo dalla


medefima Porta s' ammira la Villa , e no
biliffimo Palazzo della Famiglia Patrizj ,
fattovi inalzare dal Cardinal Gio. Patrizj
con architettura di Sebaftiano Cipriani
Poco appreffo fi vede la vaga Villa Bo
lognetti .

Di Sant' AGNESE fuori di Porta Pia .

il un e
fuori della Porta , fi truova l'antica
Chieſa di S. Agneſe , tenuta da' Canonici
Regolari di S. Salvatore. Dimorarono quivi
affai lungo tempo alcune Monache Bene
dettine , che furono da Giulio II. in occa¬
1 fione delle Guerre d'Italia trasferite den- ·
tro la Città . Onorio I. adornò con pitture

di mofaico la Tribuna , e fopra l'Altar Mag


1 giore inalzò un Ciborio d' ottone dorato ,
il quale effendo andato in rovina, Paolo V.
vi fece edificare l'altro moderno compofto
) di marmo , e ſoſtenuto da quattro colonne
e di porfido , aggiungendovi l' Altare ador
nato di pietre preziofe , dentro il quale ri
a rola
RIONE PRIMO
174
pofa il Corpo della Santa , la cui ftatua fu
formata d'Alabaftro agata e bronzo dorato
dal Franciofini , ovvero da Niccolò Cordie
ri . Il Cardinale Aleſſandro de ' Medici ri
ftorò nel 1600. il Monaftero anneffo , e vi
fece altri miglioramenti di confiderazio
ne . Dalla parte della Tribuna vi fi cale
per 32. gradini ; le colonne di marmo , che
foftengono gli archi , fono 26. La nave
ha 16. colonne , due di porta fanta , e due
di pavonazzetto , con 140. fine fcannella
ture per ciaſcuna , che fono uniche . Sopra
le dette 16. ve ne fono altretantę minori •
Nella Tribuna v'è un antico mofaico col

nome di S. Agnefe , e due Papi da i lati ;


il di fotto è riveftito di laftre di porfido ,
alla finiftra v'è l'iſcrizione di S. Damafo ,
La ftatua antica è d'Alabaftro orientale ,
con piedi , tefta , e mani di metallo dorato
moderne . L'Altareha 4. colonne di porfi
do del più fino , che fi truovi . Il Ritratto
di Leone XI. è d'Antonio Scalvati ; e al
cune Sante dipinte a freſco nel primo cor
tile fono del Ciampelli . Nel Monaftero
v'è una lapide col ritratto di S. Agneſe , e
la tefta del Salvatore , che è prefa dal Buo
narroti . Di
DB' MONTI .
175

Di Santa COSTANZA fuori di Porta Pia .

Ppreffo a queſta è l'altra Chiefa di


A S. Coftanza foftenuta da un doppio

guro di colonne difpofte in forma sferica ,


uno de' più antichi, e vaghi Tempj , e me
glio confervati di Roma . Molti Antiquarj
vogliono , che quefto foffe il Tempio di
Bacco ; veggafi però ciocchè ne dice,
Monfig. Bottari nel T. 3. della Roma Sot
terranea . Sono in quefta Chiefa i Corpi
della detta S. Coſtanza , e delle Sante At
tica , e Artemia , con altre fagre Reliquie .
Qui'v'è una finifurata Urna di porfido con
baffirilievi , una delle cofè più fingolari di
Roma . La fabbrica pare de' fęcoli baffi
fatta da Coftantino , come il Maufoleo
d'Elena nella via Labicana . Si vedono
nelle volte mofaici di finalto rapprefen

tanti vendemmie proprie de ' Criftiani


A pochi paffi lontano s'offervano rovine di
fabbrica bislunga , per ufo forfe delle Mo
nache, che v' abitavano . Lontano un mi
glio truovafi il Ponte Nomentano , e in
profpetto il Monte Sagro circolare . Qua
fi ver
RIONE PRIMO
176
fi vede il condotto d' Agrippa , che viene
dal Salone . Le rovine attorno al Ponte
fono opera di Narfete , che fabbricò il
Ponte Salaro con l'ifcrizione . Sul Salaro

antico fegui il combattimento di Torquato


Manlio . Tanto il Nomentano , che il Ma
molo , fono fopra l'Aniene , o Teverone .

FONTANONE a Termini .

Itornando nella Piazza di Termini ,


R fi vede la Fontana fatta fare dal gran
Pontefice Sifto V. , che con molta genero
fità fece condurre dal Campo di Colonna ,
dove era già il fonte d'Agrippa , un grof
fo capo d'Acqua per lo ſpazio di 22. mi
glia con lunghiffimi aquedotti , dandole il
fuo primo nome di Felice . Qui dunque eref
fe per l'ifteffa un edificio nobiliffimo, com
pofto di travertini , e buoni marmi , con
architettura del Cavalier Domenico Fon

tana . Sono in effo tre nicchie ; quella di


mezzo contiene la Statua di Mosè , che

dalle pietre fa prodigiofamente fcaturire


l'acque , che forgono in belliffime conche
parimente di marmo ; nell'estremità delle
qua
DE' ONTI .
MON 177
quali ftanno proftrati quattro Leoni , che
gettano l'acqua dalle loro fauci , due d'effi
fono di marmo greco bianco , e gli altri due´
di bafalte , o fia marmo nero ; Nella nic
chia della mano deftra vedefi fcolpito dal
Cav. Giovan Batifta della Porta il Sacer

dote Aron , che conduce il popolo Ebreo a


guftare la fonte del Deferto ; nella finiftra
fi vede l'iftoria efpreffa da Flaminio Vacca
di Gedeone , che guidando l'esercito fi
milmente a riſtorarfi coll' acque , fa ſcelta
de' fuoi Soldati . Il Mosè è opera di Pro
fpero Breſciano . Vi ſono 4. Colonne , due
di breccia , e due di granito . Fece condur
re il medefimo Pontefice con molta ſpeſa
l'acqua ifteffa al Monte Quirinale , al Pin
cio , e al Campidoglio .

Di S. BERNARDO alle Terme Diocleziane .

No de Torrioni , ovvero Calidarj del


U le Terme Diocleziane reftato fola
ente intero nel 1598. fu cangiato in una
ella Chiefa rotonda da Caterina Sforza
onteffa di S. Fiora , che la dedicò a S.Ber
ardo Abate di Chiaravalle . Principiò fi
M mil
178 RIQNE PRIMO
milmente il Convento per li Ciftercienfi Ri
formati , i quali terminarono col beneficio
del tempo , e delle limofine la fabbrica di

cffo . E'qui fepolto alla mano finiftra dell'


Altar Maggiore ornato di 4. colonne di ver
de antico il Venerabile Fra Gio: Barrerio
Abbate Fulienfe di Tolofa Riformatore
dell'Ordine ; e nel mezzo del Coro da effo
riftorato , è fepolto il piiffimo , e dottiffi
mo Cardinale Giovanni Bona di Mondovi
in Piemonte . I due Quadri grandi ad olio , t
ch'erano negli Altari laterali , ora nella m
fono opere di Tom
Chiefuola dell'Orto , fono
mafo Laureti , e le 8. grandi Statue di ftuc- fe
co nelle nicchie , fono lavori di Camillo t
Mariani da Vicenza , e del Mori ; la Sta d
tua di S. Francefco nella fua Cappella con
altre fcolture è lavoro di Giacomo Antonio

Fancelli . Le anticaglie , che nell' orto del


Monaftero fi veggono , fono veftigie delle
fuddette Terme . La Cappella , o Chiefuola
ivi efiftente è dedicata a Santa Caterina
Vergine , e Martire .

Di
DE MONTI , 179

Di S, CAJO .

la Chiefa
da'fondam diarchitettu
enti con S. rariftorata
del Pa

9 parelli , e di Vincenzo della Greca da Ur


bano VIII. Era quefta già ftata cafa pater
fona del detto Pontefice , e Martire , le cui
Reliquie furono collocate fotto l'Altar Ma
ggiore ; il quadro del Santo è di Gio: Ba
tifta Speranza , quello di San Bernardo a
mano deftra del Camaffei , e l'altro incon

tro della Maddalena è del Balaffi . E ' pof


cfeduta la Chiefa dalle Monache della San
letiffima
t Incarnazione , alle quali fu conce
caduta da Aleffandro VII.
on
‫סו‬ Chiefa dell' INCARNAZIONE ,
del
e fuo Monaflero ૧
-lle

ola Ul anticamente era una Chiefuola


บ dedicata all' Annunciazione della
Q
B. V. M. con un Ofpizio de ' Frati
Romiti, chiamati i Servi di Maria di Mon
te Vergine . Urbano VIII, fondò molto
tempo dopo in quefto luogo fteffo un Mo
D M 2 nafte
180 RIONE PRIMO

naftero di Religiofe Carmelitane , feguaci


della Regola mitigata di Santa Tereſa
detto comunemente le Barberine. Seguì ciò
nel 1639. , ed il Cardinal Franceſco Barbe
rini ereffe da' fondamenti la Chiefa , confà
grata poi li 23. d' Ottobre del 1670. L'ar
chitettura della Chiefa è di Paolo Pichetti ;
il Quadro di Santa Maria Maddalena nell'
Altare a deftra , e della SS. Nunziata nell'
Altar Maggiore fono di Giacinto Brandi ,

Di SANTA TERESA , efuo Monaſtero . 1

N appreffo vedefi il Monaftero, e Chieſa


I di S. Tereſa, eretto con diſegno di Bar
tolommeo Breccioli da Caterina Cefi , fi

gliuola del Duca d'Acquaſparta , e già mo


glie del Marchefe della Rovere , dove rifie
dono le Monache dell' Ordine Riformato
Carmelitano .

Del Palazzo ALBANI

' Edifizio contiguo al detto Monafte


L ro , ful Capocroce delle quattro Fon

tane è il fontuofo Palazzo prima Mattei ,


indi
DE' MONTI . 181
indi Merli , ora dell' Eccellentiffima Fa

miglia Albani , accrefciuto col diſegno d'


Aleffandro Specchi ; nel cui fpaziofo Cor
tile vi fono molte ifcrizioni , e baffirilievi

antichi , e fimilmente per le fcale ; gli ap


partamenti fono addobati di nobiliffimi
ap
parati con gli ftipiti delle porte adornati di
giallo antico , vedendoſi nei medeſimi una
ferie numerofiffima di Quadri infigni , con

la Galleria dipinta da Paolo di Piacenza


ed in oltre una copiofiffima Libreria di
25. mila volumi in círca , di molta ftima ;
e le volte del nobile appartamento furono
dipinte da Niccolò degli Abecci . Le Stà
tue più fingolari fono un Bacco, e Pan, che
infegna a fuonar la fiftola ; un belliffimo
Apollo più grande del naturale , e alcuni
mofaici antichi , il tutto fu per le fcale .

Nell ' appartamento del Signor Cardinale


Aleffandro Albani v'è un gruppo rapprefen
tante Tefeo , e il Minotauro , una Pantera
di pávonazzetto , un Apollo di metallo
una Diana Efefia maggiore del naturale ;
bufti di Tolommeo Aulete , e d'un Fauno di

metallo , ed altri imperiali di marmo molto


fingolari .
M 3 RIONE
1

182

RIONE II
.

DI TRE V Ì ..

A principio il circuito di
quefto Rione dai Capocro
ce della Strada detta la Ri
M prefa de' Barberi , e per la
Colonna Trajana , falendo
a Monte Magnanapoli , volta fulla mano
finiftra per la ftrada Papale , e va a S. Sil
veftro a Monte Cavallo , alle Quattro Fon
tane , à Porta Pia , e per le Murà della
Città a Porta Salara , e per la ftrada , che
porta a Villa Ludovisj , viene a S. Bafilio ,
e a Piazza Barberini : Indi drittamente va
all' Angelo Cuftode , donde voltando per
il Collegio Nazzareno , e per la Chiavica
del Bufalo paffa a San Claudio de ' Borgo
gnoni ; poi volta a Santa Maria in Via ;
donde profiegue fino all'Arco di Carbogna
no , ed entrato in Piazza di Sciarra portafi
per il Corfo a S. Marcello , e al Capocroce
della Ripreſa de' Barberi .
Que
Di TREVI 183

Quefto Rione porta per infegna tre Spa 1


de in Campo roffo , e pare poffa dirfi uno
de' più confiderabili della Città, effendochè
in effo sbocca in grandiffima copia l'Acqua
Vergine , detta comunemente di Trevi
the fi rende molto commendabile per la
fua falubre qualità ; e abbraccia , oltre al
Pontificio Quirinale , molti Palazzi, é Fab
briche cofpicue .

Nuovo Profpetto della Fontana di Trevi

là copia ,
Ueft'Acqua pregevole per la

Q e per la falubrità fu condotta a Ro


ma da M. Agrippa : Nafcë nella Tenuta di
Salona otto miglia fuori di quefta Città ; e
dicefi trovata cafualmente da una Vergine ,
e moſtrata ad alcuni Soldati affetati , chia
mata perciò Acqua Vergine . Guafti poi
per le ingiurie de' tempi i Condotti , Tra
jano fece riftorarli , come apparifce dalle
antiche Ifcrizioni. Fu detta ancora di Tre
vi , perchè il Fonte avea tre bocche , dalle
quali fgorgavano le acque con fomma pla
cidezza . Sperduta queft'Acqua ne'faccheg
gt de' Barbari , ne reftò priva Roma per più
di
M 4
RAIONE SECOND O
184
di mille, anni fino a Pio IV. , che la riallac
ciò nel 1550 , a pubblica commodità . Le
tre bocche per le quali ufciva , benchè ru

ftiche, rendevano maraviglia , poichè mag

giore appariva la copiofità delle acquei


Venne indi in mente a Clemente XII

d' adornarla con quel nobile profpetto , ch '


ora fi vede fulla facciata del Palazzo Co

ti , coll' architettura dell'efpertiffimo N


cola Salvi Romano . La Statua giganteſca ,
collocata nella fua nicchia di mezzo , e che

rappreſenta l'Oceano , co' due Tritoni ma


rini pofti fu un monte di maffi , fu model
lata dal Maini , e fcolpita in marmo da
1
Pietro Bracci Filippo Valle fcolpi le due
Statue pure di marmo delle due nicchie la

terali , che figurano la Salubrità , e la Fe


condità . Sul Cornicione pofano quattro al

tre Statue , dalla prima delle quali fatta da


Agoftino Corfini fi moftra l ' Abbondanza
de' fiori , dalla feconda di Bernardino Lo
dovifi la Fertilità de' campi , dalla terza del
Cavalier Queiroli la Dovizie dell'autunno
e dalla quarta di Bartolommeo Pincellotti
l'Amenità de' prati . Sotto la grand'Arma
di Clemente XII. , e le due Fame fcolpite
da
TREVI .
DI
7 185
C da Paolo Benaglia fi legge la feguente
Ifcrizione .

CLEMENS XII. PONT. MAX.


AQUAM VIRGINEM
COPIA ET SALUBRITATE
"
COMMENDATAM
CULTU MAGNIFICO ORNAVIT
ANNO DOMINI MDCCXXXV.
PONT. VI.

Perchè poi non fu terminata la fabbri


ta , fe non nel Pontificato , feguente , fu
meffo nella facciata del Cornicione :

PERFECIT BENEDICTUS XIV.


PONT. MAX.

Reftavano a terminarfi le Statue di pie


tra , coi Baffirilievi , che furono finalmente
foftituite a quelle di Stucco quattro anni
fono , e vi fu fatta qualche non lodevole
mutazione ; perciò nella fafcia fopra la
Nicchia di mezzo è ſtata aggiunta la ter
za Iſcrizione , che dice così :

POSI
186 RIONE SA CONDO

POSITIS SIGNIS ET ANAGLYPHIS


TABULIS
• JUSSU CLEMENTIS XIII.
PONT. MAX.
OPUS CUM OMNI CULTU
ABSOLUTUM
A. DOM. MDCCLXII .

De SS. VINCENZO ed ANASTASIO


a Trevi :

N detta Piazza è fituata la Chieſa de ’


I SS. Vincenzo ed Anaftafio → la quale
nel 1612. fu conceffa da Paolo V. ai Par

dri di S. Girolamo in compenfo d'un'al
trà , che prima ebbero altrove da Pio IV . 8

chiamata di S. Girolamo , e che fu gittata


a terra per dilatare la Piazza incontro al
Palazzo Pontificio del Quirinale . Effendo
poi ftata foppreffa la fuddetta Religione da
Clemente IX. , fu quefta colle fue abitazio
ni conceduta dal medefimo ai Chierici Re

golari Minori . Il Cardinal Giulio Mazza


rino Titolare della medefima fece riftorar

la da' fondamenti , per effere ftata fua Par


roc
DI TREV I. 187
rocchia , adornandola d'una vaga facciata
di Travertini , con doppie colonne d'ordi
ne compofito Corintio , fecondo il capric
ciofo diſegno di Martino Lunghi il giova
ne , fopra la porta della quale filegge :

ANNO JUBILÆI MDCL


A FUNDAMENTIS EREXIT
JULIUS S. R. E. CARD.
MAZZARINUS .

I Quadri dell'Altar Maggiore de'SS . Ti


tolari , e quelli di San Giovanni Batiſta ,
e di Sant'Antonio di Padova , fono di Fran
cefco Rofa ; l'altro del Crifto morto , con
1
la Maddalena , ed altre figure , fi ſtima di
Giovanni de ' Vecchi , o di Pietro de' Pie

tri ; il quadro con S. Tommafo d'Aquino è


del Procaccini ; il S. Giuſeppe moribondo è
di Giuſeppe Tommaſi da Pefaro. Compren
de quefta Chiefa Parrocchiale ne ' fuoi li
miti il vicino Palazzo Pontificio , e fi de
nomina perciò Parrocchia Papale . In fatti
fi cuftodiſcono in effa i precordj di 15. Pon
tefici fin'ora defunti in effo Palazzo , e ſe

ne vedono le memorie in due Lapidi late


rali
188 RIONE SECONDO

rali alla Tribuna; e fono Sifto V, Leone XÍ,


Paolo V , Gregorio XV , Innocenzio X ,
Aleſſandro VII , Clemente IX.; Clemen
te X , il Ven. Innocenzio XI , ( le cui in
teriora fono nella Cappella della Madonna
fotto la fua Immagine in bufto ) Aleſſan
dro VIII, Innocenzio XII, Clemente XI, In
nocenzio XIII , Clemente XII , e Benedet
to XIV. Quefti Religiofi hanno prefente
mente riedificata da' fondamenti la loro

abitazione, e penfano di eriggere più mae


ftofa la Tribuna della loro Chiefa , per la
quale Clemente XIII. ha contribuita una
non lieve fomma di denaro .

Paffandofi da quefta Chiefa nella bella


ftrada , che principia da un lato della de
fcritta Fontana di Trevi , vedefi una Bot

tega molto antica d'un Tintore , nella qua


le fu la prima volta introdotta l'arte di
1 fabbricare , e tingere i panni fotto Siſto V.,
come fi legge nella feguente memoria .

SIXTUS
DI TRAVI , 189

SIXTUS V. PONT, MAX,


LANARIÆ. ARTI . ET. FULLONICÆ ,
URBIS COMMODITATI
PAUPERTATIQUE . SUBLEVANDÆ ,
ÆDIFICAVIT .
AN. MDLXXXVI, PONT. II.

Vedefi appreffo alla mano deftra il Pa


lazzo del Marchefe de' Cavalieri , detto di
Carpegna di Scavolino , edificato con in
venzione del Borromini , che vi fece una
cordonata lifcia di laftrico , che agiatamen

te fino alla cima conduce in luogo di ſcala .


Siegue alla mano finiftra il Palazzo già del
Cardinal Cornaro , ed ora Pamfilj , fatto
con architettura di Giacomo del Duca Si
ciliano .

Collegio NAZZAReno .

Oltandofi a mano finiftra paffato det


V to Palazzo fi truova il Collegio Naz¬
zareno , fondato dal Cardinal Michel' An
gelo Tondi Riminefe, Arcivescovo di Naz

zaret , l'anno 1622. in tempo di Grego


rio XV,
190 RIONE SECONDO

rio XV . con buone rendite per educarvi per


anni fei dodici civili ma poveri Giovanetti ,
due de'quali debbono effere di Rimini , fot
to l'amministrazione de' Padri delle Scuole
Pie , che v'infegnano tutte le Scienze , ed
Arti Cavallerefche ; in oggi accrefciuto di
molti Convittori Nobili , e di belliffima
fabbrica . Vivevano gli Alunni che veſtono
di pavonazzo fotto la protezione degli Au
ditori di Rota, ora fotto il Cardinal Vicario ,

Di San GIOVANNI de' Maroniti

e loro Collegio .

Ientrando nella ftrada maeftra , e an

R dando per ftrada Nuova , nella piaz


zetta a mano manca fi vede il Collegio , e
Chiefa di San Giovanni de' Maroniti , fon
dato nel 1584. con buone entrate da Gre
gorio XIII.; dopo la cui morte il Cardinal
Antonio Caraffa accrebbe le medefime col

la fua eredità, di naniera che vi ſono man


tenuti quindici giovani Maroniti , fotto la
direzione de'PP. Gefuiti per tutto il tempo
de❜loro ftudj , che vanno facendo nel Colle
gio Romano , alla fine de'quali fono riman
dati
DI TREV I. 191
dati colla dignità Sacerdotale , e talora di
Vefcovi , fecondo il Rito loro, ai proprj
paeſi a fine di mantener continuamente
que'popoli nell'unione , e purità della Fedę
Cattolica, la quale hanno fempre profeſſato,
benchè vivano nel Monte Libano , ed altri
luoghi infetti dall'Erefie de' Giacobiti , e
Neftoriani . N'efcono frequentemente Uo
mini infigni per pietà , e lettere . Celebra
no nella fuddetta Chiefa ( la quale aveva
prima la cura d' anime , ora unita a Sant'

Andrea delle Fratte ) i Divini Uffizj ſe


condo il Rito Siriaco più volte l'anno, cioè
nella Festa del S. Titolare ; ai 9. di Mag
gio per la folennità di S. Giovanni Marone
infigne loro Abate , dal quale ne riporta
rono la denominazione ; e nella Domenica

deile Palme, e nel Venerdì Santo il giorno .


Veftono con fottana , e zimarra , e cintas

ali pera .

1
De' SANTI ANGELI CUSTODI "

a e fua Confraternita .
=0
Itornando nella ftrada grande , e pro

1 feguendo verfo piazza Barberini a


ti devra
192 RIONE SECONDO

deftra rimane la Chiefa de' Santi Angeli


Cuftodi , edificata in forma rotonda da una
Compagnia , fovvenuta dalle limofine de'
Benefattori con architettura di Felice della
Greca , colla Facciata foftenuta da quattro
colonne d'ordine Corintio , con due An
gioli nella fommità , fcolpiti in travertino
fecondo il difegno di Mattia de ' Roffi
Quefta Confraternita ebbe il fuo princi
pio in S. Stefano del Cacco , donde paſso
in quefta Chiefa , nella quale è riguardevo
le l' Altar Maggiore eretto nel 1681. da
Monfignor Giorgio Bolognetti con belle
Colonne di marmo , architettato da Carlo
Rainaldi ; il Quadro è di Giacinto Brandi ;
quello poi del primo Altare a man dritta è
d'un allievo del Maratti ; e il S. Antonią
nell' altro è di Luca Giordani .
Si efpone in quefta Chiefa , che contiene
ancora l'Oratorio unito , ogni Domenica
alle ore 22. il SSño Sagramento ; ed ai 2 .
d'Ottobre v' offequia il Popolo Romano il
Sant'Angelo Tutelare colla folita Offerta .
Veftono i Fratelli di detta Compagnia
facchi bianchi calle Mozzette fimili , fopra
le quali hanno l'effigie d'un Angelo , che
per
Dr TREVI
193
per le mani guida un' Anima . Vi tengono
alcuni Cappellani , ' facendovi una Feſta fo
lenne con Indulgenza Plenaria , e coll'Efpo
fizione confueta .

Di SANTA MARIA . DI COSTANTINOPOLI ,

e fua Confraternita .

Oco più oltre alla finiftra fi vede la


Po Chiefa di S. Maria di Coftantinopoli 2
così detta da una divota Immagine della
Beatiffima Vergine traſportata da Coſtanti
nopoli . La Confraternità de' Siciliani , c
Aragonefi in effa eretta la fondò nel 1515 ,
e la terminò l'anno 1578. con le Regie li

mofine del Re Cattolico Filippo fecondo >


e coll'affiftenza del Cardinal Simone Ta

gliavia d'Aragona, creato da Gregorio XIII,


e fepolto vicino all'Altar Maggiore . In
effa fi fa per l'ultimo giorno della Penteco
fte una Fefta folenne , oltre l' Efpofizione
folita del Santiffimo Sagramento ; e ne'Ve
nerdì di Marzo v'è Indulgenza Plenaria .
Nell'entrare a mano finiftra il Quadro
di S. Leone è di Pietro del Pò . Il San Fran

cefco Saverio dirimpetto è di Gio: Qua


N glia
194 RIONE SECONDO
gliata ; Santa Rofalia a frefco di Giovanni
Vallefio Bolognefe ; e il S. Corrado di Alef
fandro Vitale . Veftono i Fratelli Sacchi
bianchi , con Mozzette , e Cordone turchi
no , e colla propria infegna della Madonna
foftenuta da due Santi veftiti alla Greca .

E'anneffo nelle contigue abitazioni


+ l'Ofpe
dale per li poveri Nazionali .
Sbocca quefta ftrada nella piazza già
chiamata Sforza , ed ora Barberini , dove
fta la nobiliffima Fontana fattavi da Urba

no VIII. con difegno del Bernini .


1

Di Sant ' ANDREA degli Scozzefi , e dell' an


nello Collegio .

Mano deftra andando per la ftrada Fe


A lice alle quattro Fontane rimane la
Chiefa , dedicata a Sant'Andrea Apoftolo ,
Protettore del Regno di Scozia , nella qua
le fi venera fimilmente la
;
memoria di San

ta Margherita Regina di que' popoli . Vi


dipinfe nell'Altare a deftra un Pollacco , e
in quello a finiftra il Niccolai Lorenefe .
E' unito alla medefima un Collegio affai
comodo fondato da Clemente VIII. per
2
la
det
DI TRE V 1 , 195
detta. Nazione nel 1600. Paolo V. ne com
mife l'amminiftrazione ai Padri Gefuiti
i quali dopo avere infegnato agli Alunni
nel Collegio Romano le Scienze neceffarie
alla vita Ecclefiaftica , gli fanno promuove

re agli Ordini Sagri , e gli rimandano in


qualità di Miffionarj ai loro Paefi .

Di Santa MARIA de' Fuglienfi ,

e fuo Ofpizio .

Erfo la mettà della ftrada Rafella ri


V mane alla dritta in una piccola piaz
zetta la Chiefolina di S.
Im Maria Madre di
Dio de' Fuglienfi , detta della Neve , coll'
Ofpizio anneffo del Padre Procuratore de¹
Çiftercienfi Riformati Fuglienfi della Con
gregazione di Francia , da cui dipende .

Di S. NICCOLÒ in Arcione , e fuo Oratorio .

I venera la memoria del Santo Vefcovo


S'a
di Mira , detto comunemente di Bari ,
ove dimora il fuo Corpo , nella Chiefa Par
rocchiale di S. Niccolò in Arcione , che fu
riftorata dal proprio Parroco D. Giovan Lu
N 2 ca
195 RIONE 尊 SECONDO
ca Feneft Malteſe nel Pontificato d'Inno

cenzo XI . , concorrendovi molti particolari


colle loro limofine . Il Quadro dell'Altar
Maggiore con la B. Verginė , S. Niccolò , e
S. Filippo Benizj , è di Pietro Sigifmondi
Lucchefe . Il S. Antonio di Padova , e il
S. Francefco fono d'un Allievo d'Andreas
Sacchi ; il Battefimo di Crifto viene da

Carla Maratta ; il S. Lorenzo è di Luigi
Gentile ; l'altro contiguo del Cavalier d'Ar

pino ; S. Niccolò nel Soffitto è di Giuſeppe


Pafferi; l'ifteffo Santo a freſco nella facciata
è di Franceſco Rofa . Queſta Chiefa è ſtata
poi rimodernata coll' anneffo Convento col
difegno del Marchefe Teodoli, e confagrata
nel 1738. dal Cardinal Gentili , che quafi
dirimpetto v'ereffe un Palazzo . Nel fine di
detta ftrada alla fteffa mano. fta l' Oratorio
del SS. Crocififfo de ' Fratelli di S. Niccolò
in Arcione .

Fu conceduta quefta Chiefa ai PP. Ser


viti, i quali oltre all'aver rifatta dai fonda
menti la Chiefa , vi fecero ancora commo
de Abitazioni .

Era poſto nel fito di quefta Chiefa, il Fo


ro , e Vico Archimonio , dalla quale parola
cor
DI · TREV I 197
corrotta dal Volgo derivò forfe quella d'Ar
cione .

Del Collegio MATTBI .

Ruovavafi ufcendo alla mano deftra


TRdella medefima il Collegio Mattei ,

fondato nell'anno 1603. dal Cardinal Giro


lamo Mattei Romano , per quindici ſtudenti
nobili , må poveri di Roma , e in mancanza
di quefti , per figliuoli di Cittadini onora
ti è anche di Foraftieri ; erano i medefimi

qui alimentati per anni fette, nel qual tem


po frequentavano i loro ftudj nel Collegio
Romano , veftendo una zimarra di faja ne

ra orlata di roffo . Da alcuni anni è ſtato

foppreffo per la minorazione dell' entrate .

Di Sant' IDELFONSO .

Rofeguendo il cammino per Strada Fe


P lice , così detta perchè fu aperta da

Sifto V, che chiamavafi prima Felice Peret


ti , a mano finiftra fi truová la Chiefa di
S. Idelfonfo , fabbricata l'anno 1619. dai
FF. Eremitani Scalzi di S. Agostino Spa
N 3 gnuc
198 RIONE SECONDO

gnuoli ; e pochi anni fono riedificata da'


fondamenti con bella architettura da Fra
Luigi Paglia Siciliano dell'Ordine di S. Do
menico . Confervafi nell'Altar Maggiore
una divota Immagine della Madonna di
Coppacavana; il bafforilievo della Natività
del Signore è fatica di Franceſco fimilmen
te Siciliano .

Di Santa FRANCESCA ROMANA del Rifcatto


in Strada FELICE :

Ella ftrada medefima alla deftra reſta


fituata la Chiela di Santa Francefca,
fabbricata l'anno 1614. in onore della San
tiffima Trinità , e di Santa Franceſca Ro
mana , dai PP. del Rifcatto , che nella lo
ro prima origine ottennero la Chiefa di
San Tommafo alla Navicella , di dove do
vendo partire , s' eleffero quefto luogo . Nel
tempo d' Innocenzo Xf. fu ridotta in forma
migliore con difegno di Mättia de' Röffi .
Il Quadro della B. Vergine Maria affiftita
da due Angeli, veftiti con abito del Rifcat
to ,
è una delle migliori opere di Franceſco
Cozza . Nel Coro alcuni Medaglioni ſono
del
Di TREVI : 199
del Pafferi . La Confraternita di Gesù e
MARIA , che prima era unita alla Chiefa
de' Frati Agoſtiniani al Corfo ; ottenne da
quefti Religiofi una parte del loro Conven

to , dove l'anno 1714. ftabili il proprio


Oratório, celebrandovi la Festa del SS . No

me di Gesù agli 8. di Genñajo, e quella del


Nome della Vergine MARIA fra l'Ottava
della di lei Natività di Settembre ; veſtone
Sacchi neri , con Mözzette bianche .

Di Sant' ISIDORO a Capo le Cafe .


col Collegio anneffo .

Oltando a mano drittà per la Strada,


che conduce a Porta Pinciana , e ri
V
volgendofi parimenti alla dritta fi truova
la Chieſa di S. Ifidoro Agricoltore , che fiori
nell'anno 1150. Quando fu canonizzato da
Gregorio XV. nel 1622. infieme con altri

quattro Santi , vennero dalle Spagne in Ro


ma alcuni PP. Scalzi Riformati di S. Fran

cefco a formarvi un Ofpizio per li Procura


tori di Spagna , e dell' Indie , e per li Frati
di quelle parti . Ottenuto quefto luogo ,
concorrendovi con groffe limofine Ottavio
N 4 Ve
200 RIONE SECONDO
Veftri Barbiani, Patrizio Romano , ed an
che una Signora di Cafa Alaleoni , edificaro
no la prefente Chiefa da ' fondamenti , e la
dedicarono a S. Ifidoro ; ma dopo due anni
non ftimando bene la Religione di tener
diviſi i Miniftri di quelle Provincie dagli
Oltramontani , che abitavano in Araceli ,
furono i detti Frati mandati a quel Con
vento , ed il prefente Ofpizio fu conceduto
con Breve Pontificio al P. Fr. Luca Wadin

go , ad effetto vi coftituiffe il Collegio de'


FF. Offervanti della Nazione Ibernefe ; il
qual Padre affai benemerito della Religio
ne , della Repubblica Letteraria , e della
fua Patria , fece con limofine il prefente
Convento , e vi fondò il Collegio con uhẩ
buona Libreria .

Si fale alla fuddetta Chiefa per due fca-·


linate , che terminano in un Portico chiu
fo da cancelli di ferro , difegnata colla
fua facciata da Carlo Bizzacheri . Il Quar
dro del Santo nell'Altar Maggiore architet
tato dall'Arconio è opera belliffima d' An
drea Sacchi : lo Spofalizio di S.Giuseppe ,
e il Crocififfo , con altre pitture nelle pri
me due Cappelle , come anche il Quadro
deila
DI TBE Vi . 201
della Concezione nella Cappella de ' Signo
ri Silva fono delle più ftimate pitture di
Carlo Maratta . Nell' altre Cappelle la
Sant'Anna è di Pietro Paolo Baldini , e il
S. Antonio di Padova di Giovan Domeni

co Perugino ; di cui fono anche le pitture


laterali ,ma le lunette fono d'Egidio Alè
1
Liegefe . E' unita in quefta Chiefa una
Confraternita d'Agrimenfori , e altri mi
niftri d'Agricoltura .
1

Della SSma CONCEZIONE , e del Convento


de' PP. Cappuccini .

N poca diſtanza è il Convento e Chie


I fa de' PP. Cappuccini , all' Iftituto de

quali dicefi aver dato principio Fr. Matteo


Baffi Zoccolante l'anno 1524 , approvato

poi l'anno 1528 da Clemente VII , e con


fermato da Paolo III. , in tempo del quale
il Concilio Tridentino l'onorò col nome di

Religione .
La prima Chiefa , e Convento di queſti
Religiofi in Roma fu a S. Croce de ' Luc
chefi , dove dimorarono fino al tempo
d'Urbano VIII, nel cui Pontificato per dar
loro
202 RfONE SECONDO

loro luogo più comodo , e folitario , il Car


dinal Francefco Barberini Titolare di S.O
nofrio fratello del medefimo Pontefice , e

Cappuccino molto efemplare ; quivi fepol


to nel 1624 ; fece innalzare da ' fondamen
ti il Convento , e la Chiefa fecondo la po
vertà de ' medefimi , nel fito , in cui al pre
fente fono ; e dedicò la Chiefa alla Conce
zione , e a S. Bonaventura ; ne gittò la pri
ma pietra l'iſteſſo Urbano , le conceſſe
molte indulgenze , e l'adorno di celebri
pitture , e di molte nobili Reliquie :
Il Quadro della Concezione nell' Altar
Maggiore , ch'è adornato di belliffimi mar
mi , e di un preziofo Tabernacolo di pietre
fine , e fotto vi ripofa il Corpo del Santo
Martire e Filifofo Giuftino , è del Lanfran
chi . Il San Michele Arcangelo è di Guido
Reni ; San Francefco , che riceve le ftima
te , del Muziano ; la Trasfigurazione con
gli Apoftoli , e Profeti , di Mario Balaffi ;
Noftro Signore nell'Orto , di Baccio Ciar
pi , il S. Antonio , che rifufcita un morto ,
d'Andrea Sacchi ; di cui ancora è il Qua
dro di Maria Vergine col Bambino , ed un
Santo Vefcovo , la Natività di Noftro Si
gnore,
DI TREVI .
203
gnore, e quella di MARIA Vergine fono del
Lanfranchi ; il Crifto morto con la Vergi
ne , e là Maddalena fono del Camaffei . II
San Felice , il cui Corpo fi venera nella
Cappella , è d'Aleffandro Veronefe ; l'il
luminazione di S. Paolo હૈ
è di Pietro da Cor
tona Sopra la portà dellà dettà Chiefa è.
là copia del Cartone della rinnomata Navi
cella di San Pietro , già fattà dà Giotto a
Mufaico , che ora fi vede nel Portico di

San Pietro ; fotto di queſta fi legge là ſe


guente Ifcrizione :

Frater Antonius Barberinus S. R. E.

Presb. Cardinalis Sancti Honupbrii , Vrba


ni VIII. Germanus Frater Templum Imma
tulate Virgini Conceptæ, Capuccinis Fratri
bus Canobium a fundamentis erexit , religio
fi in Deiparam obfequii , benefice in fuum
Ordinem charitatis monumentum .

Anno falutis M. DC. XXIV.

Cappuccini Fratres grati animi ergo pofs.

Vi fi leggono ancora due memorie della


fondazione , e confagrazione d'effa conti
gue all'Altar maggiore . Di maniera che la
pre
204 RIONE SECOONDO

prefente Chiefa , benchè povera d'orna


menti , è riguardevole per l'eccellenza del
le pitture accompagnate da Colonne , ed al "

tri lavori di noce affai perfetti ; effendo fta


to Architetto della medefima , e della fem

plice fua facciata Antonio Cafoni , infieme


con Fra Michele Cappuccino

Giace nel mezzo di effa fepolto il Cardi


nal Fondatore con quefte umili parole :

HIC JACET PULVIS


CINIS ET NIHIL.

Si vede nel pilaftro accanto alla porta →


della Sagreftia il piccolo Depofito del Prin
cipe Aleffandro Sobieſchi , figlio di Gio
vanni III. Re di Pollonia .
Nell' anneflo povero Convento vedefi la
Cella del fuddetto San Felice , dove viffe
40. anni ; e mori fantamente ; la fua Fefta
vi fi celebra con molto concorfo di popolo
ai 18. di Maggio , oltre quella che fi fol
lennizza in Chiefa della Santiffima Con
cezione della B. V. M. agli 8. di Decem
bre ; facendovifi ancora due volte l'anno
l'Efpofizione folenne . Di
DI TRB V 1 . 201

Di San BASILIÓ , e Ofpizio anne,

Oltando a finiftra fi vede la Chiefa di


V
San Bafilio , la quale fn riftorata no
bilmente nel Pontificato d' Innocenzo XI.
dai Monaci Bafiliani Italo- Greci , che

v' hanno l'Ofpizio contiguo , dove rifiedo


no quando vengono in Roma dal primario
for Monaftero di Grotta Ferrata vicino la
Città di Frafcati > fondato da San Nilo

Abate di Roffano in Calabria ,

Villa LUDOVISI

Oco più in là dalla defcritta Chiefa re


P fta la Villa Lodovifi , la quale fu edifi
cata da' fondamenti dal Cardinal Lodovi

co Lodovifi , avendo formato il difegno del


vago Palazzo abitato il famofo Domenichi

no. Contiene quefta Villa un miglio e più


di giro , con molte delizie di bofchetti ,
viali , e delizie , fra le quali è degno d'ef
fer veduto un Laberinto a guifa di Galle
ria con ornamenti di colonne , urne , baffi

rilievi , e ftatue . Di quefte le più riguarde


voli
206 RIONE SECONDO

voli fono due Re Barbari prigioneri ; il bel


Sileno, che ripofa full'Otre ; il Gruppo d'un

Satiro con un piccolo Fauno ; l'altro di Le
da , e di Nerone ; un altro Satiro ; e la gran
Tefta d'Aleffandro Severo , Si vede nel via
le a deftra la ftatua di Nerone veftito da
Sacerdote affai curiofa ; e una bella ftatua
di Mercurio , con alcune donne riguardan
ti il Cielo non fi sà fe fiano Sibille‫ فيه‬, o Mu
fe . Nel terzo viale la tefta di marmo nero

coloffale con capelli , e ceffo orribile , forfe


qualche Dio Lemure , o Terifico ; nel fine
la ftatua d'un Satiro con fopra un'urna ,
dove a bafforilievo è fcolpito un matrimo
nio con fua ifcrizione del baffo fecolo . In
torno alle mura d'Aureliano è un'altra
grande urna , ov'è fcolpita una battaglia
fra ' Romani , e Perfiani , opera del tempo,
d'Aleffandro Severo .

V'era ancora un antico Obeliſco di pie


tra Egizia con Geroglifici lungo palmi 41 .
e largo palmi 7. appartenente al Circo de'
Giardini di Salluftio. Quefta Guglia fu fatta
trafportare da Clemente XII. a S. Giovanni
in Laterano per collocarla nella nuova
Piazza .

Introak .
DI " TRE V I. 207
Introduce
6 la porta principale di detto
Giardino , adornata con bel difegno d' al
cuni bufti di marmo , in un gran Viale ,
largo paffi cinque , e lungo paffi duecento
ripieno di ftatue , e fi giunge all'accenna
to Palazzo per un altro viale tramezzato da
molti fimolacri . Ha quefto una vaga Fac
ciata rivolta a Tramontana , ed abbellita
con diverfi baffirilievi , bufti , e ftatue più
piccole accomodate nelle nicchie ; la mag
gior parte di effe fono antiche di buona ma
niera . Vedefi nella gran piazza un Vivajo
di pefci accompagnato con buona difpofi
zione da altre ftatue
Sono dentro la prima Camera del palaz
zo due ftatue d'Apollo , e d'Efculapio , con
altre affai grandi ; la Tefta dell' Imperador
Claudio in bronzo : un bufto del Re Pirro
c quattro Colonne di Porfido . Nella fecon
da un Gladiatore con un Amorino , creduto
quello tanto amato da Fauftina : un Marte
con un altro Amorino ; un altro Gladiatore,
e alcuni baffirilievi , fra' quali uno fcolpito
con maniera Greca , rappreſentante Olim
pia Madre d'Aleffandro Macedone . Nella
terza è ftimatiffima una Tavola fatta d'una
pie
208 RIONE SECONDO

pietra di molto prezzo ; una ftatua di Sefto


J
Mario ; il Gruppo del Genio , ovvero della
Pace ; Plutone , e Proferpina del Bernini ;
un Apollo fatto per voto ; i due Filofofi
Eraclito e Democrito ; l'Arione del Cava
lier Algardi ; e il Virginio che uccide fe
fteffo . Nella quarta la Tefta d'un Coloffa
in bafforilievo , un Idolo di Bacco, e quattro
ftatue fcolpite al naturale . Nella quinta
una bella ftatua di Marco Aurelio , e una
Tefta di bronzo d'altra ftatua , il cui corpo

e piedi fono di porfido. Nel cafino poi , che


fta chiufo , oltre due ftatue di Filofofi , e
vafi di terra cotta da Vino , nella volta è la
Niobe di pinta dal Guercino , che vi fuperò
fe fteffo . Per la Stradone , che conduce al
Palazzo , a destra è una ftatua di Mercurio
con efpreffione particolare . Nel Palazzo
oltre le ftatue d'Apollo , e d'Antonino nel
Portico , le più infigni greche fono i grup
pi di Peto e d'Arria , e la ftatua creduta di
Papirio , e di fua Madre , ove è incifo il

nome greco di Menelao ; due Gladiatori

fedenti uno più bello dell'altro riſtorati ,


E' curiofo un mafcherone in profilo di roffo
più vivo del Porfido ; e finalmente v'è il
grup
DI TRE VI . 209
gruppo di Plutone , e Proferpina fcolpito
dal Bernino . Tornando al Palazzetto del
medefimo Giardino circondato da un Tea
tro di ftatue antiche, le Volte delle Camere

fono adornate con vaghe pitture a freſco


1 dell'infigne Profeffore Guercino da Cento
fra le quali è mirabile l'Aurora dipinta in
0 atto di rifvegliare la Notte . Si vede in una
J delle medefime un letto di ftima affai gran

3 de , le colonne e coperture del quale fono


0 compofte di varj marmi finiffimi, e di gran
valore , effendo ricco di Smeraldi , Rubini ,
2 ed altre gemme ftimatiffime . Vedefi den
3 tro una Caffa la rara curioſità d'un Uomo

impietrito , donato al Pontefice · Grego


rio XV ; ed in altre Camere fono le Tefte
งา di Claudio , e di Marc'Aurelio , con molte
1 curiofità ,

1
Di San Niccolò di TOLENTINO

a Capo le Cafe .

Vi vicino è la Chiefa di S. Niccolò di


I Tolentino de ' Frati Agoftiniani Scalzi ,

fabbricato dalla Çafa Pamfilj con architet


tura di Gio: Batifta Baratti , allievo dell'
O Algar
210 RIONE SECONDO

Algardi. Si offerva in effa la nobile Cappel


la Gavotti , eretta con difegno di Pietro da
Cortona , che fece le pitture a freſco della
piccola Cupola , perfezionata da Ciro Fer
ri , dopo la di lui morte . Il bafforilievo ,
nel quale fi rappreſenta il miracolo della
Madonna di Savona , è perfetto lavoro di
Cofimo Fancelli Romano . La ftatua di
San Gio: Batifta da un de'due lati è di An
tonio Raggi ; l'altra di S. Giuſeppe fu fcol
pita da Ercole Ferrata . L'Annunziata nel
la prima Cappella a mano deftra era del
Punghelli , ma ora v'è un San Niccolò di
Bari di Filippo Laurenzi ; le pitture del
la terza fono del Baldini , allievo del Cor
tona ; il San Gio: Batifta nell'Altare della
Crociata હૈ
è opera del Baciccio ; e la Santa
Agnefe , che fta in faccia, è copia del Guer
cino ; gli ſtucchi dorati nella volta fono
d'Ercole Ferrata • Le ftatue dell' Altar

Maggiore fono fcolpite con difegno dell'Al


gardi ; tra le quali il Padre Eterno , ed il
San Niccolo fono del nominato Ferrata ;
la Vergine Maria fu fcolpita da Domenico
Guidi , ambidue allievi dell' Algardi , co
me anche Franceſco Baratta , che vi fece
gli
DI TRE V 1 , 211

gli Angeli nel frontefpizio . Il diſegno del


1 medefimo Altare l'operò il medeſimo Al
a gardi . Dipinfero la Cupola il Çoli , e il
I Gherardi Lucchefi , e gli angoli Pietro
, Paolo Baldini , che dipinfe ancora la Cap
apelletta contigua all'Altar grande . Vedefi
il rimanente della medefima fuperbamente
dadornato con varj marmi prezioſi, e con al
1 cune colonne di verde antico , baffirilievi ,
o cornici , e feftoni di rame dorato . Alla
Chiefa è unita una buona Sagreftia , e un
del comodo Convento , accompagnato da un
divago Giardino , e da una piccola Libreria
el per ufo de ' Frati
or Nella Cappella della miracolofa Imma
ella gine della Madonna di Savona fi fa fontuo
nta fa Fefta , con mufica folenne nel giorno 18,
er del Meſe di Marzo con Indulgenza Plena
oria , ed il tutto a fpefe de ' Signori Gavotti
Itar Genovefi ,
Al
edil Di Santa MARIA della Vittoria .

ata ;
nico Eguendo il cammino per la ftrada drit
CO ta , e volgendo poi a deftra fi giunge al
fe c e la Chiefa della Madonna della Vittoria ;
gra

O 2 dove
212 RIONE SECOND Q
dove per ordine di Paolo V. nel 1605. fu

edificata una piccola Chiefa , ed un Colle


gio col titolo di San Paolo Apoftolo , ac
ciocchè in effo dai PP. Carmelitan Scalzi
i
veniffero gli Eretici iftruiti , e ridotti fuc
ceffivamente alla Fede Cattolica . Si cangiò
dipoi il titolo della Chiefa in quello di
S. Maria della Vittoria , per una miracolo
fa Immagine della Beatiffima Vergine,,
che fta venerando il Bambino ful Prefepe ,
quivi trafportata dal P. Domenico di Gesù
e Maria della medefima Religione , che
I avea portata dalla Germania 2 in occa

fione delle turbolenze fufcitate dagli Ere


tici nel 1621. contro Ferdinando II . Impe
radore , e felicemente fopite fotto la con
dotta di Maffimilia Duca di Baviera
no
che nel termine di giorni quattro riduffe la
Provincia dell ' Auftria Superiore , ed una
parte dell' Inferiore all'obbedien di Ge
za
fare ; e nel breve ſpazio d' un'ora ſcon
fiffe , e diffipò le forze di gran lunga fupe
riori de' medefimi ; perlochè Gregorio XV.
fi trasferi a quefta Chiefa proceffion
almen
te con tutto il Clero e Popolo , per ren
dervi al Signore le dovute grazie ; come f
leg
DI TRE V I. 213

legge preffo il Ciacconio (tomo 4. col.469.) .


Si vede la fuddetta Immagine circondata
da molte gioje di gran valore , ed altri or
namenti prezioſi , donati da diverfi Impe
ratori Auftriaci e da' varj Principi per

grazie e vittorie ottenute , fpecialmente


contro gli Ereticí , e Turchi , la memoria
delle quali fi ravvifa in molte Bandiere
in torno al Cornicione della Chiefa ; le
cui Fefte principali fono due , cioè nella
Domenica fra l'Ottava della Natività della
TH
B. V. M ; avendo dedicato un tal giorno
all'Auguftiffimo Nome della medefima In
nocenzo XI. per la liberazione di Vienna
feguita li 12. Settembre del 1683. fotto il
potentiffimo Patrocinio del Nome di Gesù

e di Maria la Compagnia di quefto No


me in tal giorno vifita la detta Chiefa .
L'altra folennità cade nella feconda Do
1
menica di Novembré per la commemora
zione della celebre Vittoria ottenuta da'
Griftiani contro de' Turchi , ed Infedeli
all'Ifole Curfolari nel mare Jonio alli 7 .

d'Ottobre del 1571. in tempo di S. Pio V.


Celebranvifi ancora con Indulgenza ple
naria le Fefte di S. Giuſeppe Protettore ,
0 3 e di
214 RIONE SECONDO
e di S. Terefa Fondatrice dell'Ordine ; e
vi cantano i Fráti ogni Sabato a fera la
Salve Regina , facendo a fuo tempo l ' Efpo
fizione confueta .
Sono riguardevoli in eſſa Chiefa le fue
nobili Cappelle adorne di ftucchi dorati ;
marmi finiffimi , belle Pitture , e Paliotti
di ftima per le pietre preziofe . Il difegno
d'effa , e del Convento è di Carlo Mader
no , e quello della Facciata è invenzione
di Giovan Batiſta Soria .
Il Quadro della Maddalena penitente
nel primo Altare alla deftra entrando è
opera di Giovan Bätifta Mercati ; il famo
fo Domenichino dipinte quello della fecon
da colla B.V.M. , e S. Fränceſco , unita
mente coi due collaterali a freſco ; la
Scoltura di mezzorilievo , che rappreſenta
l'Affunzione della B. Vergine , fopra l'Al
tare ſeguente , è opera di Pompeo Ferrucci
Fiorentino , che anche vi fcolpi il Ritratto
del Cardinal Vidone . La Cappeila eretta 1

in onore di S.Giuſeppe nella Crociata


con difegno di Giovan Batifta Contini a
fpefe di Giuſeppe Capocaccia Mercante
Romano , è confiderabile per li fuoi orna
men
DI TRB V I. 215
menti , ed anche per la ftatua del Santo ,
ch'è di Domenico Guidi . Le pitture del

C a Cupola della Chiefa fono di Gio:Dome


nico , détto il Cavalier Perugino .

Te Contiene l'Altar Maggiore un bel Ta


bernacolo con la fuddetta Immagine , poſta
nel mezzo d'un ornamento d'argento ifto
riato ; avendo ne'lati due gran Reliquiarj.
Vedefi nel Coro contiguo , un Quadro di
San Paolo fatto dal Gherardo Olandeſe ;

quello dell'Annunziata , dipinto dal Ba


rocci , fu negli anni paffati acquiſtato dal
Cardinal Silvio Valenti : Nella Sagreftia

J copiofa d'argentérié , é fuppellettili Sagre

J è un Quadretto della Béatiffima Vergine

E dipinto dal Domenichino .


La fontuofa Cappella dedicata a San

1 ta Terefa dall
' altra parte è riguardevole
tanto per li mármi , quanto per effer dife
gno del Cavalier Bernini , che vi fcolpi ec
cellentemente la Statua della Santa con

1 l'Angelo ; fu queſta edificata con grandif


fina fpefa dal Cardinal Federico Cornaro
Veneto , il cui Ritratto vi fu fcolpito dallo
fteffo Bernini ; Vi fono ancora altri cinque
ritratti di Cardinali ufčiti dalla detta nobil
0 4 Fa
216 RIONB SECONDO

Famiglia; lo Spirito Santo nella Volta, a


compagnato da una gloria d'Angeli , fi
condotto dall'Abbatini . Il Quadro nella
Cappella feguente , ricca di pietre preziofe,
è opera del Guercino ; il Crocififfo ad un
lato della medefima è di Guido Reni , col
ritratto incontro , avendo fatte le figure a
freſco Giovan Francefco Bologneſe, l'altra
della Famiglia Bevilacqua fu dipinta tutta
da M. Niccolai Lorenefe , colle Iftorie di
San Giovanni della Croce Carmelitano . I
Crifto morto con la B. V.Maria e Sant'An

drea , fu dipinto nell''ultima dal Cavalies


d'Arpino . Fu ultimamente adornata la
medefima Chiefa tutta d'alabaftro di Si
cilia , con limofine di alcuni divoti , e vi
fu fatto un nuovo pavimento dal Cardina!
Sebaftiano Antonio Tanara , cui Benedet
to XIV. col difegno del Cavalier Fuga
ereffe un nobil Depofito, con Bufto ſcolpito
da Agoftino Corfini .

Di Santa SUSANNA , e fuo Monaftero .

Er la ftrada , che dirittamente condus


P cę al Palazzo Pontificio di Monte Ca
val
DI TREV I. 217
vallo , a man deftra fta fituata la Chiefa
e Monaftero di Santa Sufanna , che già fu
Çafa propria di San Gabinio Padre della
Santa Titolare , e fratello del Santo Ponte
fice Cajo , il quale confagrò la medefima
nel 290. Leone III. la riftorò nell ' 800 , e
vi fece trafportare una parte de ' Corpi di
Santa Felicita , e fuoi Figliuoli ; e Sifto IV.
vi fece nel 1470. molti miglioramenti . Il
Cardinal Girolamo Rufticucci Vicario di
Clemente VIII. effendone Titolare vi fece
da' fondamenti la nobil facciata di Traver

tini con difegno di Carlo Maderno ; ag


giunfe alla Chiefa il foffitto dorato ; ador
no le mura di belle pitture , che rappreſen
tano le iftorie di Sufanna Ebrea , fatte da
Baldaffar Croce di Bologna , con de'Colon
nati , e profpettive del Padre Matteo Zoc
colino Teatino , frammezzate con Statue
di ftucco del Valfoldo ; e abbelli con mol

ta fpefa la Tribuna , l'Altar Maggiore ,


e la Confeffione , la quale occupa un gran

de ſpazio fotterraneo , dove fi cala per due


belle fcale di marmo da chi vuol vifitare i
Corpi de ' fuddetti Santi . Camilla Peretti
Sorella di Papa Sifto V. creffe da ' fonda
men
218 RIONE SECONDO

menti la nobiliffima Cappella di S. Loren


zo Martire ; facendovi trasferire con au
torità Pontificia dalla Chiefa di S. Gio

vanni della Pigna i Corpi de' Santi Gene


fio ed Eleuterio ; l'Altare di effa fu dipin
to da Cefare Nebbia d'Orvieto , e le pittu
re collaterali fono di Giovan Batiſta Poz
zi Milanefe . Lafciò in oltre la medefima ,

che fi dotaffero ogni anno per la fefta del


la Santa nove Zitelle con cinquanta fcudi
per ciafcuna . Il Magiftrato Romano nel
detto giorno feftivo , che fi folennizza no
bilmente , fa ivi la folita Offerta .

Il Quadro dell' Altar Maggiore è opera


di Tommafo Laureti Siciliano , benchè al
tri dica di Giacomo Laureti; la Tribuna di
Cefare Nebbia ; il Coro di Baldaffar di
Bologna, e di Paris Nogari . Nel Pontifi
cato di Sifto V. ebbero qui principio le
Monache , che profeffano la Regola di San
Bernardo Abate , vivono fotto la direzio
ne del Cardinal Protettore , e fuoi Depu
tati , e godono belliſſime abitazioni , con
ceffe loro da Paolo V , le quali fono affai
comode ; hanno altresì un affai nobile , e

vago Coro compofto di fcelto legno di no


ce ,
Ꭰ 1 TRB VI , 219
ce , da ottimo Artefice intagliato , che
certamente fi può dire effere uno de' mi
glio ri, che fi truovi dentro de Monaſterj di
Monache :

Il loro Giardino è affai deliziofo , e


d'ampio giro , in una parte del quale ſta
fituatá una Cifterna , la cui fponda coll'
Architrave , e Pilaftri , è tutta di Marmi
fatta con difegno di Michel Angelo Buo
harroti , e dal medefimo lavorato ; e ciò fi
afferifce dalle Religiofe per trovarſi notato
nelle loro fcritture efiftenti nell'Archivio .
Nella Chiefa di quefto Monafterö v'è pre
entemente Cura d'anime con Indulgenze

infinite per tutto l'anno :

Dėl Palazzo BARBERINI alle Quattro


Fontané :

On molto lungi è fituato il nobilif


N fimo Palazzo de'Barberini , che af

fieme co' fuoi giardini occupa tutto lo fpa


žio fra la defcritta Chiefa , e la via princi
pale delle Quattro Fontane ; effendo am
pliffimo ed ifolato . La fua Facciata prima
‫م‬ ria rifponde fulla via chiamata propria
men
220 RIONE SECONDO
mente Felice dal nome Cardinalizio di Si

fto V. fuo autore . Fu perfezionato in Re


gia forma con architettura del Cavalier
Bernini .
Contiene il fuddetto Palazzo due vaſti

Appartamenti in linea parallela congiunti


infieme da un altro , che forma il terzo , e

quefto era de'Signori Sforza . Vi fi fale per


due maeftoſe ſcale , la deftra delle quali è
fatta a lumaca , e la finiftra ; affai più no
bile e tirata a dritto filo , fi vede ornata
con ftatue , e baffirilievi antichi , effendovi
un Leone di pietra mirabilmente fcolpito
L'Appartamento terreno è compofto di
nove ſtanze, nella prima della quali fi veg
gono molti Cartoni dipinti da Pietro da
Cortona , e dal Romanelli colle iftorie del

la vita di Noftro Signore , e di Coftantino


il grande . Sonovi ancora due grandi urne
di marmo Greco con belli baffirilievi , ed

una tavola grandiffima di granito tutta in


tera . Sono nell'Anticamera feguente le
ftatue d'Apollo Azzio , e d'Agrippina ; una
Tefta dell' Imperador Caracalla ; l'effigie
d'una mafchera ufata dagli antichi nelle
Commedie , i quali fimulacri fono tutti di
ftatu
DI TREVI 22

ftatura Gigantefca ; un Idolo della Salute


col ferpente avviticchiato ; alcuni SS. Apo
ftoli del Cortona , e del Maratta ; la Cena
del Signore del Doffi da Ferrara ; il
1 Sagrifi
zio di Diana del fuddetto Cortona ; un
Crifto morto fra molti Angeli di Giacinto
XA
Brandi ; un gruppo di tre Putti , che dor
mono ; un Bafforilievo d' una Caccia anti
*
ca ; due Angeli moderni , ed un Seneca in
marmo ; tre Idoli Egizj , cioè Ifide in gra
nito , il Sole in paragone , e l'Abbondanza
in metallo ; il Ritratto di Cecilia Farnefe

fatto da Scipione Gaetano ; e quattro Bac


canali antichi , che vengono daila Scuola
di Raffaele .
Nell' altra ftanza fono l'Erodiade di
Leonardo da Vinci, e le Virtù di Francefco
Romanelli , con altri ritratti , e pitture di
verfe ; ed in oltre un bafforilievo , in cui è
fcolpito un antico Funerale . Nell'ultima
ftanza è il famofiffimo Fauno che dorme
ftatua la più fingolare di tutte le altre ; un
Giovane fedente fopra un antico Bagno , o
fia Urna d' alabaftro orientale , opera di
gran valore ; e uno Schiavo , che mangia
un braccio umano ? con molti baffirilievi .
Nel
222 RIONE SECONDO

Nella prima ftanza a destra fono le ſtatue


di Marc'Aurelio , di Diana Efefia , e della
Dea Ifide: alcune Teſte di Satiri , maggiori
del naturale : i Quadri dell'Angelo , e di
Giacob del Caravaggio : ed il Quadro de'
tre Tempi , paffato , prefente , e futuro ,
di Monfieur Weth ,
Nella feconda una belliffima ftatua di
Venere, un Bacco giacente fopra un Sepol
cro antico : la Maddalena tanto rinnomata
di Guido Reni : il S. Francefco , e la Po
vertà d'Andrea Sacchi; ed il Santo Stefano
del Caracci
Nella terza un Crifto morto del detto
Caracci un altro del Barocci : una Ma
donna del Maratta : un Ritratto di Cola di
Rienzo : la ftatua in bronzo dell ' Impera
dor Settimio Severo : il celebre Narcifo in
marmo un bufto della Conteffa Matilde :

diverfi baffirilievi rappreſentanti alcuni Du


chi di Milano , ed alquanti bufti de' Cardi
nali Antonio , e Francefco , e del Principe
Don Taddeo Barberini , fcolpiti da Lorenzo
Ottone Romano .

Nella quarta un modello a freſco del fa


mofo Ciclope d'Annibal Caracci , dipinto
nel
DI TREV I. 223
nel Palazzo Farnefe: un frammento di Mu
faico rappreſentante Europa , preſo dall'an
tico Tempio della Fortuna Preneſtina : un
Bambino a frefco di Guido Reni : un Ri
tratto d' Urbano VIII. formato di terra col
folo ajuto del tatto da Giovanni da Gam
bafi il Cieco .
Nell'ultima diverſi Ritratti di Tiziano
e del Padovanino , oltre quello di Raffael
1 lo , che fi crede colorito da lui medefimo ,
e l'altro del fopradetto Cardinal Antonio
O dipinto da Andrea Sacchi : una Madonna
ftimata dello fteffo Raffaele , e le ftatuette
0 antiche delle tre Grazie, con altre curiofità.
La vaftiffima Sala vedefi ornata di molti
Cartoni d'Andrea Sacchi , e di Pietro da
Cortona , fra'quali è una copia del Quadro
11 della Trasfigurazione di Raffaele in S. Pie
tro Montorio , fatta a maraviglia da Carlo
Napolitano . La Volta poi di detta Sala è
tutta dipinta dal fuddetto Pietro da Cor
be tona mirabilmente .

70 Nell'Anticamera feguente veggonfi tre


gran Quadri , con difegno del Romanelli ,
1 l'uno de'quali rappreſenta il Convito degli
to Dei, l'altro un Baccanale coll' iftoria favo

el
lofa
224 RIONE SECONDO
lofa d'Arianna , e Bacco : e il terzo la Batz
taglia di Coftantino contro Maffenzio , co
piata dal fuddetto Carlo Napolitano , full'
Originale di Giulio Romano , cheè nel Pa
lazzo di San Pietro . Sonovi in oltre due
famofi Bufti di Mario , e Silla, ed una Tefta
belliffima di Giove .
Nella prima Camera a mano deftra veg
gonfi duc Bufti di giallo antico ; una Tefta"
affai rara d'Aleffandro Magno , e un' altra
d'Antigono . Nella fuffeguente , le Teſte
d'Adriano , e di Settimio Severo di metal
lo ; e l'effigie d'Urbano VIII. d'Andrea
Sacchi . Nella terza un belliffimo Quadro

della Beata Vergine del Tiziano ; una Dia


na Cacciatrice , il cui corpo è d'Agata
Orientale ; e una ftatuetta antica di Diana
Efefia .
Nella prima ftanza dell' Appartamento
verfo il Giardino , veggonfi il San Sebaftia
no del Cavalier Lanfranchi : il Lot con le
figliuole d'Andrea Sacchi : un Sagrificio di
Pietro da Cortona : due Apoftoli di Carlo
Maratta ; e una Madonna di Pietro Peru

gino .
Neile altre Camere un Quadro infigne ,
che
DI TRB VI . 225
che rappreſenta Noè nella Vigna , dipinto
dal fuddetto Sacchi ; due belle Tefte , una

di Giulio Cefare in pietra Egizia , e l' al


tra di Scipione Africano in giallo antico ;
un Bufto d'Urbano VIII. in porfido colla
Tefta di bronzo , fatto con difegno del Ber
nini ; e una Erodiade di Tiziano . Nell'ul
tima ftanza una bella Fonte di metallo , i
con una Venere fopra , alcuni Buiti anti
chi di Nerone , di Settimio Severo , e d'al
tri Cefari.; una ftatua d'una Cacciatrice ;
una Madonna del Guercino : un Ritratto

grande del Cardinal Antonio dipinto dal

} Maratta ; e due Scarabattoli pieni di rariffi


me curiofità .
In altre due vicine anticamere fi offerva

3 no ancora altri Quadri infigni d'Andrea


Sacchi , del Calabrefe , del Romanelli , ed❜
altri celebri Profeffori . Il medefimo Sacchi

dipinſe a freſco la belliffima Cappella , co


me anche la volta dell' Anticamera fuffe

guente .
Scendendo all'altro Appartamento , nel
J
la prima ftanza dipinta a bofchereccio con
pavimento di majolica , fi vede una vaga
Fonte , che fa varj giuochi d'acqua . Nella
,
'P fecon
226 RIONE SECONDO
feconda due Veneri , una di Tiziano ,
l'altra di Paolo Veronefe , e una Sona

trice d'Arpa del Lanfranchi . Nella terza


il Ritratto dell' Amica di Raffaele , di
pinto da lui medefimo: due Quadri di Clau
dio Veronefe : un Bambino con San Gio:
Batifta del Maratta : una Lucrezia Roma
na del Romanelli . Nella quarta una Sona
trice di Liuto , e alcuni Giuocatori di Car
te , dipinti dal Caravaggio ; e alcune Te

fte del Parmigianino . Nella quinta la De


collazione di San Gio: Batifta , dipinta da
Giovanni Bellino : la Pietà del Barocci :
la Maddalena di Tiziano ; e una Tefta
antica di Scipione Affricano . Nella fefta il
Battefimo del Signore dipinto dal Sacchi ;
un Sant' Andrea Corfini di Guido Reni ;
una S. Rofalia del Maratta . Nella fettima
l'altra famofa Maddalena di Guido , la Sa
maritana del Caracci , una Madonna fti
matiffima di Raffaele , e tre ftatue , cioè
un Sileno , un Fauno, ed una Venere .Nell'
ottava il Germanico di Niccolo
, Puffino ;
e molte curiofità tanto in quefta , che in
altre ftanze .
Fra le ftatue nominate fono di fcoltura
gre
DI TREV I. 227
greca l'Endimione , la Giunone mezzo co
loffale , il tronco d'un Fauno dormiente ,
due candelabri fcolpiti a meraviglia , la
1 ftatua di Sileno, e la maggiore del naturale
di Settimio Severo di metallo . Tra i Qua
C
dri nominati più celebri fono la Tefta di
San Francefco , e la Maddalena di Guido
L Reni , la Giuditta di Leonardo da Vinci ,
F il S. Baftiano del Domenichino , il Germa
nico di Niccolò Puffino , i Giuocatori del
Caravaggio, la Madonna di Giovanni Mie
dale , la mezza figura della Maddalena, Sant'
i Andrea Corfini di Guido Reni , il Salvato
re battezzato nel Giordano d'Andrea Sac

ilchi , e la divina Sapienza dipinta a freſco


i in una Volta dell' ifteffo , Santa Rofalia del
i; Maratta , una Madonna e il ritratto dell'

na amica di Raffaello , e altro copiato da Giu


Sa lio Romano ; Due ritratti dell' Amata dal
Guercino , e dello fteffo il Sagrificio d'Ifac
oè co ; Il Ritratto della Moglie e figli di Paolo
ll Veronefe , dipinto da lui medefimo . Trala
o; fcio poi di parlare de'belli arazzi , rappre
i fentanti la Vita della Madonna , e i fatti

più celebri d' Urbano VIII,


‫ب‬ Quefto Palazzo ha il Portico con quattro
re P 2 ordi
228 RIONE SECONDO

ordini di fcale di travertino ; e vi fi vedę


giacente al fuolo un grande Obeliſco di gra
nito con geroglifici , ritrovato avanti all'
Anfiteatro Caftrenfè vicino a Santa Croce
in Gerufalemme . Delle fcale , che condu
cono negli appartamenti , una è fatta a lu
maca , dicono dal Borromino , con Colon
ne . ed è più comoda , e più alta di quelle

che fi veggono altrove . Conducono quefte a


quattro comodi appartamenti, e mezzanini.
Nella fommità del Palazzo è collocata
una copiofa , e fingolariffima Libreria , fta
bilitavi dal Cardinal Francefco Vicecancel
liere , nella quale , oltre il numero di circa
60 mila Libri ſtampati, fi confervano molte
migliaja di Manoſcritti ftimabiliffimi . Uni
to alla Libreria è un Gabinetto pieno di
Camei , intagli , metalli , e pietre preziofe,
con una gran ferie di medaglie di bronzo ,
argento , ed oro, fralle quali un medaglione
d'oro di Gallieno del pefo di 15. zecchini ,
col roverfcio di Marte Gradivo , e molte
ftatuette , ed altre fcolture : fra le altri è
rariffimo un Bacco in marmo . V'è nel

Mufeo una bilancia antica per pefi groffi ,


un chiodo di metallo del Portico d'Agrip
pina ,
D I TRBV Í . 229
pina , un elmo di metallo col nome del Sol
dato , un' ifcrizione parimente in metallo
antichiffima , che tratta della pace fra i Ti
burtini , ci Romani . Si vede inoltre un
vafo , che dicono d'Agata orientale , tro
vato nel fepolcro creduto d'Aleffandro Se
vero , e di Giulia Mammea , che non è al
tro , che fmalto , e pafta , e rappreſenta
J
l'apoteofi d'Aleffandro Magno .
Fuori del Palazzo verfo le 4. Fontane fi
vede l'artificiofo Ponte costruito con archi
tettura del Bernini in guifa , che fembra fia
per rovinare . Si gode dal fito della Fon
C tana una profpettiva fingolare , terminata

da una bella ftatua d'Apollo , pofta nell'


eftrema parte del Giardino , molto delizio
さ fo per l'amenità del fito, de'paffeggi , e delle
fonti adornate con belle ftatue .
0
Palazzo PONTIFICIO di Monte Cavalle
nel Quirinale .

Ervi per molti fecoli d' abitazione ai


Romani Pontefici il Palazzo Vaticano

antico , dopo che laſciarono il Lateranen


fe, ridotto in iftato rovinofo ; ma riuscendo
P 3 il
230 RIONE SECONDO

il Vaticano per la propria qualità del fito


baffo , ed umido , e poco falubre nei calori
eftivi , fu perciò cominciata fotto il Ponte
fice Paolo III. una particolare abitazione per
comodo maggiore de ' medefimi fupremi
Principi della Romana Chiefa in queſto
luogo più elevato del Monte Quirinale, che
domina la maggior parte della Città , con
una vifta nobiliffima delle Fabbriche princi
pali , e delle proffime Colline S che fono
all'intorno .

Cangio di poi l'abitazione accennata in


un Palazzo affai nobile Gregorio XIII, aven
do ottenuto il fito allora difabitato dal Gar
dinal d'Efte, che vi poffedeva un vago giar
dino ; il che volle effettuare l'accennato
Pontefice , affinchè i fuoi Succeffori potef
fero venire a godervi il beneficio falutifero
dell' aria perfettiffima .
Flaminio Ponzio Lombardo fu il primo
Architetto di quefto Edificio ; il quale fu
poi continuato da Ottavio Mafcherino , fe
condo il cui penfiero fu edificata la ſcala
a lumaca , l'appartamento nobile , il Por
tico , e la Galleria , dove fta l'Orologio ;
profeguito da Sifto V. , e da Clemente VIII.
con
DI TREVI . 231
0 con penfiere di Domenico Fontana ; e per
i fezionato da Paolo V. coll'aggiunta d'una
gran Sala , Stanze , e nobiliffima Cappella ,
effendone ftato Carlo Maderno l'Architet
to . Indi lo riduffe in ifola Urbano VIII , cir
condando il giardino di mura , ed Aleſſan
dro VII. coll'intelligenza del Cavalier Ber
nini v'aggiunfe comodi appartamenti per la
Famiglia Pontificia continuati, da altri Pon
tefici ; ed in fpecie da Innocenzo XIII , e da
Clemente XII ; che nobilmente termino il
nuovo braccio degli fuddetti Appartamen
ti , coll' áffiſtenza del Cavalier Ferdinando
I Fuga , che ne fu l'Architetto .
I' Entrando per la porta principale del det
to Palazzo , che corrisponde nella Piazza ,
fi vede queſta ornata da due Colonne di
C marmo d'ordine Jonico , che foftengono
una Loggia di travertini , deftinata per le
pubbliche Benedizioni , e architettata dal
Cavalier Lorenzo Bernini . Le Statue de'

Santi Pietro e Paolo ivi pofte furono ſcolpi


të dá Stefano Maderno , e dá Guglielmo
t Maria col; Bambino
Bertolot intagliata
, fu della
la fuperiore da Pom
B. Vergine

1 peo Ferrucci .
P 4 Paf
232 RIONE SECONDO
Paffandofi nel gran Cortile , tutto circon
dato da Portici , la cui lunghezza è di paffi
150, fi vede in effo un nobile Oriuolo con
una Immagine della B. Vergine , lavora
ta a moſaico da Giuſeppe Conti , con dife
gno di Carlo Maratta . Contiguo al detto
Cortile è un belliffimo Giardino , che ha di
giro circa un miglio ; e fono in effo Viali
Paffeggi , Profpettive , Fontane , fcherzi
d'acque , e tutto ciò che può defiderarfi
d'amenità , e di magnificenza . Evvi an
cora un Gabinetto ornato di mofaici , che
chiamafi il Monte Parnafo ; e un altro Mon
ticello , ful quale fiedono Apollo , e le no
ye Mufe co' loro iftrumenti muſicali , che
ricevono il fuono dagli artifizioſi giuochi
dell' acque •. V'è altresì una Cappelletta

dipinta da Giovanni Odazj , che v'eſpreſſe


a freſco la B. Vergine , S. Domenico , S. Fi
lippo , ed altri Santi per ordine di Benedet

to XIII. di fanta memoria ; Ed un Palazzi


no di ritiro , chiamato comunemente all'In
glefe Cafeaus , fatto coftruire da Benedetto
XIV. col difegno del Fuga . E' ripartito in
tre ftanze , ed a quella di mezzo , che dà
l'ingreffo alle due laterali , s'afcende per
una
DI TREVİ . 233
una fpaziofa fcala . Su 'l cornicione v'è
quantità di Bufti di marmo bianco . La
Atanza , che guarda l'Oriente , è più nobile,
e più ornata , effendovi grottefchi lavorati
dal Cocciolini , ftucchi meffi a oro , por

cellane antiche , e due Quadri dipinti da


Francefco Van-Blomen Fiamingo , detto
Orizonte , oltre ai quattro ovati , e la vol
ta , opere di Pompeo Battoni Lucchefe
Nell' altra ftanza , che guarda Ponente
Agostino Mafucci vi dipinſe gli Ovati , e la
Volta : e Pietro Paolo Pannini le due gran
di Profpettive .
Si afcende la magnifica Scala , che dalla
1
parte finiftra conduce agli Appartamenti 1
Pontificj, e dalla deftra alla nobiliffima Sa
1 la Paolina , riccamente ornata d'un Soffit
to intagliato , e d'un pavimento di ftima
tiffime pietre mifchie . Dipinfero nel fregio
della medefima diverfe Iftorie del Vecchio

Teftamento i primi pennelli del XVI . Seco


lo . La parte verſo la Cappella , e l'altra

0 incontro , furono dipinte dal Cavalier Lan


franchi ; gli altri due lati verfo la porta , e
verfo le finestre , da Carlo Veneziano . Il
Bafforilievo di marmo , in cui fi vede Noftro

3 ) Signo
234 RIONE SECONDO

Signore , che lava i piedi agli Apoftoli , è la


voro infigne di Taddeo Landini Fiorentino .
I Cartoni , che fono nella detta Sala Paolina
detta anche Regia , fono difegni ; che fece
il Maratta per li Mofaici di S. Pietro . La
detta Cappella è ampia , e magnifica ; e la
fua volta fu örnata di ſtucchi dorati con di
fegno dell'Algárdi , è d'altri celebri Vir
tuofi , con un pavimento di marmo vario ,
e Coro per Mufici affai riguardevole .
Nell'Appartamento contiguo fono mol
te Camere , e Fregi , alcuni de' quali fu
rono dipinti da Pafquale Cati da Jefi ; ec
cettuata la piccola ſtanza verſo la Loggia ,
che fu dipinta da Annibal Caracci .
Nelle Stanze i SS. Pietro e Paolo ftanti

fono di Raffaele , terminati da Frá Baſtian


del Piombo ; il Dávidde del Guercino ; la
Beata Vergine , e San Giuſeppe col Bam
bino , del Vandicli ; i quattro Quadri ifto
riati , d'Andrea Sacchi :
Appreffo è una nobile Galleria con buo
ne pitture rappréfentanti molte Iftorie fa
gre , fatte per ordine d'Aleffandro VII , ed
ornata con vago foffitto intagliato . Nell '
Ovato della prima fineftra a mano dritta
Gio
DI TREV I.
235
Giovan Francefco Bolognefe vi dipinfe il
Roveto ardente ; e nello ſpazio tra le fine
ftre Giovanni Miele efpreffe il paffaggio
e degli Ebrei per il Mare Roffo . Il medefi
2 mo Giovan Francefco Bolognefe fece nell'
1 altro Ovato della fineftra la Terra di Pro

miffione , e l'altra Iftoria del paffaggio fud


detto fu colorita da Guglielmo Cortefi ,

detto il Borgognone . Il Gedeone , che


dal Vello d'una Capra cava la rugiada , fu
dipinto nell' Ovato della terza fineſtra da
Salvator Rofa ; il David col Gigante Golia
nel fito feguente è pittura di Lazzaro Bal
di . Nel terzo Ovato dipinfe Carlo Cefi il
Giudizio di Salomone ; e l'iſtoria del Re
Ciro fu colorita da Ciro Ferri , che dipinfe
ancora l'Annunciazione nell' ultimo Ova
to . Nella facciata , che termina la Galle
ria , la Natività di Noftro Signore fu di
.
pinta da Carlo Maratta . Nell'Ovato fu

la prima fineftra dall'altra parte , Egidio


Scor Alemanno vi dipinfe la Creazione
dell' Uomo ; e nel primo intervallo fra le
due fineftre Giovanır' Angelo Canini vi co
lori il Difcacciamento d'Adamo e d'Eva

dal Paradifo Terreftre . Il Sagrificio d'Abe


le
236 RIONE SECONDO
le nell' Ováto della feconda fineftra è del
Tuddetto Scor ; e l'Arca di Noè nello ſpa

zio feguente è di Paolo Scor, fratello d'Egi
dio ; il quale dipinfe ancora il Diluvio nell'
altro Ovato ; e il Sagrificio d'Abramo nell'
intervallo è pittura del fuddetto Canini .
Ifacco e l'Angelo fu la feguente fineſtra
fono del fuddetto Giovan Francefco Bolo
gnefe ; e Giacobbe , ed Efau nell'ultimo
fpazio , di Fabrizio Chiari Romano ; e
finalmente il San Giuſeppe nell'Ovato ulti
mo è opera dello fteffo Bolognefe .
1
A Dalla parte donde s'entra nella Galleria ,

Franceſco Mola dipinfe Giuſeppe Ebreo co'


fuoi Fratelli . Le figure , ed ornamenti di
chiaroscuro , che unifcono tutte le defcritte
pitture, fono del Chiari , del Ganini , e del
Cefi ; le Profpettive poi e Colonne , de'fud
detti Fratelli Scor ; adeffo è il tutto ornato

di prezioſi vafi di porcellana , ftufe , e ta


volini di marmo belliffimi .

Negl'Appartamenti fotto l'Oriuolo ve


defi una piccola Galleria , ornata da Urba
no VIII. co'difegni delle fue Fabbriche , ac
compagnati da belle Vedute , e Paefi con
penfieri del Bolognefe fuddetto , che di
pinſe
DI TREVI .
TRE 237
pinfe ancora l'altra Galleria minore conti
gua infieme con Agostino Taffi .
Gl'Appartamenti fatti da Gregorio XIII .
9
hanno quantità di ſtanze con foffitti doratį
e fregi del Cavalier d'Arpino , che dipinfe
altresì in una Cappella ivi efiftente diverfe
iftorie di San Gregorio Magno . Sono nelle
dette Stanze molte pitture a freſco nelle
muraglie, e ad olio ne'Quadri affai buone
e ftimate , come il San Giovanni Batifta di

Raffaelle , che era del Collegio de ' Maro


niti , e due Quadri del Zuccheri , che erano
in Santa Maria Maggiore ; La B.V. di Carlo
Maratta fatta a Mofaico fotto l' Orologio ,
e l'Ecce Homo dell'Albano ; ed altri .

Nell' altro Appartamento , che rifponde


ful Giardino dalla parte di Levante , vedefi
una Cappella in forma di Croce Greca , di
pinta da Guido Reni , il quale fece anche,
nell'Altare il Quadro della Santiffima Nun
ziata; e tutte l'altre pitture fono lavori bel
liffimi dell' Albani . Nella Volta della gran

Sala , dove fi tiene il Conciftoro pubblico ,


e dove termina il giro vaftiffimo del Palaz

zo, vedrete una perfetta profpettiva d'Ago


ftino Taffi , e diverfe Virtù colorite da
Qrazia
238 RIONE SECONDO
Orazio Gentilefchi , ed inoltre molti Car
toni d' Iftorie fagre , fatti da Andrea Sac
chi , da Pietro da Cortona , e da Ciro Ferri
per modelli delle Cupole inferiori della Ba
filicaVaticana, e trasportativi dal portico fu
periore di quella per ordine d'Innocenzo XII.
Il Giardino , come fi diffe , è deliziofo
formando un miglio di circuito ; Urba
po VIII, lo fece da ogni parte circondare di
muraglie altiffime, fabbricate a guifa di ba
loardi ; il Pontefice Benedetto XIV fece a'

piedi delle fuddette muraglie rifare una


commoda ftrada , che conduce dalle Quat
tro Fontane fino al principio della falita del
la Panetteria , terminando in un comodo

Lavatojo pubblico con abbondante Acqua .


E' copiofo il Giardino di vaghi comparti
menti , riguardevoli per la rarità de' fiori ,
ed ancora abbondantiffimo d' agrumi fingo
lari fonovi ombrofi paffeggi , e viali am
pliffimi , terminati da nobili profpettive ,
e varie fontane ; fra le quali quella di por
fido circolare è ftupenda, e i due Nani Egi
zj , o Etiopi : le ftatue fingolari fono una
Matrona fedente , che allatta , e l'Adriano
nudo dentro il Bofco , con clamide , che
par Pianeta . Tor
DI TREVI , 239
Tornandofi indietro alla Scala Regia del
Palazzo v'è una belliffima pittura antica
di Melozio , che fu il primo a fare il Sotto
in fu. Quefta pittura era nella Chiefa de
molita de' SS. Apoftoli , ed ha di fotto un'
ifcrizione , che ſpiega tutto ciò .
Sulla Piazza , come fi è di fopra detto ,
fi vedono due belliffimi Cavalli di marmo ,

con due giovani , che moſtrano regerli ,


credute opere di Fidia , e Praffitele . Co
ftantino Magno le collocò nelle fue Terme
Quirinali ; donde Sifto V. le traſportò nel
fito prefente , avendole fatte riftorare , e
porre quivi colla direzione del Fontana ;
acciò rendeffero ornamento ,, e profpetti
va infieme al Palazzo , ed alla ftrada Pia ,
ed è derivato da' medefimi il nome del
Palazzo , detto oggidi di Monte Cavallo .
Confermavano quefto comun ' errore le
antiche iſcrizioni feguenti fcolpite nelle
loro bafi , cioè fotto al Cavallo creduto di
Fidia :

Phidias nobilis Sculptor , ad artificii pre


flantiam Declarandam , Alexandri Bu

cephalum domantis Effigiem e mar


more expreffit .
Nel
240 RIONE SECOONDO

Nella fteffa bafe leggefi ancora un' altră


di Sifto .

SIXTUS V. PONT. MAX.


SIGNA ALEXANDRI MAGNI CELEBRISQUE
EJUS BUCEPHALI
( EX ANTIQUITATIS TESTIMONIO PHIDIÆ
ET PRAXITELIS
EMULATIONE HOC MARMORE AD VIVAM
EFFIGIEM EXPRESSA
A FL. CONSTANTINO MAX , B GRÆCIA
ADVECTA
SUISQUE IN THERMIS IN HOC QUIRINALI
MONTE COLLOCATA
TEMPORIS VI DEFORMATA LACERAQUE
AD EJUSDEM IMPERATORIS MEMORIAM
URBISQUE DECOREM
IN PRISTINAM FORMAM RESTITUTA
HIC REPONI JUSSIT
AN. MDLXXXIX . PONT. IV.

Sotto all' altro creduto di Praffitele .

Praxiteles Sculptor ad Phidia æmulationem


fui monumenta ingenii poflerts relinquere
cupiens , ejufdem Alexandri Bucephalique
figna felici contentione perfecit .
Ora
DI TRE VI 241

Ora però vi fi leggono quefte fole parole:

OPUS PHIDIÆ .

OPUS PRAXITELIS .

E vi refta da un lato la feguente me


noria :

SIXTUS V. PONT. MAX.


COLOSSBA HÆC SIGNA TEMPORIS
VI DEFORMATA
RESTITUIT
IETERIBUSQUE REPOSITIS INSCRIPTIONIBUS
E PROXIMIS CONSTANTINIANIS THERMIS
IN QUIRINALEM AREAM TRANSTULIT
AN. SAL. MDLXXXIX . PONTIF. IV,

Urbano Ottavo per ampliare la fuddetta


Piazza fece diroccare alcune veftigia d' un
antico Tempio creduto del Sole , o della Sa+
lute , ch' era poco lontano dalle fuddette
ftatue , fra le quali è una bella fonte ; ab
1 battute poi del tutto da Innocenzo XIII. per
la nuova Fabbrica inalzata per fervizio del

& le
3
242 RIONE SB CONDO
le Stalle Pontificie con difegno di Alef
fandro Specchi .

Scendendofi indi verfo il piano della Cit,


tà per la ftrada renduta agevole da Pao

lo V., e poco diverfa dall'antico Clivio del


la Salute , fi vede à deftra il gran braccio
del Pontificio Palazzo per l'Eminentiffimo

Prouditore , Monfignor Maeftro di Camera,


ed altri Palatini , fatto coftruire da' fonda
menti , perchè il vecchio minacciava rovi
na , con gran magnificenza dal Regnante,
Sommo Pontefice Clemente XIII. Quefto
termina nel Palazzino della Dateria . A fi
niftra poi fono altre abitazioni per la detta
Famiglia Pontificia fattevi da Urbano VIII.
ove prima era il Convento de ' PP. Cappuc
cini ; la Chiefa de ' quali di S. Croce è oggi
della Nazione Lucchefe . Nel mezzo di
quefta ftrada è il Palazzo della Dateria_
trasferitavi dallo fteffo Pontefice ; effendovi

incontro le nuove abitazioni per la Fami


glia di Palazzo , dove Urbano VIII . aveva
pofta la Segreteria de' Brevi , nel fito dell'
accennato Convento de' PP. Cappuccini .

Di
DI TREVI ,
243

Di Santa CROCE e San BONAVENTURA


de' Lucchefi .

Uefta Chiefa , già dedicata al gran

S. Niccolò di Bari , detta de' Forbi


1 Q
taribus, & inPorcilibus , fu nell'An
no fanto del 1575. rifabbricata in onore di
San Bonaventura Cardinale , con un Con
vento per li Frati Cappuccini . Effendo poi
ftati trasferiti quefti Padri nel nuovo Con
vento a Capo le cafe , conforme fi è detto
fu conceduta, con alcune abitazioni anneffe ,
dallo fteffo Pontefice Urbano alla Nazione
I Lucchefe, che la dedicò al Santiffimo Cro
cififfo di Lucca , ed al medefimo San Bo

paventura , conforme fi legge nella Memo


ria pofta fopra la parta interiore .
La fuddetta Nazione riftorò la medefima

quafi del tutto a pro prie fpefe ; avendola


renduta molto vaga mediante la nuova Fac
2 ciata , ed un nobile". foffitto con diverfi or
namenti di ftucchi dorati , e nuove pitture
fatte da Giovanni Coli , e da Filippo Ge
rardi ambdue di Lucca . La Cappella della
Beata Zita fu dipinta da Lazzaro Baldi ,
Q2 è quel
244 RIONE SECONDO

e quella della Prefentazione di Maria Veri


gine , da Pietro Tefta : prefentemente il
Quadro è ftato mutato . Nella Cappella
della Concezione , il Quadro dell'Altare è
di Biagio Puccini , il San Frediano a deftra
di Francefco del Tintore , il San Lorenzo
Giuftiniano a finiftra di Domenico Maria
Muratori .

PALAZZO del Signor Conteftabile COLONNA ,

Egue il Palazzo del Signor Conteſtabile


Colonna, fabbricato nell ' eftrema parte
del Monte Quirinale da Martino V , ed
abitato da Giulio II . Ha un amplo Cortile ,
ed è affai riguardevole per li molti Appar
tamenti , che dentro di fe contiene . Il Log
giato colle due Gallerie , che riguardano
la piazza de ' SS. Apoftoli , fu fatto d'ordine
di D. Fabrizio Colonna con difegno di Nic
colò Michetti . Effendo ignobile la parte
corrispondente al Cortile , e il didietro ver
fo la ftrada della Pilotta , il Cardinal Giro
lamo Colonna Camarlingo di Santa Chiefa
fece erigere una maeftofa facciata , rifar
la fcala , riftorar tutto l'interno , e ador
nare
DI TRB V 1 . 245
nare l'intero braccio del Palazzo , ch'è
verfo la Pilotta , coftruendovi due nuovi

Ponti dall' appartamento al Giardino , che


fu parimente ornato di nuove profpettive ,
e arricchito d' antiche Statue , e Buſti. Eref
fevi altresì una nuova Galleria ripartita in
due ſpazj bislunghi , e un ovato nel mezzo,
e l'ornò di marmi prezioſi , e di Colonne
Il tutto fu eſeguito con difegno e Architet
tura di Paolo Pofi .

Nell' Appartamento ful pian terreno ,


dipinto dal Puffino , Stanchi , Tempeſta ,
e da altri, s' offervano molte Statue , Bufti ,
e baſſirilievi antichi , fra' quali la Deifica
zione d'Omero ; alcune Veneri degne di
particolare ammirazione; le ftatue di Flora,
di Germanico , di Drufo , e di D. Marcanto
a nio Colonna famofo Guerriero . Sonovi an

cora molti Quadri del detto Puffino , del


Guercino da Cento , di Guido Reni , e dî
Salvator Rofa: e una Camera dipinta a gui
fa di Romitorio da Pietro Paolo Scor . Per
le Scale fi vede una bella ftatua d'un Re

Barbaro , un Bufto d'Aleffandro Magno , e
I una Tefta di Medufa in porfido . La gran
Sala dipinta nella Volta dal Lanfranchi è
Q3 cir
246 RIONE SECONDO
circondata con buoni Ritratti d'Uomini il
luftri della Cafa Colonna ; e la proffima
Galleria contiene diverſe pitture , che mo
ftrano molte Città , e luoghi del Mondo .
Nell'Appartamento nobile fi vede quan
to fi può vedere di magnifico . Vi ſono ſei
Quadri del Brugoli , un Crifto in età giova
nile di Raffaelle , una Madonna di Tizia
no , ed altre opere infigni . Nella Camerá
degli Specchi dipinta da Mario de' Fiori ,
fono due Studioli mirabili , e molti Cainèi
antichi : La Galleria , che è una delle ma

raviglie di Roma , fu principiata con archi


tettura d'Antonio del Grande , e terminata
da Girolamo Fontana . Nella fua Volta vi

fu dipinta da pittori Lucchefi la Guerra di


Lepanto , in cui fu Generaliffimo il fud
detto D. Marcantonio . E'quefta Galleria
lunga palmi 328. , e larga palmi 50 , e più
ha le muraglie abbellite con ftucchi meffi
ad oro ; viene adornata da molti Quadri
fingolari e termina nel vago Giardino do
meftico incontro ad effa , che fi diftende
fino al Quirinale , e vi fi paffa per quattro

ponti di pietra , due de' quali innalzati fo


prà la pubblica ftrada , con permiffione
d' In
Di TR BV I. 247
d'Innocenzo XII. dal Signor Conteſtabile
D. Filippo Colonna , e gli altri due dal fo
pramentovato Cardinal Girolamo .
Nel Giardino vedefi la ftatua di D. Mar
cantonio Colonna ; Un frammento di mar
mo, rappreſentante la Nave , e la figura di
Cibele. I refidui delle Terme di Coftantino,
dove furono ritrovate le, due ftatue di Co
ftantino , e di Coftante , che ſono alla falita
del Campidoglio, e i due Cavalli di Monte
Cavallo . Tra le ftatue della cordonata ve
n'è una con la bulla in petto . Il gran pez

zo di marmo che è ivi , è lungo palmi 18 ,


largo palmi 17 , e groffo palmi 16 ; dalla
fcorniciatura , e figura fi vede effere fervito
d'angolo di grand ' Edificio . Qui ancora è
un pezzo di fregio fcolpito con feftoni , la
cui groffezza non può faperfi per effere
tagliato .
1 Ritornando nell'ultima Camera dell' Ap
partamento a deftra , tra le pitture è il Ga
nimede di Tiziano , l'Attilio Regolo di Sal
vator Rofa ; Due ftudioli uno di ebano е
l'altro di avorio ; Due Colonne di Verde
antico , due di giallo; Varie tavole di bian
co e nero , d'alabaftri agatati e fioriti . Tra
Q4 le
248 RIONE SECONDO
le Statue , è ottima la Flora . Due colonie
impellicciate di giallo ; e nell' ultinia è di
pinto il Trionfo d' Ercole . I Quadri della
Galleria fono l'Ecce Homo , e l'Europa
dell'Albano , Adamo, ed Eva del Domeni
chino ; una Venere d'Andrea Sacchi ; il Sa
grificio di Giulio Cefare › il Giuſeppe
Ebreo , e una figura di donna , del Maratta ;
la Madonna , che va in Egitto , di Guido ;
la B. Vergine addolorata , del Guercino ;
due di Salvator Rofa ; la Pefte , e un altro,
di Niccolò Puffino ; un gran Quadro d'Al
tare di Raffaelle ; una Madonna in tavola
di Pietro Perugino ; un San Franceſco di
Tiziano ; la Pietà dell'Albano ; e molte pit
ture del.Rubens . Bella è la Galleria pic
cola compofta di carte geografiche , le cui
Profpettive fono del Viviani , i Paeſi del
Mola , e di Gafparo Puffino .

Della Chiefa de' SS. APOSTOLI ,

Ontigua al fuddetto Palazzo è fituata


C la Chiefa de' Santi Apoftoli , che fi
numera fra le Chiefe edificate dal Gran Co
ftantino in Roma. Pelagio I. e Giovanni III,
Som
ry
DI TREVI . 249
Sommi Pontefici la riſtorarono , ed eſſendo
da principio Collegiata , col corfo del tem
po mancato il Capitolo , fu conceduta da
Pio II. ai PP. Conventuali . Viene decorata

dagl' Autori Ecclefiaftici col nome di Baſi


lica , tanto per l'antichità , quanto per le
Sagre Reliquie , che poffiede , effendo ce
lebre fin dal tempo di San Gregorio Ma
gno , che vi recitò due Omelie , e le con
} cedè molte Stazioni . E'Chiefa parrocchia
le , col Fonte ; e gode ab antiquo il Titolo
di Cardinal Prete . Martino V.la riedificò
da' fondamenti . Sifto IV. dell'Ordine Con
* ventuale vi rifece la buna . Giulio II.

fuo Nipote , mentr' era Cardinale , fece in


effa molti miglioramenti , aggiungendole il
portico efteriore. Sifto V. ingrandi l'anneffo
3 Convento , adornandolo con alcune Fonta
ne , e vi fondò un Collegio di dodici Reli
giofi ftudenti , che ora fono venti , col loro
Regente , che n'è Rettore , chiamato di
San Bonaventura , al quale conceffe molti
Privilegj , e buone Entrate • Il Cardinal

Brancato , detto di Lauria , dell'iſteſs ' Or

3 dine , fepolto in quefta Chiefa , adornô la


Facciata colle ftatue di Noftro Signore , e
de'
250 KIONE SECONDO

de'x11. Apoftoli fcolpite in Travertino , è


con cancellate di ferro. Minacciando il fud
detto Tempio rovina , fu rifabbricato di
nuovo con maggior magnificenza , e nobile
architettura dal Cavalier Francefco Fon

tana Romano nel 1702 , ai 27. di Febbrajo,


del quale anno Clemente XI. vi gettò la
prima pietra con alcune Medaglie d'argen
to , è d'oro , nelle quali leggevafi quefta
memoria .

CLEMENS PAPA XI. PONT. MAX.


PRIMARIUM LAPIDEM NOVÆ
BASILICE SANCTORUM
XII. APOSTOLORUM POSUIT .
DIE XXVII. FEBRUARII -
ANNO MDCCII. PONT. II.

Rappreſentavano l'accennate Medaglie


nel dritto l'effigie del Pontefice , col motto:

AUXILIUM MEUM A DOMINO .

E nel rovescio la pianta della nuova Ba


filica , colle parole :

NO
DI TREVI .
251

NOVA BASILICA SS . XII. APOSTO


LORUM URBIS .

The Refta quefta Bafilica divifa in tre ampiè

0 navi , la maggiore delle quali è lunga pal


mi 380. , e larga palmi 8o , adornata da
tre gran Cappelle per ciafcuna parte , e
fimilmente da groffi pilaftri d' ordine Co
rintio , é co❜loro cornicioni , ricchi di men
fole , ed altri lavori , fopra de ' quali è im
poſto il Voltone , fregiato di belli riquadra
menti , e fafce , nel cui mezzo Giovan
Batifta Gaulli , detto il Baciccio , rappre
fentò il Trionfo della Religione France
fcana. Il Quadro dell'Altar Maggiore ( con
fagrato colla Chiefa da Benedetto XIII. nel
1724. ) ad olio ful muro è di Domenico
Maria Muratori , e la Tribuna di Giovanni
Odazj . Nella Cappella de'Principi Colon
néfi dalla parte del Vangelo , il San Fran
cefco è pittura di Giuſeppe Chiari , e il de
pofito di D.Maria Lucrezia Rofpigliofi Sal
viati fu fcolpito da Bernardino Lodovifi .
L'altra incontro alla fuddetta , del Signor
Principe Odescalchi , diſegnata da Ludo
vico
252 RIONE SECONDO

vico Saffi , è ornata con quattro Colonne


ftriate di metallo , capitelli dorati , e orna
menti di ftucco confimili . La pittura di
Sant'Antonio è di Benedetto Luti e la
Beata Salomea .con San Giacinto è di Pie
tro Lucatelli .
Nelle Navi collaterali vi fi devono col

locare le ftatue degli XII. Apoftoli , fotto


de' quali refta il fito per li Confeffonarj , ac
ciò refti libero il paffo , e fcoperti i bafa
´menti de' pilaftri .
In tutti i Venerdi delle Quattro Tempo
ra v'è la Stazione ; come ancora nel Gio

vedi fra l'Ottava di Paſqua , e nella quar


ta Domenica dell'Avvento . Ogni Lunedì
vi fi venera Sant'Antonio di Padova con
Indulgenza Plenarià , celebrandovifi anco

ra la Fefta dell'ifteffo per tutta l'ottava☀


Oltre la primaria folennità de' SS . Apoftoli
Filippo e Giacomo , vi fi fa l' altra di San
Francefco d'Affifi , e fi riceve l'offerta fo
lita del Magiftrato Romano ; vi fi celebra
ancora quella di San Bonaventura , con
l'intervento de'Signori Cardinali alla Mef
fa ; e parimente due volte l'anno v'è l'Eſpo
2
fizione delle Quarant ' ore .
La
DI TREVI
353
La fuddetta Chiefa è ricca di fuppellet
Y
tili fagre , e di Reliquie infigni . Si venera
nell'Altar Maggiore una parte de' Corpi
de' SS. Apoftoli Filippo , e Giacomo ; e.
fotto la ferrata , che fi vede avanti di effo
nel mezzo della Crociata , fono cuftoditi i
Corpi di tredici Martiri , con buona parte
di quelli de' SS . Grifanto e Daria . Sono
dentro l'Altare di San Francefco i Corpi

de' SS. Sabino e Clemente , lo Scapulare del


Santo Fondatore , e la Tonaca di S. Tom
mafo Apoftolo . Ripofano nella Cappella
dedicaata Sant'Eugenia i Corpi della me
defima e di Santa Claudia fua Madre ?

ambedue Martiri . Nel grand'Armario col

1 locato fopra la Sagreftia , ſe ne confervano


moltiffime incaffate in argento ; e fra le
altre una gamba del menzionato San Filip
po , ove il Redentore lo lavò , e baciò nel
tempo della fua Paffione, ed un frammento
della Santiffima Croce , le quali Reliquie
fi moftrano al popolo nel giorno primo di
Maggio .
Sono erette in quefta Chiefa due Archi
confraternite fecolari , una detta del Cor
done di San Francefco , iftituita nel tempo
dl
254 RIONE SECONDO

di Sifto V, e l'altra chiamata de'Santi Apo


ftoli , eretta fotto Clemente VIII. per fol
lievo de ' poveri , che ne ricevono copiofe
carità , e particolarmente le perfone civili
cadute in miferia per qualche finiftro av
venimento ; gl' infermi ancora bifognofi
fono affiftiti dalla medefima con alcune li
mofine , e coi medicamenti neceffarj , me
diante la fola fede del Medico del Rione 2

che deve medicarli gratis , effendovi ſta


bilita un'ottima ſpezieria nella Piazza di
S. Euftachio . Diftribuifce la medefima Ar
chiconfraternita ogni anno molte Doti a
povere Zitelle ; e concede l'abitazione a
dodici Vedove bifognofe in riverenza de'
Santi XII. Apoftoli fuoi Protettori .

Palazzo ODESCALCHI a' Sant' Apoftoli .

Ella fuddetta Piazza incontro alla


N defcritta Chiefa fi vede il Palazzą
già de' Chigi ora del Duca di Braccia

no , di cui fece la pianta Carlo Maderno "


ma che fu in belliffima forma adornato di
facciata dal Cavalier Bernini , nel Ponti
ficato d'Aleffandro VII, e arricchito di Sta

tue
DI TRE VI , 255
tue e Quadri , trasferiti poi nell' altro Pa
lazzo poſto a Piazza Colonna dal Principe
D. Agoftino Chigi ; effendovi qui rimaſte
folo alcune Statue fotto il Portico con di
verfe ifcrizioni per la nuova fabbrica can
giate di luogo . Per le ſcale è un bel Bufto
d'Antonino Pio , e una Statua di Donna
ignota d'ottimo lavoro : vi fono due bafi
in una delle quali fi vede rappreſentata la
Spagna in piedi con melo granato in ma
no , e nell'altra una Donna col falcetto da

mietere , efprimente la Sicilia , trovata


a'piedi del Portico d'Agrippa , ove può ef
fere , che ve ne fiano ad ogni colonna . So
no in quefto Palazzo le Statue di Maffimi
no > e di Claudio Imperatori ; di Cerere ,

e d'Apallo ; nel principio della fcala una


che credefi rappreſentare una Regina dell'
Amazzoni ; e in Sala la Statua di Lucio
Vero , e la rariffima di Calligola .
Gl'Appartamenti fono ora ftati accre
0 fciuti notabilmente con la prolungazione
J del Palazzo , feguitando fempre l'architet

tura del Bernini ; ciò non oftante vi fi con


ferva ancora una camera con marine efpref
fe nelle muraglie d'Agoftino Tafli , ed una

Galle
256 RINE SECONDO

Galleria ben adorna di frutti , e fiori della


Stanchi .
In varie ftanze dell'Appartamento terre
no s'offervano oltre una bella galleria ot
tantaquattro Colonne di marmi varj prezioſi
con diverfi bufti d'Imperadori, e colla mol
to bella ſtatua rara di Cleopatra , quelle di
Giulio Cefare , d'Augufto, d'Adone, d ' un
Bue e d'una Vacca , e d'un Fauno con
un bufto di D. Livio , fatto da Francefca
Baratta Sono ancora notabili queffe
d'Apollo , e delle Mufe , le Colonne di gial
lo antica ‫ و‬che reggono i bufti de' dodici

Cefari , due Colonne di verde antico , e la


bella ftatua di Clizia , cangiata da Apollo
nel fiore Elitropio : le ftatue di Caftore e di
Polluce , di una Venere eccellentemente

fcalpita , e ricoperta con un finiffimo pan


no , ed anche i bufti d'Aleſſandro Magno
d'Antinoo , e di Pirro Re degli Epiroti ,
due Amori.ſcherzanti , fcolpiti da Dome
nico Guidi , e due Colonne d'alabaftro co
tognino , una ſtatua di Giulio Cefare , il
cui corpo è formato d'agata antica, il man
to d' alabaſtro , ed il refto di bronzo dora
to : l' altra confimile d'Augufto , còl corpo

però
1

DI TREVI , 257
però d'alabaſtro orientale : la ftatua di To
lommeo Re dell' Egitto , due Veneri , una
in piedi , e l'altra che efce dal bagno : il

bufto della Regina di Svezia fcolpito da ·
I Bernini , due Colonne d'agata , la ftatuetta
di Seneca : l'antico Sepolcro di pietra Egi
izia , accommodato ad ufo d' una vaga Fon
1 te , e due Colonne di marmo bigio , ador
C nate con varj fiori fattivi di pietre affai
07 fine . Fra le curiofità della piccola Galleria
contigua è molto fingolare la Tefta d'Aleſ
fandro Macedone di bronzo , ed un' Altare

antico poſto in bilico per poterlo girare , ac


1 ciò poffa goderfi un Baccanale eſpreſſo in
0 torno ad effo .

Salendofi negli Appartamenti fuperiori


nobili, fi ravvifano cinque Cartoni tirati ſo
7J pra tele da Giulio Romano , che efprimono
alcuni fatti di Giove: tre pezzi del Rubens:
il Martirio di Santa Apollonia di Giovan→
Di Bonati , alcuni Paefi di Monsù Bonaville ,
ed un buon ritratto di Guftavo Adolfo Pa

dre della Regina di Svezia . Sono nell'Anti


camera fra gli altri Quadri la Madonna col
Bambino dell' Albani , due Veneri , e
l'Adultera di Tiziano 2 un Baccanale di
R Carlo
258 RIONE SECOND Q
Carlo Maratta , cinque iftorie di Ciro Re di
Perfia del Rubens : il ritratto di Tommafo
Moro dal Wandich , cinque pezzi rappreż
1 fentanti alcune iftorie del Correggio , e al
tri dodici pezzi ftimatiffimi di Paolo Ve
ronefe .
Nell'Appartamento d'inverno fono 36 .
Arazzi teffuti con oro , che rappreſentano
le iftorie di Cefare , di Marc'Antonio , e di
Cleopatra , otto de ' quali furono difegnati
da Raffaele , dodici da Giulio Romano , e
gli reftanti dal Rubens
.:
1
E'di fomma ftima il Muſeo già della Re
gina di Svezia per la copia , e rarità di tut
te le Medaglie , e Medaglioni d'argento
oro , e metallo tanto degli antichi Cefari
quanto de'Sommi Pontefici , e d'altri Prin
cipi dell' Univerfo con diverfe gemme , e
Camèi defcritti da Pietro Bellori ; effendo
vi un Cameo fingolariffimo lavorato in
agata orientale, alto tre quarti di palmo , e
largo mezzo , nel quale fi ravvifano in pro
filo le tefte d'Aleffandro il Grande , e del
la fua Madre Olimpia .
Alla parte finiftra di queſto è il Palazzo

Bonelli , ora Imperiali , fatto , come s'è


già
DI TREVI, 259
già detto , con architettura di Fr. Domeni
co Paganelli Domenicano nel 1585., che fa
DA nobiliffimo profpetto nella piazza de ' San
ti Apoftoli .
Vi
Di San ROMUALDO , coll' Ofpizio annefo.

20 Uindi nella Strada , che dal Palazzo

Q de'Colonnefi guida al Corfo , vedefi


l'Ofoizio de Padri Camaldolefi . E'la
loro Chiefa dedicata a S.Romualdo , la qua
le in occafione della nuova
19 fabbrica del 1
Collegio Romano fu qui trasferita nel Pon
tificato di Gregorio XIII. II Quadro dell'
Altar Maggiore , dove fono rappreſentati
1 i Santi Fondatori di quefta Religione , è
opera ftimatiffima d'Andrea Sacchi , Negli
t altri Altari, il Quadro colla Beata Vergine ,
0 che va in Egitto ; è d'Aleffandro Turchi
Veronefe : l'altro incontro è di Franceſco
Parone Milanefe .

"
R 2 Det
260 RIONE SECOOND Q

Del Palazzo d'ASTE , e dell'ACCADEMIA


di Francia .

Ntrando nel Corfo truovafi alla mano


E finiftra il bel Palazzo già d'Afte , ora
de' Signori Rinuccini di Firenze , architet
tato da Giovannantonio de'Roffi , dal quale
è alquanto diftante il Palazzo delli Signori
Duchi di Nivers , fabbricato con bizzarra

architettura dal Cavalier Rinaldi , poi pof


feduto da' Signori Mancini , e ora dall'Ac
cademia di Pittura del Re di Francia , la
quale vi rifiede . Può in effo il Foraftiere
veder le più celebri fcolture greche formate
di fcagliola ; dandofi la permiffione di di
fegnarvele a ' Giovani ftudiofi d'ogni na
zione , come pure di difegnarvi il modello ,
e il nudo .

Palazzo PAMFILJ at Corfo

Ncontro al fuddetto Palazzo fi vede


I quello de' Signori Pamfilj , che forma
due Palazzi , uno de ' quali ha il profpetto
nella piazza del Collegio Romano , e l' al
tro
213
DI TREVI 261
tro , benchè unito , refta nel Corfo. Il Prin
cipe D. Camillo fece abbellire la parte, che
riguarda il Corfo , con una facciata archi
tettata dal Valvafori , e la parte interiore
Ľ adorno con vaghe pitture . Quello verfo il
C Corfo fpettava alla Principeffa di Roffano ,
14 che lafciollo al Cardinal Benedetto Pamfilj
12 fuo figliuolo ; e l'altro verfo la piazza del
Collegio Romano fu principiato da D. Ca
E millo Pamfilio, e compito dal Principe. fra
tello del medefimo Porporato , con vaga e
nobile architettura di Francefco Borromini.
Sono confiderabili nel medefimo diverfe
J
ftatue antiche , e pitture di celebri Autori ,
cioè del Tiziano , del Domenichino , d'An
drea Sacchi , di Carlo Maratta , e d'altri ;
I con due Librerie affai copiofe , l'una di
belle lettere , e l'altra di materie legali :
le fcala è dipinta di Paeſi da Gaſparo Puffi
no . V'è ancora un Quadro grande di Paolo
Brilli , uno del Mola , ed uno d'Animali
del Caftiglioni . Nell ' altre camere è la co
pia del Talamo nuzziale antico di Niccolò
Puffino . Il ritratto d'Innocenzo X. dipinto

da Diego Velafco , cinque Quadri d' iftorie


fagre d'Annibale Caracci , una Madonna
R 3 di
C
1

262 RIONE SECONDÓ


di Raffaelle , una Vifitazione del Garofo
lo , molti del Guercino , e di Tiziano , tra'
quali il famofo Baccanale , ed uno rariffimo
di Giovanni Bellino fuo Mäeftro : Vé ne

fono del Caravaggio , di Guido , del Parmi


gianino , del Saffoferrato , e d' altri . Una
Camera ripiena d' Uccelli dipinti , e molti
Ritratti d'Autori Fiaminghi . Ne' Mezza
nini una Venere di Tiziano ; Pfiche ; un'
altra con Amore, d'Annibale Caracci ; Il ce
lebre Quadro iftoriato del Teniers; una Ma
donna , e le Quattro Stagioni ripiene di fi
gure di Paolo Brilli , ed altri Quadri .

Palazzo nuovo PAMFIL) in Piazza


di Venezia s

L Principe D. Camillo , che grandemen


te ampliò il fuddetto Palazzo , fabbrico
un nuovo bracció corrispondente alla Piaz
za di Venezia con fomma magnificenza ,

ed ampiezza , effendo che dal vicolo con


tiguo al Palazzo de ' Signori d'Afte s'eften
de fino al vicolo , che dal piazza di Ve
neria conduce a quella del Collegio Roma
ed è nobilmente adornato di ftucchi ,
con
DI TRE 1¿ 263
côn ſtanze nel piano terreno ad ufo di bot
1 teghe , e ཝཱ con maeftofe ringhiere nel piano
1 nobile , e vaghe ringhierine nel primo mez
zanino fotto il fecondo piano ; potendofi
dire effer quefto Palazzo tutto infieme uno
de' più fontuofi , e grandi edificj , che fiano
prefentemente dentro la Città di Roma , il
tutto operato fotto la direzione dell'Archi
tetto Paolo Amálj .

Palazzo VEROSPI .

Ccanto ai Palazzi Pamfilj , e d'Afte è


Α l'altro di Verofpi , ripieno di Statue .
Nell'ultimo piano delle ſcale v'è una fta
tuetta di Sileno tutta pelofa . Negli appar- .
tamenti , oltre varj buſti , vi ſono vafi di

" porfido roflo e verde moderni , ma d'ec


cellente lavoro .

Della Collegiata di S.MARIA in Via Lata .

ງນີ້ :
Vvanzandoſi ſulla ſtrada del Corſo , fi
Avede la Chiefa Collegiata , e Parroc
chiale di S. Maria in Via Lata , antichiffi

ma fra le altre di Roma . Si ftima per anti


R 41 ca
264 " RIONE SECONDO
ca tradizione , confermata dalle memorie
della medefima , che i Santi Pietro e Paolo
la confagraffero in onore della B. Vergine
Maria , reftandovi effi per qualche tempo ;
e che v'aveffero fimilmente abitato i San

ti Giovanni Apoftolo , e Luca Evangeliſta ,


Marziale , Marco , ed altri .
L'Atar Maggiore, la Tribuna , e il foffit
to furono fatti di nuovo dai Canonici fotto
Aleffandro VII , contribuendovi la Famiglia
d'Afte . Le colonne della navata erano di

belliffimo cipollino antico ignorantemente


nafcofte con ricoprirle di fottiliffime lami
ne del comune e tenero diafpro di Sicilia .
L'architettura della Chiefa è del Cavalier

Cofimo da Bergamo ; le pitture della Tri


buna fono d'Andrea Camaffei ; l' iftorie del
la B. Vergine colorite nel foffitto di Giacin
to Brandi , e i 4. Apoftoli a bafforilievo
del Fancelli ; il Quadro alla Cappella de'
Servanzj è di Giuſeppe Ghezzi . V' è una
facra Immagine della B. V. , dicono dipinta
da San Luca . La vaghiffima facciata di
travertino , foftenuta da colonne d'ordi
ne corintio , e adornata con un Portico fer
rato con cancelli di ferro , fu formato con
mi
DI TREVI. 265
mirabile difegno da Pietro da Cortona
Narra il Baronio , che queſta Chiefa fu
confagrata da Sergio Papa l'anno 700 ;
avendola molti fecoli dipoi riftorata da?
fondamenti Innocenzo VIII , il quale nel
1485. fece diroccare un Arco eretto in que
fto luogo , che ingombrava il Corſo , ſti
mato di Gordiano da molti Antiquarj , e
fecondo la lettura di Rufo .

1 Palazzo DE CAROLIS , e Palazzo MELLINI :


J
Rofeguendofi per il Corfo s'offerva il
P nuovo Palazzo De Carolis , fabbrica
2
to con difegno d'Aleffandro Specchi , il
quale oltre la fua belliffima comparfa efte
riore ha nobiliffimi , ed ornatiffimi Ap
partamenti ; ultimamente è ftato acquiſtato
da' PP, del Collegio Romano . Dirimpetto
è il Palazzo già de ' Cefi , ora de ' Mellini ,
il quale fu dall' ultimo Cardinal Mellini ri
ftorato con maggior ampiezza , effendone
architetto Tommafo de Marchis .

Di
266 RIONE SECONDO

Di San MARCello .

Ontigua è la Chiefa di San Marcello ,

C già Cafa di Santa Lucina Matrona

Romana , nel qual luogo era un Albergo


"
pubblico di Cavalli , alla cura de' quali fu
deftinato dal Tiranno Maffenzio quefto
Santo Pontefice e Martire Romano , che vi
ricevè la palma del Martirio . Rovinando
la medefima nel 1519. ai 22. di Maggio
reftò illefo un Crocififfo , che ancor oggi
nel proprio Altare fi conferva , e per tal
cagione accumulate molte limofine , fu ri
dotta la Chiefa in miglior forma . Diede
molto ajuto a quefta fabbrica il Veſcovo
di Rimini Afcanio Parifani; e poi nel 1597.
i Signori Vitelli vi rifecero di nuovo l'Al
tar grande con vago foffitto dorato .
Era nel principio quefta Chiefa Colle
giata e Prepofitura con dieci Canonici , ed
*
oltre il Cardinal Titolare' aveva un altro

Cardinale , ch' era Arciprete del Capitolo


Durò quefta Prepofitura fino all'anno 1375 ,
nel quale fu conceffa da Gregorio XI. la
Chiefa colle fue' ragioni ai PP. Serviti , co
st
DI TREVI . 267
si detti , perchè profeffano una particolar
fervitù verfo Maria Vergine , effendo fta
ti iſtituiti da fette Beati , e da San Filippo
Benizj Fiorentino nel 1285 .
Fu qui éretta una Compagnia in me
moria de' Sette Dolori della B. V. Mária ,
alla quale fu fabbricata da' Fratelli una no
bile Cappella , concorrendo particolarmen
te alla fpefa la Signora Domitilla Čefi . La
Cappella fuddetta fu dotata da Monfignor
Matteo Grifoni l'anno 1562 ; é nel 1607.
fini d'ornarla il Cavalier Giovan Matteo
fuo parente . Quella del miracolofo Croci
fiffo fu rinnovata nel 1613. con molta fpefa
dalla Confraternita unitavi föttò l'invoca
zione del medefimo; e in effa (oltre il Santo
Legno della Croce accomodato in Reliquia
rio fingolare compofto di pietre prezioſe ,
e tutto da fcomporfi , avendone fatto il di
fegno Carlo Franceſco Bizzaccheri , e la
fpefa GiovanAntonio Fagnini ) fi venerano
dentro l'Altare i Corpi de'SS. GiovanniPre
0
te , Blafio , e Diogene , e v'è ancora buona
parte del Corpo di San Longino, che trafifle
il Coftato del Redentore . Fu riſtorata que
fta Chiefa dalla Famiglia Vitelli , e nobi
litate
268 RIONE SECONDO

litata con bella Facciata di travertini da


Monfignor Cataldi Buoncompagni , che la
fece architettare dal Cavalier Fontana :

Nella prima Cappella a deſtra entrando


in Chiefa , il Quadro della Santiffima Nun
ziata è di Lazzaro Baldi . Nella terza tutte

le pitture fono di Giovan Batifta da Nova


ra . Nella quartà , dove fi venera il Croci
fiffo affai celebre , e miracolofo , vi fond

molte pitture di Pierino del Vaga , e alcune


di Daniele da Volterra . Nella quinta fatta
di nuovo , e ornata di vaghi marmi dal Car- `
dinal Fabrizio Paolucci , il Quadro di

San Pellegrino Laziofi , i laterali , e le pita


ture di fopra fono d'Aureliano Milani Bolo
gnefe . Nell'Altar Maggiore tutte le pittu
re , che adornano la Tribuna , fono del fud
detto Novara , il quale dipinfe ancora tutte
l'iftorie , che fi vedono intorno alle Nave
della Chiefa . Dall'altra parte , la Cappella

di San Filippo Benizj fu colorita dal Cava


lier Gagliardi . Nella fuffeguente la Con
verfione di San Paolo è di Federigo Zuc
cheri le pitture a freſco fono di Taddeo
fuo fratello : e le Tefte di marmo , che fo

pra alcune ifcrizioni fi vedono , furono fcol

pite
DITRE VI १ 269

pite dall'Algardi . Nell'ultima il Quadro


2. colla Madonna de ' Sette Dolori , e tutte le
altre pitture fono di Paolo Naldini , Sono
degni d' offervazione ancora i Depofiti , e
particolarmente quello del Cardinal Cen
nini preffo la porta grande , fcolpito da
Giovan Francefco de' Roffi , e l'altro del
Cardinal Paolucci . Sono collocati in belle
Urne di marmo nero fotto l'Altar Maggiore
i Corpi di S. Marcello, e di S. Foca Martiri
Nell' anneflo Convento , in cui ftanno i
Padri fuddetti , fu già ritrovato un refiduo
d'antico Tempio , creduto d ' Ifide Efarata ,
per efferfi ivi fcoperto un faffo colle parole
feguenti :

TEMPLUM ISIDIS EXORATÆ

Altri però la fuppofero , dove oggi fta la


Chiefa di S. Maria in Aquiro nella piazza
Capranica .
Ufcendofi per la porta collaterale , fi
vede incontro il Palazzo de'Signori Muti ;

D e voltando alla finiftra , fi giunge in una pic


cola piazza , dove è l'Oratorio dell'Archi
confraternita del Santiffimo Crocififf di
S. Marcello , Deli
270 RIONE SECONDọ

Dell'Oratorio di San MARCELLO , e dell'Ar

chiconfraternita del Santiffimo Crocififo .

Oll' occafione , che il fuddetto Croci


Co fiffo reftò illefo fra le rovine della
Chiefa di S. Marcello , come s'accennò , fi

prefe in gran venerazione dal Popolo Ro


mano ; ed effendo dopo tre anni Roma tra¬
vagliata dalla peftilenza , fu portato pro
ceffionalmente in diverfi luoghi della Cit
tà . Ceffato poco dopo l'accennato flagello ?
perchè nelle detté Proceffioni molti in fe
gno di penitenza veftiti di facco nero , e
fcalzi accompagnavano quella S. Immagine,
in memoria della grazia ottenuta , fi formo
una Compagnia , che veftiffe quell'abito , e
fi chiamaffe del Crocififfo .
L'anno 1568 , avendo quefta Compagnia
per fuoi Protettori i Cardinali Aleſſandro e
Ranuccio Farnefi, ambidui Nipoti , e Crea
ture di Paolo III, fecero edificare queft'Ora
torio in guifa d' una Chiefa ornata di belle
figure; effendo quelle della deftra di Nicco
lò Pomarancio , e le altre della finiftra di
Cefare Nebbia , con altre Iftorie della Cro
ce
DI TREVĮ , 271
ce fatte da Giovanni de' Vecchi . Il fud
detto Pohtefice la creò Archiconfraternita ,
concedendole molti Privilegj.

Di Santa MARIA delle Vergini , e fuo


Monaftero..

Ntrandofi nella ftrada , che guida alla


falita di Monte cavallo , fi truova ful
la finiftra la Chiefa col Monaftero di Santa
Maria delle Vergini, edificata l'anno 1604.
nel tempo di Clemente VIII. fotto la dire
zione d'un Padre della Congregazion dell'
Oratorio , ajutato da perfone pie , e dal
fuddetto Pontefice , col titolo della Regi
na delle Vergini Affunta in Cielo . Sieguo
no quefte Madri la Regola di Sant'Agofti
no , fanno vita comune , ed hanno abbel
lita la Chiefa con nobile Altar Maggiore >
fatto di belliffime pietre , col difegno di
Mattia de'Roffi Vi fono un Quadro dell'
Affunzione fatto dal Gemignani ; e le due
C
Statue di San Giuſeppe , e di Sant'Ago
ftino nelle nicchie laterali di Filippo Car
cani ; ibaffirilievi di S. Caterina V. e M.,
€ della Maddalena di Franceſco Cayallıni į
il
272 RLONE SECONDO

il Quadro del Signore , che apparifce alla


Maddalena , del Mercati dal Borgo Sanfe
polcro . Terminoffi l'anno 1697. la fabbri
ca della medefima Chiefa , coll'ornamentą
della nuova facciata .
!

Di Santa MARIA dell'Umiltà , e fuo

Monaflero.

Slegue più oltre alla deftra della ſtrada


col Monaftero chiamata
dell ' Umiltà , fatta fabbricare da D. Fran
ceſca Baglioni Orfina , Dama Romana, che
reftò compiuta l'anno 1603. , e nel giorno
feftivo di S. Michele Arcangelo vi fi vefti
rono alcune Monache feguaci della Regola
di San Domenico , effendovi a tal effetto
venuté quattro Profeffe dall'altro Monafte
ro della Maddalena à Monte Cavallo . Am

pliarono pochi anni fono quefte Monache il


Monaftero , e riftorarono la Chiefa col di

* fegno di Paolo Maruccelli , con una nuova


facciata , difegnata dal Cavalier Carlo Fon
tana , il bafforilievo della quale è di Vin
cenzo Felici allievo del Guidi . Le ftatue
gi ftucco nelle nicchie fono d'Antonio Rag

gla
*
DI TRBV I · 273 .
gi ; il Quadretto della B. V. Maria pofto
nell'Altar Maggiore adornato di pietre
fine , e putti di rame dorato , ficcome la
Tribuna , fono dell ' Allegrini , altri dicono
del Nappi ; l'altra Cappella del Crocififfo ,
bene aggiuftata con pitture , ftucchi , e pie
A
tre di valore , fu pofta in opera col pen
fiero di Pietro Vecchiarelli ; effendo le fcol
ture , e i baffirilievi opere del Cavallini ,

'

S RIONE
274

RIONE III.

DI 1 COLONNA .

Ncomincia il fuo giro il Rio


ne di Colonna preffo Porta
Salara , dove è affiffa la la
pide ; giunge a Porta Pin
ciana ; paffa avanti a S.Giu
feppe a Capo le cafe ; e per ftrada Paolina
va al Portone di Propaganda ; indi per ftra
da Fratina , traverfando il Corfo , va a
San Lorenzo in Lucina , al Campo Marzo ,
e di dietro la Tribuna della Chiefa di S. Ma
ria in Campo Marzo alla Chiefa della Mad

dalena , e alla piazza della Rotonda : vol


ta di nuovo per la via del Seminario Roma
no , va alla piazza di Sant'Ignazio , entra
nel Corfo , paffa per l'Arco di Carbognano ,
volta per la ftrada di Santa Maria in Via ,
fino a S.Claudio de ' Borgognoni ; poi per
la chiavica del Bufalo , al Collegio Nazza
reno , avanti l'Angelo Cuftode , a Piazza
Barberini , alla Croce de ' Cappuccini ; don
de
DI COLONNA. 279
de prendendo la ftrada di San Bafilio , paf
fa avanti il Portone di Villa Lodovifi ; quin
di per la via Salara giunge alla fuddetta
Porta , dove termina . Il Rione alza per in
fegna nella bandiera una Colonna iſtoriata
in campo roffo .
Quefto Rione è così chiamato per la Co

lonna antica , fcolpita in marmo , eretta


alle glorie dell' Imperadore Antonino Pio ,
to piuttosto di M. Aurelio , conforme fi de
fcriverà a fuo luogo ,
Principia dunque il giro d'effo dalla Por
ta , detta forfe Pinciana dalle vicine abita

azioni de Pincj Nobili wis Romani; e che fecon


do il Donati dicevafi anticamente Collatina,

perchè conduceva a Collazia Caftello de'


Sabini , Sebbene neghi il Nardini d'effere
ftata quefta la Collatina, poichè la Via Col

latina , come dice Frontino , paffava preffo


il Campo detto Salone , dove è la gran for
gente dell'Acqua Vergine , e verfo quella
parte moftra il Cluverio effere 甫ftato il Ca
ftello di Collazia .

S 2 Villa
276 RIONE TERZO

Villa BORGHESE fuori di Porta Pinciana


e fua Defcrizione .

Uori di detta Porta , quafi cento paffi


F diftante , fi vede la famofiflima Villa
Pinciana de' Duchi Altems, ora de'Principi

Borgheff . L'edificò con gran magnificenza


il Cardinal Scipione Borghefe Nipote del
Pontefice Paolo V. E' tutta circondata da
buone muraglie , che formano il giro di cir
ca tre miglia, con diverfe porte all'intorno,
delle quali la principale corrisponde alla
Via Pinciana, compofta di groffi travertini,
lavorati con difegno di Martino Lunghi il
vecchio di maniera Jonica , e adornato col
bafforilievo d'un Toro da fagrificarfi . Ve
defi nel primo ingreffo un altro baſſorilievo ,
che rappreſenta l'Apoteofi , ovvero Confa
grazione d'un Imperadore , con due Termini
ornati di fiori e frutti fcolpiti , con diſegna
del Cavalier Bernini , da Pietro fuo figliuo
lo. L'ameno e lunghiffimo Viale d'alberi di
varie forti , che dal Portone fi ftende fino al
Palazzo in venti, e più compartimenti , ac
compagnati da fpeffe Fontane , fi rende
affai
DI COLONNA .
277
affai deliziofo , effendo anche degna di me
raviglia la Selva di quattrocento Pini, ador
nata con ftatue .
La Piazza incontro al Palazzo ha 240.
palmi di diametro , ed è circondata da
belli balauftri di travertino , abbelliti con
molti vafi , e fedili di verdura . La vaghif
fima Facciata principale del Palazzo tutta
arricchita di baffirilievi fingolari , e ftatue
antiche con architettura di Giovan Vefan

zio Fiamingo , è larga palmi 200 , conte


N nendo fra gli altri ornamenti due Bufti affai
ftimati di Trajano , e d'Adriano Imperado
ri. L'altra Facciata dalla parte di Levante,
è larga palmi 250 ; e l'altre due 147. l'una,
formande in tutto il circuito di palmi 734.
Vedonfi ne' lati della detta prima Fac
ciata le ftatue al naturale di Marc'Aurelio

Imperadore , e di Marc'Antonio fopra due


bafi di marmo . Rapprefentano gli accen
nati baffirilievi diverfe azioni degli antichi
Romani , e d'altri ftranieri di quel tempo ;
con la Pace ftabilita da'medefimi co'Sabini;

01 Romolo , e Tazio Re de'Sabini ; e fono di


particolare offervazione la Caccia de' Ci
gnali fcolpita con eccellenza , diverſi Bac
S 3 cana
278 RIONE TERZO

canali , la ftatua equeftre di Roberto Mala


tefta Capitan generale di Sifto IV , Curzio
in atto di precipitarſi nella Voragine , e
fopra la Loggia fcoperta un raro Bufto di
Geta Imperadore .
La Facciata verfo Tramontana è pari
mente adornata con baffirilievi di Baccana
li, Sagrificj, é cofe diverfe, e fopra la Porta
è una Tefta di Bacco affai rara. Quelle verfo
Levante reſtano fimilmente abbellite con al
tri ftimabili veftigj delle Romane magnifi
cenze , fra'quali fono i più riguardevoli un
Vafo di marmo con bafforilievo rappreſen
tante un Baccanale , e la ftatua di Mario
collocata fopra un piediſtallo .
Conduce la doppia ſcalá , adornata da due
Cornucopie , e da un Vafo con baffirilievi ,
nel mezzo della Loggia lunga palmi so:, e

larga palmi 29, dove fono le ftatue d'un


Satiro , d'una Mufa , di Giove , di Vene
re , dell' Imperador Galba , e d'un Re de'
Parti prigioniero fcolpito in porfido , con
altri ornamenti .
Il Palazzo rimane divifo in due ben gran
di Appartamenti , oltre quello di piana ter

6 ra , che contiene i comodi neceffarj per fer

vígio
Di COLONNÁ . 279
vigio de' Padroni La Sala del primo Appar
tamento è larga palmi 60 , lunga palmi 90. ,
ha fei porte , otto fineftre , è dodici Co
lonne affai ftimate di Granito ; Porfido
Verdé , e Giallo antico . Sono pregiabili
due Colonne di Lumachella, alte palmi 16.,

C quattro di porfido di palmi 15 ; quattro di

2 breccia corallina, due alte palmi 16.; é due


palmi 17.; è due altre di porfido ſcanneilate
uniche in Roma , alte palmi 11 ; che coll '
altre della Villa giungono al numero di 47.
A Oltre i Väfi di porfido ne fono d' alaba
ftro orientale , uno tondo col nome del de
fonto ; e un altro á guifà di tazza rotonda
ſoftenutá dälle Grazie: Sonovi ancora d'in

torno Buſti di marmo rappreſentanti i dodi'


ci Cefari , moderni: due Teſte fimili di Sci
pione Africano ; e d'Annibalé Cărtaginefe:
un Bacco fopra un antico Sépolcro , dov'è
intagliata egregiamente la morte di Me
leagro: un Quadro rappréfentante una Fama
dipinta dal Cavalier d'Arpino : due Caval
1 caté dipinte dal Tempefta , e molte altre
pitture del Cigoli , del Baglioni , e del
Ciampelli . Nella prima Camera un David
con la Fionda del Bernini : un Seneca di pa
S 4 rago
280 Rio N B TB R 20
ragone nel bagno: una Lupa di marmo roffa
con Romolo , e Remo : un antico baffor

lievo con Venere e Cupido, creduto di Pra


fitele : Giunone di marmo con abito di por

fido : due Vafi d'alabaftro bianco trafpa


rente , fatti da Silvio Velletrano : e molt
bufti antichi ben lavorati , fra' quali è fti
`matiffimo quello di Macrino . Nella fecon
da Camera tre belle ftatue d'Apolline , Nar
cifo , ed Icaro : il Toro di Farneſe compen
diato in metallo , e una Tefta d'Aleffandro
Magno in bafforilievo . Nella terza Camera
Enea , Anchife , ed Afcanio in un bel grup
po , fcolpito dal Bernini ; una Dafne , che
cangiafi in alloro feguita d'Apollo , del me
defimo . Nella bafe di detta ftatua leggonfi
-i ſeguenti verfi compofti dal Pontefice Ur
bano VIII . negli anni fuoi giovanili :

Quifquis amans fequitur fugitive gaudia


forma ,
Fronde manus implet , baccas vel carpit
amaras

Vi fono ancora due Bufti d'Augufto , e


di L. Vero : un altro moderno di San Carlo
Bor
DI COLONNA . 281
} Borromeo : una Tavola d'Alabaftro Orien

tale , un'altra di Paragone , ed alcuni ri


tratti dipinti dal Fiamingo . Nella vicina
I Galleria quattro Colonne di Porfido , due
Tavole della pietra fteffa , due Urne antiche
d'alabaftro , due altre moderne di porfido
fatte da Lorenzo Nizza: e otto grandi Tefte
antiche , fra le quali fono affai ftimabili
quelle di Platone , e di Pertinace .
Nelle prime Stanze dell'Appartamento
fuperiore , vedrete quattro Statue antiche
di Diana , d'una Zingara , di Caftore , e
di Polluce : il Bufto d'Annibale , l'Ercole
Aventino colla Tefta di Toro , il Gruppo
di Fauftina e di Carino Gladiatore fuo
۱۱ · Amante , un altro ftupendo Gladiatore di
T
• rara bellezza trovato a Porto d'Anzio , col
nome del fuo Autore Agazia Efefino fcol
pito in Greco , un Baccanale in pietra pa
E ragone , fcolpito dal Fiämingo ; un Salva
tore in porfido fcolpito dal Buonarroti : un
Moro di pietra nera con camicia d'alaba
ftro : una Statua d'Agrippina , una Teſta di
7 Adriano
, un Sileno belliffimo che tiene un
Bacco fanciullo tra le braccia , che fi vede
copiato in bronzo` eccellentemente nella
Villa
282 RIONE TERZO
Villa Medici , di cui i Profeffori atteftano
non aver vedutè ; tra l'opere Greche ,
gambe più perfettamente diſegnate di que
fte ; altre Statue ; è Colonné di marmi an
tichi , è un Ercole , che uccide Antéo , di
pinto dal Lanfranchi :
Nella Loggia una Statua di Flora , e un'
`altra di Venere ; i Bufți di Marco Aurelio ,
di Claudio Drufo , di Licinio Valeriano , e
d'Apollonio Tianeo la Capra Amaltea ,
che allatta Giové : un Gladiatore ferito ,

e una Tefta di Cleopatra fopra una Tavola


di porfido : Le pitture fono tutté del Ca
valier Lanfranchi, eccettuate quelle di Vul
cano , e di Venere , che fono di Giulio Ro
mano . Nelle ftanze feguenti , un bel Toro
di marmo nero fopra una Tavola d' alaba
ftro : due Idoli Egizzj , un Gladiatore , un
Centauro , l'effigie d'Augufto , una Statua
di Diogene , un' Ifide donzella Cretefé, che

fi trasforma in maſchio, fcolpita dal Berni


ni : le Tefte di Fauftina , d'Antonia Augu
fta , d'Ottacilla di Trajano , di Decio , di
Gordiano , e d'altri : due belliffime Statue
di Venere : un S. Girolamo del Paffignani:
un Salvatore del Caracci : una Venere con
Cu
DI COLONNA .
283
Cupido , e un Satiro di Tiziano : le Statue
di Trajano , e d'Antonio : una Zingara di
marmo nero con tefta , mani , e piedi di
bronzo : un Bacco , un Fauno , e una Ninfa
marina : le Tefte di Livia , e di Berenice ;
molti Quadri del Doffi da Ferrara ; dello
Scarfellino , e d'altri: un Arpocrate: il Cen
tauro , che porta fu le fpalle Cupido con un
gruppo d'Amorini : il Centauro Neffo , che
rapifce Dejanira : le Tefte di Nerone , di
Settimio Severo , e di Giulia Mefa : uno
Studiuolo ingegnofiffimo , una Statuà di Ve
fpafiano , è un'altra di Nerone : una Teſta
d'Aleffandro Magno : un Fanciullo addor
mentato dell' Algardi ; la bella Tefta di
Floriano , una Diana dipinta da Lörenzino
da Bologna , un Sanfone di Fr. Sebaftiano
del Piombo : il Gruppo ftimatiffimo delle
tre Grazie : la Statua d'una Mora in abito
bianco , d'un Giovane , che fi cava una
fpina dal piede , e d'una Schiavetta , che
piange : un'altra Tefta di Livia , e un'altra
d'una Sacerdoteffa : il Bufto del Cardinal

Borghefe fcolpito dal Bernini : cinquan


tädue Ritratti di Dame di varie Nazioni ,
dipinti da Scipione Gaetani : una Madonna
di
*f
284 RIONE TERZO
di Guido Reni : due Tefte di Raffaelle , un
Giuſeppe del medefimo : i Re Magi d'Al
berto Duro : il Padre Eterno del Cavalier

d'Arpino : una Madonna di Pietro Perugi


no 9 ed altri molti . Vedrete ancora Letti ,

Cimali , Spinette , Organi ; Orologi , e altre


cofe degne d'effere con maraviglia confide
rate . Nella Villa poi fono da offervarſi la
magnificenza de’Viali, l'artifizio delle Ra
gnaje ; la varietà de' Giardinetti , il Parco,
il Bofco , le Proſpettive , i Teatri , le Fon
tane ; la gran Peschiera con infinità di pe
fci : l'Uccelliera , la Grotta , ed altre ben
intefe e magnifiche delizie . Giovanni Fon
tana vi portò l'acqua , e inventò le tante
Fontane ſparſe per queſta immenſa Villa ,
la cui Porta verfo quella del Popolo è dife
gno d'Onorio Lunghi. Jacopo Manilli ftam
pò una eſatta Deſcrizione di queſta Villa

Di San GIUSEPPE a Capo le cafe ,


e Monafiero anneſſo .

Itornando da Villa Pinciana in Città


R per la medefima Porta , fi truova
paffato il Capocroce di ftrada Felice , alla
mano
DI COLONNA , 28

mano finiftra nel principio della fcefa , la


Chiefa di San Giuſeppe a Capo le cafe , e
il Monaftero delle Carmelitane Scalze , le
quali ebbero per Fondatore il P. Francefca
Soto Spagnuolo , Sacerdote della Congre
gazione dell' Oratorio di S. Filippo Neri
Tanto la Chiefa , che il Monaftero furono
edificati nel 1598. Fulvia Sforza affegnò
V loro cento fcudi d'entrata perpetua . La
‫تا‬ Chiefa fu riſtorata dal Cardinal Lante ,
come attefta la memoria contigua all'Altar
Maggiore , il cui Quadro con la B. V. Ma +
3 ria , il´ Bambino , e l'Angelo che deſta
San Giuſeppe , è d'Andrea Sacchi ; quello ;
di Santa Terefa nell'Altare a mano deftra
è del Cavalier Lanfranchi ; e l'altro in
fe contro della Natività del Signore , fu di
pinto da Suor Maria Eufrafia Monaca di
quefto luogo . Le fuddette Monache cele
brano divota Fefta con Indulgenza Plenaria
i giorni dedicati al Santo Protettore dell'
Ordine , ed alla Santa Fondatrice Terefa .

De
286 RIONE TER Z Q

Del Collegio URBANO di PROPAGANDA FIDE .

Cendendofi per lo Stradone , che in


S contro fi vede , fta fituato verfo la ma
no dritta il fontuofo Collegio di Propagan
da Fide , ov' era già in parte il Palazzo
Ferratini ; fondato fotto il Pontefice Gre

gorio XV. , che nel 1622. vi creò la pro


pria Congregazione di Cardinali . Fu que
fto fucceffivamente ftabilito con buona fab

brica difegnata dal Bernini , e con buone


rendite da Papa Urbano VIII, l'anno 1627.
fotto l'invocazione de ' SS. Apoftoli Pietro
e Paolo. Indi accrefciuto da Aleffandro VII.
con architettura del Borromini di fabbrica ,
e di Chiefa, nella quale il Quadro dell' Al
tar Maggiore fu dipinto da Giacinto Gimi
gnani , quello di San Paolo da Carlo Pelle
grini , e l'altro di San Filippo da Carlo Ce
fi . Il Quadro di Noftro Signore quando con
fegnò le chiavi a San Pietro , è opera di
Lazzaro Baldi . Dall' altra parte il Croci
fiffo , con alcuni Santi , fu colorito dal Gi
mignani , il Quadro degli Apoftoli colle re
ti è copia del Vafari : gli ftucchi fopra l'AI
tar
PI COLONNA , 287
tar Maggiore fono del Fancelli ; e la Cap

DA pelletta di fopra nel Collegio fu dipinta a


frefco da Giovanni Ventura Borghefi , col
Quadro di Carlo Maratta . Furono termi
nati gli ornamenti di quefta Cappella , e
de ' Quadri lafciati imperfetti dal Cavalier
Borromini , colla direzione , e aſſiſtenza
del Cavalier Fontana . Il detto Collegio
chiamafi di Propaganda Fide , perchè fu

A iftituito a fine d' iftruirvi Operai per le Sa


cre Miffioni , i quali dilatino la Santa Fe
de Cattolica ne' Paefi degl'Infedeli , e per
ciò vi s' ammettono Giovani di varie Na
I
zioni , particolarmente dell' Afia , e dell'
Affrica , come Abiffini , Bracmani , Gre
ci , ed altri ; per iftruirli vi fono Maeſtri
e Profeffori di tutte le Scienze , e Lingue
oltre una copiofa Libreria, e una Stamperia

con ogni forte di Caratteri , fpecialmente


Orientali .

Di Sant'ANDREA delle Fratte


è Convento unito .

Oco diftante dal detto Collegio vedeſi


P la Chiefa Parrocchiale di Sant'Andrea
delie
288 RIONE TERZO

delle Fratte , già poffeduta in iftato molto


inferiore dalla Nazione Scozzeſe , prima
che abbandonaffe la Religione Cattolica .
Dopo lo fcifma d' Arrigo VIII. venne colle
fue entrate in potere , e patronato della no
bile Famiglia Romana del Bufalo ; e Si
fto V. l'anno 1585. la concedè ai Frati Mi
nori Italiani di S.Franceſco di Paola . Leo
ne XI. avea ordinata la riedificazione della
Chiefa da' fondamenti , ma effendo egli
morto in breviffimo tempo, Ottavio del Bu
falo profegul generofamente si lodevole pen
fiero, lafciando in morte buoni affegnamen
ti , acciò fi terminaffe nella forma prefente
con architettura del Guerra ; la Cupola pe
rò ed il Campanile fono architettati in for
ma bizzarra dal Borromini . De ' Quadri ch'
adornano l'Altar Maggiore , rapprefentanti
il Martirio del detto Apoftolo , quello di
mezzo è di Lazzaro Baldi , quello a deſtra
di Francefco Trevifani , quello a ſiniſtra di
Giovan Batifta Lenardi . La Tribuna fu la

prima opera a frefco di Pafqualino Marini ,


che dipinfe ancora gli Angioli, e la Cupola.
Nella prima Cappella a mano deftra , la
Natività del Signore è pittura di Girolamo
Mo
DI COLONNA . 289
- Mochi; il San Giuſeppe nella feconda è del
Cozza Calabrefe ; la quarta col Crocififfo
è riguardevole per li belliffimi marmi , de'
quali è ornata ; le pitture della quinta fi
credono d'Avanzino Nucci . Dall'altra par
te la Cappella dove è il Fonte Battefimale ,
fu dipinta dal Gimignani ; il San Carlo , ed
altre figure nella feguente , fono del fuddet
to Cozza , il Quadro co' SS. Francefco di 1

Paola , e quello di Sales nell ' altra, è´ di Gi


rolamo Maffei , la contigua era dedicata a
Santa Oliva : i PP. fuddetti hanno levato il

Quadro di quefta Santa, e poftovi in ſua ve


ce un altro coll'Immacolata Concezione "

S. Michele Arcangelo , e Santa Caterina da


Siena . L'ultima , dove fi venera una divo
ta Immagine di San Francefco di Paola , fi
vede abbellita di vaghe pietre intarſiate di
metallo dorato , ultimamente ridotta in que
fta nobiliffima forma ; in effa fono due An

C gioli di marmo con mifterj della Paffione


di Noftro Signore nelle mani , fcolpiti dal
Cavalier Bernini . L'architettura è del Ca

valier Fuga . Vi fono nella Chiefa varj De


pofiti , come quello del Re di Marocco Lo
renzo , morto in Roma nel 1739, fatto fare
Ꭲ .. dal
0
290 RIONE TERZO

dal Cardinal Belluga Spagnuolo ; quello del

1 Cardinal Carlo Calcagnini , fcoltura di Pie


tro Bracci , che reſta a finiftra entrando
per la Porta principale ; e l'altro a deſtra
fatto per la Ducheffa d'Avello , fcultura del
Cavalier Francefco Queiroli Genovefe ; e
quello del Cardinal Pier Luigi Caraffa "
eretto con difegno di Paolo Pofi . Nel Chio
ftro la Vita del Santo Fondatore fu dipinta
dal Cozza , Gerardi , e da altri .

ORATORIO di Sant'Andrea delle Fratte

e fua Confraternita .

Efta poco lungi fituato l'Oratorio del


R la Confraternita della detta Parocc
hiale , dove la fteffa Nazione Scozzeſe ave
va un' Ofpedale , che poi lafciò colla Chie
fa , per l'occafione accennata , e da quefta
Nazione la Confraternita comprò il fito cir
ca l'anno 1618 , e vi recita l'Offizio , ed
eſercita altre opere pie .

D
DI COLONNA. 291

Di Santa MARIA in S. GIOVANNI in Campo


ü
Marzo , coll'Ofpizio de' Padri Spagnuoli
Riformati della Mercede

Oco lontano nell' eftremità dell'antico


P Campo Marzo fi vede la piccola Chie
fa, eretta prima in onore di San Giovan Ba
tifta , indi alla B. V. Maria , della quale

qui fi conferva una divota Immagine . Fu


prima poffeduta da ' Padri della Dottrina
Criftiana , ed ora da ' Padri Scalzi di Santa
Maria della Mercede , detti ancora della
Redenzione degli Schiavi , che v'hanno un

Ofpizio , per li quali il Cardinal Gafparo


Borgia Spagnuolo riſtorandola , vi fece fare
anche il foffitto con pitture di Felice San
telli Romano . Le Iftorie della Beatiffima

* Vergine dipinte ne ' lati dell'Altar Maggio


re fono di Paris Nogari ; il Quadro di
S. Martino anneffo alla muraglia , fu dipin
to dal Cavalier Baglioni .

T 2 Di
292 RIONE TERZO

Di S.SILVESTRO IN CAPITE , e fuo Monafiero;


e dell' QDEO , e STADIO di Domiziano .

legue immediatamente appreffo uno


fpaziofo Convento di Monache di San
ta Chiara , unito a una belliffima Chiefa ,
dedicata ai SS.Martino e Silveſtro Papi, fab
bricata fecondo l'opinione del Biondi fulle
rovine delle Terme Domiziane , che non vi
furono mai , ma piuttoſto full' Odeo , o la
Stadio coſtruiti dall'Imperador Domiziano .
La fuddetta Chiefa è antichiffima , poi
chè fi legge in Anaftafio Bibliotecario , che
il Pontefice Simmaco la riftorò da' fonda

menti nell'anno 500 , cffendo prima ſtatą


eretta dal Santo Pontefice Dionifio circa

l'anno 261. Prima la poffederono alcuni


Monaci Greci , e S. Gregorio Magno vi re
citò alquante Omilie . S. Paolo I. la riedificò
di nuovo nel 757; ma rimaſta molti fecoli
abbandonata , furono poi in effa introdotte
le fuddette Religiofe di S. Chiara .
Gode queſta Chiefa il Titolo di Cardinal
Prete , e la Stazione il Giovedì dopo la
quarta Domenica di Quarefima ; poffiede fra
molte
DI COLONNA . 293

molte altre , due famofiffime Reliquie, cioè


un'Immagine del Salvatore da effo formata,
e mandata ( fecondo un' antica tradizione )
al Re Abgaro in Edeffa, e la Tefta di S. Gio
van Batifta , come nelle memorie laterali
di detta Chicfa vicino all' Altar grande fi
legge ; e ne ha perciò acquiſtato il foprano

me in Capite Stimafi quefta Chicfa per li
nobili paramenti , e quantità d'argenterie ,
una delle più ricche di Roma .
Principiarono quefte Madri a riftorarla
fino dal Pontificato d'Innocenzio XI , e ter

minarono a proprie fpefe il loro divoto ge


nerofo penfiero nell'anno 1690. Vedefi per
tanto la medefima fingolarmente adornata
di pitture affai nobili , la fua Volta molto
fpaziofa fu colorita da Giacinto Brandi ,
che vi rappreſentò la Beatiffima Vergine
Affunta , S. Giovan Batista , e San Silve
ftro • con altri Santi . I Baffirilievi però ſo

no del Gramignoli , che dipinſe ancora gli


Apoftoli nella gran Lunetta fopra l'Organo
della Chiefa . Le pitture a frefco in mezzo
alla Crociata rappreſentanti una Gloria , fu
rono fatte dal Roncalli coll'ajuto dell'Agel
lio , e del Confolano fuoi Allievi . Il Batte
T 3 fimo
294 RIONE TERZO

fimo di Coftantino Magno nella Tribuna è


di Lodovico Gimignani . Nella prima Cap
pella a mano deftra il Sant'Antonio , e le
Iftorie laterali fono di Giuſeppe Chiari ; la
feconda Cappella di San Franceſco fu dipin

1 ta da Luigi Garzi ; la terza di San Grego


rio da Giuſeppe Gezi . Nella prima a maño
finiftra il Crocififfo , e le pitture laterali ſo
no di Francefco Trevifani ; la B. Vergine ,
S. Giuſeppe , ed altri Santi nelle due Cap
pelle , che fieguono , fono del fuddetto Gi
mignani . Le Colonne poſte all'Altar Mag.
giore fono di un bell'alabaftro orientale .
La facciata della Chiefa fu fatta con dife

gno di Domenico de ' Roffi . La Statua di


S. Silveftro fu fcolpita da Lorenzo Ottone ;
quella di S.Stefano da Michel'Angelo Bor
gognone ; l'altra di S. Chiara da Giuſeppe
Mazzoni ; l' altra di S. Francefco , e i duc
Medaglioni da Vincenzo Felice .
Profeguendo per la ftrada dritta , che
sbocca nel Corfo , ed avanzandofi per il
medefimo verfo Piazza Colonna fi vede a
mano deftra il Palazzo Teodoli , ed a fini
ftra la Chiefa .

Di
Di COLONNA .
295

‫المية‬
Di Santa MARIA Maddalena al Corfo .

Raquefta una Chiefa Parrocchiale mol


E to antica , dedicata a Santa Lucia da
Papa Onorio I, come narra il Bibliotecario
nella di lui Vita . Leone X. l'anno 1520. la
conceffe alla Confraternità della Carità
per le Donne di mala vita , che defiderava
no convertirfi , e di fervire al Signor İd
dio , mediante la penitenza . Fecero per
tanto i Confratelli una nuova Chieſa , dedi
candola a Santa Maria Maddalena , e ob

bligandofi le Religiofe a perpetua Claufu


ra , fotto la Regola di Sant'Agoftino .
Clemente VIII. affegnò loro per vivere
fcudi cinquanta il mefe di limofine , ed or
dinò , che i beni di tutte quelle , che in ſe
greto, o in pubblico viveffero con poca one
ſtà , morendo ab inteftato , ricadeffaro a
quefto Luogo pio , nè poteffero le medeſi
me far teftamento , fenza lafciarvi almeno
la quinta parte de❜loro beni .
‫ا‬
Coll'occafione d'un incendio accaduto
l'anno 1617. nella notte dell'Epifania , che 5
ad un tratto abbruciò il Monaſtero , moſſo a
T 4 com
295 RIONE TERZO
compaffione il Cardinal Pietro Aldobrandi
no loro Protettore , e fua Sorella D. Olim
pia , le foccorfero con molta liberalità •
Paolo V. fece riedificare da' fondamenti il

Monaftero ; e da quello per dritta linea apri


la ftrada che va alla Chiefa di San Giuſeppe
delle Carmelitane Scalze a Capo le cafe ,
con penſiero di Martino Lunghi . Fu rifto
rata quefta Chiefa pochi anni fono dalie
medefime Religiofe con limofine , e furono
abbellite le fue Cappelle . Nella prima alla
deftra il Quadro del Crocififfo , e quello di
Santa Lucia nella feconda , fono di Giacin
to Brandi ; le pitture dell'Altar Maggiore ,
fono del Cavalier Morazzoni , eccetuatane

la Natività del Signore , e la Fuga in Egit


to, che furon dipinte da Vefpafiano Strada ;
Ora però v'è la Maddalena Penitente ch'
era prima nell'Altare feguente , opera cele
bre , e della più bella maniera del Guercino
da Cento ; in un'altra Cappella la Natività
del Verbo , la Vifitazione , e la Fuga in
Egitto fono di Vefpafiano Strada ; il Qua
1
dro della B. Vergine Maria con altri Santi
nell'ultimo , viene dalla Scuola di Giulio
Romano. Vi fanno fefta il giorno della San
ta
DIGOLONNA .
297
ta 22. di Luglio , e nel Giovedi dopo la
Domenica di Paflione , con Indulgenza
Plenaria .

Palazzo VEROSPI .

Ncontro al detto Monaftero è fituato i


IN
Palazzo Verofpi , architettato da Ono
rio Lunghi , e raggiuftato ultimamente con
penfiero d'Aleffandro Specchi ; dentro al
Cortile vi fi veggono alcune belle Statue
antiche , d'Antonino Pio , Marco Aurelio
ed Adriano Imperadore , una Diana Caccia
trice ; Apollo giovanetto , oltre varj Baffi
rilievi . Tra i Bufti quello di Macrino è ra
riffimo; le Statue d'Apollo, e di Giove fono
di fcoltura Greca.Nel Palazzo v'è di fingo
lare la Statua di Minerva al naturale d'un
fol pezzo d'alabaftro, avendo la Tefta fatta

di metallo dal Fiamingo ; la Galatea a fres


fco , fotto una Volta , di buona maniera
con un altro sfondo compagno , fono di

Sifto Badalocchi , della Scuola dell'Albani.
. La Galleria nel primo Appartamento è
vaghiffima pittura a freſco dello ſteſſo Al
bani ; fonovi tre Tefte antiche con quella di
Sci
298 RIONE TERZO

Scipione Africano , la piccola ftatua d'un


Idolo Egizio, e quella della Dea Nenia mol
to fingolare . S'ammira nel medefimo Pa

lazzo la Galleria armonica , già formata 1


con grandiffima fpefa in 40. anni di tempo
da Michele Todini , la quale contiene di
verfi Cembali , che fuonano uno , due , o

tutti gli altri da fe fteffi , ogni qual volta fi


fuona il Cembalo principale , effendo in
tutto fette , e le caffe de ' medefimi fono di
pinte dal Puffino .

Di San CLAUDIO de' Borgognoni ,

e loro Ofpizio .

Onduce la ftrada pofta incontro all'ac


Concennato Palazzo nella Piazza chia

mata de' Borgognoni , per la piccola Chic


fa di tal Nazione ivi efiftente , dedicata a
Sant'Andrea Apoftolo , ed a San Claudio
Vefcovo Quefta Chiefa , e fuo Ofpizio ,
è ftata ultimamente riedificata da fonda
menti dalla Nazione fuddetta con diſegno
d'Antonio Derifet Architetto Francefe .
Francefco Errico Nazionale nel 1662. fon

dò il detto Ofpizio , e nella fua morte l'ifti


tul
DI COLONNA . 299
tul erede univerfale di tutti i fuoi beni . Il

Quadro dell ' Altar Maggiore , rappreſen


tante San Claudio con Sant'Andrea , e la
1
Beata Vergine , era ftato dipinto da Luigi
Gentile ; ora v'è un'opera di Pietro Bar
beri , e il Padre Eterno di fopra , del Bic
chierai . Quello nella Cappella laterale a
t man dritta , era prima un Crocififfo ed al

tri Santi d'Antonio Gherardi ; ma adeffo


ve n'è ſtato meſſo uno di Placido Coftan

zi , e l'altro di Monſieur de Troy , Diretto


re dell'Accademia di Francia .

Palazzo CONTI de' Duchi di Poli ,

é Guadagnolo .

Ell'altra Piazza corrispondente dietro


N alla defcritta Chiefùola , vedefi il bel

Palazzo , prima fpettante ai Duchi di Ce


j
ri della famiglia Orfini , onde ancora vi re
0 fta il nome di Piazza di Ceri , ora del Sig.
1
Duca di Poli , e Guadagnolo dell'antichiffi
I ma Cafà Conti ; è riguardevole non fola
"
mente per la nobile architettura di Marti

no Lunghi il vecchio; ma ancora per i fuoi
ricch i addobamenti di tapezzerie , argen
ti s
300 RIONE TER ZO
ti , e Quadri di Pittori affai ftimati , co
me di Rubens , Caracci, Guido Reni , Cor
tona , Maratta , ed altri . V'è oltracciò una

copiofa , e rara Libreria , che gli reca un


grande ornamento .

Di Santa MARIA in Via , e Gonvenio

anneo de' PP. Serviti , e del fuo


Oratorio .

1
Ruovafi appreffo , nel fine del Vicolo
R
T incontro , la Chiefa di Santa Maria

in Via , edificata dal Cardinal Capocci


l'anno 1253. nel tempo d'Innocenzo IV.
per un miracolo ivi operato dalla B. V. Ma
ria mediante una fua Immagine dipinta in
una tegola , chè effendo caduta in un poz
zo , contiguo al Palazzo del detto Cardina
le , principiò l'acqua a follevarfi dalla pro
fondità fino alla cima ; effendovi pertanto

molti Famigliari , ed altri unitamente con


corfi alla vifta d'un fimile accidente , vide
ro con molto ftupore la detta Sagra Imma
gine alquanto luminofa galleggiare full' ac
que , e avendone fatto confapevole il me
defimo Porporato , quefto la preſe riveren
men→
DI COLONNA . 301
temente , e la collocò nella domeftica Cap

pella , facendole appreffo una piccola Chie


fa , nella quale inclufè il pozzo , ch'oggi
fi vede ad un lato della nobile Cappella ,
dedicata alla detta Immagine . Leone X.
nell'anno primo del fuo Pontificato la die
" de a' Frati Serviti , che la rifecero da'fonda
"
menti con architettura di Martino Lunghi ,
e colla facciata del Cavalier Rainaldi Pan
no 1594 ; ed il Venerabile Cardinal Bellar
mino Titolare fini il Coro colla Volta della
Chiefa l'anno 1604.

A mano deftra la Cappella di S. Filippo


Benizj , oltre il Quadro del Santo nell'Al
tare , ne ha due altri laterali , uno dove il

Santo morto libera l'indemoniato , dipinto


da Tommafo Luini , e l' altro dirimpetto
del Caravaggino con difegno d'Andrea
Sacchi . La Nunziata nell'altra Cappella
degli Aldobrandini è del Cavalier d'Arpi
no , che dalle bande dipinfe la Natività del
Signore , e l'Adorazione de ' Magi . La San
tiffima Trinità nell'ultima Cappella, archi- .
tettata da Domenica Lambardo Aretino , è
di Criftofano Confolano : la pittura del de
ftro lato è di Cherubino Alberti : quella del
fini
302 RIONE TERZO

finiftro di Francefco Lambardo . Nella pri


ma Cappella dall ' altra parte era un Sant'
Andrea di Giuſeppe Franchi de' Monti :
nella feguente vedevafi laVergine foftenuta
dagli Angeli di Stefano Pieri : nella terza
S. Giuſeppe, e S. Girolamo eran creduti del
Baglioni ; Ma ora quefti tre Quadri non vi
fon più , ma altri in lor luogo di non molto
pregio . Nell ' ultima Cappella è San Pel
legrino di Giuſeppe Montefanti , Scolare
del Mafucci .

Sotto Gregorio XIII . fu eretta nella fud


detta Chiefa da molti Divoti l'anno 1576.
una Confraternita del SSmo Sagramento
per fervizio maggiore della Parrocchia ,
coll' approvazione del medefimo Pontefi
ce, aggraziandola delle confuete Indulgen
ze ; quefta nel vicino Oratorio fa le fue
devozioni , ed eſercizj di pietà . Aveva pri
ma il fuo Oratorio nel Vicolo , e di poi fu
rifabbricato di nuovo nell' anno 1724. fulla

piazza di Poli , e Benedetto XIII . vi pofe la


prima pietra ne' fondamenti , e fucceffiva
mente terminata la fabbrica fu confagrato
l'Altare dal Cardinal Pietro Ottoboni Pro
tettore della Confraternita , avendo il me
de
DI COLONNA .
303
defimo donato il Quadro rappreſentante la
Sagra Famiglia , opera ben ' intefa del Tre
vifani . Diftribuifconfi ivi molte Doti di
fcudi cinquanta l' una a Zitelle abitanti
nella Parrocchia di S.Maria in Via , per le
gato lafciato all' Oratorio da Monfignor Ca
nobi . Vi fono in oltre molte infigni Reli
quie , fra le quali è degno di venerazione
un pezzo di Legno della Santiffifima Cro
ce. Il fuddetto Oratorio fu costruito con una
+
yaga facciata dall'Architetto Gregorini ·

Di Santa MARIA in TRIVIO , e Noviziato


de' Crociferi .

Oco lontano fi vede la Chiefa di Santa


P Maria de'Crociferi , chiamata in Tri

vio dalla proffima Fontana di Trevi ; ed è


affai antica , poichè fu riftorata da Beliffa
rio in penitenza d'aver depofto dal Pontifi
cato S. Silverio nell'anno 527. , ed allora
fi diceva in Fornica . Effendo quefta Par
rocchia unita con quella di S. Marcello
Gregorio XIII. la feparò , e concede nel
1573. ai PP . Crociferi , così detti , perchè
portavano una Croce d'argento nella de
ftra ,
304 RIONE TERZO

ftra , e qui dimorarono fino al Pontificato


d'Innocenzo X. , che fopprimendo queſta
Religione concedè la Chiefa , ed abitazio
ne ai Chierici Regolari Miniftri degl'Infer
mi , che fi chiamano della Crocetta , perchè
fopra il loro abito portano una Croce di
panno leonato ; Il loro Fondatore fu S. Ca
millo de Lellis . Stabilirono i medefimi in
quefto luogo il Noviziato , e riftorarono
vagamente la Chiefa , e Monaftero con ar
chitettura di Giacomo del Duca , ' nel Pon
tificato d' Aleſſandro VII.
L'Iftoriette della B. Vergine Maria e
del Signore fono dipinte a olio intorno all'
Altare del Santiffimo Crocififfo da Giovan

Franceſco Bolognefe . Il Martirio d'un Sán


to Pontefice nell' Altar feguente era del
P. Cofimo Capuccino allievo del Palma ;
ma rinnovato poi l'Altare , v'è ſtato meffo
'San Camillo di Gafparo Serenari Siciliano,
fcolare del Conca ; l'Altar maggiore , abel
lito ultimamente , col penfiero del Gherar
di , contiene un piccolo Quadro dell ' Im
macolata Concezione, fatto dal P. Morelli,
meffo invece d' un bel Quadro , che v'era
di Giacomo Palma ; il Battefimo di Noftro
Si
DI COLONNA . 305

0 Signore nell'Altare feguente è d'un allievo


del detto Palm ; la Santa Maddalena co
D municata dagli a
Angioli , fu dipinta nell ' ul

tima Cappella da Luigi Scaramuccia Peru


gino , l'Iftorie della gran Madre di Dio di
pinte a frefco nella Volta , fono del Gherar
2
di da Rieti ; fopra una porta dell'abitazio
ne de'Padri è un Crifto dipinto dal Palma 2
10 tenuto in gran conto .
Le Fefte principali , che vi fi celebrano ,
1- fono la Concezione di Noftra Signora , e
l'Invenzione della Santa Croce , oltre quel
la della Dedicazione della Chiefa .

1
Piazza COLONNA .

Oltandoſi nell'uſcire dalla detta Chie


V fa per il Vicolo a mano deftra fi giun

ge alla nobiliffima Piazza Colonna , nel


mezzo della quale s'ammira la Colonna An- ·
toniniana , o Antonina , compofta di mar
mo , tutto egregiamente iftoriato , che fu
dedicata dal Senato Romano all' Imperador

Antonino Pio dopo la di lui morte . E ' fab


bricata egregiamente a chiocciola , è alta
piedi 175. per affeŕzione di Publio Vittore ,
Ꮩ . e con
306 RIONE TERZO

e contiene dentro di fe 106. ſcalini , che ri


cevono il lume da 16. fineftrelle . Fu rifto
rata l'anno 1589. dal gran Pontefice Sifto V.
con architettura del Cavalier Fontana , &
adornata colla ftatua di San Paolo , fatta di
metallo dorato , alta palmi 19 , al quale fu

dedicata . Nella baſe della medefima fi leg


gono le parole feguenti .

SIXTUS V. S. PAULO APOST.


PONTIF. A. IV,

Nelle quattro facciate della bafe della


Colonna vi fi leggono quefte ifcrizioni ,
cioè :

Nella
DI COLONNA .
307

Nella facciata principale .

SIXTUS . V. PONT. MAX.


COLUMNAM . HANC
COCHLIDEM
IMP. ANTONINO . DICATAM
MISERĘ . LACERAM
RUINOSAMQUE . PRIMÆ
FORMA . RESTITUIT
A. MDLXXXIX. PONT. IV.

Nella Seconda .

SIXTUS V. PONT. MAX.


COLUMNAM . HANC
AB.OMNI . IMPIETATE
EXPURGATAM .
S. PAULO . APOSTOLO
ENEA . EJUS . STATUA
INAURATA . IN . SUMMO
VERTICE . POSITA . D. D.
A. MDLXXXIX . PONT. IV.

V 2 Nel
NE ZO
308 RIO TER

Nella Terza .

M. AURELIUS . IMP.
ARMENIS . PARTHIS
GERMANISQUE . BELLO
MAXIMO . DEVICTIS :
TRIUMPHALEM . HANC
COLUMNAM , REBUS
GESTIS . INSIGNEM
IMP. ANTONINO . PIO
PATRI . DEDICAVIT ,

Nella Quarta.

TRIUMPHALIS
ET . SACRA . NUNC . SUM
CHRISTI . VERE . PIUM
DISCIPULUM . FERENS
QUI . PER . CRUCIS
PRÆDICATIONEM
DE . ROMANIS
BARBARISQUE
TRIUMPHAVIT

Il Pon
DI COLONNA . 309

Il Pontefice Gregorio XIII. v' aggiunſe la


bella Fontana eretta con architettura di
Giacomo della Porta . Aleffandro VII. ri

duffe quefta Piazza , ch'è lunga paffi 50, e


larga 39, nella forma prefente .

Di San BARTOLOMMBO de ' Bergamaschi ,

e Collegio Cerafoli .

N queſta Piazza , dove al prefente è la


IN
Chiefa di San Bartolommeo de ' Berga
maſchi , era la Chiefa di Santa Maria della
Pietà , collo Spedale de'Pazzerelli , traſpor
tato da Benedetto XIII alla Lungara fotto
la direzione del Commendatore di San Spi
rito ; ed il detto fito fu conceduto ai Berga
maſchi , che hanno rimoderñata la Chiefa ,
è fattavi una fontuofa fabbrica , in una par "
te della quale fta il Collegio Cerafoli con
tutti i comodi , e affiftenza neceffaria per
iftruire i Giovani nazionali nelle Scienze ;

ma queſto da due anni in quà è ſtato fo


fpefo per una notabile minorazione delle
fue rendite .
L'anno 1538. fotto Paolo III. fu iftituita
la Confraternita-Nazionale de'fuddetti Ber
V 3 gama
310 RIONE TER ZO
gamafchi fotto l'invocazione de' SS. Bar
tolommeo , ed Aleffandro , l'effigie de' qua
li porta dipinta fopra de' facchi di tela lio
nata . Mantiene nella medefima Chiefa un

Sacerdote , il quale amminiſtra i Sagra


menti agl' Infermi dello Spedale , che ten
gono ben provveduto nell'abitazioni `conti

gue , ov'è parimente un bell'Oratorio per


li loro pii eſercizj ; diftribuisce ogni anno
la Dote di Scudi 25. a povere Zitelle della
Nazione ; mantiene tre Lampadi perpetue
avanti il Santiffimo Sagramento ; e va il
Giovedì Santo a fera proceffionalmente a
San Pietro ; facendo il fimile con maggior
pompa l'Anno Santo del Giubileo .

Palazzo CHIGI al Corfo .

I Ncontro a quefta Chiefa è il Palazzo


Chigi, principiato dagli Architetti Gia
como della Porta , e Carlo Maderno , e
terminato da Felice della Greca . Sono in

effo molte pitture di Profeffori eccellenti ,


e particolarmente nel primo Appartamen
to , in cui s'afcende per una comodiffima
Scala . E' quefto diftinto in più Camere
ado
DI COLONNA .
311
adobate di paramenti , e Quadri fingolari ,
e di Bufti antichi di molto prezzo ; Sono
notabili tra' Quadri alcune opere infigni

1 di Tiziano , dell'Albani , del Domenichi


no , del Baffano , de ' Caracci , di Guercino
da Cento , del Puffino. , di Guido Reni , e
d'altri celebri Profeffori . Molte battaglie
ancora dipinte in piccola forma da Michel'
Angelo Cerquozzi , ed altre più grandi ,
fatte dal Borgognone Gefuita ; molti paeſi
di Salvator Rofa , e di Claudio Lorenefe ; di

verſe iſtoriette di Paolo Veronefe , di Pie


tro Perugino , del Tintoretto , di Pietro da
Cortona , di Carlo Maratta , e di Giacinto
Brandi .

Il Sant'Angelo Cuftode è del lodato Cor


tona ; la Lucrezia di Guido Reni ; il Ri

tratto dell'Aretino fu dipinto da Tiziano


l'altro d'Aleffandro VII. è del Cavalier
Bernini , il Quadro d ' Endimione del Brac
ci . Gli adornamenti di Tavolini , e Stu
dioli , con Sedie , e Trabacche ricamate d'
oro, fono molti in dette Camere . Si confer

va nell'Appartamento fuperiore bene acco


modato una celebre Libreria numerofa di

molte migliaja di Libri ftampati , e di più


V 4 cen
312 RIONE TERZO

centinaja di fcelti Codici manofcritti , par


ticolarmente Greci , effendo riguardevole
in effa , per l'eccellenza delle miniature ,
un Meffale di-BonifacioVIII. ricoperto d'ar
gento ; e per l'antichità fua , unà Genealo
gia di Crifto Signor Noftro , fcritta nel
quarto fecolo, come ancora una Vita mano
fcritta di Sifto V.

Fu perfezionato ultimamente l'Apparta }


mento terreno, ed arricchito infieme di va
rj mobili , e ftatue di valore , effendo fra
quelle riguardevoli quattro Gladiatori fcol
piti al naturale , in atto differente di com
battere ; un altro Gladiatore affifo agoni
zante ; altre quattro ftatue di giovani , che
fanno varj efercizj ; una Cerere , ed un
Sileno ; dieci ftatue di varie Deita Gentili ;
un Bufto di Caligola fopra una Tavola di
porfido ; due Colonne d'alabaftro , e due
di giallo antico ; alcuni Dei Termini ; una
ftatua moderna di San Giovan Batista , che

predica nel Deferto , fcolpita dal Mochi ;


diverfi Bufti d'Aleſſandro VII. , e d'altri

Soggetti riguardevoli della Cafa Chigi ,


fcolpiti dal Cavalier Bernini , e da altri ce
lebri fcultori .

In
DI COLONNA .
313
In queſta fteffa Piazza vedonſi nel pian
terreno d'un Palazzino gli Officj de' quat
tro Notai di Camera , ed anche quello dell'
Archivio Urbano ; e nelle ftanze fuperiori .
dimora Monfignor Vicegerente di Roma .

Della CURIA INNOCENZIANA ,


e del Monte Citorio .

Degno d'ammirazione il gran Palazzo


E
Ε ' della Curia Innocenziana , fituato nel
la fommità di Monte Citorio , ovvero Ci
tatorio .

I Signori Ludovifi in tempo d' Innocen


zo X. principiarono nella cima di questo
Monte un grande Edifizio con ardito pen
fiero del Cavalier Bernini ; ed effendo poi
un' impreſa di tanto difpendio rimafta im
perfetta , e per lo ſpazio di molti anni ab
12 bandonata , fu proſeguita felicemente in
breve tempo dal gran Pontefice Innocen
zo XII. , benchè con alcune diverſità dall'

antico difegno , per collocarvi tutta la Cu


ria di Roma , in benefizio , è comodo mag
giore de' litiganti , coll'affiftenza del Ca
valier Fontana .

A2 Sono
314 RIONE TERZO

Sono collocati negli Appartamenti terre


ni tutti gli Offizj de ' Notai di Monfignor
Auditore della Camera , coll' Offizio dell'
Archivio , ed il Banco de' Curfori . Si vede

dentro d'effo uno ſpaziofo Cortile , nel cui


fondo è una vaga Fontana , che ſcarica le
fue acque in una Conca di granito , trovata
anni fono fra le rovine dell' antica Città di
Porto .
Conduce la bella fcala al primo Apparta
mento nobile , nella cui ampia fala fi vede
la ftatua del Pontefice Benefattore , dove
fono varj Tribunali de ' Prelati Chierici di
Camera ; e nell' altre ftanze , quelli de'
Luogotenenti dell'Auditore della Camera ,
ed anche dell' Uditore della Segnatura :
Nell'Appartamento fecondo fono le abita
zioni di Monfignor Teforiere, e dell'Audi
tore della Camera: E uell'ultimo dimorano
con molto comodo le loro Famiglie .
Viene adornata la Fabbrica da una Piaz

za molto nobile ,
circondata da gran cafa
che per render
menti d'uguale altezza , che
maggiormente viftofa , Clemente XII. fece
atterrare molti baffi edificj aprendovi la
larga ftrada , che prefentemente fi vede .
Con
DI COLONNA . 315
Contiene la Facciata tre Porte , 125. fine

ftre, ed un Orologio affai nobile fulla cima ,


con Campana, che giornalmente dà il fegno
della pubblica Udienza . Tutti gli emolu
menti delle pigioni , che fi ritraggono dalla
detta Curia , chiamata Innocenziana dal
nome del Pontefice , fuo Fondatore , fono
affegnate in follievo dell'Ofpizio de' Poveri
Invalidi .
Ľ Per rendere più maeftofa la deſcritta
Piazza , Benedetto XIV. fece innalzare fo
pra gran fondamento e proporzionato pie
deftallo tutto circondato di marmi , la Baſe
della Colonna Antonina , coll' affiftenza del
Cavalier Fuga. Fè inoltre raggiuftare la Co
lonna fuddetta ad effetto di farla poi collo
care fopra la fua Bafe , ambedue fcavate da

Clemente XI.; Ma quefta, che vedeſi atter


rata nel vicolo qui vicino , foffri molto anni
fono per un fortuito incendio .

DOGANA nuova di Terra .

P Er accrefcere , e ftabilire maggiormen


te con entrate perimanenti l'accennato
Spedale degl' Invalidi , volle il medefimo
Pon
316 RIONE TERZO
Pontefice , che nella vicina Piazza di Pietra

fi edificaffe, con difegno di Francefco Fon


tana, la nuova fabbrica della Dogana delle
merci, che fi conducono in Roma per terra.
Fu nominata di Pietra , fecondo Flaminio
Vacca, dalla quantità delle Pietre tolte all'
antico Edifizio , ftimato da molti la Bafilica
d'Antonino, e da altri il Tempio di Nettu
no , e il Portico degli Argonauti fatto da
Agrippa ; le Colonne fcannellate , e il fre
gio di quefto Edifizio fervono ora d'orna
mento alla facciata della nuova Fabbrica .
Fu terminato l'anno 1695. queft' Edifi
zio , in cui fi paffa per uno ſpaziofo Cortile
alle Stanze neceffarie per li Miniftri , e per
la cuftodia delle merci , che giornalmente
vi s'introducono . Sonovi di fopra molti co
modi per il Governatore , Computifta , ed
altri Offiziali . Si legge nel Portico rinchiu
fo da cancelli , fotto due Medaglioni fcol
piti coll' Effigie del Salvatore in bafforilie
vo , propria infegna dell'Ofpizio fuddetto ,
quefta memoria :

HOSPITII APOSTOLICI
PAUPERUM INVALIDORUM .

Della
DI COLON
N NA 317

Della Chiefa di San MACUTO .

Immediatamente dietro alla Dogana


E la Chiefa , dove prima offiziava la

Nazione de'Bergamaſchi , fotto il Titolo di


S. Maclovio , detto volgarmente S. Malò ,
1 o S. Macuto Vefcovo di Brettagna , che
fiori nel ſettimo fecolo ; ora è unita al Se
minario Romano . E'Chiefa filiale della
Bafilica di San Pietro, il cui Capitolo viene
ad officiarvi il giorno della Feſta del Santo
rat a indi
ai 12. buo na forma .. Prefentem
Novembre IQuadrí ente
degl;è rifto
o

Altari
fon tutti di mano di Michel'Angelo Cerruti .
**
ELV
Del SEMINARIO Romano ,

Iù oltre è il Seminario Romano di Con


P vittori, ed Alunni , fondato da Pio IV .
l'anno 1560. colla direzione de ' Cardinali
Giacomo Savelli fuo Vicario , Marc'Anto
nio Amulio , e San Carlo Borromeo fuo Ni
pote , perchè vi foffero gratuitamente rice
vuti cento Chierici , i quali v'apprendeffe
ro la difciplina de' buoni coftumi , e le
Scien
318 R.IONE TERZO
Scienze neceffarie alla vita Ecclefiaftica ; e

perchè queſta era un ' opera di pubblico be


nefizio , ordinò , che proporzionatamente
contribuiffero alla fpefa tutti i . Capitoli , e
Religioni di Roma tanto Secolari , che Re
golari, eccettuatene quelle de' Mendicanti .
Effendo fucceffivamente ftate efentate dalle
contribuzioni dai Pontefici fucceffori per

PRESEN
diverſe cagioni le dette Religioni , fu per
ciò in progreffo di tempo il numero de'
Giovani ridotto a quello di 29 , quanti per
l'appunto fono ancora oggidì , l'elezione

de' quali fpetta come fiegue , cioè 20. al


Pontefice , o al Cardinal Vicario Protetto
re, tre al Cardinale Abate Commendatario
di Farfa , uno al Cardinal Abate di Grotta
Ferrata , due al Gardinal Abate delle tre
Fontane , e Sant'Orefte , ed uno al Cardi
nal Abate di San Lorenzo fuori delle mura .

I Chierici ſpettanti al Pontefice devono ef


fere Romani , abili per lo ftudio d'Umani
tà , e di più far l'obbligo d'ordinarfi Sacer
doti nell' età di 29. anni , altrimenti fono
tenuti rendere le fpefe al Luogo pio ; gli al
tri debbono effere fudditi delle medefime

Badie , coll'ifteffo obbligo , e dimorano in


Se
+
DICOLO
NNA .
3.19
Seminario per lo ſpazio d'anni 7 , andando
a fervire in alcune Feſte , e Funzioni princi
Ent pali la primaria Bafilica Lateranenfe . Oltre
i fuddetti luoghi , ve ne fono altri quattro
fondati dal Cardinal de Lugo per Giovani
ゴ ftudenti di Teologia nati nobili , Itre Luo
ghi dell ' Abbadia di Farfa ne fono ſtati
tolti per l'erezione d'un nuovo Seminario
ftabilito a San Salvator Maggiore , eſiſtente
nella detta Abbadia, ove fra Convittori , ed .
Alunni s'educano cento e più Giovani in
molte Scienze . Diede Pio IV. la cura , ed
amminiſtrazione del detto Seminario ai PP.

della Compagnia di Gesù , a'quali permiſe,


che poteffero anche educare in effo 100.Con
vittori nobili non foio d'Italia , ma eziandio
di tutta la Criſtianità , i quali prima fi rice
vevano nel Collegio Germanico . Gli Alun
ni portano zimarra , e fottana pavonazza ,
conforme all'ufo de' Seminarj Ecclefiaftici
e i Convittori la fola zimarra nera . Fu

aperto quefto Seminario la prima volta nel


Palazzo de' Signori Pallavicini in Campo
Marzo coll' affiftenza di S. Franceſco Bor

gia terzo Generale della Compagnia ; indi


fu ftabilito nel preſente luogo affai ampio, e
CO
320 RIONE TERZO
comodo per la vicinanza del Collegio Ro
mano , dove tanto i Convittori , che gli
Alunni , frequentano i loro ftudj
Sono ufciti da effo quattro Sommi Ponte
fici,cioè Gregorio XV , Clemente IX , Inno
cenzo XII, e Clemente XI; quaranta Cardi
nali in circa , moltiffimi Patriarchi , Arci
vefcovi , Vefcovi , ed altri foggetti riguar
devoli ; e vi fi fanno molte volte l'anno di
verfe Accademie di belle Lettere , e di efer

cizj Cavallereschi ,

Di Santa MARIA in Aquiro .

lene appreffo la Piazza Capranica , e


V la Chiefa di S. Maria in Equirio ,
detta volgarmente in Aquiro , denominata
dai giuochi Equirj , che con cavalli nel vici
no Campo Marzo facevanfi , benchè non
convenga il
il Nardini
Nardini per la fua fuppofizio
ne , che quefti fi faceffero nel Cerchio Ago
nale ; fi chiama ancora S. Elifabetta degli
Orfanelli , ed è Parrocchia. Fu edificata da
S. Anaftafio I. circa l'anno 400. dove molti
credono che foffe il Tempio di Giuturna ;
e riedificata da' fondamenti dal Cardinal
An
DI COLONNA . 321
Anton Maria Salviati Romano con architet
tura di Francefco da Volterra ; altri dico
I
no di Francefco Breccioli di S. Angelo in
Vado . Il Quadro della feconda Cappella a
mano deftra è di Francefco Paroni Milane

fe ; la feguente fu dipinta a freſco da Car


lo Veneziano , eccetuatone però il Quadro
dell' Altare , ch'è del Nappi , o del Cap
puccino ; la feconda Cappella a mano fini
ftra è di Gio. Batiſta Speranza ; ed il Qua
dro della Santiffima Trinità in Sagreftia è
di Giacomo Rocca: Il fontuofo Altar Mag
giore fu eretto dall' Architetto Mattia de'
Roffi per un legato di Monfignor Ugolini
la cui pittura è di Gio: Batista Boncore , e
fimilmente la Tribuna a

Dello Spedale degli ORFANI , e del Col


legio SALVIATI .

Aolo III. Romano circa l'anno 1540.


P nelle abitazioni unite alla Chiefa fud

detta ftabili l' Ofpedale degli Orfani , fot


to il governo d'una Compagnia di Prelati ,
17
e d'altre divote perfone, iftituita da S. Igna
zio Lojola , acciò prendeffe cura de' Fan
X ciul
322 RIONE TERZO

ciulli , e Fanciulle , i quali privi de' Geni


tori , andavano raminghi e derelitti per la
Città . Qui dunque furono collocati i ma
fchi , e accanto alla Chiefa de ' Santi Quat
tro Martiri le Femmine , come ivi abbiam
detto . Sonovi alimentati , ed iftruiti nel
la Dottrina Criftiana , e nel leggere , fcri
vere , ed abbaco ; ficcome fono promoſſi al
lo ftudio quelli , che ne hanno capacità , e
volontà , nell' anneffo Collegio , detto Sal
viati , perchè fondato con ottime regole , e
buone entrate l'anno 1591. dal detto Car
dinal Salviati , che fu ancora tanto del Col
legio , quanto dello Spedale contiguo , be
nefico Protettore ; dopo il quale il Cardi
nale Odoardo Farnefe riftorò nel 1616 , e
nedilató notabilmente le abitazioni .
Gli Alunni di quefto Collegio prendonfi
dal numero degli Orfani della Cafa unita ,
ove debbono effere ftati almeno tre anni
richiedendofi in loro i requifiti de'legittimi
natali , d'ingegno abile alle Lettere, e dell'
età d'anni dodici , Sono fotto la protezione
del Cardinal Protettore dello Spedale , e
fotto l'amminiſtrazione d'alcuni Deputati ,

del proprio Rettore , che fi elegge dai due


Pre
DI COLONN A
323
G Prefetti , e deve effère uno de' medefimi

Alunni , o almeno della Cafa degli Orfani


1 Vanno a ſtudiare in Collegio Romano > е

veftono di Saja bianca col cappello di fimil


colore .
I Putti debbono, effere Orfani di padre a
madre Romani, o almeno oriundi della Cit
tà fuddetta , non minori d'anni fette , nè
maggiori di dodici ; Veſtono ancora queſti
di bianco , e fi procacciano delle limofine
fervendo le Meffe in alcune Fefte principali
nelle Chiefe primarie , ed accompagnando
し i Defonti alla Sepoltura ; Sono fotto la di
rezione di 12. Deputati .

Del Collegio CAPRANICA •

a medefima Piazza vedefi il Cot


N quefta
INqueft
legio Capranica , fondato nel 1458. dal
Cardinal Domenico Capranica , da cui ha
preſo il fuo nome, per poveri ftudenti Chie
rici , che vi foffero mantenuti per lo spazio
d'anni fette , coll' obbligo di feguire la via
Ecclefiaftica , in quel numero , che poteffe
ro effere alimentati colla fua copiofa Ere
dità .
X 2 Fu
324 RION & TERZO

Fu eretto il detto Collegio , dopo la fua


morte , dal Cardinal Angelo Capranica fuo
fratello l'anno 1460. nel Pontificato di
Pio II , e fu fiffato il numero degli Studen
ti a quello di 32 , la nomina de' quali fpet
ta fecondo la mente del Fondatore a diver
fe perfone ; Ne nominano fra gli altri quat
tro i Signori Principi Colonnefi , fette i Si
gnori Capranica , e loro difcendenti , e pof
fono effere Romani , e Foraftieri ; uno ne

preſenta ciaſchedun Caporione di Roma


quali debbono effere Romani , e abitanti di
quel Rione , in cui vaca il luogo . Il Vefco
, ·
vo d'Ancona , l'Arcivescovo di Fermo , e
l'Abate di Settimo nello Stato di Firenze

hanno una nomina per ciaſcheduno , tanto


per li giovani di queſta Città , che per gli
Stranieri .

Vivono quefti fotto la direzione de'Guar


diani dell'Archiconfraternita del Santiffimo
Salvatore ad Sanita Sanctorum ; ed hanno
due Prefetti , ed il Rettore , il quale deve
effere approvato dal Sommo Pontefice vi
vente , per un decreto particolare d ' Alef
fandro VII.

I giovani , che pretendono entrarvi, deb


bono
DI COLON NAN 325

bono effere di nafcita legittima , e civile ,


1
poveri , ed umanifti , con obbligo di fofte
nere le pubbliche Conclufioni in qualche
facoltà dopo i cinque anni del fettennio ,
che vi ftanno, e col pefo di farfi Sacerdoti ,
o almeno di confervarfi nello ftato celibe
Godono d'una Libreria più nota per la qua
lità de' Codici antichi , che per la quantità
de' Libri ftampati .

Devefi al medefimo Collegio affai co


modo la prerogativa di primario di Roma
per la fua antichità , ed è perciò onorato
da'Sommi Pontefici nelle Coftituzioni , e
Brevi riſpetto ad effo emanati col foprano
8 me d'Almo . Veftono i Collegiali fopra gli

abiti proprj una zimarra di faja nera , orla


ta di faja pavonazza .

Piazza della ROTONDA

0
Uindi fi paffa alla Piazza della Rö
0
tonda , nella quale vedefi una bella
Q
Fonte fattavi da Gregorio XII , con
architettura di Onorio Lunghi . In mezzo a
quefta Fonte Clemente XI. alzò l' Obeliſco
Egizio , che ftava innanzi alla Chiefa di
X: 3 S. Mau
326 RIONE TERZO

S. Mauro , ove erà ftato eretto in tempo di


Paolo V, facendola collocare fopra una baſe
di marmo , vagamente centinata , è ornata
con delfini che verfano acqua ; valendofi in
ciò dell'Architetto Filippo Barigioni . Nel
la Bafe del fuddetto Obelifco fi legge la fe
guente memoria .

CLEMENS XI.
PONT. MAX.
FONTIS ET FORI
ORNAMENTO
ANNO SAL.
MDCCXI.
PONTIFIC. XI.

Di Santa MARIA ad MARTYRES , detià


volgarmente la ROTONDA .

L Sommo Pontefice Bonifacio IV. defi


I derofo d' abolire in Roma le memorie
dell' Idolatria , impetrò quefto Tempio da
Foca Imperadore j e nel 607 lo dedicò al
culto del vero Dio , e della B. V. Maria , e
di tutti i Santi Martiri , come afferifce il
Ven. Cardinal Baronio nelle fue note al
Mar
DICOLONNA .
327
Martirolog. Rom . (fub die 13. Maii ) e vi
1 fece trafportare da molti Cimiterj di Roma
ventotto Carra di Reliquie , collocate fotto
il pavimento dell'Altar Maggiore ; e chia
mafi per tal cagione di Santa Maria ad
Martyres . Il medefimo Pontefice ripofe
nell'Altar grande i Corpi de'SS. Rafio e
Anaftafio Preti e Martiri ( che nel 1675 .
vi furono con nuova pompa collocati da
Clemente X. ) e vi battezzo cento e più
Ebrei convertiti nel fuo Pontificato per un
evidente miracolo fatto dalla B. V. Maria

ad un cieco nato , mediante la divotiffimą


Immagine , che qui fi conferva , e fi crede,
fecondo alcune tradizioni antichiffime , di

pinta da San Luca .


Gregorio IV.la dedicò nell'830 . in onore
e culto di tutti i Santi , determinando , che
la Fefta de' medefimi fi faceffe di precetto

in tutta la Chiefa Cattolica il primo giorno


di Novembre .

La S.Effigie del Volto di Noftro Signore,


trasferita dalla Città di Coftantinopoli a
Roma , qui fi confervò per molto tempo ,
3
fino al Pontificato di Giovanni VII , che fu

circa l'anno 705. Efponevafi full'Altare


X A prin
NE ZO
328 RIO TER

principale, infieme colla fuddetta Immagine


della B. V.M. il'di della Dedicazione della

Chiefa . Fu trafportata poi per ordine d'al


tri Romani Pontefici quefta fegnalatiffima
memoria della noftra Redenzione dalla pre
1
fente ad altre Chiefe , in occafione de' tu
multi , e de' faccheggiamenti di Roma fatti
all' armi ftraniere . Stette per tanto lungo
tempo nella Chiefa di S. Spirito , dalla
quale Gregorio XII la fece trafportare den→
tro la Fortezza di Caftel S. Angelo , in con
giuntura delle turbolenze fufcitate da La
dislao Imperadore ; e finalmente correndo
l'anno 1410. fu collocata decentemente
nella Bafilica Vaticana , dove oggi fi vene
ra , moftrandofi al Popolo il Giovedì , e'l
Venerdi della Settimana Santa , nella fe
conda Feſta di Paſqua di Refurrezione , ed
in altri tempi dell' anno .
Fu arricchita quefta Chiefa da ' fuddetti
Pontefici S. Bonifazio , Gregorio IV , Pao
lo III , e Succeffori , di moltiffime Indulgen

ze , particolarmente per la Solennità di


tutti Santi, e fua Ottava, applicabili ancora

per modo di fuffragio alle Anime del Pur


gatorio , ed è perciò molto frequentata nel
detto
DICOLONNA
329
detto giorno, ficcome in quello della Com
memorazione de'Fedeli Defonti , e feguen

ti . Fu quefta Commemorazione la prima


volta iftituita in Francia da S. Odilone
Abate Cluniacenfe per li fuoi Monafterj fo
lamente ; ed effendo poi ftato approvato un

iftituto si pio da' Sommi Pontefici , fu ſta


bilito di precetto in tutta la Chiefa uni
verfale .

In tempo d' Eugenio IV , minacciando


rovina la Cupola per la fua antichità , e per
li terremoti , fu dal medefimo riftorata .
Vi fono due Compagnie , una detta de '
Virtuofi , non entrandovi ſe non quei , ch'
efercitano arti d'ingegno , come Pittori
Scultori , Architetti , e fimili , e dicefi an
che di Terra Santa , perchè un Canonico di
quefta Chiefa Collegiata , e Parocchiale
chiamato Defiderio degli Adjutorj , in me
moria de Luoghi Santi di Gerufalemme
ne procurò la fondazione l'anno 1543 nella
Cappella di S. Giuſeppe , la cui Feſta folen
nemente vi fi celebra, e fi dotano alcune po
vere Zitelle ; e fu la Cappella aggraziata
da Paolo III di tutte l'Indulgenze , che
=2 s' acquiftano nella vifita de' menzionati
Luo
330 RIONE TERZO
Luoghi della Paleſtina che poi Aleffan*
dro VII diftefe per modo di Suffragio an
che all'Anime de Fedeli defunti , alle quali
poffono giornalmente applicarsi da chiun
que degnamente la vifita .
L'altra Confraternita è del Santiffimo
Sagramento , iftituita l'anno 1578 , per
maggior culto del Santo Viatico , e favo
rita di molte Indulgenze da Gregorio XIII.
Mantiene tre Lampadi accefe in Chiefa ,
intorno alla quale fa una Proceffione párti
colare ogni prima Domenica del Mefe , ed
una Solenne nel Mercoledì fra l'Ottava del

Corpus Domini . Porta per fegno fopra de'


Sacchi bianchi la figura della Beatiffima
Vergine col Bambino in braccio , e la Luna
fotto de' piedi e poffiede unito alla Chieſa
il proprio Oratorio
La Statua del Patriarca S. Giuſeppe col
Fanciullo Gesù nella fua Cappella è fcol
tura di Vincenzo de'Roffi da Fiefole , Sco
lare del Bandinelli ; le Pitture laterali fono
di Francefco Cozza , detto il Cav. Cala
brefe ; il Padre Eterno è del medefimo
Cozza, e non come dicon altri di Giovanni
Peruzzini ; il Tranfito del medefimo è del
Ca
DI COLONNA . 331
Caroni ; la Prefentazione al Tempio del
Gemignani . Il Bufto in bafforilievo di Tad
deo Zuccheri nel fuo bel Depofito fu fcolpi
to da Federico fuo Fratello minore : quello
dí Flaminio Vaccà nell'altro Depoſito è la→
voro dell'ifteffo Vacca ; vi fi vede ancora il
Depofito d' Arcangelo Corelli eccellentif
fimo fonator di Violino .

Sono altresì in quefta Chiefa le memorie


fepolcrali di Pierino del Vaga, di Giovanni
da Udine , che ritrovò il modo di dipinge
re li Grotteschi , dell ' infigne Annibale Ca
racci , dell' ammirabile Raffaello Sanzio
1
d'Urbino , il cui epitaffio fu compoſto da
Monfigno della Cafa , ed il belliffimo di
1 ftico che fiegue dal Card . Bembo .

Alle hic eft Raphael , timuit quo fofpite


vinci

Rerum magna Parens, & moriente mori .

Li Ritratti di marmo d' ambedue fono

fcolture del Naldini , poftevi a fpefe di


Carlo Maratta . Tutte le ftatue , e baffiri

lievi, che fi vedono nella Cappella de'Cor


binelli , fono opere ftimatiffime d'Andrea
Con
1
332 RIONE TARZO
Contucci dal Monte a Sanfovino . Nelle ab
tre Cappelle , e Altari fi vedono diverfe
ftatue di buona maniera; fra le quali quella,
che rappreſenta la Santiffima Vergine , è di
Lorenzetto , fatta d'ordine di Raffaele la
ſciato in iſcritto ; S. Cefareo di Bernardino
Cametti ; Sant'Atanafio di Francefco Mo
derati ; Sant' Agnefe di Vincenzo Felice
Romano .
Softenevano il tetto del Portico fino al
Pontificato del menzionato Urbano molte

groffe travi faſciate di bronzo dorato , e ne


furono tolte per formarne l'ammirabile Al
tare fopra la Confeffione di San Pietro in
Vaticano , e degli avanzi ne furono gittati
molti pezzi d'Artiglieria per Caftel Sant'
Angelo .
Per le rovine di Roma', effendoſi inalza

to il piano della piazza in tal maniera , che


ricopriva parte del Tempio , al quale fi di
fcendeva per alcuni gradini , reftando fe
polta la foglia e le bafi con parte della Co
lonne del Portico , Aleffandro VII. fece ab
baffare la piazza medefima , in modo che
dalle vicine ftrade fi vede ora fcoperta la
foglia fino al fuo antico piano , e godefi li
bera
DI COLONNA.
333
S
beramente la vifta delle colonne ; e fece il

medefimo Principe rifarcirne altre due non


a
intere , già trovate fotterra verfo la Chiefa
di S. Luigi de'Francefi ; e nella parte inte
riore fè ripulire fimilmente i marmi , e le
0
belle Colonne degli Altari, ed incroftare di
E
nuovo la Teftudine , dentro cui erano molti
3
ornamenti di metallo dorato , come fi rico
nofce dai perni rimaftivi ; fervendofi dell'
opera di F. Giuſeppe Paglia. Clemente XI.
nel 1719. fece rinchiudere il Portico fud

detto con groffe cancellate di ferro e ripu


lire i prezioſi marmi , che dentro l'adorna
vano , e aggiungere ( col diſegno , credefi ,
d'Aleffandro Specchi , guaftato poi da al
tri ) quei che mancavano, con tutto l'ornato

di marmi fimili , che al preſente fi vede


+
nell'Altar Maggiore , dove parimente fece
collocare la miracolofa , e divota Imma
gine della Beatiffima Vergine .
S'offervano dentro quefto famofo Tem
pio , in cui Benedetto XIV. fece varj rifar
cimenti , 16. Colonne , quattro di Porfido ,
12 otto di granito , e quattro di giallo . Non
3 è qui luogo di parlar di ciocchè v'ha d'an

tico in quefta Chiefa .


Di
334 RIONE TERZO

Di Santa MARIA MADDALENA de' PP. Mi

By
niftri degl' Infermi .

On molto lontana è fituata la Chiefa


di SantaMaria Maddalena de'PP. Mi
No

niftri degl' Infermi . Ebbe origine queſta


Religione da San Camillo de Lellis di Boc
chianico , Terra della Provincia d'Abruz

zo , il quale effendo ftato prima Soldato , e


Uomo del Mondo , convertitofi poi a Dio
per una piaga , che gli venne alla gamba
deftra, fi pofe a fervire gl'Infermi dello Spe
dale di San Giacomo di Roma, dove effen
do per la fua gran carità fatto Maftro di

Cafa , e vedendo i gravi patimenti de'Ma


lati nell' ultime agonie per mancanza di

Sacerdoti , e d' altri Serventi , per effere


il detto Spedale in quel tempo affai povero,

fu ifpirato da Dio a erigere una Congrega


zione di perfone pie, che fuppliffero a' detti
bifogni. Ciò fegui nell'ultimo anno di Gre
gorio XIII ; e conofcendofi l'utile grande di
quefto Iftituto , fu perciò nell' anno 1586.
approvato da Sifto V. , nel 1591. Grego
rio XIV. la dichiarò Religione , la confer
md
DI COLONNA
335
mò di nuovo Clemente VIII ; e la favori di
1 molte Indulgenze per beneficio degl' Infer
mi Aleffandro VII.
Hanno quefti Padri per oggetto partico
6. lare , facendone il quarto Voto folenne , di
ſervire non folo gl'Infermi degli Spedali ,
ma d'ajutare ancora à ben morire gl ' Infer
mi agonizzanti nelle proprie Cafe private ,
eziandio in tempo di pefte . S'impiegano
parimente con affiduità nell'amminiſtra
zione de' SSmi Sagramenti nella loro Chie
fa a tutti quelli , che vi concorrono .
Hanno nel nuovo Convento , diſegnato
da Carlo Bizzaccheri Architetto , fin dal
Pontificato d' Innocenzo XI. un Oratoria

del SS. Crocififfo con una Compagnia feco


lare , che v' eſercita il Venerdì , e le Fefte
alcune divozioni particolari . Celebráno
folennemente il giorno feftivo della Santa
non meno illuftre per la nafcita , che per
la Penitenza ; e fanno l'Eſpoſizione folen
ne del Venerabile due volte l'anno, ed una
particolare ogni terza Domenica del me
fe il dopo pranzo , in beneficio de ' Fedeli ,
che languiſcono nell'ultime agonie .
La Chieſa , cominciata con penfiere di
Gio
E O
336 RION TERZ

Giovan Antonio de'Roffi , fu terminata da


Carlo Quadri Romano nel Pontificato

d'Innocenzo XII. Il Quadro della Madda


lena pentita , pofto full' Altar Maggiore ,
è opera fpiritofa d'Antonio Gherardi ;
quello di San Niccolo di Bari nella fontuo
fa Cappella tutta di finiffimi marmi de'Si
gnori Torri , fu dipinto dal Baciccio , e
d'effa furono Architetti Mattia de'Roffi , e
Carlo Franceſco Bizzaccheri . La nobile

Cappella de' Signori Farfetti ha un Quadro


di San Lorenzo Giuftiniani , primo Patri
arca di Venezia , dipinto da Luca Gior
dano. Napolitano . Delle Satue collocate
nelle nicchie della Chiefa , alcune fono di
Paolo Morelli , e le altre di buoni Profeflo
ri . L'hanno al prefente i Padri fuddetti
rimodernata ed abbellita con pitture , e

ſtucchi dorati , con un Coro per l'Organo


tutto fornito d' intagli dorati , e con pulita
facciata ; e v' hanno eretta una Cappella
tutta di marmi col Quadro principale di
San Camillo > il cui Corpo ripofa fotto
l'Altare , fatto da Placido Coſtanzi ; le
altre pitture fono del Cavalier Sebaſtiano
Conca > e di due fuoi Allievi . Architetto

dell'
DI COLONNA 337
a dell' Altare fu Francefco Nicoletti Paler
0 mitano .

Della SSma TRINITA ' a Monte Citorio ,


é della Congregazione de' Sacerdoti
della Miffione .

Itornando verfo Monte Citorio , fi

R truova alla finiftra , vicino alla Cu


ria Innocenziana , il gran Cafamento della
Congregazione della Miffione , egualmen
-te efemplare , che profittevole alla Chie
fa , e a' fuoi Miniftri ; che fu fondata l'an
no 1624. nel Borgo di S. Lazzaro Diocefi di
Parigi , dà San Vincenzo de' Paoli , Sacer
1
dote Francefe di perfettiffima vita , e di
Zelo veramente Apoftolico , e poi dilatata
per tutta la Francia , la Spagna , l'Italia , e
altrove . L'Iftituto primario di queſti Reli
1 giofi è d'infegnare a ' Chierici , che devono
promuoverfi agli Ordini Sagri , la perfezio
ne de' coftumi , e le Funzioni Ecclefiafti
0 che ; e d'affiftere con gli ajuti fpirituali

delle Miffioni ai poveri Contadini , che vi


10 vono abbandonati nelle Campagne , locchè
10 fempre fanno colla dovuta permiffione de'
Y pro
338 RIONE TERZO

proprj Vefcovi , ed Ordinarj , come fi leg


ge nella Vita del medefimo Fondatore .

Il Pontefice Urbano VIII. permife beni


gnamente , che fi ftabiliffe la prefente Caſa
nel modo , che ora diremo , per maggior
vantaggio , ed iftruzione del Clero di Ro

ma . Aleffandro VII . con un fuo Moto pro


prio, pubblicato l'anno 1662 , ordinò efpref
famente , che tutti que' Chierici fecòlari ,
che vogliono ordinarfi . tanto Romani

quanto de' fei Vefcovati Suburbicarj Car


dinalizj , debbano farvi gli Efercizi per
dieci giorni continui per ciafcun Ordine
Sagro' , dai quali non poffano effere difpen
fati fe non dal fupremo Pontefice . Clemen
te IX, e Innocenzo XI. conceffero diverfe !
ug
Indulgenze , e grazie confiderabili alla mè

defima Congregazione , la quale accoglie


parimente con ogni benignità quei , che
defiderano di corregere , ovvero di perfe
zionar li propri coftumi coll'ajuto de ' fud
detti Efercizj Spirituali .
Madama Maria de' Vignarod Fräncefe
piiffima Ducheffa d'Aiguillon fu la prima
no 1642 , av
Fondatrice le aflegnCafa
endoprefente
della ata u
, circa
naa l'an
n
Dote di
die
DI COLONNA .
339
diecimila Lire Turonefi , che fanno circa
due mila fcudi Romani , coll'obbligo che
11 vi manteneffero, un numero di Sacerdoti
proporzionato all'entrate 9. ch' iftruiffero i
0.
poveri di Campagna , ed in oltre fabbricaf
0
fero una Chiefa privata dentro l'abitazio
ne , dedicata alla Santiffima Trinità , e vi
celebraffero una Meffa quotidiana perpe

tua , come puntualmente fu eſeguito , e fu


collocata fopra la Porta interiore della me

defima una grata memoria della Benefat


trice .
Il Cardinal Niccolò de' Conti Guidi del

Bagno comprò nel 1659. quefto , Palazzo


pel prezzo di fcudi 15. mila , il quale fu
poi ampliato con limofine affai confidera
bili d'altri Benefattori , fra' quali fi com
putano i Signori Cardinali Stefano Duraz
zo , Lodovico Ludovifio , e Giovanni Bo
na , come ancora i Marchefi Brignole , e
Durazzo , Annibale Saletti , Giuſeppe Pa
lamolla ; e fopra tutti gli altri Innocen
zo XII , che avendo commutata l'ultima...
volontà del Cardinal Gaftaldi , gli affegna
un fondo affai ricco di fcudi 30. mila in cir
ca, lafciato per l'Erezione di molte Cap
Y 2 pella
340 RIONE TERZO

pellanie , col titolo di Guftalde , oltre la Ba


dia de'Santi Giovanni e Paolo e perciò

vollero i Miffionarj dimoftrare ai poſteri la


lora gratitudine colla feguente iſcrizione
collocata nella Sala fotto il Bufto del già
nominato Pontefice ,

INNOCENTIO . XII . PONTIFICI


MAXIMO
QB . AUCTAM . HANG . DOMUM
INGENTIBUS . BENEFICIIS
ALIAMQUE . SS. JOANNIS .
ET . PAULI
IN . MONTE . COELIO . ERECTAM
PRINCIPI . MUNIFICENTISSIMO
ANNO , JUBILÆI , MDCC ,

Si fa qui ogni Martedì dopo pranzo un


congreffo di molti Sacerdoti , col nome di
Conferenza Ecclefiaftica . E' ftata ultima
mente rifatta tutta la Chiefa colle libera
lità del Cardinal Giacomo Lanfredini il
quale oltre alle beneficenze fatte in vita al
la Congregazione , la lafciò in mortè ne
1741. erede di tutto il fuo . Diſegnò la
Chiefa il P. della Torre Superiore della
Ca
DI COLONNA .
341
Cafa, le pitture fono tutte moderne di Mu
ratori , di Mazzanti , di M. Vien , del Bot
tari , di Salvator Monofilio , del Cavalier
Conca , d'Aureliano Milani , e di Pietro
Perotti .

Di San SALVATORE delle Cupelle .

Ruovafi nel piano di Monte Citorio


T dietro al Palazzo de ' Signori Nari ,
per la ftrada, che conduce a Sant'Agostino,
la Parrocchia molto antica , denominata
ora di S. Salvatore delle Cupelle , ( prima

de pietate ) , così detta per le Botteghe de'


Cupellari , e Barilari , che v'abitavano ne'

fecoli ſcorfi . Fu riftorata quefta Chiefa da


Papa Celeftino III , e dedicata al Santiffi
mo Salvatore , e ai 26 , di Novembre del
1195. ne confagrò l'Altar Maggiore . Nella
Chiefa ultimamente rifarcita, fi vede il bel

‫مع‬ Depofito del Cardinal Giorgio Spinola, di


fegnato e ſcolpito da Bernardino Ludovifi ,
e il Quadro dell'Altar Maggiore , ch'è pit
tura di Gio: Batifta Selli ,
Era qui aggregata la Compagnia de' Sel
lari fotto l'invocazione del Santo Vefcovo
Eli
342 RIONE TERZO DI COLONNA

Eligio ; ma ora ha la Chiefa propria nella


piazza della Genfola in Traſtevere . Ogni
Sabato a fera vi fi cantano le Litanie , coll'
cfpofizione del Santiffimo Sagramento , e
v'affiftono li Fratelli della Confraternita
chiamata della Perfeveranza . Il Collegio
de' Curati di Roma vi nomina il Parroco
per conceffione di Benedetto XIV , e la
Compagnia de' Guantari v' ha una Cappel
la , ed un'altra quella degli Albergatori .

6
RIONE
1
342
Eligio
piazza
Sabato

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